Brick World Review 3/2017

Page 1

ISSN 2039-831X

■ The construction industry boards the train of Industry ■ L’industria delle costruzioni sale sul treno Industry 4.0

4.0

■ Briqueterie Lahmar & Cie introduces new technologies ■ Briqueterie Lahmar & Cie spinge sulle nuove tecnologie




ADVERTISING

Publisher / Editore: Administration and Editorial Office Amministrazione e Redazione TILE EDIZIONI S.r.l. Via Fossa Buracchione, 84 41126 Baggiovara (MO) - Italy Tel. +39 059 512103 Fax +39 059 512157 info@tiledizioni.it Iscritto al registro delle imprese di Modena C.F./P.IVA IT02778050365 Capitale Sociale: € 51.400,00 R.E.A. 329775. Iscrizione ROC n. 9673 Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 803 in data 26/07/91 • Editor / Direttore responsabile: Paola Giacomini p.giacomini@tiledizioni.it Editorial Coordinator / Coordinamento Editoriale: Milena Bernardi m.bernardi@tiledizioni.it • Editorial Board / Comitato Editoriale: Simona Armichiari, Claudio Avanzi, Luca Baraldi, Chiara Bruzzichelli, Cristian Cassani, Paolo Gambuli, Erminio Guiducci, Luigi Montermini, Fabrizio Raponi, Fabio Schianchi • Advertising / Pubblicità: TILE EDIZIONI Tel. +39 059 512103 Fax +39 059 512157 • Paola Giacomini mobile +39 335 1864257 p.giacomini@tiledizioni.it • Elisa Verzelloni mobile +39 338 5361966 e.verzelloni@tiledizioni.it • Translation / Traduzioni: John Freeman

• Subscriptions / Abbonamenti: www.tiledizioni.it/subscription • Each copy / una copia € 4 • 2 year subscription (6 issues) Abbonamento biennale (6 numeri) Italy: € 60; International: €80; Special tariffs for group subscriptions are available on request. Tariffe speciali per abbonamenti collettivi sono disponibili su richiesta. Spedizione in a.p. art. 1 comma 1 DL 353/2003 DCB MODENA L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del DPR 26.10.72 N. 633 e successive modificazioni e integrazioni. • Graphic Layout / Progetto Grafico Sara Falsetti - s.falsetti@tiledizioni.it • Printer / Stampa Faenza Printing Industries SpA Via Vittime Civili di Guerra 35 48018 Faenza (RA) • Photolits / Typesetting Fotolito/Fotocomposizione Vaccari Zincografica S.r.l. Via Salgari, 61 - 41123 Modena Entire contents copyright Tile Edizioni. All rights reserved. Opinions expressed by writers are not necessarly those held by the publisher who is not held responsible. Editorial material, manuscripts, photographs, transparencies and artwork will not be returned. Tutti i diritti di riproduzione e traduzione degli articoli pubblicati sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Manoscritti, disegni, fotografie e altro materiale inviato in redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.

Date of going to press / chiuso in redazione il: 24/11/2017 TILE EDIZIONI S.r.l., in conformità al “Testo unico sulla privacy”, garantisce la riservatezza dei dati usati per gli abbonamenti e per gli scopi tipici della stampa specializzata e la possibilità di modificarli o cancellarli (art. 7 del D.L. 196/2003) a mezzo richiesta scritta.

Promoted by

Tile Edizioni also publishes:


contents

Year 22, N° 3 2017 3rd four months Four-monthly review

Anno 22, n° 3 2017 3° quadrimestre Periodico quadrimestrale Cover picture by: Giancarlo Pradelli

5

Editorial

6 World News 12 Events

Paola Giacomini

The Italian brick and tile industry gets back into gear Laterizi: col 2017 riparte anche l’Italia

DIGITAL&BIM Italia, a new event for the construction industry DIGITAL&BIM Italia: un nuovo volto per l’industria delle costruzioni

Bedeschi takes part in Keramtex 2017 Bedeschi protagonista a Keramtex 2017

Italian brick and tile industry: the recovery is just around the corner Laterizi Italia: ripresa lenta ma dietro l’angolo

The construction industry boards the train of Industry 4.0 L’industria delle costruzioni sale sul treno Industry 4.0

The one- and two-family home construction market in Germany Il mercato delle case mono e bifamiliari in Germania

Ance report: recovery in Italian economy but costruction stagnant Osservatorio Ance: economia in ripresa in Italia ma costruzioni ferme

Briqueterie Lahmar & Cie introduces new technologies Briqueterie Lahmar & Cie spinge sulle nuove tecnologie

16

18 Economics 24 Interview 28 Economics 32

36 Interview

Technology 40

Colombia steps up the pace of automation La Colombia accelera sull’automazione

Ibstock revamps its South Holmwood site Ibstock rinnova il sito di South Holmwood

Logistics and remote assistence as the keys to competitiveness Logistica e assistenza remota come fattori chiave della competitività

Products Prodotti

42

46 Topics 56

Giovanni D’Anna

Milena Bernardi

Milena Bernardi

Talleres Felipe Verdés

Sabo

Giambattista Gruosso

advertisers list Ar-San 2

Intono 63

Batimat Russia

Manfredini & Schianchi

Bedeschi

64 II cop

Marcheluzzo

Bongioanni Macchine

15

Officine Smac

Ceramics China 2018

55

Sacmi

23 IV cop 53 1

Ceramitec 31

Tecnargilla 35

Coveri 45

Tecnofiliere 4

Indian Ceramics

Verdés

III cop

62

BWR 3/2017

3


M UN IC H,

10 -1 3

SE

E

AP RI L2 01 8

YO U

AT

INNOVATION starts with a great IDEA

DIES AND RELATED PRODUCTS FOR THE HEAVY CLAY AND CERAMIC INDUSTRIES

TECNOFILIERE S.r.l. - 41016 Novi di Modena (MO) ITALY - Via Provinciale Modena, 57/A Tel. +39059677797 (r.a.) - fax +39059677759 http://www.tecnofiliere.com - tecnofiliere@tecnofiliere.com


editorial by Paola Giacomini, Editor - p.giacomini@tiledizioni.it

The Italian brick and tile industry gets back into gear Laterizi: col 2017 riparte anche l’Italia The last nine years have been extremely challenging for the Italian brick and tile industry, but 2017 appears to mark a turning point with positive growth in heavy clay production reported for the first time since the onset of the crisis. ANDIL forecasts point to 1.6% growth with respect to 2016, with the sector’s 92 companies and 111 facilities estimated to have marked up a total production of around 5.2 million tonnes. The recovery is expected to strengthen further over the following four years with projected growth of between +1.8% and +3.3%. While these growth figures might appear almost insignificant next to the overall 75% contraction experienced by the sector since 2007 and to the current level of overcapacity, when coupled with the forecasts for the construction industry they do suggest that the worst is now behind us. Although the Italian construction industry has seen only a modest recovery in 2017 (the national building contractors’ association ANCE forecasts end-of-year growth of just +0.2%), more solid growth is anticipated in 2018, which is expected to be the real watershed year. ANCE estimates overall growth of +1.5%, driven mainly by the public works sector (+4%). Extraordinary maintenance work on the housing stock is also expected to perform well (+1%), with upgrading work representing almost 40% of total investments in construction. Other segments likely to see investment growth are new housing (+1%), a sector that has experienced a more than 60% decline over the last decade, and non-residential private construction (+0.7%). And as ANDIL’s chairman Luigi Di Carlantonio points out, a market recovery will open up a number of opportunities for Italian brick manufacturers. One of these is the possibility of finally carrying through the technological upgrades that have been put off for so many years and which now, supported by the Industry 4.0 tax incentives, may help to achieve a reorganisation of the production structure. Modernisation of the industry’s machinery in accordance with Industry 4.0 principles would also ensure an improvement in product quality. Clay products will continue to be the preferred material for construction in Italy, thanks to the potential in terms of anti-seismic safety and energy efficiency. 5

Sono stati nove anni durissimi per l’industria italiana del laterizio, ma pare proprio che il 2017 sarà l’anno dell’inversione di tendenza, il primo, dall’inizio della crisi, a chiudere con un segno positivo della produzione di mattoni e tegole. Le previsioni di ANDIL parlano di una crescita dell’1,6% sul 2016, vale a dire una produzione di circa 5,2 milioni di tonnellate, realizzata, ad oggi, da 92 aziende operanti su un totale di 111 stabilimenti. Il rialzo del 2017 dovrebbe poi essere confermato, anzi rafforzato, nei quattro anni successivi, con variazioni attese tra il +1,8 % e il +3,3%. Si tratta, evidentemente, di crescite leggerissime se paragonate alla contrazione complessiva con cui il settore ha dovuto fare i conti (-75% rispetto alla produzione 2007) e con il livello di sovracapacità produttiva attuale, ma il peggio sembra passato, anche alla luce delle previsioni per il settore delle costruzioni. Sebbene l’industria edilizia italiana non abbia agganciato realmente la ripresa economica nel 2017 (l’associazione nazionale dei costruttori edili prevede una chiusura d’anno ad appena un +0,2%), un’evoluzione più positiva degli investimenti in costruzioni è atte-

sa nel 2018, indicato come vero anno della svolta. Le stime di ANCE indicano infatti una crescita complessiva dell’1,5%, trainata per lo più dal settore delle opere pubbliche (+4%). Segnali positivi dovrebbero arrivare anche dagli interventi di manutenzione straordinaria dello stock abitativo (+1%), un segmento che rappresenta quasi il 40% degli investimenti totali in costruzioni; in crescita anche gli investimenti in nuove abitazioni (+1%), comparto in cui si è perso oltre il 60% in dieci anni, oltre agli investimenti in costruzioni non residenziali private (+0,7%). E se il mercato riparte, per i produttori italiani di laterizio si aprono diverse opportunità, come conferma il presidente Andil Luigi Di Carlantonio. Tra queste, la possibilità di pianificare interventi di upgrade tecnologico, rimandati per tanti anni e che ora, grazie anche agli incentivi fiscali di Industria 4.0, possono contribuire ad un riassetto della struttura produttiva: un ammodernamento del parco macchine in ottica 4.0 porterebbe anche ad un innalzamento della qualità del prodotto, con la certezza che il laterizio rimarrà il materiale di riferimento per le costruzioni, forte delle potenzialità in materia di sicurezza antisismica e di efficienza energetica. 5

Follow us also on Social. Daily updates! Search “Ceramic World Web” and “Tile Edizioni”

www.CeramicWorldWeb.it

BWR 3/2017

5


Argentina invests US $5 billion in public works in Córdoba

Investments in public works are increasing in the city of Córdoba in central Argentina, where the government has allocated around US $5 billion to improve infrastructure in the area. In addition to the construction of roads and water and gas distribution systems, around US $241 million will be spend on hospitals,

Azarakhsh chooses dry preparation technology from Manfredini & Schianchi

The Iranian company Azarakhsh International Refractory Brick Manufacturer Group, well known for the production of pavers and facing bricks with low water absorption and high mechanical strength, has commissioned Manfredini & Schianchi to supply a dry process raw materials preparation plant. The system will be installed in the new factory located in the city of Qom, not far from the historic site in Azarakhsh, and will supply the company’s strip brick production line. The supplied plant has a capacity of around 40 tons/ hour and consists principally of two hammer mills (P.I.G-MAXIHD) equipped with double grills to obtain a product with 60% fine material. There are also four high-yield screens (MS265) complete with self-cleaning and automatic opening systems, as well as two Madirex granulation plants with automatic sys-

Indian cities see highest growth in whole of Asia According to a recent report by Oxford Economics which stud-

6

BWR 3/2017

US $273 million on educational buildings and US $297 on housing. The government has noted that investments in Córdoba have grown in recent years: from US $535 million in 2014, to US $607 million in 2015, US $590 in 2016 and US $1.05 billion in 2017.

Argentina: 5 miliardi in opere pubbliche a Córdoba Salgono gli investimenti in opere pubbliche a Córdoba, città dell’Ar-

tem for infeed flow control and automatic moisture control (DMS device). The supply contract also includes two feeding, batching and selection systems (MS930). The new facility will begin full-scale production by the end of the year and will have a production capacity of 140,000 pieces (85 tonnes) per day, with the ability to handle production peaks of up to 100 tonnes per day. For Manfredini & Schianchi, which has been doing business with Iran for more than 20 years, this marks yet another major commission in an area that is expected to see rapid expansion in the high-quality construction materials sector.

Azarakhsh sceglie la preparazione a secco di Manfredini e Schianchi

gentina centrale, dove il Governo ha stanziato circa 5 miliardi di dollari per migliorare le infrastrutture dell’area. Oltre alla realizzazione di sistemi stradali, idrici e del gas, saranno destinati circa 241 milioni agli ospedali, mentre il settore dell’istruzione e l’edilizia abitativa riceveranno rispettivamente 273 e 297 milioni di dollari. Il Governo ha fatto notare come gli investimenti a Córdoba siano cresciu-

ti negli ultimi anni: nel 2014 sono stati pari a 535 milioni di dollari, nel 2015 a 607 milioni, nel 2016 se ne sono spesi 590, raggiungendo 1,05 miliardi nel 2017.

fredini e Schianchi la fornitura di un impianto per la preparazione a secco delle materie prime. Il sistema, installato presso la nuova fabbrica situata nella città di Qom, vicino alla storica sede di Azarakhsh, andrà ad alimentare la linea per la produzione di mattoncini faccia a vista (strip bricks). L’impianto fornito ha una capacità di circa 40 ton/ora ed è composto principalmente da due mulini a martelli (P.I.G-MAXIHD) dotati di doppie griglie per ottenere un prodotto già con il 60% di materiale fine; a questi si aggiungono quattro vagli (MS265) ad altro rendimento, completi dei sistemi di autopulizia e apertura automatica, oltre a due impianti di granulazione Madirex con sistema automatico per il controllo della portata in alimentazione e con gestione automati-

ca dell’umidità (tramite il misuratore DMS). A completamento della fornitura anche due sistemi di alimentazione, dosaggio e selezionatura (MS930). Il nuovo stabilimento, che entrerà in funzione a pieno regime entro la fine dell’anno, avrà una capacità produttiva di 140mila pezzi al giorno (pari a 85 tonnellate), con la possibilità di gestire picchi fino ad un massimo di 100 tonnellate giornaliere. Per Manfredini e Schianchi, presente in Iran da oltre 20 anni, si tratta di un’altra importante referenza in un’area prevista in forte espansione nel settore dei materiali da costruzione di alta qualità.

has estimated a growth rate of 7.2% in India. The country is now home to over 50 cities with more than a million inhabitants. With the Housing for All initia-

tive, spearheaded by Prime Minister Narenda Modi, the house building sector is expected to see strong growth. A further boost to the sector comes from

L’azienda iraniana Azarakhsh International Refractory Brick Manufacturer Group, conosciuta e apprezzata per la produzione di mattoni a basso assorbimento e alta resistenza meccanica, tipo paver e faccia a vista, ha richiesto a Man-

ied the 30 largest cities in Asia, the fastest growing urban areas over the next five years will be in India, particularly the capital Delhi. In 2017 the World Bank


world news the strong growth of the middle classes, which according to the Brooking Institute now make up half of India’s population. By 2022, India may overtake the US to become the world’s second largest middle-class market. The number of ultra-high net worth individuals (UHNWI) in India has exploded by 290% during the past decade and is expected to double over the next ten years. Along with housing, the government is also boosting expenditure on infrastructure and commercial property and Smart Cities. At the same time the green building market is expanding rapidly. India’s green building stock accounted for 5% of the total in 2016 and is expected to reach around 20% by 2018. Construction industry growth is also driving demand for machinery and equipment for ceramics, roofing materials, and masonry blocks. Increasingly, Indian

buyers’ preferences are shifting away from purely price points and towards product quality.

Fifty finalists shortlisted for the Wienerberger Brick Award 2018

of using brick). Whether they are hollow tiles, facing bricks, roof tiles or terracotta pavers, clay products must play a significant role in submitted projects. The choice of winners will focus in particular on how the projects combine functionality, sustainability and energy efficiency. The Brick Award presentation ceremony will be held in May 2018 in Vienna and will be accompanied by the publication of Brick 2018 featuring all the shortlisted and winning projects. For a full list of the 50 projects, visit the website www.brickaward.com.

Out of 600 submitted projects from 44 different countries, 50 finalists have been shortlisted to compete in the Wienerberger Brick Award 2018, the eighth edition of the biennial architecture award that honours the most innovative examples of clay brick construction. The award is divided into five categories: Feeling at home (single-family houses, semi-detached houses and small housing projects); Living together (multi-family houses); Working together (commercial buildings, offices and industrial buildings); Sharing public spaces (public buildings for education, culture and healthcare, public places and infrastructure projects); and Building outside the box (innovative concepts and ways

Le città indiane registrano le più alte crescite di tutta l’Asia

Secondo un recente rapporto di Oxford Economics, che ha preso come oggetto di studio le 30 maggiori città dell’Asia, nei prossimi cinque anni le aree urbane a più rapido tasso di sviluppo sono quelle dell’India, prima tra tutte Delhi, la capitale. Per il 2017, la Banca Mondiale ha stimato l’India a un tasso di crescita a +7,2%. Oggi nel Paese hanno sede circa 50 città con oltre un milione di abitanti e, grazie all’iniziativa “Housing for All” del Primo Ministro Narenda Modi, l’industria delle costruzioni residenziali beneficerà di un notevole impulso. A dare ulteriore spinta al settore anche l’incremento sostenuto della classe media dove, secondo il Brooking

Institute, vi rientra già metà della popolazione attuale. Entro il 2022, peraltro, sotto questo aspetto l’India potrebbe superare gli Stati Uniti diventando il secondo mercato con la middle-class più estesa al mondo. Il numero dei nuovi ricchi, inoltre, nell’ultimo decennio è esploso (+290%) e ci si attende un raddoppio entro i prossimi 10 anni. Oltre ai progetti di costruzioni residenziali, il Governo sta spingendo su infrastrutture, edifici commerciali e Smart City. Parallelamente a tale fermento costruttivo si sta

sviluppando in modo significativo anche il mercato dei materiali “green”. Lo stock di edifici verdi registrati in India nel 2016 è stato pari al 5% del totale delle costruzioni e si prevede di arrivare attorno al 20% entro il 2018. La crescita dell’industria delle costruzioni sta inoltre trascinando la domanda di macchine e attrezzature per ceramica, coperture e murature. Il dato interessante è che gli indiani sono sempre più interessanti alla qualità del prodotto e per averla sono disposti a pagare di più.

reranno per il Wienerberger Brick Award 2018, premio biennale di architettura assegnato ai più innovativi esempi di realizzazioni in laterizio, giunto alla sua ottava edizione. Il premio si articola in cinque categorie: Feeling at home (case unifamiliari, villette a schiera e piccoli progetti residenziali); Living together (case multifamiliari); Working together (edifici commerciali, uffici e fabbricati industriali); Sharing public spaces (edifici scolastici, culturali e sanitari, spazi pubblici e progetti per infrastrutture) e Building outside the box (concetti innovativi e nuove modalità di utilizzo e applicazione di laterizi. I blocchi in la-

terizio devono svolgere un ruolo significativo nel progetto candidato, siano essi tavelloni, faccia a vista, tegole e pavimentazioni in cotto. Nella selezione dei vincitori si presterà particolare attenzione a come i progetti coniughino funzionalità, sostenibilità ed efficienza energetica. La cerimonia ufficiale di premiazione del Brick Award avrà luogo a Vienna nel maggio 2018, e sarà accompagnata dalla pubblicazione “Brick 2018” che raccoglierà tutti i progetti selezionati e quelli premiati. La lista completa dei 50 progetti può essere consultata sempre sul sito www.brickaward.com.

Cinquanta finalisti in gara per il Wienerberger Brick Award 2018 Tra i 600 progetti pervenuti da 44 differenti paesi, sono stati selezionati i 50 finalisti che concor-

BWR 3/2017

7


Sacmi opens new Industry 4.0 plant in Algeria At Touggourt in Algeria, Sacmi has inaugurated a new complete plant for Ganouba Briqueterie, a leading company in the region that is renowned above all for its innovative business approach and strong focus on new technology. Based on intense design work by Sacmi Heavy Clay in conjunction with its technical laboratory and ceramic divisions, the new plant is the only one of its kind in the country and responds to Industry 4.0 criteria. It combines technology with innovative services, local training and planned maintenance, aided by advanced supervision and plant management software as well as product and factory certification. Designed to produce 600 tonnes/ day of first-class fired product (B8, B12, Hourdis and other innovative products currently undergoing experimentation), the plant is equipped with programming and automation lines featuring robots built by Cosmec, the Sacmi Group company with over 50 years’ experience in heavy clay automation and handling. Sacmi has also supplied all the technology needed to ensure maximum efficiency, quality and low energy consumption, including the rack dryer equipped with cutting-edge solutions and finishes such as special acid-resistant materials that maximise the durability and reliability of parts exposed to moisture. Lower energy consumption is a particularly important factor in the firing department thanks to the new Sacmi tunnel kiln, which features innovative heat recovery systems to optimise firing curves and

Ulku Kiremit chooses a bucket excavator from Capaccioli

The new ETL bucket excavator supplied by Capaccioli is undergoing testing at the factory of Ulku Kiremit, a leading Turkish man-

8

BWR 3/2017

consequently fired product quality. The kiln is likewise built entirely from acid-resistant materials to preserve the durability of its inner refractory elements and is specially designed according to the specific characteristics of local clays, which are particularly aggressive in terms of acidity and may damage key kiln components. The plant is also equipped with workplace safety systems in compliance with the strictest continental standards.

