SlowBook Sicilia Ed. 2017 B.

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EDITORIALE | EDITORIAL|| SLOWBOOK

La Sicilia della Cultura celebra i 150 anni di Luigi Pirandello The Sicily’s culture celebrates 150 years of Luigi Pirandello

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l 2017 è un anno importante non solo per la Sicilia, ma per la cultura mondiale: l’anniversario dei 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello. E anche noi vogliamo ricordare uno dei più grandi geni dell’Italia, che ha donato prestigio alla Sicilia ed ai siciliani nel mondo intero. Abbiamo dedicato, in suo onore, una serie di articoli con protagonisti i personaggi più importanti della cultura siciliana. Agrigento, Palermo, Salonicco, Philadelphia, Roma, Johannesburg, Zurigo, Vienna, New York; sono solo alcune delle città in cui, nel corso del 2017, si celebrerà la nascita di Luigi Pirandello. Basta questo per comprendere l’importanza dell’attività letteraria di Pirandello a livello mondiale. L’attualità dell’opera pirandelliana è indiscutibile. Il miracolo di Pirandello, che si rinnova ogni volta che si legge un suo scritto, è come sia riuscito, più di un secolo fa, a individuare un nucleo così moderno di temi. Pirandello è tutto questo e molto altro. Nella sua opera si trovano anche i segni di quella capacità intrinseca di includere la diversità. A questo intelletto geniale, oggi il mondo rende omaggio.

Forse, in Italia, meriterebbe di più; la scuola italiana lo fa incontrare in fretta e confusamente; per non parlare della televisione, impegnata in altro. Non resta che leggerlo e rileggerlo direttamente, senza mediazioni e senza interpreti.

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017 is an importante year not only for the the Sicily but for the worldwide culture: the birthday of 150 years of the birth of Pirandello. We too want to remember one of the genious of the last 150 years that why we write articles about famous artists and writers of the Sicilian Culture. Agrigente, Palerme, Salonic, Phyladelphia, Rome, Johannesbourg, Zurich, Vienne and New York are some of cities where during 2017, we will celebrate the birth of Luigi Pirandello. This is enough to understand the importance of Pirandello’s literary on the global level.The newness of the Pirandello’s play is incontrovertible.The miracle of Pirandello that is renewed every time you read his novels, is like he succeed to find modern core themes. Pirandello is all this and much more. In his work they are signs that incorporates the diversity. At this brilliant intellect, the whole world give homage. Perhaps, in Italy, he can merit more consideration.The Italian schools studie him quickly and confusedly and the television is engaged with others news.The best way to ricognize his talent is to read him again, without arbitrations and exponents.

PIERO ROTOLO

TIZIANO TOFFOLO

direttore responsabile SlowBook Sicilia www.bellebuonearti.it

direttore editoriale SlowBook Sicilia www.bellebuonearti.it

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AGRIGENTO

LUOGHI DEGLI SCRITTORI DI SICILIA | THE PLACES OF SICILY WRITERS | SLOWBOOK

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello

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o sono nato in Sicilia e lì l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte, anche vivendo lontano dall’aspra terra natìa circondata dal mare immenso e geloso (Luigi Pirandello) Nel territorio di Agrigento nasceva 150 anni fa Luigi Pirandello, uno dei massimi esponenti del pensiero del XX secolo. Drammaturgo, scrittore e poeta italiano, fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934 e per la sua produzione letteraria è uno degli autori più letti e apprezzati a livello internazionale. Sebbene Pirandello si trovi nella condizione mentale di sentirsi “isola nell’isola”, a cavallo dei due secoli che segnano il passaggio alla modernità, evade per cogliere in pieno le novità della cultura europea dell’epoca. “Il figlio del Caos”, come amava definirsi Luigi Pirandello, non dimenticò di mettere assieme la tradizione culturale siciliana con i fermenti provenienti da Oltralpe. Il suo primo successo fu “Il fu Mattia Pascal”, pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. Il romanzo ruota attorno al tema dell’identità individuale: quella di Mattia Pascal, in cui sono contenuti tutti gli elementi tipici della crisi esistenziale umana del Novecento. Dagli anni Venti, Pirandello si dedica completamente al teatro, fondando la Compagnia del Teatro d’arte e verrà considerato uno dei pochi autori contemporanei che possono reggere il confronto con i tragici greci. La produzione teatrale di Pirandello è amplissima, dai piccoli atti unici come “Lumìe di Sicilia”, alle opere come “Pensaci, Giacomino!”, “Liolà”, “Così è (se vi pare)”, “L’Enrico IV”, ecc….Tutta la produzione letteraria di Pirandello risente del male di vivere, della crisi del Novecento e quella dell’uomo che non sa più chi è, che non si riconosce nel mondo esterno e deve trovare da solo le ragioni e la forza di affermarsi, vivere, esistere. “L’involontario soggiorno sulla Terra” come lui stesso definì la propria vita si concluse a Roma il 10 dicembre 1936.

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was born in Sicily, and there the man born island in the island, and remains so until death, even living far away from the sharp native land surrounded by the jealous and immense sea. (Luigi Pirandello) In the heart of Sicily, on the territory of Agrigento Luigi Pirandello was born 150 years ago, one of the leaders of the twentieth century. Italian Playwright, writer and poet, was awarded the Nobel Prize for Literature in 1934 and for his literary production even today, it is one of the authors most read and appreciated by the international public. His first success was “The Late Mattia Pascal”, published in 1904 and immediately translated into several languages. The novel revolves around the theme of individual identity: contains all the typical elements of the human existential crisis of the twentieth century. All Pirandello literary production was affected by the evil of life, this crisis accompanies a more intimate crisis, the man who doesn’t know who he is, doesn’t identify to the society and must find alone the reasons and the strength to assert itself, to live, to exist. “The involuntary stay on Earth” by Pirandello, as he himself described his life ended in Rome December 10, 1936.

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SICILIA IN PRIMO PIANO | SICILY IN FRONT PAGE|| SLOWBOOK

Il gusto della cultura, mission del Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia The Taste of the Culture the Wine and Savour Sicily Tourist District

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’obiettivo del Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia è quello di costruire un sistema integrato per valorizzare l’immenso patrimonio enogastronomico e culturale che caratterizza la Sicilia. Lo scopo principale che si intende perseguire è quello di promuovere un prodotto culturale d’area, dotato di una forte identità e riconoscibilità, in cui le eccellenze enogastronomiche siano funzionali allo sviluppo socio-economico ed alla crescita del turismo. Le strategie identificate contano sulla valorizzazione dell’enogastronomia e delle risorse culturali e ambientali, sulla riqualificazione e il potenziamento dell’offerta turistica e dei servizi connessi, per destagionalizzare e migliorare la competitività del prodotto turistico regionale. Lo sviluppo di strategie di marketing è il terreno su cui operare nei prossimi mesi. La nostra consapevolezza, infine, è la salvaguardia di un Patrimonio enogastronomico incommensurabile, che nella maggior parte dei casi presuppone tecniche tradizionali di produzione; a questo “tesoro” si affiancano veri e propri giacimenti culturali, di storia e tradizioni millenarie che attirano sempre più “viaggiatori appassionati” che cercano e desiderano “immergersi nella cultura dei luoghi”.

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he mission of the Sicily Tourist Wines and Savours District is to build an integrated system for enhancing the immense gastronomic and cultural heritage that characterizes Sicily. The main objective is to promote a cultural product of a typical area witch has a strong identity and recognition, where culinary excellence are a socio-economic development and a growth of tourism. The identified strategies rely on the enogastronomy enhancement and the cultural and environmental resources, on the development and upgrading of tourism offer and to remove the season idea and improve the competitivenes. The marketing strategies development is the aims on the next months. Our consciousness is the preservation of a priceless gastronomic Heritage, that in most cases assumes traditional production techniques; beyond this “treasure” are placed side by side history and thousand years old traditions that attract more and more “passionate travelers” who search and wish to “immerse themselves in the culture of the places.”

