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Periodico di informazione politico-sociale e culturale Chiuso in tipografia il 23/06/2009 di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 6 - Giugno 2009 Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie
POLITICA
NEWS
VARIE
ELEZIONI Tutti i numeri elettorali in provincia di Frosinone, Comunali, Provinciali ed Europee
OPERE PUBBLICHE Piscina olimpionica e Casa Cultura ok, parcheggio multipiano e ascensore inclinato?
ARTE E CULTURA Le Mura Megalitiche in mostra a Roma pag. 15 SPORT Prima Veroli Basket: Cancellieri il nuovo coach
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IANNARILLI PRESIDENTE
Testa a testa entusiasmante tra i due candidati, ma alla fine gli elettori scelgono il cambiamento. Primo piano sul 34° Presidente della Provincia pagina 2 Tipolitografia di Davide Strambi
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L’Apertura
Iannarilli dedica la vittoria al padre che non c’è più Netta affermazione al ballottaggio, dopo un entusiasmante testa a testa con Schietroma
Ce l'ha fatta. Solo contro tutti. O quasi. A dire il vero l'apparato che ha portato il Parlamentare azzurro di Alatri a conquistare la poltrona di Palazzo Gramsci è una vera e propria macchina da guerra, criticata anche per l'ingente investimento economico apportato in questa competizione, ma a livello "mediatico" le defezioni interne al partito degli ultimi mesi, l'alleanza dell'UDC con la sinistra e qualche frizione di troppo all'inizio della campagna elettorale con gli alleati di AN, avevano fatto apparire la scelta di Iannarilli quanto mai solitaria. La provincia di Frosinone e i suoi elettori, però, hanno scelto premiando con un notevole risultato (52,00%) al ballottaggio il candidato del PDL, che scalza giù dalla Presidenza dell'amministrazione provinciale il centro sinistra dopo ben quindici anni. Poteva andare bene, ma poteva anche andare male, visto che Iannarilli qualche mese fa ha dovuto/voluto imporsi quale candidato ufficiale del PDL, creandosi molti nemici anche tra gli alleati. Il centro destra, comunque, è sempre stato forte in provincia di Frosinone, alle politiche, alle eu-
Iannarilli vittorioso
ropee, ma alle amministrative ha sempre trovato difficoltà nel suscitare l'entusiasmo degli elettori moderati. Questa volta, però, la soddisfazione del Parlamentare azzurro, che ha già dimostrato caparbietà nel ruolo di amministratore come assessore regionale nella passata giunta Storace, è davvero tanta: la vittoria pareva impossibile secondo statistica, in quanto i voti del centro sinistra aggiunti a quelli del Terzo Polo erano superiori al risultato del candidato azzurro. Ma a quanto pare, un po' perché l'elettorato di Gian Franco
Schietroma non ha capito l'accordo con l'UDC, Foglietta e Marzi, un po' per il vento nazionale favorevole al PDL, un po' per la storica "testardaggine" di Iannarilli che ha ripetuto a tutti "in politica 2+2 non fa sempre 4", il risultato è stato netto. Una nota ha reso ancor più "umano" il 34° Presidente della nostra provincia: la dedica della vittoria al padre scomparso anni fa e l'abbraccio commosso con la mamma in diretta tv, un fuori programma che ha lasciato piacevolmente stupiti tutti, in studio e a casa. A Gian Franco Schietroma, invece, l'onore di una battaglia persa sul campo e con un risultato personale molto dignitoso, visto che il centro sinistra pochi mesi prima delle elezioni era ancora avviluppato alle beghe interne e solo grazie all'esperto politico socialista ha ritrovato la sua unità. Sarà questo un punto di partenza sia per sperimentare un ritorno al vecchio centrosinistra anche al di là delle elezioni locali, sia per l'alleanza con l'UDC alle regionali. Si vedrà. Intanto, da domani, il neo Presidente comincerà a lavorare come suo solito, per la for-
Iannarilli: “Sarò il Presidente di tutti” Antonello Iannarilli è il trentaquattresimo Pre- A vincere è stato il bene e la voglia di fare contro il sidente della Provincia di Frosinone. potere e l'inciucio. Dal punto di vista politico il dato Dopo una campagna elettorale estenuante, con toni senza dubbio più importante è il fatto che l'accoppiaspesso sopra le righe, il candidato del Pdl ha supe- ta Marzi Udc non ha funzionato assolutamente. rato nel turno di ballottaggio il candidato del cen- Qualcuno pretendeva che i voti del terzo polo dovestrosinistra Gianfranco sero andare a sinistra, Schietroma, appogma tanti elettori, per giato dopo il primo fortuna, si sono ribelturno dai rappresenlati, questa volta vetanti del Terzo Polo. ramente. E proprio il tanto deAnche perché su tanti cantato apparentacomuni ho addirittura mento, che si pensaguadagnato consensi, va potesse ribaltare sconfessando i proclala situazione, non ha mi di vittoria degli avinfluito in alcun moversari. do, con l'elettorato Durante questa camche ha bocciato pepagna elettorale tansantemente il progette volte ho detto a to politico di DomeSchietroma che in ponico Marzi, Alessanlitica due più due difl’On. Iannarilli al voto dro Foglietta e Anna ficilmente fa quattro, Teresa Formisano. Un elettorato che evidentemente e il voto del ballottaggio ne è stata l'ennesima dimonon ha gradito l'agglomerato alquanto "eteroge- strazione". neo" a sostegno di Schietroma, e ha preferito o non E' emozionato Antonello Iannarilli, che approfitta andare a votare (l'astensionismo è stato comunque per ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto un fattore) o esprimere la loro preferenza a favore durante la lunga campagna elettorale: "Grazie al Pdl di Antonello Iannarilli. e ai tanti amici che mi hanno sostenuto, e al mio Proprio con il nuovo Presidente della Provincia ab- impegno su tutto il territorio, questa volta c'è stata biamo scambiato due battute nel momento in cui la svolta tanto attesa in Provincia di Frosinone. Sarò è stata ufficializzata la sua elezione: "Dopo quindi- il Presidente di tutti, nessuno escluso. ci anni di sconfitte, con la sinistra da sempre radica- Una giornata storica che dedico a tutti coloro che mi ta sul territorio, finalmente c'è stata una svolta, con hanno dato fiducia e in particolare a mio padre che la gente che ha dimostrato per l'ennesima occasione non c'è più" la grande voglia di cambiamento. Carlo Capone
mazione della squadra che lo affiancherà, e per mantenere tutte le promesse di cambiamento fat-
te in campagna elettorale e che il territorio si aspetta. Andrea Tagliaferri
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Primo Piano L’editoriale LA PROVINCIA HA VIRATO… A DESTRA Detto, fatto. La Provincia di Frosinone ha il suo 34° Presidente, Antonello Iannarilli, e una nuova maggioranza di centro destra. Il vento è cambiato, i Ciociari hanno deciso di affidare il governo della propria terra ad uno schieramento diverso, puntando sulla voglia di rinnovamento dopo quindici anni di centro sinistra. La sfida è stata dura, i due contendenti non si sono risparmiati colpi bassi e hanno speso tutte le proprie energie; il Terzo polo, indicato come l'ago della bilancia da tutti gli osservatori più attenti, alla fine non è riuscito a colmare la distanza tra i due candidati seppur confermando una dote elettorale di tutto rispetto, anche e soprattutto in vista delle regionali del prossimo anno. A questo punto la scommessa di vincere le elezioni è stata vinta, ma ben più ardue scommesse attendono l'azzurro da ora in poi, viste le impegnative promesse fatte in campagna elettorale agli elettori. Non dimentichiamo, infatti, che Iannarilli e il PDL hanno puntato tutto sulla necessaria "svolta" in diversi settori fondamentali, da quello della gestione del servizio idrico, con la promessa di un ritorno al pubblico o comunque con l'abbassamento delle tariffe, a quello dell'abolizione della COSAP, la fastidiosissima tassa sull'occupazione permanente di spazi ed aree pubbliche o, invero, dell'abbassamento della pressione fiscale di competenza dell'Amministrazione provinciale. Ma non solo. In questa campagna elettorale si è parlato tanto di rilancio turistico della provincia, argomento principe dell'ambizioso programma dello sconfitto Gian Franco Schietroma, ma anche tassello fondamentale in quello di Iannarilli. Si è parlato di sviluppo economico industriale, di rilancio dei settori cardine della manifattura locale, e di investimenti in opere pubbliche, scuole e strade su tutte. Insomma un grande lavoro per chi, come denunciato più volte dagli avversari, dovrà dividersi tra il ruolo di amministratore locale e quello di Parlamentare. Ma c'è chi crede al fatto che questa "doppia veste" porterà benefici alla nostra terra, catalizzando l'attenzione (e i finanziamenti) del Governo nazionale anche su Frosinone. Chissà. La nostra speranza, comunque, resta quella di tutta la "gente comune", ovvero che la Provincia di Frosinone, sia come ente e sia come territorio, venga rivalutata secondo il giusto peso che ha avuto nella storia e che merita di recuperare. Buon lavoro al nuovo Presidente e alla sua maggioranza, dunque. L’Editore
IL VOTO IN CIOCIARIA: TUTTI I NUMERI
La tornata elettorale dello scorso giugno, al di là del risultato del ballottaggio che abbiamo trattato nelle pagine precedenti, ha portato una serie di novità nel panorama politico frusinate, con sorprese, riconferme, e qualche "flop", che hanno fatto e faranno discutere per mesi. La situazione appare an-
Elezioni Europee -
cora più chiara se si analizzano i dati, partito per partito, divisi tra Europee e Provinciali. E' da questo paragone che risultano evidenti alcune "difformità" che, per una volta, lasciamo interpretare ai lettori… Quello che possiamo dire con certezza è che questo sarà l'anno dell'UDC e forse dell'IDV, almeFrosinone no a guardare la situazione politica uscita dalle elezioni: due Poli ormai abbastanza coesi a destra (PDL) e a sinistra (PD), con i loro partitini satellite accanto, e due partiti "fuori dal coro" che tendono ad avvicinarsi entrambi (per ora) al centro sinistra dei democratici, soprattutto in vista delle Regionali del 2010 (UDC e IDV) diventando sempre più l’ago della bilancia. Ma anche tra questi due partiti il clima non è dei migliori, e ognuno dei due tenta di stabilire o imporre il proprio peso, chiedendo l'esclusiva dell'alleanza...
Elezioni Provinciali Frosinone 1° turno
Speciale a cura di: Andrea Tagliaferri
REFERENDUM "FLOP" Come da attesa i tre quesiti referendari sulla legge elettorale, snobbati per diversi motivi dai partiti, hanno fatto la fine dei referendum degli ultimi 14 anni, ovvero non hanno raggiunto il quorum. Unica nota, in provincia di Frosinone si è sfiorato il 50%, e in molti Comuni si è superato il quorum a differenza del dato nazionale che si è assestato su un misero 23%.
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Elezioni comunali
Amministrative, la carica dei neo-eletti Dati curiosi: a Santopadre la sfida si è risolta per soli sette voti di differenza
FROSINONE - Partiamo da Castelliri, dove la contesa a 4 si è risolta con la vittoria di Francesco Quadrini ("Progetto Castelliri), affermatosi con il 38.6% dei consensi. A Paliano si è festeggiato nel quartier generale di Maurizio Sturvi ("Lista civica per Paliano) con il 32,5% dei voti e qui la battaglia era tra 5 sfidanti. Ad Arce ha vinto Roberto Simonelli ("Libertamente per Arce) con il 41,6% delle preferenze. A Piglio, successo sofferto (39,8%) per Tommaso Cittadini ("Obiettivo... Comune Piglio") che ha distanziato il principale rivale, Marco Ottaviani, di appena 28 voti. A Ripi il successo ha arriso a Giovanni Celli ("Per il popolo di Ripi") con un netto 77,62%. A San Giorgio a Liri trionfo per Modesto Della Rosa ("Cambia San
Giorgio") con il 56,33% delle preferenze. A Sant'Elia Fiume-rapido vittoria per Fabio Violi ("Rinascita per Sant'Elia") con il 53,15%. A Falvaterra Antonio Lancia ("Insieme per Falvaterra") ha vinto con l'81% dei voti. A Morolo il sindaco sarà Anna Maria Girolami ("Uniti per Morolo"): a lei il 59,52% dei consensi. A San Donato Val di Comino conferma per la storica lista "Vanga e stella" e vittoria per Antonello Antonellis con il 53,48% dei voti. A Giuliano di Roma il successo ha premiato Aldo Antonetti ("Uniti per Giuliano") con il 70% dei consensi. A Pescosolido la gara a 3 si è risolta in favore di Giuseppe Cioffi ("Crescere insieme"), che ha ottenuto il 47,99% delle preferenze. A Sant'Apollinare vittoria per Enzo Scittarelli ("U-
niti per il rinnovamento"), attestatosi al 53,71%. A Sant'Ambrogio sul Garigliano trionfo per Biagio Del Greco ("Impegno e solidarietà") con il 52,15% dei voti. A Settefrati la competizione a 3 ha visto vincitore Riccardo Frattaroli ("Azione amministrativa per Settefrati") con il 54%. A Fontechiari si è confermato Pietro Muscedere ("L'arcobaleno") con il 57,4%. Ad Arnara vittoria per Filippo Capogna ("Libertà e democrazia") con il 57,2%. A Santopadre Gianpiero Forte ("Tutti insieme per Santopadre") ha vinto con il 49,5% e appena 7 schede in più di Tonino Di Ruzza. Ad Acuto successo per Augusto Agostini ("Progetto Acuto") con il 43,9%. Ad Ausonia vittoria per Michele Moschetta ("Ausonia u-
nita") con il 50,98% dei voti. A Casalvieri trionfo netto per Franco Dario Moscone ("Uniamoci per Casalvieri") con il 64,2%. A Colfelice ha stravinto la lista "Grappolo e spighe" (81,63%) e sindaco è Bernardo Donfrancesco. A Gallinaro successo per Pietro Volante ("Insieme per Gallinaro") con il 57,4% delle preferenze. A Coreno Ausonio trionfo per Domenico Corte ("Per un paese nuovo") con il 44,03%. A Vallemaio il neo-sindaco è Fabio Merucci ("Insieme per Vallemaio") con il 63,69%. A Vallerotonda ha prevalso Gianfranco Verallo ("La svolta nel cuore") con il 60,24%. A Villa Latina vittoria per Giancarlo Panetta ("Uniti per Villa Latina") con il 48,7% dei voti. A Villa Santo Stefano successo per Giovanni Iorio ("Uniti per Vil-
la") con il 54,23%. A Rocca d'Arce ha sorriso Rocco Pantanella ("La Rocca, ieri oggi e domani") con il 72,83%. A Broccostella vittoria per Sergio Cippitelli ("Per Broccostella") con uno schiacciante 80,6%. A San Vittore del Lazio ha vinto Francesco Paolo Pirollo ("Giustizia e democrazia") con il 41,54%. A Colle San Magno ha vinto Antonio Di Nota ("Insieme per Colle San Magno") con il 55,78% dei voti. A Sant'Andrea del Garigliano successo strepitoso per Giovanni Rossi ("Democrazia e progresso per Sant'Andrea") con un indiscutibile 83,58%. A Strangolagalli e a Posta Fibreno facili conferme per Antonio De Vellis e Sante Mele, ma correvano senza rivali. Pietro Antonucci
Anagni, Noto prevale di misura D'ONORIO RICONFERMATO E PREMIATO Vittoria sul filo di lana per il candidato del PdL. L'amarezza di Sansoni ANAGNI - Carlo Noto si conferma alla Sala della Ragione. Con il 50,43% dei consensi l'esponente del PdL torna alla guida della città dei Papi, dopo un black-out durato un anno, il tempo del commissariamento provocato dall'inopinata caduta dell'Amministrazione di centrodestra. Sfuma dunque il sogno del centro-sinistra di fare lo sgambetto all'avversario con Anagni che rimane in Carlo Noto mano al PdL. L'esito delle amministrative dice però che la città si è spaccata esattamente in due, poiché il successo di Noto sull'avversario di Sansoni è stato possibile solo grazie ad un 1,22% in più rispetto a Baldassarre Sansoni, arrestatosi al 49,21%. Soltanto un pugno di schede, invece, per Aldo Carbone, alla testa della lista "Forza Roma": 52 consensi pari allo 0,36%. A risultato acquisito, Noto si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Un anno fa, circa 200 voti hanno fatto cadere la mia amministrazione, il 9
giugno altrettanti voti mi hanno consentito di tornare in carica". Sansoni, da par suo, ha manifestato una grande delusione e l'intenzione di ritirarsi dalla vita politica istituzionale: non siederà quindi negli scranni di Palazzo d'Iseo. Pertanto, insieme a Carlo Noto come sindaco, entreranno in consiglio comunale per la maggioranza 5 membri del PdL (Alessandro Cardinali, Vittorio D'Ercole, Marco Cesaritti, Danilo Tuffi ed Antonio Di Giulio), 2 esponenti di "Anagni Fiorita" (Giuseppe Viti e Roberto Versi), 1 ciascuno per "Uniti per Anagni" (Paolo Frattale), Popolari-Liberali PdL (Antonio Olevano), "Per Anagni" (Guglielmo Retarvi), La Destra (Alessio Fenicchia), "Identità anagnina" (Vittorio Colantoni); in minoranza 8 consiglieri: 3 del Pd (Egidio Proietti, Bruno Primerano e Piero Alonzi), 2 della lista "Sansoni sindaco" (Emiliano Potenziani e Giancarlo Savone), 1 ciascuno per "Alleanza per Anagni" (Guglielmo Rosatella), Ps (Roberto Romiti) e Sinistra Unita (Roberto Cicconi). Restano fuori dall'assise partiti come IdV, UdC, Rifondazione comunista-Comunisti italiani, l'Alleanza di centro e il Movimento sociale italico. Pietro Antonucci
VEROLI - Una rielezione annunciata quella del sindaco Giuseppe D'Onorio (PD) che ha raccolto 8.666 voti sfiorando il 63% dei consensi. A detta del Primo cittadino "Una riconferma per il lavoro svolto nei cinque anni appena trascorsi pregni di insidie ma anche di soddisfazioni". "Siccome il cammino amministrativo non è facile e tantomeno agevole - ha più volte dichiarato il professore - molti interventi, contemplati nella carta programmatica, devono assai spesso essere rinviati o dilazionati nel tempo". Gli elettori gli hanno tributato il plebiscito di voti molto probabilmente Giuseppe D'Onorio ai tanti interventi e opere mirati a risolvere alcune problematiche della città di Veroli. Adesso deve terminare il lavoro iniziato e potrà farlo senza avere alcun tipo di disturbo alla luce del successo pieno che gli permetterà di governare la città con serenità. D'Onorio conta molto sullo sviluppo territoriale: "In questi anni abbiamo avviato una politica di riqualificazione dell'intero territorio del nostro comune. I progetti futuri manterranno l'obiettivo della crescita parallela del centro quale propulsore di linfa da indirizzare su tutto il territorio e di tutte le realtà circostanti" A.T.