Sacmi inaugura nuovo impianto 4.0 in Algeria

za nel settore dell’automazione e della movimentazione del laterizio. Sacmi ha inoltre inserito tecnologie che garantiscono massima efficienza, qualità e bassi consumi di energia, a partire dall’essiccatoio a bilancelle dotato di accorgimenti e finiture all’avanguardia come gli speciali materiali antiacido, che preservano durabilità e affidabilità delle parti esposte all’umidità. La riduzione dei consumi energetici è presente in particolare nel reparto cottura grazie al nuovo forno a tunnel, dotato di innovativi sistemi di recupero calore e di ac-

corgimenti per ottimizzare le curve di cottura, quindi la qualità del prodotto. Anch’esso realizzato interamente in materiali antiacido allo scopo di preservare la durabilità dei refrattari al suo interno, il forno è stato progettato sulla base delle caratteristiche delle argille locali, particolarmente aggressive sotto il profilo dell’acidità specifica e dunque potenzialmente pericolose per le parti vitali del forno. Completano il quadro dell’ impianto i sistemi di protezione e sicurezza sul lavoro, in linea con le più rigide normative continentali.

istics include the electrical control panel and the carriage built from welded steel profiles and complete with wheels for sideways movement. The hydraulically controlled arm is equipped with buckets and rippers and is driven by motors with supports

controlled by an automatic tensioning chain. The main arm lifting system is controlled by hydraulic pistons which ensure automatic speed control and the total absence of phase shift during the excavation process. The loading and unloading zones are au-

Sacmi ha inaugurato a Touggourt, in Algeria, un nuovo impianto completo (unico nel Paese nordafricano) presso Ganouba Briqueterie, primario produttore locale, particolarmente propenso a ricerca, innovazione e sviluppo di nuove tecnologie. Frutto di un intenso lavoro progettuale sviluppato da Sacmi Heavy Clay in sinergia con il proprio laboratorio tecnico e le divisioni ceramiche, il nuovo impianto risponde ai criteri dell’Industry 4.0 affiancando alle dotazioni tecnologiche, servizi innovativi, formazione in loco e manutenzioni programmate, coadiuvate da avanzati software di supervisione e gestione impianto, fino alla certificazione del prodotto e dell’intera unità produttiva. Destinato alla produzione di 600 tonnellate al giorno di prodotto cotto di primaria qualità (B8, B12, Hourdis e altri innovativi prodotti in fase di sperimentazione), l’impianto è dotato di linee di programmazione e di automazione con robot realizzate da Cosmec, azienda del Gruppo con oltre 50 anni di esperien-

ufacturer based in Salihli/Manisa. The cutting-edge excavator supplied by Capaccioli was designed and built entirely in Italy and is capable of extracting raw materials from storage facilities with the utmost efficiency and practicality. Key construction character-


world news tomatic and equipped with control and safety sensors.

Ulku Kiremit sceglie l’escavatore a tazze di Capaccioli É in fase di collaudo, presso lo stabilimento Ulku Kiremit, primario produttore turco di laterizi con sede a Salihli/Manisa, il nuovo escavatore a tazze (serie ETL) firmato Capaccioli. Tra le tecnologie più all’avanguardia realizzate dall’azienda di Sinalunga, progettato e prodotto interamente in Italia, l’escavatore consente l’estrazione della materia pri-

New

social housing project in Angola

The second stage of the social housing project involving the construction of 400 new houses in the city of Luena in Angola’s Moxico province is now underway. The first stage began in March 2017 and was completed in September with the construction of 100 houses, while the second step will see the construction of a further 122 houses by September 2018. Sponsored by the Ministry

Te.Si. Winter from Cotto Possagno The R&D department of Industrie Cotto Possagno has developed the Te.Si. Winter roof tile system, the new generation of plain and bent clay roof tiles suitable for use in extreme climatic conditions. The Winter range has been awarded German TÜV certification in view of its ability to withstand the elements including frost and snow load. Thanks to its double wave shape with large flow channel, the roof tile

ma dai siti di stoccaggio con la massima efficienza e praticità. Tra le più importanti caratteristiche costruttive, la presenza di un quadro elettrico di comando e il carro costituito da profili d’acciaio saldati e completo di ruote per lo spostamento laterale. Il braccio, con movimentazione idraulica, è dotato di tazze e denti, ed è gestito da motori con supporti comandati da catena con tensionamento automatico. Il sistema di sollevamento del braccio principale è controllato da pistoni idraulici che permettono la gestione automatica della velocità e l’assenza totale di sfasamenti nel

processo di escavazione. Inoltre, le zone di carico e scarico sono

automatiche e dotate di sensori di controllo e sicurezza.

of Construction and Public Works with the aim of helping the population living in areas at risk, the residential complex will be built to the south of the city and will feature a number of services including recreational areas, medical centres, schools and shopping centres. (Source ITA Luanda)

prevede la costruzione di 400 nuove alloggi sociali nella città di Luena, provincia di Moxico (Angola). La prima fase, iniziata a marzo 2017, si è conclusa a settembre con la realizzazione di 100 abitazioni, mentre il secondo step vedrà la costruzione di altri 122 alloggi entro settembre 2018. Il complesso residenziale, voluto dal Ministero della Costruzione e dei Lavori Pubblici per agevo-

lare la popolazione che vive in aree a rischio, sorgerà a sud della città e disporrà di diversi servizi sociali come aree ricreative, centri medici, scuole e centri commerciali. (Fonte ICE Luanda)

impiegati in condizioni climatiche estreme. La gamma Winter vince il gelo, il peso della neve, la forza degli agenti atmosferici, una resistenza che ha ottenuto la certificazione tedesca TUV. Grazie alla doppia onda con ampio canale di scorrimento, la copertura garantisce un’elevata tenuta all’acqua, mentre le soluzioni tecniche adottate (quadruplo

sormonto), consentono una perfetta chiusura anche nella convergenza tra più elementi. Te.Si. Winter assicura inoltre velocità di posa grazie al suo montaggio per file orizzontali o verticali.

Nuovo progetto residenziale di social housing in Angola É iniziata la seconda fase del progetto di edilizia residenziale che

guarantees high water resistance, while the technical solutions adopted (quadruple overlap) allow for a perfect seal even at the join between several tiles. Te.Si. Winter tiles are also quick to install as they can be mounted in horizontal or vertical rows.

Te.Si. Winter di Cotto Possagno Dalla ricerca e sviluppo di Industrie Cotto Possagno nasce il sistema di copertura Te.Si. Winter, la nuova generazione di coppi e tegole in cotto, idonei ad essere

Te.Si. Winter: la copertura in cotto con la certificazione tedesca TÜV.

Te.Si. Winter Rossa

cod.

RZ01W

Te.Si. Winter Ard

Te.Si. Winter d’Autore

cod.

AZ01W

Te.Si. Winter Fra

Te.Si. Winter Serenissima

cod.

SZ01W

Te.Si. Winter Vec

Te.Si. Winter, con solo 12 pezzi a metro quadrato, assicura velocità di posa grazie al suo montaggio per file orizzontali o verticali. Anche dove i climi invernali si fanno più rigidi, Te.Si. Winter ha una resistenza al gelo ai massimi livelli previsti dalla normativa tedesca e un’alta impermeabilità, sempre comprovata da TÜV.

Te.Si. Winter: clay roofing tile tested in accordance with German TÜV regulation.

BWR 3/2017

Te.Si. Winter: needs only of 12 pieces per square meter and ensures a quick installation thanks to its laying by horizontal or vertical rows. Highly suitable for the harsher winter climate, it has a resistance to frost at the highest level as stated by the strict standards of the German regulation. Te.Si. Winter is moreover strong against water, thanks to its impermeability, tested by TÜV as well.

9


Success in Iran for Bongioanni Stampi In September 2017 Bongioanni Stampi was one of the technology suppliers that contributed to the start-up of the new Ghaboos Ajor facility located in the north of the Islamic Republic of Iran. Bongioanni Stampi’s scope of supply included an extruder pressure head and the Beta Plus extrusion die for the production of 10-hole standard Iranian brick. The pressure head, with differentiated conicity, is perfectly coupled to the extrusion die to ensure proper clay flow towards the two exits and thereby optimise extruded product quality. The Beta Plus extrusion die has an ex-

Colombia increasingly focused on bio-architecture Over the next few years the Colombian construction industry will be strongly influenced by the standards and criteria of bio-architecture, a segment that is becoming increasingly popular and is likely to pave the way for more environment-friendly urbanisation. The city of Medellín in particular has already launched a series of projects based on new approaches to architecture and extending over entire neighbourhoods. Moreover, according to the Consejo Colombiano de Con-

Keller makes new management appointments

In appointing Uwe Hartmann CEO and Stefan Reichert Managing Director, Legris Industries has strengthened its Keller Division’s top management to meet future challenges in the field of brick and tile technologies. Uwe Hartmann joined Keller in 1999 and has very successfully devel-

10

BWR 3/2017

a 10 fori, tipico del Paese. La bocca, a conicità differenti, è perfettamente raccordata alla filiera per consentire il corretto flusso d’argilla verso le due uscite e ottimizzare la qualità del manufatto estruso. La filiera Beta Plus, con siste-

ma di frenatura esterno, è stata realizzata con materiali antiusura di ultima generazione che permettono un rendimento costante prolungato nel tempo mantenendo inalterato il profilo della formatura e il peso del prodotto finale.

strucción Sostenible (Colombian Council for Sustainable Construction, CCCS), the country is seeing a growing number of sustainable projects and applications for LEED certification. Investments in construction are growing steadily in general, driven by the influx of large multinational companies that have started up direct operations in the country. Growth of the sector has created jobs and improved the living standards of the population. There is growing demand for newly built apartments, offices and retail and hotel buildings in response to soaring rents, especially in the capital.

La Colombia

de Construcción Sostenible (CCCS), nel Paese si stanno registrando sempre più progetti sostenibili che richiedono il certificato LEED. Più in generale gli investimenti nel settore edile sono in continua ascesa stimolati dall’ingresso di grandi imprese multinazionali che hanno avviato operazioni dirette nel Paese. La crescita del comparto ha generato occupazione, migliorando le condizioni di vita della popolazione. In ascesa la richiesta di appartamenti di recente costruzione o di edifici per uso uffici, negozi e hotel, per far fronte ai continui vertiginosi aumenti degli affitti, specie nella capitale.

oped the Division’s MSR business unit, specializing in automation (IAS – Intelligent Automation Solutions) and industrial measurement (ITS – Infrared Thermometer Solutions). His extensive background in international markets, combined with deep familiarity with customer needs and strong technical skills, will allow him to accelerate the group’s profitable

growth. Stefan Reichert joined Keller in 2012 as General Counsel and headed the Division’s Legal Affairs department. Deeply involved in business development, he will improve overall organization and support efficient management, strengthening the company’s international positioning. Keller reported 2016 sales of 74 million euros, including 65% outside the eurozone.

ternal braking system and is made from latest-generation anti-wear materials that assure consistent and long-lasting efficiency while maintaining the shape and weight of the extruded finished product.

Bongioanni Stampi

alla conquista dell’Iran

Lo scorso settembre Bongioanni Stampi è stato tra i partner tecnologici che hanno contribuito all’avvio della nuovissima fabbrica di Ghaboos Ajor, situata a Nord della Repubblica Islamica dell’Iran. Per la sua parte di competenza Bongioanni Stampi ha fornito una bocca mattoniera e la filiera denominata “Beta Plus”, studiate per la produzione del mattone standard

sempre più attratta dalla bio-architettura

Nei prossimi anni il settore edilizio colombiano sarà fortemente condizionato da normative e criteri dettati dalla bio-architettura, un segmento che sta riscuotendo sempre più consensi e che andrà a modificare l’intera urbanizzazione, nell’ottica di un maggior rispetto per l’ambiente. In particolare la città di Medellín ha avviato da tempo una serie di progetti su interi quartieri applicando nuove prospettive architettoniche. Inoltre, secondo le rilevazioni del Consejo Colombiano

Thanks to the support of Legris Industries it has expanded its existing market share and consolidated its world-scale expertise through major investments in research and development.

Nuove nomine nel management di

Keller

Con le nuove nomine di Uwe Hartmann e Stefan Reichert, nei ruoli ri-


world news spettivamente di Ceo e Managing Director, Keller, divisione heavy clay del Gruppo Legris Industries, può ora contare su un top-management di assoluto rilievo per affrontare le sfide future nel campo delle tecnologie per l’industria del laterizio. Uwe Hartmann, in Keller dal 1999, ha sviluppato con successo la business unit MSR, specializzata in automazioni (IAS –Automazioni Intelligenti) e misurazioni industriali (ITS – Soluzioni a base di Termometria ad Infrarossi). Le sue ampie competenze sui mercati interna-

zionali, insieme alla profonda conoscenza della clientela e al consolidato back ground tecnico costituiranno fattori determinanti per accrescere la redditività del gruppo. A Stefan Reichert, dal 2012 General Counsel di Keller con mansioni specifiche nell’ambito legale, è invece affidato il compito di sviluppare il business della divisione migliorando l’organizzazione generale e impostando una gestione più efficiente per rafforzare la posizione dell’azienda a livello internazionale. Nel 2016 Keller ha registrato

vendite pari a 74 milioni di euro, di cui il 65% realizzate fuori dell’area Euro. Grazie al supporto di Legris Industries, è riuscito a espande-

re le proprie quote di mercato e a consolidare le competenze su scala mondiale attraverso forti investimenti in ricerca e sviluppo.

Conference held in Ferrara to discuss phase

PCMs are able to absorb thermal energy and gradually release it to the outside environment. This allows them to act as heat accumulators: by exploiting the physical phase change phenomenon they are able to absorb latent heat energy while maintaining a constant temperature, then return heat as soon as the outside temperature falls. The speakers discussed possible uses of the new materials and highlighted their advantages in terms of the sustainability of buildings.

in collaborazione con la Fondazione Architetti di Ferrara, patrocinato dalla Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) di Ferrara e sponsorizzato da startup innovative, il convegno ha approfondito l’utilizzo di questa tecnologia performante ed ecologica che permette di raggiungere grandi risultati in termini di comfort abitativo e risparmio energetico. I “Phase Change Materials” (PCM), grazie alle loro proprietà termoregolatrici, da qualche tempo sono infatti allo studio nell’ambito dell’architettura sostenibile e nella bioedilizia. A differenza dei materiali tradi-

zionali, i PCM sono in grado di assorbire energia termica e di restituirla nel tempo all’esterno. Sono pertanto degli accumulatori di calore che, sfruttando il fenomeno fisico della transizione di fase, riescono ad assorbire i flussi energetici termici latenti e ad immagazzinare energia, mantenendo costante la loro temperatura e restituendo calore non appena la temperatura esterna si abbassa. I relatori intervenuti hanno illustrato i possibili utilizzi dei nuovi materiali mettendone in evidenza benefici e vantaggi a favore della sostenibilità degli edifici.

change materials

A seminar entitled “Phase change materials and their potential in the construction industry”, a highly topical issue that marks a major step forward in the field of sustainable building, was held on 27 October at Consorzio Ferrara Innovazione in Ferrara. Organised by Consorzio Ferrara Innovazione (CFI) in cooperation with the Ferrara Architects Foundation, backed by the National Building Contractors Association (ANCE) of Ferrara and sponsored by innovative start-ups, the conference discussed the use of this high-performance and eco-friendly technology which delivers excellent results in terms of living comfort and energy saving. Thanks to their heat-regulating properties, Phase Change Materials (PCMs) have for some time been the subject of study in the field of sustainable architecture and green building. Unlike traditional materials,

I “materiali a cambiamento di fase” protagonisti in un convegno a Ferrara Si è tenuto il 27 ottobre scorso a Ferrara, presso il Consorzio Ferrara Innovazione, un seminario dal titolo “Materiali a cambiamento di fase e loro potenzialità in edilizia”, un argomento di grande attualità che segna un’importante passo avanti nel campo dell’edilizia sostenibile. Organizzato dal Consorzio Ferrara Innovazione (CFI)

Follow us also on Social Networks. Daily updates! Search “Ceramic World Web” and “Tile Edizioni” www.CeramicWorldWeb.it BWR 3/2017

11


DIGITAL&BIM Italia, a new event for the construction industry DIGITAL&BIM Italia: un nuovo volto per l’industria delle costruzioni

The first edition of DIGITAL&BIM Italia, a national event focusing on digitisation of the construction industry promoted by BolognaFiere, was held in Bologna on 19-20 October. Part trade fair and part conference, the event proved a big success and saw the participation of around 100 companies and more than 4,000 visitors. The seven theme areas hosted more than 40 meetings and training workshops, while the international press conference welcomed top speakers and leading international experts in construction and infrastructure who spoke during 5 separate sessions. At the same time, the exhibition area gave exhibitor companies the chance to showcase new tools for digitised procedures and the construction site, including design software, 3D printers, drones, virtual reality media, digital manufacturing and IoT technologies. The talks given at the conference painted a picture of a rapidly evolving construction industry in which digital transformation and Building Information Modeling (BIM) are the keys

12

BWR 3/2017

Si è chiusa a Bologna il 20 ottobre scorso la prima edizione di DIGITAL&BIM Italia, un evento nazionale sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni, promosso da BolognaFiere. Molto positivo il bilancio della manifestazione, pensata nella duplice modalità espositiva e convegnistica, che ha ospitato circa 100 aziende espositrici e oltre 4mila visitatori. Sette le arene tematiche dove si sono svolti oltre 40 incontri e workshop formativi, mentre la conferenza stampa interna-

zionale, articolata in 5 sessioni, ha ospitato top speaker e massimi esperti internazionali sia in ambito edilizio che infrastrutturale. Nell’area espositiva le aziende hanno presentato nuovi strumenti per le procedure digitalizzate e il cantiere, come software di progettazione, stampanti 3D, droni, supporti per la realtà virtuale, digital manufacturing e tecnologie IoT. Dai vari interventi della conferenza è emerso come l’industria delle costruzioni sia in piena rivoluzione e il suo futuro si


events

to the future. This was confirmed amongst others by Lorenzo Bellicini, director of construction industry market research centre Cresme, who said in his talk: “The figures show that change has begun and that the future of much of the construction industry will follow in the footsteps of the automotive and aeronautical industries, where process optimisation, integrated design, information modelling, lean production and collaborative supply chains have revolutionised both the production processes and the market.” The two-day event centred around this theme and addressed questions such as: What does digital innovation and transition mean for the construction industry? How can the process be optimised so as to engage the entire supply chain from design through to facility management? Companies, designers, construction firms, awarding authorities and international experts shared ideas in an attempt to answer these questions, offering their own experiences and best practices along with the most exciting new digital solutions on the market. The event also provided an opportunity for networking amongst players in the world of engineering, energy recovery and upgrading experts, and real estate consultants. The participants took stock of methods and tools that are already en-

giochi sul campo della trasformazione digitale e sul Building Information Modeling (BIM). A confermarlo anche Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, che nel corso della sua relazione ha dichiarato: “I numeri indicano che il cambiamento è iniziato e che il futuro di un’ampia parte delle costruzioni sarà simile a quello già tracciato dal mondo dell’automotive o dell’industria aeronautica, dove l’ottimizzazione del processo, la progettazione integrata, la modellazione informatica, la lean production e il ricorso a filiere collaborative hanno rivoluzionato i processi produttivi e il mercato”. La due giorni bolognese ha ruotato proprio attorno a queste premesse rispondendo a

quesiti del tipo: “Cosa significa innovazione e transizione digitale per il settore dell’edilizia? Come si può ottimizzare il processo coinvolgendo tutta la filiera dalla progettazione fino alla gestione in esercizio dell’opera? Aziende, progettisti, imprese, stazioni appaltanti ed esperti internazionali si sono confrontati cercando appunto di dare risposte a queste domande, portando esperienze e best practice insieme alle novità digitali più accattivanti del mercato. La fiera ha inoltre rappresentato un’occasione di networking tra i protagonisti del mondo dell’ingegneria, esperti di recupero e riqualificazione energetica, fino ai consulenti del mondo immobiliare.

BWR 3/2017

13


events joying success in Europe and which are also becoming established in Italy, focusing on what is happening in the most digitally advanced countries with the aim of enhancing the awareness and expertise of those who are operating with the new technologies. The event also hosted the highly successful BIM&DIGITAL Award 2017, set up to honour companies and start-ups that have promoted new digital technologies capable of improving the efficiency of the construction and management process, with particular emphasis on protection of the built environment and recovery and restoration of construction and infrastructure assets. Out of the 61 submitted projects, 31 were chosen by a jury made up of members of the top Italian universities involved in issues of BIM and digitisation of the construction process. The proposals, divided up into 8 theme areas (Commercial buildings, Public buildings, Infrastructures, Largescale buildings, Small projects, Asset restoration and enhancement projects, Networks and plants for utility companies, and BIM initiative of the year), demonstrated that digitisation now covers many different areas of the construction process. 5

14

BWR 3/2017

Si è fatto il punto su metodi e strumenti che in Europa sono già esempi di successo e che in Italia si stanno affermando, guardando a cosa avviene nei Paesi più digitalmente avanzati, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la competenza di chi opera con le nuove tecnologie. Di successo anche l’iniziativa BIM&DIGITAL Award 2017, nata con lo scopo di premiare aziende e start-up che hanno promosso nuove tecnologie digitali capaci di rendere più efficace il processo di costruzione e gestione, con particolare attenzione ai settori della salvaguardia dell’ambiente co-

struito e del recupero e restauro del patrimonio anche infrastrutturale. Dei 61 progetti presentati, 31 sono stati scelti da una giuria formata dai membri delle principali università italiane coinvolte sulle tematiche del BIM e della digitalizzazione del processo costruttivo. Le proposte, suddivise in 8 ambiti tematici (Edifici commerciali, Edifici pubblici, Infrastrutture, Edilizia di grande dimensione, Piccoli progetti, Interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio, Reti e impianti per le utilities e Iniziativa BIM dell’anno) hanno dimostrato come la digitalizzazione ricopra ormai molti ambiti del processo costruttivo. 5


a brand to cover the future

BONGIOANNI

Leader in the construction of machinery for the heavy clay industry, with over 100 years of experience, Bongioanni supplies solutions projected into the future. Bongioanni Macchine and Bongioanni Stampi design machinery and production lines for claddings that provide the construction sector with materials characterised by high energy savings, high quality and refined aesthetics. Innovative solutions are tailored to suit every customer’s individual needs. Bongioanni covers all requirements, from raw material to the damp-moulded product, making it possible to obtain constant and high production capacity, respect of working safety standards and the supply of a complete aftersales service.

Bongioanni Macchine S.p.A. Macchine per Laterizio Via Macallè, 36/44 12045 Fossano (CN) - Italy Tel. +39 0172 650511 Fax +39 0172 650550 www.bongioannimacchine.com info@bongioannimacchine.com Certified company. REG. N° 815 UNI EN ISO 9001:2008

Stampi e Filiere Via Salmour, 1/A 12045 Fossano (CN) Italy Tel. +39 0172 693553 Fax +39 0172 692785 www.bongioannistampi.com info@bongioannistampi.com


Bedeschi takes part in Keramtex 2017 Bedeschi protagonista a Keramtex 2017

The 15th edition of Keramtex, Russia’s largest technical and scientific conference aimed at sharing experience, know-how, proposals and innovation for the development of the brick and tile industry within the Federation, was held in June this year in Cheboksary, an industrial city on the banks of the Volga river in central European Russia. The two-day event was attended by more than 190 delegates from 11 different countries representing brick and tile producers, leading international plant and machinery manufacturers and various trade associations. The first day began with a guided tour of the factory of a major Russian brick manufacturer, Ketra, where participants had a chance to witness operation of the ultra-modern 60 million brick/year plant entirely supplied by Bedeschi. The line is one of the most innovative in operation anywhere in Russia and was completed in a very short timeframe (two years from foundation work through to production line startup). Thanks to its technical and design characteristics, it combines a very high level of efficiency with excellent finished product quality, low energy consumption and ease of access for plant personnel. Based on an in-depth analysis of the clay, the Bedeschi team

Ketra’s plant Stabilimento Ketra

16

BWR 3/2017

Cheboksary, centro industriale della Russia europea centrale, sulle rive del fiume Volga, ha ospitato lo scorso giugno la 15a edizione di Keramtex, il più grande evento tecnico-scientifico del Paese, nato con la finalità di condividere esperienze, know-how, proposte e innovazioni per lo sviluppo dell’industria dei laterizi all’interno della Federazione. La due giorni ha visto la partecipazione di oltre 190 delegati da 11 paesi, produttori di laterizi ed esponenti internazionali delle più importanti aziende di macchine e impianti, oltre a rappresentanti delle varie associazioni di settore.