MATTEO RIZZO Presidente del Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia Sindaco di San Vito lo Capo, città capofila del distretto

Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia -Sede legale: Via Savoia, 107 - San Vito Lo Capo (Tp) - Sede operativa: Palazzo Panitteri Sambuca di Sicilia (Ag) - www.distrettoturisticoviniesaporidisicilia.it - distrettoviniesaporidisicilia@pec.it PO FESR SICILIA 2007/2013 - obiettivo operativo 3.3.3 | Linea di intervento 3.3.3.a. Attività C) “Azioni di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali”

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SPECIALE DISTRETTO TURISTICO VINI E SAPORI DI SICILIA | DISTRICT TOURISM WINES AND SAVOURS | SLOWBOOK OF SICILY

La valorizzazione del Patrimonio enogastronomico e culturale siciliano The promotion of the sicilian wine, food and cultural Heritage

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ostruire un sistema di valorizzazione dell’immenso patrimonio enogastronomico e culturale della Sicilia e dare un valore aggiunto al Territorio: questo l’obiettivo principale del Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia. L’idea è quella di costruire un prodotto culturale d’area dotato di una forte identità e riconoscibilità e di avviare in modo organico un esempio concreto di strategia integrata, in cui le eccellenze enogastronomiche siano funzionali allo sviluppo socio-economico ed alla crescita del turismo in generale. In particolare, si intendono potenziare e sviluppare delle iniziative di turismo enogastronomico di grande rilevanza all’interno del circuito regionale per destagionalizzare e migliorare la competitività del prodotto turistico regionale. Da questi obiettivi e strategie nasce il progetto “Sistema integrato per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico e culturale del Distretto turistico Vini e Sapori di Sicilia – “Il gusto della cultura”, progetto che è stato finanziato dall’Assessorato Regionale al Turismo.

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o build a system of promotion for the immense gastronomic and cultural heritage of Sicily and give added value to the Territory: this is the main objective of the Sicily Wine and Savor Tourist District. The idea is to create a cultural product of the territory with a strong identity and recognition and to start with a concrete example of integrated strategy, where culinary excellence are functions for the socio-economic development and the growth of tourism. Specially, it means to enhance and develop the wine tourism initiatives inside of the regional circuits to improve the competitiveness of the regional tourism product. continue

continua

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SPECIALE DISTRETTO TURISTICO VINI E SAPORI DI SICILIA | DISTRICT TOURISM WINES AND SAVOURS | SLOWBOOK OF SICILY

n progetto che intende affiancare alle specificità A enogastronomiche, quelle dei servizi turistici allo U scopo di intercettare e soddisfare nuovi segmenti di consumatori interessati alla fruizione dei prodotti nei territori di produzione, al fine di “immergersi” nella cultura dei luoghi e di vivere le esperienze di consumo come occasioni di arricchimento culturale e sociale. Tra queste, per la presentazione delle più importanti realtà enogastronomiche siciliane, con particolare attenzione al mondo del vino, sono state individuate il COUS COUS FEST di San Vito Lo Capo (Trapani), l’INYCON di Menfi (Agrigento) e il VINIMILO di Milo (Catania). All’interno degli spazi espositivi di queste tre manifestazioni, un vero e proprio “Villaggio del Gusto” firmato dal Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia, in cui i visitatori saranno accolti con la proverbiale ospitalità siciliana e potranno immergersi in un percorso esperienziale ed emozionale che, arricchito da momenti di degustazione, dimostrazioni e incontri, farà scoprire e conoscere la Sicilia e le sue eccellenze.

project that intends to support the wine and food specificity, those of tourist services in order to intercept and satisfy new consumer segments interested in the use of products in the own areas of production, in order to “deep” into the culture the places and to live experience as opportunities for cultural and social enrichment. Among these, for the presentation of the most important Sicilian gastronomic reality, with particular attention to the wine world, they have been identified the Cous Cous Fest in San Vito Lo Capo (Trapani), the Inycon of Memphis (Agrigento) and Vinimilo Milo (Catania). Inside of the exhibition spaces of these three events a real “Village of Taste” signed by the Tourist Wines and Savours Sicily District, where visitors will be greeted with the proverbial Sicilian hospitality and will be immersed in an experiential and emotional journey that enriched by moments of tasting, demonstrations and meetings , will discover and know Sicily and its excellence.

Il Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia, riconosciuto dalla Regione Siciliana, giusta D.A. n. 34 del 13 giugno 2012, nasce dall’azione sinergica tra pubblico e privato. Capofila è il comune di San Vito Lo Capo.

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PALERMO

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Palermo, città dell’accoglienza, Capitale italiana della cultura 2018 Palermo, city of hospitality, Italian Capital of Culture 2018

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lla fine Palermo ha vinto: sarà la Capitale italiana della cultura 2018. Con Palermo ha vinto la Sicilia migliore, quella che non si rassegna, fatta da siciliane e siciliani onesti che hanno smesso di piangersi addosso e guardano al proprio futuro con ottimismo. Sono stati premiati gli sforzi di rinnovamento di una terra cosciente del suo ruolo di centralità nel Mediterraneo, culla di civiltà e arti millenaria e proiettata in un futuro di sviluppo sostenibile. “Questo riconoscimento – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – conferma lo straordinario momento di rinascita della nostra città e il suo essere divenuta capitale del dialogo e dell’arricchimento tra le culture, che è la base di una Cultura che guarda al futuro”. Un progetto straordinario, supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio, che conferma il rinnovato ruolo di Palermo nello scenario nazionale e internazionale. Nel 2018, dopo San Pietroburgo e Zurigo, approderà a Palermo anche “Manifesta12”, la più grande Biennale di arte contemporanea migrante, che sarà declinata sui temi dell’accoglienza. Il testimone a Palermo sarà consegnato da Pistoia, Capitale italiana della cultura 2017.

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alermo won in the end: will be the Italian Capital of Culture 2018. With Palermo prevails the best Sicily, which does’nt resign, made of honest Sicilians who have a look to its future with optimism. “This award - said Mayor Leoluca Orlando - confirms the extraordinary renaissance of our city and the fact of being the capital of dialogue and enrichment of cultures, which is the basis of a culture that looks to the future.”. An extraordinary project, supported by the main institutional and cultural actors of the territory, which confirms the renewed role of Palermo in the national and international scene. In 2018, after San Petersburg and Zurich, will land in Palermo “Manifesta 12”, the largest migrant Biennale contemporary art, which will be declined on the reception issues. The baton in Palermo will be delivered by Pistoia, Italian Capital of Culture 2017.

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PALERMO

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Tomasi di Lampedusa, il Principe Tomasi di Lampedusa, the Prince

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e vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi. Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nacque a Palermo nel 1896; appartenente alla nobiltà siciliana; rimase figlio unico dopo la morte della sorella e fu molto legato alla madre che ebbe grande influenza sul futuro scrittore. Nel 1932 a Riga sposa Alexandra Wolff Stomersee, figlia del barone tedesco Boris Wolff von Stomersee. Tomasi di Lampedusa è stato uno scrittore schivo e dalla personalità complessa. Compose saggi e racconti che non diede però alle stampe, come il suo romanzo, “Il Gattopardo”. Scritto poco prima di morire e pubblicato postumo (1958), ha rappresentato il più singolare caso letterario siciliano. Nel 1959 il romanzo vinse il Premio Strega e Luchino Visconti nel 1963 lo tradusse in film, lasciando a Burt Lancaster il ruolo del protagonista. “Il Gattopardo” è ambientato nella Sicilia dello sbarco dei Mille, ed ha come protagonista Don Fabrizio, principe di Salina, il classico rappresentante aristocratico che assiste impassibile al proprio inesorabile declino. Il protagonista saluta con disprezzo l’arrivo delle truppe di Garibaldi, che consegneranno il potere ai Savoia e che segnano la fine di un’epoca e la rapida ascesa della classe borghese. Il manoscritto del Gattopardo non fu preso in considerazione dalle case editrici Mondadori ed Einaudi e i rifiuti riempirono Tomasi di Lampedusa di amarezza. La vita di Tomasi di Lampedusa è stata un’avventura vissuta intensamente, in un isolamento culturale ed esistenziale, Egli attraverso la sua opera urla verità senza tempo, svela le illusioni, le trappole e i miraggi dei cambiamenti repentini, i pericoli dei furbi e dei voltagabbana, denuncia l’immobilismo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa si spense a Roma nel 1957. La sua salma riposa nella tomba di famiglia presso il Cimitero dei Cappuccini di Palermo.

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f we want things to stay as they are, all the things will have to change Giuseppe Tomasi di Lampedusa, born in Palermo in 1896, belonged to the Sicilian nobility, remained the unique son after the death of his sister, was very tied to his mother. In 1932 he married to Alexandra Wolff Stomersee, daughter of the Baron Boris Wolff von Stomersee. He was a shy writer with a complex personality. Wrote lot of news and novels but didn’t give to the Italian press. “The Leopard” was published posthumous (1958). In 1959 received the Strega Award and in 1963 was filmed by Luchino Visconti. Burt Lancaster was the protagonist and it was a big success in Italy and all over the world. This is the story of the Sicily of Garibaldi. Don Fabrizio, Salina’s Prince and protagonist, assist to the decline of the Sicily given to the Savoy and to the development of the bourgeois class. The life of Tomasi di Lampedusa was an adventure lived intensely, in a cultural and existential isolation. His work screamed truth, revealed the illusions, the traps and the mirages of rapid change, the dangers of clever and turncoats, denounced the inaction, he teached to look beyond appearances. Giuseppe Tomasi di Lampedusa died in Rome in 1957. He is in the family grave at the Cemetery of the Capuchin Palermo.

