TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU
WWW.GENTE-C COMUNE.IT
Periodico di informazione politico-sociale e culturale Chiuso in tipografia il 22/11/2010 di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 10 - Novembre 2010 Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie
AMBIENTE EMERGENZA IDROGEOLOGICA Intervista al geologo Prof. Rocco Torre sulla situazione provinciale A pagina 4
VITA ALATRENSE CERVELLI "NOSTRANI" Valentina Santoro, la neolaureata premiata al cospetto del Principe di Monaco
pag. 14
VARIE ARTE E CULTURA Anobi, il social network per "divoratori di libri"
pag. 15
PSICOLOGIA Come difendere i propri figli dalle trappole del WEB pag. 22
Ora pensiamo alla qualità... La sanità nel Lazio sta subendo una riorganizzazione strutturale, ma sono fin troppe le parole spese, a discapito delle decisioni concrete che incidono sulla qualità dell'offerta. Un caso di malasanità "coi fiocchi" e un "fiore all'occhiello" messi a confronto. Pagina 2
2 L’editoriale Sanità al bivio… È un momento fondamentale per l'intero sistema sanitario regionale, ma lo è di più per la sanità ciociara che, dopo i tagli e la rimodulazione previsti dal Piano Polverini che tante polemiche ha scatenato, vedrà una rivoluzione con l'apertura del nuovo ospedale cittadino "Fabrizio Spaziani", all'interno di quella che ormai tutti chiamano "Città della salute" in via Armando Fabi. Per una volta non vogliamo essere troppo critici e ci affidiamo ai nostri amministratori e ai dirigenti scelti alla guida dell'Azienda Sanitaria locale, affinchè si vada incontro ad un miglioramento, netto e sensibile, e non ad un peggioramento o una stasi che sia. Non è quello che serve al territorio. Il mezzo ce l'hanno: la redazione e l'approvazione del nuovo Atto aziendale, la "Carta Costituzionale" della sanità provinciale, insomma. Certo è che in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui tutti parlano di rilancio delle strutture ospedaliere, del fatto che sia necessario portare la sanità più vicina agli utenti, fa davvero irritare ed indignare la storia che raccontiamo in questa pagina che definirei il "prototipo" della malasanità per eccellenza. Basta leggere la storia della ragazzina di cui trattiamo in modo assolutamente riservato, come nostro solito, per capire che siamo ben lungi dai risultati sperati e auspicati e che, dopo tanto parlare, sarebbe bene che dall'esame dei numeri e dai tagli si passasse ad analizzare la qualità dell'offerta sanitaria, operando un controllo più serrato sui medici e sugli altri operatori, dando più risposte e, soprattutto, formando e aggiornando il personale medico e paramedico, tassello importantissimo ma molto trascurato soprattutto in provincia e nei piccoli centri. Non si può continuare a dire, infatti, che non è giustificato il ricorso alla pratica della "transumanza sanitaria", scappando dalla provincia per ingolfare i grandi presidi ospedalieri della Capitale o delle città del nord. Non si può dire ai cittadini una cosa del genere se non affonda le radici nella verità, ovvero se non si offre loro una rete di ospedali e presidi locali degni di questo nome, senza far rischiare loro la vita anche per piccole cose se, invece, di fare il viaggio della speranza, ci si accontenta dall'ospedale vicino casa. l’Editore
Apertura I medici della Capitale sono rimasti allibiti dall'incompetenza e dall'insensibilità dimostrata dalla sanità territoriale
Una sconvolgente storia di malasanità La giovane minorenne ha subìto per anni sofferenze fisiche e psicologiche senza ricevere l'aiuto di medici e strutture locali In un periodo in cui tiene banco la riorganizzazione dell'offerta sanitaria, con tutte le critiche del caso visto l'incombere di tagli drastici presso molti istituti in provincia di Frosinone, emerge una storia che dovrebbe far riflettere gli addetti ai lavori (e ai tagli!). Il fatto in questione è molto grave, in quanto si tratta di una minorenne residente in un comune a nord di Frosinone che per caso, su Internet, ha scoperto che la malattia rara dalla quale è affetta sin dalla nascita, rientra nella categoria delle patologie che esonerano da ticket sin dal lontano 2001. Tutto ciò senza che nessun medico, sia pediatra, di base o delle molte Commissioni sanitarie alle quali i genitori si
sono rivolti negli anni, abbia mai avvisato la famiglia di questa esenzione, "condannando" i mal capitati a pagare di tasca propria costose cure che, invece, sarebbero dovute essere del tutto gratuite. La rara malattia, la gastroschisi, è un difetto di formazione di circa 2-4 cm di diametro collocato tra i margini mediali dei muscoli retti dell'addome alla destra del cordone ombelicale, che determina la non completa chiusura dei muscoli e della cute della parete addominale, per cui è una patologia evidentemente riconoscibile e "inquadrata". La scoperta in Rete dell'esenzione, dunque, ha fatto sì che la famiglia della giovane si recasse a Roma per cercare conferme su quanto trovato spontaneamente e non, come sarebbe dovuto effettivamente accadere, sotto prescrizione dei medici che hanno avuto in cura la ragazza in provincia. "Subìta" l'ironia dei medici romani, sconcertati da quanto accaduto e descritto dai famigliari della giovane sulle peripezie in ciociaria, gli stessi sanitari del Policlinico Universitario "Agostino Ge-
melli" (Istituto di Clinica Pediatrica, Servizio di Epidemiologia e Clinica dei Difetti Congeniti competenti anche per concedere tale esenzione) a novembre dello scorso anno, hanno certificato ufficialmente che la ragazza è affetta da gastroschisi, attribuendo automaticamente alla ragazza l'esenzione illimitata dal pagamento dei ticket per la cura di questa patologia rara. "Il fatto si commenta solo - ha dichiarato la madre della giovane paziente - di certo come famiglia abbiamo subito un danno molto grave. Sembra che ci siano strutture mediche di serie A e altre minori, il che non è bello. Arrivati a questo punto continueremo ad affidarci a strutture ospedaliere situate al di fuori del nostro territorio. Farci pagare cure così costose e per tutti questi anni, ci è sembrata davvero un'ingiustizia." Ma la storia assurda non finisce qui: la ragazza ha visto negata la concessione dell'invalidità per diversi anni, nonostante la sfortuna abbia voluto che, oltre al difetto congenito già grave, le arrivasse anche un'altra patologia invalidante, l'artrite reumatoide,
che l'ha costretta a dolori lancinanti per diverso tempo, sempre grazie all'incompetenza di alcuni medici che non "capivano" la gravità della situazione. A detta degli specialisti romani, infatti, tale sofferenza avrebbe potuto essere alleviata con un antinfiammatorio specifico. Ma niente. Solo un ultimo tentativo in Commissione medica, diversa da quella che per anni gliel'aveva negata, ha riportato ordine e giustizia nella vicenda, concedendo finalmente i benefici della legge 104/92 alla giovane. Anche in questo caso si è dovuto far ricorso ad uno "spostamento" per vedere riconosciuti i propri diritti. E ripetiamo fino allo sfinimento: "NON E' GIUSTO". La storia è vera, abbiamo deciso di comune accordo con la famiglia di mantenere la riservatezza sia sull'identità della giovane sia dei medici coinvolti perché lo scopo di questa denuncia non è l'infamia verso i responsabili, bensì un esempio di malasanità che faccia riflettere quanti hanno potere in materia. Riccardo Strambi e Andrea Tagliaferri
Il personale sanitario in surplus delle altre strutture locali verrà reimpiegato nel "Fabrizio Spaziani"
Si contano le ore per l'inaugurazione del nuovo ospedale Il nuovo Direttore Generale Carlo Mirabella mantiene le promesse fatte da Commissario straordinario e punta ad aprire entro metà dicembre FROSINONE - Il trasferimento è cosa di giorni. Il direttore generale dell'Asl Carlo Mirabella, nella conferenza tenutasi lunedì 15 novembre, con il supporto dell'intera squadra aziendale (il nuovo direttore sanitario aziendale Mauro Vicano, le direzioni sanitarie dei quattro poli ospedalieri, il responsabile del Patrimonio Mauro Palmieri,il Capo Ufficio Stampa Ferrara) ha illustrato le tappe del trasferimento dell'Umberto I nel nuovo presidio ospedaliero della "Città della salute". Entro la metà di dicembre, finalmente, il "Fabrizio Spaziani" aprirà. Ma le incombenze del Nuovo Direttore Generale Mirabella non sono finite con il trasloco; entro il prossimo 15 dicembre, infatti, dovrà essere scritto e approvato un nuovo Atto aziendale e redatto il piano di attuazione per la riconversione o la chiusura delle strutture sul territorio sulla base del Piano di Riordino tanto contestato della Polverini. Per quanto riguarda il problema della carenza di personale che impediva l'apertura dello "Spaziani" secondo molti nei mesi scor-
si, Mirabella ha dichiarato che, grazie alla revisione di tutto il sistema locale sanitario, ci saranno dipendenti di varie qualifiche che
potranno essere utilizzati nel nuovo mega ospedale frusinate. L'altra grande novità è costituita dal fatto che a breve sarà realizzata in via Fabi l'elisuperficie che renderà più
Il vecchio Umberto I non verrà più ceduto ma utilizzato per gli ambulatori e la scuola infermieri. Così la zona di viale Mazzini rimarrà viva, anche commercialmente come chiesto dalle diverse categorie di esercenti.
efficienti i trasferimenti di pronta emergenza via aerea. I disagi del trasferimento, comunque, saranno ridotti al minimo, questa è la rassicurazione della dirigenza Asl. Secondo il crono-programma definito il trasferimento verrà effettuato in sette giorni, da mercoledì 8 dicembre a mercoledì 15, quando il "Fabrizio Spaziani" entrerà in attività fino a completarsi nel giro di dieci giorni circa. Un bel regalo di Natale per la provincia. L'intervento di trasferimento, per dare un'idea della sua complessità, coinvolgerà tutti gli ospedali della provincia e del Lazio, visto che già da qualche giorno Frosinone non accetta più ricoveri in rianimazione, emodinamica e che sta chiudendo man mano tutti i reparti. A queste carenze dovranno far fronte tutti i centri sanitari mettendo a disposizione posti letto e informazioni tempestive per evitare danni ai pazienti presenti e futuri. Un'operazione davvero complessa che, se andrà a buon fine, segnerà un bel risultato nel curriculum del già ampiamente "sperimentato2 manager alatrense. Andrea Tagliaferri
3
Primo Piano
C'era una volta la Ciociaria, terra felice... L'ultimo, eclatante caso di Ceprano conferma il pericoloso livello di inquinamento
Al giorno d'oggi la Ciociaria sembra essere tutt'altro che l'isola verde e paradisiaca di una volta: Frosinone è tra le città più inquinate d'Italia, Anagni ha non pochi problemi ecologici e, almeno stando a quanto successo ultimamente, anche Ceprano sembra non essere una città all'insegna del rispetto dell'ambiente. Si è scoperto, infatti, che il paese di Argil è sede di una vera e propria bomba ecologica. Ultimamente la Guardia di Finanza ha condotto una serie di sopralluoghi nell'area industriale della cittadina, scovando e sequestrando materiali che, dannosi per la salute, erano stati inter-
rati: sono stati trovati sacchi di inchiostri esausti e, a vari metri di profondità, anche ulteriori fusti contenenti scarti di lavorazione, sostanze pericolose e in cat-
tivo stato di conservazione e, probabilmente, persino materiali di risulta della lavorazione di medicinali. Il primo rinvenimento c'è stato lo scorso giugno: grazie
a una testimonianza, la Procura della Repubblica di Frosinone, lavorando in sinergia con la Guardia di Finanza, ha potuto verificare la presenza di un'area trasformata in "discarica abusiva" di materiali tossici. Ma le novità non sono finite qui, perché sembra che questi scarti pericolosi caratterizzino una vasta area che, da Anagni a Ceprano, è a ridosso del fiume Sacco. Il "Gruppo Olivieri" è il proprietario di alcune delle aree già sottoposte a sequestro: per non aver provveduto a smaltire gli scarti inquinanti secondo le procedure, probabilmente incorrerà in sanzioni per disastro ambien-
Sacchetti di plastica, il Comune ripensa ai tempi della messa al bando Aggiornamento sulla notizia data nello scorso numero sulla messa al bando dei sacchetti in plastica negli esercizi commerciali di Frosinone e provincia. Avevamo detto che, per iniziare a limitare i danni, il Comune di Frosinone, con in testa l'assessore all'ambiente Francesco Raffa, avrebbe fatto scattare dal prossimo 1° dicembre il divieto per i commercianti del capoluogo di distribuire ai propri clienti buste di plastica, a titolo oneroso o gratuito. I sacchetti in plastica, secondo legge, dovranno essere sostituiti con sacchetti biodegradabili o con borse riutilizzabili in stoffa e per chi trasgredisce sono previste sanzioni dai 25 ai 500 euro. Il provvedimento per impedire la distribuzione e la commercializzazione di sacchetti di plastica era contenuto già nella Finanziaria 2007 ma il termine iniziale del 2010 è stato poi pro-
rogato al gennaio 2011 da una decisione del governo: Frosinone, nelle prime intenzioni, ha tentato di anticipare i tempi, mettendosi sulla scia delle scelte compiute già da altre 160 amministrazioni comunali, dal Nord al Sud dell'Italia, lanciando una campagna di informazione e sensibilizzazione verso la popolazione, specie per quelle fasce che faticano maggiormente a cambiare le proprie abitudini. Ma ad oggi tutto sembra sospeso perché i rappresentanti di categoria dei commercianti hanno chiesto all'assessore più tempo per organizzarsi, chiedendo tavoli di confronto che si stanno tenendo con cadenza settimanale. Speriamo che il rinvio sia solo di poche settimane e che il progetto vada in porto. A.T.
tale e, a seguito dei risultati delle analisi (previsti per la fine del mese di novembre) e dell'approvazione del piano di bonifica, dovrà provvedere al risanamento delle aree inquinate. Un'organizzazione d'indagine, composta dalle Fiamme Gialle, dall'Agenzia Regionale di Prevenzione Ambientale e dal Nucleo di Comando Navale di Formia, sta già lavorando per garantire la dovuta tutela ambientale. Infatti, dopo l'arresto dell'ex dirigente dell'Arpa, Vincenzo Addimandi, per reati come l'abuso d'ufficio e il falso, per aver contraffatto i risultati delle analisi effettuate dall'agenzia nell'ambito di vari controlli ambientali, l'Agenzia Regionale di Prevenzione Ambientale sta attivamente e concretamente collaborando con le forze dell'ordine. Una vicenda preoccupante, dunque, che mette in evidenza, ancora una volta, le tragiche condizioni ambientali in cui versa gran parte del territorio della provincia di Frosinone: una zona completamente massacrata da incuria, scarsi controlli, politiche ambientali inadeguate e, spesso, dal degrado morale e dalla corruzione. Miriam Minnucci
4
Ambiente
Frane ed alluvioni, ci scopriamo sempre più fragili e indifesi Il dissesto idrogeologico: cause e soluzioni nell'intervista al geologo Rocco Torre FROSINONE - Recentemente abbiamo visto le immagini delle alluvioni che hanno colpito il vicentino ed il massese. Nel passato, sono indimenticabili i flash delle frane di Giamplieri, nel mes-
morti. Da Nord a Sud, passando per il centro, dal punto di vista ambientale l'Italia si è scoperta negli ultimi anni una terra fragile e indifesa, facilmente aggredibile. E in Ciociaria qual è la situa-
sinese, o quanto accadde a Sarno, nel salernitano, con centinaia di
zione? Lo abbiamo chiesto al geologo Rocco Torre.