La prima giornata si è aperta con la visita guidata allo stabilimento di Ketra, primario produttore russo, dove i partecipanti hanno potuto assistere al funzionamento del modernissimo impianto da 60 milioni di mattoni/anno, interamente fornito da Bedeschi. La linea, tra le più innovative presenti sul mercato russo, è stata ultimata in tempi record (due anni dalla posa della prima fondazione del capannone all’avviamento della produzione) e, per le sue caratteristiche tecniche e di design, consente la massima efficienza in termini di qualità del prodotto finale, riduzione dei consumi energetici e accessibilità del personale addetto agli impianti. Studi


events

was able to formulate a uniform mix with suitable chemical and physical characteristics for the production of two very different types of materials: facing bricks and high-insulation large hollow blocks. The various departments were designed to optimise spaces and machine positioning so as to ensure ease of access for maintenance. These excellent results were achieved thanks to Bedeschi’s more than 100 years of experience in brick technology, allowing Ketra to evolve and establish itself amongst the leading brick manufacturers while laying solid foundations for its future growth. The second day was devoted to the scientific conference, opened by the Minister of Housing of the Chuvash Republic. The agenda consisted of 35 sessions ranging from prevalently commercial topics to discussions of economic and management development models, technical reports on the latest innovations in the brick sector and research projects into new products. Bedeschi, which was also one of the organisers of the conference, gave a presentation on roof tile production which covered materials and production lines as well as the 3-mould press recently launched onto the market. The conference was concluded with the traditional gala dinner in the renowned Roland restaurant on the banks of the Volga. 5

meticolosi sull’impasto da parte del team Bedeschi, hanno inoltre consentito di mettere a punto una miscela omogenea, con caratteristiche chimico-fisiche adatte alla produzione di due tipologie di materiali molto diversi tra loro, quali mattoni faccia a vista e blocchi porizzati. La progettazione dei vari reparti si è inoltre focalizzata sull’ottimizzazione gli spazi per consentire un corretto accesso alla manutenzione. Gli eccellenti risultati sono frutto dell’esperienza ultracentenaria di Bedeschi sul campo delle tecnologie per laterizio, che ha permesso a Ketra di evolversi e posizionarsi tra i big nella produzione di laterizi, ponendo solide basi per sviluppi futuri. Nella seconda giornata si è svolta la consueta conferenza scientifica, aperta dal ministro dell’e-

dilizia della Repubblica Chuvashia. In scaletta 35 interventi che hanno spaziato da tematiche di stampo prettamente commerciale a modelli economici di sviluppo e gestione, relazioni tecniche sulle ultime innovazioni tecnologiche e progetti di ricerca su nuovi prodotti. Bedeschi, presente tra i relatori e organizzatori della Conferenza, ha presentato una relazione sulla produzione delle tegole illustrando la nuova pressa a 3 stampi lanciata da poco sul mercato. Sono stati inoltre affrontati temi inerenti ai materiali e alle linee guida di riferimento per i processi produttivi. Come da tradizione, l’evento si è concluso con una cena di gala nel famoso ristorante Roland, situato sulle sponde del fiume Volga. 5

BWR 3/2017

17


Italian brick and tile industry: the recovery is just around the corner Laterizi Italia: ripresa lenta ma dietro l’angolo Giovanni D’Anna, ANDIL Research Centre (Rome, Italy)

As for individual products, the production of masonry blocks and bricks rose by 1.5% in 2016 and that of bases by 13.6%. Facing bricks and pavers showed the first positive signs of growth (+8.5%), while hollow bricks and hollow tiles experienced a slight fall (-1.43%). Production of floor blocks and roof tiles continued to decline (-11.9% and -12.6% respectively). The overall situation remains stable but with the prospect of slight growth.

Con la fine del 2016 il settore italiano dei produttori di laterizi ha concluso il nono anno di calo produttivo: -2,4% rispetto al 2015, pari a 5,1 milioni di tonnellate. La caduta, da attribuire principalmente alla chiusura di 5 impianti produttivi, si sta tuttavia arrestando (-14,4% nel 2014; -3,86% nel 2015) e alcuni indicatori hanno invertito il segno. Resta ancora alto il surplus di capacità produttiva, ma risultano in crescita, per la prima volta, i giorni di produzione degli impianti attivi. Il settore appare fortemente ridimensionato (-75% rispetto alla produzione 2007) e conta 92 aziende con 111 stabilimenti.

❱❱ The sector trends

❱❱ Tipologie produttive

A further 5 facilities closed down in 2016, bringing the num-

Sul fronte dei singoli pro-

In 2016 the Italian brick and tile industry saw its output drop for the ninth consecutive year, dropping by 2.4% with respect to 2015 to reach 5.1 million tonnes. However, this year’s decline was mainly attributable to the closure of 5 production facilities and is slowing (compared to -14.4% in 2014 and -3.86% in 2015) with some indicators pointing to a resumption of growth. A large surplus of production capacity remains, but for the first time the number of days of production of operational facilities has actually increased. The sector has downsized significantly (output down 75% compared to 2007) and now consists of 92 companies with 111 factories. ❱❱ Product types

1 - TIME SERIES OF BRICK AND TILE PRODUCTION, N. OF FACTORIES AND EMPLOYEES Andamento della produzione di laterizi, n. stabilimenti ed addetti

18

BWR 3/2017

dotti si è assistito alla crescita di mattoni e blocchi da muratura, che registrano un aumento dell’1,5% nella produzione e per i fondelli (+13,6%). Primi segnali positivi anche per il faccia a vista e pavimenti (8,5%), mentre perdono lievemente forati e tavelle (-1,43%). Prosegue, invece, il calo dei solai (-11,9%) e delle coperture (-12,6%). Nel complesso la situazione assume il carattere della stabilità, con una prospettiva di leggera crescita. ❱❱ Le dinamiche del settore Nel 2016, si sono fermati altri 5 impianti, portando a 120 le chiusure dal 2007. Al netto del volume prodotto nel 2015 dai citati 5 impianti fermi, la produzione 2016 degli impianti attivi è aumentata dello 0,8% rispetto al 2015. Ancora in diminuzione, dunque, la capacità produttiva (in calo dell’8%) che rimane però ampiamente superiore all’assorbimento del mercato; con 14,3 milioni di tonnellate di capacità (-43% rispetto al 2007), il grado di utilizzo degli impianti è del 35%. In tale contesto, sono 8 le imprese che dichiarano un aumento della produzione superiore al 40%; altre 10, oltre il 20%. Complessivamente sono 44 le aziende che registrano un aumento (la produzione ad esse associata è di 2,8 milioni di tonnellate, il 55% del totale). Per contro,


economics

ber of closures since 2007 to 120. Excluding the 2015 output of these 5 plants, the production of operational facilities increased by 0.8% in 2016 with respect to 2015. Production capacity continued to fall (down by 8%) while remaining significantly higher than market absorption. With capacity at 14.3 million tonnes (43% lower than in 2007), the degree of plant usage stood at 35%. Against this backdrop, a total of 8 companies reported an increase in output of more than 40% and another 10 more than 20%. A total of 44 companies saw growth in production (to 2.8 million tonnes, 55% of the total). By contrast, 57 companies with a combined production of 2.3 million tonnes experienced falls in output, in 21 cases by more than 20%. Figure 2 shows the degree of concentration of the sector: the blue curve (left axis) indicates the sum of outputs of individual companies, from the largest to the smallest, while the red curve (right axis) indicates performance in terms of cumulative percentage variation. The graph reveals a few important points: a) The green line shows that half of output (2.55 million tonnes) was produced by the top 12 companies, which reported an overall 4.9% increase in output in contrast to the 2.5% fall experienced by the sector as a whole; b) The orange line shows that 50% of companies saw a 2% decline with an output of 4.7 million tonnes of clay products, 87% of the national total. ❱❱ Variations by region and product type The following trends in regional performance were observed: • normal block production grew in Northern Italy and remained stable in Central and Southern Italy; • lightened blocks saw growth in production in the South and the North East; • hollow block production grew in the North East and the South but fell in the North West; • facing brick and paver production saw a recovery in North West and Southern Italy (although the volumes are small), as well as in the North East where 57% of out-

57 imprese, con 2,3 milioni di tonnellate, denunciano un calo; per 21 di esse è di oltre -20%. La figura 2 riporta il grado di concentrazione del settore: la curva blu (asse di sinistra) indica la somma delle produzioni delle singole imprese, dalla più grande alla più piccola, alle quali è associata la prestazione, in termini % di variazione cumulativa, rappresentata dalla linea rossa (asse di destra). Il grafico consente di individuare alcuni punti chiave: a) La linea verde mostra come metà della produzione (2,55 milioni di tonnellate di laterizi) è data dalle prime 12 imprese, che globalmente registrano un aumento produttivo del 4,9%, a fronte di un ca-

lo dell’intero settore del -2,5%; b) La linea arancione indica che la prestazione del 50% delle imprese è del 2% con una produzione di 4,46 milioni di tonnellate di laterizi, ovvero l’87% di quella nazionale. ❱❱ Gli andamenti territoriali e per tipologia di prodotto Relativamente alle performance territoriali, si osservano le seguenti dinamiche: • i blocchi normali crescono al Nord est e tengono al Centro e al Sud; • i blocchi alleggeriti crescono al Sud e tengono al Nord est, • i forati crescono al Nord est e al Sud perdono al Nord ovest;

2 - CONCENTRATION CURVE FOR THE SECTOR IN 2016 Curva di concentrazione del settore nel 2016

*No. of groups/companies (in decreasing order of production) Left axis: Production (millions of tons); Right axis: 2016 on 2015 production % variation Blue line: Cumulative production; Red line: % variation 2016 on 2015

BWR 3/2017

19


TAB. 1: BRICK AND TILE PRODUCTION IN 2016 COMPARED TO 2015 AND 2014 Produzione di laterizi nel 2016 in comparazione al 2015 e al 2014 PRODUCTION (thousands of tons) Produzione (migliaia di tonnellate)

Product types / Tipologia prodotto

VARIATION % Variazione %

2016

2015

2014

2016/15

2015/14

963

951

985

1,3%

-3,4%

Solid bricks ~ Mattoni pieni (ø ≤ 15%)

243

233

261

4,6%

-10,8%

Semi-solid bricks ~ Mattoni semipieni (15 < ø ≤ 45%)

66

61

71

8,5%

-14,7%

Standard bricks and blocks ~ Mattoni e blocchi normalI

309

293

332

5,4%

-11,6%

Normal clay blocks, infill ~ Blocchi in laterizio normale, di tamponamento (ø > 55%)

Solid and semisolid briks ~ Mattoni PIENI E SEMIPIENI

308

294

273

4,7%

7,6%

Normal clay blocks, loadbearing ~ Blocchi in laterizio normale, portante (45% < ø ≤ 55%)

208

196

222

5,9%

-11,7%

Normal clay blocks, anti-seismic ~ Blocchi in laterizio normale, antisismico (ø ≤ 45%)

139

168

158

-17,4%

6,2%

Wall blocks normal clay ~ Blocchi per murature in laterizio normale

654

658

653

-0,6%

0,7%

1.235

1.215

1.186

1,6%

2,4%

369

370

334

-0,4%

10,8%

1

10

9

-86,0%

18,8%

370

381

343

-2,7%

11,0%

479

428

432

11,7%

-0,9%

rettificato (45% < ø ≤ 55%)

42

42

58

-1,1%

-27,7%

Lightened clay, anti-seismic ~ Murature in laterizio alleggerito, antisismico (ø ≤ 45%)

318

319

321

-0,5%

-0,7%

26

45

31

-40,9%

41,5%

864

834

844

3,6%

-1,1%

1.323

1.342

1.457

-1,4%

-7,9%

1.214

1.233

1.352

-1,6%

-8,8%

110

108

106

1,3%

2,7%

Facing bricks and pavers ~ Mattoni faccia a vista e pavimenti

177

163

200

8,5%

-18,4%

Extruded facing bricks ~ Mattoni faccia a vista estrusi

34

35

35

-5,2%

0,7%

Soft mud facing bricks ~ Mattoni faccia a vista in pasta molle

117

106

138

9,9%

-23,1%

Terracotta pavers (thickness ≤ 3 cm) ~ Pavimenti in cotto (sp. ≤ 3 cm)

24

18

21

35,2%

-17,1%

Paving bricks (thickness > 3 cm) ~ Mattoni da pavimentazione (sp. > 3 cm)

3

4

6

-27,0%

-27,5%

532

604

599

-11,9%

0,8%

Floor blocks for in-situ casting ~ Blocchi solaio per getto in opera

66

88

91

-25,5%

-2,7%

Interposed floor blocks ~ Blocchi solaio per interposti

436

493

467

-11,6%

5,7%

Floor blocks for panels ~ Blocchi solaio per pannelli

31

22

42

36,9%

-46,4%

Bases for lintels and lattice~prestressed beams

Fondelli per architravi e travi tralicciate~precompresse

72

64

54

13,6%

19,1%

Roof tile elements ~ Elementi per coperture

729

833

891

-12,6%

-6,5%

Flat roof tiles ~ Tegole

561

627

657

-10,6%

-4,6%

Bent roof tiles ~ Coppi

149

183

212

-18,7%

-13,9%

Special roof tile pieces ~ Pezzi speciali per coperture

19

24

22

-18,1%

8,8%

63

51

60

24,1%

-15,5%

5.095

5.223

5.433

-2,5%

-3,9%

Wall blocks ~ Blocchi per murature Lightened clay, infill ~ In laterizio alleggerito, di tamponamento (ø > 55%) Lightened clay, infill, rectified ~ In laterizio alleggerito, di tamponamento, rettificato (ø > 55%)

Wall blocks lightened clay infill

Blocchi per murature in laterizio alleggerito, di tamponamento

Lightened clay, loadbearing ~ In laterizio alleggerito, portante (45% < ø ≤ 55%) Lightened clay, loadbearing, rectified ~ In laterizio alleggerito, portante,

Lightened clay, reinforced, anti-seismic ~ In laterizio alleggerito, armato, antisismico (ø ≤ 45%)

Wall blockslightened clay loadbearing

blocchi per murature in laterizio alleggerito, portante

Hollow blocks and ceiling tiles ~ Forati e tavelle Hollow blocks and curtain wall blocks (length ≤ 50 cm) ~ Forati e tramezze (lunghezza ≤ 50 cm)

Ceiling tiles (length > 50 cm) ~ Tavelle e tavelloni (lunghezza > 50 cm)

Floor blocks ~ Solaio

Flowerpots and specials ~ Vasi e pezzi speciali Total production - produzione totale

put is concentrated; • floor blocks and bases saw a fall in production in the North West but remained stable in other regions; • roof tiles experienced a sharp contraction everywhere except for the North East. In terms of regional performance, Northern and Southern It-

20

BWR 3/2017

• recupera il faccia a vista e pavimenti al Nord ovest e al Sud (anche se i volumi sono bassi), ma anche al Nord est; dove è concentrata il 57% della produ-

zione; • perdono i solai e fondelli al Nord ovest, ma reggono nelle altre aree; • calano fortemente le coperture, tranne che al


economics carbonica – obbligo imposto dall’ETS a tutti gli impianti europei di produzione di laterizi, aventi una capacità produttiva > 75 t/g, ad esclusione di quelli che hanno aderito al sistema equivalente, schema presente solo in Italia, Spagna e UK (per circa la metà degli impianti) e per pochi casi anche in Slovenia e Croazia – restituisce una dettagliata rappresentazione del settore. Nel 2016, i 40 impianti italiani soggetti all’ETS hanno prodotto 3,33 milioni di tonnellate di laterizi, emettendo 685mila tonnellate di CO2 (65% della produzione totale). Altri 49 stabilimenti, che hanno aderito al sistema equivalente (opt-out), hanno emesso circa 350mila tonnellate di CO2 e prodotto 1,64 milioni di tonnellate di laterizio (il fattore di emissione medio è pari a 210 kgCO2/t). La maggior parte della produzione dei materiali a vista (79,4% dei mattoni faccia a vista e pavimenti e 70% delle coperture), che nel sistema ETS rappresentano gli unici prodotti dotati di benchmark, confluisce nel sistema opt-out. Analogamente i materiali da muro e solaio (prodotti non dotati di benchmark) sono soggetti all’ETS nella misura compresa tra il 68% del muro normale ed il 79% del muro alleggerito. Rimane escluso sia dall’ETS che dall’opt-

2 - GEOGRAPHICAL DISTRIBUTION IN 2016 Distribuzione geografica nel 2016

Breakdown of production (%) by geographical area Breakdown of plants (%) by geographical area Distribuzione produzione (%) per area geografica Distribuzione impianti (%) per area geografica

Nord est. In termini di performance regionali, crescono (tra 4 e 5%) il Nord est ed il Sud; mentre il Nord ovest perde il 12% e il Centro quasi il 5%. Relativamente alla distribuzione geografica, su 111 impianti attivi, 62 (56%) operano al Nord del Paese, dove sono stati prodotti 2,6 milioni di tonnellate di laterizio, ovvero più della metà del dato nazionale. Il Centro è caratterizzato dagli impianti di maggiore dimensione o dal maggior grado di utilizzo. Si registra, infatti, una produzione media per impianto di 57.000 t di laterizio, a fronte delle 45.000 t del Sud e delle 41.000 t del Nord.

aly both saw growth (between 4% and 5%), while the North West experienced a contraction of 12% and Central Italy of almost 5%. As for geographical distribution, 62 out of 111 plants (56%) are located in Northern Italy and produced 2.6 million tonnes of clay products in 2016, more than half of the country’s total output. Central Italy has the largest and most intensely utilised facilities, with an average production per plant of 57,000 tonnes of clay products compared to 45,000 tonnes in Southern and 41,000 tonnes in Northern Italy. ❱❱ ETS, opt-out and intensive energy users The Emissions Trading Scheme (ETS) 2016 compliance, i.e. the obligation imposed on all European brick and tile manufacturers with a production capacity > 75 t/day with the exception of those that have signed up to the equivalent system adopted solely in Italy, Spain and the UK (about half of all plants) and a few cases also in Slovenia and Croatia, to surrender CO2 quotas in an amount equal to their actual carbon dioxide emissions, offers a detailed picture of the industry. In 2016, the 40 Italian plants subject to the ETS produced 3.33 million tonnes of clay products and emitted 685,000 tonnes of CO2 (65% of total production). A further 49 facilities that signed up to the equivalent (opt-out) system emitted around 350,000 tonnes of CO2 and produced 1.64 million tonnes of clay products (the average emission factor is 210 kgCO2/t). Most facing material production (79.4% of facing bricks and 70% of roof tiles), which in the ETS system are the only products to which a benchmark applies, falls within the opt-out

❱❱ ETS, opt-out ed energivori La compliance 2016, ovvero la restituzione delle quote di CO2 in misura pari alle reali emissioni di anidride

TAB. 2: FORECASTS FOR HEAVY CLAY PRODUCTION UP TO 2021 Previsioni della produzione di diverse tipologie di laterizi al 2021 Year / Anno Product types

Tipologie di prodotto

Bricks/blocks-Hollow blocks ~ Mattoni / blocchi-forati

% variation

2017

2018

2019

2020

2021

2017/16

2018/17

2019/18

2020/19

2021/20

3.568

3.635

3.757

3.891

4.011

1,3%

1,9%

3,4%

3,6%

3,1%

Facing bricks / pavers ~ Faccia a vista - pavimenti

180

183

189

195

201

1,6%

1,8%

3,1%

3,3%

2,9%

Floor block / Bases ~ Solai - fondelli

613

624

645

668

688

1,4%

1,8%

3,3%

3,5%

3,0%

Roof Tiles ~ Coperture

750

761

774

789

802

3,0%

1,4%

1,7%

1,9%

1,7%

Other ~ Altro

65

66

67

69

70

-

-

-

-

5.177

5.269

5.432

5.611

5.771

1,6%

1,8%

3,1%

3,3%

TOTAL PRODUCTION ~ PRODUZIONE TOTALE

2,9%

Values in thousands of tons ~ Valori in migliaia di tonnellate Source ~ Fonte: Andil

BWR 3/2017

21


ADVERTISING

economics system. Likewise masonry and floor blocks (products to which no benchmark applies) are subject to ETS in a proportion of between 68% for standard blocks and 79% for lightened blocks. This leaves just 2.5% of production excluded from both the ETS and from the opt-out scheme. Lastly, a total of 50 high electricity-consuming companies (just over half) included in the list of ‘high energy consumers 2015’ and satisfying the requirements established by art. 39 of Italian Law 134/12 (consumption > 2.4 GWh/year and energy intensity > 2%) can claim reimbursement of electricity charges. In 2016 these companies produced 4.4 million tonnes of heavy clay products, 87% of the total. ❱❱ Short-term forecasts Based on the forecasts for investments in residential construction, “new build” and “renovation”, published by CRESME in October 2016, it is possible to make forecasts for the various clay product categories through to 2021. As can be seen in Table 2, as of next year heavy clay production will resume growth but with low annual growth rates of between 1% and 3% (Table 2). 5

e n i nl

O Version 2.0

NEW graphic design MORE contents NEW features Optimised for MOBILE devices

www.CeramicWorldWeb.it

out solo il 2,5% della produzione. Infine, sono 50 le imprese ‘energivore’ elettriche (poco più della metà) presenti nell’elenco ‘energivori 2015’, che avendone i requisiti (consumo > 2,4 GWh/a ed intensità energetica > 2%) definiti dall’art. 39 della Legge 134/12, beneficiano di un rimborso sugli oneri elettrici. Queste nel 2016 hanno prodotto 4,4 milioni di tonnellate di laterizio, pari all’87% del totale. ❱❱ Le previsioni nel breve periodo In base alle previsioni degli investimenti nelle costruzioni per il comparto residenziale, “nuove costruzioni” e “rinnovo”, pubblicate dal CRESME ad ottobre 2016 è possibile sviluppare le previsioni per i diversi prodotti in laterizio fino al 2021. Come da tabella 2, dal prossimo anno, la produzione di laterizi tornerà a crescere, ma con tassi annui bassi: tra l’1% e il 3% (Tab. 2). 5



