Contiene I.P. ISSN 1120 - 7884
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■ I fatturati delle aziende ceramiche italiane ■ Superfici Ceramiche in evidenza
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Sommario
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Editoriale I fatturati 2013 delle aziende ceramiche
Fotonotizia 10 - Mapei per il Peggy Guggenheim Cafe’ 12 - i 50 anni di Confindustria Ceramica 14 - Oikos e la Biennale di Architettura 2014: Sottilissimo Templum 16 - A Cotto D’Este il 21° Design Competition Ceramics of Italy 18 - Tilefax 36 - Obiettivo vendita Rosa&Co Pavimenti, Lecco
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Superfici Ceramiche in evidenza Sistem N20 Decò D’Antan Marmi Reali Havana Klever
Posa&Tecnica 92 - Il massetto si muove? Facciamolo a pezzi! 96 - Nuova sede eco-sostenibile per Progress Profiles 100 - Edilteco per il l’Arciospedale di Reggio Emilia 99 - Elenco inserzionisti
40 - Attualità FILA sbarca nel cuore della ceramica Economia e mercato 42 - Samo Industries compie 1 anno 46 - Ceramica Incontro: investire in tempi di crisi I fatturati delle aziende ceramiche italiane 50 - I dati 53 - Le maggiori aziende ceramiche italiane a confronto
In copertina: TAGINA www.tagina.it
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Economia e mercato 68 - Intervista a Vandini, occorre una nuova sferzata tecnologica 72 - Franco Manfredini, “la mia visione del futuro” 76 - Ceramica Sant’Agostino: avanti tutta
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Editoriale
di Chiara Bruzzichelli
I fatturati 2013 delle aziende ceramiche TILE ITALIA, come ormai antica consuetudine, pubblica in anteprima i fatturati delle maggiori aziende italiane produttrici di piastrelle ceramiche. In apertura riportiamo i risultati pubblici del Gruppo Mohawk Industries, Inc. - relativi al fatturato consolidato del solo segmento ceramico - che, grazie all’acquisizione del Gruppo Marazzi avvenuta nell’aprile 2013, è oggi il maggior produttore mondiale di piastrelle. Abbiamo infatti ritenuto doveroso, pur non trattandosi di un “fatturato italiano”, riportare i dati consolidati di Mohawk Industries, realizzati anche attraverso i siti di produzione italiani. Primo in classifica, quale produttore italiano di piastrelle ceramiche prodotte sul territorio nazionale, è il Gruppo Concorde che, pur non anticipando i dati 2013, è senza dubbio saldamente in testa segnando, nel 2012, un fatturato di 573,8 milioni di euro esclusivamente realizzato con i marchi italiani (restano quindi esclusi i fatturati di Novoceram, Francia; Italon, Russia; Meta, produttore di impasto ceramico e Svimisa, produttore di materie prime). Al secondo posto, con 440 milioni di Euro, si colloca il Gruppo Fiandre-Iris nato, in data 1 maggio 2011, a seguito della presa in affitto da parte di GranitiFiandre del ramo industriale e commerciale di Iris Ceramica. Al terzo posto il Gruppo Finfloor che per il quarto anno consecutivo conferma il suo trend di crescita e porta il fatturato a 325,8 milioni di euro. Panariagroup, in quarta posizione, chiude il 2013 a 273 milioni di euro, -2,8% sull’anno precedente, mentre Casalgrande Padana, con 272,7 milioni di fatturato, la segue ormai sul filo di lana. Cooperativa Ceramica d’Imola, in lieve ripresa sull’anno precedente, chiude la graduatoria con un fatturato di 257,6 milioni di euro.
E il 2014? Da rilevare, dalle anticipazioni diffuse da Confindustria Ceramica in occasione della presentazione dell’Indagine Statistica 2013, i risultati incoraggianti relativi al primo trimestre 2014 e che vedono tornare a crescere, dopo anni di flessione, la domanda di piastrelle ceramiche italiane da parte dei paesi dell’Europa Occidentale. Bene soprattutto la Germania (+16,5%), la Francia (+10,2%) e la Gran Bretagna (+29,2%). Molto positivi anche i risultati di Ungheria (+42,7%), Repubblica Ceca (+15%) e dell’area del Baltico (+43,1%). In attesa di vedere confermato il trend nel secondo trimestre, le previsioni di Confindustria Ceramica prevedono, per l’intera area dell’Europa Occidentale, un fatturato in crescita del 5% nel 2014 con un ulteriore incremento del 3,5% nel 2015. Non bene, invece, la domanda interna, che continua a soffrire ancora nel primo trimestre 2014 sebbene, da una indagine condotta da Tile Italia in occasione del rilevamento de i Fatturati 2013, emergano realtà aziendali che dichiarano di aver visto crescere la domanda, anche in maniera sensibile. Che si tratti delle aziende con un miglior controllo sul sistema distributivo nazionale e che sono state le prime a cogliere quei lievi “segnali di ripresa” di cui parla il Cresme, secondo il quale la tanto attesa “inversione di tendenza” nel settore delle costruzioni è iniziata proprio nei primi mesi dell’anno? Il cambiamento di clima sembrerebbe confermato anche dal +26,5% segnato dalla voce “nuova erogazione di mutui per l’acquisto di abitazioni” rilevato da ABI nel periodo gennaio-aprile 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche gli agenti immobiliari esprimono un “sentiment” più positivo: secondo l’ultimo sondaggio congiunturale Banca d’Italia/Tecnoborsa, il saldo negativo fra aspettative favorevoli e sfavorevoli si è notevolmente ridimensionato, passando dal -19,2% di gennaio all’attuale -2,3%.
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MAPEI PER IL PEGGY GUGGENHEIM CAFE’ Il Peggy Guggenheim Cafè si rinnova e lo fa in grande stile, anche grazie a Mapei che ha partecipato, nella primavera di quest’anno, ai lavori di ristrutturazione fornendo i prodotti per la tinteggiatura delle pareti e in particolare: la pittura acrilica Elastocolor Waterproof, impermeabile e di facile pulibilità, per interni ed esterni; il rivestimento acrilico a spessore per interni ed esterni Quarzolite Tonachino, a elevata protezione e riempimento; il rivestimento minerale ai silicati rasato fine Silexcolor Marmorino, altamente decorativo e a elevata resistenza chimica. Non è certo la prima volta che Mapei interviene per il restauro e la conservazione della sede Peggy Guggenheim di Venezia: nel 2009 aveva contribuito al restauro sia della facciata in pietra d’Istria che dà sul Canal Grande, sia di quella affacciata su Rio delle Torreselle. Oltre a ciò Mapei è stata Sponsor ufficiale della mostra Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione. ‘Al velodromo’ di Jean Metzinger e, ancora quest’anno, è Sponsor tecnico alla mostra Temi & Variazioni. L’impero della luce, formula curatoriale ideata da Luca Massimo Barbero per le opere e gli spazi della Collezione Peggy Guggenheim, svoltasi dal 1° febbraio al 14 aprile a Palazzo Venier a Venezia.
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I 50 ANNI DI CONFINDUSTRIA CERAMICA Confindustria Ceramica, già Assopiastrelle fino a dicembre del 2007, lo scorso 10 maggio ha festeggiato i 50 anni dalla sua fondazione. La sede dell’associazione, in una tensostruttura allestita nel parco posteriore della Palazzina Ducale di Casiglia, ha ospitato oltre 350 invitati, tra imprenditori, manager, autorità, esponenti del mondo delle istituzioni. Durante la serata, condotta dai giornalisti della Rai Duilio Giammaria ed Elisa Isoardi, presentatori del programma televisivo di Rai1 “Uno Mattina”, si sono alternati momenti musicali, tra cui quello di Valentina Tioli, da X-Factor, e Nek, a momenti istituzionali. Il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, hanno ricordato la nascita e lo sviluppo dell’Associazione sempre al servizio di un settore ceramico che, anche dopo sei anni di crisi, continua ad essere da primato (4,7 miliardi di euro di fatturato, 3,6 miliardi di esportazioni). Grande partecipazione ha suscitato la proiezione di un eccezionale documento storico: un filmato di 27 minuti recuperato dalle Teche Rai, realizzato nel 1968 proprio nel distretto ceramico di Sassuolo.
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OIKOS E LA BIENNALE DI ARCHITETTURA 2014: SOTTILISSIMO TEMPLUM “Fundamentals”, ovvero i fondamenti dell’architettura moderna, questo il tema della Biennale di Architettura di Venezia per questa edizione 2014 cui Oikos, che quest’anno festeggia i 30 anni di attività, partecipa con tre eventi. Il principale di questi è “Sottilissimo Templum”, istallazione al Giardino Ca’ Balbi Valier, che riflette sulle possibilità di un percorso progettuale basato su princìpi naturali in cui la sostenibilità diventa un alleato degli architetti che ne sanno elaborare istanze e potenzialità. Affidato agli architetti Raffaella Laezza e Tai Sammartini, Sottilissimo Templum è uno spazio di architet-
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tura a cielo aperto che accoglie la ricerca sul colore, la materia e le textures che Oikos persegue da sempre e che, per l’occasione, ha declinato donando ad un unico colore-non colore “il Bianco” diverse soluzioni materiche, consentendogli infinite, differenti, vibrazioni con la luce. In occasione dell’inaugurazione l’affluenza dei visitatori ha superato le aspettative, segno evidente che il tema affrontato da Sottilissimo Templum è particolarmente sentito dagli operatori del settore, sempre più consapevoli dell’esigenza di una progettazione basata su principi naturali.
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A COTTO D’ESTE IL 21° DESIGN COMPETITION CERAMICS OF ITALY In occasione della 21 a edizione di Coverings, tenutosi dal 29 aprile al 2 maggio al Convention Center di Las Vegas, Confindustria Ceramica ed ICE hanno assegnato il Design Awards - nella categoria commerciale - allo Studio di architettura Corgan Associates per la realizzazione del progetto Plaza of the Americas (Dallas, Texas) realizzato con prodotti Cotto d’Este, distribuiti da Horizon Italian Tile. Lo studio di architettura ha impiegato oltre 6.000 mq di Kerlite per la pavimentazione delle aree comuni dell’importante Mall che vanta al suo interno un prestigioso Hotel Mariott 5 stelle, oltre a ristoranti, uffici, banche e spazi commerciali.
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Tilefax: il filo diretto con le aziende BOOM DEI MUTUI: IN 4 MESI +26,5% ABI (Associazione Bancaria Italiana) segnala che nei primi 4 mesi dell’anno, le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni - riferite ad un campione di oltre 80 istituti di credito - sono salite del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. quando registrarono un calo annuo del 14,7%. Dai dati di maggio, spiegano i tecnici ABI, emergono “sia segnali di luce sia segnali di ombra che mostrano che probabilmente stiamo attraversando il punto di svolta dell’andamento economico”. Nel periodo gennaio-aprile il “campione” preso in esame dall’Associazione bancaria in rappresentanza di circa l’80% del mercato, ha registrato nuove erogazioni di mutui per 7,3 miliardi di euro (+26,5%), contro i 5,8 miliardi di euro dello stesso periodo di un anno fa (quando i nuovi mutui fecero segnare un calo del 14,7% rispetto a un anno prima). I tassi praticati restano particolarmente bassi e l’ABI rileva che, per le nuove operazioni, “il tasso medio su mutui è, ad aprile al 3,39%, tornato a livello del luglio 2011, cioè pre-crisi del debito sovrano”.
MERCATO IMMOBILIARE: PRIMO TRIMESTRE 2014 Secondo i dati, resi noti dal sondaggio congiunturale Banca d’Italia/Tecnoborsa relativo al primo trimestre 2014, è diminuita la quote di agenzie immobiliari che riconducono la decadenza dell’incarico all’oggettiva difficoltà di ottenere l’erogazione di un mutuo da parte delle banche (dal 45,8% al 41,7%) ed è inoltre significativo il miglioramento delle attese degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio settore: il saldo nega18 - Tile Italia 3/2014
tivo fra aspettative favorevoli e sfavorevoli si è notevolmente ridimensionato, passando dal -19,2% di gennaio all’attuale -2,3%. Di contro, per completare una compravendita immobiliare nel nostro Paese servono ancora circa nove mesi di tempo ed il prezzo deve scendere di almeno il 15,5% (era il 16% nel quarto trimestre dello scorso anno). Resta significativo il divario tra i prezzi della domanda e quelli dell’offerta. La percentuale delle agenzie che segnala la decadenza degli incarichi a vendere, a causa di offerte ritenute troppo basse da parte dei venditori, è salita al 55,6% dal 50,5% della rilevazione di gennaio.
L’EUROPA SPINGE L’EXPORT ITALIANO E’ proseguita ad aprile, per il quinto mese consecutivo, la propensione europea agli acquisti di prodotti italiani. Si è trattato di una crescita del 5% in grado non solo di annullare il segno negativo dei mercati extra-Ue, ma anche di portare in positivo di due punti il bilancio globale del nostro export. Determinante la crescita della Germania, che incrementa su base annua gli acquisti di merci italiane per l’ottavo mese consecutivo, una crescita del 5,6% che tuttavia non è il risultato migliore in Europa. Crescite robuste vi sono anche altrove, in particolare in Polonia, con un balzo di quasi 15 punti, mentre la Spagna sembra aver ritrovato la via della sviluppo della domanda interna, piazzando un solido +5,6% e anche la Francia ritrova il segno più, seppure limitato a poco più dell’1%. Dal punto di vista settoriale spicca il balzo del tessile-abbigliamento, mentre è confortante vedere un aumento di oltre sette punti per macchinari e attrezzature, uno dei punti di forza della nostra industria meccanica. La frenata negli acquisti energetici ha portato in negativo il dato globale dell’im-
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port italiano, ma resta positivo il settore manifatturiero, con un significativo +4,1% per gli acquisti nazionali di beni strumentali, segnale ormai presente da alcuni mesi, indice chiaro di una inversione di rotta per la domanda interna di investimenti. Per effetto del diverso trend tra export e import anche ad aprile il saldo commerciale migliora: 3,5 miliardi di attivo, quasi il doppio rispetto allo stesso mese del 2013.
MIGLIORANO I TEMPI DI PAGAMENTO TRA IMPRESE In base alle rilevazioni realizzate da CERVED, nei primi tre mesi del 2014 i tempi di pagamento fra imprese sono stati in media di 77,5 giorni, in leggero miglioramento rispetto agli 81,2 giorni del primo trimestre 2013. Inoltre, il valore della mancata liquidazione delle fatture in scadenza nel periodo gennaio-marzo è ai minimi dall’inizio del 2012, attestandosi al 30,2%, con una diminuzione di circa il 2% rispetto allo stesso periodo del 2013 (31,9%) e del 6% rispetto al 2012 (36,2%). Particolarmente significativo il miglioramento registrato nel comparto edilizio che si attesta su un valore di 88,3 giorni, contro i 99,4 del 2013.
RIPRENDE, IN EUROPA, IL CONSUMO DI CERAMICA ITALIANA Dopo anni di flessione, nel primo trimestre 2014, torna a crescere il consumo di piastrelle italiane nel
vecchio continente. Bene soprattutto la Francia (+16,5% in fatturato), la Germania (+16,5%) e la Gran Bretagna (+29,2%). Molto positivi anche i risultati di Ungheria (+42,7%), Repubblica Ceca (+15%) e dell’area del Baltico (+43,1%). Per l’Europa Occidentale si prevede, nel complesso, un fatturato in crescita del 5% nel 2014 con un ulteriore incremento del 3,5% nel 2015. Questo il dato più incoraggiante rilevato in occasione dall’annuale Indagine Statistica presentata, lo scorso 10 giugno, da Confindustria Ceramica. “Restano alcuni nodi da sciogliere - ha rilevato il presidente Vittorio Borelli -: l’alto costo dell’energia dovuto sia alle scarse infrastrutture presenti sul territorio italiano, per esempio la mancanza di rigassificatori, sia agli oneri fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette delle aziende. Invece, per il mercato delle costruzioni, abbiamo chiesto al presidente Matteo Renzi, quando è stato in visita in Associazione nella sua ultima tappa a Sassuolo, di rendere stabili per i prossimi anni i bonus fiscali del 55% e del 65% per le ristrutturazioni, ad oggi in scadenza a fine 2014”. Secondo quanto rilevato dall’Indagine Statistica, nel 2013 sono state attive in Italia 236 industrie di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie e materiali refrattari, per un totale di 27.060 addetti ed un fatturato complessivo di 5,5 miliardi di euro, il 75% del quale dovuto all’export. Il solo settore delle piastrelle ceramiche ha avuto al suo attivo 156 aziende (3 in meno rispetto al 2012), con 20.537 addetti in totale (-3,83%) per una produzione 2013 pari a 363,4 milioni di mq
(-1,05%). Le vendite complessive sono invece ammontate a 389,3 milioni di mq (+1,85%) per un fatturato complessivo di 4 miliardi e mezzo di euro grazie soprattutto all’export (+5,6%). Significativi gli investimenti realizzati nel 2013 dal comparto: quasi 225 milioni di euro, valore prossimo al 5% del fatturato annuale. Per l’anno in corso gli investimenti previsti sono pari a oltre 248 milioni di euro (+10% rispetto al 2013).
CRESME, NEL 2014 PRIMO SEGNO POSITIVO DOPO 7 ANNI DI CALO Sono stati resi noti i dati relativi all’aggiornamento della Congiunturale CRESME presentata nel novembre scorso e contenente i dati previsionali dell’edilizia. Nel 2014 il dato relativo al totale investimenti in costruzioni che, in base alle previsioni di novembre, avrebbe dovuto far registrare un -0,6%, presenterà invece finalmente un segno, sia pur di pochissimo, positivo (+0,2%). Resta comunque una significativa inversione di tendenza, che dovrebbe essere seguita, in base alle nuove stime, da un +1,0% nel 2015 e da un +1,7% nel 2016. A far da traino il recupero residenziale, soprattutto grazie alle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione (50%) ed efficienza energetica (65%). Va sottolineato che, sempre secondo le stime del Cresme, il settore ha perso dal 2006 il 32% del suo valore, mentre ANCE ha stimato in 400.000 la perdita dei posti di lavoro (da 2 milioni di addetti a 1.600.000, pari al -20%). Tile Italia 4/2013 - 19
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XXVII EDIZIONE PREMIO LUCCHESE Istituito in memoria dell’ingegner Giovanni Lucchese, padre dell’attuale presidente di Florim, Claudio Lucchese, e figura d’avanguardia nel panorama della ricerca tecnologica nel settore ceramico, le premiazioni della XXVII edizione del Premio Lucchese si sono svolte lo scorso 17 maggio. Il Premio, consistente in alcune borse di studio destinate agli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Alessandro Volta” di Sassuolo che, a conclusione del precedente anno scolastico, hanno conseguito il diploma di maturità con il massimo dei voti, ha visto premiati: Marco Berselli (voto diploma 100/100, media 8,42), Alex Gugliotta (voto diploma 100/100, media 9,09), Paolo Monti (voto diploma 100/100, media 9,45) e Alice Stefani (voto diploma 100/100, media 8,75). L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Ing. Giovanni Lucchese in collaborazione con la Società Ceramica Italiana. Leo Turrini, giornalista e scrittore capace di catturare l’attenzione e appassionare il pubblico dei giovani spettatori, ha intrattenuto quest’anno la platea raccontando una storia creata sul tema “Insieme per vincere” che ha riunito insieme, per vincere, interpretando il “rigore” nel suo duplice significato economico e calcistico, Barack Obama, gli U2 e Fabio Grosso.
FINANZIAMENTO DELLA BANCA MONDIALE AL GRUPPO MAPEI Mapei, leader mondiale nella chimica per edilizia, ha ottenuto nei giorni scorsi un finanziamento diretto da International Finance Corporation (IFC), membro del Gruppo della Banca Mondiale con sede a Washington. Il contratto, 50 milioni di euro, è stato 20 - Tile Italia 3/2014
sottoscritto a Parigi da Giorgio Squinzi, Chief Executive Officer del Gruppo Mapei, e da Atul Mehta, Global Manufacturing Director di IFC. IFC è un organismo costituito dalla Banca Mondiale per favorire l’espansione economica nei Paesi in via di sviluppo. Mapei si è impegnata ad utilizzare il finanziamento per ampliare ed ammodernare, con strutture tecnologicamente avanzate, alcuni stabilimenti. In modo particolare quelli situati in Cina, Egitto, India, Malesia, Messico, Panama, Russia e Turchia. Il Gruppo, che nel 2013 ha sviluppato un giro d’affari consolidato di oltre 1,820 miliardi di euro, è presente nei cinque continenti con 64 siti produttivi ed occupa oltre 7000 addetti. Per finalizzare l’operazione Mapei si è avvalsa della collaborazione di Mittel Advisory Debt and Grant Spa.
AVR/ANIMA: CONSUNTIVI E STIME AVR - Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria - comunica che l’intero settore ha chiuso il 2013 con un lieve incremento del valore della produzione (+0,9%) che si stima confermarsi anche nell’anno in corso (+0,3%). Le esportazioni 2013 sono cresciute del 2% rispetto all’anno precedente e si prevede possano crescere ancora leggermente nel corso del 2014 (+0,8%). Il settore è, quindi, sostenuto principalmente dalle esportazioni, nonostante la contrazione di alcuni paesi europei compensata, però, da una crescita dell’export verso i mercati asiatici e, in particolar modo, verso l’estremo oriente. Sul mercato domestico continua la fase di stagnazione, dovuta principalmente alla crisi del settore delle costruzioni. L’occupazione è leggermente calata (-0,2%) e si ritiene che nel 2014 possa subire un’ulteriore lieve diminuzione (-0,3%). Nonostante il clima di incertezza, nel corso del 2013 gli investimenti sono leggermente aumentati (+0,5%) e per il 2014 si prevede un ulteriore lieve incremento (+0,3%). AVR, l’associazione di categoria che rappresenta a livello nazionale ed internazionale le aziende italiane del settore, raggruppa oggi circa 80 tra le più qualificate realtà produttive che, con circa 15.000 addetti totali, sviluppano un fatturato di
oltre 3.800 milioni di euro di cui oltre il 63% destinato all’export.
