MaterialiCasa Magazine 2/2021

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magazine MaterialiCasa magazine 2/21 è un supplemento di

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garantisce una perfetta presa con il supporto, di una sezione verticale che protegge il massetto da infiltrazioni d’acqua e copre il bordo della pavimentazione, nonché di rompi-goccia innovativo e fori ad asola che consentono la fuoriuscita di acqua filtrata tra profilo e piastrella (versione “Drain”). Un sistema d’eccellenza per valorizzare e proteggere esterni di qualità e restituirne piena vivibilità, in ideale continuità con gli ambienti interni.

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Negli ultimi mesi abbiamo lavorato sodo per creare un nuovo prodotto cross-mediale: “Surfaces International”. Questo nuovo magazine, pubblicato in inglese in formato

Sede legale ed operativa: Tile Edizioni S.r.l. - Capitale Sociale: Euro 51.400,00 - R.E.A. 329775 Via Fossa Buracchione 84 - 41126 Baggiovara (MO) Tel. +39 059 512 103 - Fax +39 059 512 157 Direttore: Gian Paolo Crasta - g.crasta@tiledizioni.it Co-direttore: Sabrina Tassini - s.tassini@tiledizioni.it © 1989 Tile Italia www.materialicasa.com info@materialicasa.com facebook.com/MaterialiCasa twitter.com/MaterialiCasa instagram.com/materialicasa pinterest.com/materialicasa youtube.com/channel Scarica la APP ISSUU e cerca “Tile Edizioni” per leggere Tile Italia + MaterialiCasa magazine - da tutti i dispositivi mobili! Redazione: Collaboratori: Abbonamenti: Progetto grafico:

Sara Falsetti - s.falsetti@tiledizioni.it Sabrina Tassini - s.tassini@tiledizioni.it Chiara Poggi - c.poggi@tiledizioni.it www.tiledizioni.it/ita/ecommerce.aspx Sara Falsetti

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elettronico e cartaceo, è dedicato

• DAVVERO UN'ALTRA RIVISTA? •

MaterialiCasa magazine è un supplemento di Tile Italia: Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 751 in data 20/10/89 - Iscrizione al ROC n. 9673

a una vasta gamma di materiali per l'architettura, arricchendo la comunicazione sul mondo delle superfici da pavimento e rivestimento che, tradizionalmente, sono il nostro focus centrale, completandolo. Ecco perchè abbiamo deciso di appaiarlo, letteralmente, a Tile International. Semplicemente ruotando la rivista di 180°, i lettori della rivista cartacea potranno leggere un magazine totalmente NUOVO, con un semplice atto fisico.

UPSIDEDOWN

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sommario

3 -

Info&Contatti

6 -

Editoriale: Per fare un albero ci vuole un fiore

Speciale Green Cities

di Gian Paolo Crasta

n 8 - Materiali · scarti del riso - Ricehouse, dagli scarti del riso alla casa

Chiara Poggi

n 14 - Stampa 3D - WASP, dalla maker economy al benessere collettivo

Chiara Poggi

n 22 - Materiali · terra cruda - TECLA: abitazione in terra cruda stampata in 3D n 28 - FOTOnews: Active Surface™ di Iris Ceramica Group al Padiglione Italia

de La Biennale di Venezia

n 30 - Materiali · canapa&calce - Dalla bioedilizia alla neoedilizia

Gilberto Barcella

A cura di Sabrina Tassini:

n 34 - Residenziale - Sunoo Temple House: incontro tra uomo, ambiente e spiritualità n 40 - Residenze smart - Residenze Smart, Lainate n 44 - Ufficio biofilico - A Milano, l’ufficio biofilico firmato Kengo Kuma n 50 - Residenziale - Casa Puntara: architettura organica con materiali naturali n 54 - Riqualificazione - Avanguardia per una Jesolo in trasformazione n 58 - Centro di formazione - Una Casa del Grano nello Jutland n 62 - FOTOnews: Profilitec per le terrazze dell’Ala Wai Towers Penthouse n 64 - Bioedilizia - Una perla in bioedilizia in Val Sarentino n 68 - Ristrutturazione - Efficientamento energetico e benessere ambientale n 72 - Case history - Efficienza e salubrità in provincia di Genova n 74 - FOTOnews: Miglioramento acustico ed eco-sostenibilità per aumentare il comfort n 76 - News - Novità dalle aziende n 84 - FOTOnews: Sistemi “Green” all’avanguardia per una terrazza con vista

What’s New? - Nuovi prodotti per l’architettura

n 86 -

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Elenco inserzionisti: pag. 87

COVER STORY: •

Progetto: Residence de l’Isle, Montreal

Studio di architettura: Chevalier Morales

Photo credit: Adrien Williams


The sound of water.

Si può percepire il suono del benessere? Certamente sì: il rumore dell’acqua che scroscia, scende, defluisce e lascia dietro di sé un senso di benessere e pulizia. Una vera e propria sinfonia capace di prolungare il piacere della doccia, trasformando in suono un momento unico. Perché tutto questo possa accadere, è fondamentale che l’acqua scorra senza incontrare ostacoli: per questo abbiamo progettato le canaline per l’ambiente bagno PP Drain Aqua, in cui bellezza e funzionalità si fondono. Non è forse questo il suono dell’acqua?


editoriale

Per fare un albero ci vuole un fiore Gian Paolo Crasta - g.crasta@tiledizioni.it

Consentitemi di scrivere che quello che avete tra le mani, o davanti allo schermo, è un gran bel numero di MaterialiCasa. Sono consapevole di sembrare l’oste che elogia il suo vino, ma ho la convinzione che questa rivista offra ai nostri lettori una panoramica molto interessante e stimolante su nuovi materiali, nuove tecniche architettoniche, casi di successo di uso e riuso creativo di scarti di materiali soliti e insoliti, prodotti da rivestimento e tecnologie sempre più performanti e “circolari”. Racconta della creatività italiana, dell’ingegno e della determinazione nel perseguire idee che fino a qualche anno fa potevano sembrare folli e, in effetti, in alcuni casi, ancora lo sono per le normative edilizie del nostro Paese. Racconta di bio-imprenditori illuminati, di architetti innovativi e di bio-consumatori desiderosi di trovare un nuovo modo di abitare e vivere gli ambienti domestici.

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Presenta anche lo stato dell’arte della ricerca nei nuovi materiali da rivestimento, nelle tecnologie per la posa e dei sistemi di isolamento degli involucri edilizi, a dimostrazione che la filiera dell’edilizia e dei materiali, in particolare, è pronta a cogliere la sfida dell’economia circolare e della riduzione dei nostri impatti sul pianeta.

su ad ammirare le magnifiche architetture delle nostre città. Al rientro ci attende - speriamo - la ripresa delle normali attività lavorative e degli impegni di settore d’autunno, ad iniziare dalla rinnovata formula del Salone del Mobile e di Cersaie.

I fatti di cronaca sui giornali nei giorni in cui scriviamo - le devastazioni causate dall’acqua in Germania e dal fuoco in Sardegna - ci devono far sentire l’urgenza del cambiamento del nostro impatto sull’ambiente, partendo dai gesti che ognuno di noi può compiere, anche all’interno delle nostre case e luoghi di lavoro.

Noi lavoreremo per proporvi un nuovo numero monografico di MaterialiCasa, dedicato al food, settore di eccellenza del made in Italy, apparente distante dai nostri mondi ma in cui i volumi architettonici, la ricerca dei materiali contribuiscono a rendere i nostri pasti un’esperienza polisensoriale completa e dove le caratteristiche tecniche dei materiali assicurano salubrità e sicurezza alimentare.

Auguro quindi ai nostri lettori di gustarsi la lettura delle pagine che seguono durante un sereno periodo di vacanza, probabilmente immersi nella variegata e splendida natura del nostro Paese o col naso in

Vi inviatiamo infine ad accompagnare la lettura di questo numero con la playlist musicale interamente dedicata al tema Green Cities che abbiamo appositamente creato per voi (QR a lato). ✕

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QUESTO MURO LI RENDE LIBERI www.active-surfaces.com


materiali · scarti del riso

green building

Chiara Poggi c.poggi@tiledizioni.it

Tiziama Monterisi

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Ricehouse, dagli scarti del riso alla casa Creare materiali per l’edilizia e l’architettura dai sottoprodotti della coltivazione del riso è il core business di Ricehouse, startup piemontese fondata nel 2016. Tutto il processo parte dalla natura e non produce rifiuti, inoltre pone l’uomo al centro di un ciclo produttivo etico e sostenibile. Un’idea che guarda ai materiali naturali del passato per ripensare le abitazioni del futuro. Abbiamo intervistato l’Architetto Tiziana Monterisi, CEO & Co-Founder della startup.

MaterialiCasa: Ci racconta più nel dettaglio com’è nata la vostra attività? Tiziana Monterisi: L’idea di Ricehouse è nata molto prima della sua nascita. Sono una nativa ecologica e da quando ho iniziato la professione di architetto, ho sempre cercato di indirizzarmi verso una architettura che potesse essere sana per l’uomo e per l’ambiente. Nel 2008 mi sono trasferita a Biella e osservando le risaie in-

torno e gli scarti della produzione risicola che rimanevano sui campi, destinati a essere bruciati perché inadatti all’allevamento, ho pensato che potessero essere utilizzati in edilizia. In fondo negli Stati Uniti già da tempo veniva usata la paglia di altri cereali in questo ambito. Da questa idea nel 2016, per volontà mia e del mio compagno Alessio Colombo, geologo per formazione, è nata la nostra realtà imprenditoriale, che trasforma gli

scarti del riso in materiali per la bioedilizia adatti a tutti i tipi di costruzioni. Da allora abbiamo brevettato e industrializzato circa 20 prodotti che vanno dai termo intonaci agli isolanti, dai telai in legno e paglia di riso alle finiture in lolla-calce, alle malte e ai massetti alleggeriti. In poche parole tutto ciò che serve per un edificio, tranne la parte strutturale. Infatti, a causa del-

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materiali · scarti del riso

green building

le norme antisismiche, la Normativa Italiana non consente di utilizzare la paglia come struttura portante, bensì è obbligatorio progettare una struttura portante in cemento armato, in acciaio o in legno (che noi prediligiamo essendo un materiale naturale) ed utilizzare le balle di paglia come isolante. MaterialiCasa: I vostri materiali hanno ricevuto tutte le certificazioni previste? T. Monterisi: Tutti i nostri materiali sono certificati a marchio CE. Il mio impegno di questi anni è stato quello di riuscire a fare dialogare il materiale naturale con il mondo e con le regole di un cantiere di edilizia, un ambiente da sempre molto tradizionalista. I professionisti devono avere tutti i valori tecnici certificati e dall’altra parte il costruttore ha tutte le certificazioni che gli servono per essere sereno e garante di quello che sta costruendo. MaterialiCasa: Le aziende agricole forniscono e stoccano la materia prima, poi ci sono le aziende di produzione che realizzano le linee del prodotto. Fate tutto in Italia? T. Monterisi: Sì. L’agricoltore e il risicoltore che ci forniscono paglia e argilla sono tra Biella e Pavia perché in questa zona c’è il 92% della produzione italiana di riso. La riseria Riso Gallo ci fornisce alcuni sottoprodotti. Poi abbiamo i centri di produzione che ad oggi si localizzano nel nord Italia tra Varese, Verona, Modena. Imprese italiane attive da tantissimi anni, con le quali abbiamo messo a punto il processo industriale per il nostro prodotto marchiato Ricehouse.

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Casa UD


MaterialiCasa: In che modo Ricehouse rappresenta un esempio concreto di economia circolare? T. Monterisi: Ci impegniamo a prendere le materie prime dall’ambiente, trasformarle, utilizzarle, smaltirle, per poi re-immetterle nell’ambiente stesso da cui sono state prelevate. Un futuro sostenibile si costruisce attraverso l’utilizzo di materiali che siano a zero impatto ambientale, sfruttando quello che la natura e i sottoprodotti delle lavorazioni primarie mettono a disposizione. Ogni ettaro di risaia produce sette tonnellate di riso e dieci tonnellate di scarti, quindi non sottraiamo niente al nutrimento ma utilizziamo gli scarti, la materia grigia è a bilancio zero. MaterialiCasa: Avete già ricevuto dei riconoscimenti? T. Monterisi: Ricehouse è tra le vincitrici di “Be Heroes”, programma promosso da Intesa Sanpaolo, ed è sostenuta da Impact Hub. Siamo una società benefit per statuto e siamo in attesa della certificazione B Corp. MaterialiCasa: E per quanto riguarda i costi? T. Monterisi: Le nostre case non costano il doppio di quelle realizzate utilizzando materiali chimici. I prezzi dei nostri prodotti naturali sono simili a quelli dei materiali standard e la casa finita può costare mediamente circa un 5% in più, ma con un risparmio nel lungo termine sui conti relativi alla gestione. Una percentuale irrisoria pensando ai benefici. MaterialiCasa: Come siete strutturati? T. Monterisi: Siamo un team

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materiali · scarti del riso

green building

di 16 persone che si occupano di tre unità: progetto, prodotto e open innovation. Chi si occupa di progetto lo fa perché oggi l’utente chiede a noi di seguire realmente il “chiavi in mano”. Adesso ne abbiamo in essere una ventina, che vanno da case unifamiliari a riqualificazioni di palazzi. Grazie al 110% siamo lavorando moltissimo all’efficientamento energetico. Chi si occupa di prodotto gestisce la filiera, quindi la raccolta dello scarto e la produzione, oltre alla ricerca e alla messa a punto di nuovi materiali. L’open innovation invece è un gruppo di ricerca che lavora con grandi imprese che cercano di capire come diventare sostenibili e come noi con i nostri scarti possiamo rendere il loro lavoro più sostenibile. MaterialiCasa: Quali sono i vantaggi di questi sistemi? T. Monterisi: Ci sono dei vantaggi innanzitutto tecnici perché i nostri materiali sono molto efficienti dal punto di vista energetico e quindi le case non hanno bisogno di un riscaldamento in inverno o di un condizionatore in estate. Gli altri vantaggi sono di benessere personale perché, realizzando l’edificio secondo i nostri standard, la casa è molto sana e non si forma quell’inquinamento indoor che purtroppo è cosa nota delle abitazioni tradizionali. Dal punto di vista ambientale i benefici sono tantissimi perché riduciamo l’estrazione di materie prime vergini e il consumo di acqua potabile. Inoltre ad oggi la paglia la bruciano in campo, quindi emettendo CO2. Utilizzandola per creare materiali edili, ne evitiamo l’immissione.