The construction industry boards the train of Industry 4.0 L’industria delle costruzioni sale sul treno Industry 4.0 by Milena Bernardi - m.bernardi@tiledizioni.it

While we are unlikely to see a return to the growth rates of the past, the Italian construction industry is now ready to close one chapter in its history and move on to the next. But to do this it will need to tackle major new challenges such as digital innovation, 3D design, training and specialisation. It must embrace the innovative approaches and tools of Industry 4.0 to bring about a radical change of industrial model and move forward from individualism towards relationships based on collaboration between players. This will be a complex undertaking. While the brick and tile manufacturers have until now pursued a strategy of product innovation and improvement in energy efficiency and production capacity, “as of tomorrow they must also focus on the connected theme of digitisation and robotisation”, argued ANDIL Chairman Luigi di Carlantonio. We asked him a few questions about this highly topical issue. BWR: With an output of 5.1 million tonnes, brick and tile production in Italy slumped to an all-time low in 2016. Can the industry recover from this? LUIGI DI CARLANTONIO: In 2016 the Italian brick and tile industry counted a total of 92 companies and 111 production facilities in operation. Following 5 closures last year, the situation has now stabilised and there are prospects for modest growth. Although we have lost about 75% of our output, the worst now appears to be behind us and we also hope to see a recovery in investments in new building. The conditions are beginning to come together for a recovery in the sector, boosted in particular by the environmental and earthquake tax incentives. The most important of these are the possibility of selling tax credits, making liquidity immediately available for households, and the extension of bonuses for demolition and reconstruction. Overall we expect to see a small recovery of between 1% and 3% over the next few years as a result of strategies that we have put in place in partnership with other key players. However, we cannot expect to see the construction industry return to the growth rates of the past. We are certain that clay products will continue to be the preferred material for construction in Italy, but we must exploit potential in the field of anti-seismic safety and energy efficiency to achieve a market recovery. Safety, comfort and health are the key requirements of high-quality housing, and clay products offer outstanding characteristics in all three of these areas. BWR: “We cannot stand still and watch the train go by” is an expression you used recently when talking about the fourth industrial revolution. Will the brick and tile industry manage to

24

BWR 3/2017

Non si tornerà facilmente ai ritmi di crescita del passato, ma l’intera filiera delle costruzioni è ormai pronta a chiudere una parentesi e aprirne un’altra. Per farlo dovrà necessariamente affrontare nuove e importanti sfide che si giocheranno prevalentemente sul piano delle innovazioni digitali, del 3D, della formazione e delle specializzazioni. Vale a dire che il settore dovrà fare propri approcci e strumenti innovativi dell’Industry 4.0, una chance imperdibile, perché su di essa poggia la ripresa. Si tratta di un cambiamento radicale del modello di filiera che prevede il passaggio dall’individualismo verso rapporti basati sull’integrazione collaborativa tra i diversi soggetti. Il tema è complesso, soprattutto se abbinato al comparto dei produttori di laterizio che fino ad oggi hanno seguito la logica dell’innovazione di prodotto, dell’efficientamento energetico e della capacità produttiva ma che: “Da domani dovrà avere come obiettivo anche la digitalizzazione e la robotizzazione, purché sia connessa” - ha detto Luigi di Carlantonio - Presidente ANDIL. Gli abbiamo rivolto alcune domande su questo tema di grande attualità. BWR: Con 5,1 milioni di tonnellate, la produzione di laterizi in Italia ha raggiunto nel 2016 il punto di minima. Da qui si risale?

LUIGI DI CARLANTONIO: Nel 2016 abbiamo registrato l’operatività di 92 aziende e 111 siti produttivi, nonostante 5 chiusure, la situazione assume il carattere della stabilità, con una prospettiva di leggera crescita. Del resto, dal 2007 ad oggi abbiamo perso davvero tanto, il 75%. Ma il peggio sembra passato ed auspichiamo un cambio di passo anche negli investimenti nelle nuove costruzioni; le condizioni per una ripresa di questo comparto si stanno rafforzando, anche grazie agli elementi di flessibilità che potrebbero accompagnare gli incentivi fiscali eco e sisma bonus. Mi riferisco in primis alla possibilità della cessione del credito d’imposta con conseguente liquidità immediata disponibile per le famiglie e all’estensione dei bonus alla demolizione e ricostruzione. Nel complesso ci aspettiamo nei prossimi anni una ripresa lieve tra l’1 e il 3%, figlia di battaglie e strategie che abbiamo messo in campo in sinergia con altri attori chiave. Non si tornerà tuttavia a quei ritmi di crescita del passato che muovevano senza tregua l’intero settore delle nuove costruzioni. Siamo certi che il laterizio rimarrà il materiale di riferimento per le costruzioni in Italia, ma deve ripartire il mercato, forte delle potenzialità in materia di sicurezza antisismica e di efficienza energetica. Sicurezza, comfort e salubrità sono i requisiti fondamentali di un’abitazione di qualità e il laterizio è vincente in


interview

Talking to... Luigi di Carlantonio

board that train? L. DI CARLANTONIO: We approve of the Industry 4.0 revolution and have devoted an entire issue of our house organ to this important topic. We see machine modernisation, digitisation and robotisation as inextricably linked. While the industry’s present state of development slows down the process of change, on the other hand it obliges us to look for new forms of industrial organisation that we believe can be pursued as soon as the first clear signs of growth emerge. BWR: What is the first step in revolutionising production facilities? L. DI CARLANTONIO: The tax incentives currently in place will act as a stimulus for machinery modernisation and improvements in product quality, so ANDIL certainly views them positively. BWR: How are you exploiting these tax incentives? L. DI CARLANTONIO: The so-called “hyper” or “super-amortisation” tax incentive schemes and the statistics offered by sector surveys are not sufficient to justify significant investments in the absence of solid demand. Individual companies must clearly make their own decisions, but given the growing mar-

tutti e tre i campi. BWR: “Non possiamo restare a guardare il treno che passa” è un’espressione che lei ha usato recentemente parlando della quarta rivoluzione industriale. L’industria del laterizio salirà su quel treno? L. DI CARLANTONIO: Guardiamo con favore la rivoluzione dell’Industria 4.0 e abbiamo dedicato al tema un intero numero del nostro house organ, a dimostrazione di quanto siamo attenti e a testimonianza del lavoro che dedichiamo in tal senso. Secondo la nostra visione, l’ammodernamento delle macchine, la digitalizzazione e la robotizzazione devono essere inevitabilmente

interconnesse. Questa particolare fase produttiva che sta vivendo da lungo tempo il settore, se da una parte rallenta il cambiamento, dall’altra impone la ricerca di un nuovo assetto industriale che ci aspettiamo possa essere messo in moto con i primi impulsi di crescita, purché vi siano segnali significativi di recupero del terreno perduto. BWR: Da dove partire per rivoluzionare gli stabilimenti produttivi? L. DI CARLANTONIO: Sicuramente le opportunità fiscali legate all’iper-ammortamento attualmente messe in campo possono fungere da stimolo per l’ammodernamento del parco macchine, innalzando ulterior-

BWR 3/2017

25


ket and the boost provided by the tax incentives, particularly in the field of earthquake protection and energy efficiency, we believe that the Association has done everything that it could to encourage growth. BWR: What room is there for product innovation? L. DI CARLANTONIO: We have launched several European research projects including Insysme (www.insysme.eu) and LifeHEROtile (www.lifeherotile.eu/it), which may bring about changes in the production of masonry and roofing products in the near future. These are innovative solutions, the first for anti-seismic masonry and the second for improving comfort and energy efficiency with super-ventilated roofs. BWR: New build, renovation, upgrading… which segments will be driving the market over the next few years? L. DI CARLANTONIO: The overall sensation is that something new is emerging. Until recently new build was at an almost total standstill, but the process of upgrading the existing building stock by replacing obsolete buildings is now opening up new opportunities for all players. Tax incentives such as the so-called “earthquake bonus”, extension projects, demolition and reconstruction will all be important contributing factors. Although there is much talk about the construction cycle being driven by investments in existing buildings, we can also expect to see a certain amount of room for new construction. BWR: Italian real estate in need of an upgrade is apparently the oldest in Europe after that of Germany and amounts to around 20 million buildings. What efforts are being made to address this problem? L. DI CARLANTONIO: More and more is being done, but it will never be enough. At the risk of stating the obvious, what is needed is an awareness driven by social and environmental change together with a real shift in terms of culture. The Italian building stock is urgently in need of modernization, it simply cannot be put off any longer. However, as well as incentivising homeowners to improve their properties, at the same time the government needs to discourage the kind of short-term new construction that simply pushes problems back by a few decades. The quality of materials and proper installation are key aspects of the Italian building tradition and the durability of buildings with limited maintenance must be seen as a top priority. Moreover, these are the principles that underpin seismic classification. BWR: What do you think is needed to revive the construction sector in Italy? L. DI CARLANTONIO: Many of the incentives and initiatives currently in place are the result of our battles at an association and federation level, both as members of Federcostruzioni and as the Federazione della Ceramica e Laterizi. We have the tools for rebuilding our splendid country, the incentives are in place, an awareness of safety and energy efficiency amongst users is growing. All that is lacking are the economic conditions. The crisis is not yet completely over and households have lost their purchasing power. The key issue is that of liquidity and the willingness of homeowners to spend. We welcome the ANCE initiative to create a platform for the sale of tax credits and hope that this market will flourish. If it does, we may see investments really take off as it is obviously preferable to have 40-50% of the cost of a house available immediately rather than 65-85% over a period of 5 or 10 years.

26

BWR 3/2017

mente la qualità del prodotto, quindi sono viste indubbiamente di buon grado da ANDIL. BWR: In che misura state utilizzando gli incentivi? L. DI CARLANTONIO: Naturalmente, l’iper o il super-ammortamento e le evidenze delle statistiche non sono fattori sufficienti a garantire un investimento significativo in mancanza di una solida domanda. È evidente che le scelte restano di competenza delle singole aziende, ma in presenza di un mercato in crescita anche sulla spinta dei bonus fiscali, che ricordo insistono di nuovo sui temi del momento, antisismica ed efficienza energetica, riteniamo che la strada sia stata ben tracciata dall’Associazione. BWR: Che spazi ci sono per l’innovazione di prodotto? L. DI CARLANTONIO: Da parte nostra, abbiamo attivato alcune ricerche europee, si pensi ai progetti Insysme (www.insysme.eu) e LifeHEROtile (www. lifeherotile.eu/it), che potrebbero introdurre cambiamenti, in un futuro immediato, rispettivamente nella produzione di elementi per murature e coperture. Si tratta di soluzioni innovative, la prima per la muratura antisimica, la seconda per le coperture super ventilate in ambito di comfort ed efficienza energetica. BWR: Nuovo, ristrutturazione, riqualificazione… cosa trainerà il mercato nei prossimi anni? L. DI CARLANTONIO: La sensazione è che siamo di fronte al manifestarsi di qualcosa di diverso. Se fino a poco tempo fa il nuovo era totalmente fermo o quasi, la valorizzazione dell’esistente anche con sostituzione degli edifici obsoleti apre un nuovo fronte, accolto con gran-

de favore e alto potenziale di intervento nel rispetto e a beneficio di tutte le parti. Nel calderone vi sono gli incentivi, il sisma bonus, gli ampliamenti, la demolizione e ricostruzione. È vero che si parla del ciclo del costruito sulla spinta degli investimenti sugli edifici esistenti, ma è ipotizzabile uno spazio, sia pur minore, anche per le nuove costruzioni. BWR: Il patrimonio immobiliare italiano da riqualificare pare sia il più vecchio d’Europa dopo quello tedesco, e ammonti a circa 20 milioni di edifici. Quanto ci si sta impegnando su questo fronte? L. DI CARLANTONIO: Sempre più ma non sarà mai abbastanza. Senza voler dire banalità, si tratta di una presa di coscienza che muove assieme ad un cambiamento culturale, oltre che sociale ed ambientale. Siamo obbligati a riqualificare, non si può più rimandare. Tuttavia, oltre all’impegno ad incentivare i cittadini ad intervenire sulle proprie abitazioni, il Governo dovrebbe allo stesso tempo disincentivare quelle forme di nuova costruzione a breve termine che rimandano il problema a poche decine d’anni. La qualità dei materiali e la corretta posa in opera sono centrali in questa nostra storia e la durabilità degli edifici con limitate manutenzioni deve essere la vera chiave di lettura. D’altro canto è anche su questi principi che si fonda la classificazione sismica. BWR: Cosa servirebbe a suo avviso per rilanciare il settore delle costruzioni in Italia? L. DI CARLANTONIO: Molti degli incentivi e delle iniziative oggi in essere sono frutto delle nostre battaglie associati-


interview

BWR: There is much talk of an integrated supply chain, a different kind of dialogue between technology suppliers, manufacturers, architects and building firms based on the new digital frontiers where everything is interconnected. What are the advantages and disadvantages of this? L. DI CARLANTONIO: We are very much in favour of this “revolution” because the advent of innovation and digitisation leads to the reduction of numerous costs (it is estimated that BIM produces a 20% reduction in total costs over a project life cycle) along with other benefits. T he advantages include standardisation of virtuous processes, complete transparency on the part of players and processes, management and improvement of procurement procedures, discussion and adaptation of contractual conditions, on-site project monitoring and so on. The most significant problem to be overcome is that of fragmentation of companies. It is also essential to bring about a radical change of mentality and approach on the part of the strongly traditional construction sector, which now urgently needs to introduce digitisation along with modern technological tools and innovative materials. BWR: The themes discussed at the event BIM&Digital in Bologna in October included digital building modelling and management. How is Italy positioned in this field compared to other countries? L. DI CARLANTONIO: A survey conducted by ANCE has revealed the limited knowledge and use of BIM on the part of Italian clients and construction firms, although there is growing interest in BIM amongst industry players, especially building firms. Events like BIM&Digital promoted by SAIE and Bologna Fiere support the work of associations and stakeholders throughout the supply chain, which have organised awareness-raising, training and regulatory development activities on BIM (for example a dedicated UNI technical committee is at work) and have hosted initiatives such as the INNOVance project, which engaged with and influenced the entire construction sector. The prototype of the INNOvance digital platform has been tested by industry partners, who have compiled the digital technical data sheets necessary to populate the BIM Library and validate its correct operation while at the same time developing the practical application tools of digital technologies. The prototype engineering phase needs to be initiated at the earliest opportunity so as to offer the construction market a useful tool in terms of its specific characteristics and complexity which will be of benefit to both the public and private sectors. Federcostruzioni is working hard to achieve this with the direct involvement of companies belonging to ANCE and building materials manufacturers and merchants, because it sees the digital platform as a unique opportunity for reviving the production activities, technology and culture of the entire construction chain. 5

ve e federative - sia come membri di Federcostruzioni, che come Federazione della Ceramica e Laterizi. Gli strumenti per ricostruire al meglio il nostro Bel Paese li abbiamo, gli incentivi ci sono, la consapevolezza degli utenti sui temi della sicurezza e dell’efficienza energetica sta crescendo, mancano ancora le condizioni economiche. La crisi non è del tutto passata e le famiglie hanno perso potere d’acquisto. Il tema centrale è la liquidità e la disponibilità dei cittadini a spendere. Accogliamo con favore l’iniziativa dell’ANCE di creare una piattaforma per la commercializzazione dei crediti d’imposta e auspichiamo che tale mercato prenda vigore. Allora sì che potrebbero veramente ripartire gli investimenti, perché è ovviamente meglio avere la disponibilità da subito del 40-50% del costo della casa che il 65-85% in 5 o 10 anni. BWR: Si parla di filiera integrata, un modo diverso di dialogare tra fornitori di tecnologia, produttori, architetti e imprese edili, che passa attraverso le nuove frontiere digitali dove tutto è interconnesso. Vantaggi e svantaggi? L. DI CARLANTONIO: Siamo particolarmente favorevoli a questa “rivoluzione” poiché l’avvento dell’innovazione e della digitalizzazione consente di abbattere numerosi costi (si stima che il BIM generi una riduzione del costo totale del ciclo di vita di un progetto del 20%), ma non solo. Tra i vantaggi ci sarebbe la standardizzazione di processi virtuosi, la piena trasparenza di attori e processi, la gestione e il miglioramento delle procedure di appalto, il confronto e la modulazione delle condizioni contrattuali, il monitoraggio dei progetti in loco, ecc. La criticità più importante da superare è la frammentazione delle imprese; è fondamentale poi un radicale cambio di mentalità e di approccio per un settore fortemente tradizionale come quello delle costruzioni che si trova oggi a dover aprire, necessariamente, le porte alla digitalizzazione e all’utilizzo dei più moderni strumenti tecnologici e ai materiali a forte contenuto innovativo. BWR: Nel BIM&Digital che si è tenuto a Bologna lo scorso ottobre, si è discusso di modellazione e gestione digitale delle costruzioni. In tale contesto, e rispetto ad altri Paesi, l’Italia come si posiziona? L. DI CARLANTONIO: Per quel che concerne il contesto italiano, un’indagine Ance delinea un panorama di modesta conoscenza e conseguente esiguo utilizzo del BIM da parte della committenza e delle imprese. Ciononostante, è sempre più crescente l’interesse degli operatori, in primis delle imprese, verso il BIM. Eventi come il BIM&Digital promosso da SAIE e Bologna Fiere aiutano e si affiancano agli input e alle azioni messe in atto da associazioni e stakeholder della filiera, che hanno organizzato attività di sensibilizzazione, formazione e sviluppo normativo (a tale proposito, è al lavoro un tavolo UNI ad hoc) sul BIM e svolto iniziative specifiche, come il progetto INNOVance che ha coinvolto e persuaso l’intero comparto delle costruzioni. Il prototipo della piattaforma digitale INNOvance, è stato testato dai partner industriali, con la compilazione di diverse schede tecniche digitali che hanno così popolato la BIM Library validandone il corretto funzionamento, maturando, al contempo, le concrete utilità applicative delle tecnologie digitali. Andrebbe attivata, al più presto, la fase di ingegnerizzazione del prototipo, al fine di dotare il mercato delle costruzioni di uno strumento unico, per peculiarità e complessità, di cui possano beneficiare sia l’ambito pubblico che quello privato. In tal senso, Federcostruzioni, con il diretto coinvolgimento delle imprese afferenti all’ANCE e dei produttori di materiali edili e del commercio, è molto impegnata ritenendo la piattaforma digitale un’opportunità unica di rilancio produttivo, tecnologico e culturale dell’intera filiera delle costruzioni. 5

BWR 3/2017

27


The one- and two-family home construction market in Germany Il mercato delle case mono e bifamiliari in Germania

In Germany, the construction of one- and two-family homes (“owner-occupied homes”) has been at a very low level for 10 years now. In view of the low interest rates and positive economic environment, this may seem surprising. But a shortage of land in many areas and a sharp increase in building costs have made the construction of new builds considerably more expensive. In addition, state subsidies have been cut significantly in recent years, and progressive demographic ageing is already creating major problems for the construction of owner-occupied homes. The number of newly-built owner-occupied homes has dropped considerably in Germany since the turn of the millennium. In 1999 nearly 240,000 newly-built one- and two-family homes were completed, with this figure falling to just 85,000 in 2010 (see Chart 1). The upturn in the new residential construction sector after the financial and economic crisis as a result of low interest rates, pronounced immigration and internal migration, as well as the rediscovery of real estate by investors, was far weaker in the owner-occupied segment than in the multi-family segment. The one- and two-family home market has been stable for some years with completion figures fluctuating between 100,000 and 110,000 dwellings.

1 - NEW CONSTRUCTION OF ONE- AND TWO-FAMILY HOMES IN GERMANY Case mono e bifamiliari di nuova costruzione in Germania

Source~Fonte: Federal Statistical Office of Germany, ifo institute

28

BWR 3/2017

In Germania, negli ultimi 10 anni, le nuove costruzioni di case mono e bifamiliari di proprietà hanno registrato trend di crescita molto bassi, nonostante i favorevoli tassi di interesse sui mutui e il positivo andamento dell’economia. Tra i motivi più evidenti la carenza di terreni edificabili e l’incremento dei costi di costruzione che hanno prodotto un rialzo dei prezzi. A tutto ciò si aggiunge la riduzio-

ne delle sovvenzioni statali degli ultimi anni e il problema dell’invecchiamento demografico che porterà sempre più a incrementi del mercato dell’usato a discapito delle nuove costruzioni. A partire dalla fine del millennio infatti, il numero delle case di nuova costruzione è notevolmente diminuito. Nel 1999 sono state realizzate quasi 240.000 nuove abitazioni


economics

(mono e bifamiliari), cifra scesa a 85.000 nel 2010 (grafico 1). Dopo la crisi finanziaria ed economica, la ripresa del nuovo nel residenziale, trainata dai bassi tassi di interesse, dalla forte immigrazione e migrazione interna, e dalla riscoperta del settore immobiliare da parte degli investitori, è stata molto più debole nel segmento di abitazioni di proprietà mono e bifamiliari che in quello plurifamiliare (condomini). Il mercato delle case mono e bifamiliari nuove da alcuni anni si è stabilizzato su un livello che oscilla tra 100.000 e 120.000 unità. L’aumento a circa 115.000 unità previsto per il 2017 è legato all’introduzione di norme più severe in materia di ener-

gia, anche se questa crescita sembra possa essere solo temporanea. Inoltre, il fatto che un potenziale, marcato aumento dei costi di costruzione delle abitazioni di proprietà abbia stimolato in maniera limitata i nuovi permessi di costruzione, dimostra il potenziale “modesto” di questo sub-segmento. ❱❱ Costi di costruzione, prezzi dei terreni e sovvenzioni statali La debole domanda di nuove costruzioni è in parte da attribuire al forte aumento dei prezzi dei terreni e dei costi di costruzione, dovuti anche all’introduzione di regolamenti statali molto rigidi

2 - DEVELOPMENT OF SELECTED AGE GROUPS IN GERMANY Evoluzione di alcune fasce di età in Germania

The increase to around 115,000 units forecast for 2017 is related to the introduction of stricter energy regulations, although this growth appears likely to be only temporary. The fact that a potentially strong increase in the construction costs of owner-occupied homes has only moderately stimulated new construction permits shows the “modest” upwards potential of this sub-segment. ❱❱ Construction costs, land prices and state subsidies Weak demand for new builds is partly due to the sharp rise in both land prices and construction costs following the introduction of strict state construction regulations (e.g. in terms of energy efficiency). Significantly higher land transfer taxes

Source~Fonte: Federal Statistical Office of Germany, ifo institute

BWR 3/2017

29


economics

have made things difficult for home builders and purchasers, who also have to deal with a lack of suitable building land. Moreover, higher professional mobility and the growing attractiveness of cities where people primarily live in multi-family buildings are further major factors. Another important reason for the extremely sluggish demand for new construction in recent years is the significant cutback in state subsidies, which are now dependent on the new building’s energy-saving features and are far less appealing than the funding available until 2006. ❱❱ The problem of an ageing society In the long term the inevitable ageing of the population is the factor that will most significantly impact the construction of new owner-occupied homes. According to official data, the 25 to 44 year old age group shrank by 6 million people between 1997 and 2014 (see Chart 2). The latest 2017 population projections made by the Federal Statistical Office forecast another significant decline to a mere 17.7 million persons by the mid-2040s. Compared to 1996, this represents an almost 8.5 million decline in the number of 25 to 44 year olds. At the same time, the number of households with over 2 persons is dropping. In 2016 they accounted for around a quarter of the total compared to just under 36% in 1991. According to current official projections released in 2017, the share of households with 3 or more members may even drop to just a fifth by 2035. It follows that fewer families will want to move into their own homes to bring up children. The progressive ageing of society is also leading to higher mortality rates and consequently a growing volume of existing one- and two-family homes. Since many beneficiaries do not wish to use these homes, the supply of “second-hand” homes on the market will grow, weakening demand for new builds. According to information from GEWOS (a German institute for urbanism, regional and housing research), the number of transactions involving dwellings in existing one- and two-family homes has increased significantly since the mid2000s and exceeded that of completions by over 100,000 units in 2016 (compared to just a few thousand units ten years previously). The increased supply of “second-hand” real estate and the falling number of potential owner occupiers is expected to have an increasingly negative impact on the new construction of one- and two-family homes, resulting in a further decline in new construction activities. In the long term, the number of annual new builds will be less than 100,000 owner-occupied homes. 5

30

BWR 3/2017

(ad esempio in termini di efficienza energetica). Le tasse di trasferimento del suolo, piuttosto elevate, non hanno reso le cose più facili per i costruttori e gli acquirenti che devono oltretutto fare i conti con la carenza di terreni edificabili idonei. A ciò si aggiunge l’alta mobilità professionale e la crescente attrattiva delle città, dove le persone vivono principalmente in condomini. Altro importante deterrente alla crescita della domanda di nuove costruzioni, è la riduzione significativa delle sovvenzioni statali, oggi abbinate solo alle caratteristiche di risparmio energetico del nuovo edificio e molto meno significative rispetto a quelle erogate fino al 2006.