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PALERMO

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Ernesto Basile Architetto del Liberty

Ernesto Basile Liberty’s Architect

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rnesto Basile, celebre architetto, uno dei massimi esponenti del modernismo internazionale e del liberty, nacque a Palermo nel 1857. Figlio d’arte, succedette al padre nella cattedra universitaria, che mantenne fino alla morte; nel 1897 venne nominato direttore della Reale Accademia di Belle Arti di Palermo. Con Basile la Palermo dell’800 vede il fiorire del liberty più elegante e raffinato, che ancora oggi è possibile ammirare nelle opere architettoniche realizzate. Dopo la morte del padre, nel 1891, Basile concluse l’opera più importante della Palermo dell’epoca, il Teatro Massimo. Il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa. Fra le opere di Basile: Villa Igiea; Villa Florio dell’Olivuzza; la casa Utveggio; l’ala nuova di Montecitorio e la chiesa di Santa Rosalia, ultima sua opera. Gli interventi architettonici di Basile non si limitarono alle residenze ma in edifici pubblici, grandi e piccoli, come i chioschi, piccoli gioielli che conferiscono alla città di Palermo una decisa aria liberty. Il liberty nacque da un’idea di rottura col passato. Lo stile personalissimo del Basile aderì intimamente alle istanze dell’Art Nouveau, ma non si lasciò travolgere cancellando le radici della cultura architettonica siciliana. Il valore dell’opera di Basile si fonda in questo suo lavoro di fusione tra il vecchio e il nuovo, fra tradizione e istanze rinnovamento. Morì nella sua Palermo nel 1932.

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rnesto Basile, famous architect, one of the best exponents of the international modernism and Liberty art, he was born in Palermo in 1857. Following the father’s footsteps, took the father university chair until his death, in 1897 was nomined director of the Royal Academy of Bell’Arte of Palermo. With Basile, Palerme know the highlights of the elegant and refined Liberty style that nowaday we can admire in his architectonal opera. After his father’s death, in 1891, Basile completed the most important work of Palermo, the Teatro Massimo. The biggest theater built in Italy, and one of the largest in Europe. Among the works of Basile: Villa Igiea; Villa Florio dell’Olivuzza; the house Utveggio; the new part of Montecitorio and the Santa Rosalia church, his last work. The architectural interventions Basile were not limited to residences, but to the kiosks, little gems that give to Palermo a decided Liberty’s air. The Liberty was born of an idea of breaking with the past. The value of the Basile’s work is founded in this fusion between the old and the new, between tradition and rinovations requests. Dead in Palerme in 1932.

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BAGHERIA

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Renato Guttuso, emozioni e colori delle terre siciliane

Renato Guttuso, Sicily island’s emotions and colors

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l volto è tutto, sulla faccia della gente c’è la storia che stiamo vivendo, l’affanno dei giorni. Renato Guttuso, pittore, fu tra i più significativi rappresentanti dell’arte italiana contemporanea. Nato a Bagheria (Palermo) nel 1911 manifestò precocemente la sua predisposizione alla pittura. Influenzato dall’hobby del padre e dalla frequentazione di alcuni pittori dell’epoca, iniziò appena tredicenne a datare e firmare i propri quadri. Durante l’adolescenza iniziò a frequentare gli artistici palermitani e sentendo più forte l’inclinazione alla pittura, si trasferì a Palermo, per compiere gli studi liceali e frequentare l’Università. La sua formazione si modellò sulle correnti figurative europee, da Courbet a Van Gogh a Picasso e lo portò a Milano e in Europa. Renato Guttuso è stato il punto di riferimento del neorealismo italiano del secondo Novecento, distinto e riconoscibile nei temi sociali e nei soggetti ispirati alla sua terra natia, la Sicilia. Una terra che offrì all’artista straordinari scorci di quotidiano, che sviluppò nel tema della natura morta. Parla di un’ isola dalle profonde contraddizioni ma ricca di colori caldi e di emozioni. Il suo dipinto più celebre è “La Vucciria” del 1974, in cui con realismo crudo e sanguigno come le carni esposte nell’omonimo mercato di Palermo, esprime una delle tante anime della città siciliana. Guttuso si spense a Roma nel 1987.

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he face is all, on it, there is the story of what we are living, the anxiety of every day. Renato Guttuso, painter, was one of the most significant representatives of contemporary Italian Art. Born in Bagheria (Palermo) in 1911 soon he showed its predisposition for the painting. Influenced from his father’s hobby and the attendance of some of the painters, he began at thirteen years old to sign and set a date of his paintings. During adolescence he began to feel a stronger inclination for painting so he moved to Palermo, to go to high school and university. His training is modeled on the European figurative trend like Courbet, Van Gogh and Picasso; took him to Milan and Europe. Renato Guttuso was the reference point of the Italian neo-realism of the late twentieth century, recognizable in social themes and subjects inspired by his native Sicily. A land that he offered him extraordinary glimpses of daily life, which developed into the theme of still life. He speaks of an ‘island from deep contradictions but full of warm colors and emotions. His most famous painting is “The Vucciria” of 1974, in which with crude and blood realism like the meats exhibited in the homonymous market of Palermo, expresses one of the many souls of the Sicilian city. Guttuso died in Rome in 1987.

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RACALMUTO

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Leonardo Sciascia il Siciliano critico e ribelle Leonardo Sciascia the Sicilian critical and rebel

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ai cos’è la nostra vita?

la tua e la mia? un sogno fatto sicilia. forse stiamo ancora lì e stiamo sognando. Leonardo Sciascia, una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo, fu uno spirito libero, anticonformista e per questo un testimone scomodo del suo tempo. Il maestro di Regalpetra, intellettuale tra i più colti e raffinati, nacque e si è formato nell’angolo più povero e dimenticato della Sicilia, a Racalmuto, nell’entroterra agrigentino. Dalla sua terra d’origine Sciascia non si allontanò mai, anzi ne ha fatto una metafora del mondo. Primo di tre fratelli, il padre era impiegato in una delle miniere di zolfo della zona e per questa ragione alla Sicilia delle zolfare rimarrà legato per tutta la vita. Frequenta le scuole superiori a Caltanissetta dove incontra professori del calibro di Vitaliano Brancati e Giuseppe Granata, che segneranno profondamente la sua formazione, appassionandolo alla letteratura. Nel 1950 inizia la vera e propria attività letteraria, pubblicando le “Favole della dittatura” (ventisette prose brevi molto curate dal punto di vista stilistico), seguite nel 1952 dalla raccolta di poesie “La Sicilia, il suo cuore” e nel 1953 dal primo saggio su Pirandello. L’opera che lo portò alla notorietà fu, nel 1961, Il giorno della civetta”, romanzo che denunciava il problema della mafia portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. In questo libro, considerato tra i capolavori dello scrittore, emerge la drammatica realtà della mafia, protetta da una fitta e salda rete di omertà. Successivamente, Sciascia comincia a dedicarsi a quello che diverrà il tema prevalente nella sua produzione letteraria: il genere giallo. in

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o you know what is our life? Yours and mine? A dream made in Sicily. Perhaps we are still there and we are dreaming. Leonardo Sciascia, famous writer of XXth century in Italy and Europe was a free and unconventional mind so was a thorny testimony. He is born in Racalmuto, a very poor Agrigente hinterland and remain there for all his live; he has made it a metaphor for the world. First of three brothers, his father worked in a sulfur mine in this territory and that why he always was tied to this sulfur county for all his life. He was at school at Caltanissetta where he met 2 important teachers like Vitaliano Brancati and Giuseppe Granata who did our best to develop his passion for the literature. In 1950 he began his writer life and published “Fables of Dictatorship” then in 1952 a poem collection “Sicily, his heart” and 1953 the first essay about Pirandello. The great work that led him to fame was, in 1961 “The day of the Owl” was the novel witch made him famous because spoke about the problem of the mafia; in this book appears the mafia a reality, protected, deep and stable silence net. After this book wrote thriller.