DURAVIT: NEL 2013 FATTURATO E UTILE IN CRESCITA Il Gruppo Duravit, nel 2013, ha superato per la prima volta l’asta dei 380 milioni di Euro di fatturato. Tenuto conto delle variazioni dei tassi di cambio, il fatturato è aumentato del 4,1%, un nominale +0,6% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha potenziato anche l’utile dopo le imposte e in particolare il cashflow operativo. I rapporti di bilancio sono ulteriormente migliorati. Ora, la quota di capitale proprio del Gruppo ammonta al 47,7%. “Nel 2013 Duravit è ulteriormente cresciuta nei mercati principali e ha potuto quindi ottenere nuovamente un ottimo risultato”, ha affermato Frank Richter (nella foto), Presidente del Consiglio di Amministrazione di Duravit AG. Cina, USA, Tunisia, Turchia e Gran Bretagna sono i paesi del Gruppo Duravit che hanno registrato la crescita maggiore. La quota internazionale del fatturato è stata dell’81%, con 35 società in partecipazione e presenza in oltre 120 paesi. In Sud America, Duravit ha rafforzato la crescita con una nuova società di distribuzione a San Paolo in Brasile. In Asia, in particolare in Cina, la crescita è stata costantemente positiva. In Germania, Duravit ha effettuato il maggior investimento nello stabilimento di Meißen, dove fra l’altro è stato ristrutturato il Duravit Technology Center (DTC) inaugurato nel marzo 2014. Stabile, circa 5.700, il numero dei collaboratori. Una gestione sistematica, estesa a tutto il gruppo, dell’ambiente e dell’energia rappresenta per Duravit la base di un approccio aziendale sostenibile, confermato da importanti certificazioni quali la DIN ISO 14001 (Gestione ambientale) e 50001 (Gestione dell’energia). Lo scopo è quello di diminuire costantemente il consumo di energia, di materie prime e di emissioni.
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LITOKOL: IL NUOVO USER CATALOGUE E’ stato distribuito in tutto il mondo nuovo catalogo generale “User Catalogue” di Litokol, completamente rinnovato, che raccoglie tutta l’ampia gamma di prodotti per la posa dell’azienda di Rubiera (RE). Oltre alla nuova veste grafica, il catalogo presenta quadri sinottici per l’utilizzo degli adesivi per la posa, includendo anche le indicazioni per la scelta dei prodotti più idonei per incollare lastre sottili. All’interno delle 112 pagine del catalogo i prodotti sono suddivisi per famiglie e introdotti da una guida all’utilizzo, corredata da numerose fotografie. Un ampio ca-
pitolo riguarda i sistemi di posa visualizzati attraverso render in 3D, che spiegano in modo intuitivo come i prodotti Litokol interagiscano tra di loro nella realizzazione di molteplici applicazioni. Le informazioni sui singoli prodotti sono supportate da un largo uso di pittogrammi grafici che aiutano il lettore a individuare in modo visivo le caratteristiche e gli utilizzi dei vari prodotti. I pittogrammi sono facilmente riconoscibili, perchè sono gli stessi riportati sulle confezioni dei prodotti. All’interno del catalogo è stata anche introdotta una nuova famiglia dedicata ai prodotti per l’impermeabilizzazione delle aree umide interne.
VILLEROY & BOCH: I RISULTATI 2013 Il Gruppo Villeroy & Boch nel 2013 ha registrato un fatturato complessivo pari a 745 milioni di euro, un risultato sostanzialmente allineato allo scorso anno. Il dato più positivo ha riguardato la Germania, con una crescita pari a 10 milioni di euro (e un fatturato 2013 pari a 213 milio-
ni). Significativo l’aumento anche nei mercati scandinavi (+3%) e in quello spagnolo (+8%). Il trend congiunturale negativo del comparto edilizio evidenzia invece un calo per quanto riguarda Olanda (-7%), Francia (-6%) e Italia (-4%).
A BERTOLOTTO IL PREMIO DATABANK Bertolotto Porte, primaria azienda a livello internazionale nel settore delle porte da interno, blindate e REI in stile classico, moderno e di design, ha ricevuto il prestigioso premio “Databank - Company to watch” come “azienda di riferimento del settore porte e finestre 2014”. Un riconoscimento assegnato dal Cerved Group, nota società di consulenza che, analizzando l’azienda ne ha attestato l’aspetto d’innovazione e di ricerca, decretandone la solidità in base agli investimenti e il ritorno degli stessi. Questo fattore, unito alle politiche commerciali strategiche e soprattutto ad una distribuzione capillare nei mercati di riferimento e in quelli potenziali hanno permesso una crescita esponenziale del brand. Accanto all’aspetto produttivo Bertolotto Porte non tralascia quello culturale, perché valorizzare il made in Italy vuol dire anche farsi promotore e/o sostenitore di numerose attività, soprattutto dislocate sul territorio cuneese e dintorni. Tra le iniziative, da ultimo sponsorizzate da Bertolotto Porte, è “Artigianato + Design”, giunto alla sua terza edizione: un Concorso Nazionale organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, l’ente del comune di Saluzzo costituito per lo sviluppo turistico e la valorizzazione della città e del suo territorio.
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PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE APPROVA IL RESOCONTO AL 31 MARZO Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A. ha presentato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014, redatto secondo i principi contabili internazionali (IFRS). Il Gruppo nel primo trimestre dell’anno registra un risultato positivo in termini di ricavi; in particolare si segnalano le buone performance della Business Unit portoghese (+9%) e di quella americana (+8% in dollari USA, +4% convertiti in Euro), controbilanciate dalla lieve contrazione della Business Unit italiana (-1%). L’incremento dei ricavi, non si è però riflesso in un miglioramento della marginalità che, viceversa, ha subito una contrazione, rispetto al primo trimestre 2013, a causa sostanzialmente di tre fenomeni: una leggera contrazione dei prezzi medi (imputabile al mutato mix delle vendite), lo smaltimento dei prodotti finiti a lenta rotazione e le programmate fermate produttive. Nel trimestre si è continuato a privilegiare l’obiettivo di riduzione del capitale circolante e dell’indebitamento finanziario, già avviato nel secondo semestre 2013 e premiato dall’ottenimento di un’importante riduzione: l’indebitamento passa dai 102,5 milioni di Euro del marzo 2013 ai 93,4 del marzo 2014, con un miglioramento di 9,1 milioni di Euro. In miglioramento anche i ricavi netti di vendita, passati da 66,6 milioni di Euro del 31 marzo 2013 ai 67,9 del 31 marzo 2014 (+1,3 milioni di Euro). A livello di fatturato il Gruppo ha registrato, nelle diverse aree di riferimento, distinti fenomeni: da un lato si consolida la crescita sul mercato americano e sui mercati emergenti (Asia, Africa e Oceania) e dall’altro persiste la debolezza sui principali mercati europei. -Nord America. Nel primo trimestre dell’anno si conferma il buon trend di crescita (+8%) degli Stati Uniti, primo mercato del Gruppo con un’incidenza sui ricavi del 31%. Un risultato che risulta meno evidente sul bilancio consolidato, per effetto del deprezzamento del dollaro sull’Euro rispetto al primo trimestre 2013 (-4%). Il principale traino alla crescita resta il canale distributivo dei negozi di Florida Tile con un incremento nelle vendite del 18%. Si segnala che negli ultimi mesi 2013 è stato aperto un nuovo negozio a Dallas a cui ne faranno seguito altri due nel corso del 2014 in aree già identificate. -Europa. I mercati europei mostrano, 24 - Tile Italia 3/2014
complessivamente, risultati leggermente inferiori allo scorso anno, ma con importanti segnali positivi tra cui quello proveniente dal mercato portoghese, dove il Gruppo è tra i principali player con la locale Gres Panaria Portugal, e che ha segnato un +11% dopo anni di flessione. L’incidenza dei mercati europei sul totale dei ricavi è pari al 34%. -Italia. ll mercato italiano evidenzia una contrazione di circa il 5%, in linea con il dato di settore riportato da Confindustria Ceramica e strettamente connesso alla persistente crisi nel settore domestico delle costruzioni. L’incidenza del mercato italiano sul totale dei ricavi è del 23%. -Asia, Sud America, Oceania e Africa. Tutti questi mercati registrano segnali estremamente positivi nel trimestre, con una crescita complessiva del 30%. Più nel dettaglio: in Africa il fatturato è più che raddoppiato, in Asia la crescita è stata nell’ordine del 20%, in Oceania è registrato addirittura un +75%. L’incidenza di questi mercati sul totale dei ricavi è pari al 12%.
ASSEGNATO IL PREMIO “CAV. FILIPPO MARAZZI” È Ismet Balihodzic, nato in Bosnia nel 1989 e laureato all’Università degli Studi di Trieste, il vincitore del Premio di tesi di laurea “Cav. Filippo Marazzi” riservato a studenti di università o politecnici italiani distintisi nell’anno accademico 2012/2013 come autori di tesi di laurea magistrale sul tema “Internazionalizzazione e made in Italy”. A questa prima edizione del Premio avevano partecipato 41 studenti provenienti da 20 diversi istituti accademici. Il Premio Cav. Filippo Marazzi è stato istituito da Emanuela e Carolina Marazzi, in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, per ricordare il grande imprenditore dell’industria ceramica scomparso nel 2012. Il vincitore del Premio, Ismet Balihodzic, è autore di un elaborato su “Il gap strategico sell-buy nell’internazionalizzazione delle imprese del mobile nel mercato USA”, che gli è valso l’apprezzamento del Comitato Scientifico del Premio. Il prof. Tiziano Bursi, a nome del Comitato scientifico, ha così motivato la scelta: “Il lavoro di Balihodzic esamina i fattori di successo nel contesto mondiale dei pro-
duttori italiani del mobile, le loro modalità di internazionalizzazione e l’effetto country of origin sul processo di acquisto dei dettaglianti nord-americani e dei buyer dei grandi magazzini. Lo studio mette bene in luce le cause che frenano la penetrazione commerciale delle imprese italiane del mobile nel mercato USA e propone alcune direzioni di marcia per stabilizzare la loro posizione competitiva, previo superamento dei limiti che affliggono le strategie e politiche di marketing”. La cerimonia di premiazione, consegnato dall’architetto Monica Melotti in rappresentanza di Emanuela e Carolina Marazzi, si è svolta il 15 maggio alla Fondazione Marco Biagi di Modena, a margine di un convegno su “Made in Italy e internazionalizzazione: percorsi e sfide”, che ha visto la presenza di autorevoli personalità accademiche e del mondo delle imprese, tra cui Francesco Casoli (Presidente Gruppo Elica), Lisa Ferrarini (Gruppo Ferrarini, Presidente ASSICA, Presidente comitato tecnico Confindustria per la tutela del made in e la lotta alla contraffazione), Giuseppe Gavioli (Amministratore Delegato CNH Italia), Vittorio Renzi (Direttore Generale Scavolini) e Mauro Vandini (Amministratore Delegato Marazzi Group)
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PIEMME, CERTIFICAZIONI ISO 9001 E ISO 14001 Nel corso della propria evoluzione impiantistica Industrie Ceramiche Piemme ha sempre coniugato esigenze di carattere tecnico e produttivo con scelte ecocompatibili, alla continua ricerca di un prodotto che soddisfi le richieste e le aspettative della propria clientela. Oggi, a conferma dell’affidabilità maturata in oltre cinquant’anni, l’ente di certificazione “Tuv Austria Cert Gmbh” ha rilasciato le certificazioni internazionali ISO 9001 relativa al sistema di gestione aziendale della Qualità e ISO 14001 per l’Ambiente, attestando la conformità dell’organizzazione aziendale di Industrie Ceramiche Piemme ai requisiti definiti in tali norme dall’International Organization for Standardization.
ampliate grazie all’arrivo di questa importante commessa dal mercato russo, su cui stavamo lavorando attivamente già dallo scorso anno. Si tratta di un enorme progetto che prevede un investimento di circa 22 milioni di euro, con una domanda complessiva di serramenti attorno alle 80.000 unità, la maggior parte delle quali in pvc, per le abitazioni popolari. Noi invece ci occuperemo della fornitura dei serramenti in legno, soddisfacendo le esigenze delle residenze di prestigio con la nostra linea Clima 92. Si tratta di un’importante opportunità di business che ci sta spingendo a potenziare la nostra proposta sul fronte asiatico.”
RUNTAL FOLIO: MENZIONE D’ONORE COMPASSO D’ORO
PAVANELLO SERRAMENTI ALLA CONQUISTA DEL MERCATO RUSSO Pavanello Serramenti conquista il mercato russo con una cospicua fornitura di serramenti destinati alla costruzione di Sadovyi, enorme quartiere residenziale della città di Cheboksary, situata nella Russia centrale europea. Il quartiere, progetto dell’architetto giapponese Michiyo Bando, occuperà una superficie di circa 2,5 milioni di mq e prevede nuclei abitativi per oltre 100.000 persone. Suddiviso in 13 distretti, di cui 4 già esistenti da sottoporre a ristrutturazione, il quartiere sarà caratterizzato da un gran numero di parchi destinati a creare un vero e proprio polmone verde all’interno della città. “Le prospettive di sviluppo oltreconfine della Pavanello - ha dichiarato il responsabile commerciale Marco Pavanello (nella foto)- si sono felicemente 26 - Tile Italia 3/2014
La Giuria Internazionale del XXII Compasso d’Oro ADI ha conferito a Runtal Folio la Menzione d’Onore Compasso d’Oro. Runtal Folio entra così a far parte della Collezione Compasso d’Oro ADI, in esposizione in tutti gli eventi organizzati in Italia e all’estero. La Collezione Compasso d’Oro ADI è stata decretata, nel 2004, “Bene di interesse nazionale” in quanto testimonia 60 anni di storia del design italiano. La colle-
zione si è costruita nel tempo, grazie al lavoro di esperti e della struttura di selezione creata da ADI e ADI Design Index (Osservatorio Permanente del design, Commissioni Tematiche, Comitato di selezione finale) a cui si aggiunge il lavoro delle Giurie Internazionali. Per l’ambito riconoscimento, Zehnder Group ringrazia la Giuria e, soprattutto, gli architetti autori di Runtal Folio: Perry King e Santiago Miranda.
A KALDEWEI IL “BEST OF BEST” Ancora prima della loro introduzione ufficiale sul mercato, due nuovi prodotti Kaldewei sono stati premiati con l’Interior Innovation Award 2014: la vasca da bagno freestanding Centro Duo Oval, realizzata interamente in acciaio smaltato, ha ricevuto l’ambito titolo “Best of Best” mentre, grazie alle sue generose dimensioni, Conopool è stata dichiarata dalla giuria “Winner”. I premi, conferiti a due tra le novità che Kaldewei ha presentato per la prima volta alla fiera SHK di Essen, confermano ancora una volta la qualità e la visione innovativa dell’azienda tedesca. L’Interior Innovation Award viene conferito dal Rat für Formgebung tedesco nell’ambito di immCologne ed è uno dei più rinomati riconoscimenti del settore dell’arredamento. Quest’anno sono stati incoronati i Winner tra oltre 500 iscrizioni a concorso. Solo 15 prodotti d’eccellenza possono fregiarsi dell’ambito titolo Best of Best. “Siamo molto orgogliosi di questo doppio premio conferitoci dal Rat für Formgebung”, afferma Arndt Papenfuß, direttore marketing di Kaldewei. “La premiazione conferma che con il coerente e continuo sviluppo della nostra tecnologia di produzione riusciamo a reinterpretare sempre il design moderno e che, in questo modo, diventiamo noi stessi una fonte d’ispirazione per l’intero settore”.
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MADE EXPO ACCELERA IN VISTA DEL 2015 A 10 mesi dalla manifestazione, l’offerta MADE expo 2015 sta ottenendo ottimi risultati: quasi 300 le aziende iscritte, tra le quali numerosi big player italiani e internazionali. Chiusa con successo la prima fase commerciale, ora MADE expo sta svolgendo una intensa attività per promuovere le numerose novità in programma per l’edizione 2015. Una attività di promozione che, come spiega Giovanni De Ponti, amministratore delegato MADE expo: «È pienamente coerente con la formula tariffaria innovativa che va incontro alle richieste del mondo delle costruzioni, pronto a cogliere ogni segnale di ripresa». Sul fronte della promozione internazionale è da segnalare il successo della tappa di Lagos (Nigeria), il mercato più importante dell’Africa, che ha registrato un grande interesse da parte degli operatori locali: interior designer, architetti, contractor e titolari di showroom. Sempre sul fronte estero cresce l’attesa per la Business Lounge che, nella passata edizione, ha ospitato più di 1.000 incontri B2B con 253 delegati provenienti da 27 Paesi, e per la prima edizione di MADE expo WorldWide (Mosca 15-18 ottobre 2014) che garantirà alle aziende partecipanti una presenza di primo piano in uno dei mercati più promettenti per il made in Italy. Procede a pieno ritmo anche la sinergia con Expo 2015. Il progetto “Building the Expo”, consentirà di anticipare ai visitatori contenuti, tecnologie e materiali utilizzati per la realizzazione dell’Esposizione Universale sia mediante una mostra sui progetti degli studi di architettura che firmeranno i padiglioni delle nazioni partecipanti, sia offrendo l’opportunità di incontrare i grandi contractor e i progettisti. Prodotti che saranno al centro della rassegna grazie alla specializzazione in 4 saloni tematici - MADE Costruzioni e Materiali, MADE Involucro e Serramenti, MADE Interni e Finiture, MADE Software, Tecnologie e Servizi - a garanzia di una ancor più efficace sinergia tra sistemi produttivi e servizi utilizzati in edilizia per anticipare le dinamiche di un mercato sempre più integrato.
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CONF. MARMOMACCHINE: OTTIMI I RISULTATI DI SETTORE NEL 2013 L’assemblea generale di Confindustria Marmomacchine, svoltasi il 13 giugno a Milano con la partecipazione di oltre 130 delegati tra Imprenditori provenienti da ogni parte d’Italia e rappresentanti delle principali Istituzioni, ha visto anche l’intervento di Carlo Calenda, viceministro allo Sviluppo Economico. Calenda, fra i più autorevoli interlocutori governativi in materia di internazionalizzazione e sviluppo industriale, nel suo discorso alla platea ha confermato la volontà del Governo di dare un significativo impulso al rilancio dell’industria manifatturiera italiana, sottolineando l’esempio virtuoso del settore tecno-marmifero che ha registrato, nel 2013, un avanzo commerciale positivo di 2,5 miliardi di Euro. Nel complesso, con un fatturato di oltre 3,9 miliardi di euro, un valore delle esportazioni che sfiora i 2,8 miliardi, una forte propensione all’export (71,5%) e soprattutto con un saldo commerciale annuo attivo di 2,4 miliardi, la filiera tecno-marmifera italiana costituisce una delle eccellenze del Made in Italy maggiormente in salute. Durante l’assemblea generale di Confindustria Marmomacchine si è svolta anche l’elezione del nuovo Presidente, de-
QUADRO DI SINTESI GLOBALE SETTORE TECNOLOGIE + MATERIALI Variabili
2012
2013
Produzione
3.824 mil. Euro 3.910 mil. Euro
Esportazioni
2.601 mil. Euro 2.797 mil. Euro
Importazioni Saldo Commerciale Quota Export/ Produzione
398 mil. Euro
378 mil. Euro
2.203 mil. Euro 2.419 mil. Euro 68%
71,5%
Numero Aziende
3.357 unità
3.340 unità
Numero Addetti
34.600 unità
33.700 unità
stinato a governare l’Associazione per il biennio 2014/2016, l’imprenditore Stefano Ghirardi - CEO del Gruppo Marmi Ghirardi (nella foto).
FLORIM PUBBLICA IL SUO SESTO BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ Florim ha pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2013. Giunto alla sua sesta edizione, il documento offre una sintesi degli investimenti e dei risultati ottenuti dall’azienda in ambito economico, sociale e ambientale, definendo gli obiettivi futuri e illustrando sia l’influenza di Florim sul territorio sia il valore economico complessivo generato dall’azienda. In una congiuntura economica ancora sfavorevole, Florim archivia il 2013 con risultati economici incoraggianti e traguardi significativi anche in ambito sociale. Emergono in particolare gli investimenti sostenuti dall’azienda per l’innovazione e l’ammodernamento tecnologico e per le fonti di energia rinnovabili. Il completamento di Florim Gallery e del magazzino verticale da 37.000 posti pallet, l’ottenimento di una nuova certificazione ISO in ambito energetico sono alcuni dei progetti commentati in questa edizione e completa il documento il DVD del primo Florim Family Day. Florim redige annualmente il Bilancio di Sostenibilità come richiamo costante alla coerenza e alla responsabilità per il miglioramento delle proprie performance, nella convinzione che la risorsa principale per il futuro rimanga l’uomo. “Ancora una volta la determinazione e la passione per il nostro lavoro, ci hanno consentito di chiudere un anno di grande soddisfazione per i traguardi raggiunti su tutti fronti e per i progetti avviati che andremo a completare nel prossimo futuro” sono le parole che il Presid e n t e Claudio Lucchese anticipa nella lettera di introduzione al Bilancio di Sostenibilità Florim 2013.