❱❱ Il problema della società che invecchia A lungo termine il problema dell’invecchiamento della popolazione sarà ciò che più danneggerà il settore delle nuove abitazioni di proprietà. Secondo i dati ufficiali, la popolazione che va dai 25 a 44 anni, tra il 1997 e il 2014 è diminuita di 6 milioni di unità (grafico 2). Le ultime proiezioni 2017 dell’Ufficio Federale di Statistica prevedono un ulteriore significativo calo che porterà la popolazione di quell’età a soli 17,7 milioni di persone entro la metà del 2040. Rispetto al 1996, il calo sarà di quasi 8,5 milioni di unità. Allo stesso tempo risultano

in diminuzione i nuclei familiari con più di due persone. Nel 2016 questi rappresentavano circa un quarto dei nuclei familiari contro il 36% del 1991. Secondo le stime ufficiali 2017 la quota delle famiglie con più di tre membri potrebbe scendere a un quinto entro il 2035. Ne consegue che sempre meno famiglie si trasferiranno in case di proprietà. L’invecchiamento progressivo della società e i tassi di mortalità più elevati, porteranno a una crescente disponibilità di immobili mono e bifamiliari usati. Poiché molti eredi non utilizzeranno queste case, l’offerta di alloggi di seconda mano crescerà indebolendo la domanda di nuove costruzioni. Secondo le rilevazioni di GEWOS (istituto tedesco per l’urbanistica e la ricerca di alloggi), il numero di transazioni di case mono e bifamiliari usate è aumentato significativamente dalla metà degli anni 2000, e nel 2016 ha superato quello delle nuove costruzioni di oltre 100.000 unità (nel decennio precedente il gap era solo di poche migliaia di unità l’anno). L’aumento dell’offerta di immobili di seconda mano e il calo dei potenziali proprietari di immobili, avranno un impatto sempre più negativo sulla nuove costruzioni mono e bifamiliari segnando un’ulteriore flessione nel nuovo residenziale. Nel lungo periodo le abitazioni mono e bi-familiari di nuova costruzione sono attese in calo e stimate sotto le 100.000 unità. 5


Connecting Global Competence

Vetrina internazionale di rilevanza globale. ceramitec 2018 è una rassegna mondiale dell’innovazione nelle tecnologie di produzione additiva, metallurgia delle polveri, elettroceramica e carboceramica che cambieranno il mondo di domani. 600 espositori e 65 convegni con relatori da tutto il mondo presenteranno a 15.000 operatori del settore il materiale con cui verrà costruito il futuro. Entra anche tu in questo mondo di innovazioni!

ceramitec 2018 – vetrina internazionale di un futuro globale

10 – 13 aprile 2018 ∙ Messe München ceramitec.com


Ance report: recovery in Italian economy but costruction stagnant Osservatorio Ance: economia in ripresa in Italia ma costruzioni ferme

Although several Italian organisations have upwardly revised their GDP estimates for 2017 (Banca d’Italia +1.4% and the Italian employers’ federation Confindustria +1.3%), the construction sector appears unable to reap the benefits of the economic recovery. The ANCE 2017 Construction Industry Report, presented in Rome on 19 July, has revised down the estimates for the current year made just a few months earlier to just +0.2%, an entirely negligible increase. The ANCE report reveals a 1.5% fall in investments in new housing, offset by the slight growth in investments in public works (+0.2%) and in non-residential building (+0.9%). Construction output is once again sustained by investments in renovation (the dominant segment which accounts for almost 40% of total investments in construction), although the expected growth is a modest 0.5% with respect to 2016. ❱❱ Property market picks up Property sales rose for the third year running in 2016, growing 18.4% compared to 2015. This positive trend was maintained in the first quarter of 2017 with an 8.6% upturn. The forecasts for the year as a whole are for 550,000 house sales.

TAB. 1 - INVESTMENTS IN CONSTRUCTION (% variation in quantity) Investimenti in costruzioni (variazione % in quantità) 2016 mill. €

2014

2015

2016

2017

2018 (*)

Var, % 2016/2007

122,830

-6,8%

-1,0%

-0,6%

0,2%

1,5%

-36,4%

65,864

-7,1%

-0,3%

0,2%

-0,1%

1,0%

-28,6%

- New housing

19,716

-21,7%

-2,1%

-1,8%

-1,5%

1,0%

-63,4%

- Non-routine maintenance

46,148

1,5%

0,5%

1,1%

0,5%

1,0%

20,4%

56,965

-6,5%

-1,8%

-1,5%

0,6%

2,1%

-43,5%

- Private

33,352

-7,5%

-4,3%

0,8%

0,9%

0,7%

-38,3%

- Public

23,614

-5,1%

1,9%

-4,5%

0,2%

4,0%

-49,4%

Total building

Totale costruzioni

Residential

Residenziale - Nuove abitazioni - Manutenzione straordinaria

Non-residential

Non-Residenziale - Private

- Pubbliche

(*) Construction investment excluding ownership transfer costs ANCE figures and estimates based on ISTAT data

32

BWR 3/2017


economics

Mentre diversi organismi italiani rivedono al rialzo le stime del Pil per il 2017 (+1,4% Banca d’Italia e +1,3% Confindustria), il settore delle costruzioni pare non riesca ad agganciare la ripresa. L’Osservatorio Ance 2017, presentato a Roma lo scorso 19 luglio, ha infatti rivisto al ribasso le stime formulate solo pochi mesi prima, portando le previsioni di crescita per l’anno in corso a +0,2%, un incremento quasi del tutto trascurabile. Dalle analisi Ance si evince un calo dell’1,5% degli investimenti in nuove abitazioni controbilanciato dai lievi aumenti degli investimenti in opere pubbliche (+0,2%) e in edilizia non residenziale (+0,9%). A tenere a galla la produzione nei cantieri sono ancora un volta gli investimenti in riqualificazione (settore predominante che raccoglie quasi il 40% degli investimenti complessivi in costruzioni), previsti tuttavia in crescita di un modesto 0,5% sul 2016.

❱❱ Mercato immobiliare in ripresa Nel 2016 le compravendite immobiliari, per il terzo anno consecutivo, hanno registrato una crescita del 18,4% rispetto al 2015. Anche il primo trimestre 2017 conferma il trend positivo con un +8,6%. La previsione per la fine dell’anno è di 550mila compravendite. Sempre nel 2016 si è registrato, per la prima volta, un lieve aumento anche dei permessi a costruire (+5% rispetto al 2015) attestatisi a quota 52.000. Per il 2018 si prevede un aumento degli investimenti in nuova edilizia abitativa dell’1%, ancora troppo basso per un comparto che in dieci anni ha perso più del 60% di investimenti. In generale, il buon andamento del mercato immobiliare residenziale continua ad essere sostenuto, oltre che dai bassi tassi di interesse, anche dalla sensibile riduzione dei prezzi delle abitazioni, secondo i dati Istat calati del 14,4% tra il primo trimestre

TAB. 2 - CONSTRUCTION OUTPUT (monthly % var. with respect to same month the previous year) Produzione nelle costruzioni (variazioni mensili rispetto al’anno precedente)

BWR 3/2017

33


economics For the first time, 2016 also saw a small increase in numbers of building permits issued to 52,000 (5% more than in 2015). A 1% increase in new housing investments is forecast for 2018, a figure that is still excessively low for a segment that has seen investments plummet by more than 60% in the space of ten years. In general, the strong performance of the housing market continues to be sustained by the low interest rates and the significant fall in house prices, which according to ISTAT figures declined by 14.4% between the first quarter of 2010 and the corresponding period in 2017. ❱❱ Investments expected to pick up in 2018 A more robust recovery with concrete benefits for construction firms may emerge in 2018, which is expected to mark a turning point with 1.5% growth in construction investments forecast. In detail, the estimates point to growth in the public works sector (+4%), in extraordinary maintenance of the housing stock (+1%) and in investments in private non-residential construction (+0.7%). Investments in new housing are also expected to show positive signals, with production levels up 1% in real terms on an annual basis. Total additional investments of 1,640 million euros are expected, including 450 million euros in housing (new and renovation), 50 million euros in private non-residential and 1,140 million euros in public works. 5

34

BWR 3/2017

TAB. 3 - INVESTMENTS IN COSTRUCTION BY SEGMENT IN 2017 Investimenti in costruzioni per comparto, anno 2017 Public non-residential construction 19.2%

Provate non-residential construction 27.3%

New 15.8%

Housing 53.5% Extraordinary maintenance 37.7%

Construction investments excluding ownership transfer costs. Source: Ance

2010 e il corrispondente periodo del 2017. ❱❱ Ripresa degli investimenti nel 2018 Una ripresa più solida, con effetti concreti sulla tenuta delle imprese, sarà possibile nel 2018, qualificato come “l’anno della svolta”, in cui è previsto un incremento degli investimenti in costruzioni dell’1,5%. Nel dettaglio, le stime prevedono crescite per il settore delle opere pubbliche (+4%), per gli interventi di manutenzione straordinaria

dello stock abitativo (+1%) e per gli investimenti in costruzioni non residenziali private (+0,7%). Segnali positivi dovrebbero arrivare anche dagli investimenti in nuove abitazioni, con livelli produttivi in crescita dell’1% in termini reali su base annua. Lo scenario prevede un investimento aggiuntivo totale di 1.640 milioni di euro, di cui 450 milioni di euro nel comparto abitativo (nuovo e recupero), 50 milioni di euro nel non residenziale privato e di 1.140 milioni nel comparto delle opere pubbliche. 5



Briqueterie Lahmar & Cie introduces new technologies Briqueterie Lahmar & Cie spinge sulle nuove tecnologie by Milena Bernardi - m.bernardi@tiledizioni.it

Briqueterie Lahmar & Cie (BLC), a company based in Jammel in the Monastir governorate, is one of Tunisia’s leading clay brick manufacturers. It was founded by the Lahmar family in 1991 at a time of rapid expansion of the local construction industry driven by the favourable economic climate. Benefiting from an advantageous geographical position close to excellent quality clay quarries, BLC began its industrial journey focused on quality, research and technological innovation. Since then the company has continued to make investments in innovation at intervals of 2-3 years and can now boast one of the most modern and efficient factories anywhere in the country. Abdelaziz Lahmar, managing director of Briqueterie Lahmar & Cie, gave us a more detailed picture of the business. BWR: Thanks to its continued investments in new technologies, Briqueterie Lahmar & Cie is now one of the leading clay brick manufacturers in Tunisia. What are the aspects that determined your plant choices? ABDELAZIZ LAHMAR: In the early years we mainly tried to increase production capacity to meet the strong demand from the domestic market. When we officially began production in 1994, we had a single line (B1) with a capacity of 400 tonnes/ day. In response to the further increase in demand for construction materials, we started up a second line (B2) in 1997,

Die for B12 150x200 mm hollow bricks with 6 exits in operation ~ Filiera per forato B12 150x200 a 6 uscite

36

BWR 3/2017

Clay columns ~ Filoni

Briqueterie Lahmar & Cie (BLC), con sede a Jammel, nel governatorato di Monastir, rientra tra i principali produttori di mattoni in laterizio attivi in Tunisia. La società è stata fondata dalla famiglia Lahmar nel 1991, anno in cui il settore locale delle costruzioni stava attraversando un periodo di forte dinamismo accompagnato dalla favorevole congiuntura economica. Agevolata anche dalla vantaggiosa posizione geografica, nelle immediate vicinanze di cave d’ottima argilla, BLC intraprende un percorso industriale fondato su qualità, ricerca e innovazione tecnologica. Su quest’ultimo aspetto in particolare, l’azienda ha realizzato investimenti ad intervalli temporali di 2/3 anni, e oggi vanta una delle

fabbriche più moderne ed efficienti di tutto il territorio. Abdelaziz Lahmar, direttore generale di Briqueterie Lahmar & Cie, ci delinea un’immagine più dettagliata dell’azienda. BWR: Grazie ai frequenti investimenti in nuove tecnologie, Briqueterie Lahmar & Cie è tra i leader in Tunisia nella produzione di mattoni in laterizio. Quali gli aspetti che hanno pilotato le vostre scelte impiantistiche? ABDELAZIZ LAHMAR: Nei primi anni della nostra attività abbiamo spinto principalmente sulla capacità produttiva per soddisfare la forte domanda proveniente dal mercato interno. Nel ‘94, quando abbiamo iniziato ufficialmente la produzione, eravamo operativi con una sola linea (B1) con capa-


interview

which allowed us to produce more than 550 tonnes/day. This was followed in 1999 by a third line (B3) with a capacity of 1,000 tonnes/day and in 2002 by the fourth plant (B4) with a capacity of 200 tonnes/day of 6-hole bricks. Then in 2006 we started up plant number 5 (1400 tonnes/day) featuring two lines and two dryers which produce heat through a cogeneration process. This plant is the largest both in Tunisia and worldwide with a 12-metre-long kiln. But as we grew it also became necessary for us to increase our levels of automation, efficiency and energy saving, which we did over the following years through a process of revamping the various manufacturing units. BWR: What were the most important improvements you made? A. LAHMAR: Automatic offloading and storage systems were introduced in all units and line B4 was expanded to extend production to decorative bricks. In 2016, we focused on the extrusion department and replaced the existing dies with new modular systems so as to be able to replace only worn parts when necessary, thereby increasing their lifetime. BWR: Who supplied the new extrusion equipment and what are its benefits? A. LAHMAR: For this delicate step we contacted Tecnofiliere, whose expertise helped us to improve both the appearance and form of our products. Our first order was for two dies for

B12 150x200 mm hollow brick – Clay columns Forato B12 150x200mm – Filoni

cità di 400 tonnellate/giorno. Successivamente, a seguito dell’ulteriore incremento della richiesta di materiali da costruzione, abbiamo dovuto attrezzarci con una seconda linea (B2), avviata nel ’97, che ci ha consentito di produrre altre 550 ton/giorno. Così pure nel ’99, quando una terza linea (B3), con capacità 1.000 ton/ giorno, è stata aggiunta al nostro parco macchine, ulteriormente ampliato nel 2002 con il quarto impianto (B4) da 200 ton/giorno per mattoni a 6 fori. Infine, nel 2006 è arrivato anche l’impianto n. 5 (1400 ton/ giorno), comprensivo di due linee e due essiccatoi che producono calore attraverso un processo di cogenerazione. Quest’ultima unità è la più grande su scala nazionale e

mondiale, con un forno che misura ben 12 metri di larghezza. Crescendo, tuttavia, si è fatta strada la necessità di aumentare anche l’automazione, l’efficienza e il risparmio energetico, obiettivi che abbiamo perseguito negli anni successivi attraverso il revamping delle varie unità produttive. BWR: Quali sono state le più importanti migliorie apportate? A. LAHMAR: Sono stati introdotti sistemi automatici di scarico e stoccaggio in tutte le unità e la linea B4 è stata implementata per allargare la produzione anche ai mattoni decorativi. Nel 2016, poi, abbiamo messo mano al reparto estrusione con l’intento di sostituire le filiere esistenti con nuovi sistemi a struttura modulare, in modo da

Die for B12 150x200 mm hollow bricks with 6 exits in operation Filiera per forato B12 150x200 a 6 uscite in estrusione

BWR 3/2017

37


70x200 mm hollow tile – Clay columns ~ Platrière 70x200mm – Filoni

B12 hollow bricks (150x200 mm) with 6 exits (12 holes per exit), which we followed up with an order for several spare parts in 2017. Next we adopted two more dies, one for B8 hollow bricks (100x200 mm) with 8 exits and 8 holes per exit, and one for the platrière (hollow partition tile) format (70x200 mm) with 10 exits and 8 holes per exit. In this latter case Tecnofiliere proposed the brand-new TG model featuring a clay conveying cone with internal special steel liners which can be replaced when worn without having to disassemble the cone. The other Tecnofiliere solution that considerably improved our production was the top-of-the-range TFE-J EVO die, which is simple to use and maintain and guarantees a high level of productivity while at the same time improving finished product quality. The TFE-J EVO die has a core holder constructed on a CNC machining centre on which the exits and central portions can be removed individually to facilitate the replacement of worn parts without having to change the entire sub-liner plate. The external braking system support, also produced by CNC machining, is integrated into the direct-mounting die-holder plate and allows for optimum regulation of the clay flow. We are also planning to install an innovative pressure head with polymer which will enable us to make big improvements in energy efficiency. Produced exclusively by Tecnofiliere, the system facilitates clay flow and allows the extruder to generate a lower amperage and consequently consume less energy. BWR: What products do you offer in your range? A. LAHMAR: We produce 6 different types of standard hollow bricks and more than 12 sizes of special masonry bricks. We invest around 3% of our revenues in our R&D department, which has developed thermal and acoustic insulating blocks. BWR: So you’re investing in the development of sustainable building? A. LAHMAR: Yes, we’re working very hard in this field. One of our next goals is to obtain ISO 14001 certification and we have begun an environmental initiative to remediate the clay quarries and plant olive trees. BWR: How would you describe Briqueterie Lahmar today? A. LAHMAR: We are a modern company and one of Tunisia’s top brick producers. We are seeing steady turnover growth, and in 2016 posted 30 million euros, although we expect this to increase to 35 million euros in 2017 and 40 million euros in

38

BWR 3/2017

Extruder unit ~ Gruppo estrusore

cambiare di volta in volta solo le parti usurate, aumentandone così la durata. BWR: Chi vi ha fornito le nuove attrezzature per l’estrusione e quali sono stati i vantaggi ottenuti? A. LAHMAR: Per questo delicato step ci siamo rivolti a Tecnofiliere che con il suo know-how ci ha aiutato a migliorare il prodotto, sia nell’aspetto, sia nella forma. La prima fornitura ha riguardato due filiere per mattoni forati B12 (150x200 mm) a 6 uscite con 12 fori ogni uscita, per le quali nel 2017 sono state ordinate alcune parti di ricambio. A seguire, ci siamo dotati di altre due filiere, una per forato B8 (100x200 mm) a 8 uscite con 8 fori per uscita, e una per formato platrière (70x200 mm) a 10 uscite con 8 fori per uscita. In quest’ultimo caso ci è stato proposto il nuovissimo modello TG, caratterizzato da un cono di convogliamento dell’argilla, con camicie di rivestimento interno in acciaio speciale che, in caso di usura, vengono sostituite senza dover intervenire sul cono. L’altra soluzione di Tecnofiliere che ha migliorato notevolmente i nostri standard produttivi, è la filiera top di gamma TFE-J EVO, semplice nell’utilizzo e nella manutenzione, che ci garantisce alta produttività migliorando al contempo la quali-

tà del prodotto finale. Il modello TFE-J EVO presenta un ponte costruito su centro di lavoro dotato di cnc, con uscite e porzioni centrali smontabili singolarmente per favorire la sostituzione delle parti usurate senza dover cambiare l’intera piastra sottocornice. Il supporto del sistema di frenatura esterno, anch’esso ricavato a cnc, è integrato nel piastrone portafiliera ad attacco diretto, e consente un’ottimale regolazione del flusso d’argilla. Abbiamo inoltre pianificato anche l’installazione dell’innovativa bocca con polimero, che ci permetterà di compiere grandi passi avanti sul fronte dell’efficienza energetica. Il sistema, prodotto in esclusiva da Tecnofiliere, è infatti in grado di favorire lo scivolamento dell’argilla generando un minore amperaggio della mattoniera e di conseguenza un minore utilizzo di energia. BWR: Come si compone la vostra offerta produttiva? A. LAHMAR: Produciamo 6 differenti tipologie di mattoni forati standard e oltre 12 formati di mattoni speciali per muratura. Grazie al nostro dipartimento ricerca e sviluppo, a cui destiniamo circa il 3% del fatturato, abbiamo sviluppato anche blocchi per l’isolamento termico e acustico. BWR: State quindi lavorando anche per lo sviluppo dell’edi-


interview

Factory yard ~ Piazzale stabilimento

Die for B12 150x200 mm hollow bricks with 6 exit Filiera per forato B12 150x200mm a 6 uscite

