Storytelling - #75

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#75 STORYTELLING

#75 STORYTELLING Cover: One of the C&C textile from the Metamorphosis new capsule collection. Design by Piero Castellini Baldissera and Giovanni Gastel.

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MANIFESTO The Moodboarders is a glance into the design world, capable of capturing, in all of its many facets, what is extraordinary in the everyday. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick up on budding trends, emerging talents, and overlooked aesthetics. It is an adventure towards discovering the most original creativity. It is a savoury mix of contemporary news acquired through persistent involvement in even in the farthest corners of the design world, as well as an occasional dive into fashion, seeing as the two go hand in hand.

The Moodboarders Magazine è un occhio spalancato sul mondo del progetto, in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. È un viaggio avventuroso alla scoperta delle creatività più originali. È una miscela sapida di notizie contemporanee, recuperate grazie alla frequentazione assidua del mondo del design, conosciuto nelle sue più segrete pieghe e, saltuariamente, in quello della moda, poiché le due discipline si tengono per mano.

www.themoodboarders.com

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CONTRIBUTORS CRISTINA MOROZZI

DOMITILLA DARDI

MELODIE LEUNG

Journalist, critic and art-director on the border between art, fashion

As a historian and curator, I observe design by reading and visiting exhibitions.

Observing, wondering and creating in between of architecture, art and design.

Giornalista, critica e art director sul confine tra design, arte e moda.

Storica e curatrice, osservo e studio il design attraverso libri e mostre.

Tra architettura, arte e design: osservo, mi stupisco, creo.

FRANCESCA TAGLIABUE

LI JUN

Moving above the lines as much as needed, I would love to live in tree house designed by Mies van der Rohe

I’d be surrounded by the rich colors of this world, and continue to push the boundaries of design and art.

Sopra le righe quel poco che basta, vorrei abitare in una casa sull’albero progettata da Mies van der Rohe.

Vorrei essere circodata dal colore pieno di Memphis e continuare spingere i confini di arte e design.

GENNARO ESPOSITO It was 1991, and the only thing I knew for sure was that I would never do what other restaurants were doing. Era il 1991 e l’unica certezza che avevo era che non avrei fatto le stesse cose degli altri ristoranti.

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PETE BREWIS After over a decade of editing design magazines, I’ve taken to the road for a year, traversing the world in search of wonder Dopo un decennio trascorso scrivendo per riviste di design, mi sono messo in viaggio per un anno alla ricerca delle meraviglie del mondo.


EDITORIAL STAFF

CRISTINA MOROZZI Editor- in-Chief

MELISSA MARCHESE Translator

ERIKA MARTINO

LUCA MAZZA

ELENA BERTOLINI

MASSIMO LUTTAZI

Founder and Managing Editor

Editorial Staff

Founder and Art Director

Web Content Editor

NOEMI PATRIARCA Graphic Designer

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CONT ENTS SOMMARIO

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A PINNACLE OF REFLECTION Superstudio Più’s courtyard (on Via Tortona, 27) hosted a Cross-Laminated Timber tower during the Salone del Mobile. CTL is composed of layered wood... Nel cortile del Superstudio più in Via Tortona 27 svettava una torre in CLT (CrossLaminated Timber), un legno lamellare a strati incrociati, un materiale da...

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METAMORPHOSIS Elegant home textiles company C&C presented their new capsule collection, Metamorphosis, in their Via Zenale 3 showroom. The collection was the fruit of a... C&C, il raffinato marchio di tessile per la casa, ha presentato nello showroom di Via Zenale 3 la nuova capsule collezione Metamorphsis, nata dalla...

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SEDUTE ESAURITE Milanese interior and industrial designer Nicoletta Gatti gave new life to her family heirlooms during the 2019 design week, as beloved seating from her family's... Nicoletta Gatti, designer e arredatrice milanese, ha proposto nella design week 2019 un progetto di recupero e di rinascita di sedute di famiglia. Le vecchie sedie...

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SARTORIA MIGRANTE Denise Bonapace can’t really be defined as a fashion designer, despite the fact that she creates clothing. She received an Industrial Design degree from Milan's... Denise Bonapace, laureata in disegno industriale al Politecnico di Milano, non si può definire stilista, anche se crea abiti. Speciale è il suo approccio. Conviene...

