Gente Comune Giugno 2010

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Periodico di informazione politico-sociale e culturale Chiuso in tipografia il 21/06/2010 di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 6 - Giugno 2010 Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie

PRIMO PIANO

NEWS DAL CAPOLUOGO

SANITÀ

SICUREZZA

L’Azienda sanitaria locale di Frosinone tra novità e ritorni

Aci e Comune contro le stragi su strada

pag. 3

pag. 6

VARIE MODA Mare, qualche consiglio per indossare il costume pag. 20

SPORT La nuova ASD Alatri punterà alla vittoria pag. 18

Bandiere blu più o meno meritate…

Arriva il caldo e migliaia di conterranei ciociari si trasferiranno con le famiglie sulla costa pontina tra bandiere blu vere o forzate, servizi non sempre ottimali, prezzi esosi e qualche sorpresa. Ma non tutto è negativo… A pag. 2


2 L’editoriale MEGLIO LA POLTRONA CHE L'ONORE C'è chi, dovendo scegliere tra un "posto al sole" e la limpidezza della propria onorabilità sceglie la prima opzione. E un esempio clamoroso lo stiamo avendo questi giorni (anzi da settimane) per quanto riguarda la triste vicenda dello sfiduciato assessore del Comune di Alatri, Sandro Vinci. Costui, infatti, in barba ai due consiglieri Lisi e Cianfrocca, che lo avevano indicato al Sindaco Magliocca come loro referente in giunta e ora lo rinnegano a causa delle sue posizioni troppo appiattite sul volere dello stesso Primo Cittadino, se ne resta comodo al suo posto, presenziando qua e la in ogni manifestazione o evento del Comune quasi fosse il Gran Cerimoniere. Certo, non possiamo dimenticare che tutta la vicenda nasce da presupposti sbagliati, che già fecero gridare allo scandalo i partiti di opposizione (e non solo) quando i due consiglieri eletti nelle fila della lista civica Progetto Alatri in concorrenza con il Sindaco Magliocca e il PDL, entrarono a far parte del Partito di Berlusconi in rotta sia con gli ex forzisti, sia con gli ex amici e colleghi di AN. E non solo. Ciò che più fece scalpore fu il volta faccia che i due consiglieri attuarono nei confronti dei colleghi della lista civica (Quattrociocchi in primis) e, soprattutto, degli elettori che li avevano premiati per essersi posti al di fuori dei due schieramenti. Ora questa nuova (pare insanabile) crisi del PDL, a cosa porterà? Certo è che gli equilibri cominciano ed essere delicati, in vista delle elezioni comunali ne vedremo delle belle. Sul fronte opposto, tra l'altro, è scattata la resa dei conti in Programma Alatri tra i due ex sindaci, il PD sta a guardare, la sinistra si riorganizza attorno ad un nome "illustre". Per aspera ad astra. L’Editore

L’Apertura

Le mète dei ciociari al mare… Tra bandiere blu, servizi a volte poco efficienti, prezzi astronomici e… qualche sorpresa

I ciociari che si spostano per un giorno, un week end, o che decidono di passare l'intero periodo di vacanze vicino casa sono sempre numerosissimi. Tanto che alcune "flotte" di nostri concittadini appena comincia la bella stagione fanno "armi e bagagli" e si trasferiscono di sana pianta nella casa estiva, molto spesso a Terracina, Sabaudia, S. Felice Circeo, Sperlonga, Fondi… Tanto è vero che in alcuni posti di mare della costa pontina si possono ritrovare pari pari interi paesi o quartieri delle città ciociare. Secondo noi ci sarebbe di meglio, ma visto che tanti conterranei hanno quest'abitudine abbiamo deciso di fare un breve excursus sulle località balneari più "in", soprattutto in quanto legate all'assegnazione delle bandiere blu. A nord, verso Roma, l'unica assegnata è Anzio, a sud Gaeta, ma nel mezzo, sorpresa delle sorprese, troviamo ben 3 Bandiere blu, nell'ordine (geografico) Sabaudia, S. Felice Circeo, Sperlonga. disabitata dell'arcipelago pontino, ancora intatta e incontaminata, visitare antichi romitori dove anche i templari soggiornarono (S. Maria della Sorresca). Scegliere Sabaudia è vivere la modernità dell'architettura, scoprire nelle piazze gli scorci metafisici alla De Chirico, respirare il silenzio di una bianca città rotta solo dal canto degli uccelli.

produzioni agricole di grande qualità che si possono rimirare. Infine c'è da ricordare che facendo perno sul paese si possono rapidamente raggiungere tante altre mete interes-

San Felice Circeo

SABAUDIA Scegliere Sabaudia come meta delle proprie vacanze vuol dire tuffarsi in un mare cristallino e trasparente, abbronzarsi su una spiaggia dorata lunga 20 km che in primavera, quasi

Sabaudia

per miracolo, si tinge di rosa, di giallo e di bianco, riposarsi all'ombra di querce centenarie, che numerose vivono nel Parco Nazionale, arrampicarsi per i sentieri rocciosi del promontorio del Circeo, fare lunghe passeggiate in bicicletta lungo i percorsi che aironi e martin pescatori hanno scelto come oasi di sosta durante i loro lunghi voli. Scegliere Sabaudia vuol dire immergersi nel passato tra mitiche maghe e imperiali memorie di fasti romani ormai perduti, (Villa Domiziano) solcare il mare e approdare nell'isola di Zannone, unica perla

SAN FELICE CIRCEO La terra della maga Circe offre al turista un ventaglio enorme di opportunità. L'attrazione più evidente è quella inerente l'offerta balneare, fatta di spiaggia, mare, grotte marine, immersioni subacquee, ristoranti sul mare, pensioni, alberghi e case in affitto. A questo si aggiunge però anche l'offerta di carattere ambientalenaturalistico in quanto il paese gode del Parco del Circeo di cui fa parte. In esso il turista può trovare attrazioni nel campo della flora e della fauna e occasioni di salutari escursioni di interesse anche culturale. Ma a San Felice Circeo il turista trova anche una occasione unica per visitare ciò che la leggenda e la storia ha lasciato. Si va dalla leggenda di Ulisse e della maga Circe fino al medioevo, con ampie dimostrazioni e reperti di cui è ricco tutto il territorio. La pianura tratta dalle paludi è un'altra area di particolare interesse, sia per la fauna che vi soggiorna che per le

Cos'è la Bandiera Blu? La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell'Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell'ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui La FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale. I criteri per la valutazione delle spiagge non riguardano solo l'acqua del mare: O educazione ambientale e educazione (informazione dell'utente sul programma bandiere blu, sui servizi, sulla qualità dell'ambiente, iniziative di educazione ambientale) O qualità delle acque (rispetto valori europei per le acque balneabili, niente discariche) O gestione dell'ambiente (pulizia spiagge, istituzione comitato controllo sicurezza e ambiente, dotazioni di cestini e smaltimento rifiuti) O servizi e sicurezza (personale adeguato e formato per soccorso e salvataggio, centri pronto soccorso facilmente raggiungibili, piani emergenze)

santi nei paesi limitrofi, altrettanto ricchi di storia e di natura. SPERLONGA La perla del Tirreno. Lasciati incantare da un magico borgo, il suo mare cristallino e la cordialità della sua gente. Sperlonga è senza ombra di dubbio una delle perle del Mediterraneo, uno splendido connubio tra natura e

Sperlonga

storia. Un borgo unico che si distingue per il suo innato fascino e per i suoi incredibili scenari. Il paese conserva intatto il suo nucleo originario dal sapore tipicamente mediterraneo, caratterizzato da costruzioni bianche, fughe di piccoli archi tra i ristretti vicoli con improvvisi panorami azzurri, grazie alla magica fusione di mare e di cielo. Il fulcro del borgo è rappresentato dalla piazzetta, dove il turista ritrova l'atmosfera di un salotto ospitale, tra i mille colori delle tante botteghe circostanti, e dalla quale poi partono viuzze e scalette che portano verso l'azzurro del mare più incontaminato del Lazio. Oltre alla singolare identità del nucleo abitato, la città offre una suggestione naturalistica senza eguali, unendo al mare i due laghi, detti anche "gli occhi" di Sperlonga (quello circolare di S. Puoto e il Lago Lungo), numerosi punti panoramici ed oasi naturali. Andrea Tagliaferri


Primo Piano

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ASL: Nuovo Ospedale, un percorso "limpido" Una nota dell'ufficio stampa dell'Azienda sanitaria locale frusinate tenta di dissipare i dubbi sull'efficienza del progetto e dell'iter burocratico Il nuovo ospedale di Frosinone è praticamente finito, ma per aprirlo serve personale. Questa la dichiarazione ufficiale della ASL diramata tramite l'Ufficio Stampa. "Il nuovo ospedale è stato costruito in tempi davvero rapidi, persino inusuali per il

territorio (poco più di 4 anni). È stato completato nel Dicembre 2009. Si fa presente che i lavori sono stati eseguiti con "buona regola d'arte", senza alcun infortunio né danni di forza maggiore. Nel corso degli stessi, inoltre, so2

Superficie

40.000 m

Posti letto

367 (424 considerando la struttura adiacente già collegata)

Posti letto per stanza

1-2, con bagno interno

Sale operatorie

11

Posti letto Reparto Rianimazione

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no state apportate variazioni al progetto, regolarmente approvate, che lo hanno migliorato quasi senza incidere nei costi in quanto si è cercato di compensare gli aumenti di questi con altrettanti risparmi. Oltre le suddette variazioni, in corso d'opera, l'Azienda ha approvato due varianti tecniche e suppletive finalizzate, sostanzialmente, ad apportare migliorie alla impiantistica meccanica, alla durabilità dei pavimenti nel connettivo, all'isolamento delle sale operatorie di ortopedia e chirurgia d'urgenza, all'isolamento acustico dei vetri, al contenimento energetico degli edifici (D.Lgs. 311/2006), alla distribuzione dei

"Queste varianti - prosegue il comunicato di Marco Ferrara, capo ufficio stampa - hanno comportato un incremento dell'importo contrattuale di circa euro 3.120.000,00 al quale è stato fatto fronte utilizzando in parte

Posti letto Reparto Terapia Intensiva 7 Cardiologica Posti letto Reparto Medicina Nuovi reparti

77 Pronto Soccorso all'avanguardia Reparto di Neurologia Reparto di Cardiochirurgia Reparto di Chirurgia Vascolare

locali in alcuni piani del nosocomio. Entrambe le varianti sono state approvate dalla Regione Lazio con determinazione n. D3537 del 28 ottobre 2009".

Cambio al vertice della Asl Ciociara, torna Carlo Mirabella La nomina a Commissario per i prossimi 90 giorni mette fine alla "colonizzazione" campana degli ultimi anni La sua vita professionale si è svolta in vari ospedali della provincia di Frosinone e dal 2003 al 2005 ha retto la macchina della sanità provinciale prima come Commissario straordinario e poi come Direttore generale durante la giunta Storace. Secondo indiscrezioni lo stesso percorso che gli si prospetta oggi, dopo la nomina a Commissario al posto della D.ssa Costantini e il probabile incarico di Direttore Generale successivo.

Al momento, la direzione è in mano al direttore sanitario aziendale, dott. Raffaele Ciccarelli che funge da "reggente". A guardare le molte reazioni di entusiasmo per il ritorno di Mirabella sembra che tutti (o quasi) siano d'accordo. Qualche voce di dissenzo o comunque "interlocutoria" si è levata dal mondo sindacale che ha già conosciuto la "determinatezza" del Dirigente dal 2003 al 2005.

le somme previste nel quadro economico per "imprevisti" ed in parte quelle derivanti dal ribasso d'asta. Ma tutto ciò non ha modificato il quadro economico complessivo del finanziamento di euro 61.974.827,92. Inoltre in tale finanziamento è compresa la somma di euro 1.144.900 per opere aggiuntive relativamente alla realizzazione del S.P.D.C. e del parcheggio dipendenti con annessa elisuperficie. Di queste opere si precisa che il progetto dell'edificio S.P.D.C. è già stato appaltato mentre quello del parcheggio dipendenti ed elisuperficie è in approvazione presso la Regione Lazio. Nessuna preoccupazione, poi, per le autorizzazioni non ancora pervenute ma che già so-

no state richieste e che sono attese a breve". "Gli oneri economici aggiuntivi sono quelli necessari principalmente per il trasferimento delle apparecchiature elettromedicali (Tac, RMN, Emodinamica, Radiologia, etc.) che ora sono istallate nel vecchio ospedale e dovranno essere trasportate nel nuovo. A questi oneri si è fatto fronte con il finanziamento aggiuntivo concesso dalla Regione Lazio con determinazione dirigenziale n. D0188 del 26/01/2010. Con detto finanziamento è stata arredata completamente la nuova struttura e sono state installate le apparecchiature necessarie al funzionamento: sale operatorie, Tac radiologia, arco a C pronto soccorso e sala rianimazione". "Inoltre con le residue disponibilità realizzate con le economie di gara si procederà all'acquisizione di ulteriori apparecchiature che, comunque, non sono indispensabili all'apertura del nuovo presidio Ospedaliero. In ogni caso le piccole lavorazioni e/o rifiniture mancanti non precludono la occupazione del "Fabrizio Spaziani"". "In conclusione, si ripete, non corrisponde a verità che occorrono e mancano quattro milioni di euro per opere indispensabili e propedeutiche all'occupazione del nosocomio. Rimane il problema legato alla carenza di personale, già più volte richiesto alla Regione Lazio. Infine, il nuovo ospedale non è affatto "una cattedrale nel deserto". Espressione questa che evoca nell'immaginario popolare opere incompiute e slegate da qualsiasi contesto urbano organizzato. Al contrario il "Fabrizio Spaziani" è inserito nella Città della Salute - termina la nota - collegato ad altri servizi sanitari esistenti e ben funzionanti in un contesto organico ed armonico"

Pagina a cura di Andrea Tagliaferri


DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE "A" (PROVINCIA DI FROSINONE) L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vico nel Lazio. Azienda Sanitaria Locale, Terzo Settore, Provincia di Frosinone.

Comune Capofila Alatri

Piazza Caduti di Nassiriya snc - 03011 ALATRI (FR) Ufficio di Piano: tel. 0775.4478210/11 - Fax: 0775.4478209 Servizio Sociale Distrettuale: tel. 0775.4478213 Coordinamento Distrettuale Terzo Settore: Tel 0775.889054 e-mail: distrettosocioass@comune.alatri.fr.it - sito internet: www.distrettosocioassistenziale.it

Sabato 3 luglio... Segui la tua stella! Sempre più spesso si sente parlare del Distretto, ma ancora pochi hanno ben chiaro cosa sia, cosa rappresenti e cosa faccia; è opportuno pertanto una brevissima presentazione del Distretto socio Assistenziale "A" composto da 15 Comuni: Acuto, Alatri (capofila), Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Ser-

rone, Sgurgola, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vico nel Lazio, nonché dalla Azienda Sanitaria Locale, dalla Provincia di Frosinone e dal Terzo Settore. Il Distretto si individua in raggruppamenti tra Enti attraverso l'Accordo di programma quale luogo privilegiato

dove far confluire tutti i finanziamenti relativi agli interventi sociali e dove attivare in maniera significativa l'integrazione tra i servizi sociali e quelli sanitari attraverso l'adozione del Piano di Zona quale strumento di programmazione che viene redatto annualmente e attraverso cui realizzare il sistema integrato dei servizi sociali. Esso si compone di un apparato politico rappresentato dalla Assemblea dei Sindaci e dal Comitato di Coordinamento, nonché da uno tecnico individuato nella Struttura di Piano che opera in collaborazione con tutto il territorio distrettuale, ma anche con altri territori e le diverse istituzioni del territorio della Provincia. Il Distretto necessita di un Comune capofila per l'assunzione degli atti amministrativi e per la gestione finanziaria del Distretto. Il Distretto socio Assistenziale "A" ha individuato il Comune di Alatri quale capofila. La realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali attraverso la costituzione delle forme associative tra Enti trova il suo riferimento normativo nella Legge quadro 328/2000 e proprio a dieci anni dalla più importante Legge di riordino dei servizi sociali, il Distretto socio Assistenziale "A" ha inteso proporre l'organizzazione e la realizzazione della PRIMA FESTA SOCIALE DISTRETTUALE. L'evento intende da una parte fare il punto della situazione sull'effettivo stato di attuazione della Legge di riordino dei servizi sociali sul nostro territorio, ma soprattutto intende fornire una importante cornice entro cui portare all'attenzione tutti gli interventi, le iniziative, le attività che vengono realizzati nell'ambito dei servizi sociali, sia Distrettuali che Comunali e che molto spesso non vengono adeguatamente pubblicizzati rimanendo patrimonio solo di pochi. Il sociale infatti spesso rappresenta un mondo poco noto e non sempre viene connotato di aspetti positivi e costruttivi. "Parlare del sociale", questo è il tema dominante ed il filo conduttore della manifestazione, uscendo però da schemi classici e tradizionali di conferenze o convegni, per lasciare direttamente la parola al sociale attraverso modalità espressive originali e creative, come spesso questo Distretto riesce a trovare. Ed è proprio questo il senso che il Distretto ha inteso dare alla prima festa sociale distrettuale dove l'aspetto fondamentale è rappresentato dal grande sforzo di mettere in evidenza l'articolato e complesso mondo del sociale e tutte le numerose realtà che ruotano intorno ad esso, come momento di scambio, di conoscenza reciproca, di informazione e di confronto su temi comuni ed iniziative particolari come la attivazione della ludoteca presso l'Ospedale Pediatrico di Itigi.

Mettere a disposizione del mondo del sociale lo spazio comune della "Festa" come strumento attraverso cui veicolare esperienze, impegni, valori, emozioni con il linguaggio del gioco e del divertimento che più direttamente ed efficacemente arriva ed è alla portata di tutti. Oltre alla presenza di tutti gli amministratori del Distretto, sono stati invitati a partecipare anche le massime autorità dal Vescovo al Prefetto al Presidente della Regione Lazio e della Amm.ne Provinciale di Frosinone, dal Direttore generale della ASL, dai Presidenti degli altri Distretti e Consorzi della Provincia. La manifestazione che si terrà per tutta la giornata di sabato 3 luglio 2010 si svilupperà da Via Duomo dove sarà allestita dalla mattinata una mostra di artisti di Vicolo Vezzacchi di Alatri e di altri artisti provenienti dai

Comuni del Distretto, mentre su tutta l'area dell'Acropoli di Alatri, si offriranno spazi di esposizione a tutti i servizi sociali Distrettuali, della ASL, dei Consorzi e Cooperative sociali, delle Associazioni di Volontariato, delle Protezioni Civili, degli Enti Ausiliari, dell' Unità di strada, della Croce Rossa, dei Centri Sociali anziani di tutto il Distretto, dei Centri di Aggregazione giovanile e delle Ludoteche, dei Servizi Stranieri, ma anche specifici spazi

dedicati ad ognuno dei 15 Comuni facenti parte del Distretto, che oltre a far conoscere le proprie attività nell'ambito del sociale potranno anche presentare ed evidenziare proprie specificità legate alla cultura e alle tradizioni di questo territorio ciociaro con la sua generosità e spontaneità.


