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#98 MASKS Cover: Niki de Saint Phalle Portrait

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MANIFESTO The Moodboarders is a glance into the design world, capable of capturing, in all of its many facets, what is extraordinary in the everyday. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick up on budding trends, emerging talents, and overlooked aesthetics. It is an adventure towards discovering the most original creativity. It is a savoury mix of contemporary news acquired through persistent involvement in even in the farthest corners of the design world, as well as an occasional dive into fashion, seeing as the two go hand in hand.

The Moodboarders Magazine è un occhio spalancato sul mondo del progetto, in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. È un viaggio avventuroso alla scoperta delle creatività più originali. È una miscela sapida di notizie contemporanee, recuperate grazie alla frequentazione assidua del mondo del design, conosciuto nelle sue più segrete pieghe e, saltuariamente, in quello della moda, poiché le due discipline si tengono per mano.

www.themoodboarders.com

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CONTRIBUTORS CRISTINA MOROZZI

DOMITILLA DARDI

MELODIE LEUNG

Journalist, critic and art-director on the border between art, fashion

As a historian and curator, I observe design by reading and visiting exhibitions.

Observing, wondering and creating in between of architecture, art and design.

Giornalista, critica e art director sul confine tra design, arte e moda.

Storica e curatrice, osservo e studio il design attraverso libri e mostre.

Tra architettura, arte e design: osservo, mi stupisco, creo.

FRANCESCA TAGLIABUE

LI JUN

Moving above the lines as much as needed, I would love to live in tree house designed by Mies van der Rohe

I’d be surrounded by the rich colors of this world, and continue to push the boundaries of design and art.

Sopra le righe quel poco che basta, vorrei abitare in una casa sull’albero progettata da Mies van der Rohe.

Vorrei essere circodata dal colore pieno di Memphis e continuare spingere i confini di arte e design.

GENNARO ESPOSITO It was 1991, and the only thing I knew for sure was that I would never do what other restaurants were doing. Era il 1991 e l’unica certezza che avevo era che non avrei fatto le stesse cose degli altri ristoranti.

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PETE BREWIS After over a decade of editing design magazines, I’ve taken to the road for a year, traversing the world in search of wonder Dopo un decennio trascorso scrivendo per riviste di design, mi sono messo in viaggio per un anno alla ricerca delle meraviglie del mondo.


EDITORIAL STAFF

CRISTINA MOROZZI Editor- in-Chief

NOEMI PATRIARCA Graphic Designer

ERIKA MARTINO

Founder and Managing Editor

BENEDETTA ALOISI Editorial Staff

LUCA MAZZA

Founder and Art Director

MELISSA MARCHESE Translator

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CONT ENTS SOMMARIO

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RETRO FUTURISM Mallorcan artist Tomàs Barcelò blends heritage and retro-futurism in three dimensional portraits, using resin and recycled materials to produce unusual effects... L’artista di Mallorca Tomàs Barcelò nei sui ritratti a bassorilievo fonde l’heritage con il retro futurismo. Utilizzando resina e materiali di scarto produce inusuali effetti evocativi...

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FABRIC MASKS Loredana Giulioli was a genius creative director for Milan’s noteworthy Piano B agency, and then she discovered her artistic abilities using sewing machine. She began creating embroidered... Loredana Giulioli era una brillante direttrice creativa nella nota agenzia di eventi milanese Piano B. Si è scoperta artista, grazie alla macchina da cucire. Ha iniziato a realizzare originali ritratti delle sue...

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IL LUOGO DEI SOGNI Il Luogo di Sogni is an exhibition dedicated to the work of French artist Niki de Saint Phalle, running from July 9 to November 3, 2021 in Garavicchio. Curator Lucia Pesapane, who has long studied the... La mostra dedicata a Niki de Saint Phalle (Garavicchio, dal 9 luglio al 3 novembre 2021), curata da Lucia Pesapane, studiosa dell’artista francese, alla quale ha dedicato varie esposizionI...

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FLORAL PORTRAITS South African visual artist, curator, and teacher Keneilwe Mokoena, based in Johannesburg, contaminates photography with floral compositions. Blooms not only surrounds faces and.. L’artista visiva sudafricana Keneilwe Mokoena, attiva a Johannesburg, curatrice e docente, contamina dei ritratti fotografici con composizioni floreali. I fiori di varia natura, non solo...

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METALLIC MOSAICS Artist Matt Small creates mosaics with reused metals instead of glass or stones to shape extremely detailed depictions of hyper-realistic portraits; his is an uncommon talent in… L’artista inglese Matt Small utilizza la tecnica del mosaico, sostituendo alle tessere di vetro o pietra, i metalli, anche quelli di scarto, creando realistici ritratti metallici. Nelle sue opere...