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PORTO EMPEDOCLE

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Andrea Camilleri, fenomeno letterario Andrea Camilleri literary genius

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l bello della Sicilia è la scoperta quotidiana di siciliani sempre diversi. Andrea Camilleri, classe 1925, autore ultranovantenne di grande successo degli ultimi venticinque anni, nato a Porto Empedocle, vive a Roma. Un fenomeno letterario senza precedenti. Sono lontani i tempi in cui bussava alle porte delle case editrici e tutti evitavano quel siciliano che aveva il vizio di scrivere, e anche la presunzione di usare un linguaggio infarcito di incomprensibili sicilianismi. Camilleri inizia a lavorare come regista teatrale dal 1942 e come sceneggiatore. Scrive i suoi primi racconti per riviste e per quotidiani. Nel 1949 si trasferisce a Roma, lavorando come aiuto-regista e poi regista e sceneggiatore teatrale; nel 1957 entra in Rai. Solo nel 1992, con la pubblicazione de “La stagione della caccia”, Camilleri diventa un autore di successo. Negli anni successivi il fenomeno Camilleri esplode. La serie televisiva su Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, ne fa ormai un autore cult. In tutti i suoi romanzi, Camilleri dà prova di una straordinaria capacità inventiva, riesce a calare i suoi personaggi in un ambiente immaginario e nello stesso tempo realistico, creando dal nulla anche un nuovo linguaggio il siciliano. Riflettere su Camilleri, sui suoi luoghi, sulla sua lingua, porta inevitabilmente a considerare l’essere siciliani una condizione dello spirito. Camilleri ha reso comprensibile la sicilianità, rivelandone i valori profondi di tolleranza e di solidarietà. Il desiderio dei fans è di leggere ancora per tanto tempo i romanzi di Camilleri.

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he Sicily’s virtuous is to discover every day various Sicilians Andrea Camilleri, born in 1925, author of great success for 25 years, his is born in Porto Empedocle and lives in Rome. A literary phenomenon without precedents; the books are published several times about 60 thousand copies. It is far the time when Camilleri knocked on the doors of publishers and all of them avoided this Sicilian that had, non only ,the vice of writing but the presumption to use a language incomprehensible- sicilian linguage. In 1942 he begun to work like theatre director and scenarist. Write the first stories for news and magazine. In 1957 works for the RAI (Italian tv). In 1992, after a long pause of 12 years, Camilleri once more took up novel-writing. A new book, La Stagione della Caccia (“The Hunting Season”) turned out to be a best-seller. The TV adaptation of Montalbano’s adventures, starring by Luca Zingaretti, further increased Camilleri’s popularity. In all the Novels Camilleri demonstrates a big creative talent, dropping his characters in a totally imaginary environment and at the same time realistic, also creating a new language from derived of the Sicilian dialect. Reflecting about Camilleri, its places, its language, inevitably leads to consider being Sicilian a condition of the spirit. Camilleri made clear the irreducible complexity of the Sicilian soul, revealing the deep values of tolerance and solidarity. The desire of the fans is to read even for so Sicily protagonist in Camilleri’s novels.

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COMISO

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Grazie Maestro Bufalino Thanks Maestro Bufalino

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apire la Sicilia significa dunque per unsiciliano capire se stesso, assolversi o condannarsi” Gesualdo Bufalino nato a Comiso (Ragusa) nel 1920, scrittore e poeta, con l’incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio esordì con il romanzo “Diceria dell’untore” (1981).e nello stesso anno vinse il prestigioso Premio Campiello. Da allora Bufalino dominò la scena letteraria italiana con una frenetica produzione letteraria dalla poesia alla prosa d’arte, dalla narrativa alla saggistica, dagli aforismi alle antologie. Nel 1988 con “Le menzogne della Notte” vinse il Premio Strega. Bufalino si rese famoso per il suo stile ricercato e ricco, per la sua abilità linguistica e la vasta cultura. Non c’è pagina in cui lo scrittore non lasci al lettore una sottile, voluttuosa incertezza circa la verisimiglianza di ciò che ha appena letto. L’autore fa una nitida e disincantata riflessione sulla morte, non come fatto luttuoso in sé, ma come invisibile compagna di ogni attimo; essa è per Bufalino una forma di pensiero che non è il contrario della vita, ma ne completa persino il senso. Con la sua Sicilia l’autore dichiarava di avere rapporti schizofrenici: una terra che più cercava di allontanare più rappresentava il suo riparo. Definendosi un “siculo europeo”, Bufalino, nella sua opera letteraria e poetica come nei suoi numerosi articoli giornalistici e interventi critici raccolti, elabora sonorità e significati che tentano di restituire le sfumature cromatiche e l’immagine a mosaico di una Sicilia che non è solo “metafora” di una civiltà mediterranea in continua trasformazione, ma anche uno spazio in cui, attraverso il dispositivo memoria, è possibile rivisitare un patrimonio storico-culturale, materiale e immateriale, capace di affermarsi. Morì a causa di un drammatico incidente stradale il 14 giugno 1996.

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nderstand the Sicily means for a Sicilian to understand, to absolve or condemn himself. Gesualdo Bufalino born in Comiso (Ragusa) in 1920, writer and poet, with the encouragement of Leonardo Sciascia and Elvira Sellerio began with the novel “The plague Sower” (1981) and the same year won the prestigious Award Campiello. Since that moment Bufalino dominated the Italian literary scene with a hectic literature production from poetry to prose, from narrative to literary essays, from aphorisms to anthologies In 1988, the novel “Night’s Lies” won the Strega Award. Bufalino became famous for his refined and rich style, for his linguistic ability and ample culture. The author makes a pure and didenchanted reflection about the death, not as a tragic fact but as an invisible companion of every moment; for Bufalino it is a form of thought that is not the opposite of life, but the further of sense. With his Sicily the author claimed to have schizofrenic relations. A land that he wanted to distance to him and more was his refuge. Describing himself an “European Sicilian”, Bufalino, in his literary work , poetry and in his numerous newspaper articles and critical essays, processed sounds and meanings that attempt to give again the color tones and the mosaic image of a Sicily that is not only “metaphor” of a Mediterranean civilization in constant transformation. He died in a dramatic car accident on the 14th June 1996.

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COMISO

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Salvatore Fiume Mito Comisano Salvatore Fiume A Comiso’s Legend of Comiso

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on la penna rubo la vita che non mi apartiene e scavo un camminamento per raggiungere te che, contro ogni legge, considero mia. Salvatore Fiume nacque a Comiso (Ragusa) nel 1915, artista poliedrico, fu pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo. A sedici anni, grazie al suo talento e alla sua passione per l’arte, vinse una borsa di studio per frequentare il Regio Istituto d’Arte del Libro di Urbino, dove apprese le tecniche della stampa, dall’incisione alla litografia. Nel 1936 si trasferì a Milano, dove conobbe intellettuali e artisti come Salvatore Quasimodo, Dino Buzzati e Raffaele Carrieri. La sua prima esposizione ufficiale che gli permise di suscitare interesse presso la critica, si tenne nel 1949 alla Galleria Borromini di Milano. Nello stesso anno fu invitato dall’architetto Gio Ponti a realizzare una grande opera per il salone di prima classe dell’Andrea Doria, il famoso transatlantico affondato nel 1956. Iniziò per il pittore una fase di contatti, viaggi ed esposizioni in tutto il mondo. Nella sua carriera di interprete del mondo che lo circondava, fu scenografo teatrale al Teatro alla Scala, al Covent Garden di Londra, al Teatro dell’opera di Roma e al Teatro Massimo di Palermo. La sua attività di narratore, poeta e drammaturgo gli valse nel 1988 la laurea ad honorem in Lettere Moderne presso l’Università di Palermo. Come scultore Fiume debutto nel 1994 con un’esposizione per la Galleria Artesanterasmo di Milano. Un artista completo, che ha saputo declinare il suo estro in differenti campi artistici e che ha raccolto nella propria pittura tutta l’arte figurativa italiana, dal Trecento al Novecento rendendo la sua cifra stilistica unica e inconfondibile. Con la sua arte ha affascinato il mondo e adesso le sue opere si trovano nei più importanti musei del mondo quali, i Musei Vaticani, il Museo Ermitage di San Pietroburgo, il MoMA di New York, il Museo Puškin di Mosca e la Galleria d’Arte Moderna di Milano. Si spense a Milano nel 1997.

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ith the pen I can steal a life that is not mine and digging a moat to reach you that, against all laws, I consider my . Salvatore Fiume was born in Comiso (Ragusa) in 1915, multi-talented artist, was a painter, sculptor, architect, writer and set designer. At sixteen, thanks to his talent and his passion for Art, he won a scholarship to go to the Regio Book Art Institute of Urbino, where he learned the printing techniques, from engraving to lithography. In 1936 he moved to Milan, where he met intellectuals and artists as Salvatore Quasimodo, Dino Buzzati and Raffaele Carrieri. His first importante official exhibition create interest with the critics, was in 1949 to Borromini Gallery in Milan. In his career as a performer around him, was theatrical designer at La Scala, Covent Garden in London, the Opera Theatre of Rome and at the Teatre Massimo of Palermo. Its narrator, poet and playwright activities gave him in 1988 a degree ad honorem in Modern Literature at the University of Palermo. Fiume debut as a sculptor in 1994 with an exhibition for the Artesanterasmo Gallery in Milan. With his art he has fascinated all the world and now his works are in main mondial such as, the Vatican Museums, the Hermitage Museum in St. Petersburg, the MoMA in New York, the Pushkin Museum in Moscow and the Galleria d ‘ Arte Moderna in Milan. He died in Milan in 1997.