Vico nel Lazio: intervista al neo sindaco
Incontriamo il neo sindaco di Vico nel Lazio, Claudio Guerriero, e lo intervistiamo sul clamoroso risultato elettorale, sui progetti e sulle prospettive per Vico nel Lazio. Claudio Guerriero, espressione di una lista civica Uniti per Vico, 52 anni, carabiniere in pensione e vicesindaco nella precedente amministrazione comunale oggi è il nuovo sindaco del piccolo comune ernico. Una vittoria schiacciante e travolgente, un vantaggio di quasi 600 preferenze nei confronti del candidato rivale Massimo Ciullo, è il risultato delle elezioni comunali nel piccolo paese. D: Signor Sindaco, ha ottenuto la poltrona di Primo Cittadino con ben 1059 consensi, come commenta questa brillante vittoria? R: Una vittoria annunciata, il clima favorevole si percepiva nell'aria già
durante la campagna elettorale, parlando con la gente, stando in mezzo ai cittadini. Quando ho cominciato a girare nelle case, la gente mi ha sempre accolto con cordialità e grande disponibilità. I cittadini hanno creduto in me e nelle persone che formavano la mia lista, hanno scelto la mia lista con convinzione e dopo aver riflettuto attentamente sulla buona gestione che la precedente amministrazione, di cui ero vicesindaco, ha saputo attuare". D: Quali, secondo Lei, sono i fattori che hanno determinato il successo della sua coalizione? R: Come già detto, la buona amministrazione che in precedenza ha saputo ascoltare i cittadini, l'impegno costante per il bene comune delle gente, le opere pubbliche che in questi anni sono state realizzate, milioni di euro investiti sul ter-
ritorio, sul sociale e sul turismo sono stati i fattori che hanno portato gli elettori a preferire una soluzione di continuità. D: Come si è svolta la campagna elettorale? R: Credo che si sia svolta una campagna elettorale tranquilla, anche se molto combattuta, in particolare durante gli ultimi giorni. Tutti i candidati hanno svolto il proprio ruolo fino in fondo, cercando di conquistare consensi senza, però, oltrepassare i limiti. D: Quali, secondo Lei, sono stati gli errori dei suoi avversari? R: Forse i miei avversari hanno commesso errori prima nella presentazione delle liste. Noi, siamo partiti con una lista già definita, mentre gli altri erano ancora intenti a costruire la squadra, completata, peraltro, soltanto all'ultimo minuto.
D: Ha previsto un coinvolgimento dei cittadini e in particolare dei giovani, quali sono le politiche giovanili che intende attuare? R: La politica che intendo attuare sarà rivolta perlopiù ai giovani, coinvolgerli nei vari progetti sarà il mio impegno e del consigliere eletto Giorgio Tosti, il più giovane della mia "squadra"; sarà lui a mettere in contatto i nostri ragazzi con le associazioni dei giovani, fornirà loro informazioni sulle opportunità lavorative, sui corsi di formazione attuati dalla Provincia, dalla Regione e a livello Comunitario affinché possano realizzarsi ed avere maggiori possibilità di lavoro. D: Tutti noi cittadini abbiamo letto e ascoltato, nei comizi che si sono svolti, il programma della vostra lista, quale è la questione amministrativa che intende af-
frontare subito? R: Dal punto di vista amministrativo intendo chiudere i lavori aperti e i progetti già finanziati, nonché continuare ad investire sul territorio grazie ai fondi comunitari che siamo riusciti ad ottenere in questi anni. D: Guiderete il Paese per cinque anni, progetti e prospettive per il futuro? R: Sviluppare il territorio, il turismo, settore trainante dell'economia italiana, nonché del nostro comune; volendo sintetizzare : realizzare un programma di sviluppo sociale, economico e culturale della comunità prestando attenzione in maniera costante ai bisogni della nostra gente, ascoltandoli, dando loro risposte immediate . E' questo il mio obiettivo per Vico nel Lazio.
Laura Ascani
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La Riflessione
Abbiamo fatto l'Europa, adesso dobbiamo fare gli Europei Parafrasando il famoso detto risorgimentale, attribuito a Massimo D'Azeglio, non mi riferivo ai parlamentari europei, perché quelli li abbiamo fatti domenica scorsa. E per cinque anni siamo a posto. No, sono i cittadini europei, a cominciare da noi di queste parti, che devono sforzarsi di pensare e di agire europeo. Non è semplice per varie ragioni storiche e culturali. Quando, agli inizi del 2002, cominciò a circolare la moneta unica e stavamo tutti cercando di prenderne dimestichezza, mi ricordo una battuta simpatica che girava: uno chiedeva: "ti piace l'Euro?" e l'altro "certo che mi piace l'Euro, mi sembra di essere sempre in viaggio all'estero". Come non ricordare il rito del cambio della moneta quando ci si preparava per il meritato viaggio nelle capitali europee: Marchi, Franchi, Sterline e Pesetas la facevano da padrone. Dopo aver ritirato dalla banca queste banconote strane, variopinte, piene di glorie nazionali, le conservavamo con cura, quasi ci dispiaceva spenderle.
E poi c'era il rientro dal paese europeo, con il passaggio della dogana, sempre con un po' di batticuore, perché qualcosa di buono e di bello da quei posti si riportava e non era sempre del tutto consentito. Tutto finito. Sembra preistoria ma non era poi così lontano. Poi però ci siamo ritrovati con un potere d'acquisto di fatto dimezzato, con monetine rossastre che non valgono niente, ma una volta erano cento lire, con la piccola e grigia banconota da 5 Euro, spesso sgualcita, controfigura delle rispettabilissime diecimila lire. Ne è valsa la pena? Si sono sprecati fiumi di inchiostro su questo interrogativo e non ho intenzione di aggiungere ulteriori spunti di riflessione. Non ce n'è bisogno. Ora è Europa, anzi Unione Europea. Siamo stati ammessi con qualche difficoltà all'Unione Europea, per farci parte da subito abbiamo anche pagato una spe-
cie di sovrattassa-pedaggio, poi parzialmente rimborsataci. Non dico che eravamo come i parenti poveri, ma quasi. Poi abbiamo dovuto fare i conti con un'altra sinistra parola: Maa-
stricht ed i suoi trattati draconiani che non ci concedono più le belle cose a cui eravamo stati abituati. Di tutto un po', posti di lavoro facili, contributi pubblici, assistenzialismo, pensionismo, protezionismo e svalutazioni periodiche. Ma insomma ci abbiamo guadagnato con questa unifi-
cazione o ci abbiamo rimesso? Io credo che ci abbiamo guadagnato, ma la strada è lunga e faticosa. Insomma l'Europa è una sfida e un'opportunità per tutti. Proprio la recente crisi finanziaria ed ancor prima le impennate del prezzo del petrolio e anche le sfide del terrorismo internazionale ci hanno fatto vedere i benefici della forza dell'Unione generata dall'unione delle forze. Siamo sotto una casa comune più forte e solida. Del resto lo spirito di appartenenza e di solidarietà è insito nell'animo umano e in quello dei popoli; l'isolazionismo non paga perché porta all'emarginazione o alla sopraffazione. Non abbiamo proprio bisogno di nuove minacce. E' bello vedere i ventisette capi di stato degli altrettanti paesi dell'Unione, scherzare come a scuola e mettersi in posa per la foto di gruppo. Se solo pensiamo che cento anni fa, non secoli fa, si stava incubando il virus che ha portato alla prima
guerra mondiale, tutta europea. … Da questo punto di vista sembra un sogno. Ma ci sono anche dei rischi, direi dei nuovi virus che si possono incubare. Uno è quello della superburocrazia europea, che tutto vuole controllare, dirimere, normare e prevedere, talvolta fin nel ridicolo. Allora avremmo fatto autogol perché già di burocrazie nazionali ne abbiamo fin troppe, costose ed inefficienti, che di aggiungerne altre non ne sentiamo il bisogno. Io la vedo così. Certamente l'Europa ci costringe a competere con sistemi-paese più forti e strutturati di noi. Ci obbliga a contare sulle nostre forze e a ricercare spunti di sviluppo e percorsi di crescita, una volta meno necessari. Ma sono anche cresciute le opportunità, per chi le sa cogliere. Competizione sì all'interno dell'Europa, però poi, dietro l'angolo, c'è la competizione mondiale per continenti. La "nazionale europea" che compete con l'America, la Cina, l'India, il Medio Oriente. Anche la nostra piccola Ciocieuropa ogni anno lotta per non retrocedere. Finora ce l'abbiamo fatta! Giambattista Taboga
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Ambiente
Il Fotovoltaico: opportunità per ambiente ed economia La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare, direttamente e istantaneamente l'energia solare in energia elettrica senza l'uso di alcun combustibile. Essa sfrutta il cosiddetto "effetto fotoelettrico", cioè la capacità che hanno alcuni semiconduttori opportunamente trattati ("drogati"), di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. Il componente elementare di un generatore fotovoltaico è la cella. È lì che avviene la conversione della radiazione solare in corrente elettrica. La cella (generalmente in silicio) si comporta come una minuscola batteria e nelle condizioni di soleggiamento tipiche dell'Italia (1kW/m2), alla temperatura di 25°C fornisce una corrente di 3A, con una tensione di0,5V e una potenza pari a 1,5-1,7Wp. Un impianto fotovoltaico è essenzialmente costituito da un "generatore", da un "sistema di
condizionamento e controllo della potenza" e da un eventuale "accumulatore" di energia, la batteria, e naturalmente dalla struttura di sostegno. In commercio troviamo i moduli fotovoltaici che sono costituiti da un insieme di celle. I più diffusi sono costituiti da 36 celle disposte su 4 file parallele collegate in serie. Il sistema di condizionamento e controllo della potenza è costituito da un inverter, che trasforma la corrente continua prodotta dai moduli in corrente alternata; da un trasformatore e da un sistema di rifasamento e filtraggio che garantisce la qualità della potenza in uscita. Trasformatore e sistema di filtraggio sono normalmente inseriti all'interno dell'inverter. Gli impianti fotovoltaici sono dunque sistemi che convertono l'energia solare direttamente in energia elettrica. Le potenze ge-
nerate da questi impianti variano da pochi 100 W a diverse decine di kW, a seconda delle dimensio-
integrazione nella struttura edilizia con cui si interfaccia, si distinguono varie tipologie di impianto.
Un esempio di Impianto fotovoltaico su tetto
ni e delle tecnologie adottate. Secondo il tipo di applicazione a cui l'impianto è destinato, le condizioni di installazione, le scelte impiantistiche, il grado di
L'ESEMPIO
TEGOLE FOTOVOLTAICHE CONTRO LA CRISI ANAGNI - Il Gruppo Marazzi sta scontando gli effetti della grave crisi del settore ceramico a seguito di un calo delle commesse del 30% registrato nel 2008. Lo stabilimento di Anagni della Marazzi è è tra i più duramente colpiti dal calo della domanda. In magazzino, infatti, giacciono consistenti stock di merce invenduta (mattoncini rossi) e questa situazione ha imposto una serie di interruzioni della produzione, fino allo stop degli impianti per tre mesi, da novembre a gennaio scorsi e poi a Pasqua. In questo contesto, la Marazzi ha ufficializzato la cessione, come ramo d'Azienda, dello stabilimento di Anagni alla Costra Capital S.r.l. che continuerà la produzione delle ceramiche che Marrazzi si è impegnata ad acquisire fino al 2011. Ma qual è stata intuizione salvifica per la riconversione? Tegole fotovoltaiche brevettate. Occorreranno 3 anni per completare la progressiva trasformazione dello stabilimento da impianto per la fabbricazione di mattonelle in innovativa struttura per la produzione di tegole fotovoltaiche. La sostenibilità del piano industriale si fonda sull'innovativo brevetto Le Tegole energetiche brevettate dalla Costra detenuto dalla Costra, che consentirà di trasformare la tradizionale copertura dei tetti in un efficace generatore di energia elettrica. A.T.
Un impianto fotovoltaico rappresenta un investimento economico solido e sicuro per tutte le utenze alla luce delle normative di incentivazione del "nuovo conto energia" introdotto dal DM 1902-2007. Il nuovo conto energia stabilisce le semplici regole per usufruire dei vantaggi economici previsti, essi vanno dal contributo erogato per ogni kW prodotto, indipendentemente dall' utilizzo finale (cioè autoconsumato, venduto o scambiato) al rimborso dell'energia scambiata con la rete in caso di regime di "scambio sul posto"; è possibile anche scegliere di vendere la quota di energia in eccesso o la sua totalità diventando veri e propri produttori di energia elettrica. A tutto questo va aggiunto il fatto che l'utenza che sceglie di essere autoproduttore non ha più costi di fornitura dell'energia elettrica.
Normalmente per utenze non particolarmente energivore il ritorno economico presentà positività di bilancio già dopo sette-otto anni, rendendo appetibile l' investimento anche con finanziamenti del 100% del costo iniziale. L'energia elettrica prodotta con il fotovoltaico ha un costo nullo per combustibile: per ogni kWh prodotto si risparmiano circa 250 grammi di olio combustibile e si evita l'emissione di circa 700 grammi di CO2, nonché di altri gas responsabili dell'effetto serra, con un sicuro vantaggio economico e soprattutto ambientale per la collettività. Si può valutare in 25 anni la vita utile di un impianto, il che significa che un piccolo impianto da 1,5kWp, in grado di coprire i due terzi del fabbisogno annuo di energia elettrica di una famiglia media italiana (2.500kWh), produrrà, nell'arco della sua vita efficace, quasi 60.000kWh, con un risparmio di circa 14 tonnellate di combustibili fossili, evitando l'emissione di circa 40 tonnellate di CO2. Tecnichal Partners s.r.l., che da anni si occupa di fonti rinnovabili a livello nazionale, ha sviluppato un settore fotovoltaico all' avanguardia, proponendo soluzioni all' insegna della professionalità e soprattutto della trasparenza, grazie anche all' ausilio di software di propria produzione che permette di capire con semplicità cosa accadrà tecnicamente ed economicamente nei venti anni di funzionamento dell' impianto. T.S. FER Antonio Natalizia socio della Technical Partners s.r.l.
