Contiene I.P. ISSN 1120 - 7884
magazine Aggiornamenti quotidiani su www.MaterialiCasa.com
MaterialiCasa magazine 1/19 è un supplemento di
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MASSIMA TENUTA.
MaterialiCasa magazine è un supplemento di Tile Italia: Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 751 in data 20/10/89 - Iscrizione al ROC n. 9673 Sede legale ed operativa: Tile Edizioni S.r.l. - Capitale Sociale: Euro 51.400,00 - R.E.A. 329775 Via Fossa Buracchione 84 - 41126 Baggiovara (MO) Tel. +39 059 512 103 - Fax +39 059 512 157 Direttore responsabile: Chiara Bruzzichelli - c.bruzzichelli@tiledizioni.it © 1989 Tile Italia www.materialicasa.com info@materialicasa.com facebook.com/MaterialiCasa twitter.com/MaterialiCasa instagram.com/materialicasa pinterest.com/materialicasa youtube.com/channel Scarica la APP ISSUU e cerca “Tile Edizioni” per leggere Tile Italia + MaterialiCasa magazine - da tutti i dispositivi mobili! Redazione web: Sara Falsetti - s.falsetti@tiledizioni.it Sabrina Tassini - s.tassini@tiledizioni.it Collaboratori: Federica Andreini Abbonamenti: www.tiledizioni.it/ita/ecommerce.aspx Progetto grafico: Sara Falsetti
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Sommario 7 - 11 -
Info&Contatti Editoriale - MaterialiCasa.com continua a crescere Il progetto di copertina - Una casa passiva a Cesena
n 54 -
speciale iSaloni: MCaroundShapes
n 20 -
Money. People. Tomorrow.
di Chiara Bruzzichelli
La libera repubblica del design ha la sua capitale a Milano
di Federica Andreini
n 23 -
MaterialiCasa AroundShapes, UNconventional surfaces
n 24 -
“Brera” e “Tortona” - Dondi Salotti
n 25 -
Cemento, Marmo e Lamiera Ossidata - EnergieKer
n 26 -
Geometria e colore nei nuovi ceramic rugs - ABK
n 27 -
Semi-rigide e decorative le nuove superfici in MLF - Aeterno by Ravaioli
n 28 -
Terracotta per l’interior: i nuovi colori e formati - Terreal Italia
n 29 -
“Giardini incantati” - Camilla Carzaniga Soulight
n 30 -
“Io sono natura. Un uccello è natura. Il volo mi appartiene per familiarità.” L. Da Vinci
Anche Milano celebra il 5° centenario della morte del maestro.
di Federica Andreini
Progetti:
n 34 -
Edifici storici, riqualificazione e restauro - Casa Cava, Sasso Barisano - Matera
n 38 -
Risparmio energetico, benessere abitativo - Scotts on the Rocks, comfort a picco sul mare
n 42 -
Urban design, facciate ventilate - Palazzo Docteur Pierre, Nanterre (Francia)
n 50 -
Spazi pubblici, aree espositive - VIVE Cooking School, Sydney (Australia)
n 54 -
Impianti termali, spa & wellness - QC Terme, Chamonix (Francia)
n 58 -
Urban design, spazi pubblici - Un fil rouge in laterizio per la movida, Roma
n 62 -
Progetti d’autore, trattamento - Il Louvre di Abu Dhabi, EAU
n 66 -
Spazi commerciali, riqualificazione - COOP Canaletto, Modena
n 70 -
Urban design, progetti d’autore - Cascina Merlata, Milano
Trends
n 74 -
Intervista a Teresa Sapey: La luce è colore. Il colore non è dicotomico, è inclusivo
di Federica Andreini
What’s New?
78 -
Profili luminosi: Prolight - Prostep by Profilpas
80 -
Ceramica: Majestic - Valentino by Piemme
82 -
Ceramica: Icône Bleu by Italgraniti
84 -
Pavimentazioni sopraelevate: Pedestal Line by Impertek
86 -
Pavimenti LVT: Senso Premium Clic by Gerflor
88 -
Ceramica: Oxyd by Rondine Group
90 -
Risparmio energetico: Coppo e tegola fotovoltaici by Cotto Possagno
92 -
Soffioni doccia: Relax by Damast
94 -
Porte blindate: Project by Oikos Venezia
In copertina: Riqualificazione residenzale in chiave green: una casa passiva a Cesena. Progetto: arch. Stefano Piraccini
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Quest’anno anche MaterialiCasa by TILE ITALIA è presente con un proprio evento al Fuorisalone in occasione della Design Week milanese. La location dell’installazione, denominata AroundShapes - UNconventional Surfaces, si trova nel cuore di Brera in Via Palermo 5 ed occupa un appartamento di circa 130 metri quadrati, di fatto situato nel palazzo di fronte alla Pelota. Perché tra le infinite location, offerte dalle organizzazioni che compongono il Fuorisalone della settimana del design, abbiamo scelto proprio Via Palermo? Perché il Brera Design District si
#MCaroundShapes
editoriale
al FuoriSalone
Chiara Bruzzichelli - c.bruzzichelli@tiledizioni.it
è di fatto imposto come “il salotto della Design Week milanese”. Il luogo ideale per chi abbia voglia e coraggio di sperimentarsi, in qualunque campo: dalla gastronomia al retail e dall’arredo ai complementi, siano essi d’abbigliamento oltre che di arredo, basta che siano in grado di fare tendenza. Tile Edizioni, con AroundShapes - UNconventional Surfaces, ha costruito una istallazione multisensoriale che esplora gli usi non convenzionali della materia: un percorso immersivo che gioca con volumi, percezioni e colori, evidenziando le tendenze materiche dell’architettura contemporanea.
“Con AroundShapes commentano le designer Paola Tinuper e Paola Azzolini - intendiamo interpretare le più attuali tendenze materiche, dando vita in modo inconsueto alle superfici, rendendole protagoniste di uno spazio abitativo insieme ai complementi d’arredo, con sperimentazioni che fanno emergere il loro lato più vivo ed accattivante”. Un evento, AroundShapes, che accompagna e rimarca il rinnovamento dell’intera linea editoriale della Tile Edizioni: dalla carta stampata, al web e alla presenza ai principali eventi sul design. 5
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web MCAroundshapes:
M AT E R I A L I C A S A F U O R I S A L O N E . C O M
11 9 MaterialiCasa magazine 1/2019 1/2016
green building
residenziale
Il progetto prevede residenza e studio di architettura del progettista, l’architetto Stefano Piraccini. Un intervento particolarmente innovativo, in quanto l’applicazione del protocollo Passive House su di un aggregato edilizio esistente risulta essere il primo in Italia e tra i primi al mondo. Il progetto dimostra come sia possibile raggiungere le prestazioni energetiche di una Passive House non solo in nuove costruzioni isolate, tipologia che rappresenta la quasi totalità delle Passive House costruite ad oggi, ma anche in aggregati urbani dell’edilizia storica o delle prime estensioni delle nostre città. La sperimentazione di questo protocollo di progettazione su di un aggregato urbano è significativo soprattutto per l’Italia, dove ogni città è caratterizzata da questa tipologia. In un contesto dove: rigenerazione urbana, efficienza energetica e miglioramento sismico sono fattori emergenti, la progettazione di qualità pare essere l’unica risorsa capace di fornire una soluzione concreta. L’edificio è caratterizzato da una struttura mista di legno (lamellare e XLAM), acciaio, muratura e cemento armato, dove ogni materiale collabora al meglio sfruttando le proprie caratteristiche naturali. Così facendo il costo di costruzione
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Una casa passiva a Cesena STORIA DI COPER TINA
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green building
residenziale
14 MaterialiCasa magazine 1/2019
è stato mantenuto ai livelli di mercato senza rinunciare a nessun aspetto qualitativo. L’involucro è così efficiente che l’abitazione si riscalda con il solo utilizzo dei raggi del sole, del calore prodotto dal corpo umano e dagli elettrodomestici. Non richiede allacciamento alla rete gas ed è dotato di impianto di
ventilazione meccanica controllata, capace di trasferire il calore dall’aria viziata espulsa, nell’aria pulita e filtrata immessa dall’esterno. Non utilizzando fonti energetiche combustibili l’edificio ha zero emissioni in atmosfera. Siamo in Emilia Romagna, a Cesena, e l’architetto Stefano Piraccini
sottolinea come il progetto costituisca: “Un intervento che ha toccato differenti punti di assoluta attualità nel mondo delle costruzioni. Il primo è la riqualificazione dell’esistente, fondamentale in un periodo storico che tende a non costruire nuovi edifici per non consumare suolo. La nuova normativa regionale dell’Emilia Romagna, ad esempio,
Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
sancisce la necessità di non consumare più suolo, ma di costruire dove già era presente dell’edificato, sostituendo un edificio preesistente energivoro e inquinante. Inoltre, e non va dimenticato, questa riqualificazione ha consentito un importante miglioramento sismico”. Il progetto pone particolare atten-
zione anche agli impianti, optando per sistemi tecnologici di ultima generazione. Tra questi, si contano alcune soluzioni TECE - www.tece.com specializzata in prodotti sanitari, drenaggi, tubi di distruzione e strutture idrauliche. Per la realizzazione dei bagni, infatti, sono stati impiegati: la canalina doccia TECEdrainline con flangia piegata e finitura piastrellabile, i moduli per WC, lavabo e bidet sospesi, le placche TECEsquare in cristallo di differenti finiture, il sistema TECEprofil per pareti a secco. Quest’ultimo, ideale per le ristrutturazioni, è un sistema completo di costruzione di pareti a secco composto dal telaio di sostegno, dai moduli di installazione sanitari e dal pannello di rivestimento in cartongesso. Grazie alla semplicità di montaggio del sistema - che utilizza 3 componenti di base (profili in acciaio galvanizzato, giunti angolari e staffe di fissaggio) - si possono peraltro creare rapidamente e in piena autonomia pareti in modo stabile e sicuro. “La scelta dei materiali costruttivi ricorda ancora l’architetto Piraccini - è conseguenza all’approccio
funzionale del progetto. Usiamo il miglior materiale disponibile per ogni caso specifico. Come avviene questa scelta? Attraverso due caratteristiche specifiche: le prestazioni tecniche del prodotto e il suo costo (che può “perdere” importanza quando la performance è assolutamente superiore alla media e consente di abbattere costi energetici dell’intero edificio). Se abbiamo a che fare con gli isolanti, anche lo spessore è una caratteristica saliente. Nel recupero di Cesena, per esempio, abbiamo scelto il pannello termoisolante AEROPAN - www.aeropan.it laddove gli spazi non consentivano di utilizzare i prodotti ‘tradizionali’ ed era assolutamente necessario andare ad abbattere i ponti termici.” “Il nostro approccio all’architettura - conclude l’architetto - è un approccio scientifico: quando parliamo di sostenibilità noi parliamo di dati. Ovviamente l’aspetto estetico dell’architettura non è irrilevante: la bellezza di un edificio è fondamentale, ma non può essere l’unico aspetto da considerare in fase progettuale. Il “bello” deve dialogare con l’approccio scientifico.” 5
*ARCHITETTO STEFANO PIRACCINI Dal 2004 è Docente a contratto presso la Scuola di Ingegneria e Architettura, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Laura Magistrale a ciclo unico in Architettura. È autore di volumi quali: “Il progetto
dell’involucro in legno” (2012) con Andrea Boeri e Danila Longo, “Passive House -
The Architect’s Logbook” (2017) con Kristian Fabbri ed ha curato insieme a Claudia Cagneschi il volume
“Progettare e costruire la città contemporanea” (2017). Dal 2001 svolge l’attività di progettista nel settore residenziale, terziario e pubblico. Le sue opere trovano riscontro in concorsi di progettazione, mostre, premi di architettura e pubblicazioni, soprattutto per la ricerca progettuale nell’architettura sostenibile utilizzando lo standard Passivhaus.
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#MCaroundShapes
Via Palermo, 5 MILANO
Questa Design Week milanese sembra
nale (1), al Lambrate Design District
alla ricerca di un rinascimento perso-
(2), al Università Statale nella sede
nale, creando e rinnovando momenti
Ca’ Granda (3), al Duomo (4), al Milano
territoriali e appuntamenti corporate
Durini Design (5), all’Isola Design Di-
irrinunciabili.
strict (6), la Zona Tortona (7), Il Mate-
Il FuoriSalone, non è mai stato così
rial Village (8) e il Brera Design Distri-
ricco di interpretazioni dell’evento che
ct (9) dove, tra l’altro, potrete visitare
prendono forma in quasi ogni quartie-
la nostra installazione MaterialiCasa
re di Milano, dall’irrinunciabile Trien-
AroundShapes.
