MAGAZINE N.03 / DICEMBRE 2016
L’unico grande problema della comunicazione è l’illusione che abbia avuto luogo. George Bernard Shaw
Roberto Falda, direttore generale Luciano Fusato, direttore commerciale Elia Zenone, direttore clienti Leonardo Pelo, direttore creativo e strategic planner Giuseppe Seccamani, consulente marketing Roberto Sartorelli, consulente creativo Nicola Morello, consulente copywriter Stefania Vezzola, direttore amministrativo Orietta Pavoni, contabile amministrativa Stefania Luscia, segretaria di produzione Paola Zorzi, account senior Mario Zanotti, sales account Wilma Biasetti, sales account Francesca Baronio, responsabile reparto creativo Eva Borgini, responsabile ufficio stampa Francesco Glavina, responsabile multimedia Andrea Manessi, responsabile programmazione Luca Miele, responsabile web marketing Davide Paloschi, responsabile IT Luisa Massetti, account Stefania Scandella, account Andrea Bottoglia, operatore video Nicola Longo, SEM specialist Luca Monaco, graphic designer Sara Moreni, graphic designer Alessandro Pace, visualizer Francesca Pasquariello, graphic designer Mirko Pinto, web developer Matias Recondo, web developer Sonia Bettini, SEO specialist Debora Bodei, web marketing specialist Francesco Riccardi, social media manager Giulia Torre, customer care
Le agenzie sono come le persone. Diverse le una dalle altre, per stile, atteggiamento. Carattere. Ma tutte esprimono se stesse attraverso i lavori che realizzano. Riguardando quanto fatto da Timmagine nel 2016 ho capito due cose. La prima non dovrei dirla, ma tenersi i segreti non è educato: siamo migliorati. La qualità è cresciuta e oltre a quello che è una mia opinione, lo testimonia anche l’acquisizione di clienti prestigiosi come Bridgestone Partner, Tassoni, Metra e Artsana Chicco. La seconda è che il lavoro di un’agenzia di comunicazione è sempre più importante. In una società dove abbiamo tutto, e i prodotti hanno sempre più spesso caratteristiche simili, il posizionamento (che nasce dalla strategia) e la realizzazione degli strumenti di comunicazione sono elementi chiave e distintivi. La battaglia è in come noi facciamo percepire un prodotto (o un servizio) nella mente del consumatore. Dall’oramai scontato “saper fare”, si deve “far sapere”. Nel modo migliore. E noi esistiamo per questo.
Leonardo Pelo
INDICE 1 EDITORIALE
4 DIMMI CHI GUARDI E TI DIRÒ CHI SEI 8 LO STORYTELLING È STORYSELLING? 12 TRISMOKA E LO STORYTELLING 16 BRECO LAVA PIÙ BIANCO 20 ITALMILL HEALTHY AND LIGHT
8 40
24 GRANDI AGENZIE DAL FARE AL FORMARE 28 ALL YOU CAN BRAND 30 ITALMESH DALLA MATERIA ALL’EMOZIONE 32 FIERA: UNA CONFERMA TANGIBILE CHE CIÒ CHE GIÀ SAPPIAMO ESISTE DAVVERO
34 BRIDGESTONE IL PARTNER IDEALE 40 4 PILASTRI ED UN PROTAGONISTA 44 MACRI GOOGLE VS FIERA
16
46 FORMAZIONE CON IL VENTO IN POPPA 50 TECHNE LA CURA DEL DETTAGLIO 56 LIPOVISOR HIGH PERFORMANCE SURGERY 60 RIBOLA L’ARTIGIANATO, UN BUSINESS DIGITALE
20
90 GAFITEX E ASSOFLORO LOMBARDIA DALLA COMUNICAZIONE DI PRODOTTO ALLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 92 IN BREVE
12 34
94 HERE WE ARE
46 62 RAGIONE O IMPULSO. QUESTO È IL DILEMMA 64 MUHA DALLA GERARCHIA ALLO SCAFFALE 66 SOCIAL TRIUMPH 70 LA MATEMATICA ILLUSIONE DELL’APPARENZA 74 KAMMI KEEP CALM 77 ERGO E L’INSTANT 78 SICCET ATTENTI AI CAVI 82 BOOLEBOX I DATI VANNO PROTETTI 86 L’UFFICIO STAMPA È OUTBOUND?
credit: 35 imagemix srl
DIMMI A CHI GUARDI E TI DIRÓ CHI SEI Chi già ci conosce sa che ogni nostro progetto
a crescere e fare meglio. E come ogni progetto che si rispetti, quello del 2016 è iniziato da un’analisi che ci ha portato all’idea: cambiamo il nostro
benchmark.
come
operano
Guardiamo le
agenzie
non parte da un’idea. Perché essere creativi,
nazionali e iniziamo a studiarle per diventare
in comunicazione, non significa essere artisti.
grandi. Grandi come chi coordina piani di
L’idea deve essere a servizio di un obiettivo e un
comunicazione articolati. Grandi come chi
obiettivo deve essere coerente con il contesto in
affianca le aziende in campagne di marketing
cui l’azienda, il brand, il prodotto opera. Il celebre
territoriale. Grandi come chi non offre ai suoi
“benchmark” che tanto spesso nominiamo è – di
clienti la migliore consulenza e creatività
fatto – il vero punto di partenza. E se analizziamo,
disponibile nel raggio di 100 km, ma il meglio.
studiamo, osserviamo cosa fa la concorrenza
Punto. Nel 2016 è cambiato il nostro benchmark.
non è per copiare idee altrui, bensì per capire il
È cambiata la nostra vision. E, pur rimanendo
contesto e le best practices a cui ispirarsi. Per
noi stessi, siamo cambiati, anzi cresciuti anche
crescere e fare meglio: raggiungere l’obiettivo.
noi. (S.S.)
Anche noi di Timmagine, ogni tanto, dedichiamo del tempo ad un progetto tutto per noi. Finalizzato
nostra voglia di essere riconosciuti e
conosciuti (un po’ di ego c’è, c’è anche lui), la qualità ha basi solide e dà solide risposte, richiede attenzione continua e continuo aggiornamento, prevede curiosità e apertura mentale, prevede cultura e competenza, prevede partecipazione e condivisione e ci fa sentire realizzati perché nella qualità si esprime Valore. E anche nel 2016 i nostri clienti hanno “sentito” questo nostro modo di interpretare l’agenzia, i clienti con cui collaboriamo da 12 anni e anche i nostri nuovi clienti, che hanno deciso di fidarsi e di affidarsi a noi: non abbiamo ancora la pretesa di essere riconosciuti senza parlare delle nostre referenze, quindi qualche nome, nuovo, ve lo faccio: Artsana Chicco, Metra...
ROBERTO FALDA, DIRETTORE GENERALE Fondatore
Il nostro approccio alle aziende, che, appunto perché ricco di qualità non vuole essere superficiale e “tattico” ma profondo e strategico, non una tantum, ma strutturale e duraturo, viene compreso, accettato ed apprezzato.
Siamo alla terza edizione del magazine annuale di Timmagine e anche quest’ anno
Per noi è un grande successo sapere che
devo ripetermi: stiamo crescendo ancora.
la nostra decisione di non accontentarci,
E non intendo solo nei numeri, vorrei
di non adeguarci, di confrontarci “in alto”
parlarvi di Qualità.
con un mercato che, certo, è difficile ma
Perché
sulla
qualità
noi
abbiamo
insieme stimolante ci sta ripagando.
scommesso e ci siamo giocati tutto.
Ecco, se anche voi pensate che il successo
Certamente avevamo mille alternative:
di un’impresa, della nostra come della
questo
vostra, non sia frutto del caso, ma passa
che
settore
scegliere
è dove
così
“variegato”
posizionarsi
è
da
sacrificio,
competenza,
dedizione,
imbarazzante!
attenzione e lavoro sodo, ecco, Timmagine
Ma ci abbiamo scommesso e stiamo
potrà essere il vostro partner ideale.
vincendo: la qualità paga, e non solo in
Buon 2017.
termini economici. Paga perché soddisfa i nostri desideri, la nostra passione, la
Amat victoria curam.
Una qualità che oggi - in modo naturale ha fatto sì che molti clienti di Milano siano
LUCIANO FUSATO, DIRETTORE COMMERCIALE Fondatore L’aria del lago fa bene. Anche alla pubblicità.
venuti da noi. È innegabile che questo ci abbia fatto piacere e che la voglia di TImmagine di avvicinarsi alla città più rappresentativa a livello mondiale della cultura e del business italiano sia per noi una meta. La
capitale
lombarda
sta
diventando
terreno di crescita, con un nuovo account dedicato, una prima sede che funge da
Sarà per il clima, dolce e temperato. Sarà
punto di appoggio e che dalla seconda
per la pace del lago, che favorisce la
metà del 2017 espanderemo.
concentrazione e stimola i pensieri.
Portando le nostre radici, che sono allo
Sarà per il ritmo naturale delle giornate,
stesso tempo le nostre ali.
che induce alla riflessione e libera la
Quindi crescita fuori provincia, ma ben
fantasia.
attenti a non rinnegare nulla: quest’ anno
Sarà per questo che Timmagine, agenzia di
il consueto “aperitivo di Natale” si tiene
comunicazione con sede a Salò, è diversa
al MuSa, proprio a Salò. È proprio grazie
da ogni altra.
all’esperienza e ai case history realizzati
E questa sua differenza la vogliamo
in questi anni nella nostra provincia, che
mantenere.
è cresciuta per Timmagine la forza di
Perché pensare prima di agire non è andare
competere.
piano, ma più veloci. Nella giusta direzione. Dal 2004 di strada ne abbiamo fatta molta, acquisendo clienti e fatturato, assumendo persone (che vengono da tutta Italia, Milano, Torino, Roma), facendo formazione. Crescendo, ogni anno, ogni mese, ogni giorno in qualità. Infatti in questi ultimi anni le figure selezionate e volute da Timmagine sono volti noti dell’advertising e del marketing, con esperienza e competenze specifiche, che stanno consentendo all’agenzia di seguire con successo clienti di respiro internazionale.
LO STORYTELLING È STORYSELLING? Storytelling, mai termine è stato più usato negli ultimi anni nel mondo della comunicazione.
Sembra la risposta a ogni crisi di un brand. Racconta una storia, la sua, il resto verrà da sé.
In realtà fin dai suoi esordi, senza scomodare la Bibbia, l’advertising ha una capacità affabulatoria (basti pensare al famoso spot di Bill Bernbach su “chi guida lo spazzaneve” per il Maggiolino) e l’intento di creare miti (quanti anni sono passati dalla campagna per Schweppess di David Ogilvy?). Costruire storie per farsi ricordare, per entrare emotivamente in contatto
Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.
Gilbert Keith Chesterton
con il proprio pubblico è da sempre un mezzo efficace per promuovere un prodotto.
Oggi la sfida è “immergere” il nostro potenziale
La domanda allora corretta è: lo storytelling oggi è più
cliente in un universo narrativo, non basta sedurre
importante di 50 (o 20 o 10) anni fa? Sì. Nel tempo è
bisogna farsi credere, farsi seguire. Ogni elemento
cambiato il valore di un buono storytelling perché in
diventa un mattone nel muro della storia, per capire
questi 50 anni è cambiato il consumatore.
cosa intendo visitate un negozio di Abercrombie & Fitch. Entrerete in un mondo dove tutto ruota intorno alla Storia, le luci soffuse, i murales, e anche il passaggio delle commesse a tempo costante per spruzzare un deodorante d’ambiente fa parte del racconto della marca. La verità e la novità è che la narrazione diventa anche essa media, dove collocare ogni nostra istanza comunicativa.
Faccio
un
esempio
per
chiarire
questo
concetto: la strategia di Danone è chiaramente di collocare i loro prodotti in particolare gli yogurt come “salvifici” (un tema classico per creare uno storytelling), “prendili, la tua salute migliorerà” (dal colesterolo al sistema immunitario). Ed ecco che il linguaggio diventa simile a quello farmaceutico, i testimonial o stanno meglio o sono sani grazie
all’assunzione di un fermento lattico. Tutto ruota intorno a questa costruzione fantastica.
L’altra domanda importante da farsi è “ma noi crediamo a tutto?” Sì, ancora una volta è sì, se preferite, tendenzialmente sì. Noi vogliamo credere che uno yogurt ci guarisca. Non siamo informati sui fatti, ci crediamo.
E crediamo più oggi di ieri. Anche se in teoria
Qui potremmo aprire una parentesi sulla
le informazioni ora sono più facili da reperire
facilità con cui si diffondono le bufale e sulla
la verità è che sono troppe e noi vogliamo (e
totale mancanza anche nel giornalismo di
forse dobbiamo) fidarci. Abbiamo bisogno di
un minimo di fact checking, potremmo, ma
credere. Un bisogno innato. E alzi la mano
non vogliamo (qualcosa diremo a pagina 66),
chi non ha creduto al figlio che è tornato tardi
se volete in rete troverete facilmente articoli
perché doveva studiare? Evito, per carità di
dettagliati su questo argomento.
patria, esempi con la moglie o il marito.
