Icone - #93

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#93 ICONS Cover: XVII - La Stella Slamp Flower Power, The Spring of Rebirth Campaign

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MANIFESTO The Moodboarders is a glance into the design world, capable of capturing, in all of its many facets, what is extraordinary in the everyday. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick up on budding trends, emerging talents, and overlooked aesthetics. It is an adventure towards discovering the most original creativity. It is a savoury mix of contemporary news acquired through persistent involvement in even in the farthest corners of the design world, as well as an occasional dive into fashion, seeing as the two go hand in hand.

The Moodboarders Magazine è un occhio spalancato sul mondo del progetto, in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. È un viaggio avventuroso alla scoperta delle creatività più originali. È una miscela sapida di notizie contemporanee, recuperate grazie alla frequentazione assidua del mondo del design, conosciuto nelle sue più segrete pieghe e, saltuariamente, in quello della moda, poiché le due discipline si tengono per mano.

www.themoodboarders.com

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CONTRIBUTORS CRISTINA MOROZZI

DOMITILLA DARDI

MELODIE LEUNG

Journalist, critic and art-director on the border between art, fashion

As a historian and curator, I observe design by reading and visiting exhibitions.

Observing, wondering and creating in between of architecture, art and design.

Giornalista, critica e art director sul confine tra design, arte e moda.

Storica e curatrice, osservo e studio il design attraverso libri e mostre.

Tra architettura, arte e design: osservo, mi stupisco, creo.

FRANCESCA TAGLIABUE

LI JUN

Moving above the lines as much as needed, I would love to live in tree house designed by Mies van der Rohe

I’d be surrounded by the rich colors of this world, and continue to push the boundaries of design and art.

Sopra le righe quel poco che basta, vorrei abitare in una casa sull’albero progettata da Mies van der Rohe.

Vorrei essere circodata dal colore pieno di Memphis e continuare spingere i confini di arte e design.

GENNARO ESPOSITO It was 1991, and the only thing I knew for sure was that I would never do what other restaurants were doing. Era il 1991 e l’unica certezza che avevo era che non avrei fatto le stesse cose degli altri ristoranti.

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PETE BREWIS After over a decade of editing design magazines, I’ve taken to the road for a year, traversing the world in search of wonder Dopo un decennio trascorso scrivendo per riviste di design, mi sono messo in viaggio per un anno alla ricerca delle meraviglie del mondo.


EDITORIAL STAFF

CRISTINA MOROZZI Editor- in-Chief

BENEDETTA ALOISI Editorial Staff

ERIKA MARTINO

Founder and Managing Editor

MELISSA MARCHESE Translator

LUCA MAZZA

Founder and Art Director

ALESSANDRO CARBONI Web Content Editor

NOEMI PATRIARCA Graphic Designer

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CONT ENTS SOMMARIO

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POLTRONOVA Founded in 1957 in Agliana, Pistoia, Poltronova was created by Sergio Cammilli. In the 2016 Poltronova Backstage, Archizoom member Andrea Branzi noted that within a short amount of... L’azienda è stata fondata da Sergio Cammilli ad Agliana, in provincia di Pistoia, nel 1957. Nel libro Poltronova Backstage, edito da Fortino nel 2016, Andrea Branzi, membro del...

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SLAMP IS FULL BLOOM The Leading Light, The Moodboarders sponsor, unique illumination: Slamp has consolidated iconic design pieces, including renowned Architect Zaha Hadid’s Avia or Rachele’s Veli... Anche Slamp, l’aziena d’ illuminazione che promuove The moodboarders ha nel suo catalogo delle lampade ormai icone riconosciute, come la sospensione Veli di Adriano Rachele o Avia...

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BOSA In 1976, Bosa began as a ceramic workshop in Veneto’s Borso del Grappa. Founder Italo Bosa focused on handcrafting objects, then enhancing them with gold, platinum, or copper inserts ... Nasce nel 1976 come laboratorio di ceramiche a Borso del Grappa in Veneto. Fondata da Italo Bosa si dedica alla creazione di manufatti, realizzati interamente a mano...