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VIA PALERMO 1 Sophie Wannens hails from five generations of antique dealers and has plenty of experience on the subject; from this rich knowledge, she ideated an actual... Sophie Wannens, forte della sua esperienza di antiquaria, maturata in una famiglia di antiquari da cinque generazioni, ha deciso di dare vita a un progetto speciale...

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PERDERSI A EUDOSSIA

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SHADE ABSTRACTION

Fashion designer, artist, and choreographer Antonio Marras narrates with his words, and with textiles. In Milan, his Cola di Rienzo Atelier hosts installations... Le installazioni di Antonio Marras stilista, artista, designer, coreografo, narratore di trame letterarie e tessili, nel suo atelier milanese di Via Cola di Rienzo, hanno...

The project is based on the Milanese tradition, dating to the early 1900s, that asked artists to decorate building entryways; this trend is documented in Karl... Il progetto nasce da una collaborazione tra l’architetto Carlo Donati e l’artista Marco Petrus e ha origine da una tradizione milanese dei primi del 900, che prevedeva...

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We continue to narrate Milan Design Week’s creatives, their experiences, and the pathways they have traveled. Some regard speaking of beauty as gratuitous, but design should never abandon it: beauty is the

very essence of wellbeing

Continuiamo a narrare i creativi della Milano Design Week, le loro storie ed i loro percorsi. Tutti parlano di sogni, di meraviglia e di bellezza, che alcuni considerano come gratuita, ma il design non dovrebbe mai abbandonarla: la bellezza è l'essenza stessa del benessere, aiuta a vivere meglio.

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EDITORIAL by Cristina Morozzi

STORYTELLING This edition of The Moodboarders continues to revolve around the immense patrimony that Milan Design Week brought on, narrating the creatives, their experiences, and the pathways they have traveled. Each reflects on dreams, on wonders, on beauty. Some regard speaking of beauty as gratuitous, seeing as we have bigger things to tackle. But beauty, to be celebrated during a festival in Verona running from May 29 to June 16, 2019, helps resolve these problems, drawing the eye away from the negative, illuminating our thoughts. Design takes on many issues: function, ergonomics, social commentary…but it should never abandon beauty, the very essence of wellbeing.

All’origine delle coreografie di questa puntata di The Moodboarders, che attinge ancora all’immenso patrimonio della settimana del design milanese, ci sono delle storie legate al vissuto dei creativi e ai loro percorsi. Tutte parlano di sogni, di meraviglia, di bellezza. Parlare di bellezza a taluni può parere sconveniente. Altri sono i problemi urgenti. La bellezza, che sarà celebrata in un festival a Verona dal 29 maggio al 16 di giugno 2019, aiuta a risolverli, distogliendo lo sguardo dalle brutture per illuminare i pensieri. Il design si deve far carico di molte questioni: funzionali, ergonomiche, sociali, ma non deve dimenticare la bellezza, che aiuta a vivere meglio.

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ph. Carlo Magnoli

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P I N N A C L E OF REFLECTION Superstudio Più’s courtyard (on Via Tortona, 27) hosted a Cross-Laminated Timber tower during the Salone del Mobile. CTL is composed of layered wood, an alternative material that is lightweight, sustainable, and economical. Visitors, upon entering, discover a chromatic kaleidoscope world, and the flight of thousands of colourful butterflies. A polychromatic dusting was created by superimposing 3M Dichroic and Fasara layers, 3M DI-Noc, architectural film, and 3M Nomad matts used for interior/exterior flooring and pavement. Architect Matteo Thun created the project, playfully experimenting with 3M’s innovative materials to create a surprising effect inside the tower, multiplying fragments of colourful film that flutter in the obscurity. The ingenious project creates wonder with tiny bits of chromatic film.

Nel cortile del Superstudio più in Via Tortona 27 svettava una torre in CLT (Cross Laminated Timber), un legno lamellare a strati incrociati, un materiale da costruzione alternativo, leggero, economico e sostenibile. All’interno i visitatori scoprivano un mondo caleidoscopico multicolore, che suggeriva un volo di migliaia di farfalle colorate. Si trattava di un pulviscolo policromo, ottenuto con strati di pellicole 3M, quali 3M Dichroic e 3M Fasara, soluzioni per i vetri 3M DI- Noc, pellicola pensata per l’architettura e 3M Nomad, adatta per pavimentazioni da interno e esterno. L’architetto Matteo Thun, autore del suggestivo progetto, ha dichiarato di aver sperimentato in modo giocoso i materiali innovativi di 3M per creare un effetto sorprendente all’interno della torre, moltiplicando frammenti di pellicola colorata, fluttuanti nell’oscurità. La genialità del progetto consiste nel suscitare meraviglia solo con dei foglietti di pellicole colorate.

