ROTTA A NORD-EST Da Trento a Trieste in bicicletta Simone Frignani
TRENTO
TRIESTE
4
Reißkofel
Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
Berg im Drautal Feistritz
5.1
Spitzkofel
Globois
Weinberg
1600
80
Schmelz 4.5
0
Rennsfeld
Torkofel
120
Dellach im Drautal
2000
Knoten
800
1200
1600
0 200
Hochtristen
Jaukenstöckel 800
Nörenach
Elferkopf Plattmander
u Dra
Mokarspitz
Gröfelhof Rittersdorf
Scharnik Drischaufeleck
Kaserlahnkopf
Irschen
240
Jukbichl
0
Stresweg
2000
Taubichl
0
0
Lorenzenkopf
70
120
Moritzhorn
Hocheck
Simmerlach
160
Mauereck
Waidach
Oberdrauburg
Turneck
1200
Damerkopf
800
800
Ötting
Brandenköpfe
Auf der Mussen
Flaschberg Nörsach
Schartenkopf
Rastenkogel
2000
Drau
Nikolsdorf
800
Freiung Schneeklammkopf 0
Dölsach
Lavant
16
Adlerwand 00
Lumkofel
Baumgartentörl Millnatzenkofel
Kleine Keilspitze
Schwärza 0
80
Gödnach
00
Eggenberg
240
1200
Rosengarten
60
2000
1600
Lengberg
12
Ederplan
Iselsberg
Schatzbichl
4.4
Happlköfel
Stronach
1600
Unterpirkach
Zietenkopf Planeck
Da Dobbiaco a Berg im Drautal
4
PERCORSO: CICLABILE
1.400
83%
PROMISCUO
17%
BERG IM DRAUTAL
THAL
LIENZ
OBERDRAUBURG
400
ABFALTERSBACH
SILLIAN
600
TASSENBACH
800
DOBBIACO
1.000
SAN CANDIDO
1.200
200 0m 0 km
10
20
30
40
LUNGHEZZA: 84,2
km facile DISLIVELLO: SALITA 130 m DISCESA 650 m FONDO: ASFALTO 79% STERRATO 21% DIFFICOLTÀ:
Mezzi pubblici Stazione ferroviaria a Dobbiaco, San Candido, Versciaco, Arnbach, Sillian, Panzendorf, Tassenbach, Abfaltersbach, Mittewald, Thal, Lienz, Dölsach, Nikolsdorf, Oberdrauburg, Irschen, Dellach im Drautal, Berg im Drautal con servizio di trasporto biciclette.
Per informazioni San Candido Turismo, piazza del Magistrato 1, tel. 0474-91.31.49, info@ innichen.it. LIENZ: Turismo del Tirolo Orientale, Mühlgasse 11, tel. +43 50.21.22.12, info@ osttirol.com. REGIONE CARINZIA: Carinzia Turismo, tel. +43 463-30.00, info@kaernten.at. SAN CANDIDO:
Assistenza bici Bike Center Innichen, Pizachstraße 24, tel. 0474-91.34.50. SILLIAN: Zweiradcenter Bodner, Sillian 80, tel. +43 4842-67.09.
SAN CANDIDO:
50
60
70
80
90
LIENZ: Probike, Amlacher Straße 1/a, tel. +43 664-51.71.419. Rad Service Gernot, Tiroler Straße 21, tel. +43 4852-65.528. OBERDRAUBURG: Lindner, Gailbergstraße 2, tel. +43 64.71.02.440.
Dove dormire LIENZ: Hotel Goldener Fisch, Kärtner Straße 9, tel. +43 4852-62.132, info@goldenerfisch.at, €€€. DELLACH IM DRAUTAL: Radpension Taurer Thoman, Dellach 42, tel. +43 4714-271, info@gasthof-taurer.at, €€. Gasthof Weigand Trunk, Dellach 3, tel. +43 4714-219, gasthof.trunk@aon.it, €€. Camping am Waldbald, Raßnig 8, tel. +43 4714-288, info@camping-waldbad.at, €. BERG IM DRAUTAL: Hotel Berghof, loc. Tratten (vicino alla ciclabile della Drava), tel. +43 4712-82.132, office@golfhotelberghof.at, €€. Bungalow Radlerstation Sandhof, loc. Feistritz (vicino alla ciclabile della Drava), tel. +43 680-23.70.206, radlerstation. sandhof@aon.at, €. Gasthof Zur Schmiede, Berg 4 (in paese), tel. +43 4712-562, info@ gasthofzurschmiede-berg.at, €€.