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CAMALEONDA After 50 years, Mario Bellini’s 1970 modular seating Camaleonda has made a comeback. The varying components are easily arranged according to taste and space. This reedition... Ritorna dopo 50 anni Camaleonda, il sistema di sedute disegnato da Mario Bellini e presentato al pubblico nel 1970. Costituito da moduli, è facilmente componibile in varie configurazioni...

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CASSINA This long-standing company has put out a new catalogue featuring not only iconic pieces that make up the fabric of past collections, designed by the biggest names in design, but Azienda storica che annovera nel suo catalogo numerosi pezzi icona, sia nella collezione di riedizioni dei Maestri, sia nella serie dei contemporanei. L’ultima collezione “The Cassina...

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ICONE I’d like to add a series of classic icons to the “Icone. Mito, storie e personaggi del design Italiano” illustrations, selecting them based on their impeccable manufacturing, the companies’ ease in... A integrazione delle illustrazioni del libro “Icone. Mito storie e personaggi del design italiano”, propongo una serie di icone storiche, accomunate da: esecuzione impeccabile e...

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FUSI MA NON CONFUSI In the autumn of 2020, the Milanese “Luisa delle Piane” gallery presented Fusi ma non confusi, an exhibition that “pitted” two designers against one another in every space. Piero Lissoni... Mostra autunnale del 2020, presso la Galleria milanese “Luisa delle Piane”, Fusi ma non confusi, è stata ideata per mettere a confronto in ogni stanza dello spazio espositivo due...

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It’s a titanic effort to document Italian design:

aesthetics are not objective, taste is multiform, and design mutates in response to its many shapes

Documentare il design italiano è uno sforzo titanico: l'estetica non è oggettiva, il gusto è multiforme ed il design muta in risposta alle sue molteplici forme

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EDITORIAL by Cristina Morozzi

ICONS Giovanna Mancini’s promising “Icone. Mito, storie e personaggi del design Italiano”, published by Rome’s Luiss University Press, was released this past January. The numerous chapters touch on Italian design, profiles and interviews with top designers, and pictured within the final pages, defining iconic pieces. It was surprising that the season of radical design was barely mentioned, and only featured Gufram, and that Poltronanova was completely left out. The maestro Ettore Sottsass received a mere sentence or two, Memphis was excluded, as well as Gaetano Pesce. It’s a titanic effort to document Italian design from its origins to the present; the title of “world renowned” is certainly no accident. These missing elements convinced me to reflect on a series of both past and present icons, some longstanding, and some immediate. It is a limited view. Aesthetics are not objective; taste is multiform and design mutates in response to its many shapes. Daniel Libeskind addresses this perfectly at the end of the book, as he notes that there is something unique about Italian design, not only because of the actual objects, but a profound Italian “sensitivity” that transforms it into a cultural discipline. Libeskind adds that for Italians, design is an integral part of beauty and culture, but also an idea that transmits their identity.

E’ uscito, nel mese di gennaio, il libro di Giovanna Mancini dal promettente titolo “Icone. Mito, storie e personaggi del design italiano”, pubblicato dalla Luiss University Press di Roma. Suddiviso in vari capitoli, ripercorre per sommi capi la storia del design italiano: traccia il succinto profilo di vari designer, contiene numerose interviste agli attuali titolari di alcune esemplari aziende italiane e, nelle pagine patinate finali, presenta alcuni prodotti iconici. Stupisce che la stagione del design radicale sia appena accennata e venga documentata solo con la storia della Gufram; che Poltronova non sia neppure nominata; che a Ettore Sottsass, grande maestro, vengano dedicate poche scarne righe; che non si parli di Memphis; che Gaetano Pesce sia assente. Documentare il design italiano, dalle origini al presente, è un’opera quasi titanica. Non è un caso che sia famoso nel mondo. Le mancanze mi hanno stimolato a proporre una serie di pezzi come icone: prodotti del passato e contemporanei che già lo sono. E’ una visione parziale. L’obiettività in campo estetico non esiste, vari e mutevoli sono i gusti e molteplici sono le risposte progettuali. Riguardo a questo argomento, esemplare è la riflessione sul design italiano di Daniel Libeskind, contenuta nell’intervista alla fine del volume: “C’è qualcosa di unico nel design italiano e questa unicità non è data solo dalla forma dei prodotti, ma da una sensibilità profondamente italiana, che permette di considerare il design come una disciplina culturale. Il design per gli italiani è parte dell’idea di bellezza e di cultura, è parte di una idea che comunica identità.”