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MaterialiCasa: Può citarci qualche esempio di vostro progetto? T. Monterisi: Cito sempre casa nostra che è stato il primo grande edificio dove abbiamo sperimentato tutto. La casa è fatta con gli scarti del riso. Si tratta di una abitazione ristrutturata e portata in classe energetica A grazie al cappotto in paglia di riso che abbiamo fatto nelle zone più fredde esposte a nord, mentre per la parte a sud abbiamo preferito un cappotto in intonaco in calce e lolla, cioè la pelle del chicco. La casa non ha riscaldamento né impianto di condizionamento e né allaccio gas: con il cappotto, le finestre a triplo vetro e l'energia elettrica prodotta dal fotovoltaico, siamo ad impatto zero. Poi abbiamo il caso zero in Valle d’Aosta a Chamois, a 1.816 metri di altezza. Battezzata Casa UD, non necessita né di riscaldamento, né di un impianto di condizionamento pur essendo a più di 1.800 metri, perché, così come casa nostra, mantiene al suo interno una temperatura confortevole durante tutto l’anno. Un progetto di cui andiamo particolarmente fieri e che ha vinto molti riconoscimenti tra cui il Premio Sostenibilità 2017 nella categoria Edilizia Ristrutturazione/ Restauro. Altro progetto molto interessante, nato dalla collaborazione con WASP, è stata la realizzazione della prima casa ecosostenibile stampata in 3d, Gaia (vedi articolo a pag.14, NDR). L’utilizzo di materiali naturali come la terra cruda, il legno e scarti provenienti dalla filiera produttiva del riso, ha permesso di ottenere un modello altamente performante, poi replicato con Tecla, nata dalla collaborazione tra Mario Cucinella Architects e WASP (vedi articolo a pag. 22, NDR).


MaterialiCasa: Siete più orientati verso il cliente privato o contract? T. Monterisi: Al momento verso il “biocliente”, ovvero il cliente privato che chiede al proprio costruttore o al proprio architetto di voler costruire con i nostri materiali. MaterialiCasa: L’Italia è un paese ricettivo da questo punto di vista? Che risposte avete sul mercato internazionale? T. Monterisi: L’Italia è un paese culturalmente non così avanti verso l’edilizia sostenibile ma c’è un’attenzione verso le costruzioni in legno per cui al momento siamo al quarto posto in Europa. Abbiamo intrapreso una apertura dei mercati verso la Svezia, paese già culturalmente pronto a recepire questa tipologia di materiali e tecnologie insieme a Francia, Germania e agli altri paesi nordici, fino addirittura al Giappone. Da quest’anno, ad esempio, la Francia impone che il 50% dei materiali in tutti gli edifici pubblici debba essere di origine naturale. MaterialiCasa: Quali sono le sfide di Ricehouse per il futuro? T. Monterisi: Con i nostri prodotti miriamo a diventare un punto di riferimento internazionale per il mondo della bioedilizia e dell’architettura sostenibile. Ricehouse è la dimostrazione concreta che gli scarti della filiera produttiva, lungi dall’essere privi di valore, possono essere riutilizzati con consapevolezza e intelligenza per dare vita a prodotti innovativi capaci di trasformare e migliorare un settore consolidato come quello dell’edilizia. ✕

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stampa 3D

green building

Nel 2012 Massimo Moretti, tecnico elettronico romagnolo, insieme a un gruppo di 7 neolaureati ha dato il via al progetto WASP (World’s Advanced Saving Project). Massimo Moretti

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Chiara Poggi c.poggi@tiledizioni.it

WASP: dalla maker economy al benessere collettivo L’obiettivo? Stampare case per tutti con materiali ecocompatibili a km 0, per favorire lo sviluppo di una società fondata su un’idea di parità, meritocrazia e benessere condiviso. Avere quindi una casa come diritto di nascita, realizzata con un’edilizia a basso impatto, a basso costo e anche confortevole. Una sfida che il team di WASP affronta ogni giorno, lavorando (oggi con 40 collaboratori), per divulgare le tecnologie più avanzate e incentivare l’autoproduzione tramite lo sviluppo di innovative stampanti 3D.

MaterialiCasa: Massimo, ci racconti il vostro inizio? Massimo Moretti: Ormai 10 anni fa abbiamo cominciato con qual-

cosa di piccolo, per imparare, costruendo la prima stampante per stampare argilla con componenti acquistati dal ferramenta.

Il nostro primo obiettivo è stato questo: se fossimo riusciti a raddoppiare di anno in anno le dimensioni della casa, nel giro di 4 anni saremmo stati capaci di stamparne una vera e propria. Così il 6 e 7 ottobre 2018 a Massa Lombarda abbiamo presentato al mondo Gaia, la prima casa realizzata con terra cruda locale, una piccolissima percentuale di calce, acqua e scarti della lavorazione del riso (paglia e lolla di riso), in classe A4 e senza necessità di riscaldamento. Addirittura dove abbiamo preso la terra per costruire Gaia si è formato un piccolo ecosistema: è nato un laghetto con i pe-

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stampa 3D

green building

Il team WASP

sci, i quali producono azoto e a loro volta alimentano un giardino verticale stampato con plastiche riciclate. Gaia è stato il nostro primo successo vero, la prima conferma che il processo si può fare. È protetta da un tetto, è lì ormai da 5 anni ed è stabile. MaterialiCasa: Guardando Gaia vengono in mente le vespe vasaie… M. Moretti: Sì. Abbiamo preso come esempio la vespa vasaia ed anche per questo ci chiamiamo Wasp. Diamo forma a ciò che si trova su un determinato territorio in base alle esigenze e alle materie prime presenti. Adesso stiamo lavorando in Nordamerica, in una zona con un terreno ricco di basalto, che sarà quindi il principale materiale che utilizzeremo per la costruzione. La nostra è una vespa vasaia meccanica controllata da un computer. Partendo dalle stampanti 3D di piccole dimensioni, abbiamo sviluppato quelle grandi, che possono arrivare anche a una decina di metri d’altezza. MaterialiCasa: Puoi descriverci queste stampanti 3D? M. Moretti: Nonostante la grandezza - l’ultima stampante realiz-

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Gaia Gaia

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stampa 3D

green building

zata potrebbe essere paragonata ad una gru impiegata nei cantieri - essendo controllate da un computer, garantiscono una precisione millimetrica tramite i sistemi di estrusione. Con la stampante 3D posso decidere dove e come depositare un determinato materiale e anche la sua quantità tramite una macchina. Il materiale che la stampante andrà a stampare poi potrà essere anche tritato e stampato di nuovo, utilizzando lo stesso prodotto. Le nostre stampanti sono continuo oggetto di evoluzione e sono anche il risultato di osservazioni. Si tratta di un sistema che è potenzialmente infinito come dimensioni perché è costituito da moduli. Quando si utilizza una stampante 3D si può estrudere calce, ma anche altri tipi di materiali. Noi abbiamo spostato la nostra ricerca sull’estrusione di materiali compositi, ovvero formati da più materiali con caratteristiche diverse. MaterialiCasa: Quali sono le principali differenze tra Gaia e Tecla, il in collaborazione con Mario Cucinella Architects? M. Moretti: Gaia è stata una ricerca prevalentemente di materiale. Per questa prima realizzazione avevamo stampato una forma tonda, molto semplice. Poi è arrivata la sfida di Tecla, dove abbiamo alzato enormemente l’asticella a livello tecnico (articolo nelle prossime pagine. NDR). Non è più un muro che sale ma è una forma a doppia cupola che si compenetra ed è stampata con due stampanti che lavorano in maniera collaborativa senza mai andare ad urtarsi. Stampanti molto più performanti, tecniche,

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stampa 3D

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avanzate. Di solito le cupole si fanno con le armature, noi ne abbiamo eretta una prevalentemente con terra stampata, riuscendo anche a terminare il progetto con un grande risultato estetico. È un progetto comunque provvisorio, che cambierà ancora. MaterialiCasa: Alla base del progetto c’è un forte credo sull’economia circolare, giusto? M. Moretti: Sviluppiamo processi di costruzione basati sui principi dell’economia circolare e della fabbricazione digitale. Il progetto è nato con autofinanziamento. È la nostra visione a generare il progetto, che si trasforma poi in prodotto, il quale a sua volta alimenta e finanzia la visione. Infine, la nostra visione promuove i prodotti stessi creando un circolo perfetto. Abbiamo sviluppato macchine fatte apposta per trasformare rifiuti in risorse. Tritare rifiuti e farne oggetto. MaterialiCasa: Avete incontrato delle problematiche nel vostro settore in Italia? M. Moretti: I principali problemi sono di natura normativa e burocratica. La casa stampata 3D, che è sperimentale, secondo la normativa è inaccettabile: non si possono fare esperimenti sulle case. È difficile uscire dalla sperimentazione perché ci sono normative molto restrittive che dovrebbero tenere più conto della velocità delle innovazioni. Le nostre case, tanto per dare l’idea, sono fatte di terra, paglia e sole. E in Italia terra e paglia vengono considerati rifiuti.

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MaterialiCasa: Quali sono, invece, i paesi più ricettivi attualmente? M. Moretti: In questo momento sicuramente Dubai, Emirati Arabi; con l’Expo 2020 questi paesi hanno avuto un boom per il nostro mercato. Contemporaneamente ci sarebbero migliaia di richieste alle quali non riusciamo a rispondere, in attesa di capire gli sviluppi della normativa. MaterialiCasa: Oltre all’edilizia, quali sono gli altri campi di azione in cui è attiva WASP? M. Moretti: Fare le cose in maniera digitale, quindi depositare la materia nella forma necessaria, può essere declinato in infiniti campi trasversali. Lavoriamo per il diritto al cibo, alla salute, all’energia, al lavoro e alla cultura. Un settore molto importante sul quale stiamo puntando è il medicale. La stampa 3D è particolarmente adatta per creare prodotti che si adattano perfettamente al corpo umano. La fabbricazione digitale coadiuvata dalla stampa 3D riguarda perciò tutti gli ambiti che possono aiutare l’uomo a provvedere alle proprie necessità e migliorare le proprie condizioni di vita. MaterialiCasa: Siete nati a Massa Lombarda, nell’entroterra romagnolo e siete arrivati a un livello internazionale. Come ci siete riusciti? M. Moretti: Tenere sempre alta la visione su un obiettivo così grande, così “irraggiungibile”, ci ha portato a fare dei passi, delle scelte apparentemente insostenibili per le grandi aziende. Abbiamo scoperto che invece generavano una economia ancora

più sana. È stata una sorpresa anche da parte nostra vedere che ci siamo riusciti. MaterialiCasa: Avete anche un e-commerce? Riuscite a vendere bene online prodotti così innovativi? M. Moretti: Sì. Chiaramente i prodotti di alta fascia servono più che altro per farci conoscere. Ma le macchine più piccole si vendono, i pezzi di ricambio anche. Sono cose innovative ma è anche vero che al momento prodotti come i nostri si trovano solo da noi. MaterialiCasa: Avete qualche altra case history per quanto riguarda il settore delle costruzioni? M. Moretti: In Germania abbiamo appena realizzato una casa/opera d’arte, “The House of Dust” la prima ed unica opera d’arte temporanea, vivibile e sostenibile interamente stampata in 3D a base di materiali naturali. È stato piacevole rappresentare l’Italia nel paese della meccanica. MaterialiCasa: Avete collaborato anche con il Burning Man, Festival, che si svolge ogni anno, dal 1991, presso Black Rock City, nel deserto del Nevada. Come è stata questa collaborazione? M. Moretti: È una delle iniziative più simili a noi: un gruppo di persone che si trovano in un posto e creano bellezza, servizi reciproci e poi se ne vanno e lasciano quel posto pulito come quando sono arrivati. Quindi, quando ci hanno chiesto di collaborare, per noi è stato un onore. Abbiamo fornito la stampante


per il “cuore” del Burning Man Temple, uno dei luoghi più significativi del festival. Gli elementi sono stati stampati in 3D con materiali bio plastici ricavati dal mais. MaterialiCasa: Può la tecnologia di stampa agevolare la bioedilizia? M. Moretti: Ci sono grossi interessi in questa direzione, quindi non è solo una cosa auspicabile ma anche possibile e gli obiettivi sono sempre più grandi. Impostare un altro modo di costruire anche con il concetto apparentemente tabù - il cui superamento implica diversi passaggi culturali - dell’impermanenza degli oggetti.

Perché una casa deve durare per sempre? Si potrebbe realmente costruire una casa che dura quando vogliamo, per riciclarla basterebbe togliere la protezione e lasciarla sciogliere. Come sarebbe un abitato che non lascia rovine? Questa è tutta innovazione che stiamo cercando di dimostrare sul campo. Una nuova edilizia deve essere per prima cosa non impattante per il territorio. Adesso stampiamo con l’ausilio della calce, ma andando avanti stiamo provando a fare stampe interamente in terra. La casa deve poter diventare di nuovo terra coltivabile. ✕

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materiali · terra cruda

green building

Ispirato metaforicamente a una delle città invisibili di Italo Calvino la città in continua costruzione - il nome TECLA evoca il forte legame tra passato da sinistra: Massimo Moretto e Mario Cucinella

Sita a Massa Lombarda (Ravenna), TECLA si propone come innovativo modello circolare di abitazione in cui confluiscono le ricerche sulle pratiche costruttive vernacolari, lo studio del clima e dei principi bioclimatici, l’uso di materiali naturali e locali. È un progetto a emissioni quasi zero: il suo involucro e l’utilizzo di un materiale totalmente locale ha permesso di ridurre sprechi e scarti. Questo e l'uso della terra cruda fanno di TECLA un esempio pionieristico di abitazione a basse emissioni di carbonio. Mario Cucinella Architects ha esplorato soluzioni abitative non soltanto in termini estetici forma-

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li ma studiando la forma dell’edificio in relazione al clima e alla latitudine. La composizione della miscela di terra risponde alle condizioni climatiche locali e il riempimento dell’involucro è parametricamente ottimizzato per bilanciare la massa termica, l'isolamento e la ventilazione a seconda delle necessità imposte dal clima. TECLA è una composizione di due elementi continui che attraverso un segno fluido e ininterrotto fino alle coperture culminano in due lucernari circolari che veicolano la luce zenitale. La forma peculiare, dalla geometria di insieme alle creste esterne, ha permesso l’equilibrio struttu-

rale della costruzione, sia durante la fase di stampa 3D dell’involucro che una volta completata la copertura, dando vita ad un design organico e visivamente coerente. Con un’area di circa 60 metri quadrati, accoglie una zona giorno con cucina e una zona notte con servizi annessi. Gli arredi, in parte stampati in terra locale assieme all’involucro e integrati nella struttura in terra cruda, e in parte studiati per essere riciclati o riutilizzati, rispecchiano la filosofia di modello circolare di abitazione. La ricerca tecnologica di WASP, specializzata nella stampa 3D di terra a Km0, ha portato alla tecnologia di stampa 3D collaborativa denominata Crane WASP, la


TECLA: abitazione in terra cruda stampata in 3D e futuro unendo la materia e lo spirito di antiche dimore senza tempo con il mondo della produzione tecnologica del XXI secolo. Nata da un progetto di Mario Cucinella - Fondatore e Direttore Creativo di Mario Cucinella Architects - e da una visione di Massimo Moretti - Fondatore di WASP -, TECLA risponde alla sempre più impellente emergenza climatica, al bisogno di abitazioni sostenibili a km 0 e al grande tema globale dell’emergenza abitativa cui si dovrà fare fronte, specie nei contesti di crisi generati ad esempio dalle grandi migrazioni o da catastrofi naturali.