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4
Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
Oggi entriamo in Austria attraversando la regione del Tirolo Orientale, da dove proseguiremo per la Carinzia. Il percorso è quasi interamente sulla pista ciclabile della Drava, con percorrenza veloce e godibile, pochissime salite e la possibilità di chiudere la tappa a Dellach oppure a Berg im Drautal. La prima parte, fino a Lienz, è molto frequentata dalle famiglie, perciò occorrerà un po’ d’attenzione. Dobbiaco La tappa di oggi inizia dietro alla stazione ferroviaria, punto
di partenza della ciclovia della Drava (366 km da Dobbiaco a Maribor in Slovenia), che seguiremo anche nei prossimi giorni, fino a Villach. La imbocchiamo in direzione San Candido. Presso la centrale di teleriscaldamento, disegnando un ampio arco, la ciclabile si allontana dalla ferrovia per poi riportarsi a fianco della massicciata, con una rampa e una netta curva a destra [4.1]. Sella di Dobbiaco Continuiamo attraverso un vasto, splendido altopiano: ci troviamo a 1.200 m d’altezza nella Sella di Dobbiaco, punto più alto della nostra Rotta a nord-est, sulla linea di spartiacque tra il bacino del Mediterraneo e quello del Mar Nero. Qui nasce la Drava, il fiume più lungo con origine in Italia: la sorgente può essere raggiunta con una breve deviazione (descritta in fondo). Da qui a Lienz il percorso sarà tutto in discesa. San Candido Proseguiamo tra ampi prati, dopo 1,5 km passiamo sotto la statale, e raggiungiamo la zona artigianale di San Candido. Qui si ricollega la variante per la sorgente della Drava. Continuiamo verso il centro, dopo 750 m a un incrocio voltiamo a sinistra per via Schranzhofer portandoci a ridosso della ferrovia, e continuiamo a destra su via Rainer, passando un ponte su una giovanissima Drava: il centro storico si trova di fronte a noi e merita una visita, mentre la ciclabile prosegue a sinistra lungo il fiume. Uscendo dal paese, superiamo nuovamente la Drava, passiamo sotto la statale e la ferrovia, oltre la quale proseguiamo lungo la ciclabile a destra in leggera discesa, a fianco della massicciata. Percorso veloce, asfalto perfetto e paesaggio da cartolina: non potremmo chiedere di meglio. Prato alla Drava Dopo 3 km superiamo VERSCIACO DI SOPRA (il paese
rimane sulla destra) e poco più avanti, VERSCIACO DI SOTTO, dove la ciclabile si allontana dalla ferrovia e continua a fianco della Drava. Proseguendo in discesa più accentuata, dopo 2 km raggiungiamo Prato alla Drava, ultimo paese in territorio italiano: usciti dal paese troviamo il CONFINE DI STATO [4.2], segnato da una colonna rivestita di pannelli informativi. Entrata nella regione austriaca del Tirolo Orientale, la ciclovia prosegue ancora lungo il fiume, che scavalca dopo 1,5 km per continuare sulla sponda opposta. 68
Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
SELLA DI DOBBIACO. In questo pianoro ai piedi delle Dolomiti nasce la Drava.