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LE SIRENE Early summer 2021, in a small public garden outside of Milan’s viale Cassala, Tommaso Correale Santacroce exhibited his “talking” sirens. The multimedia artist, expert in digital communication... Agli inizi dell’estate 2021, in un piccolo giardino comunale, nelle vicinanze di viale Cassala a Milano, Tommaso Correale Santacroce ha esposto le sue “Sirene” parlanti. Tommaso, artista multimediale...

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PORCELAIN BUSTS Chinese artist Ah Xian lives and works in Australia. He’s studied and created facial features for years, applying ancient Chinese artisanal approaches to busts in porcelain, lacquer, bronze... L’artista cinese Ah Xian, che vive e lavora in Australia, per vari anni ha indagato e riprodotto le fattezze umane, utilizzando gli antichi metodi artigianali cinesi, modellando busti in porcellana...

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Masks have long

represented metamorphosis, the transformation of one’s appearance

continuous change that governs

to match the

what has been created

Le maschere rappresentano da tempo la metamorfosi, la trasformazione del proprio aspetto per adattarsi al continuo cambiamento che governa il creato

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EDITORIAL by Cristina Morozzi

MASKS Masks have a longstanding history, reaching further than simply carnivals or theatre. They represent metamorphosis, the transformation of one’s appearance to match the continuous change that governs what’s been created. It is no coincidence that during this particular moment in time, artists have been producing masks in multiform, and in Niki de Saint Phalle’s Giardino dei Tarocchi, located in Garavicchio, Maremma, is hosting an exhibition tracing the genesis of the French artist’s monumental work.

Le maschere vantano una lunga storia, non solo carnevalesca. Appartengono alla categoria delle metamorfosi: cambiare sembianze per essere parte del mutamento continuo che governa il creato. Non è per caso che le maschere siano divenute, in questo periodo storico, soggetto privilegiato di creativi, nei più diversi ambiti e che al Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, in località Garavicchio, nel comune di Capalbio in Maremma, sia stata organizzata una mostra che racconta la genesi della monumentale opera dell’artista francese.

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RETRO FUTURISM 10


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RETRO FUTURISM

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Mallorcan artist Tomàs Barcelò blends heritage and retro-futurism in three dimensional portraits, using resin and recycled materials to produce unusual effects. The busts are chromatically rich, intentionally corroded, to the point that they appear to be artifacts from centuries past. He recently confirmed that for him, sculpture is a modern art form perfect for communicating with a contemporary audience. Despite the fact that Barcelò began experimenting with wood and paper sculpture, he only began to fully adhere his talents in 2014, after years of teaching high school. As a sculptor, he solely focuses on depicting humans, and his portraits seem to emerge from their frames, looking at visitors with wide, almost doll-like eyes, with a gaze that contrasts the weathered materials and faded colors. L’artista di Mallorca Tomàs Barcelò nei sui ritratti a bassorilievo fonde l’heritage con il retro futurismo. Utilizzando resina e materiali di scarto produce inusuali effetti evocativi. I suoi bassorilievi policromi, volutamente corrosi, paiono reperti di epoche passate. In una recente intervista ha affermato che la scultura è un’arte del presente, in grado di dialogare con il pubblico contemporaneo. Nonostante, sin da bambino, si sia dedicato alla scultura, utilizzando in modo fantasioso il legno e il cartone, Barcelò ha deciso di dedicarsi totalmente a questa arte solo nel 2014, dopo vari anni trascorsi come docente nelle scuole superiori. Come scultore ha deciso di concentrarsi solo su sembianze umane. I suoi volti pare balzino fuori dalle cornici sagomate per osservare i visitatori, con grandi occhi lucenti, sgranati, quasi da bambola, che, volutamente, contrastano con la materia corrosa e con i colori sbavati dei suoi ritratti.

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Mallorcan artist Tomàs Barcelò blends heritage and retro-futurism in

three dimensional portraits, using resin and recycled materials to produce

unusual effects

L’artista di Mallorca Tomàs Barcelò nei sui ritratti a bassorilievo fonde l’heritage con il retro futurismo. Utilizzando resina e materiali di scarto produce inusuali effetti evocativi

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FABRIC M A S K S

Loredana Giulioli was a genius creative director for Milan’s noteworthy Piano B agency, and then she discovered her artistic abilities using sewing machine. She began creating embroidered portraits of her friends, unique pieces using white fabric and a free motion technique in which the machine “illustrates” a design as if it were a pencil expertly tracing the form. The subject is depicted on a blank slate using colored threads. She recently left her previous collaboration to fully pursue her artistic endeavors, rapidly procuring clients and requests for commissions and exhibitions. This year she took her art further, creating meters and meters of roughly woven primitive, almost ritualistic, fabric masks, perfect for hanging on the wall.

