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Periodico di informazione politico-sociale e culturale Chiuso in tipografia il 22/03/2010 di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 3 - Marzo 2010 Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie
REGIONE
NEWS DAL CAPOLUOGO
ELEZIONI 2010 Gli spazi elettorali autogestiti
MUSEO DELLE AUTO STORICHE Anteprima sulla collezione più esclusiva di Fiat 500 e Balilla
pagg. 4-7
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VARIE DALLA PROVINCIA Notizie dal territorio pagg. 9-12
SPORT Veroli Basket vince la Coppia Italia
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“Ferentino - Sora”, inaugurazione storica
Il 20 marzo 2010 sarà ricordato come una data davvero importante per la provincia di Frosinone, in particolare per il capoluogo e le città direttamente coinvolte nel progetto della superstrada (Ferentino, Alatri, Veroli, Sora) A pag. 2
Impianti Elettrici Civili e Industriali Sistemi di Allarme Automazioni Reti Lan Strada Provinciale Tecchiena, 40 Tel. 0775 408706 - Cell 338 9119335 E-m mail:santesartiemanuele@alice.it
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L’Apertura
32 anni di speranze finalmente ripagate Inaugurata in pompa magna l'ultima porzione storica della Superstrada Ferentino - Alatri - Sora C'erano tutti. Un'inaugurazione degna di un'opera che sia per la portata tecnica e le
sessore Regionale Anna Coppotelli e, infine, il campione di ciclismo Francesco Moser che, subito dopo la benedizione del vescovo Ambrogio Spreafico e il taglio del nastro ha percorso la pista insieme a numerosi ciclisti arrivati per l'occasione. Poi tutti a bordo delle proprie macchine e su per la rampa di accesso che dal Casello di Ferentino porta dritto dentro l'arteria viaria che attraversa nell'ordine il territorio di Ferentino, Alatri Tecchiena, VeGli assessori Scalia e Maruccio percorrono la superstrada a piedi roli per ricongiungersi alla conseguenze positive sul territorio, sia per già esistente Frosinone - Sora. denaro speso, sia per tempi di realizzazione, si ricorderà per decenni. Innanzitutto coloro i quali beneficeranno direttamente, ovvero i sindaci di Frosinone (Marini), Alatri (Magliocca), Veroli (D'Onorio), Sora (Casinelli) e soprattutto Ferentino (Fiorletta); poi il presidente della Provincia Antonello Iannarilli, l'assessore regionale Francesco Scalia che ne è stato tra i più fervidi sostenitori, l'europarlamentare Francesco De Angelis, l'assessore ai lavori pubblici della Regione Lazio Vincenzo Maruccio, il presidente della società Astral Giovan Battista Giorgi, l'As-
Migliaia di persone emozionate in coda sulla nuova superstrada completata in tutta fretta per l'occasione elettorale, con gli operai che sono stati i veri artefici lavorando giorno e notte tant'è che la vernice usata sui guard rail era ancora fresca ed ha imbrattato molti dei convenuti che si apprestavano a raggiungere lo slargo con buffet, palco e musica. Ma niente di grave di fronte alla grandezza dell'opera. Tempi record se si pensa che dopo i 30 anni di ritardi, l'attuale opera ex novo è stata realizzata in soli 5 anni, con l'inizio dei lavori del primo stralcio a metà 2004 e quelli del secondo a inizio 2007! Pronte anche le rampe in località Tecchiena Castello, sulla provinciale Santa Cecilia (svincolo Frosinone Nord- Alatri) e sulla
SR155 per Fiuggi all'altezza della località Le Pigne (uscita SR155 Alatri - Fiuggi), nonché l'adeguamento dello svincolo esistente in località Veroli Castelmassimo. Ora si attende solamente la nuova Conferenza di Servizi tra gli enti coinvolti, annullata la precedente dal Tar su ricorso dell'amministrazione alatrense e in base ai ricordi dei privati cittadini interessati in quel punto, per il completamento delle opere di viabilità di servizio (come le rotatorie) che renderanno più snello ed agevole l'accesso alla superstrada. L'investimento globale per questo ultimo tratto della storica e famigerata Superstrada Ferentino- Sora di 12 chilometri è stato di ben 120 milioni di euro, ben 10 milioni/km. Andrea Tagliaferri
Primo Piano
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Il museo nazionale dell’emigrazione ignora la Ciociaria "Si ricorderà che il 23 ottobre dello scorso anno è stato inaugurato con l'avallo delle massime autorità della Repubblica, il Museo Nazionale Emigrazione Italiana a Roma, complesso del Vittoriano - dietro iniziativa di alcuni organismi medesimi dello Stato Italiano. E' una istituzione museale che si prefigge di ripercorrere le tappe e definire e circoscrivere, pur se solo dal 1870 circa, quella grande tragedia che fu la emigrazione degli Italiani all'estero: si rammenta che in verità una seconda Italia è disseminata nelle varie contrade della Terra. E in questo colossale e epico movimento di umanità che ha valicato le Alpi e i mari in mezzo a indicibili sofferenze, non vi è traccia del ciociaro!! I ciociari sono restati a casa, al comodo, secondo il Ministero degli Esteri. Non solo: i termini ciociaro o Ciociaria, per non parlare di Frosinone o di Valcomino, zero totale. Ma il bello è che nemmeno il termine laziale lo incontri mai nelle varie tabelle e annunci sparsi nel percorso della mostra. Cioè, per semplificare, tutti gli italiani sono emigrati, in parte in Italia e in massima parte all'estero, perfino, a loro dire, quelli delle Isole Eolie, [è proprio così!], quelli di Conegliano, di Gubbio, i Valdostani, sono emigrati addirittura quelli del liceo Telesio di Cosenza [sic!], ma nemmeno un ciociaro, e perfino nemmeno un laziale! Cioè Charles Forte, Caterina Valente, Coluche, Jack Vettriano, Edoardo Paolozzi e mille altri grandi ciociari all'estero, sono diventati apolidi, senza radici e
senza patria, per lo Stato Italiano. Eppure, si badi bene, solo per rispettare la storia, i Ciociari occupano uno dei primi posti, se non il primo assoluto fatte le dovute
ca, e non quella per ragioni politiche o religiose o artistiche o altro, è nata in Ciociaria e più, precisamente, in Valcomino. La primogenitura di questo tragico ma allo stesso tempo intrepido, movimento è qui che si trova. Quindi oscurare i ciociari è stato il massimo del dileggio, sia della storia e sia della realtà. […] Tra gli strumenti musicali presenti in mostra e molto decantati nei comunicati stampa, ci sono sia il mandolino napoletano e sia l'organino a manovella o a cilindro e l'organetto vero e proprio che per decenni e decenni rappresentarono ove più ove meno - la sola fonte di sussistenza per Museo Nazinale emigrazione - strumenti musicali storici una parte dei poveri emiproporzioni, nella graduatoria degli emigra- granti nelle vie del mondo ma l'aspetto ti italiani all'estero, per numero! In aggiun- imperdonabile anche scientificamente e ta sono stati proprio i ciociari i primi asso- non solo dunque storicamente, è che non vi luti ad abbandonare le proprie terre e le è nessuna traccia del piffero e della zamproprie case per fame e miseria, iniziando pogna per non citare l'arpa celeberrima deda quelli della Valcomino, sin dalla fine del gli avventurosi viggiamesi, sia a documen1700 ma non a livello di episodio sporadico tazione della emigrazione preunitaria e sia bensì a livello di flussi patologici e trauma- di quella postunitaria. tici, continui e costanti. Cioè ancora non si E' una discriminazione inqualificabile o disa o si finge di non sapere che la emigra- menticanza inaccettabile o ignoranza grazione, quella oggetto della iniziativa in ve. Infatti il piffero e la zampogna non solo questione, cioè per intenderci quella per fa- erano la strumentazione degli artisti girovame, per miseria, per esuberanza demografi- ghi, degli emigranti ciociari, assieme ap-
punto all'organetto diatonico e al tamburello, e lo sono ancora oggi dopo oltre due secoli in certe isole della Ciociaria, ma il destino vuole che siano proprio essi ad essere gli unici e soli strumenti musicali che hanno accompagnato gli esordi traumatici della emigrazione ciociara e di quella nazionale prima e dopo il 1870.[…] L'altro slogan è che la iniziativa ha per finalità gli studenti e un pubblico generico, come a dire, secondo gli organizzatori, che tutte le omissioni, distorsioni, mistificazioni, banalità sono ammissibili e quindi normali. Anche questo un alibi inaccettabile e troppo comodo per giustificare quanto fin qui individuato e lamentato. In merito ci si chiede chi di questo pubblico obiettivo principale della iniziativa, è in grado di spendere sessanta Euro per il catalogo! Con queste note si vuole sottolineare l'azzeramento culturale e storico della Ciociaria e dei ciociari - li si chiamino anche laziali meridionali o campagnuoli o frusinati o come si vuole - vale a dire la distruzione della identità ciociara. Altrettanto preoccupante a dir poco, per noi cittadini, è la completa assenza di reattività da parte delle amministrazioni ciociare a tutti i livelli rispetto a questo tipo di realtà. Tutto è perfino disperante. Come pure la completa e totale assenza di istituzioni e associazioni reali e fattive in Ciociaria sull'argomento emigrazione" Michele Santulli Studioso di tradizioni e cultura ciociara
FEDE E RAGIONE La Sacra Sindone un appuntamento con il mistero Come annunciato nel numero precedente, interrompiamo questo mese la riflessione sui primi tre libri della Genesi, per dedicarci ad un altro argomento relativo al tema dominante del rapporto Fede-Ragione con uno sguardo su un aspetto particolare di questo tema, quello del rapporto fede-scienza. Questa digressione è legata a due motivi: l'imminente ostensione della Sacra Sindone a Torino ed un appuntamento molto importante il 12 aprile su questo tema ad Alatri. La Sindone ha sempre suscitato interrogativi ed affascinato per il suo mistero sia credenti che non credenti e tante sono stati i tentativi di spiegarne l'origine ed i segreti che porta in sé. Si pensava ad un certo punto - dopo l'analisi al carbonio 14 - di aver risolto almeno in parte gli interrogativi che essa pone, ma sia per il fatto che i risultati di questo esame contrastavano con altre evidenze del lenzuolo sia per successivi dubbi suscitati dalle modalità di esecuzione dell'esame stesso, tutto è stato rimesso in discussione. Non volendo in questa sede fare un discorso generico, puntiamo la nostra attenzione su un problema particolare: i tentativi di "rifare" la Sindone e per questo ci serviamo delle considerazioni in merito del prof. Bruno Barberis. Regolarmente, ogni volta che viene indetta un'ostensione della Sindone assistiamo, nei mesi che la precedono, ad una serie di scoperte presentate come sensazionali che dimostrerebbero che la Sindone è un falso realizzato con le tecniche più svariate, ovviamente in
epoca medioevale. Una di queste ipotesi sostiene che l'immagine della Sindone è facilmente realizzabile con un pirografo. Una trentina di anni fa un medico barese affermò di essere riuscito ad ottenere un'impronta simile a quella della Sindone sfruttando l'energia termica generata da un bassorilievo riscaldato. Ora è la volta di un chimico di Pavia che sostiene di aver realizzato anche lui un'impronta identica a quella della Sindone usando come matrici il corpo di un suo assistente e un calco in gesso e utilizzando ocra rossiccia, tempera liquida, acido solforico e alluminato di cobalto. Nonostante la cura e la professionalità con cui sicuramente tali manufatti sono stati realizzati, c'è da nutrire forti perplessità sul fatto che essi possano essere seriamente messi a confronto con la Sindone e la sua immagine. Non è infatti sufficiente ottenere un'immagine che ad un esame visivo appaia simile a quella presente sulla Sindone. Forse fino ad alcuni decenni fa sarebbe stato sufficiente, oggi non più. Gli studi condotti per decenni hanno infatti individuato caratteristiche tecniche e biologiche uniche e irripetibili. È pertanto evidente che per poter affermare di aver ottenuto (non importa con quale tecnica o metodo) un'immagine identica a quella sindonica è indispensabile effettuare su di essa le stesse analisi fatte sulla Sindone ed ottenere tutti gli stessi identici risultati Paolo Fiorenza
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Messaggio elettorale - Comm. Resp. il candidato setsso
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Dalla Regione
SCALIA: “Tanti obiettivi raggiunti in provincia e prospettive eccellenti dall’aeroporto” Abbiamo risparmiato 16 milioni di euro solo nel 2009 razionalizzando il personale e riducendo il numero dei dirigenti ereditati da Storace (da 500 a 208). Dimezzate le società partecipate e le Ipab, c o n re l a t i v i Francesco Scalia ed Emma Bonino consigli di am"La Regione Lazio - sostiene Sca- ministrazione, e riformate le Colia - ha dimostrato in questi anni munità Montane: tutti provvedidi saper spendere bene le risorse, menti che hanno permesso di reottimizzando anzitutto i costi distribuire risorse sul territorio a della pubblica amministrazione. vantaggio di cittadini e imprese.
Quanto alla Provincia di Frosinone - continua l'Assessore Regionale - è stata al centro di una programmazione di sviluppo che è già visibile: cablaggio della banda larga su tutti i comuni entro la metà del 2010 (nelle aree industriali e nei grandi centri è già presente); realizzazione della superstrada Sora - Frosinone -Ferentino ed apertura del Casello autostradale di Ferentino, per collegare tutto il sorano all'asse autostradale e dare nuova linfa ai trasporti e al commercio; priorità assoluta a Frosinone, nell'agenda della realizzazione della nuova rete ospedaliera, con la costruzione in soli 4 anni di un Ospedale all'avanguardia, Dea di II livello. E' evidente - aggiunge -
che la Regione Lazio ha avuto in questi anni un'attenzione particolare nei confronti della nostra provincia, grazie al nostro impegno e alla nostra costante presenza, sia come amministrazione provinciale, negli anni della mia presidenza, sia nell'ultimo anno con il mio ingresso diretto in Giunta. Ma tutto questo non è fine a se stesso: guarda ovviamente ad un progetto ancora più ambizioso, che è quello di convertire l'economia provinciale, oggi a prevalenza industriale, in
Francesco Scalia e Patrizio Cittadini
Nuovo ospedale di Frosinone: ecco i numeri rispetto all’Umberto I Scalia: “disinformazione della destra. Il nuovo ospedale offre servizi specialistici ed ha più posti letto” "Sono diversi gli elementi di merito che fanno della nuova struttura ospedaliera di Frosinone
ad un nuovo modernissimo Pronto Soccorso, ed ai reparti di Medicina, Terapia intensiva
L’ingresso del nuovo ospedale
un polo sanitario d'eccellenza, al contrario di quanto vorrebbe far credere la campagna di disinformazione messa in campo dal centrodestra". Queste le parole dell'Assessore Regionale Francesco Scalia a pochi giorni dall'inaugurazione del nosocomio di via Fabi, realizzato dalla Regione Lazio nell'ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. "Anzitutto i numeri: il nuovo ospedale - ha precisato Scalia - conta 44 posti letto in più rispetto all'Umberto I, che diventano 101 se si considera la struttura adiacente già collegata. Gli spazi sono di gran lunga più ampi, con una metratura complessiva raddoppiata, e ben 11 sale operatorie, rispetto alle 5 del vecchio ospedale. Altro elemento di merito - ha continuato l'ex Presidente della Provincia - è la classificazione quale Dea di II livello, il primo nella nostra provincia, che prevede l'attivazione di reparti specialistici come la Chirurgia Vascolare, la Cardiochirurgia, la Neurologia, oltre
Pagina a cura: dell'ufficio stampa dell'Assessore Regionale Francesco Scalia
cardiologica e Rianimazione, sensibilmente migliorati rispetto a quelli attuali, con l'aumento dei posti letto a disposizione. E proprio la disposizione dei posti letto - ha aggiunto Scalia - rappresenta un ulteriore moti-
vo di soddisfazione: l'Umberto I, infatti, prevede camere multiple da 5 o 6 persone, mentre il nuovo ospedale contempla esclusivamente camere singole e doppie, con bagno interno, dimostrando finalmente la giusta attenzione nei confronti della dignità del malato e delle sue esigenze. Ci sono, poi, altri due aspetti particolarmente importanti, che depongono a favore della nuova struttura: la progettazione di basamenti antisismici, che consentono la piena efficienza dell'ospedale anche durante un eventuale sisma (motivo per cui l'ospedale di Frosinone è stato portato a modello da Il Sole 24 ore nell'ambito di un'inchiesta sulle migliori strutture d'Europa) e la celerità nei tempi di realizzazione. La Regione Lazio, infatti, ha impiegato solo 4 anni per progettare e costruire il nosocomio frusinate, dandogli la massima priorità rispetto alle altre strutture regionali previste dal piano di riordino della rete ospedaliera. Questo evidenzia una particolare attenzione nei confronti della nostra provincia".