Photo: Iago Corazza

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materiali · terra cruda

green building

prima al mondo modulare e multilivello progettata per costruire in maniera collaborativa opere edilizie. TECLA è dunque il primo modello innovativo di abitazione costruito

impiegando simultaneamente due bracci stampanti sincronizzati nell’ambito di una costruzione, il tutto grazie ad un software in grado di ottimizzare i movimenti evitan-

MC A - Mario Cucinella Architects Fondato nel 1992 a Parigi da Mario Cucinella, lo studio MC A -Mario Cucinella Architectsha oggi sede a Bologna e Milano ed è composto da oltre 100 professionisti. MC A è specializzato nella progettazione architettonica che integra strategie ambientali ed energetiche, avvalendosi di un dipartimento di R&D interno, che indaga i temi della sostenibilità secondo un approccio olistico. Lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa del Nord e Centrale, Medio Oriente e Sud America. MC A ha in corso di progettazione e/o costruzione circa una cinquantina di progetti. Fra i quali: il nuovo Centro direzionale Unipol, Il Progetto residenziale e ad uso misto SeiMilano; il Museo Etrusco Fondazione Rovati, il nuovo Polo chirurgico e delle urgenze dell’Ospedale San Raffaele, tutti a Milano. E’ inoltre in corso il progetto del Polo Universitario della Valle D’Aosta ad Aosta e due torri ad uso residenziale e uffici “Viertel Zwei” a Vienna, due progetti residenziali a Tirana e vari progetti privati nel Middleeast. Nel 2015 Mario Cucinella ha fondato SOS - School of Sustainability, un centro di formazione post laurea per creare figure

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«Ci piace pensare che TECLA sia l’inizio di una nuova storia: sarebbe veramente straordinario dar forma al futuro attraverso la trasformazione di questa materia antica con le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi. L’estetica di questa casa è il risultato di uno sforzo tecnico e di materia, non è stato un approccio solo di natura estetica. E’ una forma onesta, una forma sincera.» Mario Cucinella - Fondatore e Direttore Creativo di Mario Cucinella Architects

professionali nel campo della sostenibilità. SOS collabora in sinergia con MC A. Nel 2018 è stato lanciato MC D - Mario Cucinella Design specializzato sul tema del riciclo e dell’economia circolare con all’attivo numerose collaborazioni con le più note aziende del Made in Italy.

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materiali · terra cruda

green building

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TECLA - Technology and Clay Modello di abitazione ecosostenibile stampato in 3D in terra cruda locale, Massa Lombarda (Ravenna) • Mario Cucinella Architects: Progetto Architettonico e Arredi • WASP: Progetto Tecnologia Stampa 3D Collaborativa Partner di TECLA: • Partner Istituzionale: Comune di Massa Lombarda, Ravenna In collaborazione con: • SOS - School of Sustainability: Ricerca di Ecosostenibilità • Capoferri Serramenti: Serramenti • Cefla: Soluzioni Elettriche • Frassinago: Progetto di Allestimento del Verde • Imola Legno: Finiture in Legno • Lucifero’s: Progetto di Illuminazione • Mapei: Ottimizzazione Miscela Involucro in Fase di Stampa 3D • Milan Ingegneria: Ottimizzazione Geometria Costruttiva per Struttura Auto-Portante • Officine Tamborrino: Sedute di Cartone Riciclato • Orange Fiber: Tessuti di Arredo • Primat: Pavimentazione in Terra Cruda • Rice House: Bio-Materiali Termoisolanti Involucro, provenienti dagli scarti della coltivazione del riso - lolla di riso e paglia di riso • Saib: Tavolo su Misura in Legno Riciclato • Ter Costruzioni: Impresa di Costruzione con WASP


do collisioni e garantendo l’operatività in simultanea. Il sistema viene configurato in base alle esigenze di progetto e definisce la struttura di un cantiere sicuro ed efficiente. Ogni unità stampante ha

una superficie di stampa pari a 50 metri quadrati e rende quindi possibile la costruzione di moduli abitativi indipendenti, in pochi giorni. L’involucro di TECLA può essere sintetizzato in: 200 ore di

stampa, 7000 codici macchina (G-code), 350 strati di 12 mm, 150 km di estrusione, 60 metri cubi di materiali naturali per un consumo medio minore di 6 kW. ✕

WASP - World’s Advanced Saving Project WASP - World's Advanced Saving Project è un’azienda leader nel settore della stampa 3D fondata da Massimo Moretti nel 2012. Ispirato dalla vespa vasaia, il progetto WASP intende realizzare costruzioni con materiali naturali locali e a costo tendente a zero. L’azienda è da sempre conosciuta per le stampanti 3D Delta WASP adattabili a tutti i bisogni, dalle piccole alle grandi dimensioni, con una linea di prodotto interamente dedicata all’Industria 4.0. Il principale obiettivo aziendale è fornire effettivi benefici all’uomo attraverso l’innovazione tecnologica e la ricerca. Nel 2015 WASP ha presentato Big Delta WASP 12 metri, la più grande stampante 3D al mondo, con l’obiettivo di costruire moduli abitativi attraverso miscele naturali. Nel 2018 WASP ha lanciato Crane WASP, un’innovativa tecnologia sviluppata per stampare eco-distretti direttamente sul sito a minimo impatto ambientale. Tra i principali progetti di WASP in ambito architettonico si annoverano Gaia (2018), la prima casa stampata in 3D in terra cruda, realizzata attraverso Crane WASP; il muro stampato in 3D con scala integrata in collaborazione con IAAC (2019); Conifera-COS per Milano Design Week 2019 e le Teardrops per Burning Man 2018, entrambe progettate da Arthur Mamou-Mani; Trabeculae Pavilion in collaborazione con il Politecnico di Milano; la scenografia di Fra Diavolo per il Teatro dell’Opera di Roma. Nel dicembre 2018 il Financial Times ha inserito WASP tra i 100 Digital Champions europei.

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fotoNEWS

Active Surface™ di Iris Ceramica Group al Padiglione Italia de La Biennale di Venezia Lo scorso 22 maggio ha aperto i battenti la 17. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia

www.MaterialiCasa.com -

DAILY NEWS:

facebook.com/MaterialiCasa

twitter.com/MaterialiCasa

a tema How will we live together? con la curatela di Hashim Sarkis.

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La manifestazione, che rimarrà rimarrà

Ceramica Group come Main Sponsor

dall’architetto Alessandro Melis che pone

aperta al pubblico fino al prossimo

del Padiglione Italia intitolato “Comunità

al centro del dibattito la crisi legata al

21 novembre, vede protagonista Iris

Resilienti”: un progetto concepito

cambiamento climatico.


fotoNEWS La distintiva proposta curatoriale illustra

ambienti urbani più a misura d’uomo”,

così un’installazione attiva e operosa,

quanto l’architettura di oggi, uscita

spiega Federica Minozzi, Amministratore

capace di abbattere lo smog e di ridurre

da una sfera di ricerca estetica, sia

Delegato di Iris Ceramica Group.

conseguentemente la diffusione di

impegnata a trovare soluzioni, sempre

Cyberwall è infatti un muro imponente,

agenti microbici portati dal particolato

più qualificate e interconnesse, alle

realizzato con le superfici ceramiche

aereo; proprietà che, oggi più che mai,

problematiche sociali ed ambientali del

Active nel grande formato

rispondono in modo tempestivo ed

nostro vivere quotidiano.

300x150 cm, che diventa luogo di

efficiente alle nuove necessità imposte

Il lavoro di indagine trova espressione

incontro tra Arti Industriali e Creative e

dalla pandemia e ai sempre più elevati

in una mostra-laboratorio d’ispirazione

un’icona di sostenibilità grazie all’impiego

livelli di sanificazione richiesti.

cyberpunk, all’interno di un inedito spazio

dei materiali di Iris Ceramica Group,

Dal punto di vista artistico, l’installazione

a impatto CO2 quasi zero.

contraddistinti da proprietà antibatteriche

Cyberwall si caratterizza per i disegni

“È in questo contesto che la

e antivirali con una efficacia di oltre il

e le composizioni grafiche ideate dalla

sponsorizzazione del Padiglione Italia

99%.

mano del curatore, il quale ha voluto

2021, attraverso anche l’installazione

Le “Active SurfacesTM”, testate secondo

sperimentare la tecnica innovativa

Cyberwall, muro che abbatte lo smog

norme ISO e coperte da brevetti, sono

“Design Your Slabs” di Iris Ceramica

e riduce la diffusione di virus e batteri,

inoltre in grado di degradare gli agenti

Group, che offre la possibilità di

assume per Iris Ceramica Group una

inquinanti e le particelle odorigene, oltre

personalizzare, con qualsiasi tipologia

forte valenza virtuosa: segnare la strada

ad essere auto-pulenti.

di immagine o illustrazione, il materiale

verso lo studio e la produzione di materiali

Grazie all’utilizzo di queste peculiari lastre

ceramico.

lungimiranti per rendere gli

in gres porcellanato, il Cyberwall diventa

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materiali · canapa&calce

green building

Gilberto Barcella

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Canapa e calce. Dalla bioedilizia alla neoedilizia

l'opinione di Gilberto Barcella

Il comparto industriale più inquinante è l’edilizia: produce il 40% dei gas serra a causa dell'utilizzo di materiali per l'involucro produttori di CO2 e a bassa efficienza energetica. Fino ad oggi costruire a livello industriale con materiali a impatto negativo di CO2 era praticamente impossibile. La canapa invece è già disponibile in diverse soluzioni industrializzate ad alta efficienza energetica, facilmente fruibili e competitive. "In termini di prestazioni ambientali la canapa cresce velocemente: in soli 4 mesi un ettaro coltivato produce circa 12 tonnellate di questa pianta che, attraverso il processo della fotosintesi, assorbe anidride carbonica rilasciando ossigeno e immagazzinando carbonio in quantità pari alla produzione di 4 anni di un bosco delle medesime dimensioni. Diversi studi europei hanno attestato che i biocompositi in canapa e calce sottraggono e immagazzinano nell’involucro delle case da 20 a 60 kg di CO2 per 1

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materiali · canapa&calce

green building

Case di Luce

mc d’impasto a seconda dei cicli di produzione e delle densità. Sono mappati nel protocollo per la certificazione degli edifici LEED e rispondono ai Criteri Minimi Ambientali (CAM) stabiliti dal Ministero dell’Ambiente. Dal 2011 ad oggi in Italia sono stati costruiti e ristrutturati edifici per un totale di circa 500 inquilini. La loro edificazione è equivalsa alla piantumazione di circa 680 ettari di bosco (pari a circa 95 campi da calcio) e la conseguente sottrazione dall’atmosfera di circa 1700 tonnellate di CO2. Il condominio “Case di Luce”, realizzato nel Comune di Bisceglie dalla Pedone Wr con i bio-

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compositi in canapa e calce, è stato premiato con il Cubo di Platino CasaClima2017 e ha vinto la categoria Energy and Hot Climates del Green Building Solution Award 2016. Costruire con biocompositi in canapa consente di avere delle ottime prestazioni termotecniche, regolando ed isolando dalle temperature esterne, mantenendo il calore all’interno in inverno e proteggendo dal caldo esterno in estate. Inoltre la canapa, come il legno e la paglia, promette di diminuire quasi a zero le emissioni indirette. Grazie alla particolare struttura delle fibre, la canapa riesce poi a inglobale molto più vapore ac-

queo di altri materiali naturali, regolando il livello di umidità interna e gli sbalzi di temperatura. I mattoni sono anche ignifughi, perché la canapa a contatto con la calce si mineralizza e diventa pure inattaccabile da muffe, batteri e roditori, riducendo quindi anche la necessità di interventi manutentivi. Un esempio sono le grotte di Ellora in India, Patrimonio dell’Umanità Unesco, un complesso di 34 “edifici sacri” realizzati tra il V ed il X secolo d.C.. Considerato il clima del luogo, stupisce l’ottimo stato di conservazione dei suoi affreschi, reso possibile proprio dall’utilizzo di un mix di canapa, calce e argilla. L'esperienza che ha coronato i no-


stri otto anni di ricerca e sviluppo è stata quella effettuata sull’isola di Torcello (Venezia), nell’unico fabbricato rimanente dell’ex complesso monumentale della abbazia di San Tommaso dei Borgognoni, la vecchia sacrestia. Per ovviare a problematiche di condensa e umidità date da un precedente rifacimento con materiali di ultima generazione, siamo intervenuti intonacando internamente con sei centimetri di calce e canapa a bassa densità, più un secondo intonaco

di calce e canapa esterno per rifare la facciata. Durante l’opera di restauro, nel quarto quadrimestre del 2018, c’è stata la quinta esondazione più violenta di sempre a Venezia. I nostri materiali e i muri sono stati sommersi dall’acqua per tempo. Lo stesso fenomeno si è verificato nuovamente a fine 2019, con l’acqua del mare al livello dei davanzali delle finestre. In entrambi i casi, non sono stati riportati danni". ✕

Isola di Torcello

Gilberto Barcella è il maggiore esperto di canapa e calce in Italia e tra i maggiori esperti in Europa. Nasce a Bergamo nel 1976 da una famiglia che si occupava di edilizia. Diplomato perito industriale, inizia la carriera in qualità di perito industriale come assistente tecnico di cantiere. Nel maggio 2003, a 27 anni ,fonda la sua azienda, la Barcella Sas. Nel 2006 decide di concedersi una pausa dal mondo dell’edilizia e si prende un anno sabbatico durante il quale lavora su sé stesso e frequenta diversi corsi di formazione. Riparte con il settore edile affrontando la crisi post 2008. Nel 2010 incontra Paolo Ronchetti, oggi Direttore commerciale e marketing di Tecnocanapa. Nel 2011 cominciano a collaborare al progetto Equilibrium, mettendo a punto soluzioni di fornitura e posa di murature e isolamenti in canapa e calce. Dopo circa due mesi a Casatenovo costruiscono la prima casa in canapa e calce in Italia. Da allora sono passati nove anni e oltre 500 cantieri. In Francia consegue l’abilitazione di categoria come costruttore, presso l’associazione “Costruire en Chanvre”. Dal 2018 svolge la funzione di Manager dell’area Tecnico-Commerciale e dell’area Ricerca e Sviluppo per la Senini srl di Montichiari. In parallelo tiene corsi di aggiornamento presso gli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri in tutta Italia, collabora con il Politecnico di Milano tenendo seminari e dando supporto per ricerche e approfondimenti grazie al suo lavoro di ricerca e sviluppo ed è stato relatore in diversi corsi tenuti dall’Associazione Italiana di Architettura Biologica. Ha partecipato ad eventi e corsi della International Building Association con Steve Allin, uno dei pionieri della canapa e calce. È autore del libro "Canapa e Calce", 2021 Dario Flaccovio Editore.

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residenziale

green building

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Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com


Sunoo Temple House: incontro tra uomo, ambiente e spiritualità Una casa con un tempio privato nel giardino e un tetto verde che diviene parte del paesaggio naturale, un luogo nel quale la relazione tra l’uomo, la spiritualità e l’ambiente è ridefinita armonicamente: è Sunoo Temple House, il risultato di due anni di lavoro a firma

dell’architetto internazionale Saket Sethi, di Saket Sethi Design & Archilogics Design. Sunoo Temple House è un prototipo di casa nel quale è possibile produrre il proprio cibo e generare l’energia necessaria per coprire i consumi.