Professore, bastano due giorni di pioggia per temere alluvioni, esondazioni e distruzioni: quali sono le cause del dissesto idrogeologico che investe il nostro Paese? E' vero che in questi ultimi 20 anni, la tipologia delle piogge si è modificata rispetto a quella conosciuta: piove una maggiore quantità d'acqua, in un tempo minore, su zone a superficie ristretta. Questa modificazione nella tipologia delle piogge è, molto probabilmente, dovuta all'effetto serra prodotto dall'uomo. Inoltre, il drenaggio delle acque non è più efficace come alcune decine di anni fa quando gli ambienti naturali, compresi gli alvei dei fossi venivano costantemente puliti e mantenuti efficienti 12 mesi all'anno. Non ci dimentichiamo, infine, e forse questa è la motivazione più importante, che il territorio in ge-
nerale è sempre più cementificato. Cosa si è fatto in questi anni per contrastare questo preoccupante fenomeno? Si è intervenuti soltanto a seguito di emergenze mentre si dovrebbe intervenire attraverso un'azione di prevenzione. Che è lo stesso comportamento che si dovrebbe attuare anche nelle altre emergenze geologiche di questo paese: i terremoti e le eruzioni vulcaniche. In tutti questi casi l'azione di informazione, di edu-
ganizzazione. Qualche anno fa si pensava di istituire un centro provinciale per raccogliere dati sul dissesto idrogeologico dell'intero territorio e organizzare un'opera di prevenzione. Le Autorità di Bacino avrebbero pensato a gestire tali informazioni a livello sopra-provinciale ed a garantire un supporto organizzativo alle varie iniziative di intervento. Il tutto, a quanto sembra, è stato visto come una volontà di mettere ostacoli allo sviluppo economico e
cazione di rispetto delle buone regole costruttive e di utilizzo del suolo dovrebbero portare tutti i cittadini ad assumere comportamenti corretti ed orientati al bene pubblico anziché all'interesse personale. Anche la mancanza di una capacità di controllo del territorio da parte degli organi competenti (vigili, forze dell'ordine) ed un'inadeguatezza nella gestione dello stesso da parte degli Enti Locali (non attuazione di Piani Regolatori, scomparsa di aree vincolate), ha portato ad allagamenti, alluvioni e frane. In Ciociaria quali sono le emergenze maggiori e più evidenti? La nostra provincia, forse più delle altre, soffre di questa disor-
sociale del territorio e, di conseguenza, è stato tutto bloccato. Come uscire da una situazione che diventa sempre più allarmante? Ci vuole una maggiore consapevolezza che il territorio non si deve abbandonare ma, anzi, devono essere dati degli incentivi a chi lo manutende mentre vanno penalizzati coloro che lo invadono senza rispettare le regole. Inoltre, bisogna comprendere che le limitazioni devono essere messe da persone competenti e servono per non ricorrere ad interventi di emergenza successivi che, tra l'altro, saranno più onerosi per tutti e non risolveranno il problema. Pietro Antonucci
I finanziamenti regionali per difendere il territorio A luglio scorso i provvedimenti e gli impegni assunti da Renata Polverini FROSINONE - Sono 120 i milioni di euro che la Regione Lazio ha stanziato, nella scorsa estate, per il dissesto idrogeologico che investe il Lazio. Per la provincia di Frosinone i finanziamenti ammontano a 17milioni di euro che serviranno a coprire le spese dei piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico e di altri 3 milioni circa che fanno riferimento al programma straordinario degli interventi esondazioni. Per quanto riguarda gli interventi di difesa del suolo per le annualità 2010-13, queste risorse serviranno rispettivamente per il consolidamento della frana in località Colle (Arpino), per la stabilizzazione geomorfologica dei versanti lungo via Costarelle (Arce), per la messa in sicurezza dei valloni Camposanto, Figurteta, Querceto e Macchia de Felci (Casalattico), per il consolidamento della frana in località Spetina (Belmonte Castello), per la bonifica del sito in frana presso San Magno (Frosinone), per il consolidamento del dissesto gravitativo in località Peschio (Morolo) e di quello lungo la strada provinciale Trisulti (Collepardo), per la sistemazione idrauli-
ca del fiume Liri in località Le Compre (Sora), del Fosso del Diluvio (Fiuggi), del Fosso Calascione (Serrone), del Fosso Frattucce (Acuto) e del Fosso della Conca (Fiuggi), per il consolidamento del movimento franoso in via E. Canale Parola (Cervaro), per la stabilizzazione geomorfologica della parete nord-ovest di Monte Trocchio (Cervaro), per il consolidamento di versante in prossimità del lago Fibreno (Posta Fibreno). In particolare, poi, gli interventi esondazioni riguarderanno il Fosso La Ria, il Fosso Campovarigno, il Fosso Valleradice, il Fosso Canale, il Fosso Cipollone, il Fosso Fossatello, il Fosso Tremoletto, che fanno riferimento al Consorzio di Bonifica di Conca di Sora. Altri sono previsti per il Rio Martinello, il Rio Torto e Rio Ripa, il Rio Ravicelle e Casarelle, il Rio Secco, il Fosso San Rocco e Canale San Rocco, del Consorzio di Bonifica Valle del Liri. Ad usufruire dei fondi anche il Fosso della Maddalena, il torrente Rio, il Fosso Fresine, il Fosso Valle dell'Oste, del Consorzio di Bonifica Sud di Anagni. Pie. Ant.
Fiorenza Hi-Fi
ALATRI - Via Martiri Ungheresi, 22 - Tel. 0775 441155 - www.fiorenzahifi.it
7
News dal capoluogo
Tutti in "pista" con l'ACI di Frosinone Appuntamento il 30 novembre a Vallelunga per la conclusione del Progetto "Studenti a Scuola di … Guida Sicura" Una quindicina di studenti degli Istituti superiori del capoluogo si troveranno a confrontarsi con la guida in situazioni di emergenza (sul bagnato, ostacolo improvviso, sottosterzo, sovrasterzo etc) grazie all'evento organizzato dall'Automobile Club di Frosinone a conclusione del progetto che ha visto i ragazzi delle scuole frusinati confrontarsi sulla realizzazione di video e spot sulla sicurezza stradale lo scorso maggio. Il tutto nell'ambito del Progetto integrato Sicurezza Urbana Partecipata del comune di Frosinone 2010, finanziato con Legge Regionale. Ricordiamo che quasi 40 ragazzi nella pri-
ma metà dell'anno si erano cimentati come registi e autori di clip multimediali o cortometraggi sui temi legati alla sicurezza e all'educazione stradale visti dai loro giovani occhi. Ne erano scaturiti bei lavori premiati dapprima durante la cerimonia svoltasi a maggio nell'aula
Al via la nuova numerazione civica FROSINONE - Alzi la mano chi, cercando un'abitazione o un ufficio, non abbia brancolato a lungo perché, magari, non era indicato il numero civico. Oppure di non ricevere lettere e bollette perché il postino non è riuscito ad individuare l'indirizzo in quanto incompleto. Nel capoluogo, sicuramente, sarà capitato più di una volta e a più di qualcuno. Per questa ragione da inizio mese una società incaricata dal Comune ha cominciato la posa della numerazione civica nelle strade, vie e piazze cittadine. Un'operazione che l'Amministrazione comunale ha deciso di iniziare dalla zona appartenente alla Circoscrizione II (Madonna della Neve), procedendo successivamente con la III Circoscrizione (Scalo). Nella sola zona Madonna della Neve sono state censite ben 5.029 famiglie residenti e 1.939 imprese, il totale dei numeri civici esterni sono complessivamente pari a 11.650. Il numero delle aree di circolazione (vie e piazze) sono state in
totale 149, di queste 70 hanno comportato una nuova denominazione, in coerenza con le disposizioni della legge e del regolamento anagrafico. Oltre ai numeri civici, insomma, saranno posizionate le tabelle mancanti per le strade: sono 166 (di cui 7 collocate a muro e 159 a palo). "In maniera non dissimile dai numeri sopra evidenziati per la zona Madonna della Neve - ha sottolineato Danilo Giaccari, assessore agli Affari generali, Decentramento, Finanza di progetto e Personale - saranno anche quelli relativi alla zona della Circoscrizione Scalo. Trattasi di un lavoro imponente che, dopo innumerevoli anni, permetterà a tutti i cittadini di avere una corretta numerazione civica su tutte le strade cittadine e di adeguare la nostra città alla sua funzione di capoluogo di provincia". La posa dei numeri civici, comunque, non è gratuita: ogni residente pagherà 40 euro. Pietro Antonucci
magna dell'ITIS di Frosinone, nell'ambito di un incontro mol-to toccante sul tema delle morti su strada curato dall'autrice del libro fotografico "Graffiti dell'Anima", d.ssa Angela Giò Ferrari. Poi, i tre video vincitori, pochi giorni addietro sono stati proiettati nella sezione cortometraggi dal territorio della importantissima rassegna cinematografica Saturno International Film Festival svoltasi a Frosinone e Ceccano con ospiti del calibro di Sergio Rubini, Pupi Avati e altri… I 13 vincitori sono stati omaggiati del corso di guida Sicura gratuito che, appunto, si svolgerà a Vallelunga nel centro ACI Sara, e che prevede una lezione teorica sulla corretta impostazione di guida, seguita da molte ore di prove pratiche su pista attrezzata, nella quale i ragazzi saranno alle prese con ostacoli (di acqua) improvvisi, slalom, frenate d'emergenza, pattinamento su superficie scivolosa e tante altre situazioni che ricreano i molteplici rischi della guida in situazioni d'emergenza su strade innevate, di notte e quant'altro. Il tutto in sicurezza grazie alle dotazioni tecniche uniche della pista e alla presenza di istruttori qualificati ACI. Oltre ai rappresentanti dell'ACI di Frosinone, alla giornata saranno presenti l'Assessore Maurizio Ciotoli e il Consigliere Paolo La Cava in rappresentanza del Comune. Andrea Tagliaferri
8
Provincia
Fumone, Stefano Scerrato Un milione di euro dall’autovelox in un anno si candida a sindaco L'esponente del PdL cercherà di scalzare l'attuale primo cittadino Potenziani FUMONE - La vittoria elettorale è ancora da conquistare, ma un record Stefano Scerrato l'ha già messo a segno: a metà novembre ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco nel paese di Fumone. Mentre altrove, quindi, si discute su nomi e idee, Scerrato è partito lancia in resta per contendere la poltrona a quello che sarà probabilmente il suo sfidante, l'attuale primo cittadino Franco Potenziani. Con Scerrato abbiamo raccolto alcune battute. Che cosa l'ha spinta ad accettare la candidatura a sindaco di Fumone? Ho accettato la candidatura alla seconda richiesta specifica in tal senso del gruppo di persone che mi hanno sempre appoggiato a livello politico ed il forte radicamento personale sul territorio. Sono oltre 10 anni che a livello politico posso dire di essere stato adottato dagli abitanti di Fumone e non posso dimenticare che i loro voti sono stati determinanti per farmi diventare il primo degli eletti di Fi alle provinciali 2005. Conosco il territorio e credo di poter dare un valido contributo alla risoluzione dei problemi cittadini. Quali prime sensazioni e risposte sta ricevendo dopo l'annuncio della sua candidatura? Ottime e sopra le più rosee aspettative. Sembra che sulla mia
persona siano state messe da parte rivalità politiche e personali che andavano avanti da decenni. La cosa non può che farmi piacere, anche perché contribuisce a distendere un clima di tensione che da anni aleggia sul territorio. Anche i giovani sono interessati a partecipare attiva-
mente. Ho anche ricevuto delle interessanti proposte da "esterni". Quale giudizio si è fatto dell'operato dell'attuale amministrazione fumonese? Credo ci sia stato un eccessivo accentramento delle decisioni nelle mani del sindaco, che ha relegato a livelli del tutto marginali gli altri componenti della maggioranza e una buona parte del personale del Comune. La scarsa condivisione delle decisioni amministrative ha portato di fatto alla sfiducia del sindaco nei mesi scorsi, che non è anda-
ta a buon fine solo per dei cavilli giuridici. Quali gli obiettivi e i suoi progetti per Fumone? Innanzitutto la sistemazione dei numerosi problemi di natura urbanistica che attanagliano il territorio da decenni, e che sono stati palesemente ignorati. Anche dal punto di vista turistico, vocazione naturale del Comune, stiamo sviluppando interessanti idee con i componenti del comitato elettorale e con volontari che si sono messi a disposizione. Un'attenzione particolare la meritano i giovani, che hanno pochi punti di aggregazione e soprattutto pochi sbocchi sul mercato del lavoro. Per il resto, il programma elettorale è in fase di elaborazione. Come si chiamerà la sua lista? Ci sono già dei candidati o delle personalità che sono noti? Nome e simbolo non sono stati ancora decisi, stiamo lavorando a varie ipotesi. Sui nominativi, posso dire che, oltre a qualche naturale riconferma di consiglieri in carica, ci saranno delle sorprese. Adesso anch'io ho io una richiesta: mi lasci lo spazio per un saluto ed un augurio di pronta guarigione ad Umberto Caponera, vittima di un brutto incidente il 14 novembre. Lo aspettiamo tutti. Pietro Antonucci
…Alle spalle del Quartiere Ponte Grande FERENTINO - Ponte Grande è uno dei quartieri più recenti del territorio ferentinate, che ha conosciuto negli ultimi dieci anni un'espansione non di poco conto, considerando che vi risiedono oltre mille cittadini. Un'accresciuta popolarità, dovuta anche alla costruzione, nel cuore del quartiere stesso, del Palazzetto dello Sport che ospita, con cadenza quasi settimanale, eventi sportivi di diverso genere e, alla presenza di un piccolo parco giochi che, richiama quotidianamente moltissime persone prove-
nienti da ogni parte del paese che desiderano passare qualche ora all'aria aperta. E' proprio da questo quartiere che arrivano le lamentele da parte di quei residenti che, non abitando sulla strada principale, dove sono collocate proprio le maggiori strutture e vari esercizi commerciali, vengono privati di moltissimi servizi. A partire dal manto stradale che, presenta cattiva manutenzione con buche che, in caso di pioggia, diventano poco visibili provocando danni ai veicoli. Oltretutto, spesso viene a mancare, per giorni, il servizio di raccolta rifiuti e, più in generale, il servizio riguardante proprio l'igiene delle strade, con riferimento alle erbacce e rovi che si trovano lungo gli argini di queste. Nonostante le lamentele giunte al Comune, attualmente, la situazione resta invariata creando malcontento tra i residenti che, richiamano l'attenzione da parte delle istituzioni competenti affinchè ci sia un adeguato intervento. Daniela Caliciotti
FERENTINO - Dopo circa 12 mesi dall'entrata in funzione dei tanto contestati ma, necessari, autovelox posti sulla via casilina, il Comune tira le prime somme. Oltre un milione di euro è quanto è stato ricavato dalle multe provenienti dal mancato rispetto del limite di velocità (50 km/h), utilizzati maggiormente per interventi attualmente in atto, di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardante la sicurezza stradale. Ricordiamo che circa un anno fa, moltissimi furono i cittadini multati che, ignari della presenza dell'autovelox, nonostante l'adeguata segnaletica stradale,percorrevano il tratto di strada ad una velocità che andava oltre il limite previsto. Molti furono i ricorsi, con esito negativo, poiché i rilevatori di velocità, vennero installati rispettando quanto previsto dal codice sulla sicurezza stradale. Risultati positivi si sono registrati tra l'altro, anche sul fronte della sicurezza stradale con un miglioramento sia dello scorrimento del traffico che degli incidenti automobilistici,spesso mortali, verificatisi in anni passati nel tratto in questione. Infatti, le autovetture, grazie alla presenza dei due autovelox, posizionati in entrambi i sensi di marcia, il primo nei pressi dell'Hotel Bassetto, in direzione Anagni e l'altro, proprio di fronte all'Acqua Sulfurea, in direzione Frosinone, sono costrette a rallentare proprio in quel tratto di strada considerato da sempre uno dei punti più pericolosi in fatto di viabilità. Daniela Caliciotti
Studenti alla “scoperta” dei monumenti FERENTINO - Interessante iniziativa intrapresa dal comune ernico, che cerca così di riportare alla luce quanto di bello e prezioso appartiene da sempre al nostro territorio, dal punto di vista storico-culturale. Nella prima settimana di novembre si è svolto infatti, il secondo incontro voluto dal Comune in collaborazione con le scuole e con l'associazione "Custodi Dell'Arte", che, come già da tempo accade in altre città italiane, ha visto studenti e volontari, muniti di pale, rastrelli e secchi, intenti a ripulire la città. Alle giornate ecologiche, oltre agli studenti, hanno aderito all'iniziativa il Sindaco Piergianni Fiorletta, diversi assessori e consiglieri comunali e la Protezione Civile. Occasione importante per molti giovani cittadini, alunni delle scuole elementari, medie e superiori, che hanno così imparato, non solo che il rispetto dell'ambiente è segno di buona educazione civile ma, molti hanno potuto conoscere la storia dei monumenti del paese. "L'intento - dichiara il Sindaco - è far sì che, la partecipazione dei cittadini al mantenimento della pulizia dei monumenti più importanti, ma, più in generale, di tutte le aree del verde pubblico, diventi un appuntamento consuetudinario, che ci permetterà non solo di godere delle bellezze naturali e monumentali del paese, ma anche di dare un'immagine positiva ai turisti". Ovviamente, l'invito è rivolto a tutti i cittadini, che, possono dedicare parte del loro tempo libero, impegnandosi in un'attività utile al rilancio del territorio e che, allo stesso tempo, li rende partecipi di uno sviluppo che riguarda l'intera collettività. La zona su cui per ora ci si è dedicati è quella delle mura a ridosso di Porta Casamari, comprendente il Testamento di Aulo Quintilio, il monumento più celebre della città e, la Circonvallazione Lolli Ghetti. Daniela Caliciotti
9
Provincia
Un "buon" nuovo contratto regolerà l'accordo Comune - San Gemini FIUGGI - L'amministrazione comunale pronta a dare vita ad un nuovo accordo con Sangemini, per l'affitto del ramo di azienda e per la licenza di marchio. Prima di firmare il nuovo contratto, l'amministrazione ne ha approvato i contenuti nel corso di un consiglio comunale ad Hoc. Contestualmente alla firma dei nuovi contratti è previsto che l'amministrazione ponga fine ai contenziosi messi in atto nei confronti della società umbra, ritirando il decreto ingiuntivo e il ricorso ex art 700 c.p.c, con il quale era stata richiesta la risoluzione dei contratti vigenti per grave inadempimento. Analizzando i termini di questo nuovo accordo che le parti si apprestano a siglare, emerge subito
come vi siano stati inseriti diversi cambiamenti, che migliorano nettamente la posizione contrattuale del comune, nei confronti della Sangemini.
