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LA BOCCA DEL LEONE

LA BOCCA DEL LEONE

LA FABBRICA SPECIALE Maglie Storiche - Ajaxdi Gianfranco Giordano Alla scoperta dell’Ajax, un club storico, come la sua maglia… DI DIAMANTI

Negli ultimi anni del XIX secolo il calcio arriva ad Amsterdam, nel 1893 un gruppo di amici tra cui Han Dade, Carel Reeser e Floris Stempel, fondarono una squadra di calcio (Dade era il proprietario di un pallone). La squadra venne inizialmente denominata Union, ma dopo poco cambiò denominazione in FoothBall Club Ajax, scritto proprio così. La squadra aveva sede a Nieuwer Amstel, municipalità al tempo al di fuori di Amsterdam, si giocavano partite amichevoli contro concittadini oppure squadre di paesi vicini, nel 1896 il sodalizio cessò l’attività. Quattro anni più tardi i tre amici ci riprovarono, fecero circolare una lettera tra amici e conoscenti e il

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18 marzo 1900 presso il locale del Cafe OostIndie di Kalverstraat 2 ad Amsterdam si tenne la riunione che diede vita al Football Club Ajax, questa volta senza errori di ortografia. Il nome era un omaggio ad Ajace Telamonio, guerriero della mitologia greca, uno dei personaggi cari a Omero e cugino di Achille. Vennero scelti i colori rosso e nero della città, la prima fotografia ufficiale della squadra, scattata nel 1900, immortala i giocatori con maglia nera adornata da una sciarpa rossa, pantaloni e calzettoni neri. Il club trovò un campo nella zona settentrionale della città e si affiliò subito alla Amsterdamsche Voetbal Bond (AVB). Due giorni dopo la fondazione l’Ajax giocò la sua prima partita amichevole, una sconfitta 1-6 sul campo dell’Amsterdamsche Football Club, sodalizio attivo dal 1895. Nel 1900 l’Ajax giocò nel secondo livello della AVB, arrivando al secondo posto in classifica. L’anno successivo il club cambiò colori sociali adottando una camicia a strisce verticali bianche e rosse con collo a camicia, i colori del primo Ajax, rimanevano neri pantaloni e calzettoni, nella stagione 1901/02 la squadra giocò al primo livello della AVB, per passare in successione alla Terza Divisione nazionale e poi alla Seconda Divisione nazionale. Nel 1907 il club deve traslocare sul campo di Middenweg nel comune di Watergraafsmeer, il nuovo campo denominato Houten Stadion era sprovvisto di tribune e spogliatoi, ma era ben servito da una linea tramviaria che collegava lo stesso al centro città, dall’altra parte della strada c’era un caffè che veniva usato come spogliatoio. Nel 1908 l’Ajax assorbì un al club di Terza Divisione, l’Holland, da questa fusione la rosa del club divenne più forte. Nella stagione 1910/11 l’Ajax ottiene la promozione, (grazie anche al suo primo allenatore professionista, l’irlandese John Kirwan) vincendo il suo campionato e successivamente gli spareggi. Le regole della federazione olandese del tempo proibivano che due squadre