servizi e terziario avanzato. Il volano di questa operazione dovrà essere l'aeroporto di Frosinone, per il quale mi batto da anni e che è stato recentemente deliberato dalla Giunta Regionale ed è oggi al vaglio della conferenza dei servizi e della Valutazione Ambientale e Strategica. Il progetto dell'aeroporto garantisce nuovi posti di lavoro, la nascita di un indotto sul territorio, la ricezione di flussi per milioni di passeggeri, ma soprattutto, attraverso un accordo già esistente con la Rete Ferroviaria Italiana, l'istituzione di navette sulla tratta ferroviaria ad alta velocità, che collegheranno Frosinone a Roma in 25 minuti, portando così le nostre aziende, i nostri prodotti, le nostre città e la nostra economia direttamente al centro della città più visitata al mondo. Si tratta - conclude Scalia - di un cambiamento epocale per il nostro territorio che non si limita a curare i malanni esistenti, ma apre finalmente delle prospettive credibili e reali di sviluppo".
28 - 29 marzo Elezioni Regionali
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Scalia
Messaggio elettorale - Comm. Resp. il candidato setsso
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Dalla Regione
“Le politiche sociali al centro del mio impegno” Renata Polverini entusiasta lancia la candidatura territoriale di Teresa Graziani Inizia la volata finale della campagna elettorale in occasione delle prossime elezioni regionali. Una campagna, a dire il vero, molto incentrata sino ad ora su dibattiti aspri a carattere nazio-
nale (caos sulla presentazione delle liste in primis) e poco sulle vere questioni attinenti il territorio provinciale. Maria Teresa Graziani, candidata al Consiglio Regionale nella lista Polverini, sembra intenzionata a ripristinare le argomentazioni sulle reali problematiche del territorio. Graziani, sponsorizzata direttamente dal candidato Governatore del Lazio Renata Polverini, vuole ripercorrere i successi in termini di consensi che l'hanno vista scalare prima il Consiglio comunale di Alatri e in seguito l'Amministrazione Provinciale di Frosinone. Graziani, ci espone innanzitutto i motivi della sua candidatura? "I motivi del mio scendere in campo sono rintracciabili in un forte senso di appartenenza in questo territorio. Sono radicata in questa provincia, sono innamorata di questa terra e avendo avuto già più di qualche esperienza in politica penso di conoscere a fondo quelle che sono le vere problematiche della Ciociaria così da poterle fare presenti anche e maggiormente alla Regione Lazio. Sono sicu-
ra che queste conoscenze possano risultare decisive per provare a combattere le piaghe di questo territorio. Non dimentichiamo che la nostra è una provincia ricca di bellezze, facoltosa di risorse, ma soprattutto abitata da persone volenterose, che hanno voglia di emergere attraverso il sacrificio e il lavoro quindi ha tutte le caratteristiche per risalire al più presto la china". Anche in quest'occasione ha scelto una lista e non un partito per la sua candidatura. "Si è vero. Sia al Consiglio Comunale di Alatri che in occasione delle provinciali a Frosinone ho deciso di scegliere una lista civica. Il fatto emblematico è che senza l'appoggio di un partito forte alle spalle di solito si è penalizzati in termini di consensi e invece io sono stata eletta in entrambe le tornate elettorali di
cui parlavo prima, in provincia di Frosinone addirittura con oltre duemila preferenze. Speriamo che il mio impegno verso la gente sia riconosciuto anche in quest'occasione". Pensa che la Polverini sia la persona giusta per questa regione? "Lo penso assolutamente. E' una candidata dal grande carisma, ma allo stesso tempo una persona "semplice", sempre a disposizione dei più bisognosi e sempre propensa ad ascoltare tutti. E' un
bene lavorare al suo fianco proprio per questi motivi. Poi viene dal sindacato e conosce le esigenze dei lavoratori che come ben sappiamo non stanno attraversando un momento felicissimo. Sono tutte componenti che fanno ben sperare per il risultato finale. Lei inoltre è molto attenta a quele che sono importanti problematiche sociali con particolare riferimento alla famiglia e alla qualità della vita. Con la Polverini i bisogni delle persone sarebbero da subito ricollocati al centro dell'agenda politica". Eppure il caos liste con l'esclusione del PdL a Roma e provincia potrebbe creare molti disagi agli elettori... "Penso che i primi a perderci siano gli elettori stessi. Il PdL rappresenta una larga fetta dell'elet-
torato e molti si troveranno in difficoltà al momento del voto. Che ci sia qualcosa di strano dietro questa esclusione è noto, anche se ritengo giusto il rispetto delle regole naturalmente se queste risultino uguali per tutti. Comunque l'accaduto è passato. Dobbiamo in ogni caso raggiungere il traguardo che è Renata Polverini Presidente. E soprattutto è giunto il momento di cambiare il messaggio che i media propongono: nonostante l'esclusione delle liste pdl, la Polverini resta candidata.
Il punto principale su cui dibattere è questo qui. Se la leggerezza è stata commes-
sensibilizzazione verso il nostro territorio che, ripeto, è ricco di valori soprattutto a livello uma-
sa ora, è tempo di guardare avanti perché la vittoria è raggiungibile comunque".
no. Spero che la mia capacità di ascolto e la mia volontà di aiutare i più deboli a risolvere situazioni difficili possano in qualche modo essere utili alla Regione Lazio".
In caso di elezione quale pensi possa essere il tuo apporto? "Innanzitutto impegno e passione. Spero di realizzare opere di
Riccardo Strambi
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News dal Capoluogo
Scadenze elettorali e opere pubbliche, binomio inscindibile FROSINONE - Non si può certo dire che in questo periodo la politica langua. Se guardiamo, infatti, alla serie di inaugurazioni
L'ascensore inclinato
eccellenti che si susseguono in questi giorni a ridosso della scadenza elettorale per le Regionali 2010, la situazione appa-
re promettente, se non fosse che bisognerebbe essere davvero ciechi e sordi per non capire che si tratta del famigerato, triste, italico comportamento del Do ut Des, oper essere più chiari - di una rinnovata versione del "voto di scambio". Ma in questa sede vogliamo coglierne solo l'aspetto positivo, che indubbiamente esiste, ovvero quello dell'arrivo di importanti opere pubbliche e infrastrutture per un territorio che da troppi anni attende impotente. Cominciamo con la Superstrada Sora - Ferentino inaugurata il 20 marzo scorso (a seguito della precedente apertura del Casello di Ferentino altrettanto fondamentale) e che
vede la luce dopo 30 anni e ol-tre di promesse. Si continua, poi, con l'Ascensore inclinato, da più parti definita un'opera inutile e faraonica ma che, a ben guardare, è l'unica vera novità per il Capoluogo frusinate e che - sperando sia utile alle persone - darà quantomeno un'immagine moderna e innovativa alla città. Passiamo, ancora, al Teatro comunale, opera di 11 milioni di euro, che dovrebbe veder partire i lavori entro 60 giorni e, per concludere, la famigerata Piastra dei Cavoni, che tanti disagi ha provocato in questi anni al traffico della Monti Lepini, e che forse sarà pronta o quantomeno attraversabile entro un mese (la prima corsia in direzione nord è già completata). Per cui,
Piastra dei Cavoni
per una volta, mettiamo da parte lo spirito polemico e apprezziamo questi "doni" che la Politica ci fa in periodi elettoralmente "caldi" nella speranza che non siano solamente inaugurazioni fittizie, parziali o propagandistiche. Attì
Un grande museo delle auto storiche FIAT provincia di Frosinone in quanto a numero e qualità delle autovetture che esporrà, è Vittorio De Luca, titolare di una nota ditta di impianti elettrici, grande appassionato di auto storiche. De Luca, infatti, con l'aiuto di un fedele carrozziere in pensione FROSINONE - E' in arrivo una grande novità nel panorama motoristico locale. Tra circa un mese, infatti, da fonti pressoché certe abbiamo saputo che nascerà un vero e proprio Museo delle Auto Storiche Fiat, ubicato in una zona periferica del capoluogo, vicino la struttura ACI che, a quanto pare, potrebbe esserne uno degli sponsor. l'artefice di questa notevole iniziativa, unica nel suo genere in
e di alcuni collaboratori tra fami-
liari e amici, nel giro di qualche decennio ha raccolto rottami in tutta Italia, riportando alla luce splendori unici e rari tra le vetture che hanno fatto la storia della Fiat e dell'Italia stessa. Ancora non si conoscono i dettagli della iniziativa, ma a guardare le foto che abbiamo potuto scattare in anteprima lo spettacolo è garantito. Un in bocca al lupo a Vittorio De Luca e i complimenti della redazione per un progetto lodevole che potrebbe contribuire al rilancio turistico della città. Andrea Tagliaferri
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Provincia
Autovelox lungo la via casilina: centinaia i multati FERENTINO - Dal 20 ottobre 2009 sono entrati regolarmente in funzione i due autovelox lungo la via Casilina: posti a circa 2 km distanza l'uno dall'altro, uno di
elettronici, attivi 24 ore su 24, anche in assenza di energia elettrica, è affidato alla Polizia Municipale. Ad oggi, sono centinaia e centinaia i multati, cittadini che
fronte il fontanile dell'acqua sulfurea e, l'altro, in prossimità dell'Hotel Bassetto. Il controllo dei due rilevatori
hanno superato il limite di velocità che, in quel tratto di strada è di 50 km/h. Fin dall'inizio si sono creati scontri tra i cittadini
multati, parte della minoranza consiliare e gli amministrazioni del noto centro ernico. "I motivi dell'installazione dei due limitatori di velocità - precisa il Sindaco Piergianni Fiorletta - sono soprattutto legati a ragioni di sicurezza, chiaramente espresse in un decreto prefettizio che ha rilevato la pericolosità di quel tratto di Casilina". Fino ad oggi, l'unico avviso ai cittadini, in quel tratto di strada, era stato il posizionamento di un semaforo ad intermittenza, ad indicare la prossimità con un incrocio su arteria a grosso rischio di incidenti. Dunque, molte sono le contestazioni e le polemiche suscitate dall'installazione delle due apparecchiature, al punto che, anche su internet e più precisamente, sul famoso social network "Face-
Inaugurata la nuova sede dell'associazione Carabinieri Si trova in locali confiscati alla mafia e ristrutturati appositamente FERENTINO - Sabato 6 marzo è stata una giornata di festa per l'associazione dell'Arma dei Carabinieri di Ferentino grazie all'assegnazione da parte del Comune di alcuni locali sequestrati e confiscati alla mafia. Il locale attuale ha, chiaramente, tutt'altra destinazione d'uso, dopo la ristrutturazione compiuta da parte dell'Amministrazione Fiorletta, essendo tornato a disposizione della collettività per finalità di pubblica utilità. La cerimonia di inaugu-
Un momento della cerimonia per l'inaugurazione della sede Anc a Ferentino
razione ha avuto il suo giusto prologo nell'aula consiliare che, per l'occasione, era gremita da un folto pubblico, oltre che da varie scolaresche cittadine e da una sezione di violinisti della scuola media ad indirizzo musicale che, diretta dall'insegnante Olga Zagorovskaia, si è esibita ed ha fatto da degna cor-
nice alla manifestazione. Erano presenti in aula alti ufficiali dell'Arma in servizio, dal colonello Paolo D'Aquanno al Capitano Aldo Iorio al comandante della stazione Maresciallo Raffaele Alborino. Per L'associazione Carabinieri era presente il Generale Luigi Magliuolo, ispettore regionale Anc che ha sintetizzato chiaramente il significato dell'evento: "Oggi a Ferentino si realizza un sogno: un immobile confiscato alla malavita viene messo a disposizione dell'Arma dei Carabinieri. La nuova sede sarà un punto di aggregazione che potrà rendersi utile anche per forme di assistenza e di pubblica utilità". Per la parte politica, oltre al sindaco Piergianni Fiorletta e al suo vice Vittori, erano presenti gli assessori regionali Scalia, Coppotelli e Di Liegro i quali hanno salutato questo passaggio di consegne con parole lusinghiere spiegando l'importanza dell'assegnazione ad una associazione con interesse per la comunità ferentinate. Dopo la cerimonia ufficiale tutti si sono recati presso la sede in Via Ponziana a pochi passi dalla centralissima piazza Matteotti, dove diverse delegazioni delle varie sezioni Anc della provincia, con rispettive bandiere, hanno fatto gli onori al taglio del nastro dei nuovi locali, augurando al Presidente Petrucci un proficuo lavoro. La giornata davvero memorabile si è conclusa con un ricco rinfresco presso i locali del Bar Pompeo. Bruno Sbaraglia
book" è nato un gruppo dal titolo "Gli autovelox della vergogna", che ha riscosso grande successo, raggiungendo quota 1800 membri. E' poi nato un comitato con l'obiettivo di innalzare il limite di velocità da 50km/h a 60km/h. Infatti, i cittadini, contestano il fatto che il limite in quella zona sia di "soli 50 km/h", quindi, troppo basso e, con il rischio di centinaia di multe quotidiane. Da una prima statistica, la maggior parte degli automobilisti ha ricevuto le sanzioni per aver transitato a 56km/h, ma c'è anche chi è passato, sia di mattina che di notte, a 160km/h e, se si trasgredisce la notte, la multa viene triplicata. In cinque mesi, dalla data di attivazione ad oggi, sono state circa 10.000 le multe notificate ed il Comune investirà il ricavato sulla
toponomastica. Precisa il Sindaco Fiorletta: <<Il 50% del ricavato delle multe, per legge, ricadrà su interventi di sicurezza stradale, in particolare, sulla segnaletica orizzontale e verticale, strisce pedonali e dossi. Il restante 50%, su indicazione della maggioranza, sarà destinato all'illuminazione dei punti più pericolosi per garantire maggiore sicurezza della viabilità>>. La comandante della Polizia Municipale di Ferentino, Rosalinda Di Nunzio, ha fatto un primo bilancio, sostenendo che sono stati raggiunti due risultati molto importanti: <<… una riduzione degli incidenti e, soprattutto, dopo un avvio che ha un po' disorientato gli automobilisti, ora, tutti sono ben informati e più coscienti…>>. Daniela Caliciotti
FAI, quando la primavera è sinonimo di arte Sabato 27 e domenica 28 torna la giornata di primavera del Fai che, per quest'anno, propone visite guidate in ben tre centri della nostra provincia: Paliano, Serrone e Ripi. A livello nazionale si tratta della XVIII edizione, mentre in Ciociaria si tratta della quinta manifestazione organizzata dall'associazione guidata dall'infaticabile Pio Roffi Isabelli. Come al solito, si tratta di un'occasione per conosceUn‘immagine storica del Palazzo Colonna re beni artistici e stodi Paliano r ic i no r ma l me nt e chiusi al pubblico o di difficile accesso. A Paliano, suggeriamo di vedere, tra le altre cose, il Palazzo Colonna, i cui lavori di costruzione vennero avviati nel 1620 da Filippo I Colonna e terminarono attorno al 1666, sotto il cardinale-principe Gerolamo, con la direzione di Antonio del Grande, architetto di fiducia della famiglia. Di notevole interesse è la Sala delle Armi in cui sono conservati trofei di guerra e ritratti di personaggi illustri. Nei saloni del piano nobile, oltre a dipinti di artisti italiani e spagnoli del XVII e XVIII secolo, si conserva un ritratto di Marcantonio Colonna, opera di Scipione Pulzone e uno di Papa Martino V, Oddone Colonna, da ritenersi copia del Pisanello. Nell'antico salone di ingresso vi sono dipinti a soggetto paesaggistico, attribuiti a Gaspard Dughet e Andrea Locatelli. Trasferendoci nella vicina Serrone, da vedere la Chiesa di San Pietro Apostolo e la Chiesa di San Quirico (XII secolo). A Ripi ci sono da ammirare la Chiesa di Sant'Agostino e del SSmo Salvatore. Ma la "due giorni" non si arresta certamente qui: il Fai consentirà l'apertura di altri siti, pubblici e privati, dando modo ai visitatori di ammirare altre bellezze. Dunque, non resta che mettersi in movimento per raggiungere le tre località indicate nel 2010, sperando di trovare bel tempo… P. A.
