TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU
WWW.GENTE-C COMUNE.IT
Periodico di informazione politico-sociale e culturale Chiuso in tipografia il 21/09/2009 di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 8 - Settembre 2009 Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie
PROVINCIA MULTISERVIZI Iannarilli tenta di risolvere l'empasse. Lavoratori senza stipendio. pag. 2
CAPOLUOGO Nasce il Forum per la Sicurezza. Fabio Dialmi vince la scommessa. pag. 3
VARIE SUPERSTRADA FERENTINO-SORA: 4 mesi al via
pag. 3
ALATRI: Nominati due nuovi assessori
pag. 13
EXTRAS: Speciale sulla NUOVA INFLUENZA
pag. 22
Un altro lutto nazionale I nostri concittadini morti per la difesa della democrazia meritano rispetto. Il tempo delle polemiche non è questo, un lutto nazionale tocca tutti, di qualsiasi colore. Questo è il nostro piccolo gesto per RICORDARLI.
ALATRI
Via Matteotti
2
L’Apertura
L’editoriale C'È NOVITA’ E NOVITA’ CI SONO ASSESSORI E ASSESSORI Alla ripresa dopo le ferie estive, non potevo esimermi dal dissertare sulle ultime novità in ambito politico-amministrativo che riguardano la mia città. Alatri. È cosi che ho notato con piacere che due nuovi incarichi assessorili sono stati affidati a due persone quantomeno oneste e piene di entusiasmo, di voglia di fare. Lo ha già dimostrato in altro ruolo l'Avvocato Remo Costantini, così come ci auguriamo farà il giovane Roberto Addesse. Certo è che a volte le aspettative vengono tradite. Come nel caso di due assessori che, sebbene preceduti da fama di "risolutori" o di "intraprendenti", si sono poi arenati nel magma delle burocrazie e dell'immobilismo. È così che due settori fondamentali per una città come Alatri, lo spettacolo e il centro storico, sono totalmente allo sbando, senza una qualche programmazione, senza iniziative di sorta, senza futuro… Prendiamo ad esempio l'estate appena trascorsa, che ha faticato ad avere un calendario di eventi, e che si è salvata solo grazie all'intraprendenza e all'ostinatezza di tanti privati e di tante associazioni di volontari, e che si è trovata immersa in cantieri di ogni sorta. Sul fronte centro storico, non vorrei essere troppo frettoloso, ma credo che la tanto attesa e sbandierata svolta non sembra esserci stata, e lo status quo è quello di sempre. Delusione, malinconia, abbandono. Potrei citare decine di esempi ma mi limito a fare considerazioni di carattere generale perché, questa è una fortuna, la libertà di parola e di stampa permette ancora agli operatori della comunicazione e ai "ribelli" di segnalare con tutti i mezzi possibili (da ultimo anche Facebook) le storture di questa città. Certo è che una Delega delicata come quella all'Istruzione forse avrebbe meritato una riflessione ulteriore prima di essere assegnata ad un assessorato che ha già le sue grane… Ad meliora… L’Editore
MULTISERVIZI FROSINONE: lavoratori sul lastrico Nella seduta del 31 agosto la Giunta provinciale, presieduta dal Presidente Antonello Iannarilli, ha stabilito di conferire l'incarico
ministrazione e il Collegio sindacale hanno dichiarato si debba procedere o alla trasformazione della società con conseguente ricapitalizzazione, o alla "messa in liquidazione". Resta fermo che l'ipotesi della ricapitalizzazione, sulla quale comunque la Provincia (socia al 20%) non può non risentire anche delle determinazioni degli altri soci, richiede una preventiva valutazione della gestione della società, come sinora condotta, per evidenziarne le criticità e pervenire all'esame della fattibilità o meno di un serio piano indu-
striale di risanamento. La stessa costituzione della nuova società Azienda Servizi Vari Srl, avvenuta nel marzo scorso per consentire, a detta degli stessi ex amministratori, una manovra di "dirottamento" verso la stessa del personale della Multiservizi, si è rivelata soltanto una iniziativa del tutto inutile e strumentale tant'è che la stessa ex Amministrazione Provinciale, in sede di assemblea dei soci del 28.04.09, la dichiarava come "non più necessaria". Non permetteremo che dell'incapacità gestionale di alcuni risponda la collettività né con il
miraggio di posti di lavoro - cui non corrisponde la reale capacità della società a far fronte ai relativi oneri - né con il dispendio di risorse finanziarie che l'ente pubblico deve gestire nel primario interesse della stessa'. Altra storia è quella delle 84 assunzioni che, ad oggi, sembrano essere sospese, in attesa di una nuova procedura di selezione che ne vedrà "assunti" solamente il 60%, mentre il restante 40% dei posti andrà assegnato in base ai risultati del nuovo concorso. Andrea Tagliaferri
Il presidente Antonello Iannarilli
professionale per le iniziative da intraprendere a tutela dei propri interessi davanti agli organi giurisdizionali in relazione alle vicende della Multiservizi. Ciò a fronte del formale atto di messa in mora inoltrato dalla Frosinone Multiservizi Spa lo scorso 29 luglio all'immediato pagamento di € 355.258,14 e di € 58.027,01 per prestazioni da effettuate nei mesi di giugno, luglio e agosto. Non c'è dubbio che la situazione sia davvero ingarbugliata, anche e soprattutto perché, al di là delle beghe politiche, quelli che ci stanno rimettendo sono i lavoratori, che operano da mesi senza stipendio, nonostante abbiano sulle spalle famiglie, figli, mutui e quant'altro… 'L'attuale Amministrazione - ha commentato l'onorevole Iannarilli - ha tutto l'interesse e la determinazione per trovare una soluzione valida ed efficace al problema occupazionale, e in tal senso si sta adoperando. La situazione è comunque grave e complessa e non può es-sere strumentalizzata per meri scopi propagandistici ed elettorali. E' comunque solo il caso di sottolineare che la vicenda della Multiservizi è una fra le tante "pesanti" eredità lasciataci dalla vecchia Amministrazione. La Multiservizi versa in una situazione economico-finanziaria talmente grave che gli amministratori, lo stesso Consiglio di Am-
Pronto il nuovo piano delle attività culturali Approvato dalla Giunta Provinciale di Frosinone, Dal documento si evince una forte volontà di su proposta dell'Assessore alla Cultura, Politiche valorizzazione del territorio, privilegiando quei Beni Artistici e Monumentali Antonio Abbate, il progetti che abbiano una significativa ricaduta documento programmatico sulle sulla comunità. attività di promozione culturale e Le proposte potranno essere predi spettacolo per l'anno 2010, resentate da enti locali, singoli o datto in base alla legge regionale associati, associazione culturali, 28 settembre 2007 numero 17. fondazioni e altre istituzioni ed orL'Assessore alla cultura Antonio ganizzazione culturali senza scopo Abbate, come emerge dalle linee di lucro. generali presenti nel programma, La Provincia di Frosinone prediindividua in quei progetti ed inisporrà presto un avviso pubblico ziative nelle varie aree di intervenper la presentazione dei progetti, to come i beni culturali ed ambienallo scopo di predisporre una gratali, la storia e l'etnografia e cultuduatoria di quelli finanziabili, che re locali, la possibilità di rilancio verrà pubblicata solo dopo l'avvedella nostra provincia. nuta comunicazione del riparto Antonio Abbate Attenzione sarà rivolta anche alle dei fondi 2010 da parte della proposte per le fasce di utenze particolari come Regione Lazio. quelle per la terza età, per le culture e popoli Ottimo dunque l'impegno dell'Assessore Abbate diversi e per la cultura contemporanea. che ha già fatto capire di voler incidere nella Naturalmente grande spazio sarà riservato alla programmazione culturale della provincia di editoria e allo spettacolo, con la promozione di Frosinone, con l'intento di rilanciarla dando spaproposte per eventi teatrali, di prosa, musica, zio alle peculiarità locali che per anni sono rimapoesia e danza, con un occhio di riguardo alla ste nascoste e che devono ora necessariamente valorizzazione dell'attività culturale locale eessere riscoperte. spressa attraverso attività bandistiche e corali. A.T.
3
Primo Piano
La Superstrada FERENTINO-SORA pronta a Natale? Dopo l'accordo con il Park Club a Tecchiena, sprint finale dell'Astral per completare l'opera ALATRI - Dopo 30 anni di polemiche e cause giudiziarie finalmente la superstrada Ferentino-Alatri-Sora vedrà la luce. Sembra, infatti, che basteranno 4 mesi scarsi (se il bel tempo assiste i cantieri) all'Astral per completare i lavori e per inaugurare l'importantissima infrastruttura viaria che rivoluzionerà la viabi-
sore Regionale Scalia, l'ing. Salvato dell'Astral e i fratelli Straccamore proprietari dell'acqua park di Tecchiena, si sono stretti le mani pubblicamente sul cantiere incriminato alla presenza dei giornalisti. Ricordiamo che la querelle, durata decenni, vedeva contrapposte la Regione e l'Astral da un lato e la pro-
l'intero nord della provincia. È proprio in quell'occasione che il Responsabile del Pro-
iter procedurale molto complesso. In particolare l'Assessore Scalia, ex Presidente
In alto: Il cavalcavia prima degli impianti acquatici del Park Club A sx: La stretta di mano tra i proprietari del Park Club e l’ing. Salvato dell’Astral
lità del di gran parte della provincia di Frosinone. L'ultimo tassello del puzzle si è composto quando l'Asses-
prietà del Park Club dall'altro, rischiando di bloccare ancora una volta un'opera a dir poco strategica per il rilancio del-
cedimento per Astral, l'ing. Salvato, ha assicurato uno "sprint finale" per il completamento dell'opera. Alle parole del tecnico si sono aggiunte quelle dei politici e amministratori, soddisfatti per la conclusione di un
UNA CITTA' DAVVERO SICURA
L'assessore comunale di Frosinone Fabio Dialmi lancia la sfida per il secondo anno consecutivo FROSINONE - Da due anni una scommessa è stata lanciata dall'Assessore Comunale alla Polizia Locale e Protezione Civile Fabio Dialmi, che vuole trasformare il capoluogo ciociaro in un modello di città sicura. Certo il compito non è facile, ma a piccoli passi ci si sta riuscendo. Grazie ad una serie di iniziative avviate più di un anno fa, infatti, l'assessore sta riuscendo ad ottenere finanziamenti da varie fonti (regionali, nazionali, europee) per la messa in opera di strumentazioni, strutture e eventi che concernono la sicurezza urbana vista da tutti i punti di vista. Con il favore della Legge Regionale 15/2001 in materia di Sicurezza Urbana Partecipata e dei bandi di finanziamento ad essa collegati, infatti, si stanno realizzando sistemi di videosorveglianza della città, sportelli per la legalità, per la violenza sulle donne, per gli abusi sui minore, per l'integrazione sociale degli immigrati, iniziative sulla sicurezza stradale, e chi più ne ha più ne metta. Proprio a questo proposito è ormai operativo il FORUM DELLA SICUREZZA (PER LA LEGALITA' COMUNALE), a cui partecipano, oltre al Comune che ne è stato l'ideatore, una serie di enti ed associazioni di ogni genere e categoria, ognuna con le proprie storie, con i propri strumenti e con le proprie idee, tutti uniti da un solo obiettivo: migliorare la sicurezza e la percezione della stessa nei cittadini di Frosinone. È così che ad un gruppo già molto nutrito di attori che hanno partecipato al primo bando regionale l'anno scorso (Comune, Coni, Club Alcolisti Assessore Fabio Dialmi in Trattamento, Acli, Sorriso in Rete, Unione Ciechi, nuova cittadinanza ciociara, etc) si è aggiunto quest'anno l'Automobile Club Frosinone con le proprie competenze in materia di sicurezza ed educazione stradale, che si occuperà appunto di progetti di guida sicura e responsabile rivolti ai giovani neo patentati anche sulla scia delle numerose esperienze messe in campo negli ultimi 4 anni con il Protocollo del Guidatore Sicuro lanciato assieme alla Provincia di Frosinone, alla ASL e all'Ufficio Scolastico Provinciale. Notizia di questi giorni è la prossima apertura dello SPORTELLO PER LA SICUREZZA, momentaneamente situato in vicolo Moccia, nei locali della protezione civile, e che fungerà anche come sede provvisoria per il Forum stesso. Tra qualche mese, infatti, saranno pronti i locali sottostanti il Comune, in piazzale VI Dicembre e lo sportello, assieme al Forum e agli altri sportelli attivati di recente in quest'ambito, avranno uno spazio proprio per confrontarsi e mettere in campo tutte le iniziative programmate e finanziate.
della Provincia, che ha sottolineato come Frosinone e l'intero circondario vedranno completata un'opera dopo troppi anni di chiacchiere e liti. "Opera - ha sottolineato Scalia - fondamentale sia per il frusinate che per il sorano che, ancor più in là, per l'Abruzzo, da sempre isolata a causa delle infrastrutture carenti che lo collegano alla nostra provincia". Per Patrizio Cittadini, invece, che da Assessore ai Trasporti nella prima Giunta Scalia e da Sindaco di Alatri si impegnò molto per questo progetto, l'importanza di questa opera non è ancora chiara a tutti, perché significherà una grossa boccata d'aria per Frosinone, un volano per lo sviluppo dei comuni coinvolti, tutto grazie alla fondamentale interconnessione con il costruendo casello autostradale di Ferentino. Dal canto della proprietà la soddisfazione della famiglia Straccamore e del loro legale Avv. Aldo Ceci, per la fine di una lunga "querelle" non piacevole e che metteva a rischio l'attività dell'intero parco acquatico. "Le ragioni di entrambi - ha dichiarato l'avvocato Ceci sono state salvaguardate, grazie all'impegno di Scalia, Cittadini e dei Sindaci di Alatri e Ferentino".
Come cambierà la viabilità a seguito dell'apertura della Superstrada e del nuovo casello autostradale di Ferentino: Quella che ne trarrà più beneficio è sicuramente la città capoluogo, Frosinone. Stretta da decenni nella morsa soffocante della Casilina da un lato, l'autostrada accanto, e la SR 155/156, la "capitale ciociaria" è vicina al collasso e quest'opera porterà una boccata d'aria sia in senso figurato, allentando l'incidere del traffico leggero e pesante nella zona bassa della città, sia in senso letterale in quanto si avranno certamente dei benefici a livello di inquinamento atmosferico, polveri sottili e inquinamento acustico. La strategica scelta di creare un Casello autostradale a Ferentino (a cavallo tra questa città, Frosinone e Alatri), e collegarlo alla Superstrada che passerà per Tecchiena, Frosinone, Veroli fino a Sora, diminuirà il traffico veicolare sulla Casilina, che si riversa direttamente sull'incrocio con la Monti Lepini dentro Frosinone; devierà molto del traffico dei mezzi pesanti diretti nel Sorano e in Abruzzo e provenienti da Roma, senza farli più transitare per il capoluogo ciociaro; permetterà ai comuni del comprensorio ernico (Alatri, Vico nel Lazio, Veroli, Fumone, Guarcino, Collepardo, Trivigliano) di non passare attraverso tutti i semafori della Monti Lepini o sulla congestionata Casilina per uscire dall'autostrada. Anche il traffico sulla tratta Casello di Anagni-Fiuggi verso Alatri e Frosinone diminuirà molto, rendendo più sicura la zona. Insomma di vantaggi ce ne saranno e molti ancora non sono chiari ai più. Quello che è certo è che abbiamo dovuto attendere 30 anni per una infrastruttura progettata, finanziata e modificata centinaia di volte. Ma tutto è bene ciò che finisce bene. Speriamo.