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avessero la stessa divisa, considerando che SPECIALE Maglie Storiche - River Plate già lo Sparta Rotterdam indossava maglia biancorossa a strisce verticali con pantaloncini e calzettoni neri, toccò alla squadra di Amsterdam cambiare divisa in vista del suo esordio in Prima Divisione, 1911/12. In quel periodo il VVV (Veni Vidi Vici) decise di chiudere la sezione calcio, l’Ajax rilevò le casacche bianche con ampia fascia centrale rossa con collo a camicia rosso chiuso da bottoni del VVV, contestualmente alcuni giocatori del club si trasferirono all’Ajax. Nasceva così quella che diventerà una delle divise più originali, ammirate e copiate della storia del calcio. La promozione in massima serie comportò anche una lieve modifica nella denominazione, il club diventò Amsterdamsche Football Club Ajax, per distinguersi dal Leids Ajax. In previsione della nuova stagione in Prima Divisione, nel 1911 venne ampliato lo stadio, finalmente dotato di tribune in legno, spogliatoi e acqua corrente, ovviamente fredda. Nel 1913/14 i Biancorossi vengono retrocessi, questa è l’unica retrocessione subita dal club, ma nel 1916/17 sotto la guida di Jack Raynolds (allenatore inglese che trasformò la squadra dandole organizzazione e disciplina) l’Ajax ritorna in Prima Divisione e vince la Coppa nazionale battendo il VSV per 5-0. Nella stagione 1917/18 gli Ajacidi vincono il loro primo campionato nazionale, il 9 giugno un treno scarica a Tilburg 2000 tifosi che accompagnano la squadra pronta ad affrontare il Willem II, purtroppo mancavano Wim Gupffert e Jan de Natris che avevano perso il treno privando la squadra di due dei giocatori migliori, al tempo questa non era una situazione rara in quanto i giocatori provvedevano da sé a raggiungere il campo dove si giocava. L’Ajax in maglia bianca vinse la partita 3-0, alla fine invasione festosa di campo e poi giocatori e tifosi tornarono insieme ad Amsterdam sullo stesso treno. La stagione seguente i Biancorossi si ripetono rimanendo imbattuti con 25 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, in questa stagione lieve cambio stilistico nella maglia, il collo sempre a camicia è chiuso da laccetti. Negli anni ‘20 l’Ajax vinse quattro titoli regionali senza mai riuscire ad imporsi nelle finali nazionali, gli anni ‘30 invece vedono i ragazzi di Amsterdam dominare il calcio nazionale vincendo otto titoli regionali e cinque nazionali. I successi ottenuti sul campo rendono lo stadio troppo piccolo e costringono il club a costruire un nuovo impianto, il 9 dicembre 1934 viene inaugurato il famoso De Meer che ospiterà l’Ajax fino al 1996, anche se le partite più importanti e le partite delle coppe europee vengono giocate allo Stadio Olimpico, più grande e dotato di impianto di illuminazione artificiale. Alla ripresa dell’attività agonistica dopo la Seconda guerra mondiale, l’Ajax si trovava in grosse difficoltà finan-

ziarie e non aveva i soldi per comprare le maglie e i palloni per giocare. A questo punto entra in gioco Gerrit Keizer, portiere della squadra che, all’inizio degli anni ‘30 aveva giocato una stagione nell’Arsenal (altre tappe in Inghilterra Margate, Charlton e QPR). Keizer vola a Londra dai suoi vecchi amici dell’Arsenal che gli regalano un gioco di maglie e dei palloni, così l’Ajax gioca con una maglia rossa con collo a camicia bianco chiuso da bottoni e maniche bianche. Keizer effettua diversi viaggi tra Londra e Amsterdam per recuperare materiale calcistico per la sua squadra fino a quando, alla fine del 1947, la dogana olandese non scoprì una quantità di banconote inglesi nascoste all’interno di un pallone, all’epoca era proibito introdurre valuta straniera. Keizer venne condannato a sei mesi di prigione e a una multa di 30.000 Fiorini, contestualmente finì anche la sua carriera di calciatore. L’Ajax continuò a indossare le casacche dei Gunners fino a quando, a causa dei numerosi lavaggi, queste divennero indecorose. Si ritornò alla maglia con la fascia verticale rossa e collo a camicia chiuso da bottoni nella stagione 1948/49, pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto biancorosso. Nella stagione 1945/46 fa il suo esordio in prima squadra un promettente giovane attaccante, si tratta di Rinus Michels una delle figure più emblematiche del calcio mondiale. Nella seconda metà degli anni 50 l’Ajax torna a vincere il campionato, sono gli anni in cui, precisamente nel 1955, viene introdotto il professionismo nel calcio olandese. Arrivano i meravigliosi anni ‘60 e la maglia diventa più moderna con un collo a girocollo, il 15 novembre 1964 l’allenatore inglese Vic Buckingham fa esordire sul campo del Groningen un ragazzino di 17 anni, si tratta di Johan Cruijff, il futuro Profeta del gol la settimana successiva realizzò il suo primo gol in maglia biancorossa contro il PSV, in questa stagione piccola variazione nella divisa con i