2018. We have a workforce of around 750 employees, and following the various technological revamping operations are able to produce 3,500 tonnes of products a day, 2% of which are exported. BWR: What are the factors behind your success? A. LAHMAR: We employ highly qualified technicians who keep constantly abreast of the latest developments in technology for adoption in our factory. The use of these technologies allows us to improve and to offer high-quality products, a key factor for remaining competitive in the marketplace. BWR: What are the economic and construction trends in your country? A. LAHMAR: The Tunisian economy is expected to grow by 2.4% in 2017 (+1.6% in 2016) and to see steady improvement over the following years to reach an annual growth rate of 4.5% by 2020. In particular, a series of social housing projects have been launched as part of the Tunisia 2020 programme, the most important economic recovery strategy for the country for the five-year period 2016-2020. The government has announced plans to build 50,000 new dwellings by 2020 at a rate of 10,000 per year. The Tunisian government is also promoting a green building public awareness campaign aimed at saving energy through the use of heat insulating envelopes, which save between 15% and 40% of energy consumption for summer air conditioning. 5

Die for B8 100x200 mm hollow bricks with 8 exits Filiera per forato B8 100x200mm a 8 uscite

lizia sostenibile… A. LAHMAR: Sì, ci stiamo applicando molto su questo tema. Uno dei prossimi obiettivi sarà quello di ottenere la certificazione ISO 14001, mentre sul fronte ambientale abbiamo iniziato un piano di recupero delle cave di argilla mettendo a dimora piantagioni di ulivi. BWR: Come si presenta Briqueterie Lahmar oggi? A. LAHMAR: Siamo un’azienda moderna che si posiziona ai primi posti tra le fornaci tunisine. Il nostro giro d’affari, in costante crescita, nel 2016 ha generato 30 milioni di euro, ma contiamo di portarlo a 35 milioni nel 2017 e a 40 nel 2018. Operiamo con circa 750 dipendenti e, grazie ai vari revamping tecnologici, siamo in grado di produrre 3.500 tonnellate di pezzi al giorno, di cui il 2% destinato all’export. BWR: Le ragioni del vostro successo? A. LAHMAR: Ci avvaliamo di tecnici molto qualificati che costantemente si aggiornano sulle nuove tecnologie da inserire all’interno della nostra fabbrica. L’utilizzo di queste tecnologie ci consente di migliorarci e di offrire un prodotto di qualità, aspetto fondamentale per mantenersi competitivi sul mercato. BWR: Sviluppo economico e costruzioni. Qual è la tendenza del Paese? A. LAHMAR: L’economia tunisina è prevista in crescita nel 2017 del 2,4% (+1,6% nel 2016) con miglioramenti costanti negli anni a seguire per raggiungere un tasso di crescita annuo del 4,5% entro il 2020. In particolare, nell’ambito del progetto “Tunisia 2020”, il più importante piano di rilancio economico del Paese per il quinquennio 2016 -2020, sono state lanciate una serie di iniziative dedicate all’edilizia popolare. Il Governo tunisino ha infatti annunciato la costruzione di 50.000 nuove unità abitative entro il 2020, ad un ritmo di 10.000 unità all’anno. Il Governo sta inoltre portando avanti una campagna di sensibilizzazione sul fronte delle costruzioni green finalizzate a un maggior risparmio energetico, incoraggiando l’impiego di involucri per l’isolamento termico che farebbero risparmiare dal 15 al 40% del consumo di energia sul condizionamento estivo. 5

BWR 3/2017

39


Colombia steps up the pace of automation La Colombia accelera sull’automazione Talleres Felipe Verdés (Barcelona, Spain)

Despite the slowdown in growth compared to the last few years, Colombia is expected to maintain its position as one of the strongest economies in Latin America in the future. The construction sector is one of the biggest contributors to the country’s growth. According to the Colombian Chamber of Construction CAMACOL, a project to build around 150,000 houses due to start in 2018 will lead to sector growth of +4.6%. The Colombian civil construction industry is much more similar to that of central and southern European countries than North or Central America in terms of key building materials (horizontally perforated hollow blocks, partition blocks, hourdis and ceiling blocks, vertically perforated load-bearing blocks and high-quality facing bricks, pavers and clinkers, both extruded and drypressed). The country’s brick production facilities are mainly located above the capital Bogotá (2,700 m) and the city of Medellín (1,700 m) and use industrial plants with a production capacity of under 200 tonnes/day capable of producing 4 or 5 totally different “families” of products. The majority of the brick plants use Verdés machines for clay preparation as the Spanish company has been the main technology supplier since the early 1960s when the transition from hand-moulded to mechanised operation began. At that time products were dried using a natural process in downdraft kilns known as “pampas”, “morunos” or “beehives”. Nowadays brick plants use artificial dryers and tunnel kilns (designed locally or imported) or forklift-loaded modernised Hoffmann kilns. In the following decades the Verdés brand has continued to be the preferred partner for the gradual mod-

Aerial view of the new brick plant civil works underway Veduta aerea della nuova fornace con opere civili in corso

40

BWR 3/2017

Anche se con trend di crescita meno performanti rispetto agli anni scorsi, la Colombia è prevista confermarsi anche in futuro come uno dei Paesi più solidi di tutta l’America Latina. Il settore edilizio rientra tra quelli che maggiormente contribuiscono alla crescita economica del Paese. Secondo Camacol (Camara Colombiana de la Construccion) il 2018 vedrà l’inizio di un progetto per la costruzione di circa 150mila abitazioni che genererà una crescita del settore pari a +4,6%. Rispetto all’America centro-settentrionale, l’edilizia civile colombiana utilizza materiali in laterizio molto simili ai Paesi del Centro e Sud Europa (blocchi a fori orizzontali, blocchi divisori, da soffitto e solaio, blocchi portanti a fori verticali, oltre a mattoni da pavimentazione e clinker, estrusi e pressati a secco). Le fornaci presen-

ti sul territorio sorgono principalmente sopra alla capitale Bogotà (2.700 m) e alla città di Medellín (1.700 m), e dispongono di impianti industriali con capacità produttive aldisotto delle 200 tonnellate/giorno, in grado di realizzare con la stessa linea 4/5 famiglie diverse di prodotto. Per il reparto di preparazione dell’argilla, gran parte di queste fornaci stanno utilizzando impianti Verdès. L’azienda spagnola è infatti presente sul territorio dagli anni ’60, quando è iniziato il passaggio dal “fatto a mano” al prodotto industriale. Ai tempi l’essiccazione del prodotto avveniva ancora in modo naturale usando forni a fiamma rovesciata noti come “pampas”, “morunos” e “beehives”. Oggi invece le fornaci utilizzano essiccatoi artificiali e forni a tunnel (progettati localmente o importati), oppure forni Hoffmanns rinnovati con sistemi di caricamento tramite carrello elevatore. Nei decenni succes-

General view with the clay preparation area at the Veduta generale con la zona di preparazione dell’a


technology

ernisation process carried out by small and medium-sized family-owned companies. Due to the current positive economic scenario, even the smaller plants are updating their production processes and increasing their efficiency and automation. In this context, a complete new plant is being built in the Medellín brick cluster, for a new player in the sector, Terras de San Marino. The whole clay preparation and shaping line was awarded to Verdes in May, after competition with other leading European suppliers. The project involves introducing a Verdés dry grinding line, technology for which the Spanish company is recognised worldwide together with its semi-wet grinding systems, allowing for the production of high-quality facing bricks. Terras de San Marino was particularly impressed by the outstanding technical characteristics and flexibility of the plant, which is able to handle a large number of raw materials and additives with ease. The clay preparation line has a production capacity of around 140,000 tonnes/year of clinker and facing bricks, as well as horizontal and vertically perforated blocks, largesized partition pieces and others. With products ranging from 2 kg to 18 kg per piece, it is a challenge to achieve full automation. This, together with the plant size, will make the factory one of the most interesting production facilities in Colombia. Construction of the new factory is progressing rapidly with the machines due to be delivered within the next few months. 5

forefront argilla in primo piano

sivi al suo insediamento Verdés ha messo a segno numerose installazioni confermandosi partner di riferimento nel processo di modernizzazione degli impianti di piccole e medie imprese a conduzione familiare. Oggi, grazie al positivo scenario economico, anche le fornaci meno strutturate stanno effettuando il revamping dei processi produttivi, spingendo su efficienza e automazione. Nel contesto di tale fermento industriale, nel distretto di Medellín sta nascendo il nuovo impianto produttivo di Terras de San Marino, nuovo player del settore, per il quale Verdés si è aggiudicata in maggio la fornitura della linea di preparazione argille, nonostante la forte competizione con primari produttori europei. Il progetto prevede l’inserimento del processo di macinazione a secco Verdés, tecnologia riconosciuta a livello mondiale insieme ai suoi sistemi di macinazione a semi-umido, che consentirà al pro-

duttore di realizzare mattoni facciavista di elevata qualità. Particolarmente apprezzate da Terras de San Marino le caratteristiche tecniche molto rigorose e la flessibilità dell’impianto, in grado di trattare con estrema facilità un considerevole numero di materie prime e additivi. La linea ha una capacità produttiva di circa 140.000 tonnellate/anno di clinker e mattoni facciavista, come pure blocchi perforati orizzontali e verticali, divisori di grandi dimensioni e altro. Il peso dei materiali è compreso in un range tra 2 e 18 kg per pezzo, un limite che ha rappresentato una grossa sfida nel raggiungere la completa automazione. Tale risultato, insieme alle dimensioni dell’impianto, andranno a realizzare uno dei più poli produttivi più interessanti del territorio colombiano. La costruzione del nuovo stabilimento sta proseguendo rapidamente, tanto che la spedizione degli impianti è prevista nel giro di pochi mesi. 5

Plant’s construction works Lavori di costruzione del nuovo stabilimento

BWR 3/2017

41


Ibstock revamps its South Holmwood site Ibstock rinnova il sito di South Holmwood Sabo (Vassiliko - Chalkida, Greece)

Ibstock is the UK’s largest brick manufacturer in terms of output and turnover. With operations dating back more than 200 years, the group can boast a long history of success and acquisitions culminating in listing on the London Stock Exchange in 2015. The owner of a number of renowned brands in the construction sector including Ibstock, Glen-Gery, Ibstock-Kevington, Supreme, Forticrete and Anderton, in 2016 the group posted revenues of £435 million (more than 486 million euros, up 5% on 2015) and an EBITDA of £112 million (almost 126 million euros, +4%). The group has a total of 2,660 employees and operates 19 facilities across the UK and 10 in the United States. As part of a technology upgrade programme at its South Holmwood site, in 2016 Ibstock commissioned Sabo to replace the old existing equipment with a new robotic packaging line. Prior to modernization, the plant was using an outdated robotic system that was adversely influencing the quality of the final product, as the frequent stoppages of the old equipment were preventing the plant from operating at full capacity.

Tra i produttori di mattoni del Regno Unito, Ibstock è certamente il player più importante per dimensioni e giro d’affari. Con oltre 200 anni di attività alle spalle, il gruppo vanta una lunga storia coronata da successi e acquisizioni che l’ha portato nel 2015 alla quotazione presso il London Stock Exchange. Titolare dei marchi più affermati del settore edile, come Ibstock, Glen-Gery, Ibstock-Kevington, Supreme, Forticrete e Anderton, nel 2016 ha fatturato 435 milioni di sterline (oltre 486 milioni di euro), crescendo del 5% sul 2015, e raggiunto un margine operativo lordo di 112 milioni di sterline, quasi

General view of the packaging robot and positioning pushe Veduta generale del robot di confezionamento e dello spintore di posizionamento

42

BWR 3/2017

126 milioni di euro (+4%). Il gruppo, con un totale di 2.660 dipendenti, opera nel Regno Unito con 19 stabilimenti produttivi ed è attivo anche negli Stati Uniti con ben 10 impianti di produzione. Nel 2016, nell’ambito di un piano di revamping tecnologico sul sito di South Holmwood, Ibstock ha incaricato Sabo di sostituire le vecchie attrezzature con una nuova linea di confezionamento completamente robotizzata. L’impianto in uso utilizzava infatti sistemi ormai obsoleti che compromettevano fortemente la qualità del prodotto finale. Le frequenti fermate, inoltre, impedivano all’impianto di raggiungere la piena capacità produttiva.


technology

❱❱ The new packaging line

❱❱ La nuova linea di confezionamento

The new system supplied by Sabo was designed to be simple and reliable, ensuring optimal packaging with minimum stress on the finished product. The new packaging line is equipped with a robot which takes the layers of bricks from the two existing programming benches and builds the final pack on a new roller conveyor. An additional spacing mechanism was added as an extension of the existing programming and sorting bench to replace the old slow stand-alone mechanism. The spacing mechanism creates the third layer with suitable pack lifting openings. After the pack is formed it is transported on the roller conveyor to be strapped and then hooded by a stretch-hooding machine. The formed pack is supported at the sides to ensure the effectiveness of the strapping. The vertical strapping machine works in combination with a heavy-duty pusher that ensures precise step-by-step movement of the pack at the 4 strap positions. During strapping, plastic angle protections are placed on four

Packaging robot building the pack

Il sistema di nuova generazione fornito da Sabo è stato progettato nell’ottica di un funzionamento semplice e affidabile che riduce al minimo lo “stress” sul prodotto finale, garantendo l’ottimale confezionamento dei mattoni. La nuova linea è dotata di un robot che preleva gli strati di mattoni dai due banchi di programmazione esistenti e confeziona il pacco finale su un trasportatore a rulli di nuova installazione. Il banco di programmazione esistente è stato esteso con un ulteriore meccanismo di spa-

ziatura e smistamento che ha sostituito il precedente, troppo lento nelle sue funzioni. Tale meccanismo va a creare il terzo strato con aperture funzionali al sollevamento del pacco. Il pacco, una volta confezionato, viene convogliato sul trasportatore a rulli per essere legato e successivamente incappucciato tramite un’apposita macchina incappucciatrice. Per una reggiatura più resistente ed efficace, il pacco viene supportato ai quattro lati. La reggiatrice verticale funziona in combinazione con uno spintore per carichi pesanti che garantisce il movimento accurato del pacco, step by step, nelle quattro posizioni di reggiatura.

Robot di confezionamento in fase di formazione del pacco

BWR 3/2017

43


technology

Applying the vertical strapping on the pack Applicazione della reggia verticale sul pacco

of the edges of the final pack. The pack then proceeds to the hooding station where it is lifted to ensure hooding of all 8 corners. The final packs are then placed on a chain conveyor where they are picked up by the forklift. Special attention was focused on safety of the line. All fences and access platforms were meticulously designed to ensure a safe working environment for operators and easy access to the machines. An analytical risk assessment study was carried out to guide the choice of equipment and the design. Despite its complexity, the project was completed in record time and delivered to schedule. All work, including disassembly of existing equipment and installation and final commissioning of the new machines, was completed in a period of less than 3 weeks while fully meeting the customer’s requirements in terms of quality, safety and production capacity. 5

Final conveyor ~ Trasportatore finale

44

BWR 3/2017

Hooding of the pack Incappucciamento del pacco

Nel corso di questa operazione vengono posizionate protezioni angolari in plastica sui quattro bordi del pacco che viene poi sollevato per effettuare l’incappucciamento intorno a tutti e 8 gli angoli. I pacchi così ottenuti passano infine su un trasportatore a catena per il prelievo tramite carrelli elevatori. Un’attenzione speciale è stata prestata ai sistemi di sicurezza della linea. Tutte le recinzioni e le piattaforme di accesso sono state progettate e studiate nei dettagli per garantire agli operatori un accesso sicuro alle macchine. Su questo versante è stata inoltre condotta

un’accurata analisi di valutazione del rischio che ha fornito le linee guida per la scelta delle attrezzature e la corretta realizzazione del progetto. Pur nella sua complessità l’intervento è stato concluso in tempi record, rispettando il programma di consegna concordato. In meno di tre settimane, infatti, sono state smontate le apparecchiature esistenti, installate e messe a regime le nuove, con grande soddisfazione del cliente che ha visto concretizzati tutti gli obiettivi sul fronte della qualità, sicurezza e capacità produttiva. 5


INDUSTRIAL KILNS FOR FURNACES | BRICKS CERAMICS | SANITARY WARES DESIGNS, CALCULATIONS AND PLANS FOR THE CONSTRUCTION OF REFRACTORY PREFABRICATED PLANTS. SUPPLY ON AN INDUSTRIAL SCALE OF PREFABRICATED PLANTS FOR KILNS. • Prefabricated insulating covering for tunnel kiln cars. • Hanging modular flat ceilings for tunnel and intermittent kilns. • Kilns prefabricated from refractory concrete panels. • Insulating refractory concretes.

CHOOSE INNOVATION SINCE 1970

CO.VE.RI. spa Via Ghebba, 65/h 30034 | Oriago di Mira (VE) Tel. 041/429466 | Fax 041/5630422 email: info@coveri.it | www.coveri.it


Logistics and remote assistence as the keys to competitiveness Logistica e assistenza remota come fattori chiave della competitività Giambattista Gruosso, Politecnico di Milano (Italy) - giambattista.gruosso@polimi.it

Vehicles that generate more energy than they consume, warehouses connected in a network like a cardiovascular system, goods that transport themselves. While it is tempting to dismiss these ideas as science fiction, logistics is in fact the sector that is seeing the most rapid introduction of new technologies and methods. In the constantly-evolving world of the modern factory, logistics is one of the key factors linking smart production with smart processes. Its goal is to improve efficiency in terms of product distribution to end customers and logistics management inside factories. In the first case - the distribution of goods to customers - it is easy to analyse trends, which underpin all movements of goods and persons and benefit from best practices in sectors outside industry. Given that a wide range of processes have be smoothly interconnected, development occurs slowly within a highly varied and complex framework characterised by multiple drivers of innovation. The most significant of these is the need to implement sustainable logistics, taking account not only of the environmental impact of goods distribution (using low-emission vehicles) but also of the social impact and interaction with “smart cities” (the new distribution model must coordinate with the daily lives of citizens). The development of these new models requires the implementation of a cloud system where data are collected and analysed in order to effectively predict the supply and delivery needs for manufactured products. As for internal factory logistics, two trends can be observed, both of which are closely linked to automation. The first involves the implementation of automated warehouses with a highly integrated level of robotics, the second autonomous vehicles. Although these trends may sound rather futuristic, in reality they are closer than one might think in a number of manufacturing sectors. What’s more, they would bring enormous advantages in terms of the efficiency of the logistics system as a whole and the safety and reliability of the entire chain. Both these intra-logistics aspects are interesting to analyse, because they have a direct bearing on company organisation and efficiency. Intra-logistics must meet all needs of companies and is therefore closely linked to the social megatrends that the world of trade and industry must address. Production must increasingly meet the twin needs of highly variable volumes and a wide product range in response to trends in consumer taste, as well as the newly emerging requirements of mass customisation.

46

BWR 3/2017

Veicoli che generano più energia di quanta ne consumino, magazzini collegati in rete come un sistema cardiovascolare, merci che si trasportano da sole, è solo fantascienza? Forse lo sarà, ma sicuramente il settore della logistica è quello che sta vedendo sempre di più l’introduzione di nuove tecnologie e modi d’uso. In un contesto sempre in evoluzione, come è la fabbrica moderna, la logistica diventa uno dei punti chiave per legare le produzioni intelligenti con i processi intelligenti. L’obiettivo è ottenere efficienze sia in termini di distribuzione dei prodotti verso il cliente finale, sia per la gestione della logistica interna agli stabilimenti. Nel primo caso - la distribuzione di merci verso il cliente - è facile analizzarne i trend, poiché si colloca alla base di tutti gli spostamenti di cose e persone e trae beneficio dalle buone pratiche attivate in settori differenti da quello industriale. Coinvolgendo processi molto vasti che devono essere ben rodati tra di loro, l’evoluzione è lenta e si inserisce in un quadro molto variegato e complesso, dove le spinte all’innovazione sono molteplici. Prima fra tutte vi è la necessità di implementare una logistica sostenibile, che tenga conto non solo dell’impatto ambientale insito nella distribuzione di merci (utilizzando veicoli a basse emissio-

ni), ma anche dell’impatto sociale e dell’iterazione con le “smart cities” (il nuovo modello di distribuzione deve infatti coordinarsi con la vita quotidiana dei cittadini). Lo sviluppo di questi nuovi modelli richiede l’implementazione di un sistema “on the Cloud” dove i dati, raccolti e analizzati, consentano di prevedere in modo efficace le esigenze di approvvigionamento e di consegna dei prodotti lavorati. Sul fronte della gestione della logistica interna agli stabilimenti, sono due i trend analizzabili, entrambi fortemen-


topics

This means that production and internal logistics must follow the trend towards increased flexibility of production systems. These systems need to be increasingly modular with the future aim of developing manufacturing processes that can be changed on a daily basis. This can only be achieved by creating a network that systematically links together production resources, internal logistics and the production line operator. Imagine what intra-logistics will become when each individual process is part

te connessi all’automazione: il primo riguarda l’implementazione di magazzini automatizzati con una forte integrazione della robotica, il secondo è relativo ai veicoli autonomi. Questi orientamenti possono sembrare futuribili, ma in realtà sono molto più vicini di quanto si possa pensare in diversi settori manifatturieri, e introdurrebbero un enorme vantaggio sia in termini di efficienza dell’intero sistema logistico, sia in termini di sicurezza e di affidabilità dell’intera catena. In particolare, entrambi gli aspetti dell’intra-logistica sono interessanti da analizzare poiché impattano direttamente sull’organizzazione aziendale e sulle efficienze. Partendo da questo presupposto, l’intra-logistica deve soddisfare tutte le esigenze create su misura dalle imprese ed è pertanto fortemente legata ai megatrend sociali che il mondo del commercio e dell’industria devono affrontare. Lo scenario della produzione è caratterizzato sempre più da volumi di prodotto molto variabili, con un’ampia gamma produttiva per andare

incontro alle tendenze di gusto del consumatore, ma anche alla nuova esigenza della “mass customization” (personalizzazione di massa). Una tendenza con la quale produzione e logistica interna devono fare i conti è, pertanto, la maggiore flessibilità dei sistemi di produzione: questi devono essere sempre più modulari fino ad arrivare allo scenario futuro, in cui dovrà essere possibile cambiare un processo di fabbricazione del prodotto giorno per giorno. Un traguardo raggiungibile solo mettendo in rete, sistematicamente, le risorse di produzione, la logistica interna e l’operatore responsabile dei processi di produzione. Basti immaginare cosa diventerà l’intra-logistica quando ogni singolo processo entrerà a far parte di una rete intelligente e quando i beni prodotti saranno in grado di comunicare con l’apparecchiatura utilizzata per il loro trasporto. Tutto questo permetterà di gestire e controllare l’intero flusso di merci, ma nello stesso tempo abiliterà la gestione autonoma dei veicoli. I fondamenti dell’Industria 4.0, compresi i sistemi di tracciabilità, i sensori, la connettività e i Big Data sono sicuramente di casa in questo contesto, e a guardare bene non sono concetti del tutto nuovi. Quello che c’è davvero di nuovo è che i tempi sono maturi per una diffusione di massa di idee e processi per ora implementati