Pagina a cura di: Andrea Tagliaferri
4
News dal Capoluogo
Un multisala degno Confartigianato: far rinascere presto il centro storico delle capitali europee Inaugurato da pochi giorni, il cinema multisala Sisto è un vero villaggio dello svago h24 FROSINONE - La città di Frosinone finalmente sarà all'altezza delle più grandi città europee in materia di Cinema. Da qualche giorno, infatto, è stato inaugurato uno dei Multisala cinematografici più importanti d'Europa. Il sito è quello industriale dell'ex Fornaci, non lontano dalla
riare il colore delle sale ogni dieci minuti. Cambia tutto rispetto ai cinema tradizionali. Perfino i manifesti: addio a quelli di carta, i film verranno annunciati da schermi digitali. Il Multisala si chiama Sisto in onore a suo nonno - ha raccontato ai giornalisti Ciotoli - che era di Ceccano dove l'imprenditore è nato e ha vissuto i primi anni della gioventù. L'azzurro è il colore dominante. Ci sono due aree di parcheggio, una a livello della strada l'altra in alto con mattoncini e verde intorno. Questo villaggio non sarà solo cinema, ma un vero mix di svago h24, aperto dalla mattina con proiezioni dedicate agli alunni delle scuole e incontri tematici con personaggi importanti. Poi sarà possibile utilizzare una sala giochi da 480 metri quadrati, un piano dedicato ai bambini, ed un ampio angolo bar per gustare coUn’immagine del celebre film “ La ciociara” cktail e birra. D'estate l'organizzastazione ferroviaria in direzione Ceccano. zione sfrutterà l'area all'aperto con muIl progetto si è realizzato grazie all'impe- sica e cabaret fino a notte fonda. "Perché gno e alla lungimiranza dell'imprenditore una struttura del genere a Frosinone? Edoardo Ciotoli, che ha creato un vero e Avevo un debito con la Ciociaria che mi ha proprio Villaggio su un'area di oltre 6000 sempre accolto in modo affettuoso e leale metri quadrati. "Nove sale, di cui tre in - spiega Ciotoli. Mio nonno è un modello grado di proiettare film in 3D", spiega E- che ho seguito fin da bambino, oggi readoardo Ciotoli, 41 anni, romano e residen- lizzo un sogno. E poi la Ciociaria è una te a Roma ma di evidenti origini ciociare. terra di antiche tradizioni cinematografiLe nove sale potranno ospitare fino ad un che, penso a Mastroianni e Manfredi, mimassimo di 2700 spettatori. 'illuminazione glior posto delle ex Fornaci non poteva è rigorosamente in Led e consente di va- esserci".
FROSINONE - Istituire un assessorato ed un comitato di gestione per al centro storico. Sono solo due semplici punti quelli contenuti nel progetto di riqualificazione e rilancio del centro storico, presentato da Confartigianato Frosinone all'assessore al turismo e sviluppo economico del comune di Frosinone Stefania Martini. Il progetto per il centro storico di Frosinone è stato messo a punto da Confartigianato che da sempre è sensibile alle problematiche e all'importanza dei centri storici, dopo le critiche mosse dal presidente dell'associazione Augusto Cestra all'amministrazione sulla "movida che non c'è". Era presente egli stesso, insieme al coordinatore del sistema Confartigianato imprese Frosinone, Marcello Bellano, nell'incontro con la Martini alla quale hanno illustrato la bozza che analizza le attuali carenze del centro Augusto Cestra - Presidente Confartigianato Frosinone storico e lancia nuove propo(foto di repertorio) ste tutte inserite all'interno di un percorso operativo dove il fulcro è l'istituzione di un comitato di gestione in grado di coinvolgere associazioni ed enti nel programmare, coordinare e promuovere iniziative del centro storico; stimolare le attività commerciali, delineare una linea strategica di sviluppo, in collaborazione con il comune. Grazie alle nuove opere urbanistiche che hanno ridato respiro al centro, come il parcheggio multipiano e l'ascensore inclinato che a breve dovrebbe aprire i battenti, questo è il momento migliore per programmare ed investire. Questo, almeno, è quanto pensano alla Confartigianato. "Il Progetto per la riqualificazione del centro storico ha una forte carica innovativa - assicurano gli ideatori -. E' in grado di coinvolgere in ottica sistemica i settori dell'urbanisitica (accessibilità, parcheggi, arredo urbano), della cultura in senso lato (Università, Accademia delle Belle Arti, Accademia dell'alimentazione "Alimentarti e sapori form", e poi eventi, manifestazioni, recupero delle tradizioni); del turismo e dell'accoglienza (ricettività, enogastronomia), del commercio su area privata, su area pubblica (mercati specializzati a tema), dell'artigianato (via dei mestieri, "le botteghe dell'artigianato", polo per un artigianato di qualità) e dei servizi, oltre ad avere delle evidenti interconnessioni con il contesto sociale e della residenzialità. L'obbiettivo, naturalmente, è che si utilizzino al meglio i mesi che verranno in modo da proporre per la prossima estate una stagione memorabile che si distingua da quella appena passata". L'assessore Martini per ora si è detta favorevole alle linee guida proposte da Confartigianato sottolineando però che esiste già un comitato di gestione che è il consiglio di amministrazione del Consorzio Città di Frosinone, il quale , magari,va integrato e migliorato. Attì
La Banda Concertistica Comunale "Antonio Romagnoli" di Frosinone La nascita del Complesso Bandistico della Città di Frosinone, è possibile individuarla nell'epoca post restaurazione del Congresso di Vienna, allorchè, come da documenti del 1840 che fanno riferimento ad una quindicina di anni addietro, si evince che venne formato quello che allora veniva chiamato come Complesso Armonico Cittadino, ad opera e per sprone del Gonfaloniere e del Delegato Apostolico di Frosinone. Composto di 16 elementi di comprovata fede cattolica e di fedeltà al Papa ed allo Stato Pontificio, il Complesso Armonico era diretto da un maestro assunto tramite selezione di curriculum, ed era presieduto da un notabile cittadino, possibilmente facente parte del Consiglio Comunale. Con l'avvento della Repubblica Romana, l'attività del Concerto, come spesso veniva anche chiamata la banda in quell'epoca, trova un momento di arresto che, terminerà con la fine dell'avven-
tura repubblicana sulle sponde del Tevere. Quella che ora viene chiamata Banda Musicale viene affidata ad un giovane maestro venuto da Imola: Antonio Roma-
nomenale che produrrà talenti e passioni che animeranno la vita musicale cittadina per tutto il '900. Tale fu l'impatto di questo maestro su questa già antica isti-
La banda concertistica comunale
gnoli, che riesce a modificare l'antica sostanza e struttura del Concerto Armonico, portandolo a diventare una Banda Concertistica, piu' ricca di elementi e dotata di una scuola di musica fe-
tuzione cittadina, che alla sua morte, gli venne dedicato un piccolo monumento posto nel cimitero frusinate, e non solo: la Banda Concertistica prese il suo nome portandolo con orgoglio ed o-
nore nella sua vita sino ai giorni nostri. Al maestro Romagnoli, la città ha anche recentemente intitolato una piazzetta nei pressi della stazione ferroviaria, unendo il suo nome a quello di Puccini, Rossini, Verdi, Vivaldi, Corelli ed altri grandi compositori, che hanno il loro nome legato alla toponomastica del quartiere Scalo. Subito dopo Romagnoli, Frosinone conosce un altro grande maestro: Adolfo Di Zenzo che guiderà l'ensemble sino a poco prima dell'inizio del Secondo Conflitto Mondiale. Da questo periodo la Romagnoli letteralmente "sforna" decine di ottimi musicisti che renderanno leggenda la Banda e onore alla città lungo le strade, i palchi ed i teatri di tutto il mondo. E' grazie infatti a questa istituzione che artisti del calibro del maestro Daniele Paris, il cui padre era musicante della Romagnoli, e come anche il fagottista Ermenegildo De Vincentis, hanno avuto la pos-
sibilità di conoscere la musica, impararla e renderla ragione di vita. Altri maestri seguirono alla conduzione della Romagnoli, e furono tanto importanti per cui ora si riconosce la loro direzione come "l'epoca del tale maestro e quella del tal'altro"; tra tutti, tre nomi sono i più importanti: Masucci, Mariconda e Coggi. Intere famiglie, se non dinastie, hanno servito e tutt'ora costituiscono la linfa vitale di questa ensemble, nomi che hanno fatto la storia della città, come Vona (indimenticabile l'apporto del grande clarinettista e capobanda Aristodemo), De Vincentis, Paris, Barletta, Lombardi, e tante, tantissime altre. Arriviamo sino ai giorni nostri, all'attuale eccellente maestro Fabio Cipriani, che da ben 10 anni dirige questo complesso. a cura dell'Arch. Giovanni De Vincentis
5
Provincia
Il terremoto industriale nella provincia di Frosinone: crisi reversibile? Non si ferma più. E' come un inarrestabile terremoto, senza crolli e danni diretti a persone e cose, ma con effetti altrettanto drammatici. Sto parlando di quel sisma che sta squassando la struttura industriale della nostra provincia, demolendola progressivamente.
sca, tipo contrappasso, per aver forse troppo avuto nei decenni precedenti. Chi aveva troppo peccato in ingordigia agevolativa industriale doveva dantescamente subire non solo la mancanza di tale nutrimento, ma pure la continua vista del nutrimento ancora abbondante nelle regioni confi-
Proteste davanti la Carlsberg
Esso ha origini lontane e a fasi alterne non dà tregua. Una prima forte scossa è avvenuta proprio verso il 1992 - 94, quando, con inopinata decisione, la provincia di Frosinone è diventata "ricca" e quindi non più meritevole di consistenti agevolazioni industriali come era fino ad allora avvenuto. Perso questo sostegno, che aveva costituito per la provincia stessa la maggior fonte di attraibilità per investimenti industriali esogeni, si è assistito al contrario ad una specie di punizione dante-
nanti. E da lì è cominciato il fuggi-fuggi e lo smantellamento progressivo di una economia industriale che sembrava forte, ma che stava in piedi invece solo grazie ad un sottile equilibrio tra economia assistita e imprenditorialità. Frosinone si vantava di essere la più industrializzata provincia del Lazio e bastava percorrere l'autostrada del sole da Anagni a Cassino per averne conferma. Era un po' la Svizzera del Sud, nutrita dei frutti copiosi della Cassa del Mezzogiorno, a un tiro di schiop-
po da Roma, ottimamente collegata alla capitale ed ai suoi aeroporti e con le sue fabbriche ad affacciarsi lungo l'autostrada come festose presenze al passaggio di un ininterrotto corteo di imprenditori. L'altra scossa tellurica, avvenuta su uno scenario già indebolito, è degli ultimi due anni, perfettamente coincidente con la crisi globale finanziaria, economica, di consumi, stili e tenore di vita che ci sta ormai coinvolgendo tutti. Figuriamoci se la Provincia di Frosinone poteva essere indenne da quest'altro tsunami! E' ormai notizia di ogni giorno, tanto che non fa più notizia, l'ennesima chiusura annunciata di siti produttivi, il ridimensionamento, la riconversione, la delocalizzazione e la ristrutturazione di altri, con tutto il corollario di problemi sociali conseguenti. E d'altra parte se non si vendono più cinescopi, contatori elettrici, componenti elettronici, tessuti industriali, ma anche meno automobili, meno birra, meno carta e cartoni, ceramiche e sanitari, cosa si può fare? Subito dopo un terremoto arriva la Protezione Civile, con le tende e le cucine da campo più la solidarietà generale. Con la speranza, naturalmente, che si edifichino rapidamente le nuove case, che siano antisismiche e che tutto si possa ricondurre quanto prima alla normalità, anche in presenza di future possibili scosse.
Anche qui hanno montato le tende: sono le casse integrazioni, ordinarie, straordinarie, miste, i contratti di solidarietà e di pro-
peso dell'industria in provincia stanno virando velocemente verso il basso. La domanda è legittima e, in fun-
La catena di montaggio della Fiat di Cassino
gramma, la mobilità. Sì, ma dopo le tende che si fa, perché, al di là delle tende non si vede ombra di ricostruzione industriale… antisismica. Dobbiamo pensare alla provincia di Frosinone come ad un'area industrializzata che attraversa una forte crisi congiunturale da cui prima o poi si solleverà o ad un'area che non era a vocazione industriale e che ha avuto solo la sua "primavera di Praga" costituita da una industrializzazione esterna, assistita, indotta, e un po' drogata, ma che sta ritornando velocemente ai tratti sociali ed economici preesistenti? Ci auguriamo di no anche se gli indicatori socio-economici del
zione della risposta che ad essa si può dare, andrà studiata la cura, nella consapevolezza un po' amara che la maggior parte delle cause della nostra situazione provinciale è di provenienza esterna e su queste ben poco possiamo incidere. Rivolgiamo comunque questa domanda ai numerosi medici specialisti che si alternano al capezzale del malato, ai promotori dei numerosi convegni, dibattiti, studi, seminari, tavole rotonde, rapporti periodici quotidianamente sfornati dalle Pubbliche Istituzioni preposte allo sviluppo del territorio. Giambattista Taboga
Dalla Regione pioggia di euro per strade e monumenti FRUSINATE - Parte il recupero di 38 immobili pubblici di sono state ritenute ammissibili, mentre 138 sono state pregio sparsi nei comuni della Regione Lazio diversamen- ritenute non ammissibili. Sempre dalla Regione, al via a te destinati all'abbandono. La Giunta regionale ha appro- un programma di spesa di 44 milioni dedicato a intervenvato, infatti, una delibera che finanzia con 14 milioni di ti finanziari straordinari su strade provinciali e comunali. euro la ristrutturazione di ex caserme, chiese storiche, I fondi saranno destinati in particolar modo a opere di torri medioevali, castelli, ex conventi. I finanziamenti saranno di- I monumenti che verranno restaurati in Ciociaria sponibili nei prossimi tre anni secondo quanto stabilito dalla fiEx orfanotrofio Madonna del Piano AUSONIA nanziaria regionale. "Si salva il patrimonio storico e Ex mattatoio Comunale FROSINONE culturale dei comuni - ha detto il Presidente Marrazzo e nello stesso Palazzo Ferri PICINISCO tempo si alimenta quel circuito virtuoso di investimenti e lavoro Convento S. Francesco ROCCASECCA necessario per contrastare gli effetti negativi della crisi sull'ecoCappella S. Antonio nomia e il tessuto sociale del La- S. AMBROGIO SUL GARIGLIANO zio. Le nostre azioni hanno permesso di evitare al sistema proCastello Cajetani TREVI NEL LAZIO duttivo della Regione Lazio conseguenze devastanti ed ha contriEx Chiesa S.Tommaso VALLEMAIO buito a creare le condizioni per uscire dal tunnel e poter approfitEx Tipografia Reali VEROLI tare più di altri della mite ripresa prevista per il 2010". Le domande Ex Chiesa S. Martino pervenute da parte degli enti 216 VILLA S. LUCIA
La mappa stradale della provincia di Frosinone
messa in sicurezza e adeguamento di nodi stradali. La somma sarà ripartita nel triennio 2009/2011: 6 milioni e 618mila euro nel 2009, 19 milioni e 855mila euro nel 2010 e 17 milioni e 648mila nel 2011. I fondi sono destinati alle province di Roma, Frosinone, Latina, Viterbo, ed alcuni comuni quali Anguillara Sabazia, Ciampino, Cori, Grottaferrata, Subiaco, Ventotene, Viterbo, Sant' Andrea sul Garigliano. A.T.