In un mondo così diventa fondamentale la
E tutti noi vogliamo essere eroi di una storia,
coerenza e la verosimiglianza. Più che “dire
identificarci con il protagonista, non vogliamo
come è”, è “come lo hai detto”, oramai quello
entrare nel merito, vogliamo essere il merito.
che conta.
Sì è vero, come affermava Cherteston, che i draghi si possono vincere, soprattutto quelli
Compriamo perché abbiamo fede in ciò che acquistiamo. E acquistiamo perché in questo secolo il consumo è diventato, in una società occidentale, parte dell’io. Non era così, ma oggi è così. I prodotti definiscono chi siamo (e questo la letteratura lo ha smascherato in anticipo negli anni ’90 con due testi chiave
American Psycho di Bret Easton Ellis e Fight Club di Chuck Palhaniuk) e questa è l’altra grande differenza con gli anni ’60: la personalità del consumatore è anche stile di consumo.
Compriamo per essere qualcosa o qualcuno perché quando acquistiamo un prodotto o un servizio quello diventa “un significante” autobiografico.
che abbiamo liberato noi stessi. (L.P.)
STORYTELLING: SEMPLICE COME BERE UN CAFFÈ? Quanti di voi al bar chiedono un semplice caffè? E quanti di voi in un museo o a teatro si aspettano di vedere un semplice quadro, uno spettacolo
Il caffè è il balsamo del cuore e dello spirito. Giuseppe Verdi
qualunque? Sono mondi diversi, certo, ma nessuno di noi rimarrebbe sorpreso se il piatto di una star dei fornelli o la migliore annata di una celebre cantina fossero paragonati ad un’opera d’arte.
Eppure abbiamo fatto l’errore di tanti: continuare a
L’enogastronomia
scienza
pensare al caffè come qualcosa di semplice. Come una
artistica, ma non tutti i cibi trovano su questo
base da cui partire per creare eventi a tema, progetti
palcoscenico pari dignità. Il caffè è tra questi. Persino
con le scuole, linguaggi di comunicazione creativi e
in Italia: Paese che amiamo definire come la “Patria
tanto altro. Ecco perché abbiamo sbagliato.
è
sempre
più
una
dell’Espresso”. Qui il caffè si beve in ogni momento e in ogni luogo, ma pochi di noi lo sanno davvero gustare (e preparare). Non a caso la chiamiamo pausa caffè: ordino, bevo, mi ricarico. Il tutto, se va bene, in pochi minuti. Ecco perché al primo incontro con Trismoka abbiamo faticato a comprendere la loro natura di “artisti del caffè”. La passione e la creatività che rendono unica questa torrefazione bresciana sono evidenti. Basta partecipare ad uno dei loro campionati baristi per capire che il caffè qui non è solo un prodotto.
La prima presentazione della nuova immagine web Trismoka non è andata a buon fine, perché ci siamo concentrati su come rappresentare il caffè in chiave artistica. Abbiamo recuperato e valorizzato il loro celebre quadro e giocato con nuove geometrie che rendessero l’esperienza digitale non convenzionale. Risultato: un sito internet di grande impatto estetico, ma in cui loro faticavano a riconoscersi. Non è stata
Con semplicità. Un buon caffè è un’opera complessa
sicuramente la migliore delle partenze, ma è servita
e per spiegarla occorre portarla in scena. Niente
per rimettere in discussione tutto. Per capire che il
di più. In questa rappresentazione abbiamo avuto
caffè non è la “tela bianca” su cui creare qualcosa, ma
bisogno di immagini e parole.
è la creazione stessa. È la vera opera d’arte.
Lo storytelling ha richiesto uno shooting fotografico
Come abbiamo fatto? Calandoci nella parte di un
di due giorni, per riportare il barista ed il caffè al
barista Trismoka. Siamo andati nella loro coffee
centro di ogni cosa, ed una content strategy capace
school sul Lago d’Iseo, abbiamo partecipato alla
di raccontare, al consumatore come al professionista
lezione di un vero Maestro del caffè e scoperto i
della ristorazione, come preparare e riconoscere
segreti di questa arte, dove nulla è lasciato al caso:
un espresso eccellente. Il sito internet, online
dalla scelta del giusto grado di maturazione delle
all’indirizzo www.trismoka.it, è il nostro esame
drupe al tempo di estrazione dell’espresso. Ed ecco
finale. La nostra tesi di laurea. Anche per noi un caffè
la vera sfida: come raccontarla?
– ora – non è più un semplice caffè. (S.S.)
Per
Trismoka
Timmagine
ha
realizzato
il nuovo sito internet istituzionale, i siti dedicati a Trismoka Challenge (gara-evento del Campionato Italiano Baristi) e Trismoka Coffee School (la scuola di alta formazione per baristi interna all’azienda): tutti ottimizzati per il posizionamento nei motori di ricerca. Nel corso degli ultimi mesi è altresì in corso un’attività di content marketing che interessa i social network, le newsletter e l’ufficio stampa.
TRISMOKA www.trismoka.it
VI RICORDATE DEL DETERSIVO CHE LAVAVA PIÙ BIANCO? Abbiamo sempre pensato fosse un errore grammaticale, invece era positioning.
Si fa presto a dire bianco, c’è quello raffinato e quello dozzinale, ogni sfumatura ha un suo carattere proprio. Haruki Murakami
Il posizionamento guida tutto il processo di marketing, inclusa la strategia. Ed è di comunicazione intesa in senso strategico che
1. La
nascita di una divisione rivestimenti
e superfici, dedicata a progettisti, interior
vogliamo raccontare.
designer e consumatori finali. Ribadire
un
posizionamento
premium
2. Nonostante
la storicità del brand, i tempi,
era l’esigenza di Breco, storica azienda
a fronte di una grande distribuzione
commerciale di vernici, radicata sul territorio
organizzata
e nota sia presso un pubblico di professionisti
competitiva) sul prezzo, richiedono di
sia presso un pubblico di privati. L’esigenza
distinguersi, qualificarsi, creare o ribadire
nasce da due motivi sostanziali:
un’immagine nella mente del target.
competitiva
(o
fintamente
E i colori fanno la differenza. Babbo Natale può essere vestito di nero? Di fronte a un toro, indossare una maglietta rossa piuttosto che gialla è ininfluente?
Così
è
per
Breco:
la
competenza,
l’affiancamento, la consulenza, in sintesi il SERVIZIO fanno la differenza verso quei competitors che, come detto in premessa, si sono affacciati in modo aggressivo sul mercato. Far leva sul colore inoltre capitalizza tutta la competenza, l’expertise e la storicità del marchio nel mercato delle vernici. Un’attività di brand positioning su un target composito e allargato ci ha guidato nella scelta della strategia di comunicazione: è nata così una campagna pubblicitaria declinata in un piano media multicanale. Specificare qual è il vantaggio rilevante che
Multisoggetto, multicanale per una strategia
offre la propria marca è proprio quello che fa il
di comunicazione … a colori! (E.B.)
posizionamento. Il posizionamento è stato teorizzato nel 1969 da Jack Trout in uno scritto dal titolo “Positioning is a game people play in today’s me-too market place”. I concetti sono tuttora validi poiché, ancora oggi, in base alla posizione che si vuole occupare nella mente del consumatore, si definiscono il prodotto/ servizio, le altre variabili del marketing mix e la comunicazione, intesa nel suo complesso.
La strada che abbiamo scelto di percorrere per Breco è quella di utilizzare evocazioni che vanno al di là del consumo del prodotto. Per far emergere le reali esigenze del target e di conseguenza la caratteristica distintiva dell’offerta che sappia rispondere a quelle precise esigenze, anche noi abbiamo scelto di puntare sul colore. Perché i colori contano!
Per Breco Timmagine ha realizzato un’attività di branding: gerarchia dei brand in seguito alla creazione di una nuova divisione, linea coordinata, restyling logo e payoff, brochure per la nuova divisione superfici, campagna adv multimedia e multisoggetto. Breco ha affidato a Timmagine anche il sito web e la strategia di direct marketing.
BRECO www.brecosrl.it
HEALTHY E LIGHT: I NUOVI CODICI DELLA COMUNICAZIONE IN PASTICCERIA Oramai siamo tutti consumatori pieni di contraddizioni.
credit: 35 imagemix srl
Galbusera e Misura hanno fatto scuola. Ma alla pasticceria si chiede qualcosa in più. Perché per un consumatore attento non è la piccola coccola quotidiana, ma la vera trasgressione. Che in quanto tale non vuole rinunce. Hai voglia a rassicurarlo sul gusto: sappiamo tutti che il “senza” è privativo.
Per Italmill, una delle principali aziende familiari italiane nel settore delle farine e semilavorati per il bakery, era però diverso. Per
onestà
intellettuale
abbiamo
voluto
verificare di persona. Abbiamo organizzato un
La vita è troppo breve per continuare a contare le calorie! Debi Mazar
viaggio “sacrificale” nel tempio del gusto che è il SIGEP (il Salone Internazionale dedicato a Gelateria, Pasticceria e Panificazione) per assaggiare, in anteprima, i croissant preparati con questa speciale miscela di farina senza zuccheri aggiunti. Scrupolosi come siamo, abbiamo fatto colazione anche con quelli che di zuccheri ne sono ricchi e il risultato è stato condiviso: nessuna differenza. Anzi, i croissant di nuova generazione erano quasi più buoni.
Polimorfici nei diversi contesti di consumo lo eravamo da tempo, ma oggi siamo andati oltre. Vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca. Il telefono con una fotocamera migliore di una Nikon. L’auto intelligente che guida al posto nostro. E la pasticceria con vetrine piene di sani peccati di gola. Una schizofrenia che apre però interessanti opportunità. Italmill è stata la nostra.
La sfida era avvincente. Convincere i golosoni che ogni tanto si regalano un croissant in pasticceria, che finalmente possono farlo tutti i giorni. Intendiamoci: la comunicazione salutistica e dietetica dei prodotti dell’industria dolciaria è già storia.
Come far percepire questa vera novità ai clienti delle pasticcerie che utilizzano la miscela di Italmill? Perché è davanti alle loro vetrine che scatta il “momento della verità”. Quello in cui il golosone sposta il tovagliolino dal solito croissant alla nuova brioche senza zucchero e decide che sì: provarla ne vale la pena. Secondo noi, questa missione impossibile poteva diventare possibile solo togliendo i senza e i ma. Spiegando, con semplicità, che la bontà si è liberata dallo zucchero. Un ingrediente che era diventato opprimente come un inutile peso e che finalmente se ne va, alzandosi in
E la selezione degli strumenti più visibili
cielo come una nuvola. Cruciale è stata la
sul punto vendita: accanto al tradizionale
scelta del visual che ha richiesto uno scatto
espositore da banco e al leaflet informativo,
capace di sintetizzare il messaggio e appagare
abbiamo ideato uno stickers identificativo
il bisogno di piacere anche all’occhio.
sulle vetrine, un tovagliolo personalizzato che distinguesse il croissant virtuoso e tanti supporti (un sito di approfondimento su www. besozziorobenessere.it ed un video spot per il web). Ci siamo riusciti? È passato poco tempo per dirlo. Ma un primo risultato c’è. Il team creativo che ha lavorato al progetto è decisamente più… buono! (S.S.)
Per Italmill Timmagine ha curato l’intero lancio della nuova gamma Besozzi Oro Per il tuo benessere, studiando il concept creativo guida e sviluppando il materiale POP, il video spot per il web ed il minisito dedicato. In calendario nei prossimi mesi anche una campagna di brand awareness target consumatori su Facebook.
BESOZZI ORO PER IL TUO BENESSERE www.besozziorobenessere.it
DAL FARE AL FORMARE. IL RECRUITING DI GRANDI AGENZIE Per farsi trovare bisogna prima farsi notare. Credete sia possibile trovare i vostri potenziali Clienti in rete o pensate ancora che sia fantascienza? Grandi
Agenzie,
leader
a
Parma
nell’intermediazione immobiliare con 5 filiali a Parma e altre 3 sul territorio è una
Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Nanni Moretti - Ecce Bombo
delle 199 agenzie su 55.000 iscritti all’Albo dell’Intermediazione
Immobiliare
che
fatturano di più. Dal 2013, Timmagine lavora con Grandi
pubblico, che definiamo B2B. Questo secondo
Agenzie
obiettivi
“target” sono gli agenti senior ed imprenditori
ambiziosi che Grandi Agenzie si è data,
già titolari di insegne di proprietà indipendenti
sfidandoci insieme alla ricerca di soluzioni
o in franchising che vogliono entrare a fare
innovative per acquisire nuovi Clienti e
parte di una squadra. Grandi Agenzie è una
percorribili rispetto ai budget stanziati.
insegna immobiliare in franchising dinamica,
Grandi Agenzie ha due tipologie di Clienti: “i
relativamente giovane (ha quasi 10 anni) che
consumer” persone interessate all’acquisto o
sta guardando al futuro dell’impresa con un
vendita della propria abitazione ed un altro
progetto chiaro: crescere.
per
raggiungere
gli
Quest’anno abbiamo studiato campagne di
La campagna è stata sostenuta da un
“recruiting”, attività prevalentemente digitali
investimento sui mezzi social e da investimenti
in grado di generare e “trovare” potenziali
Google Adwords. Per aumentare il bacino dei
agenti/imprenditori in ascolto; ovvero azioni
clienti potenziali e tenere costante l’interesse
per generare nuovi contatti, “Lead” utili ad
del pubblico sono stati utilizzati moltissimi
essere
“Clienti/Franchisee”.
touch point (blog, minisito, Linkedin, profilo
Il posizionamento e carattere distintivo di
Facebook, post ads) e contenuti sempre nuovi.
