■ FATTURATI 2017 DELLE AZIENDE CERAMICHE ITALIANE ■ NOMISMA, 1° RAPPORTO 2018
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Contiene I.P. ISSN 1120 - 7884
PIASTRELLE DI CERAMICA - PARQUET - MATERIALI PER LA POSA - ARREDOBAGNO - FINITURE D’INTERNO
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TILE ITALIA È PUBBLICATO DA: Tile Edizioni S.r.l. Capitale Sociale: Euro 51.400,00 R.E.A. 329775 Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 751 in data 20/10/89 Iscrizione al ROC n. 9673 SEDE LEGALE ED OPERATIVA: Tile Edizioni S.r.l. Via Fossa Buracchione 84 41126 Baggiovara (Modena) - Italy Tel. +39 059 512 103 - Fax +39 059 512 157 info@tiledizioni.it - www.materialicasa.com DIRETTORE RESPONSABILE: CHIARA BRUZZICHELLI - c.bruzzichelli@tiledizioni.it
© 1989 Tile Italia COLLABORATORI: Pamela Albanese Corrado Borghi Sara Falsetti Paola Giacomini Sabino Menduni Sabrina Tassini Segreteria: info@tiledizioni.it Progetto grafico: Sara Falsetti
RICEVERE TILE ITALIA: Una copia: Euro 4
PUBBLICITÀ: TILE EDIZIONI • Paola Giacomini • Elisa Verzelloni Tel. +39 059 512 103 Fax +39 059 512 157 p.giacomini@tiledizioni.it e.verzelloni@tiledizioni.it • Alberto Tolomelli +39 335 594 8681 a.tolomelli@tiledizioni.it
FOTOLITO: Vaccari Zincografica Srl Via E. Salgari, 61 - 41126 Modena
ABBONAMENTI: www.tiledizioni.it/subscription • Annuale: € 60 STAMPA E CONFEZIONE: • Annuale estero: € 80 Faenza Printing Industries SpA • Biennale: € 80 Via Vittime Civili di Guerra 35 • Biennale estero: € 110 48018 Faenza (RA) • Annuale online: € 50 L’abbonamento decorre dal mese di distribuzione. Tariffe speciali per gli abbonamenti collettivi sono disponibili su richiesta Conto Corrente Postale 20026415 intestato a Tile Edizioni srl. Spedizione in abbonamento postale presso la Filiale di Modena. L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’art 74 primo comma lettera C del DPR 26.10.72 N. 633 e successive modificazioni.
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Informazioni
Sommario
TILE ITALIA 3/2018
In copertina: 41zero42 Foto by Giancarlo Pradelli @ Cersaie2017
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Editoriale C’è ripresa nel mercato interno?
FotoNotizia 12 - Harley Davidson sceglie Brick Generation 14 - Italgraniti per il Virgin Active di Pretoria, Georgia 16 - FILA per Baker Street 18 - TileNews 26 - Mercato immobiliare Overview di mercato, Nomisma 1° Rapporto 2018 Luca Dondi Dall’Orologio Economia & mercato 30 - Pollution2018 by IRIS Ceramica Group, SOS per la sostenibilità 34 - Litokol festeggia i suoi primi 50 anni 38 - I FATTURATI 2017 DELLE AZIENDE CERAMICHE ITALIANE
34 38
52 - Obiettivo vendita E-commerce come volàno: la parola a MOHD Disegnbest
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Il Parquet 56 - Pavimenti di legno, consuntivi e stime 58 - Intervista ad Andrea Margaritelli - Gruppo Pavimenti di Legno FederlegnoArredo 62 - Trends Esotismo virtuale Pamela Albanese, Tosilab 66 - Fiere Tecnargilla cambia veste e punta sulla bellezza 70 - Posa & Tecnica Le scale e l’isolamento acustico. “Perché” e “Come” Corrado Borghi Cantiere del mese 76 - Il nuovo Ristorante Cracco a Milano 80 - Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli” courtesy of Realtà Mapei 147 84 - La Fiorida: testimonial di eccellenza
88 - Ceramica d’Autore Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca
40 - Elenco inserzionisti
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Editoriale
di Chiara Bruzzichelli
C’è ripresa nel mercato interno? Come sempre il numero estivo di TILE ITALIA pubblica la classifica dei fatturati dei maggiori produttori italiani di piastrelle di ceramica (pag. 38). Da rilevare che l’esercizio 2017, come testimoniano i dati presentati da Confindustria Ceramica, ha ricondotto il fatturato del comparto ai valori pre-crisi, raggiungendo i 5,5 miliardi di euro, derivanti per 4,7 miliardi dalle esportazioni (+2,5%) e per 842 milioni dalle vendite in Italia (+1,6%). Dal punto di vista dei “volumi”, sempre nel 2017, le 145 aziende hanno prodotto sul territorio nazionale 422 milioni di mq (+1,6%) che sono stati destinati alle vendite domestiche per “soli” 83,7 milioni di metri quadrati: +1,1% sul precedente anno, con volumi che rappresentano, ancora, meno della metà del mercato interno pre-crisi. Una “troppo lieve” ripresa del mercato interno, peraltro confermata anche dai dati diffusi da FederlegnoArredo e relativi alla produzione e al consumo di pavimenti di legno nel nostro Paese (pag. 56). I dati, elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo, evidenziano una produzione 2017 di parquet attestata a 2,46 milioni di metri quadrati (+4,4% rispetto al 2016), mentre il consumo nazionale è stabile a 6,36 milioni di metri quadrati (circa +0,5% sul precedente anno).
E il 2018? Sul mercato interno, per l’anno in corso, è di nuovo incertezza. Alle aspettative positive, confermate da ANCE anche nell’Os-
servatorio pubblicato lo scorso febbraio e che indicano nel 2018 l’anno di svolta per il settore delle costruzioni con investimenti complessivi in crescita del 2,4% in termini reali, si contrappone un nuovo periodo di incertezza politica e programmatica che si teme possa nuovamente “bloccare” la ripresa degli investimenti sia nel residenziale sia, soprattutto, nelle opere pubbliche. In merito al comparto delle opere pubbliche, la previsione di Ance per il 2018 è di un aumento possibile del 2,5% in termini reali e si tratta di una stima prudenziale. “E’ infatti auspicabile che gli Enti Locali, assimilate le nuove regole di finanza pubblica (superamento del Patto di Stabilità Interno e conferma dei meccanismi di utilizzo degli spazi finanziari), siano in grado di riprendere una politica degli investimenti stabile e regolare. L’approvazione a fine 2017 del Contratto di Programma Anas 2016-2020, e la prosecuzione dell’iter approvativo del Contratto di Programma RFI 2017-2021 sono ottimi viatici per l’avvio di importanti investimenti nei prossimi anni. Se si considerano, infine, le attività di ricostruzione delle zone Terremotate del Centro Italia e l’attivazione delle risorse previste nel Fondo investimenti, istituito con la Legge di bilancio per il 2017 e rifinanziato con quella del 2018, è ragionevole intravedere un vero cambio di segno dopo la lunghissima crisi in atto nel comparto a partire dal 2005”.
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HARLEY DAVIDSON SCEGLIE BRICK GENERATION Il fascino urban-style della collezione Brick Generation di Ceramica Rondine ha conquistato l’iconica casa motociclistica Harley Davidson. Per i rivestimenti del punto vendita di Eslington Park (Ellison Road, Gateshead), situato nel Nord Est dell’Inghilterra vicino alla città di Newcastle, è stata infatti selezionata la collezione in gres porcellanato, effetto mattoncino, Bristol, colore Dark, formato 6x25cm. A breve, sul territorio britannico,
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saranno sottoposti a ristrutturazione altri due punti vendita Harley Davidson e, aggiungendosi a quello di Eslington Park, creeranno una perfetta sintonia di stile fra l’iconografia senza tempo del brand americano e il design old-school degli opifici anglosassoni. Il progetto è stato realizzato dallo studio di architettura inglese Focus Achitecture + Surveying, mentre la specifica è stata eseguita dalla divisione progetti CTD Architectural.
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ITALGRANITI PER IL VIRGIN ACTIVE DI PRETORIA, GEORGIA Italgraniti Group ha fornito i pavimenti per la realizzazione di palestra, piscina e spogliatoi del nuovo Virgin Active di Pretoria, appartenente alla catena di centri fitness famosa in tutto il mondo. Materia D - dal formato 30x60cm e dall’estetica ispirata al cemento - è la collezione utilizzata per la realizzazione delle aree del centro benessere, della piscina e degli spogliatoi.
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Per i pavimenti delle zone comuni nella palestra è stata scelta la finitura “Tecno” di Materia D, mentre, per la zona piscina/wellness e le aree esterne si è preferito utilizzare la finitura “Rullato” che, allo stile industriale, unisce alte performance antiscivolo. Entrambe le superfici sono state scelte in nuance neutre - Bianco, Cenere, Fumo, Grigio - ottime per rivestire e valorizzare volumetrie rigorose e contemporanee come quelle appartenenti allo stile dei centri Virgin Active.
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FILA PER BAKER STREET La stazione metropolitana di Baker Street, a Londra, inaugurata nel gennaio 1863 insieme alla più antica metropolitana del mondo, prende nome dalla via in cui Arthur Conan Doyle pose la residenza di Sherlock Holmes. La stessa stazione è stata recentemente oggetto di un esteso progetto di pulizia, cui ha partecipato FILA tramite la sua filiale in UK, fornendo assistenza tecnica e, a seguito di specifici test, il sistema di pulizia profonda comprendente FILAPS87 e FILACLEANER.
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• F ILAPS87 è stato utilizzato per la pulizia profonda delle graniglie posate a pavimento e delle piastrelle in ceramica posizionate ai bordi delle banchine. • F ILACLEANER è stato usato per le piastrelle in ceramica di tutti i rivestimenti. A Baker Street, la combinazione di diversi prodotti FILA ha permesso di ripristinare sia l’aspetto originale della stazione sia i parametri antiscivolo delle varie superfici del pavimento.
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TileNews
TileNews: il filo diretto con le aziende PANARIAGROUP IN BIENNALE PER IL PADIGLIONE DELLA SANTA SEDE Panariagroup ha contribuito alla realizzazione del Padiglione della Santa Sede realizzato in occasione della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, aperta fino al 25 novembre 2018. Infatti le grandi lastre sottili in gres porcellanato laminato provenienti dalle collezioni di Cotto d’Este, Lea Ceramiche e Panaria Ceramica, sono state utilizzate per rivestire gli interni e gli esterni dell’architettura della cappella progettata dall’architetto Francesco Cellini. “La collaborazione con la Santa sede per questa sedicesima edizione della Biennale di Architettura a Venezia - racconta Emilio Mussini, presidente di Panariagroup - rappresenta senza dubbio un’occasione unica per mettere in risalto le proprietà dei nostri materiali che, da soli, riescono a conferire al progetto un tono solenne e di grande leggerezza, perfettamente in linea con la spiritualità del luogo della cappella. Siamo dunque fieri di proseguire il nostro dialogo quotidiano con l’architettura in un contesto di così alta eccellenza” Il Padiglione della Santa Sede, intitolato Vatican Chapels e curato dal professore Francesco Dal Co e da Micol Forti, prende ispirazione dal modello della “Cappella nel Bosco”, costruita nel 1920 dal celebre architetto Gunnar Asplund nel Cimitero di Stoccolma, e si articola in undici cappelle frutto delle interpretazioni di al-
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trettanti architetti di fama internazionale, riunite nel giardino della Fondazione Cini sull’isola di San Giorgio Maggiore.
VIII WIENERBERGER BRICK AWARD: I VINCITORI DEL GRAND PRIZE
nale assegnato ai più innovativi esempi di architettura in laterizio. I progetti sono stati selezionati, da una giuria composta da 5 architetti di fama internazionale, in una rosa di 50 progetti finalisti scelti tra i quasi 600 candidati provenienti da 44 Paesi differenti. Lungimiranza, audacia e creatività sono gli elementi che accomunano tutti i lavori premiati, suddivisi nelle cinque categorie: Feeling at home, Living together, Working together, Sharing public spaces e Building outside, tra le quali sono stati decretati il Grand Prize e gli Special Prize.
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1. Westkaai Towers 5 e 6, in Belgio, di Tony Fretton Architects 2. Kunstmuseum Basel Extension, in Svizzera, di Christ & Gantenbeinkkk Questi i due progetti che si sono aggiudicati il Grand Prize dell’ottava edizione del Wienerberger Brick Award, premio bien-
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MOHAWK INDUSTRIES: FATTURATO 2017 A 9,5 MILIARDI DI DOLLARI I risultati 2017 di Mohawk Industries (Calhoun, Georgia) hanno nuovamente superato le attese, consentendo al gigante statunitense del flooring di battere, ancora una volta, i record dell’anno precedente. I ricavi sono cresciuti del 5,9% a 9,5 miliardi di dollari (erano stati 8 miliardi nel 2015 e 9 nel 2016). Superiore l’incremento percentuale delle marginalità. L’Ebitda è salito a 1.859 milioni di dollari (+8,6% sui 1.711 milioni del 2016), pari al 19,6% dei ricavi, in miglioramento rispetto al 2016; in crescita del 9% anche il risultato operativo, 1.416 milioni di dollari, pari al 15% del fatturato; l’utile netto (escluse ristrutturazioni, acquisizioni e altri oneri) è passato da 940 a 1.019
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milioni di dollari (+8,4%). A livello geografico, il 63% del fatturato è stato realizzato negli Stati Uniti, il 25% in Europa, il 3% in Russia e l’8% sugli altri mercati internazionali. Ottimi i risultati della divisione Global Ceramics (marchi American Olean, Dal-Tile, Emilgroup, KAI, Kerama Marazzi, Marazzi, Ragno e Ceramica Marconi, con stabilimenti in USA, Messico, Italia, Spagna, Bulgaria, Polonia e Russia): le vendite sono salite dai 3.175 milioni di dollari del 2016 a 3.405 milioni (+7% e con un’incidenza del 36% sui ricavi totali), mentre l’utile operativo è stato di 545 milioni di dollari (pari al 16% dei ricavi), in crescita del 13,3% sui 481 milioni del 2016. Numeri che rafforzano il primato della multinazionale americana quale maggiore produttore e distributore mondiale di piastrelle ceramiche, con un posizionamento di market leader in Nord America, Europa occidentale ed orientale e Russia. Positivi anche i risultati del primo trimestre 2018. Le vendite sono cresciute del 12% (+8% a tassi di cambio costanti) rispetto al 1° trimestre 2017 e l’utile operativo si è portato a circa il 13%, in lieve flessione sui primi tre mesi del 2017 a causa di costi di avviamento, inflazione e di un diverso mix di prodotti. Illustrando i risultati al mercato e agli azionisti, Jeffrey S. Lorberbaum (nella foto) Presidente e CEO della multinazionale americana, ha ribadito come il merito dei risultati vada alla solida organizzazione e alle strategie a lungo termine degli ultimi 5 anni e sostenute con investimenti pari a 6,6 miliardi di dollari.
ABK GROUP: ACCORDO CON CFP 2 PER LA QUOTAZIONE IN BORSA ABK Group Industrie Ceramiche di Finale Emilia, tra i principali produttori italiani di superfici in gres porcellanato, ha siglato un importante accordo con la società milanese Capital For Progress 2 (CFP 2), finalizzato a portare l’azienda alla quotazione sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana entro gennaio 2019. CFP 2 è una SPAC (Special Purpose Acquisition Company) che ha raccolto 65 milioni di Euro da investitori professionali italiani ed esteri e le cui azioni sono quotate sul mercato AIM Italia. L’accordo prevede l’incorporazione di ABK in CFP 2 (che assumerà la denominazione di ABK) e il mantenimento, post fusione, del controllo e gestione dell’azienda in capo ai soci fondatori e azionisti storici di ABK, con una quota che potrà variare dal 61,3% al 70,4%. Per il presidente di ABK Roberto Fabbri (nella foto), l’operazione è volta a potenziare ulteriormente il percorso di crescita strategica del gruppo che punta all’ampliamento delle destinazioni d’uso dei suoi prodotti, più vicine all’arredamento, e all’ingresso in nuovi canali di vendita. ABK ha chiuso l’esercizio 2017 con un valore della produzione
di 115,4 milioni di Euro (+11% rispetto all’esercizio 2016) e un Ebidta di 18,7 milioni di euro (+28% rispetto all’esercizio 2016). Nei prossimi anni la società continuerà il proprio sviluppo grazie agli importanti piani di investimento in corso, sia sul piano produttivo che sul piano commerciale. La crescita della società sarà realizzata sia internamente che tramite acquisizioni esterne. In particolare, per quanto riguarda gli investimenti tecnologici, ABK sta realizzando, in collaborazione con Sacmi, un nuovo impianto pilota per la produzione di nuovi prodotti ceramici spessorati e a “vena passante”.
OSSERVATORIO ANGAISA: MERCATO ITS PRIMO TRIMESTRE +3,40% Secondo l’elaborazione dei dati concernenti l’Osservatorio Vendite ANGAISA e riguardanti un campione di 117 aziende distributrici, prosegue il trend positivo del mercato idrotermosanitario che, nel primo trimestre 2018, avrebbe fatto registrare un incremento del 3,40%, rispetto allo stesso periodo del 2017. L’andamento degli ultimi 12 mesi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (fatturato aprile 2017/marzo 2018 rispetto a aprile 2016/marzo 2017) presenta a sua volta un incremento pari al 3,77%. Ricordiamo che solamente le aziende distributrici associate ANGAISA che forniscono regolarmente il dato mensile relativo alle vendite ricevono il “Report” nazionale completo ed eventualmente (qualora si disponga di un campione sufficientemente rappresentativo) quello regionale. Per informazioni: mercato@angaisa.it.
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TileNews
ASSOPOSA: DOPPIO APPUNTAMENTO A TERMOLI Cianciosi SRL di Termoli, referente territoriale per il Molise di Assoposa, ha ospitato presso la propria sede un doppio appuntamento relativo a temi di specifico interesse per posatori e distributori di materiale ceramico. - Giovedì 7 Giugno, in collaborazione con l’Ordine Architetti Campobasso, si è svolto il “Seminario tecnico di aggiornamento professionale per Architetti e progettisti sulla posa di grandi lastre”, con riconoscimento di 4 Crediti Formativi Professionali (due ore di teoria in aula e due ore di dimostrazione pratica in laboratorio di posa); - Venerdì 8 Giugno si è svolta la dimostrazione di posa “Posatori grandi lastre: Tecnica e Qualità” con riguardo ai temi di movimentazione, lavorazione e installazione di grandi lastre in tutte le situazioni operative, riservata ai posatori di Abruzzo e Molise. Il seminario del 7 giugno, destinato agli architetti e riconosciuto dall’Ordine professionale provinciale, ha provveduto in particolare alla diffusione della conoscenza della Norma UNI 11493 sulla posa. Inoltre, poiché il seminario tecnico era stato promosso sul territorio da un punto vendita interessato, la Cianciosi srl, Assoposa ha integrato l’offerta formativa con una dimostrazione di posa di grandi lastre formato XXL, destinata a tutte le figure professionali che si devono misurare con la specifica tipologia di prodotto.
FASSA: GYPSOTECH® GYPSOLIGNUM ZERO TIPO DEFH1I Il Sistema Cartongesso Gypsotech® di Fassa Bortolo diventa ancora più performante grazie alla nuova lastra Gypsotech®GypsoLIGNUM ZERO TIPO DEFH1I che, all’alta prestazione dal punto di vista meccanico e acustico aggiunge il massimo standard di reazione al fuoco. Questa lastra speciale di tipo DEFH1I (secondo la normativa EN 520) vanta una serie di caratteristiche importanti: densità superiore a 1.000 kg/m³, resisten20 - Tile Italia 3/2018
za all’impatto superficiale, ridotta capacità di assorbimento dell’acqua e resistenza meccanica migliorata. Inoltre, presenta un nucleo con coesione evoluto a protezione dagli incendi: è composta infatti da uno strato di gesso con additivi speciali, quali fibra di vetro, vermiculite, idrofuganti e farina di legno naturale a granulometria differenziata, incorporato fra due fogli di cartone speciale. Questo particolare materiale esterno, a basso potere calorifico, consente di ottenere l’Euroclasse A1 di reazione al fuoco, il massimo standard esistente. Se la lastra GypsoLIGNUM si caratterizza per la sua versatilità (che la rende utilizzabile in numerose destinazioni d’uso, per pareti, contropareti e controsoffitti) questa particolare evoluzione risulta fondamentale per quei lavori su edifici pubblici come scuole, ospedali, RSA o biblioteche, e su edifici privati che richiedono un altissimo standard di sicurezza. La documentazione tecnica è disponibile sul sito www.fassabortolo.it nella sezione “Sistema Cartongesso Gypsotech / Lastre Gypsotech.”
OIKOS PRESENTA NOVA “Nova” è la nuova porta blindata completamente in vetro prodotta dalla Oikos (VE), specialista nel segmento alto di gamma. “Nova” porta il paesaggio dentro casa, un vero spettacolo di sicurezza ed eleganza. Oikos si adatta allo stile degli arredi e propone soluzioni d’avanguardia. www.oikos.it
FLORIM: X EDIZIONE DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ Il Bilancio di Sostenibilità Florim è il report annuale che offre una sintesi dei risultati ottenuti dall’azienda in ambito economico, sociale e ambientale. Il documento condivide con gli stakeholder in modo trasparente e sintetico i valori, le azioni e i risultati conseguiti dal Gruppo, annunciando gli obiettivi in programma per il prossimo futuro. “Siamo giunti alla decima edizione del nostro Bilancio di Sostenibilità, traguardo che segna, all’interno del Gruppo, un periodo di enormi cambiamenti che hanno avuto inizio proprio quando la crisi epocale, che ha investito l’economia mondiale, iniziava a mietere vittime e terrorizzava i mercati”. Sottolinea il Presidente Claudio Lucchese nella lettera di introduzione a questa edizione del Bilancio. “Non posso che esprimere grande soddisfazione nel leggere i numeri economici e finanziari che, da quel nebuloso 2008 fino ad oggi, hanno disegnato una curva in continuo miglioramento in tutte le variabili fondamentali”. Parole di soddisfazione che trovano conferma nei numeri. Il profilo economico di sintesi restituisce dati significativi di miglioramento su tutti gli indicatori fondamentali: ricavi netti 424,8 Mln di € (+4,5% dal 2016); EBITDA 123,2 Mln di € (+14,9% dal 2016); investimenti totali oltre 103 Mln nel 2017. “Senza dubbio la sfida continua ad essere molto impegnativa per il costante mutamento negli equilibri di mercato e impone altissima concentrazione per raggiungere gli obiettivi prefissati e che leggerete nelle pagine del fascicolo”. Continua il Presidente Lucchese che conclude con un ringraziamento “a tutti i collaboratori del Gruppo Florim, di cui sono particolarmente orgoglioso, per l’impegno instancabile, il senso di appartenenza e la partecipazione ai valori dell’azienda”. Per scaricare una copia digitale del bilancio: http://www.florim.com/it/bds-2017
TileNews
BREM CALOROFERI PER L’ARCHITETTURA BREM presenta RAW, la famiglia di radiatori disegnata da Davide Diliberto ispirata come non mai al pay off dell’azienda “caloriferi per l’architettura”. È un prodotto estremamente iconico, realizzato con tubi da 25 mm di diametro curvati, raccordati e saldati a formare dei box caratterizzati dall’incrocio dei tubi centrali. Una forma senza forma, tridimensionale eppure vuota, un traliccio che ricorda volutamente elementi da costruzione, ponteggi, scaffalature, per integrarsi con il progetto architettonico e per essere inserito facilmente in ambienti moderni, rustici e persino classici a seconda della finitura scelta. Grazie alla struttura tubolare ogni elemento può essere usato anche come scaldasalviette. È proposto in moduli quadrati e rettangolari di circa 11 cm di profondità, con larghezze di 50 o 60 cm per oltre 25 combinazioni tra verticali e orizzontali, con funzionamento ad acqua ed elettrico, in tutti i colori e le finiture speciali del catalogo Brem.