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News dal Capoluogo
Mondiali di nuoto: Frosinone pronta
Battesimo effettuato per lo Stadio del nuoto di Frosinone, in netto anticipo rispetto ai lavori che a Roma stentano a procedere. La struttura, costruita in tempi record, ospiterà i mondiali "Roma 2009", unica città del Lazio sede del prestigioso evento sportivo oltre alla capitale e alla provincia di Roma. L'impianto è stato finanziato dalla Regione Lazio, che ha contribuito con 6 milioni di euro e dal Comune di Frosinone che ha sborsato più di un milione. Il Sindaco Michele Marini ha dichiarato: "Ospitare in questa città i campionati del 2009 è un grande risultato per il quale mi sono impegnato in prima persona appena sono stato eletto sindaco. Il
consiglio comunale di Frosinone, infatti, ha deliberato l'affidamento della gestione, dopo i campionati, che avranno luogo dal
17 luglio al 2 agosto, alla Fin; in questo modo l'impianto diventerà centro federale". La cerimonia inaugurale dello scorso 18 giugno è iniziata proprio con la consegna simbolica delle chiavi della struttura alla Federazione italiana nuoto. Il suo presidente Paolo Barelli, a proposito dei 5 mesi impiegati da Frosinone per costruire lo Stadio del nuoto, ha annunciato l'impegno della Fin a realizzare una piscina all'aperto di 50 metri a breve. Soddisfazione è stata espressa anche da Luigi Conte, presidente del Coni di Frosinone. "Questa struttura ultramoderna si presta a performances di
grande livello e permetterà ai nostri atleti di fare quel salto di qualità che in passato era possibile fare solo spostandosi verso Roma". Lo stadio, realizzato dal Consorzio Stabile Italia dietro l'incarico del Commissario delegato ai Campionati del mondo di nuoto del 2009, è sito in quella che ormai è diventata la cittadella dello sport, nella zona Casaleno, ed è composto da una piscina olimpica, da una vasca ludica, da una tribuna capace di ospitare circa 500 spettatori, da una palestra di oltre 200 metri quadrati e da una caffetteria bar, per un totale di 7000 mq distribuiti su tre livelli.
Pagina a cura di Andrea Tagliaferri
CONSEGNATA LA CASA DELLA CULTURA
PARCHEGGIO MULTIPIANO E ASCENSORE INCLINATO IN RITARDO
L'Amministrazione Comunale ha consegnato alla città la "Casa della Cultura", ricavata nei locali dell'ex-mattatoio appositamente riconvertiti. L'opera prevede la realizzazione di spazi funzionali, quali sale multimediali, spazi di incontro, sala per rappresentazioni teatrali e di spettacolo, insomma una struttura che consentirà di realizzare finalmente la Casa della Cultura cittadina, che i giovani, e non solo, aspettano da anni. Va detto che la Casa della Cultura è un ulteriore tassello del più ampio disegno L'ex-mattatoio di recupero dei contenitori cittadini dismessi, per il potenziamento dei sevizi e delle infrastrutture di cui si sta dotando la città, con l'obiettivo primario di implementare le occasioni di socializzazione e di innalzamento della qualità della vita. Questo quanto dichiarato con soddisfazione dagli amministratori cittadini.
Le strutture entreranno in funzione a breve. Si spera. Un parcheggio multipiano per il Centro storico di un’importanza strategica per la città che avrà finalmente a disposizione, dopo lunghi anni di attesa, un’area di posteggio molto estesa. Questa opera, unita anche alla realizzazione dell’ascensore inclinato, ancora non inaugurato anch’esso, sarà essenziale per il rilancio del Centro storico permettendo ai cittadini di poter vivere pienamente questa parte della città senza avere più la difficoltà di dover trovare uno spazio dove poter parcheggiare la propria autovettura. Per il parcheggio, però, lungo braccio di ferro tra Comune e società costruttrice (Zeppieri) per questioni burocratiche. Quando la struttura sarà aperta,qualcuno ha malignato sul tempismo dello sblocco proprio prima del ballottaggio, gli automobilisti avranno a loro disposizione circa 130 posti auto e 54 box. Il Multipiano sarà dotato anche di un ascensore interno che collegherà i due piani. Le auto potranno entrare da via De Gasperi (attraverso il viadotto), da via Ciamarra e da viale Mazzini; i veicoli potranno uscire da via Ciamarra e da via Mazzini. Un montacarichi permetterà alle auto di tipo Suv di poter arrivare ai diversi piani senza usufruire della rampa. Per i pedoni ci sarà una scala di collegamento che unirà via Ciamarra con viale Mazzini, un tapis roulant (il più lungo d’Europa in elevazione, ovvero in posizione inclinata) ed un marciapiede che permetteranno l’accesso da via De Gasperi.
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Provincia
FIUGGI: una situazione al limite Intervista a Franco Tucciarelli, presidente dell'Associazione Albergatori di Fiuggi
Se difficile è la situazione del turismo in genere, considerata la grave crisi economica in atto, ancora più seria appare la situazione di Fiuggi, punta del turismo in Ciociaria, vista anche la grave crisi che ha colpito le Terme e di conseguenza tutto l'indotto che gravita intorno ad esse. Per avere un quadro della situazione abbiamo incontrato il Presidente degli albergatori di Fiuggi, Franco Tucciarelli che ci ha rilasciato la seguente intervista. D. Dopo Roma, Fiuggi è la più importante realtà alberghiera del Lazio. Qual è l'attuale situazione del settore. R. Potremmo definire tale situazione anomala. Tutti sanno che quello che lei dice è vero, ma nessuno trae le conseguenze da questa asserzione. Roma purtroppo accentra su di sé la gran parte dei flussi turistici, ma con un attenta valorizzazione delle potenzialità della Ciociaria si potrebbe incrementare il turismo da noi. Purtroppo i politici si ricordano di questo solo in campagna elettorale con promesse quasi sempre disattese, dimenticando
che ad esempio il solo settore alberghiero di Fiuggi occupa più di duemila persone.
D. La situazione alberghiera è molto legata alla gestione delle Terme.
zionale una chiusura delle terme. Per questo abbiamo costituito una cordata, formata da impren-
D. Come vivono gli albergatori di Fiuggi questo momento difficile? R. Il momento è molto critico. All'attuale crisi economica che ha colpito tutto il mondo si aggiunge, per Fiuggi, anche la disastrosa situazione locale. Ciò comporta una scarsità di risorse da investire per incrementare il turismo (progetti, manifestazioni ed altro) che potrebbero rilanciare l'economia non solo di Fiuggi ma di tutto il comprensorio della zona nord della Ciociaria che, come dicevo all'inizio, ha molte potenzialità legate alla ricchezza delle bellezze artistiche e naturali. Ma anche qui subentra la responsabilità della classe politica. Il turismo è - insieme ai servizi - il futuro nostro e del comprensorio, è un'attività che non inquina, che non chiude (come può accadere alle fabbriche) e che può creare molti posti di lavoro. L'Italia come la California dell'Europa, riprendendo una affermazione di molto tempo fa di Ugo La Malfa.
Il progetto del Palacongressi
Come intendete muovervi di fronte a questa situazione. R. Le Terme sono la ricchezza essenziale non solo di Fiuggi ma del comprensorio. Il loro indotto non è solo quello dell'occupazione nel settore alberghiero ma nel settore alimentare, dell'abbigliamento, dei servizi: pensate cosa significherebbe a livello occupa-
ditori del nord Ciociaria (Fiuggi, Anagni, Ferentino, Frosinone), abbiamo fatto un'offerta per le terme, abbiamo vinto la gara e siamo solo in attesa del nulla osta del Commissario di governo per partire con l'attività. Abbiamo così evitato il fallimento e la relativa chiusura delle Terme con le gravissime conseguenze che ciò avrebbe comportato.
D. Un'ultima domanda. Quali progetti avete - in base alle vostre competenze - per il rilancio turistico di Fiuggi. R. Di progetti negli ultimi anni ne abbiamo fatti tanti, tutti realizzati da professionisti di alto valore, ma a fronte di questo abbiamo trovato un incomprensibile muro da parte dei politici. Basta pensare al progetto presentato al Comune, alla Provincia ed alla Regione per la realizzazione di un Palazzo dei Congressi che avrebbe portato un rilevante incremento turistico a Fiuggi ed al comprensorio, un progetto realizzato da una cordata di imprenditori ciociari, interamente coperto da capitali privati e che aveva già avuto l'asseverazione bancaria cioè la certezza della concessione del mutuo dalle banche. Perché i politici locali e regionali non hanno permesso questo è un mistero. Stiamo ancora aspettando una risposta mentre da parte loro da anni non proviene nulla, se non lo sperpero di decine di milioni di euro spesi per il nulla. Paolo Fiorenza
AUTOVELOX "CLONATI": LE RISPOSTE DAL COMUNE
Via alla riqualificazione turistica della città
Vico nel Lazio - All'inizio del mese in corso la
CASSINO - La riqualificazione di numerose aree della città è stata al centro di un incontro durante il quale l'assessore regionale Franco Dalia, ha esaminato il progetto presentato dal Comune di Cassino. Il Comune, a seguito di una riunione tematica presso la Direzione Regionale Trasporti, ha individuato le linee guida dell'intero progetto di circa 5.000.000 di euro, concretizzando l'intesa tra l'Ente e la Regione Lazio. "L'intervento, con il quale si intende promuovere la visita della città e la sosta dei turisti - afferma l'assessore ai Lavori Pubblici Angelo Panaccione troverà luogo in numerose aree della città, sovrapponendo alla maglia esistente di strade un percorso attrezzato con varie aree di sosta. Un percorso attrezzato difatti guiderà i turisti mediante navette elettriche, tramite le quali raggiungeranno i punti più importanti della città. Ogni area di sosta sarà dotata di parcheggi, con opere di sistemazione del verde pubblico, e sarà realizzata una stazione di partenza delle navette nei pressi dell'ex ospedale, ristrutturati i parcheggi sottostanti il Parco Archeologico, allestita una zona di sosta nei pressi dell'Historiale, una fermata delle navette nei pressi della stazione dei treni, parcheggi presso la Rocca Janula, ed un Parco della Pace di collegamento tra la Rocca e la sottostante area su cui insiste il monumento Mastroianni. Verranno inoltre ripristinati e sistemati i percorsi pedonali esistenti di collegamento tra la città di Cassino e l'Abbazia di Montecassino e sarà realizzata la messa in sicurezza del versante sud di Montecassino mediante rete antincendio. Una ulteriore fermata delle navette elettriche sarà istituita presso l'ex Campo Boario, in cui sarà realizzato un Parco Tematico Urbano che costituirà una vera e propria seconda grande villa comunale cittadina, con spazi verdi e strutture turistiche per le associazioni, recuperando la cubatura esistente e con una disposizione più razionale e funzionale".
zioni mobili calcolando un mancato introito di circa guardia di finanza di Sala Consilina, nel salernitano, 200.000 mila euro da questa interruzione. ha sequestrato apparati autovelox non conformi alle L'amministrazione comunale a seguito di questa prescrizioni tecnico-amministrative, in oltre 70 contestazione ha comunicato al Prefetto come venicomuni di diverse regioni italiane, tra i quali sem- va svolto il servizio, e cioè con postazioni mobili, ma secondo la normativa ci bra essere coinvolto anche sono dei requisiti da rispettaVico nel Lazio. re per effettuare il servizio Al centro dell'indagine la Garcon postazioni mobili, si rida Segnale srl, una ditta di chiede, infatti, la presenza di Desenzano sul Garda (Brepattuglie delle forze dell'ordiscia), con la quale erano conne nel luogo dove è posto venzionati tutti i comuni l'autovelox, e non avendo, il coinvolti. Semplice il meccacomune di Vico nel Lazio, pernismo. L'indagine ha rilevato sonale a disposizione per erocome apparecchi contraddigare questo servizio, ha decistinti da identici numeri di so così di chiudere definitamatricola venissero utilizzati in diversi comuni italiani, Un esempio di autovelox regolarmente segnalato vemente i rapporti con la soanche a distanza di centinaia di chilometri tra di cietà bresciana, sospendendo così il servizio autoloro, senza che per questi vi fosse autorizzazione, velox posto sulla SS 155 in direzione Frosinone, 1 omologazione e la certezza di corretta funzionalità. Km prima dello svincolo per Vico nel Lazio. Alcune E così tantissimi automobilisti si sono ritrovati ad delle multe pervenute durante il 2007 sono state già essere multati e truffati. Oltre 80mila i verbali ele- annullate e ora si attendono sviluppi da parte dell'auvati: sanzioni per un valore complessivo di oltre torità competente. 11milioni di euro che ora potrebbero essere annul- Allo stato dei fatti, dunque, sarebbe auspicabile che late. Cercherò di chiarire brevemente cosa effettiva- i comuni non diano in appalto a società private la mente è accaduto nel comune di Vico nel Lazio: nel gestione dell'attività degli autovelox, ma tale servicomune non si fa servizio di autovelox già dal 2007, zio dovrà essere affidato esclusivamente a Polizia e quando a seguito di una circolare del Prefetto era Carabinieri che curano con proprio personale il posistato comunicato che il servizio autovelox con po- zionamento degli strumenti, la gestione dei dati e stazioni fisse nel comune era vietato, dunque l'am- le procedure per la contestazione delle violazioni. ministrazione comunale aveva comunicato alla so- Inoltre gli autovelox utilizzati da Polizia e cietà interessata di interrompere il servizio. La so- Carabinieri sono in dotazione alle forze dell'ordine e cietà aveva contestato questa interruzione poiché la non di proprietà di società private cui i comuni circolare del Prefetto parlava di postazioni fisse e appaltano il servizio. quelle che forniva la società erano semplici postaLaura Ascani
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Provincia
Il popolo di Vallecorsa “sulla via di Damasco” "Mentre stavo andando a Damasco con autorizzazione e pieni poteri da parte dei sommi sacerdoti, verso mezzogiorno vidi sulla strada una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me ed i miei compagni di viaggio. Tutti cademmo a terra e io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo. E io dissi: Chi sei, o Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti. Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparFu questo il momento che fece nascere, nel cuore dell'ebreo Paolo di Tarso (Saulo), l'amore per il Signore. Amore che non ha conosciuto limiti nella storia della cristianità e che è stato raffigurato, in tutta la sua grandezza ed il suo splendore, attraverso meravigliosi tappeti che, per la celebrazione del Corpus Domini e per ricordare l'anno Paolino, hanno coperto tutte le strade e le piazze di Vallecorsa, facendo da cornice alla lunga Processione. Uno spettacolo senza precedenti, un percorso floreale che, attraverso un'esplosione di colori e di profumi, ha voluto ripercorrere la via verso la Santità. Quella Santità a cui tutti noi cristiani dobbiamo tendere, un percorso fatto di Fede, di Speranza, di Carità: virtù da coltivare ed alimentare giorno dopo giorno, per essere rinnovati dalla misericordia di Dio, proprio come accadde a San Paolo sulla via di Damasco. Virtù rappresentate nel primo grande tappeto composto da tre quadri raffiguranti una donna vestita di bianco
so infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora. Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali ti mando ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio. Quelli che crederanno in me riceveranno il perdono dei loro peccati e faranno parte del mio popolo santo". (At 26, 9-18)
che abbraccia una Croce (la Fede), un'altra rappresentare un'opera grandiosa: "La folvestita di verde che regge un'àncora (la gorazione di San Paolo sulla via di DaSperanza) e infine una donna vestita di masco". La tradizione dell'infiorata a Vallecorsa in orosso mentre almaggio al Corlatta un bimbo pus Domini è (la Carità), così sempre esisticome ci vengono rappresentata, ma sono pochi anni che te dall'iconoha assunto un grafia tradiziovalore particonale. Le virtù lare seguendo sono state poi un percorso a raffigurate, in tema, accomumodo più ampio nando quindi, e più dettagliaogni angolo to, nei tanti tappeti che del Paese, dallo stesso battihanno accomUna delle opere degli infioratori to di cuore. pagnato la processione del Corpus Domini attraverso I giorni che precedono l'infiorata sono Piazza S. Angelo, Largo del Donatore, tutte giorni frenetici, dedicati alla raccolta di le piazzette del centro storico e tutta via fiori e piante di diversa specie e alla preRoma, per poi arrivare in "Portanuova" do- parazione di tutto ciò che occorre affinché ve una miriade di colori si sono uniti per tutto sia pronto per il grande giorno o
Se il postino non suona mai... Toponomastica ferma al 1983 e molti cittadini non ricevono le lettere SORA - La posta a Sora? Difficile consegnarla, visto che la toponomastica è ferma a 25 anni fa e molte abitazioni hanno lo stesso numero civico o non lo hanno affatto. La denuncia è dell'associazione Codici, che ha invitato il sindaco della città a mettere mano ad una revisione del settore e i cittadini a segnalare le "criticità del servizio postale", procedendo anche ad una "Richiesta di risarcimento danni subiti a causa della mancanza di un adeguato servizio postale". Ad inizio mese, il Codici aveva denunciato i disservizi postali che da tempo si verificano a Sora. E, per un quadro più chiaro sulla "questione disservizi postali", è stato chiesto un incontro con i dirigenti dei servizi postali. Dagli incontri e dall'esame della mappatura cittadina, sono emerse numerose anomalie "che rendono il servizio di consegna postale un vero e proprio rompicapo per gli addetti, sia delle P.I. che di tutte le altre compagnie che dal 2001 a seguito della liberalizzazione, possiedono una larga percentuale di consegna della corrispondenza". Il problema è legato alla denominazione delle arterie viarie, sia comu-
nali che vicinali, ferma all'anno 1983. Qualche esempio, per capire la situazione: il quartiere popolare "Pontrinio", nonostante abbia decine di strade ed abitazioni che lo costituiscono, presenta il recapito postale per i cittadini con la medesima dicitura "Via Pontrinio snc"; il quartiere San Giuliano costituito da Via Ferri, Via Facchini, Via Costantinopoli, Via Petricca, Via Camagi, Via Sura, Via San Giuliano Sura, Via T. Gigli, Via Sottoferrovia riceve la corrispondenza quasi interamente come Via San Giuliano o Via San Giuliano Sura; Via Agnone maggiore, strada molto lunga e popolosa dove i cittadini ricevono la corrispondenza tutti con il numero civico 6; Via Cippiglio, che secondo la cartografia dell'amministrazione comunale risulta ancora come Via Cioppiglio; sprovvisti di numerazione o di ordinata assegnazione numerica sono: via Trecce, Pantano, Pozzo Pantano, Schito, Felci (definita Pietra Cupa), Via Forma Cialone, Chiesa nuova, Grignano, San Giorgio, Madonna della Figura, Cellaro (che presenta addirittura un doppione). "Il 90% dei numeri civici sorani non sono corretti o comunque non risultano dal punto di vista toponomastico conformi all'ubicazione degli edifici e la mappatura viaria cittadina è antecedente a quella dell'attuale assetto urbano", ha affermato il referente Codici Sora, Luigi Gabriele. E ha proseguito: "E' paradossale che l'amministrazione comunale non abbia mai rideterminato il disegno toponomastica della città. Per non tralasciare poi, i disagi recati ai cittadini che non ricevono la consegna di documentazioni importanti personali". Il Codici ha quindi chiesto al Comune di Sora di intervenire tempestivamente. Pietro Antonucci
meglio per la lunga notte, sì, perché i meravigliosi tappeti vengono realizzati nella notte antecedente il Corpus Domini. Per preparare l'infiorata dedicata a San Paolo ci sono volute ore ed ore di paziente lavoro, che ha visto impegnati decine di giovani e meno giovani, tutti accomunati dall'amore per il Signore, sapientemente guidati dalla prof.ssa Alessandra Trapani, coadiuvata dai componenti della Pro Loco e del Centro Studi "B.M. De Mattias". In tutto questo splendore di colori, di profumi, di profonda cristianità che unisce Il popolo di Vallecorsa c'è una sola nota di tristezza: come sempre le cose belle durano poco… basta un leggero soffio di vento, un passo più veloce o forse un respiro un po' più profondo per cancellare via tutto come orme sulla sabbia, ma nei cuori dei vallecorsani ogni petalo… ogni foglia… ogni granello di terra manterrà il suo posto e resterà per sempre ben impresso nella scatola dei ricordi di ognuno… Lorena Mirabella
In arrivo i fondi per il castello Ladislao ARPINO - La Regione Lazio ha pletare un'importante struttura stanziato recentemente 700 milegata al mondo artistico, culla euro per il completamento del turale e storico della nostra castello Ladislao di Arpino. provincia". Qualche nota storiGrande soddisfazione è stata ca: la città di Arpino si presenespressa nei giorni scorso dall'assessore al Turismo e alla Cultura della Provincia di Frosinone Paola Menichetti. "I fondi - ha sottolineato l'assessore Menichetti sono stati asIl castello Ladislao segnati per l'intervento di completamento ta ancor oggi, soprattutto nella e le attrezzature finalizzate alla zona di Civitavecchia, con gran riapertura del castello Ladislao parte delle sue caratteristiche di proprietà della Provincia di originali, basate su un duplice Frosinone". aspetto difensivo-residenziale Il castello sarà destinato, una ben definito nel suo elemento volta ultimato, a sede espositistrutturale. va del Comune di Arpino e sarà La buona conservazione di queutilizzato dalla fondazione Maste caratteristiche ha consentistroianni. La somma necessaria to un'interpretazione storicoper terminare i lavori è di 770 architettonica dei particolari mila euro: 700 mila saranno a momenti che hanno determinacarico, appunto, della Regione to gli aspetti difensivi delLazio ed i 70 mila rimanenti l'Acropoli come una vera e prodella Provincia. pria fortezza e contestualmente "La tranche di fondi stanziati con il castello detto di Ladidalla Regione Lazio ci consente slao, baluardo difensivo di tut- ha affermato ancora l'assessota la città. re Paola Menichetti - di comPie. Ant.