Per info: www.frosinone.aci.it Tel. 0775.839081
7
Provincia Nord
Trevi nel Lazio, i rischi della maggioranza La situazione politica è incandescente ma il sindaco Silvio Grazioli si dice sereno TREVI NEL LAZIO - La sopravvivenza della maggioranza che attualmente regge le sorti di Trevi nel Lazio si gioca sui "numeri". Quelli che tre consiglieri comunali ed un assessore hanno respinto durante l'estate, quando hanno rigettato la proposta di variazione al bilancio, e quelli che a fine mese (inizio ottobre al massimo) saranno presentati per il riequilibrio di bilancio stesso. I tre aventiniani rispondono ai nomi di Antonio Crisci, assessore, e di Antonio Salvatori, Marzia Molinari e Renato Graziani, i tre consiglieri, attestatisi tutti su posizioni di contrasto nei confronti del sindaco Silvio Grazioli, il quale guida il paese da poco più di tre anni. Per l'Amministrazione comunale trebana, dunque, continua il periodo difficile, iniziato quasi un anno fa con le polemiche scatenatesi per l'apertura del centro d'accoglienza immigrati agli Altipiani di Arcinazzo. Ma, nonostante la fase molto delicata, il primo cittadino ha detto a "Gente Comune" di sentirsi totalmente sereno, ben consapevo-
le però che, in caso di "no" al prossimo consiglio comunale, la prospettiva è rappresentata dalla caduta dell'attuale governo locale. "Io rispetto la volontà di tutti e rispetto la libertà di tutti - sono state le parole di Silvio Grazioli - e sono tranquillo. L'azione amministrativa va avanti e, se non sarà più così, si potrebbe ridare voce ai cittadini". Ossia: elezioni comunali anticipate rispetto alla naturale scadenza del mandato, prevista nella primavera del 2011. Grazioli si è detto privo di qualsiasi timore ed ha ammesso di confidare sul pieno appoggio dei suoi concittadini: "Da quando si è insediata questa amministrazione comunale, sono state realizzate numerose opere pubbliche, è stata rilanciata la cultura, sono state messe in evidenza delle capacità che stanno facendo il bene del paese. Per dirla in breve: Trevi nel Lazio ha riacquistato una fiducia ed una speranza che prima non c'erano o che erano sepolte". E, sciorinando notizie sugli ultimi interventi, Grazioli ha ricordato i corposi finanziamenti
avuti dalla Regione Lazio per il rifacimento degli impianti di illuminazione pubblica (300 mila euro) e per i marciapiedi agli Altipiani di Arcinazzo (100 mila eu-
ro). Ma, in previsione della prossima seduta consiliare, tutto ciò potrebbe anche non bastare: se le polemiche interne non rientrassero, l'Amministrazione Gra-
zioli rischierebbe di chiudere anzitempo la propria esperienza. Staremo a vedere quello che succederà. Pietro Antonucci
L’invasione orientale Prodotti contraffatti e venduti a prezzi irrisori. Il successo e i rischi del mercato cinese FIUGGI - L'invasione di prodotti cinesi sembra ormai un'onda inarrestabile. Prima i vestiti, poi le scarpe ed ora anche i cosmetici per il make up della donne. Prodotti ritenuti spesso pericolosi per la salute mancando le dovute indicazioni sulla composizione chimi-
ca dei prodotti. Per questo la guardia di finanza nelle ultime settimane sta "battendo" il territorio provinciale per controllare le attività asiatiche che, come funghi, nascono ogni giorno, creando una difficilissi-
ma concorrenza per il commercio made in Italy. Il lavoro certosino delle fiamme gialle sta dando i suoi frutti ed i sequestri si susseguono. L'ultimo a Fiuggi dove circa 400 pezzi 'made in China' tra rossetti, ciprie e quant'altro occorre per il classico make up femminile, sono stati sequestrati in un negozio del centro della cittadina termale. Gli oggetti non riportavano nessuna dicitura in lingua italiana, come prevede la normativa sul consumo, ed oltretutto non erano certificati dalla Comunità Europea. Secondo la Gdf, le sostanze, non debitamente certificate dalle autorità competenti, potrebbero risultare nocive. Nel corso del sequestro poi sono stati trovati anche altri oggetti di chiara provenienza cinese non conformi alla normativa comunitaria e nazionale, e pertanto anche questi ultimi sono stati confiscati. Il gestore del negozio e' stato segnalato agli organi competenti, e dovrà pagare allo Stato una multa salatissima. Nella stessa operazione i militari del comando provinciale hanno sottoposto a sequestro centinaia di confezioni di profumo contraffatte riportanti la dicitura di noti marchi di moda. Giorgio Stirpe
TAGLI
AFERRI
Immobiliare
LABICO (loc. Collespina)
Porzione di villino quadrifamiliare su tre livelli di cui P. interrato P. terra - mansarda (trattativa riservata)
LABICO Appartamento di mq. 55 con veranda di mq. 20 con balconi - € 180.000 n. 2 Garage a € 30.000 cad.
PALESTRINA Appartamento 2° livello di mq. 78 con balconi esterni e 1 garage di mq. 33 - € 240.000
CASTELMASSIMO (1 km da Frosinone) 4 ville divise in due blocchi bifamiliari suddivise nel segunte modo: Piano interrato, Piano terra, Mansarda (trattativa riservata)
ROMA - Via Bravetta
2 garage di mq. 30 ciascuno € 36.000 cad.
È un’iniziativa delle imprese: Edil GI. MA. di Tagliaferri Giorgio e Marco s.r.l.
GI.MA. COSTRUZIONI s.r.l.
TAGLI
A FERRI
Immobiliare
ALATRI - Corso della Repubblica, 59 - Tel e Fax: 0775.434799 Tagliaferri Giorgio: 339.473251 - Tagliaferri Marco: 333.6761602 edilgimasnc@libero.it - www.impresegima.it
9
Provincia Sorano
Le forti polemiche contro la Burgo SORA - Il centro-sinistra contro il... centro-sinistra a Sora, dove le associazioni "Cinema & Società" e "Verde Liri" hanno avviato da mesi una forte campagna mediatica per protestare nei confronti della "Burgo Group Spa" in seguito all'apertura dell'impianto co-generativo turbogas della Cartiera del Sole. L'iniziativa è sfociata in quest'ultimo mese in una durissima presa di posizione verso tutti gli organi regionali ed i loro rappresentanti più conosciuti, accusati di aver fatto letteralmente "carte false" per aiutare la società "Burgo Group SpA a discapito della salute di 150 mila residenti in Ciociaria (Sora e comuni limitrofi)". Per coloro che protestano "Non è bastato avvelenare tutta la Valle del Sacco (uomini,donne, bambini, anziani...) con la loro dissennata politica anti-ambientale e filo-industriale, ora hanno deciso di avvelenare anche noi altri ciociari". Ma chi sono i responsabili? Vengono indicati nella Regione Lazio (cioè il presidente Marrazzo e l'assessore all'ambiente Zaratti), nell'Amministrazione provinciale (rappresentata dall'ex presidente, oggi assessore regionale, Scalia e dall'ex assessore provinciale al-
l'ambiente Simoncelli), nella Procura di Cassino (che non avrebbe dato sufficiente peso al primo esposto). Per gli esponenti del centro-sinistra vengono chieste le immediate dimissioni. Le critiche all'operato della Turbogas si sono tra l'altro acuite a seguito di tre incidenti verificatisi nei mesi scorsi (1 esplosione di un pistone della turbogas, 1 incendio di patina di carta su fili di alta tensione elettrica, 1 incendio di ben 4 pannelli elettrici di comando della turbogas) che hanno richiesto l'intervento urgentissimo e risolutivo dei vigili del fuoco di Sora perché non domati dal personale e sistemi antincendio interni alla cartiera. Fino all'episodio più grave, avvenuto il 10 settembre, quando è morto un operaio per lo schiacciamento provocato da una bobina di carta pesante alcune decine di quintali improvvisamente staccatasi dal suo alloggiamento. Ed è per questo che Maurizio D'Andria, presidente di "Cinema & Società" ha inoltrato nelle scorse settimane un secondo esposto, questa volta indirizzato alla Procura della Repubblica di Roma competente territorialmente sugli atti compiuti dalla Regione
FALEGNAMERIA ARTIGIANALE La ditta di Paolo Ciangola è da oltre venti anni nel campo della falegnameria. Il titolare Paolo, uno degli artigiani più conosciuti della provincia di Frosinone, pur continuando a lavorare in modo artigianale ha intrapreso un percorso più industrializzato grazie ad attrezzature di ultima generazione. Porte, finestre, mobili su misura e non solo dunque. L'azienda alatrense infatti si pone
Lazio nella quale si denuncia l'operato (a uso avviso) illegale di 6 dirigenti della Regione Lazio per abuso di potere, poiché firmatari dell'atto di "esclusione alla V.I.A." rilasciato nel 2007 e in (apparente) violazione della sentenza del Consiglio di Stato, sez. VI nr. 127/2005, la quale prevede
che in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), sia per l'autorizzazione che per il diniego, la competenza sia in capo all'organo politico mentre, l'applicazione delle direttive ed eventuali sanzioni da comminarsi in violazione, sia di competenza dei dirigenti.
Chiaramente, nell'esposto tutti i denuncianti considerano l'atto della Regione Lazio illegittimo ed illegale e, con il conforto della Magistratura, se ne chiede la nullità. Le polemiche e la guerra fatta a suon di carte bollate continua senza sosta. P. A.
UN ASILO A FORMA DI LIBRO IN RICORDO DI GIULIA ARPINO - Giulia Carnevale vivrà per sempre. La 23enne studentessa di Arpino, sepolta sotto le macerie del terremoto che il 6 aprile ha seminato morte e distruzione in Abruzzo ha firmato il progetto della nuova scuola materna nel villaggio di casette di Onna. Nel suo computer è stata trovata la prova grafica per la costruzione di un asilo a forma di libro, con il tetto che simula la copertina di un volume da sfogliare. Era la prova per l'esame di composizione che avrebbe dovuto sostenere nella facoltà di Ingegneria edile dell'Aquila. Al progetto mancavano solo i calcoli delle forze e dei volumi degli ambienti. I fogli dei suoi piani di lavoro sono arrivati alla Protezione civile trentina, dove ingegneri e architetti hanno sviluppato la sua idea. Ora l'asilo di Giulia è lì, costruito con legno trentino, Il progetto dell'asilo di Onna originale nella sua architettura, ed è già stato inaugurato. Sale per la didattica e la ricreazione, una mensa moderna con cucina e dispensa. "Il so-gno di Giulia era questo - ha detto la mamma Angela - e vederlo realizzato per me è una consolazione. Così il suo nome e la sua memoria non rimarranno sepolti sotto le macerie". L'asilo è inserito fra le casette dai colori pastello del piccolo villaggio costato 5 milioni di euro, finanziato dalla Croce rossa e realizzato dalla Provincia autonoma di Trento. È al centro delle 47 casette bifamiliari del villaggio, per un totale di 94 appartamenti da 44 a 77 metri quadrati. Quindici di queste casette sono state finanziate con i fondi raccolti con l'operazione "24 Ore per l'Abruzzo", nella quale il Gruppo 24 Ore, in collaborazione con la Croce rossa italiana, ha raccolto la somma di 603mila euro. Giorgio Stirpe
PAOLO CIANGOLA
al servizio dei serramentisti di cui è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta in tema di profili per legno alluminio del tutto personalizzati. Altra grande novità sono del-
le ante dal taglio di 90° pronte per l'applicazione senza ulteriori interventi di manodopera. Massima libertà di scelta per le sagome corredata da un'ampia gamma di specie legnose. Tutto questo a prezzi di fabbrica, dal produttore si passa infatti direttamente all'installatore. Naturalmente il tutto senza tralasciare opere artigianali uniche, composte con cura e maestria.