Grandi Agenzie, la Prima Agenzia che ti
Un solo fine: interessare il mercato degli
Cerca Casa è il suo approccio profondamente
agenti immobiliari al punto da contattare
consulenziale: il metodo Ticercocasa aiuta
direttamente
realmente tutti i clienti interessati agli
Grandi Agenzie.
immobili ad essere seguiti e soddisfatti, senza
Ogni
perdere tempo.
all’attività ha generato un automatismo di 5
convertiti
in
il
iscrizione
responsabile
sul
franchising
minisito
dedicato
invii di video pillole gratuite di formazione, Trovare clienti in rete è stato possibile grazie a
uno strumento forte e convincente che ad
campagne digitali mirate, video messaggi di 1
oggi, sta procurando un ingresso costante
minuto, le “pillole” registrate e postprodotte da
di dati, (nome, cognome, mail e telefono) per
Timmagine con contenuti interessanti per la
fare cresce lo sviluppo commerciale di Grandi
tipologia di utenti a cui erano destinate.
Agenzie.
È uno sforzo notevole; ogni settimana/10gg la comunicazione ed i post vengono modificati come gli articoli del blog per generare traffico ed attenzione. Abbiamo organizzato anche un webinar aperto di domande e risposte che ha avuto un ottimo riscontro e che verrà ripetuto, con ricezione della registrazione del video gratuita per i partecipanti. Ne è emerso un dibattito vivo ed interessante che ha generato incontri face to face nell’arco di 2/3 gg…
Illustrare tutte le attività in un articolo è difficile. Meglio scoprirle da soli sul profilo Facebook di Grandi Agenzie Franchising e sui mini siti: formazione.grandiagenzie.it,
imprenditori.grandiagenzie.it,
diventare
fan
della pagina e diffondere i post sul vostro profilo. Ognuno di noi conosce almeno un agente immobiliare, o no? (P.Z.)
Per Grandi Agenzie Timmagine gestisce tutta la comunicazione above e below the line rivolta al Consumer e allo sviluppo della rete Franchising, utilizzando tutti gli strumenti digital e non digital (i 5 siti e 2 blog dedicati consumer e franchising). Nel 2016 sono stati studiati due nuovi concept di comunicazione per le due divisioni di business. Attiviamo settimanalmente
campagne
di
Social
Media Marketing e Google Adwords. Inoltre Timmagine supporta il cliente con una consulenza globale incluse le due convention annuali con concept e materiali adeguati. (video, template, materiale cartaceo, musica). In parallelo, Timmagine gestisce anche la parte tecnologica (gestionali e programmi)ed i programmi che governano i siti e gli immobili in compravendita di tutte le filiali. La formazione all’utilizzo del sistema e l’intranet aziendale.
FRANCHISING
GRANDI AGENZIE FRANCHISING franchising.grandiagenzie.it
ALL YOU CAN BRAND. NON PERDIAMO DI VISTA IL BRANDING! Le aziende che si ricordano, i marchi globali, conosciuti in ogni angolo del nostro pianeta, sono le aziende che hanno investito per decenni nel branding. Coca Cola non sarebbe mai sopravvissuta e arrivata
generica, oppure gli obiettivi della marca sono troppi
sino a noi fresca, desiderabile, giovane e attuale se non
o poco chiari, in ultimo può succedere di non sapere
avesse fatto del branding la propria arma vincente.
molto sullo stile di vita del nostro futuro Cliente.
È un prodotto/marca nato nel 1887, quasi 150 anni fa, ma
Le marche che investono nel branding invece, sanno
vi immaginate cosa sarebbe sccaduto se l’azienda si
tutto dei loro competitors, del mercato in cui operano,
fosse limitata solo a vendere una bibita dolce e gassata?
dei trend che dominano il mercato. Soprattutto
Non sarebbe mai diventata una delle marche Top of
conoscono i desideri dei propri Clienti al punto tale
Mind (ricordo spontaneo della marca presso il pubblico).
da “costruire” con la strategia di branding, la risposta
Altri esempi molto più recenti, esempi di un branding
ideale a quel desiderio.
“assoluto” sono Apple, Nike, Mc Donalds e poche altre,
Il branding risponde al feeling , alla pancia e alla parte
oppure marchi fashion Gucci, Armani, Diesel...
emotiva, non parla alla ragione del suo futuro target/
Abbiamo citato solo marche internazionali perché
pubblico. Solo loro ne decreteranno il successo e la fama
i valori che riescono a trasferire sono uguali in tutti
o il fallimento e l’oblio.
i Paesi, ma declinati a livello territoriale con un linguaggio adeguato alla specifica cultura di quel territorio. Comunicare un prodotto o un servizio e costruire una marca attraverso il branding sono due attività di comunicazione completamente differenti.
Ci sono dei casi in cui Timmagine lavora alla costruzione di un marchio per un prodotto o un servizio e può capitare che ci vengano affidati pochi elementi, talvolta perfino l’idea del pubblico a cui si rivolgerà è molto
La maggior parte della pubblicità non fa tanto appello alla ragione quanto all’emozione. Erich Fromm
11 Step per fare branding, questo è l’iter da seguire
Gli step del Branding
per le grandi marche che vogliono costruire il loro posizionamento.
1
2
3
Individuare i suoi concorrenti più agguerriti e studiare come e cosa comunicano ed eventualmente quali desideri “non colmano”
Definire il suo pubblico di riferimento (o target) e a chi si rivolge
6
5
4
Definire quale posizionamento (valori e beneficio)
Definire il suo nome con il naming (nel caso sia assente
Accedere a ricerche quali / quantitative
Individuare la qualità oggettiva ed intrinseca del prodotto / servizio
In un’agenzia come Timmagine il percorso è un po’ più semplice. Talvolta non ci sono tutte le informazioni, non si hanno ricerche a disposizione, ma si esegue sempre un’ottima analisi dei competitors, si individuano i valori della marca, che cosa, a chi e come dovrà comunicare. (What, Who, How). In seguito, l’account con la coppia e la direzione creativa (ART e COPY) studieranno il concept e la
7
8
9
Definire le caratteristiche e personalità della marca (brand personality)
Definire il suo aspetto esteriore / tono di voce (come la marca si presenterà)
Definire il messaggio / messaggi e gli strumenti
campagna pubblicitaria.
Il resto è un investimento multicanale: “Product
is in the pack, brand is in the brain”. Per arrivare al “brain”, servono il prodotto, un’ottima campagna ed un investimento
11
10
Strumenti / Investimenti
Testing tramite Focus group
adeguato. Nothing more, nothing less. (P.Z.)
ITALMESH: DALLA MATERIA ALL’EMOZIONE. Creare distinzione a un brand ItalMesh produce reti stirate per l’architettura e la produzione, Italiana al 100% dalla progettazione alla posa in opera, è destinata al mondo intero e incarna la capacità tutta Italiana di unire saper fare, innovazione, tecnologia e design.
La strategia proposta e condivisa con il cliente
A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni. Alessandro Baricco
è stata dunque di creare un posizionamento distintivo in un mercato di riferimento dove il
aziendale. Non un video di prodotto, non un
prodotto non sembra differenziarsi.
video istituzionale. Un video emozionale che traduce in musica, immagini, ritmo e
Il percorso lo possiamo riassumere così:
sensazioni l’unicità di ItalMesh: trasformare
1. Tutti possono produrre reti stirate. 2. La tecnologia del prodotto non è un fattore
la materia in emozione.
determinante.
3. Solo
una azienda italiana, per l’approccio
Parallelamente è stato realizzato il corporate web site, la strategia di posizionamento ed è in via di realizzazione una brochure con
artistico, creativo, e geniale può fare la
funzione completa anche di Company Profile.
differenza.
Un bouquet di strumenti che si completano
4. Dare un’anima, a un materiale freddo come il metallo.
5. Questa
è la “Promessa” distintiva di un
brand. Italiano. Unico. E di valore.
a vicenda per supportare, con la corretta strategia di comunicazione, il posizionamento di un’azienda che ha fatto una bandiera della sua capacità innovativa, ricerca maniacale
L’affermazione di un brand parte da qui. Da
della qualità e vocazione al design. ItalMesh
un’emozione.
è ormai una firma nei più innovativi progetti
L’emozione non si descrive, l’emozione si
architettonici
vive. E’ con quest’intento che Timmagine
mondo. (E.B.)
ha pensato, sviluppato e realizzato il video
contemporanei,
in
tutto
il
FIERA VS WEB MARKETING Una delle frasi che ricordo piĂš distintamente in tutta mia carriera riguarda proprio la fiera.
Una volta invece la fiera rappresentava la principale
possibilità
di
aggiornarsi,
di
incontrare potenziali nuovi fornitori, di capire Alla vigilia della fiera biennale di riferimento
quali erano le tendenze di settore.
per il settore in cui operava la mia azienda,
A cosa è dovuto questo cambiamento? Di sicuro
l’Amministratore Delegato se ne usci con
il Web ha giocato un ruolo fondamentale. In
questa puntualizzazione, apostrofando noi del
un certo senso possiamo dire che il Web ha
Marketing:
generato un duplicato virtuale della fiera o che
”Ragazzi! Stiamo per spendere circa mezzo
la fiera rappresenta la concretizzazione di ciò
milione di euro in 4 giorni, il che fa 125.000 Euro
che possiamo trovare online. Di fatto, sempre
al giorno e più precisamente 15.625 Euro all’ora...
più aziende erodono budget destinato agli
Vediamo di farli rendere il massimo possibile!”.
investimenti tradizionali (tra cui le Fiere) per
Le cifre citate rappresentano un investimento
dare spazio alle attività di Web Marketing.
medio alto quando si parla di fiera, nel caso
Basti pensare al potenziale delle attività SEM
specifico si trattava di un’area di 400 mq con
(Search Engine Marketing) nei mercati B2B.
stand su due piani, catering, logistica e ospitalità
Essere trovati da un cliente nel momento esatto
per circa 100 persone tra figure aziendali, agenti
in cui sta cercando una soluzione ad una sua
e clienti. Chiunque abbia mai organizzato la
esigenza. Nella “old economy” partecipare ad una
partecipazione ad una fiera per la propria azienda
fiera voleva anche dire essere riconosciuti, per il
però, sa che per avere una visibilità dignitosa non
solo fatto di esserci, come attori specialisti nel
si possono spendere meno di 80/100 mila euro.
settore di appartenenza. Oggi ci pensa Google.
Ma
pena?
Da una recente ricerca Audiweb infatti risulta
L’imprenditore di vecchio corso vi dirà: “Si! Ci
che l’80% di chi effettua ricerche per potenziali
devi essere! Altrimenti penseranno che l’azienda
fornitori di prodotti/servizi per la propria azienda
va male”.
identifica come leader chi occupa le prime
Se ci pensate, forse questo è l’unico messaggio
posizioni nei risultati della ricerca.
che ancora oggi si vuole far passare attraverso la
Per concludere questa breve riflessione mi
partecipazione ad una fiera. Nel corso degli anni
riallaccio a quanto detto all’inizio. Nonostante
infatti l’evoluzione degli strumenti di marketing
l’importanza dell’investimento, la fiera rimane
e delle dinamiche di comunicazione hanno
sempre qualcosa di poco misurabile. Al contrario
profondamente mutato l’approccio del mercato
un progetto di web marketing può essere
all’evento fiera. Fino a dieci anni fa nei padiglioni
misurato nei risultati anche nei minimi dettagli.
delle fiere era usuale incontrare persone cariche
E il bello è che basta investire il budget di una o
come cammelli, armate di trolley e shopper
due ore di fiera!
stracolmi di gadget e documentazione, oggi a
Ma è poco misurabile anche il prestigio. Siamo
malapena si raccolgono i gadget.
sicuri di poter rinunciare a una conferma reale
Chi visita una fiera nella gran parte dei casi è
della realtà virtuale? La logica omnichannel è
già aggiornatissimo sulle novità, sugli sviluppi
anche questo.
tecnologici e su tutto ciò che offre il mercato.
