Gente Comune Dicembre 2010

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Periodico di informazione politico-sociale e culturale Chiuso in tipografia il 22/12/2010 di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 11 - Dicembre 2010 Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie

POLITICA NAZIONALE Gianfranco Conte e Nichi Vendola "scelgono" Gente Comune per alcune importanti analisi pag. 5

NEWS DAL CAPOLUOGO SHOPPING DELL'ULTIMORA Ecco alcune originali idee per acquisti e regali "Last Minute" pag. 7

VARIE STORIE E PERSONAGGI La vera storia del "Tamburino di Ripi", il giovane patriottico morto per gli ideali nazionali pag. 17 CINEMA Intervista a Jhonny Depp: "Una vera fortuna girare per 5 mesi a Venezia" pag. 20

2011, “io speriamo che me la cavo…” La crisi economica e sociale mondiale perdura. Non ci resta che aspettare che passi o forse è meglio rimboccarci le maniche? Intanto i migliori auguri di Buon Anno a tutti, affinchè il 2010 sia archiviato come un “incidente di percorso”.

La redazione di Gente Comune augura a tutti i lettori un Anno pieno di serenità e soddisfazioni!


2 L’editoriale Si può fare di più… Con le festività natalizie e di fine anno tutti sono più buoni. E anche Gente Comune si adegua alla linea della concordia e della serenità senza perdere, però, il suo piglio costruttivo e da pungolo per amministratori e vertici politici. La crisi è diventata ormai un'ombra che permea tutte le discussioni, dal barbiere, dal fruttivendolo, negli uffici postali tra la gente in fila, a casa e in famiglia, sui mass media, insomma, siamo costantemente bombardati da notizie poco confortanti sull'andamento dell'economia mondiale e, di riflesso, sull'economia locale. Fatto sta, però, che ogni crisi (da che mondo è mondo) ha un inizio e una fine, per cui non possiamo essere pessimisti a vita. Prima o poi, lentamente o velocemente a seconda dei Paesi e delle capacità dei propri Governi, si uscirà da questa morsa di negatività e lo sviluppo ricomincerà a correre per qualche decennio (si spera); ma tutto ciò non avverrà da solo o, comunque, verrà più facilmente se tutti ci rimbocchiamo le maniche per rilanciare l'economia, i consumi, la produttività, il lavoro e, infine, i redditi. D'altro canto, però, non si può neanche dire a chi non arriva più a fine mese da un bel pezzo, a chi è cassintegrato o peggio a chi ha perso il lavoro, di rimboccarsi le maniche perché si riceverebbe una risposta quantomeno sgarbata. Sta a chi governa, a chi amministra gli enti locali, a chi ha in mano le sorti del mondo a tutti i livelli, far si che le cose siano "meno peggio" di quanto sono in realtà. Uno sforzo comune di tutti i politici che hanno incarichi o responsabilità nella gestione della "Cosa pubblica", volto a sostenere l'economia delle famiglie più povere, indigenti, disperate oseremmo dire, porterebbe giovamento "a catena" nell'intera società perché è sui consumi della famiglia media che l'economia si basa. Senza contare l'obbligo morale di un sostegno ai più bisognosi, cosa questa, che dovrebbe essere una costante delle politiche sociali di ciascun paese civilizzato e non un intervento d'emergenza. Un impegno più costante a rendere la vita delle famiglie, dei giovani e degli anziani (oltre che dei malati) un poco meno difficile lo chiediamo ai nostri amministratori, convinti che, unendo le forze, qualcosa di positivo ciascuno nel proprio piccolo possiamo farlo in attesa di una gradita, attesa e sperata uscita dalla crisi che non deve più essere un alibi per "galleggiare"e sopravvivere. l’Editore

Apertura

Laura J. Soave, una donna alla guida del brand Fiat negli Usa Nata a Detroit ma originaria di Sant'Elia Fiumerapido: una storia che fa riflettere A Sant'Elia Fiumerapido sono giustamente orgogliosi di lei, di questa ragazza italo-americana diventata famosa al grande pubblico a fine novembre, quando è stata presentata

come responsabile del marchio Fiat nel Nord America. È su di lei, dopo 25 anni di assenza su un mercato difficile, che Marchionne punta per rilanciare la casa torinese negli Usa e in Canada. Laura J. Soave, questo il suo nome, si occuperà di organizzare tutte le iniziative di marketing, vendite, assistenza e presso la rete volte a riportare al di là dell'Atlantico il

marchio torinese, a cominciare dalla "500" che sarà prodotta tra lo stabilimento messicano di Toluca e Dundee, nel Michigan. Trentotto anni, nata a Detroit, è figlia di Angelo Soave e Alessandra La Marra, emigrati dalla frazione santeliana di Valleluce nel 1966 alla ricerca di fortuna. La Soave arriva dalla Volkswagen America, dove era di recente diventata General Manager in Experiential Marketing, ma nel suo curriculum vitae figura anche un'esperienza in Ford Motor Company ed ha un bagaglio di competenze (nel mondo dell'automobile si è occupata davvero di tutto: dai ricambi alle relazioni con la clientela, dalle vetture piccole fino all'attività in zona e allo sviluppo rete) che la rendono un manager completo. Una storia che, al di là della soddisfazione campanilistica, ci induce ad alcune riflessioni. Laura J. Soave è un manager donna, che si sta imponendo in un settore prettamente "maschile" come quello dell'automo-

bile, in più è giovane. Quel che notiamo è che siamo noi, e soltanto noi, a mettere l'accento su queste "condizioni": se lo facciamo è perché viene spontaneo domandarsi se le opportunità per la Soave sarebbero state le stesse con la famiglia rimasta in Italia. Il nostro è oggi un Paese depresso, dove aumenta la precarietà occupazionale, dove i ricercatori sono sottopagati, dove le donne non hanno uguali possibilità, dove i giovani elemosinano un impiego, dove ci sono potentati impermeabili, dove l'entusiasmo e i desideri stanno svanendo: vedere un trentottenne alla guida di un'azienda così importante è un sogno. Oltreoceano, invece, hanno valutato il "pedigree" formativo e di lavoro, le conoscenze e le capacità acquisite, hanno avuto il coraggio - ma anche la volontà - di scommettere su una persona giovane, così brillante e dinamica. Forse, data la bravura di questa italiana d'America (o americana d'Italia), Laura J. Soave sarebbe emersa ugualmente anche da noi, forse avrebbe avuto uguali responsabilità anche qui. Forse. Ad ogni modo, andando oltre i sentimenti d'orgoglio, questa storia ci insegna, ci racconta, ci dà lo spunto per tante considerazioni. Pietro Antonucci

Qualità della vita, Frosinone in lento declino Si dice che la speranza sia sempre l'ultima a morire, ma confrontando i dati della ricerca annuale effettuata da "Il Sole 24 ore" a proposito della qualità della vita, sembra proprio che se per Frosinone la speranza non è morta comunque non gode di buona salute. Come ogni anno la ricerca esplora e confronta - attraverso le statistiche - la vivibilità delle 107 province italiane in sei ambi-

ti (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero), ciascuno a sua volta "indagato" tramite sei indicatori Dai numeri e dal confronto tra le performance territoriali si elaborano le graduatorie di "tappa" e la pagella finale (vedi per Frosinone la tabella riportata in questa pagina). Dopo i dati del 2009 che vedevano Frosinone attestata alla

posizione n. 83 con 499 punti (posizione invariata rispetto all'anno precedente) per il 2010 c'è l'arretramento di una posizione: e così Frosinone scende all'84° posto (con 438 punti) su 107 province. Una discesa lenta ma inesorabile, che denota uno stato di crisi ormai certificato dai dati. E se la situazione non precipita non è per meriti del nostro capoluogo, ma perché le province che occupano le posizioni inferiori vanno ancora peggio e permettono a Frosinone di non arretrare Si tenga infatti presente che come purtroppo ormai è consuetudine - le province del sud sono quelle che occupano le posizioni più arretrate (esclusa Latina attestata all'87° posto): da questo risulta chiaro come Frosinone sia la penultima del Centro-Nord. Quali i punti critici e quali quelli con segnali positivi? Vediamo la

tabella in base ai sei ambiti in cui è suddivisa la ricerca: - Tenore di vita: punti 553 - Popolazione: punti 521 - Affari e lavoro: punti 488 - Servizi, ambiente e salute: punti 442 - Ordine pubblico: punti 362 - Tempo libero: punti 261 Avendo presente la media generale che è di 438 punti, quello che balza in evidenza è il preoccupante punteggio sull'ordine pubblico e sul tempo libero. Una Città (ed una provincia) ormai con forti infiltrazioni della criminalità organizzata (soprattutto nel campo dei rifiuti e del racket delle estorsioni) e che è profondamente carente nel campo delle attività sportive, degli spettacoli e del volontariato. Che i due dati siano correlati? Dove mancano cultura e solidarietà più facilmente allignano egoismo e criminalità. E' bene rifletterci su. Paolo Fiorenza


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Primo Piano

Gabriele Picano: "Il mio impegno per l'apertura dell'Aeroporto Frosinone" A inizio mese il CdA ha eletto l'Avv. Gabriele Picano di Frosinone alla Presidenza della società Aeroporto Frosinone. In questa intervista gentilmente concessa al nostro giornale facciamo con lui il punto sulle prospettive dell'Aeroporto. D. Avv. Picano, cosa l'ha spinta ad accettare il nuovo prestigioso incarico? R. Ho deciso di accettare perché ritengo che ci siano tutte le carte in regola per realizzare finalmente questa importantissima opera infrastrutturale per l'economia di tutto il territorio frusinate, nonostante io sia ben cosciente dei problemi e delle sfide che l'incarico riserva e ho deciso di occuparmi di questa opera con la massima dedizione possibile perché ritengo che un buon politico non possa prescindere dall'occuparsi delle cose concrete. D. Presidente, quali saranno allora le prossime mosse che Lei intende attuare operativamente? R. Come noto siamo in attesa della ripresa della Conferenza di servizi della regione Lazio alla quale l'ente AdF deve fornire delle osservazioni e pertanto mi attiverò immediatamente per la promozione dei tavoli bilaterali coi singoli enti della Conferenza per conseguire rapidamente un

accordo condiviso sulle modalità di realizzazione dell'Aeroporto. In particolare incontrerò al più presto l'Assessore Lollobrigida della Regione Lazio al quale ri-

posti di lavoro sia diretti che nell'indotto delle società commerciali e di servizi che ruoteranno attorno allo scalo. D. In sintesi Presidente, quali saranno i benefici tangibili per i cittadini dalla realizzazione dell'Aeroporto? R. A parte i positivi risvolti eco-

FOCUS

chiederò il necessario appoggio della Regione alla realizzazione dell'opera; incontrerò parimenti tutte le Istituzioni politiche del territorio e le organizzazioni degli imprenditori perché ritengo la concertazione lo strumento imprescindibile del mio modo di operare. D. Avv. Picano, quale pensa possa essere la ricaduta occupazionale per la provincia di Frosinone? R. Come ogni grande opera, anche l'Aeroporto consentirà la creazione concreta di numerosi

nomici ed occupazionali sui quali già ci siamo soffermati, ci sarà un notevole miglioramento della mobilità (grazie agli aerei e all'alta velocità), dell'efficienza dei servizi, della migliore integrazione con le province di Latina e Roma e quindi della generale qualità della vita dell'intera Pro-

vincia. D. Avvocato, La ringrazio per la gentilezza e disponibilità a nome del giornale e Le auguriamo buon lavoro. R. Grazie a Lei, un saluto alla redazione e a tutti i lettori del giornale. Aessandro Arcese

Le implicazioni economiche di un Aeroporto a Frosinone

Senza voler peccare di inutile provincialismo sognando per Frosinone l'ennesimo aeroporto con scarso traffico che si va ad aggiungere ai molti altri in Italia (se ne è occupata la stampa nazionale pochi giorni fa), è bene chiarire subito come stanno le cose: per reggersi da solo un aeroporto deve avere, secondo specifici studi di settore, tra i 500mila e il milione di passeggeri all'anno almeno. Inizialmente l'idea di partenza era quella di affiancare Frosinone come terzo aeroporto del Lazio accanto a Ciampino e Fiumicino. Recentemente però Aeroporti di Roma ha sostenuto che per i prossimi 10 anni non avrà le disponibilità finanziarie per realizzare lo scalo viterbese e la stessa Ryanair è stata dall'inizio contrarissima all'ipotesi Viterbo. Un grosso scoglio è stato oggettivamente l'intervento dell'allora ministro Fioroni (di Viterbo) che ha convinto l'allora ministro dei Trasporti a favorire Viterbo quale terzo aeroporto del Lazio. Tutti sanno che Viterbo, da un punto di vista sia geografico che infrastrutturale, non è

proprio il centro del mondo, mancando sia di una rete ferroviaria decente che di un'autostrada. Viceversa Frosinone ha notoriamente sia l'autostrada che la ferrovia e anzi ha anche l'alta velocità. Dal momento che Frosinone pur nello stato di crisi in cui si trova è la seconda provincia più industrializzata del Lazio (ovviamente alle spalle di una imbattibile Roma) e che il Lazio è economicamente la seconda regione più sviluppata d'Italia (alle spalle della Lombardia, che ha il doppio di abitanti), è evidente a tutti che un aeroporto potrebbe servire quindi anche un turismo business, senza tralasciare lo sviluppo turistico più volte auspicato (e mai realizzato),considerando anche che l'amministrazione di Valmontone si è espressa a suo tempo a favore dell'aeroporto a Frosinone quale veicolo di visitatori aggiuntivi per il grande Outlet e in prospettiva per l'imminente apertura di uno dei più grandi parco giochi d'Europa. L'intervista al nuovo presidente di Aeroporto Frosinone Avv. Gabriele Picano riportata in questa pagina chiarirà meglio alcuni degli aspetti affrontati in questo articolo. A.A.


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Ambiente

Nasce l'Osservatorio Ambiente: facciamo chiarezza

Credere che la nostra provincia si stia progressivamente dirigendo verso una crisi ambientale non sembra essere una stupidaggine e, soprattutto, non è una preoccupazione da niente: le recenti

indagini, che hanno portato l'Arma a sequestrare più di qualche pericolosa discarica abusiva, rappresentano solamente la punta dell'iceberg dei problemi che attanagliano un territorio maltrat-

tato, da troppo tempo, dai suoi stessi cittadini. Ben poco è stato fatto finora, ma sembra che qualcosa, seppur lentamente, si stia muovendo: per cercare di contribuire seriamente

I rifiuti campani a Roccasecca: solidarietà o sopravvivenza? ROCCASECCA - Il sud della provincia di Frosinone è in subbuglio: un territorio già devastato dai rifiuti rischia di figurare tra le mete che accoglieranno l'immondizia proveniente dalla Campania. Nel Cassinate le preoccupazioni di cittadini e associazioni ambientaliste sono evidenti: non è stato ancora autorizzato nessun tipo di smaltimento dei rifiuti campani in queste zone, ma vista la vicinanza territoriale e preso atto del fatto che le altre discariche regionali sono praticamente sature, l'ipotesi è stata paventata. L'opinione pubblica, infatti, è già sul piede di guerra, pronta a schierarsi contro l'eventuale disposizione di accogliere i rifiuti nella discarica di Cerreto a Roccasecca. A generare ulteriore preoccupazione è l'idea che, con l'arrivo degli scarti campani, il ciclo di smaltimento dei rifiuti possa subire una crisi, così come l'ipotesi che anche i rifiuti della capitale vengano smaltiti in queste zone. I comitati e le associazioni ambientaliste si fanno avanti e si trovano (per ora, almeno) sulla stessa linea del Presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli, che ha dichiarato: "Nulla da eccepire sulla solidarietà, che è un bellissimo gesto di convivenza civile, ma i rifiuti devono rimanere nei territori di produzione. La solidarietà si mette in campo quando ci sono le possibilità, ad oggi, come provincia di Frosinone, non abbiamo la possibilità". Mi. Minn.