ALATRI - Via ia Fras raschett hette, 32 Tel. 0775.435418 - Cell. 368.3184212 - e-mail: paolociangola@virgilio.it I N P R O M O Z I O N E
10
Vita alatrense
Un viaggio atteso per 58 anni Il nostro Pietro Antonucci inviato speciale negli Usa: la sua esperienza alle orgini della famiglia Prima premessa necessaria: i lettori mi perdoneranno se, una volta tanto, parlo di me. Ma si tratta di una storia a cui la mia famiglia tiene da una vita, un sogno e una promessa che si sono concretizzati a 58 anni di distanza, nell'estate di quest'anno. Seconda premessa, per capire: nel 1951, nella lontana città di Providence, capitale dello stato americano del Rhode Island, muore Maria Ceci, sorella di Anna Ceci, la nonna del sottoscritto. "Marietta" aveva lasciato la "sua" Alatri nel 1924, direzione America con la speranza di una vita migliore: raggiunse il New England, dove ad attenderla c'era il marito Sisto Calicchia. Maria scrisse spesso a mia nonna, raccon-
Pietro Antonucci sulla tomba degli avi Calicchia
tandole il lungo viaggio, l'arrivo ad Ellis Island - l'approdo per tutti gli emigranti e il difficile inserimento nella nuova realtà. E poi la struggente nostalgia per la nostra città e la sua famiglia d'origine. Maria morì a soli 50 anni. Mia nonna era una bimba di 9 anni quando la vide l'ultima volta e si ripromise sempre, dopo il '51, di fare un viaggio negli Usa per vedere dove era vissuta e sepolta quella sorella, par-
tita troppo presto e troppo giovane. Non ci riuscì mai. E quel sogno, quella promessa intima sono stati "ereditati" da mia madre che, a luglio scorso, si è imbarcata su un aereo con mio fratello ed il sottoscritto al seguito. Il cuore del nostro viaggio è proprio Providence, dove arriviamo in una calda e umidissima mattina di fine mese. L'impressione che ho è quella di una realtà un po' sonnolenta, anche se la città ha un aspetto curato, aristocratico. Grazie ad una signora italo-americana con la quale sono in contatto (Anita Ferla, che ringrazio infinitamente), ci rechiamo al Saint Ann cemetery di Cranston. Unico indizio, una vecchia foto in bianco e nero di mezzo secolo fa con la tomba in una radura vuota. Ma di tempo ne è passato tanto e la tomba si trova ora in mezzo a migliaia di altre sepolture. Una breve ricerca ed eccola! Lotto 11, fila 83, il nome Calicchia e la statuina del Cristo: è la prima volta che la vediamo dopo aver rimirato quella foto in tutti questi anni. Pensieri, ricordi, emozioni si affollano in quei momenti: facile immaginarli. La giornata continua in compagnia di Anita: un caffè e qualche chiacchiera. Passiamo per un quartiere addobbato interamente con il nostro tricolore, ma Anita ci dice che gli "italiani" di qui hanno perso il senso delle loro origini, sono come senza identità. Mi vengono in mente le possibili storie di quanti partirono da Alatri negli anni '20 e '30, i loro sacrifici, le loro sofferenze... Maria Ceci era tra questi. Mia nonna, che nel frattempo ci ha lasciati, sarà contenta: la sua promessa e il suo sogno sono stati esauditi. Pietro Antonucci
A margine di questo intenso racconto di viaggio, chiediamo ai nostri lettori, di qualsiasi Comune della provincia di Frosinone, di scriverci per raccontarci le storie dei propri familiari emigrati, o di inviarci fotografie e documenti che ricostruiscano una piccola porzione della storia dei Ciociari che hanno abbandonato la propria terra in cerca di fortuna…
ADDIO AL PRESIDE-SINDACO ANTONINO CELANI… Quando scompare un uomo come Antonino Celani, è tutta una città che si ferma a riflettere e a ricordare. Se ne è andato, il nostro caro preside, alla fine di questa estate del 2009. Ed ha lasciato un immenso vuoto. Fu sindaco del Comune di Alatri dal 1960 al 1964. Fu un grande esponente politico della Democrazia Cristiana anche in ambito provinciale. Fu Assessore e consigliere comunale Antonino Celani lo ricordiamo per tutti questi motivi ma, soprattutto, per la missione che svolse con amore e professionalità presso la scuola Media Dante Alighieri, in qualità di preside. E tante generazioni di alatrensi hanno avuto l'onore di aver come preside il caro Antonino Celani! Credo di esprimere il sentimento di molte persone in questo momento: grande commozione e al tempo stesso orgoglio di esse stati suoi allievi. Perché il professor Celani, oltre ad essere un uomo colto e serio, era un preside attento. Non si lasciava sfuggire nulla. Osservava e seguiva i suoi ragazzi quasi fossero stati tutti i suoi figli. Sapeva prevenire disagi, coinvolgeva le famiglie. E indicava nella cultura e nello studio gli ambiti fertili a cui dover attingere per poter diventare uomini onesti e giusti. Se lo incontravi per strada, anche dopo tanti anni, ti riconosceva, ricordava il tuo no-me. Con gentilezza rara si fermava per sapere come stavi. E la cosa impressionante è che ricordava i nomi di tutti i suoi ex alunni. Caratteristica questa tipica delle persone altruiste e generose. Oggi noi della redazione di Gente Comune, rendiamo omaggio a questo importante personaggio alatrense, ricordandolo così e stringendoci accanto alla sua famiglia alla quale inviamo le nostre sentite condoglianze. Mariella Minnucci
Siria chiama Alatri: Il gruppo folk "Aria di Casa Nostra" sbarca in Asia Il Gruppo folclorico Aria di Casa Nostra di rimanere affascinati dalla città di DamaAlatri, dopo aver preso parte il 1 e 2 ago- sco, dalla sua Moschea (dove, raccontano i sto u.s. alla nona edizione del festival "La Siriani è conservata la testa di S. Giovanni dona del zuc" in Valcamonica , ha parteci- Battista) al mausoleo di Saladino, fino ad pato tra il 7 e il 14 agosto al Festival In- arrivare all'importantissima, per noi cattoternazionale di Bosra, in Siria, un'impor- lici, Porta di San Paolo tante kermesse Complimenti alloculturale a livello ra. La partecipanazionale, organizzione al festival zata direttamente siriano vi ha predal Ministero della cluso la parteciCultura del paese pazione ad un almediorientale. tro importante feVediamo le impresstival però... sioni raccontate La ringrazio. direttamente dai Si, purtroppo la nostri amici: partecipazione al Allora, Aria di Bosra Festival, non casa Nostra, è staci ha fatto partecita la prima partepare al festival inIl gruppo folk “Aria di Casa Nostra” cipazione per il ternazionale del vostro gruppo in un festival al di fuori folklore di Alatri dedicato al nostro Sor dell'Europa? Flavio Fiorletta (è superfluo ricordare, ma No, non è la prima partecipazione per noi, doveroso farlo, che è stato fondatore del in quanto nel 2003 il gruppo ha partecipa- gruppo e ideatore della kermesse folclorica to al Festival di Branson, in Missouri, negli cittadina) complice anche la contingente Stati Uniti d'America. Di certo è la prima riduzione dei giorni della manifestazione. volta per il nostro gruppo partecipare ad Se avessero confermato le date decise in un festival in Asia, quello sì. principio, non avremmo avuto problemi a Avete avuto, se non altro, la possibilità partecipare. di confrontarvi con una realtà sociale e Ci dispiace immensamente, certo, ma non politica totalmente diversa dalla nostra, è stata solo colpa nostra; sappiamo però giusto? che il buon Sor Flavio da lassù, ci avrà beEsattamente, infatti ci riteniamo estrema- nedetto lo stesso mente fortunati ad aver partecipato ad un Intanto per quest'anno avete anche orgafestival del genere; è stata un'occasione irri- nizzato una lodevole iniziativa… petibile, che non potevamo farci sfuggire. Mi fa piacere ricordare lo spettacolo Noi Ci siamo cimentati con una cultura total- Per Voi del 4 giugno scorso alla quale ha mente diversa dalla nostra, abbiamo potu- fattivamente collaborato l'altro gruppo folto apprezzare la bontà e la genuinità della kloristico locale, Gli paes'e Mei, al quale cucina araba, e l'ospitalità incondizionata rivolgo ancora un caloroso ringraziamento. della popolazione siriana, sempre molto L'evento patrocinato dal Comune di Alatri gentile e ben disponibile. Non nascondo consisteva in uno spettacolo di canti e che abbiamo sfatato numerosi luoghi co- danze tradizionali allo scopo di raccogliemuni al riguardo… re fondi per un progetto per l'Africa, legaIn che senso? to ai due nostri amici prematuramente Bè, diciamo che la realtà che abbiamo tro- scomparsi, Marco e Daniele. vato li, non rispecchia affatto le nostre E' stata una bellissima serata di amicizia e paure e le nostre convinzioni su quella folklore molto apprezzata dal folto pubbliparte del mondo. co presente. Quindi vi ritenete soddisfatti? E' stata inoltre un'ottima occasione, sicuraAssolutamente sì mente da ripetere anche per altre manifestaParliamo un po' della kermesse in sé. zioni, di vedere insieme accomunati in un Il festival godeva di un'organizzazione che unico progetto i due gruppi folkloristici locarasentava la perfezione. li, lontani da astii e incomprensioni antiche; Organizzato direttamente dal Ministero vorrei però sottolineare che un'evento cosi della Cultura e dello Spettacolo siriano, era particolare non ha visto (probabilmente per un festival itinerante, svoltosi nelle mag- urgenti impegni) nessun rappresentante delgiori città del paese, come Damasco, Bos- l'amministrazione Comunale, e questo è stato ra, Sweida e Tartous. l'unico rammarico. Di particolare interesse, e ci tengo a sotto- Adesso? Come si muoverà in futuro il linearlo, è stata la nostra esibizione nella gruppo folk "Aria di Casa Nostra"? splendida cornice dell'anfiteatro di Bosra Il gruppo sta attraversando un buon mo(antica capitale della provincia araba d'o- mento, l'allegria e l'atmosfera sono quelle riente), una arena romana ancora perfetta- giuste per continuare a portare le tradiziomente custodita e intatta. Forse il luogo ni del nostro paese in giro per l'Italia e per più suggestivo dove il gruppo si sia mai e- il Mondo. Chissà, forse ancora più lontano sibito… E' stata anche un'occasione per della Siria…
11
Vita alatrense
Mura ciclopiche, al via il seminario L'appuntamento è dal 7 al 10 ottobre presso il Palazzo "Conti Gentili" Quattro giorni di studi sulle mura ciclopiche, partendo da Alatri ed arrivando fino in Grecia, Cipro, Malta. Dal 7 al 10 ottobre si svolgerà infatti il IV
seminario internazionale di studi sulle mura poligonali, promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Alatri, patrocinato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dalla Soprintendenza
per i Beni Archeologici della Toscana, dall'assessorato alla cultura della Regione Lazio e curato dal direttore del museo civico di Alatri, il dottor Luca Attenni, e dall'"Area cinema, audiovisivi e programmi europei della Regione Lazio". Con questo seminario, che si inserisce sulle orme dei precedenti appuntamenti scientifici, s'intende aggiornare il dibattito sul significato ed il ruolo che, nell'antichità, ebbero le costruzioni megalitiche, apportando nuovi contributi storici ed ampliando il campo delle discussioni tramite il confronto con altre realtà dotate di strutture simili. I lavori, che si svolgeranno nei locali del terzo piano del Palazzo "Conti Gentili", si apriranno mercoledì 7 ottobre con le relazioni dei professori Curuni, Aravantinos, Hemon, Belgiorno, Grima, Jaquinta, Sca-
roina, Pagano e Perfido che tratteranno i casi delle mura poligonali di Nisiro (Grecia), Albania, Tebe, Cipro, Malta, Boiano, Trebula Balliensis, Conversano, senza dimenticare il tema dell'archeoastronomia nell'interpretazione delle Acropoli
megalitiche (Magli) e della "questione pelasgica" (Nizzo). Giovedì 8 ottobre, due sedute di studi: la mattina fari puntati
sulle opere poligonali in Toscana (relatori: Ambrosini, Durante, Ciampoltrini, Cianferoni, Esposito, Giulierini, Romualdi, Rafanelli, Bai, Agricoli, Cygielman, Poggesi, Palleschi, Rendini, Firmati); nel pomeriggio, spazio agli approfondimenti sulla realtà viterbese (relatori: Cerasuolo, Pulcinelli, Pellegrini, Fagliiri, Buchicchio, Severi, J o l i v e t , Gigli Quilici, Cera, Renda). Venerdì 9 ottobre, altre due sessioni: la mattina di parlerà della realtà frusinate (relatori: Betori, Valenti, Spaziani, Nicosia, Aglietti, Frasca, Del Ferro, Zottis, Valchera) e di quella pontina (relatori: Orto-
lani, Bellini, Lauria, De Spagnolis, Cassieri); nel pomeriggio, i lavori si concentreranno su Roma (relatori: Cifarelli, Demma, Gatti, Belelli Marchesini, Enei) e Rieti (relatori: Mari, Rose, Alvino). Sabato 10 ottobre, l'ultima giornata di studio incentrata sulle "nuove tecnologie": si parlerà di tutela del patrimonio archeologico, dei network della conservazione, di rischi del patrimonio culturale, dei segni geologici nel sito archeologico di Alatri e della divulgazione mediatica. Per il programma completo, con il calendario degli interventi è possibile consultare i siti internet www.comune.alatri.fr.it oppure www.murapoligonali.it o, ancora, contattare l'assessorato comunale alla cultura al numero verde 800-253323. Pietro Antonucci
E’ nato il “Comitato civico alatrense” Auschwitz e l'impronta alatrense
Il 3 settembre scorso è nato un nuovo comitato di cittadini formato - si legge nella nota stampa di presentazione - da quattordici amici legati tra loro dall'amore per la propria terra natia e dalla voglia di riuscire a risolvere piccoli e grandi problemi di Alatri. Per questo ben venga un altro comitato che si dichiara fin da subito apartitico e senza fini di lucro. L'obiettivo strategico del comitato riguarda in generale la tutela civica, ambientale e sociale di Alatri; migliorare la qualità della vita della città insomma. Migliorare strutture e servizi destinati ad uso pubblico; recuperare la memoria e l'identità storico-culturale della città; incentivare le attività socio-economiche con la vocazione storica della zona; vigilare sui beni pubblici e segnalare le anomalie; promuovere momenti di aggregazione e confronto di idee con altre realtà associative nei pieni valori de-
mocratici l'intento principale è: "Riuscire a portare la nostra voce alle autorità con lo scopo di parlare una sola lingua per tutta la gente che a cuore la nostra città e solo per l'esclusivo interesse della nostra Alatri. Utopia? Voglia di fare? Troppo amore? Ennesima bolla di sapone? Dite ciò che meglio ci può definire, ma noi esistiamo e tutti possono aderire al nostro comitato dove hanno la parola e possono esprimere le proprie idee liberamente e democraticamente. Presto ci metteremo in cammino per portare alla luce del sole i vari problemi, grandi e piccoli, della nostra città". I componenti del Comitato Civico Alatrense: Spagnoletta Mario, Insacco Salvatore, Pantano Silvestro, Minnucci Tommaso, Ciangola Agostino, Capone Arnaldo, De Santis Luigi, Lattanzi Domenico, Cappella Giuseppe, Rolletta Felice, Pasotti Angelo, Pasotti Giuseppe, Minnucci Francesco.
Alcuni lavori nella chiesa di S. Giuseppe sono stati fatti da concittadini
Nella scorsa estate un folto gruppo di alatrensi ha effettuato un lungo viaggio nell'Est dell'Europa. Una delle tappe è stata Auschwitz, Oswiecim in polacco, nota per il famigerato campo di concentramento. Ma l'attenzione dei nostri visitatori concittadini, al di là delle comprensibili riflessioni che questo luogo induce, è andata ad un piccolo luogo di preghiera che sorge lì nei pressi: la chiesa di Giuseppe Lavoratore, retta da don Cristoforo Straub. Molti italiani hanno contribuito, con il denaro ed il proprio lavoro, alla realizzazione dei lavori: l'interesse così forte si spiega con il fatto che, in una zona nel campo di concentramento dov'erano reclusi degli italiani, venne ritrovato un quadro raffigurante un Cristo con gli abiti del deportato. Chi lo fece - si racLa chiesa di Giuseppe Lavoratore conta - si privò del poco cibo che i ad Auschwitz carcerieri passavano per acquistare tela e colori. Ma, non avendo la possibilità di innalzare un luogo culto all'interno del campo, ecco che è stato scelto un terreno poco distante dallo stesso. E la chiesa, inaugurata il 10 ottobre 1997, è diventata negli anni meta di molti visitatori. Pochi sanno, però, che per il completamento dell'edifico sacro hanno prestato il loro lavoro anche cinque ciociari che, nel lontano 1994, hanno realizzato la copertura lignea della chiesa. Tra questi cinque ciociari ci sono anche due nostri concittadini: Elio Pontri e Silvano Quattrociocchi. Elio Pontri, tra l'altro, è il fondatore di una ditta che tratta il legno lamellare, la "Legnostyle". Si tratta di una delle realtà commerciali ed artigiane più significative del territorio: dunque, la professionalità adeguata per un intervento così importante, per una chiesa a cui tutta l'Italia è legata. "Il nostro lavoro è stato prestato in maniera del tutto gratuita", ci ha detto Elio Pontri, il quale era tra i partecipanti al viaggio di quest'estate e che spesso torna in Polonia, non mancando di fare una visita nella chiesa di San Giuseppe lavoratore. E il signor Elio Pontri ospita ogni anno a casa sua don Cristoforo Straub, a testimonianza di un legame che dura nel tempo. Nel nome e nel ricordo di tante sofferenze e privazioni patite dagli italiani ad Auschwitz. P. A.