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Founded in 1957 in Agliana, Pistoia, Poltronova was created by Sergio Cammilli. In the 2016 Poltronova Backstage, Archizoom member Andrea Branzi noted that within a short amount of time in the late ‘60s and early ‘70s, Poltronova, between Agliana’s toads and potholes, put together the first real Italian design catalogue, featuring Sottsass, Portoghesi, Aulenti, Michelucci, Archizoom, Superstudio, Barni, Ruffi, Ceroli, De Pas D’Urbino Lomazzi, and Mangiarotti, all professionals, all Avantgarde and artists. We all should be grateful for this provincial yet genius approach that saw Poltronova the first “laboratory” where Italian design expanded, put down roots, and established important collaborations and relationships. They were the first irrefutable phenomenon in all of Europe during a unique season that will never be repeated, and set Italian design apart from the pack. Today, the company is under the dedicated passion of Roberta Meloni, who continues to carry the torch of Radical Italian design, rediscovered and currently thriving. Icons, including Archizoom’s Superonda, Ettore Sottsass’ Ultrafragola mirror, and Superstudio’s Quaderna table never go out of style, and even in slimmer times, are the perfect long-lasting investment.

L’azienda è stata fondata da Sergio Cammilli ad Agliana, in provincia di Pistoia, nel 1957. Nel libro Poltronova Backstage, edito da Fortino nel 2016, Andrea Branzi, membro del gruppo radicale Archizoom, scrive: “In breve tempo, tra la fine degli anni 60 e i primi anni 70, tra le rane e i fossi di Agliana, la Poltronova mise insieme il primo vero catalogo del design italiano: Sottsass, Portoghesi, Aulenti, Michelucci, Archizoom, Superstudio, Barni, Ruffi, Ceroli, De Pas D’Urbino Lomazzi, Mangiarotti, tutti professionisti, avanguardie e artisti. A questo tipo di strategia, provinciale e geniale, tutti noi dobbiamo essere grati, perché la Poltronova è stata il laboratorio dove il design italiano si è espanso e ha stabilito collaborazioni e amicizie importanti. E’ stata la protagonista indiscussa di una stagione irripetibile ed un fenomeno unico in Europa che ha contribuito a rendere il design italiano diverso da tutti gli altri.” Oggi, guidata con passione e dedizione da Roberta Meloni, continua a produrre e promuovere il design radicale italiano, che sta vivendo una stagione molto favorevole. Icone come la Superonda di Archizoom, lo specchio Ultrafragola di Ettore Sottsass, il tavolo Quaderna di Superstudio non passano di moda e in tempi difficili rappresentano un sicuro investimento.

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Ultrafragola mirror/lamp design by Ettore Sottsass for Poltronova and Joe Armchair Plush Special Edition design by De Pas, D'Urbino and Lomazzi

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Saratoga sofa and armchair design by lella and Massimo Vignelli for Poltronova

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Sanremo floor lamp and Superonda sofa by Archizoom Associati for Poltronova

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joe Whip armchair special edition, Cessato Allarme hangers by De Pas, D'Urbino and Lomazzi and Canton seat by Franco Raggi

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Poltronova, founded in 1957 in Agliana, Pistoia, put together the first

real Italian design catalogue featuring Avantgarde designers and artists including Sottsass, Aulenti, Archizoom, and

Superstudio

Poltronova, fondata nel 1957 ad Agliana, ha realizzato il primo vero catalogo del design italiano, inserendovi designer e artisti d'avanguardia tra cui Sottsass, Aulenti, Archizoom e Superstudio

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Poltronova was the first laboratory where Italian design expanded, put down roots, and established important collaborations and relationships, the first irrefutable

phenomenon in all of Europe

Poltronova, il primo “laboratorio” in cui il design italiano si è espanso e in cui si sono concretizzate collaborazioni e amicizie importanti; il primo fenomeno inconfutabile in tutta Europa