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VIA PALERMO, 5
@ Brera Design District
#MCaroundShapes
2019
iSaloni
MATERIALS VILLAGE Quando si arriva in “Zona Tortona”, e in particolar modo al Materials Village, si nota come l’installazione abbia cambiato pelle grazie al FuoriSalone e abbia trovato un nuovo e originale sviluppo in campo commerciale. L’accezione di installazione è quasi sempre associata a esposizioni artistiche di diverso respiro, che prevedono l’attuazione di concetti che vanno oltre le tecniche conosciute, per entrare nel campo dell’esperienza di chi guarda. Le installazioni proposte in questi spazi, mantengono il carattere esperienziale e lo declinano a livello commerciale, mettendosi a disposizione del visitatore, creando una connessione visiva e tattile, ora anche digitale, dove la condivisione aumenta la visibilità e riconoscibilità del brand. Non manca anche l’area green, tema molto caldo nelle cronache recenti, che però il design e l’architettura stanno frequentando in maniere pervasiva da diversi anni. Material Connexion
Italia, il network promotore di Materials Village, ha già avviato il percorso verso le installazioni al Superstudio anticipando la settimana del design con la mostra Smart City: What’s next? cominciata lo scorso 13 marzo, ponendo al centro i cittadini che vivono nelle città e che dovranno affrontare le trasformazioni globali. La mostra introduce soluzioni materiali e tecnologiche per gli ambiti più sensibili ai cambiamenti. Vale la pena elencarle tutte per capire l’attenzione portata a nuovi temi come l’economia circolare e la gestione delle risorse alimentari a livello globale: Advanced Building + Infrastructure; Sustainable + Circular City; Smart Living + Inclusion; Connected City + Net Citizenship; Integrated Mobility + Accessability; Food Policies + Urban Agriculture. Ultima nota: il modo in cui sono state codificate a livello linguistico le differenti categorie: il segno + al loro interno. Smart City= categoria + categoria= abitante + abitante. La smart City è la risultante della somma di tutti noi e delle nostre azioni.
La rivista MaterialiCasa magazine 1/19 è in extra-distribuzione speciale anche presso Materials Village, del quale è Media Partner
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BRERA DESIGN DISTRICT Dal 2010, BDD ha trasformato il salotto milanese per eccellenza in una rete di location che ha organizzato e fatto crescere centinaia di eventi (200 solo nel 2019). Brera è il naturale passaggio tra Rho e Tortona, il centro di Milano dove si trovano botteghe storiche e nuovi concept di temporary e resident stores. Qui non è solo l’innovazione a rendere interessante il percorso progettuale, ma è soprattutto il continuo osare, la continua sperimentazione di nuove soluzioni, proposte in chiave artistica, retail e gastronomica. Sì, perché la sperimentazione attraversa tutti i
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campi, li fa propri e li restituisce agli occhi dei visitatori rinnovati, trasformati e fruibili in modi alternativi. Il percorso viene sapientemente segnato e indicato da una comunicazione territoriale studiata nei minimi dettagli, in verticale, in orizzontale e, capillarmente, all’esterno di ogni location. Comunicazione che vede coinvolta anche la piattaforma FuoriSalone. it, per coprire la realtà digitale divisa tra magazine e social media. Non ci si poteva aspettare uno sviluppo differente da Brera, un quartiere storico di artisti, che ospita l’Accademia di Belle arti dal 1776, anno della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America. Quasi a volere creare una repubblica culturale del design, capace di uno statuto interno che rispetta tempi modalità, personalità e imprese.
MATERIALICASA AroundShapes
Per questi motivi, Tile Edizioni quest’anno ha deciso di essere presente al FuoriSalone proprio nella zona di Brera in via Palermo 5, con il suo AroundShapes, una proposta di visione dell’interior design declinata secondo le nuance cromatiche. Lo spazio che accoglie l’Evento è un appartamento storico di 130mq che ridisegna in chiave cromatica i confini dell’interior design, grazie anche alla professionalità messa a disposizione dello studio AzzoliniTinuper, creatore di una ribalta, un palcoscenico in cui i
materiali scelti diventano protagonisti, interpretando se stessi in nuovi ruoli, cercando di uscire dalle applicazioni di affinità elettiva e di gestione pratica della messa in opera. Alla base del concept è l’attitudine a voler ricercare sempre nuove soluzioni abitative, prevedendo un confronto tra le aziende partner della collettiva per creare una realtà che aumenta la percezione dei materiali, per far comprendere ai visitatori la qualità proposta all’interno del prodotto, con un processo che si potrebbe definire democratico. Una sfida che Tile Edizioni ha voluto raccogliere e che sembra essere vinta in partenza, proprio unendo più realtà professionali nello stesso spazio.
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@ Brera Design District
#MCaroundShapes
MaterialiCasa AroundShapes ospiterà durante tutta la sua apertura le suggestive opere di Oscar Dominguez, co-fondatore de La Morada Casa Studio, situata nelle campagne faentine e nata per la condivisione ed esplorazione del linguaggio creativo. Specializzato nella lavorazione artistica di materiali naturali, quali ceramica, terracotta e fibre vegetali, ha partecipato a diverse mostre sia in Italia sia all’estero, tra cui la Biennale Internazionale del Cairo (Egitto) e il 55° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza (Italia).
9 MaterialiCasa magazine 1/2019
2019
iSaloni
Cominciamo da tomorrow, il tempo. 1 settimana. 7 giorni. 10.080 minuti. 604.800 secondi che influenzeranno l’immediato domani in materia di design, prodotto, innovazione. La 58° edizione del Salone 2019 ha sintetizzato nel manifesto, presentato a febbraio alla stampa, gli intenti di questa edizione fieristica, elencandoli attraverso parole chiave che riguardano tutte le persone in visita al Salone e al FuoriSalone. Ma la parola che colpisce di più è ingegno, quella capacità di trasformare le idee in realtà, di creare valore: l’ingegno diventa così il centro di gravità intellettuale capace di attirare a sé non solo le oltre 2000 aziende espositrici, ma l’attenzione mondiale, creando una giusta aspettativa sul
20 MaterialiCasa magazine 1/2019
futuro che porta inevitabilmente a predisporre imprenditori, giornalisti, creativi, intellettuali e cultori del bello ad un atteggiamento mentale di intraprendenza e positività professionale. L’ispirazione e la sintesi di questo manifesto la troviamo nell’influenza che ha apportato l’eredità vinciana alla città di Milano: Leonardo nei quasi venti anni di lavoro alla corte Sforza (dal 1482 al 1499 anno in cui si muove per trasferirsi a Venezia) ha forse gettato le basi del design e della progettualità milanese, portando la sua arte a livello di gestione delle risorse, a cominciare da quella delle acque (anche nere), che non esisteva fino al suo arrivo. Non a caso AQUA è un appuntamento a cui non mancare all’interno della Conca
dell’Incoronata, dove è stato creato un vero e proprio innesto architettonico la cui forma ricorda un grande specchio d’acqua, al cui estremo si trova uno schermo a LED, una finestra sulla Milano del futuro, dallo skyline mutevole come sono mutevoli le ore del giorno. L’importanza del tempo la troviamo anche qua, come irrinunciabile movimento cui tutti partecipiamo. Al di sotto di questa struttura, proprio all’interno del canale, è stata realizzata una Wunderkammer che immerge i visitatori nella bellezza, nell’energia e nella forma dell’acqua in un ambiente che avvolge/coinvolge nell’immagine e nel suono grazie all’uso delle tecnologie più avanzate. Un’ideale fil rouge che mette in comunicazione l’installazione
Money. People. Tomorrow. La libera repubblica del design ha la sua capitale a Milano
Federica Andreini
interattiva DE-SIGNO in fiera al padiglione 24 con il territorio cittadino e che porta il Salone al FuoriSalone. Citando il sindaco Giuseppe Sala “(..)Questo omaggio all’ingegno in tutte le sue forme e la sua valorizzazione attraverso esperienze imprenditoriali di qualità è senza dubbio la dimensione in cui si muove ed evolve il Salone, una Manifestazione apprezzata in tutto il mondo che non solo sa sperimentare e osare, aprendosi alle novità del mercato con pragmatismo e originalità, ma interpreta sempre al meglio lo spirito di Milano e il tempo in cui viviamo”. Milano ha voglia di rinascere, sempre, come una Fenice, interpretando l’inarrestabile alternanza tra cenere e nuova
nascita come metodo di progettazione. Per ogni Salone che finisce, ce n’è uno pronto a nascere nuovamente, più completo del precedente. Del tema della rinascita e del Rinascimento se ne parlava già a novembre a Milano in casa del Sole 24 Ore, al summit della Dassault Systémes, in cui si metteva a fuoco come il mondo del software abbia raccolto il testimone di capacità procedurale del genio, cercando di dar vita ad un rinascimento digitale, che porta inevitabilmente con sé il concetto di classico, inteso come codice di informazioni cui rifarsi nella creazione di un canone, un linguaggio che evidenzi l’essenziale da cui non si può prescindere per creare bellezza e valore. Nel manifesto SDM.M si sente lo stesso
slancio, una circolarità che riporta sempre all’essenza che il mondo del design abita, ha dato forma al fare, parafrasando il Presidente Luti. Azione immediatamente conseguente al continuo rinnovare ed evolversi di questa città è anche il salone Satellite proposto per la prima volta quest’anno: “FOOD as a DESIGN OBJECT” che si aggiunge agli altri Saloni presenti in questa edizione, Euroluce e Workplace 3.0, rinnovati anch’essi grazie alla contaminazione delle altre attività quotidiane. La nota finale a chiosa di un programma molto ricco, è l’apertura della kermesse con un concerto diretto da Riccardo Chailly con la partitura delle Ouverture da Semiramide e Gugliemo Tell di Gioacchino Rossini.
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2019
iSaloni
Brera Design District
un invito a “progettare la propria vita”
Illustrazioni © Giovanna Giuliano per Brera Design District
Torna durante il FuoriSalone 2019 l’appuntamento con il Brera Design District, giunto alla sua decima edizione dopo aver consolidato il ruolo di primario distretto del design nella città meneghina. Anche quest’anno si presenta fitto il calendario di eventi, progetti speciale e talk in programma per l’imminente Brera Design Week che nel 2018 ha registrato numeri record: 210 eventi e 395 espositori con un passaggio superiore alle 350.000 persone.
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Per festeggiare il decimo anniversario, il distretto BDD vedrà il coinvolgimento di altrettanti ambassador - Marco Mari e Carlotta Borruto (Italia Innovation), Mauro Martino (IBM Research AI), Ivano Atzori e Kyre Chenven (Pretziada), Oliver Marlow (StudioTilt - Codesign), Mario Cucinella (MCA), Daniel e Markus Freitag (Freitag), Thayse Viégas (Casa Canvas), Aldo Cibic, Stefano Maffei (Politecnico di Milano), Ben Sheppard (Mc Kinsey Design Index) - e il tema “Design
your Life” come macro filo conduttore, ispirato al libro di Bill Burnett e Dave Evans (Designing Your Life: How to Build a Well-Lived, Joyful Life, Alfred a Knopf Inc, settembre 2016). Un invito a “progettare la propria vita” - più che un semplice tema che ha come obiettivo promuovere trasversalmente un approccio sostenibile e consapevole non solo alla progettazione architettonica e all’arredamento ma anche alle scelte quotidiane di ciascuno.
#MCaroundShapes
AroundShapes
UNconventional SURFACES Dal 9 al 14 aprile MaterialiCasa by Tile Italia è protagonista nel contesto del FuoriSalone, a Brera, con il progetto espositivo AROUNDSHAPES: un’installazione multisensoriale che esplora gli usi non convenzionali della materia. Un prestigioso appartamento d’epoca situato nel cuore pulsante del Brera Design District (via Palermo 5, Milano) fa da cornice ad un percorso immersivo che gioca con volumi e percezioni, accendendo i riflettori sulle tendenze materiche dell’architettura contemporanea. Nuovi materiali da rivestimento, superfici e complementi d’arredo, sapientemente plasmati, vengono
reinterpretati da primarie aziende del settore grazie agli stimoli dello studio milanese Azzolini-Tinuper, specializzato nel campo dei materiali, delle ricerche cromatiche e delle tecnologie innovative, per fornire al pubblico di architetti e appassionati originali spunti con cui personalizzare gli ambienti del domani. “Si è spesso inclini a percepire i materiali da pavimento e rivestimento come semplici finiture, mentre la costante ricerca stilistica e tecnica sul prodotto ha portato alla luce proposte materiche dall’alto contenuto di design, pensate per essere sempre più caratterizzanti nell’ambiente, in grado di personalizzare, dare valore e talvolta stupire. Con AroundShapes
- raccontano le designer Paola Tinuper e Paola Azzolini (foto in basso) - intendiamo interpretare questa tendenza, dando vita in modo inconsueto alle superfici, rendendole protagoniste di uno spazio abitativo insieme agli elementi d’arredo, con sperimentazioni che fanno emergere il loro lato più vivo e accattivante. Mettiamo in scena la ceramica in tutte le sue forme e formati anche sperimentali, listoni, materiali fonoisolanti, elementi d’arredo e complementi decorativi, facendoli uscire dalla propria zona di comfort per farli approdare al centro dell’attenzione. Li vediamo in una veste differente, che punta sulle geometrie e sui colori di tendenza, che lascia il segno all’interno dello spazio coinvolgendo chi vi entra.”
web MCAroundshapes
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Nelle pagine seguenti, una breve presentazione dei prodotti delle aziende partner di AroundShapes
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iSaloni
“Brera” e “Tortona” DONDI SALOTTI
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Sono i due principali distretti della Milano Design Week ad ispirare le nuove proposte di DondiSalotti. Il nuovo divano Brera si caratterizza per le linee essenziali, unite alla particolarità dei braccioli slanciati e del piedino esile che sembrano permettergli scheda completa di spiccare il volo. In perfetto
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abbinamento con il divano Brera, anche la nuova poltrona Tortona si distingue per eleganza e linee snelle. Le new entry Brera e Tortona sono rivestite con il nuovo tessuto Tiffany, con proprietà antimacchia e idrorepellente. Alle ottime caratteristiche tecniche Tiffany abbina indiscutibili caratteristiche estetiche, grazie alla finitura simile al velluto che gli permette di cambiare aspetto a
seconda della luce dell’ambiente. Sotto al rivestimento di Brera e Tortona si cela peraltro un’anima tecnica e ingegneristica: le imbottiture sono realizzate in falda acrilica da 300 gr; bracciolo e seduta sono ricoperti con imbottitura in poliuretano espanso 35 kg/m3 e fibre di poliestere super soft, mentre l’imbottitura dello schienale è realizzata in poliuretano espanso a densità differenziata da 21 a 25 kg/m3.