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BEST BOOTH AWARD A: FLORIM, TORRECID, ATEM E COLORKER Come di consueto, anche quest’anno Coverings ha premiato con i Best Booth Award le quattro aziende espositrici che si sono contraddistinte per il design degli allestimenti e dei prodotti presentati. Nella categoria degli stand di maggiori dimensioni, l’Overall Best in Show è andato a Florim per lo spazio di 300 mq, progettato da Paolo Porta, composto da quattro ambientazioni che sottolineavano le diverse filosofie dei quattro brand del gruppo, nonché la vocazione dell’azienda verso i temi della sostenibilità ambientale. Per le pavimentazioni esterne, in mostra su un tappeto erboso le piastrelle spessorate a effetto pietra di Floorgres, utilizzate per creare il percorso verso gli ambienti interni. Qui, il look sofisticato ha saputo esaltare l’ampia gamma di possibilità estetiche offerte dai prodotti presentati: marmi, listoni a effetto legno rustico e rivestimenti decorati in varie tonalità che proponevano l’effetto delle superfici invecchiate e segnate dal tempo.
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Al colorificio spagnolo Torrecid, alla sua prima partecipazione a Coverings, è stato assegnato il Best Booth Award per il design creativo dello spazio espositivo, ispirato ad un social club, con ambientazioni sia in interno che in esterno capaci di mostrare le infinite potenzialità estetiche e di impiego della ceramica: dalle pavimentazioni con listoni a effetto legno, ai cementi impiegati sulle facciate ventilate, ai rivestimenti interni in porcellanato traslucido, fino ai materiali finemente decorati e alle riproduzioni di marmi o pavimenti industriali. Nella categoria degli stand di minori dimensioni, Coverings ha inoltre premiato Atem, la maggiore azienda produttrice di piastrelle in Ucraina, anch’essa per la prima volta alla fiera statunitense, e la spagnola Colorker
PORCELANOSA: CERTIFICATO SCS PER KRION® NATURE LUX Krion® ha ottenuto la certificazione SCS* Recycled Content che garantisce il contenuto di materiale riciclato nella composizione del Solid Surface sviluppato dal Gruppo Porcelanosa. Il controllo indipendente di SCS certifica che le lastre di Krion ® della serie Nature Lux contengono tra il 6% e il 12% di materiale riciclato, mentre alcuni modelli raggiungono il 25%. Così, i colori Marfil Nature (Avorio Natura), Bright Concrete (Cemento Chiaro), White Nature (Bianco Natura), Crystal White+ (Bianco Cristallo+), Polar Stone (Pietra Polare), EarthNature (TerraNatura) e DuneNature (DunaNatura) hanno un minimo del 6% di materiale riciclato; mentre AshNature (NaturaCenere), Crystal White (Bianco Cristallo), Grey Nature (Grigio Natura), Bright Rock (Roccia Chiara), Clear Nature (Natura Chiaro), CamelNature (CammelloNatura) contengono almeno il 12% di materiale riciclato. Per la fabbricazione di questi modelli, sono riutilizzati scarti di materiale acrilico della produzione di Solid Surface del Gruppo Porcelanosa. Con questo sistema, nel 2013 sono stati recuperate oltre 120 tonnellate di materiale acrilico, utilizzate per la produzione della serie Krion® Nature Lux. *SCS Global Services, leader internazionale con ampia esperienza nella certificazione di terzi, da oltre 30 anni collabora con aziende ed agenzie governative di
tutto il mondo per promuovere lo sviluppo sostenibile ed aiutare ad offrire un vantaggio competitivo.
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VERINLEGNO È PIÙ GREEN CON IL CNR L’attenzione alle tematiche ecologiche, alla qualità dei processi produttivi e dei prodotti ha convinto Verinlegno - azienda con sede a Massa e Cozzile (PT) dal 1975 attiva nella produzione di vernici per superfici interne ed esterne in legno e metalli - a siglare un accordo con l’Istituto di Chimica Biomolecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari, diretto dal Professor Mauro Marchetti. “Da sempre - rileva Marco Rossi, responsabile del laboratorio analisi di Verinlegno - la filosofia di Verinlegno è la ricerca. Fino ad ora è stata soprattutto interna. Adesso entriamo in una fase di rapporti esterni che ci arricchiscono della loro conoscenza teorica per migliorare i nostri prodotti e far crescere la nostra competitività sui mercati.” Il rapporto con il CNR ha prodotto in solo sei mesi risultati pratici: fortemente migliorata la capacità dell’azienda di valutare i materiali di base (resine, solventi, additivi), maturata la consapevolezza sulla qualità dei prodotti vernicianti in uscita dall’azienda. Fondamentale, in questo contesto fortemente orientato alla ricerca, la possibilità di accesso ai finanziamenti europei del programma Horizon 2020 promosso dalla Commissione Europea e finalizzato al sostegno alla ricerca per le Piccole Medie Industrie.
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DA GEAL STOP ALLE CONTESTAZIONI SUL GRES PORCELLANATO Geal, storico marchio attivo nella produzione di preparati chimici e tecnologie per la conservazione dei materiali edili, oggi gestito dalla newco. Bel Chimica srl, torna a presentarsi al mondo della ceramica con la consueta risolutezza e partecipando sia al prossimo Cersaie sia a Tecnargilla. Il suo “rientro in campo” è teso a differenziare il marchio Geal da “Quell’appiattimento della qualità che - sostiene Lorenzo Giusti, direttore commerciale e figlio del fondatore della Geal, Eugenio Giusti contraddistingue ormai l’ordinaria offerta dei prodotti globalizzati. La nostra proposta dimostra infatti che è possibile operare quel cambiamento che, proprio per la sua semplicità ed economicità, costituisce la più radicale innovazione incrementale necessaria a far sì che il distretto italiano della ceramica, universalmente riconosciuto come polo d’eccellenza, si doti della più valida arma”. Con il Seminario “Stop alle Contestazioni”, tenutosi in maggio nella sede di Pistoia ed al quale hanno partecipato oltre 80 operatori del settore tra cui tecnici e funzionari di noti gruppi ceramici (vedi foto), Geal ha mostrato, con prove su superfici e situazioni reali, le tecniche per prevenire e annullare le maggiori criticità che portano alle contestazioni e che rendono difficoltosa la difesa della qualità e della bellezza del gres porcellanato, in particolare quello a finitura lappata. Tra le criticità che l’azienda toscana propone di cancellare al fine di prevenire le contestazioni, lo stesso direttore commerciale Geal ricorda le marcature da ingobbio; le opacizzazioni da attacco acido, anche debole; le impronte indelebili; le macchie generiche; la ripulitura specifica delle boiacche moderne; la pulizia di manutenzione ordinaria e straordinaria; l’ingrigimento o invecchiamento del materiale ed aggiunge: “Allo scopo invitiamo i funzionari delle case produttrici, i responsabili della customer satisfaction, i rivendi-
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tori di piastrelle, gli operatori della posa e i responsabili di cantiere a dimostrazioni anche pratiche sulla veridicità del metodo Geal, peraltro riassumibile in tre semplici regole fondamentali”.
MAPEI PER IL PEGGY GUGGENHEIM CAFE’ A Venezia il Peggy Guggenheim Cafè si rinnova e lo fa in grande stile, anche grazie a Mapei che ha partecipato ai lavori di ristrutturazione fornendo i prodotti per la tinteggiatura delle pareti e in particolare: la pittura acrilica Elastocolor Waterproof, impermeabile e di facile pulibilità, per interni ed esterni; il rivestimento acrilico a spessore per interni ed esterni Quarzolite Tonachino, a elevata protezione e riempimento; il rivestimento minerale ai silicati rasato fine Silexcolor Marmorino, altamente decorativo e a elevata resistenza chimica. Il progetto di rinnovo del Guggenheim Cafè conferma ancora una volta il legame tra Mapei e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Mapei ha infatti aderito anche quest’anno, come ormai dal 2008, al progetto Intrapresæ Collezione Guggenheim: il primo e più conosciuto programma italiano di sostegno privato a un museo che vede coinvolte le più importanti realtà imprenditoriali nazionali e internazionali. Aziende che condividono la passione per l’arte e credono nell’investimento a sostegno della cultura, distinguendosi per l’attenzione a progetti culturali e di responsabilità sociale. Una vera e propria collaborazione strategica che si è consolidata nel tempo grazie al coinvolgimento di Mapei nel restauro di due importanti “luoghi dell’arte Guggenheim”. Nel 2008, i prodotti Mapei sono stati usati per il restauro del Museo Solomon R. Guggenheim di New York. L’edificio di Frank Lloyd Wright, aggredito nel tempo dagli agenti atmosferici, presentava numerose fessurazioni e la riqualificazione ha tenuto conto della necessità di mantenere una certa elasticità della superficie dell’edificio, per evitare la formazione di nuove fessure. Nel 2009 Mapei ha contribuito al restauro del Museo di Venezia, intervenendo sia sulla facciata in pietra d’Istria che dà sul Canal Grande, sia su quella affacciata su Rio delle Torreselle. Nel 2012 Mapei è
stata Sponsor ufficiale della mostra Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione. ‘Al velodromo’ di Jean Metzinger, realizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia per rendere omaggio al vincitore dell’edizione del 1912 della famosa corsa ciclistica Parigi-Roubaix, una delle gare più rappresentative, alla quale Mapei è particolarmente legata. Ancora, quest’anno, Mapei è stata Sponsor tecnico alla mostra Temi & Variazioni. L’impero della luce, formula curatoriale ideata da Luca Massimo Barbero per le opere e gli spazi della Collezione Peggy Guggenheim, svoltasi dal 1° febbraio al 14 aprile a Palazzo Venier a Venezia. Mapei, peraltro, sostiene da sempre la conservazione del patrimonio artistico, contribuendo a restaurare grandi luoghi della cultura tra cui ricordiamo: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro San Carlo di Napoli e il Museo Archeologico di Palermo “Antonio Salinas”.
GROHE ALLO STADIO MARACANÃ I sistemi sanitari Grohe sono stati scelti per ammodernare il celebre stadio Maracanã. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sul Brasile, dove i migliori giocatori provenienti da 32 nazioni si stanno contendendo il trofeo più ambito nel mondo del calcio, il leggendario Estádio Jornalista Mário Filho di Rio de Janeiro, conosciuto in tutto il mondo come Maracanã, oltre ad ospitare alcuni tra gli incontri più emozionanti del torneo, sarà anche sede della finale di domenica 13 luglio. Predire i nomi delle due squadre che scenderanno in campo quel giorno è impossibile, ma una cosa è assolutamente certa: l’ammodernamento del Maracanã ha incluso l’installazione di numerosi sistemi sanitari Grohe nei servizi igienici dello stadio.
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Da oltre 40 anni nel settore dei pavimenti in legno, l’attività di Rosa&Co nasce e si sviluppa con il suo fondatore, Rosa Gianluigi - artigiano dal 1970 -, che ne detta le linee guida: ricerca della massima qualità e soddisfazione della propria clientela. Ottime pratiche perseguite a tutt’oggi dai suoi familiari e soci. Negli ultimi anni, seguendo le richieste della clientela, in particolar modo quelle di architetti, ingegneri e imprese edili ed offrire loro un servizio a 360 gradi sulle superfici, 36 - Tile Italia 4/2013
Rosa&Co ha sviluppato anche il settore delle ceramiche, delle pietre naturali e delle resine. A fine 2013 l’inaugurazione della nuova sala mostra di Lecco: 600 mq di esposizione studiati dall’architetto Valentino Scaccabarozzi del Laboratorio di Architettura e Design di Casatenovo caratterizzati da razionalità espositiva ed eleganza formale. La nostra intervista avviene con Leonardo Colombo, socio e responsabile commerciale Rosa&Co.
foto dal web
Rosa&co. Pavimenti Corso Promessi Sposi, 4623900 LECCO (LC) tel: 0341 368594
Immagine tratta da Google Maps
Rosa&Co Pavimenti, Lecco
Tile Italia: - Ci descrive la nuova sala mostra? Leonardo Colombo: “Il nuovo spazio espositivo si distribuisce su 2 livelli. Al piano terra sono esposti i pavimenti in ceramica, le pietre naturali e le resine, mentre il primo piano, che si affaccia sul volume a doppia altezza del piano terra, è completamente dedicato alle pavimentazioni in legno. Oltre ai 600 mq di esposizione interna, lo showroom offre uno spazio esterno dedicato alle pavimentazioni e arredi outdoor. La location è inserita al piano terreno di un complesso residenziale di nuova costruzione, caratterizzato da forme contemporanee. Le grandi vetrate dello showroom si affacciano su Corso Promessi Sposi, una delle vie principali di Lecco, oggetto di forte passaggio. Peraltro abbiamo deciso di trasferirci qui, dalla precedente sede di C.so Martiri della Liberazione, proprio perché abbiamo ritenuto fondamentale creare uno spazio espositivo più ampio e raffinato, inserendolo in una delle zone strategiche di Lecco… una città commercialmente molto viva ed attiva”.
Tile Italia: - Quale l’evoluzione di un progetto espositivo così esteticamente raffinato? L. Colombo: “La nostra principale esigenza era quella di realizzare un ambiente in cui i prodotti esposti potessero trovare la loro piena espressione, sia come concezione di percorso espositivo sia dal punto di vista dei sistemi di merchandising. Abbiamo quindi sviluppato, in collaborazione con l’architetto Scaccabarozzi, uno spazio caratterizzato da grandi volumi e forme astratte, adottando il bianco quale colore predominante e studiando effetti di luce in sintonia con le forme. Abbiamo così ottenuto un senso di spazio “puro e dinamico” che focalizza l’obiettivo sui veri protagonisti della scenografia: i materiali esposti.” Tile Italia: - A chi vi siete affidati per la realizzazione degli arredi e sistemi di merchandising? L. Colombo: “Abbiamo preferito andare sul sicuro e così ci siamo rivolti alla Tek Arredamenti di Enzo Ottavio Costi che, confermando la sua esperienza, ha recepito i desideri di noi soci Rosa&Co, collaborato con l’architetto e realizzato praticamente su misura tutti gli
foto dal web
Obiettivo vendita
arredi.” Tile Italia: - Quale il cliente-tipo cui è dedicata la nuova sala mostra? L. Colombo: “Rosa&Co è conosciuta per la qualità del lavoro offerto e dei prodotti forniti. Siamo anzitutto posatori professionisti: amiamo il nostro lavoro, siamo guidati dalla passione ed i nostri clienti, comprendenti imprese costruttrici, professionisti e tanti privati, italiani e stranieri qui residenti ma anche svizzeri, sanno che da noi trovano quella professionalità ed attenzione ai dettagli in grado di fare veramente la differenza. E’ questa una caratteristica riconosciuta a Rosa&Co da quando ci dedicavamo esclusivamente alla fornitura e posa di pavimenti in legno. Ancora oggi, in effetti, restiamo un punto di riferimento per quanto riguarda le pavimentazioni in parquet, ma la stessa cura la dedichiamo alla realizzazione di qualsiasi tipologia di superficie. A dimostrazione di ciò siamo stati tra i primi iscritti alla neonata Assoposa, perché riteniamo assolutamente necessario dare il dovuto riconoscimento ad una professione mai riconosciuta e tutelata nel nostro Pa-
Capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia, la città è situata sul lago di Lecco, ramo orientale del lago di Como, e sulla sponda sinistra del fiume Adda, tra i monti della Grigna e del Resegone. Vertice orientale del Triangolo Lariano, è da sempre città di grande richiamo per pittori, letterati e scienziati a partire da Leonardo da Vinci fino a Alessandro Manzoni, che vissuto nella villa di famiglia nel rione del Caleotto fino all’adolescenza e qui ambientò il celebre romanzo “I promessi sposi”. [fonte: Wikipedia]
ese. L’obiettivo principale di Assoposa è infatti la certificazione professionale del posatore ed è supportata da partner tecnici d’eccellenza - Fila, Mapei, Raimondi, Schluter Systems - che propongono lo sviluppo e la crescita dei prodotti e delle tecnologie collegati alla posa e alla professione del posatore piastrellista.” Tile Italia: - Ma Rosa&Co non si dedica esclusivamente alle superfici: quali sono le attività che svolgete con il reparto RosaLab? L. Colombo: “In effetti amiamo sperimentare tutte le novità ed oggi, con il reparto RosaLab, siamo in grado di realizzare rivestimenti di facciate in greenwood e legno, in Mapether Tile System, in Ceravent, facciate continue ventilate a vista e a scomparsa, in pietra ricostruita. Ma realizziamo anche pavimentazioni esterne in erba durevole sintetica o “a secco” su sabbia o sugherite.” Tile Italia: - Come è organizzato il Vs servizio di posa in opera? L. Colombo: “Siamo dotati di un validissimo servizio di posa in opera, dotato di posatori diretti e di squadre di artigiani Tile Italia 4/2013 - 37
Obiettivo vendita
che collaborano continuativamente con noi, sempre sotto l’attento coordinamento in cantiere dei nostri geometri e tecnici specialistici”. Tile Italia: - Quindi i Vs clienti si rivolgono a voi per avere un servizio “chiavi in mano”? Quale è la percentuale di fatturato rappresentato dalla posa in opera e quale quella derivante dalla semplice vendita di prodotti? L. Colombo: “L’80% del nostro fatturato deriva dall’attività di vendita e posa e il restante 20% proviene dalla sola attività di vendita in sala mostra. Credo che questo dato dimostri da solo quanto riteniamo fondamentale offrire un servizio completo: dalla vendita in negozio all’assistenza in cantiere e dallo posa in opera
all’assistenza post vendita, compresa la vendita di prodotti per il trattamento e la manutenzione”. Tile Italia: - Un commento sull’andamento del mercato nel breve/ medio periodo? L. Colombo: “ Certamente anche la nostra attività ha risentito di questo momento di grande difficoltà che sta coinvolgendo qualsiasi tipologia di attività però, facendo leva su valori semplici e sulla tradizione di serietà che ci accompagna ormai da tanti anni, siamo positivi e fiduciosi in un miglioramento della situazione nel nostro Paese. Per questo, con il nuovo showroom, ci siamo già preparati ad aiutare nelle loro scelte i nostri futuri clienti”.
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Alcune aziende commercializzate Piastrelle di ceramica: Appiani, Lea Ceramiche, Blustyle Ceramica, Cotto d’Este, Ceramica Bardelli, Kronos Ceramiche, Ragno, Ceramica di Treviso, Del Conca, DSG Ceramiche Mosaico: Bisazza, Mosaico+ Realizzazione dell’allestimento:
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Attualità
FILA sbarca nel cuore della ceramica
La famiglia Pettenon
40 - Tile Italia 3/2014
FILA Surface Care Solutions apre una nuova sede a Fiorano Modenese (in via Panaro, 20), nel cuore del distretto ceramico, per essere ancora più vicina ai produttori e offrire loro un’assistenza tecnica e progettuale ancora più veloce. All’inaugurazione della sede, un vero e proprio evento ospitato al Museo Ferrari di Maranello, sono intervenuti il presidente di Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli, i maggiori produttori del distretto ceramico modenese e la stampa specializzata del settore.
FILACONSULTING Ceramic Division, questo il nome della nuova sede, prevede un “centro di formazione”, dove organizzare corsi di formazione a aggiornamento per produttori e clienti, e un “laboratorio” all’interno del quale si eseguiranno prove di macchiabilità e test di trattamento delle superfici. Il Team Fila Consulting, che da molti anni gestisce i rapporti con i produttori presenti nel distretto della ceramica italiana, avrà quindi una nuova sede per sviluppare ulteriormente le
Attualità
da sinistra: Francesco Pettenon - Vittorio Borelli - Beniamino Pettenon
relazioni con i produttori locali. L’investimento è finalizzato anche al potenziamento del lavoro della divisione FilaTECH che offre assistenza ai produttori per le tecnologie dedicate al trattamento in linea dei materiali. Fila sarà ancora più vicina alle aziende ceramiche nella ricerca della soluzione migliore per il trattamento delle superfici, attraverso soluzioni personalizzate, efficaci e sicure che aggiungano qualità e bellezza ai materiali. “Abbiamo voluto sostenere questo investimento per consolidare ulteriormente i rapporti di collaborazione con i produttori di ceramiche ed affrontare insieme le nuove sfide che ci attendono – ha affermato il presidente Fila Beniamino Pettenon –. Un fiore all’occhiello della nostra azienda sono proprio le partnership con i più importanti produttori internazionali di pavimenti e rivestimenti: Fila è infatti l’unico marchio di soluzioni per la pulizia, la protezione e la manutenzione delle superfici ad essere raccomandato da oltre 200 produttori in tutto il mondo. Con questa nuova sede vogliamo ulteriormente migliorare i nostri servizi per crescere e sviluppare nuove collaborazioni”. “Siamo molto soddisfatti che Fila sia arrivata anche fisicamente nel cuore del distretto ceramico – ha affermato il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli –. Le nostre aziende potranno contare su un’assistenza tecnica e progettuale ancora più veloce, che renderà ancora migliore tutto il comparto del sistema pavimento”. Fondata nel 1943, Fila è oggi
un marchio di eccellenza nella pulizia, protezione e manutenzione di superfici ceramiche e lapidee. Un attento equilibrio tra i valori tradizionali della famiglia e un’organizzazione manageriale che fa dell’innovazione e della ricerca il suo credo, hanno reso Fila un’azienda moderna e globale, che oltre alla “casa madre” di San Martino di Lupari (PD) e alla nuova sede di Fiorano Modenese, conta anche 6 filiali estere (Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Emirati Arabi) e una rete commerciale che presidia la fornitura di prodotti e servizi in più di 60 Paesi nel mondo. Nel 2013 l’azienda ha registrato un fatturato consolidato di oltre 17 milioni Euro, di cui il 55% proveniente dal mercato estero e il 45% da quello domestico. Un dato in netta controtendenza rispetto al difficile periodo economico, così come quello riguardante il personale: solo nell’ultimo anno sono 10 i nuovi collaboratori assunti. Per essere ancora più vicina ai propri clienti garantendo qualità ed efficacia, Fila è stata tra le fondatrici ed è partner tecnico di Assoposa, l’associazione di imprese di posa ed installatori nata nel 2013 a Cersaie come punto di riferimento per creare in Italia un Sistema di Posa certificato. All’interno dell’associazione, Fila sta investendo nella formazione professionale dei posatori, organizzando corsi di formazione per gli associati, ma anche attività promozionali attraverso eventi, convegni su temi di interesse per il mondo della ceramica.