L’edificio si trova nella periferia di Mumbai, circondato da risaie e con un giardino non sul tetto, ma come tetto. Con i suoi rampicanti sviluppati tutt’intorno all’edificio come tende, Sunoo Temple House è un contesto residenziale in cui la na-

photo credit architecture: Fabien Charuau photo credit interiors: Sagar Padwal

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residenziale

green building

tura contribuisce al comfort interno: il giardino, ad esempio, consente di mantenere la temperatura sempre piacevole, anche durante i giorni più caldi. A pochi passi di distanza si er-

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ge l’originale tempio dalla forma ovale, con una struttura interna a spirale che richiama il concetto dell’indivisibilità. La superficie esterna, ispirata ai colori delle galassie, è realizzata con mosaico Bisazza.

Gli ambienti della casa sono impreziositi da manufatti provenienti da viaggi condotti tra l’Italia e Bali e antichità già in possesso del cliente. Gli arredi dal design contemporaneo convivono armoniosamen-


•SAKE SETHI• È il fondatore e direttore di Archilogics, un collettivo di designer con sede a Mumbai, Barcellona e presto anche a Milano. È l’unico architetto indiano a condurre due show televisivi simultaneamente: “Luxe Interiors” di NDTV GoodTimes e la seconda stagione dello show di makeover “Design HQ”, di Fox Life. Facendo incontrare in un unico linguaggio l’estetica e la cultura indiana, Saket Sethi trasforma ogni ambiente in un dialogo tra il mondo materiale e quello spirituale. Saket è laureato in Architettura presso la Woodbury University, LA; ha studiato Digital Design alla UC Berkeley e Interior Design alla NYU. Ha fatto tirocini con Eric Owen Moss, Frederick Gibson e KMD Architects.

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residenziale

green building

te con mobili d’antan riportati a nuova vita, nel rispetto della filosofia sostenibile che ha guidato l’intero progetto e del concetto di upcycling. Non mancano elementi creati su misura, come il tavolo da pranzo concepito da Saket Sethi appositamente per Sunoo Temple House usando componenti metallici tagliati a laser, come pezzi di un puzzle che si incontrano in un incastro perfetto. Ogni elemento all’interno della casa è studiato per rivelarne una parte del carattere, senza che esso sovrasti l’atmosfera dettata dal paesaggio circostante. Il progetto ha segnato l’inizio di una lunga serie di case green per Sethi, che racconta: “Dobbiamo tutti iniziare ad ascoltare la natura, in qualsiasi modo possiamo. Anche con un piccolo appezzamento di terra, vivere in modo sostenibile è una strada possibile”. ✕

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residenze smart

green building

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La spiccata vocazione ecologica e sociale è la caratteristica che ha valso alle Residenze Smart di Lainate la conquista di “sette stelle” certificate dal Politecnico di Milano, all’interno del protocollo “Condominio sette stelle”. Il complesso è costituito da 6 palazzine composte ognuna da 3

piani fuori terra con circa 15 alloggi ciascuna, in un contesto di 15.000 m2 di terreno. Il risparmio energetico è garantito dalle numerose soluzioni tecniche adottate. Per la realizzazione di queste residenze Mapei ha fornito i prodotti per l’isolamento termico a cappotto e le finiture murali.

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L’isolamento termico delle facciate

L’isolamento termico delle facciate del complesso condominiale è stato realizzato utilizzando il sistema per esterno a cappotto MAPETHERM. Oltre a fornire un’efficace rispo-


Residenze Smart, Lainate

www.mapei.it Courtesy of Realtà Mapei

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residenze smart

green building

•PROGETTO• • Periodo di costruzione: 2017-2018 • Anno d’intervento: 2018 • Intervento Mapei: fornitura di prodotti per la realizzazione del cappotto in facciata e la finitura delle superfici • Committente: Abitare Smart • Progettista: arch. Claudio Fazzin • Direzione Lavori: arch. Cavagna • Impresa Esecutrice: Sme/ Valfin • Distributore: I Colori Del Lago Srl, Paratico (BS) • Foto: Fiammetta Regis • Coordinamento Mapei: Riccardo Berta, Giordano Bracchi, Luigi Senatore, Alessio Risso (Mapei SpA) Prodotti utilizzati:

• Sistema di isolamento a cappotto: Mapetherm AR1 GG, Mapetherm Net • Finiture murali: Quarzolite Base Coat, Elastocolor Tonachino Plus sta alla riduzione dei consumi per le nuove abitazioni, rappresenta la soluzione più vantaggiosa per l’immediato miglioramento delle prestazioni energetiche di un edificio esistente. Inoltre, la versatilità del sistema permette anche l’applicazione di rivestimenti in pietra naturale o ceramici, in particolare dei grandi formati a spessore sottile. La malta cementizia monocomponente MAPETHERM AR1 GG, scelta in colore grigio, è stata utilizzata per l’incollaggio e la rasatura dei pannelli termoisolanti. Grazie all’elevata tissotropia, questa malta può essere applicata in verticale senza colare e senza lasciare scivolare i pannelli isolanti, anche se di grosse dimensioni. Per le operazioni di rasatura è stata utilizzata anche MAPETHERM NET, rete in fibra di vetro resistente agli alcali, idonea all’esecuzione

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di rasature armate. Le superfici sono state poi trattate con il fondo acrilico pigmentato e uniformante QUARZOLITE BASE COAT, utilizzato in questo caso anche come promotore di adesione. La finitura delle superfici è stata eseguita

con ELASTOCOLOR TONACHINO PLUS, rivestimento elastomerico fibrorinforzato in grado di seguire e assorbire piccole deformazioni del supporto grazie alla sua elevata elasticità anche a bassa temperatura. Le fibre contenute al suo

interno, inoltre, creano una matrice intrecciata di rinforzo, tipo “tessuto non tessuto”, in grado di sopportare le deformazioni del rivestimento mascherando eventuali micro crepe della finitura. ✕

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ufficio biofilico

green building

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Nell’ufficio biofilico del futuro, lavoro e natura dialogano armonicamente in un’architettura organi-

ca e orizzontale in ascolto del contesto che la ospita. Su questa base nasce il visionario

progetto voluto dalla piattaforma indipendente Europa Risorse, che già prima della pandemia aveva in-

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A Milano, l’ufficio biofilico firmato Kengo Kuma tuito la necessità di dare vita ad uno spazio di lavoro a misura d’uomo, nel completo rispetto della

natura e perfettamente integrato e modellato nell’ambiente. L’imponente cantiere di Welcome,

feeling at work, situato a Milano nella zona del Parco Lambro, verrà completato nel 2024 e permetterà all’individuo di accedere ai più sofisticati requisiti tecnologici e digitali, ma anche a efficaci misure per proteggere le persone da future pandemie. L’ambizioso progetto, finanziato da un fondo gestito da PineBridge Benson Elliot, vuole essere tra i più sostenibili mai realizzati e si pone come un passo avanti nell’architettura e nella concezione del lavoro, coniugando benessere della persona e rispetto dell’ambiente. A progettare e realizzare l’ufficio biofilico del futuro è Kengo Kuma and Associates, indiscusso interprete mondiale dell’architettura organica, che da sempre propone costruzioni che si fondono nel contesto, utilizzando materiali naturali e innovativi, motivo per cui il celebre studio è stato scelto dalla committenza. “Milano è una città che presenta un connubio unico ed entusiasmante di modernità e tradizione dal punto di vista dell’arte, dell’architettura e dell’artigianalità e ciò la rende il posto ideale dove realizzare il nostro lavoro. Grazie alla maestria artigiana italiana, è possibile raggiungere un livello qualitativo elevato attraverso un approccio organico al design e alla progettazione del legno” commenta Kuma.

Renders: ® Kengo Kuma and Associates | ®Luxigon

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ufficio biofilico

green building

Welcome sorgerà precisamente nell’ex area Rizzoli, zona industriale vissuta nel passato ed oggi abbandonata, con l’intento di riqualificare l’intera zona e di diventare un catalizzatore capa-

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ce di riunire persone e natura, per ottenere una migliore qualità di vita e di lavoro. Uffici, auditorium, spazi di co-working, hall riservate agli incontri di lavoro, ma anche ristoranti e lounge,

negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per eventi temporanei e mostre. Dentro e fuori, pubblico e privato, lavoro e tempo libero si fondono, collegati da un filo ver-


•KENGO KUMA• Con sedi a Tokyo e Parigi, lo Studio nasce nel 1990. Ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello internazionale per la sua qualità di progettazione, che riesce a ottenere armonia con l’ambiente circostante e include dettagli artigianali sofisticati. Alcuni dei più celebri progetti culturali e pubblici completati recentemente sono l’Odunpazari Modern Museum in Turchia, il museo V&A Dundee in Scozia e lo stadio nazionale di Tokyo, in Giappone.

de che permea tutto il progetto: la Piazza, ricca di vegetazione e circondata da morbide colline; le Corti open air, destinate al lavoro informale e agli incontri; le Terrazze, concepite come estensioni degli spazi esterni, che ospiteranno orti, giardini fioriti, camminamenti; le Serre, che si declineranno come luoghi speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago, luoghi per le mani e per la mente. Non una barriera né un monumento, ma un luogo accessibile e permeabile in ogni direzione. Welcome è creazione e lavoro, incontro, scambio, benessere delle persone e benessere del pianeta, che anticipa la città del futuro, green, iperconnessa, al servizio della conoscenza e delle persone. “Welcome, feeling at work è un progetto che prevede l’uso di elementi organici e naturali che stimolano i nostri sensi e assecondano la nostra tendenza a trovare comfort e ispirazione nei contesti naturali. Si tratta di uno spazio architettonico completamente integrato con la vegetazione e realizzato in materiali organici - racconta Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Asso-

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ufficio biofilico

green building

ciates, designer di Welcome, feeling at work. “Un approccio urbano biofilico riporta vita in città. Sarà l’avvio di una nuova era in cui l’architettura green interviene per ridefinire l’orizzonte urbano, incrementare la qualità dello spazio cittadino e migliorare le attività pubbliche dell’area. Si favorisce così creatività e innovazione

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nella vita lavorativa e non solo. Gli elementi naturali nell’architettura, come vegetazione, luce, aria e legno stimolano i sensi e fanno la differenza sul posto di lavoro, sullo stile di vita e migliorano la salute fisica e mentale, oltre che la produttività. La sostenibilità è il tema principale del nostro futuro e una responsabilità sociale per qualsiasi settore e

società. Welcome offre un modello di ambiente di lavoro che promuove l’innovazione aziendale a favore della sostenibilità”. Zero emissioni CO2, energie rinnovabili, controllo dei consumi, recupero dell’acqua, il verde e le specie endemiche come parte integrante del progetto architettonico, scala umana e sensoriale sono solo al-


cuni degli elementi che andranno a caratterizzare Welcome. Un progetto connettivo tra le varie entità urbane adiacenti e il paesaggio, che contrappone alla verticalità esistente l’accessibilità e la permeabilità, e si propone di rigenerare un contesto ad oggi ritenuto periferico. Oltre 50.000 metri quadri di GLA,

strutturati in sei corpi inondati di luce naturale e flessibili, stratificati, ruotati e intrecciati tra loro, che digradano come anfiteatri naturali verso il Parco. La struttura di Welcome vede l’utilizzo di tre materiali d’elezione, coniugati in maniera sinergica per generare un’architettura naturale e contemporanea: calcestruzzo per

le fondamenta e l’interrato, che fuori terra lascia la scena ad acciaio e legno. Il sistema di generazione di energia per il riscaldamento e il raffreddamento insieme all’importante utilizzo di panelli fotovoltaici permetteranno di raggiungere la massima sostenibilità dell’intervento, realizzando un progetto che anticipa il futuro degli spazi di lavoro post COVID19. Salute e benessere delle persone con target di certificazione Well Platinum, efficienza energetica Leed Platinum, rispetto delle linee guida anti COVID19 (Ashrae, Rheva, Aicarr e Rapporto ISS), circolarità nei materiali da costruzione e nel loro utilizzo, nessun combustibile fossile, resilienza ai cambiamenti climatici per un futuro clima-neutro: è su questi pilastri che Welcome si propone come il più avanzato intervento ecologico in Europa. ✕

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residenziale

green building

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Quotidianamente... www.MaterialiCasa.com


Casa Puntara: architettura organica con materiali naturali A Casa Puntara la modernità incontra gli elementi tipici dell’architettura mediterranea in un connubio di design e tradizione. La villa, situata nella periferia di Ragusa e progettata dallo studio dell’architetto Vincenzo Leggio, si contraddistingue per uno sviluppo su tre piani fuoriterra sfalsati tra

di loro, che godono di tre viste differenti. “Nel progetto - spiega l’architetto Leggio - i volumi sono configurati da forme essenziali, lo spazio è dilatato attraverso l’uso di piani e superfici e gli interni sono studiati per essere semplici e funzionali, reinterpretando gli elementi della tradizione e conservando le identità

culturali e sociali del sito.” La pietra bianca lavorata a spacco, tipica del territorio ibleo, le superfici intonacate di bianco, le grandi vetrate, i pannelli frangisole scorrevoli realizzati con profili in Rhinowood™ di sezioni diverse si armonizzano perfet-

www.ravaiolilegnami.com Photo credit: Paolo Riolzi

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residenziale

green building

tamente con la vegetazione caratteristica della macchia mediterranea del giardino. “Siamo sensibili al ruolo dei dettagli e dei materiali, che vengo-

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no selezionati con cura - prosegue Leggio - Il carattere unico di pietra, cemento, legno e vetro viene maggiormente definito attraverso l’uso della luce. Vogliamo un’architettura che interagisca con l’ambiente cir-

costante, sensibile alle relazioni che intervengono tra lo spazio antropico e lo spazio naturale, attenta alla geo-morfologia del sito e al rispetto dell’ambiente circostante”. ✕


•FOCUS PRODOTTO• Rhinowood™, distribuito da Ravaioli Legnami, trova in questo progetto un ambito ideale che ne esalta la venatura evidente e lo inserisce in maniera perfetta nell’ambiente circostante. Un materiale innovativo ottenuto da Pino Radiata di origine sudafricana, che si caratterizza per i suoi toni caldi e che unisce all’estetica grande stabilità dimensionale ed estrema resistenza grazie al processo produttivo brevettato a cui è sottoposto, che consiste in un trattamento termico seguito dall’impregnazione a pressione con un mix di cere naturali. Un legno che a fine processo raddoppia la sua densità divenendo incredibilmente resistente ad ammaccature, graffi e danni in superficie.

•VINCENZO LEGGIO• Vincenzo Leggio Architetto è uno studio di architettura di Ragusa specializzato in progettazione architettonica e design di interni. I progetti interessano sia l’elemento di arredo di piccole dimensioni, sia la progettazione o ristrutturazione di una casa, di un ufficio o di un’attività commerciale. Attraverso le partnership instaurate nel tempo, il team dello Studio è preparato a seguire il progetto in tutte le sue fasi, dal concept progettuale fino alla sua completa realizzazione, supervisionando ogni dettaglio esecutivo.

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riqualificazione

green building

54 MaterialiCasa magazine 2/2021

Nel corso degli ultimi decenni, la città balneare di Jesolo ha ospitato alcuni dei più importanti studi di architettura italiani e internazionali.

