Quando mi sento _____ ho bisogno di trovare ualcuno, metterci fronte a fronte e parlare un po’.
Sull’ultimo treno della notte, il ragazzo parla tra sé e sé, con la testa appoggiata alla porta. Se ne sta fronte a fronte con il suo riflesso, come se avesse trovato un amico con cui confidarsi. E poi comincia a piangere.
Titolo originale: Touching & Talking Copyright © 2020 by Jimmy Liao This translation published by arrangement with Locus Publishing Company, Taipei through Silvia Torchio, Italy All rights reserved Edizione italiana © 2021 Cart’Armata edizioni Srl Terre di mezzo Editore via Calatafimi 10, 20122 Milano Tel. 02-83.24.24.26 e-mail editore@terre.it terre.it · acchiappastorie.it Direzione editoriale: Miriam Giovanzana Coordinamento editoriale: Davide Musso
JIMMY LIAO Sei tu che mi salvi
Traduzione di Silvia Torchio
Fa male? Hai bisogno di aiuto?
Com’è possibile che quel gatto nero sia scomparso in un istante,
dentro il manifesto?
È una specie di dimensione magica parallela?
Da quanto tempo non sento queste parole. E da quanto tempo non le pronuncio.
Ti voglio bene, ti voglio tantissimo bene.
Anche io ti voglio bene, anche io te ne voglio tantissimo.
In base alle mie indagini, il bambino scomparso si trova ora al sicuro nella nostra dimensione. Quando è svanito ha lasciato solo uno zaino, con dentro un quaderno pieno di segni misteriosi e disegni di personaggi fronte a fronte. E nel suo astuccio c’era una minuscola bacchetta magica. Non ci sono ulteriori indizi utili. Non c’è altro da segnalare.
La famiglia e gli insegnanti dicono che è un bravo ragazzo, studia regolarmente e aiuta gli altri. Va d’accordo con i compagni, è un po’ timido e non ama parlare. Ma pare che andasse tutto bene...
Oh! Non so perché sto piangendo. Mi dispiace...
Quando ero piccolo volevo diventare un clown per far divertire tutti. Pensavo che se avessi reso felici le persone, questo avrebbe reso felice anche me...
Cos’hai sognato? Te.
E sono proprio qui accanto. È diverso.
Nel sogno sei più carino. Non è possibile.
Mi piace sognare di piacere alla persona che mi piace. Mi piace sognare la persona che mi piace. Mi piace svegliarmi e vedere quella persona. Mi piace nei sogni. E mi piace al risveglio.
Ho attraversato la foresta e guadato il torrente. Ho respirato il profumo dei fiori e l’odore dell’erba. Ho assaporato il miele, e addentato la mela. Ho mangiato le fragole. E cantato e ballato... Provo un impareggiabile senso di gioia e felicità, sto per incontrarti.
E non vedo l’ora di dirti che ho appena attraversato la foresta e guadato il torrente. Respirato il profumo dei fiori e l’odore dell’erba. Ho assaporato il miele...
La matita dice con leggerezza: “Più sei corta, più hai vissuto”.
So benissimo che non dovrei dare troppa importanza alle tempeste della vita, ma hanno la capacità di tormentarmi.
Chiudi gli occhi e immagina...
il refrigerio della pioggia, la bellezza dell’arcobaleno. Accetta le tempeste che ti tormentano e accogli il tormento di ogni tempesta.
Il vento lo consola, le tende gli sussurrano consigli. I cuscini, in silenzio, asciugano le sue lacrime. Le coperte attenuano le sue sofferenze, le luci disperdono le ombre. Piano piano si addormenta, e, sognando, scoppia a ridere.
Ha imparato tardi a camminare, e anche a parlare. È lento a lavarsi i denti, e anche a mangiare. Fa qualsiasi cosa con lentezza. Senza fretta ha anche scoperto di essere veramente lento. È lento a capire di aver fatto arrabbiare qualcuno e di avere intristito qualcun altro. Ma non biasimatelo, per favore. Se lo fate, resterà comunque lento.
Essere lento è ben diverso dall’essere ottuso. Ah... è... così?
Lui è migliore di te. Più bello, più alto, più intelligente, più ricco, più felice, più popolare, più positivo, più resiliente. Lui è lui. Tu sei tu. Smettila di soffrire facendo paragoni con gli altri.
Non essere triste, ti porto a fare un giro: mangiamo un gelato e andiamo al cinema.