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Architect Matteo Thun created the project, playfully experimenting with 3M’s innovative materials to create multiplying fragments of

chromatic film that flutter

L’architetto Matteo Thun, autore del progetto, ha dichiarato di aver sperimentando in modo giocoso con i materiali innovativi di 3M moltiplicando frammenti di pellicola colorata che fluttuano nell’oscurità.

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METAMORPHOSIS Elegant home textiles company C&C presented their new capsule collection, Methamorphosis, in their Via Zenale 3 showroom. The collection was the fruit of a joining of two minds: interior designer Piero Castellini Baldissera and noteworthy Milanese photographer Giovanni Gastel. Gastel’s historic images of butterflies, seashells, and feminine profiles transformed into wild animals, were turned into textiles and furnishing perfectly orchestrated for specific spaces; living rooms, bedrooms, dining rooms, all defined by Gastel’s innovative take on fairytale motifs. Next to a four-poster bed decorated with leopard-ladies printed on pillows and blankets, there is an elegant, wooden dressing table with a mirror framed by carved woman/leopard faces. The windows have white curtains with butterfly woman, their pink wings spread, and the couches and carpets burst with butterflies as well. The living room has more of the same, and features one of Gastel’s famous photos; a slender woman/butterfly with her back to the sea.

C&C, il raffinato marchio di tessile per la casa, ha presentato nello showroom di Via Zenale 3 la nuova capsule collezione Metamorphsis, nata dalla collaborazione tra Piero Castellini Baldissera, raffinato decoratore d’interni e Giovanni Gastel, noto fotografo milanese. Partendo da immagini storiche di Giovanni Gastel, raffiguranti farfalle, conchiglie, volti femminili, trasfigurati in animali selvaggi, è nata una serie di tessili e mobili per la casa, orchestrati in una serie di set, arredati di tutto punto: il salotto, la camera da letto, il pranzo, tutti caratterizzati da motivi replicati dalle foto di Giovanni Gastel, che hanno dato vita a un interior onirico di nuova specie. Accanto al letto a baldacchino con coperte e cuscini, istoriati con il motivo del volto femminile leopardo, la elegante toilette in legno chiaro con lo specchio incorniciato da due teste intagliate di donna/leopardo; alle finestre tende candide stampate con donne farfalla dalle ali rosate; quindi poltrone e tappeti con motivi farfalla. Nell’angolo soggiorno, arredato con divani e cuscini, rivestiti da tessuti stampati a motivi farfalla, campeggiava sulla parete una grande riproduzione di una foto storica di Giovanni Gastel; una esile donna farfalla di spalle in riva al mare.

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Gastel’s historic images of butterflies, seashells, and feminine profiles transformed into wild animals, were turned into textiles.The living room features one of his famous photos; a slender woman/ butterfly with her back to the sea

Le immagini storiche di Gastel raffiguranti farfalle, conchiglie e volti femminili, trasfigurati in animali selvaggi, sono state trasformate in una serie di tessili. In soggiorno si trova una delle sue foto piÚ famose: un’esile donna farfalla di spalle in riva al mare.

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Elegant home

textiles company C&C

presented their new capsule collection, Metamorphosis, created by interior designer

Piero Castellini Baldissera and

noteworthy Milanese photographer Giovanni Gastel, in their Via Zenale 3 showroom

Il raffinato marchio di tessile per la casa, C&C, ha presentato nello showroom di Via Zenale 3 la nuova capsule collezione Methamorphosis, nata dalla collaborazione tra l’interior designer Piero Castellini Baldissera e Giovanni Gastel, noto fotografo milanese.