Entro la scadenza dei contratti di licenza di marchio e di affitto del
ramo di azienda, la Sangemini arriverà a produrre 48 milioni di bottiglie annue. Cambierà infatti la forbice che va dalla franchigia (10 milioni di bottiglie, fino al 2014 e 13 milioni di bottiglie dal 2014 al 2022 data di scadenza dei contratti) al minimo garantito, oggi fermo e per tutta la durata naturale dei contratti secondo le regole dell'ormai superato piano Pinto 2, approvato dall'amministrazione guidata dal sindaco Virginio Bonanni, a 43 milioni di bottiglie. Questo comporterà maggiori introiti per l'amministrazione Martini, che rimetteranno in moto l'economia cittadina. Alla firma del contratto poi, l'amministrazione beneficerà di una forte liquidità immediata, pari a 10 milioni di euro,
entro il 31 dicembre del 2010, composta dai canoni affittuari arretrati più un incrementato determinato dall'abbattimento di una parte dei debiti di ATF nei confronti di Sangemini. Tra i dati più importanti, per il comune, vi è quello di aver ottenuto una fideiussione diretta della società di famiglia, cui fa capo la Sangemini, a garanzia del pagamento della rata annuale pari a un milione 250 mila euro, che la società deve all'Unicredit banca in virtù della licenza di marchio. Il mou (memorandum of understanding) perde quindi di qualsiasi efficacia e il comune risulta svincolato dal pagamento di queste eventuali somme. La Sangemini si impegna inoltre a mettere a disposizione dell'am-
ministrazione comunale una cospicua somma di denaro per eventi promozionali, da svolgere
nel corso dell'anno. Inoltre nei primi mesi del 2011 la Sangemini anticiperà dei canoni al comune per ulteriori due milioni di euro.
Vico nel Lazio ha celebrato la giornata La Bocconi di Milano per il rilancio dei diritti dei bambini turistico della città termale
VICO NEL LAZIO - Anche i bambini hanno i loro diritti. Anzi, ne hanno di più degli altri: sia perché sono i più piccoli della nostra società che vanno tutelati maggiormente, sia perché loro sono le risorse del mondo, il nostro futuro. Una "lezione" che gli alunni della scuola secondaria di 1 grado di Vico nel Lazio ha fatto propria, celebrando sabato 20 novembre, presso il "Centro socio culturale San Giorgio" la giornata mondiale per i diritti dei bambini. L'iniziativa si è aperta con una conferenza introduttiva sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sancita il 10 dicembre 1948 dall'assemblea generale dell'Onu, tenuta dai volontari dell'associazione "Arte e cultura per i diritti umani": utilizzando materiale didattico ideato appositamente per i ragazzi dalla Fondazione internazionale "Youth for Human Rights International" sono stati illustrati gli articoli della Dichiarazione. È stato inoltre presentato un percorso formativo sui diritti umani, concordato con i dirigenti scolastici di Alatri, Giulio Maurizio Giacomini, di Vico nel Lazio/Guarcino e Fiuggi, Ennio Cialone, e della Scuola
"D'Antona e Ferrari" del XI municipio di Roma, Patrizia Sterbini. Nel contesto delle 10 lezioni che si terran-
no sono previsti: un concerto musicale che vedrà il gemellaggio delle scuole aderenti al progetto (Alatri, Fiuggi e Vico nel Lazio); la firma da parte di tutti gli alunni
della "Bandiera dei Diritti Umani" che sarà consegnata all'alpinista Daniele Nardi, il quale la porterà sulla vetta del Saser Kangri nella spedizione del 2011; la partecipazione di una delegazione di ragazzi al convegno internazionale di "Youth for Human Rigths Internazional" nell'agosto 2011 a Ginevra presso la sede dell'Onu; la partecipazione alla marcia della Pace ad Assisi nel settembre 2011 insieme ai ragazzi italiani di "Gioventù per i diritti umani". Al termine della manifestazione, c'è stato un simpatico momento musicale di Luciano D'Abbruzzo, la voce del gruppo "Manislegate" che il 15 aprile ha ricevuto la nomina di "Difensore dei Diritti Umani": con la sua musica ha dato ai ragazzi un messaggio di pace, solidarietà e responsabilità. Pietro Antonucci
TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT
FIUGGI - Il rilancio del turismo fiuggino passa per la Bocconi di Milano. L'amministrazione comunale ha da poco avviato quanto anticipato in campagna elettorale, dando mandato alla Antonioli, di sviluppare il piano strategico, destinato a ridisegnare la città proiettandola nel turismo del XXI secolo. Alcuni punti del suddetto piano sono ben noti, a partire dalla necessità di dotarsi di una struttura congressuale degna di nota, concetto questo ribadito anche nel corso dell'incontro con l'assessore al turismo regionale Stefano Zappalà. Nel corso dello stesso appuntamento, il primo cittadino, menzionò inoltre l'idea di sviluppare un piano mobilità con le città d'arte del comprensorio, con l'aeroporto di Ciampino e con il parco a tema, che l'11 aprile 2011 verrà inaugurato a Valmontone. "Questo nuovo piano che ci apprestiamo a redigere - ha sottolineato il sindaco Martini - non deve essere un altro pezzo di carta inattuabile, deve piuttosto contenere progetti concreti e realizzabili nel medio e lungo periodo". Il 28 e 29 di ottobre per iniziare a stilare il piano, il sindaco Fabrizio Martini, ha ospitato Magda Antonioli professore associato di politica economica, e responsabile del Laboratorio turismo (CLEACC) presso l'Università Bocconi di Milano. Inizialmente il nome della Antonioli era stato fatto per ricoprire il ruolo di assessore al turismo della cittadina termale. Tramontata questa ipotesi, la docente è stata invece messa a capo del comitato che si occuperà appunto di sviluppare il suddetto piano. La prof.ssa Antonioli ha immediatamente sollecitato l'amministrazione ad imbastire un rapporto sempre più solido e concreto con il Parco di Valmontone che sta per essere inaugurato. é inoltre intenzione della docente, dedicare particolare attenzione alla valorizzazione dei parchi termali sviluppando al loro interno attrattive capaci di ringiovanire l'attuale clientela. In questi giorni, intanto, l'amministrazione, sta fornendo alla professoressa Antonioli i dati riguardanti le presenze negli ultimi anni di turisti italiani e stranieri nella cittadina termale. Precedentemente le erano stati inviati anche i vari piani strategici (Dallara, Becheri) sviluppati negli anni e mai realizzati. La città aspetta fiduciosa la prima bozza del piano che dovrebbe arrivare prima di Natale. Francesca Ludovici
11
Provincia
Un ufficio per i progetti che sfrutti tutte le occasioni esistenti L'idea è del movimento 5 stelle che dà il via alla campagna elettorale
SORA - La città di Sora soffre di possibilità, necessita di idee e "capitale umano" per dare un senso diverso al corso delle cose e trovare nuovi spunti per la propria crescita. È quanto pensa il movimento 5 Stelle, guidato da Maurizio D'Andria, che sta conducendo già da
tempo una forte "battaglia" contro quella che chiama la "vecchia" politica. Il manifesto del movimento è presto riassunto e punta tutto sulla novità: "Noi siamo convinti che i giovani sorani rappresentino la parte migliore di questa città dopo che 30 anni di governi vecchi non hanno prodotto nulla in tal senso e oggi ancora non si riesce a trovare una via per il riscatto dei sacrifici delle famiglie e degli studi dei ragazzi, costretti ad emigrare, trovare un'occasione di lavoro altrimenti impossibile qui a Sora" D'Andria ha sostenuto che l'impegno prossimo del Comune debba essere quello di ricercare le con-
dizioni che consentano di creare opportunità occupazionali, facendosi promotore in prima persona, di occasioni di sviluppo aziendale-cooperativistico. Ma come fare? Scommettendo sul recupero del "capitale umano", ossia "Le risorse professionali che proprio i giovani (laureati in genere) bene possono rappresentare per lo sviluppo di progetti importanti per lo sviluppo economico e sociale di Sora e zone limitrofe". E quali progetti? Quelli che potrebbero essere elaborati grazie all'istituzione di "Un apposito ufficio comunale con il solo compito di studiare ogni forma di finanziamento nazionale e comuni-
tario per tradurlo in occasioni di formazione, aziendale e di lavoro". In poche parole attingere a quelle risorse finanziarie che finora sono state scartate: "Ci sono i fondi Fas (Fondo Aree Sottoccupate) della Ue largamente inutilizzati per incapacità politica ed amministrativa dei passati ed attuali amministratori sorani che rincorrono ancora i favoritismi in sostituzione dei diritti. Cosa abbiamo visto in questi anni? Niente. Per domani invece ci presentano un piano edilizio che rischia di essere soltanto a fini speculativi (progetti Prusst, nuovi centri commerciali, zona franca urbana per il solo Corso Vol-
sci)". D'Andria ha individuato anche i settori dai quali partire per realizzare un nuovo sviluppo: agricoltura biologica, turismo, produzione di energia pulita, distretto del tessile sorano, ripresa del commercio che, a su avviso, possono già da subito offrire grandi occasioni di lavoro per i giovani. "Tutto sta nell'iniziare ad intraprendere un sentiero di progettazione economica che trovi nel Comune di Sora il motore". Un'idea visionaria o, in effetti, una possibilità in più? D'Andria ci crede fermamente anche per fornire una risposta a tutti quei giovani che guardano la politica con scetticismo. Pie. Ant.
Raccolta differenziata a Veroli, il prossimo 12 febbraio la sentenza del Tar L'assessore all'ambiente Egidio Lombardi si dice fiducioso per aver agito nella legalità VEROLI - Si attende la decisione del Tar per quanto riguarda il progetto pilota della raccolta differenziata "porta a porta" da sperimentare nelle contrade del Giglio di Veroli e di Sant'Angelo in Villa. Nella vicenda sono coinvolte due ditte che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: la "Cosp Tecno Service", che aveva presentato richiesta di sospensiva della gara d'appalto, e la "Sangalli Giancarlo & C. s.r.l. - Servizi Ambientali". Il Tar si pronuncerà nel merito della gara il prossimo 12 febbraio 2011 ed emetterà la sentenza definitiva sulla questione. Per tale ragione i legali della "Cosp Tecno Service" hanno deciso di non impugnare la precedente decisione emessa dal Tar di Latina, in virtù del fatto che proprio fra tre mesi si deciderà in via definitiva quale ditta gestirà il servizio, che gli uffici comuna-
li preposti avevano assegnato alla ditta "Sangalli". L'Amministrazione comunale,
finale e pronta a ripartire tra qualche giorno con il servizio.
per bocca dell'assessore all'ambiente Egidio Lombardi, si dice fiduciosa nell'esito
"Abbiamo fortemente voluto questo servizio - ha spiegato Lombardi al nostro gior-
nale - perché è necessario ed urgente invertire la cultura della produzione e raccolta dei rifiuti anche sul nostro territorio. Certo, la collaborazione dei cittadini è fondamentale affinché si raggiungano gli obiettivi ed i risultati positivi che un servizio di raccolta differenziata può generare sul territorio in termini di risparmio nello smaltimento e quindi di contenimento delle spese per l'ente comunale e del livello di tassazione per le famiglie. Giusto il tempo di organizzarci - ha continuato l'assessore - e coinvolgeremo tremila cittadini sperando in una risposta positiva e collaborativa". Al di là, infine, delle battaglie legali, la popolazione di Veroli attende con impazienza di poter usufruire di un sistema di raccolta dei rifiuti più moderno ed efficace. Bruno Sbaraglia
Campoli Appennino, festeggiato il tartufo bianco Migliaia di persone alla 26ª fiera nonostante il tempo incerto CAMPOLI APPENNINO - Il tempo a novembre, si sa, non è dei migliori, ma questo fattore non ha affatto scoraggiato migliaia di visitatori, curiosi e buongustai di "prendere d'assalto" nel fine settimana del 20 e 21 il piccolo borgo di Campoli Appennino, dove si è celebrata la 26ª edizione della moIl tartufo record di 820 grammi stra-mercato del tartufo bianco pregiato. Un appuntamento, quello di quest'anno, che si è aperto con una notizia eclatante all'inizio del mese: il ritrovamento di un tartufo dal peso di 820 grammi (nella foto), l'esemplare più grande mai rinvenuto dai tartufai campolesi. La manifestazione si è aperta sabato 20 con l'inaugurazione degli stand e il convegno sulle tematiche del tartufo: pochi sanno che questo pre-
zioso tubero cresce in ambienti non inquinati e che la sua analisi ci racconta quali sostanze e quali minerali si trovino nel terreno; nel pomeriggio, in un'atmosfera di festa, si è svolta l'esibizione del gruppo folk "I Villici Cominensi" e, in serata, lo spettacolo musicale con i "Tex Roses", gruppo country italiano. Domenica 21, al mattino, la classica gara dimostrativa dei cani da tartufo in località Borgo San Giacomo; a seguire: l'esibizione del gruppo degli Sbandieratori di Artena "Alfieri del Cardinale Borghese", l'esibizione di gruppi di musica folkloristica della Valle di Comino e il concerto del duo acustico "L'Ebernies". Nel mezzo di tutte queste iniziative, la degustazione di piatti tipici gnocchi, tagliatelle, risotti carni - al sapor di tartufo e preparati dalle massaie campolesi. Presi d'assalto anche i ristoranti della zona, che tramandano in maniera professionale tutte le ricette locali a base di tartufo. Il paese di Campoli Appennino è conosciuto anche come la città dell'orso perché conserva, nel centro storico, un museo dedicato al più grande carnivoro d'Europa e, dal settembre di quest'anno, è stata attrezzata anche un'area faunistica dell'orso bruno marsicano, che si sviluppa su una superficie di oltre 15 ettari di bosco, sui cui
bordi si snoda il paese. Qui vivono due esemplari dell'ultimo patriarca dell'Appennino, ammirabili dal balcone naturale di Piazza Umberto I: che anche lui abbia assaporato la bontà del tartufo bianco campolese? Intanto, ci diamo l'arrivederci all'edizione 2011. Pietro Antonucci
12
Vita alatrense
A.A.A. cercasi parco giochi per i bambini Se chiedete all'Amministrazione Comunale dell'esistenza di parchi gioco per i bambini vi risponderanno senz'altro che ce ne sono e sparsi un po' per tutto il territorio comunale. Ed è difficile dargli torto: da Civita alle Civette, da Tecchiena Castello al altre contrade del vasto territorio comunale esistono luoghi attrezzati per far giocare i bambini; ma appunto di luoghi attrezzati per il gioco si tratta e non parchi gioco. La differenza non è di poco conto e solo terminologica, ma di sostanza, perché alla fine per i bambini di Alatri (parliamo di tutto il territorio) non c'è un luogo dove andare a giocare: spesso si "ripiega" a Frosi-
none alla Villa Comunale o al parco di Piazza del Sacro Cuore perché più attrezzati e più accoglienti. Si badi bene, l'attuale amministrazione ben tre di queste zone attrezzate le ha ereditate dalla precedente e dunque non tutte le responsabilità sono da addebitare alla Giunta Magliocca. Ma di quali responsabilità si parla? Innanzitutto le dimensioni: pochi giochi
La festa di Santa Lucia, origini delle tradizioni ALATRI - Ci hanno chiesto notizie sulle origini del culto di Santa Lucia ad Alatri. A metà della ricerca, sinceramente eravamo scoraggiati. Il caffè corretto con l'anisetta era l'arcano da risolvere per i gentili lettori richiedenti. All'improvviso "La storia di Francia" del Michelet ed alcune opere del Burckhardt hanno fatto un pò di luce. Nel 1500, si legge nel Michelet, i Veneti rubarono la mummia di Santa Lucia ai Siciliani, la portarono in Veneto e le innalzarono un magnifico santuario. I Siculi tentarono a più riprese di farsela restituire ma non ci fu nulla da fare. Questi furti sacrileghi, dall'anno 1000 fino al
Seicento, non erano l'eccezione bensì la regola. Una turba di Veneti, racconta il Burckhardt, si scontrò intorno al 1580 con i Siculi nella Terra di Lavoro, non lontano dall'attuale Ciociaria. Trovandosi il teatro della battaglia pressoché a metà strada tra il Veneto e la Sicilia, era considerato il luogo "ideale" per lo scontro. Ma le truppe delle opposte fazioni arrivarono nella zona deputata percorrendo il tragitto a marce forzate, quindi quasi del tutto stremate. Buon gioco per i Veneti che, avendo lasciato le reliquie di Santa Lucia in patria, nella situazione di stallo della battaglia risultarono vieppiù vincitori, in quanto non restituirono il mal tolto ai Siculi. Il caffè era uno dei pochi ristori che entrambe le parti portavano con sé, e sia in Veneto che in Sicilia già da tempo si lavorava l'ànace, pianta da cui estraevano l'anice. L'aromatica bevanda e la tradizione che ancora oggi è di rito il giorno di Santa Lucia ad Alatri ed in altri paesi vicini, sinceramente non credevamo partissero da tanto lontano. Patrizio Minnucci, storico
ALATRI DA (RI)SCOPRIRE Quella passeggiata al Campo delle Fraschette: chi c'è?