#MCaroundShapes
Cemento, Marmo e Lamiera Ossidata ENERGIEKER
La serie è disponibile in formati standard come 61x121 fino ai formati ekxtreme - slabs, come il cm 120x270 e il 160x320 in 6 e 12 mm (perfetto per i top). Oxidatio attinge invece all’effetto lamiera ossidata, in linea con le più attuali tendenze d’interior design. 5 le colorazioni disponibili - lithium, titanium, tellurium, vanadium, palladium -, in molteplici formati: i tradizionali cm 30.8x61.5 10x30 30.4x61 - 61x61 - 61x121 e gli ekxtreme 80x180 - 121x121 121x270 - 160x320.
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Exmà è una nuova serie di piastrelle in gres porcellanato che trae ispirazione dal fascino del cemento. I materiali, adatti al rivestimento di pareti e pavimenti, sono proposti in cinque colori neutri contemporanei e declinati nei formati di cm 90x90, 61x61, 30x90 e 20x20, tutti in finitura matt. La collezione Sahara noir è ideale per pavimenti e rivestimenti di spazi residenziali e commerciali che puntano sul mix di eleganza senza tempo e modernità.
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Sahara noir
Exmà
Exmà Oxidatio
Oxidatio
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iSaloni
Geometria e colore nei nuovi ceramic rugs ABK WIDE&STYLE
Ball
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Ball
Shard Shard
Ball è caratterizzato dal degradè e dal dinamismo tipico di certe avanguardie del Novecento; Shard rivisita il concetto di opus incertum in chiave Op Art. Un programma speciale di superfici studiato anche per gli architetti e gli interior designer più esigenti, che inviando ad ABK un soggetto grafico ad alta risoluzione potranno farsi realizzare il proprio Ceramic Rugs personalizzato, nei formati 120x120 o 90x90 cm.
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È una nuova capsule collection all’insegna della geometria e della ricerca cromatica ad arricchire l’eclettica gamma di superfici ceramiche ABK Wide&Style. La decorazione digitale su gres porcellanato dà infatti vita ai cosiddetti Ceramic Rugs: pavimenti e rivestimenti pensati per offrire alla progettazione di interni nuove possibilità creative e di spicco. I nuovi pattern dei “tappeti ceramici” attingono al mondo delle correnti artistiche e grafiche del secolo scorso. Perspective, nel centenario dalla nascita del Bauhaus, ne ricorda il gusto modernista con cui vengono abbinate forme e colori;
Perspective
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#MCaroundShapes
Semi-rigide e decorative le nuove superfici in MLF AETERNO BY RAVAIOLI
Naturals calde e silenziose, rendendo inutile l’uso di tappetini fonoassorbenti, mentre, grazie all’incastro a click, permette una posa flottante facile e veloce. • Il nucleo estruso di COREtec® The Naturals è costituito da legno riciclato, polvere di bambù, pietra calcarea e pvc vergine. • Lo strato decorativo è rivestito da un layer protettivo altamente resistente alle macchie e ai graffi, perfettamente riproducente l’estetica dei pavimenti di legno.
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COREtec® The Naturals è una nuova linea di pavimentazioni in MLF (Multi-Layer Flooring) che riproduce fedelmente l’estetica dei pavimenti in legno. Le superfici in MLF costituiscono una categoria di pavimentazioni semi-rigide con struttura a più strati: uno strato superiore resistente all’usura, uno strato di superficie decorativo, un substrato e un supporto. • Il supporto in sughero rende le pavimetazioni in COREtec® The
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iSaloni
Terracotta per l’interior: i nuovi colori e formati
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TERREAL ITALIA
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Tradizionale ma capace di grandi slanci innovativi, la terracotta si appresta oggi ad affrontare un’altra sfida, avvicinandosi con incisività ad ambiti ancora poco frequentati come l’interior design. Ad esprimere al meglio le nuove potenzialità del materiale è Habitat di Terreal Italia: una linea di listelli e forme di terracotta declinate in 5 colorazioni - Bianco di Carrara, Nero Lavico, Oro Brillante, Rosa del Deserto, Cortèn - che rispecchiano le attuali tendenze
dell’arredamento e dell’architettura. La consistenza sottile della materia e l’ampia scelta di formati garantisce una grande libertà di posa ammettendo innumerevoli composizioni geometriche per il rivestimento murale e decorativo. Habitat è frutto del laboratorio interno di ricerca e sviluppo
Terreal Italia, aperto al dialogo costante con il mondo della progettazione per sviluppare forme e sperimentare utilizzi della terracotta sempre più moderni che rispondano alle nuove esigenze del mercato.
#MCaroundShapes
“Giardini incantati” Non semplici elementi d’arredo bensì vere e proprie opere d’arte, dal forte carattere decorativo e dall’anima tecnica: sono le installazioni luminose Soul Light nate dall’estro dell’artista e designer brianzola Camilla Carzaniga che imprime il suo stile personale e ricco di suggestioni in pezzi unici di alto artigianato, frutto di una ricerca che coinvolge trasversalmente il mondo dell’arte, del design e della fotografia. Nei sofisticati quadri-sculture, materiali come ottone, acciaio e
alluminio sono forati per consentire alla sorgente di luce interna di emergere verso l’esterno quasi a punta, trasformandola così in un’esperienza sensoriale completa che oltrepassa la mera funzionalità. Ad incarnare questo scenografico gioco di luci e ombre sono in particolare le nuove creazioni INCANTO e SECRET GARDEN, nelle quali piante e animali si nascondono dietro a “quinte” rappresentate da “spaccati” di materiale scuro e opaco. Forte è il richiamo allo stile Liberty,
sia per la presenza di motivi floreali sia per il preponderante impiego di ferro e ottone che fa da sfondo alle realizzazioni. Il tutto, è però alleggerito da una nota attuale e vagamente rock, fatta di tagli verticali e dalla presenza del nero. “Il processo creativo si divide in più fasi - svela Camilla Carzaniga - origine è la natura, che reinvento attraverso un collage di scatti fotografici da me realizzati e selezionati sulla base di un mondo immaginario; composizioni surreali quasi oniriche di animali esotici, fiori e piccole forme geometriche, che poi riproduco su una lastra di materiale metallico (acciaio, ottone, alluminio verniciato) con una tecnica di taglio laser e punzonatura”. A illuminare dall’interno i quadri è un pannello di metacrilato su cui viene progettato un circuito a Led che segue il disegno. Ne deriva un’opera che non è mai statica: grazie ad un dispositivo elettronico la luce è regolabile sia in termini di colore che di intensità. Le creazioni di Camilla Carzaniga possono essere inserite in qualsiasi tipo di ambiente per donare un tocco di eleganza a contesti privati, pubblici e hotellerie, dalla vocazione contemporanea, neoclassica o vintage.
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CAMILLA CARZANIGA SOULIGHT scheda completa
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Leonardo Da Vinci
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Mente. Materia. Esperienza. Sensazioni. Ragionando sulla personalità di Leonardo anche come precorritore del moderno design, si nota come questi applicasse a qualsiasi ricerca il suo personale approccio: ciò che imparava in uno studio, risultava essere la base da cui partire per la ricerca immediatamente successiva. In un mondo contemporaneo dove le procedure, le sequenze di attuazione, i metodi sono
diventati sempre più importanti in campo scientifico, partendo dal metodo galileiano fino ad arrivare ad Elon Musk, al punto da determinare il successo o meno di idee e progetti, lo studio del lavoro di Leonardo diventa un codice da cui partire. Come si evince dalle sue scritture, pervenuteci dai diversi codici che compongono il corpo della sua attività come “mago”, appellativo che gli veniva spesso attribuito con l’accezione orientale di “sapiente”, non c’era ambito
Si ringrazia per il supporto e il materiale Cosmetica Italia e l’Accademia del Profumo e la curatrice della mostra Maria Pirulli per la condivisione del suo magistrale lavoro
che non fosse interessante, non c’era aristocrazia intellettuale nell’affrontare temi e richieste dei signori del tempo, poiché per lui tutto era manifestazione della natura e come tale degno di essere studiato e analizzato(*). Per questo non stupisce che si interessò, oltre che di pittura, scultura, strumenti da guerra e scenografie teatrali, anche di cucina, cosmetica, di acconciature e tinture per capelli, creme depilatorie e profumi.
“Io sono natura. Un uccello è natura. Il volo mi appartiene per familiarità” Leonardo Da Vinci
ANCHE MILANO CELEBRA I 500 ANNI DELLA MORTE DEL MAESTRO Federica Andreini
Anche di profumi parla la ricerca, durata tre anni, di Laura Pirulli (nella foto), cultrice della materia vinciana e curatrice della mostra “Leonardo Genio e Bellezza” appena conclusasi al Cosmoprof, dando una nuova apertura di studio su tutto il lavoro di Leonardo e “parlando dei cinque sensi (..) paragona l’olfatto e quindi l’odorato delle refragranze alla musica. Secondo gli studi anatomici di Leonardo, i cinque sensi sono associati a specifici nervi che trasportano le
impressioni sensoriali al cervello, dove vengono selezionate e organizzate dal recettore delle impressioni “impressiva” e trasmesse quindi al “senso commune”. Qui le impressioni sensoriali vengono valutate dall’intelletto e subiscono l’influenza dell’immaginazione e della memoria. La nostra memoria olfattiva è talmente primordiale che associa a un odore un’immagine emozionale o una nota musicale ed è per questo motivo che nella profumeria viene utilizzato
il linguaggio musicale per raccontare. Parliamo di “note olfattive” in quanto esiste un legame molto intimo tra profumo e musica. I profumi infatti sono delle melodie olfattive che, come la musica, raggiungono la parte più profonda della nostra anima”. Un nuovo e affascinante punto di vista che meriterebbe un approfondimento e un interesse accademico alla pubblicazione di uno studio così fresco e innovativo, per non smettere di venire sorpresi ogni giorno
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Leonardo Da Vinci
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sempre di più. Tutto, in Leonardo, nasce dalla volontà di rendere in pittura l’immagine più completa possibile, la realtà così com’è e così come la sperimenta. Dagli studi anatomici sui cadaveri passa, con la stessa naturalezza con cui passa il pennello sulla tela o sulla biacca, agli studi botanici e quelli chimici gettando le basi di discipline fino ad allora non sistematizzate come l’erboristeria e l’alchimia, ma relegate al campo della magia. Sembra impossibile trovare una fine alla ricerca del genio per antonomasia nei sui scritti, perché nel momento in cui sembra si sia trovato un punto fermo, si ricomincia in un circuito circolare di accrescimento della conoscenza. Durante tutta la sua vita, Leonardo sa che gli verrà chiesto soprattutto ciò che non è ancora stato realizzato, e per questo non smette di continuare a cercare: da uno studio già realizzato, può arrivare la soluzione per un fondo scenico o per una macchina, per un quadro o per una ricetta di bellezza. Mi piace sempre ricordare la conclusione della sua lettera di richiesta d’impiego a Ludovico il Moro, nella quale, dopo un lungo elenco di proposte per la realizzazione di armi e macchine da guerra, parla di ciò che potrà realizzare: “In tempo di pace credo satisfare benissimo ad paragone de omni altro in
architectura, in compositione de aedificii et publici et privati, et in conducer aqua da uno loco ad uno .altro [acto ad offender et difender]. Item conducera in sculptura di marmore, di bronzo et di terra; similiter in pictura cia che si possa fare ad paragone de omni altro, et sia chi vole. Anchora si potera dare opera al cavallo di bronzo che sara gloria immortale et aeterno honore de la felice memoria del Signor Vostro patre et de la inclyta casa Sforzesca. Et se alchuna de le sopradicte cose a alchuno paressino impossibile et infactibile me offero paratissimo ad farne esperimento in el parco vostro 0 in qual loco piacera a Vostra Excellentia, ad la quale humilmente quanta più posso me recomando etcetera.” L’elenco è numerato, organico ed esaustivo: anche nella scrittura risulta programmatico, chiaro, lineare e pionieristico, nei contenuti e nella forma. A Milano ancora oggi possiamo vedere cosa ha realizzato e quanto della sua cultura ancora pervada la città, che lo ha amato moltissimo e che ancora sente di dovergli un alto tributo. Forma e contenuto nella sua opera sono complementari, l’una aiuta all’altra, come il disegno spiega nei tratti perfetti i progetti che scaturiscono dal suo genio, così le sue idee e progetti generano un differente modo di realizzare il disegno con l’inconfondibile “sfumato vinciano”, che restituisce una vividezza ai volumi, ai soggetti e alla tecnica mai visti fino a quel
momento. La mente che guida la ricerca della materia attraverso l’esperienza, che per Leonardo è imprescindibile(*), che porta alle sensazioni in chi guarda i suoi lavori. Per citare un episodio: la festa che Ludovico regalò a Giangaleazzo per le sue nozze, i disegni delle macchine che Leonardo creò sono andai perduti, ma la maraviglia che suscitarono è arrivata fino a noi(*). Ho avuto l’occasione di consultare di recente il numero di febbraio 2019 del Financial Management Magazine, in cui viene riportata un’intervista fatta da Neil Amato a due ricercatori, Alex Hill e Liz Mellon, riguardante i Centennials, le organizzazioni che hanno mantenuto il loro successo per più di cento anni. L’aneddoto riportato da Hill che ha attirato la mia attenzione è contenuto in un dialogo con le squadre olimpiche britanniche che alla sua domanda: “who do you think you could learn from?” (da cosa pensate di poter imparare?), hanno risposto: “The arts. They’ve been doing this for hundreds of years.” (Dall’arte. Sono secoli che funziona). Leonardo lo aveva capito: l’arte era ed è in grado di pervadere la vita e di insegnare a scoprire tutto ciò che in natura già c’è e da cui dovremmo continuare ad imparare ogni giorno(*). (*) Rayplay: termine di ricerca: Leonardo da Vinci. Video e documenti riguardanti tutta la vita e l’opera.
