“Un perfetto giorno d’estate: una tavola all’aperto imbandita di cibi freschi e gustosi, i piedi nudi nella sabbia e il vento tra i capelli. Lo sguardo si perde in lontananza, dove il mare e il cielo si confondono. Ho voluto con questa illustrazione ricreare quell’insieme di sensazioni che fanno di un pranzo estivo in riva al mare un momento di nostalgia istantanea.”
PEOPLE
Studioprimatesta
Genius Loci Architettura
Studio Apostoli
Studio Latino
El Equipo Creativo
Giovanna e Carlo Castiglioni
ES Architettura
Heju
Mara De Guidi
Marine Interiors
Studio DADO
Vudafieri-Saverino Partners
BURR Studio
MAB Arquitectura
STUDIOTAMAT
OTTO Studio
MAS Architettura
LaiBE Architettura
ArchiNOW
VenelliKramer Architetti
01 LA DARBIA Lago D’orta
Un insediamento rurale abbandonato in Piemonte viene convertito dai fratelli e architetti Gian Carlo e Matteo Primatesta in un sofisticato rifugio per le vacanze che riflette un quiet luxury tutto italiano.
ph. Tobias Kaser
02 HORTO RESTAURANT
Milano
ph. Mattia Parodi - Motel409, Gaia Anselmi Tamburini, Christian Bazzo
Un ristorante stellato dall’atmosfera onirica segue il principio “zero waste” privilegiando materiali di recupero come il legno di Idee&Parquet ricavato da vecchi tini per l’invecchiamento dell’aceto balsamico.
Studio Apostoli
di Chiara Poggi
Nel panorama internazionale Studio Apostoli è rinomato per un’attitudine progettuale che pone al centro di ciascuna architettura il benessere delle persone e il rispetto dei tanti territori in cui ha lavorato. Con una filosofia che integra sostenibilità ambientale e umana, Studio Apostoli si impegna a creare spazi che non solo soddisfano esigenze estetiche, ma anche psicologiche e spirituali. In questa intervista, esploriamo con il suo founder Alberto Apostoli come la loro visione si traduce in progetti concreti.
Come descriverebbe la filosofia architettonica dello studio e come vi approcciate a un nuovo progetto?
Come dice anche il nostro payoff, ci definiamo creatori di benessere attraverso l’architettura. Non ci limitiamo al gesto architettonico o alla forma pura, ma ci concentriamo sul contributo che l’architettura può offrire alle persone e alla società nel suo complesso. Il benessere a
cui ci riferiamo non è solo fisico, ma anche psicologico e spirituale. Questa filosofia ci guida costantemente e si traduce in vari approcci, come l’attenzione alla sostenibilità ambientale e umana e l’uso consapevole delle tecnologie costruttive, sempre integrate armoniosamente col territorio nei nostri progetti. Questa è la nostra caratteristica distintiva, che ci permette di creare opere che siano emozionalmente e architettonicamente affascinanti.
Quali sono le vostre fonti di ispirazione?
Sono le diverse culture del mondo che hanno da sempre abbracciato un’architettura sensibile al benessere delle persone, della comunità e della società. Rispettiamo l’uso dei materiali locali e le tipologie architettoniche sviluppate in ogni area. Conduciamo ricerche sulle architetture primitive tipiche di un determinato luogo, concentrandoci sulle tecniche costruttive. Per noi, il territorio e le sue culture, comprese quelle religiose, manifatturiere e i modi di vita più o meno integrati con la natura, sono fondamentali. Realizziamo un’analisi a 360 gra-
di, creando oggetti architettonici che sono il frutto di un approccio olistico, integrando tutti questi aspetti nel nostro lavoro.
Il vostro studio è specializzato nell’ambito hospitality. Quali caratteristiche reputate indispensabili per la progettazione in questo contesto?
Per creare un progetto hospitality di qualità è fondamentale conoscere le esigenze del cliente finale. Un altro aspetto altrettanto importante è comprendere le dinamiche di gestione delle strutture alberghiere. Questo ci consente di progettare soluzioni non solo esteticamente piacevoli, ma anche funzionali ed efficienti per gli ospiti e gli operatori. L’equilibrio è fondamentale: creare ambienti che soddisfino i desideri del cliente e, al contempo, permettano allo staff di fornire servizi di alta qualità in un ambiente accogliente e ben gestito.
Quali sono invece le sfide più impegnative che avete dovuto affrontare?