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Ambiente

Acqua: un bene pubblico in mani private? Quando si parla di acqua - soprattutto ai nostri giorni - si avverte subito che si sta affrontando un tema particolarmente delicato, considerate sia le ataviche arretratezze della rete di distribuzione che il tema più attuale della privatizzazione del servizio. A tale proposito - contro cioè la legge 133 del 2008 che ha dato inizio al processo di privatizzazione - vi è subito stata una grande mobilitazione popolare (le cui motivazioni vengono ben descritte nel volantino pubblicato in questa stessa pagina): centinaia di migliaia di firme in poche settimane stanno a significare che il tema è molto sentito. Significa non solo - e lo sapevamo - che l'acqua non COSA PREVEDE LA LEGGE In luogo di una necessaria riforma complessiva della materia, che affronti i nodi strutturali, la legge Ronchi, in maniera sbrigativa e sommaria, ha ridotto tutta la questione a un paragrafo di un decreto che contiene di tutto un po', imponendo che i privati abbiano una quota minima del 40% nelle società che gestiranno il servizio idrico. Ma nulla impedisce che possa essere del 100%, quindi interamente private. Quando tutto questo avverrà? Entro il 31 dicembre di quest'anno, visto che in questa data decadono tutte le concessioni relative al servizio idrico rilasciate senza aver fatto alcuna gara d'appalto pubblico. E' pur vero che non si può ridurre tutto alla domanda privati sì, privati no. Così come è sbagliato imporre una quota di partecipazione dei privati nelle società di gestione, dal momento che esistono realtà in cui il pubblico funziona benissimo. E comunque, l'acqua e la rete resteranno di proprietà pubblica, solo la gestione sarà privata. A queste condizioni gli "erogatori" avranno interesse a fare investimenti su strutture non di loro proprietà? Il dubbio è lecito. Di sicuro avranno interesse a vendere l'acqua con profitto, chiedendo ritocchi alle tariffe. Sono appunto le tariffe il vero punto critico. Gli indizi di oggi non fanno sperare nulla di buono: dove l'acqua è già gestita da privati, le bollette sono sempre più care, nel caso di Arezzo lo sono quattro volte di più rispetto a quelle delle città più economiche. Quindi al di là dei pregiudizi e delle ideologie, che necessariamente si concentrano intorno a un dibattito che si fonda sulla dicotomia pubblico-privato, l'importante per i cittadini è che rimangano chiari il sistema di valori legati all'acqua e il senso della missione del servizio. Bisogna evitare la gestione dell'acqua diventi terreno di caccia di speculazioni o di potere. È per evitare questo che servono

regole e garanzie, sulle quali deve essere chiamata a vigilare un'Autorità di controllo indipendente a livello nazionale. Poco importa chi sia a gestire l'acquedotto. L'Autorità svolgerebbe un ruolo fondamentale nel definire e monitorare le tariffe applicate e la loro congruità rispetto agli investimenti fatti e alla qualità offerta, come fanno oggi gli enti di vigilanza territoriale (Ato). Tanto più in un servizio che sarà in regime di totale monopolio a livello locale, dove nemmeno giocherà la concorrenza come per altri servizi essenziali liberalizzati, come per esempio le comunicazioni, la luce e il gas. In questi i rischi reali sono minori, ma un garante è stato previsto fin dall'inizio. L'acqua invece la si privatizza, senza rafforzare le garanzie. IN PROVINCIA DI FROSINONE che la situazione non sia così rosea lo dimostra - per rimanere fra noi - quanto sta avvenendo nei rapporti fra istituzioni e cittadini verso l'AceaAto 5 in provincia di Frosinone.

La protesta - che ha visto anche da noi una iniziativa che in poco tempo ha raccolto 16.000 firme si è spinta fino a chiedere di mandare via l'Acea. Alla base della protesta - che coinvolge anche alcune amministrazioni - la richiesta del gestore di ottenere per il 2010 una tariffa provvisoria di 1,27 euro a mc, cioé addirittura superiore a quella illegale e illegittima revocata il 21 dicembre 2009. Non basta: sembra che si sia svolta una cena che l'Acea ha offerto ad alcuni sindaci della provincia per convincerli ad aumentare le tariffe. Intanto continua-

no a pervenire agli utenti fatture anche superiori a 1000 euro. L'Acea Ato5, notizia di qualche giorno fa, nell'assemblea dei soci ha deliberato di voler rimanere nella gestione dell'acqua per il consorzio Ato5, ovvero in tutta la provincia di Frosinone e in parte

è una merce come tutte le altre e che quando si toccano le risorse idriche gli italiani sono pronti alla mobilitazione. Significa soprattutto che il tema dell'acqua nei prossimi mesi è destinato ad entrare con prepotenza nell'agenda politica del governo e del parlamento. E questo è un bene, perché l'ormai famigerata legge Ronchi tutto fa tranne che affrontare seriamente i problemi: il cattivo stato degli acquedotti, l'inefficienza della rete (un colabrodo che perde il 37% di acqua), l'erogazione a singhiozzo al Sud, la necessità di investimenti e di modernizzazione.

di quella di Latina. Ricordiamo poi che tutto quanto ora esposto era stato già preceduto dalle violente polemiche scatenate dalle fatturazioni relative calcolate su base tariffaria non autorizzata e relative agli anni precedenti, durante i quali il

gestore aveva effettuato calcoli legati alla stima dei consumi e non all'effettiva lettura. Se questo accade ora cosa potrebbe succedere dopo la privatizzazione del servizio? Paolo Fiorenza


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News dal Capoluogo

Studenti a scuola… di Guida Sicura Grande successo della manifestazione organizzata dall'ACI di Frosinone con gli Istituti superiori del Capoluogo e il Comune Si è tenuta il 31 maggio scorso la cerimonia conclusiva del Progetto "Studenti a Scuola di Guida Sicura", organizzato dall'Au-

Stradale dell'AC Frosinone coordinato dall'Avv. Celestina Arduini, funzionario legale dell'Ente. Nella prima parte della mattinata

L’Ing. Fabio Dialmi il Dr. Ferdinando del Prete e la D.ssa Angela Giò Ferrari

tomobile Club Frosinone nell'ambito della seconda annualità del Progetto Integrato Sicurezza Urbana Partecipata del Comune di Frosinone. Erano presenti alla giornata l'Assessore alla Polizia Locale e Protezione Civile del Comune di Frosinone Ing. Fabio Dialmi, in qualità di coordinatore del Progetto Integrato Sicurezza Urbana Partecipata del Comune di Frosinone, il direttore dell'Automobile Club Frosinone, dr. Ferdinando del Prete, oltre ai professori e ai circa 150 studenti delle scuole coinvolte; moderatore e coordinatore della manifestazione, il dr. Andrea Tagliaferri, responsabile dell'Ufficio Comunicazione e Sicurezza

è stato presentato il bando di concorso rivolto agli studenti degli Istituti Scolastici superiori del

Comune di Frosinone, per la realizzazione di spot multimediali in tema di sicurezza ed educazione stradale. I ragazzi si sono cimentati, quindi, con telecamere, testi, musiche e messaggi informativi, creando dei lavori molto interessanti. Le scuole che hanno partecipato sono: Liceo Artistico, ITIS, IIS Angeloni, Ipsia, ITC. Ai circa 40 ragazzi che hanno partecipato con spot video, cortometraggi, cartelloni, lavori multimediali sono stati donati Corsi di Guida Sicura gratuiti presso il Centro di Guida Sicura ACI di Vallelunga; Tessere ACI OKKEI; targhe; spilline ricordo e libri "Graffiti dell'anima", opera che è stata al centro della conferenza che si tenuta subito dopo

I ragazzi degli Istituti superiori di Frosinone

I Premiati: la giuria ha deciso di conferire il primo posto in classifica a Paolo Scarchilli del Liceo Artistico Bragaglia con il video "Lucky". Questo vero e proprio cortometraggio, infatti, ha colpito la commissione sia per la qualità delle riprese video sia "in door" che all'aperto, sia per il messaggio che è stato veicolato, in particolare nel finale ad effetto quando il cellulare del ragazzo coinvolto nell'incidente stradale è a terra sull'asfalto, squilla e vibra, e sul display appare il nome del chiamante "mamma".

Due fotogrammi del video LUCKY

Secondi Classificati pari merito, per l'Itis Amedeo Campili, Giordano Noro, Gianluca Del Brocco, Francesco Ricciardi, Fabrizio Forti, Mirco Zaronni, Davide Ludovici con il video "Non saremo noi questi sfigati" e per l'IIS "Angeloni" di Valentina Del Morrone con "La strage del sabato sera". Terzi classificati per l'Ipsia Giuseppe Ferrari, Daniele Maini, Stefano Mastracco con "La strada usiamola responsabilmente". Gli altri partecipanti erano: - per l'Ipsia Fernando D'Abbraccio con "Prudenza alla guida sempre"; - sempre per l'Ipsia Francesca Piccirilli, Fabrizio Turriziani Colonna, Gianmarco Schettino, Stefano Crecco, Andrea Ciocchetti, Sante Marcoccia, Martina Nobili, Diego Ambrosi De Magistris, Martina Turriziani, Roberto Giancarli, Gessica Fiorini, Matterelli Andrea con "I pedali della vita"; - per l'ITC Bracaglia Davide, Cattini Veronica, Gonni Chiara, Fiorini Federico, Fontaini Gianmarco, Pompili Veronica, Spaziani Francesco, Truini Valentina, De Santis Paolo, con "Quando guidi fai attenzione". Una Menzione speciale è andata ai ragazzi coordinati dalla professoressa Villani e dal Prof.Moscato dell'Ipsia, con il lavoro "Usa la Testa": Antonio Bracaglia, Daniele Iori, Valerio Rossi, Fabio Grilli, Pierpaolo Paniccia, Antonino la Saponara.

la premiazione. I ragazzi che hanno vinto il Corso di guida Sicura verranno ospitati in una giornata organizzata dall'AC Frosinone a Vallelunga, dove potranno assistere alle lezioni teoriche di Guida in situazioni di emergenza e, soprattutto, cimentarsi nelle prove pratiche sul circuito. I migliori lavori video, tra l'altro, verranno ospitati nell'ambito del Festival del cinema organizzato per i primi di settembre dall'Associazione Società del Cinema Nino Manfredi, in un'apposita sezione dedicata alla sicurezza stradale e dall'ACI, grazie all'interessamento del Presidente Gianluca Volpari. Nella seconda parte, invece, ha avuto luogo l'interessante ed emozionante incontro curato dalla D.ssa Angela Giò Ferrari, infermiera professionale degli Spedali Civili di Brescia, nonché autrice del libro fotografico "Graffiti dell'Anima". Il volume raccoglie in scatti fotografici tutte le scritte di speranza lasciate sui muri del reparto di Rianimazione dai parenti e dagli a-

mici di persone coinvolte in incidenti stradali nell'ospedale di Brescia ed è fonte di incontri itineranti a tema da ormai 6 anni in tutta Italia. I momenti più toccanti si sono avuti con la proiezioni di filmati molto diretti su incidenti stradali o scene di dolore negli ospedali, e con la lettura

di alcune lettere di familiari e amici di persone coinvolte negli incidenti. I ragazzi, entrati all'inizio con fare sicuro e poco interessato, sono usciti emozionati e qualcuno con le lacrime agli occhi, segno che l'obiettivo della giornata è stato raggiunto.


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News dal Territorio

Venti di crisi nelle amministrazioni locali Dal Comune di Frosinone alla Provincia, passando per Comuni importanti come Alatri, la stabilità politica è ormai un lusso

Che i prossimi anni, senza tornate elettorali di rilievo, dovessero essere relativamente "tranquilli" lo avevano detto in tanti dopo le ultime elezioni regionali. Ma a non tener conto che i giochi della politica sono molto ma molto anticipati rispetto alle stesse elezioni, lo avevano dimenticato in altrettanti. È così che, in vista degli appuntamenti elettorali che, prima o dopo, investiranno gli enti territoriali nostrani o in virtù dei risultati elettorali delle ultime tornate svolte (regionali ndr) le forze politiche "tentano" un riassetto interno. Ad Alatri, terzo Comune della provincia per numero di abitanti (quasi trentamila ormai), l'instabilità viene fuori dalla posizione liminare di due consiglieri (Lisi e Cianfrocca) che, eletti nelle file della civica Progetto Alatri alle ultime elezioni comunali (all'opposizione), da qualche mese sono passati in maggioranza aderendo al PDL, con grandi scossoni dovuti ai rapporti non idilliaci con ex compagni dell'area Alleanzina. I due avevano indicato al Sindaco Magliocca un proprio rappresentante per la giunta, nella persona di Sandro Vinci, oggi assessore al centro storico, commercio, turismo, pubblica istruzione. Se non fosse che, da qualche settimana, i due hanno

"disconosciuto" il proprio referente nell'esecutivo - troppo appiattito a loro dire sulle posizioni del sindaco e non più espressione delle loro posizioni - e ne hanno chiesto la testa. Il Primo Cittadino, per mantenere un po' di stabilità nell'attività amministrativa già segnata da molti avvicendamenti negli assessorati negli ultimi due anni, ha detto "NO". È così che i due consiglieri, Lisi e Cianfrocca, stanno con un piede fuori dalla maggioranza. Per non parlare del Comune capoluogo. A Frosinone, infatti, assistiamo ad un rimpasto degno della prima repubblica, che è nato quando la lista civica di supporto al Sindaco ha rotto gli equilibri, facendo si che Marini pensasse a "rafforzare" la propria maggioranza con l'ingresso dell'UDC in giunta. Detto - fatto. Dopo dieci giorni di riunioni e ultimatum, Fabio Dialmi, assessore alla Polizia Locale e Protezione Civile in seno al PD, è fuori. Creando parecchio malcontento nello stesso, nella base del partito ma anche nell'IDV che lo appoggia in pieno, parlando di scelta antidemocratica e di pure logiche lobbistiche. Entrano in giunta Raffa, che molto probabilmente andrà a ricoprire la Delega all'Ambiente, Ciotoli che si prevede ai Trasporti e Mobilità e Colasanti (com-

mercio e industria). Fatto sta che ormai è guerra aperta tra correnti. Di nuovo. Inoltre, va sottolineata l'ultima situazione delicata. Quella dell'amministrazione provinciale a guida Iannarilli che, dopo aver dovuto fare i "conti" (nel vero senso del termine) con i problemi di bilancio dell'ente di Piazza Gramsci e con molte situazioni "calde" (ADF, Multiservizi, Agenzia di Formazione etc), si trova davanti a continue minacce di crisi dall'interno del suo stesso partito, il PDL, che tra l'altro continua a mietere consensi e adesioni da parte di assessori e

consiglieri eletti nelle fila di altri movimenti come UDEUR, MCL. Ora a chiedere una verifica sono i 6 consiglieri vicini alla corrente Abbruzzese-Pallone che si sentono "trascurati" e vogliono un chiarimento con il Presidente che, per ora, prende tempo. Lasciamo da parte la giunta Regionale che, a solo un mese o poco più dall'elezione, già ha subito il primo rimpasto. Sono, infatti, entrati in giunta Aldo Forte e Luciano Ciocchetti dell'UDC. La Ciociaria è rimasta a bocca asciutta. Andrea Tagliaferri

Il Maestro Antonio D'Antò confermato direttore del Conservatorio di Frosinone L'editore di Gente Comune, la redazione e i collaboratori tutti, esprimono un entusiastico augurio di buon lavoro al Maestro e amico Antonio D'Antò per questo rinnovato prestigioso incarico che lo vedrà lavorare, come già in passato, con passione e tenacia per rilanciare e sostenere la cultura musicale della provincia di Frosinone attraverso quel magnifico "strumento" che è il Conservatorio Licinio Refice.


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Seminario di Pet-Therapy al Piccolo Rifugio FERENTINO - Da anni è ormai stata riconosciuta e si è largamente diffusa anche in Italia l' importanza e l'utilità della PetTherapy. Si tratta di una disciplina che si occupa di studiare gli effetti terapeutici che si ottengono in seguito alla compagnia e alla cura degli animali.

In Italia, una delle associazioni che da anni opera in questo settore è l'AICOTE (associazione interdisciplinare coterapia), che nella mattinata del 18 giugno, ha tenuto, con la partecipazione di molti esperti del settore, un seminario gratuito presso la nota comunità per disabili con sede a

Ferentino: il Piccolo Rifugio. Casa di cura e famiglia, convenzionata anche come centro di riabilitazione con la ASL di Frosinone e, che attualmente ospita a regime residenziale, dieci ragazzi affetti da disabilità mediogravi e sette ragazzi/e che partecipano alle varie attività del suo

Biblioteca comunale ancora inagibile FERENTINO - La biblioteca comunale di Ferentino , "A. Giorgi", ha aperto ufficialmente al pubblico dal Dicembre del 1993 e da allora si è sempre distinta per il grande patrimonio documentario che la connota, riuscendo sempre a soddisfare le richieste di un pubblico che è cresciuto negli anni. A conferma di ciò, basti ricordare la vincita, per ben sei anni consecutivi, del premio "Marchio di Qualità" rilasciato dalla Regione Lazio. Ad oggi, conta circa ottomila tesserati, senza considerare i numerosi non registrati. Una struttura ben organizzata, con: sala video, sala internet e ben 40 posti lettura, un luogo che ha rappresentato negli anni punto d'incontro per le molte iniziative culturali, diventando un'importante risorsa per la collettività ferentinate. Dal 2006 è stata dichiarata, in seguito ad una sentenza del Tribunale, la non agibilità della suddetta struttura, causa mancanza di adeguate uscite di sicurezza, per cui, al proprio interno, non può ospitare più di 5 persone contemporaneamente e, considerando che, i dipendenti sono tre, la biblioteca si è trovata costretta a ridimensionare le sue attività. Per ora, l'unico servizio che è in grado di poter offrire ai suoi utenti è il back-office: l'utente può, in sostanza, accedere alla struttura solamente per la richiesta o restituzione dei libri. Si vocifera di un suo imminente trasloco al piano inferiore del palazzo in cui ha sede attualmente: il prestigioso Palazzo Consolare, in Via Suor Caterina Troiani. Non ci resta che sperare in un veloce ripristino della situazione poiché, non si potrebbe mai accettare un'eventuale soppressione di un tale servizio culturale. Daniela Caliciotti

centro diurno. Molti esperti del settore erano presenti, tra cui la Dott.ssa Maltese Alessandra, responsabile del progetto che, ha spiegato, dettagliatamente, i requisiti necessari che devono possedere le strutture che decidono di adottare questo genere di terapia, con specifico riferimento alla presenza di personale qualificato (veterinari, terapisti della riabilitazione, educatori e medici) per affrontare le esigenze psicofisiche degli utenti e degli animali coinvolti. Accanto all'AICOTE, opera da sempre, l'AIPATA (associazione italiana professionale attività e

terapie con animali), il cui scopo è preparare professionalmente coloro che lavoreranno in questo settore. Chiunque fosse interessato a ricevere informazioni sulle attività svolte dall'associazione, può scrivere direttamente all'indirizzo email: info@aicote.org o contattare direttamente la Dott.ssa Maltese al 347/7278633. Il Piccolo Rifugio, fa pienamente parte del progetto da ben cinque anni e da allora, ha visto crescere sempre di più la partecipazione a questi incontri, anche da parte di persone esterne. Daniela Caliciotti


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Quando Fumone fumava... FUMONE - Aria pura, storia, leggende, fantasmi e un panorama mozzafiato: sono questi i segreti di Fumone. Non siamo in Scozia o in Irlanda, ma in un borgo medioevale di duemila anime

nel cuore della Ciociaria. Un picco solitario che si erge tra gli Ernici. Un microuniverso dove la vita scorre lenta, indifferente al mutare delle stagioni e all'incedere della modernità, e dove il viaggiatore è accolto dai sorrisi dei locali. La prima cosa che colpisce, arrivando, è la grande cura che i fumonesi hanno del borgo, segno di un rispetto profondo per le tradizioni. Non è difficile, camminando tra i vicoli, scorgere da una porta aperta una massaia intenta a preparare della pasta fatta in casa o essere inebriati dal profumo di ciambelle o dolci appena sfornati. In duemila anni, il labirinto di viuzze non è cambiato molto. Le pietre levigate che formano la pavimentazione sono le stesse su cui marciavano i soldati di Roma o dello Stato Pontificio. Un passato importante, quello di Fumone. Un ruolo di protettrice della campagna circostante, nella sua funzione di vedetta contro le invasio-

ni barbariche. Sembra che Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, dopo la sconfitta del lago Regillo si sia rifugiato qui, facendovi innalzare un muro di difesa. In epoca romana esisteva già, sulla cima del monte, un oppidum, una torre di segnalazione fortificata. Quando Fumone fuma tutta Campagna trema, recita un antico proverbio. Nel medioevo, l'enorme colonna di fumo che s'innalzava da Castel Fumone veniva ripresa e trasmessa dalle rocche di Cave, Palestrina e Paliano, fino a raggiungere le torri dell'Urbe e avvisare Roma del pericolo. Non è però il ruolo di vedetta che ha reso famosa la fortezza, ma quello di prigione: qui nel 1296 morì Celestino V, papa del gran rifiuto, l'unico nella storia a rinunciare al pontificato. In epoca più recente, il castello fu oggetto di contesa ereditaria. Nel 1800, l'unico figlio maschio di Emilia Caetani Longhi morì, avvelenato dalle sorelle, a cinque anni. La madre, distrutta dal dolore, lo fece imbalsamare e custodire in una teca di cristallo, oggi accessibile ai visitatori. Si dice che il fantasma di Emilia torni a trovarlo ogni notte, facendo risuonare i suoi passi inquieti negli antichi corridoi del castello. Una parte del palazzo - arricchito da un giardino pensile di 3500 metri quadrati - è ora adibita a bed and breakfast. Da visitare, nel borgo, anche la chiesa collegiata di Santa Maria Annunziata e quella di S. Gaugerico, una cappella del XII secolo. Stefania Del Monte

Sport, natura e volontariato a Campocatino GUARCINO - Straordinaria risposta alla Giornata Ecologica sulla Stazione sciistica di Campocatino svoltasi il 13 giugno scorso. L'evento è stato organizzato dall'Amministrazione Provinciale di Frosinone, Corpo Forestale dello Stato di Guarcino, Consorzio di Campocatino, Comune di Guarcino e l'Associazione Family Village Off Road con la partecipazione della Lega Ambiente e di altre associazioni ambientaliste e sportive. Per la giornata si sono mobilitati circa cinquanta volontari che, dopo una salutare escursione in bicicletta, hanno effettuato un'attenta opera di bonifica della cosiddetta "Conca", luogo che d'inverno è ricoperto dalla neve. I responsabili dell'evento si sono detti soddisfatti, visti i quintali di rifiuti caricati su un camion dopo la raccolta. <Ringraziamo oltre alle istituzioni che ci hanno supportato anche le associazioni I'Trica Bike, Family Village off Road, Igor 4x4, Alatri Bike, Legambiente e gli Sci Club che operano a Campocatino durante il periodo invernale. Questa giornata ecologica ci ha soddisfatto in pieno, ed è stato uno dei primi eventi della stagione estiva 2010 così come ci ha riempito di entusiasmo la gara di Downhill (bici da discesa) a Guarcino e Campocatino il weekend successivo.