a una concreta tutela del territorio ciociaro, lo scorso 3 dicembre è stato costituito l'Osservatorio Ambiente. L'obiettivo dell'Osservatorio, nato grazie a un progetto dell'assessore provinciale all'Ambiente Fabio De Angelis, è quello di far collaborare attivamente le istituzioni e le associazioni operanti in provincia affinché si possa segnalare, consigliare e valutare l'operato dell'assessorato, contribuendo a tradurre in azioni concrete progetti e proposte. Il 13 dicembre, infatti, è stato definito il Regolamento, fissando al meglio le funzioni consultive e propositive dell'Osservatorio: da adesso si cominceranno ad affrontare le tematiche più urgenti come quella del Piano Regionale dei Rifiuti. L'istituzione di un organismo per la tutela dell'ambiente, come quello di cui parliamo, è cosa nuova in Ciociaria, è un vero e proprio passo avanti: rappresenta la possibilità di far confluire in un unico sistema tutte le associazioni di rilevanza nazionale, regionale e provinciale, senza tralasciare i comitati più attivi in materia di difesa dell'ambiente. Sono state molte, infatti, le asso-

ciazioni che hanno manifestato la volontà di aderire al progetto: Wwf, Legambiente, ReTuVaSa, Fare Verde, Fare Ambiente, Codici, Lipu, Italia nostra, Selvatica, Tolerus, Comitato difesa ambiente "San Cataldo", Comitati Contrasto Roccasecca, Coordinamento Associazioni di Anagni, Coordinamento Provinciale Acqua Pubblica, Comitato "Villa no amianto", Confederazione Italiana Agricoltori e Coldiretti. "Un confronto capillare con il mondo delle associazioni - ha dichiarato l'assessore provinciale De Angelis - consentirà all'Assessorato all'Ambiente di svolgere i propri compiti con la più alta chiarezza di indirizzo ed efficacia". Il lavoro dell'Osservatorio potrà rappresentare lo specchio della nostra quotidianità e della nostra salute, sensibilizzando i cittadini a una maggior cura di noi e del mondo circostante. Insomma, un'iniziativa che punta in alto, che mira a far chiarezza e a risollevare le sorti di una provincia troppo spesso vittima di noncuranza, abbandonata all'incuria di mani avide, incapaci di gestire con trasparenza e moralità un territorio ogni giorno più malato. Miriam Minnucci


Politica Nazionale ESCLUSIVO

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Gianfranco Conte: "Andare ad elezioni oggi sarebbe da irresponsabili" Intervista al Deputato Conte, presidente della Commissione Finanze alla Camera, che analizza la situazione politica alla luce del voto di fiducia ottenuto dal Governo Berlusconi

Presidente Conte, iniziamo con un commento sulla fiducia ottenuta dal governo Berlusconi. “Appare evidente la vittoria in senso politico del governo Berlusconi in contrapposizione alla sconfitta del presidente della Camera Gianfranco Fini, che esce assolutamente ridimensionato dal voto di fiducia del 14 dicembre. Sono emerse le vere motivazioni che spingevano la terza carica dello stato ad osteggiare in modo veemente l'azione governativa: la sua era a tutti gli effetti una "guerra di successione" verso il nostro premier, eseguita con un livore alquanto eccessivo. Gli stessi che hanno aderito al Fli, almeno una buona parte, non erano così d'accordo con il progetto politico di Fini, ma hanno seguito la linea del presidente della Camera solo per una sorta di riconoscenza a livello del tutto personale. Sono certo che molti onorevoli e senatori di Futuro e

Libertà, che sono entrati a far parte dell'opposizione, presto aderiranno di nuovo a questo governo che ha bisogno di stabilità per continuare le riforme in un momento di crisi e c o no m ic o - f i nanziaria che si estende a livello globale”. Il quadro politico che emerge ora appare alquanto confuso. Alla fine dei conti sembra che sia stato Casini a ottenere dei vantaggi in questa fase? “Assolutamente sì. Come detto, contrariamente a quanto accaduto a Fini retrocesso ai margini di questo momento politico, a Casini questa fase è servita per rilanciarsi: sarà lui il leader del "Terzo Polo" (composto anche da finiani e rutelliani ndr) e sicuramente cercherà di effettuare un cambiamento di passo per forzare le elezioni politiche in primavera”. Elezioni anticipate osteggiate da più parti. Anche il Pre-sidente Napolitano si è espresso in modo fortemente contrario. Qual è la sua posizione in proposito? “La situazione odierna, sia interna al nostro Paese, sia inerente ai mercati globali, ci dice che sarebbe da irresponsabili sostenere una campagna elettorale.

Peraltro, il rischio di ritrovarsi nelle stesse condizioni di oggi, ovvero con una nuova maggioranza abbastanza risicata, appare un altro motivo teso ad imporre una sorta di dovere morale da parte di tutti. Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia e, con l'aggiunta di parlamentari con forte senso di responsabilità nazionale, può tranquillamente portare a compimento la legislatura e continuare quelle riforme fondamentali per il nostro Paese”. Nel caso comunque che non si riuscisse a trovare la stabilità auspicata e si dovesse far ricorso alle elezioni anticipate, che scenari prevede? “Ci tengo a ribadire, innanzitutto, che le elezioni anticipate sarebbero da irresponsabili. Nel caso in cui si presentasse l'assoluta necessità, è facile prevedere un'altra vittoria di Berlusconi. Il quadro è chiaro: i voti di Vendola andrebbero a sottrarre altri consensi al Pd, già falcidiato di suo. Casini, in un senso o in un altro, dovrebbe poi procede ad accordi per sostenere l'eventuale parte vincitrice delle elezioni e quindi tanto vale trovare un accordo adesso e non lasciare il Paese nell'instabilità governativa che per forza di cose ci sarebbe in una fase di campagna elettorale”. Lei auspica dunque un accordo a breve di tutte le forze riconducibili al centrodestra? “E' quello che auspichiamo un po' tutti per il bene dell'Italia e sono convinto che si arriverà presto a una soluzione. Bisogna provvedere per un accordo morale di tutte le forze di centro destra, seguendo dunque la strada del Partito Popolare Europeo, per garantire la stabilità al Paese. Ci dovrà essere un impegno da parte di tutti per far sì che questo avvenga in tempi ragionevoli. Voglio citare un esempio: giorni fa, il Financial Times (principale giornale economico-finanziario del Regno Unito ndr), un giornale spesso molto ostile al nostro presidente del Consiglio, ha fatto marcia indietro indicando Berlusconi come, tra tutti i leader dei partiti italiani, unica figura in grado di interloquire con gli altri paesi dell'Unione in un momento così delicato. Questo per ribadire che, la stabilità di questo governo, è l'unica strada da percorrere”. “Colgo l’occasione per fare gli auguri più sinceri alla popolazione della provincia di Frosinone e in particolare ai lettori, alla redazione e all'editore di Gente Comune, mensile di pregio sempre vicino alle istanze della cittadinanza”. Riccardo Strambi

Nichi Vendola a Gente Comune: "Il mio obiettivo? Trasformare la società italiana" Incontro "telematico" a tu per tu con il Presidente della regione Puglia e Leader di Sinistra Ecologia e Libertà Attraverso la redazione del sito personale nichivendola.it siamo riusciti a rivolgere qualche domanda al presidente della regione Puglia e leader di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) sulla situazione economico-sociale attuale e sulle prospettive a breve e medio termine per l'Italia. Presidente, cosa pensa il suo partito della crisi economica, abbiamo la possibilità di uscirne bene? “Io credo che un modello economico diverso sia urgente, non solo possibile. La parabola del neo capitalismo ci racconta di un mondo sottomesso alle logiche predatorie di pochi, paralizzato nella distribuzione delle risorse e delle ricerche”. Abbiamo letto della sua lite con il presidente della regione Veneto Zaia sui rifiuti della Campania, ci può chiarire i fatti? “Ho chiesto ai nostri uffici regionali di verificare la possibilità di non accogliere più i rifiuti dal Veneto, una Regione che violando un patto politico che si è determinato su tutti i Governatori, ha visto il presidente Zaia teorizzare l'indisponibilità a un gesto di solidarietà. I rifiuti, per Zaia, sono solo una questione di soldi, ma nel caso della Campania si tratta di solidarietà e di salute pubblica. La Puglia aiuterà la Campania”. Presidente quali sono gli obiettivi del suo partito in caso di crisi di governo e di nuove elezioni? “L'obiettivo di SEL è la sinistra, l'obiettivo è l'Italia, è il cambiamento, e la trasformazione della società”. Con quali mezzi cercherete di raggiungere tali obiettivi? “Per esempio attraverso le tecnologie vogliamo abbattere le barriere e costruire più opportunità, per tutto e per tutti”. Ringraziamo il presidente Vendola per la disponibilità aggiungendo soltanto che grazie ad una di queste tecnologie che lei cita nell'ultima risposta (internet ndr.) siamo riusciti ad averla con noi abbattendo un muro e una lontananza che da sempre caratterizza il rapporto dei politici nazionali con la società civile. Patrizio Minnucci



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News dal capoluogo

Consigli per lo shopping natalizio last minute Siete fuori tempo sull'acquisto dei regali per capodanno e la Befana o addirittura per quelli di Natale appena passato? Niente panico, siamo andati in giro su via Aldo Moro a Frosinone in cerca di idee originali per i ritardari. Se volete farvi una passeggiata partendo dal grattacielo, lungo il percorso troverete di tutto per tutte le età e per tutte le tasche. Per esempio idee tecnologiche per i giovanissimi come gli speaker per I-pod a forma di vaso con fiori (€ 75,00) di maialino (€ 99,00) o di orsetto (€ 34,00) alla USB da 2gb di Hello Kitty (€ 20 circa) o agli auricolari Swarosky a forma di fiore (€ 40 circa). In profumeria per le ragazzine ci sono i cofanetti per il trucco di Pupa in rosse confezioni a tema: dai segni dello zodiaco (€ 13,00) ai simboli portafortuna (€ 11,90) o a forma di matriosca di varie dimensioni (a partire da € 23,00). Per piccoli pensierini fra amichette ci sono gli smal-

ti di tutti i colori (€ 5,90). A chi ama il vintage potete proporre una cotta di lana di Coccinelle (€ 89,00). Di ombrelli non se ne hanno mai abbastanza, Moschino pro-

pone quelli richiudibili in simpatiche confezioni: custodia di legno a forma di Olivia (€ 39,50) o scatola di latta con disegni (€ 29,50). Occhio alle vetrine di oggettistica, troverete deliziose candele a forma di frutta o di fette di dolci vari, i costi vanno da € 1,50 a € 3,50 ma vi assicuro che fanno un'ottima figura. Deliziosi anche i para-

orecchie di tutti i colori a forma di cuore (da 3,50 a 5,00 €). Ancora vintage con gli ombrelli fiocchettati (€ 25,00). Una sosta in libreria è inevitabile. A parte

tutte le ultime novità (tra cui vi segnalo la recentissima uscita de IL MECCANICO LANDRU di Andrea Vitali, € 18,60) un'idea

davvero originale sono gli audiolibri per non udenti ma anche per i pigri, assortiti con tanti titoli nuovi: Bar Sport (S. Benni), L'isola sotto il mare (I. Allende), L'amante (M. Duras), Hanno tutti ragione (P. Sorrentino), Accabadora (M. Murgia), In nome della madre (E. De Luca). I prezzi vanno dai 18,00 ai 20,00 €. Per coloro che amano essere sempre informati è uscita L'Agenda Letteraria 2011 (€ 14,00). E se volete fare solo un pensierino simbolico potete sfiziarvi con segnalibri di tutti i tipi (da 1 a 3 €). Il giro termina con una visita ai grandi magazzini. Ceramiche per tutti i gusti tra cui i salvadanai colorati a forma di animali (topo, rana, renna, gatto, € 4,95) e il fermatovagliolo rosso rettangolare con Babbo Natale dal design moderno (€ 1,95 l'uno). Molto carini sono i portatazze di metallo confezionati in scatole cilindriche comprensivi di 4 tazze a € 12,95, ci sono di varie fantasie natalizie. Un'idea simpatica per divertire i bambini è la casetta per gli uccelli (a partire da € 7,95). Ricco assortimento di borse per l'acqua calda, di plastica a forma di cuore o ricoperte da "vestitini" di lana colorati costa-

no rispettivamente € 5,95 e € 7,95; una vera delizia sono quelle mini (scaldamani) applicate a guanti di lana colorati (€ 3,95). E per finire guanti di gomma per lavare i piatti glamour (€ 3,95) abbinabili

a grembiuli con le stesse fantasie (€ 5,95) per rendere più allegri i lavori domestici. Non vi resta che affrettatevi ora, scegliere non sarà difficile, buona passeggiata su via Aldo Moro e tanti cari auguri a tutti. Ser. Sperd.

Corsi di Guida Sicura gratuiti per gli studenti Sì è concluso con la formazione in "pista” per 13 ragazzi delle scuole del capoluogo il progetto di ACI e Comune Si è conclusa nel migliore dei modi l'iniziativa dell'Automobile

Club Frosinone nell'ambito del Progetto Sicurezza Urbana Integrata del Comune di FrosinoneSeconda annualità - che aveva visto il suo culmine a maggio con la conferenza "Graffiti dell'Anima" e la premiazione degli studenti. I 13 ragazzi delle Scuole

Superiori di Frosinone vincitori dei primi premi, accompagnati

dai propri professori referenti per l'educazione stradale, sono stati accompagnati dall'Automobile Club Frosinone presso il Centro di Guida Sicura Aci Sara di Vallelunga dove hanno seguito le lezioni teoriche e pratiche volte a renderli più abili nell'affrontare

situazione di emergenza al volante (guida sul bagnato, su ghiaccio, sovrasterzo, sottosterzo etc). Ricordiamo che il progetto dell'ACI prevedeva un bando di concorso per gli Istituti Superiori del capoluogo che si sono cimentati nella produzione di filmati, cortometraggi e video multimediali sui temi della sicurezza stradale, lavori che sono stati proiettati in due occasioni pubbliche: nella conferenza-incontro "Graffiti dell'anima", curata dalla d.ssa Angela Giò Ferrari che ha raccolto nell'omonimo libro fotografico tutti gli scatti delle scritte lasciate sui muri dell'Ospedale Civile di Brescia dai parenti e dagli amici di persone ricoverate nel reparto di rianimazione a seguito di incidenti stradali e che gira da anni l'Italia per conto di Aci per sensibilizzare i giovani sulle stragi del sabato sera; a seguire nell'ambito del Saturno International Film Festival 2010, nella sezione corti dal territorio e nella serata finale durante la quale è

stata consegnata una targa ricordo al vincitore alla presenza di

Del Brocco, Francesco Ricciardi, Fabrizio Forti, Mirco Zaronni, Da-

registi e attori famosi. Continua in questo modo l'impegno dell'ACI di Frosinone nella lotta alle morti su strada in particolare tra le nuove generazioni, questa volta con la collaborazione degli Istituti frusinati: IPSIA, ITIS, IIS, Artistico, ITC. Per il Liceo Artistico era presente il vincitore Paolo Scarchilli con il video "Lucky"; per l'Itis Amedeo Campili, Giordano Noro, Gianluca

vide Ludovici con il video "Non saremo noi questi sfigati", classificatisi secondi a pari merito con Valentina Del Morrone dell' IIS "Angeloni con "La strage del sabato sera""; per l'Ipsia Giuseppe Ferrari, Daniele Maini, Stefano Mastracco con il video "La strada usiamola responsabilmente" classificatosi terzo. Andrea Tagliaferri


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Provincia

Via agli incontri per programmi e candidati delle comunali COLLEPARDO - Sono cominciate le riunioni tra partiti e liste civiche sia nel centro-destra che nel centro-sinistra locali in vista delle amministrative. A primavera, infatti, ci saranno le consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale e del Sindaco. Nel centro-sinistra i candidati e le liste civiche uscenti, per riaffermarsi stanno cercando di allargare il consenso contattando associazioni politico-culturali del territorio del piccolo centro ciociaro. Gioco forza che sta coinvolgendo anche il centro-destra,

concentrato sulla messa a punto del programma e sull'individua-

zione di un candidato a Sindaco che possano "espugnare" la roc-

Polverini e Mirabella mantengono la promessa Inaugurato a Frosinone il nuovo ospedale Spaziani dopo un trasferimento record dalla vecchia struttura in centro FROSINONE - Il capoluogo ciociaro ha il suo nuovo ospedale. Dopo averne parlato per anni e dopo aver seguito la vicenda direttamente con aggiornamenti mensili eccoci all'annuncio tanto atteso. La struttura è stata intitolata a 'Fabrizio Spaziani', medico esperto in operazioni di primo soccorso deceduto nell'agosto dello scorso anno in un'operazione di salvataggio nel bellunese; dispone di 400 posti letto e 12 sale operatorie e di un DEA di I° livello, anche se alle dichiarazioni del consigliere regionale PD Francesco Scalia che si rammaricava di tale scelta, la Governatrice Polverini, presente all'inaugurazione, ha affermato che si lavorerà perché il nosocomio acquisisca i requisiti per un DEA di II° livello. Lo Spaziani, inoltre, assieme a quello di Udine, è il solo ospedale in Italia a resistere ai terremoti e a poter funzionare, in caso di sisma, come centro della Protezione civile. Per il taglio del nastro erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale Mario Abruzzese, il presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli, il sindaco di Frosinone Michele Marini, il direttore generale della Asl locale Carlo Mirabella ed il capogruppo del Pd alla Pisana Esterino Montino. Andrea Tagliaferri