AL VIA LA PARTNERSHIP ANGAISA-MATICAD Maticad ha recentemente firmato un nuovo accordoquadro con ANGAISA, in funzione del quale tutte le aziende associate potranno avvalersi, a condizioni con22 - Tile Italia 3/2018
cordate, degli strumenti e servizi erogati dalla software house con sede centrale a Pesaro. Maticad è specializzata nella realizzazione di tecnologie per la progettazione di interni ed è leader nei settori della posa di materiali da pavimento e rivestimento e dell’arredobagno. Risale al 1993 lo sviluppo di Maticad - DomuS3D®, applicativo grafico specifico per la progettazione di ambienti con cui poter simulare le più diverse soluzioni di posa.
national Stone Summit, conferenza tra le principali associazioni mondiali del marmo. “Internazionalità è una delle parole chiave per comprendere il successo di Marmomac - ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. Abbiamo creato una community della pietra naturale che può contare anche sugli eventi che organizziamo in mercati maturi e in via di sviluppo come Stati Uniti, Brasile, Egitto e Marocco. Una rete che vogliamo rafforzare quest’anno con la creazione di ambasciatori del marmo, per diffondere la conoscenza e l’uso del prodotto litico, e attraverso Miami Calling, iniziativa in partnership con la rivista Platform per approfondire le opportunità nel real estate in Florida”.
MARMOMACC 2018 Più internazionale, con un focus su Miami e il lancio di una rete di ambasciatori del marmo. Sempre più interattivo, con un nuovo portale web dedicato agli architetti. Attento anche al mondo dell’arte, oltre che a quello dei designers. Queste alcune delle novità della 53° edizione di Marmomacc, in svolgimento a Verona dal 26 al 29 settembre 2018, presentate in conferenza stampa dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese e dal direttore generale Giovanni Mantovani (insieme nella foto). Presenti alla conferenza stampa, svoltasi a Milano sulla Terrazza Martini, anche Luciano Galimberti, presidente di ADI, Raffaello Galiotto, designer e Fulvio Irace, architetto e storico dell’architettura. Importanti i dati di chiusura dell’ultima edizione di Marmomacc: il 2017 ha visto la partecipazione di oltre 1.600 aziende espositrici di cui il 64% estere da 56 paesi e quasi 68.000 visitatori, di cui il 60% provenienti da 147 nazioni. Un risultato veramente importante che Veronafiere prevede di superare con l’edizione 2018. Tra le novità per il prossimo anno c’è la collaborazione di Marmomacc con IceItalian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine sul fronte dell’attività di incoming di operatori dall’estero: sono 300 i top buyer selezionati, invitati ed ospitati a Verona per partecipare a incontri b2b tematici, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio. A questo si aggiunge il ritorno dell’Inter-
SLEEK: LA SICUREZZA È NEI DETTAGLI SLEEK è un nuovo modello di porta blindata prodotta da Dierre con un brevetto innovativo comprendente una cerniera a scomparsa rototlaslante: all’apparenza un dettaglio, in realtà un elemento fondamentale per garantire sicurezza e prestazioni. Per sviluppare la nuova cerniera, denominata Macron 5.0, i tecnici Dierre si sono ispirati ai meccanismi che sorreggono i pesanti portelloni degli aerei. È una cerniera “invisibile”, che però permette di aprire l’anta a 180° e di ottenere una dop-
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pia battuta di chiusura che protegge da rumori e spifferi, garantendo elevate prestazioni isolanti dall’ambiente esterno. Attorno alla cerniera ruotano anche originali soluzioni di posa raso-muro che nascondono il telaio per far risaltare la porta come elemento d’arredo o, al contrario, la integrano in maniera complanare alla finitura e al colore della parete. La porta blindata Sleek raggiunge, di serie, una protezione antieffrazione in Classe 3, con un isolamento termico di 1,6 W/m2K e un abbattimento acustico di 41 dB, mentre aggiungendo dei plus si possono migliorare le prestazioni termiche raggiungendo un valore di 1,2 W/m2K e un abbattimento acustico di 45 dB. Completano le dotazioni di sicurezza 4 rostri fissi dedicati lungo il lato delle cerniere e 2 deviatori a uncino comandati dalla serratura che,
a porta chiusa, si inseriscono nel telaio impedendo lo scardinamento dell’anta. Quattro le soluzioni di chiusura tra cui scegliere: serratura a doppia mappa, cilindro ad alta sicurezza, con due cilindri indipendenti, con due cilindri dipendenti (che seguono una sequenza di chiusura) e nella nuova versione con serratura a cilindro motorizzata Hibry. Sleek è disponibile anche in versione tagliafuoco EI2 30, con anta in materiale coibentante di alta densità e carenature in alluminio con guarnizioni termoespandenti. Dierre è un primario marchio italiano nella produzione di porte blindate, porte per interni e chiusure di sicurezza. Fondata nel 1975 da Vincenzo De Robertis l’azienda ha tra i suoi punti di forza la capacità di coniugare ricerca tecnologica e design, con una grande attenzione alla personalizzazione dei dettagli.
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TileNews
PORCELANOSA PRESENTA WHITE & COLORS Una esplosione di colori e forme per esprimere allegria, serenità e personalità. Questa è la nuova collezione White&Colors di Porcelanosa. White&Colors, 18 combinazioni di colore per liberare la creatività. Un’esplosione di vivaci finiture che si ispirano al piccolo formato attraverso elementi di ceramica adatti per creare e rinnovare rivestimenti, cucine e bagni. “Siviglia” si presenta come un elemento rettangolare diviso in 6 quadrati, tre sopra e tre sotto; mentre il rivestimento ceramico di “Malaga” è costituito da un elemento rettangolare diviso in 3 rettangoli allungati e da due linee. Entrambe le serie hanno il formato di 20×31,6 cm. La forza estetica di queste collezioni è data da modularità, simmetria e colore. Entrambe le serie, Siviglia e Malaga, sono disponibili in nove tonalità: Aqua, Green, Grey, Ocean, Rose, Beige, White, Acero e Mostaza.
IL MIC RESTAURA 18 MAIOLICHE DEL MUSEO CORRER (VE) Il laboratorio di restauro del MIC di Faenza è impegnato in un complesso restauro di 18 pezzi provenienti dalla collezione del Museo Correr di Venezia, una delle più importanti collezioni italiane di ceramiche rinascimentali con servizi da tavola eseguiti dalle grandi manifatture di Faenza, Urbino, Casteldurante. “Siamo molto contenti di collaborare con uno dei più prestigiosi laboratori di restauro di ceramica al mondo. - spiega Andrea Bellieni, conservatore - Il restauro sarà molto delicato perché attiene alla lettura formale e iconografica delle opere. Molti dei pezzi, infatti, sono stati restaurati in passato da mani non esperte, con integrazioni e troppe licenze interpretative, sicuramente non in conformità con la vigente carta del Restauro”. “Questo intervento di restauro pone l’attenzione sulle attività del nostro laboratorio attivo da 40 anni. Proprio il prossimo anno celebreremo questo anniversario presentando l’intervento sugli istoriati del Correr - aggiunge Claudia Casali, direttrice del MIC di Faenza -. La nostra non è solo un’attività strettamente conservativa ma anche formativa, con l’importante collaborazione dell’Università di Bologna, campus di Ravenna, che vede attivi diversi studenti ogni anno”. Alla fine del restauro verrà curato il primo catalogo scientifico integrato dedicato alla collezione. Il volume e il restauro sono resi possibili grazie al sostegno di Venice In Peril, una delle principali organizzazioni veneziane - la sua fondazione risale al 1976, l’anno della grande alluvione di Venezia - impegnata nella salvaguardia del patrimonio storico artistico veneziano.
WOODCO: ONLINE IL NUOVO SITO Progettato per qualificare la presenza online dell’azienda e consolidarne il ruolo primario nel mercato, il nuovo sito www. woodco.it si caratterizza per un layout che dà ampio spazio alle immagini, una consultazione intuitiva consumer-oriented e contenuti accessibili da ogni tipo di device. La piattaforma è stata voluta dall’azienda non solo per consolidare la percezione del brand come specialista del parquet, ma anche per trasmettere a consumatori, progettisti e rivenditori il patrimonio di conoscenze sul legno maturato in oltre trent’anni di attività. In funzione di questo obiettivo, una grande visibilità è stata data alle collezioni, illustrate nel dettaglio sia per quanto riguarda le colorazioni, sia per quanto riguarda i formati disponibili. Completano la gamma di servizi al cliente la sezione Consigli sul parquet, ricca di approfondimenti tecnici e pratici, l’area Download, all’interno della quale è possibile scaricare le brochure, e la sezione News con le ultime novità dell’azienda.
ZUCCHETTI: A CLOSER IL RED DOT AWARD PRODUCT DESIGN 2018 Il Gruppo Zucchetti. Kos è orgoglioso di annunciare la vittoria del Red Dot Award Product Design 2018 conferito alla linea di miscelatori Closer: un prestigioso riconoscimento che celebra lo spirito innovativo della collezione disegnata da Diego Grandi, già vincitrice di numerosi premi internazionali tra cui il GOOD DESIGN™ Award 2017. Il trionfo di Closer testimonia il ruolo di spicco dell’azienda italiana nel settore del bathroom design, frutto di un costan24 - Tile Italia 2/2018
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te impegno di ricerca e sviluppo in collaborazione con i più famosi designer del panorama contemporaneo. La giuria del Red Dot Award ha premiato Closer nella categoria Product Design “per la sua forma caratteristica che ridefinisce ingegnosamente l’ambiente bagno, stabilendo nuovi standard estetici e funzionali”. Il miscelatore ideato da Diego Grandi è un’armonia di forme, scandite da angoli arrotondati per una presa ergonomica e semplice; gli snodi sono appositamente studiati per consentire inaspettate possibilità di movimento nello spazio. Dinamismo, libertà e flessibilità - già caratteristiche dell’iconico soffione - ritornano nella rubinetteria con un gioco di rotazioni unico e inconfondibile. Quest’anno hanno partecipato al Red Dot Design produttori e designer provenienti da
59 Paesi; gli oltre 6.300 oggetti in gara sono stati valutati in base a criteri rigorosi come innovazione, qualità formale, ergonomia e durabilità. Oltre ad essere inserito nell’Annuario del premio che verrà pubblicato a luglio 2018, Closer sarà esposto nella mostra “Design on Stage Winners Red Dot Award: Product Design” nel Museo Red Dot Design di Essen in Germania.
ASSOPOSA A CERSAIE 2018
lustrare le novità e rispondere alle domande anche grazie a supporti audiovisivi e grafici. In un’area dedicata è in programma - per ognuno dei 5 giorni di svolgimento del Cersaie - un seminario tecnico per progettisti sulla posa delle grandi lastre, con due ore d’aula e due ore di esercitazioni pratiche in laboratorio di posa, che garantirà ai partecipanti - architetti, ingegneri e geometri - crediti formativi professionali. Infine, a testimonianza dell’eccellenza e della creatività dei maestri piastrellisti italiani, l’allestimento della Città della Posa sarà arricchito da una “sorpresa” che verrà rivelata nelle prossime settimane.
Tutto il mondo della posa italiana e internazionale sarà protagonista - durante i cinque giorni di Cersaie 2018 nella Città della Posa, situata all’interno del nuovo Padiglione 31A (ex Area 49), nelle adiacenze dell’ingresso di Piazza Costituzione del Quartiere Fieristico di Bologna. Uno spazio importante all’interno della Città della Posa verrà occupato da Assoposa (Associazione nazionale imprese di posa e installatori di piastrellature ceramiche) che, attraverso i propri Maestri Piastrellisti, gestirà direttamente le dimostrazioni di posa in opera di grandi formati e fornirà le informazioni a tutti i visitatori di Cersaie. Per la sua 7° edizione, la Città della Posa riserverà ai propri visitatori 6 aree tematiche dedicate ai temi classici della professione, nelle quali tecnici specializzati saranno a disposizione dei visitatori per il-
“
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Mercato immobiliare
Luca Dondi Dall’Orologio Direttore Generale Nomisma
Il favorevole quadro macroeconomico e il permanere dei tassi di interesse su livelli straordinariamente esigui hanno rappresentato i principali presupposti alla base della risalita del mercato immobiliare italiano. Infatti, dopo una crisi di inusitata lunghezza, è stato l’elemento fiduciario a favorire l’innesco della risalita, consolidatasi quando gli indicatori anticipatori del ciclo hanno trovato riscontro nelle dinamiche reali. L’enorme fabbisogno compresso durante la fase recessiva ha così trovato condizioni finalmente più favorevoli per manifestarsi, come si può evincere dall’intensità delle manifestazioni di interesse all’acquisto registrate negli ultimi anni (tab. 1). Si tratta di una domanda tanto consistente dal punto di vista numerico quanto in larga parte fiaccata sul piano reddituale e patrimoniale dagli effetti della crisi. Il ricorso al supporto della rete familiare e, soprattutto, al sostegno bancario rappre-
Overview di mercato Nomisma: 1° Rapporto 2018 senta in tale contesto un fattore molto spesso imprescindibile. Se, in passato, l’accesso al credito risultava limitato dalle esigenze di messa in sicurezza e irrobustimento patrimoniale del sistema finanziario, oggi la situazione appare di gran lunga meno problematica. La percentuale di dinieghi si è notevolmente ridotta e, con essa, la propensione all’autocensura che induceva una quota non trascurabile di potenziali acquirenti nemmeno a presentarsi.
Transazioni residenziali in crescita A beneficiare della transizione tuttora in atto è stato, fin qui, il comparto residenziale, in cui il peso delle transazioni sostenute da mutuo si attesta poco al di sotto della quota record del 60%. Attenuatasi la massiccia ondata di surroghe e sostituzioni conseguente all’autentico tracollo che ha caratterizzato i tassi di
interesse, a catalizzare la spinta creditizia è oggi in massima parte la domanda primaria (prima casa e sostituzione), riaffacciatasi prepotentemente sul mercato, in corrispondenza del miglioramento del clima di fiducia prima e degli indicatori reali poi. A latitare continua ad essere, per contro, la componente di investimento, la cui incidenza si mantiene tuttora marginale, privando il trend in atto di ulteriore slancio espansivo. Nonostante l’esiguità della domanda più solida dal punto di vista reddituale, la risalita delle compravendite appare un fenomeno ormai consolidato, come si può evincere dall’ormai imminente ritorno su livelli antecedenti la seconda ondata recessiva. Il recupero di quota 600 mila dovrebbe, infatti, avvenire nel corso del prossimo biennio, ad esito della graduale risalita inaugurata ad inizio 2014 e non ancora arrestatasi (tab. 2).
TAB. 1 di - Intenzioni acquisto di un’abitazione parte delle famiglie(1)consumatrici Intenzioni acquisto didiun’abitazione da parte delleda famiglie consumatrici (frequenza percentuale) (frequenza percentuale)
(1)
3,5 3,0 2,5
%
2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 123412341234123412341234123412341234123412341 2007
2008
2009
2010
2011
Certamente sì
2012
2013
2014
2015
2016
2017 18
Probabilmente sì
(1) Domanda: Nei prossimi 12 mesi intende acquistare una abitazione nuova o vecchia (o di ordinarne la costruzione) (abitazione per se o per un familiare, residenza secondaria, abitazione destinata a locazione, ecc.)?
Fonte: Istat 26 - Tile Italia 3/2018
Prezzi ancora in calo Al dinamismo delle transazioni non ha fatto riscontro un’analoga tendenza dei valori che hanno, invece, continuato a flettere anche nei primi mesi di quest’anno. La rigidità iniziale a fronte del drastico cambiamento di contesto causato dalla crisi ha, di fatto, compromesso le possibilità di rimbalzo, finendo inevitabilmente per allungare a dismisura i tempi per l’approdo
Mercato immobiliare
al punto di inversione ciclica. Ancora oggi, permangono infatti squilibri tra aspettative dell’offerta e disponibilità della domanda, che nemmeno la massiccia impennata di quest’ultima è stata in grado di annullare. La residua debolezza rilevata in corri-
TAB. 2 - Numero compravendite di abitazioni (consuntivo e previsioni) Anni
Numero compravendite di abitazioni
2013
389.696
2014
405.931
2015
435.931
2016
517.184
2017
542.480
2018(*)
568.387
2019(*)
590.385
2020(*)
615.905
Fonte: Agenzia delle Entrate e previsioni Nomisma(*)
spondenza dei prezzi rappresenta, dunque, la risultante di retaggi del passato (sopravvalutazioni) e fragilità correnti (composizione della domanda e dipendenza da mutuo). Lo smaltimento delle tossine accumulate rappresenta un processo molto più lungo e complesso di quanto accaduto in passato, appesantito dall’inefficienza di un mercato in cui molti operatori hanno preferito salvaguardare teoriche ricchezze e coperture piuttosto che fare prontamente i conti con la realtà. In questo quadro di persistente anomalia si inserisce l’ulteriore arretramento dei valori registrato sia nelle aree urbane maggiori sul finire del 2017, sia in quelle inter-
medie nei primi mesi del 2018 (tab. 3). Come ormai consueto, si tratta di dinamiche nel complesso non dissimili, pur non mancando realtà urbane in cui, limitatamente al settore residenziale, l’approdo al punto di svolta possa dirsi raggiunto o appaia, quantomeno, imminente. Ai mercati che tradizionalmente anticipano le dinamiche che tendono poi a propagarsi al resto del Paese, se ne stanno aggiungendo altri di rango subprime. Ecco che alle consuete avanguardie (Milano in primis, poi Bologna e Firenze a qualche distanza) si aggiungono altre realtà (Modena, Salerno, Trieste e Verona) per cui la pressione della domanda, associata alla ritrovata vitalità del contesto
TAB. 3 - Variazioni annuali dei prezzi correnti degli immobili negli ultimi due anni (%) Anni
13 città intermedie
Abitazioni usate
Uffici
13 grandi città
Negozi Capannoni
Abitazioni usate
Uffici
Negozi
Capannoni
2016
-2,0
-2,4
-1,4
-2,6
-1,5
-2,3
-1,6
-4,0
2017
-1,9
-2,2
-2,0
-2,1
-1,2
-1,5
-1,3
-2,8
Fonte: Nomisma Tile Italia 3/2018 - 27
Mercato immobiliare
TAB. 4 - Posizionamento dei 13 mercati intermedi sulla ruota del ciclo immobiliare
Posizionamento dei 13 mercati intermedi sulla ruota del ciclo immobiliare Segmento residenziale PARMA TARANTO
NOVARA
Segmento non residenziale MODENA
VERONA TRIESTE SALERNO MODENA
VERONA
BRESCIA
PARMA
PERUGIA MESSINA
MERCATI IN MIGLIORAMENTO
MERCATI IN CRESCITA
BERGAMO
NOVARA
MERCATI IN MIGLIORAMENTO
MERCATI IN CRESCITA
MERCATI IN CALO
MERCATI IN RALLENTAMENTO
TRIESTE ANCONA
LIVORNO ANCONA
TARANTO
MERCATI IN CALO
MERCATI IN RALLENTAMENTO
SALERNO BERGAMO BRESCIA
MESSINA PERUGIA LIVORNO
Fonte: Nomisma
TAB. 5 - 13 grandi città – Previsioni dei prezzi medi degli immobili a valori correnti (marzo 2018; variazioni % annuali) Abitazioni
Uffici
Negozi
2018
-0,2
-0,6
-0,1
2019
+0,4
0,0
+0,5
2020
+0,9
+0,5
+1,0
Fonte: Nomisma economico, hanno creato le condizioni per un’esuberanza non circoscritta alla sola componente transattiva (tab. 4). Si tratta, invero, di evidenze non ancora eclatanti, ma che attestano i progressi del contagio virtuoso in atto, nonostante il riferimento medio in termini di variazione dei prezzi permanga ancora, anche nel comparto residenziale, in territorio negativo.
Comparto commerciale in stallo Peggiore si conferma, una volta di più, la situazione sul versante delle unità immobiliari di impresa, dove ad un’intensità della domanda non paragonabile a quella rilevata sul segmento abitativo, si aggiunge la minore propensione del sistema bancario ad accettare scommesse sulle capacità di rimborso delle aziende. Seppure l’espansione in termini di crediti deteriorati garantiti da immobili sia prevalentemente riferibile ad operazioni di importo rilevante, la selettività che ne è scaturita ha finito per penalizzare le imprese
28 - Tile Italia 3/2018
di ogni dimensione e rango. Non stupiscono, dunque, le perduranti difficoltà incontrate dal comparto a dare ulteriore consistenza ai timidi segnali di rilancio fin qui manifestati. Al di là dell’incrementata attività transattiva, peraltro su livelli ancora modesti, non emergono univoci segnali di svolta, al punto che l’indicatore aggregato di performance, anziché proseguire l’accidentato percorso di risalita, flette nuovamente. Le ricadute recessive sui prezzi rappresentano una conseguenza inevitabile delle dinamiche descritte, con accenti analoghi nei diversi segmenti (tab. 5). In un quadro congiunturale e prospettico più favorevole, il mercato immobiliare italiano, nel primo trimestre 2018, restituisce quindi segnali di crescente vigoria che, tuttavia, faticano ad estendersi ai valori. La residua sopravvalutazione, la composizione della domanda e l’eccesso di offerta in parte a valori di realizzo sono i principali fattori ad ostacolare il contagio e
a fungere da calmiere. L’esaurirsi del ripiegamento previsto per quest’anno non pare propedeutico all’avvio di una nuova fase marcatamente espansiva, come si può evincere dalle risultanze dei modelli previsionali. L’unica possibilità di deroga al “new normal” che si profila è rappresentata da un irrobustimento della domanda di investimento più marcato rispetto a quanto fin qui osservato. Si tratta, invero, di una possibilità tutt’altro che remota, anche alla luce della modestia dei rendimenti degli impieghi alternativi, ma su cui le evidenze al momento disponibili non inducono a fare eccessivo affidamento.