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SLAMP is in full BLOOM The Leading Light, The Moodboarders sponsor, unique illumination: Slamp has consolidated iconic design pieces, including renowned Architect Zaha Hadid’s Avia, or Rachele’s Veli. Slamp’s springtime campaign sees a romantic fusion of lamps that take a strong note from nature, and lush landscapes. Angles and arches, sunset kissed hills, trees filled with blossoming fruit, fields lit by stars, pale auras, sprawling green dotted with poppies, turquoise waters that fade with distance into a copper sunset. The backdrop is unprecedented, highlighting the collections that draw on plants and flora, much like the English Pre-Raphaelite paintings from 1848 by artist and poet Dante Gabriel Rossetti. The movement was a cultural tense dichotomy of light and shadow, based on fairytale worlds in technicolor. The Pre-Raphaelites were seeking to depict serenity, nature as heaven on earth, the exact background Slamp is seeking for their 2021 spring collection.

Anche Slamp, l’aziena d’ illuminazione che promuove The moodboarders ha nel suo catalogo delle lampade ormai icone riconosciute, come la sospensione Veli o Avia disegnata dall’archistar Zaha Hadid. Per la presentazione primaverile della sua collezione Slamp ha immaginato una romantica fusione delle sue lampade d’ispirazione naturale con dei paesaggi. Scorci di arcate, lontane colline arrossate dai tramonti, alberi fioriti, prati ondulati all’apparire delle prime stelle, aurore pallide, distese verdi fiorite di papaveri, acqua marina che all’orizzonte impallidisce per fondersi con un cielo che inizia a tingersi di rosa. L’inedita cornice evidenzia le analogie di molti dei modelli in catalogo con piante e fiori e rivela un preciso riferimento alla pittura preraffaellita inglese, fondata in epoca vittoriana nel 1848 da Dante Gabriel Rossetti, pittore e poeta. Il movimento rappresentò un periodo di tensione culturale e di luci e ombre, basato su mondi onirici e fiabeschi, dai colori lucenti. La missione della pittura preraffaellita era di rappresentare la serenità, il sogno e la natura come un paradiso terreno, quello che Slamp suggerisce nel 2021 come onirica ambientazione dei propri prodotti.

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Veli Suspension Foliage design by Adriano Rachele for Slamp

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Fiorella Suspension design by Nigel Coates for Slamp

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Flora Collection design by Zanini de Zanine for Slamp

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The Leading Light, The Moodboarders sponsor,

unique illumination: Slamp has consolidated iconic design pieces, and the springtime campaign sees a romantic fusion of floral lamps and lush

landscapes

Illuminazione unica di The Leading Light, sponsor di The Moodboarders: Slamp ha consolidato pezzi di design iconici e la campagna primaverile vede una romantica fusione di lampade floreali e paesaggi lussureggianti Previous page: Cactus Collection by Adriano Rachele

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LaFLeur Battery Table by Marc Sadler for Slamp

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Veli Ceiling/Wall Foliage Large design by Adriano Rachele for Slamp

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The images were made using a cinematic approach: every set was miniaturized to 30 cm. and featured elements like sand from the Maldives and vegetation created by hand

Per realizzare le foto è stata usata una tecnica che appartiene al settore cinematografico: sono state realizzate delle miniature dei set ognuna alta circa 30 cm, usato sabbia delle Maldive e ricostruito la vegetazione con un miniaturista.

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Hanami Suspension design by Adriano Rachele for Slamp

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La Vie Ceiling/Wall dsign by Adriano Rachele for Slamp

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Clizia Suspension Mama non Mama design by Adriano Rachele for Slamp

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Jaime Hayon for Bosa

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bosa In 1976, Bosa began as a ceramic workshop in Veneto’s Borso del Grappa. Founder Italo Bosa focused on handcrafting objects, then enhancing them with gold, platinum, or copper inserts and unique color finishes created for the individual piece. Collaborations with imaginative international innovators like Jaime Hayon and Ioanna Vautrin, and Italian designers Matteo Cibic, Manolo Bossi, and Elena Salmistraro, have given new life to the company. Elena Salmistraro’s Primates vases set a standard for contemporary design history during their launch during the January 2017 Maison&Objet; the line outside Bosa’s stand snaked through the corridors, as word caught on about the surprising collection.