messi insieme ai quali si fa la fila per giocare (anche quando i bambini sono pochi); poi l'ubicazione e la manutenzione: quasi tutti sono in stato di cattiva manutenzione (soprattutto quello delle Civette) su terreni polverosi o sotto il sole (vedere quello in zona Castello a Tecchiena): visto che la maggior parte del tempo utile per giocare è l'estate, come farlo in luoghi polverosi, privi di alberi ed assolati? Solo quello di Civita riesce dignitosamente a sopravvivere ma appunto per questo è preso d'assalto risultando largamente insufficiente. Quello che manca è un vero e proprio parco giochi: per essere tale deve avere attrattive anche a pagamento e giochi liberi, deve essere delimitato e con accesso controllato ed avere dimensioni di un certo rispetto, con zona verde e zona ristoro. Potrebbe essere gestito da una cooperativa che si incaricherebbe dell'accesso, della manutenzione e della gestione dei punti ristoro, oltre che di iniziative di feste e giochi di gruppo. Naturalmente l'ingresso - come detto - sarebbe a pagamento (simbolico: ad esempio un euro) ed a pagamento sarebbero anche alcune attrattive escludendo invece i giochi liberi naturalmente gratuiti. Per l'ubicazione un'idea ci sarebbe: se si riuscisse a far partire il nuovo stadio perché non utilizzare il vecchio campo di calcio per realizzarvi il parco giochi dove le famiglie si incontrano ed i bambini si divertono? E' solo un'idea, un progetto visionario o potrebbe essere - anche con modalità diverse da quelle descritte - una realtà? Paolo Fiorenza
Anziani e non, in fila per ballare Erano due anni che non venivo a trovare i portatrice di vita, di allegria, ma anche di miei amici del Centro Anziani di Alatri in impegno. Infatti la maestra, entrata in saLargo Graziosi. Oltre alle attività già ben la, trova puntualmente i ballerini già in atavviate del ritrovo per il gioco delle carte tività negli esercizi di riscaldamento e preed i tornei di scopa e briscola, alle recite parazione. Un'autentica terapia di allegria originali e divertentissime del Teatro pic- e di moto che non può che fare bene alla colo, gli incontri per attività ginniche e i salute. Altre attività che continuano ad corsi di informatica, mi ha stupito l'incre- essere benefiche per la socializzazione e lo dibile incremento dell'attività della scuola scambio culturale sono i gemellaggi che il di ballo. Gli amici anziani addirittura sono nostro Centro realizza con i suoi omologhi in fila per partecipare ai corsi e per balla- non solo in provincia di Frosinone ma in re, tanto questa attività è sentita e voluta. tutta Italia. Ed anche tra queste nuove aCi si diverte moltissimo nel ballo e le mae- micizie l'esperienza del ballo sta crescendo stre non hanno più tempo per accontenta- vieppiù, realizzando una sana competiziore gli allegri utenti, così da decidere di ne tra "scuole". Le nuove generazioni paraumentare le ore dedicate ai nostri balleri- tendo da questi esempi non possono che ni per venire incontro a tutti. Tale parteci- trarne insegnamento, per una vita futura pazione ci convince ancor più di quanto sia più "pulita" e salutare. eufemistica la definizione di "anziani" per Patrizio Minnucci questi brillanti giovanotti e ragazze che danno lezioni di vitalità e di spirito giovanile con i loro comportamenti spigliati e anticonformisti. Una gioia che www.riccadomus.com si rinnova ogni qual volta la maestra di Responsabile di zona ballo passa la soglia Alatri - Via Aldo Moro, 19 della sala da ballo; la guardano come Tel. 0775 447213 - Cell. 3896974038 e 3387019043
Progetto Salute e Prevenzione
Partiamo dalla foto pubblicata nell'ultimo numero: era quella della Società Operaia, uno scatto degli anni '50. Tra i tanti presenti: Francesco Coccia (La Sciacca), Giggetto Cerica (il falegname), Vincenzo Testa, Francesco Cerica, Valerio Molella, Sistino Vinci (lo stagnaro), Giovanni Di Vico (il Negus), Alfonso Minnucci, Vincenzo Costantini e Aldo Corona. Questo mese, ancora grazie all'apporto di Angelo Della Morte, pubblichiamo una foto fatta sempre negli anni '50 al campo di internamento delle Fraschette: chi riconoscete? Chi guida il corteo? Se volete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.
Lucia Saviano
Vita alatrense
13
"Insieme per noi", insieme per tutti Il ricordo della città per Un gruppo di famiglie aiuta chi ha meno fortuna e possibilità Chiamarla solidarietà è fin troppo riduttivo. Bisognerebbe parlare di vicinanza, condivisione, partecipazione. Umana e materiale.
Sentimenti e iniziative concrete: sono le due "linee" lungo le quali si muove l'associazione "Insieme per noi", un nome dietro il quale ci sono ben 40 alatrensi che hanno fatto del sostegno a chi ha meno un impegno pressoché quotidiano. L'associazione nasce
a fine dicembre 2008 (è in procinto quindi di festeggiare i due anni di vita, ndc), per opera di 15 persone, ed ha come obiettivo primario quello di creare una rete di mutuo soccorso per le famiglie con disabili. Ben presto, però, il ruolo della "Insieme per noi" evolve verso altro: arrivano le prime richieste di aiuto, a prescindere dalla presenza o meno di portatori di handicap. A formularle sono famiglie, di Alatri e non solo, con difficoltà economiche o nelle quali ci sono adulti senza lavoro. Ed è a questo punto che partono le collette alimentari, le raccolte
di fondi, le manifestazioni pubbliche, le iniziative di sensibilizzazione: pranzi sociali, tombole, riffe, vendita di prodotti, mercatini sociali. Ed aumentano le segnalazioni, grazie anche al lavoro svolto dalla famiglia Uspini, vero motore della "Insieme per noi": essendo commercianti ambulanti, hanno modo di entrare in contatto con molte persone, di raccogliere informazioni e indicazioni sui casi di necessità. Una crescita che interessa ugualmente l'area di intervento: non più la sola Alatri, ma pure Trivigliano, Trevi nel Lazio, Monte San Giovanni Campano. Un dato quest'ultimo che conferma un livello di disagio in aumento nella nostra provincia, spesso poco visibile. Fortunatamente, ci sono realtà come l'associazione "Insieme per noi", sorta per dare una mano a chi ha meno. Pietro Antonucci
Alatri Abbandonata, gruppo virtuale o realtà? Il gruppo intitolato " Alatri abbandonata", sbarcato un anno fa su Facebook, grazie all'iniziativa di Giulio Rossi, continua a segnalare lo stato di degrado in cui versano strade e monumenti della città. Ultimamente Giulio Rossi ha rimarcato la necessità
riche abusive apparse nei paraggi. La chiesa delle Fraschette, poi, è diventata davvero un rudere spettrale, uno spettacolo indegno, di cui Campo delle Fraschette
Chiesa delle Fraschette
di una ristrutturazione del vecchio ospedale situato in Piazza Regina Margherita, dove peraltro è sempre presente il rischio di crolli e di inquinamento da amianto. Le foto pubblicate sul gruppo, al tal proposito, sono eloquenti. Rossi, inoltre, si sta battendo per la rivalorizzazione di Portadini e delle Fraschette. Si tratta di due zone di Alatri di grande importanza culturale, oltre che " affettiva", che, nonostante ciò, si trovano in uno stato di abbandono incredibile. Giulio Rossi lo ha documentato questo "stato" attraverso scatti
nessuno sembra volersi interessare. Giulio Rossi, comunque, è uscito dal mondo virtuale di Facebook e ultimamente, con l'ausilio di due amici, ha intrapreso un'opera di volontariato con la
Le mura ciclopiche di Portadini
Via delle Fornaci
fotografici poco dignitosi. Le immagini, infatti, documentano la presenza di sterpaglie sulle mura ciclopiche di Portadini e sca-
pulizia simbolica del giardinetto di via delle Fornaci, della passeggiata archeologica di Portadini e della stessa chiesetta delle Fraschette. Qualcuno ha detto che la presenza in rete di un gruppo intitolato " Alatri abbandonata" non contribuisce di certo a fare una buona pubblicità alla città. A noi sembra che Giulio Rossi stia documentando un degrado che sta sotto gli occhi di tutti. Insomma, sta semplicemente dicendo la verità. Mariella Minnucci
i caduti per la Patria
Il 4 novembre inaugurata la stele presso il Piazzale della Libertà Giovedì 4 novembre è stata una giornata storica per l'intera città, una mattinata intensissima per ricordare le Forze Armate in concomitanza dell'Unità d'Italia, ma soprattutto per l'inaugurazione della stele commemorativa che riporta incisi gli oltre cinquecento nomi dei caduti per la Patria in tutte le guerre del secolo scorso. Un programma intenso quello curato dall'Amministrazione comunale con una grande partecipazione popolare. Erano presenti le massime autorità istituzionali della città, i rappresentanti dell'Amministrazione Provinciale, tutte le forze armate attive sul territorio, le associazioni d'armi in congedo, delegazioni scolastiche, la banda musicale cittadina oltre a numerosissimi cittadini e familiari di quegli eroi caduti. Il sindaco inaugura la stele Grande soddisfazione per i consiglieri Fausto Lisi e Maurizio Cianfrocca, che hanno promosso la realizzazione di questo monumento e che hanno, per questo, ringraziato il sindaco e l'intera amministrazione per aver recepito l'importanza dell'opera. Dopo la Messa, officiata dal vescovo Lorenzo Loppa, il corteo dei partecipanti ha raggiunto il monumento ai Caduti di Porta S. Pietro, dove, dopo le note dell'inno nazionale e del Piave, è stata deposta una corona di alloro da parte del sindaco Costantino Magliocca. Subito dopo è stata scoperta la stele, posta nei pressi, che è stata benedetta da monsignor Loppa, il quale ha anche aperto la serie degli interventi delle massime autorità presenti. "Giornata straordinaria - ha esordito il sindaco - perché questo monumento resterà una pietra nella memoria dei cittadini alatrensi. Siamo fieri e orgogliosi di questo monumento che verrà tramandato alle prossime generazioni con un messaggio chiaro di pace e solidarietà, ricordando il sacrificio che quei tanti figli e giovani di Alatri hanno dato per la libertà, democrazia e onor di Patria". Tutti i nominativi dei caduti, suddivisi per periodi Prima e Seconda guerra mondiale, guerra d'Abissinia, di Spagna e italoturca - sono stati letti dagli studenti presenti alla cerimonia. Bruno Sbaraglia
14
Vita alatrense
Bike-sharing nel paese delle colline e della pioggia perenne… Il progetto dell'Assessore all'ambiente, seppur lodevolmente animato da buone intenzioni, è lungi dall'essere adatto al nostro territorio e, quindi, dal portare risultati
Sì, ad Alatri se ne sentiva proprio il bisogno di una bike sharing! Diciamo che la popolazione non attendeva altro che queste benedette "biciclette condivise"! Un colpo di genio. Come se, all'improvviso, un tale, dotato di estro incredibile, avesse pensato bene di mettersi a vendere ghiaccioli al polo nord o di confezionare umidificatori portatili sotto le piogge dell'equatore.
Niente di male. Dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio, grazie all'interessamento dell'assessore Enrico Pavia, il comune di Alatri riceverà i contributi in conto capitale, di investimenti volti alla riduzione delle emissioni climalteranti attraverso la realizzazione di progetti di bike sharing associati a sistemi di alimentazione mediante energie rinnovabili. In poche pa-
role verranno sistemati in città alcuni punti con queste biciclette pubbliche che si potranno noleggiare introducendo una monetina (come i carrelli per fare la spesa davanti a supermercati ). Si preleva una bici… la si usa e la si lascia all'arrivo nell'altra stazione di rimessaggio. Per noi che viviamo in un territorio morfologicamente simile alle montagne russe (discese e salite, salite e discese) sarà davvero una bella cosa! Ma non è solo questo. A Roma e in altre città pianeggianti il progetto è stato sperimentato ed è fallito. Le biciclette alla fine vengono puntualmente trafugate o danneggiate dai soliti vandali ignoti. Ma si tratterà di un intervento di
Una neo-laureata nostrana premiata davanti al Principe Alberto di Monaco ALATRI - Valentina Santoro, laureata in Scienze Motorie a Cassino e specializzata col massimo dei voti in Marketing e Management dello Sport e delle Attività Motorie presso lo IUSM - Università degli Studi del Foro Italico in Roma, è la vincitrice della prima edizione del "Premio di Laurea ACBGroup 2010" rivolto a laureati (italiani) in Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze Motorie che abbiano svolto la tesi di laurea su argomenti inerenti "Diritto ed Economia dello Sport". Il lavoro della giovane alatrense, intitolato "L'Analisi del potere nelle organizzazioni non profit", che approfondisce le tematiche organizzative delle organizzazioni non profit sportive, è stato giudicato meritevole del primo premio per il livello di approfondimento, per completezza di fonti bibliografiche e per il Maurizio Cohen Andrea De Vido Vsantoro Victor ricco apporto personale risultato di Ukmar ACBGroup una ricca e articolata serie di esperienze in campo sportivo. La cerimonia di premiazione è avvenuta lo scorso 12 ottobre, nella suggestiva location del Grimaldi Fo-rum di Montecarlo (Principato di Monaco), durante la serata di premiazione "GEORGE BERTELLOTTI GOLDEN PODIUM AWARDS CEREMONY", alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II e di numerose personalità del mondo sportivo mondiale come Nadia Comaneci, Lucie Décosse, Frank Fredericks, Tatiana Golovin, ecc. La serata di gala ha concluso i lavori del "21° SPORTEL International Awards for TV Sport Production", evento che anche quest'anno ha visto partecipare ben 2188 visitatori e 922 aziende provenienti da 68 paesi. Valentina vive ad Alatri dove è nata; attualmente insegna minivolley e allena l'under 14 della pallavolo Alatri; insegna educazione motoria alla Scuola dell'infanzia Paritaria delle Suore Agostiniane di Frosinone. link utili: sito ufficiale evento http://www.sportelmonaco.com/ per le foto http://www.sportelmonaco.com/monaco/media/media_photo.en.htm in italiano http://www.grimaldiforum.com/it/fiera-montecarlo-convegno/salastampa/agenda/sportel-monaco-111
L’AUTOFFICINA MECCANICA DI ANTONELLO GNEO
SI È TRASFERITA in Via la Stazza, 34 - ALATRI (dietro l’abbigliamento Fonte Moda) Tel. 0775447133
mobilità sostenibile costituito da una rete di piste ciclabili su più assi che collegheranno il Centro Storico con l'ex stazione ferroviaria e l'area di Chiappitto e Colleprata. Capito come? Compresa l'utilità della cosa? Da Chiappitto (zona dell'ospedale) fino all'ex stazione si andrà comodamente in bicicletta. Una bella notizia davvero! Un vero colpo inferto al tasso di inquinamento in cui versa la città. Una città dove ormai da anni, alle 17.30 in punto, come per magia, si scatena l'inferno presso l'incrocio di Bitta, la zona di Porta S. Pietro e quella di Porta S. Francesco. Una città dove non sai dove camminare, in quelle maledette ore di punta, perché di
marciapiedi certo non se ne vedono troppi! Una città in cui è difficile, d'inverno, scovare un essere umano in carne ed ossa, perché stanno tutti infilati dentro una straordinaria quantità di automobili. Una città come tante, modernamente caotica nelle periferie e desolatamente vuota nel centro storico. Ma le bici condivise forse rianimeranno quel vecchio centro! Quella zona fantasma. Cominceranno a sfrecciarvi, come nel film Blade Runner. Tanto l'atmosfera è quella. Pioggia continua e serate spettrali. Speriamo solo che il film duri molto e che non venga interrotto troppo presto dalla "scomparsa" delle biciclette. Mari. Minn.
Premio Nazionale di Poesia "Giordana Tofani", quarta edizione La manifestazione organizzata da Domenico Lattanzi dell'Associazione Acta, di cui è presidente della sezione poesia, con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale e del Comune di Alatri, e sostenuta dalla Banca della Ciociaria, si svolgerà il 30 gennaio 2011 alle ore 18 presso la Sala della Biblioteca Comunale. Ufficializzato il regolamento per permettere ai poeti di tutta Italia di partecipare così come avvenuto nelle precedenti tre edizioni. Le regole per aderire al concorso sono molto semplici. Le spiega Lattanzi. <Sarà possibile partecipare con una sola opera che dovrà es-sere copiata su Cd, il testo non dovrà superare i quaranta versi e dovrà essere inedito. Il contributo per la stampa dell'antologia e di spedizione della stessa è di dieci euro da inviare in contanti a mezzo posta all'indirizzo Lattanzi Domenico Corso Umberto Primo n.26 03011 Alatri (Fr) con i propri dati anagrafici, indirizzo completo, recapito telefonico, eventuale email. Le opere dovranno pervenire entro e non oltre la data del 30 dicembre 2010. La premiazione avverrà il 30 gennaio e sono previsti premi in denaro: 400 euro al primo, 300 al secondo, 200 al terzo e 100 al quarto, mentre dal quinto al decimo classificato saranno consegnati attestati, infine previsto un Premio speciale Acta. Il programma della serata prevede anche un breve concerto con Daniela Marziani (pianoforte), Alessia Marziani (violino), Gaetano Di Sotto (chitarra)>. Per contatti Lmg@hotmail (338-3400125 Domenico Lattanzi), Biblioteca Comunale 0775-448378 direttore Antonio Agostini.