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Economia&mercato
Pollution2018 by IRIS Ceramica Group,
SOS per la sostenibilità Pollution: una rivoluzione che dura da 46 anni. Era il 1972 quando da un’idea della Fondazione Iris nasceva Pollution, un’azione artistica per riflettere sull’inquinamento, una denuncia politica, sociale e ambientale. Quell’anno dall’8 al 14 ottobre, durante lo svolgimento di Cersaie, Stefano Gianni Sassi - direttore artistico della Fondazione Iris Ceramica e motore dell’intero progetto - affidò a 26 artisti, il compito di disegnare l’orizzonte di una coscienza ecologica e raccontare altrettanti «modi di gestire una natura mutante».
Al centro Federica Minozzi, a destra l’arch. Cucinella e, a sinistra, Massimo Imparato
« IRIS ritiene che i problemi della qualità della vita stiano già influenzando pesantemente la situazione industriale italiana e che in un prossimo futuro essi diventeranno di importanza fondamentale » Romano Minozzi Intervista su HUMUS n.1, 1973 L’orizzonte della sfida al rispetto dell’ambiente e alla ricerca di uno sviluppo sostenibile, oggi di ovvia e pressante attualità, era nel 1973 racchiuso nelle parole premonitrici di Romano Minozzi: “IRIS ritiene che i problemi della qualità della vita stiano già influenzando pesantemente la situazione industriale italiana e che in un prossimo futuro essi diventeranno di importanza fondamentale”. Nei 46 anni successivi l’azienda, parte della Holding Iris Ceramica Group - 8 marchi di riferimento – non ha mai abbandonato il percorso verso la sostenibilità, tendendo ad un modello di fabbrica a impatto 0. Tile Italia: - Si può dire che il percorso verso la sostenibilità produttiva ha porta30 - Tile Italia 3/2018
Tra gli artisti partecipanti ricordiamo Mario Ceroli, Ugo La Pietra, Armando Marrocco, Claudio Parmiggiani, Gianni Ruffi e il gruppo UFO. Tutti realizzarono le loro installazioni in una Piazza Santo Stefano tornata al suo aspetto originario e naturale di grande area sterrata, grazie ad una pavimentazione realizzata con diecimila piastrelle di ceramica cm 33x33 riproducenti una zolla di terra e prodotte da Iris Ceramica. La stessa immagine della “zolla” fu anche utilizzata per la copertina del disco “P ollution” di Franco B attiato il quale si esibì nella stessa Piazza il giorno di chiusura dell’evento.
to Iris Ceramica Group a trasformare in “sostanza” - prodotti realizzati anche con materiali di riciclo, superfici in grado di assorbire lo smog, produzioni ad emissioni 0 quella “aspirazione” che, negli anni Settanta, visualizzava nell’estetica della piastrella con cui rivestì Piazza Santo Stefano? – Federica Minozzi: “Quello della sostenibilità resta il percorso che continuiamo a percorrere. Va detto che tutto deriva dalla convinzione profonda di mio padre che “non bisogna aver paura del cambiamento ma che piuttosto bisogna cercarlo”. Quegli anni, peraltro, erano gli anni della massima espansione economica e le aziende erano concentrate sul profitto. Una voce che predicava la necessità di “cambiare”, bilanciando le esigenze della
crescita economica con il rispetto dell’ambiente, era una voce di assoluta rottura, una “Cassandra” che poteva trovare espressione solo nella visionarità degli artisti.” Tile Italia: - Mi tolga una curiosità: il richiamo all’attenzione all’ambiente è stato tra i motivi che in quegli anni hanno prodotto una certa “distanza” tra Iris e il comprensorio sassolese nel suo insieme? – F. Minozzi: “Diciamo che la lungimiranza di Romano Minozzi può essersi mostrata un po’ “scomoda” per aziende il cui fine era semplicemente quello di sfruttare il momento espansivo dell’economia. Peraltro quello era l’atteggiamento generale in quegli anni di vorticoso sviluppo industriale, ma la capacità di “guardare
Economia&mercato
Campione originale della piastrella in cm 33x33 appositamente prodotta da Iris Ceramica per Pollution 1972
Uniquestone Nite
Pollution 1972
lontano” ha sempre, e per argomenti differenti, distinto l’attività del Gruppo IRIS. Infatti il richiamo di mio padre ad una crescita economica sostenibile ha influito pesantemente sul lavoro di ricerca interno all’azienda: FMG, prima fra tutte le aziende del settore, si è proposta di frenare lo sfruttamento della cave immettendo sul mercato prodotti perfettamente riproducenti marmi e pietre naturali; ACTIVE Clean Air & Antibacterial Ceramic è stato il primo materiale ceramico in grado di ridurre le polveri sottili; Impatto 0 è un progetto cui stiamo attualmente lavorando e che mira a degradare all’interno dell’azienda le molecole inquinanti prodotte dal processo di cottura rag-
Foto: Emilio Paolo Simon. Piazza Santo Stefano: Pollution, 1972 Tile Italia 3/2018 - 31
Economia&mercato
giungendo emissioni 0.” Tile Italia: - Torniamo allora a Pollution 2018: perché la collaborazione con SOS School of Sustainability dell’architetto Cucinella? F. Minozzi: “Pollution 2018, che si svolgerà di nuovo in occasione di Cersaie, ha per tema la «sostenibilità dell’architettura dello spazio urbano» e crediamo che siano ancora i giovani, gli artisti, i visionari a possedere le capacità per definire nuovi approcci anche a questo tema. Nuovi approcci che ristabiliscano la dovuta gerarchia tra la produzione, anche architettonica, ed i valori sostenibili per l’uomo e il suo ambiente. Crediamo che i giovani professionisti dell’accademia di studi post-laurea SOS School of Sustainability, fondata a Bologna da Mario Cucinella, siano in grado di declinare il difficile tema di Pollution 2018, perché la metodologia adottata nel programma di studi e la visione olistica con cui SOS affronta i temi della sostenibilità, sono la base su cui si costruisce un progetto che integra educazione, ricerca e pratica professionale ma, in tal senso, passo volentieri la parola all’Architetto”. Mario Cucinella: “Il mio pensiero di “sostenibilità urbana” si rispecchia nel concetto di “sostenibilità produttiva” che Iris Ceramica ha sviluppato “fin dagli
albori” essendo stata forse l’unica azienda sensibile al tema della sostenibilità della produzione, degli spazi e degli ambienti anche urbani. Già nei primi anni Settanta elaborava concetti che sono poi entrati a far parte anche del pensiero della “decrescita felice” e li dichiarava, non solo con Pollution ma anche con la pubblicazione Humus (1973-1975). Una visione che è rimasta nel DNA dell’azienda e che, dopo quasi 50 anni, ha trasformato questo problema in un’opportunità non solo economica, ma anche ambientale. Il futuro sarà sempre più legato alla qualità delle materie e alla capacità che avranno di svolgere un ruolo attivo nella riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Non solo una logica attiva ma di filiera di produzione”. Tile Italia: - L’edizione del 1972 di Pollution ospitava numerosi artisti, “visionari” per definizione… anche l’edizione 2018 riproporrà l’arte? M. Cucinella: “Pollution 2018 avrà il carattere di un laboratorio di condivisione e ascolto a più voci, e vedrà la partecipazione di Iris Ceramica Group, SOS School of Sustainability, studenti di International School Bologna, Ascolto Attivo, Laboratorio delle Idee ed esperti di diversi ambiti disciplinari, ciascuno dei quali portatore
di competenze e di un modo alternativo di percepire e vivere lo spazio urbano. Il gruppo di lavoro ha tracciato un percorso che, partendo dalla denuncia che ha caratterizzato la prima edizione di Pollution, si snoda alla ricerca di nuovi strumenti che permettano un uso responsabile, condiviso e partecipe dello spazio urbano, dove ricostruire il legame tra uomo e natura.” Tile Italia: - Ma cosa è per lei la “sostenibilità”? M. Cucinella: “Si tratta di un altro modo di vedere il mondo. Stiamo uscendo da una fase in cui abbiamo utilizzato molte risorse e non siamo stati in grado di restituirle. Quando parliamo di sostenibilità, parliamo quindi di un problema molto concreto: la necessità di gestire meglio le risorse che sono rimaste. Anche l’architettura deve ricercare una dimensione empatica, in modo da comprendere a fondo il luogo in cui opera e gestire gli spazi urbani in maniera sostenibile. Non si tratta più solo di costruire edifici, ma di creare una relazione tra l’edificio e l’ambiente. È necessario ritrovare un dialogo con i contesti ambientali, in modo da utilizzare l’energia per quelli che sono i nostri bisogni reali”. Tile Italia: - Potremo quindi definire Pollution 2018 come una sorta di “palestra
All’interno del Padiglione Italia i materiali Iris Ceramica Group danno vita ad una quinta, lunga 10 metri, composta da grandi lastre 300x100. Le lastre sono personalizzate, con tecnologia Gruppo DYS-Design Your Slabs, secondo un disegno realizzato a mano dall’Arch Cucinella. Match Sahar Noir PHOTO CREDITS: Ken Schluchtmann / diephotodesigner.de 32 - Tile Italia 3/2018
Economia&mercato
POLLUTION 2018 ha per tema la «SOSTENIBILITÀ DELL’ARCHITETTURA DELLO SPAZIO URBANO» e crediamo che siano ancora i giovani , gli i visionari a possedere le capacità per definirne i
del pensiero”? M. Cucinella: “Occorre dedicarsi alla costruzione del futuro, guardando con occhi diversi architetture e città, anche scardinando le regole del gioco. Ripensando 50 anni dopo alla sfida di Pollution 1972 mi viene da dire che gli artisti sono mancati nella progettazione e nello sviluppo delle città. Se nel 1964 Ugo La Pietra scriveva profeticamente che avremmo vissuto in cubi di cemento, forse noi architetti dovremmo imparare ad ascoltare di più gli artisti. Possiamo dire dei “no” per cambiare le cose». Tile Italia: - Dr.ssa Minozzi vorrei un suo commento anche sul debutto di Iris Ceramica Group alla 16° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia quale sponsor tecnico del Padiglio-
ne Italia... Federica Minozzi: “Il Padiglione Italia, anch’esso curato dall’architetto Mario Cucinella, ha quest’anno per tema “Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese”. E’ evidente come anche qui si parli di “futuro” e di progetti legati alla sostenibilità, fragile e bellissima, delle aree interne del nostro Paese. Obiettivo finale è ancora quello di definire un possibile approccio tra architettura e paesaggio, riflettendo sul ruolo del processo di riqualificazione urbana. Iris Ceramica Group ha quindi deciso di sponsorizzare la manifestazione in perfetta comunanza di intenti al manifesto FREESPACE delle curatrici Yvonne Farrel e Shelley McNamara”. Tile Italia: - Sempre a Venezia è stata anche presentata la settima edizione di
ARTISTI,
NUOVI APPROCCI
NextLandmark, il contest promosso da Floornature.com… F. Minozzi: “Sì. NextLandmark, concorso promosso dal nostro portale di architettura Floornature.com e rivolto ai giovani architetti e designer, ha quest’anno per tema l’ Hospitality Interior Design. Un tema di grande attualità che ha portato ad aggiungere ai collaboratori “storici” – tra cui l’Università IUSVE di Venezia-Verona con il Corso di Laure Magistrale in Creatività e Design della Comunicazione – anche Eataly world FICO (Fabbrica Italiana Contadina) il parco agroalimentare più grande del mondo che ospiterà la premiazione del contest. Premio consistente in un soggiorno a Venezia comprendente l’ingresso alla Biennale Architettura 2018.”
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Tile Italia 3/2018 - 33
Economia&mercato
Litokol festeggia i suoi primi 50 anni
Alessandro Turini e Luciano Cottafavi
Era il 1968, quello l’anno di fondazione di Litokol srl, azienda nata per produrre adesivi per la posa di piastrelle di ceramica. Si trattava, in quegli anni, di una produzione assolutamente innovativa che, in poco tempo, avrebbe rivoluzionato il sistema di posa delle piastrelle ceramiche a pavimento fino al definitivo abbandono dei metodi tradizionali. Nel 2018, quindi, Litokol ha compiuto i suoi primi 50 anni di attività e li ha festeggiati, a metà giugno, riunendo per tre giorni oltre 250 persone, provenienti da tutto il mondo. Un evento in cui Litokol ha voluto “raccontarsi”: azienda cresciuta come un gruppo coeso, di cui fanno parte non solo i dipendenti, ma i collaboratori, clienti e fornitori da tutto il mondo. Infatti, negli ultimi 20 anni, Litokol ha saputo internazionalizzarsi, con l’export che tocca un centinaio di Paesi e la presenza con società commerciali e strutture produttive in 34 - Tile Italia 3/2018
mercati strategici come Russia, Ucraina, Armenia e Cina. Un gruppo coeso, dicevamo, che si è formato attorno alla figura del fondatore e attuale Presidente, Luciano Cottafavi, il quale ha avuto la capacità di perseguire, da sempre, la strada della meritocrazia così tante volte evocata quanto raramente applicata nel nostro Paese - con
la conseguenza che, commenta lo stesso Cottafavi: “Chi ha cominciato a lavorare in Litokol è ancora in forza in azienda. Molti ragazzi sono cresciuti, passando da posizioni minori a ruoli di rilievo e, riconoscere il merito delle persone, ci ha certamente aiutato anche nell’espansione all’estero, dapprima con l’export e poi con l’internazionalizzazione”.
Economia&mercato
I festeggiamenti si sono conclusi con una festa/evento, svoltasi presso la prestigiosa location di “Ruote da Sogno” a Reggio Emilia
Tile Italia: - C’è una “ricetta” Litokol? Luciano Cottafavi: “Per superare le difficoltà, tante e sempre presenti, bisogna anzitutto coltivare l’umiltà e la pazienza necessarie a gestirle a 360°. Poi ci vuole passione, volontà, equilibrio e anche… un po’ di fortuna. Il fatto è che il destino di un’azienda è in mano a coloro che ci lavorano e, nella ri-
correnza dei nostri primi 50 anni di attività, abbiamo voluto rendere omaggio a tutti i collaboratori che, impegnandosi ogni giorno, arricchiscono l’attività con qualcosa di personale e quindi unico, a favore del successo del lavoro di tutti. Non si tratta solo di promuovere la crescita o i risultati economici dell’azienda, ma di trasmetterne i valori di eccellenza.
Abbiamo scelto questo momento per celebrare un percorso imprenditoriale partito nel 1968 e che, negli ultimi 20 anni, ha avuto uno sviluppo solido e sostenuto in termini di risultati, progresso tecnologico e occupazione.” Tile Italia: - Parliamo di questi risultati? L. Cottafavi: “In questi giorni di festeggiamenti abbiamo colto l’occasione per Tile Italia 3/2018 - 35
Economia&mercato
offrire a oltre 80 clienti esteri - oltre alle prelibatezze della nostra cucina, tra le colline di Castelvetro, e all’emozione di salire a bordo di fiammanti Ferrari, a Maranello - la possibilità di visitare gli stabilimenti produttivi di Rubiera, dove giornalmente si producono 340 tonnellate tra adesivi, stucchi e resine. Recentemente l’area produttiva di Litokol è stata oggetto di un forte investimento per nuovi impianti e linee di produzione ad alta tecnologia. Il triennio 2015-2018 porta a termine un programma di investimenti di circa 7 milioni di euro in nuovi fabbricati, impianti e linee di produzione ad alta tecnologia, cui si sommano oltre 2 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo. Ma per approfondire questo discorso cedo volentieri la parola ad Alessandro Turini, il nostro direttore commerciale.” Tile Italia: “Se non vado errata è Progetto ZERO l’attuale sfida di Litokol Italia, giusto? Alessandro Turini: “Sì, progetto ZERO - acronimo di Zero Enviromental Risks in Our Buildings - ha come obiettivo lo sviluppo di una generazione completamente nuova di prodotti (colle, fuganti e leganti bicomponenti) a base di resine epossidiche, allo stato solido o liquido, con le quali declinare a 360° il tema del-
GRUPPO LITOKOL Fatturato aggregato brand Litokol: € 70.000.000 Numero di dipendenti complessivi: 300 (di cui 80 in Italia) Export: circa 100 nazioni Litokol Italia: • stabilimento di Rubiera (RE) 55.000 mq di cui 27.000 coperti •16 linee produttive attive • capacità di stoccaggio dei magazzini (comprensivo di impianti compattabili) pari a 15.000 posti pallet Litokol nel mondo: • sedi produttive: 3 stabilimenti produttivi in Italia, 1 in Russia ed 1 in Armenia • sedi commerciali: Ucraina, Cina, Georgia e Iran
36 - Tile Italia 3/2018
la sicurezza. Un progetto assolutamente in linea con la filosofia produttiva dell’azienda che, dal 1968, punta su ricerca e innovazione. Il progetto ZERO, portato avanti dal centro di ricerca e sviluppo Litokol e finanziato dalla regione Emilia-Romagna e dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di sviluppare una generazione innovativa di prodotti per l’edilizia, ecocompatibili e “a zero rischi”, con cui affrontare il tema della sicurezza negli ambienti della vita quotidiana.” Tile Italia: - Non la creazione di una nuova linea di prodotti, quindi, ma addirittura una nuova filosofia produttiva? A. Turini: “Esattamente. Il progetto ha permesso di mettere a punto quattro piattaforme di tecnologia chimica costituite da materiali di base innovativi (piattaforma cementizia, resine in polvere, resine liquide alto solido e resine liquide all’acqua). Questi innovativi materiali di base consentiranno la formulazione di una nuova generazione di prodotti, composta da tre famiglie, “a zero rischi”: Colle e Fuganti (adesivi e primer per la posa di materiali ceramici, pietre naturali e altri materiali); Decorativi (decorativi da pavimento e da parete); Malte strutturali per murature antisismiche.
Tutte e tre le famiglie saranno ecocompatibili e a zero rischi ambientali: sicuri per l’ambiente e la salute dell’uomo (non corrosivi e non tossici); VOC- free (bassissima emissione di sostanze organiche volatili) e ADR-free (le norme ADR regolamentano il trasporto delle merci pericolose su strada), quindi in grado di ridurre sensibilmente problematiche e costi legati ai trasporti e alla logistica; etichettati come materiali di minima pericolosità (esente o irritante, secondo la normativa comunitaria REACH/CLP); formulati con l’impiego di materie prime rinnovabili e materiali di riciclo; Low carbon footprint con basso impatto ambientale nel corso del ciclo di vita. I prodotti della famiglia delle Malte strutturali avranno un ulteriore valore aggiunto, innovativo a livello internazionale: saranno in grado di trasformare i tamponamenti, punto di debolezza degli edifici in caso di terremoto, in una risorsa in grado di assorbire, senza subire danno, sollecitazioni sismiche anche importanti e di realizzare edifici a zero rischio sismico.” Tile Italia: - Quali gli obiettivi che Litokol Italia intende perseguire con progetto ZERO? A. Turini: “Torniamo a fare un po’ di “storia aziendale”. Negli anni Ottanta i prodotti core di Litokol erano rappresentati
Economia&mercato
IL DESTINO DI UN’AZIENDA è in mano A COLORO CHE CI LAVORANO e, nella ricorrenza dei nostri primi
50
anni di attività , abbiamo voluto
RENDERE OMAGGIO A TUTTI I COLLABORATORI da prodotti di tipo tradizionale, adesivi in polvere e stucchi, che oggi si producono anche in altri Paesi, a costi inferiori. Nei decenni successivi, la riduzione del raggio di competitività, con conseguente perdita di quote di mercato dei prodotti “tradizionali”, è stata compensata da prodotti ad alto valore aggiunto, epossidici, che hanno garantito all’azienda un ruolo da pivot del settore. Oggi per mantenere questo ruolo, strategico per Litokol, occorre operare in due direzioni: incrementare ulteriormente il valore aggiunto dei propri prodotti caratteristici e, contemporaneamente, inserire in catalogo nuove tipologie di prodotto. Di conseguenza il progetto ZERO ha per l’azienda un duplice obiettivo: in primo
luogo quello di conferire nuove prestazioni ambientali, elevate e certificate (VOC-free, ADR-free), ai prodotti già a catalogo (colle e fuganti, adesivi e primer, decorativi da parete) con impiego di sostanze a base acqua. A questo riguardo voglio rilevare come Litokol sia il primo player del settore che mira a conseguire questo obiettivo con etichettature che rispecchiano realmente i risultati ottenuti, in contrapposizione a discutibili politiche di greenwashing che a volte riscontriamo in vari mercati. Il secondo obiettivo che si pone Litokol con progetto ZERO e quello di sviluppare prodotti completamente innovativi, che attualmente non esistono né sul mercato nazionale né su quello internazionale ovvero, come già ricordato, malte struttu-
rali in grado di azzerare i rischi sismici.” Tile Italia: - Si tratta, quindi, di dare risposte alle più attuali esigenze del settore edile e della progettazione, quali ecosostenibilità, sicurezza e prodotti con altissimo grado di innovazione? A. Turini: “Certamente, ed è in questo modo che l’azienda potrà intercettare due tipi di richieste del mercato. La prima richiesta è relativa ai prodotti bio-compatibili, spinta dalle normative europee REACH/CLP. Queste normative, entrate in vigore il 1° giugno di quest’anno, recepiscono quanto previsto dal Sistema Globale GHS voluto dalle Nazioni Unite e finalizzato ad armonizzare i criteri di classificazione ed etichettatura per favorire la libera circolazione delle merci e garantire un elevato livello di protezione, limitando progressivamente l’uso di sostanze pericolose per la salute e l’ambiente. La seconda richiesta è quella che proviene dal mercato della riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici, al quale vogliamo offrire prodotti ad elevata duttilità, ridotta conducibilità contro i rischi sismici e, anche, per quanto riguarda la trasmittanza termica.” Tile Italia: - Altri progetti? Luciano Cottafavi: “Nuovi investimenti sono previsti per rinnovare e potenziare gli impianti produttivi ed è in via di realizzazione un nuovo progetto digitale, apripista di scenari ancora mai percorsi nella definizione di nuove strategie commerciali in grado di dare risposte concrete a applicatori e consumatori finali. Tutto questo in linea con le strategie perseguite nei nostri primi cinquant’anni, seguendo un processo di sviluppo costante su ogni fronte e cercando di non perdere di vista gli aspetti concreti della nostra quotidiana attività. Nonostante il traguardo del prossimo “mezzo secolo” sia piuttosto distante, con un pizzico di sana ambizione, da oggi, siamo di nuovo in pista con un obiettivo primario… il miglioramento continuo!”