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Vita alatrense
Inaugurato un Largo alla Vallèe de Clisson ALATRI - Dal 29 Maggio al 3 Giugno, la comunità Francese, della Vallèe de Clisson, sono stati ricevuti dall'Amministrazione Comunale, capeggiata dal sindaco Dott. Costantino Magliocca, per il tradizionale scambio culturale e per rinnovare il patto di solidarietà e di amicizia che dura ormai dal 2000. Ad accogliere i 56 cittadini transalpini, con a capo il Presidente del Comitato Francois Jacq, dai Sindaci di Clisson, St. Lumine de Clisson, Getignè e Gorges, rispettivamente Jean Pierre Coudrais, Cristian Hervouet, Francois Guillot e Claude Cebron. Durante la giornata di Sabato 30
le cittadine gemellate, e per l'occasione il Sindaco Costantino Magliocca nel suo intervento ha vo-
Gli ospiti francesi con Gente Comune
luto rilevare l'importanza di questa intitolazione, che punta a rafforzare i legami già consolidati di amicizia e simpatia con i centri Francesi. La conferenza tenutasi nell'Aula magna del palazzo "Conti Gentili" gremita di Italiani e Francesi, dove ci si è confrontati sul tema "L'Energia: Quali scelte per l'oggi e per il domani" è stata molto seguita e dibattuta. Il momento dell’inaugurazione del largo I relatori Dott. MatMaggio, si è inaugurata solenne- teo Marcoccia e Lino Cefaloni mente a Tecchiena una piazza al- hanno fornito numerosi spunti di
riflessioni alla platea presente. I due Comitati, quello Francese e quello Alatrense, guidati rispettivamente da Francois Jacq e Pietro Antonucci si sono riuniti per programmare al meglio la visita a Clisson per l'anno prossimo, quando si festeggerà il primo decennale di gemellaggio. Il Presidente Pietro Antonucci, esprime soddisfazione per l'ottima riuscita dello scambio e ringrazia l'Amministrazione Comunale tutta, per il sostegno fattivo ed economico, oltre alle famiglie di Alatri che si sono prodigate nell'accogliere presso le proprie case i nostri amici. Un ringraziamento particolare all'Ing. Giuseppe Morini, per il progetto del monumento, nel quale sono stati riportati i nomi delle quattro cittadine Francesi gemellate. La cerimonia ha avuto il suo culmine presso il ristorante Sisto a Basciano, dove circa 160 persone tra Alatrensi e Francesi hanno condiviso una cena conviviale e si sono scambiati doni, dandosi appuntamento nel 2010 a Clisson per festeggiare il 10° anniversario di gemellaggio. Bruno Sbaraglia
Mosaici: il recupero è fermo al palo L'amministrazione rinuncia al progetto di valorizzazione degli scavi Sì, fermo al palo. Nel senso più letterale del termine. Il recupero dei mosaici e delle terme rinvenuti nel 2003 in Piazza Santa Maria Maggiore e Via della Repubblica (oggi Via Minnocci) non si farà più dopo 6 anni di inutile attesa e l'unica cosa che ci ricorderà la presenza di questi preziosi reperti è lo sbiadito pannello - il palo appunto - che campeggia dietro una panchina nella piazza principale di Alatri. Pannello sistemato all'indomani della scoperta, il cui merito va al mai troppo rimpianto Angelo Lisi, e che doveva essere propedeutico all'intervento che, oramai, è stato cancellato dall'agenda. Va da sé che ben poca cosa rappresenta questo panello, pur utile nelle informazioni che fornisce, rispetto al piano di valorizzazione che prevedeva l'installazione di una copertura trasparente in grado di far conoscere queste importanti testimonianze del nostro passato e, per il quale, era giunto un finanziamento apposito dal Senato di 500 mila euro. L'Amministrazione comunale, però, ha scelto diversamente, adombrando contrasti con la Soprintendenza ai Beni Archeologici sul progetto stesso, tenuto conto pure che esso avrebbe "mangiato" diversi posti auto in Piazza Santa Maria Maggiore. La stessa amministrazione, ad ogni modo, ha voluto precisare che quei fondi verranno utilizzati per il settore della cultura e del turismo: il come ed il quando non è dato ancora sapere, ma ci atteniamo a quanto detto. Resta comunque il rammarico per una rinuncia che avrebbe aggiunto ulteriori motivi di interesse per i visitatori che giungono in città. Ma tant'è. Ci permettiamo, in conclusione, almeno tre veloci considerazioni (con qualche domanda). La prima è che, quando vennero trovati mosaici e terme, partì dal centro della città una raccolta di firme per chiederne il recupero e la valorizzazione; firmarono centinaia e centinaia di cittadini: qualcuno si è ricordato di loro e delle loro istanze quando è stata assunta l'ultima decisione? La seconda è che, scartata la possibilità di procedere al recupero dei reperti, sarebbe auspicabile completare i lavori di pavimentazione di Piazza Santa Maria Maggiore e ricollocare al suo posto la scalinata che conduce alla Chiesa degli Scolopi: si è pensato a questo? La terza è che Angelo Lisi, cui è stato dedicato lo scavo, con tutta probabilità non sarebbe stato contento di quanto avvenuto.
La chiesa di San Francesco ha riaperto ai fedeli La cerimonia si è svolta lunedì 15 alla presenza del Prefetto Piero Cesari
Lunedì 15 giugno scorso ha ufficialmente riaperto le porte ai fedeli e ai visitatori l'antica chiesa di San Francesco, oggetto negli ultimi anni a questa parte di un prezioso ed articolato intervento di restauro che ha "riconsegnato" alla città un edificio sacro più luminoso, chiaro e brillante. Merito dei lavori, condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici di Frosinone e Latina, che hanno provveduto al rifacimento del tetto, al consolidamento delle
volte deteriorate dal tempo e dall'umidità, al recupero dei colori e degli stucchi "offuscati". Inoltre, è stato consolidato anche il campanile. Alla manifestazione tenutasi lunedì, alla presenza di centinaia di persone e allietata dai brani eseguiti dal Coro Ernico, hanno partecipato Padre Carmine De Filippis, ministro provinciale dei frati minori cappuccini della Provincia di Roma (l'ordine che, attualmente, gestisce le funzioni nella chiesa, ndc), l'architetto
La facciata della chiesa di S.Francesco
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Giovanni Bulian, soprintendente per i Beni Archeologici e Paesaggistici per le province di Latina e Frosinone, l'architetto Anna Ciavardini, direttrice dei lavori, il prefetto di Frosinone, il dottor Piero Cesari, il sindaco di Alatri, il dottor Costantino Magliocca, ed il senatore Oreste Tofani, il quale si è battuto con convinzione per far ottenere i fondi economici utili per procedere al restauro. Ricordiamo che la chiesa di San Francesco è stata costruita tra la seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XIV e si caratterizza per una struttura compatta, in stile gotico; l'interno, in un'unica navata, venne ristrutturato in epoca barocca e conserva una nota "Deposizione" di scuola napoletana del '600, una ricca teoria di affreschi risalente al XIV secolo e una preziosa reliquia: un mantello risalente al XIII secolo attribuito a San Francesco d'Assisi, il quale visitò la città nel 1222 lasciando proprio tale mantello come segno del suo passaggio. Pietro Antonucci
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Vita alatrense
Via Duomo chiusa: un inferno in pieno centro Lavori in corso per la pavimentazione di Via Duomo e scatta, come al solito, il divieto di transito automobilistico senza senso. Da circa un mese (al momento in cui scriviamo i lavori sono in pieno svolgimento, così come i disagi) il cantiere in questione sta creando parecchi disagi ai residenti della zona e non solo a loro. Difatti all'inizio di Via Duomo sta piazzato un cartello, abbastanza modesto per dimensioni, con su scritto "Circolazione solo per i residenti!”.
I lavori di via Duomo
C'è solo questo "cartellino" su cui è difficile che vada l'occhio dell'automobilista (a meno che egli
non sia già informato della cosa). Pertanto le vetture continuano a imboccare la strada con tutta si-
curezza fino a quando, all'altezza del ristorante La Rosetta, non trovano la barriera del cantiere. Lì si resta incastrati in manovre da acrobati o per tornare indietro o per imboccare via Gregoriana. Ma per potere raggiungere quest'ultima occorre fare una curva in salita poco affrontabile e, davanti a La Rosetta, a quel punto si scatena l'inferno di motori arroventati e di prime marce inforcate dopo aver lasciato andare il freno a mano. Non solo. Una volta imboccata faticosamente Via
Gregoriana, non è possibile fare il giro. Si giunge al termine della strada e si resta lì bloccati. Allora tocca fare un'altra marcia indietro da brivido, con la speranza di non trascinarsi dietro i vari pezzi delle auto parcheggiate ad ambedue i lati della strada come non si dovrebbe fare. Diciamo una bella avventura per il turista inconsapevole che, recandosi presso Civita, da qualche giorno è disponibile un percorso ad ostacoli. Mariella Minnucci
ALATRI… GIARDINO DEI CICLOPI
Successo già notevole dell'evento che si prefigura come il più articolato e suggestivo di questa estate frusinate. Dal 2 Giugno, infatti, fino al 21 Settembre ad Alatri si tiene "Il Giardino Dei Ciclopi", 1000 metri quadri di mostre di pittura, fotografia e scultura, musica dal vivo, area mercatino artigianale e dell'antiquariato, area stand gastronomici, spazi dedicati alla presentazione di testi letterari, area attrezzata con giochi per bambini, il tutto in pieno centro storico nella bella cornice di piazza Regina Margherita. IL GIARDINO DEI CICLOPI è il primo festival dedicato alla creatività e all'arte in generale, che mira ad essere un punto di riferimento nazionale e internazionale nella città di Alatri. Il festival ha chiamato a raccolta un centinaio di pensatori e creativi, scrittori, artisti, musicisti e filosofi. Il "Giardino" sarà in funzione dal lunedì alla domenica, ponendo l'attenzione alla creazione di un connubio tra l'espressione artistica e le tematiche sociali.