Sillian Il primo paese incontrato in Austria è ARNBACH; la ciclabile passa sotto alla strada e poco oltre attraversa un ponte in legno per riportarsi alla sinistra del fiume. Il paese immediatamente successivo è Sillian, un borgo grazioso dominato dal CASTELLO DI HEINFELS; superato il paese, incrociamo un ristoro per ciclisti e lo stabilimento della Loacker, con annesso shop-café. Tassenbach La ciclabile termina sulla provinciale presso Tassenbach; andiamo a destra sul ponte e, superato un passaggio a livello, giriamo a sinistra. Passiamo sopra a una chiusa, e continuiamo con il fiume alla nostra sinistra. Dopo 1 km ripassiamo la Drava e la ferrovia, costeggiamo per poco la massicciata e, superando un altro ponte, ci riportiamo alla destra del fiume. Continuiamo nel bosco, con pendenza in discesa più marcata. Abfaltersbach Usciti dal bosco, proseguiamo su una stradina che ri-
passa la Drava e dopo 1,5 km raggiunge Abfaltersbach: il centro rimane sulla sinistra, mentre alla nostra destra si trovano le eleganti terme Aigner, del XVIII secolo, tuttora in funzione. Proseguiamo ancora in discesa, con molti passaggi nel bosco e a tratti affiancando la statale, mentre la valle si restringe progressivamente. Verso Lienz Dopo 5 km una stradina a sinistra conduce a MITTEWALD AN DER DRAU,
mentre noi continuiamo diritto, ancora con la Drava alla nostra destra per 4 km. Superiamo un ponte e dopo 2 km raggiungiamo THAL (il paese è oltre il fiume), dove si trova un parco acquatico con punto ristoro. Proseguiamo per altri 7 km alla destra della Drava su 69
4
4
Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
VERSO LIENZ.
Uno dei numerosi ponti ciclopedonali sulla Drava.
percorso ben ombreggiato, fino a raggiungere lo sbocco della GOLA DEL dove si trovano anche un ristorante e un servizio di assistenza bici. GALITZENKLAMM ,
Lienz Superato un ponte coperto in legno, ci allontaniamo di poco
dalla Drava, poi ci riportiamo lungo il fiume, che costeggiamo per altri 2,5 km fino a un ponte stradale sulla sinistra, all’ingresso di Lienz. Percorso il ponte, imbocchiamo il sottopassaggio della ferrovia e proseguiamo diritto fino a Johannesplatz; continuiamo a destra per Hauptplatz, la piazza principale, dove vale la pena fermarsi per una breve pausa. Attraversiamo la piazza fino alla stazione, qui ci immettiamo a sinistra sul marciapiede ciclopedonale di Tiroler Straße. Superiamo il ponte sul fiume Isel, oltre il quale voltiamo a destra e passiamo sotto alla ferrovia. Continuiamo a fianco della massicciata per 850 m, fino a raggiungere un incrocio (c’è un passaggio a livello sulla sinistra); proseguiamo a destra su Bürgeraustraße, fino a raggiungere nuovamente la Drava [4.3]. Aguntum Continuiamo a sinistra su una bella ciclabile lungo il fiume
che, lasciatosi alle spalle la città, ha ormai assunto dimensioni notevoli e punta verso la campagna. Dopo 3 km, un cartello a sinistra indica la deviazione per Aguntum (1,5 km), dove si trovano le rovine di un antico municipio romano. Dopo 1 km superiamo un depuratore, e nei pressi di Lavant, affianchiamo la ferrovia. Lavant Procediamo tra il fiume e la massicciata, dopo 5,5 km la ciclabile diventa sterrata; proseguiamo per altri 2,5 km ancora in riva sinistra, poi attraversiamo un ponte ed entriamo in Carinzia [4.4]. Le
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Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
montagne sono ormai lontane, e hanno ceduto il posto a piccole alture e a uno splendido paesaggio agreste. Oberdrauburg Con una secca curva a destra, la ciclabile si allontana
dal fiume, passa un ponticello e raggiunge una stradina asfaltata. Seguendo le indicazioni ciclabili, proseguiamo per 4 km su strade secondarie tra campi di mais, attraversando i paesini di UNTERPIRKACH, FLASCHBERG e ÖTTING; superiamo un passaggio a livello e il ponte sulla Drava, ed entriamo a Oberdrauburg, che vanta un bel centro storico. Continuiamo a destra sul marciapiede ciclabile a fianco della strada e dopo 300 m imbocchiamo una stradina sulla destra seguendo le indicazioni R1. Irschen Ci riportiamo a fianco della Drava, passiamo sotto al ponte
ferroviario e proseguiamo su sterrato, costeggiando il fiume per 2,5 km immersi nella campagna carinziana. Tralasciamo il ponte che a destra attraversa il fiume, attraversiamo la strada e proseguiamo ancora lungo la Drava (mentre andando a sinistra si può raggiungere Irschen, a 3 km con una salita di 400 m). Dellach im Drautal Dopo 1 km la ciclabile si allontana dalla Drava e si porta a fianco della ferrovia; proseguiamo per 3,5 km in rettilineo, passiamo dietro alla stazione di Dellach e raggiungiamo una strada asfaltata. Andiamo a destra sul ponte [4.5] (il paese rimane sulla sinistra, con varie possibilità di alloggio), poi proseguiamo a sinistra su pista ciclabile asfaltata, tra campi coltivati e pittoresche colline.