Nasce nel 1976 come laboratorio di ceramiche a Borso del Grappa in Veneto. Fondata da Italo Bosa si dedica alla creazione di manufatti, realizzati interamente a mano, impreziosita da inserti in oro, platino e rame e da smalti dai colori unici, creati appositamente. Grazie alla collaborazione con designer internazionali, innovativi e fantasiosi, tra i quali Jaime Hayon, Ioanna Vautrin e gli italiani Matteo Cibic, Manolo Bossi e Elena Salmistraro, annovera una serie di icone di grande popolarità, come i vasi Primates di Elena Salmistraro, un vero caso, nella contemporanea storia del design. Alla presentazione dei vasi policromi a forma di testa di scimmie nel gennaio del 2017 a Maison&Objet, davanti allo stand della Bosa c’era una lunga coda: “Si era subito sparsa tra i visitatori la voce che quella era la novità sorprendente da vedere!”

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Hopebird limited edition by Jaime Hayon for Bosa

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Primates vases by Elena Salmistraro for Bosa

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Bosa began as a ceramic

workshop in Veneto’s Borso del Grappa, and founder Italo focused on handcrafting objects, then enhancing them with precious metals and finishes

Bosa nasce a Borso del Grappa, in Veneto, come laboratorio di ceramica; il fondatore Italo si dedica alla realizzazione di oggetti artigianali, arricchendoli poi con metalli preziosi e finiture

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DogSai design by Matteo Cibic for Bosa

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Bec- Toucan sculpture design by Joanna Vaurtrin for Bosa

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Collaborations with imaginative international innovators like Jaime Hayon and Ioanna Vautrin, and Italian designers Matteo Cibic, Manolo Bossi, and Elena Salmistraro, have given new life to the company

Le importanti collaborazioni con fantasiosi innovatori internazionali come Jaime Hayon e Ioanna Vautrin e designer italiani come Matteo Cibic, Manolo Bossi ed Elena Salmistraro, hanno dato nuova vita all'azienda

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After 50 years, Mario Bellini’s 1970 modular seating Camaleonda has made a comeback. The varying components are easily arranged according to taste and space. This reedition has kept the classic elements that made the system iconic. The abundant polyurethane stuffing in capitonné has maintaned the same shape, as well as Bellini’s push and pull cord system. The modules, armrests, and backrests can be adjusted to the user’s comfort and desire. Bellini notes that Camaleonda is one of his most original pieces, filled with freedom and infinite possibilities. The modular sofa’s chameleon tendencies are complimented by Bellini’s 1971 Scacchi side tables and additional seating. In 2020, the originally polyurethane pieces were rereleased in buttery leather. Ritorna dopo 50 anni Camaleonda, il sistema di sedute disegnato da Mario Bellini e presentato al pubblico nel 1970. Costituito da moduli, è facilmente componibile in varie configurazioni. La riedizione conserva le caratteristiche che l’hanno reso un classico. Resta immutata la generosa imbottitura in poliuretano, che forma un capitonné oversize, ottenuto con un sistema di cavi, ganci e anelli, invento da Mario Bellini. Agganciando e sganciando sedute, braccioli e schienali si può ridisegnare a proprio piacimento la composizione del divano. A riguardo Mario Bellini ha dichiarato: “Tra tutti gli oggetti che ho disegnato, Camaleonda rappresenta, forse meglio di tutti, il senso di libertà, con la sua possibilità di pressoché infinite composizioni.” La natura camaleontica del divano si completa con gli Scacchi, una serie di complementi disegnati nel 1971 dallo stesso Mario Bellini, per diventare tavolini o sedute extra. All’origine rivestiti in poliuretano autopellante, nella riedizione del 2020 sono proposti in morbide finiture in cuoio.