Elia Zenone – Direttore Clienti
ne
vale
ancora
veramente
la
credit: 35 imagemix srl
IL PARTNER IDEALE Esistono lavori dove gli imprevisti non accadono, le tensioni non salgono e tutto fila liscio? SĂŹ.
Nel mondo dei contadini non si entra senza una chiave di magĂa.
Carlo Levi Ed è davvero una magia. Per Bridgestone siamo stati coinvolti in una gara per la definizione del concept creativo per il brand Bridgestone Partner, il brand dedicato ai mezzi agricoli. Il concept andava declinato su testate di settore, on e off line e avrebbe guidato la realizzazione dello stand presso la fiera Eima.
Lo
shooting
è
stato
particolarmente
articolato, divertente e, per noi, fuori dagli schemi abituali. Dalla ricerca dell’Hangar all’ingresso del trattore, ci siamo mossi su
strade non battute.
Dalle proposte, al debrief, dal giorno di shooting, al fotoritocco. Sempre col sorriso. Come quello di un cliente soddisfatto.
Bridgestone Partner. Il network che soddisfa le esigenze delle aziende agricole oggi e domani.
Ma in sostanza anche l’inbound marketing ha i suoi 4 pilastri. Attirare, Convertire, Concludere e Fidelizzare. Ma cos’è l’inbound? È una modalità di
Le 4 P hanno cambiato iniziale, almeno nell’inbound.
marketing outside-in, in contrasto alla tradizionale modalità
inside-out.
Dovessimo
potremmo pensare ad una calamita. Calamita verso
4 PILASTRI ED UN PROTAGONISTA Blog Keywords Social Media
Forms Calls-to-Action Landing Pages
visualizzarlo
Email Signals Workflows
semaforo rosso. Dunque, quattro pilastri e
un
il
buyer
buyer
protagonista: personas.
personas
è
Il la
rappresentazione
del
potenziale
ma
cliente,
del prospect ne parleremo dopo. Torniamo ai pilastri.
Events Social Inbox Smart Content
E se dobbiamo fare una citazione, puntiamo in alto: “Lasciate che i Pargoli vengano a me”. E scusate se omettiamo l’autore.
Attirare Per attirare visitatori al sito web bisogna identificare prima di tutto il buyer personas, il nostro cliente tipo e creare per lui contenuti interessanti ma soprattutto utili. Come?
• SEO:
Ottimizzazione del Sito Web con la
selezione delle giuste keywords
• Blog:
Pubblicazione di contenuti utili che
generano engagement
• Social Media: Condivisione di blog post sui canali social.
Convertire Le
informazioni
di
contatto
sono
fondamentali e per far sì che il visitatore compili una qualsiasi form, i contenuti dovranno essere di valore. In questa fase ci verranno in aiuto
• Form:
inserimento di form personalizzati
per ogni tipo di contenuto offerto
• Call-to-Action:
richiamo
all’azione
per
ottenere la massima conversione
• Landing Page: ottimizzazione della pagina e scelta dei contenuti più adatti per ottenere il maggior numero di conversioni.
UT EN
TING KE R A M
WE B
Attraverso il monitoraggio dei risultati,
D LEA
si possono definire le migliori strategie da adottare per riuscire a concludere il
CLIENTE
MARKETING
processo che trasforma la lead qualificata in prospect e poi da qui in cliente. Se ho individuato davvero i miei buyer personas, li posso contattare senza fare spam
• Email:
L’Inbound Marketing si basa su un concetto
invio di campagne DEM (per lo
molto semplice: farsi trovare dai potenziali
più mirate alla vendita) ma solo a patto
clienti. E qui corre l’obbligo di specificare
di fornire contenuti ai quali i contatti
una sottile ma sostanziale distinzione
profilati siano interessati.
tra lead e prospect. Ci viene in aiuto uno
• Signals:
monitoraggio della campagna
schema molto chiaro.
(open, click, ctr)
• Workflows:
follow up, promozioni inviti
ad eventi e molto altro.
Non solo il prospect è un passo avanti nel processo d’acquisto rispetto al lead, ma sul prospect l’inbound marketing non basta
Fidelizzare
più. E nemmeno il Web Marketing.
E qui possiamo uscire dalla rete e, per fidelizzare i clienti dopo aver monitorato
È vero, la strategia Inbound costa meno
ciò che avviene in rete, è consigliabile
rispetto
organizzare eventi offline.
clienti ed i risultati sono maggiori in
• Events:
che
tradizionale
ricerca
di
termini di conversione, è per questo che
promossi tramite campagne DEM inviate
è considerato il metodo più efficace per
a chi è già cliente
sviluppare un’attività commerciale. Ma
Inbox:
eventi
alla
verranno
• Social
creare
monitoraggio
delle
stiamo parlando di attività commerciale.
interazioni sui social network Twitter,
Per passare alla decisione d’acquisto il lead
Facebook,
sarà influenzato dal marketing strategico,
Linkedin,
per
rispondere ai commenti in tempo reale
• Smart
PRO SP
dalla
competitività
e
posizionamento
Content: contenuti intelligenti
dell’azienda sul mercato e dalla brand
che cambiano in base alla tipologia di
reputation. La rete non basta, la calamita
visitatore.
non basta. Serve anche il semaforo (ovvero l’outbound), serve la Comunicazione, serve la Strategia. Di cui certo l’inbound è un buon componente, ma non il solo. (E.B.)
T EC
Concludere
TE
GOOGLE VS. FIERE: IL CASO DELLE MACCHINE CURVATUBI Macri Italia in Timmagine è un po’ come il meteo.
La metà dei soldi che spendo in pubblicità è sprecato; il problema è che non so quale metà sia. John Wanamaker
Clienti
potenziali
clienti
attuali
hanno
iniziato
e
“Potrei pensare di rinunciare
che
alle fiere, ma non al web”. Chi l’avrebbe mai
a
detto? Nel 2006 forse nemmeno Egidio Calza
valutare
insieme
a
(che ricorrendo ad un termine molto caro
noi
strategia
di
al marketing potremmo definire un “early
marketing
adopter” digitale) ma vent’anni dopo e oltre
avranno senza dubbio
150 richieste raccolte attraverso il web solo
sentito
di
nel corso del 2016 gli hanno fatto cambiare
curvatubi.
idea. L’internazionalizzazione di un’impresa,
Un prodotto di nicchia,
soprattutto se votata ai mercati business to
forse a loro sconosciuto
business, può trovare nei motori di ricerca
prima dell’incontro con
una piazza d’incontro con i prospect molto più
Timmagine,
redditizia delle grandi esposizioni di settore.
una
inbound
parlare
macchine
ma
che
noi oramai conosciamo
Due i principali meriti di questo risultato.
bene, trasformandolo in un vero caso esempio.
Il primo è l’approccio peculiare del search
Lo scorso 26 maggio durante un incontro tra
engine marketing: l’incontro tra acquirente e
redazioni bresciane ed imprese organizzato
venditore avviene nel momento esatto in cui
presso al nostra sede, il patron di Macri
si manifesta il bisogno. Né prima, né dopo.
Italia Egidio Calza ha infatti esordito con una
“Inbound” significa proprio rivoluzionare le
frase che è stata subito ripresa dalla stampa:
dinamiche tradizionali (chiamate “outbound”):
non è più il venditore a proporsi, come accade in una fiera, ma è l’acquirente a chiedere
É la costanza, la ripetizione del messaggio, la
dopo una ricerca tra i risultati di Google. E
rassicurazione di una presenza fissa a portare
ogni proposta commerciale diventa così una
risultati. E Macri Italia in cima ai risultati di
risposta. Molto più efficace. Il secondo merito
Google c’è. Da 12 anni. (S.S.)
è di chi investe in questo tipo di strategie. Macri Italia è diventato un caso esempio proprio perché nel tempo ha saputo costruire
Per Macri Italia Timmagine ha realizzato i 12
una rete capillare di siti internet in lingua,
siti internet in lingua, tutti ottimizzati per il
customizzati e ottimizzati per i vari geo-
posizionamento nei motori di ricerca, oltre al
target. Oggi sono 12 i Paesi destinatari delle
video istituzionale e a numerosi cataloghi e
campagne SEO delle macchine curvatubi
brochure dedicate all’azienda e al prodotto.
Macri: una copertura ampia che è stata abbinata anche ad una buona frequenza. Proprio come accade nell’advertising classico non basta esserci per uno o due mesi.
MACRI ITALIA. www.macri.it
FORMAZIONE CON IL VENTO IN POPPA E noi in Timmagine sappiamo di sapere tante cose, ma anche che abbiamo tanto da imparare.
Per esempio non sappiamo navigare a vela! E siccome siamo “unconventional” facciamo formazione anche così.
Una mattina ci hanno preso (i 33 che siamo), diviso in equipaggi, dotato di skipper, in fondo dovevamo pur rientrare in agenzia vivi, e fatti salire in barca. Ne è nata una competizione serrata
ed
è
indubbiamente
emersa
la
consapevolezza in tutti noi che per vincere
È ciò che pensiamo già di sapere che ci impedisce di imparare cose nuove. Claude Bernard
bisogna sapere cosa fare. Non basta la fortuna perché se anche trovi la scia di vento ma non sai se orzare, cazzare, lascare o strambare non vai da nessuna parte. Quando va bene; scuffi quando va male!
La metafora viene fin troppo facile. Senza competenze, anche in congiunture di mercato favorevoli, non sai quale sia la direzione corretta né come muoverti. Figurarsi poi se le congiunture non sono così tanto favorevoli. Innegabilmente c’è un po’ di confusione in materia di formazione. Ormai vale tutto! Dagli approcci al coaching ai metodi di sviluppo personale e professionale. È vero però che la formazione ha tante facce e qui da noi, in Timmagine, ci divertiamo, sì ci divertiamo, ad esplorarne diverse.
Ci siamo divertiti davvero a capire che non
per
sappiamo niente di navigazione a vela e
utilizzare al meglio ed avere il massimo
abbiamo
ritorno dall’utilizzo dei vari social che, se
anche
capito
i
meta-significati
insegnare
ed
approfondire
approcciati
offrono
come
di questo tipo di formazione che porta in
correttamente
molte
sé tutti i valori positivi del team building.
opportunità anche per il business. In alcuni
E continuiamo fermamente a credere che
casi, sia chiaro. Insomma formare ci diverte,
“Sapere è un piacere” e siccome nel mondo del
formarci ci diverte!
lavoro è anche l’unico modo per competere,
E abbiamo imparato che l’unica difficoltà vera
imparare è un dovere.
ad imparare è credere di sapere e quindi, non
Continuiamo pertanto a formare innanzitutto
ascoltare.
noi stessi: dal Direttore Clienti al Direttore Creativo, dal Project all’Executive, dal Web
Se vi interessa… ero sull’equipaggio che ha
Developer
vinto! (E.B.)
all’Account,
al
Programmatore,
al
Grafico,
all’Ingegnere
Sistemista,
nessuno di noi è esente da workshop, corsi di aggiornamento, forum e seminari. Collaboriamo stabilmente con istituzioni, scuole, università ed associazioni, dalle quali siamo costantemente chiamati per tenere corsi e workshop. Proponiamo seminari di
Web
Marketing,
seminari
specifici
sull’e-commerce, sul turismo, sul mercato estero.
Abbiamo
inaugurato,
con
grande
soddisfazione e “successo di pubblico” come si diceva un tempo, i seminari di Web Marketing a Milano. Numerosa e di grande qualità la partecipazione. Tra le aziende presenti, per citarne alcune, Kairos Partner, Chiesi Farma, Kopron, Werfen, Teva Farma, Banca ICCREA BCC Banca di Credito Cooperativo.
Approfondiamo inoltre in corsi specifici i Social Media. I nostri Social Media Manager sono a disposizione delle aziende clienti
L’ECCELLENZA È NELLA CURA DEL DETTAGLIO Chi vuole fare grandi cose deve pensare profondamente ai dettagli. Paul Valéry
In un’azienda dove un centesimo di millimetro fa la differenza, è naturale che ogni dettaglio conti. Nel lavoro di ogni giorno, così come nella comunicazione.
La filosofia di TECHNE è fondata su una meticolosa cura del dettaglio, anche del più piccolo. Certo non potrebbe essere altrimenti in un’azienda specializzata in metrologia, la scienza della misurazione.
Dal 2010 TECHNE offre una completa gamma di servizi nel settore metrologico: dalla taratura della strumentazione alla vendita, da misurazioni tridimensionali a prove su prodotto. In un settore in cui si effettuano quotidianamente misurazioni di precisione,
TECHNE ha voluto trasporre la cura del
ogni dettaglio conta. Perché un calibro non
dettaglio che mette nel suo lavoro nella
correttamente
come
propria comunicazione. Perché anche nella
omogenei pezzi che in realtà non lo sono. O
comunicazione ogni dettaglio fa la differenza
segnalare entro i limiti di tolleranza un pezzo
e,
che non lo è. Con conseguenze non misurabili.
comunicazione d’eccellenza.
tarato
può
rilevare
se
ben
curato,
contribuisce
ad
una
Davide Peli, amministratore delegato TECHNE, arriva in Timmagine alla fine del 2014 con un ambizioso progetto: incrementare brand awareness e autorevolezza del marchio TECHNE nel settore della metrologia. Punto di partenza sarà ricostruire la sua comunicazione, a 360°: dal logo alla brochure, dal sito ai social, dall’insegna della sede - in via di trasferimento - al suo allestimento.