Le lingue del Tirolo La regione alpina del Tirolo coincide grosso modo con l’antica Rezia, romanizzata a partire dal I secolo a.C. Fu una contea territorialmente indipendente del Sacro Romano Impero germanico, poi parte dell’Impero Austro-ungarico fino al 1918, quando in seguito alla Prima guerra mondiale venne smembrata in quattro regioni: il Nord Tirolo e il Tirolo Orientale, appartenenti all’Austria, il Sud Tirolo e il Trentino appartenenti all’Italia (una piccola parte del Trentino fu poi annessa al Veneto). La lingua più parlata in Tirolo è il tedesco tirolese (Tirolerisch), che si differenzia dal tedesco standard e si suddivide in diversi dialetti a seconda della valle. In Trentino si sono conservati i dialetti più antichi di Tirolerisch, come il mòcheno e il cimbro, che mantengono aspetti della lingua parlata nel XIII secolo. L’italiano è lingua ufficiale nel Trentino e in Alto Adige (dove predomina però il tedesco), sebbene il dialetto trentino non derivi dall’italiano ma da un’evoluzione della lingua ladina. Lingua più antica del Tirolo e terza per numero di parlanti madrelingua, è il ladino, diffuso in alcune valli dell’Alto Adige e del Trentino. Esso è imparentato con il reto-romancio della Svizzera e col friulano; le sue origini risalgono al periodo della romanizzazione e all’imposizione del latino come lingua. Si compone di cinque dialetti principali, parlati in altrettante valli: val Gardena, val Badia, val di Marebbe, val di Fassa, Ampezzano, oltre alle parlate ladine della val di Non, della val di Sole e della val di Fiemme, influenzate dal dialetto trentino.
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4
4
Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
Berg im Drautal Superato un piccolo torrente, entriamo nel bosco;
continuiamo in leggero saliscendi per 3 km fino a raggiungere un bivio in località FEISTRITZ [5.1], nelle cui vicinanze si trovano diversi alloggi. Se pernotteremo in paese a Berg im Drautal, andiamo diritto, oltrepassiamo il ponte sulla Drava e la statale, e continuiamo in salita fino al centro; se invece intendiamo proseguire verso Spittal, volteremo a destra, per proseguire sulla tappa successiva.
Variante per la sorgente della Drava SELLA DI DOBBIACO Da
[4.1] procediamo sulla ciclabile per 650 m, fino a un cartello sulla destra che segna l’inizio del sentiero per la sorgente della Drava; costeggiamo un ampio prato e puntiamo verso una pineta, ai piedi delle Dolomiti di Sesto. Entrati nel bosco, incrociamo una sterrata; andiamo a sinistra e raggiungiamo la sorgente della Drava, con una fontanella alla quale potremo bere e riempire le borracce. Proseguiamo in saliscendi per 1,3 km fino a raggiungere una via asfaltata in discesa che termina sulla statale, nella zona artigianale di SAN CANDIDO; ci immettiamo sulla strada a destra, ricollegandoci al percorso principale.