17 dicembre 2010, Ciociaria paralizzata Non accadeva dal lontano 1985 che la provincia di Frosinone venisse imbiancata da più di 20 cm di neve ALATRI

FROSINONE

caforte "rossa" di Collepardo. Le campagne elettorali qui hanno un fascino particolare. Lo splendido centro ernico sembra uscito da un racconto di Guareschi, tanto le divisioni tra destra e sinistra sono marcate. Questo rende la cittadina un caso emblematico e serio perché tale situazione libera i cittadini-elettori da possibili "inciuci" tra i due poli, e la "battaglia" politica dura ma leale non scade mai in bassezze o in volgarità. Non siamo riusciti ancora a sapere nulla. Le riunioni sono segretissime e i

due schieramenti non vogliono che gli avversari sappiano nulla prima dell'apertura ufficiale della campagna elettorale. Questo rende anche il nostro mestiere difficile, ma non per questo siamo scoraggiati. Tra breve sapremo tutti i nomi dei candidati a Sindaco e a consigliere comunale, forti della promessa che i partiti ci hanno fatto. Ritorneremo volentieri a Collepardo e vi terremo informati sui risvolti politicoelettorali di questa splendida piccola realtà. Patrizio Minnucci

Ecco i fondi per lo smaltimento dell'amianto FERENTINO - Sono stati stanziati dal comune 15,000 euro per interventi di bonifica, rimozione smaltimento dell'amianto da fabbricati, edifici civili, produttivi e commerciali presenti sul territorio comunale. Attraverso un apposito regolamento che disciplina le procedure relative a tale scopo, le erogazioni sono previste a favore di privati cittadini o imprese, per la rimozione di; tettoie, coperture, lastre, pannelli piani o ondulati; tegole, canne fumarie e di esalazione, serbatoi per contenere acqua e elementi contenenti amianto, ma utilizzati in ambito domestico (forni, stufe,…) o condominiale (fioriere, tetti box,...). Il contributo non potrà eccedere l'importo massimo di euro 300,00 per ciascun intervento. L'Assessorato all'Ambiente ha deciso di adottare tale provvedimento per risanare e salvaguardare l'ambiente, soprattutto a garanzia della salute pubblica, poiché, si tratta di un materiale noto per la sua elevata pericolosità, a causa delle fibre che, in seguito ad una loro manipolazione, lavorazione o, anche in modo spontaneo, nel caso di materiale friabile o usurato, può rilasciare nell'ambiente e che, se inalate, provocano seri danni alla salute. Ulteriori informazioni presso gli uffici o direttamente sul sito del Comune, da dove si può presentare la relativa domanda. Daniela Caliciotti

Gli auguri del Presidente Iannarilli

ALATRI ALATRI

Foto Facebook di: Andrea Tagliaferri, Serena Sperduti, Lorenzo De Santis, Massimiliano Pistilli

Sento con particolare emozione queste Festività per il Santo Natale e per il nuovo anno. E se il mio pensiero quotidiano è di vicinanza a tutti i cittadini della provincia di Frosinone, poiché sento forte la mia responsabilità di Presidente specie in un momento di grandi difficoltà che particolarmente mordono il nostro territorio, tutto è amplificato quando penso, guardo e ascolto la gente della mia Alatri per la quale, come è naturale, non è mai mancato il mio sentimento di completa appartenenza. Ed i miei Auguri, questa volta, vogliono essere speciali: la speranza, come la cristiana osservanza ci consiglia sempre; la serenità che preghiamo ci venga concessa come bene primario; l’impegno che tutti insieme dobbiamo profondere dai primi vagiti dell’anno che si affaccia sulla nostra bella cittadina per migliorare, rinnovarci nel confronto costruttivo, renderci più sapienti, saggi e uniti, perché è solo con le energie comuni che possiamo ottenere i migliori risultati. Auguro, in sostanza, a tutti noi, una maggiore consapevolezza delle grandi potenzialità che possiamo esprimere e una disponibilità, come prima cosa, all’ascolto reciproco. Ogni giorno, per il compito che la cittadinanza di questa provincia mi ha assegnato e che ho accolto con gratitudine ed orgoglio, vedo le difficoltà, quando non si tratta addirittura di vera e propria sofferenza, che tanti di noi sono costretti ad affrontare e non posso fare a meno di immedesimarmi. Ebbene se mi capita di cedere per un istante allo sconforto un attimo dopo sento il dovere di raddoppiare le energie per lottare sempre, come è mia indole, senza abbassare mai la guardia di fronte alle difficoltà. Conosco bene la fierezza del nostro popolo, del Nostro in particolare cari concittadini, e so bene quanto possiamo fare, insieme, per reagire con efficacia, costruire con abilità, distinguerci per abnegazione e impegno. Questo auguro di cuore a tutti noi per l’anno che arriva rinnovando per primo la totale disponibilità e la massima vicinanza a chi più di altri è colpito dal disagio. Nessuno escluso. Ad Alatri va sempre il mio ringraziamento più profondo per la fiducia e il prezioso sostegno che mi viene accordato e che mi impegno a ricambiare con il massimo impegno. Antonello Iannarilli


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Provincia

Un asteroide porta il nome di Mino Damato Fiuggi e i suoi primi 100 anni Scoperto dall'osservatorio di Campocatino, è stato intitolato il 1° dicembre GUARCINO - Il giornalista Mino Damato ha lasciato un grande ricordo di sé. Tutti apprezzavano la sua cordialità e la sua sensibilità ed in tanti lo ricordano anche per essersi occupato, tra i

Mino Damato

primi, di ricerca astronomica attraverso la trasmissione "Un viaggio fra le stelle", andato in onda sulla Rai negli anni '70. Ed

è per ricordare l'umanità di Damato ed i suoi interessi che il 1° dicembre scorso è stato intitolato al giornalista originario di Napoli l'asteroide "121019", scoperto dall'osservatorio astronomico di Campocatino. La cerimonia è avvenuta nell'ambito della manifestazione "L'Arca di Mino continua a viaggiare", organizzata dalla fondazione "Bambini in emergenza" e dalla famiglia del giornalista che si è svolta presso la sala teatro studio dell'auditorium di Roma: un toccante momento in cui è stata celebrata la figura di Damato, venuto a mancare il 16 luglio scorso. Nel corso dell'iniziativa è stata consegnata una targa ricordo da parte di Mario Di Sora, presidente dell'Unione astrofili italiani e direttore dell'osservatorio, e Franco Mallia, vicedirettore dell'osservatorio. "I ricercatori della Specola ernica - hanno dichiarato i responsabili dell'osservatorio astronomico -, all'indomani della morte di Da-

mato, hanno voluto tributare questo riconoscimento non solo per tutta la carriera del noto giornalista che, per primo, ha introdotto in Rai i grandi documentari sulla ricerca astronomica negli anni '70 ma anche per le sue attività umanitarie in favore dei bimbi malati". L'asteroide "121019" è stato scoperto il 20 gennaio 1999 da Mario Di Sora e Franco Mallia: è un pianetino del diametro di 1,2 km che dista dalla Terra circa 345 milioni di km e che impiega circa 3 anni e mezzo per girare intorno al Sole. Nei mesi scorsi, i responsabili dell'osservatorio di Campocatino hanno presentato la proposta di intitolazione al "Minor Planet Center" di Cambridge in Massachusetts: un'indicazione che l'istituto ha raccolto ed approvato "per i grandi meriti scientifici che Mino Damato ha conseguito con i suoi programmi scientifici". Pietro Antonucci

Nel 2011, ricorreranno cento anni dal passaggio del nome della città da Anticoli di Campagna all'attuale Fiuggi. Nel 1911 infatti il Consiglio Comunale dell'epoca decise di cambiare il nome della cittadina termale. La tradizione vuole che il nome Fiuggi venne scelto tenendo conto della vegetazione (Felci), che popolava la località dove sgorgava la famosa acqua che da allora è chiamata Acqua di Fiuggi. Altri lo ritengono invece attribuibile al nome di un'antica città Ernica (Felcia). Per festeggiare degnamente questo importante appuntamento storico, l'amministrazione ha ideato un bando per l'ideazione del "logo del centenario". Il logo, secondo le direttive del bando, dovrà contraddistinguere in maniera unitaria l'eccezionale avvenimento, rispondendo ai seguenti requisiti: fare riferimento ai cento anni di storia, essere rappresentativo della città (i cui colori sociali sono il rosso e il blu) prendendo spunto dalla storia recente e passata ed anche dal futuro. Dalle tradizioni culturali e turistiche legate al termalismo ed al benessere. Infine essere utilizzabile su tutti gli stampati e tutti i mezzi comunicativi del Comune. Il bando scadrà nel mese di gennaio. Oltre al logo l'amministrazione comunale ha recentemente costituito un comitato che dovrà occuparsi dei festeggiamenti del centenario. Il comitato si è già riunito una volta per gettare le basi di quello che sulla carta promette di essere un anno ricco di manifestazioni. Fra.Lud.

Il Palalamellare per rilanciare economia e indotto FIUGGI - Una tensostruttura da 6000 mila posti e un Palalamellare per l'area ex campo sportivo di viale IV Giugno, così l'amministrazione comunale e gli operatori economici dimostrano di voler rilanciare l'economia cittadina ripartendo dal congressuale. Alcuni giorni fa le categorie economiche presenti a Fiuggi, vale a

dire AAF, ADAF, ComFiuggi, proloco e il settore turismo della Confindustria Frosinone, hanno presentato all'amministrazione comunale, un progetto condiviso per far realizzare un palacongressi modulabile, in legno lamellare, nell'area ex campo sportivo. Il costo complessivo dell'opera da 1800 posti, è stato quantificato

in circa tre milioni 800 mila euro. L'unità di intenti manifestata dalle associazione di categoria, non è altro che la risposta concreta a quanto richiesto dall'assessore regionale Stefano Zappalà, nel corso dell'incontro tenutosi a fine settembre, per la presentazione del piano triennale sul turismo approvato alcuni

Rischio chiusura per l'osservatorio astronomico L'appello del direttore Di Sora affinchè la Regione ripensi al taglio dei contributi GUARCINO - Rischio chiusura per l'osservatorio astronomico di Campocatino. Sembra, infatti, che la Regione Lazio abbia intenzione di tagliare i contributi che ogni anno assegna alla struttura e che ammontano a circa 40.000 euro. Secondo le

disposizioni collegate alla legge regionale, infatti, sono stati abrogati i contributi a favore dell'osservatorio. Immediato l'appello del direttore, l'avvocato Mario Di Sora, che lancia l'allarme: "Si rischia seriamente- dichiara in una lettera aperta inviata alla Regione- di chiudere l'osservatorio, vanto della Ciociaria e conosciuto in tutto il mondo per le molteplici attività astronomiche e sede

di incontri con gli studenti e i ricercatori provenienti da tutto il mondo. Non ci posso proprio credere, dopo aver inviato una lettera all'assessore alla cultura per chiedere proprio il mantenimento del finanziamento previsto dalla legge del 1988, in quanto la giunta precedente lo aveva finanziato addirittura per tre anni per un totale di 120.000 euro". I finanziamenti, tra l'altro, servono esclusivamente per il mantenimento della struttura assieme ai circa 13.000 euro che eroga l'amministrazione provinciale. "Sarebbe una vera iattura - aggiunge Di Sora - se la decisione di non erogare questi fondi non venisse soppressa. Uno schiaffo alla Ciociaria e al suo "gioiello". Saremmo costretti anche a far pagare un piccolo contributo a visitatori e scolari". Di qui l'appello alle autorità regionali e governative e al presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli per evitare la sospensione dei contributi regionali e dare continuità all'attività di ricerca che va avanti da anni con ottimi risultati. "Mi auguro - conclude l'avv. Mario Di Sora - che arrivi presto l'assicurazione del ripristino di questi contributi per la vita stessa dell'osservatorio da me presieduto". A.T.

giorni fa dalla Regione Lazio. In quell'occasione L'assessore evidenzio la necessita che Fiuggi fosse munita quanto prima di una struttura congressuale stabile, che poteva essere realizzata o con risorse private, oppure recuperando le risorse regionali a ciò preposte, a fronte però della presentazione di un idoneo progetto, di facile esecuzione e soprattutto che non comportasse tempi lunghi di realizzazione. Nel frattempo il comune ha pubblicato un bando per installare una tensostruttura sulla medesima area. Il Palafiuggi, infatti, la tensostruttura acquistata da una cordata di trentacinque imprenditori locali, tre anni fa, dopo due mesi di istallazione provvisoria sull'area ex campo sportivo, per lo svolgimento di importanti eventi, è stato nuovamente smantellato

e immagazzinato. Quest'anno è la quarta volta che la struttura in questione viene dapprima rimontata per lo svolgimento di una manifestazione e successivamente smantellata a conclusione dello stessa. L'amministrazione tramite il bando intende risolvere definitivamente il problema della collocazione sull'area di una tensostruttura. Facendo si che chi vincerà la gara possa contare su una stabilità contrattuale, duratura nel tempo, capace di non far perdere grossi eventi e quindi ulteriori presenze per Fiuggi. Altro e forse più arduo, compito dell'amministrazione, nel momento in cui dovesse essere approvato dalla regione il progetto del nuovo Palalamellare, sarà quello di far convivere le due strutture, utilizzandole sinergicamente. Francesca Ludovici


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Provincia

Se c'è buona comunicazione, ne beneficia il territorio

La raccolta differenziata? Inizia tra i banchi di scuola

La Comunità Montana premiata al concorso "La pubblica Amministrazione che si vede"

Il progetto di Alvito e Vicalvi: si parte dai più piccoli e si arriva alle famiglie VICALVI - La tutela dell'ambiente è un argomento importante che va spiegato anche ai più piccoli, in modo che ne guadagni sia il territorio che ci circonda che le nostre

Zampogna e saltarello, i corsi tenuti da "I Bifolk" tasche. È partendo da questo assunto che la "Ecoopro", Legambiente ed i sindaci di Alvito e Vicalvi, Martini e D'Agostini, hanno organizzato di recente un incontro nella sede dell'istituto comprensivo di Alvito (grazie anche alla collaborazione del preside Cesidio Ce-drone e dell'intero corpo docente, ndr) per spiegare la produzione ed il riciclo dei rifiuti, stimolando la curiosità e l'interesse dei ragazzi. Così, si è parlato delle giuste pratiche per ridurre il volume dei rifiuti, del riuso dei materiali, del riciclo per usi diversi e per il recupero dei materiali usati, evitando che finiscano in discarica. Gli studenti hanno posto domande, evidenziando comunque anche una buona conoscenza del tema. Ed è una buona base di partenza per l'iniziativa che i centri di Alvito e Vicalvi stanno mettendo in piedi: la raccolta differenziata con la modalità del "porta a porta". L'obiettivo, secondo il piano preparato dall'Unione dei Comuni della Valle di Comino, dovrebbe portare ad una riduzione del 50% dei rifiuti da conferire in discarica entro il 2011, percentuale che dovrebbe salire all'80% entro il 2012. Usiamo il condizionale perché, nonostante le ambizioni del progetto, non bisogna nascondere le difficoltà di un'operazione così complessa. Ad ogni modo, i responsabili di Legambiente si sono detti soddisfatti sia del piano che dell'incontro, notando come la questione dei rifiuti e del loro corretto smaltimento sia entrata nel novero degli argomenti quotidiani. E la disponibilità, l'attenzione dei giovani di Vicalvi e Alvito fanno ben sperare per il futuro. A proposito di futuro: prossimamente, ci saranno nuovi incontri per allargare il discorso e promuovere la raccolta differenziata "porta a porta" nei due centri della Val Comino. Pietro Antonucci

Divertirsi in compagnia e in allegria mantenendo in vita le tradizioni locali

VEROLI - Il classico saltarello e l'altrettanto tipica tarantella, le melodie della zampogna e il suono della piffera: danze e suoni della nostra tradizione che rivivono in alcuni corsi tenuti dall'associazione culturale nonché gruppo folkloristico "I Bifolk". Il fine, come si può facilmente intuire, è duplice: da un lato salvare dall'oblio questi aspetti della cultura popolare, spesso mantenuti in vita solo da ensemble folk, dall'altro divertirsi in compagnia. Le lezioni si tengono tutti i martedì sera (per quanto riguarda il ballo tradizionale) ed i giovedì sera (per quel concerne la zampogna e la piffera) presso il lavatoio di San Francesca. A tenerle, come detto poc'anzi, il gruppo folkloristico"I Bifolk", complesso di musica tradizionale verolana che da anni, oltre ad esibirsi in giro per l'Italia presentando il suo notevole repertorio, ha intrapreso anche la strada della rivalutazione e, a proprio modo, della tutela delle tradizioni musicali locali. Una tutela che si può immaginare anche come "difesa" dell'identità e della memoria Il rapporto che una comunità stabilisce col territorio di appartenenza è infatti complesso e stratificato, sia nella storia che nelle dinamiche sociali giornaliere. Luoghi, storie e paradigmi di rapporti sociali vengono così organizzati in un universo simbolico denso, immediatamente riconoscibile, e per questo familiare. Ed è proprio da questo "agio" culturale, percepibile sia a livello individuale che collettivo, che dipende in larga parte la salute di ogni comunità sociale. Ciò è tanto più vero per le comunità che, a dispetto dell'urbanizzazione dei luoghi e delle pratiche sociali, sono spinte a mantenere ancora un rapporto vivo e presente con il loro sostrato culturale tradizionale. Ne è una palese dimostrazione il successo che tali corsi stanno ottenendo: le lezioni di zampogna sono alla loro seconda edizione, mentre per il ballo tradizionale siamo giunti alla terza. E buon divertimento! Periodico di informazione politico-sociale e culturale Pie. Ant.

Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Carlo Capone, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani, Erika Rossi, Davide Strambi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici Numero chiuso in tipografia il 22/12/2010 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

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VEROLI - Si è svolta a Palazzo Vidoni la cerimonia conclusiva della sesta edizione del premio "La pubblica Amministrazione che si vede - La Tv che parla con te" promossa dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, da Formez PA e dall'Ordine nazionale dei giornalisti. Sono state scelte le migliori produzioni video in base alla soddisfazione espressa dei cittadini. Giovanni Puglisi, rettore dell'Università Iulm, ha selezionato le migliori produzioni audiovisive realizzate dalle pubbliche amministrazioni con l'obiettivo di migliorare la comunicazione con il cittadino. Per questa edizione sono state 129 le amministrazioni che hanno partecipato alla selezione con 202 video inviati alla segreteria organizzativa del premio. Il premio si è diviso cinque categorie (notiziario istituzionale, video promozionale sull'attività dell'ente, canali tematici, servizi interattivi, servizi turistici). La categoria più gettonata dalle amministrazioni è stata quella del "Video Promozionale" seguite dalle categorie "Canali Tematici e Servizi Turistici". La Comunità Montana di Veroli ha presentato un video nella categoria "Servizi Turistici", riguardante tutti i Comuni facenti parte del territorio montano ottenendo il primo premio con una menzione speciale. Soddisfazione per il presidente Bellucci che ci ha dichiarato: "Abbiamo ritenuto opportuno, viste le poche risorse economiche, mettere in piedi un progetto ambizioso con un video dove le bellezze del nostro territorio sono protagoniste e dove le opere che la Comunità Montana ha realizzato nel corso degli anni e sono da cornice per favorire e promuovere il sistema turistico del nostro territorio. Questo video - ha continuato Bellucci - sarà per noi e per tutti i Comuni della Comunità Montana un veicolo di promozione non indifferente proiettandolo sul nostro sito web e nel mondo infinito di internet. Abbiamo ancora una volta fatto squadra per poter rendere sempre più visibile il nostro territorio e cercare di sviluppare sempre di più il settore del turismo che può dare tanto per una crescita economica di queste nostre zone". Bruno Sbaraglia


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Vita alatrense

La storica fontana del 1700 torna Stele in ricordo degli internati, vince Nicolò Troianello agli antichi splendori Fontana Vecchia, nella zona delle Melegranate a ridosso della Statale 155, completamente restraurata. Non soltanto un corposo lavoro di recupero per la fonte del 1700, ma anche installazione di panchine, illumina-

zione antichizzata e una protezione esterna dell'area. La soddisfazione del primo cittadino e dell'assessore Padovani che ha sostenuto con forza questo intervento di recupero. <La storica fonte è tornata all'antico splendore - affermano - tutta in pietra con rifacimento dei muri, dei vasconi e dell'area esterna. Inoltre installata una antica protezione con catena in ferro, una panchina come richiesto dai residenti e frequentatori, che permetterà nel periodo estivo di poter

trascorrere momenti di relax in piena comodità alle anziane del posto, oltre che ad una illuminazione che ora di notte rende il luogo ancora più accogliente e sicuro. Siamo soddisfatti del fatto che i residenti che hanno visto terminato il lavoro, atteso da decenni, plaudono dinanzi a quanto fatto. Era un impegno preso dalla nostra amministrazione, si tratta di una fonte antichissima, dove l'acqua non è potabile per causa della fonte sorgiva stessa, ma ancora oggi utilizzata dalle anziane della zona per lavare il vestiario, e così come fatto per altre antiche fontane sull'intero territorio, l'abbiamo voluta riportare ad antico splendore. I cittadini di Alatri stanno vedendo fontana dopo fontana il nostro concreto intervento di recupero, fanno parte della nostra storia cittadina e per questo vogliamo proseguire su questa strada della loro valorizzazione e recupero>. A.T. (fonte uff. stampa Comune di Alatri)

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE

Auguri a Luigi e Pasqua sposi: ma in quale chiesa?

È scaduto lo scorso 30 novembre il termine ultimo per partecipare al concorso per la "realizzazione di una stele o di un monumento a ricordo degli internati e delle vittime del campo di concentramento Le Fraschette", organizzato dall'A.N.P.C. di Frosinone e finanziato dalla Regione Lazio. La giuria, composta da Bruno Olini, Presidente A.N.P.C. regionale; Giulio Rossi, Assessore alla Cultura del Comune di Alatri; Maria Teresa Graziani, consigliere provinciale di Frosinone; Mario Costantini, rappresentante dell'A.N.P.C. di Frosinone; l'architetto Sandro Capretti; Marilinda Figliozzi, autrice di saggi sull'argomento e Pierino Malandrucco, funzionario del Provveditorato agli Studi, si è riunita il 10 dicembre proclamando i tre vincitori. L'elaborato che più ha colpito il parere positivo della commissione è stato quello di Nicolò Troianello, iscritto alla facoltà di architettura di "Roma Tre", che "ha sa-

puto esprimere - così si legge nel verbale -, con sintesi contemporanea e in forma tutta concettuale, la condizione di alienazione e privazione della libertà unitamente all'invito alla sosta e alla riflessione del visitatore". Degni di nota anche i progetti realizzati da Giuseppe Pantano, iscritto alla facoltà di architettura de "La Sapienza", e della classe V/A del Liceo Artistico A. G. Bracaglia di Frosinone che si sono aggiudicati, rispettivamente, il secondo e terzo premio. Il concorso ha rappresentato l'ultima di una serie di iniziative che l'A.N.P.C. di Frosinone e il presidente Carlo Costantini, stanno portando avanti, sostenendo un'importante opera di sensibilizzazione e di valorizzazione dell'ex campo di concentramento "Le Fraschette", affinché istituzioni e cittadini si rendano conto del patrimonio storico e culturale che Alatri custodisce. Miriam Minnucci

Don Luigi di Lelio: "Santa Maria rimarrà parrocchia" La collegiata chiesa di Santa Maria Maggiore, sita nella piazza omonima nel centro storico di Alatri, è un capolavoro che deve essere vanto dell'intera comunità. Basta guardarla per sentirsi immersi nell'affascinante Medioevo cristiano raccontato dallo storico Raffaello Morghen. Entrando si respira ancora la tranquillità e la dolcezza della Grazia Divina. Un sacerdote illuminato, don Luigi Di Lelio, parroco dello straordinario tempio, con sapienza ed acume si presta da sempre ad accogliere i fedeli, illustrando loro la semplicità geniale della struttura romanico-gotica: l'accattivante rosone, l'abside, le metope e i capitelli. Abbiamo voluto incontrarlo affinché ci rendesse edotti sulle voci di un possibile suo pensionamento. Monsignore, a quanto letto lei è prossimo ad andare in pensione? Don Luigi c'ha spiegato che era stata avanzata questa ipotesi ma egli ha rifiutato solo perché la "sua" chiesa, a dimissioni accolte, avrebbe perso il privilegio di essere "parrocchia". Don Luigi tiene molto ai parrocchiani e vuole rimanere parroco finchè Dio non lo chiamerà a Sé. Noi rispettiamo questa sua decisione proprio perché testimoni negli anni di un uomo che da parroco della nostra Santa Maria ha saputo ritrasformare la casa di Dio in casa del popolo, secondo la più felice tradizione medievale. Patrizio Minnucci, storico

Partiamo dalla foto pubblicata nell'ultimo numero: era quella della passeggiata alle Fraschette. Tra i presenti si riconoscono il sindaco Luigi Fiorletta, il vescovo Edoardo Facchini, Arcangelo Della Morte, Giuseppe Cecere. Per dicembre, ancora una volta grazie all'apporto di Marilinda Figliozzi, pubblichiamo una foto datata 16 ottobre 1913: è il matrimonio dello stesso sindaco Luigi Fiorletta e di Pasqua Di Rocco. Questa volta proponiamo una domanda diversa: in quale chiesa è stato celebrato, secondo voi, lo sposalizio? Se volete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, email: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344


Vita alatrense

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Ecco il nuovo regolamento per lo smaltimento rifiuti Il consiglio Comunale di Alatri ha approvato il regolamento per il nuovo servizio riguardante la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi e urbani, anche con il contributo costruttivo delle minoranze. Tale strumento normativo recepisce le innovazioni introdotte nel Piano industriale che a giorni sarà operativo e che allineerà Alatri alle città più virtuose in materia di recupero dei rifiuti solidi urbani. C'è da dire, ad onor del vero, che in alcuni settori di questo campo di attività Alatri si è dotata di strumenti di intervento molto utili e che hanno incontrato il gradimento dei cittadini: pensiamo soprattutto alle isole ecologiche che stanno rappresentando un'occasione importantissima di diversificazione della raccolta ed anche di sensibilizzazione della popolazione su questi temi di così stringente attualità come il rispetto dell'ambiente. C'è però da segnalare, proprio in questo campo, quelle che sono, a mio parere, le

criticità, così sinteticamente riassunte: - insufficiente frequenza - anche in base al volume dei versamenti - dello svuotamento dei contenitori per la differenziata;

- ancora scarsa sensibilizzazione della popolazione sui vantaggi della raccolta differenziata ; - sensibile aumento delle bollette della

N.U. ammortizzabili solo a lungo termine con i benefici derivanti dalla stessa raccolta differenziata (e sembra che parte dei benefici non vadano alla popolazione ma alla Ditta). Se poi volete leggere il testo del regolamento basta andare sul sito del Comune di Alatri e fare una ricerca accurata. Naturalmente se sarete più fortunati di me, che ci ho perso tre giorni e non sono riuscito a trovare niente (almeno che nel frattempo - l'articolo è del 10 dicembre - qualcosa non sia cambiato). Un consiglio comunque - cogliendo l'occasione - vorrei darlo all'Amministrazione Comunale: aggiornate e snellite il sito internet del Comune, dove molto è ancora in costruzione ed il motore di ricerca lascia molto a desiderare. Oggi dove molti utilizzano internet per conoscere, il sito di un Comune è il primo biglietto da visita. Paolo Fiorenza

Incrementi record per la Tarsu: Mercatino di Natale: siamo diventati tutti più buoni? proseguono le lamentele Non si placano le polemiche sugli incrementi (veramente record) della Tarsu (tariffa smaltimento rifiuti) decisi dal Comune di Alatri. A parte le decine di lamentele e segnalazioni ricevute da privati cittadini già abbondantemente vessati da tasse e tariffe dalle quali solo alcuni riescono ad evitarne gli effetti (evadendo), rileviamo una decisa indignazione anche da parte degli operatori economici, commercianti del Centro storico in testa, già alle prese, come gli altri del resto, con una pesante situazione di crisi dei consumi che da un lato ha ridotto le disponibilità economiche di molti cittadini, dall'altro vede un profondo mutamento delle dinamiche di acquisto, privilegiando i centri commerciali a scapito dei centri storici. Qualsiasi giustificazione pare economicamente insostenibile di fronte ad incrementi a due cifre ben superiori al tasso programmato di inflazione e sarebbe stato fortemente auspicabile un incremento più graduale spalmato su più esercizi finanziari. In ogni caso i cittadini e i commercianti più esasperati ci segnalano che si voterà tra pochi mesi per il rinnovo del Consiglio comunale e ciascuno si regolerà di conseguenza. Assisteremo probabilmente alle solite mirabolanti promesse e altrettante strumentali prese di posizione da parte di liste, partiti ed associazioni varie, staremo a vedere chi avrà la proposta più convincente per la cittadinanza. Alessandro Arcese

Natale è passato e "purtroppo" ci sono argomenti di cui si deve scrivere. L'Associazione A.R.S. il 18-19 Dicembre ha organizzato il mercatino natalizio presso l'area mercatale, a scopo di beneficenza. Bisogna dire che già fin dai primi del mese i Vigili Urbani di Alatri si erano trovati di fronte a delle problematiche: alcuni commercianti di Alatri e Tecchiena avevano dimostrato il loro disaccordo per l' iniziativa che doveva durare sei giorni per cui l'avevano ridotta a due. I banchi, sia artigianali che da mercato, erano stati decimati per non recare altri problemi. Della quota giornaliera delle bancarelle veniva così sottratto il 20% del ricavato destinato ai bambini del Burkina Faso in Africa. A questo proposito sono state sensibilizzate le scuole elementari del 1°- 2° e 3° circolo; ogni bambino regalerà a partire dal mese di febbraio del materiale didattico (una penna, un quaderno...) per i bambini del Burkina, che utilizzeranno nella nuova scuola appena terminata. Una felice iniziativa che poteva essere ancora più grande, è andata perduta anche a causa della copiosa nevicata che ha sommerso la città le sera precedente. Speriamo che il prossimo anno si riesca ad essere più generosi, verso chi ha meno di noi… almeno a Natale! Il Presidente dell'ass. A.R.S. Sergio Vigliani e la vice presidente Erika Rossi ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alle iniziative del 2010 e augurano un felice anno nuovo.

Il ministro Giorgia Meloni accolta dai giovani del PDL

Il Ministro Meloni con Francesco Boezi

Successo preventivato quello del convegno "Nel Pdl verso il Nuovo Umanesimo" orga-

nizzato dai giovani del Pdl alla presenza del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Meritocrazia, riforme a partire da quella dell'Università, legalità, decentramento, economia, ricambio generazionale questi i temi affrontati nella sala stracolma, presenti tantissimi amministratori del Pdl ma, soprattutto, i giovani del partito. Il pomeriggio è stato aperto dal sindaco di Alatri Costantino Magliocca che ha salutato le personalità accorse, esaltato il ruolo dei ragazzi organizzatori e invitato ad andare avanti sulla strada del rinnovamento. Il convegno, presso il Palazzo Conti Gentili, in Piazza Santa Maria Maggiore è proseguito per oltre due ore in un clima di grande confronto e interesse. Numerosi gli interlocutori, i lavori sono stati coordinati da Francesco Boezi molto applaudito nel suo intervento. L'incontro, organizzato dall'Associazione Culturale "Kainè"e dal Popolo della Libertà ha visto protagonisti protagonisti oltre a Giorgia Meloni, il Presidente

dell'Associazione e Consigliere provinciale di Roma, Federico Iadicicco, il Consigliere Regionale del Lazio e Presidente della Giovane Italia Lazio, Chiara Colosimo, il Presidente della Giovane Italia di Roma, Cesare Giardina, il Dirigente Regionale della Giovane Italia, Francesco Boezi. La presenza del Ministro Meloni particolarmente importante è stata l'occasione per far confrontare il territorio ciociaro con quanto fatto dal Governo in questi due anni passati e soprattutto rispetto ai buoni auspici per il futuro.

Chiaro il messaggio dei giovani Pdl, andare avanti con il cambiamento, con la rivoluzione di un Paese fermo e bloccato da schemi anni '60, sconfiggendo soprattutto quel blocco politico-culturale e finanziario che non ama il futuro temendo di perdere i propri privilegi. A.T.