In 2 anni, tempi logistici di ricerca e costruzione
credit: 35 imagemix srl
della nuova sede, TECHNE cambia non solo casa,
proseguirà anche nel 2017, con un evento
ma anche l’intera immagine. Immagine che
inaugurale della nuova sede in primavera.
deriva da una studiata strategia di marketing,
L’agenzia ha già sviluppato il concept creativo
che punta ad innalzare il posizionamento
dell’evento, che verrà utilizzato anche per una
aziendale.
campagna stampa su quotidiani locali. Attività di ufficio stampa one spot a cura di Timmagine
Il team di lavoro Timmagine parte dalla
per il lancio dell’evento.
progettazione di un nuovo logo, che gioca sull’accento di TECHNE (dal greco téchne,
Sempre in previsione per il 2017, un video
“arte del saper fare”) facendolo diventare unità
aziendale.
di misura primaria, capace di rappresentare simbolicamente tutte le unità minime di
TECHNE oggi si affaccia sul mercato con una
qualsiasi grandezza fisica. I lavori proseguono
nuova immagine, dove nessun dettaglio è stato
con un payoff didascalico, che definisce
lasciato al caso. Strumenti offline e online
il
completamente integrati, frutto di studio e
campo
d’intervento
aziendale,
e
con
l’elaborazione della linea coordinata. D’impatto,
affiatato lavoro cliente - agenzia.
perché giocata sulla forte personalità del colore nero: una scelta ideale per chi non si vergogna
Oggi TECHNE ha i numeri giusti per
di emergere. Anzi, lo vuole. Brochure in formato
raggiungere gli obiettivi che si era prefissata.
fuori standard (20X20cm), duplicata in inglese.
(L.M.)
Terminata
la
costruzione
della
sede,
Timmagine ne cura l’allestimento, realizzando l’insegna dell’edificio, targhette e pannelli per gli uffici. In progress, pannelli decorativi per ingresso e corridoi, aventi come soggetto alcune macro scattate durante il servizio fotografico professionale TECHNE, coordinato da Timmagine.
Parallelamente
all’offline,
Timmagine
ha
sviluppato un sito web con una struttura responsive e SEO friendly. Per la promozione nel geotarget di riferimento (Centro e Nord Italia), attività di SEO e PPC Google Adwords. Apertura Linkedin profile, con campagna di annunci sponsorizzati.
La collaborazione tra Timmagine e TECHNE
Timmagine ha curato l’intera comunicazione di TECHNE, progettando strumenti below e above the line: logo, payoff, linea coordinata, brochure e sito internet in doppia lingua, servizio
fotografico
professionale,
Search
Engine Optimization e PPC, social media marketing.
L’agenzia
ha
curato
anche
l’allestimento della nuova sede aziendale, che verrà inaugurata nella Primavera 2017 con un evento coordinato da Timmagine, accompagnato
da
campagna
stampa
quotidiani locali e ufficio stampa one spot.
TECHNE www.technemetrologia.it
su
credit: Stephan Fricke
HIGH PERFORMANCE il pilota vuol SURGERY Fare dire prendere
L’abilità di un chirurgo, come quella di un pilota, può tanto. Ma le massime performance possono essere raggiunte solo con l’aiuto di una valida strumentazione. Si chiama Lipovisor™, ed è un dispositivo medico per la liposuzione 3D, unico sul mercato.
Le sue caratteristiche esclusive lo rendono un valido partner per chirurghi plastici ed estetici, in grado di valorizzarne le abilità, migliorando
la
precisione
dell’intervento
di liposuzione. Lipovisor™ si basa infatti su una tecnologia 3D ad alta risoluzione, che evidenzia in maniera immediata la quantità di tessuto adiposo, consentendo al chirurgo di aspirare il grasso in eccesso sulla base di una rilevazione scientifica. E non sulla base della propria sensibilità manuale.
esattamente una curva a 240 km all’ora. A 239 hai perso la corsa. A 241 hai perso la macchina. Jean-Luis Trintignant
Avondale International LTD si rivolge a
Creato il sito, diventa prioritario intercettare
Timmagine per realizzare un sito internet
il target primario: i chirurghi. E il carattere
mirato a presentare e promuovere l’innovativo
innovativo del dispositivo non poteva che
dispositivo. Essendo il macchinario destinato
far propendere per una sua presentazione
a chirurghi - e potenziali pazienti - di tutto il
all’interno di una cornice fuori dall’ordinario:
mondo, il sito viene progettato in più lingue:
la MotoGP.
italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. La piattaforma studiata da Timmagine si
La scelta strategica è stata quella di testare
caratterizza per un mood grafico vicino al
l’interesse nei confronti del macchinario
mondo beauty, perché l’obiettivo di Lipovisor™
in uno dei mercati potenzialmente più
è
di
responsivo: l’Inghilterra. Si decide così di
eccellente qualità. Per questo viene scelta
presentare Lipovisor™ in maniera esclusiva
anche
ad un selezionato gruppo di chirurghi inglesi,
proprio
una
garantire
risultati
testimonial
estetici
d’eccellenza:
la
modella messicana Gloria Patricia Contreras.
presso il paddock del circuito di Silverstone.
Nasce così la campagna HIGH PERFORMANCE SURGERY, che vuole descrivere Lipovisor™ come un partner in grado di aiutare il chirurgo a raggiungere le massime performance; così come una moto performante aiuta il pilota a raggiungere risultati d’eccellenza. Un format versatile, perfettamente replicabile per i successivi appuntamenti del Motomondiale.
Timmagine ha curato l’allestimento della struttura dell’Hospitality MotoGP, all’interno della
quale
i
chirurghi
hanno
assistito
all’ufficiale presentazione di Lipovisor™. A cura di Timmagine anche la progettazione di Per i chirurghi, una duplice opportunità:
materiali di supporto per l’evento: brochure in
conoscere un dispositivo rivoluzionario e
lingua inglese, cartellette, blocchi e gadget.
vivere da vicino le emozioni del dodicesimo
Silverstone ha rappresentato un Official Test
weekend di gara del Motomondiale 2016.
per la promozione di Lipovisor™. Per la stagione
Avondale
International
LTD
affida
a
2017 si progetta di affiancare alla campagna
Timmagine lo studio di un concept creativo
BTB (target chirurghi) una campagna BTC
per l’evento, che dovrà essere in grado di unire
(target paziente), mirata ad incrementare la
due mondi all’apparenza distanti come la
fiducia nel brand e a far nascere nel pubblico la
chirurgia e la moto.
richiesta di un intervento con Lipovisor™. (L.M.)
HIGH PERFORMANCE SURGERY Silverstone 2-3-4 september
Il
concept
partnership
di con
Timmagine, Linko
grazie
alla
Resources,
era
presente nel paddock del motomondiale per la presentazione di una tecnologia innovativa unica al mondo. Nello stesso giorno, abbiamo assistito a due eventi unici. Come direbbe Guido Meda: “Due italiani sul podio!”. Il primo, Valentino Rossi, ha confermato la sua
leadership
salendo
nuovamente
sul
podio. Il secondo, l’inventor di Lipovisor™, ha completato 10 anni di studi e test clinici con la presentazione della sua apparecchiatura medicale HDL (High Definition Liposuction). Oltre ai top 10 chirurghi londinesi, che hanno molto apprezzato la tecnologia all’avanguardia di Lipovisor™, erano presenti l’equipe di medici della clinica mobile del motomondiale, la modella messicana Gloria Patricia Contreras ed il giornalista di fama internazionale
Timmagine ha sviluppato l’immagine digitale Lipovisor™, progettando un sito responsive in 5 lingue, promosso attraverso un’attività di Search Engine Optimization. Ha curato anche l’allestimento e l’organizzazione dell’evento di presentazione ufficiale Lipovisor™ durante la gara del Motomondiale di Silverstone, in Inghilterra. L’evento era focalizzato a testare l’interesse di un selezionato gruppo di
chirurghi
inglesi
scatti fotografici e delle riprese all’interno dell’hospitality Lipovisor™.
confronti
del
macchinario. Un format versatile, replicabile per la stagione Motomondiale 2017.
Stephan Fricke, redattore del giornale NEWS 5 NORDFRANKEN Germany, autore degli
nei
LIPOVISOR www.lipovisor.com
COME TRASFORMARE L’ARTIGIANATO E LA PRODUZIONE DI RETI IN UN BUSINESS DIGITALE Timmagine ha incontrato il retificio Ribola quando un sito e-commerce per la verità era già online, così come numerosi domini di applicazioni/prodotto costruiti e messi online nel tempo per catturare clienti specifici.
esigenze del Cliente che desiderava un sito “perfetto” e adattabile anche all’inserimento di nuove categorie e prodotti. Il sito oggi ha un alto numero di referenze inclusi gli accessori visibili nelle differenti categorie e la possibilità di suggerire prodotti correlati (“modello Amazon”).
Possiamo dire che dal lancio in primavera ad oggi, il sito e-commerce sta funzionando molto bene, generando un numero di ordini costante. Inoltre il sito retificioribola.it è stato duplicato in lingua inglese (retificioribola.eu) , viste le relazioni e gli ordini importanti del retificio con i Clienti esteri. Il sito è sostenuto da investimenti SEO e Google Adwords, i report Timmagine ha scoperto lavorando con Ribola
sono positivi, ma non sveliamo di più. Sono dati
che le reti non servono solo per pescare!
“sensibili e riservati”. La cosa che riteniamo più
Le applicazioni delle reti prodotte in tipologie
importante? Il cliente soddisfatto, perché oggi il
di filati e trame differenti a seconda della
sito e-commerce, non è solo un “bel sito”, ma uno
“necessità”, destinazione di uso finale sono
strumento che genera business e funziona.
moltissime. Una peculiarità del retificio Ribola è avere una grande capacità creativa e creare
La collaborazione è stata intensa, a tratti
soluzioni innovative in un mercato in cui non
complessa, ma la volontà di Timmagine
ci si immagina, se non si è nel settore, che le
di
reti possano essere così numerose e funzionali
commerciali e di gestione del Cliente ha prodotto
per risolvere problemi in vari settori: sicurezza
un lavoro di cui siamo tutti soddisfatti.
edile, agricoltura, trasporti, contenimento e
Non è poco. La nostra mission guida il nostro
barriere anti-meduse, sport e addirittura nel
lavoro con coerenza. (P.Z.)
comprendere
le
richieste
e
necessità
design, (architettura, fashion...). Ribola all’inizio del progetto aveva due obiettivi: avere un sito istituzionale che illustrasse
Timmagine
bene la sua storia, la capacità produttiva,
l’ottimizzazione dei numerosi siti progettati
tutte le applicazioni ed il suo sapere: www.
da terze parti negli anni e confluiti in un
retificioribola.it, ed un sito di puro E-commerce
unico grande progetto digitale con un sito
completamente
una
istituzionale e un e-commerce bilingue.
piattaforma CMS con possibilità di avere una
Gestisce le campagne SEO di webmarketing e
gallery di promozioni, applicazioni di sconti, un
gli investimenti Google Adwords.
gestibile
attraverso
ha
sito collegato al gestionale in grado di emettere bolle e fatturazione automatica di ogni prodotto. Il progetto è stato lungo e si è modificato in corso d’opera per rispondere alle crescenti
RETIFICIO RIBOLA www.retificioribola.it
gestito
per
Ribola
RAGIONE O IMPULSO. QUESTO È IL DILEMMA
Se un prodotto non è utile o funzionale o bello o buono… probabilmente non lo riacquisteremo più. Ma se un prodotto non ci attira il problema non è il RIacquisto
bensì l’acquisto. Non solo non ci sarà una
No, la forma non è tutto.
seconda volta, ma neppure la prima. Questo è uno degli aspetti legati al pack, l’impulso all’acquisto - ricordiamo per inciso che oltre il 70% delle decisioni d’acquisto avviene sul
Si pensi a beni di consumo dal valore unitario
punto vendita - ma ve ne sono altri molto
molto basso per i quali il coinvolgimento
importanti.
emozionale è pressoché nullo: il pack parrebbe rivestire, in questa logica funzionale d’acquisto,
La fiducia che all’atto dell’acquisto siamo
scarsa o nulla importanza. O ancora si pensi a
disposti ad accordare ad un bene può essere
prodotti per i quali la qualità dovrebbe contare
fortemente influenzata da quanto riportato
più dell’aspetto esteriore come per il food.
sull’imballo. Il posizionamento stesso di un
Eppure anche in questo caso il pack può fare
prodotto può dipendere dal suo aspetto molto
la differenza. Una bella immagine, colori ben
più di quanto non possiamo immaginare. La
scelti, ma anche informazioni nutrizionali
forma è sostanza, molto più spesso di quanto
attendibili ed istruzioni chiare e ben visibili
non crediamo. Ma il pack è fondamentale non
possono spostare la decisione d’acquisto,
solo per beni voluttuari o dall’alto contenuto
possono addirittura farci spendere qualcosa
sensoriale, come cosmetici o profumi dove
in più pur di acquistare quel prodotto che ci
è normale che tra le funzioni del pack vi
dia fiducia, ci attiri, ci invogli.
sia quella di impreziosire il contenuto,
Insomma, l’apparenza conta e per quanto
aumentandone il valore agli occhi del
banale possa sembrare, le grandi imprese, ma
consumatore.
anche e soprattutto le piccole e medie aziende hanno sempre più bisogno di comunicare con forza e impatto sul punto vendita per farsi distinguere, riconoscere, scegliere dal consumatore.