Riqualificazione e restauro
edifici storici
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La città di Matera, in Basilicata, è uno dei luoghi più suggestivi d’Italia. Viene difficile anche solo immaginare che, in un passato neanche tanto remoto, sia stata considerata il simbolo dell’arretratezza e del sottosviluppo del meridione del nostro Paese. Eppure i suggestivi rioni, dal fascino senza tempo, per vari decenni sono stati abbandonati, lasciati in uno stato di estremo degrado. Degrado che, per certi versi, è stato provvidenziale poiché ha contribuito a preservare “i Sassi” da qualsivoglia speculazione. Solo nel 1986 una legge stabilì il recupero dei “Sassi” - Barisano e Caveoso -, un labirinto di cunicoli, scale, tetti, grotte e luoghi di culto edificati all’interno di un canyon (oltre 70 metri di profondità) scavato dal torrente Gravina. Le pareti di questo burrone hanno costituito, per millenni, uno straordinario insediamento urbano, risultato della lenta antropizzazione di un aspro comprensorio secondo le regole della civiltà rupestre e caratterizzato da un sofisticato sistema di raccolta delle acque tramite canalizzazioni e cisterne.
Casa Cava
Sasso Barisano - Matera Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
www.mapei.com
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riqualificazione e restauro
edifici storici
I “Sassi”, tornati a nuovo splendore, sprigionano una magia che riporta indietro di migliaia di anni e la città antica di Matera, nel 1993 dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio mondiale dell’umanità” è recentemente assurta a Capitale europea della Cultura 2019.
Casa Cava Tra le molteplici opere di recupero vi è stata, all’interno del Sasso Barisano, quella di Casa Cava: si tratta di un complesso architettonico ipogeo, costituito da un’antica cava di tufo a pozzo, estesa su oltre 900 metri quadrati e con una profondità che raggiunge i 17 metri. Il complesso, per anni abbandonato e declassato a discarica, è stato accuratamente ristrutturato restituendo alla città uno spazio spettacolare, destinato a centro culturale, con un auditorium da 140 posti a sedere ed inserito nel circuito dei “Centri per la Creatività” del progetto Visioni Urbane della Regione Basilicata.
L’Auditorium e la sua pavimentazione
La realizzazione dell’ampio auditorium ha costituito di per sé un intervento progettuale delicato, che ha richiesto di contemperare molteplici problematiche, come quelle connesse all’acustica e alla realizzazione della rete impiantistica, resa difficoltosa dall’impossibilità di effettuare tracce sottomesse nelle pareti verticali dell’ipogeo. L’intera struttura, infatti, è contenuta nel suo originario involucro di tufo che preserva tuttora, lasciandoli ben visibili, i segni dovuti all’estrazione della pietra al momento del suo scavo. Per risolvere le problematiche acustiche si è inoltre ricorsi all’installazione, al centro del palcoscenico, di un “elemento aereo tridimensionale” di grande effetto visivo, ma in effetti destinato a svolgere una ben precisa funzione acustica: frangere la continuità del suono nello spazio. Minimal la scelta dei materiali
utilizzati per la realizzazione degli arredi - acciaio, legno, vetro quest’ultimo, utilizzato nella parte finale della gradinata che conduce al palcoscenico, invita il visitatore a percorrere con lo sguardo lo spazio che si sviluppa principalmente in verticale. La pavimentazione dell’Auditorium è stata realizzata utilizzando parquet massiccio di faggio, incastonato in strutture di ferro sopraelevate dal supporto. Per il trattamento della superficie del legno è stato eseguito un intervento particolarmente accurato, utilizzando prodotti MAPEI poiché il lavoro, eseguito da Monitillo Parquet srl, oltre a finitura estetica e resistenza al forte calpestio doveva rispondere al requisito di Resistenza al fuoco e sviluppo di fumi C fl - s1. Requisito assolto con il ciclo di trattamento MAPEI costituito da: vernice all’acqua Ultracoat High Traffic*, applicata in due mani, e fondo all’acqua Ultracoat Premium Base** applicato in una mano.
*ULTRACOAT HIGH TRAFFIC Vernice all’acqua, bicomponente 100% poliuretanica ed a bassa emissione di sostanze organiche volatili con elevata resistenza all’usura ed all’abrasione, per pavimenti in legno. Idoneo per pavimenti soggetti a traffico pedonale estremo. EMICODE: EC1 R Plus - a bassissima emissione. -Massa volumica Ultracoat High Traffic 10 gloss (g/cm³): 1,040 1,060. -Massa volumica Ultracoat High Traffic 30 gloss (g/cm³): 1,030 1,120. -Massa volumica Ultracoat High Traffic 60 gloss (g/cm³): 1,040 1,080.
**ULTRACOAT PREMIUM BASE Fondo bicomponente all’acqua ad alto potere isolante, per cicli di finitura all’acqua su pavimenti in legno, a bassa emissione di sostanze organiche volatili ed esente da NMP, per la preparazione di pavimenti in legno tradizionali, prelevigati e da ripristinare per cicli di finitura all’acqua. -Massa volumica (g/cm³): 1,030 1,075.
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benessere abitativo
risparmio energetico
In un’area di straordinaria bellezza, ai piedi della vetta più alta delle Montagne di Morne, in Irlanda del Nord, il titolare della David Scott Tiles, prestigiosa rivendita di piastrelle, pietre naturali e arredobagno, ha costruito una villa in chiave contemporanea e green. La residenza, denominata Scotts on the Rocks e che si è anche aggiudicata l’“House of the Year” della BBC, è indubbiamente la residenza affacciata sul mare che gode della posizione più invidiabile nel Regno Unito. La scelta di Schlüter®-BEKOTEC-THERM come sistema di riscaldamento a pavimento dimostra l’impegno di David Scott nell’utilizzo esclusivo di tecnologie di ultima generazione finalizzate a comfort e risparmio energetico. L’edificio è rivestito con pietra locale, quasi a volersi nascondere nel paesaggio, ma dispone di ampie vetrate che, da ogni stanza, offrono una vista mozzafiato sull’oceano. Per il riscaldamento dell’intera superficie Scott è ricorso al sistema radiante Schlüter®-
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Scotts on the Rocks
comfort a picco sul mare
www.schlueter.it
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ristrutturazione
shopping mall
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BEKOTEC-THERM*. Una scelta peraltro dettata da un’approfondita conoscenza del sistema di riscaldamento a pavimento brevettato da Schlüter-Systems, perchè da anni, nel suo lavoro quotidiano, David lo propone e vende come soluzione innovativa, efficiente, ecologica e ad alto risparmio energetico. Nessun dubbio, quindi, nello scegliere Schlüter®-BEKOTEC-THERM per la sua nuova abitazione, anzi l’occasione è stata utile per rafforzare, ormai a distanza di anni, le convinzioni in merito
all’efficienza del sistema. “Mi è sempre piaciuto testare i prodotti in prima persona, mi aiuta a venderli con maggiore fiducia e motivazione. - il commento di David Scott Schlüter®-BEKOTEC-THERM è un sistema estremamente efficiente ed è molto facile da installare. Lo spessore ridotto del massetto è ciò che lo distingue dagli altri sistemi. Schlüter®-BEKOTEC-THERM richiede infatti un massetto più sottile del 30% della media e questo gli permette di diffondere il calore più velocemente e di consumare meno energia”.
Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
* SCHLÜTER ®-BEKOTEC-THERM
grazie ai suoi canali d’aria
come pompe di calore o
interconnessi, distribuisce in
sistemi solari.
Il nome “BEKOTEC” indica
modo più veloce ed omogeneo
la componente edile
il calore.
Oltre alle sue prestazioni ed
del sottofondo mentre
Inoltre, la microfessurazione
alla rapidità di installazione,
“THERM” include tutta la
controllata indotta dal pannello
ciò che rende davvero speciale
componentistica termotecnica.
BEKOTEC viene intercettata
Schlüter ®-BEKOTEC-THERM è la
e neutralizzata dalla guaina
garanzia decennale che copre
Schlüter ®-BEKOTEC-THERM
Schlüter ®-DITRA, che
l’intero pavimento, aggiungendo
realizza una stratigrafia di
garantisce così l’integrità della
ulteriori vantaggi e sicurezza a
basso spessore utilizzando un
pavimentazione sovrastante.
questo innovativo sistema.
convenzionale massetto sabbia
A questo proposito David Scott
cemento di classe F4/F5 che
raccomanda:
VANTAGGI TERMOIDRAULICI:
viene applicato sul pannello
“Ogni volta che installiamo
• Distribuzione omogenea del
preformato BEKOTEC.