Tutti a scuola di ceramica! "Una lunga passione, che attraversa ogni giorno e ogni istante della mia vita", ci confessa Sara Marseguerra, artista, decoratrice d'interni e organizzatrice di corsi di Ceramica. Il prossimo corso di ceramica organizzato dall'artista avrà luogo a Gennaio, a conclusione delle festività Natalizie. Ci riceve qui nel suo laboratorio e ci mostra la sala dove i suoi allievi potranno realizzare concretamente idee, dove potranno cercare e coltivare anche la più nascosta delle vene artistiche presenti in ognuno di loro. "Trasmettere un'arte", è un obiettivo a cui Sara si dedica da tempo, cercare persone che possano con la loro creatività riportare in vita e in luce antichi mestieri soppiantati da sempre più moderne tecniche di produzione, costituisce uno spiraglio di luce per la reintroduzione nella vita quotidiana dell'artigianato, scomparso e abbandonato da tempo. Il corso che si svolgerà in un ambiente caloroso e familiare, è destinato a coloro, che appassionati vogliono potenziare le loro conoscenze, a principianti, o semplicemente a coloro che hanno un'ora a settimana da investire sul proprio tempo libero. I materiali, forniti al corso prenderanno vita, da un blocco di argilla sarà una statua a nascere, un fiore, un albero (nelle foto, alcune creazioni). Tavolozze imbandite di colori vi aspettano ansiose, la cottura del pezzo della vostra creazione è un punto fondamentale, che concretizzerà definitivamente la vostra idea. "Noi creiamo le vostre idee" è il motto dell'Artista, che non a caso realizza commissioni e porta materialmente idee vaganti e astratte alla luce, cosa che, ovviamente realizzeranno anche i partecipanti al corso di ceramica. Riscoprire perduti mestieri sarà un'ancora di salvataggio della società in crisi? A voi la decisione. Per informazioni ed iscrizioni al corso contattate Sara al numero 328-5367717. Giuseppe Gatta
15
Arte e Cultura
Un social network per "divoratori" di libri Vi piacerebbe tenere il conto dei libri o conoscere il numero delle pagine che leggete in un anno? O parlare con qualcuno che sta leggendo il vostro stesso libro? Provate aNobii, il più grande social network di lettura nel mondo. Il portale prende il nome dall'Anobium punctatum, il tarlo della carta, simbolo di una comu-
nità di divoratori di carta stampata. Andate su www.anobii.com e fornite il vostro nome e un indirizzo di posta elettronica, aggiungete una foto e una frase che vi rappresentino e il gioco è fatto, ora avete uno scaffale da riempire. Per caricare un libro si usa l'ISBN (il numeretto che sta sopra il codice a barre), però vi consiglio di iniziare "rubando" senza scrupoli dalle altre librerie con il ta-
sto "+ libreria". Più libri avete e più aNobii vi segnalerà la compatibilità con chi ha i vostri stessi gusti. Al momento sono presenti più di 24 milioni di libri ma l'aggiornamento è quotidiano. Di ogni libro c'è una scheda con i dettagli, la foto e la prima di copertina nonché i commenti inse-
riti dai lettori. Avete a disposizione anche una "lista desideri" per ricordare i nuovi libri che scoprirete. Curiosate liberamente nelle librerie altrui e quando ne trovate una che vi piace aggiungetela ai vostri contatti, verrete informati di tutti i suoi aggiornamenti (nuovi libri inseriti, votazioni e recensioni). State per iniziare un nuovo libro? Registrate l'inizio di lettura e al termine votatelo (da
una a cinque stelle) o scrivete una recensione che potrà essere commentata dagli altri. Tutte queste azioni incrementeranno le vostre statistiche di lettura. Quando qualche curioso sbircerà nella vostra libreria lascerà una traccia o un commento; voi potrete, volendo, ricambiare la visita. ANobii realizza il sogno del lettore: avere sempre qualcuno con cui condividere le impressioni di lettura. Se iniziate un'amicizia più profonda potrete scambiare messaggi privati come in una qualsiasi mail box. Ci sono i gruppi a tema (scrittori, generi letterari, musica ecc.) dove si organizzano catene di lettura: si inizia insieme a leggere un libro e si commenta il progresso di lettura. Sul gruppo del vostro scrittore preferito sarete avvisati dell'uscita o delle date di presentazione del suo nuovo libro. Vi segnalo il gruppo dei LETTORI DI CIOCIARIA. Un giorno potrebbe capitarvi di essere visitati da LAJELLO, un misterioso burlone che da luglio impazza nel portale. Ha una libreria completamente vuota di libri ma con circa 1000 commenti di gente incuriosita dalle sue visite silenziose. Se lo visitate vi restituirà di tanto in tanto la cortesia ma non illudetevi: non saprete mai niente di lui, resiste a tutte le provocazioni. Provare per credere, vi aspetto su aNobii. Serena Sperduti
Atmosfere medievali in rassegna con "Il Feudo delle Arti" Appuntamento dall'8 dicembre con manufatti, cibi e giochi d'altri tempi FUMONE - Un appuntamento assolutamente da non perdere, l'8 dicembre nel piccolo centro medievale. Dopo il successo dello scorso anno ritorna Il Feudo delle Arti, incontro dedicato ai maestri artigiani ed
alla celebrazione dei loro mestieri, organizzato dall'associazione culturale Foedus Ars in collaborazione con la Taverna del Barone e con il patrocinio del Comune di Fumone. Esperti di tutta Italia saranno presenti nel borgo medioevale a partire dalle 11 del mattino e si tratterranno per l'intera giornata, permettendo ai visitatori di compiere un viaggio nel tempo, tra manufatti dell'artigianato antico e moderno. L'evento vuole porre in risalto, in particolare, l'aspetto didattico della produzione artigianale, dando al pubblico l'opportunità di assistere alle va-
rie fasi di realizzazione di un articolo, con la lavorazione sul posto di materie prime come rame, ferro, carta, legno e ceramica. Sarà, cosí, possible osservare il cartaio di Fabriano mentre esegue il complicato processo di produzione della carta. Un amanuense riprodurrà miniature su pergamena con meticolosa precisione mentre il calligrafo darà dimostrazione delle proprie abilità di scrittura: vera e propria arte, comparabile alla pittura. Il fabbro esibirà antiche tecniche di lavorazione del ferro e del rame e il conciatore produrrà borse e scarpe in maniera tradizionale. Ci sarà poi l'intrecciatore, che mostrerà come costruire cesti di vimini e, ancora, candele, saponi, profumi e tanto altro. Infine, passando alle arti moderne si potranno trovare, ad esempio, caschi aerografati o ceramiche, lavorate secondo il sistema del decoupage. Mèta ideale per i primi acquisti natalizi e ricca vetrina in cui ammirare dal vivo la passione e l'ingegno che caratterizzano ogni lavorazione, Il Feudo delle Arti offre produzioni uniche ed esclusive, realizzate con tecniche che fondono le arti e i mestieri del "fatto a mano" con le originali idee degli artigiani. L'ingresso è libero. Per maggiori informazioni, contattare Silvio Caponera, tel. 329/6357228. Stefania Del Monte
Musica e poesia, un appuntamento con l'arte L'appuntamento di sabato 6 novembre ad Alatri, dal titolo "Parole-Musica-Emozioni", dedicato alla musica di Fabrizio De Andrè impreziosita dalle poesie di Jacques Prevert, ha mantenuto in pieno quello che il titolo promet-
degli intervenuti si sia accorto del tempo che passava, ormai presi nel vortice di sensazioni ed emozioni che si è andato via via sviluppando, in un crescendo che ha coinvolto tutti. Il pregio poi di questa iniziativa
teva. Nato come una scommessa di quattro persone appassionate del grande cantautore genovese, pensato come uno spettacolo - a dir loro - senza pretese, giusto per fare un incontro fra amici, è risultato alla fine uno spettacolo avvincente, di quasi due ore, che veramente ha suscitato emozioni intense tra il pubblico intervenuto. Metti poi che fra i quattro amici ci siano un dottore (Luigi "Gigino" Cialone) ed un assessore alla cultura (Giulio Rossi), oltre a due ottime musiciste (Nadia Rossi ed Elisabetta Scerrato), da l'idea dell'originalità dell'incontro. Anche la struttura è risultata vincente: la fusione fra musica e poesia (dove la musica era poesia e la poesia aveva accenti musicali), ha reso ancora più intrigante il progetto. Penso che nessuno
è stato quello di dimostrare come si possa fare cultura ad alti livelli anche con poco (se non nullo) impegno economico e senza chiamare nomi altisonanti, ma utilizzando quanto di buono ci offre il panorama della nostra Città. Per tutti quelli che desiderassero vivere le stesse emozioni da noi provate (o riviverle per chi c'è stato), ricordiamo che l'appuntamento si ripeterà domenica 4 dicembre alle ore 17,00 a Frosinone, presso il Salone di Rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale. In ultimo vorrei dire che la formula adottata in questa occasione, con i dovuti adattamenti legati al tipo di spettacolo, possono essere utili anche per altre manifestazioni. Paolo Fiorenza
Periodico di informazione politico-sociale e culturale
Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Carlo Capone, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani, Erika Rossi, Davide Strambi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici Numero chiuso in tipografia il 22/11/2010 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
16
Storie e personaggi
Quando le bande comunali si facevano guerra tra di loro Storia di rivalità tra due gruppi musicali agli inizi del Novecento in occasione della visita della Regina madre Margherita di Savoia ALATRI - Agli inizi del secolo scorso la rivalità tra la banda vecchia e la banda nuova si evidenziava soprattutto quando i due sodalizi si esibivano contemporaneamente in città e anche la popolazione che accorreva ad ascoltare si divideva in due fazioni. In alcuni casi, poi, bastava poco per passare dalla musica alle mani. Così successe, ad esempio, in occasione della visita alle mura ciclopiche di Giolitti: le due bande si affrontarono a colpi di strumento per prendersi la prima posizione nel corteo presidenziale. Di questo dissidio si occupò il consiglio comunale nella seduta del 23 ottobre 1903, quando il sindaco Carlo Folchetti lesse una lettera di Padre Benedetto Spila, da poco eletto vescovo della Diocesi di Alatri. Il presule espresse le sue preoccupazioni circa la difficile situazione creatasi per i contrasti esistenti tra le due bande musicali, invitando le autorità a tentare una riconciliazione. Solo la sua caparbietà riuscì a
far superare agli strumentisti le reciproche diffidenze e a riportarli ad una pacifica convivenza.
Benedetto da Alatri, per due volte Padre Provinciale dell'Ordine ed educatore di schiere
Tutto questo finì sulle cronache di un giornale romano che, in un articolo del 22 novembre 1903, titolava a proposito del vescovo paciere. Nello stesso anno moriva a Roma, nel convento dei Padri Cappuccini di Via Veneto, Padre
di giovani cappuccini, nonché consigliere del cardinale Del Drago e della regina madre Margherita di Savoia. La regina il 24 febbraio del 1904 volle rendere omaggio al suo confessore recandosi in visita al convento di Ala-
Trottole, bambole di pezza, carretti… e tanti ricordi Una mostra di giocattoli, antichi e moderni dal 5 al 15 dicembre negli ambienti del Museo dei Bambini di Corso della Repubblica Un tuffo nel passato, nei nostri ricordi di bambini e un ritorno momentaneo (purtroppo) alla spensieratezza di quegli anni. Trottole, acquerelli, bambole e carretti: la storia del gioco e dei giocattoli rivissuta in una mostra. "I giochi di una volta" è il titolo dell'evento organizzato, a Frosinone, dalla Coo-perativa Sociale Fi-nisterrae, in collaborazione l'associazione di volontariato Itake. Una mostra di giocattoli, antichi e moderni: dal 5 al 15 dicembre, la tradizione ludica ciociara verrà ripercorsa negli ambienti del Museo dei Bambini di Corso della Repubblica. La Cooperativa Finisterrae esporrà tavole illustrate ad acquerello sui giochi e i giocattoli di un tempo, così come una serie di giocattoli appartenenti alla tradizione locale. L'Associazione Itake, dal canto suo, affiancherà la mostra con un'esposizione di giocattoli moderni donati al "Bazar del Riciclo", il progetto nato per promuovere un'adeguata sensibilizzazione e favorire una crescita civile ed ecologica. Il fine ultimo dell'iniziativa si rispecchia nella volontà di promuovere il diritto al gioco e di far conoscere alle nuove generazioni la cultura ludica che una volta fu dei loro genitori e dei loro nonni. L'obiettivo è altresì quello di stimolare nei ragazzi un confronto tra il vecchio ed il nuovo, fra l'oggi e il passato, prendendo atto della possibilità di evitare gli sprechi, "riciclando" i giocattoli usati. Un'occasione, insomma, per ricordare la tradizione del gioco attraversando la memoria, vivendo il presente, ma con un occhio di riguardo rivolto sempre al futuro. Miriam Minnucci
tri. Pur giungendo in forma strettamente privata, fu accolta con calore e affetto dai cittadini, dalle autorità e dalle due bande musicali. Due mesi dopo, il 13 aprile 1904, la Regina passò di nuovo per Alatri per raggiungere Collepardo e visitare la grotta dei Bambocci e il pozzo d'Antullo. In questa circostanza la comunità alatrense, avuta in anticipo la notizia del transito del corteo, la accolse in forma solenne presso la chiesa della Donna e il sindaco Folchetti, seguito dalla banda vecchia, accompagnò la sovrana fino a Collepardo. Nella riunione del consiglio comunale del 26 marzo 1904 ci fu un tentativo da parte di Stanislao Latini di far sopprimere nella città il magistero della musica. Il suo desiderio però, fortemente osteggiato dal sindaco Folchetti, forte dell'impegno profuso dal vescovo per la riunificazione delle due bande andò a vuoto: i consiglieri furono invitati a prodigarsi ulteriormente per la riconci-
liazione affinché il dissidio non finisse per arrecare danno all'immagine della città. A maggioranza venne dunque deliberato di riproporre un progetto in grado di riunificare le due società musicali e vennero prese varie decisioni: la costituzione di un Concerto municipale e lo stanziamento di lire 2500, oltre le già previste lire 1000, per l'acquisto di strumenti ed altro materiale occorrente. A maggioranza assoluta il consiglio comunale deliberò la costituzione del Concerto e invitò la giunta a darne immediata esecuzione. Subito dopo si avviarono le necessarie procedure per liquidare la banda "Vittorio Emanuele III" e il Maestro Mosiello rassegnò le proprie dimissioni, ripagato dal sindaco con un attestato confermante la sua notoria valenza nell'arte musicale e il suo zelo instancabile nell'adempimento degli obblighi inerenti al suo magistero. Bruno Sbaraglia
La "Regina" dell'artigianato artistico… Intervista a Tiziana Benedetti, immersa nei suoi unici manufatti di ceramica e stoffa Ci riceve qui, tra le sue creazioni, a Fumone, nel suo laboratorio d'arte. Ogni sua creatura, in ceramica, stoffa e seta prende vita, amina la sua precedente e suggestiva è l'atmosfera unica che rende il suo negozio, magico. Da quanto tempo, Sig.ra Benedetti investe tempo e passione in un'arte così esclusiva come l'artigianato? "Venti anni di attività che si fonde con fantasia e voglia di sempre più moderna innovazione" ci confida l'artista. Che cosa la spinge a dedicarsi cosi appassionatamente a quest'attività? "La soddisfazione e i complimenti che ricevo dalle persone è una spinta molto potente che costitui-
sce il motore della lavorazione dei miei prodotti. E' un traguardo da cui prendo molta energia come un punto d'arrivo e partenza". Rappresenta anche un lavoro e non solo una passione per Lei, vero? "Esattamente. La lavorazione e la realizzazione di tessuti, sacchetti, decorazioni e bomboniere di ogni genere costituisce per me una passione ma anche un lavoro. Ho reso la mia attività, unica nel suo genere una virtù. I miei prodotti come conferma la vox populi sono simbolo di augurio e prosperità."(Foto a dx. L'artista all'opera)
Cosa propone come novità 2010? "Veramente una bella ed interessante domanda.