Lo scopo della comunicazione, anche nel caso del pack, va al di là dell’informare circa le caratteristiche del prodotto, arrivando a toccare i valori del brand. Si pensi ancora una volta ai prodotti alimentari e all’influenza che hanno sul consumatore gli elementi descritti sul retropack (la parte posteriore di una confezione che per alcune categorie merceologiche sta quasi diventando la parte
In un supermercato tipico il consumatore
più importante del packaging, ndr); si pensi
passa davanti a circa 600 pezzi al minuto, o un
al trovare, ad esempio, tra le voci elencate,
articolo ogni decimo di secondo. Il pack oltre
la presenza di elementi “naturali”, che nella
ad essere uno strumento di comunicazione, e
mente del consumatore diviene indicatore di
quindi definito grazie all’analisi, agli obiettivi
una visione bio dell’azienda, influenzandone
al target, è parte essenziale del prodotto
di
in
stesso, fa parte della sua progettazione fin dal
propongono
principio. Ed infine deve assolvere ad alcune
conseguenza
categorie
l’acquisto.
merceologiche
Insomma,
che
prodotti sempre più simili, a fare la differenza
fondamentali funzioni:
nella fase di vendita potrebbe essere proprio il packaging.
• Protezione fisica • Informazione • Marketing in qualità
di venditore passivo.
Il pack, in casa, ricorda costantemente il brand ai consumatori
Sì, la forma è tutto. Oscar Wilde
• Comodità e praticità • Sicurezza E per chiudere con Oscar Wilde “Sì, la forma è tutto. È il segreto della vita.” E, magari, anche uno dei principali segreti della buona riuscita di una strategia di marketing. (E.B.)
DALLA GERARCHIA ALLO SCAFFALE … CON UN PACK Dal prodotto al brand, come Scottex, e scusate se è poco. Stesso brand, diverso payoff? Corre l’obbligo di fare un distinguo. Muha era un prodotto, un profumambiente “unico per ovunque”, ora è un brand per il quale sono state pensate linee, gamme e prodotti. L’evoluzione del profumambiente. Difficile pertanto creare un’identità visiva senza tener conto di un mondo e di un mood acquisito e definito. E noi, scusate ancora se è poco, ci siamo riusciti. Ma abbiamo dovuto mettere ordine ed applicare i criteri di marketing. Dall’analisi, al target, agli obiettivi. Con una complicazione, non snaturare quanto il prodotto/brand aveva già acquisito in termini di accoglienza da parte del mercato di riferimento. Ne è nato un brand che ha al suo interno linee coerenti tra loro con family feeling evidente ma distinte per le loro peculiarità. E prodotti belli dentro e belli fuori con un pack che ne rispecchia e ne esalta il posizionamento. Un caso di successo, anche grazie a noi. (E.B.)
Per il Gruppo Motta, titolare del brand Muha, Timmagine ha realizzato packaging, naming di linea e di prodotto, descrizione dei prodotti e organizzazione in linee e gamme, espositori da banco, flyer e cataloghi, materiale per la fiera.
Facebook cambia, ma la sua influenza verso i suoi “abitanti” no.
Si
è
molto
discusso
nel
mondo
della
social media, il monopolio delle grandi
comunicazione e marketing di come l’utilizzo
istituzioni nel diffondere informazioni è stato
dei social abbia aiutato Obama nel 2008 a
definitivamente spezzato: «grazie a Facebook,
vincere le elezioni portando al seggio gente
Reddit, Twitter e WhatsApp chiunque può
che mai aveva votato. E nel 2012 convincendo
diventare un editore».
gli indecisi. Si è analizzato come il primo presidente nero nella storia americana si sia
La verità è che solo adesso capiamo la portata
promosso (non interessa il pensiero politico,
pratica di questo fenomeno. A partire dalla
ma come i social possono promuovere un
“bolla informativa” che non è causata, come
prodotto, un servizio, un’idea) grazie ai
troppi pensano, dalla volontà della gente
“condividi”. Di come dunque si sia fatto social
di circondarsi da chi la pensa come lui, ma
marketing. Ma mi sembra si sia riflettuto
proprio da Facebook che mostra ciò che lui
troppo poco su come quegli stessi social
crede (e sappiate spesso ci azzecca) sia ciò che
(e Facebook in primis) abbiano favorito la
ci piace così da incentivare i click.
vittoria di Donald Trump nelle recenti elezioni
Questo è un passaggio fondamentale: i social
statunitensi.
non sono onlus, sono società e come tali a scopo di lucro e il loro guadagno è dato dai
Studiare e (se si riesce) comprendere come
click, per questo cercano di conoscerci e
le piattaforme online e la realtà offline si
ci propongono pubblicità (anche la politica
intreccino tra loro è qualcosa di necessario
diventa pubblicità) che hanno possibilità di
per il marketing e la realizzazione di strategie
venire selezionate. Così all’interno delle nostre
di comunicazione.
pagine social avremo persone e informazioni allineate al nostro pensiero, ai nostri gusti.
Per questo trovo utile riflettere sul ruolo
Si tratta di una tendenza naturale che online
dei social nella vittoria del
diventa preponderante perché legata alla
candidato
sopravvivenza finanziaria di internet.
repubblicano,
personalmente le riflessioni
Chi ha idee strampalate e di minoranza nel
m igl ior i
t rovate
resto della società, online crede di essere
sull’Economist molto prima
maggioranza (i sistemi che governano le
del risultato che ha decretato
piattaforme social, lo ribadiamo, propongono
le
ho
la sconfitta di Hilary Clinton.
volti, prodotti, idee a te affini).
Nell’articolo si sottolinea come la società
Queste persone - perché l’unione fa la forza -
che stiamo vivendo sia “post fattuale” ovvero
rinforzano i propri pregiudizi, escludendo dalla
quello che sembra, quello che ci piace se
loro sfera le informazioni contrarie. Sentendosi
verosimile, conta più dei fatti.
maggioranza, potranno intraprendere azioni collettive.
Secondo l’Economist, con la creazione dei
I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.
Politicamente
si
possono
trarre
due
conclusioni, la prima benevola: “ verità o falsità palese sono ininfluenti in termini di successo politico”, la seconda, per me più realistica, “a spararle davvero grosse si vince”.
Il problema delle notizie false su Facebook* esiste da ben prima della candidatura di Donald Trump, ma è diventato ancora più
George Orwell
significativo e rilevante negli ultimi mesi con la proliferazione di siti che hanno pubblicato
Idee un tempo completamente marginali,
bufale di ogni tipo, quasi sempre contro
come le scie chimiche o la relazione tra vaccini
Clinton.
e autismo (chi di voi non si è imbattuto almeno
Per capire la portata sappiate che la notizia
una volta in un “svegliA! conTRO KASTA
che Papa Francesco avesse invitato i cattolici
condiVIDI!!”) iniziano ad avere rilevanza,
a
come una innocua palla di neve che a forza di
americano ha ricevuto in
rotolare diventa valanga.
due giorni oltre 100.000
Oggi le bufale non solo fanno opinione, ma
(centomila!) condivisioni.
influenzano altre persone con conseguenze
Secondo il Guardian la
difficili
quantità di “false notizie e
da
prevedere.
Soprattutto
per
i
votare
il
tycoon
disinformazione ha interessato le elezioni del
sondaggi.
2016 su una scala senza precedenti” a tal punto Bene ma questo perché ha aiutato Trump? Il
da sostenere che: “Invece di mettere in contatto
neo eletto uomo più potente d’America ha 12
le persone – l’obiettivo spesso enfatizzato da
milioni di follower su Twitter: un numero che
Facebook – l’aspra polarizzazione sul social
lo rende una potenza editoriale più importante
network negli ultimi 18 mesi suggerisce che
della gran parte dei media tradizionali. E come
Facebook stia avendo un ruolo nel dividere il
numerosi articoli e inchieste dimostrano mai
mondo”.
ha fatto della verità una sua bandiera. dichiarazioni
Le critiche sono contro il cuore economico
palesemente false (ma che hanno avuto
di Facebook la pagina personale, dove sono
diffusione come se fossero vere):
mostrati i post dei propri amici e le pubblicità
“la disoccupazione negli Usa è al 49 per cento!“
delle aziende, con i link che hanno condiviso
(in realtà è al 5 per cento).
o commentato, insieme agli articoli segnalati
Prendo
Oppure:
alcuni
esempi
“risparmierò
di
300
miliardi
sulle
dalle Pagine dei siti d’informazione.
prescrizioni di Medicare“ (in realtà l’intera
Non sono mostrati in ordine cronologico come
spesa ammonta a 78 miliardi).
avviene su Twitter, ma con una gerarchia
stabilita da un algoritmo che cerca di privilegiare cosa ci piace. Questo meccanismo, come detto, è il guadagno di Mark Zuckerberg, essere adulati (anche se da un algoritmo) aumenta la propria permanenza sulla pagina e i click (fenomeni correlati ovviamente).
Come riportato da BuzzFeed il 38 per cento dei post pubblicati da tre delle più grandi pagine conservatrici su Facebook e vicine al Partito Repubblicano
contengono
“notizie
false
o ingannevoli”, a fronte del 19 per cento riscontrato nelle tre principali pagine vicine al Partito Democratico. Una notizia falsa ha così la possibilità di diffondersi molto rapidamente, tra “Mi piace” e condivisioni, e di raggiungere centinaia di migliaia e in molti casi milioni di persone. La triste realtà è che le bufale su Facebook sono circolate e diffuse anche grazie a Trump, che le ha utilizzate spesso persino
PS
nei suoi comizi e quindi
Da studioso di marketing e comunicazione posso
dando loro una sorta di
dare un consiglio, visto che la politica post-fattuale
ufficialità.
sembra essere destinata a rimanere con noi ancora per lungo tempo, prima di un voto state offline.
Politifact,
un
noto
e
autorevole sito di fact-
Riuscirete a trovare persone che la pensano diversamente da voi e a confrontarvi.
checking ha calcolato un 70% di affermazioni false da parte di Donald Trump, balle che erano
PPS
già dei bestseller su Facebook.
Se i social determinano il successo da 12
Affermazioni che sui social lo hanno premiato,
anni a questa parte dell’uomo più potente del
spostando il voto e facendolo diventare il nuovo
mondo, figuratevi cosa possono fare per la
presidente degli Stati Uniti d’America. In barba
vostra azienda. (L.P.)
ai sondaggi.
*in revisione bozze è uscita la notizia che i God bless America - E noi tutti.
social, compreso Facebook, vogliono bannare i siti e post palesemente falsi censurandoli. Non credo sia possibile, spero di sbagliarmi.
LA MATEMATICA ILLUSIONE DELL’APPARENZA
La realtà sotto cornice quadrata.
Le masse vogliono apparire anticonformiste: ciò significa che l’anticonformismo deve essere prodotto per le masse. Andy Warhol
è quello che credi. La tua personalità si riduce ai minimi termini. Se ne impossessa Instagram. Apparenza e autocelebrazione, bisogno irrefrenabile di consenso. Che si trasforma in una guerra a chi arriva più in alto, a chi ottiene più seguito, in un’eterna competizione.
