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Newsletter 01.2014
AttivitĂ di monitoraggio sui fitoplasmi Anno 2013
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Negli ultimi anni la recrudescenza dei fitoplasmi e in particolare della flavescenza dorata ha destato preoccupazione e ha prodotto effetti negativi sull’economia del Gavi docg. Il Consorzio Tutela del Gavi nel 2013 si è fatto promotore di un progetto sui fitoplasmi della vite, che coinvolgesse per interezza il suo territorio: i produttori (viticoltori ed hobbisti, vigneti biologici e in conduzione tradizionale), la Provincia di Alessandria, le istituzioni locali, le OOPPAA, la Vignaioli Piemontesi ed il Settore Fitosanitario Regionale (SFR). Scopo del progetto è il monitoraggio della presenza della malattia e dell’insetto vettore, lo Scaphoideus titanus, attraverso l’istituzione di un tavolo permanente presso la sede del Consorzio e l’individuazione dei vigneti dove posizionare le trappole cromotattiche. Nel 2013, i vigneti e le Aziende coinvolte sono stati 24 per un totale di 576 trappole posizionate nel periodo estivo/autunnale; le letture delle trappole sono avvenute tramite un calendario stabilito, per 8 volte tra luglio e ottobre presso la sede del Consorzio, oltre a diversi sopralluoghi in campo per identificare anche le forme giovanili. È stato organizzato un dibattito pubblico il 23 maggio 2013 dal titolo ”Gavi DOCG, progetto di monitoraggio e lotta ai fitoplasmi della vite” per presentare ed informare il territorio dell’iniziativa tecnica. Nel corso della stagione viticola, la sensibilizzazione alla problematica è avvenuta anche tramite comunicazioni tecniche periodiche e affissioni di manifesti/volantini in luoghi pubblici, recanti informazioni sulle strategie, i tempi e le modalità di lotta. In totale sono stati redatti 5 comunicati con le direttive di intervento, sia per le aziende biologiche che per le aziende convenzionali, sensibilizzandole al rispetto delle api e degli insetti utili. Il 3 agosto 2013 è stato organizzato un flavescenza-time direttamente in vigna con i viticoltori per riconoscere la malattia, individuare l'insetto vettore, e analizzare la lettura delle trappole cromotattiche. In collaborazione con il Settore Fitosanitario Regionale sono state effettuate le analisi molecolari - PCR su 5 vigneti - i cui risultati hanno evidenziato che - tra tutti i fitoplasmi della vite – in zona era presente solo la flavescenza dorata. È stata anche fatta una prima ricognizione del territorio per verificare la presenza di situazioni rischiose (incolti con ricacci di vite, vigneti abbandonati, rive con viti selvatiche), con relativa segnalazione al Settore Fitosanitario Regionale per i dovuti provvedimenti.
Obiettivi del progetto • coinvolgere la totalità del territorio per ottimizzare la lotta zonale, coordinando le azioni di intervento, • infondere fiducia sull’efficacia degli sforzi fatti dai viticoltori, • offrire un ulteriore supporto ai viticoltori sul proprio territorio, • definire la presenza dell'insetto vettore, Scaphoideus titanus e l’incidenza dei fitoplasmi, in particolare della flavescenza dorata a breve termine, • avere una visione sostenibile della lotta alla flavescenza dorata.
I sintomi chiave della flavescenza dorata • germogliamento irregolare con “germogli striminziti” dal capo a frutto; • “germogli striminziti” cioè con internodi accorciati, andamento a zig-zag e foglie piccole e/o bollose (più avanti nella stagione rispetto al germogliamento e non riferibili ai primi; • ingiallimenti attorno alle nervature delle foglie (se avvengono a inizio stagione le foglie colpite si staccano dopo poco, picciolo compreso); • disseccamento delle infiorescenze e dei grappoli in varie fasi di sviluppo fino alla chiusura (se avviene precocemente, dopo un po’ il grappolo secco si stacca); • ingiallimenti di settori di foglia delimitati dalle nervature principali; • distacco anticipato delle lamine fogliari con permanenza del picciolo sul tralcio; • appassimento anche solo di porzioni di grappolo dopo la chiusura; • aspetto flessuoso e gommoso del germoglio e difficoltà nella lignificazione; • marcato ripiegamento dei lembi fogliari verso il basso, cioè accartocciamento a triangolo, sin dalla tarda primavera pressoché simultaneo su tutte le foglie dello stesso tralcio (tale sintomo non deve essere confuso con l’accartocciamento di tipo virale che compare solo dall’estate e colpisce prima le foglie più vecchie ed è associato ad arrossamenti che iniziano dai margini fogliari); • ispessimento della lamina fogliare, consistenza cartacea.