Per le festività natalizie 2010, propongo delle palle di Natale con foglia di pungitopo dorata. (foto a sx), ma anche nuove creazioni nelle tonalità rosso rubino, verde smeraldo e viola ametista. Colgo l'occasione per dire che chiunque visiterà lamia esposizione riceverà un gradito omaggio." Un'ultima domanda e poi la lasciamo al suo lavoro. Crede che l'arte e l'artigianato in particolare possano risollevare la società in crisi ? "Credo che l'artigianato, che da 20 anni svolgo, costituisce uno o forse l'unico spiraglio di luce su cui investire idee che possano aiutare la società a risalire e a risollevarsi. Investire e coinvolgere i giovani vuol dire programmare il fututo. Ci anticipa qualcosa sulle novità 2011? "Per il 2011 ci saranno vecchie leggende che tornano in vita. I fantasmi, il simbolo che Fumone ha nel mondo sono una new entry, ma non voglio anticipare molto." La ringraziamo per il tempo che ci ha concesso, Le auguriamo molta fortuna per le sue creazioni e ci complimentiamo con lei per le sue opere, veramente uniche ed originali. G.Gatta
17
Gens Ciociara
Ines Orsini, protagonista del film La "baronessa" di Gallinaro "Cielo sulla Palude", si racconta L'attrice allora tredicenne scelta dalla giuria nella selezione di quattromila bambine
ALATRI - In occasione del 60° anniversario della Beatificazione di Santa Maria Goretti, avvenuta a Roma il 24 giugno del 1950 sotto il pontificato di Papa Pio XII, siamo andati a trovare la protagonista del film "Cielo sulla Palude" incentrato proprio sulla figura della piccola santa. Si tratta di Ines Orsini, oggi una arzilla 75enne che vive nella sua casa tra Alatri e Frosinone: ci accoglie nel suo salotto e comincia il suo racconto carico di tantissimi ricordi legati alla sua carriera di attrice bambina. A partire dall'inizio, quando ci fa notare che fu selezionata da una giuria tra ben quattromila bambine. Il film, per la regia di Augusto Genina, venne girato in parte a Fondi e in parte a Nettuno e dipinse un attendibile quadro delle condizioni di vita dei personaggi, trovando la giusta misura per il
dramma raccontato. La pellicola ricevette ben quattro premi alla 10ª mostra internazionale cinematografica di Venezia nel 1950, tra cui un premio per il miglior film italiano e uno per la miglior regia, un premio dalla presidenza del Consiglio dei Ministri oltre al premio internazionale per il cinema. Ines interpretò in modo impeccabile la parte della protagonista e si immedesimò nella storia tanto da ricevere i complimenti dalla grande Anna Magnani: per l'allora tredicenne si spalancaro-
sua bravura, ricevette diverse proposte nel mondo cinematografico, tuttavia Ines le rifiutò avendo fatto voto, davanti a Papa Pio XII, di partecipare esclusivamente a film di carattere religioso. "Ogni qualvolta che ancora oggi qualcuno mi cerca - ci dice Ines ritorno indietro nel tempo, quando appena adolescente vissi quella meravigliosa avventura di interprete di Santa Maria Goretti e di Lucia. Non posso che gioire quando le persone, tramite me, ricordano la
Ines Orsini sulla tomba di S. Maria Goretti
no le porte del cinema. Nel 1951 fu scelta per interpretare un altro film dal titolo "Il segreto di Fatima" in cui vestì i panni della pastorella Lucia sotto la regia di Rafael Gil: per la sua bellezza e la
vita della Santa. Ultimamente, in occasione del 120° anniversario dalla nascita di Santa Maria Goretti, sono stata in pellegrinaggio a Nettuno e Corinaldo per conoscere i discendenti della Santa e per ripercorrere i luoghi gorettiani che hanno caratterizzato la vita e la morte della martire". Noi della redazione, dopo questo racconto, facciamo i nostri complimenti per la testimonianza resa, consapevoli che il cinema ha avuto una sua piccola stella in Ines Orsini mentre la Chiesa ha trovato una donna carica di fede e portavoce di buoni propositi. Bruno Sbaraglia
che stregò Rodin
La bellissima Maria Apruzzese posò a 18 anni per la "Prima Eva" GALLINARO - Pochi sanno che la Ciociaria è stata una terra che, nell'800, ha dato i natali a modelle e modelli di artista, che hanno lavorato a Roma, Parigi e Londra. Nomi sconosciuti ai più, ma ricercatissimi dagli pittori e scultori europei per la loro bellezza, la loro prestanza nonché per la perfezione delle loro forme e la grazia dei portamenti: i loro volti e i loro corpi sono così rimasti immortalati in molti dipinti e statue. Cézanne, Corot, Rodin, Matisse, perfino Picasso, e poi Leighton, Feuerbach, tanto per citare qualche grande artista, hanno fatto ricorso alle modelle e ai modelli ciociari e si deve alla paziente opera di ricerca di Michele Santulli se queste storie sono state sottratte all'oblio. Come quella che vide protagonista una ragazza di Gallinaro, dal destino inimmaginabile e che posò per una scultura considerata uno dei capolavori dell'OttoNovecento europeo. La scultura è la celebre "Eva" di Rodin, conosciuta anche come la cosiddetta "Prima Eva" o l'"Eva incompiuta". Siamo nel 1882 e Maria Apruz-
sizione e con le braccia a proteggersi il viso. E il corpo è quello di Maria, di Gallinaro. In quello
L'Eva incompiuta di Rodin
stesso periodo, tra gli allievi di Rodin presenti ogni giorno nel suo laboratorio, vi era anche un gruppo di giovani scozzesi ansiosi di apprendere l'arte della scultura e, tra questi, anche il rampollo di un antico casato nobilia-
La tenuta di Perth in Scozia
zese, giovanissima e bellissima modella di Gallinaro (18 anni appena), dal corpo sfolgorante e slanciato, entra nell'atelier del grande Rodin. L'artista ne riproduce il corpo nella creta e dopo, numerose sedute, l'opera è in gran parte completa. Ad un certo punto però, seduta dopo seduta, Rodin comincia a notare delle discrepanze e delle divergenze tra la scultura e il corpo della splendida Maria in posa nuda davanti a lui e ai numerosi allievi. Occorre un pò di tempo, ma Rodin alla fine risolve l'enigma, rendendosi conto che Maria è incinta. Ed ecco perché questo capolavoro inaudito è rimasto incompiuto e ne possiamo ammirare il gesso, poiché l'artista tale lo lasciò, venendo a mancargli la modella. Rodin riprese in seguito il motivo dell'"Eva", ma in altri formati e in altre posizioni e con altre modelle. Ognuno può farsi un'idea di questa "Eva" osservandone la po-
re di quella regione. Un Baronetto, si legge nello stemma araldico. E tra Maria e il giovane "sir" scozzese nacque l'amore: si sposarono e l'anno dopo nacque loro figlio, il primo di quattro. Maria divenne anche lei baronessa e prese possesso con il marito della loro baronia perduta nel bel verde della Scozia settentrionale, possedimento che è sempre lì. Ecco perché la "baronessa di Gallinaro". Maria Apruzzese rimase vedova a poco più di 30 anni e si diede ai viaggi in tutta Europa, per molti anni fino a che si ritirò nell'immensa tenuta di famiglia nei pressi di Perth, dove si spense nel 1938. Maria ebbe anche tre sorelle, pure loro modelle, eternate nel bronzo e nel marmo e sulla tela di grandi artisti dell'epoca. Bellezze gallinaresi che sedussero l'Europa degli artisti con il loro innegabile fascino. Pietro Antonucci
18
Sport
Altra figuraccia al Matusa: lo stadio è inadeguato Terreno di gioco impraticabile, spogliatoi degli arbitri pieni di umidità e squadra ospite senza acqua calda nella gara con il Pescara Il Frosinone, è un dato di fatto, con sedici punti dopo altrettante giornate di campionato, ha toccato il punto più basso (in questa fase del torneo) dai cinque anni in cui milita nel campionato di serie B. Non parliamo assolutamente di situazione drammatica, ma di certo nemmeno è possibile adagiarsi sugli allori in un campionato in cui, il Sassuolo ultimo della classe, a oggi dista solamente tre lunghezze. Le prossime gare prima della sosta, saranno uno spartiacque importante. A dirla tutta il Frosinone ne ha disputate quindici e mezzo di partite, vista la sospensione della gara casalinga contro il Pescara per pioggia. La ripetizione della stessa, che vedrà ripartire le due formazioni solo dalla seconda frazione del match e sul punteggio di zero a zero, è prevista il 30 novembre. Ma qui, inevitabilmente, si va a toccare un altro tasto dolente per il calcio ciociaro: lo stadio Matusa, il suo terreno di gioco, la sua struttura tutta. Non è un caso che, nella gran parte degli stadi italiani tra serie A e B, nel weekend calcistico che ha visto il Frosinone impegnato con il Pescara, si siano giocate la maggior
parte delle sfide sotto una pioggia battente e l'unica gara rimandata per impraticabilità di campo sia stata appunto quella in Cio-
dità troppo visibili per non destare l'attenzione dei direttori di gara e come se non bastasse i giocatori del Pescara, in occasio-
stadio dei ciociari, ma è un biglietto da visita della città, un luogo messo in mostra a società e tifosi avversari che ogni anno, pensiamo noi, non si faranno di certo un'ottima opinione dell'ambiente (per essere buoni) e di tutto l'indotto che inevitabilmente viene considerato alla stregua del campo di calcio. La società di Stirpe, alla quale spetta la manutenzione dell'impianto di gioco, spende ogni anno molte migliaia di euro per cer-
care di evitare simili figure barbine. Evidentemente il gioco di "rattoppare" quanto possibile non basta più (non è mai bastato è chiaro) ed è il caso che i palazzi alti di Frosinone inizino a prendere a cuore la questione delle strutture sportive, coadiuvando il Presidente gialloblu per quello che, ripetiamo, non è solamente il campo di calcio della città, ma una brochure di presentazione della stessa. Riccardo strambi
Nuova realtà calcistica: Atletico Tecchiena La tribuna coperta dello stadio Matusa di Frosinone
ciaria. Se aggiungiamo poi che il manto erboso era stato coperto per quattro giorni prima della gara e liberato dai teloni antipioggia solo pochi minuti prima della partita, davvero riesce semplice dettare una sentenza tanto definitiva quanto sconcertante: il "Matusa" è uno stadio inadeguato. Continuiamo? Gli spogliatoi degli arbitri riecheggiano i tipici scantinati dei nostri attraenti paesini "grazie" a toppe di umi-
ne appunto del match descritto, sono stati dirottati negli spogliatoi dei canarini perché negli stanzini adibiti per gli ospiti mancava l'acqua calda. Meno male che gli animi erano tranquilli tra le due squadre visto il risultato di parità e che nessuna baruffa era capitata nei quarantacinque minuti disputati altrimenti… Un quadro inquietante, una disamina che desta sconforto perché il "Matusa" non è solamente lo
Il comprensorio alatrense vede nascere una nuova realtà sportiva: l'Atletico Tecchiena (nella foto mister Scarsella premia Frioni per il primo gol della storia della nuova società), impegnato nel girone B nel campionato di Terza Categoria, si sviluppa con l'idea di riunire i giovani amanti dello sport in un torneo all'insegna del divertimento. "Nel complesso pensiamo comunque di avere anche una buona squadra" ha dichiarato Luca Boccardi, giovanissimo dirigente dell'Atletico. "I ragazzi, stanno dimostrando professionalità e vogliono ricambiare ciò che la società gli ha dato e continua a mettere a disposizione affinché possano svolgere nel migliore dei modi le loro mansioni". "Faccio un grosso in bocca al lupo alla squadra - ha concluso Boccardi - affinché tutto possa riuscire nel migliore dei modi". Riccardo Strambi
EURONICS CUP Gaetano D’Aponte
SQUADRA Happy Hour/SIAL Costruzioni Graziani System Ledifer Carpatian Devils Ke Taglio Bar 155 Street RA.EL Ca5 Eurogold F.C. Ambrosiana DCM Impregicos Coop. Stile Libero Pupetti 05 I Canarini Narcotek New Runt Shopping FC Re Di Coppe
PUNTI 22 22 21 21 18 18 16 14 14 13 12 10 7 7 6 5 3 0
19
Sport
I Tagliaferri rilanciano: "Se serve rafforzeremo ancora la squadra" Intanto l'attaccante Nicola Laviola ci crede: "Siamo un ottimo gruppo, possiamo arrivare sino in fondo" L'As Alatri continua la splendida corsa nel campionato di Prima Categoria verso quello che è l'obiettivo programmato sin dall'inizio della stagione, peraltro ribadito ultimamente a voce grossa, se ancora ce ne fosse bisogno, dai presidenti Tagliaferri sentiti da noi per chiedere lumi su qualche mormorio ("infondato!") per un presunto ridimensionamento delle ambizioni calcistiche della società alatrense: "Vogliamo centrare il passaggio di categoria per
accedere in Promozione - ha dichiarato Marco Tagliaferri - e sinceramente queste voci non capisco da dove siano saltate fuori. Ci sono stati dei tagli nel parco giocatori, è vero, ma questo non significa ridimensionare. Nel calcio sono cose che accadono da sempre, ma è chiaro che quando una squadra ha a disposizione molti giocatori bravi, tutti richiedano uno spazio importante e quando questo non si rende possibile, si fanno delle scelte. A chi parla di
problemi rispondo in maniera semplice: stiamo lavorando per rinforzare ulteriormente la squadra e nella finestra di mercato a dicembre - ha concluso il noto imprenditore edile - interverremo sicuramente in questa direzione. La stagione L'Alatri, allo stato attuale, è seconda in classifica in campionato dietro alla capolista Piedimonte e con due lunghezze di vantaggio sul Techna Calcio (ex Real Tecchiena ndr), l'altra corrazzata del
Presentata la nuova rosa dell'Asd Atletico Fumone
Una festa nell'incantevole Villa Amorosa con un gruppo di oltre cento sostenitori - inclusi il sindaco Potenziani e il vicesindaco Santuro - ha salutato la nuova rosa dell''ASD Atletico Fumone per la stagione 2010-2011. Gli atleti che nel prossimo campionato rappresenteranno la squadra rossoblu in seconda categoria sono, in maggioranza, nuovi arrivi. Cambio della guardia anche in panchina dove, al posto dell'uscente Calvani - a cui si deve la promozio-
ne dalla terza categoria - arriva Lucio Caponera, alla sua prima esperienza da allenatore ma carico di entusiasmo e di speranze per questa squadra in cui egli stesso ha militato per tanti anni. Dopo la presentazione ufficiale della squadra, non sono mancati i ringraziamenti del direttore generale Simone Petrucci a Sergio Lisi, proprietario della lussuosa villa fumonese divenuta luogo, negli ultimi anni, di prestigiosi eventi, conferenze e banchetti.
girone H che ha però una gara da recuperare e quindi la possibilità di scavalcare in graduatoria i cugini verderosa.