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Tile Italia 3/2018 - 37
Fatturati italiani
Le aziende ceramiche italiane,
fatturati 2017 Confindustria Ceramica ha presentato, in occasione dell’Assemblea Generale svoltasi lo scorso 6 giugno, i risultati delle Indagini Statistiche 2017 relative ai comparti di ceramica sanitaria, stoviglieria, materiali refrattari e piastrelle. Per il segmento delle piastrelle ceramiche prodotte in Italia, le 145 aziende attive sul territorio nazionale hanno prodotto 422 milioni di mq (+1,6%),
destinati alle vendite domestiche per 83,7 milioni di mq (+1,1%) con volumi, però, che rappresentano ancora meno della metà del mercato interno pre-crisi, e alle esportazioni per 338,2 milioni di mq (+1,9%). Il fatturato totale delle aziende ceramiche che producono in Italia ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro (+2,4%), derivanti per 4,7 miliardi dalle esportazioni (+2,5%)
INDUSTRIA ITALIANA PIASTRELLE DI CERAMICA: 2017/2016 Var. % 2015
2017
Var. %
150
147
145
-1,4
19.143
18.956
19.515
+2,9
Produzione (milioni di mq)
394,8
416,0
422,0
+1,6
Vendite Totali (milioni di mq)
396,9
414,5
421,9
+1,8
Aziende (numero) Addetti (numero) foto: Ceramiche Emilgroup @ Cersaie 2017
2016
… di cui Italia
80,3
82,8
83,7
+1,1
… di cui export
316,6
331,7
338,2
+1,9
Investimenti (milioni di Euro)
351,3
400,4
514,9
+28,6
5.117,0
5.417,1
5.500,0
+2,4
799,0
828,8
842,0
+1,6
4.318,0
4.588,3
4.700,0
+2,5
Fatturato Totale (milioni di Euro) … di cui Italia … di cui export
Fonte: Confindustria Ceramica
INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA: 2017/2017 Var. % 2015 Aziende (numero) controllate da 9 Gruppi italiani Addetti (numero) Produzione (milioni di mq) Fatturato Totale (milioni di Euro) di cui il 79,5% da vendite nello stesso mercato di produzione 38 - Tile Italia 3/2018
2016
2017
Var. %
16
16
15
-6,3
3.091
3.283
3.138
-4,4
82,3
85,0
87,0
+0,8
792,2
855,6
862,1
+0,7
e per 842 milioni di euro dalle vendite in Italia. In crescita per il quarto anno consecutivo gli investimenti - prevalentemente in industria 4.0, tecnologie per la produzione di grandi lastre e ammodernamento degli stabilimenti - che hanno raggiunto i 514,9 milioni di euro (+28,6% sul 2016; 1,8 miliardi nel quinquennio), con una quota sul fatturato annuo pari al 9,3%, ai vertici dei settori manifatturieri nazionali. 15 invece le società di diritto estero, controllate da 8 gruppi ceramici italiani, che nel 2017 hanno prodotto 87 milioni di metri quadrati di piastrelle (+0,8%) per un fatturato di 862,1 milioni di euro (+0,8%), frutto di vendite sul mercato europeo per 469,9 milioni (-0,9%; quota del 54,5%) e sui mercati nord-americani per 392,2 milioni (+2,9%). Il 79,9% del fatturato totale deriva da vendite nel medesimo mercato sede della fabbrica. “Il settore delle piastrelle di ceramica consolida la propria struttura settoriale - ha commentato Vittorio Borelli, presidente uscente di Confindustria Ceramica - in un quadro di forti investimenti in nuove tecnologie, per mantenere la leadership mondiale in un contesto positivo per la domanda globale dei nostri prodotti, anche se sempre più competitivo e concorrenziale. In termini di fatturato, siamo ritornati dopo 10 anni ai livelli pre-crisi del 2008, anche se oggi produciamo e vendiamo circa 80 milioni di metri quadrati in meno, soprattutto per il calo del mercato interno. Il mercato delle costruzioni in Italia, che dall’avvento della crisi ha dimezzato i propri volumi di attività, si
Fatturati italiani
GIOVANNI SAVORANI, NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA CERAMICA PER IL BIENNIO 2018 - 2020
sta attestando su di una crescita nel medio termine del +1,5% annuo, grazie a segnali positivi che arrivano da tutti i segmenti. Se osserviamo i mercati esteri dell’edilizia, in Europa ci si aspetta una crescita più contenuta, rispetto a quella del 2017, mentre negli Stati Uniti le attese parlano di una ripresa più vigorosa. Tra i ‘nuovi mercati’, le prospettive più favorevoli appartengono senza dubbio ai paesi dell’area del Golfo, seguiti dall’Europa Orientale." TILE ITALIA, come di consueto, ha raccolto in anteprima i fatturati 2017 dei maggiori produttori italiani del settore per proporli in una “classifica di eccellenze”. Come ormai consuetudine pubblichiamo in apertura, fuori graduatoria, i risultati di Mohawk Industries, Inc. Da ricordare che il Gruppo Mohawk è, dal 2013 anno di acquisizione del Gruppo Marazzi, il maggior produttore mondiale di piastrelle e che, nel 2017, ha anche acquisito, sempre tramite Marazzi, il 100% di Emilceramica.
La classifica dei fatturati 2017 dei maggiori produttori italiani Inalterate le posizioni dei 6 grandi Gruppi italiani produttori di piastrelle con fatturati superiori ai 200 milioni di euro. La prima posizione resta certa-
mente attribuibile al Gruppo Concorde, del quale non disponiamo neppure dei dati 2016 ma che, già nel 2015, aveva raggiunto un fatturato di 726,9 milioni di euro. Al secondo posto, con 590 milioni di Euro di fatturato 2017 (+11,3% sul precedente esercizio), si conferma Iris Ceramica Group. Terzo classificato il Gruppo Finfloor che porta il fatturato consolidato a 424,8 milioni di euro (+4,4%). Panariagroup, quotata in Borsa e impegnata sul mercato statunitense la cui incidenza complessiva sul fatturato si attesta nel 2017 al 35%, ha registrato le migliori performance sulle Business Unit europee (Italia +6,0% e Portogallo +9,6%). Al quinto posto, con una produzione interamente italiana, ritroviamo Casalgrande Padana: 265,1 milioni di euro di fatturato 2017 (-4,8%). Al sesto posto Cooperativa Ceramica d’Imola, anch’essa con stabilimenti solo in Italia e che, con un fatturato di 244,8 milioni, chiude l’esercizio con un nuovo lieve decremento.
L'Assemblea di Confindustria Ceramica, riunitasi lo scorso 6 giugno presso la sede di Sassuolo, ha eletto con il 100% dei voti validi (due le schede bianche) Giovanni Savorani quale Presidente dell'Associazione per il biennio 2018 - 2020. Giovanni Savorani, nato a Faenza (RA) 69 anni fa, è sposato ed ha due figli. Diplomatosi al corso di perfezionamento tecnico dell’Istituto Statale d’Arte per la ceramica di Faenza nel 1968, per sette anni è stato capo fabbrica di una azienda industriale per poi diventare responsabile tecnico della CAST, dove è rimasto per dieci anni a partire dal luglio 1977. Nell’aprile 1987 entra in Cooperativa Ceramica di Imola con l’incarico di capo fabbrica nello stabilimento di Borgo Tossignano. Nel giugno del 1990 fa il suo ingresso in Sacmi Imola con l’incarico di Direttore Vendite, che lascia nel novembre del 1994 per entrare in Ceramiche La Faenza con l’incarico di Direttore Generale; dieci anni dopo (maggio 2005) assume l’incarico di Direttore Generale di Cooperativa Ceramica d’Imola. Nel luglio 2006 inizia la sua attività imprenditoriale fondando Gigacer spa, di cui riveste il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione sin dalla fondazione. In Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani è membro del Consiglio Generale dal 2013 e della Commissione Normazione Tecnica; rappresenta l’Associazione nell’Assemblea del Centro Ceramico.
Nella fascia “centrale”, costituita dal gruppo di aziende con fatturato tra i 200 ed i 100 milioni di Euro, troviamo posizionato al primo posto Del Conca che, con 168,5 mil di euro di fatturato 2017 sorpassa Ricchetti Group di cui disponiamo, però, dei soli Tile Italia 3/2018 - 39
Elenco Inserzionisti
Fatturati italiani
Ariana - ABK Group 43 Ariostea - Iris Ceramica Group
10
Assoposa 61 Buzon 25 Casalgrande Padana
1
Cercol 6 Cersaie 95 CIR - Gruppo Romani Colmef
47 III Cop
Dural 7 Duravit 9 Emilgroup 21 Eterno Ivica
75
Fassa Bortolo
51
Fila 23 Grantour Rainbox
2
dati 2016. Tra tutti si distingue Gresmalt, con un incremento del fatturato 2017 su quello del precedente anno del +12,8%. Ottima anche la performance di ABK Group: +5,8% sul precedente anno. ABK Group, peraltro, ha recentissimamente siglato un accordo con Capital For Progress 2 (CFP 2), finalizzato alla quotazione sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana entro gennaio 2019. Rondine Group conferma per il quinto anno consecutivo, e dopo il +25,7% del 2016 sul 2015, una crescita costante che lo ha portato a superare ormai i 110 milioni di euro. Piemme e Gruppo Romani restano stabili sui dati di fatturato del precedente esercizio, confermandone le relative posizioni. Tra le aziende che, nel 2017, hanno avuto un fatturato inferiore ai 100 milioni di euro si impone all’attenzione la nuova performance di Laminam che, al +36,0% registrato nel 2016 sul 2015,
fa seguire nel 2017 un ulteriore +25,0%. Molto bene Ceramica Fondovalle che al +23,9% del 2016 fa seguire il +9,1% del 2017, e positiva anche la performance di Ascot (+3,2% sul 2016). Da segnalare poi Polis che consolida con un +1,8% l’ottimo incremento 2016 (+21% sul 2015). Ancora Italcer - gruppo guidato da Graziano Verdi - che, acquisita nel corso del 2017 La Fabbrica (41,9 mil di euro di fatturato 2016) ha realizzato, assieme ai marchi AVA ed Elios Ceramica, un fatturato di 82,2 mil di euro. Italcer inoltre, a fine 2017, ha concluso l’accordo per l’acquisizione di Devon&Devon. Da rilevare, infine, che la scissione del Gruppo Gold Art Ceramica in due distinte società - Gold Art Ceramica SpA e Tuscania Spa – non rende possibile il confronto 2017/16. TILE ITALIA, come sempre, ha interrotto la rilevazione intorno ai 30 milioni di euro di fatturato/anno.
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Intono 94 Mapei 3 Maticad 45 New Madras
59
Porcelanosa 5 Progress Profiles Profilpas
Bandella Cop. II Cop
Raimondi 4 SBS 67 Schlüter-Systems Italia
IV Cop
Seychelles 49-57 Tarkett 29 Tecnargilla 96
CONFINDUSTRIA CERAMICA: LE ALTRE INDAGINI STATISTICHE Confindustria Ceramica, sempre in occasione dell’Assemblea del 6 giugno, ha presentato anche le Indagini Statistiche relative ai comparti di ceramica sanitaria, stoviglieria e materiali refrattari. • Positivo 2017 per la ceramica sanitaria le cui 33 aziende (di cui 30 localizzate nel distretto di Civita Castellana) hanno registrato produzione e fatturato (353,3 milioni di euro), in crescita (rispettivamente +4,5% e +6,1%) incrementando anche l’export le cui vendite hanno rappresentato il 45% del totale. Stabile l’occupazione. • Le 34 aziende attive nella produzione di materiali refrattari hanno registrato un fatturato totale superiore ai 350 milioni di euro e stabile sui valori 2016. Le vendite sono state in lieve crescita sul territorio nazionale (+1,1%), in calo nella Comunità Europea (-12,4%) ed in crescita del 10,4% nel resto del mondo. Se il fatturato è stabile sull’anno precedente sono invece in calo i volumi venduti (-3,7%). In calo gli addetti (-8% sul precedente anno). • le 10 aziende italiane attive nel comparto della stoviglieria nel 2017 hanno visto crescere produzione (+7,5%) e fatturato che ha superato i 50 milioni di euro (+6,2%) con vendite sul mercato domestico pari al 77% del totale.
Copyright Tile Edizioni. È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione di Tile Edizioni s.r.l. Tutti i valori sono espressi in mil/€.
MOHAWK INDUSTRIES, Inc
USD 3.405 milioni
•
(2017: consolidato segmento Global Ceramic)
•
2012: USD 1.616 mil. - 2013: USD 2.677 mil. 2014: USD 3.015 mil. - 2015: USD 3.013 mil. 2016: USD 3.175 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • MARAZZI (Tutti i mercati) • RAGNO (Tutti i mercati) • EMILGROUP (Tutti i mercati) • DAL-TILE (Nord America) • AMERICAN OLEAN (Nord America) • KERAMA MARAZZI (Russia) • KAI GROUP (Bulgaria e Romania) Produzione: 215/235 mil. mq (capacità produttiva Mohawk Ind., stima Tile Italia 2017) Internazionalizzazione: Nord/Sud America-Europa-Russia-Asia Dipendenti: 38.800
FMG, Fabbrica Marmi e Graniti SAPIENSTONE • ARIOSTEA • EIFFELGRES • PORCELAINGRES (Germania) • STONEPEAK CERAMICS (USA) • GRANITECH • TECHNORIUNITE • MATIMEX • ARCAREL • TECHNOMIX • LA CERAMICA Produzione: 25,0 mil. mq (pavimento 95% - rivestimento 5%) Internazionalizzazione: 2 stabilimenti: Stonepeak Ceramics (USA), Porcelaingres (Germania) Esportazione: 85% Dipendenti: 1.600
GRUPPO FINFLOOR GRUPPO CONCORDE
€ 726,9 milioni* *I dati pubblicati sono relativi all’anno 2015,
provengono da fonti pubbliche e comprendono solo i marchi italiani
2003: € 378,2 mil. - 2004: € 425,9 mil. - 2005: € 525,0 mil. 2006: € 581,0 mil. - 2007: € 651,0 mil. - 2008: € 669,0 mil. 2009: € 544,0 mil. - 2010: € 551,3 mil. - 2011: € 567,8 mil. 2012: € 573,8 mil. - 2013: € 611,8 mil. - 2014: € 683,8 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • CERAMICHE ATLAS - CONCORDE (Atlas Concorde - Keope - Supergres): € 277,4 mil. • MIRAGE GRANITO CERAMICO: € 142,7 mil. • CERAMICA CAESAR (Caesar - FAP - Minerva): € 153,8 mil. • CERAMICA MARCA CORONA: € 74,0 mil. • CERAMICA REFIN: € 79,0 mil. Internazionalizzazione: 2 stabilimenti in Europa (1 in Francia, 1 in Russia) *ll consolidato non comprende i fatturati di: Novoceram (Francia), Italon (Russia), Meta (impasto ceramico), Svimisa (materie prime).
IRIS CERAMICA GROUP
Il fatturato è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: • FLORIM CERAMICHE spa (Floor Gres, Rex, CEDIT - Ceramiche d'Italia, Casa dolce casa Casamood, Cerim, FLORIM stone) • FLORIM USA Inc. Produzione: 30 mil. mq Internazionalizzazione: 1 stabilimento produttivo in Tennessee (USA), 2 centri logistici (USA e Brasile). Esportazione: 79% - dato calcolato sul valore dell’attività diretta, escludendo il fatturato della produzione conto terzi. Dipendenti: 1.486
2012: € 420,0 mil. - 2013: € 440,0 mil. - 2014: € 450,0 mil. 2015: € 480,0 mil. - 2016: € 530,0 mil. Il fatturato è stato realizzato con i seguenti marchi: • FIANDRE Architectural Surfaces • IRIS CERAMICA
2003: € 286,3 mil. - 2004: € 308,1 mil. - 2005: € 343,7 mil. 2006: € 355,2 mil. - 2007: € 343,4 mil. - 2008: € 330,6 mil. 2009: € 259,7 mil. - 2010: € 273,8 mil. - 2011: € 304,6 mil. 2012: € 315,3 mil. - 2013: € 325,8 mil. - 2014: € 329,5 mil. 2015: € 374,1 mil. - 2016: € 406,8 mil.
PANARIAGROUP
€ 590,0 milioni (consolidato)
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€ 424,8 milioni (consolidato)
€ 384,6 milioni (consolidato)* * I dati pubblicati sono stati reperiti da fonti pubbliche
2003: € 212,4 mil. - 2004: € 235,5 mil. - 2005: € 247,2 mil. 2006: € 351,5 mil. - 2007: € 354,4 mil. - 2008: € 328,0 mil. 2009: € 289,9 mil. - 2010: € 285,2 mil. - 2011: € 294,1 mil. 2012: € 280,8 mil. - 2013: € 273,0 mil. - 2014: € 290,7 mil. 2015: € 342,9 mil. - 2016: € 377,0 mil. Il fatturato è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: • PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE (Panaria Ceramiche, Lea Ceramiche, Cotto d'Este, Fiordo, Blustyle) • GRES PANARIA PORTUGAL »» (Margres, Love Ceramic Tiles) Tile Italia 3/2018 - 41
Fatturati italiani Copyright Tile Edizioni. È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione di Tile Edizioni s.r.l. Tutti i valori sono espressi in mil/€. •
PANARIAGROUP USA Inc. (Lea North America, Florida Tile)
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LA FAENZA TILE WITH STYLE LEONARDO EVOLUTIONSTILE
Internazionalizzazione: 2 stabilimenti in Portogallo 1 negli Stati Uniti Dipendenti: oltre 1.600
Produzione: 19,2 mil. mq (pavimento 93,3% - rivestimento 6,7%) Esportazione: 72,9% Dipendenti: 1.225
Panariagroup, Gruppo ceramico quotato in Borsa, ha chiuso il 2017 con un MOL di € 42,7 mil. (+4,7% sul 2016) e ricavi netti di vendita di € 384,6 mil. (+2% sul 2016). Nel 2017 il Gruppo ha registrato ottimi risultati per quanto riguarda le Business Unit europee (BU Italia + 6,0 %, BU Portogallo +9,6 %), mentre è risultato in calo il fatturato della Business Unit americana, in parte a causa dell'indebolimento del Dollaro rispetto all'Euro. L'incidenza del mercato statunitense sul fatturato complessivo si è attestata al 35%. Nel 2017 il Gruppo ha proseguito il programma di investimenti per l'innovazione. L'investimento più rilevante ha riguardato la Business Unit portoghese con l'installazione di una nuova linea completa nello stabilimento di Aveiro, per la produzione di gres tradizionale di grande formato. Nella Business Unit italiana, è proseguito l'investimento nello stabilimento di Fiorano Modenese con l'installazione di nuove linee di finitura che consentono all'azienda di ampliare ulteriormente l'offerta di prodotti in gres laminato. Parte degli investimenti realizzati negli stabilimeti italiani ha già le caratteristiche tecniche che li rendono allineati agli standard di Industria 4.0. Previsti ulteriori investimenti nel corso del 2018, parte dei quali relativi all'attività di implementazione dell'interconnessione. Investimenti hanno interessato anche il sito di Lawrenceburg della Business Unit americana, in particolare la creazione di un nuovo laboratorio di ricerca dedicato allo sviluppo di nuove gamme prodotto.
Nel 2017 il Gruppo ha effettuato investimenti in tecnologia e impianti produttivi per un ammontare di 23,65 milioni di Euro.
CASALGRANDE PADANA € 265,1 milioni (consolidato)
Da inizio 2017 è attivo il centro logistico Del Conca a Solignano (MO).
2003: € 134,0 mil. - 2004: € 146,0 mil. - 2005: € 162,0 mil. 2006: € 178,3 mil. - 2007: € 294,0 mil. - 2008: € 295,9 mil. 2009: € 275,6 mil. - 2010: € 283,0 mil. - 2011: € 292,3 mil. 2012: € 275,0 mil. - 2013: € 272,7 mil. - 2014: € 268,8 mil. 2015: € 273,7 mil. - 2016: € 278,4 mil.
Produzione: 23,4 mil. mq (100% pavimenti - prodotti in Italia) Esportazione: 80% Dipendenti: 1.049
€ 244,8 milioni (consolidato)
2003: € 358,3 mil. - 2004: € 369,1 mil. - 2005: € 386,4 mil. 2006: € 385,6 mil. - 2007: € 384,5 mil. - 2008: € 370,6 mil. 2009: € 278,7 mil. - 2010: € 274,9 mil. - 2011: € 266,4 mil. 2012: € 256,6 mil. - 2013: € 257,6 mil. - 2014: € 252,0 mil. 2015: € 241,0 mil. - 2016: € 248,0 mil.
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • IMOLA TILES FULL OF LIFE 42 - Tile Italia 3/2018
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€ 168,5 milioni (al netto di infragruppo)
2003: € 113,5 mil. - 2004: € 121,3 mil. - 2005: € 130,7 mil. 2006: € 155,3 mil. - 2007: € 155,3 mil. - 2008: € 145,3 mil. 2009: € 128,0 mil. - 2010: € 124,0 mil. - 2011: € 122,1 mil. 2012: € 121,2 mil. - 2013: € 121,3 mil. - 2014: € 126,9 mil. 2015: € 146,4 mil. - 2016: € 163,8 mil. Il fatturato (al netto dell’interscambio) è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: • CERAMICA DEL CONCA SpA • CERAMICA FAETANO SpA (Rep. San Marino) • PASTORELLI SpA • DEL CONCA USA Inc. • PRODUCO Srl Produzione: 14,1 mil. mq (pavimento 96% - rivestimento 4%) Internazionalizzazione: San Marino (Ceramica Faetano Spa), Loudon, in Tennessee - USA (Del Conca USA) Esportazione: 84% Dipendenti: 635
RICCHETTI GROUP
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • CASALGRANDE PADANA Spa • NUOVA RIWAL CERAMICHE (Alfa Lux, Saime)
GR. COOP. CERAMICA D’IMOLA
GRUPPO DEL CONCA
€ 165,2 milioni (consolidato)*
dal 2004 il fatturato è consolidato IFRS
* I dati pubblicati sono relativi all'anno 2016
2003: € 306,4 mil. - 2004: € 291,6 mil. - 2005: € 281,3 mil. 2006: € 282,3 mil. - 2007: € 271,0 mil. - 2008: € 241,0 mil. 2009: € 194,5 mil. - 2010: € 196,7 mil. - 2011: € 190,5 mil. 2012: € 188,6 mil. - 2013: € 184,0 mil. - 2014: € 185,2 mil. 2015: € 180,9 mil. Sono comprese nel Gruppo Ceramiche Ricchetti le seguenti aziende: • GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI (Ricchetti - Cisa - Cerdisa) • KLINGENBERG DEKORAMIK GMBH (Germania) • CC HÖGÄNÄS BYGGKERAMIK AB (Svezia) • CINCA SA (Portogallo) • OY PUKKILA AB (Finlandia) Produzione: 8,2 mil. mq (pavimento 72% - rivestimento 28%) Internazionalizzazione: stabilimenti in Portogallo e Germania Esportazione: 90% Dipendenti: 1.072
Brand of ABK Group, Italy
ariana.it
ENERGY the power of colour
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GRUPPO CERAMICHE GRESMALT SPA € 132,2 milioni (consolidato) 2003: € 46,4 mil. - 2004: € 47,9 mil. - 2005: € 54,7 mil 2006: € 59,3 mil. - 2007: € 68,3 mil. - 2008: € 65,0 mil. 2009: € 63,4 mil. - 2010: € 67,0 mil. - 2011: € 74,1 mil. 2012: € 80,2 mil. - 2013: € 83,8 mil. - 2014: € 88,3 mil. 2015: € 100,4 mil. - 2016: € 117,2 mil.