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Sorseggiando un tè all'ombra di Casamari Grande successo per l'iniziativa dell'associazione "Latium Adiectum" VEROLI - La storia conosciuta da un altro punto di vista, non accademico ma leggero, piacevole e anche (perché no?) "goloso".

vori". Quattro gli appuntamenti che si sono tenuti al riparo delle solenni mura di Casamari. Sabato 5 giugno, l'apertura è stata

L’abbazzia di Casamari

È la ricetta dell'associazione culturale "Latium adiectum" che, per il secondo anno consecutivo, ha proposto, in collaborazione con i monaci cistercensi di Casamari, l'iniziativa "Un tè al Museo Archeologico dell'Abbazia di Casamari", un'idea per avvicinare alla storia, all'archeologia e alla storia dell'arte un pubblico eterogeneo e non necessariamente di "addetti ai la-

affidata alla dottoressa Cinzia Mastroianni, presidente di "Latium adiectum", che ha parlato de "L'estetica del silenzio. Lo spirito dell'arte cistercense svelato dalle fonti storiche". Un incontro in cui la relatrice ha parlato dell'essenzialismo formale dell'architettura cistercense, passeggiando negli ambienti stessi di Casamari ed ascoltando le testimonianze traman-

date dalle fonti letterarie. Sabato 12 è stata la volta de "La voce delle donne. Il mundus muliebris a Cereatae", a cura di Maria Giudici e Andrea Melone. Attraverso gli oggetti di uso quotidiano conservati nel museo, è stato ricostruito il silenzioso ed affascinante mondo femminile dell'antica cittadina: la maternità, la devozione religiosa, le attività domestiche, la cura della persona. Sabato 19, Brunilde Mazzoleni ha intrattenuto gli ospiti su "Santi e barboni: Serodine come Caravaggio". Sulla scia delle celebrazioni caravaggesche, è stato illustrato il dipinto "Elemosina di San Lorenzo" (1626), custodito nella Pinacoteca del museo archeologico di Casamari ed eseguito dal pittore di Ascona Giovanni Serodine. Chiusura sabato 26 con Fabio Sigismondi e "Il restauro della collezione archeologica del Museo di Casamari", incontro nel quale si è parlato degli interventi di restauro condotti negli ultimi anni sull'intera collezione archeologica di Casamari. Il tutto, come detto all'inizio, seguito sempre da un simpatico rinfresco a base di tè e pasticcini. Si può dire di no alla storia, quando è così dolce? Pie. Ant.

A teatro sì, ma restando... tutti in piedi La grottesca situazione dell'auditorium del "Baronio" ancora chiuso SORA - Se non ci fosse da piangere, il tutto si potrebbe commentare con una grassa risata. Perché è paradossale la situazione dell'auditorium interno all'Itc "Cesare Baronio", che risulta essere ancora chiuso perché, udite udite, mancano... le sedie. La storia, assurda, è venuta fuori quando, in occasione della premiazione dei giovanissimi membri del coro "Insiemecantando" della Scuola media "Edoardo Facchini", svoltasi nella aula consiliare, alla presenza del sindaco Casinelli e degli assessori De Donatis e Gabriele, il preside dell'istituto "Baronio", la dottoressa Petricca, ha rivolto un accorato appello all'Amministrazione comunale chiedendo di provvedere celermente al completamento dell'auditorium-teatro. L'infrastruttura è dotata di circa cinquecento posti, munita di camerini, servizi igienici funzionanti e di quasi tutte le suppellettili, compreso un grande parcheggio all'esterno in Piazza XIII Gennaio. Ma manca, comunque, una parte dell'arredo non proprio secondaria: le sedie. L'apertura dell'auditorium è prevista entro quest'anno, ma occorre procedere con i piedi di piombo davanti ai lavori da ultimare. Eppure, l'impianto, così come descritto, sarebbe davvero in grado di soddisfare le esigenze delle tante associazioni musicali e teatrali della città volsca, dando la possibilità a giovani e a meno giovani di avvicinarsi - sul palco o tra gli spettatori all'arte. Desideri, propositi, porgetti che, purtroppo, vengono spesso mortificati da ritardi talvolta difficili da capire ed accettare. Speriamo che l'Amministrazione comunale sia sensibile all'appello della professoressa Petricca. Pie. Ant.


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"Gli amici della bottega della memoria" L'associazione nasce per volontà di persone impegnate nel rilancio socio-culturale del territorio ciociaro FIUGGI - È il 2004 quando l'architetto Daniele Baldassarre, sostenuto da fidati compagni, dà il via a una nuova avventura ciociara, quella de "Gli amici della Bottega della Memoria". L'associazione fiuggina nasce con un concreto impegno nel campo della ricerca e nella promozione del territorio: il passato artistico-culturale del

Osvaldo Sabene: "San Giorgio e il Drago" Carboncino e gessetto. Omaggio a Evasio Pietro Baldassarre, giugno 2003

Lazio Meridionale rinasce grazie a iniziative, manifestazioni culturali, pubblicazioni, edizioni d'arte e alle numerose opere, fotografie, iscrizioni sulle ricchezze storico-artistiche del-

la Ciociaria. Di non poca rilevanza sono le ultime conquiste culturali della "Bottega della Memoria": parliamo dei due Centri Studi, quello di Vico nel Lazio e quello di Alatri. Infatti, lavorando in sinergia con l'Amministrazione Comunale e l'Assessorato alla Cultura, che hanno fermamente sostenuto il progetto, l'associazione ha potuto aprire il Centro Studi "San Giorgio". Situato nel caratteristico centro storico di Vico, il Centro Studi si sviluppa su due piani d'interesse: il Centro di Documentazione su Arte e Storia Locale (dotato di un archivio multimediale) e una Raccolta d'Arte Contemporanea con un'esposizione permanente affiancata da mostre cicliche a tema. Le mura della piccola sede ospitano opere di artisti come Antonella Cappuccio, Gaetano Pompa, Alberto Sughi, Ernesto Tatafiore e Giovanni Tommasi Ferrosi (…), che verranno presto affiancate dall'importante donazione delle opere del fondo Evasio Pietro Baldassarre, nativo di Vico nel Lazio e padre dell'architetto. L'edificio ospiterà anche una raccolta di opere e libri riguardanti la storia del Basso Lazio, del paesino ciociaro e del suo Santo protettore. Il 25 luglio, in occasione dei festeggiamenti del Patrono San Giorgio, Vico ospiterà la mostra dell'illustratore Sandro Scascitelli e dello scultore Luciano De Prosperis: al termine gli artisti regaleranno al Centro Studi due opere dedicate al Santo. Sempre mirando alla valorizzazione della storia e dell'arte locale, la "Bottega della Memoria" sta operando anche in territorio alatrense: qui è na-

to, in collaborazione con il Comune, un altro Centro Studi, quello sulle Mura Poligonali, immense opere artistiche ed architettoniche. L'associazione ha già realizzato un visitatissimo sito web (www.murapoligonali.it) in cui è possibile trovare informazioni su storia, fotografie, stampe e pubblicazioni, anche se attualmente il Presidente Baldassarre e l'Assessore alla Cultura Giulio Rossi stanno cercando una sede che possa ulteriormente concretizzare il lavoro svolto finora. Come nel caso di Vico, anche in questo caso il Centro Studi prevede due sezioni: il Centro di Documentazione sulle Mura Poligonali, dotato di un archivio multimediale e di una biblioteca specializzata, e una "Raccolta di Arte Moderna e Contemporanea sulle Mura Poligonali". Nata sulla base della collezione personale dell'architetto Baldassarre, la Raccolta attraversa un arco temporale che va dal 1800 fino ai giorni nostri, da litografie d'epoca, come quelle di Marianna Candidi Dionigi, fino a disegni e pitture di artisti contemporanei come Osvaldo Sabene, Sergio Toppi, Luciano Zanelli, Ruggero Savinio, Marco Gizzi… Le imponenti costruzioni hanno solcato mari d'epoche e fiumi di stagioni giungendo fino ai nostri giorni, ammaliandoci con il fascino dell'antico. Le opere, le incisioni, le fotografie e le testimonianze raccolte rappresentano un passato ormai distante che, però, ha marchiato a fuoco anni di storia. Una storia che non va dimenticata: va valorizzata. Miriam Minnucci

La comunità "In Dialogo" ha festeggiato i suoi primi 19 anni TRIVIGLIANO - Grande festa nella comunità di recupero "In Dialogo" di Trivigliano", dove il fondatore Padre Matteo Tagliaferri attorniato dai suoi ragazzi, dalle loro famiglie e da illustri ospiti (su tutti il parlamentare europeo Antonio Tajani, il presidente della provincia di Frosinone Iannarilli e quello di Latina Cusani) hanno celebrato domenica 20 giugno il 19esimo "compleanno" di un'esperienza di vita che, con il passar del tempo, produce frutti sempre più abbondanti e ricchi. Abbondanti perché il "modello" della comunità triviglianese è stato "esportato" da anni in altre realtà, vicine ma anche molto lontane (basti pensare ai centri aperti in Perù, Colombia ed

Ecuador); ricchi perché il percorso intrapreso da quanti varcano la soglia del centro compiono un cammino che, ogni volta, porta alla scoperta di un'inedita "realtà" umana e personale, fatta di sofferenze, rinunce alla vita ma anche e soprattutto di riscatto e responsabilizzazione, quello che Padre Matteo - con una terminologia azzeccata - chiama "Nuovo Umanesimo" poiché pone alla base di ogni discussione l'Uomo inteso nella sua accezione più ampia, un Uomo fatto di scienza ma anche di trascendenza, di carne ma anche di spirito, di esigenze materiali ma anche più intime. E il racconto delle testimonianze degli ospiti della comunità e degli operatori ha rappresentato, come sempre, il momento più coinvolgente dal punto di vista emotivo e delle sensazioni, l'istante in cui si sono condensate il senso di un "lavoro" lungo, quotidiano e spesso doloroso, ma sfociato nella rinascita a nuova esistenza di tante persone. Gli anni trascorrono, gli impegni aumentano, ma l'entusiasmo che anima Padre Matteo Tagliaferri e gli operatori che lo circondano resta immutato, anzi cresce sempre più, nonostante la fatica. Lo si leggeva dagli occhi di quanti domenica 20 hanno partecipato alla festa della comunità. Pietro Antonucci

FOTONOTIZIA

CARA, operatori in piazza per difendere il lavoro

La frana perenne

La protesta agli Altipiani di Arcinazzo dopo la dismissione del centro

TRIVIGLIANO - Questa immagine, scattata con difficoltà vista la posizione pericolosissima in cui è situato l'oggetto della nostra segnalazione, rappresenta uno dei mille misteri irrisolti dell'italietta che a noi proprio non piace. Sono anni (dal dicembre 2008) che la Strada regionale ex SS155 per Fiuggi, in territorio del Comune di Trivigliano, è interrotta da una frana in piena curva. Nessuno se ne è più curato, vane le segnalazioni dei cittadini, vane le interpellanze e le richieste del Presidente della Provincia Iannarilli agli enti competenti. A proposito di enti competenti noi di Gente Comune abbiamo trovato un "muro di gomma" quando abbiamo cercato notizie chiamando i vari uffici comunali e regionali coinvolti.

UN GRAZIE A NOME DELL'INTERO NORD CIOCIARIA CHE RISENTE DI QUESTO DANNO IN MANIERA DAVVERO NOTEVOLE Attì

TREVI NEL LAZIO - Singolare la vicenda del Cara, il centro d'accoglienza per immigrati extracomunitari sito agli Al-

tipiani di Arcinazzo. Quando aprì fu "salutato" (è un eufemismo) con grande disapprovazione, temendo ripercussioni negative sull'immagine turistica del pianoro e tradendo anche paura e diffidenza nei confronti degli stranieri (ghanesi, nigeriani, somali, eritrei) che lo dovevano popolare.

Problemi, invece, non ce ne sono stati ed il Cara si è rivelato anche una fucina di posti di lavoro per 30 persone che, in una realtà piccola come quella trebana, non sono pochi. Per questa ragione, l'annuncio della chiusura del centro d'accoglienza non è stato gradito dagli operatori che hanno inscenato una protesta pacifica ma ferma. Anche la politica non ha mancato di dire la sua: l'ex sindaco Silvio Grazioli ha infatti accusato l'Amministrazione comunale di non aver proposto alternative per quanti sono a rischio disoccupazione. E Trevi nel Lazio è tornata a dividersi. Pie. Ant.


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Vita alatrense

Venerata la Madonna della Forma nel greto del fiume Cosa La cona, per anni completamente dimenticata, è stata costruita nel lontano 1732

Il nostro fiume Cosa e le sue preziose acque hanno avuto, nel corso dei secoli, un rapporto importante con il territorio che il corso attraversa. Nel lento fluire della Storia, di acqua sotto i ponti come si dice - ne è passata molta ed il ruolo del Cosa è stato determinante a favorire i primi insediamenti umani lungo le proprie sponde. Già in epoca protostorica aveva assurto a questa funzione. E nell'ultimo secolo appena tra-

scorso, non senza stupore da parte di qualcuno, sono stati ritrovati frammenti archeologici che consentono di confermare quanto dicevamo sopra. Il fiume, oggi, può raccontare anche altre vicende, come ad esempio la costruzione, nel proprio greto, di un "cona" realizzata nel 1732 dalla famiglia Carloni in prossimità di Via dei Canestrari, in contrada Mole Bisleti. Un'opera voluta per grazia ricevuta. Racconta la tradizione che una donna del posto, mentre si accingeva a lavare i panni sulla riva del fiume - nel punto in cui un tempo esisteva una chiusa per deviare il corso del Cosa, atta ad alimentare un vecchio mulino a pietra tuttora esistente - scivolasse andando a finire nelle acque profonde del

fiume stesso. La donna si salvò grazie all'aiuto di una visione celeste che, subito dopo l'episodio, scomparve alla sua vista. Il mari-

mezzo al fiume e, quasi miracolosamente, la piccola edicola ha retto a decine e decine di alluvioni durante questi 278 anni.

to della donna, in segno di riconoscenza alla Vergine, volle costruire questa "cona" proprio in

Attualmente è ricoperta dai detriti delle piene per circa tre metri: solo una parte è ancora visibile.

Durante il secolo scorso, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, migliaia di fedeli, provenienti dai paesi vicini, nel giorno dell'Assunta giungevano a venerare la Madonna del fiume. Il 3 ottobre del 1994 e nell'inverno di due anni, la cona è stata completamente sommersa dai detriti durante delle piene impetuose, ma la struttura ha retto alla potenza dell'acqua. Il 31 maggio scorso, al termine del mese mariano, il parroco della Madonna del Rosario di Mole Bisleti, don Fabio Tagliaferri, ha celebrato sul posto, alla presenza di tanti fedeli, una Santa Messa in onore della Madonna della Forma. Questo, infatti, è il nome dell'immagine a lungo dimenticata nel greto del Cosa. Bruno Sbaraglia

Nasce anche ad Alatri il Circolo ACLI E' nato il 92° Comune della Provincia di Frosinone!!! "Si è costituito da qualche settimana ad Alatri il Circolo ACLI "Santa Lucia". In questo momento così difficile dal punto di vista politico-economico, ma anche sociale e valoriale, abbiamo sentito forte l'esigenza di riprende il filo di un discorso, quello delle Acli, ormai interrotto da decenni nella nostra Città. Attraverso questa iniziativa, con rinnovato spirito di servizio e attenzione alle esigenze dei concittadini, soprattutto quelli appartenenti alle classi più svantaggiate, vogliamo promuovere e far crescere anche ad Alatri il concetto attivo di solidarietà. A norma di Statuto quindici soci costituenti hanno eletto il Consiglio Direttivo composto da Vincenzo Vinci - tesoriere, Carlo Costantini, Adalberto Di Castro, Tullio Gregni e il Presidente, nella persona di Dario Ceci e il Vicepresidente, nella persona di Antonio D'Alatri. In oltre tutti i soci hanno voluto nominare Presidente Onorario Carlo Costantini. Il Consiglio, come primo atto, chiede a tutti i Concittadini di buona volontà, i quali vogliano contribuire all'iniziativa, di mettersi in contatto con uno qualunque dei membri del consiglio stesso e chiedere di aderire al Circolo. Siamo convinti che ci sarà molto da lavorare, ma siamo anche convinti che i frutti di questo lavoro saranno copiosi per tutti noi, in termini di crescita spirituale, e per la Città, in termini di coesione sociale e sviluppo di opportunità. Che il Signore ci benedica!" Il Vicepresidente

Se guardate bene questa foto, indicata da opportune frecce rosse, balza agli occhi un'aberrazione, ovvero la dicitura "Città Tecchiena di Alatri". Per cui possiamo affermare che la provincia di Frosinone ormai conta non più 91 Comuni, bensì 92. Le spinte "secessioniste" nella periferia sud di Alatri sono sempre state forti, questo è vero, ma se a patrocinare eventi animati da malcelato rigurgito indipendentista ci si mettono anche gli enti territoriali (Comune e Provincia), l'affare si fa delicato. Come se lo Stato Italiano patrocinasse un evento che dal titolo "Primo premio musicale, Repubblica Padana". Speriamo sia stata una grossa, enorme svista da parte degli amministratori. A.T.

Antonio D’Alatri

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza Bruno Sbaraglia - Riccardo Strambi Andrea Tagliaferri Hanno collaborato Angela Rossi - Patrizio Minnucci - Fabio Padovani Chiara Camperi - Daniela Caliciotti - Alfredo Trocciola Erika Rossi - Giuseppe Gatta - Miriam Minnucci - Serena Sperduti Alfredo Salomone - Davide Strambi - Stefania Del Monte Numero chiuso in tipografia il 21/06/2010 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

50 mila euro per sorvegliare la città Stanziati 50.000 euro dall'Amministrazione comunale del sindaco Costantino Magliocca per la videosorveglianza. Ad informare la cittadinanza è stato l'assessore alla sicurezza e Bilancio Remo Costantini. <Sono particolarmente felice nel poter annunciare a tutti i cittadini di Alatri - ha dichiarato l'esponente PDL - che nel Bilancio di previsione 2010 approvato dalla Giunta Comunale è stato aumentato il capitolo relativo all'acquisizione di beni mobili, macchine, attrezzature tecnico-scientifiche in quanto è intendimento di questa amministrazione destinare tale somma per la realizzazione della videosorveglianza. Questo importo dovrebbe permettere la totale copertura dei punti sensibili del centro storico e le strade di accesso alla città di Alatri. L'intervento, atteso da decenni e richiesto da tantissimi cittadini, contribuirà a rendere più sicura la nostra città e porrà fine a quei fenomeni di microcriminalità e di vandalismo di cui, purtroppo, soprattutto il nostro centro storico soffre. Pur nelle ristrettezze economiche in cui si trova l'intera Europa, la nostra Amministrazione di centro-destra ha inteso porre l'attenzione sulla sicurezza dei cittadini, bene primario che va tutelato il più possibile affinché la nostra città possa diventare sempre di più un centro in cui

trascorrere serenamente le proprie giornate>. Soddisfatto anche il sindaco Costantino Magliocca. <La videosorveglianza era un punto del nostro programma elettorale che abbiamo rispettato. Mi complimento con l'operato dell'assessore Remo Costantini e con l'intera Giunta che ha lavorato verso questo obiettivo. La messa in sicurezza della città e dei nostri concittadini è un aspetto primario L'assessore e per questo sull'instalRemo Costantini lazione delle telecamere nei punti sensibili del centro storico e delle vie d'accesso principali ad Alatri andremo avanti fino in fondo. Vogliamo combattere in prima linea quei fenomeni di microcriminalità e di vandalismo di cui spesso il nostro territorio, partendo dal centro storico, è vittima. Un provvedimento che va incontro alle richieste di tantissimi nostri concittadini, soprattutto abitanti nel centro storico>. A.T.