Loredana Giulioli era una brillante direttrice creativa nella nota agenzia di eventi milanese Piano B. Si è scoperta artista, grazie alla macchina da cucire. Ha iniziato a realizzare originali ritratti delle sue conoscenze, ricamati su tela bianca con la tecnica “free motion machine”, ovvero spostando sul tessuto il piedino della macchina da cucire, quasi fosse una matita guidata da una mano esperta. Consistenza e colore del tessuto, che rappresenta la sua tela bianca da illustrare, assieme al filo, raffigurano il soggetto. Recentemente ha abbandonato la collaborazione con l’agenzia per dedicarsi a tempo pieno al suo progetto artistico, acquisendo rapidamente clienti e realizzando ricami tematici per esposizioni e altre commissioni . Quest’anno ha avviato un nuovo progetto, ispirandosi al retro dei ricami: partendo dal filo, metri e metri, utilizzato in modo arruffato e disordinato, cucito sulla stoffa, ha creato dei volti primitivi, quasi maschere rituali, da appendere al muro.

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Loredana Giulioli

began creating unique embroidered portraits using white fabric and a free motion technique in which the machine illustrates the design

Loredana Giulioli ha iniziato a realizzare originali ritratti ricamati su tela bianca con la tecnica “free motion machine”, in cui la macchina "illustra" il disegno

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This year she took her art further, creating meters and meters of

roughly woven

primitive, almost ritualistic, fabric masks

Quest'anno ha portato la sua arte ad un livello successivo, creando con metri e metri di filo volti primitivi, quasi maschere rituali in tessuto, da appendere al muro

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I L

L U O G O

D E I

SOGNI Il Luogo di Sogni is an exhibition dedicated to the work of French artist Niki de Saint Phalle, running from July 9 to November 3, 2021 in Garavicchio. Curator Lucia Pesapane, who has long studied the artist’s work and dedicated numerous exhibitions to her, establishes an homage to Niki’s imaginative work, beginning with the title, Il luogo di sogni, translating to A Place of Dreams. Instead of solely focusing on the artist’s monumental, colorful pieces that fill the park, but the creative process leading to their creation, from sketches to models that define her feminine creativity. Niki realized from an early age that men were depriving her of the power she desired, seemingly exclusively masculine. She wanted to take that fire back, ignoring the limits on her life employed simply because she is a woman, and she did so by entering that masculine world, embracing the adventure, the mystery, and the excitement. This famous garden is 17 years in the making, a labor of love between de Saint Phalle, her collaborators, and her second husband, artist Jean Tinguely; the massive investment includes work sold by Niki and pieces donated by private collectors.

La mostra dedicata a Niki de Saint Phalle (Garavicchio, dal 9 luglio al 3 novembre 2021), curata da Lucia Pesapane, studiosa dell’artista francese, alla quale ha dedicato varie esposizioni, si rivela, sin dal titolo, “Il luogo dei sogni”, un omaggio all’approccio onirico di Niki. L’obiettivo è di raccontare il percorso creativo dell’artista, non solo con le gigantesche e policrome opere disseminate nel parco, ma anche con schizzi e disegni preparatori che testimoniano il suo impegno nel riscatto della creatività al femminile. “Ben presto capii” affermava Niki - “che erano gli uomini a detenere il potere, ma quel potere lo volevo anch’io. Avrei rubato loro quel fuoco. Non averi accettato i limiti imposti alla mia vita, solo perché donna. No, sarei entrata anch’io nel mondo degli uomini che mi sembrava essere avventuroso, misterioso e eccitante.” La realizzazione del famoso giardino ha richiesto circa 17 anni di lavoro di Niki de Saint Phalle e dei suoi collaboratori, tra i quali l’artista Jean Tinguely, suo secondo marito, e un ingente investimento, raccolto con la vendita di opere di Niki e con donazioni di privati

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IL GIARDINO DEI TAROCCHI, CAPALBIO (GR) - ITALY

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This famous garden is 17 years in the making, a labor of love between de Saint Phalle, her collaborators, and her second husband, artist Jean Tinguely, filled with

sold and donated pieces

La realizzazione del famoso giardino ha richiesto circa 17 anni di lavoro di Niki de Saint Phalle e dei suoi collaboratori, tra i quali l’artista Jean Tinguely, suo secondo marito, ed è pieno di pezzi venduti e donati

