Una vacanza da unicorni

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Gilles Bachelet

una vacanza da unicorni



È successo tutto molto in fretta. Ieri sera, al telegiornale delle otto, il presentatore ha brutalmente annunciato la notizia: “Si è chiusa l’epoca degli unicorni. Il nuovo animale più in voga tra le bambine e i bambini è il loviuciù a pelo morbido. Guardate com’è carino quando inciampa nelle sue orecchie giganti!”. Ha poi trasmesso minuti interminabili di capriole di questa nauseante dolce creaturina...

Stamattina all’alba avevo già la valigia pronta quando un autobus stracolmo di unicorni si è fermato davanti alla mia porta. Qualche ora più tardi ci ha fatto scendere davanti all’ingresso di Villa Tranquilla.



La mia camera è piccola ma accogliente. Solo l’arredamento lascia un po’ a desiderare. Io infatti, per essere un unicorno, ho dei gusti abbastanza sobri. Non mi dispiacerebbe sostituire questa carta da parati, un tantino carica, con un semplice motivo arcobaleno. Appuntata sul cuscino, mi attende una lettera:

Benvenuta Signorina Puffy! Siamo lieti di accoglierla a Villa Tranquilla. Come presto noterà, il nostro istituto non è una casa di riposo. La maggior parte dei nostri residenti sono giovani e riprenderanno presto una vita attiva da animali carini, a seconda delle mode e dei capricci dei bambini. Nel frattempo, qui è la benvenuta. Il regolamento della villa è semplice: può fare tutto ciò che desidera! Le verranno proposte numerose attività e potrà andare e venire dove più le aggrada. La Direzione P.S.: L’unico luogo severamente vietato ai residenti è il seminterrato.


A prima vista, la mia nuova casa non è così male. Oltre ai miei compagni unicorni, arrivati insieme a me questa mattina, accoglie una folla di animali che, in un certo periodo, hanno conosciuto il loro momento di celebrità.


Non ho ancora visitato tutto, ma nei corridoi ho già incrociato un panda, un delfino, un lama, un fenicottero, un tirannosauro e qualche kipatchu...


Le mie giornate sono molto piene. Al mattino, una bella sessione di fitness, footing o acquapony per mantenere la linea, poi mi concedo un leggero spuntino.


Subito dopo faccio un salto da Edith e Marcel, due affascinanti residenti che hanno aperto un salone di acconciature e pedicure.


Tra le attività del pomeriggio c’è l’imbarazzo della scelta. Ho provato i laboratori di maglia e paillettes, quello per fabbricare teneri animaletti di lana infeltrita, scrapbooking, yoga sui roller, ma, come molti dei miei compagni unicorni, frequento più spesso il corso di pasticceria.


Con tutti questi impegni le giornate passano veloci. Quando il tempo lo consente, approfittiamo degli ultimi raggi di sole a bordo piscina. Chiacchieriamo, facciamo l’aperitivo, diamo notizie a quei fan che ancora ci seguono sui social network...


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