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Tile Italia 3/2014 - 41
Economia&mercato
Samo Industries compie 1 anno
Denis Venturato Tile Italia:: - La holding Samo Industries sta per compiere 1 anno di vita, qual è lo stato dell’arte? Denis Venturato: “L’acquisizione di Inda da parte di Samo Industries si è ufficialmente conclusa il 5 agosto 2013, ma le trattative erano già in essere da un anno e mezzo. Era infatti da tempo che Samo, specializzata nella produzione di soluzioni doccia per le quali è leader italiana, guardava all’acquisizione di Inda come ad una concreta possibilità di ulteriore penetrazione del mercato, grazie alle gamme prodotte da Inda e rivolte al target medioalto del mercato. Tra l’altro Inda, uno dei brand più conosciuti anche a livello internazionale, oltre alle cabine doccia, offre una gamma completa di arredi ed accessori per il bagno, per i quali è tra i principali produttori a livello europeo. Ad 1 anno dalla nascita della holding posso dire che l’integrazione di Samo ed Inda ha sia rappresentato una positiva leva di posizionamento sul mercato sia un traino per l’espansione delle vendite export di Samo. Inda, infatti, ha una quota di export molto forte, a differenza di Samo che è più radicata nel mercato Italia.” Tile Italia: - Quali i risultati raggiunti dalla nuova Samo Industries, primario produttore europeo di docce? D. Venturato: “Il gruppo Samo Industries rappresenta una delle realtà più importanti nel panorama dell’arredobagno eu42 - Tile Italia 3/2014
La holding Samo Industries è nata fra il Veneto e la Lombardia. Si tratta di una realtà, da 100 milioni di fatturato atteso, frutto dell’accordo fra le famiglie Venturato (marchio Samo, fatturato consolidato 2013 di 49 milioni) e Fantoni (Inda, fondato da Aras Frattini nel 1944 e presente in Italia e in Europa nel comparto idrotermosanitario e delle forniture alberghiere e navali, 57 milioni il fatturato 2011). Unendosi hanno dato vita a un gruppo integrato che spazia dalle cabine doccia, nelle quali Samo è ai primi posti, agli accessori, di cui Inda è fra i maggiori produttori europei, fino ai mobili e agli accessori. L’operazione si è compiuta tramite la creazione della holding, Samo Indu-
Samo - Pictur Top
stries, che detiene il 100% dei due gruppi ed è controllata dalla famiglia Venturato. Fra le leve principali che hanno spinto Samo all’acquisto di Inda c’era certamente la forte presenza di quest’ultima sui mercati esteri, in particolare Francia, Belgio, Svizzera e Germania, dove l’azienda vantava una quota di export pari al 70% mentre Samo, molto più radicata nel mercato interno, raggiungeva una quota di export di circa il 20%: l’acquisizione è quindi fondamentale per consentire a Samo di rafforzarsi sui mercati internazionali. Siamo andati ad intervistare Denis Venturato - CEO di Samo e alla guida operativa della holding - a Bonavigo, dove Samo è nata 53 anni fa.
Economia&mercato
ropeo ed è, oggi, il primo produttore europeo di soluzioni doccia. La sensazione che abbiamo oggi è di forza, solidità, non solo a livello di penetrazione del mercato, ma anche di qualità e stile italiano, di cui ci confermiamo fedeli interpreti. A livello di risultati, posso dire che il marchio Samo sta performando davvero molto bene sul mercato interno, stiamo parlando di un +20% sul 2012, un risultato davvero notevole considerando il momento economico che stiamo vivendo in Italia. A livello estero la Francia è ancora il mercato più attivo di Samo, ma ottimi segnali provengono
Inda - Avant Garde ora dalla Russia. In base ai risultati raggiunti fino ad oggi e alle strategie di vendita attuate da Samo le previsioni per il 2014 ci portano a pensare ad un ulteriore incremento di circa il 10%”. Tile Italia: - E il marchio Inda come sta reagendo? D. Venturato: “Anche Inda, pur scontando ancora le difficoltà provenienti dal recente turbolento passato, sta registrando forti segnali di ripresa sia in Italia che all’estero, segnali che confermano la validità delle politiche aziendali attuate con la holding Samo Industries. Per il marchio Inda, sono la Germania, la Francia ed il Belgio i mercati che ci stanno dando le migliori performance. Il mantenimento rappresenta per noi un importante obiettivo (Inda, nel 2011 aveva raggiunto un
fatturato di circa 57,5 milioni di euro con 300 dipendenti e ricavando dall’esportazione il 70% del fatturato n.d.r.), ma sono sicuro che i risultati positivi non tarderanno ad arrivare.” Tile Italia: - Quali le strategie logistiche e produttive messe in atto per ottimizzare le sinergie del nuovo Gruppo? D. Venturato: “La sede Inda è stata trasferita a gennaio 2014 da Vizzola Ticino (Varese) a Pagazzano (Bergamo). Lo stabilimento produttivo di Treviso continua invece ad essere attivo ed è la sede di produzione degli arredi firmati Inda. L’efficienza industriale e l’attenzione al cliente che da sempre caratterizzano il modus operandi di Samo, sono stati trasmessi ad Inda come leva di sviluppo fondamentale per il rilancio del brand. Il marTile Italia 3/2014 - 43
Economia&mercato
chio Inda ha mantenuto in questi anni la sua elevata brand awarness internazionale, sinonimo di qualità ed affidabilità. Non solo prodotti, ma anche una serie di servizi correlati che soddisfino il cliente a 360 gradi, questa è la linea guida comune fra Inda e Samo”. Tile Italia: - Quale la ricerca sul prodotto necessaria per anticipare e interpretare le tendenze di un mercato sempre più volto alla ristrutturazione e al risparmio energetico? D. Venturato: “Per il gruppo Samo Industries la R&D rappresenta una delle leve strategiche in grado d’interpretare ed anticipare le tendenze di un mercato in continua evoluzione insieme ai diversi stili di vita. Il 75% dei nostri prodotti viene utilizzato in operazioni di ristrutturazione, per questo motivo è importante che la nostra gamma riesca a soddisfare le necessità legate all’ergonomia, al recupero degli spazi, alla funzionalità e alla praticità, sia nell’utilizzo che nella pulizia”. Tile Italia: - Quali le strategie marketing della Holding? D. Venturato: “Samo Industries continuerà a perseguire le politiche di attenzione al cliente finale e di efficienza che da sempre contraddistinguono il marchio Samo, stiamo parlando di un forte servizio clienti in termini di prestazioni, centri assistenza e servizi 2.0 uniti ad una rico-
Inda - One
44 - Tile Italia 3/2014
Economia&mercato
nosciuta efficienza produttiva ed organizzativa. Il nostro impegno continuerà ai massimi livelli nei confronti dei distributori, al fine di sviluppare collaborazioni forti che portino come frutto un naturale scambio di valore. Il gruppo mette a disposizione una serie di servizi a supporto del cliente rivenditore, come corsi di formazione, information technology e attività di rafforzamento del marchio che riteniamo essere fondamentali per trasmettere la solidità aziendale. Per quanto riguarda il marchio Inda, nello specifico sono state attuate strategie b2b e b2c per il rilancio del brand. A livello di servizi verrà aggiunto un configuratore web, prima assente, e ci sarà un’implementazione dei servizi post vendita. Per quanto riguarda l’assistenza alla vendita sono stati studiati nuovi listini, di più semplice consultazione rispetto ai precedenti, relativi ai mobili arredobagno, agli accessori e alle pareti doccia. Quasi pronto ed in rete da fine luglio, il nuovo portale Inda dedicato agli accessori e alle pareti doccia dove sarà possibile consultare via web i ricambi ed i nuovi modelli con evoluzioni delle serie precedenti. Sono inoltre stati studiati dei piani di sviluppo per rafforzare la visibilità del marchio all’interno degli show room insieme ad un potenziamento della struttura commerciale”.
Samo - Axi
Samo - Teknoair
Tile Italia: - Quanto è importante per il Gruppo Samo Industries l’impegno in attività formativa? D. Venturato: “Il Gruppo Samo Industries è impegnato in rilevanti partnership, fra le quali troviamo Alma Graduate School e Bocconi. Per noi l’impegno in attività formative è fondamentale per diffondere non solo importanti valori aziendali, ma anche per partecipare ad iniziative rivolte ai giovani che mettano sempre più in contatto il mondo accademico con quello delle imprese”. Tile Italia: - Quale la rilevanza commerciale delle tradizionali fiere? D. Venturato: “Le fiere non sono più come un tempo occasione di grandi opportunità di business, ma sono sempre più una conferma dell’importanza dell’azienda e un supporto per il brand. Fiere come il Salone Internazionale del Bagno svoltosi in aprile a Milano, sono prima di tutto una vetrina, rimane però la voglia e la prospettiva di incontrare nuove possibilità di business. Il nostro piano di comunicazione per quest’anno rimane il Salone di Milano, evento dove ci siamo concentrati per presentare le novità 2014”.
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Economia&mercato
Ceramica Incontro: investire in tempi di crisi
Filippo Ardito Ceramica Incontro, fondata nel 1976 a Corato di Bari, è specializzata nella produzione di battiscopa - marchi Ceramica Incontro, ReDi, Vittoria - che, dal 2005, realizza in gres porcellanato garantendo così all’intera gamma quelle caratteristiche tecniche di resistenza al gelo che ne consentono l’utilizzo anche in esterno. Oggi Ceramica Incontro ha portato a termine il completo rinnovamento dei propri impianti produttivi in Puglia ed in questo inizio di estate ha riavviato la produzione. La nostra intervista avviene con Filippo Ardito, titolare dell’azienda. Tile Italia:: - Quando è avvenuto lo start up del nuovo impianto? Filippo Ardito: “La produzione è stata avviata nel mese di giugno. Una bella emozione, seguita a oltre 18 mesi di intenso lavoro. Direi che ora siamo veramente pronti ad affrontare il mercato con una dotazione tecnologica che, a pieno regime, ci consentirà di raggiungere una produzione di 4.500 mq/giorno di battiscopa, garantendo il massimo della qualità.” Tile Italia: - Ceramica Incontro si posiziona ora quale primario produttore italiano di battiscopa in ceramica? F. Ardito: “Sì, oggi siamo sicuramente l’azienda con la tecnologia più avanzata in Italia e probabilmente nel mondo. Oltre all’altissima capacità produttiva, possiamo vantare una completa varietà 46 - Tile Italia 3/2014
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di gamma, anche per quanto riguarda i formati, unita alla garanzia di alta qualità del prodotto.” Tile Italia: - Quali i nuovi formati in produzione? F. Ardito: “Il nuovo impianto ci consente
di produrre battiscopa da “pressa” che vanno dai 30 ai 60 fino ai 90 cm di lunghezza. Mentre in una prossima fase, entrando in funzione anche l’impianto di estrusione, realizzeremo battiscopa fino a 120 cm di
Economia&mercato
lunghezza. Siamo quindi in grado di accompagnare la maggior parte delle collezioni di piastrelle in “grande formato”. Pensi che sino ad oggi i battiscopa venivano prodotti nei formati standard di cm 8x33,3 e 8x40.
Un adeguamento della gamma era quindi reso necessario dalla tendenza, non solo italiana, che vede una sempre maggiore richiesta dei grandi formati ceramici. Anche mercati europei storicamente legati ai formati più piccoli e sempre rigoro-
samente accompagnati da battiscopa di uguale lunghezza, negli ultimi anni sembrano aver definitivamente sposato la nuova tendenza del “grande formato”.” Tile Italia: - E le finiture di superficie? F. Ardito: “Disponiamo di un impianto Tile Italia 3/2014 - 47
Economia&mercato
“smalteria” di ultima generazione, destinato alla decorazione dei battiscopa con tecnologia digitale ad alta definizione in grado di garantire infiniti decori di superficie e di soddisfare qualsiasi esigenza garantendo il massimo della qualità.” Tile Italia: - Cosa ha comportato, in concreto, la riqualificazione produttiva degli impianti pugliesi? F. Ardito: “Da un punto di vista strutturale, abbiamo ampliato lo spazio produttivo coperto, aggiungendo 1.800 mq ai preesistenti 3.600. Il vecchio capannone è stato svuotato dai macchinari, completamente rinnovato ed aggiornato nella parte impiantistica. Per quanto riguarda la produzione abbiamo rinnovato l’intera dotazione tecnologica, ricorrendo ai migliori produttori italiani e puntando alla massima flessibilità produttiva. Oltre alla tecnologia digitale ad alta definizione di cui parlavamo prima, abbiamo installato una nuova “pressa”, un nuovo “essiccatoio”, un sistema di movimentazione e stoccaggio tramite veicoli LGV (Laser Guided Vehicle) ed un nuovo forno. Abbiamo anche ottimizzato il trattamento delle acque, dei fumi e delle polveri. Inoltre era mia ferma intenzione arrivare ad avere “in rete”, racchiuso in un’unica schermata del computer, l’intero controllo della produzione e sono soddisfatto del risultato ottenuto. Per ottimizzare il lavoro, i tempi e la qualità è, infatti, necessario riuscire a gestire al meglio i vari step della produzione, rilevando in tempo reale eventuali rallentamenti e riuscendo a variare rapidamente la gamma prodotto.” Tile Italia: - Quale è stato l’investimento complessivo? F. Ardito: “Il totale dell’investimento previsto, una volta portata a termine anche la nuova palazzina uffici e il nuovo magazzino, è di 6,5 milioni di euro. Un investimento importante che, nel-
le proiezioni fatte, ci porterà nel 2016 e a pieno regime, ad occupare prevedibilmente oltre trenta persone, con un incremento, nel medio/breve periodo, di 5 addetti.” Tile Italia: - Di fatto, grazie ai nuovi impianti automatizzati, triplicate la produzione con la stessa forza lavoro. Quale il mercato cui intendete rivolgervi? F. Ardito: “Certamente intendiamo mantenere, ed incrementare, la nostra tradizionale clientela italiana formata da rivenditori e produttori cui forniamo da molti anni i battiscopa da abbinare alle pavimentazioni. Per il servizio ai rivenditori disponiamo di una rete composta da una cinquantina di agenti che coprono l’intero territorio nazionale con i tre marchi Incontro, Vittoria e ReDi. Inoltre puntiamo ad incrementare la nostra attività di fornitori conto terzi anche per le aziende produttrici italiane e straniere: già esportiamo in Francia e negli Emirati Arabi ma crediamo che ci siano ancora ampie possibilità di incremento dell’export, sono veramente pochi, in Italia e nel mondo, i Gruppi che producono al loro interno i battiscopa per le proprie collezioni. Disponiamo peraltro di un magazzino nel comprensorio di Sassuolo che ci consente di garantire le consegne, in Italia e all’estero, in tempi ottimali.” Tile Italia: - E come presenterete al mercato la vostra nuova produzione? F. Ardito: “A Cersaie 2014 “racconteremo” l’ultima evoluzione di Ceramica Incontro: mostreremo le fasi di smantellamento del vecchio e realizzazione del nuovo stabilimento, presenteremo il nuovo catalogo completo e, con un innovativo e funzionale sistema di merchandising, saremo in grado di mostrare le infinite finiture che, grazie alla stampa digitale, siamo in grado di proporre. Si tratta di un sistema innovativo che ci consentirà di campionare tutti i rivenditori italiani in un solo mese. Non solo, cercheremo di avvicinare al “battiscopa” anche l’interesse di architetti e progettisti.”
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Impermeabilizzazione garantita!
Piastrelle di ceramica e gres porcellanato sono soggetti a umidità ed intemperie. Per evitare che l’umidità possa entrare nel sottofondo vengono richieste performance molto alte agli impermeabilizzanti applicati. Murexin AG dispone per ogni applicazione nell’ambito privato, industriale o pubblico dei prodotti giusti, come ad esempio la guaina rapida Rapid 1K, contro l’acqua corrente sotto piastrelle ceramiche come in doccia, cabine doccia e bagni. Per chi vuole lavorare in modo conveniente ma flessibile usa la nuova impermeabilizzazione bicomponente Hydro Basic 2K.
Fatturati italiani
Le aziende ceramiche italiane,
fatturati 2013 La produzione delle 156 aziende attive nel 2013 sul territorio italiano ha raggiunto i 363,4 milioni di metri quadrati (-1,05% sul 2012) mentre le vendite, consentendo di smaltire il magazzino, si sono attestate a 389,3 milioni di metri quadrati pari ad un +1,85% sull’anno precedente. Opposta la dinamica dei mercati di destinazione che ha registrato in Italia una ulteriore flessione del 7,18% (86,5 milioni di metri quadrati nel 2013) ed un significativo incremento , +4,76%, delle esportazioni che hanno raggiunto i 302,7 milioni di metri quadrati. Complessivamente nel 2013 il settore ha raggiunto un fatturato di 4,73 miliardi di euro (+3,16% sul 2012) di cui 3,87 miliardi derivanti dalle esportazioni (+5,66% sul 2012) e solo 856 milioni di euro dalle vendite sul territorio nazionale (-6,84%). I risultati di Fatturato 2013 rilevano quindi un quadro finale in ripresa (lo scorso anno tutti gli indici erano negativi, esclusa la voce del fatturato estero che segnava un +2.6% sul 2011). Il 2013 ha registrato un calo occupazionale del 3,83%, mentre il numero delle aziende attive in Italia è sceso a 156 (3 in meno rispetto al 2012). Da rilevare, dalle anticipazioni diffuse da Confindustria Ceramica in occasione della presentazione dell’Indagine Stati-
stica 2013, che nel primo trimestre 2014, dopo anni di flessione, torna a crescere il consumo di piastrelle italiane nei paesi dell’Europa occidentale. Bene soprattutto la Germania (+16,5%), la Francia (+10,2) e la Gran Bretagna (+29,2%). Molto positivi anche i risultati di Ungheria (+42,7%), Repubblica Ceca (+15%) e dell’area del Baltico (+43,1%). Per l’Europa Occidentale si prevede, nel complesso, un fatturato in crescita del 5% nel 2014 con un ulteriore incremento del 3,5% nel 2015. Situazione di stasi, invece, nei paesi extra europei, che dopo la forte crescita realizzata nel corso del 2013, consolida il fatturato del primo trimestre (+2,38%). In calo la Russia (-16,05%) che risente della svalutazione del rublo, della situazione di conflitto nell’area caucasica e di un rallentamento nella congiuntura interna. In flessione anche l’area del Golfo – pausa di riflessione dopo le forti crescite negli anni scorsi – positive, invece, le esportazioni in Africa (+12,08%) ed Australia/Oceania (28,57%) Il dato incoraggiante del primo trimestre 2014 proveniente dal Vecchio Continente - restando doverosamente in attesa di una conferma del trend nel secondo trimestre -, non esime certo dal sottolineare le perduranti difficoltà del comparto: "Restano alcuni nodi da sciogliere -
ha rilevato il presidente Vittorio Borelli -: l'alto costo dell'energia dovuto sia alle scarse infrastrutture presenti sul territorio italiano, per esempio la mancanza di rigassificatori, sia agli oneri fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette delle aziende. Mentre, per il mercato interno delle costruzioni, abbiamo chiesto al presidente Matteo Renzi, quando è stato in visita in associazione nella sua ultima tappa a Sassuolo, di rendere stabili per i prossimi anni i bonus fiscali del 55% e del 65% per le ristrutturazioni e ad oggi in scadenza a fine 2014".
La classifica delle maggiori aziende Ad apertura della nostra tradizionale classifica riportiamo i risultati pubblici di Marazzi – Dal Tile appartenente al Gruppo Mohawk Industries, Inc. che, grazie all’acquisizione del Gruppo Marazzi nell’aprile 2013, è oggi il maggior produttore mondiale di piastrelle con un risultato consolidato, relativo alle sole piastrelle ceramiche, di 2.677 milioni di dollari. Riteniamo doveroso, pur non trattandosi di un “fatturato italiano”, riportare i dati consolidati di Mohawk Industries, perché realizzati anche attraverso i siti di produzione italiani. Come termine di confronto ricordiamo
PREZZI MEDI EURO/MQ Prezzo Medio - in Italia - all’estero
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013* 8,83 9,16 9,59 10,14 10,57 10,90 11,04 11,21 11,42 11,99 12,14 8,47 8,64 8,82 9,29 9,55 9,75 9,82 9,84 9,97 9,86 9,89 8,97 9,35 9,90 10,50 11,03 11,39 11,59 11,80 11,97 11,99 12,78 Fonte: Confindustria Ceramica , Indagine statistica nazionale (vari anni) - *Stime Tile Italia
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Fatturati italiani
Foto: Archivio Tile Edizioni, RHS Rondine che il fatturato consolidato 2012 di Marazzi Group era stato superiore agli 857 milioni di euro, per l’81% derivanti da vendite extra Italia, e che la produzione complessiva, proveniente dagli stabilimenti in Italia, Spagna, Francia, USA e Russia, aveva superato i 97 milioni di metri quadrati. Sempre nel 2012, il Gruppo Mohawk Industries, Inc. aveva consolidato i ricavi del segmento ceramico a 1,616 milioni di dollari.
