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Anno XVIII n° 4 - Aprile 2011
AMBIENTE
NEWS DAL CAPOLUOGO
La Ciociaria stretta tra le due vecchie centrali di Latina e Caserta pag. 2
VARIE
Le associazioni di ex alcolisti in prima fila per una vita "più sobria" pag. 5
FIUGGI - nuovo palatenda da 6000 posti pag. 6 presto in città ALATRI - Videosorveglianza e Sicurezza urbana pag. 8
CINEMA - Habemus Papam, Moretti "osa" sul clero pag. 21
Partiti e schieramenti frantumati Le elezioni comunali del 2011 saranno caratterizzate da una frammentazione partitica degna della prima Repubblica. Coalizioni anche inusuali hanno sconvolto il panorama politico e movimentato la scena. Alatri e resto della Provincia da pag.11 a 17
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Primo piano - Ambiente
L’editoriale Volti noti, liste "nuove" La campagna elettorale per le comunali di quest'anno è caratterizzata da una frammentazione unica di partiti e liste e in un caso specifico, quello di Alatri, equilibri decennali sono caduti per scelte personalistiche o per la ricerca di "nuovi" assetti futuri. È così che i fedeli alleati Partito Democratico e Programma Alatri si sono separati più o meno consenzievolmente, e hanno lanciato una sfida tra i due big della civica Giuseppe Morini e Patrizio Cittadini, ancora non sappiamo a quale scopo. Forse quello di consegnare le chiavi al PDL per un altro mandato al primo turno… Se così non fosse ci sarebbe tanto da dire (e da ridere) al secondo turno. Chiunque ci arrivi. Pensate, infatti, ad alleanze tra i protagonisti di questa campagna elettorale. Mi vengono in mente scene come la "pace" tra Davide e Golia, tra Tom e Jerry o tra Cappuccetto Rosso e il Lupo cattivo… Staremo a vedere. Senza considerare che abbiamo le prove di uno o più incontri di "mediazione" avvenuti tra la compagine del sindaco uscente e un nemico storico, nel disperato tentativo di liberarsi del fardello dei partiti più grandi, il che è segno di ulteriore fermento anche dove sembra regni la pace… Un augurio a questo punto lo facciamo a tutti, quello di concludere la campagna elettorale con toni sereni, parlando di programmi e senza scontri al vetriolo, perché le facce le conosciamo già, con pregi e difetti, essendo stati tre su quattro al "comando" e uno comunque partecipe dell'amministrazione cittadina (anche se per un breve periodo). Parliamo di cose concrete, di come rilanciare la città, l'economia, il turismo, l'arte e la cultura. Insomma del progetto che ognuno dei candidati ha per la città del presente e del futuro prossimo. Qualche novità più o meno positiva, per fortuna, viene fuori dalle liste nate a sostegno di questo o quel candidato. Una sorpresa piacevole ad esempio è la lista di sole donne in appoggio a Cittadini che si caratterizza, a torto o a ragione, in maniera chiara e netta sia per i candidati sia per il programma. Un'altra sorpresa, meno piacevole, sono i nomi dei candidati dei "dipietristi" tra i quali non figurano (correggetemi se sbaglio) nativi o residenti ad Alatri. Chissà perché… Ultima nota che sento di porre all'attenzione di tutti, condividendo idee e pensieri ascoltati nelle riunioni di redazione, è quella relativa alle cosiddette Associazioni no profit, culturali, indipendenti, nate negli ultimi anni in città. E' per caso una coincidenza che esistano liste con nomi identici a quelli di suddette associazioni? O, come diceva Andreotti, "a pensare male si pecca ma spesso ci si prende"… Buon voto! Filippo Strambi
EMERGENZA NUCLEARE
Scorie, Legambiente Lazio chiede chiarezza Anche Legambiente Lazio scende in campo per fermare il ritorno al nucleare. Con un comunicato stampa, l'associazione ambientalista fa appello a tutti i cittadini, affinché tutti esprimano nelle urne, il prossimo giugno, il proprio parere in merito all'energia atomica. L'invito di Legambiente è quello di votare "si" per fermare il nucleare al prossimo referendum e, al contempo, costituire comitati per coinvolgere e informare correttamente la popolazione. Le richieste dell'associazione scavano ben più a fondo e rivolgono un occhio non solo alle preoccupazioni future, ma anche quelle già passate e, in alcuni casi, ancora tristemente presenti: "Legambiente - si legge nel comunicato - chiede di chiarire subito la situazione dei depositi temporanei di rifiuti radioattivi delle centrali nucleari di Latina e del Garigliano nel Lazio." Nell'area laziale, infatti, fino al 1986-87, erano ben due le centrali nucleari attive e oggi dismesse: quella di Latina, precisamente di Borgo Sabotino e quella di Garigliano, al confine tra Lazio e Campania.
Stando a quanto affermato da Legambiente "a Borgo Sabotino sono terminate le opere murarie del deposito temporaneo di rifiuti ra-
pianto e quelli derivanti dalle future attività di decommissioning della centrale, così come è in costruzione l'edificio dove saran-
dioattivi, destinato a sostituire i depositi che risalgono al periodo di esercizio della centrale, che conterrà i manufatti dei rifiuti condizionati presenti nell'im-
no trattati e cementati i fanghi e gli splitters prodotti durante l'esercizio della centrale. Anche sul Garigliano, al confine del territorio laziale, è in fase di
Il caso del Lazio e della Ciociaria "strozzata" tra le centrali del Garigliano e di Latina "I problemi irrisolti del nucleare a vent'anni dal referendum" è il titolo del dossier, presentato tempo fa da Legambiente, che ripercorre la storia dell'energia atomica nel mondo e in Europa, passando per gli incidenti nucleari avvenuti negli ultimi 50 anni, fino ad arrivare alle centrali dimesse in territorio italiano. L'inchiesta analizza anche la condizione delle due centrali nucleari che si trovano nel Lazio. Dalla ricerca di Legambiente è emerso che sono ben 1.425 le tonnellate di combustibile scaricate dal reattore della centrale di Borgo Sabotino (che attualmente si trova in Inghilterra per il ritrattamento) e, in più, sono attualmente stoccati alla centrale pontina rifiuti radioattivi pari ad un volume di 950 metri cubi.
Nella centrale del Garigliano, invece, non è presente combustibile irraggiato, inviato in parte all'estero per il ritrattamento e in parte (322 elementi di combustibile) allo stoccaggio temporaneo, ma l'impianto conserverebbe ancora 90 metri cubi di materiale radioattivo condizionato con cementazione e 1.150 metri cubi di materiale a bassa attività proveniente dai lavori di smantellamento, oltre a 253 fusti da 320 litri di rifiuti supercompattati. Insomma, quello laziale è un territorio che si trova ancora oggi a combattere con i fantasmi nucleari del passato: la corretta informazione è l'unica arma a disposizione per poter meglio comprendere i rischi attuali e quelli che si legano a un futuro ritorno dell'energia atomica in Italia.
collaudo la trasformazione a deposito dell'edificio che ospitava l'impianto diesel d'emergenza ed è in avanzata costruzione un nuovo deposito, manufatti che ospiteranno, temporaneamente, i rifiuti pregressi e quelli prodotti dal decommissioning della centrale." L'attenzione, dunque, è giustamente rivolta anche sui rischi dei materiali radioattivi che si trovano ancora nelle aree delle ex centrali nucleari italiane e che rappresentano e rappresenteranno un pericolo reale ancora per lungo tempo. Secondo Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio: "è assurdo riparlare di nucleare, senza tener conto dell'insicurezza, dei costi, del problema degli armamenti nucleari e del terrorismo. Risparmio ed efficienza energetica, solare, eolico, biomasse, piccolo idroelettrico, geotermico non hanno questi costi e questi problemi, è assurdo abbandonare questa strada per avventurarsi su quella del nucleare". "Non sono bastati venticinque anni ed i tanti soldi spesi - aggiunge Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - per capire come mettere in sicurezza le scorie radioattive prodotte nel breve tempo in cui le due centrali della nostra regione sono rimaste in funzione, ma alla luce dei nuovi incidenti le istituzioni non possono continuare a far finta di niente, le popolazioni devono essere informate e sapere cosa c'è affianco a casa loro e cosa ci sarà secondo i piani previsti per il rientro delle scorie nucleari in Italia. Con il nuovo referendum che i cittadini andranno a votare nei prossimi mesi chiederemo anche questo, di smetterla con la mancanza di trasparenza su fatti così seri".
Pagina a cura di: Miriam Minnucci Tommaso Grossi
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News dal capoluogo
Insieme per un divertimento senza sballo Le associazioni degli alcolisti in trattamento hanno coinvolto ragazzi in scuole e discoteche per sensibilizzarli sull'abuso dell'alcol L'Acat Ciociaria e il Cat, associazioni facenti parti del progetto sulla Sicurezza Urbana Integrata del Comune di Frosinone, anche quest'anno hanno riproposto la 2^ edizione sulle strade per la sobrietà. Per la seconda annualità, in seguito a quanto già fatto nella prima, sono stati portati avanti incontri di sensibilizzazione e di informazione sia in ambito territoriale che scolastico, relativi alle problematiche alcol correlate e complesse. Il progetto "Divertirsi Si ma con Intelligenza", ha avuto come finalità principale quella di sensibilizzare i giovani verso condotte più responsabili, entrando in contatto con loro, all'interno delle loro realtà quotidiane, nei luoghi di aggregazione, stimolando una maggiore presa di coscienza sulle conseguenze relative all'assunzione di bevande alcoliche, trasmettendo il messaggio: "divertirsi si, ma con intelligenza".
Durante le serate organizzate, sono stati distribuiti materiali informativi. C'è stata la proiezione
sono delle variabili come peso, sesso, a stomaco pieno o vuoto, tempi di bevute, ecc. Pertanto il
continua di un video sulle problematiche alcol correlate. Inoltre veniva data la possibilità di sottoporsi alla prova etilometro per misurare il grado delle loro bevute. Ciò per riscontrare come potesse influire sul loro organismo, poiché sappiamo benissimo che a parità di consumo, non tutti ne subiscono lo stesso effetto. Ci
Test non veniva fatto per dare una misura al consumo, che come abbiamo detto è individuale e comunque un rischio. Lo scopo del test all'etilometro, è stato posto in essere anche per offrire a quanti risultavano con alcolemia 0 un gadget ricordo, spronandoli a continuare lo stile di vita salutare in sobrietà.
I referendum di giugno sono DAVVERO IMPORTANTI!!! Il 12 e il 13 giugno si terranno quattro referendum abrogativi e si potrà esprimere la propria opinione sul ritorno all'energia nucleare ma anche su legittimo impedimento e privatizzazione dell'acqua (due quesiti). Gran parte dell'attenzione, però, è puntata sul referendum relativo al nucleare nonostante le ultime notizie sullo stop del Governo ai decreti sui siti nucleari ne abbia apparentemente smorzato la portata. Il quesito vuole abolire la norma per la "realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare": saremo chiamati alle urne per dichiararci favorevoli o contrari all'introduzione dell'energia nucleare in Italia. Per cui se si vota SI al referendum si sceglie di NON costruire centrali nucleari. ANCHE IN FUTURO! Il quesito sul legittimo impedimento prevede l'abolizione totale della legge che mette al riparo il Primo Ministro (oggi Berlusconi) dai processi a suo carico (in questo momento storico dalla ripresa dei processi Mills, Mediaset e Mediatrade). Se si vota SI, si abolisce il salva condotta per le alte cariche dello Stato.
La finalità del referendum sull'acqua è quella di fermarne la privatizzazione, eliminando una normativa che stabilisce l'affidamento del servizio idrico a soggetti privati. Il secondo quesito propone l'abrogazione di una parte della normativa che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa: la bolletta dei cittadini subirà un aumento, ma la maggiorazione non sarà garanzia di un reinvestimento volto a migliorare la qualità del servizio. Cancellando questa norma si impedisce di fare profitti sull'acqua. Insomma, votando "Si" ci si potrà dichiarare contrari al legittimo impedimento, al nucleare e alla privatizzazione dell'acqua. Per sostenere ognuno di questi argomenti, invece, sarà necessario votare "No", così da non modificare le normative in questione. Raggiungere il quorum non sarà facile… Favorevoli o contrari: andiamo a votare! Miriam Minnucci
Sono stati distribuiti questionari di valutazione sulla percezione dei problemi alcol correlati, ed è emerso quanto le bevande alcoliche siano percepite come un problema, la maggior parte conosce almeno una persona afflitta da tali problematiche, e che da parte dei servizi e istituzioni presenti sul territorio non vi sia molta attenzione. Per quanto riguarda l'ambito scolastico, abbiamo avuto incontri nelle seguenti scuole: con le classi terze della scuola media Pietrobono, e con le classi prime dell'Itis "A. Volta". I nostri interventi educativi, si fondano su una metodologia interattiva, che pone lo studente come parte attiva del processo di apprendimento. Attraverso la
tecnica del brainstorming, siamo partiti dalle loro conoscenze, dai loro punti di vista, per poi proseguire ed interagire con loro alla pari, promuovendo in tal modo una interazione spontanea e proficua, attraverso la proiezione di slide relative alle seguenti tematiche: il concetto di salute, la droga cos'è, e l'alcol come droga, i fattori che incoraggiano l'assunzione di alcol, le pubblicità, i luoghi comuni. In entrambe le scuole, a chiusura, abbiamo mostrato un video: "Siamo sicuri che l'alcol sia un compagno di vita?", in cui vengono presentate le varie facce dell'alcol, in quanto riteniamo che le immagini, le scene, vadano a rafforzare gli argomenti trattati.
Lutto nel mondo del giornalismo nostrano e nazionale Gilberto Evangelisti si è spento nella sua casa di Roma dopo decenni di onorata carriera come giornalista sportivo e "big" della FNSI ROMA - E' morto da pochi giorni nella sua casa romana il giornalista Gilberto Evangelisti, alatrense, uno dei mostri sacri del giornalismo sportivo italiano. Gilberto Evangelisti, aveva 82 anni, era nato il 17 settembre 1928 ad Alatri; era il fratello del democristiano Franco Evangelisti per anni uomo ombra di Andreotti e sindaco della città ernica. Gilberto Evangelisti è stato uno dei pionieri del giornalismo sportivo radiofonico e televisivo in Rai, prima come radiocronista nei principali eventi, dalle Olimpiadi ai mondiali di calcio, poi come direttore del pool sportivo e responsabile dell'acquisizioni dei diritti sportivi. Ha firmato le rubriche che hanno avuto più successo da "Novantesimo minuto" a "Tutto il calcio minuto per minuto". Nel mondo del giornalismo, Gilberto Evangelisti é stato per decenni uno dei punti di riferimento della Federazione della Stampa, dove è stato eletto presidente nel 1989 e poi del sindacato giornalisti. A.T.