12
Vita alatrense
Isola ecologica.. boom di consegne ma.. Centro Commerciale Naturale ALATRI - Il Comune da anni sta facendo un grande sforzo per mettersi al passo con i tempi in materia di
per chi abbandona i propri materiali di scarto in giro per campagne, dirupi e discariche a-
I contenitori per i rifiuti differenziati
ecologia e gestione del ciclo dei rifiuti. È così che dopo l'istituzione del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti solidi ingombranti e elettrici, che ha avuto un discreto successo, è stata inaugurata la prima isola ecologica in località Cosciano, dove tutti possono consegnare i propri rifiuti, differenziati, ingombranti e speciali, in orari e giorni prestabiliti, e presto ne sarà aperta una seconda a Cavariccio. Nessuna scusa più, quindi,
busive. Premesso che il brutto vizio di fare questi "regali" alla comunità e all'ambiente non è ancora scomparso (basti andare in via S. Leonardo dietro il Centro Commerciale Panorama e si troveranno frigoriferi e quant'altro anche in questi giorni), quello che va assolutamente ricordato alla popolazione di Alatri è che NON SI DEVONO ABBANDONARE RIFIUTI DAVANTI L'ISOLA ECOLOGICA NEI GIORNI E NEGLI ORARI NON PRESTABILITI.
Non solo perché si vanifica il fine ecologico ed estetico dell'iniziativa, non solo perché si triplica il lavoro degli addetti e il costo delle operazioni, ma soprattutto perché SI RISCHIA UNA BELLA MULTA. Per cui facciamo nostro l'invito degli amministratori e della ditta incaricata a svolgere il servizio presso l'isola ecologica a RISPETTARE GLI ORARI E I GIORNI: MARTEDI', GIOVEDI' E SABATO DALLE 9 ALLE 11,30. E non ci si venga a dire che sono scomodi perché sono abbastanza elastici da accontentare chiunque. Se proprio non si può arrivare fino al Cosciano, rimane a disposizione il servizio di prenotazione del ritiro domiciliare chiamando semplicemente il settore Ambiente del Comune allo 07754481. Andrea Tagliaferri
AVVICENDAMENTO ALLA DIREZIONE Cogliamo l'occasione per comunicare una novità che ci riguarda da vicino… L'editore e la redazione esprimono un sincero ringraziamento al direttore uscente Massimo Panico per questi anni di collaborazione proficua e fanno i più accorati auguri al neo direttore (e amico) Riccardo Strambi, con il quale Gente Comune continuerà sicuramente nella crescita qualitativa e quantitativa avviata in questi ultimi anni, anche in virtù della sua giovane età e dell'entusiasmo che la caratterizza.
Periodico di informazione politico-sociale e culturale Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Filippo Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Simona Leonetti Riccardo Strambi Hanno collaborato Angela Rossi - Arnaldo Capone - Remo Costantini Marzia Ceccacci - Fabio Padovani - Alberto Cianfrocca Patrizio Minnucci - Laura Ascani - Chiara Camperi - Erika Rossi Franco Malandruccolo - Alfredo Salomone - Giorgio Stirpe Numero chiuso in tipografia il 21/09/2009 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
continuano le adesioni
ALATRI - Dopo l'entusiasmante successo dell'inaugurazione del Centro Commerciale Naturale cittadino, avvenuta il 19 luglio scorso con la manifestazione "CENTRI DA VIVERE", che ha visto i locali commerciali aperti per tutta la durata dell'evento, musica dal vivo in sei postazioni per tutto il centro storico, artisti di strada, mostre fotografiche, mercatino dell'artigianato, stand gastronomici e quant'altro, il progetto vero e proprio comincia a solidificarsi. In attesa che la Regione Lazio eroghi il finanziamento che darà lo slancio definitivo alla partenza di tutta la macchina organizzativa,infatti, i responsabili del CCNAlatri, Comune, Provincia, Regione, associazione Camminando insieme per Alatri, Arctos, Confartigianato, Pro-loco e Unione commercianti, invitano gli operatori interessati a collegarsi al portale internet di riferimento www.ccnalatri.it, dove troveranno la sezione "come aderire" realizzata appositamente per inviare i dati per la creazione della "vetrina web" della propria attività che farà parte del programma di sconti pensati in questa innovativa struttura-non struttura commerciale. Le adesio-
ni sono già tante - ci ha spiegato Tommaso Grossi della Arctos, partner tecnologico dell'iniziativa - segnale che la cosa interessa molto anche gli esercenti. Il programma di lavoro prevede una serie di attività mirate a caratterizzare in modo evidente ed esclusivo il CCNAlatri e la sua conseguente affermazione all' interno del panorama delle realtà commerciali del territorio. Si è partiti dalla creazione di un marchio che fosse caratterizzante e facilmente identificabile come "alatrense" e di un nome che lo potrà ancor meglio distinguere: "IN CENTRO". Da questo marchio sono derivati e deriveranno tutti i supporti di comunicazione volti a delineare l' Immagine Coordinata del CCNAlatri, sia attraverso i materiali che identificheranno i punti vendita aderenti, sia per tutti gli elementi esterni che permetteranno al consumatore di orientarsi in questo "centro commerciale all' aperto". Intanto le prime numerose Vetrine Online sono state messe in rete, e l'invito agli operatori commerciali del centro storico è quello di aderire scaricando dal sito il modulo apposito.
RIPARTE PRISMA SU EUROPA TV - ALATRI Da giovedì 1 ottobre, alle ore 20,30, riparte, su Europa TV (canale 36), la programmazione del settimanale di attualità, cultura, politica e sport "PRISMA". Dopo il successo riscontrato nella sua nuova veste da marzo 2009, il programma si ripresenta ricco di uno staff appassionato e competente, formato da giovani emergenti e da giornalisti di provata esperienza, desiderosi di offrire un prodotto ricco di contenuti e di qualità al servizio dei telespettatori, in un contesto di libertà e di obiettività il maggiore possibile. Il settimanale si avvarrà anche della collaborazione delle scuole, con le quali realizzerà programmi e filmati specifici, produrrà speciali su argomenti particolari e collaborerà con il mensile Gente Comune. Mensilmente, da queste colonne, daremo conto degli appuntamenti e delle novità, specificando che da novembre il canale cambierà a seguito dell'introduzione del digitale terrestre. Lo staff di "Prisma"
13
Vita alatrense
Nuovo rimpasto di giunta. Torna Costantini ALATRI - Qualche giorno fa, presso la sala giunta del Palazzo comunale, il sindaco Costantino Magliocca ha comunicato l'esito delle ultime consultazioni che hanno portato ad un rimpasto in
Il sindaco mentre firma le deleghe
giunta e alla nomina di due nuovi assessori. C'era già una situazione in sospeso dopo le dimissioni dell'ex Assessore alla Pubblica Istruzione Domenico Sbaraglia, con la delega che era ancora vacante, ed è stato necessario intervenire dopo che il nuovo Assessore Provinciale Giovanni Melone ha comunicato di non potersi più occupare della delega ai Lavori Pubblici che deteneva al Comune di Alatri. Completando dunque un iter fatto di confronti e colloqui chiarificatori, dunque, il Sindaco ha ufficializzato le novità. Al consigliere del Pdl Roberto Addesse, infatti, vanno le deleghe ai Lavori Pubblici, ai Servizi Manutentivi, al Project Financing e alla Viabilità e al Traffico, mentre all'ex Assessore alla Cultura Remo Costantini, che rientra dunque in giunta dopo le divergenze degli anni scorsi, van-
no le deleghe riguardanti Bilancio, Finanze, Tributi, Patrimonio, Politiche Giovanili, Politiche Comunitarie, Sicurezza e Polizia Municipale. Il Sindaco ha poi comunicato qualche altra variazione anche per quanto riguarda le deleghe degli altri assessori. Il neo responsabile al Centro Storico Sandro Vinci, acquisisce infatti anche la delega alla Pubblica Istruzione, mentre al vice sindaco Giulio Rossi vanno anche gli Affari Generali. Altra novità, infine, l'entrata in consiglio al posto di Roberto Addesse, dell'altro esponente del Pdl Franco De Santis. E' proprio il sindaco Costantino Magliocca ad esprimere grande soddisfazione per quello che è stato definito come il completamento dell'esecutivo: "Desidero prima di tutto ringraziare Domenico Sbaraglia e Giovanni Melone, che con grandissima professionalità hanno dato un contributo determinante alla nostra amministrazione. Con questo rimpasto vogliamo continuare a dare delle risposte alla popolazione, nell'ottica di una ottimizzazione di tutti i programmi che verranno concretizzati nei prossimi mesi. Entro Natale si raccoglierà nel concreto quanto questa amministrazione ha seminato nei mesi scorsi. Per continuare a dare risposte adeguate alla cittadinanza, dunque, abbiamo deciso di affidare delle deleghe importanti a due persone che nel corso degli anni hanno dimostrato tutto il loro valore. Roberto Addesse, imprenditore stimato che ha sempre dimostrato di voler lavorare per il bene di tutta la città, e l'avvocato Remo Costantini, ex assessore con il quale avevamo mantenuto un rapporto
Nasce la sezione FIAMMA TRICOLORE ad Alatri I giovani e la politica. Un connubio spesso difficile, specie di questi tempi. Contro questo trend, lo scorso 23 agosto ad Alatri, è stata inaugurata da un gruppo di giovani volenterosi la sezione di
Il segretario Lorenzo De Santis ed il commissario Giorgio Graziani
Fiamma Tricolore intitolata Sergio Ramelli. Il commissario cittadino Giorgio Graziani ed il neo eletto Segretario Lorenzo De Santis hanno dichiarato entusiasti in occasione della loro prima assemblea: "Siamo il primo esempio in Italia di sezione della Fiamma Tricolore auto gestita ed auto finanziata. Vogliamo rappresentare una seria alternativa sia al centrodestra che al centrosinistra". La sede, situata in Via Salita Montesecco, è aperta a quanti volessereo effettuare il tesseramento. Per info: 340 0607552 Lorenzo.
Il sindaco Magliocca con i neo assessori Addesse e Costantini e l’assessore provinciale Giovanni Melone
ottimo dopo qualche incomprensione degli anni scorsi, e che, dopo un lungo lavoro di mediazione, abbiamo ritenuto opportuno far tornare nella nostra squadra.
Sono sicuro che entrambi sapranno mettersi a disposizione dell'amministrazione e di tutti gli alatrensi". A concludere la conferenza le parole delle due new en-
try. "Devo ringraziare il sindaco e la maggioranza - spiega Addesse - Il mio obiettivo è quello di migliorare le funzionalità di un assessorato sul quale ha già lavorato alla grande l'amico Giovanni Melone". Sulla stessa lunghezza d'onda le parole dell'avvocato Costantini, che ringrazia l'Amministrazione, e spiega quale sia il significato politico di questo suo rientro in maggioranza: "Nonostante qualche incomprensione, da parte della maggioranza ho visto sempre avuto grande volontà nel ricucire lo strappo. E' stato un lavoro faticoso, ma dopo numerosi incontri siamo riusciti a costruire questo nuovo assetto. A spingermi è sempre stato, comunque, non solo l'interesse verso il mio schieramento politico, ma soprattutto l'amore per la mia città". Carlo Capone
La riflessione
Prospettive per una proposta culturale Nel numero di luglio ci eravamo soffermati a trac- Non è solo questione di soldi. ciare una sia pur sintetica analisi sull'estate ad A nostro parere questi sono i capisaldi dell'intera Alatri, sia in base alle manifestazioni effettuate programmazione culturale annuale: sia su quelle in programma per - Bilancio comunale approvato agosto. Il panorama che ne nei tempi giusti in modo da veniva fuori - se pur non drampermettere una adeguata prematico - risultava essere coparazione dei grandi eventi; munque critico, considerato il - Scelta delle priorità: poche tipo di programmazione previgrandi manifestazioni di rista, i tagli effettuati e qualche chiamo e di levatura artistica innesto apportato rispetto agli sulle quali convogliare la maganni precedenti. gior parte degli investimenti Potendo ora - a fine estate nella cultura; fare un bilancio più definito, il - Sponsorizzazioni degli apnostro giudizio critico non puntamenti per reperire sul cambia, anzi viene ancor più mercato altri finanziamenti; confermato dall'esito di quelle - Incentivare la partecipazione manifestazioni - in primis il della multiforme realtà assoFestival del Folklore - che pociativa locale che ha dato tevano risultare più prometdove promossa - buon esempio tenti e dunque salvare in qualdi sé con avvenimenti di buon Un dipinto a tema folcloristico di Flavio Fiorletta che modo l'intera programmalivello ed a basso costo. In zione ma che alla fine sono quelle che hanno fatto questo modo si avrebbe una catena di eventi di registrare il maggior arretramento rispetto al pas- vario tipo con l'Amministrazione chiamata a dare sato. Proprio il Festival del Folklore è stato la solo il supporto logistico e contributi economici di maggior delusione perchè - nonostante la buona modesta entità; volontà degli organizzatori e l'indiscussa profes- - Fare più attenzione a diversificare i convegni o sionalità del direttore artistico - non è mai decol- le mostre: quest'anno abbiamo assistito ad una lato ed anzi - oltre ad alcune pecche nell'acco- esclusiva e sconcertante presenza di eventi cultuglienza dei gruppi - è finito con una cerimonia di rali legati agli ambienti di estrema destra. Per cachiusura quasi anonima nonostante lo spettacolo rità spazio a tutti ma non solo ad alcuni. musicale finale di buon livello ma avulso dal con- Al termine di questa breve e sintetica analisi, testo. Non parliamo poi del teatro che organizza- vogliamo solo precisare che questo giornale vuole to per forza dal Comune ha stentato a decollare. proporsi come spazio di dibattito sul bene comuCi si domanda allora: che ruolo ha la cultura nella ne della nostra Città (e della nostra provincia) pernostra Città? ché non ci piace criticare - anche se a volte è Dove sono finite le manifestazioni che avevano necessario farlo - ma anche proporre e discutere. fatto di Alatri il cuore dell'estate ciociara? Paolo Fiorenza (Pelasgia, Acropolis, Alatri dal vivo ed altre).