ESTRATTO DEL PROGRAMMA Venerdì 3 Luglio
Giovedi 16 Luglio
Musica: BLOOMENTO (JazzBossaNovaBlues)
OPENING MOSTRA FOTOGRAFICA COLLETTIVA "OBIETTIVO ROCK" a cura di Eugenio Nino Campagna e Stefano Misserville
Da Giovedi 9 Luglio OPENING MOSTRA FOTOGRAFICA "COLOURS" a cura di Marzia Bianchi
Venerdì 17 Luglio
Venerdì 10 Luglio
Musica: REIN (Patchanka d'autore)
Musica: B.M.I. (Banca della Musica Italiana) Tributo ai PFM E DE ANDRE' (FolkPop)
Venerdì 24 Luglio
Sabato 11 Luglio
Musica: THE ONE'S (FolkRockPop)
Dalle 19:00 alle 20:00 a seguire
Sabato 25 Luglio
**MUSICA FOLK**
Musica: ETNOMUSICFOLK il festival della musica folk
Rassegna di letteratura: "LE ROSE DELL'ABISSO" “I CONFLITTI POLITICO-SOCIALI NELLA POESIA DI AMELIA ROSSELLI” Presentazione della raccolta di: Amelia Rosselli
Periodico di informazione politico-sociale e culturale Direttore Responsabile Massimo Panico Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone - Gianni Marconcini Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Simona Leonetti Riccardo Strambi Hanno collaborato Angela Rossi - Arnaldo Capone - Remo Costantini Marzia Ceccacci - Fabio Padovani - Alberto Cianfrocca Patrizio Minnucci - Lorena Mirabella - Laura Ascani Franco Malandruccolo - Alfredo Salomone Numero chiuso in tipografia il 23/06/2009 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
"VARIAZIONI BELLICHE" con lettura di: Silvia Sacco Relatrice: Valentina Di Marco
Da Giovedi 30 Luglio OPENING MOSTRA DI INCISIONI "DECORAZIONI AMBIENTALI" a cura di Giada Fioramonti dadaclub
Venerdì 31 Luglio Musica: SKARDELLAS (SkaReggae)
Venerdì 7 Agosto TBA
Sabato 8 Agosto
dalle 19:00 alle 20:00 Rassegna di letteratura: "LE ROSE DELL'ABISSO" Presentazione del libro di "DOMENICO MODUGNO La faccia del mio amico in frack"; a cura di Bruno Pantano ospite FRANCA MODUGNO relatrice Valentina di Marco Continua ancora fino al 21 Settembre INFO LINE: www.dadaclub.it www.myspace.com/dadamusicclub info@dadaclub.it
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News dall’Europa
L’Europarlamentare affida a Gente Comune il ringraziamento agli elettori ciociari
Roberta Angelilli vola in Europa Centotrentunomila preferenze la rendono la donna più votata d’Italia "Carissimi amici, voglio, innanzitutto, ringraziarVi per la fiducia che ancora una volta avete riposto nella mia persona. Per chi, come me, vede e vive la politica non come un fine, ma come un mezzo per raggiungere il miglioramento della società, il grande risultato elettorale ottenuto, con oltre 131 mila preferenze, rappresenta non la conclusione e l'arrivo di un percorso, bensì l'inizio: l'essere risultata il parlamentare europeo donna più votato in Italia, oltre che il parlamentare europeo più votato, naturalmente dopo il Presidente Berlusconi, nella circoscrizione dell'Italia centrale, costituisce un pungolo ad impegnarmi ancor di più in quelle battaglie che da sempre contraddistinguono la mia vita politica. Grazie alla Vostra fiducia, potrò continuare nella mia azione di tutela e difesa dei più deboli, so-
L’On. Roberta Angelilli
prattutto dei minori. Questa volta la sfida che mi attende è ancor più affascinante: infatti il Popolo della Libertà, essendo risultato il partito più votato, costituirà una delle principali dele-
FALEGNAMERIA ARTIGIANALE La ditta di Paolo Ciangola è da oltre venti anni nel campo della falegnameria. Il titolare Paolo, uno degli artigiani più conosciuti della provincia di Frosinone, pur continuando a lavorare in modo artigianale ha intrapreso un percorso più industrializzato grazie ad attrezzature di ultima generazione. Porte, finestre, mobili su misura e non solo dunque. L'azienda alatrense infatti si pone
gazioni politiche del Parlamento Europeo nel PPE. Ciò permetterà a me ed a tutti i parlamentari del PdL di contribuire in maniera determinante alla costruzione di una nuova Europa in cui l'Italia conti di più, un'Europa più attenta al cittadino, soprattutto a quello più debole e non ai banchieri, un'Europa solidale che abbia la forza ed il coraggio di riconoscere le proprie radici cristiane. Pur essendo romana di nascita, ho l'ardire e l'orgoglio di sentirmi, almeno politicamente, un po' ciociara, non fosse altro per i tanti amici che ho in provincia di Frosinone e per la fiducia che ogni volta questa terra mi manifesta. Anche alla luce di questo mio sentimento che nutro verso una terra bellissima, ricca di storia, di monumenti e di bellezze naturali, rinnovo anche oggi a tutti Voi il
mio personalissimo impegno affinché la provincia di Frosinone, ed Alatri in particolare, possano tornare ad occupare quei ruoli di primo piano che ne hanno contraddistinto la storia. Sarò, pertanto, a disposizione dei cittadini, così come delle amministrazioni locali, affinché l'Europa diventi un volano di sviluppo per
questi territori. Conosco un solo modo per ripagarVi della fiducia accordatami: mantenere gli impegni e svolgere appieno il mandato di Parlamentare Europeo che anche Voi avete contribuito ad attribuirmi. Grazie ad ognuno di Voi" Roberta Angelilli
PAOLO CIANGOLA
al servizio dei serramentisti di cui è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta in tema di profili per legno alluminio del tutto personalizzati. Altra grande novità sono del-
le ante dal taglio di 90° pronte per l'applicazione senza ulteriori interventi di manodopera. Massima libertà di scelta per le sagome corredata da un'ampia gamma di specie legnose. Tutto questo a prezzi di fabbrica, dal produttore si passa infatti direttamente all'installatore. Naturalmente il tutto senza tralasciare opere artigianali uniche, composte con cura e maestria.
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Arte, cultura e tradizioni
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Vittoriano, le mura ciclopiche in mostra Cento opere per descrivere tre millenni di storia. Stand dedicati ad Alatri, Ferentino e agli altri siti ROMA - Si va da John Middleton, Edward Lear e Marianna Candidi
incisioni, disegni, acquerelli, stampe, litografie, mappe, pannelli, scenografie, video. Il tutto esposto dal 30 maggio sino all'8 luglio prossimo presso il complesso del Vittoriano a Roma nell'interessante rassegna "Le mura megalitiche - il Lazio meridionale tra storia e mito". Una mostra che punta a far coMappa dei siti megalitici in provincia di Frosinone noscere ad un vasto Dionigi a Massimo Terzini, An- pubblico, quale può essere quello tonio Fiore, Giorgio Bartoli, Giu- capitolino, un patrimonio di arlio Massimi, Antonella Cappuc- cheologia e storia che ha pochi cio... Duecento anni di differenza eguali nel mondo. tra i primi (disegnatori e storici Le circa cento opere presenti riottocenteschi) e gli ultimi (arti- creano la storia, il mito, le vicensti contemporanei), ma tutti u- de delle mura megalitiche preniti dallo stesso comune denomi- senti nel Lazio meridionale e prenatore: le mura megalitiche che cisamente nel territorio del frusihanno rappresentato attraverso nate, tra Alatri, Ferentino, Veroli,
Arpino, Anagni Atina. Alla ceri- sta iniziativa con lo scopo di somonia di inaugurazione svoltasi il stenere, valorizzare e promuovere 4 giugno scorso era presente, tra il patrimonio culturale del terrii tanti, l'assessore provinciale al- torio laziale". la cultura Paola Menichetti: Alla cerimonia di apertura hanno "Quella inaugurata a Roma, presso il complesso del Vittoriano ha sottolineato l'assessore - è una mostra di grande rilevanza artistica, archeologica, e storica. Lo Stand dedicato ad Alatri Una grande vetrina per il nostro territorio e partecipato anche gli amminiun'opportunità irripetibile per stratori delle città interessante, promuovere le ricchezze che ab- tra cui quelli alatrensi, i quali biamo. Un plauso alla Regione, hanno espresso "Grande soddisfaall'assessore Giulia Rodano, che zione, perché abbiamo visto cosi ha avuto l'idea di realizzare que- premiato un lavoro ormai conti-
LA PROVOCAZIONE di Patrizio Minnucci
LE SOCIETA' MULTIETNICHE NON ESISTONO: LE MURA "CICLOPICHE" COME TESTIMONIANZA Non esistono "società" multietniche. Quale che sia la buona fede o l'ingenuità di coloro che si affannano in questi giorni ad affermare il contrario, una società multietnica non può esistere perché una "società" non è data dalla somma di singoli individui, ma dal loro appartenere e vivere in una "cultura". Ogni cultura possiede una sua "forma", creata dalle particolari caratteristiche che distinguono un popolo dall'altro e che si manifestano nella diversa visione del mondo, nella diversa sensibilità nei confronti della natura, nella diversità delle lingue, delle religioni, delle arti, dei costumi, dei sentimenti. Ciò che mantiene in vita una cultura è la "personalità di base" del popolo che l'ha creata, quel particolare insieme di comportamenti che ci fa dire con molta semplicità: gli inglesi sono fatti così, gli americani sono fatti così.., e che ci permette di riconoscere immediatamente come "tedesca" una sinfonia di Wagner e come "italiana" una sinfonia di Rossini. La diversità delle culture costituisce la maggiore ricchezza della storia umana. Ma le culture muoiono. La storia ci dimostra che anche le più forti, le più ricche, le più potenti, a un certo punto spariscono e non sempre perché distrutte da conquistatori di guerra. Nello specifico è sparita quella straordinaria dei nostri "avi" di cui ci rimangono le mura "ciclopiche" dell'acropoli che, oltre all'immensa ammirazione che ci prende nel guardarle, ci lasciano la consapevolezza di essere talmente diversi dai costruttori da non sapere come abbiano fatto a costruirle. Per tutte le altre culture scomparse, ad esempio l'antico Egitto che per le piramidi ha lo stesso nostro problema, o quella di Omero e di Fidia, nessun pensatore, poeta, artista d'Occidente si è dato mai pace della loro morte; così che a un certo punto Hegel ha perso la pazienza e gli ha gridato in faccia brutalmente l'unica risposta: "Laddove un tempo il sole splendeva sui greci, oggi splende sui turchi, dunque smettetela di affannarvi e non ci pensate più!". Aveva ragione, ma la memoria storica comporta anche un altro approccio, quello prodotto e sviluppato da Benedetto Croce.
nuo nel senso della valorizzazione delle nostre testimonianze storiche e riconosciuto l'impegno, la costanza e la passione per far sì che tale patrimonio venga apprezzato". La mostra è stata promossa dall'assessorato alla cultura, spettacolo e sport della Regione Lazio, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e la Provincia di Frosinone. L'iniziativa, di alto spessore culturale, è stata curata da Giuseppe Guadagno, Giovanni Maria De Rossi, Daniele Baldassarre e coordinata da Alessandro Nicosia. Le sale sono aperte al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 19.30, il venerdì ed il sabato fino alle 23.30, la domenica dalle 9.30 alle 20.30. Per ulteriori informazioni: 06/6780664 Pietro Antonucci
SAN SILVESTRO IN…. DEPLIANT "La Chiesa di San Silvestro Papa in Alatri" lenzioso monumento che, impassibile e è l'ultimo depliant pubblicato in città quieto, sorge nel cuore dell'antico quartieavente per tema il patrimonio storico-arti- re delle Piagge. L'ultimo appunto concerstico del centro ernico. Si tratta di una ne una statua in bronzo raffigurante San pubblicazione agile (appena dieci pagi- Francesco d'Assisi, modellata dal celebre ne), che punta su scultore Ernesto un ricco apparato Biondi: la scultura è fotografico preferistata fusa nel 1966 to decisamente al da un bozzetto oritesto, ridotto alle ginale in gesso, rinnote salienti. Dopo venuta nello studio una veloce introdudell'artista, e donazione storica, nella ta nel 1992 dal sequale si accenna na t o re G ia c i nt o anche all'importanMinnocci alla chiete presenza di un sa parrocchiale, docippo funerario del ve è tuttora esposta I secolo d. C. incadentro una nicchia stonato nella fabdella parete destra. brica dell'edificio Ideatore ed autore sacro, si passa alla dei testi è il profesdescrizione archisor Mario Ritarossi, tettonica della che si segnala anchiesa. Ben quattro cora una volta come pagine sono dediuno degli studiosi Affresco di San Silvestro cate alla notevole più attenti della teoria degli affreschi presenti, risalenti a storia di Alatri. "La Chiesa di San Silvestro periodi diversi (dal XIII al XV secolo) e Papa in Alatri" è una piccola ma pregevochiaramente differenti per stile e fattura. le opera che non dovrebbe mancare nella Le ultime due pagine trattano dell'arcaica biblioteca di ogni alatrense. cripta, un ulteriore "gioiello" di questo siPie. Ant.
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Storie e personaggi
Franco Evangelisti, fedele democristiano Nato ad Alatri il 10 febbraio 1923 l'On. Franco Evangelisti è stato uno degli uomini politici italiani più noti della c.d. Prima Rpubblica. Di professione giornalista, fu eletto alla Camera dei Deputati con il partito della Democrazia Cristiana ininterrottamente dalla IV alla VIII legislatura e, successivamente, al Senato nella IX e X legislatura. Fu Sindaco di Alatri dal 1964 al 1965, nonché da consigliere d'amministrazione dell'A.S. Roma Calcio ne divenne, nel 1965, presidente. Sotto la sua guida, la società sportiva, al fine di procedere ad un risanamento economico, dovette cedere vari giocatori di gran livello (tra tutti, Giancarlo detto Picchio De Sisti alla Fiorentina), finché fu trasformata in una S.p.A. Sempre nel campo sportivo, possiamo ricordare la sua nomina a presidente della Federazione pugilato dal 1969 al 1973 e dell'A.S. Alatri che, con lui, giunse in serie D nell'anno 1966. Politicamente ricoprì vari incarichi, in particolare, quello di Sot-
zoli Editore, del 1994. Franco Evangelisti morì a Roma l'11 novembre 1993 all'età di 71 anni a seguito di un'emorragia cerebrale. La notizia suscitò molta eco nei palazzi romani e venne riportata dai quotidiani nazionali con ampi e coloriti articoli. Piace riportare, tra tutti, quello di Fernando Proietti sul Corriere della Sera: "MORTO FRANCO EVANGELISTI IL CAMERLENGO DI ANDREOTTI " Io non sono un pagliaccio come certi amici miei che cambiano corrente ogni tre mesi…. Cosi' parlava di se' e del suo rapporto con il patrono Giulio, Franco Evangelisti. Gia', perche' in quasi mezzo secolo di militanza politica nella Dc lui, il fedele e istrionesco camerlengo di Andreotti, non ha cambiato mai casacca o insegna correntizia. "Giulio e' Giulio: il piu' grande di tutti", amava ripetere allora Evangelisti a chi continuava a chiedergli il perche' di quella sua devozione assoluta a Belzebu'. Una affezione sincera e sanguigna che, pero', non sconfinava mai in piaggeria. Insomma, per lui Giulio non si discuteva neanche quando
Franco Evangelisti interpretato dall’attore Flavio Bucci nel film “Il Divo” (Photo of BetaFilm)
tosegretario al Turismo e Spettacolo nel secondo governo Rumor nonché nel successivo governo Colombo. Tuttavia la sua ascesa politica fu proprio durante i governi di Giulio Andreotti. Ebbe, con questi, infatti, la nomina di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per più legislature. Fu, poi, Ministro della Marina Mercantile nel Governo Cossiga dal 4 agosto 1979 al 04 marzo 1980: da tale carica infatti, si dimise per lo scandalo che ne derivò da una sua clamorosa intervista a La Repubblica, il 28 febbraio 1980, ove ammise di aver ricevuto finanziamenti illeciti dall'imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone. Come lui stesso svelò, le telefonate con quest'ultimo, avevano sempre il medesimo incipit: "A Fra' che te serve?". Un'altra intervista fu rilasciata dal nostro, al celebre giornalista Indro Montanelli, oggi contenuta nella raccolta "Istantanee", Riz-
sbagliava. E il capo sbagliava soprattutto nel circondarsi di nuovi consigliori e adepti. Cosi', il piccolo e vulcanico ciociaro di Alatri, rimasto celebre per il suo "A Fra' che te serve?", non tradira' mai la ditta fondata da Giulio all' inizio degli anni Cinquanta. E non tradira' Giulio nemmeno quando lo scorso mese i giudici andranno a fargli visita per carpirgli i "suoi" segreti sull' intrigo Moro Pecorelli Andreotti. I giornali scrissero che Evangelisti aveva fornito una versione dei fatti diversa da quella di Andreotti. Ma anche quella volta, stanco e malato, Franco trovo' la forza di attaccarsi al telefono per rassicurare Giulio: "Guarda che certe fregnacce io non le ho mai raccontate". Poi ci fu il confronto tra i due grandi amici. Ed e' stata quella l'ultima volta che Andreotti e Franco si sono ritrovati, impietriti e commossi, nel piu' difficile e impietoso dei faccia a faccia. A mettere definitivamente fuori gioco Evangelisti sono stati i postumi, lunghissimi, di un ictus che
l'aveva colpito una prima volta nel Compreso il Pci di Berlinguer. ne", amava dire di Giulio alla magiugno '80. Anche allora qualche Cosi', inevitabilmente, non c'e' niera di Petrolini. Gia', quante amico di bottega andreottiana scandalo passato e futuro in cui il botte in testa ha dovuto prendere, tentera' di fargli anzitempo le suo nome non compaia nel ruolo il nostro, allo scopo di evitare scarpe. Ma senza riuscirci. E finche' degli affari di bottega si e' occupato lui, la corrente e' rimasta sempre compatta, anche se marginale all' interno della Dc. Una sorta di curva Sud del partito, animata a Roma, a partire dagli anni 50, dall' intraprendente Franchino, appena rientrato da un misterioso esilio a Trieste, e dai suoi amici Petrucci e Signorello. "Uno per tutti, tutti per Giulio", e' il motto di Evangelisti. Anche se con Giulio non fu amore a prima vista. "Beh all' inizio un po' lo contestaFranco Evangelisti con Andreotti, Jozzelli e Trappolini - giugno 1976 vo. Io ero repubblicano come mio (Copyright la Velina) padre. Insomma, ero piu' a sinistra di lui. Andavo al liceo Apolli- dello scudiero solerte di Andreotti. guai peggiori al suo patrono. naire frequentato anche da Tato', Qualche esempio? Scoppia il caso Tante. Fino a perdere il posto di futuro segretario di Berlinguer, e Lockheed e viene fuori che Evan- ministro della Marina quando, da Ossicini. Si' e' vero: sono anda- gelisti ha preso alcune decine di non certo per ingenuita', confesso' to a scuola di compromesso stori- milioni dall'ex presidente della di aver preso i soldi dal costruttoco prima ancora dei governi di Finmeccanica, il latitante Camillo re romano Gaetano Caltagirone solidarieta' nazionale. Ma a 25 Crociani. Poca cosa. Cosi', a sua insaputa, Evangelisti anni Giulio faceva gia' paura. Esplode l'affare Sindona e si sco- e' stato il primo pentito di TanInsomma, era er mejo. Me ne ac- pre che sempre lui, il terribile gentopoli. Anche se allora i giudicorsi quando partecipai ad Assisi "Fra' che te serve?", ha fatto pres- ci faranno finta di niente. Ma solal primo congresso dei giovani dc. sioni sulla Banca d'Italia per evi- tanto dodici anni dopo quello stoE li' inizio' il nostro sodalizio. tare il fallimento della Banca rico "Fra' che te serve?" verra' alla Giulio mi affido' la direzione de Privata. E via di questo passo: luce il sistema di tangenti assai "La Punta". Nel ' 54 fondammo la scandalo Omni, vicenda Calta- piu' raffinato del casareccio ungecorrente Primavera. Il nome lo girone Italcasse, intrigo Pecorelli re le ruote tratteggiato a suo temscelsi io, prendendolo in prestito Moro. Ed e' su questo mistero ita- po da Evangelisti. dal gergo calcistico". …Baffetti liano che si consuma l'ultimo ge- Altri tempi davvero. ROMA..." sottili e curatissimi, capelli impo- sto di devozione e di amore di matati di brillantina, occhi bovini, Evangelisti nei confronti di Giulio. Il personaggio di Franco Evancome si dice a Roma di chi ha gli Lui, insomma, e' voluto morire gelisti è interpretato, nel film " Il occhi sporgenti, sono quelli i tem- andreottiano pur avendo perso da Divo", di Paolo Sorrentino, dal pi in cui Franchino vive una vera e tempo la fede sia nella politica sia bravo attore Flavio Bucci. propria stagione d'oro. nella Dc. Avv. Fabio Padovani Imperversa sui campi da gioco "Quanto ce fai pati' a volerte become sul ring di Montecitorio. "Nei crocchi a Montecitorio tiene banco, ma non millanta. Il numero che gli Quando dici "fotografo" qui ad Alatri, dici " Benito Colella". Benito con il suo riesce meglio e' l'enun- mitico studio in Via Circonvallazione, con il suo estro, la sua genialità e una ciazione della propria, vulcanica propensione a creare, ci manca, perché con lui sono andate vie tante diciamo cosi', filosofia memorie collettive che lui ha saputo immortalare con la bellezza delle immagini. Foto scattare con amore, capaci di "commentare" e raccontare sia un politica. Insomma, se il vestito volto, sia una pietra di Civita. tipico del democristia- Benito Colella negli anni settanta ad no e' il Lebole grigio, la Alatri era il fotografo ufficiale dei due crosua tenuta ideale e' la nisti che si " rubavano" in sana competicanottiera", annota a- zione le notizie: Alberto Minnucci e Pepcuto e sarcastico l'ex pinuccio Fiorletta. Per tanto tempo è stadirettore di "Paese Se- to anche il fotografo ufficiale del Venerdì ra", Coppola. Se l' esi- Santo. Non solo. Fu il truccatore esperto bizionismo porta Evan- dei personaggi principali della rievocaziogelisti a dare il peggio ne storico religiosa. Faceva tutto con cudi se stesso nel Tran- ra, con quella meticolosità e quella seriesatlantico, quando in- tà che dà senso e valore alle cose. Io me vece si tratta di seguire lo ricordo davvero come un genio, una gli affari piu' delicati mente eclettica capace di spaziare dalla della bottega di Bel- fotografia alla scultura, dal trucco ad idee Acquerello di Arnaldo Capone zebu' e dei suoi governi più ambiziose, come quando tentò di rica(sara' piu' volte sottovare la penicillina dalla muffa. segretario a Palazzo Sì ci manca Benito. Ci manca la sua storica e sempre leale rivalità con l'altro Chigi), il braccio destro fotografo di Alatri: Paniccia. Ci manca la sua presenza costante a tutte le madi Giulio diventa abilisnifestazioni cittadine. Macchina fotografica in spalla, sguardo attento, pronto simo nel tessere le a catturare il ricordo più bello e più struggente. trame con i poteri forti Mariella Minnucci e gli altri partiti.