Il nuovo procuratore capo De Falco è un esperto giudice antimafia Tra poco più di un mese si insedierà il nuovo procuratore capo di Frosinone. Si tratta
del dottor Giuseppe De Falco, attualmente sostituto procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. De Falco è un esperto di criminalità organizzata, di ecomafia e traffico di rifiuti tra il Lazio e la Campania. Si è occupato tra l'altro del caso di Emanuela Orlandi e dell'in-
chiesta sulla scalata a Rcs. Il 10 marzo il plenum del Consiglio superiore della Magistratura lo ha votato all'unanimità per la sede ciociara. Adesso manca solo la firma del ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Questa nomina denota senz'altro un ulteriore salto di qualità per quello che concerne la lotta alle mafie nella nostra provincia. Già il questore ha voluto ed ottenuto dal ministero risorse tecnologiche ed umane di primissimo piano: uomini e mezzi schierati in un vero e proprio pool per contrastare le infiltrazioni di camorra e 'ndrangheta, che stanno cercando di dividersi il territorio ciociaro, collocando propri uomini nell'ambito degli appalti edilizi, del traffico di stupefacenti, dell'usura, del-
le estorsioni, fino a sfiorare le pubbliche istituzioni e gli enti locali. Il questore De Matteis, oltre a ciò, sta intensificando i suoi interventi pubblici per sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle mafie. Ai ragazzi del liceo Severi, riuniti al Nestor per l'inizio ufficiale dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, De Matteis ha ribadito loro con forza di "credere nello Stato". L'insediamento del nuovo procuratore capo, lo stretto rapporto di intenti tra questura e prefettura daranno - in collaborazione con la società civile - una spallata decisiva per confinare definitivamente il mostro delle mafie in un angolo. Patrizio Minnucci
Provincia
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La città avrà a breve una tensostruttura da 6mila posti Il convention bureau verserà annualmente nelle casse comunali la cifra di 150 mila euro per l'affitto dell'area FIUGGI - L'area dell'ex campo sportivo per l'istallazione di una tensostruttura, finalizzata all'organizzazione di eventi meeting e spettacoli è stata affidata alla Fiuggi convention e visitor bureau. Che sta già installando una tensostruttura che dovrebbe chiamarsi "Palatenda congress" anche se il nome non è stato ancora ufficializzato. Il convention bureau verserà annualmente nelle casse comunali la cifra di 150 mila
euro per l'affitto dell'area in questione. Alcuni giorni fa la commissione tecnica incaricata di vagliare le due offerte pervenute a seguito del bando di gara, indetto dal comune alla fine del mese di marzo, dopo l'apertura dell'offerta economica, ha infatti ufficializzato la concessione temporanea dell'area ex campo sportivo di viale IV giugno, al Fiuggi convention bureau. In realtà era l'unica società rimasta in lizza
"Ricordo di don Giuseppe Morosini": il libro in memoria del martire ferentinate FERENTINO - Lo scorso 9 aprile, a Ferentino, ha avuto luogo l'annuale commemorazione di don Giuseppe Morosini, prete-combattente e medaglia d'oro al valor militare, fucilato il 3 aprile 1944 a Forte Bravetta in Roma. Per i 67 anni dal sacrificio dell'eroe ferentinate, la sala consiliare del Comune ha accolto la presentazione del libro "Ricordo di don Giuseppe Morosini - fra storia e memorie" scritto da Carlo Costantini, presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, e realizzato con il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. Un volume scritto a più mani: nella stesura del libro, infatti, Costantini si è avvalso della collaborazione di don Luigi Di Stefano, nipote del martire e parroco della concattedrale di Ferentino, e del ragionier Primo Polletta, presidente del Comitato per le onoranze pubbliche a don Morosini. "Questa pubblicazione - ha dichiarato il presidente dell'ANPC di Frosinone - ha voluto "sommessamente inserirsi tra le consuete consolidate manifestazioni che ogni anno ricordano il Martire della Libertà e della Fede, per dare atto a quanti hanno operato ed operano per renderle decorose e puntuali e per indicare ai giovani una via da continuare a percorrere con generosità,nel ricordo di don Giuseppe Morosini". Miriam Minnucci
visto che prima dell'apertura dell'offerta tecnica, era stato affisso alle porte comunali un verbale redatto dal presidente della commissione Tommaso Nardi, nel quale è stato reso noto che l'altra società partecipante, vale a dire la studio 80 C srl, già titolare del "Palaterme" collocato nell'area mille luci adiacente la fonte Anticolana, non aveva ottenuto il punteggio di 45/70 richiesto dal disciplinare di gara. La società studio 80 che cautelativamente, solo due giorni prima della chiusura del bando, aveva diffidato il comune ad estromettere dalla gara proprio il convention bureau ad-
Corso per le piante officinali, al via l'edizione numero 21 Iniziativa promossa dall'associazione "Hortus Hernicus" in collaborazione con "La Sapienza" COLLEPARDO - L'associazione "Hortus Hernicus" di Collepardo in collaborazione con l'Università di Roma "La Sapienza", il Comune di Collepardo e la Pro Loco organizzano la XXI edizione del Corso introduttivo al riconoscimento ed uso delle piante officinali. L'iniziativa si svolgerà presso la sala convegni "La Rocca" a Collepardo dal 21 maggio al 3 luglio prossimi. Il corso si terrà ogni sabato e domenica con frequenza quindicinale (21-22 maggio, 45 giugno, 18-19 giugno, 2-3 luglio). Il sabato dalle ore 15 alle ore 19 con lezioni teorico-pratiche generali di botanica ed erboristeria e lezioni specifiche di alcune discipline del settore con docenti esperti che operano nel campo botanico. La domenica dalle ore 10 alle ore 15 con escursioni e pratica sul campo. Il costo del corso, a solo titolo di rimborso spese, è di 130 euro e comprende tutti i materiali didattici necessari per le lezioni teoriche e pratiche. Per informazioni e prenotazioni occorre telefonare al numero 0775-47012 oppure inviare una email all'indirizzo info@sarandrea.it. Il corso è a numero chiuso (massimo 100 partecipanti ammessi) e per prendervi parte è possibile prenotarsi, all'inizio anche senza impegno, presso i recapiti indicati, specificando preferibilmente il proprio indirizzo e-mail per essere ricontattati. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Altre informazioni, collegandosi al sito www.hortus-hernicus.org. Pie. Ant.
Festa in onore di Sant'Ambrogio Il patrono ferentinate, soldato romano cristiano, fu ucciso e divenne martire FERENTINO - Anche quest'anno è attesa la Festa in onore del patrono Sant’ Ambrogio. Una delle
più conosciute in terra ciociara, che richiama molti fedeli provenienti dai comuni limitrofi. Il patrono di Ferentino fu un soldato romano, cristiano, perseguitato e ucciso il 16 agosto dell'anno 304 nella località denomi-
nata "Il Monticchio". La festa religiosa in realtà ricorre quindi il 16 agosto, giorno del suo martirio, ma, la festa civile si svolge il primo maggio, giorno in cui furono ritrovate le reliquie ad opera dell'allora Vescovo Filonardi. La statua argentea, che rappresenta il Santo in sella al suo cavallo è opera dell'argentiere romano di nome Fantino Taglietti ed è datata 1641, mentre, la macchina d'oro e di legno dorato è del XVIII secolo, opera di un intagliatore e scultore romano, Filippo Cianfarani. I festeggiamenti avranno inizio
ducendo come motivazione proprio la partecipazione dell'ente, come socio del convention bureau. Nonostante la diffida pervenuta al comune però, la commissione non ha esitato a chiudere il bando di gara per l'installazione di una tensostruttura da circa 6000 mila posti, che gli operatori economici invocavano da tempo, per far ripartire il congressuale. La conclusione apparentemente positiva della gara sembra tuttavia destinata, a dare vita a nuovi strascichi giudiziari stando almeno alle polemiche della vigilia. Francesca Ludovici
a partire da sabato 30 con l'esposizione della statua del Santo Martire proseguiranno in serata con la processione della Reliquia. La mattina del 1°maggio, la statua, posta sopra la macchina, verrà portata in processione per le vie del paese dai 128 incollatori, suddivisi in 8 confraternite, ognuna di essa rappresentante una chiesa. Durante tutta la giornata saranno molti gli intrattenimenti: dall'esibizione degli sbandieratori della città di Cori alle tante bancarelle, anche di prodotti tipici locali, che animeranno il centro del paese. I festeggiamenti si concluderanno la sera del 1° maggio con l'attesissimo concerto dei Matia Bazar e con l'estrazione della lotteria. Daniela Caliciotti
Provincia 6 Veroli, il viaggio alla riscoperta Filettino si gemella tra i tesori della città con la francese Selonnet
Si è tenuta la "Settimana della cultura": un successo annunciato A fine marzo ed inizio aprile la duplice cerimonia per VEROLI - L'Italia è un paese dallo straordinario patrimonio artistico e culturale, di inestimabile valore che abbiamo il privilegio di ricevere in eredità dai nostri antenati nel corso dei secoli. Questa fortuna l'abbiamo potuta godere di nuovo attraverso la settimana della cultura dal 9 al 17 aprile scorso, quando, gratuitamente, sono state aperte le porte di musei, aree archeologiche, archivi e biblioteche per una grande festa diffusa su tutto il territorio nazionale. Per l'occasione anche la città di Veroli ha aperto i battenti del suo museo civico, dei suoi monumenti, dei suoi palazzi per valorizzare e far conoscere tutte le bellezze del territorio. Un evento molto importante per la città, ha spiegato l'assessore alla cultura Simone Cretaro, reso possibile grazie anche alla cooperativa "L'Airone" che ha effettuato visite guidate presso i monumenti verolani. A fare da cornice alla settimana culturale è stato predisposto un ricchissimo calendario di incontri e manifestazioni che hanno reso preziosissima la manifestazione stessa.
Si sono esibiti ragazzi in uno spettacolo di giocoleria, allestite mostre di ceramica a cura di Stefania Del Nero e di fotografia dal titolo "Luci ed emozioni" di Stefano Gaetani oltre ad uno spettacolo teatrale del regista Valentino Villa. Presso la galleria "La Catena" è stata allestita una mostra documentaria dei principali quotidiani locali alla presenza di editori, direttori giornalistici e amministratori e, per concludere, i gruppi "Ernica etnica e "Tè Granetto tè" si sono esibiti in suoni, canti e balli della tradizione del Sud Italia. A chiusura della settimana, l'assessore Cretaro nel ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per questo evento, dalla Pro Loco al parroco, dalla cooperativa "L'Airone a tutte le associazioni culturali, ha ricordato che è stata un'ottima occasione per tutti i cittadini di riappropriarsi di questo patrimonio e, nell'occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, del senso profondo della nostra appartenenza alla comunità nazionale. Bruno Sbaraglia
siglare il patto d'amicizia FILETTINO - Anche il piccolo centro simbruino ha, da qualche settimana, una cittadina "gemella". Tra fine marzo ed inizio aprile, infatti, la comunità di Filettino ha sottoscritto un patto di amicizia con Selonnet, borgo francese situato nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. A fine marzo, una delegazione transalpina è giunta in Ciociaria e, in quell'occasione, il sindaco francese Michel Grambert e il suo collega filettinese Gianfranco Catena hanno firmato l'atto di gemellaggio. L'avvenimento si è tenuto nell'ambito di un ampio programma di iniziative con visite guidate, concerti e feste popolari. Nei giorni 8 e 9 di questo mese, invece, una rappresentanza di Filettino si è recata in Francia per ricambiare il precedente incontro e completare la procedura di gemellaggio: sono state effettuate anche delle visite alle istituzioni locali, alle attività economiche e si è assistito a delle proiezioni sull'ambiente. Selonnet ha molti punti in comune con Filettino: è un piccolo centro di circa 450 abitanti, che si trova ad un'altitudine di 1062 me-
tri. Qualche spunto di storia: i primi signori di Selonnet furono gli abati dell'abbazia dell'Ile-Barbe; con la Riforma, si insediò in pae-
Selonnet
se una comunità protestante che lì rimase fino al XVII secolo. Il motto che ha sancito l'unione tra Filettino e Selonnet è "Insieme per crescere": un auspicio che, ci auguriamo, le due comunità possano mettere a frutto ogni volta che sarà possibile. Pietro Antonucci
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Vita alatrense
Sicurezza, ecco la videosorveglianza nel centro storico Installato un sistema di oltre venti telecamere. La soddisfazione di Remo Costantini Le cronache giornalistiche degli anni scorsi ci hanno spesso raccontato di una città in cui lo scarso rispetto nei confronti delle persone e delle cose ha provocato danni e proteste: in tanti, infatti, ricorderanno le becere scritte tracciate con lo spray sulle mura poligonali oppure i sassi lanciati dall'Acropoli su passanti ed auto o, ancora, i piccoli atti vandalici compiuti in estate nelle ore notturne. Così, per arginare tali deprecabili fenomeni, l'Amministrazione comunale ha fatto installare un sistema di oltre venti telecamere che vigilerà nei punti sensibili del centro storico, dai luoghi maggiormente frequentati agli ingressi stradali. Venti occhi discreti ma sempre attenti (il sistema è in funzione 24 ore 24) che avranno il duplice scopo di scoraggiare abusi e di salvaguardare il patrimonio monumentale di cui la città dispone. Soddisfatto l'assessore comunale Remo Costantini, delegato anche ai problemi della sicurezza, che ha seguito tutto l'iter del provve-
dimento approvato dalla giunta presieduta dal sindaco Costantino Magliocca.
Avvocato Remo Costantini Assessore Giunta Magliocca
"La società aggiudicataria della gara ha terminato l'installazione di un sistema di video sorveglianza all'interno del centro storico.
La nostra città potrà dotarsi di tale nuova tecnologia che costituirà un deterrente nei confronti di quanti manifestano poco riguardo verso i residenti e i monumenti. Il centro storico di Alatri sarà attentamente monitorato, 24 ore su 24, da oltre venti video-telecamere di ultima generazione, che saranno installate nei punti strategici della città. Ciò a dimostrazione di come finalmente la nostra città può fare affidamento su un'Amministrazione che sta cercando, pur nelle difficoltà economiche del momento, di essere vicina alle esigenze dei cittadini. Una risposta concreta ad una esigenza della cittadinanza che questa Amministrazione ha portato a termine". Il sistema operativo e di controllo dell'intero apparato è posizionato nel Comando dei Vigili Urbani in Largo Armando Tagliaferri, dove, tra qualche giorno, lo stesso assessore Costantini e il comandante della Polizia municipale Dino Padovani daranno una dimostrazione pratica del
completo funzionamento dell'impianto video. Alle immagini registrate dalle telecamere avranno accesso anche i Carabinieri della locale Compagnia, i quali potran-
aggiunto che, in futuro, il sistema di videosorveglianza sarà esteso anche ad altre aree della città, dalle zone e dalle contrade più popolate fino agli svincoli
Installazione di una delle due telecamere in Piazza Santa Maria Maggiore
no contare su un "aiuto" in più nel caso in cui ciò si rendesse necessario per lo svolgimento delle loro indagini. L'assessore Costantini ha infine
stradali più importanti: l'obiettivo è quello di dotare l'intera Alatri di una strumentazione in grado di assicurare sicurezza ovunque.