Fatturati superiori ai 200 milioni di euro
Primo in classifica quale produttore italiano di piastrelle ceramiche prodotte sul territorio nazionale è il Gruppo Concorde che, pur non anticipando i dati 2013, è senza dubbio saldamente in testa segnando, nel 2012, un positivo +1% sul
2011 (anno in cui aveva segnato un +2,9% sul precedente 2010) esclusivamente realizzato con i marchi italiani (restano quindi esclusi i fatturati di Novoceram, Francia; Italon, Russia; Meta, produttore di impasto ceramico e Svimisa, produttore di materie prime). Al secondo posto, con 440 milioni di Euro di fatturato 2013, si conferma il Gruppo Fiandre – Iris, nato, in data 1 maggio 2011, a seguito della presa in affitto da parte di GranitiFiandre del ramo industriale e commerciale di Iris Ceramica. Al terzo posto si colloca il Gruppo Finfloor che deve il suo incremento in gran parte alle vendite dirette sul mercato USA, e porta il suo fatturato consolidato a 325,8 milioni di euro. Panariagroup, in quarta posizione, chiude il 2013 a 273 milioni di euro, -2,8% sull’anno precedente, mentre Casalgrande Padana, con
272,7 milioni di fatturato, la segue ormai sul filo di lana. Cooperativa Ceramica d’Imola, in lieve ripresa sull’anno precedente, chiude la graduatoria delle aziende con fatturato superiore ai 200 milioni di euro. Fin qui le prime sei posizioni tutte rimaste inalterate nell’ordine.
Fatturati tra i 100 e i 200 milioni di euro C’è poi la fascia “centrale”, comprendente le aziende con fatturati tra i 100 ed i 200 milioni di euro. Questa fascia, che al rilevamento dei fatturati 2012 riguardava solamente quattro aziende, torna a comprenderne bel sei con il rientro in grande stile di ABK Group e Gold Art, rispettivamente +7,3% e +10,2% sugli esercizio 2012. Di rilievo il traguardo di
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INDUSTRIA ITALIANA DELLE PIASTRELLE DI CERAMICA
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 ∆% ‘13/’12
VENDITE TOTALI (mil. mq) di cui: Italia Estero Fatturato (mil. Euro) di cui: Italia Estero
583,7 560,3
566,3 547,2
506,2
408,4
412,8
413,1
382,2 389,3 +1,85
171,2 170,1 170,5 167,7 151,1 127,6 123,6 114,9 93,2 86,5 -7,18 412,5 390,3 395,8 379,4 355,1 280,8 289,2 298,2 289,0 302,7 +4,76 5.334,1 5.372,5 5.741,6 5.784,7 5.517,0 4.507,9 4.629,0 4.716,0 4.581,0 4.726,0 +3,16 1.487,8 1.508,5 1.583,2 1.601,11 1.473,0 1.253,1 1.216,0 1.146,0 919,0 856,0 3.856,3 3.863,9 4.158,3 4.183,6 4.044,0 3.254,7 3.413,0 3.570,0 3.662,0 3.870,0
-6,84 +5,66
Fonte: Confindustria Ceramica , Indagine statistica nazionale (vari anni)
Tile Italia 3/2014 - 51
Fatturati italiani Emilceramica che raggiunge i 190 milioni di euro di fatturato con un incremento dell’11,7% sul 2012.
Fatturati inferiori ai 100 milioni di euro Tra i Gruppi con fatturato inferiore ai 100 milioni di euro si hanno i segni di una maggiore sofferenza, con risultati in crescita rispetto al 2012 accompagnati da diffusi cali di fatturato. Buone le performance di Gresmalt che fa seguire un +4,4%, al +8,2% già registrato nel 2012 sul 2011. Continua il suo percorso positivo anche il trend di Coem, mentre Sant’Agostino mostra di aver saputo reagire con decisione ai danni del terremoto. Certamente da rilevare i risultati di Rondine Group che ha segnato un +13,5 di fatturato 2013 riavvicinandosi ai risultati pre-crisi e che, per l’esercizio in corso, dovrebbe anche beneficiare dell’ingresso nel capitale sociale della turca Seramiksan che offre preziose sinergie per l’esportazione. Bene anche Novabell che al +7,2% registrato nel 2012 sul 2011, ha fatto seguire un nuovo +12,3% peraltro superando i 50 milioni di euro.
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I DATI DI CONFINDUSTRIA CERAMICA L’IMPORTANZA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
L’industria ceramica italiana, rappresentata da Confindustria Ceramica nei suoi 4 comparti Piastrelle di ceramica, Sanitari, Materiali refrattari, Stoviglieria -, nel 2013 ha complessivamente fatturato 5,5 miliardi di euro con un export del 75%. In totale le aziende rappresentate dall’Associazione sono state 236 per circa 27.000 addetti complessivi. Il solo comparto delle Piastrelle di ceramica ha raggiunto i 4,73 miliardi di euro con 20.537 addetti, mentre Ceramica sanitaria, Refrattari e Stoviglieria hanno fatturato oltre 740 milioni di euro occupando 6.500 persone. Le piastrelle di ceramica prodotte in Italia. Sono 156 le aziende (-3 rispetto al 2012) presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 20.537 addetti (-3,83%), che nel corso del 2013 hanno prodotto 363,4 milioni di metri quadrati (-1,05%) tali da consentire vendite per 389,3 milioni di metri quadrati (1,85%). Opposta la dinamica dei mercati di destinazione, che registra in Italia una ulteriore flessione del -7,18% (86,5 milioni di metri quadrati nel 2013) ed un significativo incremento del 4,76% nelle esportazioni, ora pari a 302,7 milioni di metri quadrati. Il fatturato totale, 4,73 miliardi di euro 52 - Tile Italia 3/2014
(3,16%) derivano per 3,87 miliardi dalle esportazioni (5,66%) e da 856 milioni di euro da vendite sul territorio nazionale (-6,84%). Significativi sono gli investimenti realizzati per quasi 225 milioni di euro, valore prossimo al 5% del fatturato annuale. Per l’anno in corso gli investimenti previsti sono pari a oltre 248 milioni di € (+10% rispetto al 2013). La ceramica sanitaria. Sono 36 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria, 32 delle quali localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo), che occupano complessivamente 3.723 dipendenti, che hanno prodotto 3,8 milioni di pezzi (-6,77%) e venduto 3,6 milioni di pezzi (-6,07%), usciti dalle fabbriche italiane. Il fatturato è di 308,4 milioni di euro (-8,68%), derivanti per 204 milioni di € da vendite sul mercato nazionale e da 104,2 milioni di € dalle esportazioni. In flessione, secondo le rilevazioni Eurostat, le importazioni di sanitari dall’estero in tonnellate: -17,94%) L’industria dei materiali refrattari. Le 35 aziende attive nella produzione di materiali refrattari presenti sul territorio nazionale occupano 2.125 addetti (+6 rispetto al 2012) per
una produzione pari a 421.172 tonnellate (-10,07%) e vendite a 442.694 (-9,17%). Le vendite in Italia sono scese nel 2013 a 279.680 tonnellate (-12,67%), che ora sono pari al 63,2% dei volumi complessivi venduti. Il fatturato totale, ora pari a 392,8 milioni di euro, deriva da vendite sul territorio nazionale per 238,3 milioni di euro (-11,17%), da 91,7 milioni di esportazioni comunitarie (-4,25%) e da 62,8 milioni di euro da esportazioni extracomunitarie (+0,33%). Le stoviglie in ceramica. Le 9 aziende industriali italiane occupano 675 dipendenti per una produzione (e vendita) di 13.000 tonnellate di prodotto finito. Le vendite sul mercato domestico rappresentano circa l’80% delle vendite totali. Il fatturato 2013 è pari a 40 milioni di euro, di cui circa il 70% realizzato in Italia. Di particolare rilievo è l’adozione, da maggio 2013, di misure antidumping sulle importazioni di stoviglie cinesi in Europa, con valori di dazi per i prossimi 5 anni compresi tra il 13,1% ed il 36,1% a seconda dei diversi esportatori cinesi: tale misura ha determinato un calo superiore al 40% dell’import, pari a circa 200.000 tonnellate annue.
Fatturati italiani Copyright 2013 Tile Edizioni. È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione di Tile Edizioni s.r.l. Tutti i valori sono espressi in mil/€.
◗ MARAZZI - DAL TILE MOHAWK INDUSTRIES, Inc *
USD 2.677 milioni
(2013: consolidato, solo segmento ceramico)
2012: USD 1.616 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
MARAZZI (Tutti i mercati)
•
RAGNO (Tutti i mercati)
•
KERAMA MARAZZI (Russia)
•
AMERICAN OLEAN (USA)
•
F Produzione:
200/220 mil. mq (stima Tile Italia)
↔ Internazionalizzazione:
Nord e Sud America - Europa - Russia - Asia
Dipendenti:
oltre 32.000 impiegati nel segmento ceramico
DAL-TILE (Nord America)
Nell'aprile 2013 Mohawk Industries ha acquistato Marazzi Group, divenendo leader mondiale nella produzione di piastrelle di ceramica. Il segmento ceramico, che nel 2013 è cresciuto di oltre il 65% sull'anno precedente, vale oggi il 40% del fatturato totale Mohawk Industries (un ulteriore 40% è costituito dalle superfici in Carpet ed il restante 20% da Laminate & Wood). La produzione 2012 di Marazzi Group aveva raggiunto i 97 milioni di mq. di piastrelle ceramiche, con un fatturato consolidato di 857,7 milioni di Euro. Le vendite totali di Mohawk Industries sono così distribuite nel mondo: 70% Nord America; 20% Europa Occidentale; 5% Russia; 5% resto del mondo. La destinazione d'uso del totale delle superfici prodotte da Mohawk Industries riguarda per l'80% il Residenziale e per il 20% il Commerciale.
* I dati sono stati tratti da: Mohawk Industries, Inc. "2013 Annual Report" e Mohawk Industries, Inc. "Investor Presentation - February 2014"
◗ GRUPPO CONCORDE
€ 573,8 milioni* * I dati pubblicati sono relativi all’anno 2012 provengono da fonti pubbliche e comprendono solo i marchi italiani
2003: Euro 378,2 mil. - 2004: Euro 425,9 mil. - 2005: Euro 525,0 mil. - 2006: Euro 581,0 mil. - 2007: Euro 651,0 mil. - 2008: Euro 669,0 mil. 2009: Euro 544,0 mil. - 2010: Euro 551,3 mil. - 2011: Euro 567,8 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: CERAMICHE ATLAS - CONCORDE (Atlas Concorde - Keope - Supergres): Euro 219,965 mil. • MIRAGE GRANITO CERAMICO: Euro 98,201 mil. CERAMICA CAESAR (Caesar - Fap - Minerva): Euro 122,516 mil. • CERAMICA MARCA CORONA: Euro 73,126 mil. • CERAMICA REFIN: Euro 60,014 mil.
• •
↔ Internazionalizzazione: 2 stabilimenti in Europa (1 in Francia, 1 in Russia)
* Il consolidato non comprende i fatturati di: Novoceram (Francia), Italon (Russia), Meta (impasto ceramico), Svimisa (materie prime).
◗ GRUPPO FIANDRE-IRIS 2012: Euro 420,0 mil.
€ 440,0 milioni (consolidato)
Il fatturato è stato realizzato con i seguenti marchi GRANITIFIANDRE SAVOIA CANADA • MATIMEX
TECHNORIUNITE IRIS CERAMICA • ARCAREL
PORCELAINGRES (Germania) FMG FABBRICA MARMI E GRANITI • LA CERAMICA
STONEPEAK CERAMICS (USA) ARIOSTEA • TECNOMIX
•
•
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•
•
EIFFELGRES
F Produzione: 18,4 mil. mq (pavimento 96% - rivestimento 4%) ↔ Internazionalizzazione: 2 stabilimenti: Stonepeak negli Stati Uniti e Porcelaingres in Germania Esportazione: 75% Dipendenti: 1.600
Tile Italia 3/2014 - 53
Fatturati italiani
◗ GRUPPO FINFLOOR
€ 325,8 milioni
(consolidato)
2003: Euro 286,3 mil. - 2004: Euro 308,1 mil. - 2005: Euro 343,7 mil. - 2006: Euro 355,2 mil. - 2007: Euro 343,4 mil. - 2008: Euro 330,6 mil. 2009: Euro 259,7 mil. - 2010: Euro 273,8 mil. - 2011: Euro 304,6 mil. - 2012: Euro 315,3 mil. Il fatturato è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: FLORIM CERAMICHE (Floor Gres - Cerim - Rex - Casa dolce casa - Casamood - Slim/4+) • FLORIM USA Inc. e controllate F Produzione: 23,0 mil. mq (pavimento 92% - rivestimento 8%) ↔ Internazionalizzazione: 1 stabilimento in Tennessee (USA); 2 centri logistici: in Georgia (USA) ed in Parana (Brasile) Esportazione: 83,5% (dato calcolato sul valore dell'attività diretta, escludendo il fatturato della produzione conto terzi e considerando il fatturato di Florim USA come esportazione) Dipendenti: 1.297 •
Per il Gruppo Florim un 2013 ancora in miglioramento in tutti gli indicatori fondamentali. A fronte di una crescita del 3,5% del fatturato, si registra un utile netto che da Euro 26,1 milioni passa a Euro 35,7 milioni e un EBITDA (o Margine Operativo Lordo) che passa da Euro 59,6 milioni a Euro 73 milioni con un'incidenza del 22,4% sul fatturato. Sono questi i segni più tangibili della grande riorganizzazione delle attività produttive del gruppo con investimenti molto concentrati sul recupero di efficienza in tutti i fattori di costo e la spinta su prodotti a sempre più alto valore aggiunto. Nel mese di dicembre 2013 Florim ha costituito la società MaKer - Manifatture Ceramiche S.r.l., conferendole con effetto dal 01/01/2014 lo stabilimento Florim sito in Mordano (BO). Nel corso del 2013 è stata costituita la Fondazione Ing. Giovanni Lucchese, in memoria del fondatore dell'allora Floor Gres e attuale Florim. Florim partecipa per il 96,67% alla fondazione avente ocme finalità la realizzazione di interventi di solidarietà sociale.
◗ PANARIAGROUP
€ 273,0 milioni
(consolidato)
2003: Euro 212,4 mil. - 2004: Euro 235,5 mil. - 2005: Euro 247,2 mil. - 2006: Euro 351,5 mil. - 2007: Euro 354,4 mil. - 2008: Euro 328,0 mil. 2009: Euro 289,9 mil. - 2010: Euro 285,2 mil. - 2011: Euro 294,1 mil. - 2012: Euro 280,8 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: CERAMICHE PANARIA • LEA NORTH AMERICA (Usa) CERAMICHE LEA • FLORIDA TILE (Usa) • FIORDO INDUSTRIE CERAMICHE • MARGRES (Portogallo) • COTTO D’ESTE • LOVE CERAMIC TI LES • BLUSTYLE • GRES PANARIA PORTUGAL • •
F Produzione: 13 mil. mq (pavimento 88% - rivestimento 12%) Esportazione: 76% (dato calcolato sul valore) Dipendenti: 1.741 Panariagroup, Gruppo ceramico quotato in Borsa, ha chiuso il 2013 con un MOL di 14 mil. di Euro. Nel 2013 è stato aperto un nuovo negozio Florida Tile a Dallas e ne saranno presto aperti altri 2 in aree già identificate. Sempre nel 2013 il Gruppo ha effettuato investimenti per 16,6 mil. di Euro. Nel 2014 verranno presentate sul mercato statunitense le nuove linee di grès laminato prodotte in Italia e commercializzate a marchio Florida Tile di cui ci si attende un significativo successo. Nel 2013 l'incidenza del mercato nord americano sul fatturato complessivo si è attestata al 33% con vendite pati a 87,3 mil. di Euro.
◗ CASALGRANDE PADANA
€ 272,7 milioni
2003: Euro 134,0 mil. - 2004: Euro 146,0 mil. - 2005: Euro 162,0 mil. - 2006: Euro 178,3 mil. - 2007: Euro 294,0 mil. - 2008: Euro 295,9 mil. 2009: Euro 275,6 mil. - 2010: Euro 283,0 mil. - 2011: Euro 292,3 mil. - 2012: Euro 275,0 mil. Il fatturato è stato realizzato con i seguenti marchi: •
CASALGRANDE PADANA Spa
•
NUOVA RIWAL CERAMICHE (Alfa Lux, Saime-SanProspero, Eurodomus, Riwal)
F Produzione: 22,5 mil. mq Esportazione: 72% Dipendenti: 1.042 Negli stabilimenti del Gruppo Casalgrande Padana, tutti situati in Italia, sono stati investiti 5,2 mil. di Euro in nuovi impianti di produzione. 54 - Tile Italia 3/2014
La naturalezza di un ambiente sano ...
Fatturati italiani
◗ GRUPPO COOP. CERAMICA D’IMOLA
€ 257,6 milioni
(consolidato)
2003: Euro 358,3 mil. - 2004: Euro 369,1 mil. - 2005: Euro 386,4 mil. - 2006: Euro 385,6 mil. - 2007: Euro 384,5 mil. - 2008: Euro 370,6 mil. 2009: Euro 278,7 mil. - 2010: Euro 274,9 mil. - 2011: Euro 266,4 mil. - 2012: Euro 256,6 mil. Appartengono al Gruppo le seguenti aziende e/o marchi: • COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA Sc • COOP. CER.di IMOLA North America Gian Paolo Crasta • IMOLATECNICA • IMEX TOP 32, Polonia
Euro 246,3 mil. Euro 5,1mil. Euro 4,7 mil. Euro 1,5 mil.
F Produzione: 18,7 mil. mq (pavimento 85% - rivestimento 15%) Esportazione: 76% Dipendenti: 1.648 La società ImolaTecnica è stata consolidata per la prima volta il 31/12/2012. Coop. Ceramica d'Imola ha ottenuto la certificazione volontaria AEO - Operatore Economico Certificato, ottenendo anche la AEO/ Semplificazioni Doganali e Sicurezza.
◗ GRUPPO EMILCERAMICA
€ 190,0 milioni (consolidato)
2003: Euro 169,5 mil. - 2004: Euro 173,5 mil. - 2005: Euro 190,0 mil. - 2006: Euro 206,0 mil. - 2007: Euro 210,5 mil. - 2008: Euro 190,0 mil. 2009: Euro 131,4 mil. - 2010: Euro 155,9 mil. - 2011: Euro 162,2 - 2012: 170,0 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: EMILCERAMICA CERAMICHE VIVA • EMILAMERICA (USA) •
•
•
• •
ERGON CAOLINO PANCIERA (impasti) ZEUS CERAMICA (Ucraina)
F Produzione: 7,1 mil. mq (pavimento 95% - rivestimento 5%) ↔ Internazionalizzazione: Il Gruppo possiede negli Stati Uniti tre centri logistici. In Ucraina è presente con Zeus Ceramica dove, nel 2013, è stata realizzata una produzione di quasi 4 mil/mq. Esportazione: 84% Dipendenti: 538 Negli stabilimenti produttivi italiani, nel triennio 2012-2014 sono stati effettuati, o sono in fase di completamento, investimenti per oltre 6 mil. di Euro in ambito impiantistico.
◗ RICCHETTI GROUP
€ 184,1 milioni
(consolidato) Dal 2004 il fatturato è consolidato IFRS.
2003: Euro 306,4 mil. - 2004: Euro 291,6 mil. - 2005: Euro 281,3 mil. - 2006: Euro 282,3 mil. - 2007: Euro 271,0 mil. - 2008: Euro 241,0 mil. 2009: Euro 194,5 mil. - 2010: Euro 196,7 mil. - 2011: Euro 190,5 mil. - 2012: Euro 188,6 mil. Sono comprese nel Gruppo Ceramiche Ricchetti le seguenti aziende: GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI (Ricchetti - Cisa - Cerdisa) • EVERS AS (Danimarca) KLINGENBERG DEKORAMIK GMBH (Germania) • CC HÖGÄNÄS BYGGKERAMIK AB (Svezia) • CINCA SA (Portogallo) • OY PUKKILA AB (Finlandia) F Produzione: 11,3 mil. mq (pavimento 67% - rivestimento 33%) ↔ Internazionalizzazione: stabilimenti in Portogallo, Finlandia e Germania Esportazione: 89,1% Dipendenti: 1.415 (di cui 966 all’estero) • •
Dal 1996 il Gruppo Ceramiche Ricchetti è quotato alla Borsa Valori di Milano.
56 - Tile Italia 3/2014
Fatturati italiani
◗ GRUPPO FAETANO-DEL CONCA
€ 121,3 milioni
(al netto di infragruppo)
2003: Euro 113,5 mil. - 2004: Euro 121,3 mil. - 2005: Euro 130,7 mil. - 2006: Euro 155,3 mil. - 2007: Euro 155,3 mil. - 2008: Euro 145,3 mil. 2009: Euro 128,0 mil. - 2010: Euro 124,0 mil. - 2011: Euro 122,1 mil. - 2012: Euro 121,2 mil.
Le aziende ceramiche italiane, fatturati 2007
Il fatturato (al netto dell’interscambio) è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: CERAMICA DEL CONCA SpA PASTORELLI SpA • PRODUCO SpA di Gian Paolo Crasta • •
• •
CERAMICA FAETANO SpA (Rep. San Marino) DEL CONCA USA Inc.
F Produzione: 10,7 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) ↔ Internazionalizzazione: Rep. San Marino (Ceramica Faetano Spa) - Loudon, in Tennessee - USA (Del Conca USA) Esportazione: 75% Dipendenti: 480 Nel marzo 2014 è stata avviata la produzione di gres porcellanato presso lo stabilimento di Loudon, in Tennessee (USA). Per la costruzione del nuovo stabilimento sono stati fino ad ora impiegati oltre USD 50 milioni.