In
questo
spaccato
di
società c’è spazio per tutti, ma vince solo chi è organizzato, chi è preparato a fare
Comunicazione all’ennesima potenza e vita
l’indispensabile. Non per forza il migliore
vissuta in una frazione di secondo, il tempo
in assoluto, ma il più bravo a mostrare la
di uno scatto. Nessun segno di perfezione
propria immagine e a prendersene cura
duratura, eterna. Questa la formula per
quotidianamente. Instagram è democratico,
comprendere
Instagram,
ma per pochi. La ricerca sfrenata al like
l’apparente salvezza di molti brand, alla
compulsivo porta gli Igers (gli utenti di
disperata ricerca di spazio e audience per
Instagram) a postare foto che piacciano
far tornare i conti agli occhi del reparto
al maggior numero di utenti, ricercando
marketing.
sempre di colpire l’attenzione con quelle
Portare a casa risultati, risultati nuovi,
che credono essere novità, mentre sono solo
entusiasmanti per certi versi. Ma troppo
angolazioni diverse di uno stesso obiettivo.
spesso composti da soli numeri, da cifre
È Anticonformismo Conformista.
di visibilità. Nell’effimero mondo dei social
Cura
network, Instagram negli ultimi anni è stato
attenzione al contenuto. La sostanza non
(e continua ad esserlo) espressione di una
esiste. Solo aspetto e apparenza.
il
fenomeno
grande illusione collettiva: l’influenza alla portata di tutti. Sapere cosa esiste realmente dietro la costruzione di un personaggio, o di un profilo Instagram, vi farà ricredere. Da un lato la semplicità di utilizzo. Come imparare i numeri alle scuole elementari, un paio di click e mostri al mondo la tua prima foto. Veramente banale, per tutti. Poi un filtro per mascherare, un hashtag per etichettare. Arrivano i primi like, qualche commento. E non puoi più farne a meno. Ogni giorno una foto, per esprimere chi sei, o almeno
maniacale
dei
dettagli,
nessuna
Instagram Vs Reality Svelarne i retroscena fa quantomeno apprezzare gli sforzi compiuti da chi lavora per ottenere un fugace like. E quante immagini fotocopia, fatte di simmetrie perfette, per illuderci che in quel piccolo mondo quadrato la nostra vita lo sia altrettanto. La perdita di identità ne è la
diretta
conseguenza,
senza
scomodare
scenari apocalittici in stile Black Mirror, serie tv distopica di Netflix (anche se qualcuno già la definisce specchio della realtà e non fantascienza. Consigliata a chi vive di social e iperconnettività).
Il mercato degli Influencer Ma c’è una matrice positiva in tutto questo. Sono i numeri di chi ce l’ha fatta. Influencer di alto livello, che grazie agli sforzi per cercare un proprio stile, riescono a guadagnare cifre a volte inimmaginabili.
Combattere il cambio di algoritmo Non potendo oggi diventare tutti come questi super
influencer
(data
anche
la
recente
modifica dell’algoritmo di Instagram – sempre matematica! – che ne limita la diffusione dei contenuti, uniformandolo di fatto a Facebook) è necessario trovare il modo giusto per inserirsi in questo complesso contesto. Oggi bisogna dare molto più valore alla strategia e al messaggio. La singola idea naufraga, e trascina con sé tutto il progetto di comunicazione social. Un esempio significativo lo fornisce una campagna francese nata con l’intento di sensibilizzare i giovani sul pericolo dell’uso dell’alcol, che non solo non è stata recepita, anzi ha portato gli utenti ad ergere la protagonista a esempio da seguire (obiettivo non raggiunto, per usare un eufemismo). Mettiamo un freno alla ricerca dell’anticonformismo per il consenso di massa. Ripartiamo da un anticonformismo strategico. In cui esista uno scenario calcolato, un orizzonte limpido e luminoso. Come fosse una foto. Da postare su Instagram, naturalmente. (F.R.)
KEEP CALM COMPLICARE È FACILE, SEMPLIFICARE È DIFFICILE. Una delle tante rivoluzioni del web è sicuramente legata al budget necessario per mandare on air una campagna, il detto “in creatività risparmiare è sprecare” mostra le corde.
La sfida era aumentare una base fan - e questo con i cambi di algoritmo della piattaforma
Di tutte le cose, la semplicità è la più difficile da copiare. Richard Steele
di Zuckemberg (vedi magazine Numero 2 pagina 93) è possibile solo pagando - con un investimento minimo. Il risultato ha sorpreso anche noi con un ROI che non si vedeva sui social da tempo immemore.
Passata la gioia del risultato è stato naturale chiedersi il perché del successo e che lezione potevamo trarre per i lavori futuri. La campagna, multisoggetto, la vedete qui, e dall’analisi che è seguita abbiamo tratto 3 leggi
Vero per i media tradizionali, dove si è obbligati
(che sempre oramai cerchiamo di seguire) per
a una buona penetrazione per avere visibilità,
rendere una Ads PPC efficace.
diventa invece test sensato capace di portare
Certo, enunciarle è più facile che rispettarle.
risultati nell’online. Questa consapevolezza ha portato a una campagna istituzionale per Kammi che se per investimento e esecuzione era anomala, qualcosa sulla comunicazione e sul mezzo Facebook ci ha detto e insegnato.
Profilare, profilare e ancora profilare. Facebook,
per
questo,
è
uno
strumento
potentissimo, ma non limitatevi a creare
questa campagna il Keep Calm non aveva ancora invaso le nostre bacheche, ma già correva nell’aria redendolo comprensibile. E soprattutto “condivisibile”.
la sua headline. Create tanti annunci quante sono
Se qualcosa è semplice non si incepperà.
le vostre nicchie e continuate, split test dopo split
Alla fine è così, se riesci a essere semplice, ben
test, a migliorarli.
diverso da banale o peggio scontato, il risultato
segmenti di mercato. “Nutriteli” in modo diverso. Ogni sotto insieme ha la sua immagine preferita,
Il timing è vitale. Su Facebook di più. Il gioco era semplice eppure siamo convinti a posteriori che cogliere l’attimo giusto non sia così facile. Sul web tutto è dannatamente più veloce, più usa e getta, e bastano davvero 10 giorni per cambiare i destini di un investimento. Come una rovesciata, un attimo prima e il gesto è “ridicolo”, un attimo dopo e diventa “goffo”. Quando uscì
non potrà essere negativo. Mai.
Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. (Bruno Munari) (L.P.)
LA PROVA DEL 9 Per Ergo abbiamo condotto una campagna istituzionale e strategica (ne abbiamo parlato nel magazine scorso a pagina 67). In questo solido contesto un post ha avuto un numero di like e condivisioni nettamente al di sopra della media.
Anche qui timing, a ridosso della discussione della legge Cirinnà per le unioni omosessuali, semplicità e creatività sono stati, senza subbio, gli ingredienti vincenti. Semplice, no? No.
CREATIVITÀ, TEMPISMO, RILEVANZA DELL’EVENTO. Se non è Instant Marketing questo… Carpe diem Nell’Instant Marketing vale l’articolo quinto: “chi prima arriva ha vinto”. Ma, anche se qualcuno sostiene che l’immediatezza è tutto, noi sosteniamo che l’immediatezza non basta. Bisogna conoscere il brand perché l’accostamento all’evento deve essere pertinente ai suoi valori e occorre creatività perché l’accostamento non sia banale o, peggio, pretestuoso. Semplice no? No.
credit: Roberto Ricca
Un settore di nicchia, infinite applicazioni, un mercato internazionale.
Questa la realtà di SICCET, un’azienda familiare e dinamica, innovativa e customer oriented, che produce cavi speciali.
Un settore così particolare che senza l’aiuto del cliente non avremmo potuto fare niente perché non avremmo capito niente. E a noi piace entrare nelle realtà aziendali perché siamo convinti che solo così si possa fare un buon lavoro. Soprattutto nel caso in cui il cliente ci affidi per intero
SICCET ATTENTI AI CAVI!
la sua immagine. Occorre innanzitutto
rispetto
e
sensibilità per preservare i valori di un’azienda che da circa quarant’anni si fa onore e cresce sul mercato. E
occorre
comprendere
COSA fa, a volte entrando nel dettaglio.
È
solo
capendo
cosa
significa MFA®/PVC, MFA®/Silicone, XLPE/PUR che si
La curiosità è tanto imparentata all’attenzione, quanto l’attenzione lo è alla memoria. Arcivescovo Richard Whately
può fare un catalogo, per giunta interattivo. Con ordine: per Siccet abbiamo “toccato” il logo, patrimonio aziendale per antonomasia. Per questo il restyling è stato rispettoso seppur deciso, abbiamo trovato un pittogramma rappresentativo ed iconizzabile ed un payoff, distintivo e dal respiro internazionale. E poi via con il sito web, ovviamente responsive, ovviamente informativo ed istituzionale insieme, ovviamente in 4 lingue, ovviamente supportato da attività SEO (Search Engine Optimization).
Poteva mancare un video istituzionale?
Un intervento totale, grazie alla collaborazione
No certo, soprattutto se si pensa al valore
del cliente. Solo così, collaborando nel rispetto
emozionale che un video porta con sé e
di tabelle di marcia condivise si ottiene
alla sua funzione, importantissima, di far
un buon risultato in tempi ragionevoli. Ed
conoscere l’azienda al mondo (se Maometto
un’immagine nuova che rispecchia una storia
non va alla montagna…). Al video istituzionale
consolidata. (E.B.)
ha fatto da complemento un video in 3D sul prodotto. Spesso i clienti non capiscono l’importanza di un servizio fotografico per valorizzare azienda e prodotto, ma non nel caso di Siccet (avevamo anticipato che il cliente è collaborativo!). È stato quindi sviluppato un company profile equilibrato, con il giusto peso a descrizione testuale e fotografica. Il catalogo di prodotto non era certo semplice, ma è stato risolto con modellazione in 3D e renderizzazione dei cavi. E alla versione stampata si affianca la versione digitale interattiva.
Per Siccet Timmagine ha rifatto e attualizzato tutti gli strumenti di comunicazione a partire dalle fondamenta: Logo e payoff. Abbiamo poi realizzato Web Site, Company Profile e Catalogo prodotti cartaceo e digitale, video istituzionale e video di prodotto con la tecnologia 3D WOWvx. Messi a punto gli strumenti gestiamo la parte promozionale (SEO e SEM). Ăˆ stato inoltre effettuato un corso ad hoc per l’azienda per la gestione dei Social.
SICCET www.siccet.com
I DATI AZIENDALI VANNO PROTETTI ANCHE DAI DIPENDENTI. E CHI LO SAPEVA? Forse voi sì.
Mi fido di tutti. Non mi fido del diavolo dentro di loro. Troy Kennedy-Martin
E fino a pochi mesi fa lo era anche a noi, lo ammettiamo. Ma la sfida è stata entusiasmante: entrare in questo mondo un po’ da “nerd” e trovare il modo, il linguaggio più giusto per renderlo fruibile a tutti. Non solo a differenti mercati (europeo ed americano, con le loro specificità), ma anche a diversi interlocutori. BooleBox è un prodotto per cui decision maker (manager d’azienda) e influencer (responsabile IT) hanno un ruolo paritario nella scelta. E il
Eppure secondo una recente ricerca il 92%
nostro compito è stato quello di valorizzarne
dei lavoratori archivia dati aziendali sensibili
i benefit con un linguaggio a doppio livello di
su smartphone e tablet personali. Senza
lettura.
protezione. E il restante 8%? É certo di avere
Il primo step di questo lungo lavoro è online
i propri dati davvero al sicuro? Se almeno un
da alcuni mesi: un nuovo sito internet, ricco di
piccolo dubbio ve lo abbiamo insinuato e il
informazioni e approfondimenti, e una guida
desiderio di trovare una soluzione affidabile è
in linea sull’utilizzo del sistema, semplice
nato in voi allora un primo risultato lo abbiamo
ed intuitiva per l’utente. Il secondo è invece
ottenuto. Perché la strategia di comunicazione
tutt’ora in corso. Blog, social, newsletter:
e marketing che stiamo sviluppando con Boole
trovare e creare contenuti che possano
Server - provider di soluzioni per la protezione
intercettare i dubbi del target, mentre naviga
datacentrica della proprietà intellettuale –
su Facebook o fa una ricerca in Google, è la
è proprio questa. Fare cultura. Informare.
nostra priorità per i prossimi mesi. Dunque
Creare contenuti che possano sensibilizzare il
attenzione: nel nostro mirino ci siete proprio
target europeo e contemporaneamente quello
voi. (S.S.)
americano, da sempre al centro dell’attività commerciale dell’azienda.
Oggetto del nostro lavoro è BooleBox: il sistema di archiviazione e condivisione dati più completo, innovativo ed affidabile che oggi abbiamo sul mercato. Un prodotto 100% italiano che già usano importanti realtà come Acqua di Parma, Banca Popolare di Milano, RAI e La Feltrinelli. Ma che ancora molti faticano a comprendere. La materia è senza dubbio complessa: cifratura militare dei dati è un concetto “astratto” ai più.
Per Boole Server Timmagine ha sviluppato il nuovo sito internet dedicato a BooleBox, 4 minisiti dedicati ai prodotti complementari (Outlook, Gmail, SharePoint e File Encryptor) e la guida in linea per l’assistenza nell’utilizzo del
software.
Dalla
messa
online
dei
nuovi strumenti - tutti ottimizzati per il posizionamento nei motori di ricerca - ha altresì dato il via ad un’attività di content marketing che interessa il sito, i social network e le newsletter.
BOOLEBOX www.boolebox.com
L’UFFICIO STAMPA È OUTBOUND?
Potremmo partire da qui per dichiarare esattamente il contrario.