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Speciale festività

Viaggio tra i presepi più belli della provincia di Frosinone Un grande presepe vivente che merita davvero di essere visitato è quello di CASTRO DEI VOLSCI. Evento ormai celebre che at-

Vendita di prodotti tipici gastronomici preparati sul posto: tenetevi leggeri a pranzo, le tentazioni sono tante, dalle crespelle alla pasta e fagioli ai panini con la salsiccia. Indirizzo: centro storico - via Civita Date e orari: 1 Gennaio Ore 15,00 - 20,00 2 Gennaio Ore 15,00 - 20,00 6 Gennaio Ore 10,00 - 12,30 Ore 15,00 - 20,00 alle ore 18,00 in Piazza IV Novembre arrivo dei re Magi e grande spettacolo piromusicale Dalle ore 15,00 alle Una scena del presepe di Alatri ore 20,00 presso la tira gente da fuori provincia dal titolo "Il Torre dell'orologio è aperta una Mostra di paese diventa presepe" propone scene di presepi artistici. vita quotidiana e di lavoro nei vicoli del TORRE CAJETANI: XI Presepe Vivente - 6 paese con l'allestimento delle vecchie bot- gennaio 2011 teghe artigianali, come quella del fabbro, La manifestazione partirà dal Castello e si del sarto, del falegname, dell'arrotino, del snoderà per i vicoli del Centro Storico. Per cestaio, del fornaio. l'occasione, il magnifico Castello (sede di

Babbo Natale: versione pagana di Cristo? Una riflessione per capire Un tempo i regali ai bambini per Natale li portava Gesù Bambino, poi con il passare del tempo ha preso sempre più piede la figura nordica di Babbo Natale che sembra ormai aver preso il posto del Salvatore. Nasce così un certo antagonismo fra le due figure, l'una - Gesù - naturalmente legata alla tradizione cristiana, l'altra - Babbo Natale - che si fa invece risalire a quella pagana. Ma è proprio così? Se andiamo a vedere più da vocino, ci accorgeremo che la verità è un'altra e che anche la figura di Babbo Natale - al di là della sua bontà verso i piccoli - è legata profondamente al cristianesimo. Infatti, tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico, il vescovo San Nicola di Mira vissuto nel IV secolo nella città di Myra (antica città della Licia nell'odierna Turchia) più noto in Italia come San Nicola di Bari. Di lui si racconta che esortò tutti gli altri parroci della sua diocesi a diffondere il cristianesimo laddove i bambini non avevano la possibilità o la volontà di recarsi in chiesa, anche a causa del freddo invernale, che costringeva molti a non uscire di casa.Così disse loro di recarsi dai bambini portando un regalo e di cogliere l'occasione per spiegargli chi fosse Cristo e che cosa avesse fatto per l'intera umanità. I parroci quindi, indossando un pesante soprabito rosso scuro (simile al bordò) per ripararsi dal freddo e portando con loro un sacco pieno di regali, raggiungevano i bambini mediante alcune slitte trainate da cani (e non renne). Il racconto di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti. In Europa (in particolare nei Paesi Bassi, Belgio, Austria, Svizzera e Germania) viene ancora rappresentato con abiti vescovili e con la barba. Le reliquie di San Nicola furono traslate a Bari da alcuni pescatori e per ospitarle fu costruita nel 1087 la famosa basilica. Il luogo è da allora meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli. San Nicola è considerato il proprio patrono da parte di marinai, mercanti, arcieri, bambini, prostitute, farmacisti, avvocati, prestatori di pegno, detenuti. È anche il santo patrono della città di Amsterdam e della Russia. In Grecia San Nicola viene talvolta sostituito da San Basilio Magno (Vasilis), un altro vescovo del IV secolo originario di Cesarea. Come si vede il culto di questo santo, così sentito nel meridione, è invece moto diffuso nel nord Europa ed in Russia, tanto da aver generato la figura del moderno Babbo Natale, che ora possiamo sentire più vicino a noi anche in rapporto all'autentico messaggio cristiano del Natale. Paolo Fiorenza

Papa Bonifacio VIII°), potrà essere visita- presepe meccanico artigianale. to, inoltre saranno aperte le vecchie abita- Fino al 6 gennaio 2011 aperto tutti i giorzioni, ora trasformate in cantine, nel quale ni con i seguenti orari: pre-festivi 10.30si potranno ammirare le scene relative al 12.30 festivi 14.30- 17.00 Presepe. I figuranti impegnati sono circa SERRONE: Presepe a grandezza naturale 150 e le postazioni circa 40. Durante il allestito nel centro storico della cittadina percorso degustazione di prodotti locali. ciociara, è visitabile tutti i giorni fino al 6 ALATRI: domenica 26 dicembre e domeni- gennaio 2011. ca 2 gennaio dalle ore 17,30, entrata unica FUMONE: prima mostra- concorso di preseda Piazza Sant'Andrea (su via Circonvalla- pi organizzata dalla Pro Loco di Fumone. zione). In caso di maltempo di entrambe L'evento, gratuito e aperto a tutti, privati le date si rimanderà al 6 gennaio. cittadini e artisti si svolgerà dal 12 dicemImmerso nel suggestivo quartiere Piagge il bre 2010 al 6 gennaio 2011. Una giuria popresepe vivente di Alatri merita davvero di polare valuterà con giudizio insindacabile essere visitato. Il percorso ripropone tutti le migliori creazioni Natalizie, che dovrangli eventi principali del periodo storico della natività in un circuito affascinante a ridosso dell'Acropoli millenaria, già presente all'epoca dell'arrivo in Terra di Gesù per cui testimone ancora intatta di cotale evento. Rappresentate circa 50 scene. Una scena del presepe di Castro dei Volsci Sempre ad Alatri da visitare nel Chiostro di San Francesco in no sempre attenersi al tema della Natività. piazza Regina Margherita l'ottava mostra Molta libertà e creatività è lasciata ai pardi presepi artistici. La mostra resterà tecipanti nella scelta dei materiali con cui aperta tutti i giorni dall'8 dicembre 2010 partecipare, libertà che non a caso costial 6 gennaio 2011 - Orario 09,00/12,00 - tuisce appunto il particolare che farà la 16,00/19,00 differenza. La premiazione dell'evento intiFROSINONE: in Largo Turriziani, un gradi- tolato "Il cuore dei Presepi" avverrà al terto ritorno: il famoso presepe di Lello Fio- mine delle festività natalizie. I premi vinrillo, abilmente realizzato con materiali citori saranno trattenuti dalla Pro Loco. poveri dall'artista ciociaro. Al primo classificato saranno assegnati ROCCASECCA: appuntamento in centro con 200 euro, al secondo classificato 100 euro il Grande Presepe fino a giovedì 6 gennaio e al terzo 50 euro, oltre che alla targa2011 alle ore 19:30. ricordo. Le creazioni, il borgo, la gelida atmoFIUGGI: dall'8 dicembre 2010 nei pressi di sfera Natalizia renderanno ancora più suggestipiazza Trento e Trieste allestimento del vo e originale il Natale nella borgo ciociaro.

Un'idea per i regali? Comprate prodotti ciociari L'invito della Coldiretti per mangiare sano, tutelare l'ambiente e aiutare l'economia locale FROSINONE - Mancano pochi giorni a fine anno e, come al solito, impazza la ricerca per il regalo più giusto per parenti ed amici per chi ha "dimenticato" di farli a Natale o per chi vuole inaugurare l'inizio del nuovo anno con un omaggio. Vi mancano le idee? Non volete presentarvi con la solita sciarpa od optare per quell'oggetto rimasto sul bancone perché scartato da altri? Bene, quest'anno potete fare un dono diverso, cogliendo l'invito che la Coldiretti di Frosinone ha lanciato a tutti i consumatori in occasione della nuova campagna di promozione dell'agricoltura locale: quest'anno per le feste regalate prodotti ciociari. I vantaggi di un simile regalo sono molteplici: primo, sarete originali, specie se sarete in grado di reperire quei prodotti di cui, pur stando sotto casa, abbiamo dimenticato persino l'esistenza, oltre che la bontà; secondo, si tratta di prodotti dalla facile tracciabilità (il produttore di solito abita e lavora vicino a noi), di fattura non industriale e più genuini; terzo, sono prodotti "a km zero", ossia provengono da luoghi di produzione non distanti, il che vuol dire meno spostamenti e meno imballaggi uguale meno inquinamento; quarto, acquistare ciociaro significa anche aiutare l'economia, nel qual caso il comparto agricolo della nostra provincia, la cui riscoperta - magari utilizzando tecniche moderne per la produzione - potrebbe essere anche una risposta alla crisi cavalcante degli ultimi anni. Fa più bio, fa più trendy, fa più chic, contrariamente a quello che si possa pensare. E buon Anno! Pie. Ant.


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Arte e Cultura

Le muse ciociare che incantarono Roma, Parigi e Londra Nell'ultimo libro di Santulli le ricerche sulle modelle che vissero tra '800 e '900

ARPINO - Sta per giungere alle stampe l'ultima fatica letteraria del professor Michele Santulli,

figlia di un'intensa quanto appassionante ricerca storica, culturale ed artistica. Santulli si è infatti messo sulle tracce di quei giovani ciociari che, a cavallo tra '800 e '900, "conquistarono" gli atelier artistici di Roma, Parigi e Londra come modelli e modelle. Sono tanti i pittori e gli scultori (nello scorso numero abbiamo rievocato l'episodio di Rodin e della "baronessa di Gallinaro", ndc) per i quali i modelli ciociari hanno posato: Manet, Degas, Renoir, Corot, il già citato Rodin, Van Gogh, Picasso, Matisse, solo per citare i più famosi. Santulli si lamenta, nel

presentare il frutto del suo lavoro, che studiosi e addetti ai lavori "Abbiano affrontato questo aspetto dell'arte del '800 parlando di modelli romani o abruzzesi o napoletani, ma mai usando il termine corretto di ciociari. E il merito (e anche il rischio) di questo libro è di aver impiegato il termine giusto, perfino nel titolo, proprio per attirare l'attenzione e informare sulla realtà dei fatti". Così, adesso si conoscono le coordinate anagrafiche di modelli di cui fino ad oggi si conosceva a malapena il nome o il cognome. Ora sappiamo come si chiama e dove è nato l'adolescente eternato nel "Ragazzo dal panciotto rosso" di Cézanne; sappiamo come si chiama e da dove viene la modella dell'Eva di Rodi; sappiamo tutto sulla modella della "Carmelina" di Matisse; sappiamo chi

ha dato volto e corpo a "La lettura interrotta" e alla "Dama in blu" di Corot; sappiamo come si chiama e da dove viene la ciociarella che ha dato le proprie forme alla celebre "Semeuse" dei francesi, la seminatrice presente sulle loro monete d'argento, sui francobolli e anche sull'euro; ora conosciamo chi è l'adolescente immortalato nel centro della fontana di Piccadilly Circus nei panni di Eros o Angelo della carità, come pure sappiamo chi è il figlio di poveri emigranti di Picinisco che posò per la scultura di Peter Pan che si leva nei giardini di Kensington sempre a Londra; ora sappiamo della modella ciociara, la più celebre di tutte, Agostina, che posò per due capolavori di Van Gogh, uno perfino in costume ciociaro. E ancora molto altro. A cominciare dal

bronzo realizzato da Rodin che immortala tre sorelle modelle ciociare. Inoltre viene riconosciuta e dimostrata come ciociara la modella di un quadro di John Singer Sargent che fino ad oggi era conosciuto col titolo di "Carmela Bertagna" e che invece ad attento esame rivela di avere un pur se raro cognome che si incontra a Gallinaro. È stata rintracciata e individuata quella modella della Valcomino per la quale è arduo trovare un epiteto che ha posato per almeno 50 quadri di Matisse dal '16 al '17 e che con le due sorelle ammiriamo sulla copertina del libro in questione intitolato appunto "Le tre sorelle" appeso sulle pareti della Orangerie a Parigi. Un volume a suo modo rivoluzionario e tutto da leggere. Pie. Ant.

Sant'Elia, torna in chiesa la tela restaurata "Terra di fuoco", tra ricerca storica SANT'ELIA FIUMERAPIDO - Una splendida tela raffigurante la Sacra Famiglia, restituita finalmente al

suo antico splendore e all'ammirazione della comunità di Sant'Elia Fiumerapido e di tutta la Provincia. Si tratta del quadro del '600 custodito nella Chiesa di S. Maria La Nova e restaurato grazie al contribu-

to della Banca Popolare del Cassinate. Domenica 5 dicembre, in una chiesa gremita, la grande tela è stata la vera protagonista di una serata davvero emozionante. A introdurre l'incontro il parroco don Remo Marandola, che ha dato il benvenuto ai presenti e ha ringraziato la Bpc per la sensibilità mostrata di fronte alla necessità, avanzata dalla parrocchia, di restaurare la pittura di grande pregio e a cui la comunità è fortemente legata. La parola è poi passata al sindaco Fabio Violi, che ha espresso tutta la sua soddisfazione. Presente anche l'assessore provinciale alla cultura, Antonio Abbate, che ha ringraziato la Banca per l'attenzione mostrata per il restauro. Ad illustrare il quadro è stata la dottoressa Melania Marrocco, storica dell'arte, che, con chiarezza e passione, ha presentato anche il patrimonio artistico presente nella Chiesa. Non soltanto la tela della Sacra Famiglia, ma anche le altre opere: un quadro rappresentante le anime del purgatorio, una Crocifissione, una raffigurazione di S. Antonio e una di S. Francesco. Soffermandoci sul dipinto restaurato, la Marrocco ha spiegato i principali aspetti e le principali caratteristiche iconografiche del dipinto e ha chiarito anche le difficoltà di ricostruzione storica e di attribuzione. Sarebbe auspicabile, infatti, poter condurre studi approfonditi per reperire documenti e studiare meglio l'opera. Sono stati mostrati quelli che sono stati i più significativi interventi di restauro sul dipinto, fornendo un confronto tra quello che era il quadro prima e dopo l'intervento. Pie. Ant.

e musica d'autore

È stato presentato a Palazzo Roffi Isabelli l'ultimo lavoro degli MBL FERENTINO - "Terra di fuoco" è l'ultimo album prodotto dagli MBL, i Musicisti del Basso Lazio. Un titolo studiato, voluto, meditato che contiene tutto il senso di una lunga e sofferta ricerca storica: la "terra" è chiaramente quella ciociara, il "fuoco" va inteso come la guerra, gli eventi bellici che hanno segnato la nostra provincia dall'Unità d'Italia fino alla Seconda Guerra Mondiale. Un lavoro che rappresenta il frutto

degli studi compiuti negli ultimi 3 anni da Benedetto Vecchio, leader storico degli MBL, insieme con Damiano Parravano. Tre anni sulle tracce di vicende note e meno note, spesso spulciando tra labili indizi e memorie confuse. Il prodotto è un cd composto da dodici intensi brani: c'è la ballata storica scritta a quattro mani con Eugenio Bennato intitolata "Il brigante Domenico Fuoco", che racconta la vera storia di un ex sergente dell'esercito Borbonico di San Pietro Infine ucciso dopo 10 anni di guerriglia anti-piemontese in una grotta sulle montagne appenniniche tra Picinisco e Settefrati; ci sono poi "Sulle Mainarde", "Ragno, mosca e more", "Non me ne pento", "Balla cu me", "Collelungo", "Il Maggio di Esperia", "Danza nel cosmo", "Cassino 1944", "Il brigante Domenico Fuoco II", "Saltaranta", "Monna Casale". Una curiosità: l'antica filastrocca "Ragno, mosca e more" è cantata anche dal nonno di Benedetto Vecchio, Antonio, utilizzando una registrazione originale del 1971. "Terra di fuoco" è stato presentato il 28 novembre scorso presso il Palazzo Roffi Isabelli a Ferentino, davanti ad una platea "rapita" da Benedetto Vecchio, l'ultimo brigante ciociaro che narra racconti anche crudi di tempi lontani. Pietro Antonucci


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Storie e personaggi

Dalle pagine ingiallite di un diario riemerge la Storia Immagini, particolarità e memorie in Le esperienze, le sofferenze, le speranze del soldato Giovanni Boccardi ALATRI - Dopo 65 anni son tornati alla luce, da un vecchio cassetto, due quaderni scritti a matita da Giovanni Boccardi, classe 1910, residente alle Fraschette e deceduto nel 1994. Due quaderni

pagine che non si leggono sui libri di storia. Giovanni Boccardi guarda tutto ciò che gli accade intorno con gli occhi di un ragazzo che, forse non era mai uscito dal proprio paese, annotando an-