Da vedere San Candido Antico centro religioso e comune mercantile all’im-
bocco orientale della val Pusteria, è una delle località turistiche più apprezzate delle Dolomiti. Nel delizioso centro storico si trova la COLLEGIATA del XII secolo, considerata il più importante monumento romanico del Tirolo. Esternamente si presenta come una piccola fortezza medievale, con una facciata sobria in pietra a vista, e un retro dal forte impatto visivo. L’interno è a tre navate; sopra all’altare maggiore risalta un gruppo ligneo della crocifissione, del Duecento. L’attiguo MUSEO DELLA COLLEGIATA espone il tesoro del duomo, una collezione di manoscritti e opere sacre. Interessante anche la CHIESA DI SAN MICHELE, del XII secolo, oggi in forme barocche. La CHIESA DEI FRANCESCANI e l’annesso chiostro affrescato risalgono al Seicento; della stessa epoca sono le CAPPELLE DI ALTÖTTING E DEL SANTO SEPOLCRO , due costruzioni addossate l’una all’altra, che nella forma ricordano il santuario mariano di Altötting e la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Sillian Rinomata località di villeggiatura ai piedi del monte Thurntaler, possiede una bella chiesa parrocchiale barocca; nelle sue vicinanze si trova il CASTELLO DI HEINFELS del XIII secolo, circondato da possenti mura, che offre una splendida vista panoramica sulle Alpi (visite su prenotazione: +43 664-16.77.078). Galitzenklamm Il torrente GALITZENBACH sfocia nella Drava in corrispondenza di una profonda gola, visitabile grazie a un percorso panoramico con ponti sospesi tra pareti rocciose; vi si trovano anche 72
Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
BERG IM DRAUTAL.
Una meta ideale per gli amanti della natura.
una cascata e una via ferrata, un parco di arrampicata sugli alberi, e un parco giochi acquatico (info e prenotazioni: +43 664-15.67.457).
Lienz Il capoluogo del Tirolo Orientale sorge alla confluenza dei fiumi Isel e Drava; di fondazione romana, è una cittadina tranquilla con un centro storico pittoresco. La visita non può che iniziare da HAUPTPLATZ , la piazza principale della città, con case vivacemente colorate e fiori ai balconi. Vi si affaccia il LIEBBURG, un bell’edificio seicentesco affiancato da due torrioni con cupole a bulbo, oggi sede del municipio. Interessante anche la CHIESA DI SANT’ANDREA, di origine paleocristiana, che attualmente si presenta in forme gotiche, con un interno pregevolmente affrescato. Sopra alla città svetta lo SCHLOSS BRUCK , un imponente castello del XIII secolo, che fu residenza dei conti di Gorizia. Al suo interno si trovano la cappella romanica della Santissima Trinità, e un ciclo di affreschi gotici, estesi su due piani. Vi è inoltre ospitato il MUSEO CIVICO DI LIENZ, che espone una ricca collezione pittorica e altre proposte artistiche (info e prenotazioni: +43 485262.580). A quattro chilometri dal centro si trovano le rovine della città romana di AGUNTUM, con annesso piccolo museo archeologico (visite su prenotazione: +43 4852-61.550). Oberdrauburg Il paese esisteva già ai tempi dei romani, per i quali
era una stazione di posta e un crocevia commerciale. I ritrovamenti di epoca romana e medievale sono esposti nel locale MUSEO DI ARCHEOLOGIA E STORIA DEGLI INSEDIAMENTI (Markstraße 18, info e prenotazioni: +43 4710-26.95). La cittadina è inoltre sormontata dalle rovine del castello Hohenburg, un imponente complesso difensivo del XIV secolo, da cui si gode di una magnifica vista sulla Drava. 73
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Dobbiaco ➜ Berg im Drautal
Irschen Noto come “il paese delle erbe”, per via della coltivazione e
uso delle erbe officinali, nel borgo si trovano percorsi tematici, orti, laboratori erboristici. Le piante aromatiche sono anche utilizzate nella cucina locale, e a luglio vi si tiene un festival delle erbe. Di fianco alla chiesa parrocchiale si trova la CASA DELLE ERBE AROMATICHE che presenta ai visitatori i vari usi erboristici delle piante (Kräuterhaus Pfarrstadel, info e prenotazioni: +43 4710-23.772).