14
Comprensorio Ernico
Il MUSEO ALLA PACE “i nuovi primitivi” Contro tutte le forme di disagio
VICO NEL LAZIO - Un museo, quello situato nella splendida cornice del Palazzo del Governatore nel centro storico di Vico nel Lazio, ancora interamente medioevale e perfettamente conservato tanto da meritarsi l'appellativo di Carcassonne d'Italia, ad opera del prof. Vincenzo Bianchi, titolare della 1^ cattedra di Scultura presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, che vuole contribuire alla realizzazione del suo ambizioso progetto per la costruzione del tempio della pace attraverso l'arte nell'ambito del percorso artistico culturale del "Labirinto dei Musei" che attraversa l'intera Ciociaria. Il Museo alla Pace " I Nuovi primitivi", così è stato nominato, dedicato a Galileo Galilei, è entrato, infatti, a far parte del "Labirinto dei Musei", divenuto anche un'associazione culturale, sempre per volere del maestro Vincenzo Bianchi, che vede per protagonisti i Comuni dove l'artista ha operato: Vallemaio, Isola
del Liri, Vico nel Lazio, Rocca D'Arce, San Giovanni Incarico, Trevi nel Lazio, Cervara di Roma,
L'obiettivo del "Labirinto dei Musei" di cui, appunto, rientra il museo" I Nuovi primitivi" di Vico nel Lazio, è quello di riproporre un modello di cultura a 360 gradi, dove l'Uomo, l'Arte e l'Umanesimo siano al centro di una ritrovata cultura complessiva e complessa, articolata nei vari settori del sapere umano; salvaguardare e Foto panoramica di Vico nel Lazio promuovere la fruizione Torre Cajetani, Falvaterra, Espar- del patrimonio artistico e cultutinas (Spagna). rale dei paesi dell'Unione di CoIl contributo del maestro Vin- muni "Antica Terra di Lavoro" che cenzo Bianchi è già noto ai citta- da tempo realizza attività di prodini del paese, ricordiamo il re- mozione dei Musei d'arte del Prof. cente monumento dedicato a Vincenzo Bianchi, valorizzare e Salvo d'Acquisto, e le Colonne qualificare il patrimonio culturale della Fratellanza. del territorio e nel contempo vaIl museo, attualmente rimane lorizzare la creatività dei giovani chiuso durante la settimana, è del territorio ed infine sviluppare possibile visitarlo attraverso pre- il turismo culturale, una forma di notazione telefonica presso il turismo alternativo, ma sempre comune ed accoglie turisti e più rilevante nel nostro paese. scuole della provincia di Frosinone e di tutta la regione Lazio. Laura Ascani
Reliquie e reliquiari di Salvatore Jacobelli VICO NEL LAZIO - Sabato 26 settembre, alle ore 17, a Vico nel Lazio, nella Chiesa Benedettina di Santa Maria, via Guglielmo Marconi, si terrà la presentazione di Reliquie e Reliquiari di Vico nel Lazio con novità storiche ed architettoniche, il nuovo libro del maestro Salvatore Jacobelli, studioso di tradizioni popolari e dialetto e autore di varie pubblicazioni come la raccolta "Canto a Vico" del 1984, "il Vocabo-lario del dialetto di Vico nel Lazio" del 1993 e "Motti proverbi preghiere canti religiosi di Vico nel Lazio" edito nel 2004, e del Dott. Aldo Cicinelli, Storico dell'arte, Soprintendente per i Beni Artistici Storici Etnoantropologici delle Marche. La presentazione sarà animata dal mezzosoprano Gloria Banditelli, grande interprete del canto Barocco, accompagnata dal Maestro David Toro che eseguirà Virtuosità musicali barocche e dal Coro Ernico diretto dal Maestro Antonio D'Antò. Un importante evento tra musica, arte e cultura che entrerà a far parte del grande bagaglio artistico e culturale del piccolo comune ernico.
L'impegno dell'Unità di Strada coordinata dalla comunità "In dialogo" TRIVIGLIANO - Il raggio d'azione spazia dai centri grandi (Alatri) a quelli medi (Fiuggi) fino alle realtà più piccole e, talvolta, isolate (Vallecorsa). L'obiettivo, però, è sempre lo stesso: combattere il disagio umano e personale sotto ogni forma. Una "battaglia" che vede impegnata, dal 21 luglio 2 0 0 8 , l'Unità di Strada, un nome ed una presenza che esprimono nel concreto un progetto finanziato dall'assessorato regionale alla sanità e che ha come capofila amministrativo l'associazione "Comunità In Dialogo" di Trivigliano. La comunità, diretta dall'instancabile Padre Matteo Tagliaferri, fornisce all'UdS il proprio personale (6 operatori di base, un'assistente sociale ed uno psicologo) ed è attiva nella doppia veste di riduzione del danno e di prevenzione. Da un lato, quindi, un'azione che si esplica nel contrasto della diffusione di droga ed alcool; dall'altro in un cammino di responsabilizzazione per la crescita dell'identità e della dignità umane, condizioni essenziali per fare scelte culturali consapevoli ed evitare il rischio di cadere nella rete della dipendenza. Una
"lotta" che deve tener conto anche e soprattutto dei fenomeni di disgregazione sociale e di scadimento culturale: è la mancanza di precisi riferimenti morali ed aggregativi che spesso spinge un giovane ad accostarsi alle sostanze. Ed è in tale contesto che l'UdS si propone " c o m e punto di riferimento per le situazioni di marginalità giovanile e per sensibilizzare l'attenzione verso questi fenomeni". L'équipe triviglianese, dunque, non si ferma ad un semplice contatto, ma crea occasioni di confronto, di scambi di vedute e di riflessione, entrando anche in luoghi di incontro e di ritrovo dov'è difficile superare la diffidenza e la paura. I risultati, però, sono incoraggianti: il costante aumento del numero delle uscite, le proficue relazioni intrecciate con gli utenti a rischio o con i tossicodipendenti cronici, la rete che è stata messa su insieme ai vari servizi presenti sul territorio depongono a favore di un progetto che vuol vincere il disagio usando l'arma più semplice, il dialogo. Pietro Antonucci
Ecco il sentiero "Valle dei Santi" Inaugurato il 1° agosto scorso alla presenza delle autorità di Collepardo
COLLEPARDO - Sabato 1 agosto scorso è stato ufficialmente inau-
Porta Laduni - Vicenda"). La spesa complessiva è stata di euro
Il sentiero “Valle dei Santi”
gurato il sentiero denominato "Valle dei Santi", recentemente sistemato dal Comune di Collepardo nell'ambito del progetto "Vie della Transumanza" (insieme con l'altro sentiero "Santissima -
22.900 di cui euro 18.300 finanziati dal G.A.L. (Gruppo Azione Locale) "Ernici-Simbruini", un'associazione di comuni di cui anche Collepardo fa parte, e la quota restante (circa 4.600 euro) a ca-
rico del piccolo Comune ernico. Gli interventi sono stati eseguiti dall'impresa "Fratelli Giacomini" di Vico nel Lazio. Il sentiero "Valle dei Santi" è così denominato perché inizia nei pressi della contrada San Domenico (precisamente in località "Tòrnera" sulla strada CollepardoGrotte), passa sotto il Santuario della Madonna delle Cese, la Cetosa di Trisulti, il monastero e l'eremo di San Domenico, ed arriva fino al Ponte dei Santi, chiamato così perché era il luogo dove, nel Medioevo, San Domenico da Foligno era solito incontrare religiosi e semplici pastori ammaestrandoli sulla parola divina. Il percorso si sviluppa per circa due chilometri, facilmente percorribili a piedi in meno di due ore. Il percorso costeggia interamente il fiume, tra paesaggi in-
cantevoli, cascatelle naturali e ponti in legno. L'inaugurazione ha avuto inizio alle ore 10,30 con raduno e partenza dalla località "Tòrnera" (sulla strada Collepar-
do-Grotte): all'arrivo al Ponte dei Santi il ristorante "Capofiume" ha offerto un delizioso aperitivo a tutti i partecipanti. Pie. Ant.
Arte, cultura e tradizioni
15
Un gemellaggio storico Lungo la Via Francigena del Sud.. Il Ciociaro Club di Windsor (Canada), aveva proclamato Frosinone "Comune dell'anno 2009" FROSINONE - Venerdì 11 settembre, presso la sala del Consiglio Comunale di Frosinone è stato firmato il documento di gemellaggio tra la Città di Tecumseh e la Città di Frosinone. A siglare il gemellaggio i due Primi cittadini:
nostri cuori". "Le nostre due comunità - ha ribadito il Sindaco Michele Marini - sono ormai unite da un legame indissolubile. Un legame culturale ed affettivo che si cementerà ancora di più attraverso successive visite, scambi c u l t u ra l i e d economici. Quello di oggi è solo l'inizio di un lungo percorso". L'iniziativa è nata dalla proclamazione, da parte del Ciociaro Club di W i n d s o r (Canada), della Un momento del gemellaggio città di FroMichele Marini e Gary McNamara. sinone come "Comune dell'anno Alla cerimonia era presente una 2009". Nello scorso mese di apridelegazione della città canadese le una delegazione della città di e una del Ciociaro Club di Win- Frosinone, composta dal Sindaco dsor. La firma è avvenuta dopo la Michele Marini, dai consiglieri votazione, da parte dell'Assise, Gerardina Morelli e Fulvio De Sandella specifica delibera descritta tis e dal Comandante della Polizia dal consigliere Gerardina Morel- Municipale Massimiliano Mancini li."La settimana scorsa - ha detto si recò nella città canadese per il sindaco Gary McNamara - sono ricevere l'ambito riconoscimento. atterrato a Roma da turista, oggi Nell'occasione si tenne anche la torno in Canada lasciando a Fro- cerimonia che decreterà il gemelsinone una famiglia, abbraccian- laggio tra le città di Frosinone e do fratelli e sorelle. quella di Tecumseh. Quello che è accaduto oggi e nei A firmare il documento furono il giorni passati rimarrà sempre nei Sindaco di Frosinone Michele Ma-
rini e il Sindaco della Città di Tecumseh Gary McNamara. La notizia della decisione da parte del Ciociaro Club of Windsor arrivò dal presidente Frank Maceroni. Nella lettera, tra l'altro si leggeva: "… Questa è stata una scelta finale del direttivo del Club. Il Premio verrà consegnato nel corso del ricevimento di gala che si terrà domenica 26 aprile". Due giorni dopo, come detto, martedì 28 aprile, venne siglato il documento per il gemellaggio tra le città di Frosinone e Tecumseh. Il Ciociaro Club, i cui 1.500 membri conservano tutti legami familiari nella Provincia di Frosinone, ha giocato un ruolo fondamentale nel mettere in contatto le due municipalità. Il presidente del Club Frank Maceroni ha spiegato che l'idea del gemellaggio è nata un anno fa e ha coinciso nel 2009 con le celebrazione del 37° anniversario del club. Il Sindaco McNamara ebbe a dire che il gemellaggio sarebbe partito con una serie di scambi nei campi della cultura e dell'istruzione, a cui sarebbero seguite iniziative mirate allo sviluppo economico. , concluse McNamara. Andrea Tagliaferri Fonte www.comune.frosinone.it
Le ipotesi della dottoressa Pietrobono stimolano l'interesse degli studiosi
SORA - Recentemente alcuni volenterosi cittadini, coordinati dall'associazione "Canicolarte", hanno voluto rendere più agibile un antico percorso pedemontano che compie un suggestivo anello intorno al colle San Casto di Sora. Pochi, anche fra i sorani, conoscono questa magnifica passeggiata che, partendo dal centro città, si immerge dopo poco fra pareti rocciose e in panorami sulla Valle Roveto carichi di boschi e testimonianze storicoarcheologiche. Ma c'è una novità sul valore storico-topografico di quest'antico tratturo. Sembra infatti che facesse parte dell'asse viario internazionale dell'antica via Francigena. Questo è quanto ipotizza la studiosa Sabrina Pietrobono di "Verde Liri - storia, arte, cultura" che individua nel nome Valfrancesca (località posta alResti del Castello San Casto l'imbocco della valle Roveto poco fuori dall'abitato cittadino) il luogo di passaggio dei pellegrini che, provenienti dalla Francia o dal Nord Europa, si dirigevano verso la Terra Santa. La teoria è senz'altro fondata se consideriamo che a quel tempo i tratti pedemontani erano percorsi più che le strade di fondovalle, le quali spesso attraversavano zone paludose e malsane e quando gran parte del traffico dei viandanti si svolgeva sulle dorsali appenniniche. Il passo di Forca evitava il passaggio dentro Sora e conduceva i pellegrini nella Valle Roveto ove si proseguiva o per il Lacerno a Est o verso Nord. Oppure questi, scendendo dalla stessa Valle di Roveto dopo aver visitato i numerosi santuari rupestri dell'Abruzzo, giungevano a Sora e, percorrendo il tratto ora riscoperto, prendevano la direzione dei porti della Puglia. Un ringraziamento da parte di "Verde Liri" va quindi ai volontari che si sono prodigati per rendere transitabile questo interessante percorso. Per chi volesse fare questa passeggiata ricordiamo che i punti di partenza sono presso la chiesa di San Rocco (Via Spinelle e Via Forca) e presso la cattedrale S. Maria Assunta (Via Ravo), la passeggiata si sviluppa per 4 chilometri facilmente percorribili. La cura del Monte San Casto andrebbe ulteriormente migliorata attraverso l'installazione di un'apposita segnaletica: l'Assessorato alla cultura di Sora ha manifestato la propria disponibilità, non resta che attendere. Pie. Ant.
La nostra storia tra visite e giochi L'associazione "Latium adiectum" presenta la nuova programmazione
VEROLI - "Dialogare con il patrimonio è un'esperienza unica. Impariamo ad interrogare opere, reperti, monumenti: essi possono raccontarci infinite storie, come un grande libro aperto". L'associazione culturale "Latium adiectum", diretta da Cinzia Mastroianni, presenta così la seconda edizione dell'iniziativa "Da Cereatae a Casamari - didattica e formazione al monumento e museo archeologico dell'abbazia di Casamari". Dopo il successo dello scorso anno è stata allestita la nuova programmazione 2009/2010, la cui finalità è quella di "Trasformare il patrimonio culturale in una dimensione speciale di apprendimento, dove privilegiare il senso della scoperta e la ricerca creativa. I possibili interessati? Soprattutto gli studenti, ma non solo loro. Le attività vanno dalle visite didattiche alle attività ludiche, dagli approfondimenti tematici ai laboratori didattici, da-
gli incontri in classe ai progetti ideati su misura, dalle attività per le mostre temporanee agli itinerari per i viaggi di istruzione
dei romani" (visita interattiva alla scoperta del museo archeologico dell'abbazia di Casamari e dei reperti che documentano la vita del sito dalla preistoria all'avvento di Roma), "Un dì nell'età della pietra..." (chi c'era a Cereatae prima dei romani? Animali primitivi e popolazioni italiche molto tempo prima dell'arrivo dei romani abitarono queste terre), "Gli dei abitano... nel museo di Casamari" (alla scoL’abbazia di Casamari perta delle storie di fino alla formazione per inse- Iside, Mercurio, Pan, Esculapio, gnanti, alle attività per adulti e Attis, Dioniso e Venere), "Porai campi estivi per i bimbi con tiamo un dono alla divinità (faetà compresa tra i 6 e gli 11 visse ed ex-voto per scoprire coanni. Le proposte sono diverse. me gli antichi esprimevano la loPer il periodo dell'antichità si può ro devozione alle divinità). Per il scegliere tra molte idee: "Una medioevo i progetti sono due: passeggiata a Cereatae al tempo "Come i monaci nel Medioevo..."