BWR 3/2017

47


of an intelligent network and when manufactured goods are capable of communicating with the equipment used to transport them. It will be possible to manage and control the entire goods flow, while at the same time allowing for independent vehicle management. The fundamentals of Industry 4.0, including traceability systems, sensors, connectivity and Big Data, are ideally suited to this situation, and in reality are not entirely new concepts. What is really new is that the time has come for mass diffusion of ideas and processes that so far have been adopted only in pilot projects or in research. Industry must now embrace these principles and implement the smart factory concept. Moreover, technological development on its own will no longer be sufficient -it is only through knowledge of processes and of what makes a factory smart that it will be possible to truly innovate production activities. The key to all of this is traceability of the various production stages with the aim of implementing interactive real-time decision-making processes. What form will this change typically take? It will start out from small and medium-sized industrial companies that have sufficient flexibility to respond to the needs of the market. In response to demand for rapid deliveries of customised products, the largest competitors with significant financial resources can afford to expand their warehouses to ensure that products are constantly available. Smaller companies instead need to focus on product and process engineering in order to identify critical points and adopt policies to improve efficiency and flexibility. The first step involves mapping all the materials collection points and managing characteristic pa-

48

BWR 3/2017

solo in progetti pilota o in fase di ricerca, e l’industria è pertanto chiamata ad attuare questi principi per l’implementazione del concetto di fabbrica intelligente. E non è solo una questione tecnologica, perché lo sviluppo della tecnologia non sarà più sufficiente. Solo con la conoscenza dei processi e un’idea di ciò che rende smart una fabbrica, si potrà realizzare davvero una innovazione nel modo di produrre. La chiave di tutto questo è la tracciabilità delle varie fasi di produzione, con l’obiettivo di implementare processi decisionali in tempo reale, in grado di interagire direttamente con esse. Quale è il profilo tipo di questo cambiamento? È necessario partire dal tessuto delle piccole e medie realtà industriali che si muovono sul mercato con lo spirito “artigiano” di chi è in grado di rispondere in modo flessibile alle richieste

del mercato. Un mercato che richiede prodotti personalizzati consegnati in tempi ridotti, dove i concorrenti più grandi, con impegni finanziari importanti, possono permettersi di ampliare i magazzini per avere sempre prodotto disponibile. Le aziende di dimensioni inferiori possono invece lavorare sull’ingegnerizzazione di prodotto e di processo per comprendere quali sono i punti cruciali e implementare politiche di efficienza e flessibilità. Il primo passo è la mappatura di tutti i punti di raccolta materiali gestendone i parametri caratteristici. Il secondo richiede la riprogettazione logica dei magazzini e dei relativi centri lavoro. Infine, occorre introdurre un sistema automatico di gestione just in time delle attività di assemblaggio, combinato con un sistema di monitoraggio delle varie fasi di lavorazione, magari tramite tecnologia RFID (etichetta elettronica) e sistemi robotizzati di movimentazione e pallettizzazione. Il risultato è un si-


topics

rameters. The second involves redesigning the warehouses and work centre logic. Finally, it is necessary to introduce an automatic just-in-time assembly activity management system, combined with a monitoring system for the various processing phases, if possible using RFID (electronic labelling) technology and robotic handling and palletising systems. The result is a system with simple features but a complex nervous system that is strongly focused on the new challenges of the Factory 4.0, in other words computer-assisted systems that control entire work processes fully automatically. These autonomous systems are capable of handling an entire process fully independently. Modern logistics systems have very little in common with the one-dimensional goods storage and distribution systems that we have been accustomed to in the past. As previously mentioned, this is due to the development of cloud software technologies that create a new level of interactivity between all players involved in the process of change. The key to this process is data, which must be collected, processed and associated with processes and goods. Information must flow between machines in real time so that process data can have a lasting impact on production activities. And it is here that the methods for storing and analysing Big Data play a particularly important role, as they ensure that all data (current and forward-looking) become available rapidly. The challenges are enormous. First of all it is necessary to implement a traceability system that uses innovative technologies based on the paradigms of RFID or the Internet of Things (IoT) which are capable of locating and acquiring in-

stema semplice nei lineamenti, ma complesso nel sistema nervoso, fortemente orientato alle nuove sfide della fabbrica 4.0: sistemi assistiti da computer che controllano in modo completamente automatico interi processi di lavoro; possono operare autonomamente e sono quindi in grado di gestire un intero processo in modo indipendente. La logistica dei tempi moderni ha molto poco in comune con l’archiviazione “monodimensionale” e la distribuzione di beni a cui ci siamo abituati fino ad oggi. Ciò è dovuto, come già sottolineato, alle tecnologie di software “on the Cloud” che consentono un nuovo livello di interattività tra tutti i soggetti coinvolti in questo processo di cambiamento. Il punto centrale di questo processo è il dato, che va associato ai processi e ai beni, va raccolto e processato. Le informazioni devono fluire tra le macchine in tem-

po reale in modo che i dati processati possano avere un effetto permanente sulla produzione in corso. Ed è qui che le modalità di conservazione e analisi dei BigData giocano un ruolo particolarmente importante, in quanto assicurano che tutti i dati - attuali e previsionali - siano disponibili rapidamente e in tempo reale. Le sfide connesse sono immense. Per prima cosa è necessario implementare un sistema di tracciabilità con tecnologie innovative basate sui paradigmi degli RFID o dell’Internet of Things (IoT) che siano in grado non solo di localizzare, ma anche di acquisire informazioni in modo autonomo. La seconda sfida è legata all’enorme flusso di dati che ne consegue, che richiede una vasta riorganizzazione dell’infrastruttura IT. A questo punto viene spontaneo chiedersi se prima o poi le tecnologie intelligenti verranno pienamente accettate in produ-

BWR 3/2017

49


formation autonomously. The second challenge relates to the consequent enormous flow of data, which requires a major reorganisation of the IT infrastructure. At this point the question arises as to whether smart technologies will sooner or later be fully accepted into production and what the consequences will be for warehouse logistics. The most interesting challenge in the context of Industry 4.0 is that of intelligent transport systems, the so-called “cellular transport systems”. These consist of swarms of autonomous vehicles that can perceive their surroundings using laser scanners, infrared sensors and RFID chips and can navigate to their destinations independently. These devices do not require a central control system and can exchange incoming transport orders, set the rules governing rights of way and share data on the position of each vehicle in the warehouse. The fact that each shuttle performs its own decentralised data processing means that the entire control system develops in a distributed fashion. And if interruptions occur, the swarm of vehicles reacts independently. But is this future scenario still a long way off? Perhaps it is, but if we look around we may discover that it’s closer than we thought. The latest remote assistance technologies on the other and are now well estabilished.

50

BWR 3/2017

zione e quali saranno le conseguenze nella logistica di magazzino. La sfida più interessante, in ottica di Industria 4.0, sono i sistemi di trasporto intelligenti: i cosiddetti “sistemi di trasporto cellulare”. Si tratta di sciami di veicoli autonomi che possono percepire l’ambiente circostante utilizzando in modo indipendente scanner laser, sensori a infrarossi, e chip RFID, e navigare alle rispettive destinazioni in maniera autonoma. Senza necessità di un sistema di controllo cen-

trale, questi dispositivi possono scambiare gli ordini di trasporto in arrivo tra di loro, impostare le regole che disciplinano il diritto di passaggio e condividere i dati sulla posizione di ogni veicolo nel magazzino. Dal momento che ogni navetta elabora le informazioni in modo decentrato, l’intero sistema di controllo si sviluppa in modo distribuito e, se si verificano interruzioni, lo sciame di vetture reagisce in proprio. Ma siamo ancora lontani da questo futuro? Forse se ci guardiamo intorno lo scopriamo più prossimo di quanto immaginiamo. Quello che è già realtà consolidata, invece, sono le nuove tecnologie per l’assistenza remota. Teleassistenza e telecontrollo dei beni strumentali sono due temi non nuovi nel panorama dell’automazione. Le prime espe-


topics

Remote assistance and monitoring of capital equipment is hardly a new concept in the automation sector. The first experiments date back to the 1980s with the introduction of increasingly efficient and effective communication systems, but it is only recently that a truly multidisciplinary science has begun to emerge. These two technological areas are now seeing a revival thanks to the diffusion of new enabling technologies that allow particularly attractive services to be developed. A further boost has come from the dissemination of a culture of maintenance that aims to improve the effectiveness of processes without automatically increasing costs. The situation is being further revolutionised by the diffusion of the concepts of Industry 4.0. Machines are increasingly interconnected and sensorised, a factor that helps manufacturers optimise maintenance and technical support. Rather than having to travel out to customers’ sites, engineers can access machines remotely to diagnose problems and provide assistance during installation and maintenance. In both cases customers benefit from faster response times and can make use of all the technical resources provided by the company team rather than just those of the individual service engineer. The starting point for all this is a new vision in which services are seen as a new way of creating value. This is reflected in the international economic scenario in which capital goods manufacturers who have succeeded in combining customer support with a strong sales performance have gained a competitive advantage over those that continue to adopt traditional sales models. This reflects a transition from a business model focusing on products (which therefore determine competitiveness through improved performance, price and flexibility) to a corporate vision that places service firmly at the heart of its value proposition and generates profit margins by optimising management costs. To create an effective remote assistance service today it is es-

rienze in questo contesto risalgono agli anni ‘80 con l’introduzione di sistemi di comunicazione sempre più efficienti ed efficaci, ma solo ai giorni nostri si può parlare della nascita di una vera e propria scienza multidisciplinare. Oggi questi due ambiti tecnologici stanno vivendo, infatti, una nuova primavera grazie alla diffusione di nuove tecnologie abilitanti che permettono lo sviluppo di servizi particolarmente appetibili. Una ulteriore spinta sta provenendo dalla diffusione di una cultura della manutenzione, che vuole aumentare l’efficacia dei processi, senza necessariamente un incremento dei costi. La diffusione dei concetti dell’Industria 4.0 sta cambiando notevolmente il panorama: le macchine sono sempre più connesse e sensorizzate e questo aiuta i costruttori a ottimizzare efficacemente la manutenzione, offrendo il miglior supporto possibile: anziché raggiungere la sede del cliente, il tecnico può accedere alle macchine a distanza per diagnosticare la fonte del problema o fornire supporto du-

rante l’installazione e la manutenzione. In entrambi i casi, il cliente può beneficiare di tempi di risposta più rapidi e contare su tutte le risorse tecniche del team aziendale invece che su quelle del singolo operatore. Il punto di partenza di tutto questo è un cambio di prospettiva: i servizi diventano il centro di un nuovo modo di creare valore. Il panorama economico internazionale mostra infatti come le imprese costruttrici di beni strumentali che hanno abbinato servizi alla sola vendita del bene hanno acquisito posizioni di vantaggio sui mercati rispetto ai modelli di vendita tradizionali. In altre parole, si passa dal modello di azienda che mantiene il prodotto come nucleo del suo Business Model (e che determina pertanto la sua competitività lavorando su prestazioni, aprezzo e flessibilità) a quello di azienda che vede il servizio come cuore della sua “value proposition”, traendo marginalità dall’ottimizzazione dei costi di gestione. Progettare oggi un buon servizio di Teleassistenza non

BWR 3/2017

51


topics

sential to take account of two key factors. The first is purely economic in nature and involves careful planning of the costs and prices of the service. The second regards technology and requires effective planning of the workflow and of the enabling technologies used. The key point is integration of ICT and BigData technologies into traditional machinery and process automation. Innovation can certainly improve coordination between the various company figures responsible for design, after-sales support and spare parts, but careful analysis is needed in order to properly understand this model. The typical architecture is centred around an operations centre, which can be either manned or automated and serves to collect data from the field, analyse KPIs (key performance indicators) and formulate appropriate strategies. As information is acquired from the field, there is no unique formula for determining the optimal set of measures to be adopted. The crucial factor is the manufacturer’s ability to link the data with the KPIs and with the actions that need to be taken. This leads to a need for close collaboration between the technical department whose job is to design and develop the machine and the customer care department responsible for providing support throughout the machine’s entire life cycle. For this purpose, Smart Data capable of providing useful information is needed. In more complex architectures, a virtual twin of the machine is generated in order to simulate a system benchmark, which acquires greater detail as information is collected. This approach consists essentially of four steps: 1. Data collection: Data can be collected either offline or online by measuring significant values (for example vibration data and electrical characteristics of the actuators), along with boundary conditions such as humidity, temperature and process data). These data can be divided into two main categories, fault data and process data. 2. Data analysis: Firstly, the data need to be validated and cleaned to ensure that conditions such as production starts or stops do not result in incorrect interpretations of the system’s operation. The acquired information can then be compared with the set thresholds or used as inputs for statistical or analytical

52

BWR 3/2017

può prescindere da due aspetti fondamentali. Il primo, puramente economico, prevede un’attenta pianificazione dei costi e dei prezzi di vendita del servizio; il secondo, di carattere tecnologico, richiede la corretta pianificazione del flusso di lavoro e delle tecnologie abilitanti usate. Il punto chiave è l’integrazione delle tecnologie ICT e BigData nelle tradizionali automazioni di macchinario e di processo. È indubbio che questa innovazione può migliorare il coordinamento tra le varie funzioni di progettazione, assistenza post vendita e ricambistica, ma la comprensione di questo modello richiede un’attenta analisi. L’architettura tipica vede una centrale operativa come cuore del sistema. Questo punto di smistamento delle informazioni può essere presidiato o automatizzato e ha il compito di raccogliere dati dal campo, analizzarne i KPI (key performance index) e formulare le opportune strategie. La raccolta delle informazioni viene dal campo e non esiste un’unica ricetta per definire quale sia il set ottimale di misure da implementare. Qui entra in gioco la capacità del costruttore di mettere in relazione i dati con i KPI e le azioni da intraprendere. Diventa pertanto necessaria una stretta collaborazione tra l’ufficio tecnico che progetta e sviluppa la macchina e l’ufficio addetto al customer care che ne segue l’intero ciclo di vita.

Ciò che serve prevalentemente sono degli Smart Data in grado di fornire le informazioni utili. Nelle architetture più complesse si definisce un gemello virtuale del macchinario, in grado di fornire in simulazione un benchmark del sistema in esame che si arricchisce di dettagli man mano che le informazioni vengono raccolte. L’attuazione di questo approccio è basato essenzialmente su quattro passi: 1. La raccolta dei dati: Può avvenire sia offline che online, attraverso la misura di grandezze significative (ad esempio dati di vibrazione, caratteristiche elettriche degli attuatori), ma anche condizioni di contorno (come umidità, temperature e dati di processo). Questi dati si distinguono essenzialmente in due categorie, dati di guasto e dati di processo. 2. L’analisi dei dati: Per prima cosa i dati necessitano di essere validati e ripuliti per evitare che condizioni come l’avviamento produttivo o il suo arresto possano introdurre delle cattive interpretazioni del funzionamento del sistema in esame. Le informazioni così raccolte possono essere impiegate per confrontarle con delle soglie definite, oppure usate come ingressi di modelli matematici statistici o analitici



topics mathematical models that provide an accurate prediction of the machine’s behaviour. 3. Choice of corrective action: After determining the fault conditions and the components involved, the next step is to choose the corrective actions that need to be taken and when. This is crucial to ensure correct implementation of the remote assistance model. The business intelligence systems must be able to dialogue with the technical department in order to determine the best strategy without having to leave the company premises. At this stage it is crucial to combine conventional data with information provided by integrated vision and augmented reality systems. 4. Implementation of maintenance and remote assistance: This is the key point of the remote assistance service, and it is here that next-generation technologies, especially augmented reality, can prove useful. Augmented reality (AR) is one of the most promising enabling technologies for these applications. Through the use of devices such as laptop computers and tablets, as well as new wearable tech such as dedicated glasses, real-world objects can be associated with additional levels of digital information. During the machine management stage, the machine or electrical system components can be supervised using these devices in order to view detailed information associated with each individual part requiring checks or servicing. This information can be displayed constantly or may appear as popup windows next to the components requiring additional information, or as interactive manuals on-board the machine with the purpose of instructing the technician on the correct procedures to follow. This technology therefore clearly facilitates and speeds up operations in the field while at the same time improving the efficiency and effectiveness of the remote service systems. Statistics have revealed an up to 30% improvement in performance and greater involvement on the part of operators. Costs may potentially be cut by up to 25% by performing more efficient maintenance, replacing components and identifying real as opposed to apparent fault conditions.As well as minimising human error and ensuring greater safety, these technologies offer a real opportunity to provide extensive and more effective support to end customers by introducing new services that enhance the value chain. 5

www.CeramicWorldWeb.it Follow us also on Social Networks. Daily updates! Search “Ceramic World Web” and “Tile Edizioni”

che offrono una buona previsione del comportamento del macchinario. 3. Decisione delle azioni correttive: Una volta determinate le condizioni di guasto e i componenti oggetto dell’intervento, è il momento di scegliere le azioni correttive e il tempo in cui intervenire. Questo è il punto cruciale che caratterizza la corretta implementazione del modello di teleassistenza che si vuole realizzare. È necessario che i sistemi di business intelligence siano in grado di dialogare con le funzioni tecniche per decidere la strategia migliore da condurre senza spostarsi dalla sede aziendale. A supporto di questa fase diventa cruciale affiancare ai classici dati anche informazioni che provengono da sistemi integrati di visione e di Realtà Aumentata. 4. Implementazione della manutenzione e della teleassistenza: È questo il punto chiave del servizio di teleassistenza, dove le tecnologie di nuova generazione possono venire in aiuto, in modo particolare la Realtà Aumentata. La Realtà Aumentata (AR) è una delle tecnologie abilitanti più promettenti in questo contesto e permette di agganciare agli oggetti del mondo reale livelli aggiuntivi di informazione digitali attraverso l’impiego di dispositivi come computer portatili e tablet, ma anche

nuovi sistemi indossabili, come occhiali appositi. Nella fase di gestione dei macchinari, il controllo delle parti della macchina o dell’impianto elettrico può essere risolto grazie all’impiego di tali dispostivi su cui trasmettere informazioni dettagliate, in sovraimpressione rispetto a ogni singola parte su cui si devono effettuare controlli o interventi. Queste informazioni possono essere fisse oppure apparire come cartelli “pop up” a fianco delle componenti di cui si necessita ulteriore spiegazione, oppure come manuali interattivi a bordo macchina allo scopo di fornire istruzioni al tecnico sulle corrette procedure di intervento. Appare chiaro pertanto come questa tecnologia supporti e velocizzi le operazioni sul campo aumentando, nel contempo, i livelli di efficienza e di efficacia dei sistemi di teleassistenza. Alcune statistiche indicano miglioramenti della performance fino al 30% e un maggiore coinvolgimento degli operatori. Sul fronte costi esistono potenziali di riduzione fino al 25% grazie ad una più efficiente manutenzione, sostituzione di componenti, identificazione e definizione delle reali condizioni di guasto, a volte solo apparenti. Oltre a minimizzare l’errore umano garantendo maggiore sicurezza, vi è la possibilità concreta di offrire un supporto esteso e più efficace al cliente finale con l’implementazione di nuovi servizi che vanno a incrementare la catena del valore. 5


China International Ceramics Technology, Equipment, Building Ceramics & Sanitaryware Exhibition

By CCPIT BUILDING MATERIALS SUB-COUNCIL

CERAMICS CHINA 2018 to meet over

Come to

1000 global exhibitors with new tech,new idea and new gear!

2018.05.30-06.02 China Import and Export Fair Complex Guangzhou

Contact: CCPIT Building Materials Sub-council Tel: 0086 10 88082338 Fax: 0086 10 88082338 e-mail: info@ceramicschina.net liuyan@ccpitbm.org www.ceramicschina.net


Tecnofiliere The TF-Ecowash professional washing machine is the new solution from Tecnofiliere for die washing. It is a simple but effective system that avoids damaging sensitive parts of the die (hard metal cores and bars, chrome steel core holders, etc.). Technical characteristics: • Series 47 professional piston pump with pressure regulator, detergent injector and total stop system incorporated into the head; • Continuous-duty 4-pole electric motor (1450 rpm) with double bearing and thermal protection; • 50 or 60 Hz three-phase power supply; • Capacity: 21 l/min; • Pressure: 150 bar; • Absorbed power: 7.5 kW: • Pump-motor coupling by means of elastic joint for fewer vibrations and greater reliability; • Delayed total stop control: a device that halts operation of the machine 20 seconds after the spray gun has closed and allows it to start again when the spray gun has reopened; • High loading capacity oversized wheels which facilitate transport on uneven surfaces and steps and are extremely tough in the event of impact; • Frame made of anti-shock material (high-density polyethylene), with integrated lance holder and hose reel;

56

BWR 3/2017

• 15 m high-pressure hose; • Professional lance; • Accessory holder in trolley. The advantages offered by this technology include: • Practicality: the same handle is used to select machine on/off and detergent dosage functions; • Practical detergent delivery: thanks to the incorporated tank (25 l) it is sufficient to control the lance for simple low-pressure delivery; • Longer lifetime of mechanical components; • Energy saving. ■ ■ L’idropulitrice professionale modello TF-Ecowash è la nuova soluzione di Tecnofiliere ideale per effettuare le operazioni di pulitura delle filiere. Si tratta di un sistema semplice ed efficace, che permette di non danneggiare le parti sensibili della filiera (tasselli e barrette in metallo duro, ponti in acciaio cromato…). Caratteristiche tecniche: • Pompa a pistoni professionale serie 47, con regolatore di pressione, iniettore detergente e sistema total stop integrati nella testata; • Motore elettrico a 4 poli (1450 rpm) a servizio continuo, con doppio cuscinetto e protetto termicamente; • 50 o 60 Hz trifase; • Portata : 21 l/min; • Pressione : 150 bar;

• Potenza assorbita : 7,5 kW; • Accoppiamento pompa-motore tramite giunto elastico, che garantisce minori vibrazioni e una maggiore affidabilità; • Comando total stop ritardato: dispositivo che interrompe il funzionamento della macchina dopo 20 secondi dalla chiusura della pistola e la fa ripartire alla sua riapertura; • Ruote iperdimensionate ad alta capacità di carico che facilitano il trasporto su superfici sconnesse e gradini, molto resistenti in caso d’urto; • Telaio in materiale antiurto (polietilene ad alta densità), con porta lancia e avvolgitubo inte-

grati; • Tubo alta pressione 15 m; • Lancia professionale; • Porta accessori nel carrello. Tra i vantaggi della tecnologia, si possono riassumere: • Praticità: la stessa manopola permette di selezionare le funzioni accensione/spegnimento macchina e dosaggio detergente; • Pratica erogazione detergente: grazie al serbatoio incorporato (25 l) è sufficiente agire sulla lancia per una semplice erogazione a bassa pressione; • Maggiore durata dei componenti meccanici; • Risparmio energetico.