Schlüter ®-BEKOTEC-THERM
Questo pannello ha una
insistiamo sul fatto che anche
• Comfort abitativo
particolare struttura
la guaina Schlüter ®-DITRA
• Igienico e salutare
brevettata che induce
venga installata, Sappiamo che
• Facile da regolare
il massetto ad una
questa stratigrafia garantirà i
microfessurazione controllata.
migliori risultati possibili”
Il tubo scaldante viene
calore
VANTAGGI ECOLOGICI: • Bassa inerzia termica
posizionato vicino alla
La bassa temperatura di
superficie del pavimento
alimentazione di Schlüter ®-
• Bassa temperatura di
e per questo motivo il
BEKOTEC-THERM pari a circa
sistema reagisce in modo
30 °C, consente di risparmiare
• Basso consumo di energia
estremamente veloce ad
costi energetici, in particolare
• Integrabile con sistemi ad
esigenze di variazione di
quando il sistema è abbinato
temperatura ed è quindi
a fonti di energia rinnovabili
mandata (Basso costo di gestione)
energia da fonti rinnovabili
caratterizzato da una bassa inerzia termica e basso consumo energetico. Parte integrante del sistema è la guaina di separazione Schlüter ®-DITRA che,
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balconi
edilizia residenziale
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Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
Una villa nel bergamasco In provincia di Bergamo, sul lago d’Iseo, è stata recentemente ultimata un’abitazione privata che ha visto un ampio uso di ceramica in esterno, utilizzata sia sulle facciate e relativi balconi, sia nelle realizzazione di piscina e bordi vasca. I lavori di posa in opera sono stati eseguiti da Effegi Pose s.r.l. che, per la scelta delle finiture, si è affidata ai prodotti Progress Profiles, primaria azienda veneta attiva nel settore dei profili tecnici e decorativi e nei sistemi di posa di superfici sia orizzontali sia verticali. In occasione dello specifico cantiere, grazie all’ampia gamma prodotti, Progress Profiles ha fornito le soluzioni tecniche più adatte ad ottenere la perfetta posa in opera delle pavimentazioni dei balconi e della piscina, così come per quella dei rivestimenti esterni. Per rifinire perfettamente il bordo dei balconi della villa, allo stesso tempo proteggendo le piastrelle “a filo” posate a pavimento, è stato utilizzato il profilo perimetrale Proterrace Drain Drip (foto 1), nel colore bianco. Munito di un distanziatore che ne garantisce il corretto posizionamento, questo profilo in alluminio www.progressprofiles.com
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balconi
edilizia residenziale
(verniciato a polvere semilucido o goffrato) è dotato di una striscia adesiva in poliuretano a cellula aperta che impedisce al silicone di ostruire i fori di drenaggio. Il procedimento di posa della pavimentazione dei balconi, una volta applicato il profilo, prevede l’applicazione del sistema impermeabilizzante e quindi quello della pavimentazione desiderata, avendo cura di lasciare una fuga di 5 mm tra il margine della piastrella finale e il profilo perimetrale. Infine, va applicato il Proband Fix che sigilla piastrella e profilo. Proterrace Drain Drip è disponibile in due altezze - 10 e 12,5 mm -, da scegliere in base allo spessore
della piastrella. Ideale per proteggere gli angoli esterni dei rivestimenti e per la loro chiusura perimetrale, il profilo in ottone cromato Proterminal (foto 2), è stato posato lungo tutti i bordi e gli angoli della facciata della villa, donando un tocco di eleganza. Lo stesso profilo, per la sua particolare sezione a “L”, la composizione e la disponibilità in quattro diverse altezze, è molto ricercato e utilizzato anche come listello decorativo. Per prevenire rotture e proteggere i bordi delle piastrelle posate sul patio e lungo il perimetro della piscina, evitando il contatto
diretto tra il massetto e il terreno, è stato utilizzato Proside Walk (foto 3): questo profilo perimetrale in alluminio verniciato è munito di una aletta di ancoraggio traforata che garantisce il suo fissaggio al supporto ed è disponibile in sei diverse colorazioni, dal grigio al testa di moro fino all’antracite, al corten e al beige. L’utilizzo delle innovative soluzioni proposte da Progress Profiles ha permesso di realizzare un lavoro finale a regola d’arte, combinando funzionalità e attenzione al dettaglio e conferendo agli esterni carattere e personalità. 5
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Creation di Gerflor: design all’avanguardia per il mondo LVT ADVERTORIAL
Sempre attenta ai nuovi trend del design e alle esigenze di rinnovamento, Gerflor, Gruppo multinazionale francese leader nella produzione e commercializzazione di pavimentazioni e rivestimenti in PVC e linoleum, ha recentemente lanciato sul mercato la nuova collezione Creation.
Fiore all’occhiello della produzione Gerflor, la nuova collezione LVT (Luxury Vinyl Tiles) conferisce ancora più spessore e carattere ad una gamma ormai affermata da decenni sul mercato ma che non smette mai di stupire per versatilità e finiture disponibili. La linea Creation, declinata in ben 3 sistemi di posa: dall’incollo alla posa libera fino al clic verticale (innovativo brevetto Gerflor), può soddisfare al meglio ogni esigenza di installazione grazie alla posa veloce e alla possibilità di cambiare anche la singola doga senza dover sollevare tutto il pavimento. Le finiture si ispirano alle cementine rivisitate in chiave denim, al cemento metropolitano vintage, all’archeologia industriale senza dimenticare
Gerflor Italia
i legni “timeless” e le trame tessili. Con Creation è possibile immaginare nuovi spazi, progettarli e realizzarli su misura anche grazie alle 35 nuove finiture e ai 10 formati disponibili che permettono una maggiore personalizzazione per creare soluzioni “mix and match” grazie alla possibilità di abbinare diverse finiture e formati al momento della posa. Inoltre, il Gerflor Design Lab è in grado di prevedere gusti, anticipare i trend e le necessità di mercato sia da un punto di vista estetico che tecnologico ed può così soddisfare le esigenze di ben 10 mercati di riferimento: dall’ufficio all’hotel, dalla palestra alla boutique fino ai pavimenti di casa nostra.
www.gerflor.it
facciate ventilate
urban design
Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
Nel 1900 si insediò a Nanterre, comune della banlieu nord-ovest di Parigi, la sede della Pate du Docteur Pierre, il dentifricio più noto di Francia, che continuò a produrre nello storico edificio ottocentesco fino alla cessazione dell’attività, nel 1940. I lavori di recupero dell’intero
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quartiere sorto negli anni attorno allo stabilimento produttivo della Docteur Pierre, nel frattempo divenuto patrimonio architettonico e culturale di Nanterre, hanno posto in giusta evidenza la preservazione dell’edificio ottocentesco ma hanno, al contempo, riqualificato l’intera area grazie alla realizzazione di
importanti spazi comuni verdi aperti agli uffici, agli ambienti di coworking e all’area residenziale. L’operazione di recupero urbano è stata caratterizzata, da un lato, dalle bianche facciate ventilate in KRION® Solid Surface realizzate dallo studio Reichen & Robert & Associes* e, dall’altro, dalla
Palazzo Docteur Pierre Nanterre (Francia)
www.porcelanosa.com
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facciate ventilate
urban design
realizzazione di spazi aperti comuni affidati all’Atelier Format Paysage.
La facciata in KRION® Solid Surface Quasi vite parallele quelle di RR&S e Porcelanosa: nel 1973, anno in cui Porcelanosa muoveva i primi passi, Bernard Reich e Philippe Robert fondavano lo studio “Reichen et Robert” poi trasformato, nel 2004, in RR&A -Reichen et Robert & Associes-; nel 2017 i percorsi di
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Porcelanosa e RR&S si incrociano nella realizzazione dell’esclusiva facciata (3.660 metri quadrati di superficie) dell’edificio Docteur Pierre, progettata e realizzata con i materiali di Butech e KRION®, appartenenti al Gruppo Porcelanosa. Uno dei motivi per cui lo studio RR&S ha scelto KRION Solid Surface (1100 Snow White) per la facciata di questo progetto è la sua resistenza alle intemperie e alle condizioni climatiche avverse che, insieme al sistema di fissaggio di Butech, assicurano un imbattibile
risultato nel tempo. L’imponente facciata è stata realizzata grazie al sistema di costruzione K-FIX di Butech, Avis Technique CSTB nº 02/14-1296. Per completare il progetto è stato scelto come rivestimento KRION® Lux 1100 di Systempool. L’utilizzo della pietra acrilica KRION® ha concesso di dar vita ad una perfezione estetica difficile da ottenere con altri materiali: la sua caratteristica di materiale termocurvato consente di plasmare le forme che si desiderano. In questo caso, per creare finestre e piccoli
spazi panoramici, si è optato per una combinazione di semplici forme geometriche (rettangoli e cerchi), che aprono gli interni a panoramici scorci su Nanterre. Il colore ultra-bianco scelto ha inoltre conferito alla facciata un’elevata luminosità, facendo risaltare l’edificio sull’insieme del quartiere. La resistenza ai fattori metereologici, unita ai potenti sistemi di ancoraggio, rendono le facciate ventilate di KRION® Solid Surface inalterabili al tempo. Il sistema di facciata ventilata,
frutto della collaborazione di Butech e dello studio Reichen & Robert & Associes, è conforme ai più alti standard internazionali di costruzione esistenti.
[ *RR&A ] Bernard Reichen, attuale presidente, nel 1973 è stato fondatore, assieme a Philippe Robert, dello studio Reichen Robert & Associes. Oggi è direttore generale di RR&A Marc Warnery (nella foto) il quale dichiara:
“Io credo in un’architettura funzionale ed estetica, dove i concetti devono essere messi prima al servizio dell’uso e poi della forma”.
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aree espositive
Spazi pubblici
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L’australiana Artedomus si è imposta come “punto di riferimento” per l’intero continente nella diffusione e distribuzione della migliore avanguardia mondiale relativa al mondo del design ed espressa sia nelle finiture da interno ed esterno sia nell’arredamento. Dodici i brand di assoluto prestigio internazionale rappresentati da Artedomus e distribuiti nel Paese tra-
mite i quattro showroom di Sydney, Melbourne, Perth e Brisbane. Quattro showroom verso cui affluiscono architetti e progettisti che sanno di potervi trovare anche quell’ottima consulenza professionale che costituisce il necessario supporto all’esposizione di una collezione veramente “esclusiva”, fatta di pietre naturali e superfici ceramiche nei tradizionali formati
e in grandi lastre, oltre a mobili di raffinata fattura ed esclusive forniture per l’arredamento delle sale da bagno. Artedomus, inoltre, è solita travalicare i confini concettuali generalmente propri di spazi dedicati all’esposizione di materiali da finitura architettonica, non solo completando l’offerta con una raffinata scelta di oggetti da arredo, ma anche facendo poi vivere
VIVE Cooking School Sydney (Australia)
n
www.granitifiandre.it foto: Willem Rethmeier
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aree espositive
Spazi pubblici
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l’intera area ospitandovi eventi quali i corsi della VIVE Cooking School.
I corsi VIVE Cooking School Le immagini di queste pagine riguardano la cucina dello showroom Artedomus di Sydney -struttura realizzata con lastre in gres porcellanato by FIANDRE: Marmi Maximum, Calacatta Statuario, 6 metri - che si trasforma nell’esclusivo palcoscenico in cui si svolgono i corsi della VIVE Cooking School. Jean-Luc Tan, CEO e fondatore della scuola di cucina VIVE, è solito ripetere: “Il cibo ha il potere
di riunire le persone e, condividere l’esperienza del cucinare insieme, riesce a trasformare un gruppo in una vera squadra, perché il cucinare è un’esperienza che consente di esprimere la propria personalità mentre si lavora per un obiettivo comune.” Una filosofia di vita che lo stesso Jean-Luc Tan racconta di aver appreso dai genitori, emigrati in Francia nel 1975 dopo essere fuggiti dalla guerra civile cambogiana e che, nonostante le difficoltà di ambientazione in terra straniera, hanno sempre trovato il tempo per cucinare e condividere il pasto serale con la famiglia, quella famiglia il cui valore costituiva il motivo sufficiente per affrontare il duro
lavoro giornaliero. “Proprio come i miei genitori mi hanno insegnato - continua Jean-Luc -, confermando fermamente l’importanza della famiglia e dei suoi riti quotidiani, così il fine della scuola di cucina VIVE è potenziare il rapporto tra le persone attraverso il cucinare e la successiva condivisione del cibo. Un team di lavoro amichevole farà in modo che alla fine della serata tu sappia di più dei suoi membri e dei tuoi colleghi.” Gli chef che si alternano nella gestione dei corsi presso la VIVE Cooking School sono: Julien Vasseur, Steffen Achtmann, Buster Brown, Carlos Heng aka MakDaddy, Matt Rothman. 5
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il pavimento che non c’era il nuovo pavimento flottante stratificato (MultiLayer Flooring) facile da installare
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QC Terme - spa & resort, è tra le più importanti ed innovative realtà attive nel settore termale e dell’ospitalità alberghiera. Una catena di centri benessere ed hotel di charme ad oggi situati, oltre che a Chamonix, a Bormio, Monte Bianco, San Pellegrino, Dolomiti, Pré Saint Didier, Milano, Torino e Roma. Nello specifico, le Terme di Chamonix costituiscono un gioiello, inserito al limitare dei boschi e circondato dal massiccio del Monte Bianco. Un luogo ideale in cui sciogliere lo stress del quotidiano, rigenerarsi nelle acque termali, lasciarsi cullare negli idromassaggi e godere dell’effetto depurativo di un “esclusivo” bagno turco di cui, in queste pagine, presentiamo le foto.