Soldati italiani in Albania (Giovanni Boccardi è il terzo da sinistra)

ritrovati dalla nipote dell'uomo, Nadia Promutico, e che ci riportano indietro nel tempo, al periodo della II Guerra Mondiale: pagine che raccontano 5 anni di sofferenze e di stenti. Come per incanto, si è proiettati in un'atmosfera lontana, ma gravida di tante emozioni, personali e non:

ni di sofferenze in trincea, una sequenza talvolta disordinata di peripezie per la sopravvivenza e di una riduzione ad una condizione di vita quasi animalesca. Il racconto inizia nel febbraio 1939, quando il giovane Boccardi si imbarca per l'Albania da volontario: diviene capo cannoniere e

racconta non la guerra come protagonista, ma l'uomo che fa fronte alla fatica quotidiana, distante tanti chilometri da casa. Nelle sue parole ci sono anche donne, vecchi e bambini accompagnati tutti dalla pena di giorni in cui la vita è intrisa di morte. Qualche mese dopo il nostro si sposa, ma nell'agosto dello stesso anno viene richiamato alle armi. Un momento cruciale si ha con l'armistizio dell'8 settembre '43: viene informato da un capitano dell'esercito di mantenere un atteggiamento temporeggiatore nei riguardi dei tedeschi, ma gli ex alleati reagiscono con tempismo e durezza, accorrendo con truppe motocorazzate dai loro dislocamenti dalla Bulgaria e dalla Grecia. Dopo una falsa promessa (consegnare le armi per un rimpatrio), comincia il calvario per raggiungere con lunghe marce la costa adriatica. Si parte a piedi, poi qualche convoglio militare e infine caricato sui carri bestiame per arrivare nei campi di prigionia della Polonia ed infine in Germania. "Non appena giunti nel lager di destinazione - scrive Boccardi - dopo aver attraversato numerosi campi di "smistamento" ci rendemmo conto del fatto che, pur vivendo a stretto contatto con prigionieri di guerra, lavoratori coatti e deportati di molti paesi europei, avremmo ricevuto un trattamento particolare: scoprimmo infatti di non essere prigionieri di guerra, ma internati militari italiani, come aveva disposto Hitler con un provvedimento del settembre '43. Fu così che decisero di impiegare i nostri soldati come forza lavoro con l'impiego delle regole più rigide. La stragrande maggioranza dei soldati fu utilizzata alla riattivazione delle linee ferroviarie e per il carico e scarico dei treni merci, lavorando duro ma almeno avevamo la possibilità di nutrirci". Dopo il luglio '44, il Fuhrer dispose il passaggio dei soldati da militari a civili quindi rilasciati dall'internamento e immessi nell'attività lavorativa civile, ricevendo una specie di carta dal campo che conteneva la dicitura "liberi lavoratori civili". Questo diario, custodito gelosamente per tanti anni, è scampato alle perquisizioni, ai controlli, alle distruzioni. Lo immaginiamo come un'utilissima testimonianza lasciata da un protagonista a quei giovani che vogliano conoscere quanto accaduto durante l''ultimo conflitto mondiale. Bruno Sbaraglia

"Ricordo di Don Morosini"

"Ricordo di Don Morosini - fra storia e memorie" è il titolo del libro che è stato presentato qualche giorno fa a Ferentino. Carlo Costantini, autore del volume a cura dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Frosinone e finanziato dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, ha raccontato la difficile e coraggiosa vita di Don Giuseppe Morosini, ripercorrendola sulla scia di testimonianze che storici, politici e semplici conoscenti ci hanno tramandato. Personaggi come Giulio Andreotti e Oscar Luigi Scalfaro figurano tra coloro che hanno ricordato la storia, la vita e le coraggiose imprese del sacerdote, conOrdine di fucilazione tribuendo a mantenere vivo un passato locale e nazionale purtroppo ancora scottante e vicino. L'opera di Carlo Costantini regala un'immagine di don Morosini spontanea, fresca ed attuale, permeata dai valori umani e cristiani da lui predicati e praticati in nome della patria libera. Anche la città di Ferentino, che diede i natali al presbitero, ha accolto con piacere l'iniziativa di Carlo Costantini che regala la possibilità di rendere omaggio, ancora una volta, al sacerdote partigiano che tanto si prodigò per la libertà. Quando don Giuseppe Morosini venne condannato a morte, il secondo conflitto mondiale volgeva al termine, ma non erano ancora sopiti la rabbia e la violenza. Le circostanze drammatiche di quegli anni, infatti, avevano indotto il religioso ad adoperarsi per assistere i minori, per dare aiuto e rifugio ai perseguitati, per sostenere gli ebrei romani, opponendosi strenuamente ai nazisti durante l'occupazione della capitale. Don Morosini aveva parte attiva nella resistenza, ma su segnalazione di un delatore, venne arrestato dalla Gestapo nel febbraio del 1944 per poi essere fucilato nell'aprile dello stesso anno. Il valore, l'eroismo e i generosi atti di solidarietà umana e cristiana gli avevano fatto conquistare un posto nel cuore di ognuno: il gesto dei soldati del plotone di esecuzione è testimonianza di affetto e gratitudine per il suo operato. Infatti, dieci dei dodici militari della Polizia dell'Africa Italiana, incaricati di decretare la sua fine, al momento di fare fuoco, decisero di sparare in aria: un gesto di ribellione emblematico dell'affetto che quell'uomo aveva saputo conquistare. Fu l'ufficiale fascista che comandava il plotone di esecuzione a mettere fine alla vita del sacerdote sparandogli due colpi di pistola alla nuca. La medaglia d'oro al valor militare consacrò il giusto riconoscimento per la sua morte da martire della libertà, perché Don Giuseppe Morosini rappresenta ancora oggi una figura storica i cui colori stentano a sbiadire: la sua memoria non teme la sfida del tempo, segnata com'è da coraggio ed eroismo. Miriam Minnucci

ALATRI - Via Basciano, 44 Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021


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Gens Ciociara

Domenico, il sedicenne che combatté con Garibaldi Il "tamburino di Ripi" è ricordato tra gli eroi sacrificatisi per la libertà RIPI - I francesi stavano caricando e, per respingerli, il giovane Domenico prese un fucile spianandolo davanti al nemico, gridò "Viva l'Italia!" e "Viva Roma!" ma una pallottola lo colpì nel mezzo della fronte, ponendo fine alla sua breve vita. Era il 3 giugno 1849: a morire in questo modo fu Domenico Subiaco, 16 anni, passato alla storia come il "tamburino di Ripi" e morto nelle frenetiche ore in cui si disfaceva l'illusoria esperienza della Repubblica Romana. Un'idea, un progetto, quello della Repubblica, ai quali Domenico decise di dare tutto se stesso: nato a Ripi il 4 dicembre 1832 da Giovanni e Angela Maria Paparelli, entrambi contadini, lasciò giovanissimo i giochi e i campi per correre a difendere Roma insieme con Garibaldi. Si ritrovò con Giuseppe Salvatori, Luigi Galloni, Antonio Paparelli, Francesco Recine ed altri di Ripi, ai quali poi si unirono altri ragaz-

La scalea del tamburino

zi di Frosinone, Anagni, Ferentino, Alatri, Boville Ernica, Veroli, Arpino e insieme a questi Ni-

cola Ricciotti di Frosinone, che con i Fratelli Bandiera e molti altri cadde nel Vallone di Rovito il

Tanti "ritratti" resi attraverso le parole Con il precedente numero di "Gente Comune", ho terminato la serie, per la verità, più lunga di quanto, io stesso, all'inizio di questa mia esperienza, mi potessi attendere, delle mini-biografie delle personalità, note o meno, legate alla nostra terra ed alla nostra città. Ora non posso negarlo: quello intrapreso, pur con qualche perplessità iniziale, è stato un viaggio emozionante, pieno di sorprese e, soprattutto, di conoscenze profonde ed inaspettate. L'impressione che, oggi, posso, senza dubbio, riferirne è quella di aver ora, solo ora, potuto percepire la grandezza e la forza del substrato storico-culturale

che, necessariamente, impregna l'animus di ciascuno di noi, in quanto alatrense. Oggi so, orgogliosamente, che Alatri non è solo (si fa per dire) varietà e ricchezza di monumenti storico-architettonico-artistici, pressoché unici ma ha costituito anche la terra natale, o di elezione, di uomini di grandissimo spessore ed umanità, sia essa morale che scientifica o, ancor più, nel campo dell'arte, in ogni sua espressione. Non posso qui ricordare un personaggio piuttosto che un altro, sarebbe ingiusto, tuttavia, dobbiamo esserne consapevoli: la storia nazionale, gli avvenimenti epocali, che, senza dubbio, formano le coscienze, prima e più, di ogni altra educazione, non sono mai stati vissuti da Alatri ed i suoi concittadini, in secondo piano, passivamente, ma ci hanno riguardato, spesso, con un ruolo da comprimari, avendo, proprio, con i nostri uomini, contribuito, anzi, al loro svolgimento in una direzione, piuttosto, che in un'altra. Il carosello di queste "Vite Straordinarie", parafrasando il titolo di una fortunata trasmissione televisiva, non può, però, concludersi se non con l'espressione del fine ultimo, cui gli articoli tendevano: l'esaltazione, in realtà, della gente comune, quali sono stati, anche, i nostri personaggi storici, la gente dei nostri giorni, certo, proprio quella che, magari, leggendolo, ha determinato il successo del nostro mensile, quelle persone che, nel secolo dell'egocentrismo, quotidianamente, con il proprio spirito di sacrificio e di abnegazione, spesso, nel silenzio ed, a volte, nella solitudine, lontano dai clamori della notorietà, lavorano e si adoperano, indipendentemente dall'utile che possano ricavarne, per il bene della propria collettività, sia essa intesa come famiglia, gruppo amicale, ambiente di lavoro o società civile. Avv. Fabio Padovani

25 luglio 1844. Ma Domenico Subiaco, a causa della sua statura non eccelsa, fu giudicato troppo ragazzo per combattere: non gli diedero un fucile, ma lo fecero tamburino e prese parte a molte battaglie che ebbero luogo a Roma. L'epilogo della sua breve esistenza si ebbe il 3 giugno 1849: il generale francese Audi-not fece assalire improvvisamente il bastione tra Porta Portese e San Pancrazio e, a tal riguardo, Camillo Ravioli, un testimone oculare della morte del tamburino di Ripi, così scrisse: "Dall'alto della porta di S. Pancrazio tirò a petto scoperto gettata l'uniforme - e lo vid'io nel mattino di quel giorno stesso 3 giugno - da 10 a 12 colpi contro i francesi che assalivano il bastione ottavo, facendosi porgere l'arma carica dai compagni che gli erano di sotto, finché una palla nemica lo colpì nel parietale sinistro e lo gettò rovescio e moribondo a basso".

La memoria delle gesta del "tamburino" oggi si è affievolita, ma per lunghi anni il suo sacrificio venne ricordato e celebrato: la scalea al Gianicolo, presso la quale morì Domenico Subiaco, nel 1891 fu chiamata in suo onore la "Scalea del tamburino"; nel monumento realizzato da Ernesto Biondi a Frosinone vi è scolpito anche il nome del contadinello ripano; in una piazza del suo paese natio, davanti al monumento ai caduti della Grande Guerra 1915-18, nell'anno 1911 fu posta una lapide con questa epigrafe: "Domenico Subiaco, tamburando, giacque sedicenne a Villa Corsini nel 1849 gli eroi di Roma incitando contro lo straniero invasore. Esempio ai venturi di qual ardimento anche adolescenti infiammi i petti la fremebonda ansia dell'ideale, Ripi al suo figlio eroico". Pietro Antonucci


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Sport

ESCLUSIVO

Parla il Direttore Generale Graziani: “Lavoriamo per la salvezza” Il Frosinone continua la sua marcia assolutamente non trionfale. Genera le preoccupazioni di un ambiente che, vista la situazione di classifica e un atteggiamento remissivo in campo della formazione allenata da mister Carboni, vede quanto mai concreto lo spettro della retrocessione. Sulla stessa linea d'onda, come ha confermato a noi di Gente Comune il Direttore Generale Enrico

Graziani, sta viaggiando la società canarina. C'è timore per una situazione che nemmeno il più pessimista dell'entourage del presidente Stirpe aveva lontanamente pronosticato. Urgono interventi. Bisogna porre rimedio a una stato fortunatamente ancora non irreparabile. E quale miglior occasione per dare un apporto in tal senso, se non la riapertura del mercato invernale che

avrà inizio il prossimo 3 gennaio? Per questi motivi e, soprattutto, per cercare di rassicurare la parte più disfattista del tifo ciociaro, abbiamo ascoltato il D.g. Graziani, uomo forte della società e grande conoscitore di momenti delicati come questo. Direttore, innanzitutto le chiedo un commento su questo momento che sta vivendo il Frosinone. "Stiamo attraversando un periodo

Alatri-Techna il derby più atteso: a voi la sfida Sarà la sfida più bella di questo campionato di prima categoria, un derby, una gara che raccoglie significati di gran lunga superiori a quelli che poi rappresentano la posta in palio: in ballo ci sono tre punti, come sempre, ma chi la spunterà tra l'Alatri e il Techna Calcio, avrà di sicuro una marcia in più per il prosieguo del torneo. Non è solo la sfida tra la prima e la seconda della classe (attualmente), tra le due squadre forse più attrezzate del campionato, è molto di più: è la lotta per la conquista - calcistica - della città, una supremazia territoriale che racchiude in se molti significati. La città è Alatri, il dato è chiaro, ma molte sono state negli anni le mire "pseudo rivoluzionarie" dei cugini tecchienesi che vorrebbero - almeno una parte - divenire comune a se stante, ma ad oggi, senza ottenere risultato alcuno. È la sfida tra due società guidate entrambe da noti imprenditori locali, la sfida tra due tifoserie importanti: quella verderosa, tra le più colorite della provincia e molto nota (se non altro per la longevità e per le categorie superiori in cui spesso ha militato

l'Alatri) contro quella azzurra del Techna, molto recente come la squadra del patron Addesse, ma non meno spavalda, numerosa e apprezzata. È la sfida tra i molti ex, alcuni con il dente avvelenato. In primis il mister del Techna Volpari: qualche anno fa, proprio in un campionato di prima categoria, guidava l'Alatri ma fu esonerato dopo poche giornate. Ci sarà Fanella, grande attaccante ex verde rosa (più di 30 reti lo scorso anno) oggi passato ai cugini. Ce ne saranno altri. Tutti vogliosi di fare bella figura. Non voglia questo essere un messaggio “guerrigliero”, ci mancherebbe. Parliamo di una partita di calcio dilettantistica, tra due squadre composte da giocatori che si conoscono, molti sono amici fuori dal campo, molti altri hanno giocato assieme. Parliamo semplicemente di una gara più sentita delle altre, un derby, e come si sa ogni derby ha un fascino particolare e il nostro non vorrà essere da meno. Il 9 gennaio tutti al "Chiappitto" per una giornata di festa, sport, amicizia e buon calcio. Il derby, in fondo, è anche questo qui. R. S.

Enrico Graziani Direttore generale del Frosinone Calcio

molto particolare, ancor più difficile se non altro perché nessuno di noi si aspettava una situazione del genere in questa fase della stagione. Pur conoscendo la stranezza del campionato cadetto, credevamo di aver allestito una squadra che desse più tranquillità alla piazza. Oggi facciamo i conti con una situazione nuova e lavoreremo tutti insieme per venirne fuori". La domanda più ricorrente penso sia questa. Carboni continuerà a essere l'allenatore del Frosinone? "Certo. Siamo con lui e anche il nostro presidente è convinto di poter lavorare ancora con il mister che l'anno scorso, non dimentichiamolo, ci ha portati alla salvezza. Cercheremo di rafforzargli la rosa a disposizione".

A proposito di rosa a disposizione. Come ben sa il prossimo 3 gennaio si aprirà il mercato cosiddetto di riparazione. Come pensate di agire? "Pensiamo di agire per il bene della squadra questo è chiaro. Poi però per far entrare qualcuno, bisogna che altri riescano a uscire e in un periodo così difficile per il mercato queste operazioni diventano complicate. L'occhio al bilancio ci deve essere sempre: è bene ricordare che se si sfora con le regole dettate dalla federazione, questa interviene penalizzando la classifica. E questo non possiamo permettercelo." Per chiudere. Pensa che il Frosinone possa raggiungere la salvezza? "Ci mancherebbe altro. Siamo un po' preoccupati, questo sì. Voglio però che i tifosi rimangano tranquilli perché stiamo lavorando tutti uniti per far sì che il Frosinone possa raggiungere quanto prima la salvezza e anche il loro contributo può essere decisivo in tal senso. Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutta la vostra redazione e a tutti i lettori e gli sportivi del magazine Gente Comune, una voce importante per il nostro territorio". Riccardo Strambi

EURONICS CUP Gaetano D’Aponte

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Moda & Cinema

3 - 2 - 1… Cosa indosserò a Capodanno?