Tabella riepilogativa catture con aggregazione per comune - anno 2013 comuni
vigneti biod. biol. vitigno
medio catture n.catture per per comune vigneto
monte
centro
valle
Bosio
1
cortese
15
15
3
Capriata d’Orba
2
cortese
1
1
1
100%
0
0%
0
0%
1
1%
Francavilla Bisio
4
1 cortese
39
10
14
36%
7
18%
18
40%
39
Gavi
7
cortese
32
5
16
50%
4
13%
12
38%
28
0 catture, 29 buchi, 20% biol: 58% piante infette 8%
Novi Ligure
3
cortese
86
29
47
55%
10
12%
29
34%
4
3%
Parodi Ligure
1
cortese
2
2
0
0%
1
50%
1
50%
4
8%
San Cristoforo
1
cortese
7
4
5
71%
2
29%
0
0%
9
9%
Tassarolo
5
1 cortese
29
6
11
38%
6
21%
12
41%
5
2%
cortese
211
8
97
46%
37
18%
77
36%
93
Totali
25
1
1
n.
7
n.
5
% sul totale 33%
3
6%
note
% sul totale 20%
n.
% sul totale 47%
incidenza n. piante piante a sint. rilevate Flavesc. Dorata
biodinamico: 66 catture, 2% piante
biodinamico: 5 catture, 0% piante infette. biologico: 4 catture estirpato
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Tabella curva di volo dello scafoideo, anno 2013 Inizio trattamenti Bio 11-14 giugno
50 45 40
29/7 - 2/8 trattamento convenzionale
2-7 luglio 1° trattamento convenzionale
n. catture
35 30 25 20 15 10 5
25 /10 /14
18 /10 /14
11 /10 /14
04 /10 /14
27 /09 /14
20 /09 /14
13 /09 /14
06 /09 /14
30 /08 /14
23 /08 /14
16 /08 /14
09 /08 /14
02 /08 /14
26 /07 /14
19 /07 /14
0
Tabella rapporto catture per trappola, anno 2013 Catture - Trappola
1,4
29 luglio 2 agosto Trattam. Convenzion.
0,71 0,57
0,6
0,37 0,22
13 - set
30 - ago
0,10 09 - ago
0,08 24 - lug
0
1 - lug
0,2
0,08
02 - ago
0,4
28 - set
0,8
2-7 luglio Trattam. Convenz.
11 - set
1
27 - set
1,2
11-14 giugno Piretro
Controllo della malattia e lotta all’insetto vettore nella difesa convenzionale e nella difesa biologica Per il viticoltore l'unica possibilità di combattere e prevenire la flavescenza dorata è quella di: • monitorare accuratamente i vigneti con lo scopo di intercettare le prime piante con sintomi sospetti; • estirpare le piante malate e pulire gli incolti dalla vite selvatica; • eliminare le ceppaie e, qualora si dovesse posticipare tale operazione, contrastare la produzione di polloni; • porre particolare cura alla prevenzione nei giovani impianti; • abbattere la popolazione dell'insetto vettore mediante trattamenti insetticidi (Decreto di Lotta Obbligatoria): in provincia di Alessandria sono previsti 2 trattamenti insetticidi obbligatori contro lo Scaphoideus titanus e la possibilità di intervenire con un 3° e 4° trattamento. I rilievi degli stadi giovanili e delle forme adulte dell’insetto consentono di procedere ad una razionale lotta insetticida attraverso l’individuazione dei momenti e dei modi corretti di intervento, la possibilità di rendere omogenei i trattamenti e il confronto con altre realtà del territorio (apicoltori). Inoltre, la verifica funzionale e la taratura delle macchine irroratrici garantisce una distribuzione ottimale dei prodotti.