QC Terme
Chamonix (Francia)
www.abk.it
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spa&wellness
impianti termali
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Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
E’ l’architetto Alessandro Bolis, direttore artistico nella realizzazione dei centri wellnes QC Terme - spa & resort, a spiegare perché, alla ricerca di un rivestimento innovativo ed esclusivo che caratterizzasse i nuovi spazi, la scelta sia caduta sulle grandi lastre ceramiche della collezione Wide&Style* prodotta da ABK. Una scelta volutamente controcorrente rispetto al classico mosaico e che ha grandemente soddisfatto la committenza: “L’idea di fondo si basava sulla ricerca di una creatività “innovativa” che generasse continuità tra il paesaggio esterno e gli ambienti interni. L’effetto sorprendente creato dal decoro foresta delle lastre Wide&Style ci ha consentito di proporre una scenografia inaspettata che incanta il visitatore. In questo caso, oltre all’effetto scenografico, il decoro boschivo delle lastre Wide&Style intende contribuire alla
sensazione di relax. All’interno del bagno turco l’esperienza sensoriale è peraltro completata dalle essenze profumate della aromo-terapia, da una selezione di suoni provenienti dal mondo naturale e da un sofisticato impianto di cromoterapia”. Per quanto riguarda le caratteristiche specifiche delle lastre Wide&Style l’architetto ha specificato che la novità più rilevante dovuta al grande formato è certamente rilevabile nella “continuità dell’immagine che genera un effetto carta da parati, seguita dalla duttilità offerta dalla stampa: per le pareti del bagno turco di Chamonix è stata studiata una personalizzazione dei colori del decoro, affinché si combinassero al meglio con gli altri materiali utilizzati nell’arredo, in particolare il legno. Si tratta di un materiale altamente scenografico, caratterizzato da un notevole
impatto estetico, ma - specifica l’architetto Bolis il gres ceramico in lastre sottili presenta anche indubbi vantaggi tecnici rispetto ai più classici materiali sino a ieri utilizzati a rivestimento. Qualità tecniche distintive, peraltro fondamentali in ambienti, come i centri benessere, che devono garantire un’altissima resistenza all’umidità oltre alla massima igiene. Il gres porcellanato, infatti, non si macchia come la pietra, è molto resistente all’usura e all’umidità ed è facile da pulire, con risultati ottimali. Le lastre ceramiche, quindi - conclude Bolis -, sono pratiche nella gestione e particolarmente performanti nelle prestazioni tecniche. L’ulteriore vantaggio distintivo di Wide&Style di ABK sta nella tipologia di decorazioni, alternative rispetto a quelle delle tradizionali collezioni da rivestimento”.
[ * WIDE&STYLE ] Grandi lastre ceramiche e decorazione digitale ad alta risoluzione - è il nuovo progetto on demand di ABK Ceramiche che unisce l’eccellenza delle tecnologie produttive ad uno spirito creativo multiforme, in grado di imprimere un tratto personale e distintivo ad ogni progetto per ognuno dei quali viene fornito un render realizzato in base alle misure fornite. La collezione Wide&Style è un caleidoscopio di suggestioni grafiche, nato anche grazie al contributo di giovani grafici, illustratori e product designer tra cui Officinarkitettura, Margherita Leonardi, Riccardo Palazzi e Marco Taietta. Wide&Style è ottenuto grazie ad un rivoluzionario sistema di pressatura a secco che consente di ottenere superfici in gres porcellanato con performance tecniche altissime: resistenza, leggerezza (grazie allo spessore di soli 7 mm) e facilità di lavorazione. Le lastre Wide&Style possono essere realizzate sia in versione Digit stampate a freddo, sia in versione Digit + che le rende resistenti ad attacchi chimici e raggi UV, per vestire ogni tipo di spazio residenziale o commerciale, dal bagno alle facciate esterne. Wide&Style, declinato in varie tipologie di pattern, è disponibile nei formati 160x320 - 120x240 - 60x120 cm. Le soluzioni Wide&Style sono facilmente abbinabili ai pavimenti ABK. Per enfatizzare il potenziale decorativo e la praticità d’uso della superficie ceramica, l’Ufficio Stile ABK ha creato una serie di soggetti grafici “da colorare” su lastra, ispirandosi al fenomeno virale dei Colouring Books.
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spazi pubblici
urban design
Quattro locali, recentemente inaugurati e destinati a divenire protagonisti della movida romana: per tutti un unico filo conduttore materico, i mattoncini in terracotta Terreal Italia. Si tratta del Tyler a Ponte Milvio, del Lievito in zona Prati, del Bulldog dietro Piazza Cavour e del Brado, sulla Tuscolana. Ambienti dedicati alla nuova movida che cavalcano l’onda industrial proponendo spazi caratterizzati dalla presenza dell’iconica parete brick. A comporre i rivestimenti, i listelli in laterizio a pasta molle delle dimensioni di 25x5,5cm con spessore di 1cm della Linea Living-Decor parete, connotati da una particolare stonalizzazione che ricrea l’effetto delle murature tradizionali. Un primo esempio di felice utilizzo del brick proviene dal Tyler, nei pressi di Ponte Milvio, progettato dall’architetto Francesco Cotone che, sulle rovine del Crazy Bull Cafè, propone una rivisitazione del mondo dei diner americani anni Cinquanta. Il locale, totalmente rinnovato, offre un mix di suggestioni vintage che rispecchiano l’interpretazione attuale del mito americano e che si espan-
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Un fil rouge in laterizio per la movida, Roma Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
www.sanmarco.it
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spazi pubblici
urban design
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dono, dall’arredo di interni, ad una proposta gastronomica a sua volta ispirata ai classici del casual dining a stelle e strisce. La terracotta si combina perfettamente con un arredamento “industriale”, fatto di lampade e tavoli in ferro spazzolato, divanetti in pelle rossa. Si passa quindi al Lievito, in zona Prati, un porto sicuro per gli amanti della pizza, e al Bulldog, dietro Piazza Cavour: in entrambi i locali campeggiano, a parete, i listelli Decor-Living parete, nella colorazione Dogi 2.0. Gli architetti dello Studio B3D Architectuur, autori del progetto del Bulldog, raccontano: “Per realizzare l’ambizioso intento di esportare nelle realtà romana l’atmosfera caratteristica del The Bulldog Amsterdam - il coffee shop olandese per eccellenza -, abbiamo deciso di utilizzare il mattone, come rivestimento murale,
proprio per evocare l’atmosfera della città nordica. La scelta è quindi caduta sui prodotti Terreal SanMarco che incarnano perfettamente le caratteristiche necessarie e si adattano ad ogni tipo di spazio: le pareti hanno così assunto il carattere “grezzo” tipico dei mattoni invecchiati e caratterizzati da un pattern irregolare che dona calore all’ambiente e lo anima con il gioco chiaroscurale delle rientranze ed asperità”. Mattoni in terracotta Dogi 2.0 anche al Brado, craft beer & wild food in zona Tuscolana, un locale semplice e accogliente in cui i materiali contribuiscono a trasportare gli avventori dal centro della città al mood di un vero rifugio di montagna. Nulla di meglio, per caratterizzare gli ambienti, che ispirarsi alla tradizione rurale, utilizzando mattoni fortemente stonalizzati, irregolari nella forma e dall’aspetto leggermente vintage. 5
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trattamento
progetti d’autore
C’è anche la firma di FILA Surface Care Solutions nella realizzazione del Louvre di Abu Dhabi, firmato dall’archistar francese Jean Nouvel. L’opera, che fa parte di un accordo stretto nel 2006 tra la capitale degli Emirati Arabi Uniti ed il governo francese, sorge in riva al mare sull’isolotto artificiale di Saadiyat ed è il più grande museo della penisola araba. Il Louvre di Abu Dhabi si propone come simbolo di “tolleranza”, per mostrare e custodire opere d’arte di tutte le epoche, appartenenza culturale e provenienza geografica. Tra i pezzi esposti si trovano un Corano del VI secolo, una Bibbia gotica e una Torah dello Yemen, mentre la Francia, nel quadro dell’accordo di partenariato con il Louvre di Parigi, ha concesso in prestito vari capolavori tra cui anche il “Ritratto di Dama” - la Belle Ferronière - di Leonardo Da Vinci. Un Museo che, secondo le parole di Jack Lang direttore dell’Institut du Monde Arabe di Parigi, aspira ad essere “Più universale del Louvre parigino, in quanto porta in sé l’idea di un museo di diversi continenti e diverse civiltà. Un progetto di speranza per l’avvento di un mondo rispettoso delle opinioni
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Il Louvre di Abu Dhabi, EAU Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
www.filasolutions.com
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trattamento
progetti d’autore
altrui e delle diversità culturali e religiose”. Le strutture museali del Louvre di Abu Dhabi si declinano su una superficie complessiva di 97.000 metri quadrati e sono composte dall’unione di 55 edifici di dimensioni e altezze differenti, destinati ad ospitare gallerie espositive e spazi di relazione. Alcuni di questi spazi sono anche dotati di specchi d’acqua, finiti con materiali che vanno dal bronzo al marmo e con luci e arredi disegnati dallo stesso Nouvel. Vi sono spazi per la collezione permanente e spazi per le mostre temporanee, il museo per i bambini e un auditorium, bar e caffetteria e locali per l’amministrazione e lo stoccaggio delle opere d’arte. La parte più spettacolare del com-
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plesso è costituita dalla cupola traforata che lo ricopre interamente e che ricorda il raffinato curtain wall disegnato dallo stesso Nouvel sull’involucro dell’Institut du Monde Arabe di Parigi. Ingegnerizzata e calcolata da Buro Happold, la cupola ha un diametro di 180 metri, è costituita da una doppia copertura in alluminio, interamente traforata e che appare come “sospesa” a 30 metri di altezza. I due distinti “gusci” contengono una fitta struttura reticolare realizzata unendo otto disegni distinti, quattro per ciascuna copertura, che sviluppano 7.850 stelle di dimensioni differenti ed il cui intrecciarsi crea una fitta trama che lascia però passare lampi di luce all’interno: una vera “pioggia di luce”, secondo le parole dello stesso progettista. Una copertura che, come nelle
Medina, ombreggia i passaggi, proteggendo dall’irraggiamento diretto.
Il ruolo di FILA All’interno del Louvre di Abu Dhabi, la città-museo costruita sul mare, FILA Surface Care Solutions ha curato la protezione delle vasche e del pavimento esterno in Grey Limestone con l’idrorepellente a base solvente HYDROREP, il protettivo base acqua pre-posa contro la risalita di sali e altri agenti inquinanti FILAPW10 e il protettivo antimacchia a base acqua FILAMP90 Eco Plus. “L’intervento al Louvre di Abu Dhabi è stato molto impegnativo in termini di requisiti tecnici. – commenta il direttore commerciale di Fila Middle East Fabrizio Nicoli – Era infatti necessario mantenere l’aspetto naturale delle superfici e offrire una
JEAN NOUVEL nato a Fumel (Francia) nel 1945, laureato alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Parigi nel 1972, assistente di Claude Parent e dell’urbanista Paul Virilio, apre il suo primo studio nel 1970. Co-fondatore del movimento Marzo 1976 e, l’anno successivo, del Sindacato dell’Architettura in opposizione al corporativismo, nel 1980 fonda la Biennale dell’Architettura all’interno della Biennale di Parigi. La singolarità dei suoi progetti ha contribuito a forgiare la sua reputazione internazionale. Ricordiamo tra gli altri l’Arab World Institute, la Cartier Foundation for Contemporary Art e il Museo Quai Branly - Jacques Chirac a Parigi, il KKL, il Centro culturale e congressuale di Lucerna (Svizzera), la Torre Agbar a Barcellona (Spagna), il Museo Nazionale d’Arte Reina Sofia a Madrid (Spagna), il Mercer Building 44 a New York (USA), l’One Central Park a Sydney (Australia), le pareti bianche a Nicosia (Cipro), il Guthrie Theater di Minneapolis (USA), la sala concerti Radio danese a Copenhagen (Danimarca). Numerosi i premi e i riconoscimenti, tra gli altri: nel 1989 il Premio Aga Khan per l’Architettura per l’Arab World Institute; nel 2000 il Leone d’oro della VII Mostra Internazionale di Architettura - Biennale di Venezia; nel 2001 gli vengono assegnati tre riconoscimenti, la Medaglia d’Oro Reale del Royal Institute of British Architects (RIBA), il Praemium Imperiale per l’Architettura dalla Japan Art Association e il Premio
perfetta protezione impermeabile in un ambiente particolarmente complicato, dato che nelle vasche scorre acqua di mare, quindi ricca di sodio, in un contesto climatico già molto caldo e umido. Dopo una serie di test, i nostri prodotti sono stati scelti perché performanti ed efficaci anche in queste condizioni”. Negli Emirati Arabi FILA era già intervenuta in un altro progetto di grandissimo pregio, altrettanto critico e impegnativo, il nuovo Palazzo Presidenziale di Abu Dhabi, dove
l’azienda ha curato il trattamento protettivo delle superfici sia negli ambienti interni che esterni. Il protettivo pre-posa FILAPW10 e l’idrorepellente HYDROREP sono due delle principali soluzioni impermeabilizzanti che Fila offre in Medio Oriente, un mercato strategico per l’azienda, e dove nel 2013 è stata aperta la sesta filiale, un polo importante per consolidare il marchio nella regione e, da qui, per espandere i servizi in South Pacific Asia.
Internazionale Francesco Borromini della Città di Roma per il Centro culturale di Lucerna - KKL. Nel 2008 ha ricevuto il premio Pritzker.