Il ritratto
Gens Ciociara
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Mistero dei Monti Ernici: “la femmena morta” A ricordo del tragico evento che coinvolse i Monti Ernici in uno dei più complessi casi di spionaggio che la storia dello scorso secolo ricordi, i Verolani eressero un monumento. Riportiamo inte-
elargendo somme per la pubblica beneficenza e per opere pubblica utilità".
A Veroli, il 25 maggio 1932, come tutti gli anni, fervevano i festeggiamenti della Padrona, Santa Maria Salome. Lo stesso giorno, sui Monti Ernici, a poca distanza dalla cima di Monte Scalelle, in territorio verolano, s'incrociavano definitivamente i destini di quattro noti personaggi di quel tempo, che trovarono la morte nel disastro aereo della "Femmina morta": i coniugi svizzeri Alfred Isaak Lang-Willar, cugino di Louuis Dreyfus (il cui caso suscitò molto interesse in tutto il mondo) e Suzanne Sarah Picard, entrambi ebrei Il momumento eretto a ricordo della tragedia ed entrambi espresgralmente quanto scritto dal Po- sione dell'aristocrazia finanziaria destà signor Scaccia Scarafoni in mondiale; il leggendario aviatore occasione di tale avvenimento: francese Marcel Goulette, già au"Il 25 maggio 1932, nelle monta- tore di ardite trasvolate, ed il suo gne di Veroli, perirono tragica- secondo Lucine Moreau, astro namente quattro aviatori Francesi, scente dell'aviazione mondiale. in seguito a rottura dell'apparec- Alfred e Suzanne erano scampati chio che li trasportava. Cotanta pochi giorni prima al naufragio disgrazia addolorò moltissimo la del transatlantico francese "Geobuona popolazione di Veroli, la ges Philippar", il cui improvviso quale prese viva parte al lutto incendio, al largo delle coste delche colpiva la Nazione francese e la Somalia, mai chiarito quanto le famiglie dei caduti, adoperan- alle cause, trascinò in fondo all'odosi con slancio ammirevole per ceano un noto giornalista, Albert tutte quelle opere che bisognò Londres, autore di inchieste compiere, in mezzo a gravi disa- internazionali molto scottanti, gi, allo scopo di restituire alla ma non Alfred e Suzanne che, otFrancia i resti dei suoi figli. Tanto timi nuotatori, non solo riusciroil governo francese, quanto le fa- no a raggiungere una nave soviemiglie dei caduti, ammirati e ri- tica accorsa in aiuto (o che li seconoscenti verso questa popola- guiva secondo altre tesi), ma anzione, vollero, con segni tangibi- che a mettere al sicuro la loro li, dimostrare la loro gratitudine, macchina fotografica, con la
quale, dalla nave sovietica, scattarono numerose foto alla nave francese che affondava. Alfred era stato peraltro molto amico di Lev Trotzky (anch'egli ebreo) e della Rivoluzione Bolscevica, tanto che il teorico della rivoluzione permanente, gli aveva offerto perfino il Ministero delle finanze, mentre il padre di Suzanne, Gabriel Picard, era stato tra i fondatori dell' Humanitè, quotidiano del partito Comunista Francese. Lo spessore internazionale dei coniugi Lang-Willar e le loro frequentazioni di alto livello Politico-Finanziario inducono molti commentatori a ritenere che gli stessi fossero agenti dei servizi francesi, mentre tale circostanza è considerata non veritiera dalla famiglia Lang-Willar, e, in particolare, dal figlio Robert, le cui osservazioni Stefano Magliocchetti ha riportato e pubblicato. Dal mistero sull'affondamento della Georges Philippar a quello del disastro aereo della "Femmina Morta", il passo è breve. Sono infatti in molti a sostenere che il velivolo fu sabotato per impedire ad Alfred di tornare in patria ove avrebbe avuto importantissime notizie da rilevare, anche sull'incendio della Georges Philippar. Da allora il mistero vaga trai boschi dei Monti Ernici, alimentato da una serie di particolari coincidenze, quali la data, il giorno, il giorno della festa della Padrona di Veroli, Santa Salome, che, prima di venire a morire a Veroli, in compagnia di un'ancella di nome Sarah, era sbarcata proprio a Marsiglia, dove appunto era diretta Suzanne Sarah, il cui corpo veniva ritrovato proprio in Località "Femmina Morta" così denominata già prima della tragedia… Quasi ad oscurare, per qualche tempo, l'eco delle gesta degli ul-
timi briganti, che proprio sugli stessi monti, pochi anni prima si erano opposti, perfino selvaggiamente, all'Unità d'Italia ed all'annessione dello Stato della Chiesa di Roma e del Regno delle Due Sicilie ai "Piemontesi".
Stefano Magliocchetti, che nella ricerche sulle circostanze e sui quattro sventurati passeggeri del Farman, ha fatto uno degli impegni principali della sua esistenza. Al di là degli aspetti romanzeschi, tra lo spionaggio e la fantapolitica, in merito ai quali è opportuno ricordare che solo un altro aviatore (che rifiutò l'incarico), oltre al Goulette, era considerato in grado di compiere il percorso Parigi - S.Vito dei Normanni - Marsiglia, quel che affascina è l'intreccio di quattro storie illustri ed avventurose, di per sé colme di pezzi rilevanti della storia del XX secolo, il cui destino viene a compiersi, proprio sui Monti Ernici, non a caso culla di quel popolo latino che concorse alla nascita dell'Impero di Roma. Nel silenzio eloquente di quell'atmosfera e dall'osservazione del monumento a Suzanne era nata
Quegli stessi Monti Ernici che hanno accolto i corpi dei due grandi aviatori Marcel Goulette e Luciano Moreau, autori di imprese memorabili a cavallo della Grande Guerra. Il primo Goulette, nativo della città di Charmes, nella Lorena, era sopravvissuto non solo alla Prima Guerra Mondiale ed agli ardimentosi combattimenti, affrontati con coraggio e disprezzo per il pericolo, ma anche alle imprese aviatorie degli ultimi suoi 15 anni di vita, durante i quali riuscì a trasvolare, con il suo Farman, il deserto del Sahara e buona parte dell'Africa, fino a mete all'epoca impensabili o, comunque, di notevole difficoltà. Il secondo, Lucien Moreau, nato a Bellaing, piccolo paese di provincia, ancora più a nord, nella Francia, destinato a rinverdire gli allori del mitico Roland Garros, altro aviatore caduto nella Grande Guerra, e dallo stesso Marcel Goulette, insieme al quale, per la prima volta, si era imbarcato per percorrere la difficile rotta da Parigi a S. Una foto d’epoca di Suzanne Sarah Picard Vito dei Normanni e poi Salerno, Roma, Livorno, Ge- peraltro, la ricerca dopo aver acnova, fino a Marsiglia, ove avreb- compagnato l'autore, in un lungo be sbarcato il prezioso carico dei viaggio, fino all'Estremo Oriente, coniugi Lang-Willar. insieme ai quattro protagonisti di Il filo di questa incredibile storia, questa storia, tanto vera da supepur avvincente e trascinante, si rare, come spesso accade, la più dipana con dolcezza attraverso i fervida fantasia. ricordi dei familiari dei protagoBruno Sbaraglia nisti, filtrato dalla passione di
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Moda & Cinema
In spiaggia si torna agli anni '60 I caftani sono il must di stagione
I primi assaggi di vacanze estive hanno già distintamente indicato i trend della moda di stagione, che guarda decisamente
alla Cote d'Azur degli anni '60. Una rievocazione impressa sulle stampe floreali, i minicardigan con i profili a contrasto, i cappelli di rafia intrecciata. E ai piedi rigorosamente le ballerine. Bianco, sabbia, azzurro per capi casual e sportivi, composti da shorts, abiti, camicie e maxi camicie, bermuda rigati e felpe con cappuccio da abbinare a maxi borse. Chi volesse osare di più, invece, avrà a disposizione capi attinti direttamente agli anni '70, con colori forti e acidi e stampe importanti. Ma, soprattutto, sarà l'estate che consacrerà definitivamente la moda del caftano. Tuniche in cotone e seta, top, shirt e abiti, oltre a sandali impreziositi di gemme e pietre. Una ispirazione estetica che guarda ad altri continenti e che viene impressa su ogni singolo pezzo. Il mood estivo si sviluppa secondo due precise direttrici. Il bikini e il costume intero, ma così "mini", ritagliato, con buchi e ovali, da garantire quasi la medesima esposizione della pelle al sole di un due pezzi. E soprattutto la possibilità di giocare con altri capi dell'armadio come fasce, camicie, t-shirt, leggings. Insomma,
la moda da spiaggia diventa da città, da passeggio, con una possibilità pressoché infinita di giocare con abbinamenti di stili e di colori . Insomma, nessuno si dovrà stupire nel vedere per le strade di città una donna in t-shirt a fantasia colorata, indossata sotto un bikini, mentre lo slip si accompagna naturalmente con una cintura a tre giri. Per quanto riguarda il costume intero, invece, vince l'effetto bondage con lo scollo a bustier, come nelle proposte, tra gli altri, di Giorgio Armani, oppure l'effetto goffrato e drappeggiato. Il tutto accompagnato magari da una giacca estiva e lunghe collane
a catena sottile. Viene in aiuto la collezione Parah by no.nu che lancia una collezione di accessori quali bracciali, collane,
cinture e borse realizzati artigianalmente in pitone, rettile, vinile, legno e cristallo. Che altro aggiungere… Buone vacanze a tutti!!! Simona Leonetti
GLI…UOMINI CHE ODIANO LE DONNE…
Il libro Uomini che odiano le donne
Dopo il grande successo editoriale della trilogia Millenium, unici scritti sinora conosciuti di Stieg Larsson, giornalista e scrittore svedese scomparso ad appena 50 anni per un attacco cardiaco, dal primo libro della raccolta ora è stato tratto il film omonimo: "Uomini che odiano le donne". Il regista danese Nils Oplev compie un'onesta trasposizione del racconto, trovando i suoi punti di forza nei due protagonisti: Michael Nyqvist che interpreta il giornalista d'assalto Mikael Blomkvist, e Noomi Rapace che veste i panni di Li-
sbeth Salander, la giovane hacker la cui vita non é stata facile. Questa coppia di alternativi, messi insieme dal caso, é alla ricerca di una giovane componente dell'alta borghesia svedese, scomparsa più di 40 prima, e comincia a scavare nel profondo della bella e pulita socialdemocrazia svedese, scoprendo le pecche del passato e del presente. L'autore utilizza le sue approfondite conoscenze sui gruppi neonazisti svedesi per costruire questa storia le cui radici sono nel passato mai apertamente sconfessato. Ed oggi quella violenza non ha più necessità di nascondersi dietro le camicie brune hitleriane, può tranquillamente convivere con l'attuale società svedese, che pure appare così perfetta e garantista ai nostri occhi. E anche la borghesia non è così diversa sia quella di antiche tradizioni sia quella più recente, le cui fortune spesso sono originate dai commerci con le mafie di tutti i generi. E appena il caso di richiamare alla memoria il caso dell'assassinio di Olaf Palme, Primo Ministro svedese in carica alla sua morte, il cui assassino non é stato ancora trovato.
Il film forse è un pò prolisso, il regista non riesce a guidare gli attori con mano ferma, ci sono molte scene forti, di natura sessuale, perfettamente plausibili nella storia, però devo confessare che se l'avessi visto in un Festival alla fine sarebbe stato sicuramente salutato da un applauso, doveroso per due protagonisti, ma soprattutto liberato-
Apertura invernale
rio per gli spettatori. Chi ha già letto il libro ed giallisti più scafati individueranno la soluzione ben prima della fine ma, ripeto, non conta solo quello c'è ben altro che mi spinge a consigliare la visione di "Uomini che odiano le donne". Buona visione da Alfredo Salomone
Dessert mono porzione
Dalla parte della...