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SPECIALE Maglie Storiche - River Platecalzettoni che diventano bianchi con risvolto rosso. Per la stagione 1965/66 la squadra viene affidata a Rinus Michels, l’Ajax vince il campionato e si comincia ad intravedere quella che sarà la squadra che dominerà il calcio europeo entro pochi anni e che rivoluzionerà il calcio mondiale. Nella stagione 1968/69 gli Ajacidi raggiungono la loro prima finale di Coppa dei Campioni, ma vengono battuti dal Milan di Rocco, l’Europa cominciava ad accorgersi dei ragazzi di Amsterdam. Nel 1970/71 arriva il primo successo europeo, il 2 giugno 1971 a Londra gli olandesi battono il Panathinaikos 2-0, Michels in panchina e un manipolo di campioni in erba guidati da Cruijff, Neeskens, Haan e Keizer tra gli altri stupirono gli appassionati con un calcio arioso, votato all’attacco. In questa stagione la maglia presenta un collo a girocollo bianco sopra la tradizionale striscia verticale rossa. Michels abbandona il club e viene sostituito dal rumeno Kovács, la squadra si rafforza ulteriormente con Krol e vince il titolo europeo ancora per due anni consecutivi, contro Inter e Juventus. Nel 1972/73 compaiono sulle maglie per la prima volta lo stemma sociale, Aiace non abbandonerà più la maglia, e il logo del fornitore di abbigliamento francese Le Coq Sportif, fino alla stagione precedente il fornitore era l’inglese Bukta. Dopo le tre vittorie in Coppa Campioni Cruijff raggiungerà Michels a Barcellona successivamente arriverà in Catalogna anche Neeskens. Nasce in questi anni il soprannome, usato solo in Italia, di Lancieri, un giornalista utilizzò uno slogan pubblicitario della famosa ditta di detersivi che faceva riferimento a un lanciere bianco che combatteva lo sporco per far trionfare il pulito. Nell’autunno del 1973 l’epopea europea dell’Ajax ter-

minerà contro il CSKA di Sofia, ormai era cominciato il declino del club olandese. Nella stagione 1977/78 e in quella seguente il fornitore è la Puma, che mantiene immutata la divisa. Cambio di stile, ma solo per il collo a camicia chiuso da un triangolo davanti, nella stagione 1979/80 e dalla stagione seguente ritorna la francese Le Coq Sportif che mantiene lo stile della divisa inalterato. Per la stagione 1982/83 la federazione olandese da il via libera alle sponsorizzazioni sulle maglie, il primo sponsor dell’Ajax sarà la TDK. A partire dalla stagione 1985/86 la fornitura del materiale passa alla torinese Kappa, ma l’evento più importante è il ritorno al club di Cruijff questa volta in veste di allenatore, in campo comincia a farsi notare un giovane Marco Van Basten. Il 13 maggio 1987 gli Ajacidi tornano alla gloria europea battendo, in quel di Atene, gli oriental tedeschi del Lokomotive Lipsia. La Kappa vestirà l’Ajax per quattro stagioni, nelle prime due la maglia presenterà un collo a V rosso, nelle successive, collo a camicia rosso chiuso davanti da un bordino bianco a girocollo. Dalla stagione 1989/90 i Biancorossi vestono Umbro, maglie classiche quasi sempre con il collo a camicia bianco, eccezioni per il primo biennio e per il biennio 1993/95 con collo rosso. A partire dalla stagione 1991/92 (in questa stagione l’Ajax vince l’unica Coppa UEFA della sua storia completando il grande slam di coppe per club) lo sponsor commerciale è il colosso bancario ABN AMRO, la curiosità è che la scritta sulla maglia è verticale invece di orizzontale a seguire la striscia della maglia. In questo decennio l’Ajax raggiunge due volte la finale di Coppa dei Campioni, vittoria contro il Milan nel 1995 e sconfitta contro la Juventus l’anno seguente. Il 14 agosto 1996 viene inaugurata l’Amsterdam ArenA, la partita inaugurale venne giocata e persa contro il Milan in amichevole, il 25 aprile 2017 lo stadio venne intitolato a Johann Cruijff. Nell’aprile del 1999 la Umbro