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NIKI DE SAINT PHALLE

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Il luogo dei sogni translating to A Place of Dreams, establishes an homage to Niki de Saint Phalle’s work, highlighting not only the artist’s monumental, colorful pieces but her creative

process

Il luogo di sogni si rivela un omaggio all'opera di Niki de Saint Phalle, mettendo in luce non solo i pezzi monumentali e colorati dell'artista, ma il suo processo creativo

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FLORAL

PORTRAITS

South African visual artist, curator, and teacher Keneilwe Mokoena, based in Johannesburg, contaminates photography with floral compositions. Blooms not only surround faces and busts, but often take center stage with a symphony of colors, and the minute precision lends a surprising effect to these contaminations. The artist shows profound knowledge of the natural world, reproducing the smallest of details with calligraphic style. The relationship between the decoration and subject has been inverted, as the human form serves as a backdrop to the bouquets that frame them, each designed with almost hyperreal precision.

L’artista visiva sudafricana Keneilwe Mokoena, attiva a Johannesburg, curatrice e docente, contamina dei ritratti fotografici con composizioni floreali. I fiori di varia natura, non solo incorniciano i volti e i busti, ma sovente diventano protagonisti, in primo piano, con la loro sinfonia di colori. La minuziosa realizzazione contribuisce all’effetto sorpresa di questa inedita contaminazione. Nelle sue opere l’artista rivela una speciale dimestichezza con le forme naturali, che riproduce calligraficamente, evidenziandone ogni minimo dettaglio. Il rapporto tra decorazione e soggetto è ribaltato. Il ritratto umano serve solo da supporto alla composizione dei bouquet che lo incorniciano, disegnati con una precisione, quasi maniacale, che li rende iperrealisti.

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South African visual artist, curator, and teacher

Keneilwe Mokoena contaminates photography with floral compositions that take center stage in a

symphony of color

L’artista visiva sudafricana Keneilwe Mokoena, curatrice e docente, contamina dei ritratti fotografici con composizioni floreali che diventano protagoniste di una sinfonia di colori

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The relationship between the decoration and subject has been inverted, as the human form serves as a backdrop to the bouquets that frame them with hyperreal

precision

Il rapporto tra decorazione e soggetto è ribaltato. Il ritratto umano serve solo da supporto alla composizione dei bouquet che lo incorniciano, disegnati con una precisione, quasi iperreale

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metallic MOSAICS Artist Matt Small creates mosaics with reused metals instead glass or or stones to shape extremely detailed depictions of hyper-realistic portraits; his is an uncommon talent in manually defining figurative details of each subject. He focuses on people of Color, men, women, and children. The metals he chooses not only recreate his subjects’ somatic traits, but also emotional aspects of their being: a child has melancholy eyes, a man wearing glasses exhibits determination, and a woman with a downward frown that illustrates her disappointment and a touch of sadness. Matt is part of the ever-growing handful of contemporary artists who surprisingly focus on rediscovering artisanal techniques, unusual organic materials, creating a juxtaposition to digital methods.

L’artista inglese Matt Small utilizza la tecnica del mosaico, sostituendo alle tessere di vetro o pietra, i metalli, anche quelli di scarto, creando realistici ritratti metallici. Nelle sue opere, curate nei minimi dettagli, cerca di attenersi a versioni, il più realistiche possibile, dando prova di grande perizia manuale e di non comune capacità figurativa nel sottolineare i tratti distintivi dei suoi personaggi. Nel suo repertorio prevalgono i ritratti di persone di colore, uomini, donne e bambini. Giocando con le sfumature dei metalli riesce a rappresentare con esattezza i tratti somatici dei suoi soggetti, ma anche a restituirne le sfumature del carattere: negli occhi del bambino si coglie la malinconia, mentre nell’uomo con occhiali traspare la determinazione; nel volto femminile, con gli angoli della bocca piegati all’ingiù, si legge un velo di tristezza e disappunto. Matt appartiene a quel manipolo di creativi contemporanei, sempre più numerosi, che, per sorprendere, hanno riscoperto il virtuosismo manuale, scegliendo per la loro pratica artistica materiali naturali inconsueti, quasi per contrappunto all’immaterialità degli artifici digitali.