Un libro su San Sisto, don Giuseppe Capone e l'ultimo "regalo" alla sua città Presentata nell'Aula Magna del "Conti Gentili" la seconda edizione de "Il settimo papa" Don Giuseppe Capone è venuto a mancare il 31 dicembre del 2009. Da quel giorno sono trascorsi 16 mesi, ma il lavoro di ricerca e di studio dello storico ancora non cessa di produrre buoni "frutti", per non dire della memoria e dell'affetto verso l'uomo ed il sacerdote, sempre vivi nel cuore degli alatrensi. È partendo da qui che si può spiegare l'iniziativa che l'editore Filippo S t ra m b i ha organizzato il 16 aprile scorso per presentare al pubblico la nuova edizione, rivisitata e aggiornata, de "Il settimo papa - San Sisto nella storia del suo tempo", una delle tante opere scritte da don Giuseppe Capone e che Per info e prenotazioni: compongono la sua abbondante produzione e-mail:filippostra.editor@alice.it letteraria. La presentazione è avvenuta nell'Aula Magna del liceo classico "Conti Genti0775 442588 li" dove Riccardo Strambi, figlio di Filippo e
direttore del nostro periodico, ha letto un commosso messaggio di saluto ed affetto rivolto a don Giuseppe e a tutti i presenti. Dell'opera e dell'uomo hanno parlato diffu-
samente il sindaco della città, il dottor Costantino Magliocca, e S. E. Monsignor Vittorio Lanzani, delegato della Fabbrica di San Pietro, che ha speso parole ed accenti per il Capone storico e sacerdote. Il libro è una riedizione del volume già apparso nel 1984 e al quale don Capone ha lavorato fin quasi al giorno della sua morte, ma le novità sono tante: a partire dalla rinnovata ed elegante veste tipografica per finire agli scatti fotografici, passando per la pubblicazione della piantina della basilica di San Pietro - che avvalora la tesi della traslazione delle reliquie di San Sisto ad Alatri - e per le ultime notizie, ossia
il ripristino della lapide di Egnazio Danti danneggiata da ignoto nel giorno di Pasquetta del 2007 e la deliberazione di consiglio comunale che ristabilisce l'antica usanza di donare un doppiere al Santo patrono da parte dell'autorità pubblica. Il resto sono parole già note ma che conservano intatte, a distanza di 27 anni, la loro freschezza e la loro vitalità culturale, stimolo per ulteriori approfondimenti su una storia così avvincente quale è stata quella di San Sisto, settimo papa nella storia della Chiesa (Benedetto XVI è il 264° successore di San Pietro, ndc), e del suo arrivo ad Alatri. Nella prefazione Filippo Strambi parla, giustamente, di "Una preziosa eredità
per le generazioni presenti e future". È vero: il testo dovrebbe trovarsi in tutte le nostre case. Pietro Antonucci
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Vita alatrense
Discarica a cielo aperto a Castagneto ALATRI DA (RI)SCOPRIRE
Ci troviamo ad Alatri, in periferia ed esattamente a quasi un km dall'incrocio di Via Castagneto con Via Seritico; alle nostre spalle Trivigliano e di fronte Fumone. Vogliamo segnalare un aspetto di questa zona, divenuto quasi parte dell'architettura naturalistica: una discarica abusiva a cielo aperto. Da anni i comportamenti di residenti ed estranei sono consoni a questo costume poco idoneo, quello appunto di abbandonare non solo rifiuti solidi ed ingombranti, ma anche rifiuti altamente pericolosi, come amianto frantumato e gomme consunte di auto. Altri rifiuti molto quotati sono i calcinacci, scarti di cantine, secchi e vernici pericolosissime per l'ambiente. La zona, ripulita molte volte ma con scarsi risultati, è stata difficilmente mantenuta in buone condizioni, come dimostrano le foto scattate. Con questo piccolo appello vogliamo invitare tutti ad avere un più ampio e discreto senso civico, il paesaggio è un bene comune, la natura a volte ci trasmette delle sensazioni indescrivibili, dei colori unici e come tale deve essere rispettata da tutti. Evidenziamo inoltre, che per lo smaltimento di rifiuti ingombranti è a disposizione dei cittadini un'isola ecologica in Via Aldo Moro (località Cosciano) aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 11.30 e il mercoledì pomeriggio. G.G.
Ecco gli alunni della maestra Paolina Mazzocchia
Scatta l'ora legale e l'acqua arriva …un'ora dopo! Nel centro storico di Alatri i disagi con l'Ato5 (ACEA) per la gestione del servizio idrico sono noti da qualche anno... al cambio di orario da solare a legale, però, è successo dell'incredibile. Su segnalazione di due lettori riportiamo che a causa della mancata regolazione tempestiva dell'orologio che apre e chiude i rubinetti per il Centro storico, i residenti sono rimasti senza acqua per un'ora. Così, dopo varie proteste, i cittadini vogliono farsi sentire,i lavoratori, i bambini che vanno a scuola sono stati privati dell'acqua proprio la mattina, momento della giornata in cui l'acqua è un bene non prezioso ma preziosissimo. Per non parlare, aggiungono i nostri segnalatori, delle bollette salatissime nonostante i vari disagi che si aggravano anche delle bollette delLa corrente che serve a mettere in funzione l'autoclave che per i primi 10 minuti gira a vuoto a causa dell'aria che si infiltra in quelle poche ore di flusso tra mattina e pomeriggio. P.P.
Partiamo come sempre dalla foto pubblicata nell'ultimo numero: la squadra di basket, fine anni '60. Si riconoscono Paride Quadrozzi, Giorgio Frezza, Ricciardi, Leandro Nifosi, Attilio Nifosi, Adalberto Piacitelli Giancarlo Covino, Giorgio Cataldi, Vittorio Mangili, Gianni Minnucci e Umberto Ceci. Questo mese, grazie a Carlo Chiappini, pubblichiamo una foto della classe della maestra Paolina Mazzocchia, anno 1947. Chi sono gli alunni presenti? Se volete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.
Vita alatrense
Sosteniamo chi ha più bisogno L'associazione Insieme Onlus nata dieci anni fa, tra servizi indispensabili e difficoltà da superare chiede aiuto alla società civile L'Associazione Insieme Onlus è stata costituita l'8 giugno del 2001: allora contava 40 soci. Presente sul territorio e molto attiva, ha organizzato corsi di musicoterapia, di informatica, laboratori fotografici, mostre, un laboratorio teatrale, un corso di giardinaggio, un corso di cucina e delle giornate presso il parco divertimenti dell'Eur di Roma. Grazie alle risorse che la Regione ha elargito negli anni precedenti l'associazione ha potuto svolgere tali attività. Con il tempo però, sia per difficoltà personali degli associati e soprattutto non avendo a disposizione ricambi o turnover, l'associazione si è mossa sempre meno e le persone pian pianino sono scemate riducendosi in un gruppo di 10/15 persone. Sono loro che oggi hanno deciso di rimboccarsi le maniche per far rivivere l'Associazione coinvolgendo tutta la popolazione. "Insomma - ha commentato uno dei membri dell'associazionevorremmo che Insieme Onlus diventasse un faro, un punto di ag-
gregazione a cui ogni genitore possa affidare il proprio ragazzo per giocare e per avvicinarsi , fin da piccolo, alle diversità, per conoscerle e accettarle. Le idee per iniziare sarebbero tante, anche poco costose, per esempio un cornetto party, una festa per il decennale, ma soprattutto vorremmo trovare tanti amici che magari anche spendendo un ora solo del loro tempo ci diano una mano. La prima iniziativa che abbiamo attuato è stata quella di creare un profilo su Facebook, cercando di renderci visibili, cercando amici che possano anche darci suggerimenti, consigli, che possano donarci il loro 5 per mille facendo loro capire che non costa nulla a loro, ma che per noi sarebbe ossigeno. Vorremmo coinvolgere anche insegnanti in pensione per promuovere un doposcuola il tutto gratuitamente. Altra nostra esigenza è quella di trovare uno sponsor per poter nuovamente pagare l'assicurazione al nostro pulmino, pera andare a prendere a casa i ragazzi che
non possono raggiungerci; ci piacerebbe anche creare una specie di banca bel tempo e avviare uno sportello di consulenza, ove potersi rivolgere per conoscere la normativa relativa all'handicap, e per ultimo ma non ultimo per importanza, associarci ad un consulente legale per seguire eventuali ricorsi o pratiche che necessitano di quel tipo di sostegno. Nella mia mente l'Associazione la immagino come una vecchia locomotiva a vapore, ferma su dei binari dove il fuoco della caldaia si stà spegnendo, e magicamente con l'aiuto di qualche omino, che inizia a buttare il carbone nella caldaia, lentamente inizia a "sbuffare"... Lo sforzo maggiore è iniziare a far girare le ruote, dopodiché una volta preso il via, questa locomotiva correrà veloce regalando sorrisi a tutti i bambini "speciali" del nostro territorio." Per chi volesse donare loro il 5 per mille il Codie Fiscale dell'Associazione è 92029420608 Mar. Minn.
San Sisto, l'onore reso ai benefattori per l'omaggio artistico Spulciando tra nomi e curiosità legati alla festa che si tenne negli anni '50 Cinque pagine dattiloscritte datate 1° dicembre 1951 (beh, a quei tempi non esistevano né il pc né Word...)
la e 256 lire e che le spese furono invece di quasi 1 milione e mezzo di lire, con un disavanzo di poco più di 400mila lire. A proposito delle spese, a parte quanto dovuto per tipografia, cancelleria, affissione manifesti, spedizione di stampati agli emigrati negli Usa, esattoria, compaiono alcune voci che suscitano la nostra curiosità. Ad esempio, i costi sostenuti dalla ditta dei Fratelli Gondrand per il prelevamento della statua da casa Milani (18mila lire) e per la verniciatura e la doratura della base di San Sisto, effettuata da Otello Giuliani di Roma, per una somma di 3mila lire. E ancora: 2mila lire furono dati a Manlio Battisti, di Roma, per la riparazione del triregno; 11mila lire vennero consegnati a Filippo Cianfrocca per lavori in ferro alla base della statua; ma l'esborso nettamente maggiore, di un milione e 286mila lire, riguardò il pagamento effettuato al professor Arbace Milani "per pagamento statua, per equivalente in denaro dell'argento mancante, per acquisto dell'oro zecchino e per la consegna di kg 4,700 di argento 700/ooo", cioè per riassumono, con dovizia di particolari (nomi, ragioni l'omaggio artistico vero e proprio per il quale fu creasociali, lavori effettuati), quello che fu il resoconto to un apposito comitato centrale che sensibilizzò tutdelle entrate e delle uscite per realizzare un omaggio ti i devoti al Santo Patrono di Alatri e raccolse i muniartistico alla statua di San Sisto per la festa dell'anno fici doni in denaro. precedente. Troppo lungo è l'elenco di quanti presen- A conclusione di questo lavoro che si è protratto per tarono delle offerte da Alatri, da altri centri e dall'e- quattro puntate, sperando di aver stuzzicato l'interesstero: basti dire che venne raccolto un milione, 86mi- se degli alatrensi e pur sapendo che tanto altro ci sarebbe da aggiungere, va rivolto un caloroso ringraziamento a chi ci ha aiutato, con puntualità ed entusiasmo, nelle ricerche storiche: il signor Carlo ALATRI - Via Basciano, 44 Rossi. (4 - fine)
Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021
Pietro Antonucci
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Tre "grandi" iniziative dell' Assocciazione ARS L'Ass. ARS. che ormai da anni organizza eventi, nel mese di Aprile ha portato a termine il lavoro di ampliamento della biblioteca dell' ospedale S. Benedetto di Alatri "Il libro randagio". La biblioteca inaugurata l'estate scorsa, con nuove librerie e l' aggiunta di testi di ogni genere letterario, finalmente, dopo un anno è stata terminata. Il Presidente Sergio Vigliani e la Vice Presidente Erika Rossi ringraziano tutti coloro che hanno collaborato: Daniele Fanella, Compro I bambini del Burkina Faso oro di Lina Borrelli, Gelateria del centro, agenzia immobiliare la Piramide; un ringraziamento speciale al Dr. Cestra e all'Assessore Rossi Giulio. L'Associazione si occupa anche di beneficenza e in questi mesi sono stati raccolti materiali scolastici per i bambini del Burkina Faso: 500 quaderni e 200 tra penne e pennarelli. Per quest'iniziativa hanno partecipato alla raccolta: Cataldi, Vanilla Caffè, Daniele Fanella, e Texture abbigliamento. Il materiale verrà consegnato ai missionari Umberto e Lisa Trapi che li consegneranno direttamente sul posto. Per il mese di maggio, invece, è previsto il primo concorso di pittura "i colori della vita" per i ragazzi diversamente abili del Centro diurno Emanuele Fanella di via La Noce. Il concorso prevede la partecipazione di 15 giovani, con premiazione che avverrà il 21 maggio presso la biblioteca comunale di Alatri. Dalle ore 16:30 alle 19:00 i visitatori potranno votare l'opera. Le 4 coppe verranno consegnate alle ore 19: 00 e sarà rappresentata dai seguenti giurati: Presidente di giuria Erika Rossi, Dr.ssa Francesca Vinciguerra, prof. Arnaldo Capone e gli "artisti di vicolo Vezzacchi". Si ringrazia: Vanilla Caffè e la tipografia Strambi. Tre iniziative lodevoli e la vice presidente Erika Rossi esprime gratitudine affermando: "E' straordinario sapere che esistono ancora persone al mondo che usano la propria sensibilità per aiutare chi ha bisogno, e quando si tratta di beneficenza, nulla è scontato! Un grazie di cuore a tutti ".
Ugone di Alatri, presentata la "fatica" editoriale del Prof. Boezi Nella mattina di Sabato 9 aprile, presso la Biblioteca Comunale "Luigi Ceci" si è svolta la presentazione del libro "Ugone di Alatri. Cardinale del Titolo dei Santi XII Apostoli", del prof. Gianni Boezi. Il lavoro, edito dall'Istituto Comprensivo "Egnazio Danti", stampato per i tipi dell'Antica Stamperia Tofani, costituisce l'ultima produzione di un Istituto volto al costante studio e ricerca della Storia di Alatri, anche attraverso l'azione di lettura e di scrittura del libro. Il lavoro, infatti, è nato all'interno della classe III B della Scuola Secondaria di Primo Grado e a questi alunni ed alunne l'Autore lo ha dedicato. Una bella mattina, dedicata "allo studio di un Passato che tanto può ancora insegnare": è stato l'augurio che i relatori hanno rivolto ai ragazzi ormai prossimi agli esami: Daniele Bianchi, Marta Caggiano, Davide Ceccani, Gianmarco Cirillo, Giorgio Fiorini, Miriana Fiorini, Pamela Fiorini, Alessia Garito, Naomi Gatta, Andrea Lanzi, Alessio Marcoccia, Lorenzo Marcoccia, Lucrezia Morganti, Marika Odargi, Silvia Oroli, Lucia Padovani, Marzia Pagliarosi, Claudia Papitto, Federica Pitocco, Fabrizio Sidari, Claudia Spalvieri, Anastazja Trzesniowska, Mirko Magno Vigliani. Mir. Minn.