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SEDUTE

ESAURITE

Milanese interior and industrial designer Nicoletta Gatti gave new life to her family heirlooms during the 2019 design week, as beloved seating from her family’s forgotten country home took on a fresh look. Nicoletta’s scrupulous restoration of each piece used luxurious, exclusive textiles from Venetian company Rubelli, wisely and imaginatively combined with original designs by Gio Ponti and Donghia. Corduroy, damask, wool jacquard, polkadots, all efficiently balancing the past and present, memory and future, resulting in a series of singular pieces. Nicoletta said, “I think every one of us, in our own way, can contribute to a sustainable, cyclical economy. This is my way: restore and reignite. Things are never ‘out’; they simply change garb and take on a new life”. Nicoletta Gatti, designer e arredatrice milanese, ha proposto nella design week 2019 un progetto di recupero e di rinascita di sedute di famiglia. Le vecchie sedie e poltrone di una sua casa di campagna smantellata, non senza rimpianto, tornano a nuova vita per diventare memoria quotidiana, grazie al paziente lavoro di recupero di Nicoletta, che le ha rivestite con preziosi tessuti fuori catalogo di Rubelli, storico marchio veneziano, abbinando, con sapienza e fantasia, tessuti con disegni originali di Gio Ponti e Donghia a velluti rigati, a damaschi, a jacquard di lana, a motivi a pois…..creando un riuscito equilibrio tra ieri e oggi, tra memoria e contemporaneità. Il risultato è una serie di originali pezzi unici e irripetibili. “Credo, dichiara Nicoletta, “che ognuno di noi, a proprio modo, possa contribuire all’economia circolare e alla sostenibilità. Io ci provo cosi: recupero e faccio rinascere. Le cose non finiscono, cambiano veste e risorgono a nuova vita”.

ph. Roberto Badò

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Nicoletta notes, I think every one of us, in our own way, can contribute to a sustainable, cyclical economy. This is my way: restore and reignite. Things are never out; they simply change garb and take on a new life

“Credo, dichiara Nicoletta, “che ognuno di noi, a proprio modo, possa contribuire all’economia circolare e alla sostenibilità. Io ci provo cosi: recupero e faccio rinascere. Le cose non finiscono, cambiano veste e risorgono a nuova vita”.

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ph. Roberto Badò

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SARTORIA MIGRANTE Denise Bonapace can’t really be defined as a fashion designer, despite the fact that she creates clothing. She received an Industrial Design degree from Milan’s Politecnico, and has an approach that is all her own. She “engineers” clothing that looks at the relationship between garment and body. She uses fashion to express it; the body makes her pieces significant. Clothing and body join to narrate who the wearer is. She presented her “Please Sit” collection for Sartoria Migrante, part of Connecting Cultures, during the 2019 Salone del Mobile. She created 21 unique chairs, each made in collaboration with men and women hailing from different countries and currently living in Italy: Morocco, Egypt, Togo, Nigeria, and Pakistan, to name a few. The seating is a metaphor for inclusion and sharing, including the love seat, over-sized chair, the double-sided chair, one upholstered in soft textiles, and the other, with a cushion. There is “Intreccio” with skeletal armrests and a braided backrest, “Lingua” with a soft “tongue” of fabric that falls to the floor and extends outward, “solitudine”, covered in a canopy, and of course, “Coda di Cavallo”, with a tail extending from the backrest.

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Denise Bonapace, laureata in disegno industriale al Politecnico di Milano, non si può definire stilista, anche se crea abiti. Speciale è il suo approccio. Conviene chiamarla una progettista impegnata a indagare il rapporto tra corpo e moda. La moda per lei è il linguaggio che esprime questa relazione. Il corpo è il supporto che rende significanti gli abiti. Abiti e corpo, assieme, raccontano la persona. Al Salone del mobile 2019 ha presentato la collezione “Please Sit” per Sartoria Migrante di Connecting Cultures, composta da 21 sedute da lei realizzate, decorando delle vecchie sedie scompagnate, con la collaborazione di donne e uomini arrivati in Italia da paesi diversi, Marocco, Egitto, Togo, Nigeria, Pakistan…. Sono sedute metafore di gesti di condivisione e inclusione, come la sedia abbraccio, o la sedia con un posto in più, o quella “doppia”, bifronte, da un lato seduta con schienale, rivestita da una morbida coperta, sul retro cuscino con coperta poggiaschiena; quindi “intreccio” che dallo schienale allunga scheletriche braccia rivestite in tessuto; quella “lingua” che prolunga il morbido rivestimento sul pavimento, quasi fosse un tappeto; quella “ solitudine”, protetta da un baldacchino tessile e infine quella “Coda di cavallo”, decorata con una coda di crine sul retro dello schienale.