Latest technologies

Sacmi Sacmi is presenting TMB, the new multiwire cutter with rolling bevel system for cutting and chamfering four sides of facing bricks. The machine consists of an inlet conveyor; inlet pusher; material lifting/ cutting system (vertical carriage); cutting unit; upper pusher; exit conveyor. All the main items of handling equipment (inlet pusher, upper pusher and lifting system) are controlled by means of a connecting rod/crank system, while motor management is based on torque control (the motors for these movements all feature feedback control). This improves the dynamism of the entire operating cycle. The pre-cut column is transported to the centre of the machine by means of a toothed belt conveyor. Transfer is carried out on rollers with the aid of a pusher device positioned on the lifting/cutting system. During the lifting stage the column is cut to measure by the cutting unit and then transferred onto the outlet conveyor by the upper pusher. Chamfering on all

four sides is carried out during the two previous stages. The cutter wires can be cleaned at each cycle or at programmed intervals and the chamfering rollers are motor-driven and synchronised with the feed rate of the material being processed. Main technical characteristics: • Independent wire tensioning with pneumatic spring; • Automatic wire cleaning with every cycle (programmable); • Breakage control of each individual wire; • Easy access for inspection, cleaning and replacement of broken wires; • Chamfer depth setting by means of graduated rod; • Rapid replacement of the cutting and chamfering unit; • Production: up to 12 cycles per minute; • TMB024: cutting from 18 to 24 pieces; cycle time 5 seconds 12 cuts per minute; • TMB030: cutting from 25 to 30 pieces; cycle time 6 seconds -10 cuts per minute.

■ ■ Sacmi presenta TMB, la nuova taglierina multifili con bisellatura a rotolamento, un sistema di taglio e smussatura su quattro lati per mattoni faccia a vista. La macchina è composta da trasporto ingresso; spintore ingresso; sistema di sollevamento/taglio materiale (carrello verticale); gruppo di taglio; spintore superiore; trasporto in uscita. Tutte le apparecchiature più importanti di spostamento (spintore in ingresso, spintore superiore, e sistema di sollevamento), vengono comandate attraverso un sistema biella/manovella e la gestione dei motori avviene in controllo di coppia (i motori di questi movimenti sono tutti retro azionati). Questo permette di avere una migliore dinamicità in tutto il ciclo di funzionamento. Il filone pretagliato viene portato al centro della macchina tramite un trasportatore a cinghie dentate. La traslazione avviene su rulli con l’ausilio di un dispositivo di spinta posizionato sul sistema di sollevamento/taglio. Nella fase di sollevamento, il filone viene tagliato a misura attraverso il gruppo di taglio e successivamen-

te traslato sul trasportatore in uscita tramite lo spintore superiore. La smussatura sui quattro lati avviene nelle due fasi precedenti. I fili di taglio possono essere puliti ad ogni ciclo oppure a cicli programmati e tutti i rulli bisellatori sono motorizzati in sincronismo con la velocità del materiale lavorato. Caratteristiche tecniche principali: • Tensionamento indipendente dei fili con molla pneumatica; • Pulizia automatica dei fili ad ogni ciclo (programmabile); • Controllo rottura del singolo filo; • Accesso facilitato per ispezione, pulizia e sostituzione del filo rotto; • Regolazione con asta graduata della profondità di smussatura; • Sostituzione rapida del gruppo di taglio e bisellatura; • Produzione: fino a 12 cicli al minuto. • TMB024: taglio da 18 a 24 pezzi; tempo ciclo 5 secondi = 12 tagli al minuto. • TMB030: taglio da 25 a 30 pezzi; tempo ciclo 6 secondi = 10 tagli al minuto.

BWR 3/2017

57


Ar-San Makina Multa is the new-generation vacuum extruder produced by AR-SAN Makina (Turkey), which has redefined the role of extrusion in the world of heavy clay and a number of other sectors. It is an innovative technology concept designed to improve various aspects of production, including environment, energy, quality, cost and efficiency. Environment: Multa produces

high-quality bricks and roof tiles which contribute to the quality of the surrounding environment. Energy: Multa new-generation high-performance extruders ensure high efficiency and lower energy use. Quality: The main characteristics of the system include high-precision engineering based on the outstanding capabilities of the Ar-San technical staff, as well as innovation on all machines.

Efficiency: Together with high efficiency, Multa also stands out for its competitive cost and impeccable after-sales service, characteristics that are shared by all AR-SAN machines. As well as the brick and roof tile industry, Multa can also be used in the ceramic, bentonite and coal dust sectors and is supplied in compliance with standards in force in the various countries of destination. AR-SAN MAKINA has been a major international player for more than 45 years and is renowned for its dedication to meeting customers’ needs. ■ ■ Multa è l’estrusore di nuova generazione realizzato da AR-SAN Makina (Turchia), che ha ridisegnato il ruolo dell’estrusione nel mondo del laterizio e in diversi altri settori. Si tratta di una tecnologia innovativa volta a migliorare diversi aspetti della produzione: ambiente, energia, qualità,

costi ed efficienza. Ambiente: Multa garantisce tegole e mattoni di alta qualità che vanno a impreziosire l’ambiente circostante; Energia: Gli estrusori Multa di nuova generazione, ad elevata efficienza, assicurano elevate prestazioni con il minor consumo energetico; Qualità: Elevati standard di precisione e ingegneria, merito delle competenze del qualificato staff tecnico di cui Ar-San dispone, insieme agli elementi innovativi inseriti, sono i requisiti principali del sistema; Efficienza: Accanto all’alta efficienza Multa si distingue per il costo concorrenziale e l’impeccabile servizio post vendita, tra i punti di forza di tutte le macchine ARSAN. Oltre al settore del laterizio, Multa è destinato anche per i segmenti della ceramica, bentonite e carbone e viene fornito nel rispetto delle norme in vigore nei vari Paesi di destinazione. La particolare dedizione al cliente dell’azienda turca, sempre attenta a soddisfare tutte le esigenze, ne fanno un punto di riferimento internazionale da oltre 45 anni.

Smac As part of its wide range of technologies, Smac offers innovative systems for decorating extruded bricks by applying granulates and sand. Dry decoration is normally performed using coloured powder granulates in sizes that vary according to the desired final effect. These colours are readily available on the market for a relatively low cost and do not involve a particularly difficult preparation process. Thanks to the small dimensions of the application system, this kind of

58

BWR 3/2017

decoration can easily be applied to green pieces at the extruder exit prior to cutting. For this purpose, a sandblasting machine with special applicator nozzles is used. The granules must have a maximum diameter of approx. 5-6 mm. The possible combinations depend on the diameter of the nozzle, the oscillating movement of the spray gun and the conveyor speed. Glue/fixative needs to be applied before and after application and pressing rollers may be required to ensure effective adhesion of gran-

ular material. Further scope for decoration comes from the possibility of installing a module with engraved and shaped pressure rollers at the sandblasting machine exit. This gives the bricks a final rustic effect with the desired texture and a maximum engraving depth of 20 mm. A large catalogue of textured surfaces and embossed designs is available to customers at the Smac graphic workshop. The company’s staff can also propose custom projects based on 3D digital images.

■ ■ Nell’ambito della vasta offerta tecnologica, Smac propone anche gli innovativi sistemi per la decorazione di mattoni estrusi, mediante l’applicazione di granulati e sabbie. La decorazione a secco viene normalmente eseguita con l’utilizzo di polveri colorate di dimensioni variabili a seconda dell’effetto finale desiderato. Le colorazioni, facilmente reperibili sul mercato, hanno costi ridotti e non richiedono preparazioni preliminari difficoltose. Tale tipologia di decora-


Latest technologies

zione può essere effettuata facilmente all’uscita dell’estrusore prima della macchina taglierina, grazie alle ridotte dimensioni dell’impianto di applicazione. Allo scopo è utilizzata una macchina sabbiatrice dotata di speciali ugelli applicatori. I granuli devono avere un diametro massimo intorno ai 5–6 mm. Le possibili combinazioni dipendono dal diametro dell’ugello, dalla movimentazione della pistola e dalla velocità di avanzamen-

to dei pezzi. È necessaria l’applicazione di colla/fissativo e la dotazione di eventuali rulli pressori per la corretta adesione del materiale granulare. Un’ulteriore possibilità di decorazione è data dall’applicazione, all’uscita della sabbiatrice, di un modulo con rulli pressori incisi e sagomati che assegneranno al mattone un aspetto finale di tipo rustico, con la texture desiderata e profondità di incisione fino a

20 mm. Presso laboratorio grafico Smac è a disposizione della clientela un ampio catalogo di superfici strutturate e disegni a rilievo; lo

staff è in grado inoltre di personalizzare qualsiasi progetto grazie alla creazione digitale di immagini 3D “su misura”.

Ferrari & Cigarini MTA003 is the brick cutting machine designed by Ferrari & Cigarini for cutting corner strips. Advantages: • Two high-power motors for horizontal cutting (pre-cut and cut) up to a maximum width of 400 mm. • An advanced head dimension viewing system to facilitate and speed up size changeover. • Increase in cutting throughput of soft mix brick compared with the MTA002. The machine has a strong and rugged structure to improve tool lifetime and cutting quality. This machine has already been supplied to numerous companies and continues to be highly successful in terms of productivity, quality, and simplicity and ease of use by the operator.

■ ■ MTA003 è la macchina per il taglio del mattone studiata da Ferrari & Cigarini per la produzione di listelli faccia a vista angolari. Vantaggi: • Due motori di grande potenza per il taglio in orizzontale (pretaglio e taglio) fino ad una larghezza massima di 400 mm; • Sistema avanzato di visualizzazione delle quote delle teste per facilitare e ridurre i tempi di cambio formato; • Aumento della produzione sul taglio del mattone di impasto tenero rispetto alla MTA002;

La struttura robusta della macchina consente di migliorare la durata dell’utensile e la qualità del taglio. Fornita a numerose aziende, continua a riscontrare un ottimo successo sotto l’aspetto della produttività, qualità, semplicità e facilità d’uso da parte dell’operatore.

BWR 3/2017

59


Capaccioli In view of the numerous requests coming from markets where solid fuels (such as coal dust, petroleum coke, sawdust and pomace) continue to be used due to the prohibitively high costs of fuel oil and gas, Capaccioli has decided to develop new technologies dedicated specifically to these fuels. The Sinalunga, Italy-based company, which boasts many years of experience in designing and building combustion plant burners for the ceramic and brick industries, has developed combustion and feeding systems for both Hoffmann and tunnel kilns. The use of solid fuels results in an excess of combustion ash, so special systems inside tunPARAMETER PARAMETRO

set temperature. This type of burner is also available for Hoffmann kilns. ■ ■ Le numerose richieste provenienti da specifiche aree di mercato dove, a causa dei costi proibitivi dell’olio combustibile e del gas si impiegano ancora combustibili solidi (polverino di carbone, coke di petrolio, segatura e sansa), hanno spronato Capaccioli a sviluppare nuove tecnologie mirate allo scopo. L’azienda di Sinalunga, con esperienza pluriennale nell’ambito dei bruciatori da combustione per il settore ceramico e del laterizio, ha infatti realizzato dei sistemi di combustione e alimentazione per forni Hoffmann e a tunnel. L’impiego dei combu-

COAL (PET COKE)

SAWDUST (WOOD)

POMACE OIL (OLIVES)

1100

1100

1100

770

770

770

170

170

170

1000

1000

1000

Potenza massima (kW)

Rated input (kW)

Potenza nominale (kW)

Minimum Input (kW) Potenza minima (kW)

Maximum Temperature (C°) Temperatura massima (C°)

Along with the burners, Capaccioli also produces solid fuel grinding, storage and distribution systems: • Fuel grinding and distribution systems; • Electronic dosage control systems;

BWR 3/2017

Model BR-SFB solid fuel burner The SFB feeding system is specially designed for the use of solid fuels. The solid fuel container incorporates a stirrer to prevent solidification of the fuel. The fuel is injected into the individual nozzles by means of a high pressure fan. The variable-speed independent volumetric feeders allow the fuel supply to be controlled in such a way as to ensure uniform temperature and maximum kiln yield. The individual feeders can be adjusted in ratios ranging from 1 to 1.7. A control panel uses a pyrometric probe to adjust the

CARBONE (COKE DI PETROLIO)

Maximum Input (kW)

60

nel kilns are needed to minimise ash production.

SEGATURA (LEGNO)

• Auto-ignition burners for the combustion zone; • Burner heads specifically designed to optimise combustion; • Compatible with coal and fuels of plant origin (biomass); • Different powers available for

OLIO DI SANSA (OLIVE)

all ceramic industry applications. Capaccioli also produces control panels for various types of tunnel kilns according to the needs of customers and the types of kilns installed. The wide product range also includes general con-

stibili solidi provoca un eccesso di ceneri, ragion per cui nei forni a tunnel sono necessari particolari sistemi che permettono di ridurle al minimo. Bruciatore a combustibile solido modello BR-SFB L’alimentatore SFB è stato realizzato appositamente per gli impianti che utilizzano i combustibili solidi. Al contenitore del combustibile è stato incorporato un agitatore per prevenire la solidificazione dello stesso. Attraverso un ventilatore ad alta pressione, il combustibile viene iniettato nelle singole lance. I dosatori volumetrici indipendenti a velocità variabile, permettono una regolazione modulante dell’alimentazione del combustibile, in modo da ottenere un’uniformità della temperatura unita alla massima resa del forno. La possibilità di regolazione dei singoli dosatori ha un rapporto da 1÷1,7. Un quadro di comando e controllo, tramite sonda pirometrica, provvede alla regolazione termica della temperatura impostata. Questo tipo di bruciatore è disponibile anche per forni Hoffmann. trol panels for kilns which control thermal aspects as well as all the kiln equipment (chimney, fumes, recirculation, back pressure, ceiling cooling, etc.) as well as automatic kiln control and supervision functions according to different types of products. The control


Latest technologies

panels undergo R&D, design and construction at the workshop in Italy and are installed by qualified technical staff. ■ ■ Oltre ai bruciatori Capaccioli realizza anche impianti di macinazione, stoccaggio e distribuzione per combustibili solidi quali: • Sistemi di macinazione e distri-

buzione del combustibile; • Sistemi di dosaggio a controllo elettronico; • Bruciatori ad auto-accensione per zona cottura; • Teste bruciatori appositamente studiate per l’ottimizzazione della combustione; • Compatibilità con uso di carbone e combustibili di origine vegetale (biomasse);

• Diverse potenze disponibili per tutte le applicazioni del settore ceramico. Capaccioli produce inoltre quadri di comando e controllo per forni a tunnel in differenti tipologie, secondo le necessità del cliente e in relazione ai sistemi di cottura installati. All’interno della vasta offerta sono contenuti quadri di comando generale per forni che compren-

dono, oltre alla parte termica, anche il controllo di tutte le apparecchiature del forno (camino, fumi, ricicli, contropressione, raffreddamento volta, ecc...), nonché la gestione automatica e la supervisione del forno per tipi di prodotto. Lo studio, la progettazione e la costruzione dei quadri vengono realizzati nella sede italiana e installati da personale tecnico qualificato.

Technical characteristics: • Normalised electrowelded steel body; • Hi-tech reduction unit with parallel axis gearbox; • Gear motors for independent blade control; • High-performance auger profile (standard augers without anti-wear coating); • Cylinder coating made of special anti-wear cement; • Electric and electronic sensors for monitoring operating characteristics.

■ ■

Caratteristiche tecniche: • Corpo in acciaio elettrosaldato normalizzato; • Riduttore ad alta tecnologia: ad assi paralleli; • Motoriduttori per comando indipendente degli aspi; • Profilo delle eliche ad alto rendimento (eliche standard senza rivestimento antiusura); • Rivestimento cilindro in cemento speciale antiusura; • Sensori elettrici ed elettronici per il monitoraggio delle caratteristiche di funzionamento.

Bongioanni The Tecno 850 extruders are suitable for extruding and shaping wet clay in an automatic cycle and make up a complete series for any requirement and production capacity. Recognised on the market as extremely reliable machines that combine high performance and ease of use, these extruders are suitable for operation with AC motors with variable control of the rotational speed of the augers for any production requirement (Patent TO2001A000550).

Le mattoniere Tecno 850 sono adatte all’estrusione e formatura di argilla umida in ciclo automatico e costituiscono una serie completa per ogni esigenza e capacità produttiva. Riconosciute dal mercato come macchine ad altissima affidabilità, elevato rendimento, semplicità d’uso, sono adatte a lavorare con motori AC con controllo variabile della velocità di rotazione eliche per ogni esigenza produttiva (Brevetto TO2001A000550).

TECHNICAL DATA - DATI TECNICI Series Serie

TECNO 850

De-airing mixer

Weight

Pressione di lavoro

Potenza installata

Degasatore

Peso

t/h

bar

kW

\

kg

120÷170

16÷30

500

MIX820D

43,500

Working pressure

Produzione mat. verde

rpm 10÷17

Auger speed

Ø eliche

Giri eliche

mm 850

The Mix820D de-airing mixer complements the extrusion group and is suitable for mixing and preparing the clay prior to de-airing and extrusion. A set of paddle augers mounted on the two end-supported shafts mixes the clay and conveys it towards a set of continuous augers, which compress it against the front grids. These three-part grids can be replaced very easily through an inspec-

Installed power

Production of wet material

Auger Ø

tion door located on the vacuum chamber. Technical characteristics: • Double shafts with a square section assembled on bearings; • Axial thrust bearing on the head of the shaft; • Rigid joints between shaft support augers and shafts at the exit of the reduction unit; • Continuous paddle augers that can be disassembled into two parts;

• Chromium-plated rings to close the augers; • Earth breakers throughout the whole tank; • Tank with steel plate wear lining; • Double shaft reduction unit at the exit, parallel axis with completely tempered and casehardened steel gears. Gears rectified on tooth involute surface; • Oil bath lubrication on gears and reduction unit bearings.

■ ■ Macchina complementare al gruppo estrusore è l’impastatore degasatore Mix820D, adatto per l’impasto e la preparazione al degasaggio dell’argilla destinata all’estrusione. Una serie di eliche a paletta, montate sui due alberi supportati alle estremità, impastano e miscelano l’argilla convogliandola ad una serie di eliche continue, che la comprimono contro le gri-

BWR 3/2017

61


Latest technologies

glie frontali, filtrandola. Queste griglie sono realizzate in tre parti e sono sostituibili con estrema facilità attraverso un comodo portello posto sulla camera del vuoto. Caratteristiche tecniche:

• Doppi alberi a sezione quadra montati su cuscinetti; • Cuscinetto reggispinta assiale in testa all’albero; • Giunti rigidi tra alberi porta-eliche e alberi d’uscita riduttore;

TECHNICAL DATA - DATI TECNICI Dimensions of the tank - Dimensioni conca

2310 x 1385 mm

Ø augers - Ø eliche

820 mm

Distance between the centres of the augers’ shafts - Interasse alberi eliche

550 mm

N. of paddle augers - N. eliche a paletta

11 + 11

N. of continuous augers - N. eliche continue

2+2

Output - Produzione

130 m3/h

Installed power (6 poles) - Potenza installata (6 poli)

200 kW

Ø motor pulley - Ø puleggia motore

390 mm

Ø machine pulley - Ø puleggia macchina

1000 mm

V-belts type SPB - Cinghie tipo SPB Weight - Peso

ADVERTISING

12 pcs. 17.500 kg

•Eliche continue e a paletta scomponibili in due parti; • Anelli chiusura eliche cromati • Intralci su tutta la vasca; • Vasca con ri-

vestimento ad usura in lamiera; • Riduttore bi-albero in uscita, ad assi paralleli con ingranaggi in acciaio da cementazione e tempra totali rettificati su evolvente del dente; • Lubrificazione ingranaggi e cuscinetti riduttore a bagno d’olio.


Media planning and advertising.

Media relations.

Direct e-mail Marketing.

Restrained Measured

G e n t l e FORCEFUL a c c o m o d a t i n g

E m p h a t i c

Emphatic

Familiar

Sophisticated

Humorous

Determined

Content for websites, blogs and social media.

Database creation.

Dignified

Solemn

R e s p e c t f u l

Economic and technical articles, case histories, interviews and product data sheets.

Accomodating

Determined

HUMOROUS

Respectful Determined

Forceful

EMPHATIC Restrained F i r m L i v e l y Determined CONSIDERATE

Sincere

Emphatic

Direct Passionate

gentle

Earnest RESTRAINED

National and international press office.

Forceful

Passionate Discreet

Sophisticated

Diplomatic

Lively

lemn Formal dS o e t e r m i n e d Sophisticated Familiar

F o r c e f u l

relaxed

INFORMAL f i r m

Measured

L o f t y

Humorous

Accommodating

DETERMINED

Respectful

Direct

Determined

Firm

RESTRAINED

Sincere Resolute

gentle

Considerate

Emphatic

Resolute

T a c t f u l Forceful Emphatic

Determined

INFORMAL LOFTYS o l e m n

SERIOUS

Passionate

informal

Ta c t f u l

Discreet

Choose the TONE of your communication.

Organisation of events, technical conferences, open houses, workshops and educational initiatives.

INtono Comunicazione offers the services of Villa Marchetti, an eighteenth-century villa in Baggiovara (Modena) that has rooms equipped for any kind of event. www.villamarchetti.it

INtono Comunicazione S.r.l. - Via Martinella, 71 - 41043 Maranello (MO) - c/o Omniadvert S.p.A.

ufficiostampa@intonocomunicazione.it www.intonocomunicazione.it




Made with Italy

You imagine, we create. The Company Marcheluzzo Impianti founded in 1971 is a family company with great experience and a comprehensive program of production, from the design to the construction of complete plants for the production of any type of material for the heavy clay and ceramic industry.

La Société Marcheluzzo Impianti fondée en 1971 est une entreprise de caractère familiale de grande expérience pouvant offrir un programme de fabrication complet à partir du projet, jusqu’à la réalisation des usines complètes pour la production de tous types des produits en terre rouge cuit et céramique.

Marcheluzzo Impianti s.r.l. | Via Brenta, 7 | 36033 Castelnovo di Isola Vicentina (VI) ITALIA Tel. +39 0444 975385 | Fax +39 0444 977693 | info@marcheluzzo.com | www.marcheluzzo.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.