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SCENDE IN CAMPO ICAM

Come da tradizione, ICAM è pronta a regalare a tutti i tifosi di calcio una serie di prodotti da urlo!!! Tantissime le novità griffate ICAM!!! Si parte con l’Astuccio dei Campioni!!! Bellissimi e coloratissimi astucci in latta, ideali per la scuola e il tempo libero!!! Ogni astuccio, ovviamente prodotto ufficiale, oltre a riprodurre temi e marchio della propria squadra del cuore, contiene due buonissimi snack, da 30 grammi, di cioccolato al latte e riso soffiato!!! Ma le sorprese non finiscono qui!!! Solo con ICAM, ecco lo Scaldacollo del Tifoso della propria squadra del cuore!!! Una calda e pratica fascia in pile per accompagnare le sessioni di allenamento e per assistere alle partite della squadra per cui si fa il tifo. In ogni scatola, ben quattro tavolette di cioccolato, da 20 grammi l’una e l’originalissimo e brandizzato scaldacollo!!! Juventus, Milan, Inter, Lazio, Roma, Fiorentina e Torino, a voi la scelta!!!

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viene rilevata dalla Doughty Hanson & Co, la nuova proprietà decide di rescindere il contratto di fornitura con il club olandese siglato pochi mesi prima. Dopo una vertenza giudiziaria con la Umbro, dal 2000 lo sponsor tecnico è la Adidas, ogni anno una nuova divisa, ma il fornitore francese ha continuato a proporre divise classiche sfogando la fantasia per le seconde e terze maglie. Il primo ottobre 1975 il Glentoran si presenta ad Amsterdam per la partita di ritorno dei sedicesimi di Coppa Uefa, incredibilmente i giocatori di Belfast dimenticano le divise a casa e tocca all’Ajax fornire il kit di riserva completamente blu, non basta agli ospiti travestirsi da Ajax per evitare una pesante sconfitta per 8-0. La seconda divisa dell’Ajax nei primi decenni era una semplice camicia bianca, a partire dagli anni 30 la maglia è diventata rossa con il collo bianco, a metà anni 60 è arrivata la divisa completamente rossa. A metà anni Settanta la divisa da trasferta è completamente blu e successivamente celeste. Alla fine degli anni 80 la Umbro propone una maglia molto particolare blu bianca e rossa, ancora oggi quando la vedi pensi subito all’Ajax. Dagli anni 90 si sono viste maglie davvero di tutti i colori. La maglia dei portieri dell’Ajax è stata perlopiù gialla, verde o azzurra, nel secondo dopo guerra fino agli anni 60 grande uso di maglie nere. Lo stemma compare sulla maglia a partire dalla stagione 1972/73, il volto di Ajace accompagnato dalla scritta Ajax. Nella stagione 1991/92 compare un logo più moderno, il volto stilizzato dell’eroe greco composto da undici tratti che rappresentano i giocatori in campo e la scritta Ajax Amsterdam, dalla stagione 2011/12 lo stemma è sormontato da tre stelle a rappresentare i 30 campionati nazionali vinti. Nel catalogo HW del Subbuteo il Barcellona è il numero 56, la divisa classica bianca con fa striscia verticale rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolti in tinta.

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