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Provincia
La passione di Stefano Palombarini fa rivivere un'antica tradizione Da oltre 80 anni e tre generazioni il grano continua ad essere macinato a pietra
VICO NEL LAZIO - Stefano Palombarini fa il maître in un noto albergo di Fiuggi, ma quando finisce con il suo lavoro si dedica, insieme alla moglie Silvana, a far rivivere un'antica e romantica professione, quella di mugnaio. Una seconda attività alla quale è legato da tanti ricordi: mugnaio era infatti suo padre Cesare, morto prematuramente e del quale in questi giorni ricorre il 7° anniversario dalla scomparsa. Cesare ha lasciato in eredità questa nobile passione al figlio Stefano. Il mulino che gestisce si trova in contrada Pitocco ed è funzionante da oltre 80 anni. È un impianto che lavora grazie a delle enormi macine di pietra protette da un involucro in legno. "Le pietre per la macinatura - ci dice Stefano - vengono ribattute con appositi martelli per poter mantenere dei piccoli solchi nella pietra". Questo antico e particolare accorgimento di lavorazione è stato importato dalla Francia. Oltre alla macinazione del grano per la produzione delle farine, troviamo anche la lavorazione del mais, per la delizia di quelle massaie che giornalmente trovano farine fresche per cucinare le fet-
tuccine o un piatto di polenta, piatti forti nella tradizione ciociara che è alla base delle nostre abitudini contadine. Le farine macinate a pietra sono di eccellente qualità, infatti vi si applica un processo che frantuma il chicco nella sua integrità, compreso il germe (ricco di vitamina E e di
liminata con una successiva setacciatura, il resto rimane nella farina stessa. "Inoltre - ci dice Stefano - la macinazione a pietra è un processo lento che non riscalda affatto la farina, preservandone gli enzimi naturalmente contenuti, nonché la struttura
delle attività biologiche delle vitamine e degli enzimi di grassi del germe. Voglio sottolineare con molto piacere questi dettagli - aggiunge Stefano - perché è un vero miracolo trovare ai giorni nostri, queste macine così antiche e ancora più lodevole consta-
tare che vi sono persone ancora disposte a far rivivere questi scrigni del passato, mantenendo queste tradizioni nel tempo, ma troppo spesso dimenticate". Complimenti, Stefano, continua così. Bruno Sbaraglia
Morini vs Di Vico, sfida tra ex alleati
grassi insaturi) e il pericarpo (parte esterna del chicco) che contiene fibre e proteine come il glutine, vitamine del gruppo B e minerali come ferro, calcio, magnesio e fosforo. Queste sostanze nutrienti durante la macinazione a pietra sono finemente disperse nella farina e, salvo una certa quota di crusca che può essere e-
FALEGNAMERIA ARTIGIANALE La ditta di Paolo Ciangola è da oltre venti anni nel campo della falegnameria. Il titolare Paolo, uno degli artigiani più conosciuti della provincia di Frosinone, pur continuando a lavorare in modo artigianale ha intrapreso un percorso più industrializzato grazie ad attrezzature di ultima generazione. Porte, finestre, mobili su misura e non solo dunque. L'azienda alatrense infatti si po-
GUARCINO - Dopo aver condiviso una lunga parte del proprio cammino politico e amministrativo, Giuseppe Di Vico e Luciano Morini si ritrovano opposti alle elezioni comunali 2010. Il primo è il sindaco uscente, eletto nel 2005 grazie anche all'appoggio dello stesso Morini; il secondo, già più volte alla guida di Guarcino, è stato vice-sindaco nella consiliatura appena conclusa, dalla quale però si è allontanato a causa di molte divergenze con gli alleati. Ed ora sono pronti a sfidarsi, e si sono confrontati in una campagna elettorale intrisa di rancori e veleni con, sullo sfondo, le polemiche sul consorzio di Campocatino e la Centrale a olio di palma, due temi che hanno contrassegnato il dibattito nel comune ernico negli ultimi anni. A sostegno di Di Vico si è schierato anche Alessandro Gori, esponente di punta del Pdl locale, provo-
cando la stizzita reazione di Morini. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una lotta all'ultimo voto. Giuseppe Di Vico è il leader della formazione "Guarcino Insieme", i cui candidati alla carica di consigliere comunale sono: Vincenzo Bianchi, Tullio Ciavardini, Virginio Ciavardini, Valeria Falconi, Alessandro Gori, Vittorio Lisi, Mizzoni Antonio, Lorenzo Moriconi, Mario Papa, Urbano Restante, Alberico Rossi e Sarah Zomparelli. Luciano Morini guida invece la lista civica "Per la rinascita di Guarcino" con i seguenti candidati alla carica di consigliere comunale: Giuseppina Cardinale, Fabiola Castagnacci, Francesco Cerro, Maurizio Cini, Antonio D'Ercole, Assunta Giordani, Franco Lisi, Giovanni Moriconi, Andrea Serrone, Stefano Stirpe, Sandra Tirocchi e Ulderico Verdecchia. P. A.
PAOLO CIANGOLA
ne al servizio dei serramentisti di cui è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta in tema di profili per legno alluminio del tutto personalizzati. Altra gran-
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Sono ciociari i baby campioni di ballo latino-americano Si è svolto a Veroli il campionato regionale di danze standard e non solo VEROLI - La cornice del "Palacoccia", il nuovo palazzetto verolano, ha ospitato nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 marzo scorsi l'edizione 2010 dei campionati regionali Fids Lazio. In pista si sono ritrovati tutti gli atleti residenti nella regione e regolarmente tesserati per la stagione in corso nelle danze standard e latino-americane della Federazione Italiana Danza sportiva: i partecipanti si sono cimentati per le diverse categorie di amatori ed agonisti di tutte le discipline. Sono stati due giorni
molto intensi sia per gli atleti che per i loro accompagnatori, i quali hanno potuto apprezzare e far apprezzare molti stili diversi, compresi quelli meno pubblicizzati, grazie alle presenza di scuole provenienti da tutta la regione, con l'opportunità di informarsi sui corsi ed eventualmente iniziare a coltivare una passione che solo da qualche anno a questa parte, con l'affiliazione al Coni, è annoverata anche fra gli sport olimpici. Dopo due giorni di gara, nella categoria 10/11 anni classe B3 so-
no saliti sul gradino più alto del podio Sofia Dell'Uomo ed Emiliano Calicchia, rispettivamente di Alatri e Veroli, provenienti dalla scuola "Passion Dance" di Frosinone sotto la valida guida dell'insegnante Jasmine Bricca. "I due ragazzi-prodigio - ci ha detto proprio la loro insegnante stanno attualmente partecipando alla coppa Italia, che ha come obiettivo il campionato italiano che si disputerà a Rimini nel prossimo mese di giugno. Il successo del ballo nella nostra regione si deve anche all'impegno
del Presidente FIDS Lazio Gianfranco Rossetti che da vari anni lavora per la diffusione di questo bellissimo sport e vigilando affinché le varie scuole lo insegnino correttamente, unendo alla tecnica della disciplina, la cultura sportiva e il rispetto degli altri concorrenti". Ai nostri campioni vanno il nostro plauso e l'auspicio per migliorarsi sempre di più ed ottenere sempre risultati prestigiosi come quello di Veroli. Bruno Sbaraglia
Sicurezza vuol dire vivere meglio in città Successo del torneo delle sei nazioni I progetti dell'Amministrazione comunale per creare una nuova cultura
VEROLI - Le cronache giornalistiche ci raccontano spesso di fatti, dai più piccoli ai più grandi, che minano il senso di sicurezza lungo le nostre strade, persino sotto le nostre stesse abitazioni. Si può andare dai semplici schiamazzi notturni agli atti di microcriminalità fino ad eventi più gravi, come i danneggiamenti o i furti e le rapine. In ogni caso, in presenza di tali accadimenti, il livello di qualità della vita si abbassa, comportando anche danni economici e sociali. Ragionando su questi argomenti, quindi, è da evidenziare l'alta sensibilità che l'Amministrazione comunale ha manifestato intendendo realizzare un sistema multisettoriale di Sicurezza Territoriale Integrata (STI) finalizzato al miglioramento, alla promozione verso una cultura della sicurezza degli attori socio-economici locali. A farne parte sono stati chiamate tutte le istituzioni pubbliche e private, le associazioni e gli ordini professionali, che agiranno secondo le proprie competenze e responsabilità. Gli obiettivi sono chiari: costruire una cultura della sicurezza integrata territoriale finalizzata ad innalzare il livello di percezione della prossimità e vicinanza istituzionale da parte dei cittadini; valorizzare le professionalità impegnate nella prevenzione e tutela della sicurezza al fine di migliorare la vivibilità socio-economica territoriale; attivare programmi ed interventi orientati a migliorare lo stato delle conoscenze per sostenere e sviluppare il capitale socia-
le, la solidarietà, la vicinanza ed il mutuo soccorso; acquisire e monitorare le criticità che incidono negativamente sulla sicurezza territoriale per prevenire e contrastare fenomeni di inciviltà urbana e di microcriminalità locale; realizzare azioni innovative con creazione di un centro di documentazione ed archivio. Il Comune, quale primo soggetto istituzionale vicino al cittadino, promuoverà politiche ed interventi sul piano della prevenzione sociale, anche attraverso intese locali in materia di sicurezza urbana, tenuto conto della specificità del territorio e dell'andamento dei fenomeni di devianza che possano sfociare in fenomeni criminali in grado di attentare alla sicurezza delle persone, dell'ambiente e del patrimonio artistico locale. Al riguardo, si prevede di promuovere una più intensa collaborazione con forze dell'ordine, scuole, altri enti pubblici, cooperative, il mondo dell'associazionismo. Per l'attuazione del progetto, finanziato anche dalla Regione Lazio, si prevede una tempistica complessiva non inferiore ai tre anni, ma con una prima parte quella relativa alle campagne di sensibilizzazione, educazione e servizi alla persona - da realizzare entro il 2010. Alcune iniziative (vigilanza delle scuole, miglioramento della viabilità, prevenzione della microcriminalità) sono già partite. La sicurezza ha mille volti e si crea guardando con attenzione a molte questioni di vita pratica. Pietro Antonucci
Sport, cultura, gastronomia e tradizioni miscelate dall'associazione
CECCANO - Alla presenza di Massimo Zibellini, membro nazionale AICS e nella cornice del centro sportivo Rio Ceccano che ospiterà l'intera iniziativa, si è svolta Mercoledì 10 marzio l'inaugurazione del Primo Torneo "6 Nazioni", organizzato dall'A.I.C.S. con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio. D'altronde, visti i presupposti, non poteva essere altrimenti.
Una memoria condivisa a partire dai giovani CECCANO - Un evento da non dimenticare, per non dimenticare. Nella mattinata di martedì 9 marzo, il Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano ha ospitato due illustri rappresentati della Comunità Ebraica di Roma: la dottoressa Sandra Terracina, responsabile del Progetto Memoria del Centro Cultura Ebraica di Roma, e l'avvocato Ugo Foà, Presidente della Comunità Israelitica di Roma. L'incontro, organizzato affinché fosse un giusto e doveroso completamento della Giornata della Memoria già celebrata al Liceo, si inserisce in un percorso didattico sulla Shoah che si è già avvalso di diverse iniziative curricolari e non (come, ad esempio, il seminario su cinema e storia). Più di cento alunni con i loro insegnanti di Storia riuniti nell'Aula Magna "Francesco Alviti", attenti e in religioso silenzio, hanno seguito l'articolata e documentatissima lezione sull'introduzione delle leggi razziali in Italia da parte della dottoressa Terracina, che ha colto anche l'occasione per presentare l'ultima pubblicazione di cui è coautrice, il volume edito da Giunti "Anni spezzati", che ripercorre la storia di famiglie e persone di religione ebraica all'indomani del '38. Intensa, partecipata ed emozionante la testimonianza di Ugo Foà: escluso da bambino dalle scuole pubbliche insieme ai suoi fratelli, scampato quasi per miracolo alla deportazione nella Napoli delle fatidiche quattro giornate, ha ripercorso gli anni più difficili della propria vita da "sopravvissuto" dal periodo delle persecuzioni alla fase, forse ancor più problematica, della "ricostruzione" della propria famiglia disgregata dagli eventi luttuosi della nostra storia più recente. I due relatori hanno saputo parlare ad una platea di giovani mostrando una notevole "vis" pedagogica: numerose e intelligenti, infatti, sono state le domande poste dagli studenti al termine dell'incontro, segno di un coinvolgimento superiore alle aspettative. Una bella soddisfazione per il Dirigente Scolastico, professor Giuseppe Giacomobono, per la Professoressa Vittoria D'Annibale, che ha fortemente caldeggiato l'iniziativa, e per tutti i docenti che hanno collaborato alla pubblicazione in un prezioso quaderno contenente gli elaborati degli studenti vincitori del concorso sulla Shoah promosso il 27 gennaio scorso dal Liceo, della quale è stato fatto gradito dono agli illustri ospiti. Qui le foto e la pubblicazione in formato pdf: http://liceoceccano.com/2010/03/11/voci-della-memoria-il-convegno/ Pietro Alviti
L'evento, infatti, è il primo torneo di calcio a 7 che racchiude tutte le etnie presenti nella provincia di Frosinone. A darsi "battaglia" sul campo sono state le squadre della Romania, dell'Albania, Tunisia, El Magreb, Cuba e, ovviamente, dell'Italia. La parte più interessante, però, è sicuramente il terzo tempo che si è avuto dopo ogni serata di gare: nel ristorante dello stesso centro ogni sera dopo le partite si è onorata l'arte culinaria, la musica e le tradizioni di una delle nazioni partecipanti. Il tutto completamente a spese dell'A.I.C.S., un ente che dimostra ancora una volta di essere a fianco dei cittadini, promuovendo iniziative sempre più svariate. Ma non finisce qui, perché alle nazioni partecipanti è stato data anche una divisa che, ovviamente, rappresenta i colori sociali della propria nazione. La soddisfazione del presidente dell'Associazione Tiberia Filippo: "Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di organizzare una manifestazione per sconfiggere il razzismo che troppo spesso e in troppe forme si manifesta ancora oggi. Ed allora quale modo migliore se non un torneo di calcio a 5, uno sport decisamente universale che non conosce confini. Davvero un bell'esempio da seguire per una sempre più forte integrazione. In fondo sognare non costa nulla e associazioni come questa sicuramente alimentano i sogni di moltissime persone, sogni che un giorno potranno sicuramente diventare realtà, anche e soprattutto grazie all'aiuto di enti che non smettono mai di prodigarsi verso i più deboli.