Gli interventi realizzati per adeguare il contesto urbano alle logiche del turismo di massa si sono concentrati in particolare sulla riqualificazione di numerose strutture

e aree cittadine, dagli hotel di lusso al residence sul lungomare, dal polmone verde alla bioedilizia, dai grattaceli alle nuove aree commerciali.


Un progetto all’avanguardia per una Jesolo in trasformazione La spinta all’innovazione si è così fusa con l’identità di una città attenta al cambio degli stili di vita e ai principi di sostenibilità e qualità ambientale.

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In questo sviluppo edilizio si inserisce il progetto del Residence Podium, una residenza collettiva dal design attuale, firmato dallo studio

Elesticospa +3 e promosso da Numeria sgr, alla cui realizzazione ha contribuito Impertek fornendo i supporti Balance della linea Pedestal Line.

www.impertek.it

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riqualificazione

green building

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•FOCUS PRODOTTO• La famiglia Balance fa parte di PEDESTAL LINE, un sistema completamente modulare di supporti e accessori per pavimenti flottanti, capace di evolversi in base alle esigenze di progettazione, di semplificare acquisto e stoccaggio dei prodotti e di adattarsi alle problematiche della posa direttamente in cantiere. Pedestal Line si arricchisce con il recente lancio di Balance Pro, il prodotto più versatile e completo sul mercato. Il rivoluzionario sistema “All in one” è in grado di soddisfare ogni esigenza di posa con 14 referenze, di coprire altezze da 25 a 1025 mm, di regolare automaticamente la pendenza e di settare la testa dall’altro grazie a TOPKEY.

Il concept

Sostenibilità ambientale

Podium è situato prospicente la piazzetta Carducci tra le centralissime via Bafile e via Aquileia, è immerso nel verde e si trova a pochi metri dal lungomare di Jesolo, una delle località balneari più ambite e frequentate del Nord Italia. Questo progetto dal design unico, si inserisce perfettamente nel contesto che lo circonda abbandonando la tradizionale forma compatta del volume. La parte commerciale si sviluppa tutta al piano terra, di forma rettangolare, che genera un vuoto nel volume in cui si inseriscono le zone comuni, mentre la parte residenziale si estende ai piani superiori, dal primo all’ottavo, disposti in forma arcuata per ottimizzare l’orientamento delle zone giorno a sud-ovest e sfruttare la ventilazione naturale. Legato all’ambiente, tra mare, laguna e pineta, ne rispetta le caratteristiche grazie al massimo risparmio energetico che solo una costruzione in classe “A” riesce a raggiungere. L’idea architettonica richiama i filari dei vigneti tipici delle zone del basso Piave mentre la finitura esterna è caratterizzata da un mosaico di piastrelle che con gli stucchi richiamano i colori del mare creando combinazioni cangianti e sfumature tra i piani.

Il risparmio energetico è un tema importante a livello globale, che si ritrova nell’esigenza sempre più pressante di diminuire le emissioni in atmosfera e ridurre l’impatto ambientale. L’obiettivo del progetto del Residence Podium è di fornire al cliente finale un’unità immobiliare a basso consumo energetico, grazie all’utilizzo di materiali isolanti e di serramenti ad alta prestazione termica, eliminazione e cura di tutti i ponti termici, scelta di tipologie impiantistiche in grado di garantire alti rendimenti e bassi consumi. Altrettanta importanza riveste la scelta di puntare allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili (pompe di calore e impianto fotovoltaico) per ridurre l’impatto ambientale.

L’intervento di Impertek Il progetto ha visto il coinvolgimento di Impertek per la fornitura di tutti i prodotti della gamma Balance: partendo dalla linea più sottile PrimeUp, regolabile da 10 a 25 mm - un’escursione tra le più basse nel mercato -, fino ad arrivare ai supporti XL con un’altezza di ben 392 mm. Con un impiego di più di 20.000 supporti i progettisti hanno potuto apprezzare la grande flessibilità che caratterizza il sistema Impertek: sono stati posati diversi ma-


teriali nei vari ambienti dell’edificio: per le terrazze private degli appartamenti e delle parti comuni sono state scelte superfici in gres porcellanato, mentre per il solarium e la zona piscina si è preferito utilizzare un decking in grado di valorizzare tutta l’ampia superficie dedicata alla zona relax. ✕

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58

MaterialiCasa magazine 2/2021

centro di formazione

green building


Una Casa del Grano tra le campagne dello Jutland Spicca con tonalità calde e delicate tra i campi dorati del comune danese di Hjørring, nello Jutland Settentrionale, in perfetta armonia col paesaggio circostante. È la Kornets Hus, o Casa del Grano, progettata dallo studio di architettura norvegese Reiulf

Ramstad Arkitekter (RRA) che, mixando tra tradizione e contemporaneità, ha riprodotto una struttura evocativa della cultura popolare celebrando il ricco patrimonio agricolo della regione scandinava. Il nuovo centro si ispira infatti alle forme degli antichi forni dei panet-

tieri e vuole essere d’ispirazione a visitatori locali, studenti e turisti, offrendo un luogo d’apprendimento pratico dove condividere ricette tradizionali, modalità di lavorazione antiche, ma anche nuove sperimentazioni. Con una pianta a forma di L cir-

www.santanselmo.it

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centro di formazione

green building

•I PROGETTISTI• Reiulf Ramstad Arkitekter (RRA) è uno studio norvegese di architettura, paesaggismo e design con sede a Oslo. Fondata da Reiulf Ramstad, l’azienda vanta uno staff di 16 professionisti del settore. Reiulf Ramstad è conosciuto a livello internazionale per il suo lavoro in Norvegia, con clienti come Husbanken e Oslo Sporveier. I progetti di RRA spaziano dal residenziale privato alle grandi opere civiche, come scuole, ristoranti, stazioni di trasporto pubblico, musei e percorsi turistici. Utilizzando materiali biomimetici e naturali, l’obiettivo principale è creare edifici unici derivati dal pensiero logico e da un processo decisionale sostenibile.

condata da un ampio giardino, la Kornets Hus si sviluppa accanto a una fattoria e un panificio esistenti, ed è il risultato di un’approfondita ricerca architettonica in linea con la tradizione costrutti-

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va locale e il contesto naturalistico. Gli spazi per la didattica, per le mostre tematiche e i laboratori sono posizionati alle due estremità del suggestivo edificio, sotto due svettanti pozzi luminosi che richiamano

le antiche fornaci e forniscono alle aule una grande quantità di luce naturale. Nel cuore dell’edificio gli spazi pubblici si posizionano intorno a un grande forno. Le ampie vetrate


che partono da terra e raggiungono il soffitto fanno da cornice a una splendida vista sulla distesa di campi di grano che può essere apprezzata anche dalla terrazza dell’edificio. ✕

•FOCUS PRODOTTO• Kornets Hus è totalmente rivestita con Pantheon Nordic Red (o SK1N Terra) a forma di U di Fornace S.Anselmo, punto di riferimento a livello internazionale nel mercato del facciavista. Il prodotto, che riveste completamente sia le pareti, sia il tetto dell’edificio con tavelle dalla calda tonalità dorata, è caratterizzato dal fascino senza tempo della terracotta mescolato alle tecniche ceramiche e colorazioni contemporanee. Pantheon Nordic Red è una soluzione che permette di spaziare con la creatività offrendo diverse tipologie di applicazione, come in questo caso, dove il suo impiego crea un continuum metrico tra le facciate e le linee distintive del tetto. Il DNA di SK1N Terra è connesso all’artigianato europeo iconico e senza tempo. La bellezza duratura della terracotta, combinata con le colorazioni ceramiche contemporanee e con la qualità che contraddistingue i prodotti Fornace S.Anselmo, fa di SK1N un prodotto versatile, unico del suo genere con linee pulite e uniformi. Sk1n è un rivestimento ventilato in cotto che si adatta a qualsiasi tipologia di involucro edilizio, dalle pareti ai tetti a due falde. Progettato per essere installato su una struttura impermeabilizzata, gode di un’elevata semplicità di montaggio: ogni unità viene fissata mediante viti su battenti orizzontali in alluminio o legno. I giunti orizzontali sono sovrapposti, mentre quelli verticali sono sfalsati per massimizzare l’effetto visivo.

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fotoNEWS

Profilitec per le terrazze dell’Ala Wai Towers Penthouse Siamo a Waikiki un quartiere della capitale delle Hawaii, Honolulu, in cui la famosa spiaggia Waikiki Beach attira surfisti e turisti

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da tutto il mondo. Il quartiere si estende dal canale Ala Wai Canal, situato nel nord-ovest, al vulcano Diamond Head, nella zona est.

62 MaterialiCasa magazine 2/2021


fotoNEWS Il canale ospita lungo le sue sponde

conseguentemente in base all’altezza

soddisfazione - racconta il team

numerose strutture ricettive tra cui l’Ala

desiderata, sono stati utilizzati gli Uptec

curatore dei lavori - Per questo progetto

Wai Towers Penthouse.

SUPAL (altezza da 28 a 43 mm) e per

l’abbiamo scelto anche per il servizio

Di entrambe le torri, sono state rinnovate

altezze più basse gli uptec ground SUPT

offerto e l’aiuto per la determinazione

le terrazze con il sistema di posa “Uptec”

(altezze da 10 a 15 mm).

del layout e il calcolo dei quantitativi.

e “SUPT”, il supporto per altezze ridotte

Successivamente è stato possibile

Come in precedenza, anche in questo

di Profilitec.

posare una nuova pavimentazione

caso è stato ottenuto un buon risultato;

Una volta smantellato il pavimento

impiegando piastrelle in gres porcellanato

durante l’installazione non sono stati

esistente, è stato rifatto il sottofondo e

di formato 18”x36”.

riscontrati problemi e i proprietari di

impermeabilizzato con una guaina.

“In passato abbiamo già utilizzato il

casa sono stati entusiasti.”

Seguendo la pendenza della terrazza e

prodotto Uptec di Profilitec con grande

IN FOCUS

to dalla certificazione EPD (Environmen-

valente. Il valore della certificazione ser-

tal Product Declaration), secondo la quale

ve a confrontare una pavimentazione so-

Con 3 elementi base e 3 accessori assem-

il produttore, in modo trasparente, si impe-

praelevata rispetto una a posa tradiziona-

blati tra di loro, Uptec è la soluzione com-

gna a misurare e ridurre l’impatto ambien-

le con massetto.È stato provato che una

pleta e brevettata Profilitec, rapida e fles-

tale dei suoi prodotti. La prestazione am-

terrazza sopraelevata di 100 m2 confron-

sibile per la realizzazione di pavimenti so-

bientale viene descritta dal punto di vista

tata con una realizzata con massetto al-

praelevati flottanti esterni, in ceramica e

del ciclo di vita di un prodotto (LCA = life

leggerito, ha un beneficio di oltre il 70%

legno, di qualsiasi altezza. Il prodotto pre-

cicle assessment) e viene misurata in ter-

sull’impatto ambientale, calcolato in ter-

senta un carattere sostenibile, dimostra-

mini di consumo di anidride carbonica equi-

mini di anidride carbonica equivalente.

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bioedilizia

green building

64 MaterialiCasa magazine 2/2021

Nel cuore dell’Alto Adige, lungo la strada che per il Passo di Pennes conduce a Vipiteno, si giunge nella suggestiva Val Sarentino, dove due case gemelle in puro legno dominano l’omonimo paese completamente immerse nella natura: il bosco alle spalle e un im-

menso prato tutt’intorno. Abbarbicate su un terreno in pendenza, le due case sono tutt’uno con la collina, le appartengono così che, come diceva Frank Lloyd Wright, “collina e casa possano vivere insieme, ciascuna delle due più felice per merito dell’altra”.

Entrambe le abitazioni sono peraltro totalmente ecologiche e bio-climaticamente efficienti. L’architettura è qui espressione del desiderio della committenza di vivere in armonia con la natura. Proprio per questo la famiglia

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Una perla in bioedilizia in Val Sarentino ha scelto di realizzare gli immobili in Blockhaus, un performante e sostenibile sistema di costruzione Rubner Haus con travi in legno massiccio. Nel Blockhaus, l’elemento principale è costituito da un “blocco” di travi in legno, tagliate su misu-

• Anno di costruzione: 2019 • Tempi di costruzione: circa 3,5 mesi • Progettisti: Mair Geom. Alois & Unterweger Geom. Jakob - Bolzano • Certificazione CasaClima: CasaClima A Nature

www.rubner.com/it/haus/ fotografie: Alberto Franceschi photography

65 MaterialiCasa magazine 2/2021


bioedilizia

green building

66 MaterialiCasa magazine 2/2021


ra e unite con incastro a pettine negli angoli. La parete è ecosostenibile al 100% poiché priva di parti metalliche. Lo strato isolante interno è in fibra di legno tenero, che impedisce la formazione di spazi vuoti dove si può creare condensa o umidità. Il risultato è una straordinaria piacevolezza dell’abitare, una sensazione di calore, di benessere in tutti gli ambienti. Con una superficie di oltre 150mq, le

due abitazioni gemelle sono costituite al piano terra di due camere, servizi e soggiorno con cucina, la zona più vissuta della casa con le sue aperture all’esterno e la luce del sole che scalda e illumina il legno. E, al piano superiore, gli altri ambienti più amati sono le stanze da letto e quelle dedicate allo studio: così vicine alle travi di legno chiaro, con le finestre che, come cannocchiali, puntano alle montagne, sono gli spazi più caldi e intimi dove raccogliersi e dedicarsi a sé stessi. ✕

•FOCUS PRODOTTO• Rubner Haus è la società del Gruppo Rubner specializzata in case mono e bifamiliari. La sostenibilità e la responsabilità ambientale sono una caratteristica del brand, intimamente connessa alla sua materia prima: il legno, materiale naturale ed ecosostenibile al 100%. Il legno è un incredibile immagazzinatore di carbonio e consente un’economia circolare che non produce rifiuti. Inoltre, è un materiale organico che non rilascia sostanze dannose alla salute umana nell’ambiente indoor. Ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia, corrisponde a quasi una tonnellata di CO2 stoccata per tutto il ciclo di vita del manufatto. Questo dato è di fondamentale importanza se si pensa che un’auto di medie dimensioni rilascia circa 3,2 tonnellate di CO2 in un anno; 2.000 litri di olio combustibile, bruciando, ne emettono circa 5,2 tonnellate mentre il riscaldamento a metano di un appartamento medio emette ben 2 tonnellate di CO2 in un anno. Il legno Rubner, in particolare, proviene da zone alpine a deforestazione controllata che si estendono per 150 km nei dintorni della segheria del gruppo in Austria. Ad ora, Rubner Haus ha realizzato più di 25.000 edifici.