INDUSTRIE CERAMICHE PIEMME SPA € 104,0 milioni
Produzione: 13,9 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 80% Dipendenti: 358
2008: € 89,5 mil. - 2009: € 71,6 mil. - 2010: € 80,3 mil. 2011: € 80,4 mil. - 2012: € 79,9 mil. - 2013: € 85,1 mil. 2014: € 92,0 mil. - 2015: € 96,3 mil. - 2016: € 104,0 mil.
€ 110,2 milioni (consolidato)
2003: € 58,8 mil. - 2004: € 58,0 mil. - 2005: € 60,0 mil. 2006: € 75,0 mil. - 2007: € 71,0 mil. - 2008: € 67,0 mil. 2009: € 46,8 mil. - 2010: € 56,3 mil. - 2011: € 63,3 mil. 2012: € 62,8 mil. - 2013: € 71,3 mil. - 2014: € 77,7 mil. 2015: € 86,5 mil. - 2016: € 108,7 mil.
Prosegue nel 2017 il piano di riposizionamento aziendale con investimenti in attività di comunicazione, marketing e sviluppo della rete commerciale. L'azienda ha, inoltre, effettuato nuovi investimenti per l'aggiornamento della logistica e l'efficienza produttiva per un ammontare complessivo di 2,4 milioni di Euro.
Produzione: 7,5 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) Esportazione: 67% Dipendenti: 268 (di cui 23 Spray Dry)
GRUPPO ROMANI SPA INDUSTRIE CERAMICHE € 103,75 milioni (consolidato)
Nel 2017 il Gruppo ha prodotto anche 365,1 mila tonellate di impasti per ceramica a marchio Spray Dry.
€ 110,0 milioni (consolidato)
2003: € 75,1 mil. - 2004: € 85,0 mil. - 2005: € 94,1 mil. 2006: € 100,4 mil. - 2007: € 105,0 mil. - 2008: € 104,0 mil. 2009: € 92,8 mil. - 2010: € 100,3 mil. - 2011: € 117,0 mil. 2012: € 109,2 mil - 2013: € 102,5 mil. - 2014: € 101,3 mil. 2015: € 102,6 mil. - 2016: € 103,4 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • SERENISSIMA • CIR • CERCOM • CERASARDA • EXE • ISLA TILES
2003: € 78,9 mil. - 2004: € 80,6 mil. - 2005: € 87,9 mil 2006: € 92,5 mil. - 2007: € 102,2 mil. - 2008: € 105,1 mil. 2009: € 90,1 mil. - 2010: € 89,0 mil. - 2011: € 83,0 mil. 2012: € 74,0 mil. - 2013: € 77,0 mil. - 2014: € 85,0 mil. 2015: € 94,0 mil. - 2016: € 104,0 mil.
Produzione: 7,2 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 67% Dipendenti: 421
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • ABK • ARIANA • FLAVIKER
»» 44 - Tile Italia 3/2018
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • CERAMICHE PIEMME • VALENTINO Produzione: 7,7 mil. mq (pavimento 98,4% - rivestimento 1,6%) Esportazione: 87% Dipendenti: 357
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • RONDINE SPA • CERAMICA SADON • SPRAY DRY (impasti per ceramica)
ABK GROUP
•
Nel 2017 il Gruppo ha installato un reparto di lappatura e un innovativo sistema di bracci antropomorfi per la movimentazione delle grandi lastre.
l fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • CERAMICHE GRESMALT • ABITARE LA CERAMICA • SINTESI CERAMICA ITALIANA • FRASSINORO CERAMICHE
RONDINE GROUP
CASA TUA HARDKOLL Produzione: 6,0 mil. mq (pavimento 95% - rivestimento 5%) Esportazione: 70% Dipendenti: 403 •
Fatturati italiani Copyright Tile Edizioni. È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione di Tile Edizioni s.r.l. Tutti i valori sono espressi in mil/€.
LAMINAM SPA
€ 85,0 milioni (consolidato)
2010: € 18,5 mil. - 2011: € 25,0 mil. - 2012: € 24,1 mil. 2013: € 29,8 mil. - 2014: € 39,4 mil. - 2015: € 50,0 mil. 2016: € 68,0 mil. A marzo 2017 è stato inaugurato il nuovo stabilimento LaminamRus, in Russia nel Parco Industriale Vorsino. L'impianto si estende su una superfice di 14.000 mq e ha una capacità produttiva di 1 milione mq/anno di lastre in grès porcellanato nel formato 1000x3000mm, con spessore 3 e 5 mm.
ITALGRANITI GROUP SPA
€ 81,6 milioni
2011: € 81,1 mil. - 2012: € 77,4 mil. - 2013: € 68,7 mil. 2014: € 73,3 mil. - 2015: € 71,8 mil. - 2016: € 79,0 mil. l fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • ITALGRANITI • IMPRONTA
€ 81,3 milioni (consolidato)
€ 75,3 milioni
2003: € 48,0 mil. - 2004: € 53,0 mil. - 2005: € 54,8 mil. 2006: € 61,8 mil. - 2007: € 62,2 mil. - 2008: € 52,4 mil. 2009: € 43,0 mil. - 2010: € 50,5 mil. - 2011: € 54,7 mil. 2012: € 55,7 mil. - 2013: € 55,9 mil. - 2014: € 58,0 mil. 2015: € 62,8 mil. - 2016: € 71,4 mil.
€ 70,7 milioni
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • ENERGIEKER Produzione: 8,5 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) Esportazione: 50% Dipendenti: 240
Produzione: 5,6 mil. mq (pavimento 75% - rivestimento 25%) Esportazione: 70% Dipendenti: 374
Il 2017 ha visto la divisione societaria del Gruppo a seguito della quale ad oggi fa parte di Gold Art Ceramica SpA solo il marchio Energieker.
€ 81,2 milioni
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • LA FABBRICA • AVA • ELIOS CERAMICA
Continuano gli investimenti di rinnovo impiantistico al fine di aumentare e migliorare la produzione e il servizio al cliente. La produzione comprende anche 2,4 milioni di mq di supporto da smaltare.
GOLD ART CERAMICA SPA
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • FINCIBEC • MONOCIBEC • NAXOS • CENTURY
46 - Tile Italia 3/2018
COEM SPA
Produzione: 7,1 mil. mq Esportazione: 68,3% Dipendenti: 273
2003: € 93,8 mil. - 2004: € 98,8 mil. - 2005: € 96,8 mil 2006: € 100,2 mil. - 2007: € 99,8 mil. - 2008: € 85,2 mil. 2009: € 68,0 mil. - 2010: € 70,8 mil. - 2011: € 70,6 mil. 2012: € 67,3 mil. - 2013: € 69,0 mil. - 2014: € 71,5 mil. 2015: € 71,5 mil. - 2016: € 77,4 mil.
ITALCER SPA
Nel corso del 2017 Italcer, società controllata dal fondo di private equity Mandarin Capital e guidata da Graziano Verdi, ha acquisito La Fabbrica SpA e ha rilevato dalla famiglia Levoni il 100% della proprietà di Elios Ceramiche insieme all’attività di Elle Ceramica. A fine anno, inoltre, Italcer ha concluso l'accordo per l'acquisizione del 100% della fiorentina Devon&Devon, tra i leader mondiali dell'arredo bagno di alta gamma, di proprietà di Gianni Tanini.
Il fatturato è stato realizzato con i marchi : • CERAMICHE COEM • CERAMICA FIORANESE
Produzione: 4,2 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 80% Dipendenti: 229
FINCIBEC SPA
Produzione: 3,25 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) Esportazione: 73% Dipendenti: 189
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CERAMICHE ASCOT
€ 70,3 milioni
2003: € 51,5 mil. - 2004: € 55,0 mil. - 2005: € 56,0 mil. 2006: € 61,5 mil. - 2007: € 66,0 mil. - 2008: € 63,0 mil. 2009: € 52,0 mil. - 2010: € 59,0 mil. - 2011: € 62,6 mil. 2012: € 58,7 mil. - 2013: € 59,7 mil. - 2014: € 62,4 mil. 2015: € 63,3 mil. - 2016: € 68,1 mil.
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VENEZIA
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Fatturati italiani Copyright Tile Edizioni. È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione di Tile Edizioni s.r.l. Tutti i valori sono espressi in mil/€.
Il fatturato è stato ottenuto con le seguenti aziende e/o marchi: • ASCOT • DOM
2012: € 51,4 mil. - 2013: € 55,8 mil. - 2014: € 55,8 mil. 2015: € 56,0 mil. - 2016: € 60,9 mil.
Produzione: 6,2 mil. mq (pavimento 70% - rivestimento 30%) Esportazione: 84% - dato calcolato sul valore dell’attività diretta, escludendo il fatturato della produzione conto terzi. Dipendenti: 272
Produzione: 3 mil. mq (pavimento 85% - rivestimento 15%) Esportazione: 70% Dipendenti: 323
Tra gli investimenti tecnici di maggior rilievo: raddoppio delle linee di taglio e rettifica, nuove macchine di smalteria digitale, ammodernamento delle linee di produzione al fine di aumentare la produttività.
POLIS MANIFATTURE CER. SPA
OPERA GROUP
2003: € 46,2 mil. - 2004: € 47,7 mil. - 2005: € 46,0 mil. 2006: € 59,0 mil. - 2007: € 54,6 mil. - 2008: € 42,6 mil. 2009: € 37,8 mil. - 2010: € 40,0 mil. - 2011: € 41,5 mil. 2012: € 37,4 mil. - 2013: € 39,3 mil. - 2014: € 43,2 mil. 2015: € 49,2 mil. - 2016: € 59,5 mil.
€ 70,0 milioni
2010: € 61,3 mil. - 2011: € 55,9 mil. - 2012: € 53,2 mil. 2013: € 52,1 mil. - 2014: € 58,5 mil. - 2015; € 59,7 mil. 2016: € 64,7 mil.
Produzione: 3,6 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 80% Dipendenti: 263
lI fatturato è stato realizzato con i marchi: • OPERA • BELL'ITALIA Produzione: 11,6 mil. mq (pavimento 88% - rivestimento 12%) Esportazione: 52% Dipendenti: 229
CERAMICHE CCV CASTELVETRO
* I dati pubblicati sono relativi all’anno 2016
2003: € 70,4 mil. - 2004: n.p. - 2005: € 72,3 mil. - 2006: € 66,0 mil. 2007: € 77,0 mil. - 2008: € 65,7 mil. - 2009: € 64,2 mil. 2010: € 67,7 mil. - 2011: € 70,2 mil. - 2012: € 67,7 mil. 2013: € 67,0 mil. - 2014: € 67,0 mil. - 2015: € 70,0 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • EPOCA • ELLE-GI CERAMICHE • CERAMICHE TEMPRA • MEG (Francia) • PAREFEUILLE (Francia)
48 - Tile Italia 3/2018
2003: € 54,8 mil. - 2004: € 56,1 mil. - 2005: € 47,4 mil. 2006: € 52,0 mil. - 2007: € 55,7 mil. - 2008: € 47,9 mil. 2009: € 39,1 mil. - 2010: € 42,8 mil. - 2011: € 41,6 mil. 2012: € 40,0 mil. - 2013: € 40,3 mil. - 2014: € 51,0 mil. 2015: € 56,7 mil. Produzione: 3,3 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 88% Dipendenti: 168
NOVABELL SPA CERAMICHE ITALIANE € 51,0 milioni 2003: € 41,1 mil. - 2004: € 44,3 mil. - 2005: € 45,6 mil. 2006: € 47,0 mil. - 2007: € 48,0 mil. - 2008: € 46,0 mil. 2009: € 39,0 mil. - 2010: € 41,5 mil. - 2011: € 41,5 mil. 2012: € 44,5 mil. - 2013: € 50,0 mil. - 2014: € 49,1 mil. 2015: € 51,9 mil. - 2016: € 52,5 mil.
Produzione: 10,0 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) Internazionalizzazione: Meg e Parefeuille (Francia) Esportazione: 86% Dipendenti: 315
€ 62,0 milioni
2003: € 61,7 mil. - 2004: € 71,3 mil. - 2005: € 73,0 mil. 2006: € 80,0 mil. - 2007: € 80,7 mil. - 2008: € 68,3 mil. 2009: € 66,0 mil. - 2010: € 65,4 mil. - 2011: € 63,5 mil.
€ 60,2 milioni*
* I dati pubblicati sono riferiti al 2016 e sono stati reperiti da fonti pubbliche
GAMBINI GROUP IND. CERAMICHE € 70,0 milioni (consolidato)*
CERAMICA SANT’AGOSTINO
€ 60,6 milioni
lI fatturato è stato realizzato con i marchi: • NOVABELL • ABITA Produzione: 3,86 mil. mq (pavimento 89% - rivestimento 11%) Esportazione: 87% Dipendenti: 177
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Fatturati italiani Copyright Tile Edizioni. È vietata la riproduzione anche parziale senza espressa autorizzazione di Tile Edizioni s.r.l. Tutti i valori sono espressi in mil/€.
GRANITOFORTE
€ 44,4 milioni*
* I dati pubblicati sono riferiti al 2016 e sono stati reperiti da fonti pubbliche
2010: € 35,4 mil. - 2011: € 34,0 mil. - 2012: € 34,6 mil. 2013: € 36,5 mil. - 2014: € 39,5 mil. - 2015: € 43,3 mil.
CERINDUSTRIES
€ 43,6 milioni (consolidato)*
* I dati pubblicati sono riferiti al 2016 e sono stati reperiti da fonti pubbliche
2003: € 61,0 mil. - 2004: € 68,7 mil. - 2005: € 65,5 mil. 2006: € 67,0 mil. - 2007: € 75,0 mil. - 2008: € 58,0 mil. 2009: € 50,3 mil. - 2010: € 52,0 mil. - 2011: € 47,0 mil. 2012: € 50,3 mil. - 2013: € 48,0 mil. - 2014: € 44,8 mil. 2015: € 42,6 mil. Il fatturato è stato realizzato con i marchi: • CERDOMUS • L’ASTORRE • PORCELLANA DI ROCCA
TUSCANIA SPA
€ 45,6 milioni
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • COTTO TUSCANIA • CMC CERAMICA MANDRIO CORREGGIO • IL CAVALLINO CERAMICA ARTISTICA Produzione: 6 mil. mq (pavimento 73% - rivestimento 27%) Esportazione: 55% Dipendenti: 196 A seguito di divisione societaria del Gruppo Gold Art Ceramica, dal 2017 Tuscania SpA e CMC Ceramica Mandrio Correggio presentano bilancio individuale.
CERAMICA FONDOVALLE SPA
2010: € 17,3 mil. - 2011: € 19,1 mil. - 2012: € 19,9 mil. 2013: € 21,4 mil. - 2014: € 22,0 mil. - 2015: € 24,3 mil. 2016: € 30,1 mil. lI fatturato è stato realizzato con i marchi: • FONDOVALLE • MY TOP Produzione: 1,45 mil. mq Esportazione: 65,6% Dipendenti: 108 Nel corso del biennio 2017/2018 l'azienda ha in programma di realizzare complessivamente oltre 20 milioni di Euro di investimenti in produzione e logistica, di cui quasi 15 milioni sono stati già effettuati al 31/12/2017. Gli investimenti in R&S dell'esercizio 2017 sono stati pari a circa 2 milioni di Euro.
SAVOIA ITALIA SPA
2003: € 70,2 mil. - 2004: € 72,6 mil. - 2005: € 73,3 mil. 2006: € 75,1 mil. - 2007: € 70,2 mil. - 2008: € 67,1 mil. 2009: € 54,0 mil. - 2010: € 53,0 mil. - 2011: € 51,7 mil. 2012: € 40,6 mil. - 2013: € 32,2 mil. - 2014: € 26,9 mil. 2015: € 28,5 mil. - 2016: € 38,7 mil. Il fatturato è stato realizzato con i seguenti marchi: • SICHENIA • PHORMA Produzione: 3,2 mil. mq (pavimento 90% - rivestimento 10%) Dipendenti: 200
50 - Tile Italia 3/2018
€ 31,5 milioni
2008: € 35,6 mil. - 2009: € 33,6 mil. - 2010: € 35,0 mil. 2011: € 31,1 mil. - 2012: € 31,1 mil. - 2013: € 28,2 mil. 2014: € 28,0 mil. - 2015: € 31,3 mil. - 2016: € 29,7 mil. Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • SAVOIA • ALCO Produzione: 2,5 mil. mq (pavimento 100%) Esportazione: 48% Dipendenti: 120
ALTAECO SPA SICHENIA GRUPPO CERAMICHE € 37,1 milioni (consolidato)
€ 32,8 milioni
€ 27,8 milioni
2003: € 50,2 mil. - 2004: € 51,2 mil. - 2005: € 51,2 mil. 2006: € 53,6 mil. - 2007: € 55,0 mil. - 2008: € 48,3 mil. 2009: € 39,7 mil. - 2010: € 42,5 mil. - 2011: € 42,5 mil. 2012: € 36,6 mil. - 2013: € 33,4 mil. - 2014: € 30,2 mil. 2015: € 28,6 mil. - 2016: € 28,3 mil.
Il fatturato è stato realizzato con le seguenti aziende e/o marchi: • CERAMICA VOGUE • APPIANI • CERAMICA BARDELLI • GABBIANELLI Produzione: 1,5 mil. mq (67% pavimento - 33% rivestimento) Esportazione: 48% Dipendenti: 306
Obiettivo Vendita
IMPRESA&MONDO DIGITALE
Designbest
Da qualche anno MOHD Mollura Home Design - è giunta all’attenzione degli addetti ai lavori, generando anche un po’ di sorpresa in virtù dell’antico pregiudizio che stenta ad associare la Sicilia a luogo d’innovazione e di business. In effetti MOHD, realtà storica della distribuzione siciliana di prodotti d’arredo d’alta gamma, è riuscita a costruire la solidità del proprio futuro sulle opportunità della Rete. Rete che si è rivelata un vero e proprio volano di crescita per un’azienda che, grazie all’e-commerce, ha saputo varcare i confini dell’Isola proiettandosi anche in una dimensione internazionale. Gestito con successo e da precursori, l’e-commerce ha infatti prodotto quel processo
52 - Tile Italia 3/2018
E-commerce come volano: la parola a MOHD
virtuoso di visibilità e crescita che ha condotto l’azienda messinese a consolidare un fatturato di circa 20 milioni di euro, di cui oltre il 40% dato dall’export. Di questa storia, esempio virtuoso di un’imprenditoria italiana che sa trovare risorse anche in contesti non favorevoli, parliamo con Gianluca Mollura che dell’azienda è anima, nonché CEO. Designbest: - MOHD festeggia quest’anno i 50 anni. Può raccontarci la storia dell’azienda e la sua relazione con il territorio, la Sicilia? Gianluca Mollura: “Siamo nati a Messina, nel 1968, da un’idea di mia madre, Franca Mollura, e dalle abilità artigianali della nostra famiglia. In Si-
cilia siamo riusciti a crescere significativamente nel corso degli anni investendo non solo in un’idea - quella della costante ricerca del bello - ma anche in questa terra con l’apertura di due negozi a Messina ed uno, nel dicembre 2016, a Catania. Prima come fabbrica artigiana e poi come showroom dei brand più prestigiosi nel mondo, abbiamo conquistato nel tempo un ruolo di assoluto rilievo nel settore dell’arredamento e della progettazione nel segmento premium. Operiamo nei settori contract e residenziale seguendo i nostri clienti in ogni step verso la realizzazione di nuove abitazioni, uffici o alberghi. Cerchiamo, se ci è concesso, di realizzare sogni e occuparci di
ogni progetto a 360 gradi. Dal 2011 ad oggi abbiamo però scelto di affrontare, in parallelo rispetto ai nostri store fisici, anche un percorso per noi nuovo: abbiamo scelto di bypassare i limiti, anche logistici, che fare impresa in Sicilia comporta per raggiungere, con la Rete, nuovi clienti in tutto il mondo”. Designbest: - Quando avete iniziato a sentire l’esigenza di costruire l’identità digitale di MOHD? G. Mollura: “Ho sempre pensato che sia dal bisogno che nascono le opportunità. Quando, tra il 2009 e il 2010, cominciava a farsi sentire il peso della crisi nel nostro Paese - sebbene il nostro settore, quello del “lusso”, non ne sia stato direttamente investi-
Obiettivo vendita
IMPRESA&MONDO DIGITALE
SFIDA
realizzare sempre progetti UNICI , perchè destinati ad un unico CLIENTE la
resta quella di
Gianluca Mollura
to -, ho scelto di intraprendere percorsi aziendali alternativi. Lo sviluppo delle nuove opportunità ci ha consentito di crescere ancora di più con il nostro ecommerce”. Designbest: - MOHD in Italia è noto per essere uno dei più importanti attori dell’e-commerce nazionale del prodotto di design. Quali sono stati i Vostri obiettivi iniziali? G. Mollura: “Il nostro obiettivo era far conoscere al mondo le nostre competenze anche in tema di progettazione, ampliando così
il nostro target di riferimento nel mercato dell’arredamento. All’interno della nostra azienda operano in totale sinergia diversi team di esperti: dalla gestione dell’e-commerce all’inserimento prodotti e, ancora, dalla progettazione alla vendita fino ai servizi di assistenza al cliente. Quello che ci ha sempre ispirato, però, è stato mettere insieme cose diverse tra loro. Sarebbe molto più semplice sfogliare un catalogo e scegliere un divano o una cucina o un set già preimpostato, ma è lì che le no-
stre idee subentrano per poter fare la differenza. Siamo molto ambiziosi da questo punto di vista, e il mezzo più immediato per permettere al nostro modus operandi di raggiungere il maggior numero di persone nel minore tempo possibile, non poteva che essere la Rete. Per questo siamo lieti del percorso intrapreso con l’e-commerce e delle possibilità che costantemente continuano a presentarsi in tutto il mondo”. Designbest: - Quali sono stati gli scogli, se ve ne
sono stati? G. Mollura: “La localizzazione geografica dell’azienda non ci ha aiutato: siamo sempre in Sicilia e non nella Silicon Valley, con tutto ciò che questo comporta. L’avventura digitale ha quindi richiesto da subito grandi sacrifici non solo dal punto di vista economico. Non è stato semplice sviluppare una crescita strutturale in poco tempo; ricercare profili in linea con la strada intrapresa da Mohd e che fossero pronti, nel locale, a mettere a disposizione il proprio know how per una vision su scala internazionale. Siamo stati fortunati, però: in Sicilia esistono tantissimi talenti che meritano di essere valorizzati e che noi cerchiamo di aiutare ad emergere”. Tile Italia 3/2018 - 53
Obiettivo vendita
IMPRESA&MONDO DIGITALE
Designbest: - Che cosa ha significato innestare la vendita on-line nella tradizionale vendita in store: vi è sinergia o cannibalizzazione? G. Mollura: “Vi è totale sinergia d’intenti. Le crescite possono solo far bene alle aziende. Sono cambiati gli strumenti per raggiungere i nostri obiettivi, ma non è certo venuta meno la nostra professionalità, né è stato modificato il nostro approccio nei confronti dei clienti. In azienda i dipendenti operano tutti in sinergia, sia per quanto concerne lo store fisico sia quello digitale. La vera sfida resta quella di realizzare sempre progetti unici, irripetibili, autentici e personalizzati perché destinati ad un unico cliente. Da questo punto di vista è fondamentale il quotidiano confronto tra i nostri esperti”. Designbest: - Nel pubblico, quale livello di fiducia ha raggiunto l’acquisto on line? G. Mollura: “Anche nel web valgono le stesse logiche del retail tradizionale, cambia solo lo strumento. On line, addirittura, i clienti sono forse più garantiti rispetto all’acquisto tradizionale. Se non possiamo incontrarci fisicamente, perché dall’altra parte del mondo, curiamo il rapporto con i nostri clienti attraverso i team che operano nel customer service e nell’interior design. E, se lavori bene, alla fine, non puoi che ottenere feedback positivi e crescere come azienda. Direi che la fiducia nel mondo dell’e-commerce sta certamente crescendo, soprattutto nei confronti di brand che hanno alle spalle una storia importante”. Designbest: - Parliamo di risultati: quale il bilancio a 7 anni dall’introduzione dell’e-commerce? G. Mollura: “Il bilancio non può che essere positivo. La nostra realtà è cresciuta esponenzialmente non solo in Italia ma, soprattutto, nell’export, che è praticamente raddoppiato in percentuale negli 54 - Tile Italia 3/2018
Obiettivo vendita
IMPRESA&MONDO DIGITALE
ultimi due anni. Siamo una realtà in costante crescita che è stata in grado di ritagliarsi un ruolo definito e una credibilità importante nel settore dell’arredamento di lusso. Ad oggi realizziamo progetti negli Stati Uniti, in Medio Oriente, in Asia e in tutta Europa. Questo, per noi, rappresenta grande motivo d’orgoglio. Stiamo attenti ai numeri, ma prestiamo ancora maggiore attenzione ai progetti e alle nuove iniziative. Siamo convinti, come i dati proposti anche a livello internazionale dimostrano, che il nostro settore abbia ancora grandissimi margini di miglioramento. Credo non si finisca mai di imparare e che non ci si debba mai accontentare, per questo conto molto sull’apporto del team ricerca e sviluppo”. Designbest: - Dal suo punto di osservazione come vede il futuro del mondo della
distribuzione? G. Mollura: “Il mondo della distribuzione è in continua evoluzione, in tutto il mondo. Se fossimo rimasti fermi al passato, probabilmente non avremmo avuto futuro. Le interazioni sono molto più rapide e costanti, bisogna aggiornarsi continuamente. Le aziende che non sapranno adeguarsi al cambiamento, non credo riusciranno a mantenere posizioni di rilievo sul mercato. Credo che la Sicilia abbia potenzialità immense che non sono ancora adeguatamente sfruttate anche se ci sono aziende – si pensi ai settori del food & wine – che dalla Sicilia sono riuscite a crescere, anche fuori dai confini italiani, proprio grazie alla Rete. Fondamentale resta sempre continuare a percorrere con determinazione la strada della qualità”.