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Vita alatrense

Alatri, un passato possibile Alatri e Clisson, un'amicizia I Popoli venuti dal mare lunga dieci anni In Francia si festeggia il primo decennale del patto di gemellaggio È nel segno dell'amicizia, del confronto e della crescita culturale che Alatri e la Vallée de Clisson (Francia) celebrano, dal 23 giugno al 2 luglio, il X Anniversario del ge-

Clisson

mellaggio che unisce la nostra città ai centri della Loira Atlantica, a pochi chilometri da Nantes. L'avventura, iniziata nel 2000, è divenuta negli anni un rapporto solido, profondo e radicato: in questi primi dieci anni si sono alternati volti, vicende e amministratori, ma l'amicizia che lega Alatri alle quattro cittadine gemelle (Clisson, St. Lumine de Clisson, Gétigné e Gorges) ha continuato ad arricchirsi e la volontà è di proseguire questa esperienza costruttiva, che tanto ha dato alle nostre comunità e tanto può regalarci in futuro. Per celebrare il X anniversario di questo gemellaggio i comitati italiano e francese hanno organizzato un incontro tra cittadini, concepi-

to come un evento di amicizia europeo. È un programma intenso, costruito con il desiderio di raccontare la nostra consapevolezza circa l'alto valore civico di queste azioni orientate all'amicizia tra i popoli, azioni che richiamano una necessità di testimonianza e di impegno civile che si può concretizzare anche in modo semplice. La partenza della delegazione italiana è prevista per il 23 giugno, con arrivo a Clisson il giorno successivo. Venerdì 25 si vivrà una delle giornate clou: in mattinata, a Gétigné, l'inaugurazione di Viale Alatri; a seguire, la conferenza dibattito sul tema "L'artigianato: una possibilità, un modello economico di riferimento ed un legame sociale evidente per l'Unione Europea"; nel pomeriggio, sotto le Halles a Clisson, cerimonia per festeggiare il decimo anniversario del gemellaggio; più tardi l'inaugurazione, a Gorges, di Via Alatri, Via San Sisto e Via Montecassino. Sabato 26, escursione a Vannes e nelle isole del golfo del Morbihan. Domenica 27, giornata libera e, in serata, serata di gala a Gorges. Lunedì 28, giornata libera con la possibilità di presenziare a diverse esposizioni artistiche e di usufruire della visita nella città di Clisson. Martedì 29, partenza del gruppo degli italiani con meta Parigi, dove gli alatrensi si tratterranno per due giorni. Per il 2 di luglio è previsto il rientro ad Alatri.

Come rilanciare il turismo in città

Seguendo il nostro discorso, le popolazioni scampate alla catastrofe si sarebbero rifugiate sulle coste dell'Italia occidentale, dove forse già esistevano loro colonie, dando seguito alla loro civiltà con gli adattamenti legati alla particolarità dei nuovi territori ed alla certa commistione con le popolazioni autoctone. Due sono le popolazioni che per tecniche costruttive e particolarità si avvicinano alla civiltà nuragica: gli Etruschi e gli Ernici. Infatti il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Shardana o Šerden, citati tra i "popoli del mare" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Alcuni Šhardana sarebbero emigrati nella penisola italica, dove avrebbe-

Mura Ciclopiche Vetulonia

ro dato origine alla civiltà etrusca. Si pensi inoltre che i Greci che non conoscevano bene i mari al di là del Canale di Sicilia li chiamarono Tirreni (costruttori di

torri). Poi tale nome probabilmente fu esteso anche agli abitanti dell'Italia centrale. E d'altra parte Platone non scrisse che Atlantide, nelle ultime fasi della sua esistenza, aveva stabilito delle colonie a Tir-

Mura Amelia

renia? Naturalmente Tirrenia non può essere che l'ltalia, in particolare quella centrale. Ad Alatri è stato ritrovato - poco fuori città - un piccolo tempio etrusco, il che dimostra la contiguità delle due culture, commistione di due stili architettonici diversi solo forse perché diversa era la situazione geologica (calcarea l'ernica e tufacea l'etrusca). Ci sarebbe ancora molto da parlare in merito a quanto affermato nel corso di questi articoli. Mi riprometto di raccogliere quanto in essi esposti in una dispensa nella quale mi sarà possibile approfondire quanto qui solamente accennato. 6 - fine? Paolo Fiorenza

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE 1948, la DC in Umbria. Chi c’era?

Le proposte della Sinistra che lancia il grido d'allarme: "Sos, salviamo Alatri" Il rinnovato gruppo per la costituzione della Sinistra alatrense lamenta l'assenza di iniziative commerciali in città e lancia la propria proposta: "Il volano della ripresa può essere il turismo". Un'idea che parte dalla constatazione che "Il centro storico si è desertificato, la stragrande maggioranza dei negozi è chiusa e va dato agli artisti di aver occupato alcune vecchie botteghe per dare un senso di vitalità e presenza nella parte antica della città". Cosa fare, allora? "Puntare sul turismo perché Alatri ha tantissimo da offrire sia dal punto di vista religioso che turistico". Andando per ordine, la Sinistra ricorda che ci sono cinque tra eventi e siti religiosi che "in ogni altra città italiana richiamerebbero migliaia di turisti. Sono: l'Ostia Incarnata; la beata Maria Raffaella Cimatti; il mantello di San Francesco; il Miracolo di Portadini; la badia di San Sebastiano". Senza dimenticare il resto: a partire dall'Acropoli, il monumento principale della città, per arrivare all'intero circuito urbano. "Per far conoscere tutte queste attrattive occorre puntare sulla pubblicità. Allora, dobbiamo entrare in contatto con le maggiori agenzie di viaggio, con i più conosciuti tour operator, realizzare pubblicazioni per far conoscere meglio la città, contattare gli istituti scolastici per fare venire i ragazzi ad Alatri. Dobbiamo preparare tre itinerari, in accordo anche con altri centri: un itinerario basato sulle mura ciclopiche, un secondo sulle abbazie, un terzo gastronomico". Spesso, però, si pone il problema della ricettività. La Sinistra ha la sua "ricetta" anche per tale questione: "Bisogna convincere le autorità religiose a trasformare alcuni conventi ormai chiusi in alberghi, riservando una parte di queste proprietà per le loro esigenze. Quando ci sarà un flusso, allora si troveranno nuovi imprenditori disposti ad investire". La conclusione: "Il turismo significa sviluppo di tutte le attività e significa soprattutto lavoro. Tutto ciò si deve e si può fare per Alatri". Pietro Antonucci

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344

Partiamo sempre dalla foto del numero scorso: tra gli alunni del 1960 della scuola elementare mista di San Manno ci sono: Maria La Bella, Bruno D'Onorio, Federico Pavia, Luigina Fortini, Sisto Lanzi, Carlo Mariani, Pietro e Italo Vellucci, Amelia Belli, Elide Pavia, Adriana Angelucci; la maestra era la signora Maria Luisa. Questo mese vi proponiamo una foto del 1948. Si tratta di una gita in Umbria organizzata dalla Dc per ringraziare i vertici del partito dopo la vittoria elettorale: chi c'era? Lo scatto è stato reperito dal nostro collaboratore Paolo Fiorenza. Se volete ricevere la foto via e-mail, per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.


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Vita alatrense

Ecco i vincitori del Programma estivo senz’anima “Premio Dardanello” L'8 giugno scorso, presso la biblioteca comunale di Alatri, alla presenza del dirigente scolastico Giulio Maurizio Giacomini e dell'assessore alla P.I. Sandro Vinci, si è svolta la premiazione dell'XI edizione del concorso letterario di prosa e poesia "Adriana Dardanello" rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie di Alatri. La Commissione, presieduta dalla dott.ssa Roberta Fanfarillo e composta dalle insegnanti Paola Calicchia e Lilia Mangiapelo, ha premiato i lavori degli alunni Giorgia Romani della classe III A, Sara Scardella e Andrea Vinci della classe III B della scuola "Luigi Ceci"; Andrea Pavia della classe IV A, Michel Belli della classe IV B e Danny Loffredi della classe V A di "Mole Bisleti"; Giulia Offidani della classe IV A di "Fiura" e Edoardo Pietrobono della classe V di "Fontana Scurano". Una menzione speciale è stata assegnata alla classe III A della Luigi Ceci (ins. Paola Volpari). La cerimonia è stata allietata da brani musicali eseguiti dagli alunni della sezione musicale della scuola media "Dante Alighieri" di Alatri diretti dall'ins. Nadia Rossi. Durante la manifestazione, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico di alunni, genitori insegnanti, è stata presentata la pubblicazione "Gomme, matite e zucchero filato 2", stampata presso la Tipolitografia Acropoli di Alatri. Il volume raccoglie gli elaborati dei vincitori delle ultime cinque edizioni del premio.

L'arrivo della bella stagione invoglia le persone a godersi gli spazi all' aperto e a cercare eventi che sono anche occasione di incontri, per godersi serenamente la propria città. Intanto come si svolgerà il programma estivo alatrense? Quest'anno, al contrario degli anni passati, gli eventi sono stati purtroppo ridotti drasticamente per la mancanza di fondi! Gli avvenimenti musicali e culturali più importanti che si svolgeranno in piazza Santa Maria Maggiore si sono ridotti a tre: "Alatri Blues" il 2223-24 Luglio; il Children's Folk Festival a Settembre (in data ancora da decidere); il Festival internazionale del Folklore ad Agosto (una tradizione di Alatri che per quest'anno è ancora in dubbio). I cittadini alatrensi ogni anno "sperano" di trovare qualcosa in più, invece ogni volta viene tolto loro qualcosa a cui tengono molto. La manifestazione musicale Alatri dal Vivo il 2/09/2006 con il gruppo musicale PGR suscitò la partecipazione di numerosi ragazzi e turisti favorendo una grande attività economica per la città… peccato che Alatri dal vivo è stata letteralmente eliminata! Il cinema "Sotto le stelle", altro appuntamento rimosso; per non parlare dello spettacolo "all'ombra dei Ciclopi" un incontro con il teatro anch'esso tolto dalla circolazione. Un grosso addio alla cultura, al cinema e all'affluenza di giovani ragazzi amanti della musica… nulla togliendo al Blues! Il problema nasce sempre per la mancanza di fondi ma… sarà davvero così? "Il Comune ha davvero problemi economici e preferisce spendere i soldi in modo produttivo e redditizio. Però quest'anno per soli tre giorni avremo l'onore di sentire dei musicisti Blues, pare alla "modesta" cifra di 20 mila euro! In internet cercando nel motore di

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ricerca "Programma Estivo Alatri" viene fuori un fatto buffo: l'ultimo articolo importante in merito porta la data all'anno 2008! Non si spiega il perché essendo Alatri una città turistica, non si riesca a dare l'informazione culturale esatta della città, sul motore di ricerca più importante ed usato al mondo! Si prospetta un'estate Alatrense "desertica"… la città sta vivendo un brutto periodo estivo non solo a livello culturale ma anche sociale; basta pensare

ai mondiali degli anni precedenti: i bar di Alatri con maxischermi lungo le strade permettevano a ragazzi, adulti e bambini di interagire l'uno con l'altro. Quest'anno sarà davvero difficile seguire l'Italia e tifare tutti insieme, dato che sono stati tolti i maxischermi al centro storico. Un'estate colma di proibizioni come non si era mai visto! "Speriamo di cuore che le cose cambino e che Alatri torni ad essere quella città accogliente, amata e piena di vita come era un tempo". Erika Rossi

La città perde il suo cinema Ebbene al secondo tentativo, il "colpaccio" relativo alla chiusura del cinema Politeama di Alatri pare essere (salvo smentite) "finalmente" riuscito. Già lo scorso anno la cancellazione dagli eventi estivi della tradizionale manifestazione "Cinema sotto le Stelle", che pure un certo scontento aveva creato nei cittadini alatrensi, aveva inferto un brutto colpo al bilancio complessivo del Politeama (costretto a far fronte alle spese fisse anche nei mesi estivi), in quanto la manifestazione consentiva di compensare almeno in parte i mancati incassi derivanti dalla pausa estiva. Solo grazie alla tenacia e alla generosità di Patrizia, gestore del Cinema Politeama, è stato possibile proseguire anche per la stagione 2009-2010. Nel frattempo però, da un lato il mancato rinnovo dell'abbonamento da parte di molte scuole superiori, dall'altro la concorrenza e la tendenza a privilegiare cinema esterni, hanno fatto calare ulteriormente gli incassi del nostro cinema (che, è utile ribadire, esiste dal dopoguerra). Per tutti questi motivi, con la chiusura del Politeama siamo costretti a registrare con una certa amarezza l'ulteriore impoverimento culturale del quale è vittima il nostro territorio. Il cinema infatti aveva riaperto l'8 dicembre 1997. Alessandro Arcese

Nasce "ALATRI NEL CUORE" Il sodalizio, a detta dei promotori, nasce dall'esigenza da parte di molti settori della società alatrense di farsi parte attiva nella determinazione di un rilancio politico, culturale, sociale ed economico della città e nella promozione e valorizzazione di tutto il suo territorio e del suo patrimonio (artistico, archeologico, religioso, naturale). Esperienze e sensibilità diverse sono convenute nell'associazione con un solo obiettivo: operai, studenti, impiegati, commercianti, insegnanti, professionisti, imprenditori, dirigenti, esponenti del mondo della cultura e del volontariato, ognuno tra i più attivi nel proprio settore, tutti insieme per Alatri. L'assemblea dei Soci Fondatori ha eletto il Consiglio Direttivo nelle persone di: Ornello Tofani, Erika Rossi, Fabrizio Promutico, Michele Desiato, Fiorenzo D'Onorio, Fiorello Pietrobono, Gianni Lisi, Daniele Galuppi, Giuseppe Sarra, Antonio D'Alatri, Daniele Grassi Bettazzi, Lorenzo Mignini, Rosina Vinci, Bruno Galuppi, Annalisa Pietrobono. Inoltre la stessa assemblea ha eletto Presidente Ornello Tofani ed il vice presidente nella persona di Erika Rossi. Il neo eletto Presidente, al termine dell'incontro, ha dichiarato: "Il mio ringraziamento va a tutti voi amici che mi avete scelto per questo compito così importante, ma un grazie particolare lo voglio rivolgere all'amico Antonio D'Alatri che ha creduto nella fattibilità del progetto, condividendo con entusiasmo l'idea iniziale con noi pochi amici e cercando intorno ad essa il massimo consenso possibile: adesso possiamo diventare una realtà forte e ben rappresentata sul territorio e presto presenteremo alla Città alcune nostre proposte costruttive. In fondo il nostro è un progetto semplice ed ambizioso allo stesso tempo, ma consapevole e fortemente motivante, che si basa sulla competenza e sull'amore per la nostra Alatri. Perché noi abbiamo Alatri nel Cuore". A.T.


15 I misteri della chiesa di San Silvestro Conclusioni vincenti per “Libri randagi” Arte e Cultura

ALATRI - Incerte e misteriose son le origini della chiesa di San Silvestro ubicata tra il rione San-

rena. Un affresco, raffigurante San Silvestro e il drago si distingue dal resto degl'altri affreschi

ta Lucia e il rione Sant'Andrea ad Alatri. Gli scarni documenti esistenti al riguardo testimoniano la costruzione dell'edificio intorno al 1220, ma la leggenda vuole fondersi con le tradizioni e i detti popolari che fanno risalire la fondazione alla fine del X sec. Le romaniche linee del prospetto sono rimaste inalterate per secoli, cosi come il portale lunettato e la viva pietra rude della facciata (foto 1). L'interno scandisce una chiara curiosità, la suggestione delle capriate lignee della copertura, i pochi affreschi superstiti e i due grandi archi a sesto pieno giocano con gli spazi rendendo l'atmosfera notevolmente unica come quella d'una dimensione ultrater-

superstiti grazie alla espressiva e intensa tonalità cromatica. Una mezza dozzina di scale in pietra sulla parete orientale conducono il turista curioso in un mondo nuovo, in un mondo quasi tombale, il sotterraneo della cripta s'estende lì, quieto davanti a lui (foto 2). L'atmosfera cupa, la penombra, il giallo acido consumato delle pareti, e una viola appassita che si scorge da una piccola finestra, trasmettono emozioni uniche, quasi non esistono parole per la descrizione.

Un luogo impassibile, senza tempo che culla misteri e segreti, svelati solo in qualche e forse perduto e nascosto manoscritto. Un tesoro sconosciuto, un tesoro rimasto immutato per secoli. Un ignoto Santo è rappresentato in un enigmatico affresco; le rudimentali crociere delle volte sono raccordate al centro da due capitelli arcaici che tagliano in blocchi lo spazio, lo scandiscono argomentando ancor più un'angoscia che penetra nel visitatore. Un gioiello nascosto di un'Alatri insolita, curiosa, quasi sconosciuta, d'una Alatri unica, affascinante culla d'una sfera patrimoniale immutata. Vi invitiamo a scoprire quest'aspetto poco conosciuto della nostra Alatri, a valorizzare la storia che ogni pietra emana, l'arte e la cultura d'un paese ra-

dicato ad una tradizione più viva che mai. Giuseppe Gatta

Notevole successo ha riscosso la particolare e coinvolgente iniziativa posta in essere dall'associazione ARS di Alatri. L'associazione, con l'iniziativa "Libri Randagi" si è impegnata come vuol essere il suo fine, in uno scopo sociale di calda importanza: è, infatti stata ampliata con testi di vario genere, da gialli a horror a fantasy a edizioni di fumetti, la piccola biblioteca già presente al quinto piano dell'Ospedale San Benedetto. All'operazione ha contribuito la curiosità di commercianti, privati cittadini e persone che hanno creduto nel progetto. La sensibilità delle persone, nel donare propri libri, tramandati di generazione in generazione e insiti di ricordi è risultata molto determinate e soddisfacente dato il buon fine e l'ottimo risultato dell'iniziativa. Non a caso, il nome "Libri Randagi" da vita a quello che vuol essere il suo fine intrinseco: chiunque può recarsi, prendere un libro, leggerlo, abbandonarlo in una qualche e perduta località del mondo e magari ricambiare la cosa con un altro testo, con una permuta, che sarà fondamentale a trasformare la piccola biblioteca in una più amplia e fornita struttura. Si ringrazia l'associazione ARS per l'impegno e la decisività dimostrati, in particolare un abbraccio va alla vice presidente Erika Rossi per la grande serietà legata all'evento da poco concluso. Ancora ringraziamenti per l'aiuto e il sostenimento ricevuto al negozio d'abbigliamento Pixel; alla pizzeria Pizza in Piazza; alla cartolibreria Cataldi; alla gelateria in Centro; al bar della Stazione; Pianeta Legno e alla Biblioteca Comunale di Alatri. Un saluto particolare va al Dottor Domenico Cestra e al consigliere Fabio Di Fabio che hanno creduto, sostenuto e agevolato sempre questa nuova e particolare iniziativa che è appena terminata. Puntiamo dunque nella vostra collaborazione, prendere e donare libri sono obiettivi da raggiungere e speriamo in un ampliamento e in un'evoluzione sempre più determinata e determinante del progetto. G.G.