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CODICI: si accertino le responsabilità sull’inquinamento
ANAGNI - Proseguiamo nel monitorare il problema dell'Aria alla diossina e proponiamo, questa volta, l'appello del CODICI Frosinone, nella persona del Segretario provinciale Luigi Gabriele che afferma: "Raccogliamo la
za, emessa dal Sindaco di Anagni, che dispone a scopo cautelativo, il divieto di consumo e commercializzazione di frutta, foraggi, uova e pollame, prodotti entro un raggio di 500 metri da una zona dove sono presenti diversi sta-
rappresentare, a nostro avviso, valide alternative al problema dell' informazione. Faremo tutto - conclude Gabriele - quello che è in nostro potere perché questa situazione incerta
possa definirsi auspichiamo che siano individuati i colpevoli del disastro ambientale e sanitario che ha colpito e colpisce tuttora la zona di Anagni e soprattutto procederemo a confrontarci con i
vari livelli istituzionali per verificare chi è stato a rompere la catena dei controlli necessari per tutelare la salute dei cittadini". A.T.
Trevi nel Lazio, è lotta a tre per diventare sindaco preoccupazione manifestata dai cittadini del frusinate costretti a inspirare quotidianamente aria insalubre e potenzialmente mortale. Purtroppo la situazione è stata lungamente trascurata dalle varie Istituzioni ed Enti pur riconoscendo la pericolosità che tale sostanza ha sull'uomo e sugli animali. Una situazione dai contorni poco chiari - prosegue Gabriele soprattutto in merito agli Enti pubblici che avrebbero dovuto procedere con i controlli e il monitoraggio intorno all'area incriminata. Quel che è certo è che dal 2009 è in vigore un'ordinan-
bilimenti potenzialmente pericolosi". La preoccupazione tra gli abitanti è tra l'altro molto diffusa. E' necessaria una seria, efficiente e capillare campagna informativa per mettere al corrente i cittadini della reale situazione in cui versa l'intero territorio. La distribuzione porta a porta di volantini che contengono informazioni chiare ed utili sull'argomento e che invitano a riflettere sulla natura e sulle dimensioni del problema, oppure tenere aperto il dialogo attraverso incontri e dibattiti con la partecipazione attiva di tutti i cittadini potrebbero
TREVI NEL LAZIO - Sono tre gli sfidanti che si contenderanno la carica di sindaco del centro simbruino, che torna al voto comunale dopo l'inopinata caduta della legislatura Grazioli, provocata da ormai ex alleati. Una contesa che si annuncia dunque agguerrita e che rischia di risolversi sul fino di lana, per poche, pochissime preferenze. L'ex primo cittadino Silvio Grazioli ci riprova con la sua lista "Trevi nel futuro" con l'obiettivo di completare quanto rimasto in sospeso; a contrastarlo ci sono Pierfilippo Schina, della lista "Progetto Comune", e Stefano Maria D'Ottavi, a capo della lista "Punto e a capo". La campagna elettorale è entrata nel vivo proprio in questi ultimi giorni che precedono l'apertura dei seggi elettorali. Vogliamo qui ricordare infine come sono composte le tre liste in lizza: per "Trevi nel futuro" (candidato a sindaco: Silvio Grazioli) si presentano Antonio Amati, Valentino Berardi, Mario De Carli, Augusto De Valeri, Moreno Del Signore, Daniele Frasca, Roberto Molinari, Roberto Nardi, Luciano Paris, Paolo Ricci, Barbara Riggi e Pietro Salvatori; per "Progetto Comune" (candidato a sindaco: Pierfilippo
Schina) si presentano Michela Ansidei, Dennis Cera, Pierluigi Ricci, Andrea Barbona, Luca Fontana, Maria Rita Sibilia, Vincenzo Cecconi, Antonio Salvatori, Luisa Petrivelli, Umberto Spadari, Aleandro Sibilia ed Enrico Salvatori; per "Punto e a capo"
(candidato a sindaco: Stefano Maria D'Ottavi) si presentano Danny De Carli, Serena Nardi, Jessica Bianchini, Angela Pietrobono, Mauro Pompeo Pomponi, Pietro Riggi, Silvio Bartolomei, Fabio Molinari, Sergio Barbona, Augusto Gentili, Margherita Molinari e Stefano Cera. Pie. Ant.
Vita alatrense
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Salviamo il centro di salute mentale di Alatri!
E' una struttura che funziona, grazie alla professionalità del personale medico e paramedico. Vi si rivolgono centinaia di utenti provenienti da diversi centri della provincia. Eppure al CSM di Alatri si registra un'anomala carenza di organico che, a quanto pare, non può essere risolta in tempi brevi. La struttura, ubicata presso la zona
dell'ex stazione, sta pagando le conseguenze del commissariamento dell'ente regionale: un blocco che impedisce assunzioni di personale. Le difficoltà nel poter effettuare le normali prestazioni sono molte, tanto che è divenuto difficile potere prendere un appuntamento con uno psichiatra o con uno psicologo. Da tempo, grazie agli ottimi risul-
tati ottenuti su alcuni pazienti, si è formata un'associazione di familiari intorno al centro. Abbiamo parlato con uno di loro "La cosa più difficile in situazioni del genere - ci ha spiegato il signor G." è instaurare tra pazienti e personale un rapporto di continuità assistenziale e terapeutica che è di per sé curativo.
UDC: il tribunale ha ripristinato la legalità Il reintegro della D.ssa Tommasina Raponi scatena le polemiche tra maggioranza e opposizione "È di questi giorni la notizia che il Tribunale di Frosinone ha disposto il reintegro della dottoressa Tommasina Raponi nel suo incarico di Responsabile dei servizi sociali del Comune di Alatri. La vicenda giudiziaria trae origine dall'illegittimo licenziamento della professionista avvenuto nel settembre del 2008 ad opera del Sindaco Magliocca, su espressa richiesta dell'allora Direttore Generale. È necessario ripercorre le tappe che portarono a quella infausta decisione di Magliocca, proprio per dimostrare il modo distorno con cui questa amministrazione ha gestito e sta gestendo la cosa pubblica, un'azione politica che pur di raggiungere i propri squallidi obiettivi non si ferma nemmeno davanti alle sofferenze ed ai disagi della povera gente. La dottoressa Raponi era stata assunta con contratto a tempo determinato nel settembre del 2006, all'indomani dell'insediamento della nuova Giunta, con l'incarico di funzionario responsabile dei servizi sociali comunali e distrettuali. Dopo i primi mesi di lavoro, visti i brillanti risultati conseguiti, l'amministrazione aveva deciso di estendere il contratto della professionista fino alla scadenza del mandato elettorale del Sindaco. Purtroppo, come consuetudine di questa giunta che disgraziatamente governa la città da quattro anni, l'operato di dipendenti ed amministratori non è stato valutato in base ad un criterio di meritocrazia, competenza e professionalità, bensì con riferimento al grado di sudditanza che si pretendeva nei confronti dei potenti di turno. Nel 2008, dopo un anno di sperimentazione del sistema dell'accreditamento del servizio di assistenza domiciliare, a seguito di una verifica relativa alla spesa nel primo quadrimestre, si evidenziò la necessità di incrementare lo stanziamento previsto nel bilancio. La richiesta venne avanzata, attraverso l'Assessore di riferimento Remolo, diverse volte al Sindaco ed alla Giunta fino a che emerse chiaramente come la stessa venisse ignorata allo scopo di mettere in difficoltà lo stesso amministratore. Purtroppo, il Sindaco e i suoi accoliti non valutarono minimamente le conse-
In poche parole, nel disagio psichico e psicologico, si stabilisce tra l'utente ed il medico un rapporto di fiducia peculiare da cui non si può prescindere. Quando diventa difficoltoso assumere o sostituire il personale necessario, come nel nostro caso, questa condizione imprescindibile vacilla". E' vero: un rapido giro di interviste tra i pazienti e ci siamo resi conto di come tutto ciò sia fondamentale e di come l'assistenza risulti essere frammentaria tanto da creare forte sbandamento negli stessi. L'assurdità è che tutto questo accade presso l'unica nel nostro territorio in grado di rispondere al disagio psichico ampiamente diffuso. Altri punti di riferimento non esistono, mancando strutture residenziali e semiresidenziali e di ricovero ospedaliero. Pertanto, che il CSM venga penalizzato da un progressivo impoverimento del personale appare non solo strano ma, evidentemente, in contraddizione con gli indirizzi nazionali per l'assistenza. Questi indirizzi, infatti, richiedono un potenziamento progressivo delle strutture territoriali per evitare sempre di più l'ospedalizzazione, riducendo la spesa pubblica e (cosa più importante) le percentuali di cronicizzazione dei disturbi psichici. Va ricordato, inoltre, che il CSM di Alatri, ha svolto e svolge varie funzioni tra cui l'avviamento al lavoro di molti pazienti all'interno di società cooperative. All'avanguardia, rispetto a tante altre realtà della provincia, il centro ha formato, tramite gruppi tera-
peutici, l'associazione dei familiari degli utenti, ha stabilito intese con i Comuni del territorio per incarichi lavorativi di tipo riabilitativo a numerosi pazienti; ha favorito tirocini di lavoro con assunzione a tempo indeterminato per altri pazienti all'interno degli uffici amministrativi della Asl. Ma i progetti che si vorrebbero realizzare sono ancora tanti ed è un peccato non poter pensare ad una loro prossima attuazione dal momento che rispondono a ciò che esige una psichiatria ag-giornata. "Si tratta di attività socializzanti" ha spiegato il signor G. - ludiche e assistenziali importantissime e che restano inattuabili. Noi familiari abbiamo progettato molte iniziative, ma per i professionisti del CSM diventa sempre più difficile seguirci. Eppure si potrebbero portare avanti progetti interessantissimi, magari finalizzati alla creazione di cooperative dove i pazienti che stanno meglio, pian piano e con la dovuta formazione, potrebbero seguire ed assistere gli altri. Si creerebbero così oasi ricreative e terapeutiche per i nostri figli, nonché nuovi posti di lavoro. Il disagio psichico - ha concluso G - è un male dell'anima più diffuso di quanto si creda. Molte persone lo tengono nascosto e trascinano le proprie vite tra sofferenze e anacronistiche vergogne. Strutture come il CSM di Alatri remano contro questo insensato pregiudizio e solo per tale motivo andrebbero sostenute e potenziate!".
guenze di quella decisione. Non considerarono, o meglio non gli importò nulla, che per raggiungere i loro vergognosi scopi si stava sacrificando l'esistenza di decine di concittadini che trovavano in quel tipo di servizio l'unico sostentamento ad una vita difficile. L'epilogo della vicenda si ebbe nel mese di settembre dello stesso anno, quando in una giunta infuocata, l'assessore Remolo resosi conto che la delibera di variazione di bilancio era stata modificata con la cancellazione dei fondi destinati all'assistenza domiciliare, votò contro quello scellerato provvedimento, dopo di che si dimise. È curioso ricordare come in quella stessa delibera di variazione di bilancio si erano trovati i fondi per contributi ad una fe-sta e per un incentivo ad una associazione, mentre erano stati fatti mancare quelli per l'assistenza ad anziani e disabili. Non avendo ottenuto i fondi che oramai andava chiedendo da diversi mesi, la dottoressa Raponi per non incorrere in responsabilità personali, comunicò alle ditte erogatrici la sospensione del servizio. Quella decisione fu presa a pretesto per ordinare a Magliocca di licenziare quel funzionario non gradito. Oggi finalmente, il tribunale di Frosinone ha ristabilito la verità dei fatti. Sono state smascherate tutte le falsità, le menzogne, gli insulti che furono pronunciati in quei mesi per porMariella Minnucci tare a termine, con la scusa di una patetica quanto ridicola difesa della legittimità degli atti, un chiaro e vile disegno politico Il Progetto €uroSic mantiene le promesse. Nato con l'intento di sostenere e risollevare l'econocontro persone mia locale, continua a porsi come punto d'incontro tra il cittadino-consumatore, il commercianche si erano spete e la Pubblica Amministrazione. "Iniziativa Sociale Anti-crisi" è il nome voluto per il gruppo, se per fornire ai cittadini servizi nato sul noto social network Facebook, che permette di ottenere ben 70 euro in Buoni Spesa, dignitosi ed effiattraverso la semplice iscrizione! Questa nuova iniziativa anti-crisi, nata da soli 90 giorni già cienti". annovera oltre 2.500 richieste provenienti da tutta Italia e il tam-tam nella rete sta diventando inarrestabile. Gianfranco Ad oggi, oltre cento attività commerciali, accettano volentieri i Buoni Spesa €uroSic in una perDe Santis(UDC) centuale media del 10%. Ciò significa che il Buono allegato vale realmente 1 euro, se ritagliato e speso, in una qualsiasi delle attività convenzionate a fronte di una spesa media di 10 euro. L'elenco ufficiale degli associati è consultabile attraverso il sito www.eurosic.info
…tra le righe…
Tecchiena o Alatri? Dove mi conviene… Si parla da sempre della rivalità tra Alatri e il suo "secondo centro" Tecchiena, fino quasi ad arrivare alla separazione di fatto tra le due realtà che, invece, a ben guardare sono strettamente connesse, non solo storicamente ma anche economicamente e socialmente. C'è qualcuno, però, tra i politici illuminati della nostra città che potremmo paragonare al Re Tentenna, ma questa sua indecisione non è tanto dovuta all'insicurezza, quanto ad una sorta di opportunismo che lo porta a saltare indifferentemente da una all'altra posizione (zona ndr) a seconda della convenienza "politica" di certe affermazioni. È così che il noto rappresentante "democratico" candidato alle prossime elezioni regionali, dopo aver vantato un'appartenenza indiscussa e indiscutibile alla "sua" Tecchiena, ricopre la città di manifesti elettorali con su scritto "uno di Alatri alla Regione". Senza pensare, tra l'altro, ai danni che ha già fatto come assessore da queste parti. Non c'è che dire… oltre al danno, la beffa. Filippo Strambi
Buoni Spesa €uroSic contro la crisi
Progetto patrocinato dalla Regione Lazio Ass. PMI e dalla Provincia di Frosinone. Riconosciuto dalla Camera di Commercio come "Progetto Innovativo" Daniela Caliciotti
Vita alatrense 14 Alatri, un passato possibile Se a parlare di urbanistica sono i cittadini... confronto sulla destinazione di I Popoli venuti dal mare Su internet ampio Piazza Regina Margherita Si accennava lo scorso numero a popoli giunti nelle nostre terre dal mare, passando però non da est ma da ovest, fuggendo da qualcosa che li avrebbe terrorizzati e
Le mura ciclopiche di Alatri
profondamente segnati, portando però con sé l'originaria fierezza e le tecniche costruttive. A questo punto le ipotesi plausibili possono essere due: 1. la prima: essi sarebbero venuti comunque da est, ma percorrendo un tragitto che li avrebbe visti attraversare il Mediterraneo passando da Malta, dalla Sicilia ed approdando alle coste laziali; 2. la seconda: sarebbero giunti sulle coste laziali da un territorio molto più vicino ma ancora più suggestivo. Da Atlantide… Sì, da Atlantide ma quale con precisione, quella mitica alla quale tutti noi pensiamo istintivamente o da una più storica e forse più realistica come interpretazione? Lo vedremo in seguito.