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COMISO

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Andar per Comiso passeggiando e degustando Walking and tasting through Comiso

Il Castello dei Naselli, al centro di Comiso, una dimora risalente al XIV secolo. Il maniero ospita, al piano terra, il ristorante, pizzeria, gelateria ”Al Castello di Beatrice” con ingresso dal giardino.

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RISTORANTI, PUB, PANINERIE

omiso ti sorprende in ogni angolo. Passeggiando tra i suggestivi vicoli del centro storico, potrete apprezzare, oltre ai tesori d’arte barocca, ristoranti, wine bar, pub, pasticcerie… Non ci resta che l’imbarazzo della scelta: CAFFE’ D’ECCELLENZA

• CAFFÉ DELL’ANNUNZIATA, piccolo bar, uno dei migliori caffé della città. • SICILIA CAFFÈ Una sosta consigliata per un ottimo caffè, • CAFFÉ DIANA, Ristorante/Pizzeria/Wine bar, servizio a cinque stelle e ottima carta dei vini. • CREMA & CIOCCOLATO, gelateria • FUORI PIAZZA, coffee/food&drink

• AL CASTELLO DI BEATRICE Ristorante/pizzeria/stuzzicheria per un’ottimo aperitivo, nel giardino del Castello • SIKANIA,ristorante/pizzeria/enoteca menù tipico di pesce e carne, oltre alle pizze per palati raffinati ed esigenti. • CAFFÉ DIANA Ristorante/Pizzeria • GODOT LOUNGE STORE ristorante/drink • ARCHI RI RONNAPIPPA risto/pub • L’ANTICA COMISO, ristorante / tradizionale • DISIO, ristorante con piatti della tradizione • IL TOCCO D’ORO, ristorante raccomandato per il pesce che lo Chef Nuccio Cilia sceglie da pescatori di fiducia ARANCERIE • CANTUNERA Arancineria/Pasticceria sublime bottega siciliana del gusto

I LUOGHI DEGLI SCRITTORI E ARTISTI DI COMISO The Castello di Beatrice is a Al Castello di Beatrice, ristorante, pizzeria, gelateria, restaurant in the garden of the in una meravigliosa location, nel rigoglioso giardino ancient Aragonese Castel. When esterno dell’antico Castello Aragonese, scrigno di you enter, you are amazing for the tesori, molti ancora da scoprire. Subito ti sorprendodelights, the handmade ice, grandno le sue delizie, i gelati artigianali, le torte e i dolci mother’s cakes, and the menu of della “nonna”, sfornati a tutte le ore, e un menù da a stared restaurant. The owners far invidia ad un ristorante stellato…Ma quello che Roberta Materazzo e Alessandro più ti affascina è la calorosa accoglienza di Roberta Spiguzza host you in an oasis Materazzo e Alessandro Spiguzza, i fondatori del of relax in the centre of Comiso. Castello di Beatrice, un’oasi di relax nel cuore di Comiso. Al Castello di Beatrice Piazza San Biagio, 38 - 97013 Comiso (Rg) Tel. +39 0932 1913840 Cell. +39 393 0392776 aperto tutti i giorni

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COMISO

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Cava Porcaro, un luogo magico. Lungo un’antica trazzera di selciato romano, si arriva in una vasta area verde d’altri tempi; una splendida vallata, ricca di macchia mediterranea che, grazie alle erbe selvatiche, riempie l’aria d’intensi profumi. Ai margini si scopre una necropoli con catacombe cristiane del IV secolo d.C. E al tramonto, uno spettacolo unico con il sole che s’immerge nel mediterraneo, dipingendo di rosso l’orizzonte…. un panorama mozzafiato da non perdere ! Il progetto “Ecomuseale” per cava porcaro, un’iniziativa di volontariato per la promozione del sito e di tutto il territorio con eventi e convegni organizzati da un gruppo di appassionati comisani, capitanati dall’instancabile Giombattista Novelli, da anni impegnato nella valorizzazione delle tradizioni casmenee, tra le più significative quelle sui carretti e carrettieri siciliani.

ALBERGHI, AGRITURISMI, B&B Parecchie le strutture ricettive di Comiso, tutte di ottimo livello: • EL HOMS PALACE HOTEL, elegante, di design per un turismo bisiness • HOTEL RISTORANTE CORDIAL, accogliente e confortevole • HOTEL VILLA ORCHIDEA ambienti unici ed esclusivi • ABRAXIA, raffinato B&B situato al centro della Città in uno degli angoli più suggestivi • AL TEATRO B&B, incantevole “suite” vicina al Teatro Naselli

El Homs Palace Via Generale Girlando, 49 97013 Comiso (RG) Tel. +39 0932 967140 www.mediteraneohotels.it info@elhomspalace.it

• A MO CASA B&B, elegante curato nel dettaglio • TERRAZZANI SUITE, un guest house di charme • VILLA ADRIANA, un B&B immerso nel cuore della campagna comisana.

I LUOGHI DEGLI SCRITTORI E ARTISTI DI COMISO Sikania, ristorante, pizzeria, enoteca, all’ingresso di Comiso, ti dà il benvenuto con un’accoglienza gentile e calorosa, come nella migliore tradizione siciliana. La sorpresa, per chi vi scrive, è stata piacevole nello scoprire un’ottimo angolo enoteca con i migliori vini siciliani. Fondata da due fratelli con esperienze internazionali, Giuseppe e Raffaele Tumino, il ristorante Sikania è conosciuto, non solo per i piatti “siciliani” d’eccellenza - di pesce e carne - ma anche per un ampio menù di pizze, molto apprezzate dagli appassionati più esigenti. T.T. Sikania Ristorante, Pizzeria, Enoteca Via San Biagio, 78 - 97013 Comiso (Rg) aperto tutti i giorni a pranzo e cena Tel./Fax +39 0932 722911 cell. +39 393 8463595 - info@sikaniaristorante.com - www.sikaniaristorante.com

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PEDALINO

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De Gustibus, meta per winelovers amanti della biodiversità

De Gustibus, aim for biodiversity winelovers

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ra i piccoli produttori di nicchia e i ristoratori, attenti e sensibili alla biodiversità e alle tradizioni, spicca De Gustibus, risto-winebar, in quel di Pedalino/Comiso, (vicinissimo al nuovo aeroporto), è un ristorante ideato e fondato da Daniele Alescio, giovane barman con una lunga esperienza in locali “a cinque stelle. che ha sposato la biodiversità, con una passione per la cucina tipica dell’amata terra degli Iblei,.“Ho posto, al di sopra di tutto – dichiara Daniele Alescio – la promozione del mio territorio; per me la cucina è anzitutto ricerca delle eccellenze di nicchia, con un occhio attento alle tradizioni e alle ricette delle nonne. Proponiamo, piatti della nostra cucina tipica che abbiniamo a vini di nicchia, ricercati tra i piccoli produttori del nostro territorio, piccole ma fondamentali attività, custodi delle tradizioni e della biodiversità della nostra terra; questo ci permette – dice Daniele Alescio – di captare un turista particolarmente attento all’ enogastronomia autentica e ad un turismo eco-sostenibile – un ritorno alla campagna, alle sue tradizioni, alla sua cultura e ai suoi prodotti che è quello che chiedono e cercano i nuovi Viaggiatori (e non turisti) emergenti”.

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he protagonists are the little producers and the chefs of the Island who cook traditional dishes to combine with marvelous local wines. In that case the Sicily will be a destination for winelovers. De Gustibus, risto-winebar, in Pedalino/Comiso, near the new airport of Comiso, is a restaurant that commits to the biodiversity. The proprietor is Daniele Alescio: young barman with a strong experience in places of 5 stars and a passion without limit for the typical kitchen of his territoty , that we meet to know il menu of this local festivals. “I put over every thing the protection and the promotion of my territory” says Daniele Alescio. “For me to cook is to research the traditional grandmother dishes of high quality. ”We can offer traditional disches that commit with wine produced by little owners so we give to our host the possibility to appreciate new nice products. De Gustibus is a risto-winebar with a strong vocation for the promotion of the personnal land with a particolar attention to the Quality/Cost. So we can, says Daniele Alescio, capture the Host that appreciate the authentic gastronomy and the return to the countryside with traditions and its products. That is what research the new travellers (not the tourists).