◗ GRUPPO GOLD ART CERAMICA
€ 106,66 milioni
2003: Euro 63,1 mil. - 2004: Euro 64,4 mil. - 2005: Euro 72,3 mil. - 2006: Euro 75,2 mil. - 2007: Euro 79,6 mil. - 2008: Euro 90,5 mil. 2009: Euro 77,7 mil. - 2010: Euro 88,2 mil. - 2011: Euro 100,0 mil. - 2012: Euro 96,7 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: GOLD ART CERAMICA/ENERGIEKER MANIFATTURA COTTO TUSCANIA • CERAMICA MANDRIO CORREGGIO • IL CAVALLINO CERAMICA ARTISTICA • GOLD ART POLSKA • •
Euro Euro Euro Euro Euro
62,9 mil. 26,6 mil. 11,9 mil. 3,06 mil. 2,1 mil.
F Produzione: 12,6 mil. mq (pavimento 87% - rivestimento 13%) Esportazione: 60% Dipendenti: 407
◗ ABK GROUP
€ 104,0 milioni
2003: Euro 78,9 mil. - 2004: Euro 80,6 mil. - 2005: Euro 87,9 mil. - 2006: Euro 92,5 mil. - 2007: Euro 102,2 mil. - 2008: Euro 105,1 mil. 2009: Euro 90,1 mil. - 2010: Euro 89,9 mil. - 2011: Euro 104,8 mil. - 2012: Euro 96,9 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: ABK ABKSIR Spa •
•
•
•
ARIANA HARDKOLL
•
FLAVIKER
F Produzione: 5,0 mil. mq (pavimento 82% - rivestimento 18%) Esportazione: 55% Dipendenti: 340 ABK Group ha recentemente presentato Auto-leveling, prodotto con una innovativa tecnologia che permette di abbinare alle qualità del gres porcellanato classico una impensabile elasticità, a garanzia di una perfetta planarità di posa anche nel grande formato.
Tile Italia 3/2014 - 57
Fatturati italiani
◗ GRUPPO SERENISSIMA CIR IND. CERAMICHE € 102,5 milioni
(consolidato)
2003: Euro 75,1 mil. - 2004: Euro 85,0 mil. - 2005: Euro 94,1 mil. - 2006: Euro 100,4 mil. - 2007: Euro 105,0 mil. - 2008: Euro 104,0 mil. 2009: Euro 92,8 mil. - 2010: Euro 100,3 mil. - 2011: Euro 117,0 mil. - 2012: 109,2 mil Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • •
SERENISSIMA CERASARDA
• •
CIR • CAPRI MOMO DESIGN CERAMICS • EXE
• •
CERCOM ISLATILES
F Produzione: 6,6 mil. mq (pavimento 89% - rivestimento 11%) Esportazione: 63% Dipendenti: 556 Nel corso del 2013 è stata completata una importante ristrutturazione nel sito produttivo di Rubiera.
◗ INDUSTRIE CERAMICHE PIEMME
€ 85,1 milioni
(consolidato)
2008: Euro 89,5 mil. - 2009: Euro 71,6 mil. - 2010: Euro 80,3 mil. - 2011: Euro 80,4 mil. - 2012: 79,9 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
INDUSTRIE CERAMICHE PIEMME Spa
•
VALENTINO
•
PIEMMEGRES • CLUB
•
SICED
F Produzione: 7,1 mil. mq (pavimento 93% - rivestimento 7%) Esportazione: 82% Dipendenti: 335 Dal 1° gennaio 2013 è entrato in funzione il nuovo impianto per la levigatura e rettifica in linea, consentendo all'azienda una piena autonomia nell'intero ciclo produttivo, che si sviluppa "one roof": dalla trasformazione delle argille grezze fino alle lavorazioni di finitira superficiale.
◗ GRESMALT
€ 83,8 milioni
2003: Euro 46,4 mil. - 2004: Euro 47,9 mil. - 2005: Euro 54,7 mil. - 2006: Euro 59,3 mil. - 2007: Euro 68,3 mil. - 2008: Euro 65,0 mil. 2009: Euro 63,4 mil. - 2010: Euro 67,0 mil. - 2011: Euro 74,1 mil. - 2012: Euro 80,2 mil. F Produzione: 11,4 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 58% Dipendenti: 314 Il Gruppo Ceramiche Gresmalt SpA ha effettuato nel biennio 2012-2013 importanti investimenti installando, presso il nuovo stabilimento di Iano, nuove linee di Rettifica e Lappatura.
◗ RONDINE GROUP
€ 71,3 milioni
(consolidato)
2003: Euro 58,8 mil. - 2004: Euro 58,0 mil. - 2005: Euro 60,0 mil. - 2006: Euro 75,0 mil. - 2007: Euro 71,0 mil. - 2008: Euro 67,0 mil. 2009: Euro 46,8 mil. - 2010: Euro 56,3 mil. - 2011: Euro 63,3 mil. - 2012: Euro 62,8 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
RONDINE SPA
• SPRAY DRY (impasti per ceramica)
F Produzione: 7,1 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 62% Dipendenti: 285 Il 17 giugno 2013 è stato siglato un accordo con Seramiksan, primario gruppo ceramico turco che, rilevando le azioni di Progressio SGR (il fondo di Private Equity entrato in Rondinegroup nel 2006) è entrato nel capitale sociale di Rondine Group, la quale avvia così il proprio percorso di internazionalizzazione insieme a un partner industriale di rilievo. L'accordo prevede una compagine societaria paritetica al 50% della famiglia Giacobazzi e di Seramiksan e conferma Lauro Giacobazzi presidente e amministratore delegato di Rondinegroup. Confermato anche il mantenimento della completa, reciproca, autonomia gestionale, operativa e commerciale, anche se molte appaiono le possibili sinergie sul versante della distribuzione sui diversi mercati e nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. 58 - Tile Italia 3/2014
Importanti novitĂ vi aspettano a
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Fatturati italiani
◗ GRUPPO FINCIBEC
€ 69,0 milioni
(consolidato)
2003: Euro 93,8 mil. - 2004: Euro 98,8 mil. - 2005: Euro 96,8 mil. - 2006: Euro 100,2 mil. - 2007: Euro 99,8 mil. - 2008: Euro 85,2 mil. 2009: n.p. - 2010: Euro 70,8 mil. - 2011: Euro 70,6 mil. - 2012: Euro 67,3 mil. Il fatturato è stato realizzato con i marchi: •
MONOCIBEC
•
NAXOS
•
CENTURY
Esportazione: 70% Dipendenti: 423 Nel 2013 è stato effettuato un importante investimento presso lo stabilimento di Roteglia: acquistate 6 macchine digitali; sostituita turbina e riduttore dell'impianto di cogenerazione; installato un impianto di recupero calore dal forno agli essiccatoi; installata una linea di scelta automatica.
◗ GAMBINI GROUP IND. CERAMICHE
€ 67,0 milioni
(consolidato)
2003: Euro 70,4 mil. - 2004: n.p. - 2005: Euro 72,3 mil. - 2006: Euro 66,0 mil. - 2007: Euro 77,0 mil. - 2008: Euro 65,7 mil. 2009: Euro 64,2 mil. - 2010: Euro 67,7 mil. - 2011: Euro 70,24 mil. - 2012: Euro: 67,7 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
EPOCA
•
ELLE-GI CERAMICHE
•
MANIFATTURA EMILIANA
•
CERAMICHE TEMPRA
•
MEG (Francia)
•
PAREFEULLE (Francia)
F Produzione: 8,2 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) Esportazione: 86% Dipendenti: 300
◗ GRUPPO ASCOT
€ 59,7 milioni
2003: Euro 51,5 mil. - 2004: Euro 55,0 mil. - 2005: Euro 56,0 mil. - 2006: Euro 61,5 mil. - 2007: Euro 66,0 mil. - 2008: Euro 63,0 mil. 2009: Euro 52,0 mil. - 2010: Euro 59,0 mil. - 2011: Euro 62,6 mil. - 2012: Euro 58,7 mil. Il fatturato è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: •
ASCOT •DOM
F Produzione: 5,7 mil. mq (pavimento 65% - rivestimento 35%) Esportazione: 73% Dipendenti: 259 Nel 2013 il Gruppo ha prodotto anche 2,6 mil./mq di supporto in pasta bianca Bitech in vari formati.
◗ COEM
€ 55,9 milioni
2003: Euro 48,0 mil. - 2004: Euro 53,0 mil. - 2005: Euro 54,8 mil. - 2006: Euro 61,8 mil. - 2007: Euro 62,2 mil. - 2008: Euro 52,4 mil. 2009: Euro 43,0 mil. - 2010: Euro 50,5 mil. - 2011: Euro 54,7 mil. - 2012: Euro 55,7 mil Il fatturato è stato realizzato con i marchi : • CERAMICHE COEM • CERAMICA FIORANESE F Produzione: 6,9 mil. mq Esportazione: 64% Dipendenti: 254 Continuano gli investimenti in Ricerca&Sviluppo relativi a nuove grafiche realizzate tramite stampa digitale. Procedono ingenti investimenti per rinnovare impianti produttivi e per la produzione di grandi formati. La produzione comprende anche 2,8 milioni di mq di supporto da smaltare.
60 - Tile Italia 3/2014
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Fatturati italiani
◗ CERAMICHE SANT’AGOSTINO
€ 55,8 milioni
2003: Euro 61,7 mil. - 2004: Euro 71,3 mil. - 2005: Euro 73,0 mil. - 2006: Euro 80,0 mil. - 2007: Euro 80,7 mil. - 2008: Euro 68,3 mil. 2009: Euro 66,0 mil. - 2010: Euro 65,4 mil. - 2011: Euro 63,5 mil. - 2012: Euro 51,4 F Produzione: 2,3 mil. mq (pavimento 75% - rivestimento 25%) Esportazione: 56% Dipendenti: 327 Ceramiche Sant'agostino, con sede in provincia di Ferrara, è stata l'azienda del settore più colpita del sisma che nella primavera 2012 ha sconvolto l'Emilia. La ferma volontà di proseguire nell'attività si era mostrata con la riaccensione, già il 23 luglio 2012, del forno della bicottura, poi confermata dalle nuove linee di prodotto firmate da Philippe Starck, con cui l'azienda ha iniziato un rapporto di collaborazione di massimo rilievo. Per il 2014 si prevede il montaggio di un nuovo magazzino verticale e l'avvio della riedificazione di una nuova linea di gres porcellanato.
◗ GRUPPO GARDENIA-ORCHIDEA
€ 54,0 milioni * * Non comprendente Gardenia Brasil
2003: Euro 102,2 mil. - 2004: Euro 98,0 mil. - 2005: Euro 98,0 mil. - 2006: Euro 100,3 mil. - 2007: Euro 79,4 mil. - 2008: Euro 83,23 mil. 2009: Euro 70,2 mil. - 2010: Euro 70,8 mil. - 2011: Euro 69,8 mil. - 2012: Euro 64,2 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
GARDENIA ORCHIDEA
•
VERSACE HOME
F Produzione: 3,7 mil. mq (pavimento 60% - rivestimento 40%) Esportazione: 70% Dipendenti: 300 Nell'aprile 2013 è entrato in funzione il nuovo stabilimento di gres porcellanato grandi formati. Inoltre è stato aggiornato lo stabilimento BiTech e installate le nuove linee di scelta.
◗ CERINDUSTRIES
€ 50,3 milioni (consolidato) * * I dati pubblicati sono relativi all'anno 2012
2003: Euro 61,0 mil. - 2004: Euro 68,7 mil. - 2005: Euro 65,5 mil. - 2006: Euro 67,0 mil. - 2007: Euro 75,0 mil. - 2008: Euro 58,0 mil. 2009: Euro 50,3 mil. - 2010: Euro 52,0 mil. - 2011: Euro 47,0 mil. Il fatturato è stato realizzato con i marchi: • CERDOMUS • L’ASTORRE
•
PORCELLANA DI ROCCA
F Produzione 3,5 mil. mq (100% pavimenti) Esportazione: 81% Dipendenti: 229 Ulteriori investimenti sono stati fatti dall’azienda nella nuova tecnologia digitale a getto d’inchiosto Colorjet, oltre che in nuovi macchinari per il taglio e la levigatura e nella produzione di grandi formati.
◗ NOVABELL CERAMICHE ITALIANE
€ 50,0 milioni
2003: Euro 41,1 mil. - 2004: Euro 44,3 mil. - 2005: Euro 45,6 mil. - 2006: Euro 47,0 mil. - 2007: Euro 48,0 mil. - 2008: Euro 46,0 mil. 2009: Euro 39,0 mil. - 2010: Euro 41,5 mil. - 2011: euro 41,5 mil. - 2012: 44,5 mil. F Produzione: 3,5 mil. mq (pavimento 85% - rivestimento 15%) Esportazione: 88% Dipendenti: 173 L'esercizio 2013 ha registrato cospicui investimenti, da parte dell'azienda, in ambito produttivo. Gli interventi hanno riguardato, tra gli altri, l'acquisizione di una macchina di decorazione digitale, di un nuovo impianto di scelta e pallettizzazione, il rifacimento della cabina elettrica di trasformazione. Sul finire dell'esercizio, l'azienda ha iniziato l'attività di sostituzione di un forno obsoleto che, nel 2014, sarà sostituito da un nuovo forno Sacmi. Sono proseguiti, nel corso del 2013, gli investimenti in R&D tesi a rafforzare e diversificare la gamma di prodotti offerta.
62 - Tile Italia 3/2014
Fatturati italiani
€ 40,7 milioni * * I dati pubblicati sono relativi all'anno 2012
◗ CERAMICHE CCV CASTELVETRO
2003: Euro 54,8 mil. - 2004: Euro 56,1 mil. - 2005: Euro 47,4 mil. - 2006: Euro 52,0 mil. - 2007: Euro 55,7 mil. - 2008: Euro 47,9 mil. 2009: Euro 39,1 mil. - 2010: Euro 42,8 mil. - 2011: Euro 42,5 mil. F Produzione: 4,0 mil. mq (pavimento 100%) - dato 2011 Esportazione: 70% Dipendenti: 200 L’azienda produce gres porcellanato smaltato, supporto da smaltare ed impasto atomizzato.
◗ SICHENIA GRUPPO CERAMICHE
€ 40,6 milioni (consolidato) * * I dati pubblicati sono relativi all’anno 2012
2003: Euro 70,2 mil. - 2004: Euro 72,6 mil. - 2005: Euro 73,3 mil. - 2006: Euro 75,1 mil. - 2007: Euro 70,2 mil. - 2008: Euro 67,1 mil. 2009: Euro 54,0 mil. - 2010: Euro 53,0 mil. - 2011: Euro 51,7 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
SICHENIA (€ 36,703 mil.)
•
PHORMA (€ 3,907 mil).
€ 37,4 milioni *
◗ POLIS MANIFATTURE CERAMICHE
* I dati pubblicati sono relativi all’anno 2012
2003: Euro 46,2 mil. - 2004: Euro 47,7 mil. - 2005: Euro 46,0 mil. - 2006: Euro 59,0 mil. - 2007: Euro 54,6 mil. - 2008: Euro 42,6 mil. 2009: Euro 37,8 mil. - 2010: Euro 40,0 mil. - 2011: Euro 41,5 mil. F Produzione: 3,8 mil. mq (pavimento 70% - rivestimento 30%) Esportazione: 40% Dipendenti: 217
◗ GRUPPO C.B.S. (BARBOLINI)
€ 33,5 milioni
2003: Euro 62,0 mil. - 2004: Euro 63,5 mil. - 2005: Euro 63,5 mil. - 2006: Euro 73,5 mil. - 2007: Euro 79,0 mil. - 2008: Euro 74,0 mil. 2009: Euro 62,0 mil. - 2010: Euro 64,0 mil. - 2011: Euro 55,8 mil. - 2012: Euro 44,6 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: CERAMICA LA GUGLIA
•
•
KIS CERAMICHE
F Produzione: 5,5 mil. mq (pavimento 74% - rivestimento 26%) Esportazione: 40% Dipendenti: 170 CBS spa è in bonis dal 28/6/2013 con l'omologazione del concordato in continuità aziendale
64 - Tile Italia 3/2014
•
ALTRI MARCHI SATELLITI
Fatturati italiani
Fatturati italiani
◗ ALTAECO
€ 33,4 milioni
2003: Euro 50,2 mil. - 2004: Euro 51,2 mil. - 2005: Euro 51,2 mil. - 2006: Euro 53,6 mil. - 2007: Euro 55,0 mil. - 2008: Euro 48,3 mil. 2009: Euro 39,7 mil. - 2010: Euro 42,5 mil. - 2011: Euro 42,5 mil. - 2012: Euro 36,6 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: CERAMICA VOGUE CERAMICA BARDELLI
•
•
•
•
APPIANI GABBIANELLI
F Produzione: 1,6 mil. mq (pavimento 30% - rivestimento 70%) Esportazione: 55% Dipendenti: 354
◗ TAGINA CERAMICHE D’ARTE
€ 32,1 milioni *
* I dati pubblicati sono relativi all’anno 2012
2007: Euro 42,0 mil. - 2008: Euro 41,8 mil. - 2009: Euro 32,0 mil. - 2010: Euro 33,6 mil. - 2011: Euro 33,6 mil. F Produzione: 1,2 mil. mq (pavimento 85% - rivestimento 15%) Esportazione: 70%
◗ SAVOIA ITALIA
€ 28,2 milioni
2008: Euro 35,6 mil. - 2009: Euro 33,6 mil. - 2010: Euro 35,0 mil. - 2011: Euro 31,1 mil. - Euro 2012: 31,1 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: •
SAVOIA
•
ALCO
F Produzione: 2,3 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 47% Dipendenti: 132
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Economia&mercato
Intervista a Vandini, occorre una nuova sferzata tecnologica Lo stabilimento di Casiglie, a Fiorano
Mauro Vandini La statunitense Mohawk Industries Inc., quotata alla Borsa di New York e primario gruppo a livello mondiale nella produzione di una gamma completa di prodotti nell’industria del flooring - moquette, laminati, pietre naturali e ceramiche -, dall’aprile 2013, a seguito dell’acquisizione di Marazzi Group, è anche leader mondiale nella produzione di piastrelle di ceramica. Il risultato consolidato ottenuto nel 2013 da Mohawk e relativo alla sola produzione di piastrelle ceramiche, ottenuta con i marchi Marazzi, Ragno, Kerama Marazzi, Dal Tile e American Olean, è infatti di 2.677 milioni di dollari (vedi classifica Fatturati 2013 a pag. 50 n.d.r.). Come termine di confronto ricordiamo che il fatturato consolidato 2012 di Marazzi Group era stato superiore agli 857 milioni di euro, per l’81% derivanti da vendite extra Italia, e che la produzione complessiva, proveniente dagli stabilimenti in Italia, Spagna, Francia, USA e Russia, aveva superato i 97 milioni di metri quadrati. Sempre nel 2012, il Gruppo Mohawk Industries, Inc. aveva consolidato i ricavi del segmento ceramico a 1.616 milioni di dollari. Abbiamo intervistato Mauro Vandini, nominato amministratore delegato di Marazzi Italia dalla nuova proprietà subito dopo l’acquisizione, chiedendogli quali risultati a livello globale sono registrabili a poco più di un anno dall’integrazione tra i due Gruppi e quali i piani di investimento previsti in Italia e all’estero. 68 - Tile Italia 3/2014
Il Centro di Formazione Pietro e Maria Marazzi, dedicato ai dipendenti del Gruppo e a quelli di clienti e fornitori, oltre che essere a diposizione delle istituzioni territoriali
Lo stabilimento di Casiglie, a Fiorano
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Tile Italia: - Iniziamo dal nostro Paese: la conferma degli investimenti in Italia è un segnale importante di fiducia e un riconoscimento del primato italiano nell’innovazione di prodotto? Mauro Vandini: “I lavori in corso a Fiorano per il raddoppio della capacità produttiva del sito, che passerà dagli attuali 4 milioni a 9 milioni di mq, e per l’up-grading delle produzioni, credo siano una risposta concreta alla sua domanda. E’ un primato, quello del prodotto italiano, che deve essere strettamente legato all’innovazione tecnologica. Credo valga non solo per il settore ceramico, ma anche per altri settori. Ad esempio, nel settore tessile solo chi ha saputo unire la bellezza e l’estetica del prodotto a nuove tecnologie per produrre fibre differenti ha mantenuto la leadership. E del resto anche in architettura i progettisti riescono a progettare edifici realmente nuovi solo attraverso l’uso di tecnologie innovative. C’è ancora molto da lavorare in questo senso.” Tile Italia: - Quali le linee da impiantare a Fiorano e quali le tipologie produttive previste? M. Vandini: “Le nuove linee saranno dedicate alla produzione di gres porcellanato di alta qualità per pavimenti, con grande flessibilità in termini di formati medi e grandi. Lo stabilimento, a regime, avrà nuove linee produttive ad alta automazione: presse, forni e una serie di tecnologie digitali all’avanguardia per la decorazione, colorazione, rettifica e squadratura del prodotto ceramico. I nuovi impianti sono stati progettati con grande attenzione all’impatto ambientale, oltre che al comfort e alla sicurezza degli addetti, prevedendo un impianto di cogenerazione, sistemi di recupero del calore, sistemi di sicurezza all’avanguardia e postazioni di lavoro organizzate secondo il Programma di Eccellenza Produttiva in cui è impegnata l’azienda. La partenza della prima linea è prevista entro l’anno, mentre lo stabilimento sarà a regime il prossimo anno, come da pro-
Particolare dell’installazione “kitchen” realizzata dall’artista Paolo Gonzato all’interno della mostra The Art of Living promossa, presso la Triennale di Milano, da Living/Il Corriere della Sera durante il Salone del Mobile 2013. L’installazione ha interpretato lo spazio cucina con volumi leggeri, geometrie rigorose e colori caldi e brillanti, abbinando lastre in gres effetto legno Treverkchic Marazzi a moduli in tinta unita lucida SistemC Marazzi.