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Speciale comunali dal territorio
Divisioni, ripicche, rivalse: al voto per un esercito di candidati Frammentazione, frantumazione. La tornata delle amministrative di maggio è contrassegnata, sul nostro territorio, da forti contrapposizioni dialettiche che hanno portato alla presentazione di una miriade di candidati a sindaco e ad un proliferare senza precedenti di liste. Nei centri grandi come in quelli medi e perfino nei più piccoli, dove si rischia la polverizzazione dei consensi. Entrare nelle singole situazioni, è impresa ardua dato anche lo spazio ridotto per parlarne, ma una considerazione generale può essere fatta: nonostante le ultime stagioni difficili e una congiuntura economico-finanziaria non certo florida, le scissioni e le separazioni l'hanno fatta da padroni; prevalgono, in molti casi, i personalismi, le posi-
zioni acquisite e da difendere a tutti i costi, le piccole beghe di paese, quando sa-
rebbe auspicabile il ritrovarsi attorno ad un tavolo per azioni condivise. Detto al-
trove di Alatri, Collepardo, Fumone, Sora e Cassino, si va al voto anche in altri 24 comuni della provincia: a Monte San Giovanni Campano concorrono in quattro (Silvio Reale, Carlo Coratti, Emiliano Fiore e Angelo Veronesi), mentre a Ceprano sono addirittura in cinque (Luigi Sorge, Giovanni Sorge, Domenico Valletta, Emanuela Ranelli e Paolo Castaldi); quattro candidati anche a Roccasecca (Giovanni Giorgio, Antonio Abbate, Angelo Claudio Alfano e Fabio Tanzilli) e a Supino (Alessandro Foglietta, Marco Boni, Antonio Torriero e Gianfranco Barletta), tre invece ad Arpino (Gianluca Quadrini, Bruno Vano e Dino Giovannone) e a Sgurgola (Luciana Perfetti, Eugenio Lepri e Antonio Corsi). Nei centri minori, la situazione è ancora
Sei candidati ciascuno per Cassino e Sora La frammentazione tipica di questa tornata elettorale sta scompaginando coalizioni che sopravvivevano da decenni
Sei aspiranti alla carica di sindaco per Sora e sei per Cassino. Oltre 300 candidati al consiglio comunale per soli 16 posti nella città "del mobile" e 696 per la città martire con soli 24 posti nell'Assise civica. A Sora, a concorrere per la poltrona di sindaco, a sinistra ci saranno due candidati: il presidente del consiglio comunale Antonio Lombardi appoggiato da Pd, Sel, Idv, oltre ad una lista civica di sole donne (idea speculare alla lista Valore Donna di Alatri); l'assessore uscente ai lavori pubblici Roberto De Donatis, appoggiato dai dissidenti del Pd, dal Psi e da esponenti della sinistra oltre al sostegno di molti amministratori uscenti. Nel centrodestra ben otto liste sosterranno la candidatura dell'assessore provinciale in carica Ernesto Tersigni (Pdl, Adc, La De-stra e Dc e quattro liste civiche). A contendere i voti nella stessa area c'è, però, la coalizione guidata dall'ex consigliere regionale Enzo Di Stefano che tenta, così, di ripartire politicamente proprio dallo scranno che sorresse dal 1992 al 2000. In appoggio al suo gruppo storico troviamo anche l'Udc di Michele Mele, altre liste civiche e la lista dell'ex candidato Alberto La Roc-
ca, ritiratosi pochi giorni fa. A chiudere il quadro, una new entry, il Movimento Cinque Stelle che fa riferimento a Beppe Grillo e che appoggia Giuseppe Basile e la lista Tre Spighe Battista dell'ex assessore della giunta Casinelli, Franco Battista. Panorama complesso anche a Cassino. Anche qui sono sei i candidati a sindaco sostenuti complessivamente da 29 liste. Quattro sindaci sono di area centro destra: Carmelo Palombo appoggiato da PDL, ADC, La Destra, MPL e 7 liste civiche; Barbara di Rollo appoggiata da liste che si riferiscono al sindaco uscente di centro destra Scittarelli e alla consigliera regionale D'Aguanno; Maurizio Russo, che ha ben 4 civiche di centro destra a sostegno (Patto della libertà, Libertà e autonomia Noi Sud, Giovani Cassino, Fiamma Tricolore); Iris Volante, portata da Futuro e Libertà, Udc, PD, PSI, Progetto Comune e Città Futura; Gianni Valente, candidato della lista Forza Sud sempre di area moderata; e l'unico candidato di sinistra puro Giuseppe Golini Petrarcone candidato per IDV, SEL, Federazione della Sinistra, Democratici per Golini Petrarcone. A.T.
Collepardo una corsa a quattro per diventare sindaco Il successore di Venturi sarà scelto tra Bussiglieri, Liberatori, Carpentieri e Capoccini COLLEPARDO - Nella lunga storia amministrativa di Collepardo, una sfida a quattro per diventare sindaco non si era mai vista. Quest'anno, invece, questa eventualità si è avverata e la cosa segna, a suo modo, un piccolo record. Una precisazione, comunque, va fatta per capire la situazione: la corsa per subentrare a Giancarlo Venturi (che non si è ricandidato) vede in pole position da una parte Mauro Bussiglieri e dall'altra Maurizio Carpentieri, i veri due antagonisti, dietro i quali ci sono Paolo Liberatori, che potrebbe "catturare" qualche voto, mentre senza speranze è Antonietta Capoccini, a capo di una lista fatta da persone che non sono del paese ernico. Il più esperto dei quattro è certamente Mauro Bussiglieri, già sindaco per due mandati fino al 2006, e che parte con il favore del pronostico, mentre Carpentieri proverà a sovvertire il risultato. P. Ant.
Fumone, sarà una battaglia tra Scerrato e Potenziani Due candidati per la poltrona da sindaco, Massimo Arcese fuori dai giochi FUMONE - C'è chi invoca il futuro e chi parla del domani. Da qualsiasi angolo la si voglia interpretare, a Fumone si guarda... avanti. "Fumone Futuro" e "Fumone Domani" sono infatti le liste che si affronteranno a metà maggio per il rinnovo del consiglio comunale. La prima sostiene il dottor Stefano Scerrato ed incarna una certa voglia di cambiamento; la seconda appoggia l'esperto Franco Potenziani, sindaco uscente e desideroso di proseguire il suo lavoro nel solco della continuità. Della competizione non farà parte Massimo Arcese che, nei mesi passati, aveFranco Potenziani va manifestato l'intenzione di concorrere mettendosi a capo di un terzo movimento: la sua candidatura è scemata via nelle settimane scorse fino
più complessa, almeno in diverse realtà, dove si presentano persino liste decontestualizzate dal territorio: a Terelle e a Torre Cajetani i candidati sono tre, ad Acquafondata e Filettino salgono a quattro, a Viticuso sono addirittura cinque. Va da sé che la confusione aumenta e che molti contendenti potrebbero terminare la corsa con risultati microscopici, dato che in gioco c'è un pugno di schede e niente più. Completiamo il quadro citando gli altri comuni dove si vota a maggio: Castro dei Volsci, Castrocielo, Patrica, Vallecorsa, Esperia, Pignataro Interamna, Castelnuovo Parano, Pastena, Alvito, Vicalvi, Campoli Appennino, Casalattico e Trivigliano. Pietro Antonucci
ad essere completamente ritirata. Ricordiamo infine l'elenco dei candidati alla carica di consigliere comunale: per "Fumone Futuro" (Stefano Scerrato sindaco) sono in lizza Francesco Buccitti, Aldo Caponera, Giancarlo Cecchetti, Alessandro Cecchinelli, Mario De Carolis, Franco Mocci, Massimo Padovano, Riccardo Potenziani e Alessio Scarselletta; per "Fumone Domani" (Franco Potenziani sindaco) sono in corsa Paola Benedetti, Alvaro Cafolla, Matteo Campoli, Fabio Del Stefano Scerrato Monte, Lisa Eagles, Alfredo Petrucci, Michele Pica, Alvaro Santuro e Paola Scarselletta. Pie. Ant.
Speciale elezioni Alatri
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Manuel Gneo presenta... la sua "idea diversa" È entrata subito nel vivo la tornata elettorale delle comunali che vedrà la cittadina di Alatri recarsi alle urne per proclamare il Sindaco per i prossimi 5 anni. Definite le liste subito i candidati a consigliere si sono attivati per farsi conoscere e far conoscere le proprie idee. Tra i primi, bruciando i tempi, c'è il giovane Geom. Manuel Gneo, 24 anni e già ben inserito nel mondo del lavoro, sceso al fianco del Sindaco Magliocca.
tiche del nostro paese e su come poter intervenire per migliorare le cose e spesso venivano fuori delle idee importanti quanto originali e puntualmente sottolineavamo il tutto dicendo "questa è un'idea diversa" mi piace. Da lì è nato lo slogan. Ma questo sia chiaro non è soltanto riferito alle idee ma soprattutto al modo di intendere e vivere la politica di oggi e di come poter rendere i giovani protagonisti del proprio futuro.
Ci ha incuriosito il tuo slogan "un'idea diversa" Spesso mi sono ritrovato con amici a disquisire sulle problema-
Quindi largo ai giovani. Non è nelle mie intenzioni pensionare nessuno e tantomeno dettare condizioni, ma sottoli-
quello di cui il paese adesso ha bisogno. L'esperienza accumulata nei primi 5 ed una squadra già collaudata, non lo vedrà sicuramente ristagnare in quelle decisioni cervellotiche tipiche di nuove amministrazioni appena insediate che si perdono nei meandri della burocrazia e delle logiche di spartizioni. Qualora fossi eletto quali sarebbero i tuoi primi obbiettivi? Mantenere ciò che ho detto e dirò ancora in campagna elettorale.
Manuel Gneo con il sindaco Magliocca
neare con forza la necessità di una maggiore interazione tra generazioni distanti tra loro ma accomunate dalla stessa idea di restituire ad Alatri un ruolo trainante per l'intera comunità provinciale. Insomma largo ai giovani che vogliono impegnarsi seriamente ma altrettanto fondamentale è la presenza di persone esperte e capaci, così di formare il giusto mixer per il bene di Alatri.
Come mai la scelta di Magliocca? Ritengo il Sindaco una persona estremamente seria, professionale, ma soprattutto umana. Ma al di là della stima personale, ho ritenuto fondamentale il discorso della continuità amministrativa, motivo determinante per il bene del paese. Faccio esperienza ogni giorno, anche sul campo lavorativo, di quanto sia importante non ricominciare sempre da zero. Sono sicuro che un Magliocca due possa offrire sul piano programmatico e di tempistica attuativa una maggiore stabilità e certezza
Cioè? Non ho fatto promesse non ho cercato e non cercherò di illudere nessuno, ma una cosa è certa il mio impegno non verrà mai meno. Questo per me non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza per questo non voglio assolutamente deludere tutte le persone che mi aiuteranno. Il mio numero, ben impresso sui manifesti, resterà sempre quello a disposizione di tutti. È chiaro che di idee ce ne sono, c'è una volontà da parte mia e del mio gruppo di lavoro di prospettare una visione di sviluppo sociale e culturale oltre che di opportunità lavorative, innovative e concrete.
PUBBLICITA’ A PAGAMENTO - MANDATARIO: MANUEL GNEO
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Speciale elezioni Alatri
Alatri, sfida a 4 per la poltrona di Primo Cittadino Tre dei candidati, Cittadini, Morini e Magliocca sono già stati Sindaci della città per più di quindici anni E' vero che il panorama politicoamministrativo di Alatri, se guardiamo i candidati alla poltrona di Sindaco, sembra ingessato a 15 anni fa. Grazie alle moltissime novità apparse in questa tornata elettorale, però, il clima è senz'altro effervescente. La notizia più inaspettata e, secondo molti illogica, è stata la frattura all'interno delle opposizioni, con la fine della storica alleanza tra Programma Alatri e il Partito Democratico. È vero che i democratici hanno subìto per anni la "prorompenza" di Patrizio Cittadini e della sua civica, ma è anche vero che senza di essi il centro sinistra ad Alatri non avrebbe amministrato per ben tre mandati. Forse era una fine naturale in vista di un nuovo equilibro, anche se ancora ben lungi dall'essere chiaro e definito. Fatto sta che Costantino Magliocca, sindaco uscente del PDL, dalle non entusiasmanti prospettive di appena
5 mesi fa a causa della flessione del Berlusconismo a livello nazionale, dei dissapori interni al PDL locale, e delle lamentele di una
della città. Molto stanno facendo anche gli ultimi interventi (a detta di molti un po' tardivi ma pur sempre graditi) su materie come
parte della città per le mancate "svolte" promesse in campagna elettorale, si trova di nuovo in corsa con altissima possibilità di bissare e confermarsi alla guida
il ciclo dei rifiuti, i complessi sportivi, i lavori pubblici (area mercatale in testa), gli eventi culturali, che danno la sensazione di rinnovata vitalità e svilup-
po. Patrizio Cittadini, dal suo canto, dopo aver fatto un passo indietro iniziale per proporre un candidato "super partes" nella speranza di convincere anche il PD, ha preso atto della scelta dei democratici non solo di correre da soli, ma addirittura di candidare il suo alleato storico (oggi nemico giurato) Giuseppe Morini e si è riproposto a capo di una larga coalizione che va dall'UDC alla Sinistra di Vendola, passando per Programma Alatri e altre civiche di tutto rispetto come Valore Donna e Alatri Oltre (nella quale confluiscono anche i dissidenti Tecchienesi del PD). Morini, invece, ripreso l'entusiasmo dopo un periodo di pausa dalla politica, ha radunato attorno a se i vecchi amici, ha saldato la coalizione di centro-sinistra (unico neo la lista dell'IDV creata con tutti candidati "forestieri" per una contesa interna al partito a livello provinciale) e va per dritto per la sua
strada forte della massiccia presenza di gente alla sua presentazione ufficiale. Da ultimo, Fausto Lisi, indipendente come alle scorse comunali, tenta di bissare il successo elettorale della scorsa tornata e si candida a rappresentare la novità, visto che è l'unico dei 4 a non aver già ricoperto la carica di Primo Cittadino. È appoggiato dalla sua civica ma anche da una lista nata dall'associazione I Love Alatri, molto attiva sul territorio negli ultimi anni. Insomma un panorama complesso e forse anche stuzzicante; se poi si andrà al ballottaggio, chiunque siano i due contendenti, se ne vedranno delle belle visto che alleanze Magliocca-Morini, Magliocca-Cittadini o addirittura Cittadini- Morini (con l'incognita Lisi da non sottovalutare) fanno drizzare i capelli solo all'idea! Andrea Tagliaferri
GIUSEPPE MORINI
Liste collegate: Alleanza per Alatri Italia dei Valori - Partito Democratico Alatri Unita - Psi - Alatri nel cuore Altra novità nel panorama amministrativo 2011 a sostegno di Morini. La lista è composta da persone che sono in gran parte alla loro prima esperienza in una competizione elettorale, senza però dimenticare la presenza di figure che hanno già avuto impegni amministrativi e che danno una struttura alla lista. È la vera "sorpresa" di questa tornata elettorale. Ma non certamente in senso positivo. Dopo anni in cui l'IDV è stata rappresentata sul territorio dai candidati di Programma Alatri (Nari e Caponera), il partito di Di Pietro, a causa di lotte intestine a livello provinciale e regionale, ha creato una lista di persone che con Alatri non hanno nulla a che fare, schierandosi con Morini invece che, come sarebbe stato naturale, con Cittadini. I risultati diranno quanto "intelligente" sia stata questa scelta. Dopo anni in cui i democratici hanno vissuto un pò all'ombra della civica Programma Alatri, tentano di riprendersi il posto che "spetta" al secondo partito a livello nazionale. La scelta di candidare Di Fabio senza concertarla con gli storici alleati ha creato una frattura che rischia di compromettere la competizione per l'intero centro-sinistra; la successiva scelta di "pescare" il sostituto di Di Fabio, dalla lista civica ex-alleata, ha sancito la definitiva frattura con Cittadini & Co. È la lista personale voluta da Giuseppe Morini. Include esponenti della cosiddetta società civile, anche di varia estrazione ideologica: forze nuove, giovani e diverse che hanno sentito l'esigenza di un impegno diretto e partecipato alla contesa elettorale di quest'anno. Il candidato a sindaco conta molto su questa formazione che rappresenta il tentativo di rinsaldare il suo gruppo storico attorno ad una nuova sfida. Dopo un'assenza politica durata molti anni, torna sulla scena locale il partito socialista, che ha operato con convinzione la scelta di appoggiare Morini per dare un senso ed un messaggio di unità alla costituzione di un nuovo centro-sinistra ad Alatri.
CITTADINI SINDACO
Lista che è espressione dell'omonima associazione politico-culturale, data molto per vicina al Pd. Inizialmente, aveva fornito il proprio appoggio a Fabio Di Fabio, salvo poi convergere verso Morini. È composta da giovani, imprenditori, commercianti, professionisti.