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Designbest è la piattaforma internazionale che ha come mission la promozione verso il consumatore finale dell’offerta e dei servizi della più qualificata distribuzione italiana e dei brand leader del design per gli interni. Designbest, evoluzione del progetto Webmobili on line dal 2001, offre ad ogni azienda la possibilità di cogliere le opportunità della comunicazione digitale attraverso un bouquet di canali e strumenti ottimizzati per ampliare la visibilità verso un pubblico di qualità, grazie ad un ecosistema integrato di directory, magazine e servizi integrati al sito aziendale. Tile Italia 3/2018 - 55
Il parquet
Pavimenti di
consuntivi e stime
TABELLA RIASSUNTIVA: IL PARQUET IN ITALIA 2013/2018* (1.000 metri quadrati) PAESE
2013
2014
2015
2016
2017
2018*
A - Produzione nazionale
2.950,00
2.150,00
2.240,00
2.200,00
2.357,79
2.460,66
B - Importazioni
6.012,00
5.567,00
5.410,00
5.600,00
5.547,21
5.491,74
C - Esportazioni
1.202,00
1.342,00
1.400,00
1.500,00
1.573,50
1.589,24
7.760,00
6.375,00
6.250,00
6.300,00
6.331,50
6.363,15
D - Consumo interno
(A+B)-C
*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno
Riportiamo i dati quantitativi su Produzione e Consumo di Parquet in Italia, consuntivi del 2017 e previsionali per il 2018. I dati, elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo per FEP - Fédération Européenne del l’industrie du Parquet che quest’anno ha tenuto l’assemblea annuale a Sorrento lo scorso 15 giugno, evidenziano che la produzione nel 2017 si è attestata a 2,36 milioni di metri quadrati (+5% rispetto alle previsioni), men56 - Tile Italia 3/2018
tre il consumo nazionale è stabile a 6,33 milioni di metri quadrati (circa +0,5% sul precedente anno). Le importazioni hanno registrato un risultato inferiore alle previsioni (-2,9%), mentre le esportazioni sono state leggermente superiori (+2,8%) raggiungendo 1,57 milioni di metri quadrati. In sintesi potremo commentare che la domanda appare orientarsi a favore del prodotto italiano.
Una tendenza positiva che, peraltro, appare rafforzarsi nelle stime elaborate per il 2018, dove, a fronte di consumi stabili, si prevede una crescita del 4% della domanda di prodotti italiani. Di questi temi e di altro ancora abbiamo parlato nell’intervista ad Andrea Margaritelli - alla guida del Gruppo Pavimenti in Legno di FederlegnoArredo - che pubblichiamo di seguito
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TAB. 1 - PRODUZIONE DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati) Tipologia
2017
Mosaico
2018*
133,31
Parquet tradizionale (14/22 mm)
2.224,48
Multistrato di cui: 2 strati 3 strati (2 o 3 liste) 3 strati (lista unica)
2.224,48
TOTALE
2.357,79
70% 5% 25%
*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno
151,40
2.309,25 2.309,25 70% 5% 25%
2.460,66
A+B
TAB. 2 - IMPORTAZIONI DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati) Tipologia
2017
Mosaico
2018**
n.d.
n.d.
Parquet tradizionale (14/22 mm)
1.109,44
1.098,35
Multistrato
4.437,77
4.393,39
TOTALE
5.547,21
5.491,74
*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno
TAB. 3 - ESPORTAZIONI DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati) Tipologia
2017
2018**
Mosaico Parquet tradizionale (14/22 mm)
157,35
158,92
Multistrato
1.416,15
1.430,31
TOTALE
1.573,50
1.589,24
*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno
TAB. 4 - CONSUMO DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati) Tipologia
2017
2018**
Mosaico 1.085,40
1.090,83
Multistrato di cui: 2 strati 3 strati (2 o 3 liste) 3 strati (lista unica)
5.246,10
5.272,33
55,00% 5,00% 40,00%
50,00% 5,00% 45,00%
TOTALE CONSUMO
6.331,50
6.363,16
*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno
il meglio al meglio
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Parquet tradizionale (14/22 mm)
Il parquet
Andrea Margaritelli
consigliere eletto Gruppo Pavimenti di Legno FederlegnoArredo
Andrea Margaritelli con Matteo Thun
Tile Italia: - Una storia di impresa, fondata su passione per il legno e rispetto della natura, quella relativa alla famiglia Margaritelli e a Listone Giordano che, all’ultimo Salone del Mobile, ha avuto modo di ricordare anche l’architetto Matteo Thun in occasione della presentazione della collezione Avenue, da lui progettata ed inserita nella collezione Natural Genius by Listone Giordano…” Andrea Margaritelli: “In effetti siamo entrati in sintonia fin dal primo incontro con Matteo Thun, grazie alla sua spiccata sensibilità nei confronti della materia legno che si traduce coerentemente in progetti architettonici in perfetta armonia con la natura e il paesaggio circostante. Personalmente trovo stimolante il suo invito a ribaltare l’attuale ripartizione dei pesi nell’utilizzo dei materiali da costruzione, e il suo conseguente auspicio - insieme provocatorio e visionario – che, in prospettiva, il cemento armato possa essere destinato alle sole fondamenta delle strutture lasciando quanto più possibile al legno il ruolo di protagonista delle parti in elevazione. Una percezione del futuro più desiderabile per il nostro pianeta, prima ancora che una lettura tecnica, che l’architetto collega direttamente ad un indispensabile “rispetto per la natura” e ad una sempre maggiore attenzione alla gestione sostenibile del patrimonio forestale. Valori questi che non fatico a sposare, essendo profondamente radicati nel nostro vissuto”. 58 - Tile Italia 3/2018
Andrea Margaritelli, Consigliere eletto al-
coprire un ruolo così rilevante, ma non
la guida del Gruppo Pavimenti di Legno di
nascondo che i nomi che mi hanno pre-
FederlegnoArredo per il triennio 2017-
ceduto nel prestigioso albo di IN/ARCH
2019, dallo scorso mese di aprile ricopre
mi inducono a un certo timore reveren-
anche la carica di presidente dell’Istituto
ziale.
Nazionale di Architettura IN / ARCH.
Un forte sollievo e sostegno mi viene dal
L’Istituto, fondato da Bruno Zevi nel 1959,
fatto che gli stessi valori d’ispirazione
riconferma così la sua funzione di co-
dell’Istituto sono ben radicati nella nostra
struttore di dialogo tra cultura del pro-
storia d’impresa e di famiglia.”
getto e cultura di impresa.
Partiamo quindi da questo commento
A commento del nuovo incarico Andrea
per avviare la no-
Margaritelli ha dichiarato: “Sono vera-
stra intervista.
mente onorato di essere chiamato a ri-
Tile Italia: - Certamente pianificare la piantumazione e la gestione responsabile di una foresta vuol dire avere un obiettivo lungo, che va ben oltre l’arco di una generazione. E’ forse questo che rende unico il pavimento di legno distinguendolo da qualsiasi “succedaneo”? A. Margaritelli: “Il legno porta in sé tratti ancestrali e una forte componente emotiva. Se è vero che l’architettura è “musica congelata”, parafrasando questa colorita definizione di Schopenhauer potremmo affermare a pieno titolo che il legno è “tempo congelato”, perché i suoi anelli di accrescimento racchiudono e raccontano la storia stessa dell’Uomo. Una materia preziosa, con un suo carattere autentico, segnato in superficie da una tattilità e ricchezza inimitabile frutto dell’opera della natura e del tempo, e in profondità dalla corposità di una polpa solida e rassicurante. Oggi la passione per il legno e la ricerca tecnologica danno vita ad un nuovo capitolo di questa lunga e affascinante storia. Alle venature ogni volta diverse del legno si aggiungono infatti trattamenti che per loro natura disegnano la superficie di ogni singola lista rendendola differente da tutte le altre. In questo modo un pavimento in legno ha la possibilità di raccontare con linguaggio nuovo un’affascinante storia fatta di passione, di arte applicata e rispetto per la salute dell’uomo. Il segreto sta nella capacità di trasmettere al pubblico la corretta lettura dei suoi valori differenziali, che non si limitano
certamente a una frettolosa percezione esteriore: su questo fronte è impegnato il Gruppo Pavimenti di Legno, così come tutte le persone che amano questo materiale e riconoscono ancora come prevalente il senso della bellezza interiore e autenticità.” Tile Italia: - Ma la “cultura del legno” comincia a farsi strada sul mercato? – A. Margaritelli: “I dati 2017 elaborati da FederlegnoArredo ed anche le previsioni per il 2018 dicono che nel nostro Paese la produzione interna è tendenzialmente in crescita mentre le importazioni risultano nuovamente in calo. Questi sono segnali positivi, quantomeno incoraggianti, riguardanti la diffusione tra il pubblico di una cultura del legno che parla italiano. D’altro lato va parimenti riconosciuto che il consumo di pavimenti di legno mostra ancora solo timidi segnali di ripresa, a causa dell’andamento economico generale del nostro Paese e, in particolare, della congiuntura ancora critica vissuta da alcuni specifici comparti.” Tile Italia: - Quale il suo commento in proposito? – A. Margaritelli: “Il settore dei pavimenti di legno appartiene comunque alla lunga filiera delle costruzioni residenziali che unisce attraverso un filo unico edilizia, finiture di interni e arredamento e in quanto tale risente, direttamente o di riflesso, degli andamenti del comparto di appartenenza. Come noto, il settore dell’edilizia in Italia vive ancora una fase depressiva, particolarmente marcata nella nuova
Il parquet
costruzione. L’aspetto positivo è che ora i dati mostrano non più solo una stabilizzazione, ma una inversione di tendenza che accenna ad una leggera ripresa certamente trainata dal progressivo aumento delle compravendite immobiliari e dalla conferma del buon andamento del settore delle ristrutturazioni. In ogni modo appare positivo il fatto che le pavimentazioni in legno abbiano saputo attraversare una fase di crisi così profonda e lunga, riuscendo comunque a difendere le proprie quote di mercato e dunque il proprio ruolo. Salvo fattori imprevedibili, gli elementi a disposizione lasciano prevedere che nel breve-medio periodo l’evoluzione del mercato possa continuare secondo la traiettoria attuale segnata da un graduale miglioramento, seppur più lento rispetto ad altri Paesi europei, nonché alle legittime aspettative di tutti.” Tile Italia: - Quale la tipologia di clientela che sceglie i pavimenti di legno italiani e quanto, nella decisione di acquisto, è importante l’influenza dei progettisti? – A. Margaritelli: “E’ innegabile che il ruolo dei progettisti sia di primaria importanza nell’orientare la scelta dell’utente finale verso un pavimento in legno, così come avviene per molti altri elementi di finitura e di arredo della casa, specie nel segmento di mercato medio-alto. Ciò detto, è pur vero che la scelta definitiva è spesso una sintesi autonoma delle diverse informazioni raccolte. Tra i tanti fattori che concorrono a influenzare la 60 - Tile Italia 3/2018
decisione indubbiamente hanno un posto rilevante anche i periodici di arredamento (tradizionali e nuovi media), la voce dei rivenditori e degli operatori di settore. Ma sempre più influenti si confermano le dirette testimonianze frutto delle esperienze altrui, un tempo ricondotti al semplice termine “passaparola” e che oggi trovano nei social network un canale di diffusione enormemente potenziato”. Tile Italia: - Quali le azioni da intraprendere affinché il maggior apprezzamento riconosciuto dal mercato interno al prodotto italiano possa tramutarsi in una più sostenuta crescita delle esportazioni? – A. Margaritelli: “Organizzare un’azienda per l’esportazione non è un fatto di semplice volontà e non si può improvvisare. Richiede solida organizzazione produttiva, distributiva e investimenti che vanno costruiti e consolidati nel tempo. Per poter crescere all’estero occorre disegnare un percorso a lungo termine e accettare la sfida di una graduale, inevitabile trasformazione. I dati 2017 confermano comunque, per il quinto anno consecutivo, una maggiore tendenza all’esportazione per le aziende del nostro settore. Certamente è difficilissimo pensare di concorrere con i numerosi, e spesso grandi, player europei e internazionali su un terreno competitivo che non sia distintivo: le aziende italiane possono farsi valere per la raffinatezza del design, per la qualità delle materie prime, per l’affidabilità della produzione, per il rispetto
dell’ambiente, per la tutela della salute di chi produce ma anche di chi acquisterà il prodotto”. Tile Italia: - Se la sala mostra resta il canale distributivo più adatto anche alla vendita dei pavimenti in legno, quali sono i punti di maggiore criticità in cui i rivenditori italiani dovrebbero intervenire e correggersi? – A. Margaritelli: “I nostri sforzi negli ultimi anni sono stati proprio orientati a migliorare i diversi aspetti della comunicazione con il consumatore finale. Tra le motivazioni principali che ci hanno indotto a investire molte energie nella costruzione di una catena di vendita molto qualificata rientra proprio la sentita esigenza di veicolare una informazione chiara, corretta e completa. L’aggiornamento continuo sarà sempre necessaria conseguenza delle evoluzioni in corso, non solo in campo tecnico, ma soprattutto dal punto di vista della gestione evoluta delle componenti non strettamente legate al prodotto, ovvero alla piena soddisfazione della clientela in termini di consulenza, progettazione, posa in opera, assistenza post vendita. Parole chiave, quali “relazione” “esperienza di acquisto” e “servizio a regola d’arte” segneranno sempre più in futuro le discriminanti di un punto vendita di successo rispetto alle nuove sfide poste dalla grande distribuzione organizzata, da un lato, e dal polverizzato, ma altrettanto aggressivo mondo del commercio elettronico, dall’altro”.
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Trends
Pamela Albanese, Tosilab
Gli elementi riconducibili all’universo artistico “classico” trasmettono alla realtà contemporanea, in costante frenesia evolutiva, un senso di familiarità. Le forme classiche sono nel panorama architettonico quanto di più noto, poiché sparse non solo sul territorio italiano, ma in gran parte del mondo, grazie alla spinte post-classicistiche che ciclicamente hanno caratterizzato la storia dell’arte. Di conseguenza, per l’Occidente in particolare, rappresentano sicurezza, solidità e quindi trasmettono serenità. Pertanto non bisogna stupirsi se il classico, di tanto in tanto, si riafferma con forza. L’esatto opposto di questo scenario vede protagonista, nell’ambito delle arti applicate e delle discipline visive, la diffusione di forme, effetti, colori ed echi derivanti dalla composizione di elementi con programmi digitali e strumenti per la stampa tridimensionale. È così che entra a far parte del nostro panorama di possibilità un nuovo gusto, che non è associabile a nessuna cultura del globo terrestre. Un’estetica che non ha matrice etnografica, né proprie coordinate geografiche, né un personaggio icona di riferimento. Essa nasce in un “non-luogo” che di fatto non ha appigli con la realtà fisica. Si tratta del “pianeta virtuale”, un immaginario per noi comprensibile perché lo abbiamo già assimilato grazie alla cultura visiva contemporanea. La ragione è una: il linguaggio dei software è portatore di estetiche capaci di restituire geometrie realizzabili solo con sistemi di 62 - Tile Italia 3/2018
Esotismo virtuale
calcolo automatizzato. Questo metodo digitale è manipolativo, poiché decostruisce e corregge con disinvoltura le forme semplici. L’assunto di base è che le possibilità aperte dalla convergenza del reale con il digitale ci consentono di sviluppare nuovi codici grazie ai quali si stanno creando cifre stilistiche inedite, ridefinendo le estetiche di prodotto e gettando le basi per un “esotismo virtuale”. Partiamo dal background di riferimento. La Rete, i social network, ma soprattutto l’Internet of Things e le app per smartphone hanno inesorabilmente modificato il modo con cui ci approcciamo alla casa, al lavoro, ai trasporti, allo shopping e al tempo libero, con un mantra assoluto che ci lega tutti: la condivisione. La Rete è un flusso continuo e ramificato che scardina il paradigma passato di cronologia lineare della progettazione; esso costituisce tanti piccoli focolai di idee che spezzano il significato di “prima e dopo” e generano un tempo dall’aspetto continuo che mette in relazione diverse istanze. Le prospettive high-tech mutano i cardini del tradizionale ciclo del design industriale basato su progetto-produzione e distribuzione-consumo. Le idee vengono sempre più spesso condivise su piattaforme web da più persone che discutono insieme per poi dar origine a tante strade diverse. In questo quadro di condivisione, i linguaggi e i prodotti non sono più univocamente offerti dalle aziende/ designer ai consumatori/ utenti, ma sempre più spesso nascono dall’interazione
foto nella pagina: Getty Images
Trends
Space to create - Sofia armchair
Tile Italia 3/2018 - 63
Trends
reciproca fra autore e destinatario. In tale scenario il fenomeno più eclatante è l’Open Design, un archivio di documentazione sorgente di prodotti di design reso disponibile in piattaforma digitale, in modo che chiunque possa analizzare, variare, prototipare, produrre e distribuire un oggetto basandosi su tale documentazione. Se ci svincoliamo dalla questione interazionale fra progettista-utente e torniamo alla relazione estetica fra virtuale-reale, scopriamo che tale convergenza assume connotati diversi. In particolare, germogliano florilegi di decori eccentrici: simmetrie stravaganti ed espedienti compositivi sono gli ingredienti di un design che si riappropria dell’uso spiritoso del colore come punto di partenza tra ricerca e sperimentazione. I linguaggi espressivi fra arte e grafica esaltano le illusioni ottiche. Nei tessuti
Abet Laminati
Tavolo Glas Italia by Patricia Urquiola 64 - Tile Italia 3/2018
Sweet PeaWillow table
ArandaLasch
Trends
proliferano motivi floreali stravaganti nati da ricami che sbordano dal tessuto planare, dando l’illusione del movimento. L’artista site-specific Elena Manfredini altera la percezione di spazi pubblici o edifici urbani con pattern tridimensionali e decori che creano originali landscapes spaziali. Oltre ai richiami tecno-estetici al regno vegetale, l’esotismo coinvolge anche gli organismi cellulari e la loro naturale flessibilità geometrica: molti materiali tecnici si ispirano alle strutture organiche di animali come i nidi d’api, le livree degli insetti, epidermidi varie, squame e poligoni irregolari che compongono le pelli dei rettili. Nell’interior design si rivisitano i motivi della trasparenza attraverso le logiche digitali. Ampio spazio quindi all’interazione di riverberi perlati, dischi riflettenti, bagliori di luce naturale ispirati ai mondi sottomarini, opalescenze oniriche che creano scintillanti effetti olografici (si
David Taylor lamps
Elena Manfredini “Building the pictures” Tile Italia 3/2018 - 65
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euclidei. Uno degli esempi più emblematici sono i progettisti di New York Aranda/Lasch che mettono insieme software generativi di forme a eleganti produzioni artigianali per realizzare architetture e arredi. Nascono strutture che ci ricordano la grammatica e le composizioni del cyberspazio, che ormai siamo in grado di riconoscere poiché sono state assimilate dalla nostra cultura visiva. A volte si presentano come la scrittura nel corpo dell’oggetto di un segno soft derivato dal layout visivo delle interfacce grafiche. Altre volte invece prendono forma in una specie di scontro meno pacifico tra digital e materico. Le lampade della collezione A Greater Scale di David Taylor per la BERG Gallery di Stoccolma sono l’unione di elementi bidimensionali precisi come figure geometriche a blocchi materici ruvidi e corposi. L’effetto è di giustapposizione fra bidimensionale lineare-definito versus tridimensionale massiccio-imperfetto. A prescindere se l’incontro sia armonico o bellicoso, l’elemento importante è che negli oggetti si tende a inglobare una nuova qualità digitale che li arricchisca, escludendo, in ogni modo, la possibilità che il non-reale li possa sostituire.