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Bonapace created

21 unique chairs, each made in

collaboration with men and women hailing from different

countries, and

currently living in Italy. The seating is a

metaphor for inclusion and sharing

Bonapace ha realizzato 21 sedute, ognuna con la collaborazione di donne e uomini arrivati in Italia da paesi diversi. Le sedie sono una metafora di condivisione e inclusione.

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Denise Bonapace can’t really be defined as a fashion designer, despite the fact that she creates clothing; her Please Sit collection for Sartoria Migrante was presented during the 2019 Salone del Mobile

Denise Bonapace, non si può definire stilista, anche se crea abiti; al Salone del Mobile 2019 ha presentato la collezione “Please Sit” per Sartoria Migrante.

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ph. Andrea Pedretti

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V I A PAL ERM O 1 Sophie Wannens hails from five generations of antique dealers and has plenty of experience on the subject; from this rich knowledge, she ideated an actual residence that brings antiques and contemporary art under the same roof. No detail has been ignored, furnishing or otherwise. Her Via Palermo 1 studio is the backdrop for this experiment, and it’s constantly evolving. Every angle offers something new and different, as Sophie combines old and modern in unending elegant, personal ways. Via Palermo 1 stands as a first-hand example of the art of contamination, blazing new trails for interior design. Sophie created an all-new installation for the 2019 Salone del Mobile, that will remain in place until July 15. All of the installation’s individual furnishing and accessories can be purchased on the accompanying e-commerce, palermo1.it. Amongst the current pieces, special-edition tables and chairs by Serena Confalonieri for TWS Stone and sculptural stone and glass vases by Barbara Schweizer Edizioni.

Sophie Wannenes, forte della sua esperienza di antiquaria, maturata in una famiglia di antiquari da cinque generazioni, ha deciso di dare vita a un progetto speciale, contaminando pezzi storici con design contemporaneo in un vero appartamento, arredato di tutto punto. Il suo studio in Via Palermo 1 è il teatro di questo esperimento, che si rinnova periodicamente, offrendo ogni volta atmosfere abitative diverse, grazie alla capacità di Sophie di abbinare antico e nuovo in modo elegante e personale. Via Palermo 1 consente di sperimentare in diretta la difficile e attraente arte della contaminazione, suggerendo strade inedite alla decorazione di interni. Per il Salone del Mobile 2019 Sophie ha creato una nuova installazione che sarà visitabile sino al 15 luglio, accompagnata dall’ e-commerce Palermouno.it, dove è possibile acquistare gli oggetti e i complementi d’arredo presenti nell’allestimento. Tra gli arredi in edizione speciale i tavoli e le sedute disegnate da Serena Confalonieri per TWS Stone che affiancano i vasi scultura in pietra e vetro di Barbara Schweizer Edizioni.

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ph. Andrea Pedretti

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Sophie Wannenes, a fifth generation antique dealer, combines old and new in elegant, unending, personal ways: her Via Palermo 1 studio is the backdrop for this constantly evolving

experiment

Sophie Wannenes, antiquaria di quinta generazione, abbina antico e nuovo in modo elegante e personale: il suo studio Via Palermo 1 fa da sfondo a questo esperimento di contaminazione in continua evoluzione.

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ph. Andrea Pedretti

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PERDERSI A

EUDOSSIA Fashion designer, artist, and choreographer Antonio Marras narrates with his words, and with textiles. In Milan, his Cola di Rienzo Atelier hosts installations that always include a touch of literary inspiration and are primarily dedicated to literary figures and authors. For the 2019 Salone del Mobile, he presented “Perdersi a Eudossia”, inspired by Italo Calvino’s “Città Invisibili”. As usual, the bistro was decorated for design week, sparkling and shining with mirrors, chandeliers, and golden accents, much like a miniature Versailles. His latest fashion collection was joined by a limited edition seating collection created for Saba, upholstered with Antonio’s own embroidered textiles. Marras, along with Puglia-based Kiasmo designer Vincenzo d’Alba, also presented over 300 ex novo and recycled ceramic pieces fit for every tablescape.