Speciale elezioni Alatri
COSTANTINO MAGLIOCCA Liste collegate: Magliocca sindaco Nuova Alatri - Popolo delle Libertà Rialzati Ciociaria - La Destra per Alatri È la lista fortemente voluta dal primo cittadino uscente, già presente alle elezioni 2006, e ricca di esponenti che hanno avuto ed hanno ruoli politici ed amministrativi. Punta per questo ad un risultato importante che possa contendere la leadership al PdL per riequilibrare i poteri in "famiglia". La quarta ed ultima lista che appoggia Costantino Magliocca. Sorta dopo una serie di incontri e contrattazioni che ha portato alla formazione di un gruppo di esponenti di centro e di destra, confluito in una civica che mira a recitare un ruolo non minoritario in caso di "bis" da parte del sindaco uscente. Il partito ha sempre avuto un bacino di voti di tutto rispetto nella roccaforte del Presidente della Provincia. Nonostante il momento non troppo sereno a livello nazionale i candidati storici del PDL rappresentano un punto di forza per le competizioni amministrative. Schierati, infatti, tutti i "big" a sostegno di Magliocca, seppur con qualche perplessità iniziale circa la sua ricandidatura. Dopo il successo ottenuto alle elezioni provinciali, si presenta alle amministrative con l'obiettivo di far eleggere almeno due consiglieri comunali e di ottenere un assessorato, in caso di vittoria naturalmente. Più di qualche candidato ha già partecipato a varie competizioni elettorali e hanno il forte sostegno del rappresentante provinciale de La Destra, l'assessore alla Cultura.
FAUSTO LISI Liste collegate: Progetto Alatri I Love Alatri
PUBBLICITA’ A PAGAMENTO - MANDATARIO: PATRIZIO CITTADINI
La lista civica di Fausto Lisi tenta di nuovo il "colpaccio" correndo da sola. C'è chi dice che avrà un buon risultato come alle scorse elezioni, chi, invece, li accusa di non aver tenuto una linea coerente alleandosi con il nemico dichiarato Magliocca, per poi ripensarci e uscire dalla maggioranza. Fatto sta che la campagna elettorale porta a porta di Lisi & Co. è incessante.
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È la seconda lista che supporta la candidatura di Fausto Lisi. Nasce dall'omonima associazione culturale, attiva già da qualche anno sul territorio: vi figurano soprattutto giovani, ma non manca chi ha già partecipato a campagne elettorali ed ha avuto esperienze amministrative.
PATRIZIO CITTADINI
Liste collegate: Lista Cittadini - Alatri Oltre - Unione di Centro - Valore Donna Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) Programma Alatri Altra formazione civica nata a supporto di Cittadini che raccoglie i cosiddetti "dissidenti" del Pd di Tecchiena, allontanatisi polemicamente per le decisioni assunte dal partito, ed esponenti segnalati come vicini all'UdC e all'associazione politico-culturale "Alatri Oltre" da poco costituitasi. Anche i centristi appoggiano Cittadini. È uno degli aspetti politici che più hanno fatto discutere nel momento in cui sono state sottoscritte le alleanze. Inizialmente, il partito di Casini doveva andare da solo, salvo poi aver trovato l'accordo con Programma Alatri e le altre liste attorno ad un programma sintetico e chiaro "per il rilancio della città". Una lista di sole donne, con precisi obiettivi programmatici e valoriali. Cultura, solidarietà, attenzione alle categorie più deboli come anziani, bambini, famiglie. Questa lista rappresenta la vera novità nel panorama politico locale, con l'obiettivo dichiarato di rivalutare la figura femminile troppo mercificata dai mass media e nelle spiacevoli vicende nazionali. Dopo anni di assenza della sinistra vera e propria dallo scenario comunale, torna una formazione giovane e fresca, nella quale non mancano, però, apporti fondamentali di personaggi "di rilievo". Al di là del risultato elettorale, il fermento giovanile nato attorno a Vendola non può che giovare al clima sociale e culturale cittadino. È la lista civica che ha "scombussolato" il panorama politico locale negli ultimi 15 anni, andando al di là dei tradizionali schieramenti destra-sinistra. Ha indicato sindaci per ben 3 mandati (Cittadini, Cittadini-bis e Morini). In questa tornata elettorale si mette alla prova soprattutto contro il candidato del PD (proveniente proprio dalla civica) che tenta, così, di riprendersi lo spazio "ceduto" a Programma Alatri per anni.
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Speciale elezioni Alatri
NUOVA ALATRI per una nuova città Siamo Raffaele Cianfrocca, impiegato statale, e Vincenzo Ceccarelli, di professione medico specialista presso l'Ospedale San
Camillo di Roma. Ci proponiamo come consiglieri alle elezioni comunali del 15 maggio nella Lista Nuova Alatri, a sostegno del candidato sindaco Costantino Magliocca. Entrambi di Alatri, conosciamo dal vivo i problemi del paese, per cui ci rivolgiamo ai nostri concittadini elettori senza dilungarci in generiche promesse o annoiandoli con cifre che spesso risultano espressioni numeriche incomprensibili. E' un modo di raccogliere consensi, questo, che lasciamo volentieri ai politicanti di mestiere. A differenza di altri, per illustrare i veri motivi per i quali abbia-
mo deciso di scendere in campo noi preferiamo usare un linguaggio chiaro e diretto, senza millantare soluzioni di sapore pura-
mente elettorale. Anche perché è nostra regola di vita, rafforzata nell'esercizio della professione, quella di operare all'insegna della massima trasparenza, affidabilità e soprattutto concretezza. Coerentemente, noi non promettiamo la luna, ma la risoluzione di quei problemi che sono alla nostra portata, ottimizzando - al fine di centrare l'obiettivo - tutte le risorse che sono a nostra disposizione. Se necessario, battendoci con tutte le nostre forze per ottenere quei risultati che la comunità di Alatri si aspetta da anni. Da sempre amiamo il nostro paese. Questo per dire che intendia-
mo promuovere ed avviare quel minimo di progetti che sono necessari a migliorare la qualità della vita dei cittadini, con effetti positivi sul benessere dell'intera comunità. A questo fine, per restare sul concreto, è nostro formale impegno puntare sul rilancio dell'economia locale avvalendoci di tutte le potenzialità esistenti sul territorio. Come? Innanzitutto avviando provvedimenti che rispondano alle istanze finora disattese delle zone rurali, e poi favorendo lo sviluppo del turismo, finora colpevolmente relegato ai margini dei grandi circuiti. Con il vostro appoggio, confidiamo di poter portare a compimento questo progetto sia da un punto di vista culturale con la creazione di percorsi guidati nelle aree archeologiche, sia sotto l'aspetto religioso attraverso la valorizzazione artistica delle nostre chiese, abbazie e conventi. Non dobbiamo né possiamo ignorare, infatti, che il turismo fa da volano a due settori di vitale importanza per il nostro paese, quelli del commercio e dell'artigianato, che da qualche anno versano in una crisi che non ha precedenti e senza che siano in vista prospettive di ripresa. Nel bene e nel male, essi viaggiano assieme. Pertanto, se non si interviene per migliorare l'andamento del comparto turistico, non si potrà mai invertire la tendenza verso il basso dei settori commerciali ed artigianali ad esso collegati in un rapporto di stretta interdipendenza. Con tutto quello che ne consegue in termini di perdita di occasioni di lavoro e di mancato reddito. Questa è la situazione dei principali motori economici di Alatri e noi, nel nostro piccolo, vogliamo dare il nostro fattivo e personale contributo per modificare lo stato delle cose, senza promettere miracoli ma semplicemente intervenendo laddove è possibile con proposte serie e credibili. E' per questo che, rifuggendo dalla presunzione di voler risolvere
tutto e subito, preferiamo concentrare il nostro impegno dopo aver ben individuato i problemi che, oltre ad essere prioritari, presentano caratteristiche di risolvibilità in tempi ragionevolmente brevi. A cominciare, tanto per proseguire negli esempi, dalla costruzione di un ampio parcheggio da realizzare fuori le mura, da sempre auspicato perché necessario sia ai residenti che ai visitatori occasionali. Come pure ci proponiamo, data l'inadeguatezza o spesso l'assenza di servizi sociali efficienti, di creare centri di aggregazione giovanile e di circoli ricreativi per la terza età. E' nostra intenzione, infine, avviare la ristrutturazione del vec-
chio ospedale in piazza Regina Margherita, creando al suo interno un polo ambulatoriale multispecialistico che riduca, se proprio non elimini, le liste d'attesa che oggi risultano addirittura annuali. In un quadro di totale collaborazione con la cittadinanza di Alatri, candidandoci alle elezioni comunali del prossimo 15 maggio abbiamo accettato questa sfida, consapevoli degli impegni che andiamo ad assumerci e che intendiamo assolvere con assoluto spirito di servizio. Sulla base di questo programma sta a voi, adesso, giudicarci meritevoli di fiducia con il vostro voto. Raffaele Cianfrocca Vincenzo Ceccarelli
Speciale elezioni Alatri
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“Sono tornato in politica spinto dalle tante richieste di amici e gente comune” L'ingegnere Morini ci riprova. Dopo essere stato sindaco della città di Alatri da giugno 2002 ad ottobre 2006, ripropone la sua candidatura per dar seguito a un percorso interrotto a malincuore perché "tanto si era fatto bene per la nostra città Alatri". Ingegner Morini, per iniziare ci parli dei motivi che l'hanno spinta a candidarsi a sindaco della città di Alatri. I motivi della mia candidatura provengono dal sostegno infinito della gente che da anni tenta di convincermi di rientrare in politica. Dopo l'abbandono per un trattamento strumentalizzato ad arte, sono tornato perché, come detto, "invitato" e sollecitato dal mondo civile e dalle forze imprenditoriali della nostra Città, "le forze sane" di Alatri. Chiaramente anche le forze politiche, e con queste intendo le energie più vigorose del centro sinistra, hanno avuto la loro influenza nel convincermi ad accettare questa nuova sfida. Ero dubbioso, mi ero defilato nonostante l'ottimo lavoro della mia amministrazione fosse sotto gli occhi di tutti, ma di fronte ai continui attestati di stima della "gente comune" non potevo non accettare di concorrere ancora. Io e il mio gruppo puntiamo a riprendere e completare quel programma iniziato e interrotto nel 2005, un programma sospeso anche perché dopo il nostro governo nulla più è stato fatto per il bene dei cittadini alatrensi. Quindi con queste parole diviene facile dedurre un giudizio decisamente negativo per quanto fatto dall'amministrazione Magliocca in questi cinque anni. Il giudizio non può che essere assolutamente negativo. La città
di Alatri è rimasta paralizzata per cinque anni, nessun nuovo sviluppo è stato intrapreso e mantenuto e anzi, tutte le opere da me iniziate e programmate sono state del tutto abbandonate dall'amministrazione Magliocca. A dire il vero gli anni di assoluta immobilità sono stati quattro e mezzo: oggi, in periodo di campagna e-
dere con solo il parere sismico e in questi giorni frettolosamente portata quasi a compimento esclusivamente per un ritorno di immagine in vista delle elezioni. Sta andando in scena una specie di "circo elettorale" per alzare polvere agli occhi dei cittadini. La cosa positiva è che la gente sta capendo questi metodi esclu-
lettorale, sono molte le rincorse contro il tempo per far vedere che qual cosina si è fatta come ad esempio la scuola a Basciano, opera da me iniziata e da conclu-
sivamente propagandistici e quindi in città si respira una profonda aria di cambiamento. Il suo riferimento ai "non lavori" eseguiti dall'Amministra-
zione Magliocca è rivolto meramente a quelli pubblici (scuole, sanità ecc) oppure vuole includere anche altri settori? La "non amministrazione" ha paralizzato tutti i settori! Penso alla cultura, fondamentale per la nostra città, e la vedo penalizzata. Non si parla più di "Biennale d'arte", manifestazione storica e lasciata nel dimenticatoio. Incredibile è stato il depotenziamento del Festival del Folklore: in questi anni c'è stato un viavai di gruppi che non stanziano come prima nella città, ma "passano" ad Alatri come in un'altra tappa qualsiasi. Non si parla più di teatro, di musica lirica ma la cosa che più deve far gridare allo scandalo è la chiusura delle sede universitaria per corsi post laurea della "Sapienza". Tanto abbiamo faticato per ottenerla e poco ci hanno messo a farla chiudere. Una perdita assurda per il prestigio di Alatri. Penso ai servizi sociali e li vedo ridotti ai minimi termini: quest'amministrazione ha abbandonato le persone più deboli: assistenza domiciliare fortemente ridimensionata, asili nido depotenziati, centro diurno funzionante a giorni alterni, spariti i centri di ascolto e quelli di accoglienza agli extracomunitari. Siamo passati dai trentaquattro servizi sociali della nostra amministrazioni alla metà di quella attuale. E poi il centro storico: piano parcheggi fermo, svincoli, rotatorie e viabilità periferica al centro storico bloccati, con conseguente mancato alleggerimento del traffico nelle ore di punta ed incremento dell'inquinamento, inesistente sorveglianza dell'Acropoli lasciata in mano ai vandali. Questa città deve ripartire. Eppure c'è chi giustifica l'immobilismo di questi anni a causa dei conti in rosso lasciati dalla sua amministrazione, e di contro il suo buon lavoro fatto con una spesa eccessiva di denaro pubblico... Niente di più falso. E lo dimostro con i fatti, con un documento (la foto sotto) che attesta la verifica di cassa eseguita dal Commissario Prefettizio alla fine del mio mandato. Chi parla di me per motivare quello che non si è fatto per la città di Alatri vuole solo trovare una giustificazione. Io ho lasciato addirittura un tesoretto, dimostrando che con le capacità e la giusta o-
nestà si possono realizzare ottimi servizi senza sperperi. Da dove ha intenzione di ripartire in caso di vittoria delle elezioni? Riconfermeremo il metodo già adottato e che ha certificato risultati ancora oggi visibili e apprezzati dalla gente di Alatri. Puntiamo a un rilancio dell'immagine della città con una politica di sviluppo con servizi in rete tesi a migliorare la vita dei nostri cittadini. Vogliamo mettere in campo un patto serio e realizzabile con la Gente di Alatri. Impegni che qualifichino l'azione della prossima Amministrazione Comunale, volti al risanamento delle casse, alla progettazione di un futuro di sviluppo sostenibile e compatibile e alla ricostruzione del tessuto sociale della Città. Uno degli impegni che intendo prendere personalmente con la Cittadinanza riguarda la riduzione degli sprechi della macchina amministrativa. I fatti parlano chiaro: nel 2005 l'amministrazione da me presieduta lasciò un saldo attivo di cassa di circa 8 milioni di euro; qualche mese dopo, il commissario prefettizio lasciò in attivo circa 6 milioni di euro, il tesoretto che ho accennato prima. Oggi invece, dopo 5 anni di amministrazione Magliocca, le casse del comune sono in rosso, con un saldo debitore attuale di oltre un milione di euro e picchi che hanno toccato anche i 5 milioni di euro a debito con la banca, con le ovvie conseguenze in termini di interessi salati da pagare, a spese della cittadinanza. Magliocca ha portato la città sull'orlo del dissesto finanziario. In effetti a quanto mi risulta il nostro Comune, pur disponendo di validi dipendenti, ha speso, solo negli ultimi due anni, oltre 2 milioni di euro per consulenti e tecnici esterni, ed oltre 400 mila euro per avvocati, chiamati a dirimere contenziosi aperti contro ditte fornitrici e dipendenti o per rimediare alle scellerate procedure adottate per l'assegnazione dei servizi. Non sono un economista, ma il buon senso mi dice che queste non sono spese che favoriscono lo sviluppo della Città, anzi lo limitano, togliendo risorse vitali per la progettazione di servizi e opere. Questi sono i fatti che mette in campo Magliocca dopo 5 anni di sua amministrazione. C'è bisogno, invece, di una guida amministrativa che abbia una "visione della città", dei suoi problemi e delle sue opportunità. E' ora di cambiare rotta e ricominciare a crescere, insieme ce la possiamo fare! Alatri può rinascere! Bruno Sbaraglia