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Congedo straordinario per l’assistenza al familiare disabile alle famiglie che si fanno carico dell'assi- Ebbene, con la sentenza su menzionata, annuo, peraltro piuttosto elevato, periodistenza della persona diversamente abile, la Consulta ha decisamente spostato il camente rivalutato); il congedo, inoltre, evidenziando, altresì, il rapporto di stretta baricentro della tutela ponendo in rilie- non presuppone il consenso del datore di correlazione di detto istituto con le finali- vo non più il genitore (nella relazione lavoro, divenendone esigibile la fruizione tà perseguite dalla legge n. 104 del 1992 con il figlio diversamente abile), ma la entro sessanta giorni dalla domanda. (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazio- figura del disabile grave, riconosciuto In definitiva, l'ultima pronuncia della Corne sociale e i diritti delle persone handicap- quale titolare di uno specifico diritto te Costituzionale contribuisce a consolidapate), individuabili nella garanzia del all'assistenza. re un importante filone giurisprudenziale rispetto della dignità umana e dei diritti di Da qui la progressiva estensione, anche volto a garantire un'adeguata tutela - nellibertà e autonomia della persona disabile ad altri soggetti, della titolarità del l'ottica della realizzazione del principio di e di promozione della sua piena integrazio- diritto a fruire del congedo straordina- uguaglianza - a soggetti particolarmente ne nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e rio, quali il coniuge convivente, i fratel- deboli quali sono le persone disabili. nella società. li o le sorelle conviventi ove entrambi i Giurisprudenza, quest'ultima, che, ancora Con tale pronuncia si è posta in evidenza genitori siano deceduti o totalmente una volta, viene significativamente ad inla ratio dell'istituto del congedo straordi- inabili e, da ultimo, il figlio conviven- trecciarsi con un altro e diverso filone, unario retribuito, rilevandosi che, sin dal te in assenza di altri soggetti idonei a gualmente assai rilevante, diretto a gamomento della sua introduzione, l'istituto prendersi cura della persona in situazio- rantire adegaute tutele al lavoratore diin questione mirava a tutelare una situa- ne di disabilità grave. pendente di fronte a situazioni ove emerzione di assistenza della persona con han- Durante il perodo di congedo - anche fra- ga, con particolare criticità, la difficoltà di dicap grave già in atto, pur limitando l'am- zionabile e comunque sino ad un massimo conciliare la propria attività lavorativa con bito di operatività del beneficio ai compo- di due anni - al familiare è riconosciuto il l'esigenza di prestare cura ed assistenza al nenti della sola famiglia di origine del di- diritto ad un'indennità corrispondente al- familiare diversamente abile. sabile, ovvero ai genitori naturali, adottivi l'ultima retribuzione (con un massimale Avv. Angela Rossi o affidatari, laddove lavoratori subordinati Necessari documenti di identità alla frontiera anche per gli europei A noi, operatori del settore, spesso i nostri clienti chiedono di acquista- (con conseguente ere i Tremonti-bond, essendo venuti a conoscenza dell'ottimo tasso di Novità per chi entra o esce dall'Italia nel periodo estivo, compreso tra il 28 giugno e sclusione interesse (circa l'8%). il 15 luglio. Chi desidera viaggiare all'estero, o entrare nel nostro Paese, dovrà preche tuttora Purtroppo non è così. sentare alla frontiera un documento valido per l'espatrio. In questo periodo di tempo Infatti, queste obbligazioni non possono essere possedute dai singoli permane vengono infatti sospesi gli accordi di Schengen che permettono di circolare liberaper i lavoracittadini, ecco perchè è il caso di chiarire cosa effettivamente sono i mente tra i Paesi che aderiscono al Trattato: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, tori autonoTremonti-bond ma soprattutto chi può possederli. Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, mi o paraSi tratta di obbligazioni speciali emesse dalle Banche, che il Ministero Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svedel Tesoro si è detto pronto a comprare. Il ministero andrebbe quindi ad subordianti) zia, Ungheria, e tre paesi extra Ue, Islanda, Norvegia, e Svizzera. La misura di sospennonché al acquistare dei titoli sione, solo temporanea, è stata formalizzata dal ministro dell'interno Roberto Maroni fratello (o emessi dalle banper garantire la massima sicurezza dei cittadini, delle delegazioni e degli invitati al sorella) conche, le quali pagheSummit del G8 che si terrà a L'Aquila dall'8 al 10 luglio. vivente quaranno una cedola Anche gli italiani che escono dovranno avere con se la carta d'identità valida per l'elora entraannuale compresa spatrio o il passaporto in base alla richiesta del Paese di destinazione. Lo stesso avmbi i getra il 7,5 e l’8,5% venne in occasione del G8 di Genova nel 2001. nitori fossero per i primi anni B.S. scomparsi. (poi dovrebbe crescere gradualmente), si impegneranno a favorire il credito alle imprese, soprattutto piccole e medie, e alle famiglie, e dovranno sottoscrivere un Questo mese - sotto forma di racconto - diamo un avviso molto importante per protocollo con il Tesoro. la vostra sicurezza. Leggete attentamente. La fonte è della Guardia di Finanza In pratica lo Stato presterà dei soldi alle Banche che ne faranno richiesta, cercando di mantenere più stabile possibili il sistema bancario, eviAd una stazione servizio, un uomo si è avvicinato ad una signora che era intenta a fare il pieno alla tando crisi di nervi da parte dei risparmiatori. sua auto. Gli ha offerto i suoi servizi come imbianchino e gli ha lasciato il suo biglietto da visita. Lo scopo è, come noto, quello di permettere al sistema bancario italiaLa signora gli ha detto di non avere bisogno, ma ha accettato il suo biglietto per dare prova di no di mantenersi ben patrimonializzato e soprattutto di non scaricare gli buona fede. L'uomo è allora entrato in un'automobile condotta da un altro signore. effetti della crisi sull’economia reale (non troppo almeno). Mentre la signora lasciava la stazione di servizio, ha visto gli uomini seguirla.. Le banche potranno emettere le obbligazioni per il Tesoro e queste obQuasi immediatamente, ha iniziato a sentirsi confusa e stordita facendo fatica a respirare. Ha probligazioni non avranno diritti di voto. vato ad aprire la finestra rendendosi conto che uno strano odore veniva dalla sua mano, la stessa Chiaramente lo Stato non presta questi soldi per niente, anzi, punta a mano che ha accettato il biglietto del signore alla stazione di servizio. Ha allora notato gli uomini ricavare profitti dall’eventuale sottoscrizione di questi titoli. Come noto che erano attaccati dietro la sua automobile. lo stato si finanzia principalmente emettento titoli di debito pubblico Capito di dover fare qualcosa, è entrata nel primo parcheggio che ha tro(ossia di BOT, BTP etc.), pagando degli interessi ai sottoscrittori, il Govato, ha fermato la sua automobile e ripetutamente si è messa verno conta di guadagnare dalla differenza tra gli interessi sui titoli di a suonare il claxon per chiamare aiuto. Gli uomini sono fuggiti, Stato e quelli sulle obbligazioni bancarie (Tremonti-bond) sottoscritte. ma la signora stava sempre male. I finanziamenti eventuali alle banche saranno possibili solo fino al Soltanto dopo molti minuti ha potuto finalmente 2009, la Banca d’Italia e gli osservatori economici presso le prefetture riprendere a respirare normalmente. vigileranno sul loro funzionamento. Apparentemente, c'era una sostanza sul biglietto che avrebbe potuto seriamente stordirla. Questa droga si chiama > BURUNDANGA < ed è utilizzata da Per ulteriori informazioni contattare: persone che vogliono colpire le vittime per rapinarle o violenStudio Rag. Alberto Cianfrocca tarle: è una droga più pericolosa delle normali droghe o sonVia Conti Gentili, 5 - 03011 Alatri niferi ed é trasmissibile su semplici carte. tel. 0775/434739 - e-mail cianfrocca.a@libero.it Attenzione, non accettate questo genere di biglietti da sconosciuti. Attenzione, queste persone fanno visite a domicilio lasciando i biglietti nella buca delle lettere o in collaborazione con: il Promotore Finanziario Alessandro Cianfrocca sotto la porta, restando in zona per poi aggredire le vittime non appena la droga fa effetto.
Con una recente sentenza (30 gennaio 2009 n. 19), la Corte Costituzionale amplia ulteriormente la platea dei possibili beneficiari dell'istituto del congedo straordinario includendo, nel novero dei soggetti legittimati a fruirne, il figlio convivente, laddove non vi siano altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave. A seguito di tale pronuncia, dunque, viene contemplata una particolare tipologia di congedo straordinario rispetto al quale i lavoratori (dipendenti) possono vantare un vero e proprio diritto, ove ricorrano le condizioni previste dalla legge. La Corte ha sottolineato che il congedo straordinario retribuito si iscrive negli interventi economici integrativi di sostegno
TREMONTI-BOND
SOSPESO IL TRATTATO DI SCHENGEN PER IL G8
SOS CONSUMATORI
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Sport
"Aiutiamo il Frosinone": l'appello di Ernico Graziani Strutture assenti e organizzazione nulla della città gravano sulle spalle del duo Stirpe/Zeppieri
Una stagione importante per il Frosinone Calcio. Per il quarto
Enrico Graziani
anno consecutivo i canarini parteciperanno al campionato di serie B, un traguardo considerevole raggiunto con non poca sofferenza, agguantando la salvezza a sole due giornate dal termine in un campionato livellato come non mai. I presupposti iniziali forse non hanno avuto il seguito auspicato, ma di certo a questa squadra non si possono che fare i complimenti per l'impegno profuso e per il traguardo, perché la salvezza è un grande traguardo, raggiunto con voglia e dedizione. Abbiamo avuto l'onore di ascolta-
re il direttore sportivo della squadra del capoluogo Enrico Graziani, da ben sei stagioni in ciociaria e grande protagonista degli eccellenti risultati raggiunti in questi anni dalla squadra gialloblu. Una disamina totale, dal mercato sino alla congiuntura economica e non senza polemiche per un ambiente che non aiuta lo sviluppo di questa importante società di calcio. Direttore, alla luce della salvezza raggiunta come giudica la stagione del Frosinone? Lo ritiene un risultato soddisfacente o pensa che non siano stati rispettati quelli che erano gli obiettivi iniziali? Siamo molto soddisfatti. La serie cadetta è una categoria imprevedibile, basta pensare che una squadra blasonata come il Rimini Calcio sia retrocessa con ben 50 punti all'attivo. Dal canto nostro, nonostante l'altissimo livello di questo campionato abbiamo raggiunto la matematica salvezza con una giornata di anticipo facendo solo 3 punti in meno rispetto alla scorsa stagione. La contentezza è totale. Poi è chiaro che qualche cosina si sarebbe
potuta fare meglio… Come state preparando la prossima stagione? Avete pensato all'allenatore e a qualche acquisto di rilievo? I nomi per l'allenatore sono quelli che circolano da tempo (Mo-
Eder attaccante del Frosinone
riero n.d.r.) ed a breve il nostro presidente Stirpe ufficializzerà tutte le cariche. Per quel che concerne il mercato stiamo lavorando molto sulle comproprietà. La crisi, il distacco dalla serie A, il poco interesse dei media nei confronti di un campionato così avvincente inducono
“Memorial Ciavardini”... tra calcio e musica Lo scorso 13 giugno si è svolta la seconda edizione del memorial "Mario Ciavardini". Tante emozioni e gradite novità rispetto alla prima edizione hanno accompagnato la manifestazione dedicata al rimpianto Mario, scomparso prematuramente causa un incidente stradale nel febbraio del 2007. Una partita di calcio tra la formazione locale dell'Asd Aletrium ed una rappresentativa locale, ha fatto da prologo ad una serata particolare al Royal Ceres di Alatri, dove ad allietare una platea composta da oltre 200 persone, è giunto il maestro Franco Califano, uno dei cantautori più importanti della storia musicale italiana. Tutto ciò per ricordare una persona regale e generosa come Mario, per i più il conte Alessio dei Lambertenghi, nomignolo affibbiatogli in giovane età a dimostrazione della classe di un uomo che di certo Mario Ciavardini non passava inosservato. L'Alessio infatti era un "ragazzo" elegante, sorridente e molto accorto nei modi e nell'essere sempre educato e gentile. L'Alessio era un uomo brillante che ha regalato aneddoti e storie simpatiche a tutti coloro che, in un modo o in un altro, lo hanno conosciuto. Una partita di calcio ed un concerto per la sua commemorazione non sono certo una casualità. Per molti anni l'Alessio infatti, è stato un accompagnatore delle squadre giovanili del-
Franco Califano durante l’esibizione ad Alatri
l'Alatri e per tempo immemore ha fatto della musica una passione grande almeno quanto la bellezza della sua voce. Notissime le sue interpretazioni canore in molti locali della regione. Molto conosciuto nella provincia anche per la sua "carica" dirigenziale per i giovani calciatori alatrensi. Dopo la partita, che per la cronaca è terminata 2 a 0 per la rappresentativa, in una atmosfera commovente si è svolta l'esibizione del maestro Califano. A far da apripista un discorso di Francesco, primogenito del conte che ha improvvisato un discorso molto toccante in ricordo del papà scomparso. Molto apprezzata poi la performance del celebre cantante, fortemente applaudito ed acclamato dai presenti in particolare sotto le note della rinomata "Tutto il resto è noia". Poi tanti autografi e fotografie sino ai saluti finali del maestro che hanno chiuso di fatto una manifestazione intensa. L'omaggio al compianto Alessio, grazie all'impegno dei suoi figli Francesco ed Alberto è stato di nuovo reso, e siamo sicuri che lui da lassù avrà, come di suo solito, sorriso elegantemente apprezzando il tutto.
a budget limitati. Tra le comproprietà spicca quella di Eder. Ci sono possibilità che il brasiliano rimanga in ciociaria? Sono molto esigue. Il ragazzo è maturato molto ed è sicuramente pronto per palcoscenici importanti. Il Frosinone sarà comunque alla'altezza della situazione. Prima parlava di "nuove cariche" per il Frosinone? E la sua quale sarà? Dopo sei anni ho deciso di fare un passo indietro. Rimango un dipendente del Frosinone ma con altre mansioni. Armando Ortoli sarà il nuovo D.S. ed io, essendo un grande tifoso del Frosinone, contribuirò in altre maniere. Alla luce di tutti verdetti, ci fa un'analisi della nuova serie B per la prossima stagione? Sarà ancora più dura. Lecce, Torino e Reggina sono squadre di un prestigio unico e punteranno di sicuro a tornare in serie A. Il campionato avrà un fascino particolare e giocare in stadi come il Granillo o l'Olimpico di Torino sarà un ulteriore motivo di orgoglio. Quali saranno allora gli obietti-
vi per i canarini nella stagione 2009/2010? Io le illustro quelle che sono le mie speranze e colgo l'occasione di fare un appello alle istituzioni ma anche a tutto l'ambiente in generale. A mio parere Stirpe e Zeppieri sono due grandi persone che da anni stanno facendo vivere un sogno ad una realtà come Frosinone. I loro sforzi immani oltre tutto non sono riconosciuti come dovrebbero. C'è bisogno della partecipazione di tutti. Nessuno ha sottolineato che non in questa stagione siamo spesso andati ad allenarci a Roma, con un costo superiore ai mille euro per volta e per sole due ore di allenamento. Mancano strutture e questi due signori sono abbandonati a loro stessi da tutti, nonostante poi il Frosinone sia motivo di divertimento per l'intera ciociaria. Ci vorrebbe uno sforzo in generale. Una tifoseria così calda e passionale merita l'impegno di tutti. Stirpe e Zeppieri meritano l'impegno di tutti. La disorganizzazione, almeno strutturale deve essere alleviata. Pagina a cura di:
Riccardo Strambi
Lo Sparta Praga si impone al Torneo internazionale di Alatri Un'organizzazione perfetta e partite di alto livello qualitativo hanno contraddistinto la terza edizione del torneo internazionale giovanile "Alatri Città dei Ciclopi". Grande la soddisfazione degli organizzatori Enzo Tebi in qualità di presidente della manifestazione e di Marco Tagliaferri presidente dell'ASD Aletrium, la squadra M. Tagliaferri presidente dell'ASD Aletrium di calcio verderosa. Un pubblico importante ha accompagnato tutti gli incontri dei giovani calciatori, con un picco di presenze in occasione della partita finale disputata allo stadio "Chiappitto" di Alatri tra la formazione dello Sparta Praga e la nazionale dell'Iran, che ha visto trionfare la squadra ceca solo dopo i calci di rigore. Un torneo sempre più prestigioso, vista la caratura delle società che vi hanno partecipato, tra le quali annoveriamo il Napoli, il Cagliari, il Bologna e la Sampdoria tanto per citare alcune prestigiose squadre italiane. Chanturia, della nazionale georgiana è stato votato miglior giocatore dl torneo mentre nella bacheca del Cagliari è finita la coppa Fair play denominata Luigi Tebi.