Le installazioni di Antonio Marras stilista, artista, designer, coreografo, narratore di trame letterarie e tessili, nel suo atelier milanese di Via Cola di Rienzo, hanno sempre origine da ispirazioni letterarie e sono dedicate, prevalentemente, a protagonisti e autori letterari. In occasione del Salone del Mobile 2019 il progetto si chiamava “Perdersi a Eudossia” ispirato alle “Città Invisibili” di Italo Calvino. Come di consueto il bistrot, allestito per la settimana del mobile, scintillava di specchi, dorature e lampadari di cristallo, simile a una piccola Versailles. Accompagnavano la collezione moda sedute e divani, limited edition, creati per il marchio d’arredamento Saba, rivestiti con tessuti scelti, disegnati e ricamati da Antonio e una collezione di ceramiche, circa 300 pezzi unici, per la tavola, decorative e da rivestimento, create a quattro mani da Antonio Marras e da Vincenzo d’Alba designer di Kiasmo, marchio pugliese, sia ex novo, sia riutilizzando scarti ceramici.

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Fashion designer, artist, and choreographer Antonio

Marras narrates with his words,

and with textiles. His atelier in Milan hosts installations that always include a

touch of literary inspiration

Lo stilista, designer, artista e coreografo Antonio Marras è un narratore di trame letterarie e tessili. Le installazioni nel suo atelier milanese hanno sempre origine da ispirazioni letterarie.

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For the 2019 Salone

del Mobile, Marras presented

Perdersi a Eudossia, inspired by Italo Calvino’s Città Invisibili: his latest fashion collection was joined by a seating collection for Saba and 300 ex novo and recycled

ceramic pieces

In occasione del Salone del Mobile 2019 “Perdersi a Eudossia” di Marras si è ispirato alle “Città Invisibili” di Italo Calvino: alla sua ultima collezione di moda si è aggiunta una collezione di sedute per Saba e 300 pezzi unici per la tavola, creati sia ex novo, sia riutilizzando scarti ceramici.

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ABSTRACTION The project is based on the Milanese tradition, dating to the early 1900s, that asked artists to decorate building entryways; this trend is documented in Karl Kolbitz’s “Entryways” (Taschen), featuring full-page photography of Milan’s entrances designed by noteworthy architects. The collaboration between Architect Carlo Donati and Artist Marco Petrus led to an installation of limited edition screens, designed by the former and decorated by the latter, displayed in a residence on Via Palermo, 19, during the 2019 Salone del Mobile. The P 19 residence, and its adjacent volume of yellow glass blades, were recently completed by the Studio Carlo Donati. Petrus took inspiration from his own large-scale work, that adds a traditionally sought-after artistic touch to the residence’s entrance. The screens can be purchased on www.carlodonati.it.

Il progetto nasce da una collaborazione tra l’architetto Carlo Donati e l’artista Marco Petrus e ha origine da una tradizione milanese dei primi del 900, che prevedeva l’intervento di artisti negli androni dei palazzi, documentata nel bel volume Entryway di Karl Kolbitz edito da Taschen, che illustra, con foto a piena pagina, ingressi di palazzi milanesi, firmati da noti architetti. L’edificio residenziale P 19 in via Palermo 19 e il volume a lamelle in vetro giallo adiacente, terminati recentemente e firmati dallo Studio Carlo Donati, sono diventati ispirazione per coniugare architettura, pittura e design. Durante il Fuori Salone 2019 nell’atrio dell’edificio di Via Palermo sono stati presentati dei paraventi in edizione limitata e firmata, dotati di telaio in ottone brunito, con fronte e retro diversi, disegnati da Carlo Donati e decorati dall’artista milanese Marco Petrus, partendo da una sua opera pittorica, pensata per il nuovo edificio residenziale ed esposta nell’ingresso. Il dipinto e un paravento rimangono per conferire all’androne, secondo tradizione, una originale impronta artistica. Gli altri paraventi, al momento, sono in vendita sul sito www.carlodonati.it.

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Petrus took inspiration from

his large-scale work, as well as the residence itself, when decorating the limited

edition collection of screens designed by architect and collaborator Donati

Per decorare la collezione in edizione limitata di paraventi disegnati dall’architetto Carlo Donati, Marco Petrus si è ispirato ad una sua opera pittorica di grandi dimensioni pensata per il nuovo edificio residenziale.

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HIGHLIGHTS PRODUCT

SHADE FLEXION - SEPARÉ Un separè con struttura in ottone brunito. I pannelli sono decorati dai pattern astratti creati dall’artista Marco Petrus. Modello realizzato con stampa tessuto non tessuto. A room divider with a brass frame. The panels are decorated with the abstract patterns created by artist Marco Petrus. Model printed on non-woven fabric

SHOP AT:

www.carlodonati.it 79


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