67 MaterialiCasa magazine 2/2021


ristrutturazione

green building

Posa Schlüter®-DITRA 25

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Inizio posa marmo

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Efficientamento energetico e benessere ambientale indoor A Roma in Via Salaria, nelle vicinanze di Villa Albani, l’impresa Gabriele Nizzo ha realizzato un importante intervento di ristrutturazione edile nel massimo rispetto dei protocolli dell’Istituto Nazionale Di Bioarchitettura. L’antico immobile in questione era originariamente destinato a studio dentistico ed è diventato ora un

elegante e piacevole edificio ad uso residenziale per 80 mq e ad uso ufficio per i restanti 110 mq. Il progetto si è basato in particolare sull’utilizzo di prodotti e sistemi innovativi, ponendosi come obiettivo la creazione di locali che offrissero nel contempo un elevato comfort abitativo e il massimo benessere ambientale indoor.

intervento e materiali

Particolare attenzione è stata dedicata alle opere in muratura, tutte realizzate nel rispetto del “Protocollo Calceviva Nizzo®”. Questo sistema, ideato dallo stesso Gabriele Nizzo, garantisce, attraverso tecniche murarie tradizionali, murature sane,

www.schlueter.it

69 MaterialiCasa magazine 1/2021


ristrutturazione

green building

traspiranti e prive di dannosi composti volatili. Queste caratteristiche rendono “Calceviva” estremamente indicato negli ambienti abitativi e lavorativi. Sul fronte dell’efficienza energetica, l’immobile presentava originariamente evidenti criticità con impianti di termoregolazione antiquati, alimentati da una caldaia a gasolio. Il vecchio sistema a termosifoni è stato così completamente sostituito da un più moderno riscaldamento a pavimento. Per assicurare il massimo comfort è stato scelto il sistema Schlüter®-

BEKOTEC-THERM, sul quale è stato successivamente posato un pregiato marmo naturale Calacatta Oro. Il titolare dell’impresa, Gabriele Nizzo, racconta: “Tutti i materiali da noi scelti per questa ristrutturazione sono stati sottoposti a verifiche secondo gli standard Nuvap, sistema che utilizza un dispositivo per il monitoraggio delle principali fonti d’inquinamento Indoor. Tanto è vero che qualche mobile, da noi inizialmente commissionato come arredamento, è stato puntualmente spedito indietro perché non corrispondente a questi criteri di

Eco-compatibilità. Schlüter®-BEKOTEC-THERM invece si è rivelato perfettamente congruo a queste verifiche, ed è stata così promossa a pieni voti come scelta vincente.” Al termine dei lavori, tutti i parametri rilevati sono stati eccellenti. La sensibilità, la competenza e la professionalità nella progettazione, nella scelta di prodotti e nella realizzazione, sono stati fondamentali per l’ottenimento del prestigioso Certificato Energetico Ambientale Oro rilasciato dall’Istituto Nazionale Di Bioarchitettura. ✕

Posa tubo sistema Schlüter®-BEKOTEC

Schlüter®-KERDI-BOARD

Posa Schlüter®-KERDI-KEBA

•FOCUS PRODOTTO•

Schlüter ®-BEKOTECH-THERM, con il suo spessore ridotto ed una conseguente bassa inerzia termica e

bassa temperatura di mandata, fornisce un efficace e sano riscaldamento degli ambienti nella stagione fredda ed un piacevole raffrescamento passivo nella stagione calda. Parte essenziale del sistema Schlüter®-BEKOTEC-THERM, è una guaina desolidarizzante a garanzia dell’integrità del rivestimento superficiale; in questo caso è stata installata Schlüter ®-DITRA 25, guaina di separazione, impermeabilizzazione e sfogo della pressione del vapore. Oltre alla desolidarizzazione tra massetto e rivestimento, questa guaina ha permesso una completa impermeabilizzazione del sistema pavimento. Una funzione indispensabile, anche per affrontare in sicurezza l’intervento successivo: tutta la superficie del pavimento è stata infatti allagata per la seguente levigatura in opera del bellissimo marmo “Calacatta Oro”.

70 MaterialiCasa magazine 1/2021

Striscia perimetrale Schlüter®-BEKOTEC-BRSP e pannello Schlüter®-BEKOTEC su isolante


FORMAZIONE PER TUTTA LA FILIERA DELLA PIASTRELLATURA CERAMICA Assoposa garantisce la formazione e la qualificazione dei tecnici, dei venditori interni alla sala mostra e del posatore di piastrellature ceramiche. La posa qualificata valorizza il tuo prodotto ed evita problemi futuri.

ORGANIZZIAMO:

Formazione per Posatori di Piastrellature Ceramiche, Formazione per Tecnici di Cantiere, Formazione per Addetti di Sala Mostra, Dimostrazioni di Posa per Progettisti Associazione Nazionale Imprese di posa e Installatori di Piastrellature Ceramiche www.assoposa.it | info@assoposa.it | telefono 0536 818 236 | WhatsApp 328 268 5555


green building case history

Efficienza e salubrità IN PROVINCIA DI GENOVA

Tecniche costruttive all’avanguardia e alta sostenibilità si incontrano ancora una volta in una sapiente ristrutturazione domestica, condotta in provincia di Genova dall’impresa Alberto Pareti Costruzioni guidata dal Maestro Piastrellista Alberto Pareti, referente territoriale Assoposa per la regione Liguria. L’intervento di rinnovamento ha trasformato una abitazione monofamiliare, ormai datata e non più in linea con gli standard qualitativi del momento, in un nuovo e performante contesto residenziale votato al massimo comfort, grazie all’impiego di sistemi tecnologici, prodotti a basse emissioni e soluzioni green all’avanguardia in grado di assicurare salubrità negli interni, un eccellente isolamento termico e abbattere l’impatto ambientale del costruito. ✕

PARETI ALBERTO COSTRUZIONI è parte di PROGETTO31, co-working che opera nel settore immobiliare, fornendo servizi e consulenze integrate in tutte le fasi di vendita, acquisto o locazione di immobili, progettazione, ristrutturazione e arredo degli stessi. Il team è composto da collaboratori efficienti e qualificati, come consulenti intermediari immobiliari, geometra e architetto, con un approccio multidisciplinare, pronti a seguire il cliente in ogni fase, scelta, compravendita, progettazione, ristrutturazione ed efficientamento completo terminando con la consegna “chiavi in mano” dell’immobile.

72 MaterialiCasa magazine 2/2021


I lavori eseguiti

Pavimentazione:

le ceramiche su pavimento radiante,

· per raggiungere una ideale pavimen-

azzerando i movimenti differenziali tra

Efficienza energetica:

tazione è stato realizzato un mas-

· in tutta la superficie interna della casa

setto sabbia-cemento tradizionale

sottofondo e gres porcellanato; · sono state posate lastre ceramiche

è stato installato un impianto radian-

con l’aggiunta di Mapei Mapescreed

Panaria “Stone Trace” in forma-

te per riscaldamento a pavimento

Advance HR, l’additivo per massetti

to cm 120x120, spessore 6 mm,

alimentato a pompa di calore;

cementizi a consistenza semiasciutta,

utilizzando Mapei ULTRALITE S2 e

· sono stati installati pannelli solari

ad alta resistenza meccanica, rapido

Mapei MAPESIL AC, sigillante sili-

per la generazione di acqua calda

asciugamento e ritiro controllato, e

conico acetico puro resistente alla

nell’ottica di una maggiore efficienza

Mapei MAPEFIBRE, fibre poliolefiniche

muffa, con tecnologia BioBlock®

e di un abbattimento dei costi;

strutturali per calcestruzzi ad alta dutti-

per movimenti fino al 25%. La posa è

lità;

stata infine ultimata con KERAPOXY

· è stato realizzato un cappotto termico per ottenere una perfetta

· impiegando Mapei ULTRALITE S2,

DESIGN, la stuccatura epossidica

coibentazione degli interni, e adottato

l’adesivo cementizio monocomponente

Mapei ad elevato valore estetico, a

un impianto di ventilazione mec-

alleggerito ad alte prestazioni, è stata in

cui è seguito il lavaggio con FILA

canica controllata per mantenere un

seguito posata la membrana desoli-

CR10, il detergente liquido ad alta

microclima ideale indoor, evitando

darizzante, antifrattura, impermeabiliz-

viscosità ideale per la pulizia delle

la dispersione di calore durante la

zante Mapei MAPEGUARD UM35, per

superfici da residui, macchie e aloni

stagione fredda;

consentire una ottimale posa di piastrel-

di stucco epossidico

ASSOPOSA è l’Associazione nazionale che riunisce produttori, imprese di costruzione, rivenditori, distributori e posatori di piastrelle ceramiche e che ha contribuito, nel 2013, alla stesura della norma UNI 11493, che regolamenta la posa in opera. Scegliendo posatori formati Assoposa il cliente ha la garanzia di rivolgersi a professionisti certificati che conoscono e applicano la normativa, costantemente aggiornati e formati sulle novità del mercato, sulle tecniche e gli strumenti del sistema di posa, anche per lavorazioni particolari. Assoposa rappresenta una professione ormai divenuta altamente qualificata, che presenta connotazioni che vanno ben oltre la pur importante abilità artigianale e manuale di chi la svolge, e organizza annualmente un ricco calendario di corsi tecnici specifici, altamente professionalizzanti – www.assoposa.it

Soci fondatori Assoposa

73 MaterialiCasa magazine 2/2021


fotoNEWS

Miglioramento acustico ed eco-sostenibilità per aumentare il comfort L’Ordine degli Architetti di Bologna si è affidato a Eterno Ivica per apportare concrete migliorie al comfort acustico della propria sede. La fornitura ha previsto 35 pannelli Design ECO Quadro nella versione monofacciale in diverse tonalità di colore

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e di misura 120x120 cm.

74 MaterialiCasa magazine 2/2021


fotoNEWS La caratteristica unica di questi pannelli è

Tale barra viene inserita già in fase di

visiva e uditiva. Dal punto di vista

che permettono un ottimo assorbimento

produzione ed è predisposta con gli

cromatico, è stato scelto l’utilizzo di

alle frequenze medio-alte, Classe A di

appositi fori per il fissaggio dei pannelli

colori pastello ampiamente messi in

assorbimento acustico secondo UNI EN

a soffitto mediante kit cavi in acciaio

risalto dalla luce che li illumina. L’utilizzo

ISO 11654, e al contempo garantiscono

plastificati.

dei pannelli Phonolook Design ECO

un’elevata eco-sostenibilità,

Nelle due sale principali, i pannelli sono

ha così permesso alle sale di aumentare

semplicità e velocità di posa ottimali

sospesi al soffitto e sono perfettamente

il comfort interno mantenendo

grazie al sistema posteriore costituito

inseriti tra le illuminazioni a led già

al contempo un look ricercato e

dalla barra di rinforzo in alluminio.

presenti, creando una perfetta armonia

contemporaneo.

IN FOCUS

vata eco-sostenibilità unita ad eccellenti

Disponibili nelle versioni mono-facciale

prestazioni acustiche.

“MONO” e bifacciale “TWIN”, i pannel-

I pannelli Phonolook Design ECO rappre-

L’utilizzo di PET ad alto contenuto di ma-

li Phonolook Design ECO garantiscono dif-

sentano la più recente proposta di Eter-

teriale riciclato post-consumo, insieme ai

ferenti gradi di fonoassorbimento in base

no Ivica nel campo dei materiali fonoas-

tessuti di rivestimento antibatterici, ren-

al modello e alla tipologia di installazio-

sorbenti destinati al miglioramento del

de i pannelli Phonolook Design ECO la scel-

ne in modo da trovare sempre la soluzio-

comfort acustico negli ambienti interni.

ta più ecologica per offrire comfort acusti-

ne più idonea in relazione alle caratteri-

Prodotti mediante una tecnica di formatu-

co e sicurezza contro il fuoco al contempo

stiche acustiche dell’ambiente da tratta-

ra innovativa, questi pannelli di nuova ge-

garantendo basse emissioni di VOC e man-

re, tanto in fase di nuova progettazione

nerazione si contraddistinguono per l’ele-

tenendo gli ambienti più salubri e protetti.

che nel caso di ristrutturazione.

75 MaterialiCasa magazine 2/2021


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Mapei tra le 200 aziende più sostenibili d’Italia Mapei si annovera tra le 200 aziende più

punteggio e stilare la classifica.

sostenibili d’Italia.

“Attraverso la ricerca e l’inno-

A confermarlo è uno studio condotto

vazione Mapei vuole contribu-

dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finan-

ire a un’edilizia sempre più at-

za – ITQF, in collaborazione con l’Istituto

tenta all’ambiente e alla salu-

per il Management e la Ricerca Econo-

te degli utilizzatori - ha dichia-

mica IMWF di Amburgo e Affari & Finan-

rato Mikaela Decio, Corpora-

za de La Repubblica.

te Environmental Sustainabili-

L’indagine, condotta attraverso la meto-

ty Manager di Mapei -. Credia-

dologia del social listening, ha indaga-

mo, infatti, che allungare il ci-

to quasi 1 milione di citazioni negli am-

clo di vita degli edifici e delle in-

biti tecnologia, innovazione, sostenibilità

frastrutture esistenti sia la stra-

ecologica, green economy e sostenibili-

tegia vincente per consumare

tà sociale, attribuite a circa 2.000 azien-

meno risorse e produrre meno

de e rintracciate da un database di 438

rifiuti in discarica. Il nostro im-

milioni di fonti online nell’arco del 2020,

pegno nel sociale si traduce in

tra cui portali, siti, blog, forum, social

un sostegno concreto alle comunità in cui

uno stimolo a proseguire su questo per-

media, comunicati stampa.

siamo attivi con iniziative sportive, cultu-

corso affinché si possano realizzare risul-

La valutazione del sentiment e della co-

rali e di solidarietà. Ricevere questo sigil-

tati sempre più significativi per la società e

pertura hanno permesso di attribuire il

lo è un riconoscimento di quanto fatto e

l’ambiente”.

Porcelanosa e Iberdrola presentano il progetto GreenH2Ker La lotta al cambiamento climatico e la

nato di idrogeno verde e pompa di calo-

mi ad alta efficienza termica (pompe di ca-

distribuzione equa delle risorse princi-

re che verrà implementato nel forno del-

lore).

pali sono due assi prioritari per Porce-

la fabbrica.

L’obiettivo principale di Porcelanosa è ri-

lanosa, le cui misure di sicurezza am-

Con questa soluzione, la multinaziona-

durre 2351 tonnellate di CO2 eq/anno e

bientali fanno un passo avanti con il

le ceramica semplifica l’ottimizzazione

l’impatto energetico derivante dalla sua

progetto GREENH2KER in collabora-

dell’energia termica residua del suo pro-

attività industriale, seguendo gli Europea

zione con Iberdrola.

cesso di fabbricazione per sostituire fino

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Unio-

Tale accordo commerciale compor-

alla metà del gas naturale consumato co-

ne.

ta un grande progresso nel piano di

me combustibile con energia verde.

Per lo sviluppo di GREENH2KER le due

decarbonizzazione di Porcelanosa, in

La sua particolarità è che

quanto consentirà all’industria cerami-

sfrutterà il calore in ecces-

ca di ridurre le emissioni di CO2 con lo

so disponibile nell’impian-

sviluppo di un sistema di uso combi-

to per incorporarlo in siste-

76 MaterialiCasa magazine 2/2021

MC magazine 1/2016

»»


Discover SUPREME TREASURE @ flavikerpisa.it

Brand of ABK GROUP


NEWS aziende hanno contato sulla partecipa-

il suo contenuto innovativo, questa strut-

ta la sua novità tecnologica, le emissio-

zione di Sacmi, produttore internaziona-

tura tecnologica è stata presentata al

ni evitate di GHG (gas serra), così come

le di macchine e impianti completi per

programma Small Scale del Fondo Euro-

la sua maturità e replicabilità nella stra-

l’industria ceramica.

peo per l’Innovazione, rivolto a veri e pro-

tegia di decarbonizzazione di altri setto-

Data la sua alta capacità tecnologica e

pri progetti di investimento in cui si valu-

ri industriali.