De Gustibus di Daniele Alescio e C. SAS, P.zza della Concordia 1A - 97013 Pedalino (RG) Tel.+39 0932 729362 - Cell. +39 339 2610628 - degustibuscoffeeandfun@gmail.com

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PEDALINO

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Andar per Pedalino passeggiando e degustando Walking and tasting through Pedalino Comune di Comiso abbraccia un’ampia sucon dei piccoli borghi che fanno parte Idellperficie, suo territorio. Tra questi, merita una visita Pedalino, che più che un borgo è una cittadina satellite (3.000 abitanti), famosa per i suoi locali e per un’antica festa dell’uva che si svolge ogni anno a settembre. (foto vendemmia con donne) Eccovi alcuni consigli per trascorrere una bella serata a Pedalino:

•De Gustibus, risto/winebar gestito da un

giovane, Daniele Alescio, chef e barman a cinque stelle. Why not? risto/ pub famoso per la pizza con i bordi ripieni e ai grani antichi. La Borgatella, ristorante/ pizzeria con specialità locali.

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La tradizionale Festa della Vendemmia Tra folklore ed enogastronomia tipica, a Pedalino si svolge la Festa della Vendemmia, ogni anno, nell’ultima domenica di settembre. E’ una sagra che richiama migliaia di visitatori da tutta la Sicilia e non. In programma gli storici appuntamenti con la Festa del dolce e la degustazione di cuddureddi e mustata, il pranzo all’aia della domenica, la pigiatura dell’uva con la tradizionale rata o cuonzu (torchio) e la sfilata di gruppi folkloristici. Si ripercorre così l’intero ciclo della vendemmia, dalla raccolta dell’uva, alla sua trasformazione in vino o in dolci tipici, i ricercatissimi cuddureddi e mustata.

Infine un’attenzione merita “la Macelleria (con la M maiuscola) da Giovanni”, di quelle di una volta, dove il macellaio non è un semplice “commesso del banco carni” ma un vero appassionato-intenditore; Giovanni consiglia carne garantita, fresca e di qualità, proveniente dai vicini Monti Iblei.

I LUOGHI DEGLI SCRITTORI E ARTISTI DI COMISO Why Not ?, pizzeria di Pedalino, è un locale must per la The pizzeria Why Not? in Pedalino movida nel ragusano. Molto accogliente, in un’atmosfera is famous for the nightlife nearby piacevole e calorosa, grazie alla gestione di due giovani Ragusa. Nice atmosphere, Rosanna imprenditori, Rosanna e Toti, Why Not è diventato fa- and Toti make know Why Not? for moso per la specialità della pizza con i bordi ripieni, il the stuffed border of the pizza with cui impasto è leggero e digeribile; nel variegato menu’ a light and digestible past. You can è possibile scegliere anche tra la pizza ai grani antichi e choose the pizza with 5 cereals or ai cinque cereali. I piatti sono realizzati scegliendo con with ancient wheat. The selection cura le materie prime del territorio ibleo, assicurando of the raw material of the own territory is to guarantee the quality. così genuinità e qualità. Why Not ? Piazza Padre Pio - 97013 Pedalino (Rg) Tel. +39 0932 729869 - Cell.+39 339 8780991

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MODICA

LUOGHI DEGLI SCRITTORI DI SICILIA | THE PLACES OF SICILY WRITERS | SLOWBOOK

Salvatore Quasimodo Poeta dell’eta Classica Salvatore Quasimodo Poet of the Classical period

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gnuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. Il Nobel, Salvatore Quasimodo, poeta, esponente di rilievo dell’ermetismo, nacque a Modica (Ragusa) nel 1901. Con la madre si trasferì subito dai nonni paterni a Roccalumera, dove trascorrerà tutta la sua infanzia e giovinezza. Nel 1919, appena diciottenne, lasciò la Sicilia con cui avrebbe mantenuto un legame edipico, e si stabilì a Roma. Nel 1926 venne assunto dal ministero dei Lavori pubblici e assegnato come geometra al Genio Civile di Reggio Calabria. Si dedicò assiduamente all’opera letteraria e nel 1941 gli fu concessa, per chiara fama, la cattedra di Letteratura Italiana presso il Conservatorio di musica “G. Verdi” di Milano, insegnamento che terrà fino all’anno della sua morte. Tra le sue opere si ricordano: “Acque e terre”, testimonianza di un iniziale equilibrio tra tradizione (Pascoli, D’Annunzio), immagini classiche e poesia ermetica; “Oboe sommerso”, “Erato e Apollion”, “Nuove poesie”, “Ed è subito sera”, la raccolta in cui confluiscono le raccolte precedenti. Il 10 dicembre 1959, a Stoccolma, Salvatore Quasimodo ricevette il premio Nobel per la Letteratura. Quasimodo figura tra i maggiori interpreti della condizione dell’uomo moderno. Egli aderì all’Ermetismo spontaneamente, per la sua naturale esigenza di concretezza, con un linguaggio scarno ma non privo di sfumature musicali e caratterizzato da un velo di tristezza. Il paesaggio della Sicilia è sempre al centro della sua ispirazione letteraria.

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veryone is jon the heart of the earth pierced by a sunshine’ray: and it is right now evening. The Nobel, Salvatore Quasimodo, poet, exponent of the Hermetic consequence, was born in Modica (Ragusa) in 1901. With his mother moved by paternal grandparents in Roccalumera, where he will spend his childhood and youth. In 1919, just eighteen, he left Sicily but maintained an Oedipal bond, and settled in Rome. In 1926 he was hired by the Ministry of Public Works and assigned as a surveyor at the Civil Engineering Corp in Reggio Calabria. He devoted himself to the literary work and in 1941 received, for renown, the Italian literature chair at the Conservatory of Music “G. Verdi “in Milan and teached there until the year of his death. Among his works there are: “Water and Land”; “Oboe submerged”, “Erato and Apollyon”, “New Poems”, “It is now evening. The December 10, 1959, in Stockholm, Salvatore Quasimodo was awarded the Nobel Prize for Literature. Quasimodo is one of the greatest interpreters of modern man condition. He joined the Hermeticism, for his natural need for concreteness. The Sicily always was in the center of his literary inspiration.

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CATANIA

LUOGHI DEGLI SCRITTORI DI SICILIA | THE PLACES OF SICILY WRITERS | SLOWBOOK

Giovanni Verga, lo scrittore del Verismo Giovanni Verga, the Realism writer

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oltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai faraglioni, perché il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare. Giovanni Verga, nato a Catania il 2 settembre 1840 da piccoli proprietari terrieri, scrittore e drammaturgo, è considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo. Nel 1869 si reca a Firenze e sta con la vera società letteraria italiana. Nel 1872 si trasferì a Milano fino al 1893 dove conosce Arrigo Boito, Emilio Praga e Luigi Gualdo, rappresentanti del secondo romanticismo. Durante i soggiorni fiorentino e milanese, Verga scrisse romanzi di successo come Una peccatrice, Eva, Eros, Tigre reale, ma dopo si manifestò in lui una avversione verso la società borghese e un maggiore interesse per la Sicilia dei poveri. Ne “I Malavoglia” (1881), Verga perfezionò una tecnica inserendo nel racconto le voci e i punti di vista dei personaggi. In “Mastro don Gesualdo” (1889), raffigurò la miseria umana. Verga pensava che tutti gli uomini fossero sottoposti a un destino impietoso e crudele che li condanna ad una condizione di immobilismo nell’ambiente familiare, sociale ed economico. Chi cerca di uscirne non trova la felicità sognata, ma la sofferenza. Nella prefazione a “I Malavoglia” Verga definisce la tesi generale e le articolazioni del “ciclo dei vinti” come “una specie fantasmagoria.di lotta per la vita. Il ciclo avrebbe dovuto essere composto da cinque romanzi (I Malavoglia, Mastro-Don Gesualdo, La duchessa di Leyra, L’onorevole Scipioni, L’uomo di lusso), per descrivere la lotta per l’affermazione in tutte le classi sociali. L’idea base era che il mutamento della struttura sociale e dei rapporti interpersonali, risultava impossibile; la delusione era una vera vendetta della colpa. L’opera completa rimarrà incompiuta in quanto “La Duchessa di Leyra” fu solo abbozzato. La sua letteratura è tragica, la sua filosofia della vita è veramente pessimistica. Il 27 gennaio del 1922 si spense nella sua Catania.

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nly the sea mumbled the usual story among the stacks, because the sea has no country and belong to those who are listening to him. Giovanni Verga, born in Catania on the 2nd settembre 1840 from little land owners, writer and playwright, is consideredone of the main member of the Italian realist literature wave. In 1869 goes to Florence and stays with the authentic literary society. In 1872 moves to Milan until 1893, mets Arrigo Boito, Emilio Praga e Luigi Gualdo, ambassadors of the 2nd romantism trend. He writes novels of sucess like A sinner, Eva, Eros. After the periodo of success, he is interesting at the life of the Sicilian poor people. The Malavoglia has a new approach, use the dialogue to develop the human poverty. Verga thinks that nobody can change his social condition. If somebody searches to become cheerful finds only pain. The 5 novels I Malavoglia, Mastro-Don Gesualdo, La Duchessa di Leyra, L’Onorevole Scipioni e L’Uomo di Lusso illustrate that it is impossible to change the own social class. His literature is tragic and his life philosophy is really pessimist. The 27th january dead in Catane.