(visita interattiva all'abbazia cistercense di Casamari: architettura intelligente e scultura "parlante" per una vita fatta di silenzio) e "Assassinio nella cattedrale" (il martirio di Thomas Becket nell'affresco del museo archeologico dell'abbazia di Casamari: iconografia e iconologia nascoste nel racconto per immagini di uno degli omicidi più famosi della storia). Per l'età moderna, abbiamo: "Ma lo sai che prima il museo era..." (piccola storia del museo e
della mania dell'uomo di collezionare le cose), "Dalla bottega all'accademia" (come cambia la formazione e l'attività dell'artista, quando da artigiano si trasforma in intellettuale) e "Il ritratto: un genere pittorico nelle varianti" (uno, nessuno, centomila... modi di realizzare un ritratto, storico, mitologico, sacro, ecc...). Per informazioni e prenotazioni: redazione@latiumadiectum.it oppure 0775.853727 e 329.4196886. Pie. Ant.
16
Gens Ciociara
Collelungo, l'eccidio dimenticato Furono 42 i civili massacrati dai tedeschi e lasciati sul campo per un anno VALLEROTONDA - Quello che vogliamo ricordare qui è il massacro che il 28 dicembre '43 si compì sulle montagne di Collelungo,
linea Gustav. La storia. Nella lontana Berlino si è deciso che gli alleati andavano fermati ad ogni costo, formando delle linee di-
Il monumento di Collelungo
frazione di Vallerotonda. Ci hanno aiutato Costantino Iadecola, autore di un libro sull'eccidio, i testimoni scampati miracolosamente al massacro oltre alla fattiva collaborazione di Nino Rossi. Si tratta di una storia rimasta scolpita a lungo solo nella memoria dei sopravvissuti: se non fosse stato per loro, non ci sarebbe nemmeno l'attuale monumento che ricorda quest'efferato episodio consumatosi durante la II Guerra mondiale. Stiamo leggendo una delle pagine più tragiche del conflitto, con protagonisti i soldati tedeschi in ritirata dalla
fensive adeguate. La frazione di Cardito faceva da spartiacque tra le due linee del Volturno e della costa tirrenica. Considerato poi che i tedeschi giocavano, in questo sperduto angolo della penisola, una delle ultime carte per bloccare agli alleati la strada per Roma, la vita dei civili cominciava a farsi problematica, sconvolgendo la pace del luogo. Il tempo necessario per recuperare l'indispensabile, un saluto alla propria casa e via sulle montagne circostanti. Una processione di uomini, donne, bambini per i sentieri di Costa San Pietro fino alla mas-
seria Capaldi, dove si sistemarono alla meglio in attesa dei segnali per tornare a casa. Un giorno, un altro ed altri ancora: la speranza attesa diventò sempre più tenue e i combattimenti sempre più vicini, fino alla consapevolezza che la masseria non offriva più la sicurezza iniziale. Era la fine del novembre '43 e si decise di trovare un nuovo rifugio, sempre in montagna, rimettendosi ancora in cammino verso Collelungo, ad oltre 1500 metri di altezza, seguendo il corso del Rio Chiaro, dove si raggiunse una radura, sufficiente a ospitare tutti. Le giornate passarono con la monotonia dell'attesa. Durante la permanenza in quei posti ecco finalmente un evento diverso: la nascita di una bambina, Addolorata. Dopo qualche giorno, alla lista dei 45 sfollati di Cardito, si aggiunsero 4 soldati italiani, convinti che tra gli anfratti delle Mainarde sia più facile raggiungere il proprio paese oltre il fronte. La sera del 27 dicembre, mentre tutt'intorno imperversava il fragore di un durissimo attacco di artiglieria, una pattuglia di soldati tedeschi, accampata nei pressi, si intrattenne con gli sfollati di Collelungo. Andando via, in uno stentato italiano, uno di loro disse: "Domani... Americani...", volgendo
lo sguardo in cima alla montagna quasi a voler far capire che gli alleati erano lassù. Gli sfollati pensarono che ormai era solo questione di ore e, lusingati da questa speranza, cercarono il sonno su nudi giacigli di foglie secche, coperti dalla neve. Il giorno dopo, al risveglio, mentre cresceva il desiderio di una giornata diversa, dal basso intravidero una pattuglia di tedeschi risalire la vallata. Questione di attimi e si intuì subito che quella non era una visita di cortesia... I tedeschi disponendosi a cerchio con ordini secchi e violenti incominciarono a
sistemare mitragliatrici: qualcuno capì e scappò fra le rocce, mettendosi in salvo e diventando testimone della tragedia che si sarebbe consumata di lì a poco. Sopravvisse una manciata di persone, mentre le vittime innocenti furono 42: 38 cittadini di Cardito e i 4 soldati italiani di cui non si conoscono le generalità. L'anno successivo, a guerra finita, ad opera degli scampati e della popolazione dei paesi vicini, una processione di bare scese dalla montagna su un rosso tappeto di foglie morte. Un massacro ancora senza un motivo. Bruno Sbaraglia
Ma quei morti attendono risposte VALLEROTONDA - Le indagini (scarse e frammentarie) fin qui condotte sull'eccidio di Collelungo hanno dato risultati molto parziali, qualche briciola di verità appena, in poche parole insufficienti a ricostruire con dovizia quanto avvenuto nel lontano dicembre '43. Già il fatto che l'episodio venne denunciato alle autorità molti mesi dopo ha creato come un velo di oblio che si è inspessito in tutti questi anni di silenzio. È la "strage dimenticata" come l'ha definita giustamente Costantino Iadecola, uno dei pochissimi ad occuparsi dell'accaduto. E di processi neanche a parlarne. Il "nostro" Bruno Sbaraglia ha rispolverato questa storia, ma interesserà a qualcuno? La nostra provincia è additata tra le ultime in molti campi: anche in quello della memoria storica pecchiamo notevolmente. Pie. Ant.
Luigi Pietrobono... e lo “spirito immortale” Nacque ad Alatri il 26 dicembre 1863 da Francesco, ebanista e Filippa Merluzzi. Entrò il 12 novembre 1880 nell'Ordine delle Scuole Pie (gli Scolopi), presso la casa religiosa di San Pantaleo in Roma. Qui diede subito esempio del suo spirito liberale e patriottico. "Un giorno", racconta Sacchetti Sassetti "durante la passeggiata pomeridiana, il maestro dei novizi lo condusse, insieme ai suoi compagni, nei pressi di Porta Pia. Arrivati là quegli (Luigi Pietrobono) disse: Torniamo indietro, ché quella Porta io non passerò, finché non ne saranno usciti gl'Italiani. E Allora chi ci resta? Domandò pronto il giovane chierico". Ciò valse al giovane Luigi un forte rimprovero da parte del Padre Generale delle
Scuole Pie ma Pietrobono minacciò di essere pronto anche a lasciare l'Ordine se "il professare certi principi era un impedimento per rimanervi..." (ibidem). Nel 1887, egli si laurea in Lettere con una tesi dal titolo, oserei dire profetico per la sua futura attività letteraria, "Teoria dell'Amore in Dante" pubblicata nel 1888. Da qui, infatti, avranno inizio i suoi studi che proseguiranno ininterrottamente sino alla sua morte. Il giorno 27 agosto 1886 celebrò la sua prima messa in Alatri nella Chiesa degli Scolopi. Nel 1889, il nostro si laurea anche in Filosofia. Amico della regina Margherita di Savoia, soleva praticare la propria Lectura Dantis nei suoi salotti. In effetti, come ha scritto il Prof. Gianni Quadrozzi: "La (Divina) Commedia è per Pietrobono la profezia del Veltro: messaggero di speranza al mondo traviato e disorientato, Dante diviene l'annunciatore di un disegno divino e la Commedia il poema del
dramma umano, meditato nella sua genesi, osservato nel suo storico processo, orientato nella sua finalità di riscatto e di redenzione...". Ma, già dal 1887, era divenuto titolare delle Il libro poesie cattedre di di Giovanni Pascoli con note di Luigi Pietrobono l e t t e ra t u ra italiana, latina greca, di filosofia e di religione presso il Collegio Nazareno di Roma. Ne diverrà anche preside dal 1897 al 1938. Nell'anno scolastico 1905-1906 fu anche preside del Collegio Conti Gentili di Alatri. Nel 1894, diviene socio dell'Accademia dell'Arcadia, con il nome di Edelio Echeo. Nel 1918 viene pubblicato dalla Zanichelli un'antologia commentata di 56 poesie del Pascoli. Nel 1925, scrive "La morale del
Vangelo". Nel 1926, proprio presso l'Accademia dell'Arcadia, inizia i suoi corsi sulla Divina Commedia su Pascoli, Leopardi e Manzoni, finché ne diviene Custode Generale fino a quando nel 1953, ormai stanco, rassegnerà le proprie dimissioni. Nel 1943 verrà pubblicato "Dolore e Amore" ed, infine, nel 1949 "Col nostro maestro Gesù". "E' il verbo della carità e della libertà che si coglie in queste pagine, ideali sempre perseguiti dalla sua indomita coscienza di cristiano e di ciociaro e nei quali può essere sintetizzato il significato stesso della sua vita e della sua attività..." (Prof. Gianni Quadrozzi). Luigi Pietrobono morì a Roma il 27 febbraio 1960. Il suo ultimo e più profondo insegnamento: "Quel che duole maggiormente si è che i popoli cristiani non abbiano ancora acquistato chiara conoscenza della inviolabilità della persona umana e si lascino miseramente tiranneggiare: ignorano che al mondo non vi sono né re, né imperatori, né presidenti, né ministri che abbiano diritto di far violenza ad uno spirito immortale…". Avv. Fabio Padovani
17
Storie e personaggi
Quel "gioco" di vimini intrecciati Mario Valvani, 82 anni, di Pignano, è uno degli ultimi "canestrari" L'arte dei "canestrari" è tra le più antiche forme di artigianato della Ciociaria. Utilizzando i vimini raccolti lungo i fiumi e sapientemente lavorati dagli artigiani locali, questi ultimi riescono a realizzare cesti porta frutta, canestri, culle per neonati: un lavoro che conta solo ed esclusivamente sull'abilità manuale. Siamo anda-
La materia prima per i cesti
ti a trovare uno di questi artigiani: si chiama Mario Valvani, ha 82 anni e vive nella frazione di Pignano. È intento a confezionare uno dei suoi capolavori, quando ci apre la porta della propria casa spiegandoci i segreti della sua opera. "Ho iniziato da bambino, imparando dai miei nonni - ci dice l'arzillo Mario -: era il mestiere di famiglia che ci dava da mangiare. Fin da piccolo mi sono appassionato a questo lavoro, dando sfogo alla mia creatività. Intrecciavo i vimini e aiutavo la famiglia vendendo i miei lavori nelle fiere e nei mercati locali". I cesti di una volta servivano a tutto: collocarci la pasta del pane, conservare il corredo delle ragazze che andavano in sposa, mentre i cesti più grandi erano il regalo che la madrina faceva al suo figlioccio in occasione del battesimo, riempiendoli di vestitini e cibarie. I cesti servivano persino
per il trasporto del letame dalla stalla ai campi. "Erano tempi
intraprendere altri lavori più redditizi specialmente nel settore
Mario Valvani, l’ultimo canestraro
molto duri i miei - afferma ancora Mario Valvani - ma, con il benessere successivo, questo lavoro fu ben presto abbandonato per
dell'edilizia, dove personalmente ho speso gran parte della mia vita. Dopo la meritata pensione, sono tornato al vecchio mestiere,
tanto per tenermi occupato". Ma i tempi, lo ha detto lo stesso Mario, sono mutati e con loro le abitudini: "A differenza di una volta, i cesti che produco servono soprattutto come oggetti decorativi e di arredamento, tanto che durante le feste natalizie il cesto artigianale è un oggetto molto richiesto. Rispetto al passato lo stile di vita si è evoluto di molto e tanti oggetti in uso oggi un tempo non esistevano: come, per esempio, intrecci di lampadari, portatovaglioli e raffinatissimi oggetti di arredamento". Mario Valvani non si ritiene un artista nel senso pieno della parola, ma solo un artigiano con l'hobby dell'intreccio di vimini. Nelle sue mani rivive ancora oggi una tradizione del passato che sta lentamente sparendo. Bruno Sbaraglia
La grande impresa di Pigliacelli Tremila chilometri in bici da Veroli a Fatima per ritemprare spirito e corpo VEROLI - Nel pomeriggio di venerdì 14 agosto, accompagnato solo da un camper di supporto, guidato dal suo autista Danilo Mastrantoni e dopo un'adeguata preparazione atletica, è iniziata l'avventura cicloturistica del consigliere regionale Augusto Pigliacelli. Non è facile scrivere in poche righe la grandezza dell'impresa, portata a termine nei giorni scorsi, monitorata quotidianamente dai fans tramite Facebook "Non è stata proprio una passeggiata - ci ha raccontato al suo ritorno -, ma le grandi sfide mi appassionano e mi entusiasmano, anche perché è stato un sogno che coltivavo da tanti anni e che finalmente ho realizzato. Devo ringraziare tutti gli amici che mi hanno tenuto compagnia e spronato nei momenti difficili attraverso il mio sito e in particolare gli amici del mondo di Facebook, che mi han tenuto compagnia con i loro commenti e incoraggiato con una simbolica spinta quando non ne avevo più: con loro non mi sono mai sentito solo". Da Veroli fino alla lontana Fatima: questo il tour compiuto da Pigliacelli. Dopo 10 giorni di pedalate e di sacrifici prima tappa a Lourdes. Non ci sono parole per celebrare la conquista: "E' un'emozione unica e indescrivibile.