È sorprendente come il numero delle notizie che accadono nel mondo ogni giorno siano bastanti a riempire esattamente il giornale.
singolo prodotto/cliente. Cos’è poi il content se non diffondere contenuti interessanti per un target profilato attraverso i diversi touchpoints? È esattamente quello che fa l’Ufficio Stampa quando stende i comunicati stampa. Anche in questo caso più d’uno, a seconda della press list. E poi gli invii, mirati si capisce, a liste profilate, potenzialmente interessate al contenuto e disposte a convertire il contatto in azione (magari richiedere approfondimenti). E poi
Jerry Seinfeld
ancora, il recall. Quello che nell’inbound marketing viene definito Follow up (al punto Secondo la tradizionale suddivisione dei media
3, articolo pag. 43). L’incubo reale degli uffici
e dei canali, l’ufficio stampa viene “ormai”
stampa. Scusi è fuori scrivania, scusi è fuori
definito
come
appartenente
all’outbound
sede, scusi è in riunione di redazione… Ma se
marketing
tradizionale.
è stato profilato bene, il giornalista cui è stato
Quel Marketing, per intenderci, che viene
inviato il comunicato, quando avrete la fortuna
visualizzato come un semaforo rosso. Cioè che
di trovarlo alla sua scrivania, sarà interessato,
compie azioni rivolte ad attrarre l’attenzione
vi ascolterà e vi farà domande. Probabilmente
del suo target e “farlo fermare”.
vi pubblicherà anche un pezzo.
marketing
Se
o
funzionasse
davvero
così
potremmo
completare la citazione iniziale come segue:
Il raggiungimento finale dell’obiettivo infatti è la pubblicazione. Ma questa dipende anche dalla bontà del contenuto, dalla qualità della
È sorprendente come il numero delle notizie
notizia. Non solo dalle press list, dalle modalità
che accadono nel mondo ogni giorno siano
d’invio e dalla strategia di diffusione della
bastanti a riempire esattamente il giornale.
notizia, oltre che dalla fortuna nel recall.
Tutte, fuorchè le nostre.
Inbound e outbound non sono una meglio dell’altra. È vero, l’ufficio stampa rientra
Invece per fortuna anche le nostre notizie,
nell’outbound e l’outbound ha la sua importante
quelle di un ufficio stampa, il contenuto
funzione di brand building, brand awareness
redazionale insomma, qualche volta entrano
etc…
nel novero di quelle che sono bastanti a
Però, alla fine, se effettuati con criterio,
riempire il giornale. Infatti un buon ufficio
l’inbound e l’outbound differiscono così tanto?
stampa
(E.B.)
effettua
innanzitutto
un’attenta
analisi del target arrivando a delineare il buyer personas. O meglio I buyer personas. Insomma stila le press list, di norma più d’una per un
DALLA COMUNICAZIONE DI PRODOTTO ALLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Il giornalismo consiste principalmente nel dire ‘Lord Jones è morto’ a persone che non hanno mai saputo che Lord Jones fosse vivo. GK Chesterton
Passando attraverso l’Ufficio Stampa.
La differenza tra giornalismo e ufficio stampa sta
Riviste sportive, estetiche, femminili generaliste.
qui, nel cercare di far arrivare le informazioni al
Un panorama ampio e non facile da “bucare”.
target. L’ufficio stampa è marketing!
Ma dalla nostra c’era anche l’eccezionalità del prodotto.
Per
Gafitex,
distretto
Siamo felici di dire che abbiamo avuto le nostre
abbiamo
soddisfazioni. E anche il cliente visto che stiamo
realizzato molti strumenti. Il Focus ora è
proseguendo in una strategia di comunicazione
sull’Ufficio Stampa che abbiamo curato sia per il
integrata che passa attraverso i social per toccare
canale on che offline. SPIKECELL è un marchio
il video, il sito e-commerce ed il più classico DTP.
industriale
azienda dell’alto
storica
del
Mantovano,
Gafitex, un presidio medico riconosciuto in Italia e coperto da brevetto. Il benefit è medico ed estetico insieme, la riduzione dell’edema e della cellulite.
Dovevamo scegliere con precisione chi mirare e, insieme al cliente, vista la stagionalità e la strategia commerciale in essere, si è deciso di puntare su un target media rivolto al consumo, ma articolato.
Con Gafitex Timmagine ha un rapporto di consulenza in comunicazione ed ha realizzato siti web ed ecommerce, video, social media, SEM e SEO.
GAFITEX www.spikenergy.com
Per Assoflorolombardia abbiamo curato la
FORUM
IL VALORE DEL VERDE
comunicazione e l’Ufficio Stampa per il Forum
Etica, Salute, Economia
uno scambio di visioni ed un dibattito autorevole su temi sviluppati dal confronto tra professioni ed istituzioni
che si è tenuto a Palazzo Lombardia, a Milano, dal Titolo IL VALORE DEL VERDE. Il compito
lunedì 24 Ottobre 2016 - 10.00/13.00 Milano - Palazzo Lombardia - Sala 39° piano
principale del Forum era la sensibilizzazione
Moderatore: Dott. EMANUELE BOMPAN Giornalista e geografo collaboratore de La Stampa e di BioEcoGeo
nei confronti di un tema “caldo” come la qualità della vita che passa anche attraverso
Le associate
l’approvazione degli emendamenti che vanno ad integrare, sulla Legge di Bilancio, l’Art. 16 bis Con il contributo di:
comma 1 del testo unico delle imposte sui redditi
Con la partnership di:
in materia di detraibilità fiscale in ambito di ristrutturazioni edili. L’impatto degli emendamenti a favore della
Programma:
defiscalizzazione del verde ha ricadute sulla
Accredito aperto a partire dalle ore 9.10 Welcome coffee e a seguire apertura lavori Ore 10.00 – 10.30 Apertura lavori Ore 10.00 saluti Assessore Regionale Agricoltura GIANNI FAVA Ore 10.10 saluti Presidente Regionale ANACI CLAUDIO BIANCHINI Ore 10.20 saluti Presidente Assofloro Lombardia NADA FORBICI
salute pubblica, sull’economia, sul turismo, sulla qualità della vita, sulla qualità del patrimonio immobiliare. La definizione delle press list è
Gli ospiti interverranno in una vivace alternanza tra pareri professionali e punti di vista istituzionali in uno scambio di visioni e un dibattito autorevole, incentrato sul
stato un lavoro minuzioso, così come il taglio
TEMA DELLE MISURE DEGLI INCENTIVI PER LA DETRAIBILITÀ FISCALE PER LE OPERE A VERDE
Ore 13.00 Aperitivo
da dare ai comunicati stampa. Le logiche della politica poi vivono di vita propria!
RELATORI
Al Forum erano presenti Senatori, Onorevoli, Presidenti di Associazioni Sindacali. Un
OSPITI ISTITUZIONALI
Dott.ssa Rita Baraldi
Ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di biometeorologia di Bologna
Prof. Mauro Milillo
LUISS Guido Carli – Scienza delle finanze
Prof. Pier Mannuccio Mannucci
Professore Emerito dell’Università Statale di Milano e direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore di Milano
Prof. Ing. Maurizio Tira
Professore Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Università degli Studi di Brescia, Presidente del Centro Nazionale di Studi Urbanistici
Sen. Gianluca Susta
Commissione Finanze Senato
On. Maurizio Bernardo
Presidente Commissione Finanze Camera Dei Deputati
parterre da accontentare anche in termini di equilibri. Quel che ne è uscito, letteralmente parlando, ci ha soddisfatti. (E.B.)
Assessore Gianni Fava
Assessore Agricoltura Regione Lombardia
Ettore Prandini
Vice Presidente Nazionale Coldiretti
Francesco Mati
Presidente FNP Confagricoltura
Presidenti di Associazioni portatori di interessi
Main sponsor:
Con il patrocinio di:
Sponsor:
Per
Assofloro
Timmagine
ha
avuto
un
incarico “one spot” legato all’evento principale dell’Associazione nel corso dell’anno: Il Forum “Il Valore del Verde”. L’incarico comprendeva l’attività di ufficio stampa e la realizzazione del materiale informativo a supporto dell’evento (DEM ed invio newsletter, roll up, locandine e video di apertura del Forum)
ASSOFLORO LOMBARDIA
assofloro_locandina70x140_20-10-2016-v1-lm.indd 1
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RAVELLI PROFUMERIE 8 punti vendita tradizionali. Sempre più social sempre più in rete. 3 socie per un’impresa tutta femminile che,
Se volessimo trovare una costante nella
partita con un negozio, conta oggi 8 punti
strategia di comunicazione di Ravelli è
vendita in Brescia e Provincia. Una realtà
proprio questa: azioni semplici, costanti, ben
aziendale consolidata con un trascorso di
gestite e ben curate. Fotografie accattivanti
advertising tradizionale. Molto corretto e
sempre nuove, freschezza nei consigli e
sufficiente, fino a quando le titolari, con
novità nelle tendenze. Un piano editoriale
lungimiranza,
da
di pubblicazione dei post ed una relazione
internet non si poteva proprio più stare fuori.
costante tra sito e social. Niente di più
È nata così la collaborazione con Timmagine.
semplice… niente di più difficile.
Insieme
si
hanno
è
compreso
studiato
un
che
layout
che
rispondesse alle esigenze del web rispettando l’immagine dei punti vendita che sono rimasti protagonisti. Niente di trascendentale: un bel sito, costantemente aggiornato sulle tendenze beauty e sulle promozioni dei punti vendita. Una pagina Facebook che è davvero un miniblog, ricca di consigli beauty e in dialogo costante con la propria community, cresciuta anno dopo anno senza azioni “pirata” di acquisto click. Con semplicità e naturalezza, con una pianificazione attenta e mirata di Facebook Ads.
REHAU
Nelle idrotermosanitarie insieme a Timmagine. Non solo sistemi per finestre. Da quest’anno
Requisiti indispensabili: rispetto della visual
collaboriamo
identity Rehau, facilità di aggiornamento nel
con
Rehau
-
leader
nella
produzione di soluzioni in PVC - anche per la
tempo e grande resistenza.
promozione dell’offerta destinata al mercato
In partnership con un produttore di soluzioni
idrotermosanitario. Per presentare la propria
espositive, abbiamo così progettato, realizzato
gamma di sistemi e veicolare le campagne
e consegnato alla rete di distributori Rehau un
di comunicazione in corso, la direzione
nuovo espositore che rappresenta il brand nei
marketing di Rehau ha affidato al nostro reparto
più importanti punti di contatto con idraulici
creativo lo studio di una soluzione espositiva
ed installatori. Cercatelo anche voi nei migliori
per gli showroom idrotermosanitari in Italia.
showroom.
HERE WE ARE
ROBERTO FALDA
LUCIANO FUSATO
ELIA ZENONE
LEONARDO PELO
GIUSEPPE SECCAMANI
ROBERTO SARTORELLI
NICOLA MORELLO
STEFANIA VEZZOLA
ORIETTA PAVONI
STEFANIA LUSCIA
PAOLA ZORZI
MARIO ZANOTTI
WILMA BIASETTI
EVA BORGINI
FRANCESCO GLAVINA
FRANCESCA BARONIO
ANDREA MANESSI
STEFANIA SCANDELLA
ANDREA BOTTOGLIA
ALESSANDRO PACE
LUCA MIELE
DAVIDE PALOSCHI
LUISA MASSETTI
NICOLA LONGO
LUCA MONACO
SARA MORENI
FRANCESCA PASQUARIELLO
MIRKO PINTO
MATIAS RECONDO
SONIA BETTINI
DEBORA BODEI
FRANCESCO RICCARDI
GIULIA TORRE
AMICA CHIPS APINDUSTRIA BRESCIA ARTSANA (CHICCO) ASSOFLORO LOMBARDIA AUTOMAZIONI INDUSTRIALI CAPITANIO AM TRUST EUROPE BRIDGESTONE PARTNER CERAMICHE DORDINI CEDRAL TASSONI CHERUBINI CONSORZIO LAGO DI GARDA LOMBARDIA CORBAT DOSS VISUAL SOLUTION ENOLGAS BONOMI ERGO ITALIA FIRST STOP (BRIDGESTONE ITALIA) FOMA FOSTER GHIAL GRANDI AGENZIE GREATWALL - EURASIA MOTOR COMPANY GREENTIRE HIPAC
HOLDING TERRA MORETTI HOLDING UMBERTO GNUTTI INDUSTRIE SALERI ITALO KAMMI LINDBERGH MACRI ITALIA MAST MAXI DOLPHIN METRA MIDI NEXUS by CHIMAR OMERO COLLANT PANASONIC ITALIA PASTIFICIO GAETARELLI PINTINOX REHAU RIB R.M.B. SIDER MARIOTTI TOVO GOMMA TRISMOKA VETRERIA VALENTINI
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T.Immagine srl Sede Legale e Operativa Via Giulio Natta, 10 25087 - Salò (Bs) telefono +39 0365.1871300 Milano Viale di Porta Vercellina, 7/9 20123 - Milano telefono +39 02.97191000
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