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A distanza di 50 anni, Camaleonda, seduta modulare anni ’70 di Mario Bellini, è tornata alla ribalta, aggrappandosi agli elementi classici che hanno reso iconico il sistema

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After 50 years,

Mario Bellini’s 1970 modular seating Camaleonda has made a comeback, hanging on to the classic elements that made the system iconic. The varying components are easily arranged

Camaleonda + Scacchi table, desigb by Mario Bellini, B&B Italia - 2020

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LEONDA 54


Camaleonda, desigb by Mario Bellini B&B Italia - 2020

CAMA 55


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CASSINA This long-standing company has put out a new catalogue featuring not only iconic pieces that make up the fabric of past collections, designed by the biggest names in design, but contemporary series as well. “The Cassina Perspective” collection debuted in November of 2020, presented a fresh take on the company’s designs. Art Director Patricia Urquiola set up a series of living spaces, and she notes that to work with Cassina over the years created the need for a solid team, including managers, technicians, and artisans that never back down from a challenge. Many questions arose during quarantine, and now that things are picking up again, the current world situation poses difficulties, but also possibilities. Ico Parisi’s designs that were never manufactured make their debut in a historic archive. Two new pieces were added to the Hommage à Pierre Jeanneret series: Mario Bellini’s Duc Duc sofa, and Franco Albini’s Infinito bookshelf. For the 100 year anniversary of Vico Magistretti’s birth, the 1973 Maralunga frameless, iconic velvet sofa, the 1977 Nuvola Rossa bookshelf, and the 1964 wood and leather 905 chair, manufactured in collaboration with the Magistretti archives. Giacomo Balli’s 2017 Paravento has joined the Maestri collection, brought back to life thanks to this futuristic artist’s heirs.

Azienda storica che annovera nel suo catalogo numerosi pezzi icona, sia nella collezione di riedizioni dei Maestri, sia nella serie dei contemporanei. L’ultima collezione “The Cassina perspective”, presentata nel settembre 2020, inaugura una nuova prospettiva dell’azienda. Viene raccontata mediante una serie di aree abitative, create con la direzione artistica di Patricia Urquiola, Art Director del marchio, che dichiara: “Lavorare con Cassina, in questi anni, ha significato trovare una squadra sempre solida, costituita da manager, tecnici e operai che non dicono mai non si può fare. Nei mesi di quarantena ci siamo posti molte domande. Ripartiamo con la consapevolezza che la sfida attuale è molto complessa, ma anche un’occasione di rinnovamento”. Ritorna nel catalogo Cassina Ico Parisi con arredi dell’archivio storico del progettista, mai realizzati. Si aggiungono due nuove opere della serie Hommage à Pierre Jeanneret; il sofà Duc Duc di Mario Bellini; la libreria Infinito di Franco Albini. Tornano in scena, in occasione del centenario della nascita di Vico Magistretti, il divano Maralunga del 1973, icona dell’imbottito contemporaneo, il primo imbottito senza scocca rigida, proposto in velluto elasticizzato; la libreria Nuvola Rossa del 1977 e la sedia 905 in legno e cuoio, disegnata da Vico Magistretti nel 1964, di nuovo in produzione in collaborazione con l’archivio Magistretti. Infine, si aggiunge alla collezione I Maestri, il Paravento di Giacomo Balla, ideato nel 2017, riportato in vita con il contributo degli eredi dell’artista futurista.

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057 Civil bench Hommage à Pierre Jeanneret Collection by Cassina

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058 Kangaroo Armchair Hommage à Pierre Jeanneret Collection by Cassina

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815 Olimpino desgin by Ico Parisi for Cassina

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Cassina has put out a new catalogue featuring

not only iconic pieces that make up

the fabric of past collections, designed by the biggest names in design, but

contemporary series as well

Cassina ha lanciato un nuovo catalogo, affiancando ai pezzi iconici, disegnati dai più grandi nomi del design, anche serie contemporanee

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816 PA' 1947 desgin by Ico Parisi for Cassina

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Notturno a News York sofa dy Gaetano Pesce for Cassina

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Art Director

Patricia Urquiola

set up a series of living spaces that features pieces by Ico Parisi, Mario Bellini, Vico Magistretti, Giacomo Balli, and many more design icons La Art Director Patricia Urquiola ha allestito una serie di spazi abitativi che presentano al loro interno pezzi di Ico Parisi, Mario Bellini, Vico Magistretti, Giacomo Balli e molte altre icone del design

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Monofilo chair design by Luciano Grassi, Sergio Conti and Marisa Forlani