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Finestre fotovoltaiche grazie alle nanoparticelle di carbonio

78 MaterialiCasa magazine 2/2021

Le finestre che producono energia sono

tal Science, una delle più importanti riviste

tra le tecnologie emergenti nell’edilizia.

scientifiche nel campo dei materiali per le

Si chiamano concentratori solari lumi-

applicazioni energetiche.

nescenti (LSC nell’acronimo in inglese) e

“La ricerca dimostra che è possibile pro-

sono vetrate colorate e semiatrasparen-

durre LSC ecosostenibili - spiega Alber-

ti perché arricchite sulla superficie con

to Vomiero - a partire da carbon quan-

pigmenti che ricevono la luce solare e ne

tum dots ottenuti da acido citrico e urea

riemettono verso celle fotovoltaiche di-

con un processo sottovuoto. La radiazio-

stribuite lungo il bordo. Il mondo della ri-

ne che viene convertita in energia elettrica

cerca sta studiando il modo per render-

non è quella che incide sulla finestra, ma

le più efficienti ed ecologiche possibile.

quella generata dai carbon dot, i quali as-

Una sperimentazione italo-cinese coor-

sorbono parte della luce incidente e rie-

dinata da Alberto Vomiero, professore

mettono luce che viene “guidata” dal vetro

all’Università Ca’ Foscari Venezia e alla

della finestra fino al bordo, dove sono po-

svedese Luleå Tekniska Universitet, ha

sizionate le celle solari”.

compiuto un passo avanti in questa di-

L’efficienza e il metodo produttivo dei car-

rezione, ottenendo il record di efficien-

bon dot dimostrati dallo studio rendono

applicazione nei rivestimenti semitraspa-

za usando come pigmenti nanoparticel-

ora queste nanoparticelle luminescenti di

renti degli edifici, che genererebbero così

le di carbonio, noti come carbon dot, e

grande interesse per l’industria del setto-

energia elettrica rinnovabile.

sviluppando un metodo per produrre in

re. Le finestre LSC sono note da decen-

Hanno lavorato allo studio scienziati di Ca’

quantità queste particelle di dimensione

ni, ma non hanno raggiunto caratteristiche

Foscari, Qingdao University, Lulea Univer-

inferiore al milionesimo di millimetro. Lo

da renderle appetibili a un largo mercato.

sity of Technology, Wuhan University of Te-

studio è stato pubblicato come storia di

Risultati scientifici come questo possono

chnology, Tsinghua University, Laboratory

copertina da Energy and Environmen-

accelerare questa innovazione e trovare

of New Fiber Metaril and Modern Textile.

Gualini e Politecnico di Milano per lo sviluppo di facciate dinamiche Gualini – player internazionale nella

ta da Domenico Bosatelli, Francesco Per-

zie alla partnership con il Politecnico di Mi-

progettazione e realizzazione di invo-

cassi e guidata dall’AD Jacopo Palermo –

lano. Oltre ad essere impegnata, insieme

lucri edilizi e dal 2019 parte del grup-

ha recentemente raggiunto un traguardo

alle altre società del Gruppo, nella realiz-

po COSTIM, holding industriale fonda-

importante in termini di innovazione gra-

zazione del primo smart district innovativo

»»


Uptec è un innovativo sistema di posa per pavimenti esterni sopraelevati. Con 3 elementi base e 3 accessori assemblati tra di loro, Uptec è la soluzione completa e brevettata per la realizzazione di terrazze e balconi. Il sistema vanta della certificazione EPD, assegnata ai prodotti che rispettano i canoni di riduzione dell’impatto ambientale. Viene descritta dal punto di vista del ciclo di vita di un prodotto e si misura in termini di consumo di anidride carbonica equivalente. Attraverso numerosi studi è stato dimostrato che Uptec presenta un beneficio di oltre 70% sull’impatto ambientale calcolato in termini di anidride carbonica equivalente rispetto ad una soluzione tradizionale con piastrelle incollate su massetto alleggerito.

Scopri di più

C E R T I F I C AT I O N


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80 MaterialiCasa magazine 2/2021

totalmente gestito da una piattaforma

te dal punto di vista dell’impatto energe-

I test, realizzati su un modello in scala sia

digitale proprietaria, denominato Chorus

tico ed estetico dell’edificio che ricoprono.

delle facciate che degli edifici, hanno ot-

Life, l’azienda ha completato i test del-

“La collaborazione con il Politecnico di Mi-

tenuto risultati determinanti per la corretta

le facciate dinamiche destinate proprio a

lano ha consentito di testare un modello in

progettazione e produzione delle facciate

questo cantiere, tra i più importanti pro-

scala delle facciate e degli edifici all’inter-

e delle strutture di sostegno.

getti di riqualificazione urbana in Italia.

no dell’innovativa Galleria del

La soluzione ideata e messa a punto da

vento, uno dei maggiori labo-

Gualini caratterizzerà uno degli elemen-

ratori a strato limite in Euro-

ti iconici della “città del futuro” in costru-

pa, usato per effettuare pro-

zione a Bergamo, l’arena. Le facciate di-

ve su tutto ciò che può muo-

namiche, infatti, sono studiate per es-

versi nell’aria o che deve sta-

sere in grado di muoversi e mutare nel

re fermo anche in condizio-

tempo, in modo da rispondere alle va-

ni di forte vento” spiegano il

riazioni climatiche esterne e garantire un

presidente Ruggero Gualini

microclima ottimale interno. La loro tec-

e l’amministratore delegato

nologia e composizione è determinan-

della società Matteo Maconi.

Economia circolare e arte: gli scarti diventano sculture nelle mani di Paolo Nicolai Un progetto creativo votato all’econo-

giunte a fine del loro ciclo vita.

come fosse il nuovo marmo, a meno che

mia circolare quello promosso da Ben-

PET, PVC, HDPE, PMMA, ovvero Plexi-

non si decida di procedere al riciclo dell’o-

core, l’azienda produttrice di pannel-

glas, e Policarbonato - per citarne alcuni -

pera stessa, dando vita ad un nuovo ciclo.

li alveolari compositi per l’interior desi-

a cui si aggiungono oggi anche i resti della

E questo potrebbe essere l’ulteriore svi-

gn, che tramite i propri scarti di produ-

produzione dei pannelli alveolari con le lo-

luppo del progetto nella direzione di una

zione supporta l’artista e architetto car-

ro diverse anime, colori e trasparenze. So-

interessante performance art.

rarese Paolo Nicolai nello sviluppo delle

no proprio questi gli ingredienti di base per

Le sculture di Paolo Nicolai sono presen-

sue sculture.

le sculture dal chiaro messaggio post-mo-

ti all’interno della Galleria ‘Il Forte Arte’ di

Conosciuta per i cosiddetti honeycomb

derno, che Nicolai sta proponendo ad un

Patrizia Grigolini.

che tanto stimolano una creatività basa-

pubblico molto ri-

ta su applicazioni innovative dei mate-

cettivo in grado di

riali e tecnologie evolute e già orientata

apprezzare il valo-

per strategia e scelta aziendale ad una

re di queste ope-

produzione sostenibile nonchè al riciclo

re. Nello specifi-

degli scarti di produzione, Bencore sta

co, lo scultore va

infatti affiancando nel suo originale per-

in cerca dei mate-

corso artistico l’architetto carrarese che,

riali, certifica ope-

dopo anni di onorata professione, sta

ra per opera con

dedicando le sue risorse allo sviluppo di

le percentuali re-

un progetto di Arte Distopica: strumen-

ali di recupero, e

to libero di autoriflessione che, nel ca-

ne fa un’arte per-

so di Nicolai, riporta alla luce buona par-

sistente, destina-

te di quelle famigerate materie plastiche,

ta a durare, quasi


HALL/AREA 32 STAND A22-B23

DAL 1974 INNOVAZIONI PER I PROFESSIONISTI DELLA POSA

TRASPORTO

TAGLIO A SPACCO

TAGLIO 90° E 45° A SECCO ED UMIDO

SMUSSI 45° (JOLLY) A SECCO ED UMIDO

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SISTEMA LIVELLANTE A VITE

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MOVIMENTAZIONE

TAGLI CIRCOLARI

REALIZZAZIONE TAVOLI

REALIZZAZIONE GRADINI E TOP

PROTEZIONE ANGOLI


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“Rethink Marble”: direzione sostenibilità per Margraf

82 MaterialiCasa magazine 2/2021

Margraf, attiva dal 1906 nel comparto

getico di produzione, con 728.420 kg/an-

nendo così il massimo impiego del mate-

del marmo, annuncia l’avvio del nuovo

no di mancata emissione di CO2, equiva-

riale estratto.

modello di sviluppo sostenibile “Rethink

lenti a 249,1 tonnellate di petrolio all’an-

Inoltre, per l’imballaggio e la spedizione

Marble”, basato sull’economia circolare,

no risparmiate.

in tutto il mondo delle marmette modula-

che vede al centro della strategia azien-

Inoltre, per garantire un impatto ambienta-

ri, Margraf utilizza da anni esclusivamen-

dale il rispetto dell’ambiente e della per-

le minimo e per un maggior rispetto delle

te scatole di cartone e non di polistirene.

sona oltre che la progressiva sostenibili-

comunità locali, in tutti gli stabilimenti pro-

Infine, per certificare questo forte impegno

tà dell’intera filiera produttiva.

duttivi dell’azienda vicentina sono stati in-

in campo ambientale, l’azienda è nella fa-

L’iniziativa prevede una serie di azioni

stallati particolari depuratori di ultima ge-

se finale del processo per ottenere la Cer-

concrete che partono dallo sfruttamen-

nerazione per il filtraggio di circa 183.000

tificazione del Sistema di Gestione Am-

to degli sfridi della lavorazione dei bloc-

m3 di acqua all’anno, consentendo così il

bientale ISO 14.001, rigida norma interna-

chi e coinvolgono tutti i processi azien-

riutilizzo delle risorse idriche richieste da-

zionale ad adesione volontaria che specifi-

dali, dall’approvvigionamento energeti-

gli impianti di lavorazione della pietra na-

ca i requisiti di un sistema di gestione am-

co, passando per la riqualificazione del-

turale.

bientale a 360 gradi.

le cave fino alla rigenerazione di nuova

Gli sfridi di produzione, ovvero circa

materia prima per impreziosire spazi in-

85.000 tonnellate all’anno di materiale

terni ed esterni.

derivanti dal taglio e dalla lavorazione dei

Particolare attenzione viene rivolta all’u-

blocchi, vengono attentamente seleziona-

nica cava esistente al mondo di Fior di

ti, raccolti e lavorati da Margraf e i propri

Pesco Carnico®, materiale esclusivo

partner con l’obiettivo di generare nuova

Margraf, a Forni Avoltri (UD), dove so-

materia prima da utilizzare per la produ-

no stati avviati, dal 2008, importanti la-

zione di lastre, lavorati su misura e per al-

vori di riqualificazione dell’area, attraver-

tri impieghi, come per esempio in ambi-

so la semina dell’erba e la piantumazio-

to edile.

ne di oltre 2.000 alberi, oltre all’interven-

Nello stabilimento Margraf Tiles di Badia

to di recupero di una sponda del torren-

Calavena (VR), la produzione delle mar-

te Degano.

mette modulari o modulmarmo Margraf,

Per offrire ai propri clienti - architetti,

soluzioni versatili e adatte a

progettisti o utente finale particolarmen-

realizzare eleganti pavimen-

te esigente - finiture sempre più partico-

ti e rivestimenti, è un chiaro

lari e soluzioni sartoriali di interior desi-

esempio di strategia sosteni-

gn ad altissimo livello, l’Azienda ha deci-

bile intrapresa dall’Azienda.

so di puntare su nuove tecnologie pro-

Infatti, i blocchi utilizzati per

duttive e avveniristici macchinari a con-

la produzione del modulmar-

trollo numerico che garantiscono risulta-

mo sono i cosiddetti “infor-

ti straordinari, basso consumo energeti-

mi”, ovvero blocchi di dimen-

co e minor scarto di materiale.

sioni ridotte che non potreb-

Per il loro utilizzo, l’headquarters di

bero essere utilizzati per la

Chiampo (VI) si è dotato di 16.500 pan-

produzione di lastre. L’azien-

nelli solari di ultima generazione che ga-

da seleziona attentamente

rantiscono il 35% del fabbisogno ener-

questi blocchi in cava, otte-


cerasarda.it Collezione Tintùri Luxury, Orolux.

Mediterraneo Style è il progetto Cerasarda che personalizza interiors e hôtellerie. Ambienti bagno, cucina, pareti decorative sono raccontati con una visione lifestyle creativa e sorprendente.


fotoNEWS

Sistemi “Green” all’avanguardia per una terrazza con vista In Bulgaria, lo scorso anno è stata ultimata la ristrutturazione di un’abitazione privata provvista di terrazza a livello. Per il progetto, l’impresa che ha seguito i lavori si è affidata alla qualità delle soluzioni e dei materiali Progress Profiles, azienda trevigiana specializzata nel settore dei profili tecnici e decorativi e nei sistemi di posa,

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con oltre 15.000 soluzioni in grado di combinare tecnologie all’avanguardia e design funzionale e 18 sistemi.

84 MaterialiCasa magazine 2/2021

Lungo la terrazza che abbraccia

coprire il fondo preesistente utilizzando

consente la posa di pavimenti flottanti

parte dell’edificio è stata installata

Prosupport Tube System, il sistema

fino ad 1 mt di altezza, con semplicità

una pavimentazione sopraelevata per

di supporti modulari e regolabili che

e totale sicurezza. Composto da soli 7


fotoNEWS elementi in polipropilene (PP), - una base,

avvitare le due viti con la parte concava

sottofondo. Facilmente ispezionabili,

due viti, una ghiera, un disco antirumore

rivolta verso l’alto, mentre ruotandole di

le superfici galleggianti consentono

e antiscivolamento in gomma e due teste

180° si avranno teste fisse.

una facile manutenzione del sistema

- questo sistema brevettato permette

Per completare i lavori sono state

d’impermeabilizzazione sottostante,

di realizzare la nuova pavimentazione

posate piastrelle in ceramica nel formato

mentre i fori perimetrali presenti sulle

in maniera autolivellante o fissa: per

60x60 ad un’altezza costante di 8 cm.

basi garantiscono il deflusso delle

ottenere la prima versione con pendenza

A installazione ultimata, sono poi

acque ed evitano il proliferare di batteri.

del supporto fino al 5%, è necessario

state verificate stabilità e planarità del

UNA SOLUZIONE SOSTENIBILE

dell’ambiente. Da 36 anni, infatti, l’azien-

Prosupport Tube System è stato progetta-

da di Asolo è attenta alla qualità delle ma-

to e realizzato utilizzando materiale pla-

Per l’installazione, Prosupport Tube System

terie impiegate, creando soluzioni che pos-

stico riciclato selezionato: una scelta che

non prevede alcun utilizzo di colla, risul-

sano davvero fare la differenza per un’edi-

coniuga sostenibilità e innovazione, pun-

tando così una soluzione molto rispettosa

lizia sempre più sostenibile. Anche il nuovo

ti cardine della nostra filosofia aziendale.