Nel primo caso fuggivano da una guerra distruttiva (Troia?) nel secondo da una catastrofe naturale. In entrambi i casi trovano nelle nostre terre una popolazione autoctona con la quale stringono legami ed alla quale trasmettono le proprie conoscenze costruttive. Fermiamoci per ora alla prima ipotesi. Essa trova un riscontro molto significativo nell'epopea descritta nell'Eneide di Virgilio, dove i profughi fuggiti da Troia in fiamme, approdati sulle coste laziali danno origine alla stirpe dei fondatori di Roma. Sicuramente - qualora tale ipotesi fosse attendibile - il loro andare non si sarebbe fermato nell'immediato entroterra ma alcuni si sarebbero spinti fino alle montagne dove - incontrando caratteristiche simili a quelle della terra d'origine - innalzano mura megalitiche che ricordano quelle di Ilio. La struttura delle porte Scee di Troia, costruite in maniera tale che il nemico assalitore sarebbe stato costretto a mostrare ai difensori sempre il fianco non protetto dallo scudo, ricorda la tecnica costruttiva dell'Acropoli di Alatri che ricrea la stessa situazione in caso di attacco. Non mi dilungo - anche per motivi di spazio - su questa ipotesi. La prossima puntata parleremo della seconda, più intrigante e a prima vista più ardita. Ma sarà proprio così? 3 - continua Paolo Fiorenza
Cosa fare di Piazza Regina Margherita dopo i lavori per il completamento della pavimentazione? Un salotto per i giovani e gli anziani oppure mantenervi il parcheggi? Diciamo subito che una risposta al quesito è stata già trovata e a fornirla è stato l'assessore al centro storico Sandro Vinci, che è stato chiarissimo: "Faccio presente che attualmente non è possibile chiudere al parcheggio la piazza, la prima conseguenza sarebbe la perdita della sede del tribunale e per il centro storico della nostra città sarebbe deleterio". Dunque restano le auto (si capisce anche dalla foto) ed ogni altro provvedimento differente, ha fatto sapere Vinci, potrà essere preso in esame dopo la realizzazione di una nuova area per le macchine, nello specifico la struttura di Porta San Francesco di cui si parla da anni. Ma ciò non toglie la bontà del dibattito sorto Piazza Regina Margherita nel gruppo facebook di "Alatri abbandonata" e gestito dal sindacalista Giulio Rossi, omonimo dell'assessore alla cultura. Il tutto è partito dalla proposta di un membro del gruppo affinché la piazza fosse resa permanentemente "Isola pedonale con traffico e parcheggio riservato soltanto ai residenti, con l'installazione di giochi per bambini e di ulteriori panchine". Quindi, è stato un diluvio di interventi: in linea con l'idea lanciata ("Abbiamo tutti bisogno di rivivere il nostro paese, di assaporare i suoi luoghi più belli e caratteristici") oppure dubbiosi ("Sarebbe bella Piazza Regina Margherita senza macchine, ma la cosa è decisamente poco pratica... insomma già è un'impresa trovare parcheggio, figuriamoci se venissero tolti anche quei posti lì") o, infine, contrari ("Adesso non sembra il caso di parlare di isole perdonali perché il centro storico ha bisogno di quel parcheggio"). Riportare tutti i commenti è, per ragioni di spazio, un'operazione impossibile, ma è vero quanto detto dall'ex consigliere comunale Pierfranco Minnucci (già Ds, ora vicino a Sel): "Si tratta di un dibattito che ha il sapore di battaglie per le quali spesso si è perso il gusto di combattere". Un'inversione di tendenza è in atto? Ce lo auguriamo, per il bene dell'intera città. Anche l'assessore Vinci, esponendosi in prima persona su facebook, ha colto il senso dell'iniziativa e ringraziato quanti hanno espresso il loro parere, fondamentale per un confronto chiaro, corretto ed attento. E magari utile, specie per il domani di questa nostra città. Pietro Antonucci
ALATRI DA (RI)SCOPRIRE
Contrada S. Emidio, 1915: chi va in processione?
Ha ottenuto un grande successo di pubblico la foto apparsa nello scorso numero e che ritraeva molti studenti di Alatri impegnati nelle celebrazioni di San Giuseppe Calasanzio nel 1957. Tantissimi i lettori che ci hanno telefonato e scritto via e-mail per ottenere una copia elettronica della foto al fine di ritrovare volti... di un tempo. Impossibile riportare tutti i nomi di chi ci ha contattato: veramente una risposta che è andata oltre ogni nostra aspettativa. Questo mese, vi proponiamo un'altra foto, gentilmente concessaci dall'avvocato e assessore (nonché nostro collaboratore) Remo Costantini: si tratta di una processione in onore di Sant'Emidio svoltasi nell'inverno del 1915, poco dopo il terremoto di gennaio che sconvolse la Marsica e, in parte, la Ciociaria. Aiutateci: chi sono i prelati in primo piano? C'è qualche vostro parente. Se volete ricevere la foto via e-mail, per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (telefono: 0775-442588, email: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.
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Arte e cultura
Libri, tutte le novità presentate nella nostra provincia Politica, poesia, storia e narrativa nelle letture che vi consigliamo FROSINONE - Ancora tanti gli appuntamenti letterari in provincia con presentazioni che vanno a ricoprire ogni campo d'interesse. Ad Alatri sono stati presentati tre interessanti volumi: "Dove va lo stato?" di Teodoro Klitsche de la Grange (a cura di Andrea Salvatore, Settimo Sigillo Editore), giurista, politologo, avvocato e direttore del trimestrale "Behemoth", che risponde al tema - attuale e sempre interessante - della nascita dello Stato attuale. Restando nella città ernica, segnaliamo anche la presentazione di "Europa, Occidente, Americhe. Saggi di geofilosofia politica" di Claudio Finzi (Settimo Sigillo editore): appunta-
mento al quale sono intervenuti l'autore, Gian Franco Lami, docente di Filosofia politica presso "la Sapienza" di Roma, Giovanni Sessa, saggista e l'editore, Enzo Cipriano. Infine, ecco gli atti di un convegno, organizzato dall'Università di Salerno nel settembre 2007, dal titolo "E sotto avverso ciel luce più vera. Nichilismo, Ebraismo e Cristianesimo in Carlo Michelstaedter" (Città aperta editore, 2009). Ci trasferiamo a Sora, dove è stato presentato al pubblico il libro "Proverbi in lingua sorana" di Gino Catenacci e Loreto Petrozzi, che contiene proverbi, filastrocche e modi di dire legati alla tradizione sorana.
La copertina del libro di Carlo Michelstaedter
Le poesie di Michela Tarquini, versi per emozionarsi La presentazione è avvenuta con l'apertura della sagra della crespella VEROLI - Presentato il 10 marzo scorso, nella sala della scuola media "G. Mazzini" di Santa Francesca di Veroli, gremita fino all'inverosimile, il primo libro di poesie di Michela Tarquini. "Nell'ambito dei festeggiamenti della 46ª edizione della sagra della crespella - ha sottolineato l'assessore Assunta Pa-
La presentazione del libro di Michela Tarquini
rente - abbiamo voluto inserire in apertura proprio la presentazione della collezione "Attimi". Siamo lieti di poter presentare questa raccolta proprio nella zona in cui la nostra Michela vive per valorizzare la sensibilità artistica, poetica, letteraria e per la sua disponibilità nel campo del sociale. Non si tratta di gratitudine quanto piuttosto della volontà di valorizzare i componimenti di una persona che ha vissuto intensamente la sua avventura umana in
pieno contatto con il mondo della natura a cui dedica un'ampia osservazione e che traduce poi in versi". Michela Tarquini è nata ad Arnara ed è residente a Santa Francesca di Veroli, ha vissuto i primi anni della sua adolescenza in un collegio di Alatri, dove ha iniziato, colta da un'ispirazione artistica, a comporre versi e, grazie all'intensa sensibilità, ha saputo farsi interprete di un'immensa gamma di frammenti di vita. Un vissuto fatto di cose semplici, dove i valori di una volta rivestono per lei un ruolo fondamentale, sempre vivo, ed è proprio all'interno di questa autenticità che nascono le sue poesie. Abbiamo chiesto all'autrice del libro cosa sia la poesia al giorno d'oggi. "La poesia - ci ha detto Michela - è riflessione, esperienza, è sapere ascoltare il proprio viaggio interiore, è emozione, è esistere, è musica e come la musica, deve essere ascoltata, deve essere interpretabile e stimola sensazioni, ricordi e ti coinvolge in un vortice pieno di sentimenti". Parole di elogio e di gratitudine sono state pronunciate dal sindaco Giuseppe D'Onorio, dagli assessori Trulli Cesidio, Simone Cretaro e dal parroco, augurando a Michela di continuare a scrivere e a farci partecipe dei suoi successi. Dopo questa prima, la stessa Michela ci ha comunicato che la presentazione verrà replicata il 10 aprile nella biblioteca comunale di Alatri alle ore 17. Al termine della serata il gruppo folk di Veroli ha allietato il foltissimo pubblico intervenuto. Bruno Sbaraglia
Sempre a Sora ecco "Società, cultura e vita religiosa in età moderna - Studi in onore di Romeo De Maio", a cura di Luigi Gulia, presidente del centro di studi "V. Patriarca": il volume raccoglie i saggi in ricordo dell'impegno, della cultura e dell'amore verso la città da parte dell'insigne studioso, già ordinario di Storia moderna, Storia del Rinascimento, Storia moderna e Storia del Cristianesimo tra le università di Napoli e Salerno, direttore della Scuola vaticana di "Biblioteconomia", nonché grande estimatore e ricercatore della figura e delle opere del cardinale Cesare Baronio. A Ceprano, il Comune, in collaborazione con l'Isalm di Anagni, è stato presentato il volume di Silvio De Santis "San Paterniano di Ceprano (1329-
1337)". Ad Isola del Liri è stato presentato il volume per bambini "Gocciola Gocciolina" (Psiche e Aurora editore), realizzato dagli alunni della scuola dell'infanzia della città: la storia, che rielabora graficamente le opere dei grandi maestri dell'arte, segue le vicende di una piccola gocciolina caduta sulla terra. Infine, a Frosinone è stato presentato "Polvere di Cuore", libro di poesie di Maria Afa Tiranti: l'evento, promosso dall'associazione culturale "Il Brigante" e patrocinato dal Comune di Frosinone si è svolto alla presenza di un pubblico attento e qualificato, a dimostrazione che la poesia cattura sempre gli animi. Buona lettura a tutti. Pie. Ant.
I documenti del Pci ciociaro vanno ad arricchire l'Archivio di Stato FROSINONE - Il Pci non esiste più da un bel pezzo, ma la storia di quel partito, le battaglie politiche condotte per molti decenni, i personaggi che l'hanno contraddistinto restano nella memoria di chi ha vissuto (da fiancheggiatore o antagonista ideologico) quelle stagioni. E restano soprattutto sulla carta, nei documenti. Per l'esattezza in 100 faldoni, tutto l'archivio storico del Partito Comunista Italiano di Frosinone che è stato raccolto e catalogato da Ermisio Mazzocchi, oggi esponente del Pd, e donato all'Archivio di Stato di Frosinone. Cento faldoni contenenti atti e verbali che raccontano 47 anni di storia visti con il pugno sinistro alzato: dal 1944, mentre ancora infuriava la guerra e la nostra terra veniva martoriata durante lo scontro tra le forze alleate e quelle naziste, fino al 1991, l'anno della svolta della Bolognina, quando Occhetto ammaina la bandiera comunista per dare vita al Pds. "Si tratta di un patrimonio storico, culturale e politico - ha spiegato Mazzocchi - che abbiamo voluto trasmettere alle nuove generazioni e mettere a disposizione di quanti vogliano conoscere, studiare e approfondire gli avvenimenti di quegli anni". Materiale per i curiosi ma soprattutto per gli storici e gli studiosi che hanno così a disposizione nuove documentazioni per capire la storia del '900 in provincia di Frosinone. Pietro Antonucci
La città e i suoi “Mille colori” ALATRI - Lo scorso 20 marzo si è tenuta la manifestazione "Festa dei Mille Colori". Il Comune Di Alatri, in collaborazione con le Associazioni Camminando Insieme per Alatri, ACTA, Musicapolis, Unione Commercianti e Confartigianato, con il supporto del partner tecnologico Tommaso Grossi (Arctos), ha organizzato il tutto in attuazione del progetto "Centro Commerciale Naturale Della Città Di Alatri. Il successo delle precedenti iniziative legate al progetto del CCNaturale ha consolidato la convinzione che solo attraverso il coinvolgimento dell'associazionismo locale è possibile realizzare manifestazioni di grande partecipazio-
ne, insistendo sulla formula vincente "arte e musica". Portare colore in quelle zone della città che hanno bisogno di una maggiore considerazione da parte dei cittadini con lo scopo di proseguire, attraverso la riscoperta del piacere di vivere il centro storico, l'opera di valorizzazione e promozione delle attività artigiane e commerciali del centro storico di Alatri. In particolare si è pensato alle zone: porta S. Francesco, Corso Vittorio Emanuele, Largo Ricciotti, Corso della Repubblica, Via Minnocci e Vicolo Vezzacchi, tutte in piento centro. Allestita una mostra-concorso di pittura, con tantissime opere di pittori locali e non, esposte lungo
tutto il percorso della manifestazione. Ai visitatori sono stati distribuiti dei tagliandi per votare e vincere il quadro da loro preferito. Gli ospiti della manifestazione sono stati allietati dall'ascolto di diversi generi musicali provenienti da quattro Sound Location e verranno accompagnati, per tutto il tragitto, dagli artisti di strada della "Compagnia dei Calvi in Clown". Gli Infioratori dell' ACTA hanno abbellito l'ambiente con un tappeto floreale rappresentante il logo del Centro Commerciale Naturale il tutto contornato da due punti enogastronomici in Largo Ricciotti e in Piazza Pietrobono.