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Storie e personaggi
Vittorio Occorsio: giudice ucciso dall'internazionale nera Nato nel 1939 da una famiglia napoletana trasferitasi a Roma, si laurea giovanissimo in giurisprudenza, con una tesi sul Commmonwealth. Appena vinto il concorso in magistratura inizia la sua carriera come Pretore di Frosinone, poi a Terni. Infine, nel 1965, approda alla Procura della Repubblica di Roma. Gli vengono affidate inchieste riguardo la stampa ed i giornali ed una delle prime riguarda un procedimento fra il Generale De Lorenzo ed i giornalisti Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi che avevano rivelato su "L'Espresso" alcuni particolari del Piano Solo. Il giudice chiede l'assoluzione per i due imputati, ma il Tribunale li condannerà. Poco dopo, disporrà
il sequestro del film Satyricon di Gin Luigi Polidoro per offesa al comune senso del pudore. Nel 1969, al termine di un lungo interrogatorio contesterà, per la prima volta, al ballerino Pietro Valpreda "14 morti e 140 feriti": in pratica, la commissione della strage di Piazza Fontana. A Roma, egli indagava, altresì, sui sequestri di persona collegati al terrorismo nero e sulla massoneria deviata. "Alla vigilia della morte Occorsio confiderà al cronista giudiziario di La Repubblica, Francesco Scottoni, che il totale della cifra pagata per i riscatti di tre rapiti romani... corrispondeva esattamente alla somma pagata in contanti per l'acquisto di una sede dell'OMPAM l'eversione ne-
ra… La mattina del 10 luglio 1976, il sostituto procuratore di Roma viene ucciso sotto casa, a via Giuba, a poche centinaia di metri dall'abitazione del ministro dell'Interno Paolo Emilio Taviani. Quattro giorni dopo Taviani apprenderà che l'attentato doveva essere doppio… (Toghe Rosse di Leporace), ma quest'ultimo, quella mattina, si trovava in Liguria per i funerali della mamma. In effetti, pochi anni prima, il giudice Occorsio aveva chiesto ed ottenuto la copertura istituzionale al processo contro Ordine Nuovo per violazione della Legge Scelba sulla "ricostruzione del disciolto partito fascista". Così, il 23 novembre 1971, il Tribunale di Roma riconosce le
Camilloni, il musicista cieco che conquistò l'America Nato a Trevi nel Lazio, visse e lavorò a lungo tra Providence e New York TREVI NEL LAZIO - Incantò l'America con il suo talento musicale, istituì una scuola pianistica e violinistica che rimase un'esperienza eccezionale, tenne concerti - seguitissimi - in tante città,
fu amico apprezzato di Arturo Toscanini. Compositore, musicista, maestro di cappella: Giuseppe Camilloni fu tutto questo, nonostante il deficit che lo accompagnò per l'intera vita: era cieco dalla nascita. Giuseppe Giulio Camilloni nacque a Trevi nel Lazio, in Via Civita 16, il 19 marzo del 1886. A soli tre mesi perse la vista e, nel 1894, fu indirizzato presso l'istituto per ciechi "Sant'Alessio" di Roma, dove imparò il Braille e si formò musicalmente alla scuola di Giovanni Sgambati ed Ettore Pinelli, già allievi di Liszt, diplomandosi in violino, pianoforte, armonia, organo, contrap-
punto e fuga. Proprio al "Sant'Alessio" vennero comprese le sue alte e singolari capacità musicali, che gli permisero di vincere numerosi premi e concorsi. Nel 1906 fu insignito di una medaglia d'argento per meriti artistici dal re Vittorio Emanuele III e, dopo 12 anni di studio intenso, fece ritorno a Trevi nel Lazio, iniziando una notevole attività concertistica in tutta Italia e prodigandosi per la Cri e la Casa del Soldato nel periodo della I Guerra Mondiale. Nel 1921 partì per gli Usa, dove ritrovò il fratello Antonio, emigrato alcuni anni prima. Nonostante la cecità e le ferree leggi sull'immigrazione, le autorità doganali americane riconobbero in lui un genio fuori dal comune ed egli superò le limitazioni all'ingresso nel Paese. Qui, il talento musicale di Camilloni esplose a livello mondiale: in 36 anni di permanenza sul suolo americano, risiedendo prevalentemente a Providence (Rhode Island), istituì una scuola pianistica, si esibì in concerti nella stessa Providence ma anche a Boston, New York, New Haven, si incontrò e confrontò più volte con il grande Arturo Toscanini, fu attivo come compositore pubblicando brani per diversi organi strumentali. Organista e maestro di cappella nella chiesa dello Spirito Santo di Providence, fu "Uomo riservato e mite, innamorato della vita. Coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo parlano di una personalità unica, di un artista immerso completamente in un mondo personalissimo, fatto di luce e colori, a dispetto delle tenebre che sin dai primi giorni avvolsero la sua vita". Nel 1957 tornò a vivere nella sua Trevi nel Lazio, continuando l'attività di compositore. E nella cittadina simbruina si spense il 7 gennaio 1971, 40 anni fa, all'età di 85 anni. La vita e le opere di Giuseppe Camilloni sono state raccontate dallo studioso Giovanni Valle, autore di una recente pubblicazione curata con attenzione e scrupolo. Pietro Antonucci
Periodico di informazione politico-sociale e culturale
Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Coordinamento Pietro Antonucci Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Carlo Capone, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani, Erika Rossi, Davide Strambi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici Numero chiuso in tipografia il 26/04/2011 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
finalità eversive di Ordine nuovo. Lo stesso giorno, il Consiglio dei ministri approva, all'unanimità, l'emissione del decreto di scioglimento dell'associazione. È questa la motivazione della sentenza di morte per il magistrato. Al "Comandante Lillo", nome di battaglia di Pierluigi Concutelli, capo militare di Ordine Nuovo, basta una sventagliata per scaricare 32 colpi della propria pistola mitragliatrice Ingram contro il corpo del magistrato che verrà ritratto "...riverso fuori dal posto di guida della sua Fiat 125, le maniche della camicia imbrattate dal sangue, il parabrezza sforacchiato...". Prima di lasciare i volantini di rivendicazione ove, tra l'altro, si legge, "…l'atteggiamento inquisitorio tenuto da servo del sistema Occorsio non è meritevole di alcuna attenuante. L'accanimento da lui usato per colpire gli ordinovisti lo ha degradato al livello di un boia. Ma anche i boia muoiono…", Concutelli prende la borsa con i fascicoli del giudice e fugge via. La mitragliatrice Ingram, portata da Concutelli dalla Spagna era un'arma sconosciuta in Italia tanto che gli inquirenti per vederne un esemplare dovettero richiederlo alla fabbrica americana. Concutelli con quell'arma stava preparando l'attentato anche al questore Santillo, capo degli ispettori antiterrorismo, nonché al giudice Pierluigi Vigna, impegnato, su quel fronte, in Toscana. Ma, pochi mesi dopo la morte di Occorsio, grazie ad una soffiata, la polizia, irrompe nel suo covo ed arresta Concutelli: qui trova, insieme alla sua mitraglietta, i suoi testi di riferimento "Il cammino del cinabro" e "L'arco e la clava" di Evola. L'anno seguente verrà condannato, con sentenza confermata in appello, all'ergastolo. Ma anche in carcere egli fa parlare di sé: uccide prima Ermanno Buzzi e Carmine Palladino, due camerati accusati di essere dei confidenti. "Agli inizi del 1978 il Tribunale di Roma assolve 113 imputati aderenti al movimento politico ordine Nuovo… I colleghi di Occorsio hanno fatto naufragare l'inchiesta che al PM è costata la vita: l'aula del Tribunale di Roma intitolata a Vittorio Occorsio non ripara quell'oltraggio..."(Toghe Rosse di Leporace). Avv. Fabio Padovani
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Sport
FROSINONE: il verdetto sembra scritto, ma la matematica lascia ancora qualche speranza I sei punti persi per strada nell'ultimo squarcio di campionato rispecchiano fedelmente la stagione travagliata dei canarini, al loro quinto anno di cadetteria. Diciamoci la verità: una squadra che punta alla salvezza non può subire la rete del pareggio per ben tre volte nei minuti di recupero in quest'ultimo mese. Questa è la fase decisiva, quella che sentenzia una stagione. E cadere nella sindrome di Cesarini (giocatore oriundo degli anni trenta capace di segnare spesso e volentieri nei minuti finali delle partite) in questa fase delicata determina praticamente lo gettare via le residue speranze di salvezza. Diviene quasi sinonimo di "paura" di raggiungere l'obbiettivo. Non è una dato negativo da assoggettare meramente alla casualità. Nonostante si possa far ricorso alla cattiva sorte, che sicuramente ci ha messo del suo, la "sindrome dei minuti finali" ha posizionato il Frosinone in una
situazione di classifica sconfortante. Ora è dura, se si vuol essere ottimisti. Zona Cesarini. A dirla tutta non sono solamente sei le lunghezze perse per strada nella famigerata zona Cesarini. Coralli, nel girone di andata, ha dato il via alla saga firmando il 3 a 2 per l'Empoli al Matusa proprio allo scoccare del novantesimo; Rubino del Novara è riuscito a siglare l'uno pari sempre al Comunale all'ottantacinquesimo, facendo terminare la partita uno a uno e costringendo i tifosi canarini ad osservare un'altra occasione mancata per fare punteggio pieno; Taddei a Trieste, in uno scontro fondamentale per la salvezza, ha pensato bene di infilzare Frison cinque minuti oltre il tempo regolamentare e facendo concludere la gara in parità (2 a 2); Rabito del Padova, e questa è storia recente, ha fatto evaporare i tre punti sempre oltre il novantesimo e infine, l'ultima disfatta, porta la
firma di Sansovini a Pescara che, con i canarini già in festa per essere rimasti in scia in vista dei playout, ha siglato la rete del pareggio al quarto minuto di recupero. Errori gestionali. I punti persi allo scadere non rappresentano comunque alcun alibi. Troppi gli errori commessi a livello gestionale in questa stagione. Per dirla tutta, se oggi non c'è il responso definitivo della matematica, è grazie ad Alberto Frison, una delle pochissime mosse azzeccate nell'annus horribilis dei ciociari. Due allenatori e trentacinque giocatori che si sono avvicendati con la casacca giallazzurra palesano come i problemi siano stati prima di tutto gestionali. Si è speso meno rispetto alle precedenti stagioni, ma forse ancor più del "quantum" (il Crotone ad esempio ha speso anche meno ed ha gli stessi punti dei "nababbi" livornesi..) ci sarebbe da analizzare quanto male siano stati investiti i soldi dal presidente Stir-
pe. A partire dal cambio di allenatore che non ha portato alcun salto di qualità rispetto alla precedente gestione. La cura Campilongo, da quando è subentrato a Carboni, certifica tre vittorie, sette pareggi e sei sconfitte. Se aggiungiamo l'ultimo posto attuale in solitaria il bilancio è presto fatto. E il bilancio in questione è assolutamente negativo. Miracolo possibile. Eppure, calendario alla mano, qualche residua speranza di permanenza nella serie cadetta il Frosinone ce l'ha. In primis perché la matematica non ha disegnato la sentenza definitiva. In secundis perché, Ascoli (che verrà penalizzata ancora di un punto) rappresenta oltre che lo scontro salvezza decisivo (in caso di non vittoria il Frosinone non avrà più chance di permanenza in B), anche l'ultimo avversario con qualcosa da chiedere a questo campionato. Il Vicenza dirà molto probabilmente addio ai sogni playoff mentre il
Novara li ha praticamente già in tasca. Mancherebbero poi il Sassuolo, presumibilmente già con la salvezza raggiunta e il Livorno all'ultima gara in trasferta che, con una situazione di chiara metà classifica potrebbe aver già staccato la spina da un pezzo. Certo, demotivazione non è sinonimo di arrendevolezza. Non giocare con l'assillo del risultato potrebbe addirittura rivelarsi in carica positiva, però nella ricerca di un "miracolo" sportivo si tenta di tener viva la speranza in qualsiasi maniera. La realtà poi disegna un finale già scritto. E il vero auspicio è che si lavori in modo adeguato per far sì che questo sia un semplice e breve arrivederci alla cadetteria. Altrimenti, se sembra troppo presto per discutere di verdetti conclusivi, si faccia in modo di battere l'Ascoli e tenere accese le radioline sugli altri campi. In fondo il calcio è strano e credere nei miracoli non costa nulla. Riccardo Strambi
EURONICS CUP Gaetano D’Aponte
SQUADRA
PUNTI
Happy Hour/SIAL Costruzioni Ke Taglio Graziani System Ledifer RA.EL Ca5 Eurogold Carpatian Devils Bar 155 Street Coop. Stile Libero Atl. Mica Tanto F.C. Ambrosiana New Runt I Canarini Pupetti 05 (-2) Shopping FC Re Di Coppe
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Sport
Alatri: Il campionato e la Coppa per cercare il salto di categoria Tutto in mese. Anzi meno, poiché la finale di Coppa Lazio contro il Veroli, si disputerà il 22 di maggio. Destinazione probabile lo stadio Matusa di Frosinone, ma molto dipenderà dalla situazione dei canarini che potrebbero essere coinvolti nella lotta ai playout. Comunque, terreno di gioco a parte, conterà solo l'esito finale: non vincerla potrebbe equivalere ad appiccicarsi addosso un'etichetta abrasiva, "zeru tituli", e viste le aspettative iniziali per i verderosa, non sarebbe certo il miglior epilogo. Campionato. Bisogna però adesso accantonare per un poco la Coppa. Prima c'è il campionato che potrebbe regalare ancora scenari sorprendenti. Venti giorni decisivi allora per la stagione dei verderosa. I più importanti del torneo con il seguente menù: Broccostella, Techna, Arpino, sosta e finale con il Veroli. I ragazzi di Ceci affronteranno la capolista Broccostella in casa il primo di maggio. La domenica dopo si andrà a far visita ai cugini del Techna, lanciatissimi e secondi in graduatoria dopo la
vittoria nel recupero di campionato proprio contro il Veroli. E in ultimo il match dei saluti a questo campionato (e si spera
anche a questa categoria!) contro l'Arpino, sempre al Chiappitto. La classifica, oggi - vista anche la sosta di
Un’immagine dei verderosa in campionato
La grande annata del settore giovanile del Frosinone calcio Molti la ricorderanno come un'autentica stagione tabù per il Frosinone Calcio. I più fatalisti già parlano di una retrocessione annunciata. I più emotivi invece continuano a credere in un sogno chiamato salvezza. Eppure c'è una cosa in grado di mettere d'accordo tutti, critici e remissivi, appassionati e profani: la grande annata disputata dal settore giovanile della società gialloblu. I Giovanissimi Nazionali, allenati da Federico Coppitelli, hanno concluso la stagione al comando del Girone F. Una leadership messa a segno con 75 punti, frutto di 24 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta. Sotto la guida di un mister vero recordman di risultati (la sua fama lo precede: in sette anni di panchine non ha mai perso in casa) i canarini ora si candidano ad essere indiscussi protagonisti della post season. L'obiettivo? Arrivare tra le prime otto su scala nazionale. Ed un risultato già di per sé storico è stato messo a segno dagli Allievi Nazionali di Nando Tasciotti che nell'ultima giornata di campionato hanno conquistato l'accesso ai playoff. Si tratta di un successo epocale per i gialloblu, capaci di agguantare la post season pur giocando con una squadra composta per gli otto undicesimi da sottoetà. Grande soddisfazione dell'allenatore, Nando Tasciotti, trascinatore dalla panchina, e del suo vice, Massimo Coccia, che hanno sempre creduto nell'enorme potenzialità di un gruppo che, a scapito dell'età, ha dimostrato tutto il suo valore. Comunque vadano le fasi nazionali (il Frosinone ai sedicesimi affronterà il Catania), gli Allievi canarini hanno già detto la loro: il Frosinone si conferma infatti la formazione più giovane d'Italia nella sua categoria. Romina Vinci