Abbiamo lavorato in oltre 25 paesi, alcuni dei
“Lo slogan di questa destinazione è ‘make room for nature’ e diventa un vero e proprio abbraccio alla vegetazione, per dare vita a un’oasi di pace, un inno alla nostra terra, ai suoi ritmi, colori, suoni” prosegue Apostoli.
Nell’interior, l’area living, notte e servizio si evolvono in piena continuità e definiscono ambienti fluidi e distensivi, dove all’illuminazione naturale durante le ore diurne se ne aggiunge una morbida, calda, per i momenti serali e notturni, con scenari programmati anche negli spazi outdoor a disposizione di ciascuna suite. La loro dimensione varia da 35 a 80 mq, su singolo o doppio livello, con pavimentazioni in parquet di tipo industriale - risultato di tasselli di scarto - che persegue la logica di limitazione dell’impatto ambientale.
Gli arredi sono in legno, imbottiti e tendaggi sono realizzati con filati ecosostenibili e le carte da parati con scenografie botaniche
sono realizzate su rivestimenti ecologici, in tessuto-non-tessuto, composto da cellulosa proveniente da coltivazioni FSC. Grande attenzione è stata infatti riservata alla scelta di materiali e finiture, affinché risultassero in linea con il concept generale a basso impatto dei Green Lodge, per il raggiungimento di un complesso interamente Net Zero. Non da meno è l’impegno progettuale sul fronte dell’accessibilità: due ‘casette’ sono prive di barriere architettoniche per assicurare la massima semplicità di fruizione da parte di tutti gli utenti.
Ne è un esempio Green Lodge Ceva, con dotazioni wellness private come sauna e doccia emozionale, presenti anche in Green Villa Bertha - la più ampia delle suite, all’interno dell’edificio storico riqualificato - accessoriata anche con bagno turco e jacuzzi riscaldata sul terrazzo con vista sul paesaggio circostante.
PALAU FUGIT HOTEL
GIRONA
Nel cuore della Costa Brava El Equipo Creativo firma il design d’interni di un boutique hotel immerso nella storia della città che lo accoglie, tra le vestigia di antichi muri in pietra, legni, ceramiche artistiche e marmi pregiati. ENG
ph. Salva Lopez
Giovanna e Carlo Castiglioni – ph. L. Barassi e M. Fiorini
Achille e il cibo
09 SPA TORRE DEL BARONE Sciacca
Un luogo dedicato al relax, caratterizzato da materiali duraturi e sicuri, con dotazioni tecnologiche avanzate che testimoniano l’attenzione al comfort e alla qualità dell’esperienza degli ospiti.
di Sabrina Tassini
“Il nostro obiettivo, in linea con la filosofia dei proprietari della struttura, è stato creare residenze con un’anima e una vera personalità, per concedere agli ospiti un ritorno all’emozionalità e una disconnessione totale dalla routine”.
Così, Hélène Pinaud e Julien Schwartzmann, fondatori dello studio d’architettura parigino Heju, raccontano le origini di Papotte, un complesso ricettivo comprensivo di quattro case vacanza, ricavato all’interno di un vecchio mulino riqualificato, risalente al XV secolo e situato a Bligny-sur-Ouche, nella regione francese della Borgogna.
Un luogo intriso di storia, concepito con la massima cura per i dettagli e per il comfort in un’ottica contemporanea seppur senza tradire le origini del posto e la sua autenticità, indiscusso punto di forza di questa interessante proposta hospitality. La tenuta vanta infatti anche un grande orto, un laghetto da pesca alimentato dal fiume adiacente che attraversa l’intera proprietà, vasti campi in cui godere del relax open-air, una caffetteria e un negozio di alimentari.
A caratterizzare aree comuni e aree private è un fil rouge estetico etereo, ottenuto tramite superfici imperfette e nuance avvolgenti, dal cipria al rosso intenso passando per il terracotta, che trovano massima espressione nell’area della reception situata al centro del mulino. Progettata intorno a un gioco di scale, mezzi livelli e linee ortogonali, diventa il luogo di incontro per eccellenza, in cui un bancone rivestito con piastrelle in cotto spicca come elemento principale.
L’esperienza del mulino riqualificato diventa fruibile dagli ospiti in diverse declinazioni, che siano piccoli appartamenti o ampie abitazioni diffuse. Le soluzioni dalle metrature più generose sono vestite da cemento lucidato, legni scuri, marmo Botticino, ottone ossidato, arredi creati su misura incastonati in pareti che incontrano archi e accessi a rigogliosi giardini con fontana e chiosco, come in una cartolina d’epoca.