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Artist Matt Small creates mosaics with

reused metals

instead of glass or stones to shape extremely detailed, hyper-realistic portraits, creating juxtaposition to

modern digital methods

L’artista inglese Matt Small utilizza la tecnica del mosaico, sostituendo alle tessere di vetro o pietra, i metalli di scarto, per creare ritratti estremamente dettagliati e iperrealistici, quasi per contrappunto ai moderni artifici digitali

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Le Sirene Early summer 2021, in a small public garden outside of Milan’s viale Cassala, Tommaso Correale Santacroce exhibited his “talking” sirens. The multimedia artist, expert in digital communication, curator for the fondazione Giannino Bassetti, playwright, actor, and puppeteer sculpted heads of terracotta and placed them on white podiums throughout the San Cristoforo garden. During the temporary exhibition’s inauguration, visitors were invited to stand in front of the sirens, asking them loud and clear, to tell their personal story. Each enchanted guests with their own tale, written by Tommaso; much like the sirens from the Odyssey, the surprisingly magical, risk free stories come from a dichotomy of technological miracles blended with an archaic material like terracotta.

Agli inizi dell’estate 2021, in un piccolo giardino comunale, nelle vicinanze di viale Cassala a Milano, Tommaso Correale Santacroce ha esposto le sue “Sirene” parlanti. Tommaso, artista multimediale, esperto di comunicazione digitale, curatore della comunicazione digitale della fondazione Giannino Bassetti, con un passato di drammaturgo, regista, attore e marionettista, ha modellato in terracotta delle teste, poggiate su podi bianchi e le ha disposte nell’ombroso boschetto del giardino di San Cristoforo. All’inaugurazione della mostra temporanea ha sollecitato i visitatori a porsi difronte alle sirene, invitandole, con voce chiara e scandendo bene le parole, a narrare la loro storia. E, come per incanto, ogni sirena ha iniziato il proprio racconto, scritto da Tommaso. Quasi una magia incantatrice, al pari del canto delle Sirene di Ulisse, ma senza rischi, dispensatrice di genuino stupore per i miracoli della tecnologia abbinata a una materia arcaica, come la terracotta.

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During the temporary exhibition’s inauguration,

visitors were invited to stand in front of the sirens, asking them to tell their personal story, each written by Tommaso himself

Durante l'inaugurazione della mostra temporanea, i visitatori sono stati invitati a sostare davanti alle sirene, chiedendo loro di raccontare la propria storia personale, ciascuna scritta dallo stesso Tommaso

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PORCELAIN

BUSTS

Chinese artist Ah Xian lives and works in Australia. He’s studied and created facial features for years, applying ancient Chinese artisanal approaches to busts in porcelain, lacquer, bronze, and even cement. His family has often modelled for his sculptures, decorated with traditional cobalt Chinese designs. Ah’s creations are purposeful contaminations, the most obvious between sculpting and painting. Western artistic tradition, derived from ancient Roman concepts, and Chinese decorations, derived from Eastern traditions, combine, along with political and personal issues. His repertoire not only includes family members, but political figures, almost as if he is confirming his Chinese heritage abroad.

L’artista cinese Ah Xian, che vive e lavora in Australia, per vari anni ha indagato e riprodotto le fattezze umane, utilizzando gli antichi metodi artigianali cinesi, modellando busti in porcellana, lacca, giada, bronzo e persino in cemento. Spesso i suoi familiari fungono da modelli per le sue sculture decorate con disegni tradizionali cinesi in blu cobalto. Le creazioni di Ah rappresentano un riuscito risultato di contaminazioni. La più evidente è quella tra scultura e pittura, quindi il contrasto tra la tradizione artistica occidentale di derivazione romana e quella orientale, risalente al decorativismo cinese e, infine, la relazione tra il personale e il politico. Come modelli, a fianco dei suoi familiari, compaiono busti di personaggi politici, quasi a ribadire la sua eredità cinese in terra straniera.

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His repertoire not only includes family members, but political figures, and Ah’s creations are purposeful contaminations, the most obvious between

sculpting and painting

Il suo repertorio include come modelli non solo i suoi familiari ma anche busti di personaggi politici. Quasi a ribadire la sua eredità cinese in terra straniera.

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Chinese artist Ah Xian has studied and created facial features for years, applying

ancient Chinese artisanal approaches to busts in porcelain, lacquer, bronze, and even cement

L’artista cinese Ah Xian, per vari anni ha indagato e riprodotto le fattezze umane, utilizzando gli antichi metodi artigianali cinesi, modellando busti in porcellana, lacca, giada, bronzo e persino in cemento

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photo: Ezio Gosti

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LAFLEUR BATTERY Ø15 x h 26 cm. Design by Marc Sadler.

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