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CATANIA

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Vincenzo Bellini, l’eccellenza nell’operistica Vincenzo Bellini, the operatic excellence

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incenzo Bellini, compositore, tra i più celebri operisti dell’Ottocento, nacque a Catania nel 1901. Fu figlio e nipote d’arte: il padre era organista e maestro di cembalo, mentre il nonno noto compositore di musiche sacre. Il piccolo Vincenzo dimostrò precocemente un interesse nei confronti della musica e a 14 anni si trasferì a studiare dal nonno il quale ne intuì l’alta predisposizione verso la composizione. Frequentò il conservatorio di Napoli e in questo periodo compose musica sacra, alcune sinfonie d’opera e arie per voce e orchestra, tra cui la celebre “Dolente immagine”, il cui testo è attribuito alla sua fiamma di allora, Maddalena Fumaroli. Nel 1827 il celebre Domenico Barbaja commissionò a Bellini un’opera da rappresentare al Teatro alla Scala di Milano. Sia “Il pirata”, sia “La straniera”, ottennero alla Scala un clamoroso successo, tanto che la stampa milanese riconobbe in Bellini l’unico operista italiano in grado di contrapporre a Gioachino Rossini. La svolta decisiva nella sua carriera coincise con la partenza per Parigi, dove entrò in contatto con alcuni dei più grandi compositori d’Europa, tra cui Fryderyk Chopin e il suo linguaggio musicale si arricchì di colori e soluzioni nuove. Le sue opere furono dieci in tutto, le più famose e rappresentate: “La sonnambula”; “Norma” e “I puritani”. Il suo talento nel cesellare melodie della più limpida bellezza, conserva ancora oggi un’aura di magia, ma la sua originale personalità artistica non si lascia inquadrare entro correnti musicali o di costume. Legato a una concezione musicale antica, Bellini portò prima a Milano e poi a Parigi un’eco di quella cultura mediterranea che l’Europa romantica aveva idealizzato nel mito della classicità. La sua vita finì a meno di 34 anni in Francia, nel 1835 per un’infezione intestinale.

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incenzo Bellini, among the most famous opera composers of the nineteenth century, was born in Catania in 1901. He followed his grandfather’s and father’ footsteps. His father was organist and master of the harpsichord, while the well-known grandfather was a sacred music composer. Early the small Vincenzo showed an interest in music and when he was 14 moved to study by his grandfather who sensed a high predisposition to the composition. He frequented the Naples’s Conservatory and in this period he composed sacred music, some symphonies and opera arias for voice and orchestra, among the famous “Dolente immage”, the text is attributed to his flame Maddalena Fumaroli. In 1827 the famous Barbaja commissioned at Bellini an opera to act at the Scala Teatre of Milan. With “Il Pirata”and “La Straniera”, he obtained a big succes to the Scala and was recognized the only Italian opera composer able to oppose to Gioachino Rossini. After departure for Paris he met greatest composers of Europe like Fryderyk Chopin and his musical language was enriched with colors and new solutions. All his work were ten, the most famous are “La Sonnambula”; “Norma” and “I Puritani”. Tied to an ancient musical conception, Bellini took first in Milan and then Paris echo of the Mediterranean culture that romantic Europe had idealized in the classical myth. His life ended when was 34 years in France, in 1835 for an intestinal infection.

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BELPASSO

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Nino Martoglio, cantore del Verismo

Nino Martoglio, singer of the Realism

ENino Martoglio nasce a Belpasso (Catania) nel 1870, I ’ tutta la sua Sicilia, che ama e che odia, che ride e gioca e piange e si dispera.

figlio di un giornalista ex garibaldino. A soli 19 anni fonda un settimanale umoristico e satirico scritto anche in lingua siciliana, il “D’Artagnan”, dove pubblico tutte le sue poesie, apprezzate da Giosuè Carducci, soprattutto per il verismo descrittivo delle bellezze dell’Isola. Dal 1903, inizia l’intensa avventura teatrale come promotore e direttore di compagnie siciliane. Martoglio protagonista entusiasta di quel teatro siciliano che si sarebbe imposto per l’originalità e la ricchezza dei suoi apporti alla vita artistica come l’unico teatro di respiro regionale e nazionale. Nel 1910 fondò a Roma la struttura stabile del primo “Teatro Minimo” presso il Teatro Metastasio, curando la regia di numerosi atti unici del repertorio italiano e straniero e soprattutto incoraggiando e portando sulla scena le prime opere teatrali di Luigi Pirandello. Tutta la sua opera è caratterizzata dal verismo e dalla bellezza dei paesaggi, da una forte contrapposizione tra ricchezza e povertà: fu il cantore dei lussuosi palazzi aristocratici e dei tuguri, dei caffè di lusso di fine Ottocento e dei vicoli affollati. Molte sue commedie furono trasposte sul grande schermo. In omaggio al suo genio, Al-Cantara, un piccolo produttore dell’Etna, ha dedicato una linea di vini alle opere di Martoglio, le cui etichette, ispirate ai capolavori del Maestro, sono state illustrate da un giovane artista catanese, Alfredo Guglielmino.

t is the whole Sicily, that loves and hates, that laughs and plays and cries and despairs. Nino Martoglio was born in Belpasso (Catania) in 1870, son of a journalist ex Garibaldian. When he was 19 years old, he founded a humorous and satirical weekly also written in Sicilian language,the “D’Artagnan”, where the published all his poems, appreciated by Carducci, specially for realistic description of the island beauties. Since 1903, he began his intense theatrical adventure as promoter and director of Sicily compagnie. Martoglio enthusiastic and tireless protagonist of this typical Sicilian theater that would imposed it for the originality and richness of his contributions to the Italian artistic life as the unique theater of regional and national scope. In 1910 he founded in Rome the stable structure of the first “Teatro Minimo” at the Teatro Metastasio, taking care of the direction of several unique acts of italian and foreign repertoiries, and specially encouraging and promoting the work of Luigi Pirandello plays. He also devoted himself to the cinema and was the artistic director of the newly formed “Morgana Film” in Rome, for which he directed the only three films produced by this company; the adventure is closed because of the war. All his work is characterized by the realism and beauty of the landscapes and by a strong contrast between wealth and poverty: it was the singer of the luxurious aristocratic palaces and hovels, luxury coffee late nineteenth century and crowded alleys. In homage to his genius, Al-Cantara, small winemaker of Etna. has dedicated a line of wines to the works of Martoglio, whose label, inspired by the masterpieces of the Maestro. they have been expertly illustrated by a young artist from Catania, Alfredo Guglielmino

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BELPASSO

LUOGHI DEGLI SCRITTORI DI SICILIA | THE PLACES OF SICILY WRITERS | SLOWBOOK

Luigi Capuana, interprete del suo tempo Luigi Capuana, interpreter of his time

Ebbi rimorsi di non essermi sentito Siciliano abbastanza; di avere esagerato anch’io i difetti del carattere isolano”. Luigi Capuana nasce a Mineo (Ct) nel 1839 da una famiglia di agiati proprietari terrieri. E’ stato scrittore, critico letterario e giornalista, ma soprattutto uno dei teorici tra i più importanti del verismo. Esordì come poeta, ma il centro della sua molteplice attività rimase la produzione narrativa. Nel 1860 abbandona gli studi per prendere parte all’impresa garibaldina e nel 1864 si trasferisce a Firenze per tentare l’avventura letteraria pubblicando i suoi primi saggi critici. Nel primo periodo della sua critica, la poetica del verismo che Capuana aveva elaborato si poneva come regola fondamentale quella di ritrarre direttamente dal vero. Questo significava che lo scrittore doveva assumere dalla vita contemporanea la materia e narrare fatti realmente accaduti, senza limitarsi a ritrarli dall’esterno, ma ricostruendo la storia cogliendo e rivelando tutto il processo mediante il quale il fatto si era prodotto. Nel 1879 Capuana pubblica il suo primo vero romanzo, “Giacinta”, in cui racconta la storia di una donna che, avendo subito una violenza sessuale da bambina, si trova a dover scontare con tutta la sua vita e fino al suicidio la colpa che il pregiudizio sociale non le perdona. Nel 1880 inizia a scrivere il romanzo che lo renderà celebre vent’anni dopo, dal titolo “Il Marchese di Roccaverdina”. Capuana si spegne a Catania il 29 novembre 1915, poco dopo l’entrata in guerra dell’Italia.