Non sono tuttavia da meno le residenze più contenute, piccoli gioielli dal fascino country che ammaliano con le loro mini cucine in cui lavorare gli ortaggi raccolti nell’orto, le maioliche colorate, i legni grezzi, le terrazze sul panorama bucolico, le pareti dai rivestimenti scultorei e salottini in stile bohémien.
Non mancano stoviglie e decorazioni acquistate ad hoc o rinvenute con cura da ebanisti, ceramisti, scalpellini e soffiatori di vetro della regione.
Con i suoi tanti ambienti, sempre differenti e variopinti, Papotte disvela dunque un crogiolo
di scorci pittoreschi e atmosfere retrò, lasciando addosso a chi entra il sapore di un sogno – tutto francese - a occhi aperti, a metà tra quadri d’après nature e scenari impressionisti.
UN CON VEN TIO NAL
Follie architettoniche nel bosco
Nel parco nazionale De Hoge Veluwe, Paesi Bassi, si cela il complesso abitativo Buitenplaats Koningsweg, originariamente costruito come base militare tedesca durante la Seconda guerra mondiale e ora residenza per decine di artisti e imprenditori creativi. Nell’ambito di un progetto speciale promosso dal comune di Arnhem, sono state qui allestite anche 11 follie architettoniche destinate all’hospitality e progettate dagli studi olandesi i29 Architects e NAMO Architecture attorno al tema centrale “camouflage”, in riferimento alla storia del sito, per offrire ai visitatori un’esperienza fuori dagli schemi e in totale contatto con la natura. Ciascun alloggio riflette l’immagine archetipica di una casetta per volatili che si fonde nella foresta fluttuando tra le chiome degli alberi ed è costruito nel pieno rispetto dell’ecosistema grazie a materiali a basso o nullo impatto sulla salute umana, animale e ambientale, impianti elettrici performanti, pannelli solari installati sul tetto ed un involucro in legno altamente isolato. Il volume principale dei cosiddetti Nest è composto da tre livelli progressivamente sfalsati verso l’esterno. Al loro interno, cucina, soggiorno, servizi e zona notte si avvicendano su una metratura contenuta ma ben ottimizzata, visivamente amplificata dalle grandi finestre rotonde e vetrate scorrevoli a tutta grandezza che ammettono viste panoramiche sul territorio. ph. Jeroen Musch
UNA CUCINA “SATELLITE”
Progettata dal designer Enricomaria Todaro per 70Materia™, “Satellite” rappresenta l’evoluzione del concetto di cucina tradizionale, combinando l’estetica contemporanea e il saper fare artigianale. L’ispirazione viene dai corpi celesti e dai loro moti: gli elementi orbitano uno attorno all’altro e all’utente, che è libero di disporre e riconfigurare la zona di preparazione del cibo a seconda delle proprie preferenze. Realizzata con una base in alluminio o legno multistrato, e un top in 70Materia™ - materiale creato dalla combinazione di acqua, cemento e inerti con sabbia, frammenti di pietra e materiali riciclatiSatellite si propone come soluzione versatile e minimal che consente di allestire zone di preparazione e cottura alternative rispetto alla cucina principale, sia all’interno che all’esterno della casa. I suoi moduli sono dedicati a diverse funzioni e possono essere personalizzati attraverso vani aperti o chiusi, ruote o piedini, cassetti e ripiani. Realizzata completamente in Italia, è progettata con materiali naturali e riciclabili, riducendo al minimo l’utilizzo di colle, vernici e altre sostanze inquinanti.
23 CLUBBING DESIGN Nite Kong
Inedito protagonista della notte romana, il night club progettato da MAS Architettura e LaiBE Architettura culla l’after dinner con un’atmosfera raffinata e attuale fatta di arredi dalle forme organiche e materiali accattivanti.
ph. Eller Studio
Il secondo capitolo della rubrica che accosta il cibo alla sua cornice ci guida in lungo e in largo per lo stivale, attraverso abilità culinarie, inediti abbinamenti di gusto e raffinati interior (o outdoor) che seducono anzitutto la vista con un impasto ben ragionato di colori e forme. Ambientazioni accoglienti, ora eclettiche e nuove, ora storiche e rivisitate, si presentano come coerenti intelaiature per il saper cucinare contemporaneo o tradizionale, nutrendosi di finiture e arredi attentamente selezionati come impeccabile condimento di ogni scelta gourmet. di Sabrina Tassini
Carré di maialetto sardo cotto ai carboni con susine e cipollotti
Atto di Vito Mollica | Firenze
MAG | BOOK | 2-2024
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