Gens Ciociara
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Ferdinand Gregorovius: il primo cultore delle mura ciclopiche di Alatri L'imponenza delle nostre mura ciclopiche è, ormai, consacrata nelle note parole dello storico tedesco Gregorovius che, nei suoi "Pellegrinaggi in Italia", così scrisse: "Allorquando mi trovai dinanzi al quella nera costruzione titanica, conservata in ottimo stato, quasi non contasse secoli e secoli, ma soltanto anni, provai un'ammirazione per la forza umana assai maggiore di quella che mi aveva ispirato la vista del Colosseo... una razza che poté costruire tali mura, doveva già possedere un'importante cultura e leggi ordinate…". La descrizione è ineguagliabile e di una forza descrittiva unica, da restare scolpita nella mia mente sin dalle scuole elementari, quando la mia maestra (che ancora, non solo per questo, ringrazio) mi impose di impararla a memoria. Ferdinand, ultimo di otto fratelli, nacque a Neidenbur il 19 gennaio 1821, da una famiglia di pastori luterani ma, considerata l'attività lavorativa del padre, consigliere di giustizia, visse la sua infanzia
nel castello dei Cavalieri Teutonici, restaurato per essere adibito ad ufficio giudiziari di Marienburg. Egli si iscrisse alla facoltà di teologia all'università di Konisberg (dove aveva insegnato Kant fino al 1804) ma, poi, si laureò in filosofia. Scriveva liriche ed insegnava privatamente per mantenersi. La sua prima opera fu nel 1845 "Werdomar e Wladislaw" romanzo che riflette la scuola dominante dello Sturm and Drang. Col passare degli anni, la sua predilezione fu però per gli studi classici e latini, così, nel 1852, decise di partire per l'Italia: "Il 2 aprile 1852 lasciai la città di Konisberg… il 19 aprile entrai in terra d'Italia…" come egli scrive nei suoi Diari romani. In Italia rimase sino al 1860, più di venti anni. Tra il 1852 ed il 1853 venne in Ciociaria, poi a Napoli, fino in Sicilia. Nel 1860 scrisse "Nelle Puglie", regione che amò molto soprattutto per la città di Lecce. Gli anni successivi a Roma furono per lui molto duri: "Vivo completamente isolato, debbo la-
vorar sodo, per mantenermi a fior d'acqua", scriveva il 9 maggio 1854. Il 12 novembre 1856, inizia la stesura della sua opera
maggiore: "La Storia della città di Roma nel Medioevo", che vedrà la pubblicazione solo alla fine del 1871. Era finalmente divenuto molto noto e la città di Roma per la gratitudine dell'opera realizzata, nel 1876, lo nominò suo cittadino onorario e fece pubblicare, a sue spese, una traduzione dell'opera. Frattanto, nel 1874, Gregorovius era tornato a vivere, in Germania, a Monaco di Baviera con un fratello ed una sorella anch'essi non sposati. Qui Continua ad Alatri fino al 30 marzo, presso il circolo TRE GRANA (Via S. Francesco, 14), la mostra coliniziò a lavorare per lettiva d'arte contemporanea ideata da Cristiano Arduini fondatore ed amministratore del gruppo U.S.I. l'Università e per l'Acca(unione scrittori indipendenti). Il gruppo che su Facebook ha più di 120 membri, ha come obiettivo il demia bavarese delle porsi come mezzo di confronto umano e artistico tra persone che hanno la passione per la scrittura creascienze. A Roma tornava tiva e per l'arte, in qualsiasi forma essa si presenti. La mostra è stata inaugurata martedì 16 marzo alle a passare l'inverno e la ora 21.30, e resterà nel circolo per ben due settimane. Sei un artista, uno scrittore, pittore, fotografo, primavera. Continuava ceramista? Cosa aspetti ad entrare nel gruppo? Il mondo ha bisogno di te, il gruppo ha bisogno di te, persino a viaggiare: si della tua arte, della tua opinione, del tuo sostegno. L'arte è l'unica cosa che permetterà al mondo di riparspostò in Grecia, in Etire, è uno spiraglio di luce in fondo ad un tunnel grigio, un urlo di solidarietà. Condividi con l' U.S.I le gitto, in Siria ed in Asia tue passioni, e invita anche altri artisti. Giuseppe Gatta Minore, ove ebbe l'ispira-
EXPO D'ARTE AD ALATRI
zione per scrivere "La Storia della città di Atene nel Medioevo". Morì a Monaco di Baviera il 1 maggio 1891. Il valore della sua opera di ricerca storica è, oggi, innegabile, anche se, nei suoi scritti, a volte, all'approfondimento storico, prevalgono quelli di carattere letterario. Fu per questo, forse, che il Mommsen (uno dei massimi esperti della storia della classicità romana), si racconta, in un incontro nel salotto della contessa Lovatelli, sorella del duca di Sermoneta, nell'ambito di una conversazione sui destini della città eterna lo criticò aspramente. Sembra, infatti, che Gregorovius, con molto calore, parlava del Medioevo romano, ma Mommsen, interrompendolo, così gli si rivolse: "Posso darvi un consiglio? Scrivete una Storia di Roma nel Medioevo". Bisogna considerare, infatti, che, all'epoca, l'opera di Gregorovius era già stata pubblicata e che Mommsen, così dicendo, voleva intendere che la stessa era tutta da rifare. Noi, comunque, dovremo eternamente mostrare gratitudine verso chi ha compiuto una così pittoresca descrizione della nostra città: "Spuntava il giorno, ma il sole era ancora nascosto dietro ai monti che mi accingevo ad attraversare per recarmi ad Alatri… finalmente, dopo aver girato una collinetta, vidi dinanzi a me questa interessante città ricca di splendidi palazzi che dimostrano una fiorente vita cittadina nel passato. Non avevo ancora visto una città di così bell'aspetto nei monti del Lazio…". Avv. Fabio Padovani
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Sport
Tagliaferri: "Vincere il campionato è ancora possibile" ASD Aletrium - E' amareggiato e deluso Marco Tagliaferri, il generoso presidente dell'Aletrium. Ha mal digerito le ultime prestazioni della sua squadra. I verderosa, in quello che doveva essere il mese verità, si sono in pratica sgretolati. Fuori in semifinale di Coppa Lazio e addio al passaggio garantito in Prima Categoria. Passo che potrà accadere, ormai, soltanto con la vittoria del campionato, ma anche qui le cose si sono di gran lunga complicate. E pensare che appena due giornate fa si
Partita in casa con il Castro e sconfitta per 3 a 1. Semifinale di Coppa Lazio, e nuova battuta d'arresto per 2 a 0, in una gara in cui anche il pareggio sarebbe bastato per raggiungere l'agognata finale. E allora tutti a Monte San Giovanni Campano per ripartire e invece niente: nuovo ko e sempre per due reti a zero. A sei gare dal termine, vincere il campionato, in altre parole fare ciò che sembrava scontato, è diventato un'impresa a dir poco ardua. Alibi? Gli infortuni. Un bollettino medico infinito. Certo non che giustifichino tutto l'accaduto. Ma partite con addirittura undici persone indisponibili diventano proibitive, soprattutto visto che le gare in questione sono state quelle decisive ai fini della classifica per quanto riguarGiovannetti con i presidenti Marco e da il campionato, e da denGiorgio Tagliaferri tro o fuori per quel che conera parlato di occasione mancata cerneva il passaggio alla finale di per chiudere i conti. A Torrice an- Coppa. dava in scena lo scontro al verti- Presidente, è forse il periodo ce e l'Aletrium, ancora prima in più nero della sua gestione? classifica, usciva dal campo con il "Possiamo definirlo così. risultato di 1 a 1 valutato come Certamente è un periodo poco feuna grossolana beffa, visto il ri- lice. L'eliminazione dalla Coppa gore concesso ai padroni di casa brucia moltissimo perché dispu(fu l'arbitro a fine gara a parlare tare una finale, a prescindere dal di clamorosa svista "istintiva"!). fatto che questa avrebbe garantiPoco male comunque, la vetta era to il passaggio di categoria, sastata mantenuta. E invece è sem- rebbe stato molto positivo a librata essere una mera illusione. vello d'immagine. E' davvero un
peccato. Oggi come oggi poi non ultime sei partite non posso che squadra è sempre sostenuta. c'è nemmeno la consolazione del chiedere diciotto punti". "Devo dire che per noi è un motiprimato in classifica. Anzi la si- Ecco appunto. Sei gare al termi- vo di orgoglio. Anzi colgo l'occatuazione in campionato è divenu- ne del campionato. Pensa sia sione per ringraziare tutti i nostri ta difficile. Le responsabilità so- ancora possibile uno da dividere fra tutti quanti: scirne vincitori? noi come società, allenatore e "La situazione non è giocatori". semplice come penHa parlato di responsabilità da savamo. Avevamo aldividere, ma non pensa che il lestito una rosa sefattore sfortuna abbia avuto condo noi già pronuna forte incidenza? ta, con qualche ri"E' chiaro che a livello societario tocco, per lottare nel si sia analizzato anche questo prossimo campionafattore. La sequenza d'infortuni è to di Prima. La formazione dell'Aletrium stata assurda. Con il mister Fabio Riteniamo ancora aCeci siamo in totale sintonia, desso che la squadra al completo sostenitori. consapevoli del fatto che spesso abbia questo tipo di valore. Poi il Aver riportato la gente allo stasi è dovuti ricorrere alla squadra calcio non è matematica e pur- dio fa molto piacere. juniores per completare la forma- troppo lo stiamo testando sulla Certo ora le ultime prestazioni zione. Emblematico il fatto che nostra pelle. non sono state all'altezza dell'afprima della partita di Coppa, un Speriamo di recuperare qualcuno fetto che ci regala la gente, ma crocevia per noi, abbiamo dovuto e di vincerle tutte da qui alla fine speriamo comunque di ripagarli tesserare due giocatori (Greci e del campionato e sperare che le nel migliore dei modi". Colarossi entrambi svincolati ndr) altre rallentino. Alla fine siamo E il modo migliore sarà sicurache sono scesi in campo con un distanti solo tre punti dal vertice mente provare a vincere. solo allenamento con la squadra. e per forza dobbiamo crederci". Pagina a cura di: E' normale poi che ci siano delle Sarebbe bello anche per il pubRiccardo Strambi conseguenze. Ma questo non blico. In casa e in trasferta la deve sembrare come la giustificazione a tutti i mali. Abbiamo fatto sacrifici Isola del Liri dalla quinta posizione che garantirebbe enormi per a- I biancorossi, per via della sosta, non gli spareggi per il salto di categoria, renvere una rosa sono scesi in campo nell'ultimo turno di derà appassionante il rush finale per il ampia e sembra campionato. Uno stop quanto mai saluCassino. non sia basta- tare potremmo definirlo, visto che i rato. Per queste gazzi di Sandro Grossi hanno racimolato Morolo I biancorossi scendono malinconicamensolamente un solo punto nelle ultime te all'ultimo posto in classifica. La sconfitta di misura in quel di Latina ha relegato i biancorossi di mister Castiello in una situazione disperata. A sette giornate dal termine lo spettro retrocessione 0775/435623 tiene in ansia i lepini. La salvezza, almeno quella diretta, sembra davvero irraggiungibile.
Il Punto sulle Ciociare
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I tifosi dell’Isola Liri
quattro giornate. Normale una pausa vista la grande rimonta effettuata dagli isolani, ma i soli due punti di vantaggio al cospetto della zona play out chiedono una pronta ripartenza per evitare brutte sorprese.
Cassino Sogno play off per il Cassino caro al presidente Clodomiro Murolo. La sosta, in questo caso, non può considerarsi giunta al momento adatto. Gli ultimi due successi con Gela e Igea hanno rivitalizzato l'ambiente e proposto ai tifosi nuove ambizioni: il settimo posto nella graduatoria, a solo due lunghezze di distanza
Boville Forse ancora scottati dalla pesante sconfitta rimediata in semifinale di Coppa Italia (1 a 5 al Montorli contro il Matera), i ragazzi di mister Perrotti sono scivolati di nuovo tra le mura amiche contro il Cynthia Genzano, complicando di molto i piani per la salvezza. Oggi il Boville è in piena Perrotti allenatore zona play out. del Boville
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Sport
Il Veroli Basket monitora le "nuove leve" e guarda al futuro Con la due giorni di Veroli (Frosinone, 8/9 marzo) si è chiusa la fase di preparazione al Campionato Europeo della Nazionale Under 20 maschile. Coach Pino Sacripanti fa il punto della situazione dopo l'ultimo raduno stagionale e prima di diramare i 24 nominativi che faranno parte della lista FIBA. "Questo era l'ultimo raduno conferma il coach - e nell'arco della stagione abbiamo visto tanti giocatori. Tutti i raduni che abbiamo fatto ci sono serviti molto per monitorare tutti i ragazzi e tenerli sotto osservazione prima di compilare la lista FIBA. Questa volta a Veroli abbiamo visto per la maggior parte dei giocatori che erano già stati con noi negli altri raduni ed è stata un'occasione utile per avere ulteriori indicazioni. Naturalmente seguiremo ancora questi ragazzi, sia durante la loro attività normale sia alle Finali Nazionali Under 19 a Bologna. C'è ancora tempo per decidere ma ho le idee chiare". Per la prima volta in azzurro, e per la prima volta di nuovo a Veroli, Andrea Trinchieri è il nuovo assistente di Pino Sacripanti. Nella
città ciociara Trinchieri ha lasciato uno splendido ricordo, conquistando la prima, storica, Coppa Italia di Legadue lo scorso anno a Cremona proprio contro la Vanoli Soresina prima di trasferirsi a Cantù. "Sono tornato a Veroli
ma se tutti mettessero la loro goccia avremmo un gran bel mare. Durante queste intense sedute di allenamento ho percepito un buon clima e una grande disponibilità da parte di tutti i ragazzi. Sono lusingato per questo
La Prima Veroli festeggia
con molto piacere - ammette Trinchieri - e sono stato accolto alla grande. Per quanto riguarda la mia avventura in azzurro devo dire che sono proprio orgoglioso per questa chiamata. Ci arrivo tardi ma credo che tutti debbano dare il loro contributo per aiutare la Fip e le Nazionali. E' una piccola goccia nel mare, è vero,
incarico e ho accettato subito con grande spirito". Il raduno di Veroli, così come quello di Caserta lo scorso mese (8/9 febbraio) rientra nel programma "Convoca la Nazionale", che offre l'opportunità di ospitare le rappresentative nazionali a tutti coloro che intendono farne richiesta. Angelo Barnaba, responsabi-
le del Settore Squadre Nazionali Maschili, sottolinea come il raduno si sia svolto nel migliore dei modi: "Anche Veroli ha convocato la Nazionale! Come già accaduto a Caserta anche qui in Ciociaria ci siamo trovati benissimo e tutto si è svolto per il meglio, nonostante le condizioni climatiche avverse e la neve che è caduta copiosa per tutta la giornata di martedì. Abbiamo poi respirato un clima di festa per la recente conquista, da parte della squadra di casa, della Coppa Italia di Legadue. Un modo in più per festeggiare con l'arrivo della Nazionale Under 20. L'iniziativa del Settore Squadre Nazionali Maschili, dunque, prosegue e lo fa con successo. Un ringraziamento sentito va da parte nostra alla società e a tutti coloro che hanno reso possibile questa due giorni. Colgo di nuovo l'occasione per invitare tutti ad aderire alla nostra iniziativa". Questi i convocati al raduno di Veroli: 1. Biligha Paul Stephane (90, 200, C U.C.C. Casalpusterlengo) 2. Casella Andrea (90, 196, A, Pentagruppo Ozzano)
3. Cervi Riccardo (91, 212, C, Trenkwalder Reggio Emilia) 4. Ceron Marco (92, 192, G, Umana Reyer Venezia) 5. Crotta Stefano (90, 208, C, Acegas Trieste) 6. De Fabritiis Antonio (90, 190, G, Stella Azzurra Roma) 7. Fontecchio Luca (91, 200, A, Canadian Solar Bologna) 8. Giampaoli Andrea (90, 180, P, Romana Chimici Anagni) 9. Loschi Federico (90, 195, G, Cartiere Riva Del Garda) 10. Mariani Leonardo (90, 193, G, Basket Cecina) 11. Martone Raffaele (90, 208, C, Nuove Frontiere S. Antimo) 12. Paci Paolo (90, 205, C, Valenza Basket) 13. Panzini Lorenzo (90, 188, P, Sigma Barcellona) 14. Pascolo Davide (90, 200, A/C, Snaidero Udine) 15. Pugliese Davide (91, 188, G, Tiber Basket Roma) 16. Rambaldi Stefano (91, 194, G, Tiber Basket Roma) 17. Sanguinetti Giacomo (90, 185, P, Pentagruppo Ozzano) 18. Santiangeli Marco (91, 194, G, Fileni Jesi)
... e la “Prima Veroli” bissa in Coppa Italia
Ivan Gatto
VEROLI - L'eco della bellissima vittoria contro l'Enel Brindisi nell'ultimo atto di Final Four di qualche giorno fa tarda ancora a spegnarsi, e in casa Prima continuano i festeggiamenti per un traguardo storico che rimarrà per sempre nei cuori e nella mente dei tifosi giallorossi che hanno assistito alla gara sugli spalti del PalaSerradimigni di Sassari, e di tutti coloro, invece, che hanno assistito al match di fronte agli schermi televisivi. Rossi e compagni hanno regalato agli appassionati verolani della palla a spicchi, prima di tutto, ma anche a tutti gli appassionati della provincia, un'altra fantastica impresa, aggiungendo alla coppa dello scorso anno conquistata sul parquet di Cremona, un altro trofeo che aggiunge ancor più prestigio all'avventura tra i professionisti della piccola Prima Veroli. Un trofeo che va visto anche nel-
l'ottica di stimolo in più in una stagione che deve ancora decollare del tutto per quanto riguarda il campionato, e che da questo momento in poi, potrebbe regalare ai giallorossi la carica giusta per risalire la classifica, puntando alla migliore posizione possibile in chiave play off e continuando a cullare qualche sogno nascosto di primato se i risultati delle concorrenti dovessero essere favorevoli. A tornare a mente fredda sul match del PalaSerradimigni di Sassari, è coach Massimo Cancellieri, che non nasconde come questa vittoria possa essere molto utile soprattutto in termini di carica per i suoi ragazzi. "Una vittoria di prestigio - spiega Cancellieri - per la squadra, ma soprattutto per la società, per la tifoseria che ci ha seguito fino in Sardegna e per tutti coloro che hanno i colori giallorossi nel cuore. Una affermazione che ci permette di guardare al proseguio della stagione con grande fiducia, consapevoli che possiamo giocarcela contro chiunque, e che nel campionato tutto può ancora succedere". Una affermazione che permette sicuramente di poter lavorare più tranquilli: "Sicuramente, anche se devo dire che negli ultimi due mesi abbiamo comunque lavorato in maniera tranquilla, e la squadra ha sempre continuato a lavorare per il proprio obiettivo. Quello cioè di un campionato di vertice, nel quale, in maniera abbastanza fisiologica, ci siamo ritrovati con una serie di sconfitte che hanno un pò frenato la splendida corsa del girone d'andata, anche se devo dire che in molti casi le sconfitte sono arrivate soltanto per degli episodi".