85 MaterialiCasa magazine 2/2021


gres porcellanato

what’s new:

86 MaterialiCasa magazine 2/2021

CERAMICHE PIEMME Calacatta, Statuario, Arabescato e Dolomiti: sono le quattro trame nobili dei marmi italiani che rivivono sulla superficie della nuova collezione di piastrelle Majestic Pure Selection di Ceramiche Piemme. A riprodurre la purezza, le venature e il candore della materia prima originale, una tecnologia di stampa digitale ad altissima risoluzione. Il riferimento alla grande tradizione italiana dei marmi più richiesti al mondo, richiama suggestioni scultoree, con la luce che penetra nella superficie prima di essere riflessa, conferendo una speciale luminosità al pavimento in ceramica. Majestic Pure Selection è quindi pensata per arredare ambienti di

grande eleganza, in ambito residenziale e in spazi pubblici importanti. Peraltro è possibile giocare con i rivestimenti a parete alternando al “marmo” piastrelle a mosaico oppure le trame vegetali “Grove” e “Foliage”. I marmi ceramici Majestic Pure Selection sono disponibili nei formati di cm. 60x60, 60x119.5 e 119.5x119.5. Quattro i colori: Superb Statuario, Glorious Arabescato, Sublime Dolomiti, Magnificent Calacatta, in versione naturale e levigata a specchio, in cui lucentezza e profondità vengono esaltate da un effetto ultra glossy. La ceramica è un materiale sostenibile

Anche i più restii alle pavimentazioni

“effetto marmo” replicato su ceramica faticano oggi a distinguere tra naturale e non. Le più recenti tecnologie digitali sono in grado di simulare i materiali naturali con le loro imperfezioni. Oggi la scelta di lastre e piastrelle in grès porcellanato anziché in marmo non solo non toglie nulla all’effetto estetico ma aggiunge valore al progetto in termini di sostenibilità: la ceramica infatti è un materiale naturale e completamente riciclabile a fine vita. Le piastrelle sono resistenti nel tempo, sono più facili da tagliare e posare a regola d’arte e sono ideali per sistemi di riscaldamento radianti.


Finiture

Classic Cover

tenzione e la pulizia sono semplificate al massimo. Il sifone è estraibile e totalmente ispezionabile. Inoltre, la scocca della canalina è composta da un unico pezzo privo di saldature e spigoli vivi per la massima igiene ed efficienza. Le canaline PP Drain Aqua sono state studiate per ridurre al minimo i tempi di installazione grazie alla membrana impermeabilizzante preincollata, ai supporti di appoggio da 6 a 18 mm per la regolazione in altezza delle cover e alle basi di appoggio in polistirene espanso.

what’s new:

Flat Cover si distingue per il suo design perfettamente piatto e lineare ed è disponibile in svariati colori che vanno dal bianco al nero soft touch, passando per l’acciaio cromato, l’oro, l’oro rosa, il nichel e il grafite; Design Cover, caratterizzata da un sottile ed elegante scarico centrale, è in grado di fondersi alla perfezione con qualsiasi rivestimento grazie al suo design lineare; infine, Invisible Cover scompare sotto alla piastrella diventando un tutt’uno con il rivestimento della doccia. Con PP Drain Aqua, la manu-

docce filo-pavimento

PROFILPAS PP Drain Aqua è la nuova gamma di canaline per docce a filo pavimento realizzate in acciaio inox AISI 316 e dotate di sifone estraibile brevettato in ABS antibatterico. Le canaline PP Drain Aqua soddisfano qualsiasi gusto estetico e si abbinano perfettamente alle ultime tendenze degli accessori bagno grazie alla possibilità di scelta tra quattro tipologie di cover, diverse per design e finiture. Classic Cover, in acciaio inox lucido o satinato, è dotata di cornice e se capovolta diventa piastrellabile;

Rimozione e ispezione

Flat Cover

Design Cover

Invisible Cover

ELENCO INSERZIONISTI ABK ..................................................................... 77 Assoposa............................................................. 71 Cerasarda........................................................... 83 Cercol.................................................................. 95 Eterno Ivica....................................................... 91 Idylium................................................................. 2

Impertek......................................................III cop. Iris ....................................................................... 7 Mapei............................................................ II cop. Piemme................................................................. 1 Profilitec............................................................. 79 Profilpas............................................................... 5

49

Progress Profiles..............................bandella cop. Raimondi............................................................ 81 Ravaioli............................................................... 89 Rondine............................................................... 96 Schlüter Systems........................................ IV cop.

MaterialiCasa magazine 2/2021


gres porcellanato

what’s new:

88 MaterialiCasa magazine 2/2021

FLAVIKER Blue Savoy è il progetto in gres porcellanato ispirato alla varietà di pietra Blue de Savoy proveniente dalle Alpi francesi, caratterizzata dalla tipica colorazione grigio-blu interrotta da eleganti venature di colore bianco. Seguendo uno stile assolutamente contemporaneo, la collezione si sviluppa in una scala di grigi in 4 diverse tonalità ed è completata da 2 colori a effetto “texturizzato” dall’alto potenziale decorativo. La vasta scelta di formati (dalle grandi lastre fino al listello cm

10x60) e di spessori (6 mm, 9 mm e 20 mm) consente soluzioni di posa adatte a molteplici destinazioni d’uso, da quelle residenziali agli spazi commerciali e pubblici, interni ed esterni. Gran parte della gamma è realizzata con la nuova finitura di superficie P.Tech, morbida al tatto, ma con ottime performance di anti-scivolosità in ambienti interni. A questa superficie si aggiungono gli articoli coordinati per esterno, in versione Grip R11, indicata anche per la progettazione di SPA e zone wellness.

L’impegno concreto di Flaviker in termini di sostenibilità

L’azienda utilizza gli esclusivi impasti ECO-BODY, contenenti un 40% minimo di materie prime di qualità recuperate da lavorazioni esterne ed interne, utilizzati per diverse collezioni contenute in questo catalogo. Il valore di questa percentuale è garantito da Bureau Veritas, che certifica l’impasto ECO-BODY. Tale caratteristica consente a questi prodotti di contribuire al calcolo dei crediti utili ai fini della certificazione LEED degli edifici.


pidiprogetto progetto: Vincenzo Leggio Architetto

Rhinowood™ è la soluzione innovativa e sostenibile per l’ambiente, per il futuro del legno e delle sue applicazioni. Distribuito da Ravaioli Legnami: soluzioni in legno per pavimenti e rivestimenti esterni. Un mondo di qualità e design naturale.

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gres porcellanato

what’s new:

90 MaterialiCasa magazine 2/2021

ELIOS Con l’innovativa tecnologia applicata alla ceramica ADVANCE®, che contribuisce ad eliminare virus, batteri, microrganismi nocivi, Italcer Group vuole contribuire a migliorare la salubrità e la sicurezza degli ambienti, in ambito pubblico e privato, rivestendo qualsiasi tipo

di superficie per abitazioni, strutture sanitarie, scuole, aeroporti e spazi comuni indoor e outdoor. Norway (foto in alto) nasce da un’attenta ricerca delle più raffinate essenze lignee, riprodotte in gres porcellanato con un ottimo livello di dettaglio. Texture grafica e struttura superficiale concorrono al realismo

di un legno ceramico dallo spirito intensamente naturale. La serie Deco-Anthology (foto in basso) si ispira invece alle antiche piastrelle artigianali europee e mediterranee. Ai motivi dal sapore liberty e art deco si aggiungono geometrie e disegni nordici e orientali.


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Abbiamo reinventato il supporto per pavimentazioni sopraelevate esterne. Il supporto regolabile Prime con testa per travetto in legno è la soluzione più flessibile, elegante e sicura mai vista per terrazzi, decking e bordi piscina. Le prestazioni di livellamento della testa basculante, che compensa pendenze fino al 5%, permette di ottenere una pavimentazione sempre piana senza altri accessori o accorgimenti.

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pietra minerale

what’s new:

IDYLIUM Quando si parla di sostenibilità e urbanizzazione, l’attenzione tende istintivamente a focalizzarsi sull’impatto causato dai sistemi trasporti e industriale, o sulla scarsità di spazi verdi pubblici e privati. Si trascura il ruolo giocato dal parco immobiliare: le case, le scuole, gli uffici e i negozi nei quali trascorriamo buona parte delle nostre giornate. Sono ancora sottovalutati temi come emissione di VOC (composti organici volatili) prodotta dai materiali edilizi per evaporazione diluita nel tempo - che si aggiunge a quella, ben più nota, di CO² causata dai sistemi di riscaldamento - e fase terminale del ciclo di vita del prodotto edilizio (abbattimento e smaltimento). Il top in marmo sopra il quale

appoggiamo e manipoliamo i cibi in cucina, le pitture che personalizzano le nostre stanze, i rivestimenti che rendono calpestabile il pavimento e impermeabili le pareti del bagno, non sono soggetti inerti - né nelle fasi di lavorazione e posa, né durante lo smaltimento finale e nemmeno quando in uso. A seconda dei materiali con cui sono realizzati, questi prodotti continuano a disperdere nell’ambiente sostanze dannose per la salute umana. Le facciate degli edifici non fanno eccezione, e sebbene il contatto con l’aria aperta facilita la dispersione dei composti volatili, non è possibile ignorare l’effetto moltiplicatore determinato dall’ampiezza delle superfici e dalla numerosità delle costruzioni, soprattutto in città. Le lastre di Pietra Minerale tec-

nologicamente avanzata IDYLIUM, destinate all’interior (top da cucina e bagno, pavimenti, rivestimenti murali, complementi d’arredo, nautica e Yachts…) e all’outdoor (piscine, facciate ventilate, pavimentazioni, scale e spazi pubblici), sono progettate all’insegna della sostenibilità - in casa come fuori. La ricerca su queste questioni è oggetto primario di investimento da parte dell’azienda italo-spagnola, fortemente convinta che il design di oggi sia chiamato a procurare un vantaggio ambientale e a cercare di porre rimedio a decenni di sviluppo industriale imponente ma spesso caotico e irrispettoso. La Pietra Minerale IDYLIUM è l’ultima evoluzione della cosiddetta pietra sinterizzata. È “minerale” perché composta da materie prime atomizzate

100% naturali, in parte recuperate, riciclabili e biodegradabili. Assemblate in superfici di grande formato e ultracompatte senza l’ausilio di alcun collante ma attraverso processi di sola fusione e pressione, costituiscono un prodotto finito totalmente inerte. Nella scala della classificazione dei rifiuti, si collocano nel livello più basso di rischio, il più facile da gestire e il meno oneroso.

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IDYLIUM e la sostenibilità L’impegno in ricerca di IDYLIUM è diviso tra forte attenzione alla sostenibilità e sviluppo del prodotto. La produzione avviene in Spagna, vicino a Valencia, mentre il design delle lastre è Made in Italy. Nel distretto produttivo di Castellón (tra i più famosi per la lavorazione dei sub-prodotti della pietra) si realizzano sinergie che permettono processi produttivi ottimizzati: materiali a chilometro zero, consumo minimo d’acqua, massima efficienza energetica grazie all’impiego delle

immuni anche allo sviluppo di colonie batteriche. Scuole e strutture sanitarie sono contesti delicati in cui la pietra minerale IDYLIUM si rivela, per esempio, particolarmente adatta (a tal riguardo, sono in fase di conseguimento alcune tra le certificazioni più restrittive nel campo della bioedilizia e della riduzione delle emissioni volatili). L’hyper-materia dell’azienda procura un vantaggio ambientale addizionale in virtù delle sue proprietà disinquinanti. Le facciate ventilate realizzate con le lastre IDYLIUM in grande formato (oltre i 3 metri di larghezza) saranno a breve in grado di attivarsi

per mezzo della luce solare e di distruggere i composti organici che vi si depositano sopra. IDYLIUM sta infatti perfezionando una formula esclusiva per conferire alla sua Pietra Minerale proprietà autopulenti con effetto battericida. Grazie a questo trattamento, sarà in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico attraverso ossidazione fotocatalitica, un processo del tutto naturale che imita la fotosintesi clorofilliana: le facciate ventilate, a contatto con aria e luce, attivano l’ossidazione e la decomposizione delle sostanze inquinanti, che diventano innocue.

più avanzate tecnologie di recupero del calore e dei materiali di scarto. A Milano, IDYLIUM realizza la missione etica dell’estetica. Grazie a un catalogo che dialoga con i trend del momento, recuperando il gusto classico del “Design Italiano” e proiettandolo nel futuro, IDYLIUM intende porsi sul mercato come produttore di prodotti di “lusso” che nascono per durare.

Le superfici IDYLIUM sono inerti anche in posa e nel lungo periodo: zero emissioni e zero VOC, perché prive di resine e sostanze chimiche. Ma anche zero assorbimento di quanto di nocivo è già presente nell’aria: con un grado di porosità nullo, oltre a essere resistenti a qualsiasi tipo di agente macchiante e corrosivo (dalle sostanze acide e pigmentate degli alimenti ai più aggressivi prodotti per l’igiene), sono

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gres porcellanato

what’s new:

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CERAMICA RONDINE Rustico ma raffinato, il nuovo gres porcellanato effetto legno Timeless porta con sè il sapore dell’artigianalità, proponendo una texture al contempo elegante e minimal. Nei suoi molteplici formati, la collezione in gres porcellanato risulta adatta per ogni tipo di ambiente,

residenziale e commerciale, tradizionale o in stile contemporaneo, anche grazie ai colori classici del legno Ecrù, Honey, Nut e alle varianti più attuali Greige ed Ivory. Timeless propone peraltro una ceramica igienica e amica dell’ambiente vantando al suo interno la tecnologia innovativa ADVANCE®. ADVANCE® contribuisce ad elimi-

nare virus, batteri, microrganismi nocivi e a contrastare l’inquinamento ambientale dannoso per salute e ambiente. Un’innovazione che permetterà di rendere abitazioni private e luoghi pubblici più sicuri e sani, con un’igiene garantita 24 ore su 24 riducendo drasticamente l’utilizzo di agenti chimici o detergenti.


www.cercol.com info@cercol.it



00321 Visual Comunicazione – VE

CONTEMPORARY

MASTERPIECE I L P R I M O S U P P O RTO A L M O N D O

INTERAMENTE IN CLASSE A1FL

S T E E L M A R T È AU TO L I V E L L A N T E F I N O A L 5% D I I N C L I N A Z I O N E, C O N U N R A N G E D I A LT E Z Z E DA 2 5 A 3 0 0 M M E D È A DAT TO P E R L A P O S A M I S TA .

U N P I E D I N O C H E A N T I C I PA L E N O R M AT I V E D I S I C U R E Z Z A SULLA RESISTENZA AL FUOCO

S C A N O VA I S U S T E E L M A R T. I M P E R T E K .C O M MEET US AT CERSAIE (27/09 – 01/10) BOLOGNA ITALY



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