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gramma, senza interruzione della produzione. Negli altri siti sono in corso comunque interventi per migliorare sia l’efficienza che la qualità delle produzioni.” Tile Italia: - E all’estero quali stabilimenti Marazzi sono oggetto di nuovi investimenti? M. Vandini: “In tutti i siti produttivi, sia negli Stati Uniti che in Russia, sono in corso ampliamenti di capacità produttiva o up-grading tecnologico dei processi e quindi dei prodotti studiati per quei mercati.” Tile Italia: - In USA si conferma positivo l’andamento della domanda di piastrelle di ceramica? Quale il ruolo su quel mercato, in termini di volumi, di un competitor come la Cina? M. Vandini: “Negli Stati Uniti la domanda di ceramica è tornata a crescere, insieme ad un andamento più positivo delle costruzioni. Nel Paese la produzione di ceramica è concentrata nel Mid West e nel Sud e in quelle aree la competizione cinese non è particolarmente forte. Diverso per altre aree degli Stati Uniti dove, comunque, i competitori presenti sul mercato sono diversi, non solo cinesi.” Tile Italia: - A proposito di Cina, come valuta la Vs presenza su quel mercato? -
“Scultura Moderna” di Nino Caruso, opera realizzata con moduli in ceramica 3d dal poliedrico artista nel 1974 per Marazzi, esposta sino a metà settembre presso la Casa dell’Architettura di Roma.
Ragno Woodliving: il nuovo gres effetto legno disponibile in lastre in grande formato: 15, 20, 30x120 cm.
Marazzi Block: gres porcellanato in 4 formati, ampia gamma colori e 3 finiture di superficie: naturale, lux e outdoor. 70 - Tile Italia 3/2014
Samo - Axi
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Marazzi Blend: gres porcellanato ispirato alla pietra con una struttura superficiale ‘effetto sega’ tipico delle lastre artigianali. Disponibile in 4 colori e 3 formati.
Ragno Handmade: rivestimento in pasta bianca dai toni pastellati, disponibile nel formato 25x76, offre un’ampia gamma di decorazioni con effetti geometrici, tridimensionali, floreali e mosaici.
M. Vandini: “Consideriamo la nostra posizione in Cina come un osservatorio importante sul mercato ceramico più grande del mondo, al fine di crescere all’interno di quel mercato”. Tile Italia: - Un commento su produzione e mercato in Russia? M. Vandini: “Va molto bene Kerama Marazzi, che ha la leadership del mercato, e vanno molto bene anche le esportazioni dall’Italia in tutti i mercati dell’Est Europa in cui ci sono aree molto dinamiche, soprattutto in relazione al consumo di prodotti di fascia alta”. Tile Italia: - Come vede il futuro del distretto ceramico italiano rispetto al mercato? M. Vandini: “Il distretto sta facendo un grande sforzo collettivo sull’innovazione di prodotto e in alcuni casi anche sulla tecnologia. Credo sia necessario però tornare anche a uno spirito di collaborazione e di tensione alla crescita, attraverso l’innovazione, condiviso tra produttori di ceramiche, di impianti e altri attori presenti sul territorio, comprese le istituzioni. La storia del distretto, la sua forza, è fatta di salti tecnologici e di marketing che hanno permesso ai produttori italiani di mantenere la leadership: le maioliche, il gres, il cottoforte, la monocottura, il porcellanato. Sono molti anni però che l’innovazione è affidata a nuove dimensioni e nuove estetiche e non sono sufficienti per conservare il primato. Estetica e formati sono più facilmente trasferibili rispetto a un prodotto nuovo che rivoluziona un processo, cambia una destinazione e lo fa in larga scala. Questo salto tecnologico manca da un po’ di tempo e credo sia una delle ragioni, se non la più importante, del ridimensionamento della quota di mercato delle piastrelle di ceramica italiana nel mondo. Un ridimensionamento che ha toccato la redditività delle aziende e anche la loro capacità di investimento. Penso quindi che il futuro del distretto sia legato alla capacità che avrà di lavorare su un nuovo avanzamento tecnologico forte che permetta di mantenere una vera leadership di prodotto. All’Italia e ai prodotti italiani viene unanimemente riconosciuto il primato della bellezza, dell’estetica ma non è sempre altrettanto riconosciuto il primato dell’innovazione, anche tecnologica. Penso che il vero punto di forza del made in Italy sia la bellezza legata alla tecnologia e al saper fare, che è un connubio molto più difficile da trasferire e permette di fare la differenza.”
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Franco Manfredini “la mia visione del futuro”
Franco Manfredini Franco Manfredini, presidente di Casalgrande Padana e del Gruppo Riwal (1042 dipendenti in totale) ha anche ricoperto la carica di Presidente di Confindustria Ceramica nel biennio 2009- 2010 e poi, riconfermato con il 100% dei voti, nel successivo 2012-2014. “Una posizione - commenta Manfredini dalla quale ho assistito all’abbattersi sull’intero comparto prima della crisi “finanziaria” del 2009 e poi della crisi strutturale causata dall’eccessivo “debito pubblico” che soffoca vari Paesi e tra questi il nostro.” Anche il gruppo Casalgrande Padana ha naturalmente attraversato i “marosi” della crisi: nel 2009 segnando il più “contenuto” calo di fatturato dell’intero comparto e, dopo il lieve recupero degli anni 2010 e 2011, rilevando un nuovo saldo negativo nel 2012. Il fatturato 2013 è quindi tornato praticamente a stabilizzarsi (272,7 mil/euro contro i 275,05 del 2012). Risultati ottenuti senza tagli al personale e senza internazionalizzazione: Casalgrande ha in Italia tutti i suoi 6 stabilimenti produttivi, esporta nel mondo il 72% della produzione e di questo l’80% va in Europa.
Tile Italia:: - Presidente, ma non ha mai pensato di impiantare una nuova produzione negli USA? Franco Manfredini: “Fermo restando che nella vita non è mai il caso di escludere nulla, ritengo che, fino ad oggi, per Ca72 - Tile Italia 3/2014
Creative Centre by Casalgrande Padana
salgrande Padana non sia interessante né “emigrare”, delocalizzando proprie attività all’estero, né “internazionalizzare” realizzando stabilimenti in Paesi lontani caratterizzati da una migliore congiuntura immobiliare, perché l’investimento non ci
porterebbe automaticamente nuove sinergie. Mi spiego meglio: lo zoccolo duro del nostro mercato sono i paesi dell’Europa “occidentale” e, poiché sono personalmente convinto che lo resteranno anche negli anni futuri, è qui, a Sassuolo,
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“Pinnacle” by D. Libeskid, Bologna Water Design 2013 Picture by: Valeria Portinari
“Pinnacle” by D. Libeskid, Bologna Water Design 2013 Picture by: Valeria Portinari
che disponiamo delle migliori sinergie, offerte dal distretto, e del miglior hub per le spedizioni internazionali di cui sia oggi possibile disporre.” Tile Italia: - Ma cosa differenzia Casalgrande Padana, al quinto posto nella
classifica dei maggiori gruppi italiani produttori di piastrelle di ceramica, dai 4 gruppi che la precedono e che sono tutti dotati di stabilimenti produttivi in USA e/o Russia ? F. Manfredini: “Si tratta soprattutto di di-
mensioni e non solo a livello finanziario Casalgrande Padana è sovracapitalizzata e in tal senso potrebbe essere accusata di eccesso di prudenza -, ma anche a livello di capitale umano, che non si improvvisa certo. Apprezzo ed ammiro quanti hanno fatto investimenti all’estero, perché affrontano e gestiscono situazioni aziendali molto più complesse dal cui successo derivano certamente parte dei positivi risultati di bilancio. Io ho sempre preferito impegnarmi in una buona gestione aziendale, credo che il vero termometro dell’azienda siano gli utili e sono anche contento di restituirne il 50% alla collettività sottoforma di tasse, purché siano ben spesi. In tal senso, ribadisco, non sono interessato all’emigrazione e spero che questo Paese migliori e faccia i “compiti” che deve fare e impari, finalmente, un po’ di senso civico. Peraltro il gruppo Casalgrande Padana è già internazionale, perché riusciamo a vendere in tutto il mondo.” Tile Italia: - Pensa che il mercato europeo si manterrà stabile? F. Manfredini: “Guardi, siamo ancora dentro lo strascico della crisi e non solo l’Italia, ma tutta l’Europa è una zona a bassa crescita. La stessa, fortissima, Germania nel 2013 ha consumato circa la metà dei volumi di piastrelle rispetto ai record segnati negli anni 2000/2007… e la situazione resterà complicata per il medio periodo. Quindi, anche per il 2014, potremo essere soddisfatti di “tenere” sui volumi prodotti e venduti crescendo un po’ nel fatturato, perché è il maggior prezzo riconosciuto al prodotto italiano che testimonia la leadership della nostra produzione. Nei mercati avanzati, Europa occidentale e Stati Uniti (Casalgrande mantiene una buona capacità di esportare oltremare n.d.r.) prodotti non disponibili localmente - dove è alta la domanda di materiali innovativi e dall’alto valore aggiunto, non è detto che si debbano vendere quantità enormemente maggiori, l’importante è mantenere margini di guadagno che conTile Italia 3/2014 - 73
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sentano alle aziende di continuare a fare ricerca e sviluppo sul prodotto e sulle tecnologie produttive. Certo, bisogna poi dire che “il mondo è grande” e potremo certamente fare di più, ma nelle aree extra-euro ci penalizza la sopravalutazione dell’euro sul dollaro… Ed anche questo è un problema di cui non scorgo una prossima soluzione ma, appena ci saranno le condizioni, noi ci saremo: basterebbe portare il cambio euro/dollaro a 1,2 e togliere i dazi… mettiamoci a competere a pari condizioni e poi vediamo chi vince!” Tile Italia: - La mancanza di regolamentazione del mercato globale penalizza molto le aziende? F. Manfredini: “Penalizza moltissimo le aziende italiane, e anche le spagnole per la verità. Non può esserci concorrenza nel mercato globale quando ci sono potenze che usano il dumping. E’ come gareggiare con un giocatore drogato. E non è sbagliata l’idea di globalizzazione, foriera di nuove opportunità per tutti, è la mancanza di regole che l’ha fatta degenerare. Peraltro la stessa WTO World Trade Organization, l’organizzazione del commercio internazionale - definisce la Cina “paese anomalo”.” Tile Italia: - Certamente lei può solo essere orgoglioso della “tenuta” del Gruppo, ma qual è il segreto? F. Manfredini: “Casalgrande “tiene” in funzione di una continuità di gestione e di una costante, grande attenzione al mercato di riferimento che, per noi, è rappresentato dai paesi sviluppati che richiedono prodotti evoluti. Questo vuol dire tantissima innovazione, certamente da fare valutando bene i costi e la razionalità degli investimenti. Casalgrande Padana, la prima azienda ad aver prodotto il gres porcellanato, non ha mai cessato di cercare nuove applicazioni nella ceramica e, ormai, produciamo linee su progetto, personalizzate. Siamo stati antesignani anche nel dedicarci alla comunicazione e alle esigenze di architetti e progettisti. Mi ha appena comunicato mio figlio che la Cina utilizzerà le nostre lastre in gres porcellanato Bios Self Cleaning ®, nella collezione progettata dall’ar74 - Tile Italia 3/2014
MAST, Bologna
Creative Centre by Casalgrande Padana
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MAST, Bologna
chitetto Daniel Libeskind e presentata in anteprima a Cersaie 2013 con l’installazione Pinnacle, per rivestire il proprio padiglione all’Expo 2015 di Milano: e questa sì che è una vera soddisfazione!” Tile Italia: - Quali i risultati del Gruppo nel primo trimestre 2014? F. Manfredini: “Quelli relativi all’export sono risultati positivi, mostrano in crescita, in alcuni casi addirittura a doppia cifra, la domanda proveniente da paesi europei avanzati e, poiché non si registra nelle rispettive aree un pari aumento dell’attività edile, è lecito supporre che il prodotto ceramico italiano stia “rubando” quote alla concorrenza. E’ però presto per dare valutazioni: aspettiamo una conferma dai dati del secondo trimestre prima di poter dire se si tratta di una tendenza stabile.” Tile Italia: - E dal sistema Paese quali aiuti sono fondamentali? F. Manfredini: “Questo è un Paese che ha bisogno di far ripartire l’economia. Mi viene da fare una semplice domanda: perché il Governo non trova un modo, non di dico di agevolare ma anche solo di smettere di penalizzare le aziende che hanno potenzialità di esportazione? Con il mercato interno fermo sono queste aziende le uniche a poter rivitalizzare l’indotto, far ripartire l’occupazione e l’economia. Poi restano i grandi temi del costo dell’energia - che paghiamo il 30% in più dei nostri concorrenti pagandoci sopra le tasse - e dei rigasificatori non fatti: oggi potremo comprare metano al miglior offerente e “stivarlo” e magari rivenderlo ai paesi limitrofi. Il tema di una burocrazia da rifondare, di un sistema giustizia - e parlo soprattutto di quella “civile” - da accelerare e di una corruzione da combattere con tutte le nostre forze per tutelare una ricchezza fondamentale del nostro Paese, la manifattura. Senza mai dimenticare che la manifattura è amica della democrazia: la storia - anche attuale - ci insegna che i paesi che traggono la loro ricchezza solo dalle materie prime la spartiscono sempre tra “pochi”, la manifattura, invece, garantisce lavoro e distribuisce ricchezza.”
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Ceramica Sant’Agostino: avanti tutta
Filippo Manuzzi Siamo andati a trovare Filippo Manuzzi, brand manager di Ceramica Sant’Agostino che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni di attività. L’azienda, la più danneggiata dal sisma che colpì l’Emilia Romagna nel 2012, di fatto non ha mai interrotto la propria attività ed è tornata al pieno ritmo produttivo. Terminati i lavori di messa in sicurezza e ripristino delle strutture danneggiate, è ora in fase di ultimazione la progettazione del nuovo magazzino verticale, in sostituzione di quello crollato, mentre è prossimo all’approvazione il progetto definitivo per la riedificazione delle aree dove si trovavano i capannoni e gli impianti distrutti dal sisma. Negli stessi spazi sarà impiantata una nuova linea produttiva di gres porcellanato che consentirà di accrescere notevolmente l’attuale capacità dell’azienda. Un investimento “importante”, come lo definisce Filippo Manuzzi, a certificare la volontà ferma dell’azienda di continuare ad investire nel territorio. Tile Italia:: - Non so se sia giusto parlare di “rinascita” della Ceramica Sant’Agostino perché, di fatto, non avete mai interrotto l’attività… Filippo Manuzzi: “Il rapporto con il mercato non si è mai interrotto: a 10 giorni dal sisma avevamo già riavviato le consegne e nel luglio 2012, a soli due mesi di distanza, avevamo ripreso la produzione di bicottura”. 76 - Tile Italia 3/2014
Tile Italia:: - La ricostruzione della parte nuova, da realizzare sull’area occupata dai quattro capannoni crollati, cosa prevede? F. Manuzzi: “Allestiremo una nuova linea per la produzione di grandi e grandissimi formati in gres porcellanato che ci consentiranno di incrementare l’attuale produzione. Presumibilmente, potremo presentare le prime collezioni in occasione
del Cersaie 2016.” Tile Italia:: - Quali le maggiori difficoltà incontrate nella ricostruzione? F. Manuzzi: “La burocrazia ha certamente rappresentato uno dei principali ostacoli ed individuare le normative da seguire per la rimessa in sicurezza dei capannoni danneggiati e per la riprogettazione delle parti nuove è stata un’impresa ciclopica.”
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Tile Italia:: - Nel 2011, l’anno precedente al terremoto, producevate 3 milioni di mq di piastrelle e le vendite erano equamente suddivise tra mercato interno ed estero, nel 2013 qual è stata la situazione? F. Manuzzi: - Nel 2013 abbiamo prodotto 2,5 milioni di mq e l’export rappresenta oggi il 65% del nostro fatturato. I maggiori mercati di riferimento sono gli Stati Uniti, il Far East, l’Europa con in testa la Germania, la Francia ed i Paesi del nord. Molto importante anche il mercato Russo che, però, da alcuni mesi mostra segni di instabilità. Abbiamo fatto un buon lavoro sull’esportazione ma dobbiamo ancora incrementare la quota export, suddividendo il più possibile il rischio tra Paesi diversi e “stabili” e capillarizzando il servizio. E’ necessario per arginare il calo del mercato interno e per prepararci a quando entrerà in funzione il nuovo impianto di porcellanato.” Tile Italia:: - E pensare che Ceramica Sant’Agostino, ancora nel 2007, realizzava il proprio fatturato praticamente al 60% sul mercato interno… F. Manuzzi: “Il mercato italiano sta soffrendo moltissimo, è ormai un mercato maturo e, a causa della crisi, più povero. La tensione sul prezzo è ormai altissima e in sala mostra l’alto di gamma fa fatica ad imporsi, anche se, per la collezione Starck, abbiamo avuto moltissime richieste di campionatura. Ad oggi abbiamo selezionato 186 clienti che hanno investito nel punto vendita divenendo Selected Dealers Starck Italia. A loro, selezionati in relazione alla capacità di comunicazione/dialogo con i progettisti, garantiamo un’area di esclusiva sulla collezione Starck. Devo però aggiungere, per completezza sulla situazione del mercato interno, che anche la collezione Starck sta riscuotendo maggior successo di vendita all’estero, graTile Italia 3/2014 - 77
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zie ai grandi contractor ma anche alle opere progettate dallo stesso Starck.” Tile Italia: - Soddisfatto dalla partecipazione al Salone di Milano? F. Manuzzi: “Anzitutto devo dire che siamo molto lusingati di essere stati invitati a partecipare al Salone, insieme a poche altre aziende di riferimento nel mondo della ceramica e del mosaico. Motivazione dell’invito è stata la qualità della produzione dedicata dalla Ceramica Sant’Agostino agli architetti e certamente determinante è stata la collezione Starck - e poi la qualità espositiva. Credo che abbiamo dato prova di essere all’altezza della situazione. Abbiamo trasformato lo spazio di Flexible Architecture by Starck in uno show nello show, presentando una realistica trasposizione scenica di Flexible Love Affairs, la nuova campagna pubblicitaria firmata dallo stesso Starck in collaborazione con il fotografo James Bort. Di nuova concezione anche la parte espositiva dedicata alla produzione di Ceramica Sant’Agostino, che abbiamo titolato Materials for a Living Architecture, per la quale abbiamo realizzato un racconto condensato dell’azienda e della sua storia, non limitandoci all’esclusiva presentazione di nuove serie come accade, per esempio, a Cersaie. Poi devo dire che sì, siamo rimasti decisamente soddisfatti dalla partecipazione al Salo-
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ne perché è un luogo che ci ha dato l’opportunità di avviare contatti che non avremo mai avuto l’occasione di aprire in altre sedi. Tra l’altro veramente moltissimi gli stranieri.” Tile Italia:: - E cosa pensa della decisione di Cersaie di aprirsi a comparti di pavimenti e rivestimenti differenti dalla ceramica? F. Manuzzi: “Sono decisamente favorevole a questa evoluzione della fiera di Bologna. Credo che il futuro di Cersaie sia proprio quello di trasformarsi nella principale manifestazione internazionale di “superfici” e quello di quest’anno è il primo passo in tal senso. Peraltro per costituire un vero richiamo per architetti, progettisti e contractor, bisogna che la manifestazione offra una gamma veramente completa di superfici.” Tile Italia:: - Come vi preparate al prossimo Cersaie? F. Manuzzi: “Anche in questa edizione 2014 avremo a disposizione 750 mq di stand, di cui 200 saranno dedicati alla presentazione di Flexible Architecture by Starck, sia la serie in bicottura tridimensionale da rivestimento, sia la sua implementazione a pavimento in gres porcellanato. Il resto dell’area sarà dedicata alla produzione a marchio, presentando le serie più innovative - solo nelle fiere di primavera abbiamo presentato 4 nuove collezioni che hanno riscontrato grande successo”.
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Seychelles srl Stabilimento: PONTESTURA (AL) Italia - 0142.466566 South Mediterranean and Pacic Distribution: Novalevel srl - Taormina Deposito: A. Guidetti srl - Fiorano (MO) Distributore Sardegna: Edilidea srl - Ozieri (SS)
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in
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foto: Studio Target @ Tortona Around Design, iSaloni 2014
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Déco D´Antan è un vero e proprio “sistema ceramico” dedicato a vestire con rinnovata eleganza gli spazi residenziali ed un sistema ideale per progetti contract dalla forte personalità.
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Con il mix sapiente degli smalti in sovrapposizione, i pattern geometrici ed i decori floreali a rilievo esaltano le superfici, fino a diventare veri e propri complementi d´arredo, morbidi al tatto e preziosi alla vista.
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Un’eleganza avvolgente per la naturalezza delle venature e delle delicate screziature, una profondità materica mai vista, ottenuta anche grazie ad un particolare processo di lucidatura - di diversa intensità da lastra a lastra - che
dona un effetto di grande naturalezza. La particolarità di questi materiali è sia di ordine tecnico sia ecologico perchè l’intero ciclo produttivo gode della certificazione ambientale ISO14001.
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Dettaglio di rivestimento realizzato con la collezione Havana nella versione Esagoni Chiari, cm. 20x50
HAVANA e h c i ram e C p Fa
Havana, proposta nel tradizionale formato cm. 20x50 non rettificato, in una gamma di 6 tonalità, si caratterizza per le texture e i decori che traggono ispirazione dalla maiolica. La linea si completa con esclusivi mosaici, realizzati nel formato quadrato cm.