Mobilio ciociaro: la camera da letto (Terza puntata a cura di Giuseppe Gatta da una ricerca del Prof. Maiello)

La tradizione ciociara colloca la camera da letto al piano superiore dell'abitazione. Il letto occupava gran parte della stanza. La struttura, rude e primitiva era composta da due semplici cavalletti di ferro (gli pudriuni) che sostenevano le tavole sul quale era adeguato "gli pagliaccion" o "gli saccon", una specie di primitivo materasso riempito con le foglie del granturco. Quest'antenato di materasso aveva ai quattro lati delle aperture che permettevano alla donna

di riunire o rimuovere le foglie rimaste unite nelle notte. Quest'operazione avveniva con un ulteriore strumento, un utensile a forma di forcola, "la furcinella" che veniva inserita in uno dei quattro fori e agevolava l'operazione di riunione delle foglie rendendo compatto e pronto per la successiva notte "gli saccon". Nelle case più raffinate il letto, ai due capi, aveva una spalliera tubolare verniciata di nero, marrone o verde scuro. Vicino al letto si trovava, di solito (quando non era in un'altra stanza, frequente era ad esempio la collocazione nel tinello, con funzione diversa e complementare alla cucina) "gli casson", un mobile rettangolare basso, quasi come una panca, ordinato sempre e solitamente in occasione delle nozze, dove la sposa conservava il corredo nuziale che portava dalla propria casa natia a quella nuova come tessuti pregiati, stoffe, biancheria da letto. Solitamente il cassone era acco-

stato al muro, la parte posteriore per questo motivo era di legno grezzo. Qualche decennio più in là la stanza da letto si arricchisce di ulteriori complementi come "gli cummudini" (i comodini) e "gli cummò" (il comò) che finì con il tempo per sostituire il cassone. Di solito era in legno scuro , con maniglie di ottone o in ceramica decorata, con quattro cassetti e uno specchio centrale appeso al muro. Questi gli elementi essenziali della stanza da letto, che poteva però arricchirsi di ulteriori pertinenze come l'attaccapanni in

legno o in ferro battuto verniciato, il portacatino, lavamani formato da un sostegno a tre piedi, che reggeva nella parte superiore

"gli uaccil" (il bacile) e nella parte inferiore "la brocca", (l'anfora) per l'acqua. A volte nei modelli più elaborati c'era il portasapone (ottenuto con il grasso del maiale, fatto bollire con detersivi e tagliato con una sciabola) e il porta pettine. Questi utensili hanno fine con l'ammodernamento della vita casalinga e con l'introduzione dell'acqua corrente. Un mondo ben lontano dai più moderni spazi di design e di tecnologia, un mondo che pur lontano resta vivo nei confronti di coloro che sono ancora radicati ad un farsi quasi in desuetudine.

“Ferentino Acustica” fino al 10 luglio Parte Ferentino Acustica, l'importante rassegna musicale di chitarre acustiche, jazz e blues che si svolgerà a Ferentino con concerti gratuiti al chiuso e all'aperto ed esibizioni a partire dal 24 Giugno fino al 10 Luglio. Queste le date: 24 Giugno, 25 Giugno, 26 Giugno, 27 Giugno e 10 Luglio 2010. Visti gli ospiti e il programma davvero ricco ed interessante, gli organizzatori prevedono un notevole afflusso di pubblico e spettatori. Per maggiori informazioni sulla rassegna, organizzata in collaborazione con il Comune di Ferentino, la Pro Loco, le associazioni Ferentino Artistica e Terra e Libertà, e per il dettaglio dei concerti, è possibile consultare www.ferentinoacustica.net, www.fingerpicking.net, www.comune.ferentino.fr.it , www.proloco.ferentino.fr.it.


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Storie e personaggi

La verità è un’arte, incontro con Fabrizio Sparta Ho chiesto a Fabrizio Sparta di raccontarmi qualcosa di sé per scrivere questo articolo e ora mi ritrovo con una lista così lunga che non so da dove cominciare. Non è facile parlare di un eclettico come lui, epilettico si autodefinisce scherzosamente quando parla delle sue giornate strapiene. Comincio con due righe doverose di biografia: Fabrizio è nato l'8 agosto 1973 ad Alatri, ha frequentato il Liceo scientifico F. Severi a Frosinone (e, strano a dirsi, aveva 4 in italiano). Si laurea dottore in scienze motorie, è sposato con Domitilla Antilici e ha due bambini, Maria Luce e Alessio. Al liceo F. Severi c'è tornato ultimamente a presentare il libro "Un'estate con il mostro. Vivere, piangere e ridere con la Sclerosi Multipla". Del lavoro "vero" (quello con cartellino e stipendio) non vuole parlare, passo subito alle sue passioni. Ha insegnato danza-jazz per 15 anni, è stato Campione italiano di judo, ha fatto corsi di barista acrobatico, ginnastica, regia, fotografia. Le sue foto sono visibili su Facebook dove, oltre al profilo personale, ne ha uno per il libro Un'estate con il mostro (quasi 5.000 contatti fino ad oggi).

Il soggetto ricorrente è la famiglia ovviamente, la sua passione più grande. Sul cinema c'è un progetto nel cassetto: trasporre Un'estate con il mostro in un'opera teatrale. Non è finita la lista, ce ne sono altre di passioni. La pittura, per esempio, con all'attivo una mostra personale. Poi decorazione, la moglie è decoratrice e quando il lavoro è troppo lui si presta come "ragazzo di bottega". Un innamorato dell'arte come lui non si fa mancare la musica, ha scelto il sax perché piaceva a Domitilla "anche se adesso ogni volta che provo a suonarlo, mi fa smettere" scherza Fabrizio "Mi sono avvicinato alla musica perché ritenevo idiota finire una vita senza saper leggere e conoscere un bellissimo linguaggio come quello delle note musicali”. A proposito di musica, non ditegli che assomiglia a Tiziano Ferro perché si arrabbia, però è vero, le ragazzine lo fermano per farsi fare l'autografo. Passiamo allo scrittore. Fabrizio esordisce quasi per gioco con "Un'estate con il mostro. Vivere, piangere e ridere con la Sclerosi Multipla", una sorta di diario che comincia a scrivere quando Domitilla scopre di avere la malattia. Il titolo non deve ingannare, il libro è positivo, pieno d'amore e di ironia, della malattia racconta i risvolti comici. Due

persone innamoratissime come Fabrizio e Domi, dal carattere forte e dal temperamento artistico, non potevano che reagire con la speranza. Non perdono tempo a maledire la sfortuna o il destino, hanno troppe cose da fare nella vita, due figli, l'arte,

la moto, il mare, gli amici. Si cita spesso Alatri nel libro. Il libro viene pubblicato anche in ungherese, traduzioni in altre lingue sono in cantiere, la fama comincia a sconfinare. Nel suo gruppo di Facebook Fabrizio si presenta così: "Il mio mostro (sclerosi multipla) l'ho esorcizzato scrivendo questo libro,

voi potete leggerlo o scrivere su questo gruppo del vostro mostro, non necessariamente una grave malattia, ma anche una depressione, una perdita, un forte disagio, qualsiasi cosa vi possa far sentir meglio nello scrivere ai vostri amici di come affrontate o cercate di affrontare il vostro "mostro". La gente si iscrive e risponde, legge volentieri le sue note, le commenta, tante sono le persone affette dalla SM che partecipano. Questi commenti spesso sono toccanti, intimi, la bacheca del gruppo si arricchisce continuamente di piccole perle. Allora ecco un'altra idea del vulcanico Fabrizio: perché non pubblicare le note e i commenti del gruppo di Facebook? Prende forma così "Piccole Note Crescono", il suo secondo libro uscito lo scorso aprile, edito dalla Albatros Il Filo. Incredibile a dirsi, ha anche un sogno nel cassetto: occuparsi della scrittura come editore. Ambizioso? No, solamente poliedrico, ma nelle sue mille sfaccettature è davvero unico: alla domanda "Sogni e speranze future?" risponde con semplicità: "Restare come siamo". Poi mi chiede di salutare tutti con un "Buona vita", augurio che è il suo marchio di fabbrica, grazie Fabrizio, buona vita anche a te e a Domi. Serena Sperduti

"Carlo Minnocci: l'educatore, lo storico, il politico"

Non si prescindere per ricordare la figura di Carlo Minnocci dallo

scritto del Prof. Giovanni Battista Mantovani nei suoi "Studi Cassinati": "La personalità di Carlo Minnocci giganteggia nella storia alatrina del secolo or ora trascorso, sia per le sue doti umane nobilissime che per la coerente e vigorosa attività politica - sempre improntata alla salvaguardia dei valori intramontabili della libertà e della giustizia -, nonché per la quarantennale ed esemplare missione educativa e per la sua opera di storico attento e scrupoloso del Risorgimento nazionale. Chi scrive è stato un suo antico alunno che non dimenticherà mai, nonostante l'usura del tempo, le sue lezioni, dense non solo di perizia filo-

logica ma tese ad illuminare i tesori della classicità, in cui sono le radici della nostra umanità e della stessa civiltà occidentale. I suoi colloqui di vita sono indimenticabili: l'occhio vigile e limpido trascorreva sulle pagine degli antichi scrittori mentre la voce suadente e pacata esprimeva l'essenza della loro paideia senza confini, in grado di parlare, nel tempo, a coloro che si dispongono ad udirne il messaggio. Classicità è pietà, cioè evocazione trepidante dei padri, in cui convengono da ogni parte e da ogni epoca gli autentici poeti artisti e storici, sia che vestano il greco peplo o il lucco fiorentino o il giubbone in-

glese o il bianco lino degli orientali….". Restano bellissime, però, anche le sue parole, pronunciate il 27 febbraio di quest'anno, nell'aula consiliare del Comune di Alatri, in occasione del quarantennio dalla morte: "Carlo Minnocci è stato un uomo indimenticabile e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, o esserne addirittura allievo come il sottoscritto, ricorda una persona affettuosa, retta moralmente e coerente nelle opinioni, oltre che dotato di immensa umanità, avente una comunicazione suadente ricca di richiami culturali, frutto della sua vasta cultura, e sempre percorsa da arguzia sottile. Aveva uno sguardo limpido e penetrante che non ammetteva tentennamenti di sorta, persona dotata di amore per la libertà e legata alla fede. E' il ritratto di un uomo di altri tempi con la cui scomparsa si è

chiuso un ciclo e uno spaccato di vita ciociara. Un uomo amante della politica, della cultura e della scuola, queste essenzialmente le tre ragioni della sua esistenza di cui oggi ne riconosciamo il valore incommensurabile che ci ha lasciato". In effetti, a testimonianza degli alti valori morali e patriottici di cui egli era interprete, mirabile resta l'epigrafe che, il 3 giugno 1964, Carlo Minnocci dettò per la sua iscrizione al Monumento alla "Mamma Ciociara": "Nel ventennale della resistenza il Comune e la Provincia per incitamento alla fratellanza dei popoli qui ricordano con gli orrori della guerra sterminatrice i tanti figli e figlie di questa terra che ossequenti alle patrie tradizioni affrontarono con eroismo la morte in difesa del loro onore e della loro libertà". Avv. Fabio Padovani

ALATRI - Via Basciano, 44 Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021


Gens Ciociara

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Frati Cappellani tra soldati e infermi: Padre Cherubino Fanfarillo La città di Alatri vanta tra i suoi figli una lunga lista di Frati Cappuccini, che già dalla fine del Seicento salparono dal porto di Civitavecchia verso l'Albania e la Morea, per partecipare alla seco-

Padre Fanfarillo

lare lotta in difesa della fede, della libertà e della cultura europea contro le barbarie Turche. Tra gli altri troviamo Padre Mauro Pecci (1643-1722) Leone Borchitto (1650-1720) che si prodigarono a lungo alla cura dei ma-

lati e degli infermi. Tra quelli che si occuparono dei malati della guerra Libica troviamo invece Padre Basilio Colazingari (a Bengasi) e Padre Domenico Arsenio Cialone (a Derna) mentre Padre Paolo Minnucci e Padre Giovanni Alviti (a Tobruk). Quest'ultimo mentre prestava la sua opera nell'ospedale n° 3 della Croce Rossa Italiana, il 22 Dicembre 1911, gli morì tra le braccia il comandante di un plotone gravemente ferito, non esitò un attimo a prenderne il comando portando i soldati alla vittoria, guadagnandosi sul campo la croce di Cavaliere. Durante il 1° conflitto mondiale del 1915 - 1918, troviamo altri cinque Cappellani militari provenienti da Alatri, Padre Girolamo Fiorini, Romano Vinci, Anselmo Rossi, Isidoro Rapone (decorato con medaglia al valore e croce al merito di guerra) e Ottavio Ceci, che meritò numerose decorazioni, tra cui due Croci e una medaglia d'Argento con un encomio solenne del Tenente Generale Armando Diaz. Fu singolare alla fine del-

l'ottocento, la vicenda di Padre Cherubino Fanfarillo che, dopo aver preso parte allo sbarco di Massaua nel 1885 come Caporale Aiutante farmacista, si era portato ad Assab per impiantarvi una farmacia. Lì contrasse un'infezione viscerale e il mal d'Africa che

dove contrasse il tifo Africano costringendolo nuovamente a tornare in Italia. Padre Cherubino dalla magnifica tempra di Cappellano militare, all'inizio della guerra Italo - Turca nel 1911, fu chiamato dalla Croce Rossa Italiana a Bengasi e successivamen-

propose il Frate per la nomina di Cavaliere della Corona d'Italia. Il 2 Maggio 1913, interpellato dal Ministero della Guerra se voleva tornare in Libia, accettò e fu mandato nuovamente a Derna, dove fu preziosissima la sua presenza per i numerosi feriti della battaglia del 16 Maggio e del 16 Giugno. Nel 1914 lo vide protagonista tra i numerosissimi contagiati dell'epidemia di Peste Bubbonica offrendosi volontario fine alla ces-

Cherubino Fanfarillo, cappellano nel Sanatorio militare di Anzio

lo costrinse a rimpatriare, tornandoci agli inizi del 1896 come Missionario e Cappellano militare. Svolse il suo ministero tra i soldati a Massaua, Cheren, Saganeiti, Adicale ed infine mandato ad assistere i feriti all'Asmara,

Gli esuli ciociari del 1802, motore della storia Vogliamo riallacciarci al grido di dolore lanciato a marzo dallo storico Michele Santulli sulla Ciociaria ed i suoi esuli-migranti, completamente ignorati dall'istituzione museale allestita al Vittoriano di Roma. Per raccontare il contributo che i nostri avi dell'Ottocento regalarono alla storia d'Italia, prendiamo in esame brevemente la vita e l'opera di un personaggio conosciuto da tutti: Ugo Foscolo. Il poeta nato a Zante, prima noto soltanto ai veneziani come giovane promessa di autore tragico, conquistò in breve una rinomanza ben più che locale, attraverso l'azione politica, giornalistica e militare che si concluse con l'assedio di Genova (1799-1800). Con il 1801-2, arrivano i viaggi nei quali il Foscolo conosce persone ciociare, combatte in campagne sfortunate, legge i nostri autori e impara molto. Dalla lettura del Vico suggeritagli in quegli anni dagli esuli ciociari apprende la profondissima poesia della storia, di quella straordinaria opera d'arte che è la storia degli uomini, la sola che gli uomini - dice il Vico - possano conoscere a fondo perché ne sono essi medesimi gli autori. Scrive l'Ortis che è documento umano e storico in cui gli effetti dello storicismo in germe sono tema portante. Ciò si riverserà sui Sepolcri del 1807, il carme che stabilì definitivamente la fama poetica del Foscolo, quello a cui guardarono le generazioni del Risorgimento. I Sepolcri, anch'essi in gran parte frutto della lettura del Vico. Il filosofo napoletano fece conoscere al poeta anche i pelasgi - dal dì che nozze e tribunali ed are - influenzando il Cattaneo che continuò lo studio del popolo "mitologico". Vedete, cari lettori, il nostro popolo ha dato molto anche a livello letterario, facendo da viatico culturale per la diffusione degli studi, delle idee liberali fin dalla nascita del nuovo Stato italiano. Patrizio Minnucci, storico

te nel 1912 fu trasferito a Tripoli dove si impegnò in diversi ospedali da campo prodigandosi nei reparti infettivi. Il 20 Settembre di quell'anno scoppiò una furibonda battaglia a Zanzur e Padre Cherubino non esitò a prendere il primo treno e raggiungere il campo di battaglia, dove aiutò moltissimi feriti che lo videro come una benedizione del cielo, rimanendoci fino alla fine della battaglia. Questo comportamento tanto elogiabile, servì agli ufficiali di accusarlo come disertore, mentre saputa la cosa il Generale Comandante delle truppe che si erano battute tanto eroicamente con un telegramma annullò la sentenza e

Manoscritto da Tripoli

sazione del contagio che durò tutto il 1914. Nel 1918, con un telegramma del Governatore Generale Ameglio, fu pregato di andare nell'antica città di Cirene per assumere la Direzione dell'ospedale e l'assistenza spirituale dei 6 presidi militari privi di Cappellani. Vi rimase ancora 2 anni rimpatriando finalmente nel 1920. Bruno Sbaraglia


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Sport

Il D.G. Graziani: "Allestiremo una squadra competitiva" L'obiettivo sarà raggiungere una salvezza tranquilla e poi togliersi importanti soddisfazioni Frosinone Calcio - Come sempre garbato e gentile nel rispondere alle nostre domande, il Direttore Generale Enrico Graziani, ha illustrato a noi di Gente Comune i momenti concitati che hanno portato il Frosinone a raggiungere la salvezza. Un obiettivo che sembrava scappare di mano a causa di "una seconda parte di stagione fallimentare". La permanenza in serie B si faceva sempre più improbabile. Nel cambio di allenatore, la mossa risolutiva, c'è stata la sua mano e i fatti gli hanno dato ragione. Graziani è una figura fondamentale per il calcio ciociaro, un "signore" dai modi quieti ma ci dicono inflessibile nel momento del bisogno. L'abbiamo intercettato a Milano, dove di concerto con il Direttore Sportivo Ortoli, sta lavorando già per la nuova stagione. I rumors che lo vedevano lontano da Frosinone sembrano essersi smorzati. Serve la sua esperienza perché ci sono da risolvere comproprietà importanti, prima fra tutte quella di Basha a metà tra il Frosinone e il Rimini. Si tenterà di monetizzare il più possibile per avere così cash fresco a disposizione per

operare nel mercato in entrata e rendere i canarini maggiormente competitivi. Non sarà semplice, perché il periodo austero dettato da una forte attenzione al bilancio permette pochi voli pindarici.

Enrico Graziani

Comunque sarà il quarto anno consecutivo di serie cadetta e sempre sotto la sua "direzione". Il sogno per un'intera provincia può continuare grazie a una società solida e competente. Direttore ci parli della stagione appena conclusa. Si è passati da

un inizio brillante al rischio retrocessione, fortunatamente poi c'è stata una conclusione felice. "Importantissimo rimanere in serie B. Davvero difficile analizzare questo campionato dove si era partiti benissimo. Addirittura il Frosinone anche se per poco tempo è stato in testa alla classifica e questo non dobbiamo dimenticarlo. Si faceva bel gioco, ma evidentemente raccoglievamo anche punti importanti. La seconda parte poi ha rischiato di rovinare tutto. Forse ci siamo adagiati troppo e in un campionato così importante non puoi permettertelo. Poi il cambio di tecnico e il raggiungimento della salvezza che sembrava addirittura insperata a un certo momento della stagione. Vista la situazione è stato fatto davvero un gran lavoro". La svolta sicuramente è arrivata al cambio di allenatore. Quanto ha inciso l'arrivo di Carboni? "I risultati dimostrano come abbia inciso tantissimo. Io non dimenticherei il lavoro svolto prima da Moriero, ma arrivati a quel punto era inevitabile cercare una scossa importante. La sconfitta

di Bergamo (contro l'Albinoleffe ndr) ci ha fatto prendere la dolorosa decisione. Carboni è riuscito a ricompattare un gruppo entrando in corsa il ché non è semplice, ha trovato il giusto feeling con la piazza e alla fine siamo stati tutti premiati da questo cambio. L'impatto peraltro era stato negativo con la sconfitta con il Cesena. Poi le tre vittorie consecutive, due delle quali due fuori dal Matusa, ci hanno avvicinato al grande obiettivo. Bene così". Da dove ripartirà il Frosinone per la nuova stagione? "Sicuramente da Carboni. Il presidente Stirpe gli aveva promesso il rinnovo di contratto in caso di salvezza e così è stato. Per quanto riguarda il resto della rosa siamo solo all'inizio del calcio mercato quindi oggi è impossibile dipingere un quadro completo della situazione. Ora siamo concentrati sulle comproprietà. Poi, tenendo sempre d'occhio il bilancio, cosa fondamentale per la nostra politica societaria, allestiremo una rosa competitiva, magari con la speranza di soffrire meno nella prossima stagione. Questo è il nostro obiettivo".