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Sport BASKET
Due anni di... Massimo Cancellieri
VEROLI BASKET - Massimo Cancellieri è la nuova guida tecnica della Prima Veroli. Per il nuovo coach verolano un accordo biennale, con la possibilità di uscita per la Prima dopo il primo anno. Il normale epilogo dopo giorni nei quali l'accordo sembrava ormai in cassaforte, e dovevano soltanto essere limate le ultime questioni riguardanti il nodo del contratto che legava ancora Cancellieri a Biella anche per la prossima stagione. Superato questo ostacolo, dunque, si può guardare con grande fiducia al futuro, con Cancellieri e Riva che, già nei giorni scorsi, hanno avuto la possibilità di confrontarsi sul mercato e su altre questioni in occasione della Summer League di Imola. Un'altra giovane promessa per la Prima, che dopo la scommessa Andrea Trinchieri, si affida ad un altro giovane rampante,
voglioso di cominciare a camminare con le proprie gambe e di stupire il mondo della
Massimo Cancellieri
palla a spicchi nazionale. Una carriera quella di Massimo Cancellieri (nato a Teramo il 24 luglio 1972), iniziata nel lontano 1994, con le ragazze del San Raffaele Roma, prima nelle giovanili e poi con la prima squadra. Dopo sei anni nei quali comincia a masticare basket e a porre le basi per fare il salto di qualità tra i professionisti, ritorna nella sua Teramo, dove lavora al fianco di Franco Gramenzi, con il quale tra il 2001 e il 2004 conquista due promozioni dalla B1 alla A1. Già nella stagione 2003/04, dunque, Massimo cancellieri respirò il clima della massima serie, seduto in panchina a fianco del giovane Agostino Origlio, entrambi discepoli del credo gramenziano. Nella stagione successiva diventa assistente a Montecatini in Legadue con Marco Calvani, l'anticamera per la sua prima esperienza importante da head
Veroli trionfa nella Summer League di Imola In attesa della nuova stagione un grande risultato “estivo” per i ciociari IMOLA - In attesa delle prossime settimane, nelle quali dovrebbero arrivare le prime novità per quanto riguarda il mercato, nei giorni scorsi la Prima Veroli ha ottenuto il primo riconoscimento importante per il basket estivo. La truppa giallorossa guidata da Massimo Bisin, infatti, ha giocato la finalissima della 3^ Edizione della MT Summer League Open 2009 di Imola, sconfiggendo in finale i detentori del titolo della Pallacanestro Reggiana con il punteggio di 74-73. La formazione ciociara completa dunque una stagione esaltante, conquistando il primo posto ai danni di una ottima Reggio Emi-
Il Veroli festeggia la vittoria di Imola
lia, che sfiora il colpaccio nelle ultime battute grazie a un fantastico Robert Fultz (23). E' Rezzano (positivo il torneo dell'ex Osimo) ad alzare la coppa della M.T. Summer League Open 2009, tra il tripudio di compagni
e staff tecnico. La formazione di Bisin parte subito forte, inspirata dallo scatenato ex Scavolini, l'oriundo Lucian Pesoli, ben supportato da Mariani (13) e Marino (10). Reggio, campione uscente, rimane sempre in partita, pur avendo anche svantaggi consistenti e nell'ultimo quarto produce il massimo sforzo con Derra e Verri, ma soprattutto con Robert Fultz. Il regista emiliano da spettacolo portando i suoi a un millimetro dalla doppietta, dopo che un gioco da tre punti di Ancelotti era valso il -1. L'ultimo assalto di Reggio, però, non sortisce gli effetti sperati, lasciando spazio alla grande esultanza di Rezzano e soci. Al terzo posto arriva Rimini, vittoriosa con il punteggio di 70-65 sulla Pallacanestro Biella di Cancellieri. Cala dunque il sipario su una rassegna che ha visto tre giorni intensi di sfide a tutti i livelli, ma soprattutto tre giorni nei quali nella cittadina romagnola si sono ritrovati tutti gli addetti ai lavori della pallacanestro nazionale che hanno avuto l'occasione di cominciare ad intavolare anche le prime trattative di mercato. Carlo Capone
coach, sempre nell'Agricola Gloria Montecatini. Una stagione esaltante per Cancellieri, che con una squadra che poteva disporre di campioni del calibro di Niccolai e Boni, centrò i play off al primo tentativo, alzando poi bandiera bianca nei quarti di finale contro la Pepsi Caserta di Franco Marcelletti. Il resto per il "Canc" (è così che Cancellieri viene chiamato nell'ambiente dai suoi colleghi) è storia recente, con le ultime tre stagioni nella massima serie al fianco di Luca Bechi sulla panchina di Biella, e con l'ultima stagione culminata con la splendida semifinale contro l'Armani Jeans Milano. A Veroli si cambia per l'ennesima occasione, dunque, e l'augurio per Massimo Cancellieri non può che essere quello di aprire un ciclo in giallorosso. Carlo Capone
Tutti in campo per Marco "Sarai sempre con noi". Così recitavano la magliette indossate dalla due squadre che hanno partecipato alla partita di calcio in onore del ventinovesimo compleanno di Marco Di Massimo, ragazzo scomparso prematuramente circa un anno fa. Parenti ed amici hanno organizzato questa lodevole iniziativa per commemorare un giovane ben voluto da tutti. In campo signori di tutte le età, ma anche quelli non più giovanissimi hanno ben figurato in una partita in cui il risultato della stessa è passato chiaramente in secondo piano. Le nuAlcuni "giocatori" della partita merose persone in campo e fuori hanno testimoniato un affetto immutato per un ragazzo che ci ha lasciati troppo presto. Ciao Marco. Riccardo Strambi
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Almanacco
Torta al cioccolato di riciclo P i l l o l e d i s t o r i a Ingredienti: 250 gr di nocciole, 250 gr di biscotti secchi, 100 gr di burro, latte quanto basta, 200 gr di cioccolato (al latte, fondente, bianco... quello che vi avanza). Preparazione: Tritare le nocciole nel mixer e versarle in una capiente ciotola, nello stesso mixer tritare anche i biscotti (io amo molto i digestive) e unire alle nocciole. Aggiungere il burro fuso e tanto latte quanto basta per avere un impasto morbido ma compatto che sarà la base della nostra torta un po' come per la cheese cake. Stendere l'impasto su un tagliere o una teglia o un vassoio, non fa differenza perchè la nostra torta non andrà in forno. Sciogliere il cioccolato con poco latte e versarlo ancora caldo sulla base di biscotti e nocciola livellandolo bene. Lasciare raffreddare un'ora in frigo e servire intera o a quadrotti. A cura di Marzia Ceccacci
Pillole di medicina Un farmaco spegnerà l’artrite reumatoide Promesso dagli scienziati entro quest'anno un farmaco intelligente contro l'artrite reumatoide: il primo anticorpo monoclonale mirato al recettore dell'interleuchina-6 (IL-6), una della principali proteine che alimentano il fuoco della malattia. Il principio attivo del tocilizumab ,infatti, promette di restituire ai malati una vita normale: induce remissione clinica (in altre parole "congela" i sintomi) nel 56% dei pazienti trattati per oltre due anni. Gli effetti collaterali sono, assicurano gli esperti, sovrapponibili a quelli dei farmaci già sul mercato. I dati dello studio di fase III Lithe sono stati presentati al congresso annuale della Lega europea contro i reumatismi (Eular), in corso a Copenhagen. "Tocilizumab spiega Gianfranco Ferraccioli, ordinario di reumatologia all'università Cattolica di Roma - è il primo farmaco biologico che, in uno studio di confronto testa a testa, si è dimostrato superiore al metotrexate", oggi "gold standard" contro l'artrite reumatoide. Dopo 6 mesi di trattamento risulta in remissione il 33% dei pazienti che ricevono tocilizumab più metotrexate, contro il 4% di chi assume metotrexate da solo. E dopo un anno la percentuale aumenta al 47% (contro l'8%). A cura di Attì
Filippo Balbi
Filippo Balbi è stato sicuramente un geniale artista ed una delle personalità più stravaganti che la nostra città ha avuto il piacere e l’onore di ospitare. Il Balbi, nato nel 1806 a Napoli, nonostante l’indiscusso talento, non ebbe sicuramente una vita agiata e fortunata, tanto che gli ultimi anni della sua esistenza furono segnati più dagli stenti che dalle soddisfazioni. Nel 1864 Filippo Balbi decise di venire ad abitare ad Alatri, “...in cotesta Vostra Storica città… a me tanto simpatica…” anche grazie alla fraterna amicizia che lo legava a Mons. De Persiis. Lunga e laboriosa fu, per Balbi, la ricerca della casa che, poi, lo ospitò ad Alatri sino alla morte avvenuta nel 1890. Per capire la personalità del Balbi è opportuno riportare alcuni passi delle missive, inedite, dal medesimo inviate a Mons. De Persiis contenenti una dettagliata indicazione delle caratteristiche indispensabili che la futura casa avrebbe dovuto avere. Innanzitutto l’esposizione solare: “...ma carissimo Amico, bisogna conoscere che non si può dipingere dove vi entra la luce di sole, poiché falsifica tutte le tinte, e nuoce molto alla vista…..” e, successivamente, la pulizia, vera ossessione del Balbi, giustamente più importante della qualità del mobilio: “…Mi arbitrio a scrivervi e a notarvi seconda l’offerta fattami ciò che mi sarebbe di bisogno. Il letto anche che i banchi fossero di legno non mi interessa basta che vi sia polizia… ed un piccolo materasso e che tutto il letto non alza da terra più di palmi 3½. Un tavolino per scrivere nell’istessa stanza da letto – un’altro tavolinetto nello studio per prepararmi i colori ed un’altro in cucina e si l’uno che Lo studio del pittore Balbi l’altro, se sono semplici di legno non m’importa – un lavamano ed una dozzina e mezza di sedie come vi parlai, e per la cucina poche terra cotte – basta che tutto sia pulito e netto, poiché io sono di natura schifosissimo, non fa che sia la robba ordinaria, ma pulita. Perché poi chi verrà a visitarmi, verrà a trovare me e non i mobili – fatemi conoscere con precisione tutto. Vi raccomando ancora il soffitto della stanza da letto, ed al portoncino che vi sia una buona serratura, e la chiave piccola che può entrare in tasca. Caro D. Luigi Vo siete buono - buono, per cui son sicuro che non mi manderete a quel paese….” Balbi, alla fine, prese in affitto la casa del Sig. Rainaldi proprio ai piedi dell’acropoli dal mese di febbraio del 1864, pur andandoci ad abitare dopo alcune decine di giorni poiché la “... premura di questi buoni ed affettuosi Religiosi (di Casamari), mi obbliga di restare qualche altro giorno poiché qualcuno a versato anche delle lagrime nel sentire prossima la mia partenza per costà. Per cui con un’altra mia vi farò conoscere il giorno preciso….”, casa che diventò un vero e proprio museo visto che il Balbi vi custodì tutta la propria collezione comprendente, tra l’altro, oltre che i propri quadri, un teschio, vasi etruschi, autografi degli uomini più illustri dal XVI sec. in poi, una grande croce di quercia, frammenti di ossa del Tasso, oggetti appartenuti a Michelangelo, il pugnale e le ossa del famigerato brigante Chiavone, una lettera ed un fazzoletto di Garibaldi. Remo Costantini
VERSI inVERSI Inno alla vita
In ogni numero di Gente Comune proponiamo ai nostri lettori un indovinello, una frase da completare, una domanda che ha sempre e comunque a che fare con Alatri e la Ciociaria. Il vincitore come ogni mese potrà ritirare un simpatico omaggio presso la sede della nostra redazione in via Mediana Chiappitto ad Alatri. Nello scorso numero abbiamo chiesto ai lettori di indovinare cosa fosse la "pepatta" che si bruciava in una notte particolare. La risposta esatta è un pupazzo- fantoccio in legno e carta bruciato per festeggiare San Giovanni. Ad indovinare per primo è stato un anonimo dal numero 348 8248938, che preghiamo di contattarci per ritirare la stampa omaggio. Questo mese, invece, poniamo ai nostri attenti lettori un quesito più difficile e curioso:
coraggio sorella la vita a volte c’inganna ma non finisce con quella... ben saprai se sei cristiana che la vera meta non è lontana quanto di vita guarderai beata ella ti mostrerà li suoi tesori e pur quanto innamorata felici color ti porrà ma se non gioi e i dolori prostri al vento e più non vuoi ragion di vita trovare tristi li tormenti tuoi
e sol i lamenti ne udrai rifugio in sogno allor conduci tutto facile l’irreale so dalla vita quel pò di sognare ma guardati intorno niente è cambiato le stelle nel cielo la luna quel sole che scaldava il tuo cuore i gigli profumati le rose le viole tutti ti parlan d’amore perchè dunque soffrire va... vanne a godere e la festa avrai nel tuo cuore Baldassarre Carlo
COS'ERA L'"INSERTE" DEI RANOCCHIARI CIOCIARI IN TRASFERTA A ROMA? Chiunque pensi di avere la soluzione scriva a gente.comune@email.it o invii un sms al numero di cellulare 3803679601, il primo ad indovinare riceverà una gradita sorpresa.
C'è poco da commentare in questa bella poesia di Carlo Baldassarre. Inno alla vita, è semplicemente l'espressione di una fede profonda e radicata. Una fede che supera qualsiasi avversità e che l'autore intende entusiasticamente trasmettere.
Extras - Di tutto di più Nuova Rubrica di letteratura
L’OTTOVOLANTE Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo
DANIELE DEL GIUDICE "ORIZZONTE MOBILE" In questo numero parlerò di un libro scritto da Daniele Del Giudice dal titolo "Orizzonte mobile" (Einaudi), collana supercoralli. Piccola polemica per quanto riguarda il Premio Strega dal quale l'autore ha preferito auto-escludersi piuttosto che vedersi attribuire un premio tanto chiacchierato. Peccato: Orizzonte mobile è un libro molto interessante al di fuori delle barriere temporali, il resoconto di un viaggio nel quale si intrecciano le emozioni, le difficoltà, lo stupore di diverse spedizioni in Antartide. Il paesaggio domina la scena, la natura regna sovrana, gli uomini non hanno alcun potere sugli elementi se non il dono della scrittura. Un uomo in viaggio verso il "più profondo e radicale dei sud", l'Antartide nelle terre più incontaminate del Cile fino a Punta Arenas e poi sempre più giù, sopra "un altro pianeta, un corpo celeste abitato da milioni di pinguini, impacciati e impeccabili marziani". Esplorando un meridione freddo che conserva nel suo freddo le storie di chi ci ha abitato, di chi ha cercato di raggiungerlo. Uomini avventurosi dal destino spesso tragico e misterioso che si spingono fin dentro le tenebre più abbacinante. Mentre narra la propria spedizione antartica, l'autore, ripercorre i taccuini di quelle coraggiose spedizioni altrimenti sconosciute ai comuni mortali, con naufraghi, navi imprigionate, mesi e mesi nei ghiacci, equipaggi che affrontano la paura a viso aperto, marinai sull'orlo della pazzia; sono gli ultimi veri racconti d'avventura. Con un lavoro da orafo, al confine tra vita e letteratura, l'autore ricostruisce una "spedizione" che collega fra loro episodi di viaggi storicamente realizzati, rielaborandoli con vissuto e letteratura. Giocando sulle diverse prospettive, ci offre un "orizzonte mobile" nello spazio e nel tempo ma stabile e duraturo nei sentimenti che suscita. Un viaggio nel e fuori dal tempo, dentro un paesaggio magico e indifferente all'uomo, di bellezza sublime. Dal giallo ocra delle pampas ai ghiacciai che colano in acqua, tra cime rocciose, nevi eterne e precipizi. E davanti agli occhi una veduta sempre sfuggevole, che cattura l'animo umano fino a perdersi in questo "orizzonte mobile".
LA MUSICA INTORNO Rubrica a cura del gruppo Facebook "Concerti in Ciociaria e dintorni" LUGLIO 4 - FABRIZIO MORO Guidonia (Rm) 5 - ORIETTA BERTI Caprile PIazza 5 - CUGINI DI CAMPAGNA Cori (Lt) Piazza 10 - RIO Priverno (Lt) Piazza 12 - DOLCENERA Artena (Rm) Piazza 13 - MANUELA VILLA Isola Liri Piazza 15 - STADIO Arpino Piazza 18 - PACIFICO Cassino Festival 19 - ANNALISA MINETTI Fontana Liri superiore Piazza 19 - NICCOLO' FABI Castelliri PIazza 23 - ANNALISA MINETTI San Felice Circeo Piazza 23 - QUINTORIGO Atina Atina Jazz 25 - CASINO ROYALE Colfelice Positive Vibration 25 - STADIO Civitavecchia Arpino Piazza 26 - MASSIMO DI CATALDO Artena (Rm) Piazza 27 - ROY PACI E ARETUSKA Atina Atina Jazz 27 - ENZO AVITABILE Terracina 31 - MARLENE KUNTZ Cassino Festival
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CIOCIARIA DA (RI)SCOPRIRE La nuova rubrica che ci riporta indietro nel tempo con scorci di città dimenticate, professioni perdute, e quant'altro possa rivenirci alla mente del nostro passato comune, si evolve e esce dai confini di Alatri, così come ha già fatto il giornale stesso, e si apre a interventi, foto e ricordi di qualsiasi parte della nostra provincia. Per cui mandate materiale e lo pubblicheremo, foto antiche, ritratti, documenti…
gente.comune@email.it oppure redazione Gente Comune c/o tipografia Acropoli via Mediana Chiappitto 03011 Alatri Questa volta abbiamo deciso di pubblicare questa foto inviata da Mariella Minnucci, scattata decenni orsono ad Alatri, e che riguarda la vecchia fabbrica tessile durante l'occupazione. Chiediamo l'aiuto dei nostri attenti lettori e lettrici per sapere che anno fosse, chi era presente e si riconosce, e tutti i particolari che vi vengono in mente!
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