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ICONE I’d like to add a series of classic icons to the “Icone. Mito, storie e personaggi del design Italiano” illustrations, selecting them based on their impeccable manufacturing, the companies’ ease in blending innovation and handcrafted technique, and their ability to move towards the future without neglecting a concrete tie to their territory. This is a biased, emotional choice, not philological or chronological, solely based on memory, profession, and the corresponding archives. Let’s start with Luciano Grassi, Sergio Conti and Marisa Forlani’s 1962 Monofilo chair, currently conserved in the MuDeTo, Museo del Design Toscano, produced by the Florence based company run by Emilio Paoli, specializing in wicker. I’ll add the sleeper sofa Anfibio by Alessandro Becchi for Pistoia’s Giovanetti Collections, also part of the MuDeTo exhibition, Luigi Caccia Dominioni’s Azucena mobile bar cart, and Mario Bellini’s 1972 Le Bambole sofa for B&B (unfortunately Bellini is also missing from Icone). Gaetano Pesce’s 2010 Notturno a New York sofa for Cassina, Alessandro Mendini’s 2014 inlayed Maggio dresser for Porro, and Vico Magestretti’s beech, aniline-stained Marocca chair for De Padova, another company hailing from Milan that deserved a place in Icone.

A integrazione delle illustrazioni del libro “Icone. Mito storie e personaggi del design italiano”, propongo una serie di icone storiche, accomunate da: esecuzione impeccabile e abilità delle aziende nel coniugare innovazione e tradizione artigiana e di sapersi proiettare nel futuro senza perdere la concretezza del legame con il territorio. Si tratta di una scelta parziale, emotiva, né filologica, né cronologica, basata sull’immediatezza di una memoria avvezza, per mestiere, a selezionare e catalogare. Tra queste la seduta Monofilo di Luciano Grassi, Sergio Conti e Marisa Forlani del 1962, prodotta dall’azienda Emilio Paoli di Firenze - fabbrica di mobili in giunco - e conservata nel MuDeTo, Museo del Design Toscano; il divano letto trasformabile Anfibio di Alessandro Becchi di Giovannetti collezioni di Pistoia, anch’esso appartenente alla collezione del MuDeTo; il mobile bar di Azucena, azienda milanese creata da Luigi Caccia Dominioni; il divano Le Bambole disegnato nel 1972 da Mario Bellini (altro grande assente nel volume sulle Icone) per B&B; il divano Notturno a New York del 2010 di Gaetano Pesce per Cassina; il settimanale Maggio del 2014, con disegno intarsiato sul fronte di Alessandro Mendini per Porro e la sedia Marocca, con struttura in faggio, tinto all’anilina, di Vico Magistretti per De Padova, azienda milanese che avrebbe meritato una citazione nel volume delle “Icone”.

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Mariocca chair, design by Vico Magistretti for DePadova

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I’d like to add a series of classic icons to the Icone illustrations, selecting them based on their impeccable manufacturing and the companies’ ease in blending innovation and

handcrafted technique

Vorrei aggiungere una serie di icone classiche alle illustrazioni “Icone”, selezionandole in base alla loro impeccabile manifattura, sinonimo della capacità delle aziende di coniugare innovazione e tecnica artigianale

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Azucena bar

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Maralunga by Vico Magistretti for Cassina

Questa è una scelta parziale, emotiva, non filologica o cronologica, basata esclusivamente sulla memoria e sull'esperienza professionale, inclusi i pezzi di Bellini, Mendini, Pesce e altri

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This is a biased,

emotional choice,

not philological or chronological, solely based on memory and professional experience, including pieces by Bellini, Mendini, Pesce, and others

Anfibio di Giovannetti design by Alessandro Becchi

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Schermo design by Alessandro Mendini for Porro

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Menhir low tables design by Lodovico Acerbis and Giotto Stoppino for Acerbis ©AlbertoStrada

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ACERBIS Acerbis has withstood the test of time, with 150 years of experience behind them. Recently, they were purchased by MDF, seeing Francesco Meda and David Lopez Quincoces as the new artistic directors, who saw it fit to give the catalogue a refresh that combines functionality and innovation. Founder Ludovico Acerbis collaborated with visionary designers to define his brand with an avant-garde take on industrial manufacturing. Francesco and David began their artistic direction by diving deep into the the company’s archives. They found endless treasures, many of which were rereleased in the effort to reevaluate the very foundation that defined the company’s innovative approach from the very beginning. Acerbis has called on iconic greats including Gianfranco Frattini, Giotto Stoppino, and Nanda Vigo, each who has created pieces that are as viable today as the moment of their conception.