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riqualificazione
spazi commerciali
INRES – il Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumatori per la progettazione e la realizzazione delle strutture commerciali - e Area-17* sono stati chiamati a intervenire nel processo di riqualificazione del Comparto R-Nord, un quartiere di Modena comprendente un imponente complesso brutalista, situato a ridosso della stazione ferroviaria, che si era andato via via degradando in termini di sicurezza e vivibilità e pertanto inserito in un programma di “rammendo urbano”. L’edificio, tipico condominio anni 70, è stato sottoposto a riqualificazione architettonica e funzionale per rinnovare in senso positivo la percezione dello spazio, favorendone la comprensione. Così, una galleria buia, chiusa, sotto-utilizzata, è stata trasformata in un luogo luminoso e colorato, affollato di attività, snodo di collegamento con le aree esterne, riorganizzate nella piazza e nei posteggi, e gli accessi alle residenze e ai servizi dei piani superiori. Elemento fondamentale dello schema di riorganizzazione dei flussi è stato il riassetto distributivo ed estetico del supermercato Coop il cui accesso, un tempo solo dall’esterno, si è
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COOP Canaletto Modena
Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com
www.irisceramica.it
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riqualificazione
spazi commerciali
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*Area-17 nasce a Firenze nel 2004. Forti dell’esperienza condivisa all’Università degli Studi di Firenze, i suoi partner si associano con l’obiettivo di creare uno studio di architettura che operi a livello internazionale. Infatti, Area-17 inaugura l’ufficio di Pechino nel 2005. L’apprezzamento crescente per il design italiano porta all’apertura delle sedi di Shanghai e Hong Kong, posizionando Area-17 nel cuore della crescita asiatica. Attualmente, Area-17 ha sede anche a Cuenca (Ecuador), oltre a un media-lab a Sassari.
trasformato in cerniera tra esterno e interno. Gli interni del supermercato si fondono con la galleria grazie ad ampie superfici vetrate, mentre la pavimentazione chiara (collezione Madeira, colore Corda by Iris Ceramica**) contribuisce a distribuire luce all’interno del negozio. Due attività del punto vendita, parafarmacia e bar, sono state estrapolate dall’interno del supermercato per andare ad occupare spazi affacciati sulla galleria e le sue pertinenze. Il colore è stato un elemento guida del progetto. Esso permette di lasciare un segno forte, senza
creare ambiguità nella lettura critica dell’edificio. Il colore si presta anche a connotare un luogo allegro, frequentato da adulti come da bambini e che, dall’interno della galleria, esplode all’esterno nella passerella di collegamento al parcheggio, nei portali di accesso, nel rivestimento in legno dell’affaccio su Strada Canaletto, e infine negli arredi urbani disegnati su misura che allestiscono gli spazi comuni, integrando seduta e illuminazione. La luce è l’altra grande protagonista dell’intervento di riqualificazione, quella naturale dei grandi oculi e quella artificiale. Si riflette
sulle superfici, enfatizzandone la brillantezza e la texture che le movimenta, in un gioco di triangoli e quadrati che si scompongono e ricompongono, dall’interno fino all’esterno. Il sistema di illuminazione artificiale ha anche permesso di inquadrare la galleria nell’ambito del progetto CommONEnergy supportato dall’Unione Europea, finalizzato ad aumentare l’efficienza energetica dei centri commerciali con un approccio innovativo sia per i materiali da adottare, sia per gli impianti e le tecnologie ad altissima efficienza per il risparmio energetico.
**La collezione di pavimenti in gres porcellanato MADEIRA è disponbile nelle colorazioni Corda - Antracite Beige - Bianco - Grigio. Madeira, con spessore di 9 mm, è disponibile nei formati 90x22,5 e 90x15 cm in finitura naturale e antiscivolo.
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progetti d’autore
urban design
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Cascina Merlata è un innovativo progetto di social housing di 900.000 metri quadrati, sviluppato a Milano nei pressi dell’area Expo 2015 e del polo fieristico di Rho-Pero. L’intervento, a carattere prevalentemente residenziale, è contraddistinto da un habitat metropolitano innovativo, progettato secondo principi di sostenibilità ambientale. L’intervento urbanistico, seguito dallo studio di architettura Antonio Citterio e Patricia Viel*, costituisce un esempio di quartiere a emissioni zero, con tutti gli edifici in classe A, servito esclusivamente da fonti di energia rinnovabili, sfruttan-
do, per la climatizzazione invernale il teleriscaldamento e per quella estiva, l’acqua di falda, con pompe di calore e geotermia. Un villaggio totalmente ecosostenibile costruito con i migliori standard di qualità architettonici ed urbanistici. Una scelta di rispetto ambientale e risparmio energetico che ha anche condotto alla decisione di utilizzare, a rivestimento della grande torre di 23 metri, la facciata ventilata. Due le collezioni Marazzi utilizzate: il gres effetto pietra Mystone Gris Fleury e il gres ad elevate prestazioni tecniche SistemN. I progettisti hanno alternato le due collezioni, abbinando My-
stone Gris Fleury Grigio cm 60x60, 30x120, 60x120 a SistemN Grafite cm 60x120 e 60x60. Anche l’ingresso dell’edificio è stato rivestito con una collezione Marazzi; in questo caso si è optato per Blend, gres porcellanato effetto pietra scelto nel colore Brown e nei formati 20x120 e 30x120 cm. L’intervento di Cascina Merlata prevede la realizzazione di un grande parco urbano di circa 200.000 mq intersecato da una rete viaria esclusivamente ciclopedonale di circa 10 Km, un plesso scolastico per 920 alunni, oltre alle abitazioni, suddivise in più lotti, tutte servite da rete di teleriscaldamento e geotermia e
Cascina Merlata Milano
www.marazzi.it fotografie: Leo Torri
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progetti d’autore
urban design
*ANTONIO CITTERIO E PATRICIA VIEL, Antonio Citterio nasce a Meda nel 1950, apre il proprio studio di progettazione nel 1972 e si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1975. Fra il 1987 e il 1996
ad un grande centro commerciale e terziario Falcon Malls. E’ questo il primo progetto italiano della catena Falcon Mall, già presente in 17 Paesi nel mondo. Un’area commerciale che non prevede solo supermercati e negozi, ma anche proposte esperienziali di Food&Beverage e Leisure&Entertainment: insomma, un vero e proprio Community Hub in grado di collegare la parte residenziale e MIND, il progetto di sviluppo di Arexpo. L’area di Cascina Merlata usu-
fruisce di un’ampia dotazione di servizi pubblici già esistente (Metropolitana M1 con le fermate di S. Leonardo e Molino Dorino, gli autobus 35, 72 e 424) ed altri di prossima attivazione e che saranno funzionali anche alla limitrofa area che ospitò EXPO Milano 2015 rinominata MIND – Milano Innovation District in cui sorgerà il nuovo Human Technopole, la sede del Nuovo Ospedale Galezzi e il Nuovo Campus scientifico della Statale
è associato a Terry Dwan; insieme realizzano edifici in Europa e Giappone. Nel 1999 fonda con Patricia Viel la società Antonio Citterio and Partners. Lo studio opera a livello internazionale sviluppando programmi progettuali complessi. Antonio Citterio collabora attualmente, nel settore del disegno industriale, con aziende italiane e straniere quali Ansorg, Arclinea, Axor-Hansgrohe, B&B Italia, Flexform, Flos, Fusital, Hermès, Iittala, Kartell, Maxalto, Sanitec Group, Technogym e Vitra. Nel 1987 e nel 1994 Antonio Citterio è stato premiato con il Compasso d’Oro-ADI. Dal 2006 è docente di progettazione architettonica presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio (Svizzera). Nel 2008 riceve dalla Royal Society for the encouragement of Arts, Manufactures & Commerce di Londra l’onorificenza Royal Designer for Industry. Patricia Viel, francese, nata a Milano nel 1962, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1987. Inizia la sua collaborazione con Antonio Citterio nel 1986. Dal 1999 è socia dello Studio e responsabile dell’architettura. Partecipa come relatore a numerosi incontri di studio come esperta di una concezione di architettura ispirata ad una forte integrazione fra progetto e paesaggio urbano. Dal 2005 al 2012 fa parte del Consiglio direttivo dell’Istituto Nazionale di Architettura, IN/ARCH. Dal 2009 al 2012 fa parte della Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano. A settembre 2009 lo studio ha cambiato la propria denominazione sociale in “Antonio Citterio Patricia Viel and Partners”.
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intervista a Teresa Sapey
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Era da tempo che volevo intervistare Teresa Sapey, perché la sua teoria del colore mi ha sempre affascinato. L’occasione finalmente è arrivata e lo scambio che è avvenuto telefonicamente credo sia più di un’intervista. Se abitassi a Madrid, andrei a bottega da lei. Leggendo l’intervista capirete il perché. Buona lettura.
MaterialiCasa: Quando ti sei accorta nella tua vita professionale di architetto che il colore era la tua strada? Teresa Sapey: Forse è stato il contrario. E’ stato il colore ad indicarmi ciò che volevo fare: è sempre stato importantissimo nella mia vita e l’ha condizionata profondamente. Io volevo fare l’artista, non volevo fare l’architetto. Così mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti.
Mio padre però voleva che conseguissi una laurea, quindi se volevo fare l’Accademia, e diventare artista, dovevo frequentare e concludere la Facoltà di Architettura. Fine della discussione. MaterialiCasa: Fare Architettura però ti ha portato fortuna… T. Sapey: Se fare architettura mi ha portato fortuna? Non ti so dire… una cosa è certa: non ho ancora l’aereo privato! Scherzi a parte non so se mi ha portato
La luce è colore. Il colore non è dicotomico, è inclusivo
Federica Andreini
fortuna ma mi ha portato tanto tanto divertimento! MaterialiCasa: Nella gestione di un progetto come si sceglie il colore per un ambiente? T. Sapey: Durante il Liceo Classico andavo a bottega da Eugenio Comencini che è diventato il mio maestro e mi ha insegnato tutto sul colore e sulla sua gestione. MaterialiCasa: Quindi hai imparato direttamente dalla tavolozza? T. Sapey: Esatto. Ho proprio imparato direttamente dalla tavolozza. Lui gestiva le immagini a chiazze di colore. Non disegnava: creava le figure giustapponendo i colori, per creare più livelli, una profondità di immagine che il disegno avrebbe inibito. Usava gli acrilici, anche quelli flou. MaterialiCasa: Questo modo di gestire la materia del colore è diventato il tuo approccio metodologico professionale? T. Sapey: Per quanto riguarda il colore come materia, è diventato qualcosa di intrinseco alla mia persona ed alla mia professione. È il mio leit motif, un approccio che mi identifica e trasforma la mia anima in progetti. MaterialiCasa: Ti faccio una domanda a bruciapelo. Qual è la tua playlist cromatica? T. Sapey: Tutti gli arancioni, nessuno escluso. Tutta la paletta cromatica che va dal giallo al rosso. Molto energetica, vivace, stimolante e allegra. Emozionale. MaterialiCasa: Sul tuo sito però hai
Il legno è colore. Il cemento è colore. Il vetro è colore. Tutti differenti tutti con una personalità diversa e una funzione diversa nello spazio. www.teresasapey.com
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intervista
Teresa Sapey
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Il colore è puro e impuro. Pulito e sporco. Totale e parziale. È dettaglio: una vite rossa su una scaffalatura. La luce è colore, come lo è l’ombra.
citato diversi colori oltre alla paletta dei colori arancio T. Sapey: Io amo tutti i colori, perché ogni colore ha un significato. MaterialiCasa: Vedo che la tua ricerca prende spunto da diversi ambiti, citi l’energia, l’emozione. Questo tuo processo creativo viene capito? Dai clienti per esempio. T. Sapey: Mi scelgono per questo. Mi scelgono perché hanno capito che uso il colore come materia, non dello stato materico in cui viene venduto, ma dalla materia che riesce a creare. Questo tipo di approccio dà visibilità al progetto, crea il futuro nel presente, perché restituisce il significato di fondo al colore. Quello di dare carattere, riconoscibilità e ciò crea identificazione nel tempo. MaterialiCasa: Chiariscimi il concetto di colore come materia T. Sapey: Il legno è colore. Il cemento è colore. Il vetro è colore. Tutti differenti tutti con una personalità diversa e una funzione diversa nello spazio. Il colore che ha un laminato non è lo stesso di una superficie dipinta, verniciata, satinata. Il carattere dello spazio che accoglie il
colore aiuta a scegliere lo stato che il colore assume. MaterialiCasa: A questo punto non posso non chiederti dell’implicazione che la luce e l’ombra hanno sul colore. T. Sapey: Attenta: il colore è puro e impuro. Pulito e sporco. Totale e parziale. E’ dettaglio: una vite rossa su una scaffalatura. La luce è colore, come lo è l’ombra. E’ naturale e artificiale, e artificiale a volte è più importante quella naturale. Pensa al teatro, se sbagli le luci dai al pubblico uno spettacolo completamente diverso. Ma teatro è anche la hall di un albergo, ogni spazio costituisce una scena il cui i fruitori sono gli attori e devi dargli le luci migliori con si sentano a loro agio. MaterialiCasa: La tua citazione del mondo teatrale mi fa riflettere su quali suggestioni influenzino e ispirino il tuo lavoro. T. Sapey: Ricordati che il colore è anche moda. Siamo frutto della nostra società. Abbiamo la fortuna di vivere una trasformazione epocale e sociale che non si verificava da secoli in cui il colore trova uno spazio inedito e ritorna protagonista.