I had regrets not to feel me enough Sicilian but have exagerated the defects of the island character. “ Luigi Capuana was born in Mineo (Ct) in 1839 from a family of landowners. It ‘was a writer, literary critic and journalist, but above all one of the most important theoreticians of realism. It ‘was a writer, literary critic and journalist, but above all one of the most important theorists of the verismo. He started his career as a poet, but he is known like a narrative writer. In 1860 he abandoned his studies to follow Garibaldi and in 1864 he moved to Florence and try to publish his first critical essays. At the beginning, the poetry of realism that Capuana developed like basic rule was to extract of the true. That means that the writer had to narrate real events, but not limited to write them outside, but doing the reconstruction of the story so showing the whole process the fact it was produced. In 1879 Capuana released his first true novel, “Jacinta” story of a girl who lived with a fault until the suicide because the society didn’t pardon her. In 1880 wrote the novel Il Marchese di Roccaverdina witch had had success after 20 years. Capuana dead in Catania the 29 novembre 1915.

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SIRACUSA

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Elio Vittorini, una forte vocazione per la verità Elio Vittorini, vocation for truth

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a nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio. Elio Vittorini, scrittore, nacque a Siracusa nel 1908 da padre di origine bolognese e madre siracusana. Durante l’adolescenza fugge diverse volte da casa per vedere il mondo, fino ad abbandonare definitivamente la Sicilia nel 1924. Lavorò per un certo periodo come contabile in un’impresa di costruzioni a Gorizia, nella Venezia Giulia e nel 1930 si trasferì a Firenze, dove fu correttore di bozze alla “Nazione”. Intanto aveva iniziato a scrivere articoli e pezzi narrativi; il suo primo importante scritto fu il “Ritratto di re Gianpiero”. Fra le sue opere da ricordare: “Il garofano rosso”; “Coversazione in Sicilia”; “Uomini e no”, romanzo ispirato alla Resistenza italiana e “La garibaldina”. Raccolse i suoi scritti critici, letterari e di costume in “Diario in pubblico”. Elio Vittorini, al pari di Cesare Pavese, contribuì a diffondere in Italia la moderna letteratura anglosassone e a creare così il mito dell’America, vista come una civiltà avanzata e culturalmente progredita, pur con tutte le sue contraddizioni, che si contrapponeva a quella italiana, arcaica, arretrata e provinciale. Vittorini predica la morte della letteratura, rinnegando ogni ossequio al passato e volgendosi al futuro e al progresso. Vittorini si entusiasma per le forze giovani che forgiano il proprio futuro. I

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our fear of the worth is more strong than the desire of the best” Elio Vittorini, writer, is born in Siracuse in 1908 from father of Bologne e mother of Syracuse. During his childhood he ran away several times from home to see the world, in 1924 abandonned definitively the Sicily. He worked for a brief period as an accountant in a construction enterprise in Gorizia, in Venezia Giulia and in 1930 he moved to Florence, where he was a proofreader at the “Nazione”. Meanwhile he started to write articles and narrative pieces; his first important written was the “Portrait of King Gianpiero”. Among his opera to be remembered: “The Red Carnation”; “Conversatione in Sicily”; “Men and not Men” novel inspired from the Italian Resistance and “The Garibaldina”. He picked up his critical, literary and customs writings in “Diary in public.” Elio Vittorini, like Cesare Pavese, contributed to spread in Italy the Anglo-Saxon modern literature and created so the myth of America, seen as an advanced and cultural civilization, with all its contradictions, which was contrasted with the Italian, archaic and provincial culture.

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PACHINO

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Vitaliano Brancati, una vita per il teatro Vitaliano Brancati life for theatre

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n uomo può avere due volte vent’anni, senz’averne quaranta. Vitaliano Brancati nacque a Pachino (Siracusa) nel 1907 da una famiglia dove il nonno e il padre erano stati autori di novelle e poesie. Nel 1920 si trasferì a Catania e si laureò nel 1929 nella facoltà di Lettere. E’ stato uno scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e saggista italiano; erede della grande tradizione siciliana di Verga e De Roberto, analizzò la vita della borghesia siciliana durante il fascismo, avvalendosi di un’ironia rivelatrice del disagio sociale dell’epoca. La sua attività letteraria inizia con opere di regime e pertanto animate da intenti propagandistici di stampo fascista, come il dramma in versi “Fedor”. In seguito al contatto con Alvaro, Moravia e altri scrittori, Brancati matura la sua crisi politica e nel 1934 si distacca dalle posizioni fasciste. La narrativa di Brancati è dominata dalle manie e dalle distorsioni del maschio siciliano, passivo e preda di fantasie erotiche, vittima dell’ambiente sociale, la piccola e media borghesia. I giovani degli “Anni perduti”, o il protagonista del “Don Giovanni in Sicilia”, vivono inappagati rinviando continuamente la partenza dalla Sicilia e lasciando fallire tutti i progetti. Risvolti cupi e tragici connotano nel “Bell’Antonio”, la vicenda del giovane siciliano bellissimo che vive il dramma dell’impotenza nell’epoca fascista che della virilità aveva fatto uno dei valori primari. In “Paolo il caldo” è delineato il difficile impatto di un giovane intellettuale siciliano con il mondo della borghesia romana. Dalla Sicilia Brancati riesce a trarre non solo la forza della concretezza artistica, ma anche a rompere con gli schemi letterali e culturali di Verga e Pirandello.

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man can have two times twenty years, without having forty. Vitaliano Brancati was born in Pachino (Syracuse) in 1907 from a family where his grandfather and father had been the authors of short stories and poems. In 1920 he moved to Catania and graduated in 1929 in the Humanities University. It has been an Italian writer, screenwriter, playwright and essayist; He analyzed the life of the Sicilian bourgeoisie under fascism, using irony revealing social problems of this period. His literary career began with works about the regime such as the drama “Fedor”. The Brancati’s narrative is dominated by delusions and distortions of the Sicilian male, passive and prey to erotic fantasies, the social environment victim, the petty and middle bourgeoisie. The youth of the “lost years”, or the protagonist of “Don Giovanni in Sicilia”, live unfulfilled continually postponing the departure from Sicily and doing fail all projects. Dark and tragic aspects characterize the “Bell’Antonio”, the story of the beautiful young Sicilian who lives the impotence drama during the fascist where manhood is one of the primary values. From Sicily Brancati can deduce the strength of the artistic concreteness and break with the literary and cultural patterns of Verga and Pirandello.

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VAL DI MAZARA

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Gian Pietro Ballatore lo scienziato dei grani antichi Gian Pietro Ballatore, the scientist of old grains

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ian Pietro Ballatore, è nato a Mazara del Vallo il 18 agosto del 1921, universitario ed eminente studioso del mondo agricolo, si occupò per primo delle varietà dei grani antichi siciliani. Grazie al suo impegno scientifico e alla continuazione delle ricerche portate avanti dal Consorzio che porta il suo nome, oggi è ormai accertata la consapevolezza sulla bontà per la salute di questi grani antichi e delle farine ottenute. Ballatore in vita ricoprì numerose cariche di prestigio. Fu membro del Comitato nazionale per l’incremento delle concimazioni; consulente dell’Ente di sviluppo agricolo della Sicilia; direttore del Centro studi per il cotone italiano, della Scuola di studi agronomici. Il professore Ballatore ha portato ovunque un contributo scientifico altamente apprezzato di studi, di esperienza e di idee concrete. Una grande personalità che si è fatta stimare per la sua lealtà, rettitudine, modestia, il rispetto per i giudizi dei colleghi e per la sua bontà. La sua eredità scientifica oggi è portata avanti dal Consorzio di Ricerca istituito nel 1997 che si occupa di progetti di ricerca nella filiera dei cereali, la diffusione, la promozione della cultura della qualità.

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ian Pietro Ballatore, born in Mazara del Vallo (Trapani) the 18th august 1921, university professor and eminent scholar of the agricultural world, was the first to be interesting to the varieties of the Sicilian ancient grains, Thanks to his scientific commitment and the continued research by the Consortium that takes his name, nowadays the goodness for the health of these ancient grains and flours obtained, is recognized. Ballatore received numerous charges of prestige like a member of the National Committee for the increase in fertilization; consultant of the Sicily’s agriculture development; director of the Center for Italian Studies cotton. Professor Ballatore has taken anywhere a respected scientific contribution of study, experience and concrete ideas. A great personality who was estimated for his loyalty, honesty, modesty and respect for the opinions of colleagues. His scientific estate is now carried forward by the Research Consortium that is in charge since 1997 of specific research projects in the sector of cerealsand the promotion of the quality.

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AMORE PER L’ECCELLENZA

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