Manca poco al fatidico giorno: Capodanno 2011! Non bisogna essere laureati in moda per sapere che in questo giorno si sfoggia un vestito particolare! Considerato il giorno più bello dell'anno, una serata da festeggiare con gli amici si spera, sempre che sia migliore del precedente… Ci si sveglia tardi, si fa la manicure e una bella acconciatura , si indossa l' intimo tassativamente rosso e si aspetta con ansia che arrivi la sera. I locali si preparano ed organizzano feste a tema, musica dal vivo ed altre attrattive; il tutto "contornato" dal gran cenone. Per questa serata magica nella quale ci si prepara al meglio per essere attraenti e seducenti, la domanda più amata per questa occasione è: come vestirsi a Capodanno? Prima di tutto bisogna sapere con precisione dove si trascorrerà la serata: all'esterno, in casa, in un ristorante o in discoteca… ogni luogo richiede un abito adatto! Di certo se si festeggia il Capodanno in piazza, per vedere un concerto dal vivo, il vestito lungo con la coda a sirena non è adatto meglio qualcosa di pra-

R U B R I C A

tico con i Leggings, maglioni caldi, un bel piumino viola o nero e scarpe comode… se non si vuole rinunciare al tacco, lo stivale imbottito internamente è la soluzione mi-

gliore. Se invece si è al chiuso, in un ristorante o in discoteca, MaxMara, ha creato un abito raffinato ed elegante dalla linea classica: a prezzi moderati, propone il total black una serie di abiti per l'occasione, dalle linee semplici e diritte, dettagli in raso per sottolineare la vita, gonne sotto o sopra il ginocchio, abbinate a calze in pizzo, scarpe con strass magari a decolté. Attenzione meglio il tacco 8… anche chi è abituata a portare il tacco tutti i giorni, per la sera di Capodanno ballare per ore su dei trampoli, potrebbe far finire la serata sul divanetto in un angolo della sala accanto al bar! Per il primo dell' anno il rosso è il colore dominante anche se il nero, che è sinonimo di chic è il colore più usato per festeggiare il primo dell'anno. Se invece non si vuole rinunciare al rosso, la linea Zara, collezione Evening 2010 - 2011 propone un bellissimo abitino-intero rosso dal look nuovo con gonnellina corta a palloncino rigorosamente chiuso al seno per la cena in casa o al ristorante. Se invece si ama l' abito tradizionale con la coda, ele-

gante e raffinato Krizia propone abiti per la serata al chiuso in ristoranti di lusso. Per la donna seducente Salvatore Ferragamo crea abiti ricchi di trasparenze soprattutto sul busto, rigorosamente rossi o neri. Dolce&Gabbana si sbizzarrisce con stampe giganti e completi pantalone total-nero lucido ed estremamente provocante; Bottega Veneta crea abiti da principessa lunghi e dai colori chiari; Gucci gioca con completi pantaloni attillati e casacche argentate. Per una donna il Capodanno è un' occasione ideale per esibire vestiti da sera, per essere elegante, indossare abiti raffinati o stravaganti… ma… cos’è davvero fondamentale ed essenziale per trascorrere il Capodanno? In qualsiasi luogo si voglia trascorrere la serata, con qualsiasi abito si sfoggia la propria bellezza, l'importante è stare con chi ci vuole bene e ci renda felici e soprattutto che ci ami anche se si dovesse indossare uno straccio al posto del vestito elegante. Il resto è solo arrivare ad un numero … 3-2-1 Auguri! Erika Rossi

“IL CINEASTA” Film, cortometraggi, anteprime e interviste…

A colloquio con Johnny Depp… Intervista del nostro inviato ad un "normale professore di matematica" interpretato dal grande attore americano in The Tourist personaggi a partire da Frank Tupelo e Johnny ci dice che Frank è un ipernormale, uno stranormale. La sfida era quella di interpretare un uomo talmente normale da risultare quasi strano. E, per renderlo sullo schermo, si è ispirato a un tizio che conosceva, un ragioniere, uno molto metodico, cui piaceva molto girare il mondo con l'unico scopo di fotografare tutto ciò che avesse a che fare con il suo cognome: strade, piazze, negozi. In genere in ogni film bisogna sintonizzarsi sul tono del personaggio da interpretare, queAngelina Jolie e Johnny Depp in “The Tourist” sta volta ha dovuto rinunciare al zia della doppia candidatura ai so tempo, è abbastanza sciocco registro istrionico, spesso utilizGolden Globe per le interpreta- mettere in competizione il talen- zato, a favore di uno più dimeszioni del Cappellaio Matto in A- to degli artisti. D'altronde i Gol- so, da professore di matematica. lice in Wonderland, del suo soda- den Globe sembrano siano l'anti- Ha avuto fortuna a lavorare semle Tim Burton, e di Frank Tupelo camera degli Oscar. Quindi viene pre con registi con i quali si dispontaneo chiedergli qualcosa scuteva su come affrontare l'inin The Tourist. Ricevere due nominations è stra- del suo lavoro di realizzazione dei terpretazione e i problemi si risolvevano insieme. Depp è abituato ad avere delle partner molSi avvia alla conclusione la prima parte della Rassegna del Cinema d'essai, orga- to affascinanti ma è nizzata dall'Arci di Frosinone. Questi i prossimi appuntamenti, alcuni in giorni di- riuscito a resistere al fascino di Angelina versi dai tradizionali finesettimana a causa delle Festività: Jolie? Martedì 28/12: Noi credevamo di Mario Martone con Luigi Lo Cascio, Valerio Nel film in distribuzioBinasco, Francesca Inaudi. Ore 17,00 - 21,00 ne c'è solo un bacio Venerdì 7/1 e Sabato 8/1: About Elly di Asghar Farhadi. Ore 18 - 20,15 - 22,30 nemmeno molto pasVenerdì 14/1 e Sabato 15/1: Uomini di Dio di Xavier Beauvois con Lambert sionale, quasi casto, Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin. Ore 18 - 20,15 - 22,30 ma alcuni articoli, uVenerdì 21/1 e Sabato 22/1: La scomparsa di Alice Creed di J. Blakeson. sciti durante la lavoraOre 18 - 20,15 - 22,30 zione del film, hanno Quando incontriamo Johnny Depp, a Roma per la presentazione di "The Tourist", è raggiante per aver appena ricevuto la noti-

no, ci dice, è come combattere contro te stesso. I premi sono positivi perché riconoscono il valore del tuo lavoro ma, allo stes-

NOVITÀ ARCI - CINEMA D'ESSAI A FROSINONE

riportato la notizia di una scena sotto la doccia, poi tagliata nella versione definitiva. Johnny sorride e, con aria sorniona, conferma che ha girato una scena sotto la doccia ma con Christian De Sica. Poi però, serio, commenta la fortuna del mestiere di attore che gli ha consentito di rimanere per 4, 5 mesi a Venezia, questa città unica al mondo, affascinante come gli altri due protagonisti del film, con tante donne bellissime. D'altronde sarebbe stato impossibile passeggiare con Angelina Jolie, che era costantemente seguita dai "paparazzi". The Tourist richiama alla mente le commedie giallorosa di una volta, tipo l'uomo ombra con William Powell e Myrna Loy, i quali erano investigatori loro malgrado, mentre qui la Jolie è un'agente inglese sotto copertura. Infine, approfittando della confidenza concessaci, ricordiamo a Johnny Depp dei suoi inizi come musicista e della sua ammirazione per Keith Richard, sua ispirazione nel personaggio di Jack Sparrow nella serie dei Pirati dei Caraibi e lui

ammette che gli sarebbe piaciuto aver scritto Johnny B. Good, al

posto di Little Richard. Uno delle sue massime aspirazioni è diventare Keith Richard. Ma preferisce fare l'attore e invece di fare le smorfie su un palco suonando e cantando, fa le facce nei film ed è contento. E, prima di lasciarci, ci dice che vorrebbe tornare dietro al macchina da presa a dirigere un film ma certo non si scritturerebbe come attore, sarebbe troppo faticoso svolgere bene entrambi i ruoli. Alfredo Salomone


Dalla parte della...

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Che fine ha fatto la tredicesima degli italiani (per chi ce l'ha ancora) In cosa si è speso per questo Natale? Ancora è presto per un bilancio, con le feste in corso ma siamo (ancora) uno dei Paesi che legge meno (per cui solo il 5% sarà stato speso per i libri), ma un 20% di spese per i cellulari e un 18% per l' abbigliamento c'è sempre; poi casa, giocattoli, gadgets e infine alimentari. Altro che cenone, albero e regali dunque. Negli ultimi anni la tredicesima per gli italiani è sempre meno un extra per pagarsi qualche sfizio e sempre più un'ancora di salvataggio per pareggiare i conti di fine anno. Se le luminarie nelle strade e le decorazioni nelle vetrine contribuiscono all'atmosfera natalizia, sembra che nelle tasche dei consumatori non tiri la stessa aria. Ecco allora che su una tredicesima di mille euro, quasi 600 finiscono a pagare le spese correnti di mutuo (o affitto), assicurazione auto e bollette: spese che in teoria nel tredicesimo mese neppure dovrebbero esserci. Cosa

sarà restato allora per le feste? Circa 89 euro su mille, a cui possono sommarsene altri 137 se si aggiungono i regali "personali" come un nuovo cellulare o l'elettrodomestico di ultima generazione. La situazione, ben poco festosa, l'ha fotografata la Cgia di Mestre nel suo ultimo rapporto. In cui è presente anche un'altra cattiva notizia: un italiano su quattro non farà proprio regali per queste feste. La crisi economica recente e gli aumenti fermi al palo (per chi la tredicesima ce l'ha) sono alcune delle cause di queste spese così poco natalizie. E non si può certo dire che gli italiani tengano i soldi sotto il materasso, visto che solo il 15% della tredicesima finisce in investimenti o risparmi. Vedendo come si spende oggi lo stipendio natalizio, si può dire che il miglior regalo che ognuno si possa fare è quello di liberare un po' di liquidità per spenderla in maniera più sfiziosa o per metterla da parte. E visto che il 60% della tredicesima finisce in mutui, bollette e assicurazioni, si deve cercare di risparmiare su questi tre set-

SOS CONSUMATORI

Creme contro il dolore, usatele con precauzione Attenzione a creme antidolorifiche tipo Lasonil o Fastum gel, a base di ketoprofene. Possono provocare effetti indesiderati anche gravi. Da quest'anno è stata resa obbligatoria

2. Evitare l'esposizione alla luce solare diretta, anche quando il cielo è velato, compreso il solarium (UVA), durante il trattamento e nelle due settimane successive all'interruzione. 3. Proteggere dal sole, tramite gli indumenti (indossando calze, magliette…), le zone trattate. 4. Non usare creme o gel a base di ketoprofene sotto un bendaggio occlusivo.

la ricetta medica per comperare farmaci antidolorifici da applicare (creme, gel, cerotti) a base di ketoprofene. Il ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans). Il motivo: sono numerose le reazioni legate alla fotonsensibilizzazione, vale a dire che possono scatenarsi se ci si espone alla luce (del sole, ma anche di lampade UVA) dopo avere applicato uno di questi farmaci. Se dovete ricorrere a questi gel, creme o cerotti, utilizzati contro dolore muscolare e articolare di varia origine, seguite sempre le raccomandazioni espresse dalle autorità sanitarie. E ricordate che in molti casi la semplice applicazione di ghiaccio può dare sollievo al dolore, senza bisogno di ricorrere a un farmaco. Le autorità sanitarie hanno proposto anche una serie di raccomandazioni: 1. Lavare accuratamente e in maniera prolungata le mani dopo ogni applicazione.

5. Interrompere immediatamente il trattamento al manifestarsi di qualsiasi reazione della pelle dopo l'applicazione del prodotto. Se doveste avere reazioni indesiderate legate all'uso di questi o altri farmaci, interrompete subito l'uso e parlatene con il medico. Questi i farmaci interessati - Artrosilene gel e schiuma - Fastum gel - Flexen gel - Ibifen gel e soluzione cutanea - Hiruflog gel, - Keplat cerotto medicato - Ketofarm gel - Ketoprofene - Almus gel - Ketoprofene Eurogenerici gel - Ketoprofene Ratiopharm Italia gel - Ketoprofene Sandoz crema - Ketoprofene Teva ge - Lasoartro crema - Lasonil gel - Liotondol gel - Oki gel - Orudis gel e crema Paolo Fiorenza

tori. Una mission tutt'altro che impossible. Assicurazione. Il rincaro della rc auto ha occupato le prime pagine di giornali e tg per settimane, soprattutto per certi casi limite al Sud. Visto che dicembre è per molti il momento di rinnovare l'assicurazione auto, un fioretto per le feste potrebbe essere quello di guardarsi attorno. La concorrenza delle compagnie dirette, che operano su internet e attraverso il centralino, può garantire risparmi a tre cifre. Per scoprire le compagnie più convenienti basta inserire i propri dati sul motore di confronto rc auto di Supermoney oppure Assicurazione.it. Mutui e affitti. Chi non ha una casa deve pagare l'affitto e in questo caso c'è poco da fare. Ma chi una casa la possiede, e la sta ancora pagando, può sempre cercare di "pagarla di meno". Il 2010 è stato un anno felice per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile, grazie a un indice euribor che ha toccato i livelli minimi tra marzo e aprile. Anche se la risalita di questo indice è iniziata, le condizioni per surrogare il proprio

mutuo possono essere ancora molto vantaggiose. Il servizio mutuo casa di Supermoney, il portale del confronto mutui e delle tariffe, permette con pochi click di capire se ci sono sul mercato condizioni migliori per finanziarsi il tetto sopra la testa. Un paio di minuti per risparmiare centinaia di euro l'anno. Energia elettrica. Il 2010 è stato l'anno della bioraria. Bollette elettriche calcolate in base all'ora, con fascia alta nella giornata e fascia bassa la sera e nei weekend. Dopo una prima fase "sperimentale" la doppia fascia è ormai la norma per tutti quelli che non sono passati al mercato libero (la maggior parte). Un buon consiglio per il 2011 è di verificare in che ore si concentrano i propri consumi e calcolare, attraverso il confronto delle tariffe, quali operatori presentano le tariffe più vicine ai propri bisogni. I risparmi in questo settore non sono paragonabili a mutui e rc auto. Ma qualche euro in più non fa mai male, soprattutto sotto Natale. Alessandro Arcese

La separazione di fatto: mutamento dello stato coniugale in assenza di una pronuncia giudiziale Si ha separazione di fatto quando tra i coniugi venga a stabilirsi una situazione di vita in cui, dal punto di vista oggettivo, difetti il consortium vitae, ossia quel minimo di organizzazione domestica comune caratterizzata dalla disponibilità al reciproco aiuto personale e, dal punto di vista soggettivo, vi sia il proposito di non più ristabilire la convivenza stessa per mancanza di affectio coniugalis. Ciò avviene al di fuori di una pronuncia giudiziale. Diversi possono essere i motivi che inducono alla separazione di fatto: a volte rappresenta l'epilogo di un distacco affettivo sempre crescente ed al disinteresse sentimentale dei coniugi fa riscontro l'interesse affettivo degli stessi verso altre persone, per cui essi, o perchè finanziariamente sereni o perchè possono contare sull'appoggio economico di terzi, non hanno alcuna ragione per richiedere la separazione. Possono poi esservi motivi di ordine pratico, ovvero l'impossibilità di affrontare le spese del giudizio o la convenienza a non rendere di pubblica ragione le vicende coniugali, sovente improntate ad una condotta immorale o scandalosa di uno o entrambi i coniugi. Quest'ultimi rappresentano casi limite, per i quali la separazione viene mascherata con pretesti vari, atti a distrarre l'attenzione indiscreta degli estranei dai tristi segreti di una male assortita unione. La separazione di fatto non va confusa con lo stato di separazione determinato dalla condotta antigiuridica di un coniuge che abbia abbandonato la residenza familiare o abbia compiuto atti illeciti tali da costringere l'altro a lasciare la casa familiare. Ebbene, la separazione di fatto è voluta da entrambi i coniugi i quali vivono separati perchè hanno raggiunto un accordo in tal senso, espressamente o tacitamente. Nel secondo caso, invece, la separazione non è volontaria e si manifesta come reazione al comportamento illecito dell'altro coniuge. È opportuno operare un'ulteriore distinzione tra separazione di fatto consensuale e separazione di fatto per giusta causa. La prima trae origine da un accordo dei coniugi a vivere separati che, pur potendosi consacrare in una scrittura all'uopo approntata o anche in uno scambio di lettere, presuppone sempre un'intesa tra le parti ed una volontà concorde diretta a modificare di fatto, se non di diritto, lo stato coniugale. La seconda richiede, invece, uno stato di separazione che non nasce da un accordo ma dalla impossibilità di continuare la convivenza, per cui il comportamento di colui che lascia il domicilio domestico riveste (per l'assenza di una condotta riprovevole) un carattere di liceità che si differenzia dall'abbandono della casa familiare per una causa ingiusta. In ogni momento uno dei coniugi può esigere la ripresa della convivenza. Ma è evidente che il coniuge convenuto potrà opporre l'accordo, seppur non omologato, o la giusta causa dell'allontanamento. Il giudice, dunque, deve dare atto della situazione di fatto preesistente la domanda e riconoscere che il comportamento del coniuge convenuto non fu contrario ai doveri derivanti dal matrimonio. Pertanto, la separazione di fatto trova indirettamente una tutela giurica laddove il giudice deve rigettare una richiesta di separazione giudiziale o di addebitabilità della separazione, riconoscendo che la condotta del convenuto fu aderente alla convenzione tra le parti o determinata da una giusta causa. Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare- studio@avv-angelarossi.it


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Almanacco

Felici a Natale?