due settimane in vista delle festività pasquali -, recita così: Broccostella 54, Techna 53 e Alatri 52. Tutte e tre possono uscirne vincitrici. Ma veniamo ai dettagli. Broccostella favorito. Il compito più duro, visto il calendario, spetta ai verderosa. Broccostella, del resto, se dovesse uscire vittoriosa dal Chiappitto, avrebbe già un bel pezzo di "scudetto" cucito sulle maglie, specie visti gli ultimi due impegni che gli si prospettano (Torrice già salvo in casa e Castelforte fuori retrocesso ancor prima di iniziare la stagione). Occhio comunque al Techna che, rinsavito dalla vittoria nel recupero contro il Veroli, potrebbe riservare grosse sorprese: l'Arpino in trasferta è una squadra che si fa valere, ma a questo campionato non ha più nulla da chiedere mentre il derby con l'Alatri al G. Sevi è un match ovviamente ricco d'insidie, anche se i verderosa in trasferta non appaiono irresistibili (eufemisticamente parlando). Per completare l'opera ci sarà da affrontare il Torrice (vedi
Broccostella), in una partita sicuramente in discesa. Tre match che dipingono un finale di stagione certamente arduo, ma non impossibile per la squadra di mister Luciano Bellardini. In terza battuta l'Alatri, con l'handicap della classifica odierna che, di fatto, la posiziona nell'ultimo gradino per quel che concerne la possibilità di vittoria. Un appunto è d'obbligo: i ragazzi dei presidentissimi Tagliaferri hanno comunque in mano il loro destino. Con tre vittorie sarebbero matematicamente "campioni". Certo, affrontare le prime due della classe a una settimana di distanza non è certo sinonimo di "passeggiata", ancor più per una squadra che non si è certo contraddistinta per la continuità di prestazioni. Comunque, e veniamo a un altro appunto, a differenza delle due squadre avanti, Dell'Uomo e compagni hanno la possibilità di centrare il trofeo regionale solo una settimana dopo, e questo non è assolutamente un particolare di poco conto. Determinazione. Appare tuttavia inutile far pronostici sul quantum. Meglio concentrarsi sul "come" affrontare questo mese decisivo: accantonare ghirigori, impegno e dedizione sembra siano i dettami suggeriti da Marco e Giorgio Tagliaferri. Poi nel calcio si può perdere e questo lo sappiamo bene, ma di certo quell'etichetta scortese dei "zeru tituli" i presidenti, per quanto fatto e investito da quando sono alla guida di questa gloriosa società, non lo accetterebbero di buon grado. A proposito, è bene puntualizzare che sono altissime le possibilità di finire in Promozione già nella situazione attuale in virtù del raggiungimento della finale di Coppa, ma attendere le decisioni della Lega condizionerebbe comunque la programmazione societaria e comunque salire di categoria da vincitori fa sempre un altro effetto. Due trofei, uno "soltanto" o niente in attesa dei ripescaggi? Il mese decisivo risponderà a questo quesito. Staremo a vedere. Forza ragazzi! Riccardo Strambi
Alatri volley ancora in lotta per salire di categoria Matteo Muraglia, la nuova speranza del calcio ciociaro Iniziata a Settembre l'avventura sportiva per le ragazze della III divisione femminile dell'ASD PALLAVOLO ALATRI, dopo pochi allenamenti la squadra formata da matricole, ex giocatrici e alcuni elementi dell'under 18 si è subito distinta in campionato portando a casa i primi nove punti. Poi le prime difficoltà, ma dopo un campionato con più alti che bassi, si trova ora ad affrontare le ultime tre partite del girone di ritorno in cui non dovrà sprecare nessuna occasione per assicurarsi i play-off e passare in II divisione. Molte sono state le soddisfazioni in questa stagione. Le ragazze di mister Massimo Fiorini e Giuseppe Verrillo, infatti, sono state le uniche a "disintegrare" per 3 a 0 il clsvolley, squadra prima della classe e unica a non aver mai perso, Alatri a parte, in campionato. Le ultime tre partite dovranno tenersi sulla stessa lunghezza d'onda. Saranno gare fondamentali sognare il passaggio in II divisione tramite i playoff. Anche la I divisione maschile è riuscita ad ottenere un risultato notevole: all'esordio quest'anno dopo il ripescaggio, si è trovata ad affrontare squadre di livello estremamente superiore a quelle precedenti ma, nonostante vari infortuni e alcune defezioni, è riuscita a salvarsi vincendo l'ultima partita contro Castro per 3-2. E per avvicinare ancora più i giovani a questo sport è stato organizzato un evento di minivolley, sabato 7 Maggio presso il Palazzetto dello Sport di Tecchiena, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, in cui sono state invitate tutte le società di volley della provincia. Accorrete numerosi. Alessia Dell'Orco
Procuratori, società e tecnici, segnatevi questo nome se siete alla ricerca di un centrocampista dai piedi buoni, dalla notevole determinazione e dalla grinta: Matteo Muraglia da Collepardo. Nato il 27 maggio del 1993, quindi prossimo a diventare maggiorenne, Matteo ha percorso tutta la trafila delle formazioni giovanili in diverse realtà ciociare, maturando in ogni squadra presso la quale ha giocato. Adesso, alla soglia della maggiore età, prova il grande salto, dato che risulta appetito da diverse società in ragione anche del fatto che, essendo un classe '93, in base alle norme federali può risultare utile a più di una compagine. Qualche notizia sulla sua breve ma intensa carriera: Matteo nasce come calciatore nella Juventude di Anagni e prosegue poi nella formazione giovanissimi della Pro Calcio Alatri. Lascia quindi la Ciociaria per andare a giocare nella Lupa Frascati, con la formazione Allievi. L'anno dopo rientra nelle nostre zone, indossando la maglietta dell'Isola Liri, nella squadra degli Allievi nazionali; anche l'anno seguente si veste di biancorosso all'ombra della celebre cascata, passando però nel più titolato torneo Berretti. La stagione successiva, e siamo giunti all'attuale, gioca titolare nella formazione Juniores dell'Anagni e le sue prestazioni non passano inosservate al mister della prima squadra, che lo convoca più volte, facendolo esordire in campionato contro l'Alatri. Il suo mentore? Sicuramente, l'allenatore Marco Bruni, sempre prodigo di consigli, suggerimenti ed attenzioni verso il ragazzo, che ha seguito fin da quando ha dato i suoi primi calci al pallone. Adesso, Matteo guarda a nuove realtà e mira ad entrare nel settore giovanile di formazioni blasonate, nell'auspicio di trovare una collocazione che lo possa lanciare nel mondo del professionismo. Di lui hanno chiesto informazioni varie società e Matteo, in attesa di scegliere un procuratore che ne curi gli interessi, sta valutando le proposte arrivate. A noi non resta che fargli i complimenti ed augurargli di calcare campi sempre più prestigiosi. Pie. Ant.
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Moda & Cinema
Indossate occhiali da sole… è arrivata l'estate!
Dopo un inverno freddo e piovoso, con giornate buie, è arrivato il tempo per dare una sbirciatina alle ultime tendenze degli occhiali da sole, in previsione delle belle giornate. Per la primavera/ estate 2011, grandi stilisti, realizzano occhiali da sole sempre più strani e alla moda: vintage, quadrati o tondi dal design e colori appariscenti per un viso da non dimenticare. Le ultime novità arrivano da grandi stilisti come Prada, un marchio sinonimo di lusso che propone una linea accattivante e il design innovativo dalle linee circolari con dettagli in metallo che rappresentano il Brand Made in Italy; altri, come Gucci, Louis Vuitton e Trussardi realizzano, per l'uomo, occhiali da sole all'ultimo grido, dallo stile vintage degli anni '80.
Si pensa che l'ispirazione per la produzione di occhiali da sole,
Coco Chanel, con stile ed eleganza, con il bianco e il nero abbina
stile retrò, nasca da una rivisitazione del passato, precisamente da Steve Mc Queen che nel 1968 apparve in uno dei suoi film con gli occhiali marcati Persol! Linee anni '50 e '60, da aviatore e look british style per la donna di D&G e Burberry con forme decise e colori brillanti, glitterati o dallo stile floreale.
sulle asticelle materiale a specchio per il dettaglio che fa la differenza! Mentre gli stilisti rivisitano il passato, nuove aziende trasformano gli occhiali dall' utile al dilettevole. La LifeRx crea le lenti fotocromatiche che si adattano al cambiamento della luce… con lo slogan: "le lenti che rispondono alla lu-
R U B R I C A
ce" e proteggono gli occhi al 100%. Una tecnologia avanzata che prevede: nitidezza in ambienti chiusi, rapidità di schiarimento, si colorano alla luce esterna; antigraffio e protezione UV e cosa più importante il costo, che varia dai 50 ai 100 Euro… davvero straordinario! Quando andiamo a comprare gli occhiali da sole, come scegliamo quelli che si adattano meglio al nostro viso? Ci sono degli accorgimenti da utilizzare: se il viso è a forma ovale, mento stretto e zigomi alti, una forma quadrata con bordo arrotondato sarà perfetto; se invece è tondo, zigomi poco pronunciati e mascella definita, forme rettangolari e quadrate allungheranno il volto; se la forma è viceversa quadrata, mento e guance poco definite, una forma ovale potreb-
be migliorare i lineamenti. Non basta comprare degli occhiali che si intonino alla forma del viso, bisogna far attenzione alle lenti, se vogliamo davvero avere un risultato completo. I colori delle lenti a volte sono indicativi, infatti, quelli migliori sono quasi sempre grigie perché diminuiscono la distorsione della luce; quelle chiare di solito sono efficaci per la polvere, ma poco per la luce; quelle marroni sono indicate per i miopi e quelle verdi per gli ipermetropi; per chi pratica sport all'aria aperta, lenti di colore giallo; le lenti rosa, viola, azzurre non hanno alcun effetto protettivo. Adesso bisogna solo aspettare che arrivi l'estate per sdraiarsi al sole con un bel paio di occhiali nuovi! Erika Rossi
“IL CINEASTA” Film, cortometraggi, anteprime e interviste…
Moretti attraversa il Tevere per parlarci delle crisi Una delle sequenze più famose di Nanni Moretti cinematografico è quella in cui lui in sella ad una vespa girovaga per Roma in Caro Diario. Tanto da divenire il marchio della sua casa di produzione, la Sacher. Con questo Habemus Papam, Moretti, nei panni di uno psicanalista "il più bravo", completa il suo tour per Roma entrando in Vaticano che, naturalmente, mancava l'altra volta. Viene chiamato Oltretevere per cercare di aiutare Monsignor Melville appena eletto Papa che è scappato nel momento in cui doveva affacciarsi a benedire la folla plaudente, accorsa in Piazza S. Pietro. Moretti rende con leggerezza la concessione della Chiesa di dover ricorrere alla psicanalisi. Tutte le limitazioni imposte dai cardinali al colloquio terapeutico lo rendono praticamente inutile, costringendolo inoltre a tenere in presenza di tutto il Conclave, con uno sconvolgimento del rito canonico del rapporto solitario paziente - terapeuta ed allora è lo stesso Moretti a suggerire il nome della sua ex moglie, anche lei terapeuta ("la seconda migliore dopo di, lui"). Il Papa eletto viene portato di nascosto da Margherita Buy che inizia un trattamento, ma soprattutto l'uscita dal Vaticano consentirà al Papa di sottrarsi ai suoi custodi. Solo così sarà sommerso dalla vita, dalla gente sul tram, dagli avventori di un bar, dalla cornetteria di notte (omaggio alla golosità che non poteva mancare in un film di Moretti) e, soprattutto, gli attori di una compagnia teatrale che sta allestendo una messa in scena de I Gabbiani di Cechov. Tra l'altro Michel Piccoli, che interpreta benissimo il Papa eletto, si era qualificato come attore agli occhi della Buy. Qui si svela una delle chiavi del film. Il verbo giocare e recitare in inglese (play), in francese (jouer) ed in
tedesco, la lingua di Freud, (spielen) si traduce nello stesso modo. Mentre Monsignor Melville, cognome comune all'autore di Moby Dick ed ad un grande regista francese di noir, vaga per Roma più per sfug-
Michel Piccoli
gire che per ritrovare se stesso, e si rifugia nella sua antica passione per il teatro, lo psicanalista organizza un torneo di pallavolo per tenere impegnati i cardinali in Conclave, un Conclave sospeso, avendo eletto un Papa la cui elezione non si è ancora perfezionata. E il gioco è uno strumento terapeutico molto usato in analisi, come rappresentazione immaginaria delle proiezioni mentali del paziente. Il portavoce vaticano, Jerzy Stuhr molto bravo, per evitare problemi maggiori tiene loro nascosta la "fuga" del Papa eletto e incarica una guardia svizzera di far finta che il Papa sia nelle sue stanze. Per cui i cardinali, mentre si svolge il torneo di pallavolo, ne vedono l'ombra dietro le tende, i resti dei pranzi, sentono la musica che ascolta, in una poco velata simbologia del Potere ridotto all'ombra di se stesso. Però poi il gioco, il torneo di pallavolo e la finzione architettata dal portavoce, si concludono e la frattura si salda con l'entrata in scena dei cardinali nel teatro dove Monsignor Melville sta assistendo alla rappresentazione de i Gabbiani. Qui la scenografia di
questi uomini anziani, nei loro abiti che emanano Potere alla sola vista, prendono la scena rispetto agli attori sul palco e l'applauso che rendono al loro prescelto viene mutuato da tutti gli altri spettatori, inducendo in errore i componenti della compagnia. E Melville capisce che il gioco è finito e deve rientrare nel suo ruolo naturale. La Chiesa, vista come Istituzione, l'unica cui poter far riferimento ai nostri tempi, considerato il poco senso di responsabilità di altre istituzioni, si illude di aver sanato il conflitto, come definirebbe la situazione il suo opposto laico, la psicanalisi. Ma entrambi sono in crisi e non riescono a risolvere il problema e in ultimo solo l'Uomo, anche se vestito con i broccati e gli ori, troverà la forza di affrontare la folla che lo attende... Ribadendo uno dei principi car-
dini della religione: il libero arbitrio. Si badi bene che Monsignor Melville non compie il gran rifiuto come Celestino V, e non è per viltà che fugge. Si sente solo ed inadeguato a fornire le risposte che tutti, dai cardinali in Conclave ai fedeli in Piazza san Pietro si aspettano da lui. Capisce che l'amore per il teatro era un alibi che aveva alimentato il suo subconscio per anni, quindi un progresso lo compie. Siamo lontani dal Don Giulio de La messa è finita. Erano altri tempi e altro cinema per Moretti. La crisi rimane lì, al centro del film, senza che nessuno riesca a fornire risposte di nessun genere. Segnaliamo infine gli attimi attori che interpretano i cardinali: Franco Graziosi, Renato Scarpa, Camillo Milli. Buone Visioni Alfredo Salomone
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Dalla parte della...
Elezioni, imprenditoria locale e globalizzazione La primavera è arrivata e come quasi tutti gli anni, è tempo di elezioni. Tra poche settimane si voterà per le amministrative ed anche ad Alatri si è messa in moto la "poderosa" macchina della politica nostrana. In un Paese normale ci si aspetterebbe che la cittadinanza giudichi l'Amministrazione uscente dai "fatti" e non dagli slogan o dalla grandezza in metri quadri degli striscioni elettorali. Eppure la comunicazione si è molto evoluta, l'apparenza conta sempre più della sostanza, la cittadinanza continua mediamente e per svariate ragioni a disinteressarsi di politica e ancora meno di economia, quando invcece la vita di tutti i giorni, il livello di benessere, l'efficienza dei servizi pubblici, la possibilità di trovare lavoro sono strettamente correlate con la politica e l'econo-
mia, sia a livello nazionale che locale. Venendo al caso di Alatri raccolgo da tempo diffusi malumori di una parte dell'imprenditoria locale che si sente ingiustamente esclusa dallo sviluppo del territorio. Ovviamente in epoca di "globalizzazione" nessuno può limitarsi al giardino di casa, ma quantomeno - è il ragionamento di questi imprenditori - basterebbe ispirarsi a quello che fanno altri grandi comuni della Provincia, che, in base alla normativa vigente (es. Legge 201/2008), entro certi importi ricorrono a procedure semplificate nell'attribuzione di appalti. La nostra imprenditoria locale non pretende ovviamente di vincere senza competere, ma almeno vorrebbe avere la possibilità di partecipare a parità di condizioni rispetto agli altri.