Tra le aziende d’arredamento più longeve, con 150 anni d’esperienza sulle spalle, Acerbis è stata acquisita recentemente da MDF. Per impulso dei due nuovi giovani direttori creativi, Francesco Meda e David Lopez Quincoces, sta rinnovando il catalogo nel segno di un design che unisce funzionalità e innovazione - carattere distintivo del marchio, promosso da Ludovico Acerbis - caratterizzato da una produzione industriale all’avanguardia e collaborazioni con designer visionari. Francesco e David hanno iniziato il loro precorso alla direzione creativa esplorando gli archivi storici dell’azienda. Hanno trovato dei tesori e hanno avviato una produzione di riedizioni di pezzi esemplari, iniziando così un nuovo percorso nel segno della rivalutazione dell’approccio innovativo e dell’eccellenza manifatturiera che, sin dal suo esordio, ha contraddistinto il percorso di Acerbis. Tra i pezzi esemplari quelli di Gianfranco Frattini, Giotto Stoppino e Nanda Vigo, da considerarsi icone del design italiano, ancora oggi di puntuale attualità

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Storet by Nanda Vigo for Acerbis ©AlbertoStrada

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Jot chair by Giotto Stoppino ©AlbertoStrada

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Acerbis has withstood the test of time, with 150 years of experience behind them; Francesco Meda and David Lopez Quincoces as the new artistic directors

Tra le aziende d’arredamento più longeve, con 150 anni d’esperienza sulle spalle, c’è Acerbis…oggi capitanata da due nuovi direttori artistici: Francesco Meda e David Lopez Quincoces

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F US I manonconfusi In the autumn of 2020, the Milanese Luisa delle Piane gallery presented "Fusi ma non confusi", an exhibition that “pitted” two designers against one another in every space. Piero Lissoni collaborated with the BBPR group to create La tavola degli elementi for Alpi. The brand new furnishing collection capitalizes on the harmonious balance between solid and empty spaces, utilizing Alpi’s wood variants, including Xeno, Palladio, Idrogeno, Cripto and Zirconio. A series of geometric “stems” are paired with both internal and external containers. Together they make up a kind of archaic landscape, a new take on furniture. Whether they host intimate objects or serve as a pagan altar that extends upward within empty corners, each is destined to become a design icon.

Mostra autunnale del 2020, presso la Galleria milanese Luisa delle Piane, "Fusi ma non confusi", è stata ideata per mettere a confronto in ogni stanza dello spazio espositivo due progettisti. Piero Lissoni, in dialogo con il gruppo BBPR, ha partecipato con il progetto in laminato per Alpi La tavola degli elementi, una collezione di oggetti d’arredo inediti, articolati secondo un armonico rapporto tra pieni e vuoti, interamente rivestiti di legno Alpi nelle varianti Xeno, Palladio, Idrogeno, Cripto e Zirconio. Il progetto è costituito da una serie di steli geometriche, corredate da un elemento contenitore, sia ricavato nel volume, sia applicato alla stele. Nell’insieme si configura come una sorta di paesaggio arcaico, che si innalza dando vita ad una nuova tipologia di arredo. E’ una sorta di espositore per piccoli oggetti d’affezione o un altare pagano che si sviluppa in altezza, adatto ad arredare anche gli angoli morti e destinato, per il suo carattere inedito, a diventare una nuova icona del design.

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ALPI Mostra La Tavola degli Elementi, Zirconio design by Piero Lissoni ©Santi Caleca

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ALPI - Fusi ma non confusi, Galleria Luisa Delle Piane

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The Milanese Luisa delle Piane gallery presented Fusi ma non confusi, an exhibition that pitted two designers against one another in every space, creating

comparison

La galleria milanese Luisa delle Piane ha presentato la mostra “Fusi ma non confusi”, mettendo a confronto due designer in ogni spazio espositivo e creando parallelismi

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ALPI Mostra La Tavola degli Elementi, Xeno, Idrogeno and Palladio design by Piero Lissoni ©Santi Caleca

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photo: Thomas Pagani

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