Una comproprietà importante è quella di Basha. Ci sono possibilità che il giocatore rimanga a Frosinone? "Basha ha grandi potenzialità, è molto giovane e quindi penso sia normale abbia molti estimatori. La questione sarà risolta entro il 25 giugno con il Rimini. Noi proveremo a riscattarlo sicuramente". Per concludere lei più volte, anche attraverso queste righe, ha lamentato gravi carenze strutturali. Passata una nuova stagione, ha intravisto miglioramenti in merito? "In linea di massima no, ma come ben sa, non dipende da noi. Comunque una novità importante dovrebbe esserci, ma questa è area di competenza del Presidente ed io non posso esprimermi. Mi riferisco all'organigramma societario. Alla presentazione del nuovo Frosinone si saprà qualcosa in più". Qualcuno pensa a Graziani come nuovo supervisore della società canarina. Qualunque sia la sua nuova mansione, l'importante sarà tenerlo ancorato ai colori giallazzurri. Quattro anni di serie B non passano inosservati.

L'Aletrium torna alle origini: si (ri)chiamerà Asd Alatri Il nuovo direttore Fabio Ceci: "Puntiamo al vertice con Caldaroni allenatore" Basta con i latinismi e questa è già una bella notizia. Non me ne vogliano gli amanti della lingua che accompagnava l'espansione dell'impero romano (e non solo), ma la squadra verderosa abbandona la denominazione attuale - Asd Aletrium- per tornare al nome glorioso che da sempre fa strada alla compagine ernica nei vari campionati disputati: Asd Alatri. I ciclopici, che sotto la preziosa guida tecnica di Fabio Ceci, sono giunti dalla Terza

alla Prima categoria grazie a due campionati conquistati consecutivamente, continueranno comunque il loro percorso: "Abbiamo fatto esplicita richiesta perché ci sembrava più gratificante tornare a intitolare la nostra squadra Alatri - ha dichiarato Ceci nuovo Direttore Generale della società -. Nuova denominazione, ma stessi interessanti propositi. "L'organigramma societario rimarrà invariato, tranne che per la mia po-

sizione che sarà quella di nuovo Direttore Generale. Felice Rolletta si occuperà di allestire una squadra da vertice anche per il prossimo campionato - ha continuato l'ormai ex tecnico verderosa - mentre Stefano Sarra, dopo l'eccellente lavoro svolto, sarà confermato nel ruolo di responsabile del settore giovanile. Il nostro vivaio, dopo aver conquistato sia il campionato Giovanissimi e quello categoria Allievi, sarà impegnato il prossimo anno nelle competizioni regionali di queste due divisioni. Per noi è un ulteriore motivo di orgoglio e di conferma della qualità del lavoro svolto". L'allenatore della prima squadra, salvo virate clamorose, dovrebbe essere Massimo Caldaroni. "Lui è sicuramente in cima alla lista dei pretendenti. È un tecnico preparato con numerose esperienze in categorie superiori. Superati gli ultimi ostacoli sull'accordo, daremo l'ufficialità". Per quanto riguarda il parco giocatori, ci saranno importanti modifiche rispetto alla scorsa stagione. "Si tenterà di intervenire lì dove ce ne sarà bisogno. Continueremo con una parte del gruppo che ha vinto lo scorso campionato con l'aggiunta d'innesti mirati. La regola dei fuori quota in campo (tre ragazzi del 1987 devono essere titolari ndr) indirizzerà di molto il mercato. In porta comunque tornerà Emiliano Coccia mentre nella zona mediana abbiamo quasi raggiunto l'accordo con Cristiano Schietroma. In attacco poi si proverà il colpo Michele Set-

tanni". E quelli che vedevano Fabio Ceci ancora sulla panchina dell'Alatri? "Dopo un'esperienza così positiva era giusto la-

Fabio Ceci D.G. dell'Alatri

sciare la giuda tecnica per collaborare con i presidenti Tagliaferri che hanno pensato a me come conduttore a livello organizzativo. La cosa importante - ha concluso Ceci sarà continuare questo progetto magari provando sin da subito un ulteriore salto di categoria, anche se consapevoli delle difficoltà di questo torneo. La città e i tifosi lo meritano". Ebbene sì.

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Riccardo Strambi


Sport

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Basket Veroli, sogno infranto all'ultimo minuto SASSARI - E' terminata dunque la stagione di una Prima che ha ancora una volta fatto sognare il suo popolo, arrivando ad un passo da un traguardo storico, ma non riuscendo, proprio in vista del traguardo finale, a

Gigena vs Devecchi

portare la stoccata decisiva. Una Prima che aveva alimentato tante speranze impressionando nelle serie di quarti e semifinale contro Scafati e Reggio Emilia, e che invece, nell'ultimo atto del campionato, ha dovuto inchinarsi ad una Dinamo Sassari che si è mostrata più cattiva, più cinica, meri-

tando la vittoria finale soprattutto per quanto fatto vedere nelle ultime due gare di fronte al pubblico amico. Certo, in casa Prima, squadra che in molti davano come favorita assoluta per la vittoria finale, rimane l'amaro in bocca per una grande occasione sciupata, ma l'andamento della serie di finale lascia poco spazio ad interpretazioni, con una squadra che è mancata in qualche uomo chiave come Rossi, Gigena o Rosselli, e che non ha saputo interpretare soprattutto dal punto di vista mentale la serie contro gli isolani di coach Meo Sacchetti. Merito va a Sassari, che ha saputo sfruttare tutto il suo grande potenziale, smontando i piani partita di una Prima che mai nella serie è riuscita a disporre di tutte le rotazioni soprattutto per la bravura degli esterni di Sassari di penetrare caricando di falli i giallorossi, e che ha trovato da elementi come Binetti, Devecchi e uno straordinario capitan Vanuzzo la chiave per aprire il gioco dando pochissimi punti di riferimento. Ad analizzare quanto accaduto in gara quattro e a parlare della serie in generale è un raggiante coach Meo Sacchetti, che abbiamo intercettato nel dopo partita poco prima dei festeggiamenti di rito: "Abbiamo avuto un rendimento diverso rispetto alla fine di stagione regolare che era stata molto deficitaria. Ci siamo compattati. Penso che la quarta partita a Pistoia ci abbia fatto capire la nostra forza, anche se la vera svolta è stata senza dubbio la vittoria

in gara due a Veroli, e in particolare il momento, quando, sotto di sette, con Rowe al quale era stata fischiato l'intenzionale, abbiamo fatto il break e siamo andati avanti

Gatto vs Hubalek

di sette. E' logico, poi, giocare due partite in casa di fronte ad un grande pubblico non è stata cosa semplice, anche perché avevamo sicuramente molta pressione, ma direi che anche quando Veroli si è riavvicinata, abbiamo sempre tenuto di testa nonostante la stanchezza cominciasse a farsi sentire. Il pubblico ci ha dato una grossa mano, e il resto lo hanno fatto giocatori di carattere che hanno risposto ancora una volta alla grande". Una Dinamo dunque, che ha saputo raschiare il barile, trovando energie che pensava di aver perso: "Nessuno pensava che noi potessimo arrivare a questo livello, anche perché avevamo avuto una flessione fisica e mentale, e tutti pensavamo che sarebbe stato difficile giocarci la promozione. E' stato però fondamentale il ruolo della so-

Zeppieri: "La nostra squadra doveva fare ancora esperienza" SASSARI - A ventiquattro ore dall'inizio di gara quattro della finale play off, il Presidente della Prima Leonardo Zeppieri aveva voluto parlare con tutta la squadra, cercando di motivare il gruppo giallorosso a riscattare l'opaca prestazione di gara tre.

arrivare alla fine al top delle condizioni fisiche e mentali: "Vero, anche se credo che a risultare decisivo sia stato il fatto che abbiamo forse sottovalutato l'avversario. In molti pensavano che Sassari fosse spacciata, e invece la Dinamo ha dimostrato il motivo per cui per buona parte della stagione è stata davanti a tutti. Anche nell'ultima gara siamo riusciti a rimanere attaccati, ma loro hanno dimostrato maggiore cattiveria, al contrario dei miei ragazzi che spesso ho visto fermi in campo. Certo, a risultare decisiva è stata purtroppo una disastrosa gara due, ma, anche se in un ambiente come quello di Sassari non era facile vincere, da parte nostra è mancato quel pizzico di carattere in più che ci avrebbe consentito di poter competere fino alle fasi finali" Nonostante tutto, però, il patron della Prima ha belle parole per

I tifosi della Prima Veroli

Da parte del numero uno del sodalizio di via Parco della Rimembranza, parole di fuoco, di grande attaccamento alla sua creatura sportiva. Parole però che non sono servite a scuotere i protagonisti in campo, che nella decisiva gara quattro hanno retto soltanto per trenta minuti, cedendo alla distanza alla maggiore voglia degli avversari. "Ha vinto la squadra che ha meritato - spiega Leonardo Zeppieri Loro hanno avuto carattere, voglia, grande coesione di squadra, tutte caratteristiche che molti pensavano Sassari non a-vesse più, e che invece il gruppo di Sacchetti ha dimostrato di avere ancora dopo una stagione lunghissima. Siamo contenti per quello che abbiamo fatto, perché abbiamo perso contro una grandissima squadra, che merita assolutamente di salire nella massima serie al posto nostro". Vittoria meritata, dunque, per una Sassari che ha saputo ritrovarsi nei momenti decisivi della stagione, di fronte comunque ad una Prima Veroli che con più di qualche elemento non è riuscita ad

La vittoria della Dinamo

tutti: "Forse era scritto che Veroli dovesse fare ancora un pò di esperienza per salire nella massima serie. Abbiamo fatto comunque una grande stagione, abbiamo vinto la Coppa Italia, siamo arrivati ad un passo dalla promozione, e credo che dobbiamo essere contenti. Da parte mia c'è la voglia di ringraziare tutti, tutti coloro che hanno contribuito a costruire una stagione esaltante che ha confermato Veroli tra le protagoniste assolute del campionato di Legadue".

cietà, del General Manager Pinuccio Mele, che hanno motivato la squadra, facendo capire che il traguardo poteva essere raggiunto. Il resto lo ha fatto una squadra splendida che è tornata a far vedere il basket di inizio stagione". Spazio poi alle dichiarazioni di un commosso Massimo Cancellieri, che spiega la metamorfosi della squadra dopo i buoni primi trenta minuti di gara quattro: "Loro sono semplicemente saliti in cattedra. Abbiamo giocato una partita contro una squadra forte, una squadra che ha vinto, che ha delle qualità e che ha meritato. Non possiamo dire che non ci abbiamo provato, ci abbiamo provato in tutti i modi. Sassari però in questa finale ha fatto vedere energie mentali e fisiche che nessuno pensava potesse avere" Il pensiero va alla sciagurata gara due, anche se il "Canc" non ha nulla da rimproverare si suoi: "Per noi è stata decisiva gara due, anche perché credo che con un paio di episodi a nostro favore la gara si poteva portare a casa. Poi, per il resto della serie, era veramente difficilissimo vincere a Sassari. Niente da dire comunque ai miei ragazzi che hanno dato l'anima, di fronte ad un pubblico eccezionale". Da parte del tecnico verolano un giudizio generale sulla serie: "Abbiamo avuto difficoltà sin da gara uno nel fermare alcuni loro giocatori che hanno delle capacità di uno contro uno che non sono comuni, e che, con la zona, con la uomo, o con qualsiasi accorgimento tattico abbiamo provato ad utilizzare, erano difficili da contenere. Con le loro penetrazioni ci hanno sempre caricato di fal-li, siamo sempre stati con l'acqua alla gola per quanto riguarda le rotazioni. E il fatto di non avere la possibilità di prendere ritmo, per giocatori come Gatto o Hines ha pesato e non poco, soprattutto in gara tre e quattro. In una analisi generale, però, direi che più di nostre mancanze, c'è stato un extra di energia da parte loro. Abbiamo giocato contro una squadra forte, una squadra che non era più scarsa di noi, e del resto la loro terza posizione alla fine della stagione regolare lo ha dimostrato. Certo, hanno avuto molta fortuna nel riuscire a riprendere le energie nel momento che contava. Noi l'avevamo uguale e siamo stati competitivi, ma Sassari è riuscita a dimostrare qualcosina in più". Cancellieri comunque giudica estremamente positiva la stagione della sua squadra: "Veroli ha giocato una stagione da grandissima protagonista. I risultati parlano chiaro. Ci mancava solo questa ciliegina, ma tutto il resto è stato fatto nella maniera migliore possibile. Chi all'inizio dell'anno non avrebbe firmato per una annata così?. Ci siamo superati dopo l'annata scorsa, e stiamo andando sempre più vicini all'obiettivo della massima serie. Si poteva raggiungere già quest'anno, e c'è sicuramente dispiacere, ma non rammarico, perché abbiamo provato a fare tutto quello che potevamo. Ringrazio i ragazzi, la società e soprattutto i tifosi. Questa stagione ha confermato Veroli tra le protagoniste della Legadue, una squadra che merita la A1, e se la promozione non è venuta quest'anno verrà l'anno prossimo, perché ormai la società, i tifosi, e tutto l'ambiente sono pronti per fare il salto di qualità. Veroli raggiungerà l'A1 in pochissimo tempo, per poi rimanerci per tanti anni".

Pagina a cura di:

Carlo Capone


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Moda & Cinema

Costumi da bagno e piccoli accorgimenti L'estate è finalmente arrivata; dopo i maglioni e i cappotti è arrivato il momento di riprendere dal fondo dell'armadio l'agognato costume da bagno! Anche se d'inverno si fanno diete e si suda in palestra, ora che è arrivata la bella stagione si è pronte ad indossare il Bikini? Se il corpo non è perfetto, come lo vogliamo, per evitare imbarazzi, ci sono dei piccoli trucchetti da poter utilizzare nella scelta del costume: se il problema è il sedere, la scelta migliore ricade sulle culottes (comunque aderenti al corpo); se il seno è prosperoso, per evitare "il cadente" sarebbe opportuno indossare un reggiseno a balconcino ed evitare assolutamente quello imbottito; anche la scelta dei colori è importante, con qualche kilo in più, è preferibile un

colore a tinta unita: "le strisce ingrassano"! In spiaggia, purtroppo, tutti i "difettucci" vengono a galla e diventa un problema anche per chi di ciccia ne ha davvero poca… Quel mini bikini, quasi impercettibile indosso a "quattro ossa" è comunque vergognoso! Nascondere il "difetto" è diventata una priorità estiva, perché bisogna scegliere costumi che più aderiscono specificatamente al proprio corpo. Calzedonia a questo proposito crea i "due pezzi componibili" si possono prendere taglie diverse per seno e slip. La collezione 2010 è davvero fantastica per chi ha dei problemini, non solo se ci riferiamo ai dei due pezzi, ma anche per il costume intero: bikini colorati con stampe floreali o di denim; borchiato per il costu-

R U B R I C A

me intero dal design innovativo per un total look affascinante…

e per chi ha un po' di pancetta, presenta la linea BodyLift con il nuovo modello Markos: "il costume intero resiste al cloro e ai raggi solari; è realizzato con una nuova tecnica di stampa Power

Print in grado di contenere la figura senza esercitare costrizione offrendo un effetto pancia piatta abbinato ad una funzione modellante e alla regolazione delle spalline." La Lovable invece, crea quattro tipi di collezioni per i costumi: bikini double-face, costumi coloratissimi, i due pezzi e intero per le taglie forti. Original Marines invece realizza la collezione Funny Water: "Costumi a due pezzi per le bimbe con fantasie a pois e a righe; per i papà shorts a tinta unita o a quadretti e per le mamme eleganti copri costumi con fantasie floreali. Pensati appositamente in vista dei mondiali di calcio sudafricani 2010, i costumi da bagno per i piccoli tifosi sono con le bandiere dell'Argentina, dell'Inghilterra,

dell'Italia e del Brasile." La nuova collezione Divissima tuttavia ha avuto un'idea geniale: "rottamare il costume da bagno", consegnando il vecchio bikini, si può usufruire dello sconto del 20% sulla nuova collezione 2010. In conclusione, ci sono smisurate possibilità di trovare un bikini adatto al proprio fisico: che sia ridotto a pochi centimetri di stoffa, che sia di alta moda o dal modello sportivo e innovativo, dai colori sgargianti, alle strisce… comunque rimane il capo principale dell'estate anche se temuto o odiato da alcune donne, per l'amato mare, anche se con qualche kilo in più, con grinta e disinvoltura si preferisce pensare al sole per rilassarsi e godersi l'estate! Erika Rossi

“IL CINEASTA” Film, cortometraggi, anteprime e interviste… REPORTAGE DA CANNES

"LA NOSTRA VITA" ha raccontato l'Italia e anche la Ciociaria

Claudio (Elio Germano) è sposato, padre di 2 figli dai nomi esotici, ama in maniera appassionata la moglie Elena (Isabella Ragonese) che è incinta per la terza volta. Lavora nell'edilizia, ha una sua squadra di operai (la maggior parte irregolari e in nero) e uno splendido rapporto con la famiglia. Durante il parto Elena muore, dando comunque alla luce il terzogenito, Vasco. Il dolore sconvolge Claudio, che inizia a tirar fuori il peggio da se stesso. Il suo unico pensiero è quello di guadagnare soldi, per compensare con il possesso delle cose l'affetto perduto. Prova a fare il salto di qualità da piccolo pesce vuole diventare un palazzinaro senza scrupoli, un "furbetto del cantiere". Ma non ne ha la stoffa o meglio non cede del tutto alla nuova mentalità che si vuol costruire finendo per perdere il controllo della situazione, e per poter risalire a galla chiederà l'aiuto finanziario (e non solo) della propria famiglia: la sorella Loredana (Stefania Montorsi), cassintegrata sposata, e il fratello Piero

(Raoul Bova), imbranato nella costruzione dei rapporti sentimentali. Insieme a loro c'è la figura dello spacciatore paraplegico Ari, interpretato da un irriconoscibile Luca Zingaretti. A questo punto è stato inserito un passaggio della storia che ci riguarda da vicino. Chi aiuterà Claudio a concludere il lavoro saranno, a caro prezzo, i cottimisti ciociari, affidabili nella consegna del lavoro, esperti muratori, rigorosamente al nero, che arrivano sul cantiere alla guida di Mercedes ultimo modello. E di questa realtà mi ha chiesto conferma lo stesso regista nel corso del breve scambio di battute che abbiamo avuto, durante la conferenza stampa di Cannes. Luchetti, coadiuvato dall'ottima scrittura del duo Rulli e Petraglia, costruisce l'unico film italiano ammesso in concorso all'ultimo Festival di Cannes intorno al personaggio interpretato da Elio Germano, e viene ricambiato dall'attore che sforna un'interpretazione superba, meritatamente premiata con la Palma d'oro come miglior

attore al Festival di Cannes. Immenso nella scena del funerale nella quale è impossibile non emozionarsi ascoltando l'urlo dell'attore romano sulle note della canzone di Vasco, Anima Fragile. Forse per la prima volta nel cinema italiano l'elaborazione del lutto, tema finora considerato borghese, viene svolto in un ambiente "proletario". All'inizio la vita di Claudio sembra perfetta, si confronta con la moglie sulla decisione di non denunciare la morte bianca che avviene nel cantiere dove lavora, come in tutte le società matriarcali è la donna la custode della morale della coppia, lei decide anche il corretto regime alimentare per i loro figli. Anche la sorella di Claudio non fa altro che ripetere il comportamento della mamma e pensa solo a celebrare le feste di famiglia preparando montagne di cibo. La scelta di Claudio di non denunciare la

morte del guardiano rumeno ubriaco, per evitare i controlli della polizia, la sospensione dei lavori ed i ritardi nella consegna della palazzina è quella che tanti abbiamo fatto di fronte alla situazione generale italiana: evitare complicazioni per non avere problemi. Però il Destino poi presenterà il suo conto, morale ma che lascerà il suo segno. Da questa considerazione nasce la dedica polemica di Elio Germano, quando ha ritirato ill premio vinto a Cannes: all'Italia ed agli italiani che fanno di tutto per renderla migliore, nonostante la classe dirigente! Nella pellicola nessuno è punito per le colpe commesse, lo stato è assente, le leggi in vigore nella realtà non sono scritte. Il regista ci mostra tutto quello che c'è dietro "l'ufficio vendite" dei palazzi che spuntano come funghi nelle periferie delle grandi città italiane. I "nuovi luoghi" del cinema sono quelli della periferia romana, scenario perfetto per portare sullo schermo l'Italia degli stranieri invisibili, delle morti bianche, dei centro commerciali che sostituiscono le piazze, come nel caso della ricostruzione de L'Aquila, degli immobiliaristi improvvisati, "gli spietati" del far west italiano. La dilagante scelta dell'Avere rispetto all'Essere, rinnegare l'anima per apparire, la ricerca della felicità che si riduce all'ostentazione del benessere, correndo anche il rischio di andare oltre le proprie possibilità economiche. La sola ricetta, data da Luchetti, per poter guarire questa società malata è il calore e l'amore della famiglia. "I tacchi sò come i parenti, sono scomodi però aiutano" come afferma la sorella di Claudio, che è anche la creatrice della battuta, come ha rivelato nella conferenza stampa di Cannes. Alfredo Salomone


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Dalla parte della...