sette gol in campionato. "Sono molto contento di giocare con questa maglia soprattutto per un ambiente e un pubblico sicura-
Marco Tagliaferri, uno dei Presidenti dell’As Alatri
Nella coppa Lazio invece, i ragazzi di mister Ceci avendo battuto nel girone a tre il Tivoli tra le mura amiche del Chiappitto, avranno la possibilità di giocarsi l'accesso alle semifinali sul campo del Sermoneta con due risultati su tre grazie a una migliore differenza reti rispetto alla squadra di Latina. Non sarà di certo una passeggiata giacché il Sermoneta guida spensierata il girone pontino di Prima Categoria e gli addetti ai lavori parlano di una squadra con un organico tale da supportare entrambi le competizioni. Parola al bomber Protagonista assoluto di questa prima parte di stagione è sicuramente Nicola Laviola, attaccante calabrese che ha già realizzato
mente meritevole di altri palcoscenici" sono state le prime parole del bomber. "I presidenti hanno un progetto ambizioso ed io sono contento di farne parte". Per quanto riguarda qualche mugugno dall'esterno per un gioco ancora non brillantissimo Laviola ha una sua idea: "Giochiamo insieme da pochissimo tempo e quindi penso sia normale che alcuni meccanismi non risultino ben oleati. C'è anche da dire che sul piano dei risultati stiamo facendo bene, in un girone in cui le squadre attrezzate sono davvero molte. Sono comunque convinto ha chiosato Laviola - che abbiamo la possibilità di arrivare sino in fondo". Riccardo Strambi
L’Alatri Basket vola in classifica Cresce l’interesse per la Pallavolo Alatri
I buoni risultati conditi da un gioco piacevole riempiono il “Palazzetto” La pallacanestro Alatri continua ad essere una delle protagoniste del girone "B" del campionato di C2, in serie positiva da ben quat-
Bragalone capitano della pallacanestro di Alatri
tro partite. Il secondo posto in solitaria, dietro la corazzata Marino, con sei vittorie ed una sconfitta, è il risultato di un duro lavoro della dirigenza verderosa che vorrebbe riportare la pallacanestro locale
ai fasti di un tempo quando gli ernici militavano da protagonisti nella quarta serie nazionale. I presupposti ci sono tutti: c'è un organico di grande qualità guidato dal capitano Bragalone e completo in ogni reparto, un grande pubblico che in ogni partita casalinga funge da undicesimo uomo in campo. Un pubblico che si fa notare anche a livello "qualitativo": sono moltissimi infatti i bambini presenti a ogni gara disputata al "Palazzetto" dell'Alatri, bambini che, dopo ogni match, scendono sul parquet alatrense per un simpatico "inno alla vittoria" con i giocatori con la casacca verde rosa. Bambini, intere famiglie, e anche qualche tifoso più "esagitato" sempre nei limiti dell'educazione, per una cornice di spettatori davvero invidiabile. La recente vittoria con la SMG Latina, ma soprattutto il netto successo contro la Virtus Praeneste, hanno mostrato tutta la solidità dei verderosa, forza confermata dal fatto che i prenestini schieravano in formazione giocatori ti-
tolari con la Virtus Palestrina in serie B d'Eccellenza. I prossimi incontri saranno decisivi per il seguito del campionato e chiariranno le reali aspettative dei verderosa in quanto ci saranno tre consecutivi scontri al vertice tra cui anche con la capoclassifica Marino, valutata dagli addetti ai lavori come la favorita per il titolo. Il prossimo appuntamento sarà Sabato 27 Novembre alle ore 18.00 presso il Palaolympia di via Madonna della Sanità contro il solido quintetto della Pallacanestreo Viterbo. CLASSIFICA C2 GIRONE B Pallacanestro Marino 14, Pallacanestro Alatri 12, Eurobasket 10, Stella Azzurra Viterbo 10 Nuova Fortitudo Cisterna 10, Basket Terracina 8, San Paolo Ostiense 8, Alba Monterotondo 6, Pamphili World Bk 6, SMG Latina 6, Virtus Praeneste 6, Virtus Velletri 2, Virtus Frusino 0, Giocobasket Sabaudia 0 Francesco Colazingari
Continua a gonfie vele l'impegno dell' ASD PALLAVOLO ALATRI, che anche quest'anno ha ripreso e moltiplicato le sue attività pomeridiane. Dopo la buona risposta dello scorso anno, l'associazione sarà protagonista di ben 7 campionati: 5 di livello giovanile e due di categoria. Tra i campionati giovanili si evidenziano 3 importanti novità: UNDER 13 e UNDER 16 MASCHILE e UNDER 16 FEMMINILE, che si aggiungono ai già sperimentati campionati di UNDER 14 e UNDER 18 FEMMINILE. Altra novità è l'iscrizione al campionato di TERZA DIVISIONE FEMMINILE che si unisce alla bella notizia relativa al ripescaggio in PRIMA DIVISIONE della compagine MASCHILE, grande protagonista della scorsa stagione nella categoria inferiore. Punte di diamante dell'associazione sono i "Piccolissimi", che con tanto entusiasmo e fervore hanno ripreso le attività di MINIVOLLEY già dal 29 settembre. Per tutti gli interessati, si riportano di seguito gli appuntamenti settimanali del VOLLEY di ALATRI: Mercoledì e Venerdì 16:30 - 17:30 MINIVOLLEY (2005, 2004, 2003, 2002, 2001, 2000) 17:15 - 18:30 UNDER 14 FEMMINILE e MASCHILE (1999, 1998, 1997) 18:15 - 19:30 UNDER 16 FEMMINILE e MASCHILE (1996, 1995) 19:15 - 20:30 UNDER 18 e TERZA DIVISIONE FEMMINILE (1994, 1995) Corsi e gare delle giovanili e della Terza Divisione Femminile si svolgono presso la Palestra della Scuola Elementare di Tecchiena, mentre la Prima Divisione Maschile ha debuttato vincendo 3-1 contro Gentilini Zagarolo il 13 novembre presso il Palazzetto dello Sport di Alatri. Per conoscere e sostenere le attività dell'associazione e condividere le emozioni, connettersi alla pagina Facebook, A.S.D. Pallavolo Alatri. A.T.
20
Moda & Cinema
Le ultime tendenze dell'intimo femminile…
L'intimo è il "capo nascosto" più amato dalle donne anche se non è visibile: ricamato, a tinta unita, con merli e dai diversi stili. Per la moda 2010/2011 le grandi
firme presentano le nuove collezioni. Yamamay per l'autunno e l'inverno, propone cinque linee differenti per accontentare i gu-
sti di ogni donna: Dark Shadow con modelli slip, push-up, perizomi, sottovesti e kimono dalla linea seducente e sportiva, dai colori bianco-nero, avorio e argento; Eco-Folk dallo stile anni 50, con stampe floreali dai colori rosso, bianco e grigio. Blue Moon dal tono romantico e dal taglio moderno combinati ad una leggera trasparenza creata per la donna affascinante. Victorian Inspiration una collezione nuova che trova ispirazione dal barocco trasformato in fetish realizza vestaglie e guepiere di pizzo ricamate, dai colori vinaccia e nero. Shape Tempation la linea che modella il corpo per la felicità di tutte quelle donne che non hanno il fisico ideale! Chi, invece è alla ricerca di un intimo più trend, Tezenis crea per la Collezione Autunno Inverno, reggiseni push-up o a balconcino, canottiere, slip, culot-
R U B R I C A
tes, tanga e perizomi, sottovesti e reggicalze, tutti facilmente abbinabili. Per le amanti del vintage ricompaiono: pois, stampe animalier di leopardo, quadri scozzesi, righe e alcune vignette che riproducono cuoricini e faccine colorate. La serie sexy propone: tulle, ruches, balze, fiocchi, nastri, bordature di pizzo e persino di pelliccia ecologica. Intimissimi, una delle marche più conosciute d'intimo, punta il tutto e per tutto al fascino d'altri tempi una collezione sensuale rappresentata dalla meravigliosa top model Bianca Balti: una linea dalle molteplici trasparenze, pizzi, elementi di seduzione e decori raffinati nella quale i colori dominanti sono il verde smeraldo, il vinaccia e il lilla.
Di anno in anno le grandi firme si rinnovano proponendo modelli
sempre più sensuali per donne sempre più magre ma… per le
donne "normali"? Fino a poco tempo fa la donna formosa con qualche rotondità in più, doveva adattarsi al classico body color carne "della nonna" e gli slip color bianco candido che ricoprivano l'addome. Oggi, gli stilisti sperimentano nuovi tessuti modellanti e per fortuna può sentirsi affascinante anche colei che ha qualche kilo in più! Peccato che i colori scarseggiano e anche gli ornamenti. La Lovable propone il Body modellante in lycra che sicuramente definisce il corpo, ma si trova solo nei colori bianco e nero… quindi la donna matura, sopra i 40 anni, per sentirsi sexy e affascinante dovrebbe entrare nei bustini strizza vita delle pubblicità? Gli stilisti, un giorno si accorgeranno delle donne "normali"… ma la strada è ancora lunga… speriamo che il 2011/2012 porti delle sorprese! Erika Rossi
“IL CINEASTA” Film, cortometraggi, anteprime e interviste…
L'ascesa di Facebook raccontata dal Grande Schermo
Inventore del sito di social networking Facebook, nel 2004, Mark Zuckerberg è ora a capo di una società che annuncia 500 milioni di abbonati e un valore di 20 miliardi di dollari (€ 14350000000). A 26 anni, Mark Zuckerberg è l'esempio di ascensore sociale e industriale più rapido della storia e non ha cambiato per nulla le sue abitudini da studente, secondo la leggenda. Questo sogno americano non poteva lasciare a lungo insensibile una delle industrie globale più antiche, Hollywood, specializzata nella promozione di quella ideologia. Il primo (a cui dobbiamo Seven, Fight Club, Zodiac o) è l'autore di un diva-
zata di Ben Mezrich (Il ritorno di un solitario, pubblicato nel luglio 2009 negli Stati Uniti), il film fa una scelta narrativa precisa, concentrandosi sulla costituzione della società e costruisce la sua narrazione gradualmente con flashback, secondo punti di vista diversi. La storia inizia con le varie dispute giuridiche nelle quali Mark Zuckerberg e Facebook sono stati denunciati da diverse persone, che ritengono di avere diritto di entrare nella gestione del monopoli del social network. La trama ci racconta l'ascesa di Facebook, secondo i punti di vista contrastanti delle varie parti in giudizio. Sembra un film di argomento giuridico, ma non lo è: piuttosto, una visione ravvicinata del commercio realizzato nella fiducia reciproca, lontano dalla tradizione democratica e catartica del genere, la matrice capitalista di un impero dematerializzato. Sembra un biopic (film biografico), ma si tratta di un puzzle mai destinate ad essere assemblato. E' soprattutto un racconto delle origini di un sottile gioco di massacro, resa ottimamente da notevoli giovani L’attore Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg) attori: Mark Zuckerberg (Jesse rio particolarmente scuro cresciuto tra in- Eisenberg), genio informatico post-adoledividuo e società, attraverso personaggi la scenziale, e Sean Parker (Justin Timbercui solitudine e confinamento sembra ine- lake), creatore di Napster, primo sito di sorabile. Quest'ultimo ha vinto la fama co- condivisione della musica, che lo ha fatto me il creatore nel 1999 di una serie televi- entrare dalla porta principale nelle grandi siva sui corridoi della politica di potenza, operazioni finanziarie di Silicon Valley. "The West Wing". Basti dire che la coppia Senza tralasciare le figure di Eduardo Saaveva pochi punti per fare in modo di pe- verin (Andrew Garfield), l'amico fedele, il netrare dietro le quinte del web partecipa- gestore del sito nella prima fase di crescitivo. Ispirato da una biografia non autoriz- ta dell'azienda, e dei fratelli Winklevoss,
due rappresentanti dell'élites degli studen- tura di amicizia e di condivisione della priti di Harvard, sostenendo di aver avuto l'i- vacy. La stessa messa in scena sembra condea originale di Facebook, poi superata da cepita come una critica formalizzazione di persone più competenti e intelligenti di "comunità" Facebook: velocità e scambi quanto lo siano loro. La sfida è stata quella di produrre un film non caricaturiale con personaggi non antipatici. Parker, sotto la sua maschera di uomo disinvolto in città, è un assassino industriale. Saverin è un ragazzo ricco e felicemente immaturo, che ha perso il treno della storia. I Winklevoss, esempi di presunzione aristocratica, sono giganti dai piedi d'argilla che hanno scambiato il mondo per un club esclusivo. Quanto a Mark Zuckerberg, è in qualche modo, il più amabilmente terrificante di L’attore Sean Parker (Justin Timberlake) tutti. La sua intelligenza e la sua arroganza sorprendenti sono le conseguenze della virtuali, l'aggregazione di solitudine, sofrustrazione emozionale e sociale del per- lipsismo dei punti di vista, nessuna distinsonaggio. Le tappe principali della sua in- zione tra menzogne e verità. Il film dà anvenzione nascono da sollecitazioni volgari, che una visione inquietante del fenomeno se non vergognose: la vendetta contro una di Facebook, definito non come la liberaragazza che lo ha scaricato e l'invito al suo zione tecnologica e sociale bensì come una linciaggio in Rete, agguato in tacito con- dimostrazione di un nuovo capitalismo, senso, che sarà utilizzato per scaricare poi che si impossessa del profitto di un'invenil suo socio Saverin ; monomaniacale per- zione e aliena finanche i suoi creatori. seguimento del successo cui non avrebbe Alfredo Salomone dato fastidio alcuno scrupolo. La molla di questi personaggi, la cui fame di potere rivaleggia con l'egocentrismo e il risentimento, dà al film una piacevole ironia, in quanto si applica a una società i cui valori sono l'appello alALATRI - Via Basciano, 44 la facoltà per connetterti agli altri, la cul- Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021
Dalla parte della...
21
Il futuro delle nostre pensioni: si vivrà con metà del reddito attuale Uno dei temi più in voga in tempi di crisi riguarda il solito argomento della "riforma delle pensioni", dove si intende (secondo i politici) tagli alle future indennità di chi andrà in pensione tra alcuni decenni. La tendenza è chiara: si andrà in pensione sempre più tardi e con importi sempre decrescenti. Addirittura si prevede che chi ha molti anni di precariato alle spalle (cioè lavora ad intermittenza con periodi privi di contributi e/o con redditi bassi) avrà livelli di prestazione inferiori addirittura agli assegni sociali, garantiti cioè a chi non ha mai lavorato in vita sua (attualmente sono intorno ai 411 euro mensili) e si trova in stato di indigenza economica. Il "bello" è che a chiederci continui sacri-
fici è una classe politica che dopo soli due anni e mezzo di mandato parlamentare (o di mandato regionale) matura il diritto ad un vitalizio molto molto generoso, che va ad aggiungersi a stipendi tra i più alti in assoluto sia rispetto alle retribuzioni medie italiane che rispetto a quelli degli altri politici dell'Europa Occidentale. Ma veniamo alla domanda cruciale di questo mese: riuscireste a vivere con 1/3 di stipendio in meno? E in più mettendo da parte 3mila euro all'anno partendo da domani? Se il traguardo della pensione è ancora lontano preparatevi a farlo. E' quello che vi servirà per non veder crollare improvvisamente il vostro tenore di vita quando smetterete di lavorare. Si chiama "gap pensionistico", ovvero la differenza tra quanto si deve risparmiare per mantenere un livello economico adeguato un lavoratore che va in pensione
l'anno prossimo e un giovane che ha iniziato a lavorare ora e smetterà nel 2051. E per livello economico "adeguato" non si intende lo stesso di ora, ma circa un 30% in meno. E' l'inquietante risultato di uno studio condotto dal gruppo assicurativo Aviva in dieci paesi della Ue. D'altra parte il sistema pubblico va verso il collasso: nel 2060 per ogni pensionato ci saranno 2 lavoratori attivi. Oggi sono 4. Se dalla visione "macro" si passa a quella "micro", cioè rapportata al singolo individuo, le cose per il nostro paese sembrano mettersi un po' meglio. Attenzione però: sembrano! In media un italiano dovrebbe risparmiare 3.100 euro in più all'anno, molto meno di altri europei, che hanno però redditi molto superiori. Ma la ricerca considera solo il reddito da lavoro dipendente e non di quello da lavoro autonomo che in Italia è il 24,5% del
totale contro una media Ue del 15,6%. Alla domanda "come si finanzierà la pensione?", solo un quarto del campione dichiara di affidarsi all'Inps o agli altri enti previdenziali, mentre: - il 20% punta sul risparmio regolare, - il 15% confida nel valore della casa, - il 14% pensa di continuare a lavorare, - e solo il 9% si affida ai piani pensione integrativi. In sostanza per evitare che il reddito pensionistico si riduca non del 50% ma "solo" del 30% rispetto a quello lavorativo, ogni lavoratore dipendente italiano dovrebbe in media risparmiare per tutto il resto degli anni lavorativa almeno 3.100 euro all'anno, cosa non semplicissima se si considera l'attuale situazione di crisi. Torneremo sull'argomento con ulteriori approfondimenti, nel frattempo meditate (e risparmiate) gente. Alessandro Arcese
Le "spese straordinarie" Come smaltire i rifiuti raee di mantenimento dei figli SOS CONSUMATORI
(rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Quando si acquista un elettrodomestico od un personal computer od un telefonino spesso si ha la necessità di smaltire quelli che non si usano più. Mentre prima questo era un vero e proprio rebus, l'attuale normativa in merito offre un ventaglio di soluzioni molto utili e senza oneri. In sintesi presentiamo le possibilità di smaltimento e la descrizione dei prodotti che rientrano in questa categoria.
ISOLA ECOLOGICA - NEGOZIO RITIRO A CASA I prodotti Raee non possono essere gettati tra i rifiuti normali né tantomeno
positi depositi: informatevi in Comune. Per quello di Alatri ricordiamo che funziona egregiamente quello di Vallecarchera mentre un secondo è in allestimento. Se comperate un nuovo elettrodomestico, dato che si tratta di un Raee, il negoziante ha l'obbligo di ritirare in negozio quello vecchio gratis (il contributo al ritiro è già compreso nel prezzo dei prodotti). Molte aziende di nettezza urbana offrono la possibilità di concordare il ritiro a domicilio di oggetti ingombranti: informatevi ai numeri della società che opera nella vostra zona.