Se infatti è perfettamente in grado di vincere le gare bandite in altri comuni, perché lo stesso non dovrebbe accadere in casa propria? Recentemente in Senato è in discussione un ulteriore innalzamento della soglia della trattativa privata (da 500mila a 1,5 milioni di Euro) che se da un lato semplifica la procedura, dall'altro la rende meno trasparente e potrebbe consentire ai comuni di far vincere più facilmente eventuali "prescelti". Contrarie all'ipotesi si sono già dichiarate l'ANCE (associazione nazionale dei costruttori edili) e l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, proprio per le ragioni citate. Personalmente preferisco una politica economica che garantisca si la concorrenza ma senza dimenticarsi del tessuto impren-
SOS CONSUMATORI
Poste Italiane: spedizioni più care del 45% Inviare un pacco con Poste Italiane è diventato piuttosto caro. Effettuare spedizioni con i servizi Paccocelere1 e Paccocelere3 può ar-
rivare a costare, infatti, fino al 45% in più rispetto al 2009. Occorre infatti sapere che chi sceglie di spedire con Paccocelere1 - il servizio che consente la consegna entro un giorno lavorativo successivo a quello di spedizione - avrà una
brutta sorpresa. Escluso il pacco di misura standard (quello con somma dei lati entro gli 80 cm) e con un peso massimo di 3 kg, con il quale si riesce a risparmiare il 22% rispetto al 2009, le altre soluzioni registrano aumenti tariffari notevoli. Scegliere di inviare un pacco con peso compreso tra i 15 e i 30 kg e con somma dei lati tra gli 80 e i 150 cm significa spendere quasi 7 euro in più rispetto alle tariffe del 2009. Con un rincaro del 45% è questo il caso in cui si registra l'aumento di prezzo più significativo. Se si ha meno fretta e si opta per una spedizione con Paccocelere3 - il servizio che recapita entro tre giorni lavorativi oltre quello di accettazione - le cose non vanno meglio. Anche in questo caso il rincaro del prezzo è notevole: se nel 2009 effettuare una spedizione ci sarebbe costato 9,10 euro, oggi per spedire lo stesso identico pacco spendiamo ben 2,30 euro in più. La tariffa risulta aumentata del 25% in due anni: un rincaro piuttosto significativo e assolutamente non giustificato. Paolo Fiorenza
ditoriale locale che è fonte di ricchezza, di lavoro e in ultima istanza di tasse per il comune di appartenenza piuttosto che una globalizzazione selvaggia non basata sui principi di reciprocità tra imprese appartenenti a diverse realtà geografiche. Per allargare un attimo l'orizzonte basta vedere come alcune delle migliori imprese italiane (Generali e Parmalat) siano oggi nel mirino della Francia quando a noi è sempre stata preclusa qualsiasi acquisizione oltr'alpe e come l'Unione Europea agisca con più pesi e più misure in tema di concorrenza e protezionismo. In conclusione uno sforzo di riflessione sui fatti prima di decidere chi votare può solo far bene alla città e a tutti i suoi abitanti. Alessandro Arcese
L'infedeltà coniugale come causa di addebito della separazione Secondo la giurisprudenza il mancato adempimento dei doveri coniugali, determinato da infedeltà, é ritenuto causa di separazione tra marito e moglie. Ne consegue una serie di sentenze che penalizzano il coniuge infedele in quanto contravventore dei doveri assunti con la celebrazione delle nozze. I togati della Cassazione hanno stabilito che, in riferimento ai presupposti della pronuncia di addebito, va accertato se uno dei coniugi abbia tenuto un comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio, espressamente indicati nell'art. 143 c.c., fra i quali è indicato l'obbligo della fedeltà, strettamente connesso a quello della convivenza e da intendere non soltanto come astensione da relazioni sessuali extraconiugali, ma quale impegno, ricadente su ciascun coniuge, di non tradire la fiducia reciproca, ovvero di non tradire quel rapporto di dedizione fisica e spirituale su cui si fonda il matrimonio. Secondo la Corte, dunque, la nozione di fedeltà coniugale è connessa a quella di lealtà, che impone di sacrificare gli interessi e le scelte individuali in conflitto con gli impegni e le prospettive della vita comune. Di contro, però, il giudice non può fondare la pronuncia di addebito sulla mera inosservanza dei doveri di cui all'articolo testè richiamato (fedeltà, assistenza morale e materiale, collaborazione, coabitazione), dovendo verificare l'effettiva incidenza delle relative violazioni nel determinarsi della situazione di intollerabilità della convivenza. L'indagine circa la predetta intollerabilità deve essere svolta, dunque, sulla base della valutazione globale e della comparazione dei comportamenti di entrambi i coniugi, non potendo la condotta dell'uno formare oggetto di apprezzamento senza un raffronto con quella dell'altro, dal momento che, solo tale comparazione permette di riscontrare se e quale incidenza tali condotte abbiano avuto, nelle loro reciproche interferenze, agli effetti della determinazione della crisi matrimoniale. A tale regola non si sottrae, pertanto, l'infedeltà di un coniuge la quale, pur rappresentando una violazione particolarmente grave, specie se attuata attraverso una stabile relazione extraconiugale, può essere rilevante, al fine dell'addebito, soltanto qualora sia stata causa o concausa della frattura del rapporto coniugale e non anche qualora risulti non avere inciso negativamente e concretamente sull'unità familiare e sulla prosecuzione della convivenza medesima (come avviene allorquando il giudice accerti la preesistenza di una irrimediabile rottura, perciò autonoma ed indipendente dalla successiva violazione del dovere di fedeltà). I giudici, pertanto, hanno il compito di procedere ad un accertamento rigoroso e ad una valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi onde stabilire se l'infedeltà di uno di essi possa essere rilevante ai fini dell'addebito della separazione. Avv. Angela Rossi mediatrice familiare- studio@avv-angelarossi.it
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Extras - Di tutto di più
Che sorpresa! Saper cogliere l'essenza di un evento inatteso e riconoscere le emozioni è uno dei più grandi traguardi nella crescita personale. E' appena trascorsa la Pasqua, le uova di cioccolata hanno colorato festose le botteghe ed i supermercati, tentando la gola e stuzzicando la curiosità con le sorprese in esse contenute. Non sono solo i bambini, infatti, a lasciarsi intrigare dai regali celati dalle uova. Il mistero dell'oggetto da scoprire coinvolge anche i più grandi, lasciando spazio alla più breve delle emozioni: la sorpresa. La sorpresa è generalmente ritenuta una delle emozioni fondamentali e: - ha segnali caratteristici e universali, cioè uguali in ogni cultura; - risponde a peculiari reazioni fisiologiche; - ha un inizio rapido ed una breve durata; - è presente in altri primati; - è sottoposta ad una valutazione automatica da parte della persona; - ha un'insorgenza spontanea. La sorpresa è l'emozione più breve; se abbiamo il tempo di pensare a cosa sta accadendo, allora non siamo più sorpresi. Appena abbiamo il tempo di valutare l'evento, passiamo ad un'altra emozione, che può essere la gioia, l'imbarazzo, la felicità, la tristezza, la paura e via dicendo. Come ogni emozione, la sorpresa ha una sua mimica peculiare: - le sopracciglia sono sollevate e incurvate; - la pelle sotto il sopracciglio è stirata; - rughe orizzontali attraversano la fronte; - le palpebre sono aperte, quella superiore sollevata e l'inferiore abbassata; - il bianco degli occhi è visibile sopra l'iride e, spesso, anche sotto; - la mascella si abbassa, cosicché labbra e denti si dischiudono, ma non c'è tensione o stiramento della bocca. Poiché l'esperienza della sorpresa è breve ed è seguita quasi sempre da un'altra emozione, il volto mostra spesso una miscela o un susseguirsi di due emozioni. Così, mentre qualcuno avrà scoperto il regalo nel pro-
prio uovo di Pasqua, sarà possibile osservare le sopracciglia alzate (che segnalano la sorpresa) accompagnate dal sorriso (che segnala la gioia) o dagli angoli della bocca rivolti verso il basso (che segnala la delusione). Saper riconoscere le emozioni degli altri permette di costruire e mantenere delle relazioni autentiche, basate sullo scambio e sul confronto. Si tratta di una competenza essenziale della capacità di convivenza, che permette di regolare il proprio comportamento tenendo conto di quello degli altri e di essere empatici. Purtroppo la capacità di comprendere le emozioni altrui viene spesso sottovalutata e, generalmente, non viene insegnata in modo esplicito. Ad eccezione dei "professionisti del settore", come psicologi, psicoterapeuti, sono pochi quelli che ricevono una formazione in tal senso. Eppure la capacità di saper leggere e decodificare i segnali del volto di chi abbiamo di fronte, diminuisce il rischio di incomunicabilità e rende più efficace ed efficiente l'interazione, anche se limitata nel tempo: le facce parlano anche quando sono in silenzio o appaiono prive di espressività Al di là dell'occasione pasquale appena trascorsa mi fa piacere ricordare un particolare etimologico: nella lingua inglese esiste un verbo, to wonder, che ha due significati, meravigliarsi e domandarsi. Penso che non sia un caso, visto che le due azioni sono strettamente connesse. Beato chi è capace di vivere con l'atteggiamento costante di meraviglia, chi coglie la straordinarietà nelle cose comuni, chi ne afferra l'essenza. Beato chi è capace di porsi domande e di riflettere e di godere del pensiero che distilla l'inconsueto dal banale.
Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it
Giovanni Fontana con Ennio Morricone al concerto del Primo Maggio Il Concerto del Primo Maggio, che come sempre si tiene a Roma (anche se vista la concomitanza con la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II non si sa se verrà svolto in piazza del Popolo), quest'anno vedrà salire sul palco il premio Oscar Ennio Morricone che presenterà "Elegia per L'Italia", brano inedito scritto dallo stesso Morricone ma che, come autore dei testi, vede in primo piano il poeta e performer frusinate Giovanni Fontana. Il tema che è stato scelto per quest'anno è "La storia siamo noi", un omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Sul palco vi sarà "L'Orchestra RoGiovanni Fontana e Ennio Morricone ma Sinfonietta", diretta dal Maestro Francesco Lanzillotta, e composta da 72 elementi e da un coro di 60 voci. Il concerto renderà omaggio anche a Dante, a Pierpaolo Pasolini, a Rita Levi Montalcini. Mentre tra i brani eseguiti vi saranno "Volare", "Bella Ciao" e "L'Inno di Mameli". Andrea Tagliaferri
Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344
Rubrica
IL PILLOLARIO (curiosità linguistiche)
SCANNERIZZARE O SCANSIONARE? Vi siete mai impicciati con le parole al momento di utilizzare uno scanner? Qual è il verbo corretto da usare per indicare cosa state facendo? Scandire, scansire, scannare, scansionare o scannerizzare? L'utilizzo di una parola straniera ha regole semplici da rispettare. L'Accademia della Crusca consiglia, in un ambiente strettamente tecnico, di mantenere il forestierismo per evitare equivoci nella traduzione, ma nella lingua di tutti i giorni concede massima scelta dei neologismi suddetti, tutti derivanti dall'italianizzazione dell'azione di scanning. Il prodotto dell'azione può essere correttamente indicato con scansione o scannerizzazione, a voi la scelta. Per quanto mi riguarda eviterò accuratamente il termine scannare che mi appare troppo cruento, ma sappiate che è corretto. Lo stesso discorso vale per altri neologismi appartenenti alla comunicazione informatica che è in continua e veloce evoluzione. Ormai di uso comune e accettato sono parole come softuerizzare, formattare, loggare, monitorare. Se volete divertirvi andate a consultare il Dizionarietto Semiserio dei Neologismi Informatici di Marco Torchiano, docente del corso di Laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Torino. Lo troverete lincando http://softeng.polito.it/torchiano/vocab.html Non vi troverete però il recentissimo verbo postare (ve l'ho detto che l'evoluzione dei neologismi informatici è velocissima!) il cui significato è Inserire un "post", ovvero aggiungere un messaggio in un newsgroup o in un forum di discussione e, per estensione, anche mandare un messaggio di posta elettronica. Serena Sperduti
Pillole di storia
La camorra in ciociaria prima e dopo l'Unità d'Italia La camorra esistente a Napoli fin dall'epoca spagnola, acquisì grande potenza nell'età borbonica e in particolare durante il regno di Ferdinando II (1830-59) che sconfinava fino a gran parte dell'attuale Ciociaria. Anche il governo del regno si servì della camorra per particolari servizi di polizia. Anche i liberali non disdegnarono di avere contatti con i camorristi nella loro lotta all'assolutismo borbonico, specie dopo i moti del 1848. La camorra, dotata di un proprio codice di comportamento e organizzata su basi gerarchiche e territoriali ("famiglie"), controllava il contrabbando, il lotto clandestino e il gioco d'azzardo, e riscuoteva percentuali sui guadagni della prostituzione e dei piccoli commerci ai limiti della legalità. S. Spaventa, ministro di polizia della Luogotenenza dal 1861, la combattè duramente, ma senza riuscire a estirparla. Nel 1901 una commissione d'inchiesta, presieduta dal senatore G. Saredo e nominata in seguito alla condanna del deputato A. Casale per fatti di camorra, fece conoscere varie ruberie e malversazioni di amministratori campani legati alla camorra. Un grande processo, tenuto a Napoli nel 1911, portò a numerose pesanti condanne, che vibrarono un colpo durissimo alla camorra, la quale riuscì tuttavia a riorganizzarsi nella cosiddetta "nuova camorra organizzata". Quel mostro che oggi cerca di infiltrarsi nel frusinate ha un avversario valente nelle forze dell'ordine coordinate dalla Procura, che per vincere hanno bisogno dell'apporto di tutta la società civile. Patrizio Minnucci, storico
Avvenne... a maggio
Il 4 maggio 1843 Alatri fece un'accoglienza trionfale al papa Gregorio XVI. La città da sei secoli non aveva più ospitato un papa. Caduto Napoleone nel 1814, Alatri si organizzò a ricomporre lo stato antecedente all'età napoleonica, istituendo al contempo un'energica repressione del brigantaggio. Intanto scoppiavano a Napoli i moti costituzionali del 1820 che la città ignorò completamente, così come, allo scoppio dei moti del 1831, che ridussero in fiamme l'Emilia, le Marche e l'Umbria, Alatri non solo si tenne fuori ma diede man forte al governo nel reprimere la rivoluzione. Ed è per questa alleanza e lealtà verso il papato che Gregorio XVI volle visitarla. Ammirò tutte le sue meravigliose antichità in quel maggio. Gregorio aveva affermato l'unità e la disciplina ecclesiastica e aveva dato impulso alla pietà e alle missioni. Conservatore, ossessionato dal timore delle rivoluzioni contemporanee, condannò in blocco la modernità e ogni prospettiva di possibile dialogo tra cattolicità e mondo liberale nell'enciclica "Mirari Vos" del 1832. Direttive che Alatri non sono riconobbe ma difese e mise in pratica contro i nemici della Chiesa. Patrizio Minnucci, storico