Berg im Drautal Il piccolo paese sorge in posizione panoramica nel
Parco nazionale degli Alti Tauri, a circa metà strada tra Lienz e Spittal, ed è una meta ideale per gli amanti della natura o per chi è in cerca di relax. Interessante la CHIESA PARROCCHIALE, risalente al XIII secolo, con interno in stile barocco. A PORTATA DI PEDALE
Dalle Dolomiti al Mar Nero Nella Sella di Dobbiaco, tra Dobbiaco e San Candido, nasce il fiume più lungo con origine in Italia, la Drava. Sgorga da una fontanella ai piedi delle Dolomiti di Sesto, nel Parco naturale delle Tre Cime. Per i primi chilometri si presenta come un ruscelletto che procede placidamente attraverso un vasto altopiano; ma appena superata Prato alla Drava, prende velocità e rapidamente s’ingrossa, alimentato dai tanti corsi d’acqua che scendono dalle Dolomiti. Ha già l’aspetto di un fiume quando bagna Lienz, ma è in Carinzia che entra a pieno titolo tra i grandi corsi d’acqua d’Europa. A Villach riceve le acque del Gail che lo rendono navigabile, oltrepassata Klagenfurt entra in Slovenia e bagna Maribor. Prosegue per la Croazia, dove per un lungo tratto segna il confine con l’Ungheria. Superata la popolosa Osijek, termina la sua corsa al confine con la Serbia, dopo aver coperto un tragitto di settecentoquarantanove chilometri e bagnato cinque Paesi. Ma le sue acque non hanno finito di navigare: mescolate a quelle del Danubio, proseguiranno per altri milletrecento chilometri bagnando mezza Europa, attraverso Serbia, Bulgaria, Romania, Moldavia e Ucraina, per riposare infine nel Mar Nero. Ecco perché, bevendo alla sorgente della Drava nella Sella di Dobbiaco, forse sentiremo un po’ il sapore dell’Oriente.
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San Candido, duemila anni di storia La val Pusteria fu conquistata dai romani nel 15 a.C. e presto divenne parte integrante di una strada di grande comunicazione che da Aquileia attraversava il Friuli, la Carinzia, il Tirolo e raggiungeva la città di Augusta Vindelicorum in Baviera. Lungo questa arteria sorsero stazioni con scopi militari: una di queste era Littamum, oggi San Candido. Agli inizi del VI secolo gli slavi, risalendo la Drava, penetrarono nel Tirolo Orientale, ma vennero scacciati dalla tribù germanica dei baiuvari. Il timore di una nuova invasione slava era ancora vivo, quando nel 769 il duca Tassilo III di Baviera donò San Candido all’abate di Scharnitz, insieme ad altri territori della val Pusteria, con la richiesta di fondarvi un monastero per evangelizzare gli slavi che premevano ai confini della contea. Nel 965, con la concessione dell’immunità da parte dell’imperatore, San Candido diventava una Signoria indipendente, ed estendeva il suo dominio su vasti territori. Intorno al 1140 il monastero benedettino, il più antico di tutto il Tirolo, fu trasformato in una collegiata alle dirette dipendenze del vescovo di Bressanone, e nel 1303 fu concesso a San Candido di tenere un mercato settimanale: ciò determinò un importante sviluppo urbano, tanto che il paese assunse una rilevanza regionale. Nel 1413 un grande incendio devastò gran parte dell’abitato e la collegiata; il calore provocò la fuoriuscita di pece dal corpo di Cristo sul crocifisso ligneo della collegiata, che gli abitanti scambiarono per sangue. La notizia si diffuse rapidamente e San Candido divenne la meta di pellegrinaggio più frequentata delle Alpi Orientali. Benché nel Medioevo fosse abitudine ospitare in casa propria i pellegrini e forestieri, la richiesta dei pellegrini nobili di alloggi consoni al loro rango rese necessaria l’edificazione di alberghi: così, fin dal XV secolo il paese sviluppò il turismo, che garantì a San Candido una duratura prosperità, incrementata nel XVIII secolo dall’artigianato dei guanti in pelle, molto richiesti su entrambi i versanti delle Alpi. Con la soppressione della Signoria nel 1803, il paese fu accorpato al Tirolo, e nel 1871 un decisivo impulso al turismo venne dato dall’apertura della linea ferroviaria. Nel giro di pochi anni raddoppiarono le strutture ricettive, e iniziò anche una modesta attività termale. Dopo la Grande guerra, San Candido si ritrovò separata dal Tirolo Orientale, al quale era sempre stata unita per ragioni etniche e culturali; per contro, venne scoperta dagli italiani e divenne, specialmente a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, una meta di vacanze molto amata. Con l’entrata in vigore degli accordi di Schengen nel 1998 e la possibilità di varcare la frontiera senza formalità, San Candido ha infine potuto recuperare il suo antico legame con il Tirolo Orientale.
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