(un)spaced by Nihan Aycan veda l’uso del vetro che fa Glass Italia nella collezione Shimmer disegnata da Patricia Urquiola). L’Academy of Design and Craft di Gothenburg gioca con la capacità percettiva del fruitore e lo sfida a capire cosa è reale e cosa solo un effetto ottico-digitale intorno a (Un)Spaced, un mobile composto di vetri traslucenti. È anche evidente una volontà di contaminare i materiali, per loro natura statici, cercando di conferire un respiro digital66 - Tile Italia 3/2018
dinamico. Nelle scorse settimane si è visto un esempio interessante alla Stoccolma Design Week: Jessica Andersdotter si è spinta fino alla concezione di ibridi di tessuti con filamenti di fibre ottiche integrate che si attivano a intermittenza, per restituire un’immagine di fluorescenza dinamica al capo. Torniamo all’influenza delle tecnologie digitali, focalizzandoci sulla creazione di scenari visivi diversi dai tradizionali codici
Nei “Dialoghi intorno alle arti utili” Salvatore Zingale sosteneva che l’idea di virtualità è “vincente, accende fantasie e desideri, sembra in grado di allargare la sfera delle nostre possibilità di fare, dire, immaginare. Moderno mito, l’oggetto virtuale è visto come portatore di innovazione”. Ma le cose sono un po’ diverse, tanto è vero che la virtualità impatta “esclusivamente la sfera cognitiva, saltando i livelli interpretativi più “bassi” legati alla sensorialità e alla percezione”. Insomma, “esotismo virtuale” sì, ma solo grazie all’unione con la materia potrà esplorare tutti i meandri delle emozioni possibili.
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Edilizia in evoluzione… e la sala mostra?
e r a t l a s E TILE ITALIA HA APPRONTATO UN’INDAGINE CHE VERRÀ SPEDITA VIA MAIL AI PRINCIPALI RIVENDITORI ITALIANI:
il POTENZIALE dello showroom
Per affrontare al meglio le trasformazioni in atto nel mondo della distribuzione edile TILE ITALIA, in collaborazione con SBS Scuola Beni Strumentali, intende riavviare i Corsi di Formazione destinati al mondo della distribuzione. I dati provenienti dall’indagine, oltre a consentire a SBS di raccogliere utili indicazioni sulle effettive esigenze formative del mondo della rivendita, verranno elaborati da TILE ITALIA e, arricchiti con interviste ai diretti interessati, pubblicati sulla rivista. VI ASPETTIAMO IN STAND @ CERSAIE, PRESSO LO STAND TILE ITALIA/SBS Paola Brusiani • SBS Scuola Beni Strumentali T. 059 512108 • paola.brusiani@s-b-s.it www.s-b.s.it
Fiere
Tecnargilla cambia veste e punta sulla bellezza Un nuovo layout, nuove sezioni tematiche e nuovi loghi caratterizzeranno Tecnargilla 2018, la più importante fiera al mondo per la fornitura all’industria ceramica e del laterizio in programma a Rimini dal 24 al 28 settembre. Organizzata da IEG (Italian Exhibition Group) e Acimac, Tecnargilla ha deciso di apportare significative modifiche al layout espositivo per evidenziare maggiormente alcuni settori merceologici e favorire la visita da parte degli operatori professionali. La bellezza in ceramica sarà la grande protagonista del salone satellite Kromatech, dedicato a colorifici, studi di design e materie prime, che trova una nuova collocazione nei padiglioni C1 e C2, al centro del quartiere espositivo e vicino all’area Ceramic Workshop. Questa ospiterà la mostra sulla nuove tendenze materiche e colore, il concorso Tecnargilla Design Award e l’area didattica curata da IED (Istituto Europeo di Design). Grazie a questa novità, risulterà ancora più centrale - in fiera proprio come sul mercato - il ruolo di chi si occupa di design e decorazione, rafforzando il binomio inscindibile tra tecnologia ed estetica. Tecnargilla 2018 si caratterizzerà anche per la grande attenzione a tutte le lavorazioni che impreziosiscono il contenuto estetico dei manufatti ceramici. Le tecnologie di finitura - altro tassello sempre più importante per accrescere il valore aggiunto delle piastrelle e sempre più presenti in fiera - saranno ospitate nei padiglioni B3, B5 e D5, sotto le insegne del nuovo marchio T-Finishing. Tra le novità della fiera, il lancio del nuovo salone satellite Greentech (padiglione A3), la sezione dedicata alle tecnologie e ai prodotti “green”, volti a ridurre consumi ed emissioni e a migliorare le prestazioni e la redditività del ciclo produttivo. Ospiterà sia espositori storici della manifestazione sia nuove aziende interessate a proporre innovative eco-soluzioni agli operatori internazionali dell’industria ceramica e del laterizio. Ma Tecnargilla non 68 - Tile Italia 3/2018
C ERAM IC TRENDS
IED
INF O
DES IG N AWARD
Fiere
è solo piastrelle. A completare la gamma di proposte tecnologiche per ogni esigenza produttiva, le sezioni Claytech e T-White - rispettivamente dedicate alle tecnologie per la produzione di laterizi e sanitari - saranno ospitate nei padiglioni A5-C5 e saranno collegate tra loro attraverso la hall di passaggio dove esporranno alcune delle principali aziende dei due settori. All’interno di Claytech sarà ospitata anche una sezione speciale di Greentech, dedicata alle aziende produttrici di laterizi. Tecnargilla 2018 potrà inoltre contare sull’ampliamento dei padiglioni di collegamento, che contribuiranno a facilitare la distribuzione delle aziende nei padiglioni e rendere più fluido il flusso dei visitatori. A suggellare questo nuovo assetto espositivo, viene presentato anche il restyling grafico dei loghi di tutte le sezioni tematiche. I coppi che caratterizzano il logo Tecnargilla incorniciano da oggi le iniziali di tutte le sezioni espositive e un colore identificativo ne caratterizza i loghi. Kromatech sarà infatti declinato con un gradiente di colori, per segnalare la componente estetica del salone, mentre Claytech sarà identificato dal colore arancio che richiama le cromie di tegole e mattoni. Il bianco caratterizzerà la sezione T-White, mentre il verde contrassegnerà la nuova sezione Greentech. TFinishing manterrà le cromie di Tecnargilla ad evidenzia il forte legame con le altre tecnologie in mostra.
CERAMIC TRENDS 4 MAC RO AREE
I M IM E T I C I N EU T R I C AL D I
GLI ICON IC I V ER D I
G L I O S S I DATI A R A N C I ATI
I G E O M E TR I C I N E UTR I
Tecnargilla, manifestazione a cadenza biennale, ospita tutte le maggiori aziende fornitrici dell’industria ceramica e del laterizio, attirando a Rimini un elevato numero di buyer internazionali. Nella precedente edizione del 2016, si è imposta come la fiera più visitata dagli operatori esteri: 16.764 buyer stranieri (+6,3 sul 2014) su un totale di 33.395 visitatori (+4% sul 2014), ospitando 500 espositori (di cui il 40% provenienti da 25 nazioni) su un’area di circa 80.000 mq (+7% sull’edizione 2014).
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Posa & tecnica
Le scale e l’isolamento acustico di Corrado Borghi
“Perché” e “Come”
ESEMPI PRATICI
In ambito di isolamento acustico, eventuali “distrazioni” nella soluzione di nodi critici - apparentemente anche secondari - possono compromettere in modo sostanziale il risultato prestazionale dell’opera.
L’attenzione al corretto isolamento acustico nelle civili abitazioni e comunque in ogni ambito, è ormai divenuto un aspetto imprescindibile nella corretta progettazione e realizzazione di un edificio. Quanto predetto vale non solo per il doveroso rispetto delle vigenti normative, ma anche per la ormai generalizzata richiesta del mercato di unità immobiliari contraddistinte da elevati standard di comfort acustico. Va anche fatto notare che recentemente c’è stato un implementazione delle norme in vigore in materia di acustica (D.P.C.M. 5/12/97), con l’entrata in campo della “classificazione acustica degli edifici”; pertanto un edificio che, dal punto di vista acustico, sia ben progettato e soprattutto ben realizzato, potrà vantare una migliore “classe acustica” e di conseguenza vedere aumentato il valore immobiliare e la sua “appetibilità” sul mercato. Abbiamo già avuto occasione di sottolineare che, in ambito di isolamento acustico, eventuali distrazioni nella soluzione di nodi apparentemente secondari, possano compromettere, sostanzialmente, il risultato prestazionale dell’opera realizzata. A volte la colpevole non è la distrazione, bensì la difficoltà nel trovare soluzioni percorribili (tecnicamente, esecutiva70 - Tile Italia 3/2018
mente ed economica-mente) per risolvere un nodo critico. Le scale sono un tipico esempio di “nodo” che può creare difficoltà nell’individuare soluzioni ottimali. In questo articolo vogliamo portare l’attenzione sull’importanza di valutare, anche nelle scale, l’aspetto acustico e su come progettarlo e risolverlo nel migliore dei modi. Andremo a considerare soluzioni anche percorribili dagli operatori del mondo delle pavimentazioni, ritenendo che possano costituire un arricchimento culturale ed un’ottima opportunità di crescita professionale.
1. Parametro di riferimento per il rumore da calpestio: L’nw A) DEFINIZIONE DI RUMORE DA CALPESTIO O IMPATTO È definito rumore da calpestio, o da impatto, l’insieme dei rumori causati da urti e sollecitazioni meccaniche in particolare con riferimento alle partizioni orizzontali: sono infatti rumori di calpestio, i rumori causati dai passi, dalla caduta e dal trascinamento degli oggetti. Essi vengono trasmessi per via strutturale: quando un solaio è sollecitato da un urto, è posto in vibrazione e irradia energia sonora non solo agli ambienti direttamente adiacenti o sottostanti, ma anche in ambienti lontani dalla sorgente le cui strutture siano vincolate rigidamente con la struttura sollecitata. Si distinguono quindi: un percorso di trasmissione diretta e numerosi percorsi di trasmissione laterale. Il rumore impattivo si propaga in tutto
Posa & tecnica
APPROFONDIMENTI NORMATIVI
ISOLAMENTO ACUSTICO A NORMA DI LEGGE D.P.C.M. 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” A) NORMATIVA DI RIFERIMENTO: La normativa di riferimento in materia di inquinamento acustico è rappresentata dalla Legge quadro sull’inquinamento acustico - Legge N. 447 del 26 ottobre 1995 - che definisce le competenze degli enti pubblici incaricati di regolamentare, pianificare e controllare soggetti, sia pubblici sia privati, che possono provocare inquinamento acustico. Da questa legge, ai fini applicativi, sono scaturiti una serie di decreti attuativi e leggi regionali. B) DECRETO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO PER ISOLAMENTO ACUSTICO IN EDILIZIA In particolare, nell’ambito relativo all’acustica edilizia, è stato emanato il D.P.C.M. 5 dicembre 1997, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.297 del 22 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” che identifica i parametri da misurare, i riferimenti normativi per misurarli ed i limiti ammessi per ciascun parametro misurato, il cui superamento è considerato generativo di un fenomeno di inquinamento acustico. La carenza dei requisiti acustici passivi compromette la normale attitudine di un immobile a realizzare la funzione economico-sociale essenziale ai fini del legittimo godimento e della commerciabilità. È noto che, attualmente, la mancata osservanza dei parametri stabiliti dalla normativa in materia conduce ad una svalutazione significativa del valore dell’immobile acquistato. Nel Decreto è dichiarato esplicitamente che il rispetto dei requisiti acustici passivi va
dimostrato a cantiere finito. Non è richiesta obbligatoriamente la prova fonometrica ma, ad esempio in caso di contenzioso, è necessario dimostrare il raggiungimento del risultato in opera. La sola figura autorizzata ad eseguire una prova fonometrica che possa essere utilizzata con valore legale è il Tecnico Competente in Acustica, ovvero un professionista, iscritto ad uno specifico albo Nazionale dei tecnici competenti in acustica ambientale. Nel D.P.C.M. sono definiti i seguenti parametri: • R’w Indice del potere fonoisolante apparente • L’nw Indice del livello di rumore di calpestio dei solai, normalizzato rispetto all’assorbimento acustico • D2m,nT,w Indice dell’isolamento acustico standardizzato di facciata, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione • LASmax Livello di pressione sonora ponderata A misurata con costante di tempo Slow (per impianti a funzionamento discontinuo) • LAeq Livello equivalente di pressione sonora ponderata A (per impianti a funzionamento continuo) Per ottenere in opera il risultato di Legge e indispensabile che siano presi in seria considerazione tre elementi fondamentali: 1. la progettazione di un sistema acusticamente performante di cui il materiale isolante è un elemento imprescindibile, 2. la scelta di un materiale isolante di qualità e specifico per l’applicazione in essere, 3. la posa in opera “a regola d’arte” ovvero esperta anche nella realizzazione dei
particolari costruttivi. In mancanza di anche uno solo dei tre elementi, la prestazione finale risulta quasi sicuramente compromessa. C) LEGGI COMUNITARIE 2008 E 2009: Due leggi comunitarie emanate nel 2008 e 2009 hanno apportato importanti modifiche alla legislazione nazionale sull’acustica e in particolare al D.P.C.M. 5/12/97 sospendendone gli effetti nei rapporti tra privati e creando i presupposti per riscrivere la legislazione nazionale di acustica edilizia. Ad oggi in tal senso non è stata emanato nessun nuovo documento legislativo pertanto il D.P.C.M. 5 /12 / 97 è attualmente in vigore e gli edifici di nuova realizzazione devono essere costruiti rispettando i limiti in esso definiti. D) NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO PER ISOLAMENTO ACUSTICO IN EDILIZIA: Sono state emanate due norme tecniche: • UNI 11367:2010 - “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera”. • UNI 11444:2012 “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari Linee guida per la selezione delle unità immobiliari in edifici con caratteristiche non seriali”, che è una integrazione alle informazioni riportate nella norma UNI 11367. In particolare la norma UNI 11367, determina i criteri di classificazione acustica di una unità immobiliare sulla base dei risultati di misure » » Tile Italia 3/2018 - 71
Posa & tecnica
APPROFONDIMENTI NORMATIVI
fonometriche in opera eseguite sull’edificio. Secondo tale norma tecnica, ogni singola unità immobiliare è caratterizzata da più classi acustiche, una per ogni tipologia di rumore considerato. Le grandezze considerate sono: • R’w Indice del potere fonoisolante apparente delle partizioni (pareti e solai) fra unità immobiliari adiacenti • L’nw Indice del livello di rumore di calpestio
Gradini “disaccopiati” da pedate, alzate e pareti
Gradini “monolitici/ancorati” con pedate, alzate e pareti
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dei solai, normalizzato rispetto all’assorbimento acustico • D2m,nT,w Indice dell’isolamento acustico standardizzato di facciata, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione Sono, inoltre, fissati limiti per la rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici: • Lic per gli impianti a funzionamento discontinuo (livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A corretto sulla base del livello di rumore residuo e normalizzato sul
l’edificio attraverso gli elementi strutturali con una velocità estremamente elevata. La trasmissione dei rumori d’urto rappresenta quindi uno dei principali problemi legati all’insonorizzazione degli edifici. In tal caso l’elevata massa del solaio non garantisce, da sola, il rispetto del limite riguardante il calpestio, come invece avviene per l’isolamento ai rumori aerei (in cui il potere fonoisolante aumenta all’aumentare della massa). È stato infatti verificato che, a parità di massa, una partizione composta da strati massivi tra loro svincolati fornisce un isolamento maggiore rispetto ad una partizione costituita da uno strato omogeneo. La soluzione per ridurre il rumore dovuto al calpestio è quindi la realizzazione di un pacchetto tecnologico costituito da strati di materiali con differenti caratteristiche fisiche e meccaniche in grado di dissipare l’energia causata dagli impatti. La soluzione più efficace, in senso generale, è il massetto galleggiante. Nel nostro caso, le scale, dovremo parlare
tempo di riverberazione dell’ambiente disturbato). • Lid per gli impianti servizi a funzionamento continuo (livello massimo di pressione sonora ponderato A rilevato con costante di tempo slow, normalizzato sul tempo di riverberazione dell’ambiente disturbato). Per ogni classe acustica, i valori limite di ogni indice di valutazione sono tabellati e sono validi per ogni destinazioni d’uso ad eccezione di ospedali e scuole.
di “gradini galleggianti” (immagini a sinistra). La tecnica costruttiva del sistema a massetto flottante, o galleggiante, (nel nostro caso “gradino galleggiante”) consiste nel disaccoppiare il solaio portante dal pavimento calpestabile mediante l’interposizione di uno strato di materiale elastico posto al di sotto del massetto di supporto alla pavimentazione, e lungo il perimetro del locale. Attraverso l’interposizione dello strato resiliente, si crea una “vasca” di contenimento del massetto di supporto, in cui questo è libero di galleggiare, non risultando vincolato rigidamente alle strutture laterali. Si crea così un sistema oscillante, massa-molla-massa, che assorbe e dissipa l’energia provocata dall’impatto ed in cui la massa superiore è costituita dal massetto di supporto, la massa inferiore è il solaio strutturale con l’eventuale massetto di alleggerimento, e la molla è il materiale acustico (immagine sotto).
Posa & tecnica
In questo modo il fenomeno vibratorio tende a dissiparsi nel sistema anziché liberarsi nelle strutture, esaurendosi prima di propagarsi negli altri ambienti adiacenti e sottostanti. Le caratteristiche del materiale isolante per la realizzazione di massetti flottanti devono essere tali da garantire una buona elasticità (caratterizzata attraverso il parametro della rigidità dinamica – s’) e una buona capacità di non variare il proprio spessore nel tempo sotto carico (caratterizzata attraverso il parametro dello scorrimento viscoso a compressione – creep), tenendo conto di tutti i parametri che concorrono al pacchetto tecnologico: tipologia costruttiva, materiali utilizzati, destinazione d’uso del locale, prestazioni attese. B) UNA SOLUZIONE PER IL RUMORE DA CALPESTIO DELLE SCALE La problematica del rumore da calpestio sulle scale interne di un edificio è causato dalla conformazione estremamente rigida del vano scala e della scala stessa che, in virtù del suo collegamento strutturale con gli elementi costruttivi ad esso limitrofi, genera rumore che si propaga per via strutturale. Tale rumore è raramente valutato a livello progettuale, o durante la costruzione dell’edificio, sia per carenza di soluzioni costruttive sia per mancata applicazione delle specifiche normative ancora, purtroppo, raramente conosciute e, quindi, applicate. E’ possibile arginare il problema della propagazione del rumore da calpestio disaccoppiando i rivestimenti (ceramica, pietra naturale, parquet ecc.) delle alzate e delle pedate dalla struttura portante della scala e dalle pareti adiacenti. Per fare questo si dovrà ricorrere a materiali e tecniche di posa specifiche, che siano in grado di garantire prestazioni e conformità per la specifica destinazione d’uso. Un’ottima soluzione è quella messa a punto da Tecnasfalti/Isolmant con uno specifico materassino denominato IsolTile. Si tratta di un isolante anticalpestio in polipropilene ad alta densità, accoppiato su entrambi i lati a FIBTEC XP1 (geotessile tecnico in polipropilene) studiato per l’isolamento acustico dei rivestimenti posati a colla, che costituisce un performante manto acustico desolidarizzante ed armante per rivestimenti in ceramica o legno, di 2 mm di spessore.
Isolmant IsolTile è stato ideato per essere posato semiflottante o a doppio incollaggio al di sotto della pavimentazione in ceramica o parquet, sia in caso di sostituzione del vecchio pavimento, sia nel caso in cui la posa debba avvenire sul pavimento esistente (la cosiddetta posa in sovrapposizione). Al fine di facilitare la realizzazione delle opere di isolamento acustico delle scale, Tecnasfalti/Isolmant propone, partendo dal materassino IsolTile, uno specifico kit denominato Isolmant KIT SCALE (immagini a destra). Si tratta di un pacchetto “chiavi in mano” che permette di isolare le superfici calpestabili del vano scala grazie ai teli di materiale resiliente ad elevate prestazioni da applicare a colla al di
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ISOLMANT KIT SCALE - MODALITÀ DI POSA: 1 Verificare la planarità, pulire bene e umidificare la superficie in calcestruzzo grezzo della scala prima di stendere la colla. 2 Isolmant IsolTile viene già fornito in teli per alzata e pedata dei gradini. Rifilare i teli di IsolTile e incollarli con colla cementizia di classe C2. 3 Isolmant IsolTile va posato anche sul ripiano intermedio tra le diverse semirampe di scale. Per questa applicazione Isolmant IsolTile viene fornito in teli formato 125 cm x 50 cm. 4 Una volta posato Isolmant IsolTile sigillare con Fascia IsolTile gli spigoli di giunzione tra alzata e pedata. 5 Posare sulla/e parete/i verticale/i Isolmant Fascia Laterale per desolidarizzare il rivestimento delle alzate e pedate dei gradini dalla/e muratura/e perimetrale/i del vano scala. 6 Sigillare con Fascia IsolTile le linee di giunzione tra la Fascia Laterale e Isolmant IsolTile posato su alzata e pedata dei gradini e sul ripiano intermedio. 7 Posare uno strato di malta di allettamento sulla superficie di IsolTile già posato su alzata e pedata dei gradini e sul ripiano intermedio. 8 Procedere alla posa del marmo. 9 Rifilare la parte eccedente di Fascia Laterale solo dopo aver posato ed eventualmente stuccato la pavimentazione finale. 10 Procedere alla posa del battiscopa avendo cura di sigillare con silicone la fuga tra la base del battiscopa ed il marmo.