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Epoche d’intervento È fondamentale che la lotta al vettore di flavescenza dorata sia effettuata contemporaneamente dai viticoltori di una determinata zona: 1° insetticida contro le forme giovanili, ninfe di terza età, le prime considerate infettive: è il trattamento più delicato che richiede un abbassamento della popolazione (obiettivo zero) ed è effettuato nella fase fenologica della vite attorno alla fioritura. 2° insetticida: contro gli adulti per mantenere la copertura. Per le Aziende in produzione integrata (che aderiscono alla misura 214.1 del PSR 2007-2013), vincolate al rispetto di Norme Tecniche Regionali sono ammessi 5 principi attivi (al massimo 1 trattamento all'anno indipendentemente dall'avversità con ciascun principio attivo): Buprofezin (solo su forme giovanili), Clorpirifos-etile (utilizzabile solo entro 30/7), Clorpirifos-metile Etofenprox, Tiametoxam (da non utilizzare in prefioritura). Per le Aziende che applicano viticoltura biologica o biodinamica, è ammesso solo il PIRETRO: è attivo solo nei confronti delle forme giovanili e non degli adulti; il trattamento va fatto prima rispetto alle altre aziende e va ripetuto indicativamente nel mese di giugno per due/tre volte, inoltre occorre trattare la sera (il piretro è termolabile e fotolabile). Sarebbe buona norma acidificare l’acqua della soluzione in modo che il pH arrivi a valori inferiori a 7, in particolare per il piretro. Modalità di applicazione insetticidi: • trattare tutti i filari da entrambi i lati, impiegando volumi d’acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione, • cercare di fare arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni (ventola), • evitare la presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi (schermo per prodotti), •trattare nelle ore meno calde.
Posizionamento delle trappole da parte delle aziende agricole Le trappole cromotattiche sono fogli di plastica di colore giallo con colla, 25 x 30 cm circa, da posizionare all’altezza della vegetazione prevalente e permettono la “cattura” dei soli adulti di Scaphoideus titanus. Per ogni vigneto si consiglia di collocare almeno 3 trappole (per ogni ettaro o ettaro e mezzo di superficie), posizionandole secondo una diagonale, una al centro, le altre ai confini del vigneto verso l’esterno opposte una all’altra. Vanno sostituite ogni 2-3 settimane, registrando il numero di adulti di Scaphoideus titanus presenti, oppure si può rimuovere la trappola vecchia, avvolgendola nella pellicola trasparente e portarla ai tecnici per la relativa lettura. Indicativamente le trappole vanno posizionate dal giugno a ottobre.
Conclusioni Nel 2013 il picco di volo è stato in stagione avanzata (fine agosto-settembre) e nel 2014 bisognerà valutare il posizionamento dei trattamenti convenzionali in relazione a questa esperienza. Biologici – Biodinamici: abbiamo notato che vengono effettuati trattamenti al di fuori dei periodi consigliati. Entità Catture (da SFR): le catture sono contenute rispetto ad altre aree ma indicano comunque che ci sono situazioni da tenere sotto controllo. Nello specifico è necessario verificare le situazioni di alcuni vigneti che hanno più di 5 Scafoidei e verificarne i confini e le situazioni oggettive. Incidenza malattia: nel gaviese il rilievo è stato effettuato su 50 piante nel filare centrale in cui era posizionata la trappola. Il dato potrebbe non essere rappresentativo della situazione e nel 2014 il rilievo sarà effettuato su 150/200.
Pianta di cortese con evidenti sintomi estivi (germogli irregolari, ingiallimenti perinervali, distacco anticipato delle lamine fogliari, aspetto flessuoso e gommoso del germoglio, marcato ripiegamento dei lembi fogliari)
Pianta di cortese con sintomi estivi (ingiallimenti perinervali e fogliari, distacco anticipato delle lamine fogliari, marcato ripiegamento dei lembi fogliari)
Pianta di cortese con evidenti sintomi estivi di mal dell’esca da non confondersi con quelli causati dalla flavescenza dorata
20 marzo 2014 Pubblicazione a cura del Consorzio Tutela del Gavi Responsabile tecnico: Davide Ferrarese Hanno collaborato: CIA AL, CD AL , Confagricoltura AL, Provincia di Alessandria, SFR www.consorziogavi.com — www.gavi972.it