Cancellieri torna poi all'analisi tecnica della finale di Final Four contro l'Enel Brindisi: "Siamo stati bravi a leggere la partita in corso d'opera, adattandoci ad una difesa a zona che in una fase del match ci ha messo abbastanza in difficoltà. Brindisi infatti è stata bravissima a preparare la sfida adattandosi ai nostri giochi. Nella seconda parte di gara, però, mantenendo comunque sempre un ottimo atteggiamento difensivo, siamo riusciti ad attaccare meglio, costruendo tiri sempre molto buoni, e facendo muovere la zona. Nel complesso comunque, la partita contro Brindisi, anche se va considerata come una gara a se in una manifestazione completamente diversa dal campionato, mi ha permesso di vedere degli ulteriori passi avanti rispetto alle settimane scorse, con la squadra che riesce a mettere sul parquet un gioco sempre più strutturato. Questo è stato possibile anche grazie ad un metro arbitrale più equilibrato che ci ha permesso di giocare a pallacanestro". Tra le note liete la conferma di Gatto ad ottimi livelli dopo il rientro dall'infortunio, e la buona prestazione di Nissim: "Per quanto riguarda Gatto, al momento dell'infortunio avevamo annunciato quanto sarebbe stata deleteria la sua assenza e il campo lo ha dimostrato. Ivan è stato utile dal punto di vista offensivo, ma soprattutto quando è stato il momento di chiudere la partita. Nissim, invece, ha fatto semplicemente il suo, in un campionato nel quale è chiamato a darci una mano soprattutto dal punto di vista offensivo, e a riavvicinarsi il prima possibi-
le agli standard di gioco del girone d'andata. Le prestazioni di Nissim e Gatto, comunque, una ottima notizia, soprattutto se si considerano i problemi fisici al piede di Dra-
Marco Rossi
per e la serata non eccezionale di Hines, limitato dalla difesa a zona e dalla grande fisicità dei lunghi avversari". Per ultimo da parte del tecnico verolano, una considerazione sull'ambiente trovato a Sassari: "Oltre a ringraziare tutti i tifosi giallorossi che ci hanno seguito fino in Sardegna, un plauso va a tutto l'ambiente sassarese e agli splendidi tifosi della Dinamo, che nella finale ci hanno sostenuto alla grande. Sinceramente sembrava di giocare nel nostro palazzetto, e questa è stata veramente una bella dimostrazione di affetto"
Pagina a cura di: Carlo Capone
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Moda & Cinema
I bambini vestono griffato: giusto o sbagliato? Nel 2010 la moda chic del griffato non veste solo gli adulti ma anche i bambini, per la gioia di tutte le mamme che "se lo possono permettere". Dopo Pitti Immagine Bimbo, l'evento moda più importante dell' anno, in Aprile iniziano nuovi casting per bambini aspiranti modelli e fotomodelli e per apparizioni in Tv. Da qualche anno le grandi aziende di abbigliamento come Alviero Martini, Blumarine, Cavalli ed altre stanno investendo nel settore "moda bimbo" creando collezioni di altissimo livello. Ad esempio la griffe di abbigliamento Burberry, per la collezione bambino autunno/inverno 2010, propone un abbigliamento a dir poco "Regale": giacche trapuntate, trench e cappotti montgomery con stoffe di grande pregio adottando uno stile ed un taglio da adulto. Forse non sempre queste collezioni risultano adatte ai bambini che amano giocare con la terra! Considerando che il bambino cresce in fretta è davvero necessario acquistare una
R U B R I C A
giacca da 200 euro … che durerà forse un mese? Sempre più spesso vediamo mamme che pur di vestire il figlio griffato fanno i salti mortali per arrivare alla fine del mese! In provincia di Modena, nella città di
Carpi arriva il Baby Boom un negozio dell' usato con le grandi firme a prezzi stracciati, una sorta di "boutique per i più piccoli". Tra le mamme è iniziata una vera e
propria competizione a chi veste il proprio bimbo più griffato, non pensando alle conseguenze che possono essere negative per lo sviluppo e la crescita dello stesso. Anna Olivieri Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo dice: "i figli sono usati dai genitori come status symbol e finché i bambini sono piccoli non colgono questo aspetto, ma quando crescono, diventa nocivo; questa corsa alla firma già a 4-5 anni, porta ad una competizione tra compagni che non è sana". I bambini si vestono sempre più da adulti e gli adulti sempre più da bambini! Capita spesso di vedere mamme e figli a passeggio vestiti in modo identico. I più piccoli sin dalle scuole elementari fanno i capricci per avere le scarpe all'ultimo grido e la giacca alla moda! L'abito anche per i più giovani crea le differenze e definisce già, fin dalla tenera età, la diverse classi sociali. Il Ministro dell' istruzione Gelmini propone di risolvere il problema della disuguaglian-
za, suggerendo il reinserimento dei grembiuli. Le mamme pur di non rinunciare alla griffe li acquistano firmati; ampia è la scelta: dai Gormiti alle Winx ed Hello Kitty, con prezzi che variano dalle 17 alle 25 euro a capo. Sono molte le manie dei genitori legate al culto dell' apparire che creano dibattito: nel talk show di Raitre "TATAMI" si è discusso dei genitori che spingono i figli nel mondo della moda e della televisione per "visibilità sociale". Ospite della trasmissione la nota tata Lucia Rizzi del programma "S.o.s. Tata", ha riferito di una sua esperienza con una Babystar che ha dovuto sottoporsi alle tensioni e delusioni derivanti da un mondo in cui l' immagine di bambina viene stravolta con trucco appariscente e vestiti da adulto. Lucia chiude il discorso dicendo: "I bambini devono essere bambini"! Il "bimbo griffato" è diventato oggetto di tendenza necessario per chi? Per le mamme? Erika Rossi
“IL CINEASTA” Film, cortometraggi, anteprime e interviste…
L'ALICE di Tim Burton tra sogno e commercio Che il regista Tim Burton prima o poi realizzasse un film basato su Alice, la creatura del reverendo Charles Lutwidge Dodgson (Carroll era il suo pseudonimo) , era prevedibile. Per entrambi la spinta creativa iniziale é trasformare
e pianta tutti in asso nel bel mezzo della festa di fidanzamento per seguire Bianconiglio. Attraverso un buco sotto un albero precipita nel Sottomondo e si ritrova nel mezzo della lotta tra la testa ad uovo Iracondia, la Re-
i propri sogni e le proprie fantasie in qualche cosa di "reale", in particolare le fantasie e gli incubi dell'infanzia. Insieme alla sceneggiatrice Linda Woolverton hanno unificato i due libri Alice nel paese delle Meraviglie e Attraverso le specchio e quello che Alice vi trovò, e dopo una breve introduzione in cui la protagonista è ancora bambina, con un repentino cambio di scena la ritroviamo bella ventenne, che la madre ha ceduto ad un ricco commerciante insieme alle attività economiche del defunto marito, promettendola in sposa al cicisbeo erede della nobile famiglia. Però Alice (Mia Wasikowska) è ancora legata al fantastico Sottomondo
gina Rossa (una maestosa Helena Bonham Carter) e la sorella Mirana, la Regina Bianca (una statica Anne Hathaway). E' l'eterna lotta tra il Bene e il Male ma questa volta si finisce per preferire i colori, anche eccessivi della Regina Rossa, le sue isterie, la sua corte di freaks finti, che si imbruttiscono per compiacere la loro sovrana e non farla sentire diversa, l'alternanza tra simpatie e repentine minacce di decapitazione all'accecante nitore del Regno della Regina Bianca, così fintamente buona nel suo non poter far male costringendo però Alice a violare la propria indole uccidendo il drago Jabberwocky (Ciciarampa), paladino
della sorella Iracondia. L'interrogatorio della Regina Ros- e commerciali, che la Disney non Carroll usa abbondantemente il sa dei ranocchi camerieri è una poteva lasciarsi sfuggire, rispetto non-sense, i giochi di parole e le dimostrazione di quello che pote- a vere e proprie esigenze artistiinvenzioni linguistiche, a volte va essere tutto il film. che. Esigenze che avrebbero una difficili da rendere in italiano, ll racconto si impenna quando resa migliore ad esempio nella per mettere in discussione il sen- entra in scena il Cappellaio Mat- battaglia tra gli eserciti di carte. so della realtà, anche di quella to, interpretato dal complice Il Sottomondo così cupo e gotico che si può trovare alla fine di una Johnny Depp, che fa da guida ad rimane lontano da altre opere di tana di coniglio o dietro uno Alice nel suo viaggio nel Sot- Tim Burton come la Sposa Cadaspecchio. Cerca di mettere in cri- tomondo, che diviene un vero e vere o Nightmare before Chrisi il mito dell' ordine e della mo- proprio percorso iniziatico nella stmas. Dei racconti originali riralità inseguito dalla società vit- fase di passaggio dall'infanzia al- mane la figura femminile di Alice, toriana perché, come ci insegna- l'adolescenza e poi veros la giovi- protofemminista pronta a riafferno i sogni e le fantasie dei bam- nezza. La sua interpretazione è mare la propria indipendenza più bini, c'è sempre qualcosa che superba, la sana follia si espande volte, fino al finale in cui la sua sfugge alla nostra ragione. e permea tutta la storia, fino al partenza per conquistare i nuovi Questa che è una delle storie in passo finale di demidanza, trenta mercati commerciali della Cina, cui sono più presenti i riferimen- secondi che valgono gran parte che da una parte sono un immeti psicoanalitici, così piena di del biglietto. diato richiamo alla realtà contemsimboli, e questa massa di mate- Prezzo che poteva essere più bas- poranea, ma sono essenzialmente riale ha finito per mettere in dif- so se si fosse mantenuto il forma- un ultimo sberleffo al ruolo conficoltà la vena creativa di Burton to originale e non si fosse gonfia- formista della donna nell'oppriche però riesce ad emergere di ta la pellicola ad un 3D che ri- mente Inghilterra vittoriana. tanto in tanto. sponde più ad esigenze modaiole Alfredo Salomone Come all'inizio quando Alice bambina confessando al padre quello Tipolitografia che lei crede un incubo, ma non è altro che il ricordo delle sue avdi Davide Strambi venture nel Sottomondo, gli chiede: "Papà, mi sta dando di volta il cervello?", e lui risponde: "Sei completamente matta. Non ci sono dubbi" e proseALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 gue: "ma le persone migliori sono sempre Tel. 0775 441344 - 0775 442588 pazze! "è il regista e-mail: tipografiaacropoli@email.it stesso che si confessa.
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Dalla parte della...