RAEE: QUALI PRODOTTI COMPRENDE R1 - Apparecchiature refrigeranti: frigoriferi e condizionatori. R2 - Grandi elettrodomestici "bianchi": lavatrici, lavastoviglie. R3 - Tv e monitor. R4 - Tutti gli altri apparecchi elettrici ed elettronici (telefonini, aspirapolvere, ventilatori, stampanti…). R5 - Sorgenti luminose: lampadine fluorescenti o a incandescenza.
abbandonati (si rischia come minimo una multa). Bisogna portarli negli ap-
Paolo Fiorenza
L'assegno perequativo mensile, che uno dei genitori è tenuto a corrispondere all'altro a titolo di contributo indiretto al mantenimento della prole, pur considerando esigenze complessive di vita dei figli, non può però ritenersi esaustivo di quelle relative ad avvenimenti o scelte che trascendono le prevedibili e normali esigenze di vita quotidiana. Di norma, infatti, il provvedimento giudiziario si limita a specificare l'ammontare di detta compartecipazione tra i coniugi; pertanto, secondo l'orientamento giurisprudenziale prevalente, il genitore non affidatario o non collocatario non è tenuto a contribuire alle spese straordinarie solamente se la pronuncia abbia espressamente stabilito in tal senso, ossia abbia previsto che esse si intendono conglobate nell'assegno. Qualora, invece, nulla sia statuito sul punto, le predette spese si intendono ripartite al 50%, e si aggiungono al contributo mensile. Le spese straordinarie, dunque, sono tali in quanto scaturenti da necessità occasionali o imprevedibili, frutto di concrete specifiche esigenze della prole ma non quantificabili ex ante. Ad esempio, l'acquisto dei libri scolastici, sovente di entità considerevole, ben potrebbe annoverarsi quale voce straordinaria di spesa, così come quella afferente le tasse di iscrizione o l'acquisto di costoso materiale didattico. Le medesime considerazioni valgono per quelle mediche-sanitarie e per i costi legati all'assolvimento di esigenze sportivo-ricreative (un corso di danza, un viaggio), che non possono considerarsi attinenti ad ordinarie esigenze di vita quotidiana. Il più delle volte accade che il coniuge collocatario - sia pur coaffidatario - si veda costretto ad anticipare gli importi necessari ed attendere una rifusione del quantum da parte dell'altro. Così come può verificarsi che il genitore non collocatario o non affidatario si veda costretto a pagare spese mai comunicate o non concordate. Ebbene, nell'ipotesi - ormai del tutto residuale - di affidamento esclusivo della prole, la Cassazione ha precisato che "il genitore non affidatario non ha diritto di interloquire sulle spese straordinarie a meno che non attengano in concreto questioni di particolare interesse". Pertanto, il genitore affidatario potrà decidere autonomamente sulla determinazione di tali spese, senza un preventivo accordo con l'altro genitore; viceversa, le spese che implicano questioni di maggior interesse per i figli (ad es. una operazione chirurgica) devono essere concordate da entrambi. Di contro, nell'ipotesi di affidamento condiviso si ritiene necessario, ed in ogni caso opportuno, comunicare preventivamente l'insorgenza di tali esigenze e ciò in ossequio alla ratio della legge, che lascia presumere la necessaria ed ineludibile "condivisione" delle questioni afferenti la prole. Considerate, dunque, le problematiche sottese al tema delle spese straordinarie, sarebbe auspicabile, al fine di pervenire, per quanto possibile, ad una completezza di ipotesi che precluda probabili liti future ogni qualvolta i figli esprimano il desiderio di partecipare ad una gita scolastica o di praticare un'attività sportiva o ricreativa, elencare analiticamente quelle spese, ulteriori ed integrative rispetto alla quota ordianaria di mantenimento, specificando la relativa misura di compartecipazione tra i coniugi. Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare studio@avv-angelarossi.it
22
Almanacco
Crescere davanti un monitor?!
Dopo l'articolo a carattere introduttivo sul mondo dell'adolescenza sono arrivate alcune richieste di genitori riguardo la gestione dell'uso di internet da parte dei figli. Effettivamente è una tematica di grande attualità e sempre più presente anche in servizi televisivi ed episodi di cronaca, che spesso tendono ad evidenziare solo gli aspetti estremi dell'esperienza virtuale, per esempio parlando frequentemente di "predatori sessuali in internet". Come ogni grande rivoluzione tecnologica e culturale, l'avvento dell'uso capillare di internet porta con sé componenti estremamente utili e altre pericolose e di delicato "esercizio di responsabilità". L'accesso facile e veloce ad ogni tipo di social network, di filmati e contatti con il mondo adulto e non necessariamente "sano", deve sicuramente allertare i genito-
ri che vedono i figli passare molte ore della loro vita davanti al computer, senza però cadere in eccessi di allarmismo e proibizionismo. E' possibile prendere diverse precauzioni a vari livelli; innanzitutto adottare alcuni accorgimenti tecnologici che si possono rifare principalmente a due categorie. La prima comprende i diversi mezzi che permettono una difesa da invasioni esterne e intercettazioni di vario genere, in quanto creano una barriera tra il proprio computer e Internet, non permettendo a terzi di inserirsi. (firewall; anti-virus, software per la filtrazione della privacy come il Netscape Nanny 5.0, o la criptazione che rende invisibile agli sniffer i testi scritti e inviati via Internet dai ragazzi). La seconda categoria riguarda le possibilità di controllo dell'utilizzo di Internet, ovvero: monitorare i resoconti "storici" sul browser, installando un key logger (chiave d'accesso) che permette
L’OTTOVOLANTE
la memorizzazione di tutti i caratteri battuti su un determinato apparecchio o un chat logger che salva sul hard drive i testi com-
soprattutto dell'adolescente, minando anche il senso di fiducia reciproca tra ge-nitore e figlio; non sono applicabile sui Pc usati
pleti scambiati con il partner con cui si chatta; controllare, grazie ad esempio al Timetrack, il tempo che il bambino trascorre a navigare o in una determinata stanza chat. La maggior parte di questi accorgimenti tecnologici presentano due limiti essenziali: rischiano di invadere la privacy del bambino e
al di fuori di casa. Alcuni autori che si sono interessati all'argomento propongono un contratto da appendere sul computer di casa - stipulato da genitori e figli riguardante le responsabilità che
Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo
Umberto Eco, "Il cimitero di Praga" Simone Simonini, un cinico falsario, a cui il nonno ha lasciato in eredità l'avversione per gli ebrei, abile inventore di verbali e dossier, primo fra tutti quello sul progetto ebraico per la conquista del mondo, è il protagonista e unico personaggio apparentemente di fantasia del nuovo romanzo di Umberto Eco, che arriva in libreria a trent'anni dall'uscita de "Il nome della rosa". Cinquecento pagine lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, ci portano avanti e indietro nel tempo attraverso i diari di Simone Simonini e i personaggi, veramente esistiti, che si incontrano nel corso della storia. Cavour e la spedizione dei Mille in Sicilia, Ippolito Nievo, un Garibaldi artritico e Sigmund Freud definito dal falsario "un mediconzolo" che chiama Froide "un bugiardo anche in quanto ebreo", che consiglia l'uso terapeutico della cocaina "meravigliosa per infondere fiducia nei depressi, sollevare lo spirito, rendere attivi e ottimisti". Fra intrighi spionistici, servizi segreti, peccatori, gesuiti e massoni, carbonari e mazziniani, le stragi nella Parigi della Comune, troviamo anche una satanista isterica, un abate che muore due volte, ma al centro della storia c'è
la graduale falsificazione del documento conosciuto con il nome "I protocolli dei Savi Anziani di Sion" che ha ispirato a Hitler la creazione dei campi di sterminio. Simonini immagina un raduno notturno dei rabbini curvi e incappucciati nel cimitero israelitico di Praga "che siccome non poteva espandersi al di fuori del perimetro permesso, aveva sovrapposto le sue tombe, così da coprire forse centomila cadaveri". Il falso documento, concepito come una deposizione orale di un testimone di quella tremenda notte, getta una luce inquietante sul tempo in cui viviamo, raccontando le pieghe più segrete e inconfessabili della politica dell'Ottocento. Così, come spiega lo stesso Eco nelle "Inutili precisazioni erudite" alla fine del libro: "Ripensandoci bene, anche Simone Simonini, benchè effetto di un collage, per cui gli sono state attribuite cose fatte in realtà da persone diverse, è in qualche modo esistito. Anzi, a dirla tutta, egli è ancora tra noi". Tutti gli altri personaggi, tranne qualche figura di contorno, sono realmente vissuti e "hanno fatto e detto le cose che fanno e dicono in questo romanzo". Come per tutti i libri di Eco anche questo è un viaggio di particolare intensità nel tempo e nell'animo umano, che non si può compiere con leggerezza, se si vuole davvero entrare nelle pieghe di falsi e protocolli di questo eroe nero costruttore d'odio, non ancora scomparso.
questi si devono assumere per prevenire le situazioni a rischio, senza minare la privacy di ognuno e la fiducia reciproca; contratto che dovrebbe al tempo stesso agire da stimolo per un confronto e l'avvio a dialoghi costruttivi. Soprattutto la conoscenza da parte anche dell'adulto di alcuni aspetti della tecnologia diventa sempre più fondamentale per instaurare un qualsiasi tipo di dialogo con gli adolescenti e anche coi bambini e per evitare generalizzazioni che irriterebbero e allontanerebbero il giovane interlocutore appassionato di internet. Considerare che linguaggio, interessi e, ormai, mente-cervello degli adolescenti sono tecnologici è indispensabile per non fare di questa differenza culturale (nativi-immigrati) un motivo di scontro. Buona navigazione a tutti, in internet e soprattutto nella vita!
Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it
Pillole di storia
Il brigantaggio in Ciociaria e il sangue del sud Vogliamo riallacciarci all'ottimo articolo del mese scorso dell'amico Fabio Padovani. Per mantenere viva la memoria storica è uscito "Il sangue del sud. Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio" di Giordano Bruno Guerri. Il Padre dell'Antistoria conferma ed amplia i racconti di Sacchetti Sassetti e di Padovani sul brigantaggio in Ciociaria. Soprattutto sull'eredità che Luigi Alonzi - nato a Sora nel 1825, detto il brigante Chiavone - raccolse da suo padre, braccio destro del brigante Mammone. Padovani aveva evidenziato che la fuga di Mammone nel 1799 dalle grinfie del generale Rondio era riuscita "grazie all'intervento del vescovo di Sora Colaianni". Per l'erede Chiavone, primo brigante dell'Italia post-unitaria, lo Stato pontificio fu per molto tempo rifugio sicuro. Protetto dai gendarmi del papa, Alonzi era in buona compagnia. Briganti veri e presunti, mascalzoni che avevano trovato il modo di mettersi sotto l'ala di Pio IX e di Francesco II di Borbone. Questi videro in Chiavone il brigante capace di raccogliere e incanalare il malcontento del popolo a loro favore, contro i conquistatori piemontesi. Al brigante si affiancò tra gli altri il nobiluomo austriaco Zimmermann che volle subito esibire la propria diversità sociale affrontando in carrozza, seguito da quattordici enormi casse di bagagli su muli, il viaggio attraverso le balze della Ciociaria. Alatri, Veroli, Frosinone; una sosta a Valmontone, per riprendere il cammino verso Sora. Ma i due erano troppo diversi, e non andarono mai d'accordo tanto che Zimmermann ritornò ben presto in patria. La posizione di Chiavone si complicò negli ultimi giorni del 1861, quando il governo di Francesco II mandò da Roma il maresciallo catalano Tristany per invadere la Ciociaria. Anche con questi Chiavone non si trovò a suo agio e sentì sempre più avvicinarsi la sua fine non determinata dai nemici piemontesi ma dall'interno, dai suoi alleati borbonici. Infatti Tristany, risalito sui monti ciociari, era pronto all'offensiva vicino a Ferentino, oltre a liquidare "quel pezzente" di Chiavone. Il brigante fu preso dal "fuoco amico" e ucciso. La leggenda di Chiavone continuò con fantasticherie di una comunità intera, orfana di un eroe, dell'incarnazione di anni di speranze e di lotte. Insieme alla leggenda purtroppo continuò anche la guerra, che Giordano Bruno Guerri definisce giustamente "prima guerra civile italiana". Patrizio Minnucci, storico
Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344
Extras - Di tutto di più
23
"Edoardo Facchini, sacerdote, vescovo, patriota" Il titolo è il medesimo dell'ottima biografia, edita dall'Associazione Partigiani Cristiani. Edoardo Facchini nacque il 1 gennaio 1886 a Carnello di Sora. Nel 1911, fu consacrato sacerdote, con incarico di vicario parrocchiale di Carnello. Eletto vescovo il 25 agosto1935 entrò in Alatri a dorso di una mula bianca, nel rispetto della tradizione. Il suo carattere era ben espresso dal suo motto: "Fac ut ardeat cor meum". La sua prima lettera al clero ed al popolo di Alatri è del 15 agosto 1935: "Vorrei andare là dove mi chiama la carità di Cristo, dove più vivo e sensibile è il bisogno del vostro popolo, più accentuato il dolore, la miseria più sentita, il pianto senza conforto; e asciugarvi una lacrima, porgere una buona parola, dare un aiuto, portare soccorso, togliere la miseria, raccogliere i sospiri e risollevare un'anima: ma, più ancora, vorrei penetrare nell'intimo di tanti cuori per estirparvi il vizio, perdonare il peccato, distruggere gli odi, spezzare le infamie morali, risanare tante anime e spendere tutta
Il 10 giugno 1940, l'Italia entrò in guerra al fianco della Germania, ma Mons. Facchini "…appoggiò e favorì lo sviluppo della lotta clandestina in Ciociaria fornendo considerevoli aiuti morali e materiali ai partigiani e a quanti furono vittime della tirannica azione nemica", come riportato nella motivazione con cui gli fu conferita la medaglia di bronzo al valor militare. Svolse un'intensa opera di carità nel campo delle Fraschette, in cui arrivarono a convivere, in condizioni impietose e disumane, fino a 5.500 persone. Più volte, ogni giorno, si recava, a piedi, nel campo portandovi, casse di medicinali, generi di prima necessità, denaro. "...Divenne ben presto il riferimento unico della città e dopo l'8 settembre 1943 costituì l'ultimo baluardo contro i soprusi dei nazifascisti...". Dopo quel giorno, alcuni giovani del circolo cattolico, decisero di stampare un giornale clandeMons. Edoardo Facchini stino: il vescovo fornì loro una macchina la mia vita passando in mezzo a voi bene- da scrivere ed un ciclostile. La curia vescovile divenne una tipografia clandestina del dicendo...". giornale "Libertà". Più volte incontrò il generale Frido Von Senger pregandolo di garantire un corretto comportamento dei La Commissione europea ha riconosciuto il peperone cornetto di Pontecorvo come prodotto a desoldati nei confronti delle donnominazione di origine protetta. Un riconoscimento che certifica la qualità di questo ortaggio e ne e dei bambini nonché di che chiude un lungo iter burocratico iniziato anni fa. Il pemantenere i mezzi e le truppe perone di Pontecorvo, che appartiene all'ecotipo locale Capfuori delle mura, in quanto possium annum, presenta un'elevata sapidità e una migliore sibili bersaglio dei bombardieri digeribilità, associata alla buccia sottile che, al termine delalleati. Ma, soprattutto, saputo la masticazione, resta in bocca in quantità molto inferiore che il piano di fuga tedesco rispetto a quella di altri prodotti dello stesso genere. prevedeva il minamento di ediQueste particolari caratteristiche sono strettamente legate alle condizioni pedo-climatiche e tecniche dell'area di produzione, che ricade nella provincia di Frosinone. I terreni sui quali viene coltivato il peperone di Pontecorvo sono molto fertili, particolarmente ricchi di elementi nutritivi e permettono, in combinazione con le caratteristiche di piovosità della zona geografica, la coltivazione di un prodotto con una elevata sapidità. L'area di produzione del peperone spazia da Pontecorvo ad Esperia, San Giorgio a Liri, Pignataro Interamna, Villa Santa Lucia, Piedimonte San Germano, Aquino, Roccasecca, Castrocielo e San Giovanni Incarico. Pie. Ant.
Il peperone di Pontecorvo è un prodotto dop
SPAZIO INPS L'INPS comunica che i pensionati intestatari di abbonamento RAI possono chiedere all'Ente previdenziale di adempiere all'obbligo del pagamento del canone Rai con trattenute sulla pensione. L'importo del canone viene trattenuto in 11 rate mensili da gennaio a novembre, senza applicazione di interessi. La rateazione viene accordata a condizione che il pensionato non abbia redditi da pensione per un importo superiore a 18 mila euro.
La domanda deve essere presentata entro il 15 novembre dell'anno precedente a quello previsto per il pagamento. La richiesta per la rateazione del canone dell'abbonamento televisivo viene offerta dall'INPS come nuovo servizio on line messo a disposizione dei cittadini in possesso di PIN. La richiesta del PIN può essere effettuata direttamente dal sito dell'INPS (www.inps.it) con le modalità indicate nell'apposita sezione. Alfredo Salomone
fici e impianti presenti nelle città di Alatri Ferentino e Veroli, al fine di frapporre ostacoli all'avanzare delle truppe alleate, incontrò il feldmaresciallo Kesserling per una modifica dello stesso: questi, dapprima, rispose che il piano di fuga, preparato personalmente dal Furher, non poteva essere modificato, poi, sotto l'insistenza del monsignore, chiamò al telefono il comando tedesco e, dopo una discussione concitata con Hitler, il piano venne cambiato. La vicenda fu inviata all'avvocato Laternser, difensore di Kesserling dinanzi alla Corte militare britannica che procedeva per la strage delle Fosse Ardeatine. Il 30 maggio il vescovo Facchini, sempre rimasto ad Alatri, venne arrestato: i tedeschi avevano minato il serbatoio dell'acquedotto sull'Acropoli ed egli, per evitarne la distruzione pensò di farvi mancare l'acqua, chiudendo la sorgente di Capofiume. Il 13 ottobre 1944, la giunta comunale gli conferiva la cittadinanza onoraria, regalandogli un nuovo anello episcopale portante la scritta: "Il popolo di Alatri al suo amatissimo Vescovo con animo grato. S. Edoardo 1944". Proprio grazie a questa incisione fu identificato il 21 ottobre 1962, giorno della sua morte in Roma, a Piazza Venezia, colto da un malore, sul filobus 64, mentre, da solo, come da suo desiderio, si recava al Concilio Vaticano II.: l'ultimo esempio di una vita umile e sempre al servizio degli altri. Avv. Fabio Padovani