Il diritto del minore di essere ascoltato nel processo Il dibattito dell'audizione dei minori nel processo, che da molti anni si protrae in Italia, generando incertezze e forti disparità di trattamento nelle prassi vigenti nei diversi uffici giudiziari, sembra essere giunto ad una svolta decisiva grazie ad una importante sentenza della Cassazione a Sezioni Unite (n. 22238/2009), che riafferma la valenza ge-nerale ed inderogabile, nel nostro ordinamento giuridico, del diritto del minore ad essere ascoltato in ogni procedimento che lo riguardi, e fa discendere, dalla sua omissione, la nullità del processo e del provvedimento decisorio. Da sempre gli operatori pratici del diritto, magistrati ed avvocati, sono stati abituati a pensare, anche sostenuti da una parte considerevole della dottrina tradizionale, che il minore vada rigorosamente tenuto fuori dalle aule giudiziarie; siffatto

atteggiamento poggia sulla convinzione che, comparire dinanzi ad un giudice, procuri al minore, sempre e comunque, un grave trauma emotivo dal quale deve essere incondizionatamente protetto. Di contro, le scienze psicologiche hanno dimostrato che, molto spesso, l'audizione giudiziale del minore capace di discernimento, non solo non provoca alcun trauma, ma, se ben condotta, può addirittura essere benefica perchè lo rende fattivamente compartecipe di un percorso destinato a cambiare radicalmente la sua vita, che, altrimenti, dovrebbe subire passivamente. Qualora si dibatta dell'affidamento di un minore all'interno di una coppia in crisi, il figlio è prioritariamente portatore di diritti nei confronti dei propri genitori, con la conseguenza che, quest'ultimi, assumono, verso costui, una responsabilità. Il minore, dunque, in quanto titolare primario delle posizioni soggettive di cui si controverte, ha diritto di essere ascoltato affinchè il giudice, nel disciplinare l'eserci-

zio della responsabilità genitoriale, possa tener conto anche del punto di vista di colui, nel cui interesse, detta responsabilità viene regolamentata. Peraltro, il nuovo art. 155 sexies c.c., introdotto dalla legge 54/2006, prevede che, prima dell'emanazione di qualsiasi provvedimento sull'affidamento ex art. 155 c.c., debba essere disposta dal giudice "l'audizione del figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento". In un siffatto contesto, in cui l'ascolto obbligatorio del minore in tutti i processi che lo riguardano è oramai chiaramente percepito, sia dal pensiero giuridico che dalla normativa vigente, come l'espressione di un suo diritto inviolabile, tale orientamento ha faticato, e ancora fatica moltissimo, ad affermarsi nelle prassi dei tribunali. Eppure, in un processo in cui devono essere assunte decisioni importantissime per la vita futura di un minore, quali, certamente, quelle relative al suo affidamento ed al diritto di

visita, è di tutta evidenza che, la conoscenza del suo parere, appare indispensabile se si vogliono avere a disposizione tutti gli elementi di giudizio necessari per emettere una sentenza giusta, ovvero, il più possibile idonea a tutelare il suo prioritario interesse. In definitiva, il fondamento costituzionale dell'obbligo di ascoltare il minore nel processo va ravvisato nell'art. 2 della Costituzione che, nel garantire e riconoscere "i diritti inviolabili dell'uomo", oggi, dopo le dichiarazioni solenni e vincolanti contenute nella Convenzione ONU di New York sui diritti del fanciullo e nella Convenzione di Strasburgo del 1996, abbraccia certamente anche il diritto di ogni soggetto minore di età, ma capce di discernimento, di far sentire la propria voce, affinchè se ne tenga conto in ogni procedimento giudiziario che lo riguardi. Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare studio@avv-angelarossi.it

SPAZIO INPS SOS CONSUMATORI Domande CIG anche telematiche Rifiuti elettronici: finalmente il ritiro in negozio E' entrato in vigore il 18 giugno il tanto atteso decreto per il ritiro dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) da parte degli stessi punti vendita.

Ritiro gratuito "uno contro uno" Quando acquistano un nuovo apparecchio (elettrodomestico, computer, telefonino…) i consumatori potranno consegnare gratuitamente quello vecchio,

di cui si vogliono liberare. Il negoziante, anche se si tratta di una vendita online, è obbligato a provvedere al ritiro senza alcun onere per l'acquirente e deve informare i clienti della gratuità di questa operazione. Che cosa succederà ai prodotti ritirati? I negozianti, o un operatore qualificato, dovranno provvedere al corretto stoccaggio di questi apparecchi, inviandoli mensilmente ai centri di raccolta, che provvederanno allo smaltimento. Questa è una buona notizia, è il caso di approfittare di questa possibilità, in modo che i prodotti elettronici non più utilizzati prendano la giusta strada dello smaltimento. Un modo anche per non alimentare i canali illeciti verso i paesi in via di sviluppo. Paolo Fiorenza

Al fine di avvicinare sempre più l'Istituto al territorio in cui opera, in tutto il territorio nazionale è operante il servizio per le aziende di invio telematico delle domande di autorizzazione alla CIG Ordinaria. Tale servizio permette di inviare, tramite Internet, le richieste di Cassa Integrazione Ordinaria che riguardano sia il settore Industria che il settore Edilizia. L'acquisizione della domanda avviene in modalità on-line. Ciò comporta dei vantaggi per le aziende e i consulenti che possono compilare sul proprio personal computer le richieste utilizzando i modelli IGI 15 e conservarli in formato digitale senza la necessità di dovere installare programmi scaricati dall'esterno. E' possibile inoltre effettuare direttamente dei controlli di congruenza sui dati immessi utilizzando gli archivi anagrafici dell'Istituto disponibili in linea. Le aziende/consulenti troveranno la nuova funzionalità tra i "Servizi per aziende e consulenti" del portale Internet, sotto la voce CIG, con la denominazione "Acquisizione OnLine Domande CIGO". Nella circolare emanata con messaggio 14811 del 3 giugno scorso, a firma del Direttore Generale Nori, si rende noto che è stato pubblicato in Intranet - Processi - Prestazioni a Sostegno del Reddito - Home Page C.I.G. nella sezione Strumenti il Manuale per aziende e consulenti per l'Invio telematico domande CIG Ordinaria. Quest'ultimo manuale, infine, è accessibile ad aziende e consulenti dalle pagine web dell'applicazione CIG - Acquisizione Online Domande CIGO, disponibile sul sito Internet dell'Istituto nell'ambito dei Servizi per le aziende e i consulenti. Alfredo Salomone

Pecunia non olet (il denaro non ha odore) Nuova rubrica di economia e finanza a cura di Sandro Arcese, economista e consulente aziendale ALL'ORIGINE DELLA CRISI ECONOMICA Desidero inaugurare la collaborazione nelle materie economicofinanziarie col periodico Gente Comune con la famosa frase che l'Imperatore Flavio Vespasiano rivolse al figlio Tito in risposta alla critica di quest'ultimo per aver imposto una tassa sull'utilizzo dei gabinetti pubblici (da allora universalmente noti come "vespasiani"). Basterebbe riflettere sull'essenza di questa frase per spiegare le note vicende di corruzione cui sono affetti i nostri po-

litici e funzionari: il denaro non ha odore, per cui quale che sia la sua origine, l'essenziale è accumularne il più possibile. Da questa regola "aurea" non sfuggono neanche i veri responsabili dell'attuale crisi economio-finanziaria: banchieri ed assicuratori che hanno prestato soldi indiscriminatamente a tassi di interesse crescenti, scaricando i rischi legati al mancato rimborso in titoli derivati molto complicati e poco trasparenti e che hanno dato origine alla ormai famosa bolla dei "mutui subprime", esplosa col fallimento della banca d'affari Lehman Brothers nel settembre

2008. Questo fallimento, evitabile, pare sia stato voluto in realtà dalle altre grandi banche d'affari Usa per liberarsi del più prestigioso dei concorrenti, facendo però pagare il conto che ne è seguito ai Governi, chiamati a salvare le altre banche esposte con questi titoli spazzatura mediante emissione di nuovo debito pubblico (i nostri BOT per intenderci); e qui finisce la prima parte della storia. Gli stessi banchieri di cui sopra, dopo aver sollecitato il salvataggio delle loro banche da parte dei Governi, questa primavera scoprono l'acqua calda e cioè che questi stessi Governi

hanno debiti pubblici troppo alti, per cui ci sarebbe il rischio che qualche Paese meno forte (Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda) non sia in grado di rimborsare i prestiti; siamo così alla fase due della crisi, che ha portato in Italia alla manovra finanziaria da 25 miliardi di Euro. Tutti i lettori si saranno accorti a questo punto del paradosso: i banchieri incapaci e interessati creano la crisi dei mutui subprime, sui quali hanno lautamente guadagnato, poi si fanno salvare dai Governi a spese del debito pubblico (quindi nostre) e poi fanno un attacco speculativo al ribasso sull'Euro per-

ché alcuni Paesi hanno troppo debito pubblico, guadagnandoci perciò una seconda volta. A questo punto però alcuni Paesi più seri come Germania e Francia vorrebbero ridurre la possibilità di questi speculatori di fare degli ulteriori danni per il guadagno di pochi, introducendo delle regole più trasparenti per i titoli derivati, ma Usa e Gran Bretagna si oppongono perché loro di finanza ci campano. Chi ci rimette alla fine sono i cittadini comuni su tre fronti: a) perdita di valore dei loro investimenti e risparmi; b) maggiori tasse e/o minori servizi per finanziare il più alto debito pubblico; 3) nei casi peggiori più cassa integrazione e disoccupazione. Di questi aspetti ci occuperemo nei prossimi numeri.


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Almanacco

Caro "nemico" ti scrivo…

Avete mai avuto la sensazione di dover assolutamente "pareggiare" i conti con una persona per voi significativa? Un amico da cui siete rimasti delusi, un genitore con cui siete arrabbiati, il vostro datore di lavoro, etc.? Magari avete evitato fin'ora di farlo per paura di esprimervi in modo troppo aggressivo e compromettere definitivamente la relazione; ci sono per questo delle tecniche che consentono di arrivare gradualmente a rielaborare emozioni irrisolte e

tornare a relazionarsi in modo più autentico con noi stessi e con gli altri. In questo numero parleremo di una di queste strategie, la "lettera non consegnata". La prima fase di queste tecniche prevede che scriviate una lettera senza censure alla persona con cui siete in conflitto, ovvero al vostro "antagonista", condividendo con lui i vostri sentimenti, pensieri, bisogni più profondi ed esprimendo ciò che vi addolora. Potete essere completamente aperti ed onesti in questa prima lettera, perché non sarà mai realmente condivisa col destinatario! Oltre ai vostri sentimenti, dite esattamente alla persona in che modo vi ha ferito e come vorreste che cambiasse. Se avete difficoltà a scrivere potete fare questo esercizio registrando la vostra voce, guardandovi allo specchio o parlando ad una sedia vuota, fingendo che la persona vi sia seduta. Lo scopo di questa lettera è di diventare pienamente consapevoli dei sentimenti, dei bisogni che avete nei confronti del vostro "antagonista" e dei torti che questi vi ha fatto; solo in questo modo potrete iniziare a capire, accettare, a sentirvi meglio e possibilmente a risolvere una relazione problematica. Questa prima fase dell'esercizio può migliorare da sé una relazione,

senza alcuna comunicazione diretta tra le parti. Alcune persone, ad esempio, si sentono meno arrabbiate e più disposte a comprendere, accettare o perdonare i genitori che hanno sbagliato nei loro confronti subito dopo aver scritto. In questi casi la persona spesso migliora la relazione con i genitori modificando il proprio atteggiamento o il proprio comportamento, senza chiedere ai genitori alcun cambiamento nei loro riguardi. Di per sé questa prima fase può essere anche un utile strumento della "terapia dell'eliminazione del dolore". Anche se la persona amata, ossia "l'antagonista" è morta o si è allontanata, potete sondare i vostri sentimenti nei suoi confronti; in questo caso potreste aggiungere un paragrafo spiegando come, secondo voi, la persona cara vorrebbe che voi viveste ora che lei non c'è più. Alla fine delle "lettere dolorose" assicuratevi di dire addio alla persona deceduta, impegnandovi a rimanerle fedeli traendo ispirazione dal loro ricordo. Il dolore può essere alleviato ulteriormente leggendo la lettera una volta a settimana sulla tomba della persona cara scomparsa e sforzandovi di visitare luoghi o persone che vi ricordano il defunto, parlando a lungo di lui e dei vostri sentimenti. Concedetevi inoltre circa 30 minuti al giorno per immergervi nel vostro dolore, riguardando foto e oggetti legati alla persona."Terminato" il periodo di lutto giornaliero cercate di dedicarvi alle altre attività della vostra vita. Questa lettera vi prepara al confronto diretto con il vostro "antagonista" (o col dolore irrisolto) e spesso rivela aspettative e pensieri non realistici, che vanno riformulati; la prima lettera viene scritta in preparazione alla seconda, il cui scopo è quello di una comunicazione diretta ed emotivamente onesta con la persona con cui siete in conflitto. Nel prossimo numero chiariremo quali sono i passi utili per mettere in pratica questa seconda fase di autosvelamento.

RUBRICA

Salute e Prevenzione A cura del Prof. Alfredo Trocciola (consulente per il benessere)

Il dispositivo di prevenzione BIOMEDICAL Parliamo di Geobiologia. Si tratta di una disciplina nata intorno agli anni '50 che ha per oggetto lo studio dell'influenza dei luoghi su tutto ciò che vive: gli animali, l'uomo, le piante. Il nostro pianeta riceve lì irraggiamento cosmico, non soltanto raggi luminosi ed infrarossi, ma anche onde elettromagnetiche. La Geobiologia ci porta a conoscenza di una Rete, detta "Rete di Hartmann", che si presenta con un insieme di irraggiamenti sotto forma di onde o muri invisibili e radioattivi, ciascuno con spessore medio di 21 cm. In direzione Nord-Sud se ne trovano uno ogni 2 metri, in direzione EstOvest uno ogni 2 metri e 50. Ogni 10 metri queste onde che, come suddetto, misurano circa 21 centimetri, si sdoppiano e gli incroci creano campi di perturbazione o Nodi di Hartmann. Oltrepassano muri di cemento o altri elementi di costruzione, ci conviviamo e con appositi strumenti è possibile rilevarli e addirittura vederli. Nelle cellule di chi si trova su un terreno geopatogeno, si genera nel primo stadio un senso di affaticamento; perdurando lo stato di perturbazione le cellule si difendono riproducendosi e accrescendosi, ed è la neoplasia (tumore). Lo stesso per l'infarto e l'ictus. O bambini insonni che hanno risolto il problema spostando il letto. Anche per l'invecchiamento e disturbi di artrosi e reumatismi, il Nodo di Hartmann giuoca un ruolo fondamentale. Ricerche scientifiche di biologi portano alla

sensazionale scoperta di un SISTEMA DI PROTEZIONE da utilizzare nel momento in cui l'esposizione prolungata su di onde geopatogene e soprattutto su zone perturbate interferiscono sul corpo umano trovandolo

La rete di nodi di Hartmann

indifeso. Come è noto, quando dormiamo perdiamo tre quarti della nostra vitalità e resistenza, per via dell'attenuarsi delle funzioni organiche e metaboliche. Il sonno è, infatti, una sorta di collasso fisiologico. La Riccadomus realizza il sistema naturale di difesa più efficace per i momenti più belli e sereni della nostra vita quando siamo a letto: il BIOMEDICAL. Questi crea un campo di protezione e si pone come interruttore e dispersore delle ONDE GEOPATOGENE. Altra funzione straordinaria è quella di attrattore delle cariche elettrostatiche, di cui ci carichiamo durante il giorno, per poi scaricarle a terra. Tali cariche elettrostatiche sono generate dai tralicci, ripetitori TV, radar, antenne, elettrodomestici quali: radio, televisioni, frigorifero, asciugacapelli, conduttori di corrente, ecc…, formando un www.riccadomus.com vero e proprio campo elettrostatico su tutta la costa terResponsabile di zona ubrica di psicologia e benessere restre. Creano stress psicofisico con spossatezza, nerpersonale a cura della Alatri - Via Aldo Moro, 19 vosismo, insonnia e mancanza di umore tant'è che, molto D.ssa Chiara Camperi - Psicologa Tel. 0775 447213 spesso, ci alziamo al mattino chiaracamperi@libero.it Cell. 3896974038 e 3387019043 avvertendo una stanchezza superiore a quella di quando siamo andati a letto. Ma il Biomedical ha una terza funzione. Studi recenti danno grande importanza alla posizione del letto. Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo La posizione migliore è quella con la testa verso Nord, in modo da favorire i processi di scarico elettrico e un allineamento con il campo magnetico terrestre. Il sonno più leggero e agitato (fase REM) sarà più profondo e passerà alla fase NREM più facilmente. Sembra che la pressione sanguigna Rispetto al romanzo di esordio il fortunaEstate 1985, Italia del sud. si normalizzi e la produzione di globuli rossi sia favorita. to "Mia sorella è figlia è una foca monaIl piccolo capo di una banda di dodicenIl letto con la testa orientata a Nord inoltre ca", l'autore vira sul noir - forse con qualni progetta una sgangherato colpo in ci fa beneficiare della forte carica di energie banca con la sua gang di ragazzini crimiche calcolo di mercato - con un finale che positive emesse dal sole. Quando ciò non è nali e innocenti, perdigiorno e talenti evoca quasi le Jene tarantiniane. possibile è il dispositivo Biomedical che riAncora la suggestione di "io non ho paucalcistici più un pugile in erba che intenstabilisce il Nord Magnetico Naturale, emetra" di Nicolò Ammaniti trapiantata però dono sfidare il mondo piuttosto che saltendo inoltre ben 70 gauss di potenza di nei "Ragazzi della via Pal". varlo. magnetoterapia, trattamento medico benePoi più realisticamente "vende la rapina La virtù dell'autore è nell'aver capito che fico per tutta una serie di affezioni patologiche, infiammatorie, algiche. oggi l'unica epica possibile è legata allo ad un criminale" vero e leggendario, lo Il Biomedical va posto su tutta la superfisport, specie alla boxe e al calcio. spietato messicano. Questi accetta ma cie del letto. La sua collocazione ideale è tra E' vero, i goal migliori sono quelli fati da prima gli dice " stai tradendo i tuoi amici, la rete e il materasso, in poliuretano o in Lo sai? Per fame. fuori area: hanno l'audacia e la limpidezlattice. Per i materassi a molle va posto soLa fame è il motore del mondo"… za dei nostri sogni più belli. pra il supporto di riposo.

Progetto Salute e Prevenzione

Lucia Saviano

R

L’OTTOVOLANTE

“7 piccoli sospetti” di Christian Fascella



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Dalla parte della...