Ambiente bagno con rivestimento realizzato con la collezione Havana nei colori Amaranto e Nebbia in abbinamento a Havana Folk Amaranto Inserto A e Inserto B, tutti cm. 20x50. A pavimento, collezione in gres porcellanato Docks di Fap ceramiche cm. 25x150, nel colore Naturale.
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30,5x30,5 ai quali si aggiungono due inedite proposte: Esagoni, un ricercato pattern grafico proposto in due tonalità di grigio, e Maiolica, caratterizzata dalla voluta irregolarità della trama. Importanti gli inserti Folk, disponibili nelle tonalità Cacao, Amaranto e Avio, proposte
Superfici ceramiche
Inserti Havana Folk Amaranto, cm. 20x50. Inserto A, vede protagonisti decori di ispirazione floreale mentre l’inserto B punta su un stile arabeggiante.
in due versioni: Inserto A, di ispirazione floreale; inserto B, caratterizzato da un mix inedito di grafiche maioliche. Di nuova concezione anche l’inserto Natural, mix 2 - cm. 20x100 - dove i toni pieni e intensi di Havana si alternano con ritmo discontinuo al bianco.
Havana può essere abbinato alle collezioni di pavimenti in gres porcellanato di FAP come ad esempio Docks e Nuances. Per la posa di questa collezione è possibile utilizzare l’ampia gamma di stucchi TonoSuTono di Fap Ceramiche.
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Superfici ceramiche
K L E V E Re Keope
Particolare dell’ambiente bagno con rivestimento realizzato con la collezione in grès porcellanato Klever cm. 20x60 RT, color Grey, finitura naturale e finitura strutturata.
h c i m Cera
Klever è una collezione di pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato rettificato, per ambienti interni ed esterni residenziali e commerciali -, disponibile in 5 colori: quattro i caldi, Ivory, Sand, Grey e Taupe e uno più freddo, Anthra-
Ambiente living con pavimento realizzato con la collezione in grès porcellanato Klever di cm. 60x60, 40x60 e 30x60 RT, color Sand, finitura naturale.
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cite. Numerosi i formati proposti cm. 60x60 - 40x60 - 30x60 - 20x60, oltre al cm. 45x90 (con 22,5x90), tutti disponibili nella finitura Naturale con superficie morbida matt e Strutturata
per esterno. Inoltre, i formati cm. 60x60 e 45x90 sono proposti anche nello spessore da mm. 20, ideale per la posa sopraelevata del sistema K2. Una collezione completa che prevede
Superfici ceramiche
anche listelli, pezzi speciali e decori, come il Coda di pavone Evolution cm. 104x57 nella versione strutturata, gli Strips Mixed cm. 22,5x90 e il Mosaico cm. 30x30 nella finitura naturale. La serie Klever è contrassegnata dal logo
GreenThinking, il simbolo del concreto impegno di Ceramiche Keope nei confronti della natura e dal marchio Made In Italy, a garanzia di stile, design, innovazione e qualità del prodotto, oltre a rispetto per l’ambiente e le persone.
Lounge con pavimento realizzato con la collezione in grès porcellanato Klever cm. 45x90 e 22,5x90 RT, color Anthracite, finitura naturale e rivestimento nei formati cm. 40x60 e 20x60 RT, color Anthracite, finitura naturale.
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Posa & tecnica
di Marco Dal Pezzo
Il massetto si muove? Facciamolo a pezzi! alzano). Poi, man mano che si asciugano anche gli strati inferiori, il fenomeno si inverte ed i bordi della lastra di massetto tendono ad abbassarsi nuovamente. L’intero processo, che dura diverse settimane, può causare il “distacco” del battiscopa dal pavimento e la conseguente necessità di ripristinare dopo qualche mese le fughe siliconiche perimetrali (Fig. 1);
Marco Dal Pezzo Il massetto è un elemento edile che svolge una serie di funzioni molto importanti quali, ad esempio, creare uno strato portante e planare in grado di distribuire uniformemente i carichi previsti e creare un sottofondo per la posa di un pavimento in interno od in esterno.
Le problematiche del massetto Purtroppo però, il massetto presenta una serie di caratteristiche che lo possono rendere “colpevole” di varie problematiche riscontrabili praticamente in qualsiasi cantiere. Vediamole nel dettaglio, il massetto: • apporta acqua nella costruzione Il massetto è un materiale che viene tipicamente “gettato in umido”, apportando così una notevole quantità di acqua in un manufatto quasi ultimato. Umidità che deve essere controllata, tenuta lontana da elementi sensibili e, infine, in qualche modo “smaltita”; • “stagiona”, e la stagionatura comporta cambiamenti dimensionali Durante la sua stagionatura, ovvero durante la sua “asciugatura”, il massetto non posato in aderenza tende a rilasciare più velocemente umidità in superficie che negli strati inferiori, imbarcandosi (con i bordi laterali che si 92 - Tile Italia 3/2014
• deve essere tagliato, riportando i giunti in superficie Per evitare, sempre in fase di maturazione, una deformazione ed una fessurazione troppo violenta del massetto si applicano i cosiddetti “giunti di frazionamento”, i quali inducono una rottura controllata del massetto durante la sua asciugatura. I giunti presenti nel sottofondo devono essere riportati tali e quali in superficie, spesso con il risultato di una scarsa finitura “estetica” della superficie ceramica (Fig. 2); • ha una stagionatura molto lenta Un massetto tradizionale, con uno spessore tipo di 5 cm, può impiegare oltre 28 giorni per essere definito “asciutto” ai sensi della norma. Un massetto non perfettamente stagionato, e quindi non ben asciutto, può creare problemi per la successiva posa di diversi materiali di finitura. Legni, marmi, resine e moquette mal sopportano un’elevata umidità del sottofondo, ma anche la posa di una ceramica a colla può risultare difficile a causa della pressione vapore derivante dall’umidità residua. Dover aspettare la lenta stagionatura del massetto comporta quindi, spesso, lunghi tempi morti nella realizzazione di un manufatto; • è pesante Un massetto tradizionale pesa circa 90 Kg/mq dopo la sua stagionatura, ai quali va aggiunto il peso dell’acqua in-
Distacco delle fughe siliconiche perimetrali trodotta in fase di realizzazione. Questo peso può diventare rilevante soprattutto in caso di ristrutturazione o in caso di solai in legno o di altri materiali con limitata portata o rigidità; • può rilasciare efflorescenze in superficie Il massetto può generare una risalita capillare di depositi di sali solubili, a seguito dell’evaporazione dell’acqua, causando la formazione di efflorescenze nelle fughe del manto ceramico; • alza la quota complessiva della stratigrafia un massetto classico è alto almeno 5 cm. Questa quota minima spesso entra in conflitto con l’esigenza progettuale di rispettare quote più basse (p. es. impianti, coibentazioni termicheacustiche), specie nel caso di ristrutturazioni;
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Giunti in superficie • assorbe calore e lo rilascia molto lentamente Sempre più spesso il massetto funge anche da alloggio per tubi scaldanti, divenendo così un vero e proprio corpo scaldante in un manufatto. Solitamente la copertura di massetto sopra il tubo scaldante viene progettata con un’altezza di almeno 3 cm; questo però rallenta in modo significativo la reattività del sistema di riscaldamento e crea un’inerzia termica piuttosto importante e spiacevole.
I rimedi “classici”… Esistono tuttavia diversi rimedi per far fronte ad alcuni di questi aspetti indesiderati. È possibile, ad esempio, per impedirne la deformazione durante il ritiro, rinforzare il massetto con aggiunta di fibre o con l’inserimento di una rete elettrosaldata; mentre, per accelerarne il processo di asciugatura, si possono aggiungere additivi (cementi rapidi) oppure
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Sistema Schlüter®-BEKOTEC si può optare per sistemi sostitutivi “a secco” evitando così le problematiche dello spessore e dell’elevata inerzia termica in caso di pavimenti riscaldati. Questi sistemi sono però piuttosto costosi, limitati nelle loro applicazioni o richiedono un notevole impiego di manodopera.
… e Schlüter®-BEKOTEC Completamente diverso è invece l’approccio del sistema Schlüter®-BEKOTEC, proposto dalla multinazionale tedesca Schlüter-Systems, che permette di realizzare massetti coibentati a basso spessore in tempi ridotti, neutralizza le tensioni del sottofondo e garantisce una maggiore durevolezza del pavimento che sarà privo di crepe (Fig.3). Alla base del sistema c’è il pannello preformato Schlüter®-BEKOTEC che, grazie ad una particolare geometria “a funghi”, induce il massetto a creare una fitta rete di micro-fessurazioni controllate nei punti a spessore più ridotto.
Il risultato che si ottiene è un massetto privo di tensione che non fessura in modo violento e che non subisce l’imbarcarsi delle estremità della lastra. Altro vantaggio importante di questo sistema è la possibilità di applicare un massetto di soli 8 mm di altezza sopra i rilievi del pannello. Se in un sistema tradizionale uno spessore importante del massetto è necessario come garanzia per evitare possibili rotture, con il sistema Schlüter®BEKOTEC lo spessore è ridotto e la rottura diventa un effetto controllato e persino desiderato. La fessurazione controllata del massetto rende superflua la realizzazione dei “tagli di controllo”, evitando di dover riportare i giunti in superficie con un antiestetico taglio delle piastrelle non corrispondente alle fughe. Ma dove vanno a finire tutte le micro-fessurazioni che il pannello Schlüter ®BEKOTEC genera nel massetto? Infatti, anche se si tratta di “micro-fessurazioni controllate”, costituendo il pavimento un sistema rigido (perché “saldaTile Italia 3/2014 - 93
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to” con colla per ceramica), rischierebbero comunque di indurre fessurazioni anche al manto ceramico. Il problema è risolto con l’altro elemento fondamentale del sistema Schlüter®-BEKOTEC: la guaina Schlüter ®-DITRA 25, da istallare a colla come strato di separazione tra massetto e pavimento in ceramica. Schlüter ®DITRA 25 è in grado di compensare le micro-fessurazioni del massetto e di impedire che queste si trasmettono al manto ceramico sovrastante. Il sistema Schlüter®-BEKOTEC garantisce così la totale assenza di crepe e fessure nella pavimentazione e questo non solo per rivestimenti in ceramica di qualsiasi formato, ma anche per pietre naturali e tanti altri materiali di finitura. Anche in caso di pavimentazioni esterne Schlüter®-BEKOTEC è ideale per la creazione di un massetto stabile, sottile e leggero con la capacità di drenare l’acqua piovana verso gli strati sottostanti (Schlüter ®-BEKOTEC-DRAIN).
Marco Dal Pezzo è responsabile del “Centro Nazionale di Formazione Professionale” Schlüter-Systems Italia. Nato a Vicenza, Dal Pezzo proviene da una famiglia con lunga tradizione nella posa della ceramica e vanta una pluriennale esperienza come funzionario tecnico-commerciale per la Schlüter-Systems. I programmi didattici sviluppati da Dal Pezzo per il centro di formazione Schlüter-Systems di Fiorano Modenese abbinano esperienza pratica, prevalentemente con realizzazioni di gruppo, elementi di teoria e di normativa, ad esempi di pratica edile.
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RISPARMIARE ENERGIA CON LA CERAMICA Integrando il pannello Schlüter®-BEKOTEC con i suoi componenti per il riscaldamento ed il raffrescamento è possibile realizzare un efficace pavimento climatizzato a basso consumo energetico (Fig. 4). Nel caso del sistema di riscaldamento a pavimento Schlüter®BEKOTEC-THERM, i rilievi del pannello servono anche come incastro per una rapida installazione del tubo scaldante. Grazie alla massa ridotta del massetto (soli 8 mm sopra il tubo) e grazie al collocamento dei tubi scaldanti vicino alla superficie del pavimento, il sistema reagisce in modo estremamente veloce ad esigenze di variazione di temperatura ed è quindi caratterizzato da una bassa inerzia termica.
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Schlüter®-BEKOTEC-THERM Il sistema è da anni collaudato in numerose applicazioni e viene ora completato con nuove soluzioni particolarmente adatte per la ristrutturazione o per il risanamento di edifici esistenti. Per questo tipo di applicazioni sono state sviluppate in particolare le versioni: Schlüter®-BEKOTEC-EN 18 FTS nonostante la sua ridotta altezza complessiva 94 - Tile Italia 3/2014
di soli 31 mm permette di ottenere un isolamento acustico al calpestio fino a 25 dB; Schlüter®-BEKOTEC-EN 12 FK, grazie alla sua altezza ridotta di soli 20 mm (di cui 12 mm di pannello e 8 mm di massetto) permette di realizzare un pavimento scaldato sopra una pavimentazione preesistente riducendo tempi e disagi nel cantiere.
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Nuova sede eco-sostenibile per Progress Profiles
Progress Profiles, primaria azienda attiva nella produzione e commercializzazione di profili per l’edilizia e l’arredamento, inaugura la nuova sede di Asolo (TV), emblema di uno spirito imprenditoriale che guarda al futuro nel pieno rispetto dell’ambiente.
Realizzata con l’utilizzo di materiali scelti secondo i requisiti REACH*, la nuova sede Progress Profiles risponde alle più innovative concezioni architettonico-costruttive e coniuga ecosostenibilità, attenzione all’impatto ambientale e al benessere abitativo.
Il progetto si compone di due corpi, compenetrati tra loro a formare un’unica soluzione architettonica sviluppata in 11.500 mq coperti edificati su una superficie complessiva di 21.000 mq.
Le avanzate tecniche costruttive consentono di ridurre al minimo l’inquinamento interno dell’edificio e di offrire un’alta qualità della vita, sia dal punto di vista del comfort che del benessere abi-
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tativo. Tutti gli accorgimenti sono stati attuati per ottenere un ambiente sostenibile, sano e sicuro per i dipendenti mentre, sul tetto, è stata realizzata un’ampia terrazza-giardino pensile, dove potersi rilassare durante l’ora di pranzo. La nuova sede è dotata di un impianto fotovoltaico da 700 kwatt, a fronte di un fabbisogno energetico di 500 kwatt a massimo regime, destinato ad alimentare il condizionamento degli uffici - classificati in Classe A (alto risparmio energetico) - mentre, grazie ad un innovativo si-
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stema di riscaldamento a strisce radianti, anche nell’area produttiva vi è un ridotto consumo di gas. Tutto questo, insieme ad un’ottimale illuminazione zenitale, ad un design solare passivo e ad una facciata altamente isolata, fa della nuova sede di Progress Profiles un esempio d’eccellenza nella bioedilizia contemporanea. “Investire e fare occupazione in Italia in questi anni non è certamente impresa facile – ha dichiarato Dennis Bordin, amTile Italia 3/2014 - 97
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ministratore delegato Progress Profiles – e troppo spesso le aziende italiane preferiscono aprire stabilimenti all’estero, come in Polonia, Cina e Turchia. Progress Profiles, invece, crede nelle potenzialità del nostro Paese ed ha dedicato a questo progetto oltre 10 milioni di euro, senza farsi ammaliare dalle facili sirene della delocalizzazione e continuando ad investire con successo in Veneto e nel
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made in Italy. Infatti, il valore del made in Italy all’estero non conosce crisi perché è sinonimo di bellezza e lusso, di passione, di creatività e soprattutto di qualità”. I prodotti Progress Profiles sono distribuiti in oltre 50 Paesi nel mondo ed utilizzati per importanti progetti architettonici, tra questi ricordiamo la Louis Vuitton Fondation di Parigi (foto 1-2), dove
l’architetto Frank Gehry ha utilizzato per le terrazze e la pavimentazione esterna il giunto Proflex Acc. Molti gli esempi di utilizzo dei prodotti Progress Profiles anche nella realizzazione di primari progetti nel mondo arabo: tra gli ultimi realizzati ricordiamo il Mafraq Hospital di Abu Dhabi (foto 3), il Sidra Village Project in Qatar (foto 4) o il Madinah Airport in Arabia Saudita (foto 5).
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Elenco Inserzionisti
ADESITAL 2
FILA 3
PORCELANOSA
ALBERANI PARCHETTI
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INCONTRO 63
PROGRESS PROFILES
BERTOLOTTO 35
INTONO 34
RAIMONDI 21
BUZON 39
MADE EXPO
RONDINE GROUP
8
CASALGRANDE PADANA
MAPEI
SCHLÜTER-SYSTEMS ITALIA
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102 IV di cop
III di cop 61
CERCOL 55
MARGARITELLI 25
SEYCHELLES 31-79
CERSAIE 103
MATERIALICASA.COM 66-67
STILE
CVR 99
MATICAD 95
TECNARGILLA 104
CWW 89
MUREXIN 49
TLS of ITALY
DURAVIT 67
ORIGINAL PARQUET
WOODCO 33
ETERNO IVICA
PIEMME 23
27
6-7
II di cop
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ADVERTISING
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Edilteco per il l’Arciospedale di Reggio Emilia Coerente con l’impianto originario e dunque integrato con le strutture già esistenti, il nuovo Polo Oncoematologico dell’Arciospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia è un edificio pensato a misura d’uomo e realizzato in sintonia con l’ambiente (classe energetica A). Edilteco, azienda di San Felice sul Panaro MO, primaria nella produzione di malte leggere termoisolanti, ha partecipato alla realizzazione del progetto fornendo Politerm Blu, soluzione all’avanguardia per l’isolamento termico. L’Ospedale di S. Maria Nuova, nato per volontà dell’imprenditore Alfredo Gallinari che nel 1945 ne affidò la costruzione all’architetto Enea Manfredini, si articolava su tre livelli e prevedeva tre edifici paralleli di cui il primo riservato alla diagnostica, il secondo alla degenza dei pazienti, il terzo ai servizi. Al 1987 risale l’aggiunta dei due corpi laterali, progettati per ospitare i poliambulatori e, oggi, l’ospedale reggiano si sta dotando di un proprio Polo Oncoematologico.
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Nuovo polo Oncoematologico La nuova struttura prevede la costruzione di cinque piani fuori terra e un piano seminterrato, realizzati in un corpo quintuplo di 9,5 campate (+ 2aggiunte nell’ala ovest) realizzate grazie all’impiego di un telaio in cemento armato che presenta una maglia di pilastri posizionati a interasse regolare con interpiano pari a 4,5 centimetri. Il geometra Giuseppe Collina, capocommessa ed uomo di fiducia di Alberto Selva, presidente del Consorzio Generale Finiture società di posa e servizi che fa capo a Linoleum Bologna, spiega: “Dal punto di vista edilizio la maglia modulare permette di modificare le partizioni senza difficoltà. Inoltre, il nuovo Polo Oncoematologico è all’avanguardia anche in termini di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico. In tal senso si è rivelato determinante l’impiego di Politerm Blu, aggregato superleggero termoisolante prodotto da Edilteco”. Aggiunge il geometra Collina: “Il Consorzio Generale Finiture, ottenuto l’appalto rela-
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tivo ai materiali alleggeriti e valutato diverse possibilità, ha optato per l’impiego di 2mila metri cubi di Politerm Blu, soluzione che presenta caratteristiche idonee alle necessità di una struttura ospedaliera di alto livello. Abbiamo dunque realizzato un primo strato di riempimento pari a 15 centimetri sul grezzo dei solai. Ad oggi (20 maggio 2014 n.d.r.) sono stati posati circa 1300 metri cubi di malta alleggerita Politerm Blu e contiamo di terminare i lavori entro settembre 2014”.
Politerm Blu L’utilizzo di Politerm Blu, aggregato superleggero in perle di polistirene additivate con E.I.A (Edilteco Insulating Additive), incrementa l’efficienza energetica dell’involucro e, in conformità con quanto previsto dalla norma UNI 10375, contribuisce a diminuire il fabbisogno di energia netta per il raffrescamento dell’edificio. Rispetto a quelli tradizionali, i massetti realizzati con la soluzione targata Edilteco, forti di una
LINOLEUM BOLOGNA Nata nel 1942 per la commercializzazione di prodotti innovativi, in primis pavimentazioni in gomma e linoleum, nel 1987 è affiancata dal Consorzio Generale Finiture, una struttura di posa e servizi parallela alla commercializzazione dei materiali e che, oltre alla posa dei pavimenti, si dedica anche ad opere di tinteggiatura, controsoffitti e cartongessi. Forte di un elevato know-how, di una sede operativa efficiente, e dotato di un importante show room, Linoleum Bologna si colloca oggi tra le principali aziende dell’Emilia Romagna operanti nel settore.
conducibilità termica compresa nell’intervallo 0,043 ÷ 0.176 W/mK, presentano migliori proprietà isolanti (ricordiamo che Politerm Blu soddisfa anche i criteri previsti dai protocolli Itaca e Leed). Proprietà che, di fatto, sono conditio sine qua non per non tradire il profilo energetico - classe A - cui mira la nuova struttura. Accogliente e confortevole, il nuovo polo gode di un’illuminazione naturale degli ambienti e vanta soluzioni innovative anche in termini di isolamento acustico.
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EDILTECO GROUP Nata nel 1981 a San Felice sul Panaro, Modena. Forte dell’esperienza trentennale in materia di protezione termica e di protezione dal fuoco, negli ultimi anni l’azienda della famiglia Stabellini ha volto lo sguardo anche all’isolamento acustico. Strutturato in diverse divisioni (Thermal Insulation & Chemicals, dBred NoiseReduction, Protherm Fireproofing, E&MP Engineering Machine Plants) Edilteco Group fornisce soluzioni tarate ad hoc sulle esigenze del cliente e vanta una importante e innovativa linea di prodotti premiscelati per la realizzazione di sottofondi e intonaci isolanti. Tile Italia 3/2014 - 101
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