La riconciliazione dei coniugi: volontà di “ricostruire” il consorzio familiare
La riconciliazione tra i coniugi comporta la cessazione dello stato di separazione esistente (come nel caso di separazione consensuale o giudiziale) o impedisce che esso si cosituisca allorquando i coniugi abbiano già instaurato il relativo procedimento. La riconciliazione presuppone la necessaria sussistenza dell'"animus conciliandi", ossia il proposito di riprendere la convivenza con carattere di continuità, ma anche la volontà di perdonare l'eventuale torto subito, di dimenticare il passato per pensare solo all'avvenire, di vivere in concordia ed armonia duratura al fine di ripristinare il consorzio familiare. La volontà deve essere certa, non equivoca, non coartata, caratterizzata dall'oblio delle offese sofferte, sorretta dalla ferma intenzione di restituire, alla vita familiare,
quella comunione spirituale e materiale venuta a cessare con la separazione. Non è sufficiente l'espressa speranza o l'auspicio di una riconciliazione, né il ripristino di una convivenza a scopo sperimentale, ma è necessario che i coniugi abbiano manifestato, espressamente o con comportamenti inequivoci, la volontà di ripristinare quella comunione di intenti che rappresenta il fondamento del vincolo matrimoniale, nel rispetto dei diritti e doveri reciproci. Per di più, la Cassazione afferma che "i saltuari rapporti sessuali intervenuti tra i coniugi in discordia, non accompagnati o seguiti da manifestazioni concrete di perdono o di affetto, non possono avere valore ed efficacia di riconciliazione perchè, di per sé, non idonei a dare la prova della volontaria ripresa della convivenza spirutale e materiale". Una volta "ricostruito" il consorzio familiare, "la separa-
SPAZIO INPS
CIG in deroga Tra tutti le misure create l'anno scorso per fronteggiare la grave crisi economica, ci fu l'estensione della CIG anche alle imprese "non cassintegrabili" e detta quindi in deroga. Inoltre si estendeva la copertura anche ai lavoratori apprendisti di tutti i settori. In seguito all'introduzione di questo strumento la ditta deve avanzare due richieste: una di CIG normale per i dipendenti a tempo pieno, part time ecc.; un'altra richiesta di CIG in deroga va prodotta per gli apprendisti. Dopo l'accordo con le parti sociali e la Regione, l'INPS provvede al completamento della pratica ed al pagamento. Con il software DigiWeb si è implementato il colloquio tra l'INPS e le aziende beneficiarie di CIG in deroga con pagamento anticipato, consentendo alle aziende di comunicare in via telematica le dichiarazioni di immediata disponibilità (DiD) dei lavoratori, che è tra i requisiti essenziali per la fruizione del beneficio. Speriamo che ciò consenta una veloce erogazione della CIG in deroga ai purtroppo tanti lavoratori in attesa nella nostra Provincia. Alfredo Salomone
Periodico di informazione politico-sociale e culturale
Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Riccardo Strambi Andrea Tagliaferri Hanno collaborato Angela Rossi - Patrizio Minnucci - Fabio Padovani Alberto Cianfrocca - Chiara Camperi - Daniela Caliciotti Erika Rossi - Franco Malandruccolo - Giuseppe Gatta Alfredo Salomone - Davide Strambi - Daniela Pagliaroli Numero chiuso in tipografia il 22/03/2010 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
zione può essere pronunziata nuovamente soltanto in relazione a fatti e comportamenti intervenuti dopo la riconciliazione". In particolare, deve trattarsi di fatti di diversa indole rispetto a quelli già verificatisi prima della riconciliazione oppure di illeciti commessi dal coniuge prima della stessa e non conosciuti dall'altro. I fatti anteriori alla riconciliazione, pertanto, assumono rilievo in quanto essi costituiscono la dimostrazione incontrovertibile del perdurare di una condotta illecita. Occorre, dunque, che tra i fatti anteriori e quelli posteriori si possa stabilire una continuità. Peraltro, il perdurare della convivenza, dopo il fatto che giustifica la separazione personale, non costituisce riconciliazione se le particolari contingenze portino ad escludere che il coniuge abbia accettato la condotta illecita dell'altro.
Infatti, uno dei momenti più drammatici del conflitto coniugale si ha quando i coniugi si adoperano affinchè, il mondo esterno, abbia la percezione che, superato un momentaneo dissidio, la loro vita coniugale prosegue regolarmente, ma, di fatto, è irrimediabilmente compromessa. Pertanto, la coabitazione, di per sé, non può essere ritenuta come presunzione del persistere dell'affectio coniugalis e, tanto meno, di una avvenuta riconciliazione. Di contro, per attribuire efficacia all'intervenuta riconciliazione, non è essenziale che i coniugi abbiano ripreso la convivenza ove ciò non possa avvenire per motivi di forza maggiore e, comunque, per tutte quelle cause che non integrano la violazione dell'obbligo della coabitazione. Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare studio@avv-angelarossi.it
SOS CONSUMATORI
112 e Ice: numeri di emergenza Il 112 - Il Parlamento europeo ha lanciato in questi giorni una campagna per aumentare la consapevolezza del cittadino sull'uso del 112: è il numero unico europeo di emergenza. Ovunque vi troviate in Europa qualcuno risponderà alla vostra chiamata d'emergenza (ambulanza, pompieri o polizia). Questo numero si può chiamare da qualsiasi telefono in Europa (da rete fissa, inclusi i telefoni pubblici e da cellulare), gratis, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Si può chiamare per ogni emergenza (malore, incendio, furto) che richieda l'intervento di un'ambulanza, dei vigili del fuoco o della polizia. Non si chiama il 112 per ottenere informazioni sul traffico, sul meteo o per informazioni e richieste generiche. Quando il numero viene chiamato un operatore qualificato in grado di rispondere in più lingue risponderà alla vostra chiamata. L'operatore gestirà la vostra richiesta direttamente o vi metterà in contatto con il servizio competente (l'ambulanza, i vigili del fuoco o la polizia). Fornite il vostro nome, indirizzo e numero di tele-
fono. L'identificazione del richiedente è necessaria soprattutto per evitare che uno stesso incidente sia segnalato due volte. L'Ice: (sigla inglese In case of emergency, cioè In caso di emergenza) Si tratta di dare ai soccorritori la possibilità di utilizzare un numero inserito nel cellulare per mettersi in contatto con una persona di riferimento, quando la persona soccorsa non sia in grado di farlo. Si inserisce nella rubrica del cellulare la persona da contattare in caso d'urgenza sotto la sigla "Ice". Nel caso in cui vi fossero più persone da contattare, si può utilizzare la definizione Ice 1, Ice 2…. Per i soccorritori chiamare quel numero diventa un modo veloce e sicuro per avere informazioni sanitarie importanti in quel momento: per esempio il gruppo sanguigno, eventuali malattie, allergie del ferito ai farmaci. Le informazioni sarebbero date da una persona che conosce bene chi ha avuto l'incidente, scelta in anticipo come riferimento. Paolo Fiorenza
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Almanacco RUBRICA
VERSI inVERSI
Salute e Prevenzione A cura del Prof. Alfredo Trocciola (consulente per il benessere)
La rete in doghe di faggio Per sorreggere ed accogliere il nostro corpo durante il sonno e rispondere correttamente alle sue sollecitazioni il materasso deve lavorare assieme alla rete che gli fa da supporto. Anche il migliore dei materassi non rende al meglio se appoggiato su un piano inadatto o scadente. Oggi, pressoché scomparsa la rete metallica, soggetta a cedimenti, è diventata di uso comune questo tipo di rete con le doghe in legno, materiale naturale ed elastico. La rete a doghe in legno assicura la traspirabilità del materasso e la circolazione dell'aria. È adatta a tutti i tipi di materassi. Le doghe presentano una flessibilità indipendente, sono resistenti, elastiche, silenziose e si adattano perfettamente alle sollecitazioni del materasso, garantendo un sostegno corretto alla colonna vertebrale. In particolare, studiata per adeguarsi al peso e alla struttura di ogni persona, la Rete in Doghe di faggio è realizzata in legno multistrato stagionato, trattato con olii, essenze naturali, verniciata ad acqua e cera d'api. La flessibilità delle doghe, curvate col vapore, e gli ammortizzatori in materiale nobile di caucciù, conferiscono il massimo comfort adattandosi all'anatomia sia del corpo che della colonna vertebrale. Esistono in commercio diversi tipi di legno con cui si realizzano queste reti quali ad esempio il pino rosso, la betulla, l'abete. Ma per questo tipo di rete il miglior legno è i faggio poiché è quello che meglio riesce a conferire elasticità alla struttura di appoggio del materasso, ha una durata nel tempo e può essere lavorato in strati sovrapposti con una stagionatura che lo rende davvero indistruttibile.
Grazie poi allo straordinario sistema "Progressive Support System" di spinte sinergiche e contrapposte, il piano letto può godere di un'elasticità e di una flessibilità progressiva proporzionale al peso corporeo, previene e contrasta le posture scorrette, garantendo il sostegno ottimale adeguandosi al peso e alla struttura di ogni persona. Alcuni tipi di portadoghe sono ad ampia orientabilità verticale e orizzontale per il miglioramento del sostegno e l'adattamento alla morfologia del corpo disteso, e possono essere realizzati in materiali nobili ad elevata tecnologia che mantengono inalterate nel tempo le caratteristiche di elasticità e maggiore flessibilità. A differenza dei portadoghe tradizionali, fissati all'interno del telaio, i portadoghe in caucciù sormontano la struttura perimetrale e sono lasciati liberi di oscillare mantenendo costante la flessibilità su tutto il piano letto. Talvolta, l'area spalla è dotata di speciali portadoghe ad elevata flessibilità per un maggior comfort durante il riposo e di un apposito incavo nel telaio che favorisce il movimento verticale dei portadoghe. Con semplici cursori, inoltre, è possibile regolare la rigidità dell'area lombare ottenendo un sostegno personalizzato in base a peso e posizioni del riposo. Per le doghe ortopediche elettriche e manuali, oltre al legno viene utilizzato l'alluminio, materiale che non interferisce in alcun modo con l'equilibrio elettromagnetico naturale. Le elettriche, poi, sono dotate di 2 silenziosissimi motori a bassa tensione con dispositivo di emergenza in caso di mancata elettricità. Quindi, anche la rete, in un Sistema di Riposo sanitario, concorre alla ottimizzazione della postura e al sano riposo poiché in armonia con materasso, riesce a svolgere, come accennato, alcune importanti funzioni quali l'aereazione del piano di riposo, poiché www.riccadomus.com le doghe possono essere realizzate su piani diversi di Responsabile di zona allineamento, la corretta curvatura che segue l'andaAlatri - Via Aldo Moro, 19 mento della colonna del Tel. 0775 447213 soggetto, la adeguata e giusta stabilità generale. Cell. 3896974038 e 3387019043
Procedimenti industriali Svogliatamente ti avvicini al tuo posto ti pagano per questo non dimenticarlo prendimi sostanza amorfa quale sono trasformami uniscimi separami trattami accrescimi
con tecniche chimiche sconosciute producimi fai in modo che non perda di nuovo un piede restando impigliato nella ruota della casa del mulino bianco Marvin Threepwood
E' un'ironia pungente, metallica, che ben si addice al tema centrale, il filo conduttore della poesia. Il processo di alienazione dell'uomo occidentale, imprigionato nei procedimenti diretti ed indiretti, di una selvaggia produzione industriale, viene descritto come un sacrificio, una sorta di offerta di se stessi alla struttura dominante. L'Uomo diventa, egli stesso,materia, bene di consumo, pronto ad essere violato, trasformato, potenziato. L'amarezza del testo si stempera, però, nel finale, degno di un motto di spirito. Una battuta cinica, dove i finti piaceri del processo capitalistico (Il Mulino Bianco) vengono descritti nella loro reale consistenza: una trappola dentro la quale è facile rimanere impigliati. M.M.
The English Corner
Progetto Salute e Prevenzione
Lucia Saviano
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Rubrica a cura di Daniela Pagliaroli
Campioni Provinciali FIDS per due anni consecutivi Le ragazze allenate da Barbara Fanfarillo e Dario Frasca si sono riconfermate le migliori ALATRI - Bis consecutivo per la scuola di danza ASD "A Tempo di Danza" (associata RAFF Dance) de La Fiura che per il secondo anno di fila ha vinto il Campionato Provinciale FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) nelle tre categorie Under 11 amatoriale, Under 15 Amatoriale, Under 21 Agonismo nelle finali che si sono svolte il 31 gennaio scorso a Colfelice. Ancora un notevole successo per queste ragazze che grazie all'impegno dei due insegnanti Barbara Fanfarillo e Dario Frasca sono sempre al vertice in provincia di Frosinone. I complimenti della redazione di Gente Comune. A.T.
Extras - Di tutto di più
Salute e malattia psicosomatica Nel corso del Novecento, medicina e psicologia hanno cercato di individuare dei punti di convergenza, traendo beneficio l'una dall'altra e integrando anche molti apporti da discipline orientali non specificatamente mediche o psicologiche (meditazione), ma di indubbio effetto sulla partecipazione di chi vi si avvicina. La medicina ha introdotto il concetto di psicosomatica, a lungo ambiguo e mal definito; ora è condiviso in quanto mette in relazione eventi esterni recepiti stressanti dal soggetto e predisposizione alla malattia del corpo, con predilezione per il cosiddetto organo bersaglio. Storicamente l'aiuto alla medicina viene da un medico, S. Freud, che alla fine del XIX secolo ipotizza un'origine psichica del sintomo fisico: la conversione isterica e la nevrosi d'angoscia. Moltissime le ricerche nei decenni successivi e i contributi da approcci diversi (Alexander, Lowen e la bioenergetica, l'omeopatia, l'agopuntura, etc.), è tuttavia lo studio delle emozioni e dello stress che porta alla definizione del ruolo dell'ambiente, degli eventi e della percezione dell'individuo rispetto alla predisposizione alla malattia. Attuale è la concezione che la malattia crea disagio psichico e che, viceversa, il disagio mentale può portare alla patologia fisica. Vengono considerati psicosomatici: i disturbi dell'alimentazione, i disturbi a carico dell'apparato digestivo, del sistema cardiovascolare, i disturbi del sistema respiratorio, i disturbi a carico della cute, dell'apparato muscolo-scheletrico, dell'apparato urogenitale, i disturbi a carico del sistema endocrino. I fattori che determinano la salute sono molteplici e quasi tutti sotto il locus of control individuale, in un'ottica di cambiamento e di crescita: 1 Fattori individuali: biologici, comportamentali, psicologici.
2 Fattori familiari: tra i quali la solidità della struttura familiare, l'entità del sostegno emotivo. 3 Fattori socio-economici: tra i quali l'accesso alle cure sanitarie e la loro adeguatezza, le condizioni di lavoro, l'alimentazione, etc. 4 Fattori culturali: convinzioni sulla salute, attività sociali, abitudini e pratiche sessuali. 5 Abitudini di consumo: pubblicità, costi e disponibilità di beni e servizi. 6 Fattori ambientali: inquinamento atmosferico, acustico, qualità dell'acqua, rifiuti chimici e nucleari, deforestazione, etc. 7 Struttura della società: leggi, normative, struttura sanitaria pubblica, equità sociale. Promuovere la salute significa porre l'altro (sia esso un individuo, un sistema, un'istituzione) nella possibilità di esprimere al meglio scelte consapevoli e finalizzate al benessere. Questa apertura verso la componente psicologica di alcuni disturbi, non deve certo portare a trascurare la parte diagnostica sulle disfunzioni organiche; negli ultimi anni, infatti, si assiste ad un abuso della parola stress tra le cause di malessere, in particolare da parte di medici generici. Una visione davvero olistica (dal greco holos: intero) dell'uomo non trascura né il corpo né la mente e richiede un approccio multidisciplinare nelle cure. "La vita è una malattia sessualmente trasmessa, fatale al cento per cento, che implica di per sé la sofferenza e spesso la tragedia, ma non siatene sottomessi" (A Nadelson)
Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it
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L’OTTOVOLANTE Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo
Le perfezioni provvisorie di Gianrico Carofiglio Gianrico Carofiglio è l'autore italiano più affermato nel genere del cosiddetto "thriller legale". I suoi romanzi nascono dall'esperienza accumulata in anni di attività come magistrato. È stato tradotto in sedici lingue e ha venduto milione di copie in tutto il mondo. Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera brillante - e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell'umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa. Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un'inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l'archiviazione Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari borghese e opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con gli amici. Guerrieri esita ad accettare l'incarico, più adatto a un detective che a un avvocato. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell'inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina... La maestria di Carofiglio, non è necessario ripeterlo, è davvero grande: sa tracciare personaggi e storie in poche pagine, con poche parole. Certamente possiede in pieno la materia giuridica e di certo ha memoria di tanti casi che nella sua professione ha dovuto esaminare, ma è lo scrittore Carofiglio più che il magistrato, che si ammira in ogni romanzo.