La riconciliazione dei coniugi: volontà di “ricostruire” il consorzio familiare

La riconciliazione tra i coniugi comporta la cessazione dello stato di separazione esistente (come nel caso di separazione consensuale o giudiziale) o impedisce che esso si cosituisca allorquando i coniugi abbiano già instaurato il relativo procedimento. La riconciliazione presuppone la necessaria sussistenza dell'"animus conciliandi", ossia il proposito di riprendere la convivenza con carattere di continuità, ma anche la volontà di perdonare l'eventuale torto subito, di dimenticare il passato per pensare solo all'avvenire, di vivere in concordia ed armonia duratura al fine di ripristinare il consorzio familiare. La volontà deve essere certa, non equivoca, non coartata, caratterizzata dall'oblio delle offese sofferte, sorretta dalla ferma intenzione di restituire, alla vita familiare,

quella comunione spirituale e materiale venuta a cessare con la separazione. Non è sufficiente l'espressa speranza o l'auspicio di una riconciliazione, né il ripristino di una convivenza a scopo sperimentale, ma è necessario che i coniugi abbiano manifestato, espressamente o con comportamenti inequivoci, la volontà di ripristinare quella comunione di intenti che rappresenta il fondamento del vincolo matrimoniale, nel rispetto dei diritti e doveri reciproci. Per di più, la Cassazione afferma che "i saltuari rapporti sessuali intervenuti tra i coniugi in discordia, non accompagnati o seguiti da manifestazioni concrete di perdono o di affetto, non possono avere valore ed efficacia di riconciliazione perchè, di per sé, non idonei a dare la prova della volontaria ripresa della convivenza spirutale e materiale". Una volta "ricostruito" il consorzio familiare, "la separa-

SPAZIO INPS

CIG in deroga Tra tutti le misure create l'anno scorso per fronteggiare la grave crisi economica, ci fu l'estensione della CIG anche alle imprese "non cassintegrabili" e detta quindi in deroga. Inoltre si estendeva la copertura anche ai lavoratori apprendisti di tutti i settori. In seguito all'introduzione di questo strumento la ditta deve avanzare due richieste: una di CIG normale per i dipendenti a tempo pieno, part time ecc.; un'altra richiesta di CIG in deroga va prodotta per gli apprendisti. Dopo l'accordo con le parti sociali e la Regione, l'INPS provvede al completamento della pratica ed al pagamento. Con il software DigiWeb si è implementato il colloquio tra l'INPS e le aziende beneficiarie di CIG in deroga con pagamento anticipato, consentendo alle aziende di comunicare in via telematica le dichiarazioni di immediata disponibilità (DiD) dei lavoratori, che è tra i requisiti essenziali per la fruizione del beneficio. Speriamo che ciò consenta una veloce erogazione della CIG in deroga ai purtroppo tanti lavoratori in attesa nella nostra Provincia. Alfredo Salomone

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Riccardo Strambi Andrea Tagliaferri Hanno collaborato Angela Rossi - Patrizio Minnucci - Fabio Padovani Alberto Cianfrocca - Chiara Camperi - Daniela Caliciotti Erika Rossi - Franco Malandruccolo - Giuseppe Gatta Alfredo Salomone - Davide Strambi - Daniela Pagliaroli Numero chiuso in tipografia il 22/03/2010 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

zione può essere pronunziata nuovamente soltanto in relazione a fatti e comportamenti intervenuti dopo la riconciliazione". In particolare, deve trattarsi di fatti di diversa indole rispetto a quelli già verificatisi prima della riconciliazione oppure di illeciti commessi dal coniuge prima della stessa e non conosciuti dall'altro. I fatti anteriori alla riconciliazione, pertanto, assumono rilievo in quanto essi costituiscono la dimostrazione incontrovertibile del perdurare di una condotta illecita. Occorre, dunque, che tra i fatti anteriori e quelli posteriori si possa stabilire una continuità. Peraltro, il perdurare della convivenza, dopo il fatto che giustifica la separazione personale, non costituisce riconciliazione se le particolari contingenze portino ad escludere che il coniuge abbia accettato la condotta illecita dell'altro.

Infatti, uno dei momenti più drammatici del conflitto coniugale si ha quando i coniugi si adoperano affinchè, il mondo esterno, abbia la percezione che, superato un momentaneo dissidio, la loro vita coniugale prosegue regolarmente, ma, di fatto, è irrimediabilmente compromessa. Pertanto, la coabitazione, di per sé, non può essere ritenuta come presunzione del persistere dell'affectio coniugalis e, tanto meno, di una avvenuta riconciliazione. Di contro, per attribuire efficacia all'intervenuta riconciliazione, non è essenziale che i coniugi abbiano ripreso la convivenza ove ciò non possa avvenire per motivi di forza maggiore e, comunque, per tutte quelle cause che non integrano la violazione dell'obbligo della coabitazione. Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare studio@avv-angelarossi.it

SOS CONSUMATORI

112 e Ice: numeri di emergenza Il 112 - Il Parlamento europeo ha lanciato in questi giorni una campagna per aumentare la consapevolezza del cittadino sull'uso del 112: è il numero unico europeo di emergenza. Ovunque vi troviate in Europa qualcuno risponderà alla vostra chiamata d'emergenza (ambulanza, pompieri o polizia). Questo numero si può chiamare da qualsiasi telefono in Europa (da rete fissa, inclusi i telefoni pubblici e da cellulare), gratis, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Si può chiamare per ogni emergenza (malore, incendio, furto) che richieda l'intervento di un'ambulanza, dei vigili del fuoco o della polizia. Non si chiama il 112 per ottenere informazioni sul traffico, sul meteo o per informazioni e richieste generiche. Quando il numero viene chiamato un operatore qualificato in grado di rispondere in più lingue risponderà alla vostra chiamata. L'operatore gestirà la vostra richiesta direttamente o vi metterà in contatto con il servizio competente (l'ambulanza, i vigili del fuoco o la polizia). Fornite il vostro nome, indirizzo e numero di tele-

fono. L'identificazione del richiedente è necessaria soprattutto per evitare che uno stesso incidente sia segnalato due volte. L'Ice: (sigla inglese In case of emergency, cioè In caso di emergenza) Si tratta di dare ai soccorritori la possibilità di utilizzare un numero inserito nel cellulare per mettersi in contatto con una persona di riferimento, quando la persona soccorsa non sia in grado di farlo. Si inserisce nella rubrica del cellulare la persona da contattare in caso d'urgenza sotto la sigla "Ice". Nel caso in cui vi fossero più persone da contattare, si può utilizzare la definizione Ice 1, Ice 2…. Per i soccorritori chiamare quel numero diventa un modo veloce e sicuro per avere informazioni sanitarie importanti in quel momento: per esempio il gruppo sanguigno, eventuali malattie, allergie del ferito ai farmaci. Le informazioni sarebbero date da una persona che conosce bene chi ha avuto l'incidente, scelta in anticipo come riferimento. Paolo Fiorenza


La ditta di Paolo Ciangola è da oltre venti anni nel campo della falegnameria. Il titolare Paolo, uno degli artigiani più conosciuti della provincia di Frosinone, pur continuando a la-vorare in modo artigianale ha in-trapreso un percorso più industrializzato grazie ad attrezzature di ultima generazione. Porte, finestre, mobili su misura e non solo dunque. L'azienda alatrense infatti si po-ne al servizio dei serramentisti di cui è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta in tema di profili per legno alluminio del tutto personalizzati. Altra grande novità sono delle ante dal taglio di 90° pronte per l'applicazione senza ulteriori interventi di manodopera. Massima libertà di scelta per le sagome corredata da un'ampia gamma di specie legnose. Tutto questo a prezzi di fabbrica, dal produttore si passa infatti direttamente all'installatore. Naturalmente il tutto senza tralasciare opere artigianali uniche, composte con cura e maestria.


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Vita alatrense

Porta Minore, continuano le ricerche di Paolo Tofani E' nata l'associazione E l'autore si interroga: "Possibile che solo io noti alcune cose?" Proseguono le ricerche sull'Acropoli e i "suoi mille misteri". Già nello scorso

Dell'esistenza dell'arco, già si sapeva, ma il paragone fatto è odierno. Semplice casualità o cos'altro? E poi, sempre all'interno della Porta, Tofani ha interpretato alcuni "rilievi" su un masso come la "pianta" del centro storico. Anche qui, l'interrogativo è d'obbligo: semplice suggestione o un preciso disegno? Tofani, dal canto suo, non ha avuto dubbi ed ha voluto porre altri quesiti, rivolti soprattutto al mondo accademico e scientifico, in qualche modo accusati di essere poco attenti: "È mai possibile che solo io, un modesto Editore prestato alla Ricerca, scopra que-

parole e censurano chi, senza interesse alcuno, si immerge nella vera ricerca e scopre molto più di loro? Forse gli stes-

La piantina scolpita sulle mura La piantina di Alatri

numero di "Gente Comune" abbiamo parlato delle recenti scoperte effettuate da Ornello Paolo Tofani, appassionato della nostra città, che sta indagando a fondo sul "ruolo" della Porta Minore e sulla pietra rinvenuta nei pressi del Pizzale. La prima, in particolare, sta attirando l'attenzione dell'editore-ricercatore, il quale, dopo aver ipotizzato che la Porta sia uno "strumento" per misurare la luce e stabilire i vari periodi dell'anno, ha reso note altre sue "intuizioni". Nelle vicinanze dell'ingresso lungo Via Gregoriana, all'interno della Porta, Tofani ha individuato un arco a sesto acuto simile a quelli di Arpino e Micene.

Arco a sesto acuto Interno Porta Minore

ste cose? Che cosa stanno a fare gli illustri studiosi che partecipano a convegni che si riempiono la bocca di belle

si studiosi sono troppo impegnati a cercare nel terreno, (che è importantissimo fare, solo quando c'è l'interesse a farlo) e non si accorgono di un reperto archeologico alto 17 metri, ancora tutto da portare alla luce e che se lo ami e cerchi di interpretare, si lascia leggere". In questo momento, possiamo rispondere soltanto con l'invito che il professor Giulio Magli fece al Seminario di studi sulle Mura Poligonali, quando chiese una "feroce attività di indagine" sull'Acropoli: da Magli e da Tofani è arrivato ed arriva un invito a comprendere meglio quello che gli antichi abitanti di Alatri ci hanno lasciato in eredità. Pietro Antonucci

Via libera al finanziamento del nuovo mercato Dopo anni di polemiche arriva l'atteso ammodernamento del piazzale di Chiappitto

Con un po' di ritardo la Befana ha portato la buona notizia

per il progetto di sistemazione dell'area mercatale di Chiap-

MECENATE

Protagonista dell'inizitiva è Sergio Protopapa, da sempre impegnato nel sociale con varie realtà d'Italia L'associazione è a carattere regionale, ha sede legale a Tecchiena, piazza Mons. Tagliaferri, e come scopo principale, tra le varie attività sociali che verranno proposte ad Alatri e non solo, quello della riqualificazione del territorio, con un'attenta opera di informazione e sensibilizzazione, con convegni e incontri dove si parlerà di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale e religioso per uno sviluppo legato alla fruibilità turistica. A Marzo l'associazione Mecenate sarà promotrice alla Camera dei Deputati di un convegno sulla riabilitazione Urbana nel quale verrà messa a confronto la realtà Ciociara, soprattutto Alatrense con un'altra Città italiana ancor5a in via di definizione. Il presidente è Sergio Protopapa, nato a Presicce (LE) il 08.09.1968, arrivato a Roma come sottoufficiale dell'esercito;, appassionato di politica ha iniziato la sua attività come collaboratore parlamentare, attualmente collabora da oltre 10 anni con il deputato On. Gabriella Mondello, ex campiones "Rischiatutto" e per 25 anni Sindaco del Comune di lavagna (Genova) eletta alla camera dei deputati per tre legislature. Vive, però, in Ciociaria da quasi tre anni perché ha sposato un'avvocatessa della zona. Sergio Protopapa collabora fattivamente con l'associazione "Lacasadelmagozurlì - Onlus" che fa capo a Cino Tortorella, tra i vari progetti portati avanti c'è l'"Anno della cicogna" presentato il 20 Gennaio scorso presso la Sala delle Colonne della CAMERA DEI DEPUTATI per sensibilizzare l'opinione pubblica, il mondo politico ed economico e gli altri attori della comunicazione sul problema della denatalità. Andrea Tagliaferri

OCCUPAZIONE

qualcosa comincia a muoversi Importanti novità soprattutto per gli LSU

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Riccardo Strambi Hanno collaborato Angela Rossi - Arnaldo Capone - Patrizio Minnucci Fabio Padovani - Alberto Cianfrocca - Laura Ascani - Chiara Camperi - Erika Rossi - Franco Malandruccolo - Giuseppe Gatta Alfredo Salomone - Antonio Colella - Angelo Bianchi Remo Costantini - Davide Strambi - Daniela Pagliaroli Numero chiuso in tipografia il 25/01/2010 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

Svolta occupazionale nel Comune di Alatri. Un segnale di controtendenza rispetto al passato. In questo 2010 saranno stabilizzati quattro Lsu e tutti con risorse comunali, un primo passo che ogni anno riguarderà una quota di questa fattispecie lavorativa, ad Alatri presente da oltre un decennio in un numero di maestranze consistente. Per la individuazione di queste quattro figure tra gli Lsu si effettuerà una selezione pubblica. Inoltre nella stessa delibera di fine anno, approvata dalla Giunta presieduta dal sindaco Magliocca, dato il via libera per l'assunzione di tre nuove figure amministrative a tempo indeterminato, individuando i diretti interessati nello scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici che si sono svolti nel 2008. Infine tramite la mobilità arriva nell'Ente di Alatri da rispettivo Ente pubblico una nuova figura. A.T.


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Speciale “2009” in notizie

Un anno pieno di notizie "Locali" La fortuna bacia Ceccano Il 2009 si apre sotto la buona stella delle vincite. Presso la dolciaria "La Ceccanese" a Ceccano viene venduto il biglietto che vince il secondo premio della Lotteria Italia: 3 milioni d'euro vanno ad un (anonimo) scommettitore fortunato e... goloso. Il Frosinone primo in classifica I canarini di inizio stagione sono la vera sorpresa del campionato 2009-2010 di serie B. In testa dalla terza giornata fino alla quattordicesima. Merito di un gruppo con la "fame" di emergere e fare bene, guidato da un mister pieno di carisma: Francesco Moriero. Poi un calo vistoso. Le mandrie di Anito e Striscia La Notizia E' diventato il mandriano più famoso d'Italia: per settimane la "querelle" di Anito, in

contrasto con il comune di Castelliri per i diritti di pascolo, impazza nella trasmissione "Striscia La Notizia". Personaggio cult o soliti stereotipi sul ciociaro burino? Iannarilli, un alatrense alla Provincia Il PdL trionfa alle elezioni provinciali. Gianfranco Schietroma non riesce a fermare Antonello Iannarilli, vincitore indiscusso al secondo turno. Neanche il terzo polo di Memmo Marzi

"Globali" Il 20 gennaio a Washington Barack Obama presta giuramento come 44° presidente degli Stati Uniti Nel mese di Febbraio scoppia il caso Eluana Nel mese di marzo con il primo congresso si fonda ufficialmente come unico partito il Popolo della Libertà Il 6 aprile una scossa di terremoto di 6,2

ferma il tenace onorevole alatrense. Ma a novembre emergono dissapori interni al PdL. Terremoto in Abruzzo: si piange anche da noi Il 6 aprile alle 3.32 l'Abruzzo è sconvolto dal terremoto. La scossa si avverte anche in Ciociaria: qualche danno e un po' di paura, ma la "ferita" più grave è la morte di 4 studenti ciociari all'Aquila: Giulia Carnevale, Marco Alviani, Armando Cristiani e Nicola Bianchi. Sanità, soffrono pazienti e strutture Tanti ospedali della provincia a rischio chiusura o ridimensionamento e poi tagli al personale, strumentazioni superate, piani sanitari fonti di polemiche, l'Asl commissariata. È una Sanità malata, quella della Ciociaria, che fa "soffrire" i suoi pazienti. Il panino di McDonald's? No, grazie! Il noto colosso alimentare americano lan-

cia il nuovo "panino ciociaro" che ha tutto tranne che... gli ingredienti ciociari. Nasce una campagna di protesta, che induce McDonald's a fare marcia indietro. In nome di salsiccia e broccoletti. Videocon: lo specchio della crisi economica Milletrecento persone a rischio disoccupazione, tante famiglie temono per il loro futuro. La situazione dell'azienda anagnina rispecchia il livello di debolezza e difficoltà in cui è precipitata l'industria ciociara. Colpa di una classe politica poco attenta e gradi della scala Richter fa tremare la Provincia dell'Aquila alle 3:32 causando 308 vittime, 1500 feriti, 65000 sfollati e il crollo di molti edifici. Il 10 aprile si celebrano i funerali di Stato; il 23 aprile il CdM sceglie L'Aquila come nuova sede del G8 2009; il 28 aprile Papa Benedetto XVI si reca sulle macerie di Onna. Nel mese di maggio Veronica Lario annuncia l'avvio delle pratiche per la separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi Il 29 settembre una scossa di terremoto

di 8,3 gradi della scala Richter colpisce tutta l'area dell'Oceano Pacifico meridionale creando uno tsunami che provoca oltre

di promesse da... indiani. Sisma, paura continua in Val Comino Autunno all'insegna di continue scosse telluriche in Val di Comino. La vita di piccoli centri si fa all'insegna del nervosismo, delle notti trascorse all'addiaccio, dei rilevamenti e degli studi scientifici. L'eco della paura, dopo i fatti d'Abruzzo, si sente ancora. Le Fornaci: ecco il "village" del cinema Seimila mq, nove sale per un totale di 2700 posti, 20 negozi, 2 ristoranti, bar, sala giochi di 600 mq, librerie, tavola calda, caffetteria, un Play Planet per le feste dei bambini e un p a rc he g g io per 1100 auto. Il nuovo luogo di incontro e divertimento è in Via Gaeta tra Frosinone e Ceccano. Il Papa Benedetto XVI prega a Montecassino Il 24 maggio resterà una data scolpita nella memoria di tutti i cassinati per la vi-

sita del Santo Padre Benedetto XVI. Il pontefice celebra messa al campo Boario, poi pranza e prega a Montecassino con Don 100 morti. Il 30 settembre, 12 ore dopo quello del Pacifico, Sumatra è devastata da un sisma di 7,6 gradi 8 sulla scala Richter: oltre 1100 le vittime Il 2 ottobre a Messina e dintorni, a causa di nubifragi, una frana cancella due paesi (Giampilieri e Scaletta Zanclea): 35 morti Il 7 ottobre il lodo Alfano è dichiarato incostituzionale, per violazione degli articoli 3 (principio d'uguaglianza) e 138 (procedimento di revisione costituzionale) Il 24 ottobre scoppia lo scandalo che vede coinvolto Piero Marazzo, ricattato da 4 poliziotti dopo esser stato da loro filmato in compagnia di un transessuale. Il presidente della Regione Lazio si dimette Il 25 ottobre in Italia si svolgono le elezioni primarie generali del segretario del Partito Democratico: Pierluigi Bersani ottiene la maggioranza assoluta (confermando il risultato delle primarie riservate agli iscritti). Il 1 novembre muore la poetessa d'Italia Alda Merini. Funerali di Stato e fiume umano per l'ultimo saluto Il 16 novembre il Lazio passa al digitale.

Pietro Vittorelli. Benedetto XVI rende omaggio a... Benedetto. Polemiche e risse: la triste stagione di Fiuggi Tensione, risse, feriti e denunciati nel momento in cui si tenta di approvare il piano Pinto a Fiuggi: l'accordo per spalmare negli anni il debito di 21 milioni di euro maturato dalla società "Acqua e Terme". La città vive uno dei suoi momenti più bui: mai bevuto un'acqua così... amara. Scandalo a Pontecorvo: lascia il sindaco Roscia Pontecorvo va alle elezioni, dopo le dimissioni di Riccardo Roscia. Il primo cittadino lascia dopo la condanna di I grado a sei anni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e pagamento di trenta mila euro di risarcimento danni ad un imprenditore per tentata concussione. Frosinone proclamata città dell'anno 2009 Il capoluogo viene proclamato "città dell'anno 2009" dal Ciociaro club di Windsor, Canada. Un bel riconoscimento per Frosinone e per il suo sindaco Michele Marini, il cui operato è spesso oggetto di forti critiche, che si prende per l'occasione una bella rivincita. Turbogas: le infinite polemiche per la difesa dell'ambiente

Due associazioni si battono da mesi a Sora contro l'avviamento della turbogas della cartiera Burgo. L'impianto alzerebbe notevolmente il livello di inquinamento nel territorio. a cura di Pietro Antonucci Più di 5 milioni di persone alle prese con Decoder e problemi tecnici. Tutto sembra scorrere abbastanza bene. Dal 17 novembre distribuito il vaccino contro l'influenza suina. La diffusione risulta lenta e a macchia di leopardo. Il 5 dicembre Amanda e Raffaele condannati a 26 e 25 anni per l'omicidio di Meredith Kercher. Il 13 dicembre il Premier Berlusconi centrato in pieno volto con un souvenir del Duomo. Prognosi di 20 giorni, ha passato

la notte in ospedale. Arrestato l’aggressore, Massimo Tartaglia, 42 anni. A cura di Mariella Minnucci


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