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Attenzione: per completare l’isolamento del vano scala è importante realizzare il pavimento galleggiante (isolamento del massetto mediante materiale anticalpestio e fasce) su tutti i pianerottoli di accesso ai piani. Tile Italia 3/2018 - 73
Posa & tecnica Posa fascia tagliamuro
sotto della finitura pedonabile della scala. I teli sono di misura standard per alzate, pedate e ripiani intermedi, da rifilare in cantiere per adattarli alla superficie specifica. Il KIT contiene inoltre tutti quegli accessori quali la fascia di giunzione dei teli e la fascia laterale per il disaccoppiamento della scala dal vano scala, che sono indispensabili per il completamento dell’isolamento acustico. 2. Parametro di riferimento per i “rumori aerei”: R’w
Posa fascia tagliamuro
IsolGypsum, particolare posa angolo
IsolGypsum, particolare tagliamuro
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Il secondo parametro di riferimento per valutare l‘isolamento acustico delle scale è l’indice del livello del potere fonoisolante apparente, R’w ovvero l’isolamento dai cosiddetti “rumori aerei” da parte della parete verticale che funge da partizione di separazione con le unità immobiliari adiacenti il vano scala. Il parametro Rw indica in sostanza “quanti dB è in grado di eliminare la partizione”. Pertanto più il valore di R’ w è alto, migliore è la prestazione di isolamento da rumori aerei (voci, TV, radio, ecc.). Il miglioramento del R’ w (tra unità immobiliari confinanti e tra unità immobiliari ed aree comuni, ad esempio vano scala) negli edifici esistenti è, attualmente, una delle richieste più diffuse. Anche in questo caso le soluzioni, se si vogliono ottenere risultati congrui, devono passare attraverso una corretta analisi della situazione. Ad esempio, nel caso delle villette a schiera, ci si trova spesso nella situazione in cui il tetto è ventilato e quindi va a costituire una “canalizzazione” d’aria comune alle varie unità immobiliari divenendo un veicolo di trasmissione dei rumori aerei assai critico e di difficile soluzione. Se ci si trova nella situazione predetta, qualsiasi intervento si andrà ad eseguire sulle pareti di confine difficilmente sortirà risultati soddisfacenti per gli occupanti. L’unica strada percorribile in questo caso sarà quella di intervenire pesantemente sulla struttura di copertura andando a inserire, nella stratigrafia del tetto ventilato, dei setti di interruzione in corrispondenza delle pareti di confine tra i vari appartamenti). Detto ciò, nelle situazioni usuali si potranno ottenere buoni risultati, nel migliorare l’R’w, con metodologie abbastanza semplici da eseguire e non eccessivamente invasive. Ad esempio, Tecnasfalti/Isolmant propone una gamma di prodotti, denominata IsolGypsum, che è costituita da lastre in
cartongesso accoppiate a vari tipi di materiali speciali frutto della R&S di Isolmant che permettono di intervenire su pareti con la tecnica del placcaggio consentendo di ottenere elevate prestazioni di isolamento acustico . In funzione della prestazione ricercata che, al di là di quanto previsto dalla norma, sarà, anche, in funzione della tipologia/spessore delle pareti interessate e del livello di pressione sonora che proviene dall’ambiente “emittente”, e oltre che degli spessori che si potranno dedicare all’intervento, si potranno utilizzare le lastre della Linea IsolGypsum sia con posa per placcaggio diretto su parete (impegno di spessore da ca. 1,5 a 3,5 cm), sia con montaggio delle stesse su struttura metallica (opportunamente distaccata con apposite fasce da parete, pavimento e soffitto), nella cui intercapedine si potrà inserire ulteriore materiale fonoassorbente (solitamente prodotti fibrosi tipo Isolmant Perfetto TR o Isolmant Polimuro). In questo caso lo spessore impegnato passerà a ca. 4,5 – 8,0 cm. In questi interventi andrà posta particolare attenzione nel riposizionamento delle scatole dell’impianto elettrico, in quanto le stesse non dovranno, poi, tornare in contatto con la parete originale (se non addirittura compenetrarla), in quanto andrebbero a costituire dei dannosissimi ponti acustici. Molto utili, a riguardo, sono le scatole “ribassate” da 3 cm di spessore che agevolano nella corretta realizzazione. Si conclude con un’ultima raccomandazione: oltre alle eventuali strutture metalliche, anche tutte le lastre accoppiate IsolGypsum dovranno sempre essere distaccate, perimetralmente, da pareti esistenti e soffitti con le apposite fasce Isolmant Fascia Tagliamuro IsolGypsum.
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CORRADO BORGHI è titolare di Domotech sas con sede operativa a Bologna - società operante nel settore delle consulenze tecnicocommerciali per i prodotti e le tecnologie in edilizia. Tra i vari incarichi ricoperti e le esperienze professionali svolte negli ultimi anni, evidenziamo: • membro CDA ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento); • membro in UNI Working Group U870308 Supporti di pavimenti (massetti); • membro della Giunta Direttiva di CONPAVIPER (Associazione Nazionale Pavimentazioni Continue) • membro del Comitato Tecnico 201 “Isolanti e Isolamento Termico-materiali” in ambito del C.T.I. (comitato Termotecnico Italiano) • direttore commerciale Italia di Edilteco SpA (dal 2000 a maggio 2017).
LA SEMPLICITÀ È UNA POSA DIFFICILE DA OTTENERE Pedestal è il sistema di supporti per pavimentazioni sopraelevate da esterno, perfettamente stabili e piane. La gamma Pedestal è composta da supporti fissi e regolabili ed è completa di accessori che rendono semplice la posa.
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Cantiere del mese
Il nuovo Ristorante Cracco, Milano A Milano, a fine febbraio e dopo tre anni di lavori ha aperto, affacciato sull’Ottogono centrale della Galleria Vittorio Emanuele e con le vetrine al piano terra ad occupare gli spazi un tempo riservati a Mercedes, il nuovo ristorante Carlo Cracco. Progress Profiles è stata protagonista nella realizzazione di questo prestigioso cantiere.
Un progetto importante, multipiano, in cui si è voluto unire le varie anime della ristorazione: al piano terra, lungo la passeggiata coperta della galleria, si trova il Bistrot-Café che propone colazioni e pasti veloci; il primo piano è occupato dal Ristorante CC, con i decori e gli arredi tipici di un “piano nobile” della Milano ottocentesca; al secondo piano è situata la Sala Mengoni, riservata agli eventi; le Cantine, ovviamente, trovano nel seminterrato il loro spa76 - Tile Italia 3/2018
zio e il clima più adeguato. Il complesso contest progettuale è scaturito dalla volontà di creare una combinazione armoniosa tra tradizione e innovazione, rispettando il raffinato stile retrò della Milano fine Ottocento. Un progetto - curato dallo Studio Peregalli, Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli - la cui filosofia è stata ben descritta dallo stesso Cracco: “Questo luogo è come un piatto che si racconta attraverso
ingredienti, sensazioni e profumi. È un racconto non solo di cucina e architettura, ma di ciò che succedeva qui”. Un lavoro impegnativo che ha richiesto grande attenzione, ma, sottolinea ancora lo Chef stellato: “Abbiamo scelto di procedere con cura, per valorizzare un contesto unico, e credo sia stata la scelta più giusta”. Un senso di appartenenza alla città che si è riflesso nella scelta accurata degli arredi, dei colori e dei materiali utilizzati, con
Cantiere del mese
Se le membrane e i sistemi di posa posti a pavimento non sono ora più visibili, lo sono invece i profili, posti a garanzia di una perfetta posa in opera e di una opportuna protezione dei rivestimenti delle cucine. Profili e sgusci arrotondati hanno trovato collocazione privilegiata nelle tre cucine della struttura (bistrò, ristorante e pasticceria), peraltro garantendo una facile e perfetta igiene.
In ogni cucina troviamo Proshell e Prointer in acciaio inox satinato, profili di sguscia concava ideali per garantire la pulizia e l’igiene, idonei al contatto con prodotti alimentari. Inoltre, per proteggere gli angoli esterni dei rivestimenti sono stati posati i profili Projolly, Projolly Quart e il profilo a forma di “L” Proterminal, tutti in acciaio. Splendida la cucina dello Chef, caratterizzata dalla piastrella in ceramica 4 volte curva Progetto Triennale by Marazzi, di-
una particolare attenzione alle finiture preziose, essenziali per dare un tocco di eleganza agli ambienti.
Progress Profiles: profili per la realizzazione delle cucine… Per assicurare la perfezione estetica nelle finiture e nella posa di rivestimenti e pavimenti sono stati selezionati diversi prodotti dell’azienda veneta Progress Profiles, leader nel settore.
Da sinistra: Francesco Freri, Dario Sbaraini (presidente di Posami), Chiara Freri, Chef Carlo Cracco e Dennis Bordin (presidente Progress Profiles). Tile Italia 3/2018 - 77
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segnata da Gio’ Ponti e Alberto Rosselli nel 1960.
Proterminal
Importante l’uso dei profili Progress Profiles anche nei lussuosi servizi igienici dei vari piani, realizzati con la collezione Lastre by Marazzi (formato cm 120x60) con finitura lucida e 6mm di spessore decorati con tozzetti dorati di mosaico composto da lamina di acciaio inox AISI 316, collezione È Metallo by Mosaico+.
… e per i pavimenti e rivestimenti La posa dei pavimenti e rivestimenti è stata eseguita da POSAMI* la quale ha provveduto alla messa in opera di tutti i pavimenti, partendo dall’impermeabilizzazione e dalla desolidarizzazione del sottofondo mediante utilizzo di Prodeso Membrane e Proleveling System by Progress Profiles. - Prodeso Membrane è una speciale membrana desolidarizzante che permette una posa delle piastrelle senza tagli e senza giunti di supporto, riducendo drasticamente i tempi di cantiere; - Proleveling System assicura la perfetta planarità della posa delle piastrelle, senza alcun dislivello. Le lavorazioni hanno contemplato anche interventi delicati come la posa del
parquet antico restaurato sito al primo piano e per la cui posa Progress Profiles ha fornito il profilo Proterminal. Collanti e stucchi per la realizzazione di pavimenti e rivestimenti sono stati forniti da Mapei. Nello specifico per la posa è stato utilizzato Ultralite Flex e stucco Kerapoxy CQ by Mapei.
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Proleveling System
Proshell
Proleveling System, utilizzo nei bagni
Prodeso
*POSAMI - la messa in opera qualificata Azienda con sede a Milano specializzata nella fornitura di progetti “finiti”. Posami raggruppa tutte le fasi costruttive: dal progetto, alla definizione dei capitolati, alla scelta dei materiali fino alla messa in opera qualificata. Posami è l’interlocutore per il committente che chiede un lavoro di qualità, eseguito a regola d’arte e nel rispetto di tempistiche predefinite e norme europee. Posami ha sede a Milano ma opera in tutto il mondo, utilizzando squadre specializzate e manodopera selezionata e certificata Assoposa. Partners di Posami: Mapei, Marazzi, Mosaico+, Progress Profiles, FILA.
Proleveling System, utilizzo in cucina Tile Italia 3/2018 - 79
Cantiere del mese
La Fiorida: testimonial di eccellenza “Florida”, la bellissima struttura ricettiva in Valtellina, è la testimonianza di come l’impianto radiante Schlüter®-BEKOTEC-THERM - a basso spessore e bassa inerzia termica - non teme la prova del tempo.
Una corretta valutazione della sostenibilità ecologica ed economica di una scelta edile non si basa solo sul prezzo della prima realizzazione in fase di cantiere, ma tiene conto anche della durata dell’opera nel tempo e del costo di gestione durante l’esercizio di un edifico. Di solito, per questa valutazione si deve fare affidamento alle simulazioni e alle previsioni dello stesso produttore di un 84 - Tile Italia 3/2018
sistema. Difficilmente si ha invece l’occasione di verificare poi concretamente la correttezza di queste previsioni. Lo staff tecnico di Schlüter-Systems ha quindi colto l’occasione di un corso formativo per poter tornare a distanza di ben 12 anni presso il prestigioso agriturismo valtellinese La Fiorida e dimostrare
ad esperti del settore che dopo tanto tempo le promesse e le aspettative sono state confermate. “Oggetto dell’indagine” è stata la funzionalità dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento a pavimento Schlüter® - BEKOTECTHERM, installato nel 2006 sull’intera superficie del piano terra, quasi 1.000 metri quadrati. La bellissima struttura ricettiva ha quindi
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recentemente ospitato un corso formativo organizzato da Schlüter-Systems e riservato a Progettisti di Impianti, dal tema: “Impiantistica Evoluta - l’impianto radiante Schlüter®-BEKOTEC-THERM a basso spessore e bassa inerzia termica”. L’agriturismo La Fiorida sorge a Mantello, in Valtellina, una delle aree più suggestive dell’Arco alpino, in grado di regalare tranquillità e relax a due passi da Milano. Tile Italia 3/2018 - 85
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Nata come azienda agricola a conduzione familiare, si è ben presto evoluta e trasformata in un vero e proprio paradiso dell’accoglienza. La dedizione e la passione per gli animali e la vita agricola, la voglia di crescere nel rispetto della tradizione, ma con un occhio attento verso l’innovazione ed il rispetto per l’ambiente, hanno reso La Fiorida una realtà unica nel suo genere. Il sistema brevettato e garantito SchlüterBEKOTEC-THERM si è inserito in questo progetto come un valore aggiunto per il comfort ed il benessere degli ospiti.
I vantaggi offerti da Schlüter®-BEKOTEC-THERM La particolare sezione ridotta, caratteristica esclusiva dei pannelli Schlüter®BEKOTEC, e la conseguente bassa inerzia termica, sono risultate caratteristiche determinanti ed indispensabili per una corretta gestione della temperatura di esercizio del pavimento radiante istallato a La Fiorida, sia in funzione riscaldamento che, e soprattutto, in quella di raffrescamento estivo. Il rivestimento del pavimento, in lastroni di pietra di spessore massiccio, avrebbe infatti reso qualsiasi altro sistema radiante con massetto tradizionale - e quindi con notevole inerzia - assolutamente ingovernabile ed energeticamente dispendioso. Il massetto riscaldato di Schlüter®BEKOTEC-THERM, particolarmente sottile, ha infatti consentito nell’arco dei 12 anni, un più rapido raggiungimento della temperatura superficiale della pavimentazione, garantendo una conseguente riduzione del consumo di energia perché
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la temperatura di mandata ha potuto essere impostata più bassa. Parte integrante del sistema è la guaina di separazione Schlüter-DITRA 25 che, installata su tutta la superficie tra massetto e pietra, assorbe le tensioni provenienti dal sottofondo e previene in modo garantito la formazione di crepe o fessurazioni sulla pavimentazione. Inoltre, i canali d’aria interconnessi nella guaina Schlüter-DITRA 25 distribuiscono il calore più rapidamente ed uniformemente e gli ambienti raggiungono una temperatura omogenea e confortevole in breve tempo, evitando formazioni di condensa sullo stesso in funzione raffrescamento. A La Fiorida, inoltre, la scelta di istallare il sistema radiante a pavimento ha permesso di evitare l’istallazione di antiestetici termosifoni e fan-coils che, oltre a non sposarsi bene con lo stile tipico del luogo, neppure rappresentano la soluzione ideale per raggiungere il massimo comfort. Il corpo umano, infatti, percepisce il calore come particolarmente piacevole in assenza di movimento d’aria e quando la differenza tra la temperatura ambientale
e la temperatura di pavimento e soffitto è ridotta e Schlüter ®-BEKOTEC-THERM, a differenza di impianti tradizionali, utilizza una superficie radiante estesa evitando correnti d’aria per la distribuzione della temperatura. Infine, la bassa inerzia termica di Schlüter®-BEKOTEC-THERM ha reso il sistema il partner ideale de La Fiorida anche nell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. La struttura, infatti, è dotata di una caldaia a biomassa - cippato di legna che fornisce l’acqua calda necessaria al riscaldamento degli ambienti, della SPA,
della piscina e dell’acqua sanitaria per le cucine e i servizi. Per il raffrescamento estivo, la stessa caldaia alimenta una particolare “macchina ad assorbimento” che, ricevendo in ingresso acqua calda ad alta temperatura, eroga in uscita acqua moderatamente fredda con cui sono alimentati i pannelli radianti. A distanza di 12 anni possiamo affermare con certezza che Schlüter ®-BEKOTECTHERM non teme alcuna verifica e che ha superato la prova nel tempo. Nuovo appuntamento a La Fiorida…magari nel 2030?
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Ceramica Déco Il gusto di un’epoca “Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca” si è svolto al MIC di Faenza dal 18 febbraio al 1° ottobre 2017. La mostra ha fatto parte del progetto “Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia” allestito presso i Musei di San Domenico di Forlì e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì. Jazz, fox-trot, tango, emancipazione della donna, orientalismo, ritmo, velocità, modernità, innovazione e glamour… questi i principali tratti distintivi di una moda che investì gli stili di vita della classe borghese internazionale che si sviluppò dal primo dopoguerra agli anni Trenta del ‘900. Un’epoca instabile, collocata tra le due Guerre Mondiali, commistione di vari stimoli che si muovono nella ricerca di un ritorno all’ordine, nonostante le avversità economiche e politiche, e che prosegue fino alla metà degli anni Trenta. Il Déco fu uno stile di vita, un gusto,
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MIC • Faenza
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1. Susi Singer - coppia di innamorati. Terracotta smaltata dipinta, 1922/25. Manif. Wiener Werkstatte - Austria. 2. Josef Hoffmann - Produzione XXI sec. su modello originale 1925. Augarten - Austria. 3. Galileo Chini - Vaso con fiori, maiolica, 1903/1094. Manifattura Fontebuoni- Faenza 4. Bing e Grondhal di Copenhagen - Faraona. Porcellana, 1920. Moller Kund Max - Ibis. 5. Francesco Nonni, Foxtrot. Maiolica con oro a 3° fuoco 1923. Fabbrica Focaccia e Melandri - Faenza.
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una moda che portò all’utilizzo delle più varie arti artigianali indirizzandole alla produzione industriale di suppellettili: oggettistica, arredi, grafiche e tessuti. Una strada già intrapresa dal Liberty che, con il Déco, condusse ad un sempre maggiore abbandono delle linee biomorfe per abbracciare linee più astratte, attente alla funzione e alla produzione in serie, avviata dalle ricerche futuriste di Depero e Balla.
6. Lab. Vally Wieselthie (USA) - Cella - Terracotta smaltata, 1930. 7. Domenico Rambelli - Maiolica con riflesso metallico 1919/1920 - Realizzato da Anselmo Bucci. 8. Giovanni Gariboldi. Porcellana, 1937. Produzione Richard Ginori. 9. Gio Ponti. Porcellana, 1935. Produzione Richard Ginori. 10. Coppia di ballerini. Nonni. 11. Tullio Mazzotti. Terracotta dipinta in policromia sotto vetrina, 1929. Manifattura Mazzotti di Albisola. 90 - Tile Italia 3/2018
“Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca”, a cura di Claudia Casali, concentra la propria attenzione sulla produzione ceramica italiana e internazionale a partire proprio da quella faentina, che fu fondamentale per lo sviluppo e l’affermazione del gusto Déco in Italia. Questo avvenne grazie a figure di spicco come Domenico Rambelli, Francesco Nonni, Pietro Melandri, Anselmo Bucci, Riccardo Gatti, Giovanni Guerrini ed Ercole Drei, tutti in qualche modo trascinati dal fermento ceramico-creativo che attraversava Faenza grazie al Museo Internazionale delle Ceramiche e alla Regia Scuola Ceramica fondati da Gaetano Bellardini rispettivamente nel 1908 e nel 1919. Autori poliedrici che si occuparono anche di grafica, ebanisteria, intarsio, moda, e che furono protagonisti
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– come partecipanti e curatori - alle tre Biennali Internazionali dedicate alle arti decorative (1923, 1925, 1927) organizzate da Guido Marangoni alla Villa Reale di Monza, e poi alle triennali di Milano. Attraverso 150 opere, di cui una parte consistente proviente da collezioni private, è
possibile immergersi in quello che fu più che altro un gusto e un modo di vivere della classe borghese tra le due guerre, durante i cosidetti “anni ruggenti”. Negli oggetti in ceramica esposti al MIC (sculture, servizi da tavola, vasi, piatti, grafiche, mobili e vetri) è chiaramente visibile come il gusto déco sia stato un grande Tile Italia 3/2018 - 91
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collettore di stili artistici, dal recupero degli stilemi neoclassici, all’orientalismo, al contemporaneo razionalismo.
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Nella mostra al MIC di Faenza un ruolo di rilievo è dato alla figura di Francesco Nonni di cui sono esposte diverse opere alcune pressoché inedite. Per la prima volta viene esposto al pubblico il “Corteo Orientale” del 1925 – il MIC possiede una versione successiva del 1927 – che vinse la medaglia d’Argento all’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi, (Parigi sancì la nascita ufficiale dell’ Art Dèco) e la “Danzatrice” (1924) opera totalmente inedita. “Déco definisce il senso e il segno di un tempo che si mescola con le categorie di ritorno all’ordine, Valori Plastici, Novecento, astrazione e realismo magico - commenta Claudia Casali -. Déco esprime il gusto eclettico di un’epoca instabile, risultato e commistione di vari stimoli, il quale, nonostante le avversità economiche e politiche, prosegue il suo cammino fino alla metà degli anni Trenta” e aggiunge “Francesco Nonni (1885-1976) dal 1919 al 1926 realizzò con Anselmo Bucci, Pietro Melandri e Paolo Zoli i pezzi più significativi del Déco italiano”. Alle ceramiche realizzate a Faenza presso la Regia Scuola sotto la direzione artistica di Domenico Rambelli e Anselmo Bucci, la mostra affianca splendidi esemplari italiani di Giò Ponti e Giovanni Gariboldi e le manifatture Lenci e Rometti con produzioni internazionali provenienti dalla manifattura austriaca Wiener Werkstatte e le manifatture belghe di Boch Frères e la Fabbrica Imperiale e Reale di Nimy per finire con le manifatture danesi Bing e Grondhal di Copenhaghen.
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12. Maria Luisa Merini - Maioilca con oro a 3° fuoco, 1950. Da originale Anselmo Bucci, 1928. Officina Didattica di produzione Faenza. 13. Galileo Chini - Vaso con pigne. Maiolica a Lustro, 1919/1925 14. Francesco Nonni, Esitation. Maiolica rifinita con oro a 3° fuoco. 1922, Focaccia e Melandri, Faenza. 15. Galileo Chini, Vaso con penna di pavone. Maiolica incisa a lustro, 1919/1925. 16. Manifattura CHR Cartens. Terraglia decorata a spruzzo e invetriata, 1932. 17. Riccardo Gatti, servizio da caffè. Maiolica, 1929.
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