MaterialiCasa: Pensando al significato, associo questa tua considerazione ai sensi e come partecipino ai colori. T. Sapey: Ogni senso percepisce il colore in modo diverso. Secondo il matrimonio dei sensi percepisci il colore. Ti faccio un esempio: vedi un’arancia. Entrano in gioco il tatto, l’olfatto, la vista e poi il gusto non è solo uno per colore dipende dalla sinestesia della memoria personale ciò che si associa al colore. Le persone rimangono spesso in superficie, bello, brutto, mi piace non mi piace. Il colore non è dicotomico è inclusivo. MaterialiCasa: Quindi se il senso è una delle funzioni di comunicazione del colore nella realtà e nella vita delle persone, allora ha un carattere di profondità inaspettato. T. Sapey: Il colore ha un’anima, che va oltre la superficie. Il colore non è un pigmento è l’insieme della tonalità cromatica, della materia a cui si ispira o che ispira o di cui è fatto, della funzione che ha nelle nostre vite. Diventa progetto, crea lo spazio, definendolo, dandogli dignità.
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what’s new: profili luminosi
PROLIGHT PROFILPAS
I V I T I A V T O
INN EGAN
I L A
EL
M I N I M
www.profilpas.com
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Profilpas ha ampliato la gamma di profili e battiscopa con luce a LED “Prolight” con il nuovo Prolight Metal Line 88/I6L/A: battiscopa a filo muro in alluminio che, grazie al sistema di
illuminazione a strip LED integrato, crea raffinati giochi di luce pur mantenendo l’elegante minimalismo che contraddistingue la linea. Disponibile in due finiture (alluminio anodizzato argento e verniciato
bianco opaco RAL 9010), Prolight Metal Line 88/I6L/A è dotato di una fessura “a vista” appositamente studiata per creare a parete, in tutta la lunghezza del profilo, una sottile e definita linea luminosa.
Fa parte della linea “prolight” anche il nuovo Prolight Prostep SGA/11L: nuovo profilo per scale in alluminio anodizzato, con illuminazione indiretta a strip LED, che diffonde la luce verso il basso
esaltando l’architettura della scala. Entrambi i prodotti sono disponibili con dimmer per regolare l’intensità luminosa a seconda delle necessità. Inoltre, vi è la possibilità di
scegliere tra strip LED bianco neutro, bianco caldo o RGB per cambiare il colore e la personalità della stanza con un semplice telecomando.
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what’s new: ceramica
MAJESTIC
VALENTINO by PIEMME
E T A N S IO TA GA
E G E I L T U E ES S
PR CON
IN
www.ceramichepiemm
e.it
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Disegnata dai creativi del brand Valentino by Ceramiche Piemme, la collezione di piastrelle e lastre Majestic si ispira alle texture arabescate
dei più pregiati marmi, quali Carrara, Verona, Nero Levanto, Onice, Nero Marquinia, Bianco Arabescato. La collezione esce volutamente dai classici schemi
di posa delle superfici effetto marmo e interpreta la decorazione d’interni con il gusto haute couture che distingue lo stile inconfondibile del brand
Valentino. Piastrelle e lastre di grandi dimensioni interpretano le venature di marmi pregiati in otto tonalità con oltre 150 grafiche diverse per simulare l’etero-
geneitĂ dei materiali naturali. Ai numerosi formati e finiture si abbinano decorazioni, mosaici e rivestimenti in finissima pasta bianca.
81 MaterialiCasa magazine 1/2019
what’s new: ceramica
ICÔNE BLEU ITALGRANITI
A A T T A ICA IZZ
A T INA
T N A XTUR
TE
F F RA
www.italgranitigroup
.com
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Icône Bleu è la nuova collezione, realizzata in gres porcellanato ed ispirata alla pietra naturale blu del Belgio, riproducendone superfici, venature e cromatismi.
Le lavorazioni di anticatura e graffiatura, cui può essere sottoposta la superficie di Icône Bleu, contribuiscono a renderla ancora più simile all’originale. Estremamente versatile, grazie
alle 4 tipologie di texture proposte (naturale, spazzolato, “ligne” e antislip) ed ai 4 decori tra cui poter scegliere quello più adatto al proprio ambiente (decoré, tapis, mosaico e muretto a spacco),
Icône Bleu è la soluzione ideale per pavimenti e rivestimenti di interni ed esterni di qualsiasi contesto architettonico. L’espressione materica di Icône Bleu trova la sua massima
espressione nel nuovo formato 120x120cm, mentre i due particolari formati da esterni (20x20 e 20x30cm) con spessore di 20mm consentono una prosecuzione delle superfici tra interno ed esterno.
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what’s new: pavimentazioni sopraelevate
PEDESTAL LINE
IMPERTEK
I L I AT
I T EN
S R VE IST
I C LO
S E R
VE
www.impertek.com
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Pedestal Line è il sistema di supporti ed accessori per la creazione di pavimentazioni sopraelevate: un organismo unico e multiforme, capace di evolversi in base alle esigenze di progettazione e alle problematiche della posa direttamente in cantiere. I sottili supporti Mini, la sfaccettata famiglia Martinetto, i supporti autolivellanti Balance e i possenti MegaMart, creano una gamma completa di prodotti regolabili con escursione da 10 a 1.020 mm di altezza, strutturati per la regola-
zione millimetrica continua ed una portata fino a 1.000 kg. Grazie alla dettagliata serie di teste specifiche per pavimentazioni tile e decking, al sistema di prolunghe e ai correttori di pendenza, con una serie anche ridotta di prodotti ed accessori è possibile realizzare rialzamenti di pochi millimetri o terrazze alte più di un metro, pavimentazioni decking nel verde o bordi piscina in pietra. Vantaggi del sistema: posa semplice e veloce, perfetto
controllo di altezza e planarità, garantisce ispezionabilità e manutenzione degli impianti sottostanti, aerazione della soletta, protezione dell’impermeabilizzazione, alleggerimento della pavimentazione finale, assorbimento dei rumori, isolamento termico ed eliminazione dei costi di demolizione di pavimentazione preesistenti. Destinazioni d’uso: terrazze, bordi piscina, passaggi pedonali su coperture, giardini pensili e spazi urbani.
85 MaterialiCasa magazine 1/2019
what’s new: pavimenti LVT
SENSO PREMIUM CLIC GERFLOR
O T A T T E
V E E R C B O
E C I L L E V MP SE
www.gerflor.it
86 MaterialiCasa magazine 1/2019
Senso Premium Clic è l’ultimo nato della famiglia degli LVT Gerflor per il settore residenziale e segna un’importante novità, unica e brevettata: l’aggancio a clic verticale. L’aggancio a clic verticale permette una posa velocissima e massima facilità di sostituzione della singola lama. Infatti, in caso si danneggi una doga in centro alla stanza, basterà sostituirla con una
nuova senza dover sollevare tutto il pavimento posato da bordo stanza, come invece succede con il classico aggancio ad incastro orizzontale. Senso Premium Clic è il top di gamma della linea Senso, dedicata al fai da te: si presenta sottoforma di listoni 123.9x20.4 cm o di doghe 100x17.6 cm e, infine, di piastre 69.6x36 cm con uno spessore di soli 4.5 mm; ha tantissime proposte estetiche,
dai legni ai grafici, passando per l’effetto “tendenza” cemento. La superficie si presenta opaca e texturizzata ed è super resistente. Il prodotto è riciclabile al 100% e non emette sostanze dannose. La pulizia è facilissima, con scopa a setole morbide o aspirapolvere e detergenti neutri non abrasivi. Può essere installato in tutti i tipi di ambienti anche in cucina e in bagno in quanto non teme l’umidità essendo impermeabile al 100%.
MILAN DESIGN WEEK 9/14 APRIL 2019 Via Palermo, 5 - MILANO
what’s new: ceramica
OXYD
RONDINE GROUP
A E AN
R O P A
M ET E T N SU
CO ON ATA C D
IN
I S S
O
www.ceramicarondin
e.it
88 MaterialiCasa magazine 1/2019
Oxyd è una collezione in gres porcellanato con finitura di superficie effetto metallo ossidato, di grande tenden-
za, non scontato e non usuale. L’usura del tempo, gli effetti degli ossidi che attaccano il materiale, le imperfezioni che diventa-
no motivi caratterizzanti: tutto questo è racchiuso in Oxyd in un mix che mescola alla modernità anche quel tocco un po’ vintage
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Seychelles srl PONTESTURA (AL) Italia che non stanca. Disponibile in 6 colorazioni e 5 formati, si completa con un nuovo listello 6,1x37cm.
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what’s new: risparmio energetico
COPPO E TEGOLA FOTOVOLTAICI COTTO POSSAGNO
I T AN
M R O F R ICI
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PE
www.cottopossagno
.com
90 MaterialiCasa magazine 1/2019
Unire le funzionalità classiche dell’argilla alla tecnologia fotovoltaica, mantenendo pressoché immutato l’aspetto estetico del manufatto, questo il risultato raggiunto da Coppo e Tegola fotovoltaici. Per sviluppare 1,00 kWp di potenza sono necessari circa 18mq di coppi e 10 di tegole. Il sistema può essere integrato in una copertura esistente, sostituendo solo i metri quadrati interessati. L’installazione di un diodo di by-pass ottimizza e rende il sistema particolarmente efficiente anche in caso di eventuali ombreggiamenti (alberi, camini, antenne, foglie
ecc.). Il canale di ventilazione tra il modulo fotovoltaico e l’elemento in cotto rendono il sistema meno sensibile alle alte temperature estive preservando il rendimento energetico. I coppi e le tegole, dotati di innesti rapidi MC4, si posano come una tradizionale copertura. Ampia la gamma colorazioni: Antica Possagno, Rosso, Coppo Vecchio Chiaro e Montagna per i coppi; Rossa, Serenissima e Ardesia per le tegole. Modulo fotovoltaico in silicio-monocristallino, rendimento.cella S.T.C. 17,2%, con potenza di 4,0 Wp per i coppi e 8,0 Wp per le tegole. Incapsulamento tedlar
doppio EVA, vetro Super White Glass da 4 mm. Scatola di derivazione con diodo di by-pass su ogni singolo coppo, il tutto certificato secondo le norme EN 61215, EN 61730 (classe II 1000 V), TUV e CE da Istituto italiano accreditato EA presso il GSE. Garanzia di potenza minima del 90% dopo 10 anni e dell’80% dopo 20 anni.
what’s new: soffioni doccia
RELAX DAMAST
I L I AB
Z Z I AL
N O RS
PE
I L I TT
SOREEN
G
www.damast.it
92 MaterialiCasa magazine 1/2019
Relax è il soffione green ultrasottile di Damast: soli 2mm di spessore, a forma tonda, quadrata o rettangolare, dotato di valvola riduttrice di flusso nel dovuto rispetto del risparmio idrico. Relax fa parte di #doccetteria, linea di prodotti orientati al benessere al contempo rispettosi dell’ambiente, una linea green ma attenta alle tendenze del design: Relax è prodotto in acciaio inossidabile lucidato a specchio, materiale ecologico, in grado di soddisfare ogni esigenza di stile. Il soffione è disponibile, in ben 11 varianti, nel for-
mato tondo con diametro 150, 200, 250, 300 e 400 mm; nel formato quadrato di dimensioni 150x150, 200x200, 250x250, 300x300, 400x400 mm e nel formato rettangolare di 300x200 mm. A seconda delle dimensioni i soffioni dispongono da un minimo di 64 ad un massimo di 216 fori dotati di ugelli flessibili in silicone e tecnologia Easy Clean per la rimozione del calcare con un semplice strofinio del dito. Caratteristiche che rendono possibile la combinazione di Relax all’interno di set colonna e composizioni personalizzate.
Bologna 23
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what’s new: porte blindate
PROJECT
OIKOS VENEZIA
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RO
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S E R
A L EL
B
www.oikos.it
94 MaterialiCasa magazine 1/2019
Sicura come una blindata, luminosa come uno specchio: Project è la blindata per interni con cui Oikos Venezia dimostra come il concetto di “sicurezza” non debba obbligatoriamente accompagnarsi a quello di “rinuncia all’estetica”. Project
offre elevate prestazioni antieffrazione (classe 3), acustiche (da 36 a 40 dB) e di resistenza al fuoco (EI 30) ed è disponibile in numerosi materiali e con soluzioni di installazione rasomuro o complanari. Abbinata al sistema Synua Wall System, diventa una porta blindata di design
perfettamente integrata alla parete in cui si inserisce grazie alla raffinata boiserie (disponibile in numerose essenze di legno, colori laccati, vetro e pelle). Nella foto: Project, collocata tra zona giorno e zona notte, protegge e arreda grazie al rivestimento in vetro bianco.
W
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Mod. MAJESTIC
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BOLZANO
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ROVERETO (TN)
CORSICO (MI) CURNO (BG)
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TRENTO
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