Quante volte l'imperativo esterno a stare bene suscita in noi l'effetto contrario? Quando le vetrine si illuminano, le pubblicità ci parlano di famiglie felici che si apprestano a festeggiare, quando qualsiasi messaggio intorno a noi dice compra e divertiti, cosa accade nella nostra mente e a livello emotivo? Chi vive già un momento difficile è portato durante le festività a ulteriori riflessioni, che potrebbero acuire il senso di malinconia o di inadeguatezza, legata ad aspettative grandiose spesso "imposte" dall'esterno; ma la felicità è un diritto o un obbligo?! Partire dalla constatazione che non siamo obbligati a gioire di quello che apparentemente fa stare bene tutti gli altri (anche se realmente non è così) è già un presupposto per costruire un percorso in-

dividualizzato verso il benessere psicologico. Certo è difficile contare su un solido esame di realtà quando gli stili di vita attuali portano a considerare come indispensabile l'ultimo modello di cellulare, le scarpe che costano quanto mezzo stipendio medio anche se prodotte in Cina e smistate al porto di Napoli, le unghie perfettamente lavorate dall'estetista e diverse ogni settimana, il viaggio esotico o la settimana bianca da raccontare al rientro dalle ferie. Come si fa a reggere tutto ciò quando le famiglie medie hanno a che fare con cassa integrazione, licenziamenti, contratti talmente atipici da non garantire malattia retribuita, disoccupazione in età avanzata, etc. etc.? Il grande lavoro che molti di noi saranno costretti a fare per tentare di stare meglio è "trasformare" la mente cresciuta nel consumismo in una

"Cenone di Capodanno" Ricette ciociare consigliate da Gente Comune Antipasto: Crostini con fegato di pollo, Panzanella, Stracciatella con brodo di gallina, Frittata con salsiccia. Prosciutto e Salciccia (pane e olio casareccio)

Secondo: Involtino di carne al sugo di rigaglie di pollo. Coniglio alla ciociara. Terzo: Triangoli di polenta con spunta ture, broccoletti e cime calate. Contorno: Patate al forno e broccoletti ripassati. Dolci: Ciambelline ruzze e amaretti Er. Ros.

L’OTTOVOLANTE Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo

Paolo Coelho "L'Alchimista"

Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l'insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l'apologo sapienziale, L'Alchimista è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di là dello Stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo porterà fino all'Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all'incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione

Una lettera, o se non ce la sentiamo di scrivere tutto da soli una poesia, magari cercata su internet, in biblioteca e personalizzata con un nostro augurio. Queste sono solo alcune idee, che muovono tutte nella direzione di riportare l'individuo al centro della propria vita, ad esserne protagonisti a partire dalle piccole scelte. In fondo "la felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si ha" (Nietzsche)

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it

Pillole di storia

Primo: Timballo alla ciociara Sagne e fagioli Strozzapreti con funghi porcini

A Mezzanotte: Lenticchie salsicce e maiale Vino rosso e bianco (casareccio)

mente-altro. In questo contenitore altro, es t re ma me nt e plastico e quindi fortunatamente predisposto all'adattamento, cosa possiamo metterci? Vi offro qualche riflessione professionale e personale, aspettando con attenzione anche quelle di voi lettori. Potrebbe essere salutare approfittare delle festività e di qualche giorno libero per ricontattare vecchie amicizie di cui sentiamo nostalgia, provare a rincontrarle anche solo per un caffè e due chiacchiere; cercare di trovare il tempo anche per incontri edificanti, che riscaldino il cuore e non solo per gli auguri "dovuti", per i pranzi "obbligati"… trovare quindi degli spazi che siano davvero nostri anche nelle feste "comandate". Le stesse strategie potrebbero giovarci nella scelta di regali "diversi": a causa della crisi economica ci troviamo in difficoltà anche per i regali alle persone a cui teniamo di più? Perché non optare per un dono simbolico?

sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l'Anima del Mondo, l'Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale. Il miraggio, qui, non è più solo la mitica Pietra Filosofale dell'Alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei "segni", di quei segreti che è possibile captare solo riscoprendo un Linguaggio Universale fatto di coraggio, di fiducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato. Un racconto magico come d'altronde è magica la Vita.

Natale 1223

San Francesco crea la tradizione del presepe Oggi uno dei momenti più suggestivi delle festività natalizie è l'allestimento, la preparazione, la creazione del presepe sia in casa che in pubblico. Ad Alatri da tempo c'è una vera e propria gara con tanto di premi per il presepe "pubblico" più bello. Tale sacra tradizione risale alla notte di Natale del 1223. A Greccio (nell'attuale provincia di Rieti), uno degli eremi più poveri di cui disponesse l'Ordine dei Minori, il Padre Francesco d'Assisi voleva realizzare finalmente il sogno di vedere, con i suoi occhi, quello che in Terrasanta qualche tempo prima non aveva potuto. Mandò a chiamare Giovanni, un laico di Greccio che amava, e gli disse: "Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico. Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinello". La notte della vigilia fu per Greccio una grande festa. Si prepararono gli elementi della scena: la greppia, il bue, l'asinello. E fu proprio sul presepio che si celebrò la messa alla quale Francesco partecipò rivestito dei paramenti diaconali. Prima cantò con voce "forte e dolce, limpida e sonora" il Vangelo; poi predicò al popolo riunito, rievocando il Re che aveva voluto farsi povero e indifeso, la misera greppia, la piccola città di Betlemme; e, tenerissimo giullare, si mise a recitare il suo amore. Pronunciava la parola "Gesù" quasi golosamente, come se gli fosse davvero dolce al palato, come se nel proferirla ne gustasse la dolcezza non metaforica bensì fisica. E quando diceva "Betlemme" indugiava sulle vocali e la voce gli si faceva tremula; pronunciava belando il nome della città di David, quella dov'era nato l'Agnello di Dio che al pari del più mite fra gli animali aveva offerto mansueto il suo corpo ai carnefici. Gli studiosi hanno notato come Francesco aderisca qui a una visione spontanea, "popolare" della nascita di Gesù, segnata dalla presenza degli animali nella stalla, che non figurano nella tradizione evangelica canonica (ma l'iconografia dell'episodio li citava abitualmente). Si è valutato ad Alatri nella sua giusta luce il peso del Povero d'Assisi nel nascere di una tradizione, quella appunto delle rappresentazioni del presepio, che è stata, e sarà anche quest'anno, capace di produrre veri e propri tesori d'arte. Patrizio Minnucci, storico

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344


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Extras - Di tutto di più

Wikileaks, tutto il mondo è paese… WikiLeaks è un sito web internazionale che pubblica documenti segreti di governi o società ricevuti da informatori ignoti garantendone l'autenticità e l'anonimato. Lo scopo dichiarato è etico e ambizioso: trasparenza da parte dei governi a garanzia di giustizia, libertà e democrazia. Si propone di evitare che la segretezza venga usata come alibi per nascondere errori, efferatezze o incapacità. Dal sito, curato da giornalisti, attivisti, dissidenti del governo cinese, scienziati, giunge l'invito a inviare materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende". Amnesty International gli ha assegnato l'UK Media Award 2009. Il primo documento fu pubblicato a dicembre 2006, ma è dal 28 novembre scorso che il sito riversa in rete la più grande raccolta di documenti riservati sulle diplomazie occidentali, "privilegiando" il Governo americano. Il dossier svela i retroscena dei rapporti tra gli USA e l'Estremo Oriente o altri importanti capi di Stato quali Berlusconi, Sar-

kozy, Putin, Nazarbaiev. Il suo creatore As- di espressione: è un'occasione da non per- sono necessari in questi casi, non cediamo sange, 39 anni, già noto in passato per la dere. C'è il rischio che qualcuno approfitti alla tentazione di utilizzare l'informazione a sua attività di hacker, il 7 dicembre scorso della sua popolarità per diffondere docu- nostro vantaggio. L'unico strumento che si è costituito per rispondere ad accuse di menti falsi o contraffatti, perciò non cre- abbiamo per difenderci dalla manipolazione molestie sessuali e stupro. Accuse che, in dete mai alla prima cosa che leggete, ap- mediatica è l'uso della ragione che non può realtà, sembrano essere un pretesto per profondite sempre tutto, anche quello che prescindere dalla corretta informazione. punire WikiLeaks. Solidarietà per l'arresto vi fa storcere il naso. Giudizio e obiettività Serena Sperduti gli è giunta anche da parte di personalità quali Putin o Lula. Demone o eroe? Sarà il tempo, come al solito, a dare il verdetto su Assange, nell'attesa vorrei Assange nasce a Townsville, nel Queensland, nel 1971. lanciare qualche riflessione sul- Si sposa a diciott'anni e diventa padre; poi si separa la navigazione in rete. dalla moglie. Verso la fine degli anni ottanta diviene Credo che il web debba ancora membro di un gruppo di hackers noto come "Internaesprimere il meglio delle sue tional Subversives" (Sovversivi internazionali). Egli potenzialità, siamo tutti più in- utilizza lo pseudonimo di "Mendax". Nel 1991 subisce formati e consapevoli, ma che un'irruzione nella sua casa di Melbourne da parte della uso stiamo facendo di questa polizia federale australiana. Egli sarebbe infatti riuscipossibilità di crescere? to ad accedere via modem a vari computer apparteUscire dal nostro piccolo mondo nenti a un'università australiana e a entrare nel sisteavrebbe dovuto aprirci la men- ma informatico del Dipartimento della difesa americano. Nel 1992 gli vengono rivolti 24 capi di te, in realtà i toni degli inter- accusa di hacking. Assange è condannato, ma in seguito è rilasciato per buona condotta, dopo aver venti nei blog sono pieni di in- pagato una multa di 2.100 dollari australiani. sulti. Esprimere un parere è di- A partire dal 2007 è tra i promotori del sito web Wikileaks, del quale si definisce editor in chief. verso dall'urlare le proprie ra- Il 18 novembre 2010 il tribunale di Stoccolma spicca un mandato d'arresto in contumacia nei suoi gioni per coprire la voce degli confronti con l'accusa di stupro, molestie e coercizione illegale. La denuncia era stata fatta da due altri, lo schermo del pc non è sue ex-amanti dopo che esse avevano appreso l'una dall'altra di aver avuto rapporti sessuali con uno scudo dietro cui nasconder- Assange Il 7 dicembre 2010 Assange si presenta spontaneamente negli uffici di Scotland Yard e si. Lo scopo del confronto, viene arrestato in seguito al mandato di cattura internazionale. Lo stesso giorno, nel pomeriggio, quando si hanno posizioni di- il tribunale respinge la richiesta di libertà provvisoria su cauzione, appoggiata da diverse personaverse, non deve essere far cam- lità del cinema e del giornalismo, e decide di tenerlo fino al 14 dicembre in carcere per poi trasfebiare idea all'avversario ma cer- rirlo in Svezia. Il governo americano e quello svedese sono in contatto per discutere l'estradizione care affinità e strategie di con- di Assange negli Stati Uniti, dove verrebbe accusato dispionaggio. vivenza. Wikileaks si offre come Andrea Tagliaferri (FONTE WIKIPEDIA) strumento a difesa della libertà

Chi è Assange??

Altri nove prodotti nell'elenco stilato dall'Arsial Ecco "Il fantastico mondo di Conchita Martinez" Sono nove i prodotti ciociari che, di recente, l'Arsial ha inserito nell'elenco delle produzioni tradizionali della Regione Lazio. Nel novero sono comprese prelibatezze conosciute ai più e vere e proprie rarità, alcune che rischiano anche l'estinzione dalle nostre tavole. Le "new entry" sono: la rattafia ciociara, prodotta con le amarene selvatiche, le visciole; il caciocavallo di Supino, formaggio semiduro a pasta filata; il caprino presamico, sempre di Supino e fatto con latte vaccino; la scamorza appassita, ancora di Supino e prodotto con latte intero bovino; il ciambellone morolano, in cui prevale il sentore di anice; i "canasciunetti", dolci di Supino fatti con castagne, ceci, noci, nocciole e miele; "gliu sangonato", sempre di Supino, è un pane arricchito con sangue di maiale e uva passa; la rapa catalogna di Roccasecca, varietà del più comune broccoletto. Buon appetito! Pie. Ant.

SPAZIO INPS Dal 9 novembre 2010, il sito internet dell'Inps si presenta in una veste completamente rinnovata, più ricca di contenuti e più facile da usare. Sarà sempre di più "lo sportello Inps più vicino al cittadino". "E' il segno evidente di un balzo della domanda di informazione e di servizi sul canale Web - commenta il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - i cittadini devono trovare risposte adeguate nella Pubblica Amministrazione che sta cambiando. L'Inps è già cambiato e da tempo svolge un ruolo di protagonista sul fronte della tecnologia. Tra le principali novità che ci si troverà di fronte collegandosi con www.inps.it si segnala l'area

Inps Facile, il nuovo Menu progettato per facilitare la ricerca delle notizie dei bandi, dei messaggi delle circolari e dei moduli presenti sul sito. E non solo: in questa area, per esempio, i cittadini troveranno la sezione "Come fare per", in cui otterranno tutte le informazioni relative ad alcune degli argomenti di maggior interesse. Immediatamente disponibili sono le notizie e i servizi correlati riguardanti i buoni lavoro, il riscatto della laurea, il versamento dei contributi volontari e la gestione dei rapporti di lavoro domestico, cui si aggiungeranno nel corso del tempo i temi che scaturiranno anche dai suggerimenti dei cittadini. Alfredo Salomone

Un mondo dai contorni irregolari e frastagliati. Una musica minimale che cerca di esprimere lo scompiglio quotidiano. "Il fantastico mondo di Conchita Martinez" insegue il tentativo di trasformare in musica storie e parole di un mondo distorto e allucinato, al limite dell'immaginario, racchiudendolo tra le pareti del primo, omonimo album. Il novello duo nostrano, composto da mr. strAwberry (alias Luca Cappella) alla voce e alla chitarra e da Andrea Daranghi alla batteria, ha presentato ad Alatri il frutto di mesi di registrazioni. Un lavoro che sarebbe stato ancor più difficile senza l'aiuto di una schiera di amici, tra cui i musicisti Edoardo Fiorini e Patrizia Di Rocco che hanno partecipato all'incisione del disco. Il cd (10 brani) vuole rappresentare il caos con cui ogni giorno ci troviamo a fare i conti: personaggi ingarbugliati in un gomitolo di racconti e situazioni apparentemente surreali, ma fortemente attinenti agli aspetti della quotidianità. La strada musicale che l'album invita a percorrere è ricca di volti e atmosfere emblematiche: "Twiggy", il personaggio più pop tra i tanti apre il cammino; si passa poi alla star del porno e ai due amanti de "La megalopoli"; si impara a conoscere "François", figura ispirata al film "Les amantes reguliers" e all'attore francese Louis Garrel; ci si addentra nell'atmosfere di "Versus", mordace critica verso chi, pur professando sentimenti di pace, conduce quotidianamente la propria guerra individuale; si fa capolino nella banale modernità di "Kamikaze mon amour"… Una schietta e attuale interpretazione di una società in subbuglio, ricca di strambi personaggi e storie variegate che cercano di raccontare com'è e come sarebbe bello che fosse il mondo d'oggi. Miriam Minnucci

Progetto Salute e Prevenzione

www.riccadomus.com

Responsabile di zona

Lucia Saviano

Alatri - Via Aldo Moro, 19 Tel. 0775 447213 - Cell. 3896974038 e 3387019043



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