Augusto Pigliacelli
Durante il percorso incontrando altri ciclisti, ci salutavamo normalmente come dei vecchi amici che si erano persi di vista, mentre invece ci incontravamo per la prima volta". Messa da parte la prima impresa, proseguimento verso la Spagna e il santuario di Santiago di Compostela, il secondo obiettivo: "Mentre pedalavo sotto le cime dei Pirenei in uno scenario incantevole, ho festeggiato insieme alla mia inseparabile bicicletta il mio compleanno, l'unico che ho festeggiato in solitudine e in terre lontane, consapevole che gli amici e gli appassionati alla mia avventura si sono uniti per festeggiarmi al ritorno. Dopo un'altra settimana di pedalate sempre in solitaria, final-
mente anche Santiago è conquistata. L'arrivo è trionfale, mi fermo alle soglie del centro storico, mi sistemo, faccio una doccia, mangio qualcosa e nella mente rivedo attimi della mia impresa, le gioie e le sofferenze. Lo scenario è imponente e mozzafiato, amplificato dal fatto che dopo tanti chilometri pensi che sei arrivato fin lì con la sola forza delle tue gambe. Dopo aver gustato fino in fondo il mio arrivo, entro nell'immensa cattedrale di Santiago dove lascio una preghiera per tutti coloro che mi hanno confortato nel lungo viaggio. Il giorno dopo finalmente un meritato riposo prima di ricominciare il viaggio verso la terza destinazione: Fatima". Altri giorni di pedalate e finalmente l'arrivo nella cittadina portoghese, "La quale contribuisce a circondarmi di un alone di mistero. Un salto in cattedrale che domina un'immensa piazza, sul lato una piccola cappella e un migliaio di persone in adorazione. Giro Fatima con calma e assaporo la mia avventura giunta al termine. Sicuramente ci saranno nuovi viaggi, altre conquiste, orizzonti diversi da attraversare in futuro, ma oggi è tempo di portare nella vita di tutti i giorni un po' di magia del mio viaggio. Ormai è tempo di continuare a
sudare ma su strade diverse, le battaglie non finiscono ma cambiano solo gli scenari, in fondo la vera avventura non è viaggiare in modo spericolato, ma vivere con
passione, intensità e trasporto. Grazie a tutti…". Il pellegrino è tornato. L'uomo politico pure. Bruno Sbaraglia
Il ritratto E' un vero piacere poter parlare oggi del nostro caro amico Mario Messia. Personaggio? Più che personaggio un vero e proprio mito per tutti gli appassionati di musica pop. Già, perché Mario Messia, negli anni 60 fu per Alatri un punto di riferimento, insieme a Mauro Rossi (conosciuto come La Faina) per i ragazzi desiderosi di imparare a suonare la chitarra. Le loro lezioni gratuite le facevano all'aria aperta, all'interno del circolo magico de IL Girone e lì improvvisavano concerti mozzafiato. I pezzi forti? Crosby, Nash e Young, Bob Dylan, gli America, gli Inti Illimani, De Gregori, Venditti, Guccini, De Andrè. Mario aveva una caratteristica particolare: la voce. Avrebbe potuto far carriera con quel dono. Una voce assolutamente particolare, a volte somigliante a quella di Nash, a volte a quella di Dylan. Si fermavano tutti, incantati ad ascoltarlo. Ma Mario non ha fatto carriera come Acquerello di cantante, lui ragazzo impegnato nel Arnaldo Capone PCI, lui attivista convinto, organizzatore di Festival, riunioni, manifestazioni. Sempre attento alle storture della società civile. E riascoltare la voce da usignolo di Mario è ancora un vero piacere. Mariella Minnucci
19
Sport
Andrei Cordos: il difensore canarino e della nazionale minore romena Giocare in Italia, pur nella serie cadetta, rappresenta un sogno per molti ragazzi che amano e giocano al calcio. Andrei Cordos, ragazzo classe 1988 di Cluj a nord della Romania, ha realizzato questo sogno e sta vivendo la sua prima esperienza in Italia in forza al Frosinone, dove per vari motivi ancora non ha esordito nel campionato di serie B. Cordos è certamente uno dei difensori più promettenti del suo paese, titolare fisso nella nazionale under 21 guidata da mister Emil Sandoi. In camera da ragazzino aveva il poster di Rio Ferdinand, il suo giocatore preferito, “ma Scarlato (difensore centrale del Frosinone n.d.r) - parola del giovane Andrei a noi di Gente Comune - mi ha impressionato molto in questi primi mesi a Frosinone”. Di buona famiglia, suo padre è un Senatore della Repubblica romena e sua madre impiegata presso l'ospedale della città di Cluj, si destreggia già molto bene con la lingua italiana, nonostante risieda in Ciociaria da soli due mesi. L'impatto con la società canarina è stato molto buono ed ora attende il suo turno per dimostrare il suo valore in campo. Andrei, come procede l'ambientamento in questa nuova realtà?
"Bene, procede molto bene. Mi piace molto la squadra, mi trovo bene con i compagni e con tutto l'ambiente che si dimostra
Andrei Cordos
sempre gentile nei miei confronti. Chiaramente c'è un po' di amarezza per il fatto che io non sia riuscito ancora ad esordire, ma la dirigenza mi ha assicurato in pieno: hanno molta fiducia in me e presto arriverà il mio turno". E pensare che con il Bologna in Coppa Italia avresti dovuto giocare... "Si è vero. Fui convocato in nazionale ed un leggero infortunio non mi permise di
scendere in campo contro il Bologna, peraltro squadra di serie A. Peccato. Ma ripeto, ora mi sto allenando bene e sono sicuro che presto arriverà il mio turno che mi permetterà di dimostrare il mio valore. Sono a Frosinone e voglio dimostrare di valere il Frosinone. Nonostante tra i giallazzurri ancora non trovi spazio, in nazionale romena sei titolare fisso. “Si ed è una grande soddisfazione. Far parte dell'under 21 è molto gratificante ma il ct Sandoi mi ha detto chiaramente che se dovessi continuare a non trovare spazio al Frosinone sarà difficile mantenere il posto da titolare in nazionale. Ma ripeto, questa è per me una fase di ambientamento. Mi sono calato in una realtà nuova, difficile. Sto migliorando a livello tattico, il calcio romeno è molto diverso da quello italiano. Ma sono fiducioso e penso che sia normale inserirsi per gradi in una realtà così complicata”. Dove può arrivare questo Frosinone? “Secondo me se continuiamo a fare il nostro gioco sarà possibile puntare ai playoff. In attacco possiamo far male a chiunque, e non nego che una timida speranza
di conquistare la serie A la nutriamo. Chiaro che parliamo di una impresa, ma siamo forti e lo stiamo dimostrando”. C'è qualche giocatore che ti ha impressionato in modo particolare qui a Frosinone? “A dire il vero ce ne sono tre. Uno per reparto. Basso è un esterno alto davvero molto bravo. Biso a centrocampo fa delle giocate fantastiche, una tecnica eccezionale. In difesa Scarlato rappresenta per me davvero un punto di riferimento: ha grande esperienza, un difensore fortissimo”. Tornando a te, ogni giovane ha il suo idolo: possiamo sapere chi è il tuo? “Essendo romeno e giocando in difesa mi verrebbe da dire Cristian Chivu. il mio vero idolo, sin da ragazzino è sicuramente Rio Ferdinand difensore del Manchester United. Infatti nonostante l'impatto con l'Italia sia stato molto buono, non nego che la Premier League e l'Inghilterra rappresentino per me una vera e propria ambizione”. Nel calcio e nella vita non si sa mai.
Pagina a cura di: Riccardo Strambi
L’ASD ALETRIUM ai nastri di partenza Intanto è amaro il sorteggio del girone di campionato: “pescata” la favorita Castro dei Volsci Dopo la presentazione alla stampa, la pubblicazione dei calendari ed una preparazione atletica sotto la direzione del prof. Cristian Tagliaferri, l'Aletrium è tornata finalmente al calcio giocato. A sbloccare l'impasse che precede
dominata clamorosamente dalla squadra ciociara. Dopo aver colpito tre legni e aver sottoposto il portiere avversario, pur molto bravo, al gioco della palla avvelenata, i ragazzi guidati da Fabio Ceci si sono trovati straordinariamente sotto di due reti tra l'incredulità degli stessi avversari e dei circa cento spettatori presenti. Ci sono voluti i minuti di recupero e l'espulsione dell'ultimo difensore Giovannetti con i presidenti Marco e Giorgio Tagliaferri del Genazzano l'inizio del campionato, a propo- per fallo su chiara occasione da sito la prima giornata di domeni- rete, per far si che l'Aletrium reca 4 ottobre vedrà i verderosa im- cuperasse il doppio svantaggio in pegnati sul campo del Giuliano di un match beffardo. Roma, è stata la gara di andata Domenica 27 al Chiappitto ci sarà valida per la competizione Coppa la gara di ritorno, ultimo test ad Lazio contro il Genazzano. una settimana esatta dall'inizio Gli stillicidi di chiacchiere che del campionato. parlano di una squadra troppo Per quel che concerne il girone anziana per questa nuova stagio- del nuovo torneo, il sorteggio ne in Seconda categoria, non non è stato affatto benevolo per hanno trovato le prima crepe in la squadra della città dei ciclopi. quel di Genazzano. La chiara intenzione dei fratelli Il 2 a 2 finale sancito dalle reti di Tagliaferri di continuare a far riDell'Uomo (Tracca) e di Fanella salire il calcio alatrense con la per gli alatrensi, è stato il re- vittoria di un nuovo campionato, sponso di una partita incredibile, mal si coniuga con la presenza
nello stesso girone dei verderosa del Castro dei Volsci, squadra che, parola degli addetti ai lavori, risulta sicuramente la favorita per la vittoria finale. L'Aletrium comunque non ha cambiato affatto i suoi obiettivi. Questo è quanto ha dichiarato il mister Fabio Ceci in occasione della presentazione della sua squadra: “L'intenzione è sicuramente quella di centrare il passaggio in Prima categoria. Vorrei ringraziare il presidente Marco Tagliaferri per la squadra messami a disposizione, una rosa composta da molti giocatori di grande esperienza e da giovani interessanti. Il girone non è dei più semplici - ha continuato Ceci ma possiamo fare bene nonostante la presenza di squadre forti come il Castro o il Frosinone”. Intanto, nel novero dei giocatori di "grande esperienza", fa parte sicuramente Bruno Galuppi. Dopo esser stato designato come allenatore della squadra juniores, Galuppi non ha resistito al richiamo del campo e si è messo così a disposizione di mister e compagni: "Dopo la prima amichevole con il Ceccano, ho capito che posso dare ancora il mio contributo da giocatore, chiaramente sarò a disposizione anche per visionare i nostri giovani ed affiancarli nella loro crescita.
La nostra penso sia una squadra ottima - ha concluso "Pippetto" cercheremo di dare soddisfazioni alla società ed ai tifosi". Un grande ritorno dunque per l'Aletrium, Mister Fabio Ceci con il Diesse Felice Rolletta un innesto in grado di fare la differenza, per un ne dei molti supporters verderocampionato di vertice e per sa, che sembrano di nuovo appasaumentare ulteriormente, se mai sionarsi per il serio progetto della ce ne fosse il bisogno, la passio- società targata Tagliaferri.
Gradita novità in serie B: Marco Cari sulla panchina della Salernitana
Cari con la maglia del Frosinone
Lo storico portiere canarino degli anni 80, siede sulla panchina della Salernitana. Marco Cari, che negli ultimi anni del calcio giocato ha difeso la porta anche dell'Alatri, dove peraltro ha iniziato la sua carriera di allenatore, approda nella serie cadetta. Il compito sarà arduo: la Salernitana infatti sostituisce Brini dopo cinque sconfitte consecutive e zero punti in campionato.
20
Moda
Miss... Mia cara Miss Intervista a Elisa Sousa, incoronata Miss Alatri e Miss "Maracaibo"
Elisa Sousa
Elisa Sousa, ragazza alatrense di 19 anni, dai bei capelli ricci, occhi neri, alta 1. 70 metri, misure mozzafiato, con un viso difficile da dimenticare, sbaraglia la concorrenza delle tante modelle ciociare nei concorsi di bellezza. Nel 2008 Elisa partecipa al concorso "Miss Alatri" definita dal pubblico e dalla giuria "una bellezza fuori dal comune" con un portamento impeccabile e un fascino intrigante… è incoronata Miss Alatri. Un punto di partenza che porta questa bellezza a partecipare e a vince-
re altri concorsi. Diventare Miss è il sogno di tante ragazze! Però come è realmente la vita di una reginetta? Elisa Sousa ha risposto a qualche domanda per i lettori di Gente Comune: Cosa fai nella vita oltre alla modella? Sto per affrontare la vita universitaria... o meglio, sto aspettando l'esito dei test che ho fatto per la facoltà di logopedia e servizio sociale dopo essere stata un'estate intera a studiare; allo stesso tempo, mi diverto a partecipare a concorsi di bellezza o, se capitano, ad alcune sfilate... Che cosa hai provato vincendo il titolo di Miss Alatri? Un' emozione sicuramente molto positiva, per la prima volta, finalmente la piazza alatrense era colma di persone curiose di vedere chi sarebbe stata la vincitrice… la loro madrina. Essere apprezzata dai propri concittadini è molto piacevole! A tutte le ragazze che desiderano diventare Miss, quali consigli vuoi dare? Alle ragazze che vorranno partecipare a questi concorsi suggerisco di provare e affrontare questa esperienza con assoluta
semplicità; prenderla come un gioco, anche se in realtà è una sfida con altre ragazze altrettanto belle: non porsi problemi per qualche chilo di più… poi se si vince sarà una soddisfazione, altrimenti ci si farà sopra una risata... la speranza deve essere sempre l'ultima a morire!
In quanti concorsi di bellezza hai ottenuto lo scettro? Ho iniziato che ero abbastanza piccola e con il passare degli anni ho accumulato diverse fasce e "scettri"… non ricordo quanti, comunque abbastanza. L' ultimo concorso a cui ho partecipato è stato a Morolo: eravamo circa sessanta ragazze e sono stata eletta Miss Maracaibo (un locale del posto). La vita da modella comporta dei sacrifici? Non oso definirmi una modella professionista, però da quel che so è una vita abbastanza movimentata (recarsi in posti diversi, cambiare d'abito per ogni uscita, stare attenti all'alimentazione...); inoltre camminare su certi tacchi per un'intera serata non è facile e sempre piacevole. Quali sono i tuoi progetti futuri? Lo studio prima di tutto, perché favorisce la ricerca di un lavoro "sicuro" però, nello stesso tempo, sogno di entrare a far parte di quel mondo da cui sono stata attratta fin da piccola: lo spettacolo-moda! Erika Rossi
Dalla parte della...
21
Il collocamneto temporaneo del minore presso una famiglia Il collocamento temporaneo del minore presso una famiglia è uno dei provvedimenti provvisori che, ai sensi dell'art. 10 della legge n. 184/1983 (modificata dalla legge n. 149/2001 ed intitolata "Diritto del minore ad una famiglia"), il Tribunale per i minorenni può disporre durante il procedimento volto ad accertare lo stato di abbandono del minore. Si tratta, dunque, di una terza forma di affidamento, che si differenzia sia dall'affidamento cosiddetto familiare sia da quel-
lo preadottivo. care nessuno dei due possibili esiti del logica e quelle della famiglia destinataria Il collocamento temporaneo soccorre nel procedimento, ovvero la restituzione del del collocamento. caso in cui, avviato il procedimento per la minore alla sua famiglia o l'affidamento In particolare, la giurisprudenza è costandichiarazione dello stato di adottabilità, si preadottivo. te nell'evidenziare che la situazione di abverifichino circostanze in presenza delle A differenza dell'affidamento familiare, che bandono va accertata mediante un giudiquali è indispensabile l'allontanamento del ha funzione assistenziale nei confronti del zio prognostico circa la sua irreversibilità; minore dalla famiglia di origine. nucleo di origine ed è finalizzato al reinse- infatti, per poter dichiarare lo stato di L'obiettivo, cui è volta l'intera normativa rimento del minore nello stesso, il colloca- adottabilità non basta dimostrare la persiin materia di adozione, è quello di garan- mento temporaneo è funzionale esclusiva- stente mancanza di assistenza morale e tire al minore che ne sia privo, un ambien- mente all'assistenza del bambino. materiale, ma occorre, altresì, che sia acte familiare idoneo ad assisterlo nelle more A differenza poi dell'affidamento preadotti- certata la non disponibilità da parte della del procedimento atto a verificare la irre- vo, il provvedimento provvisorio ex art. 10 famiglia di origine ad ovviarvi. versibilità delle condizioni di carenza in non è strumentale all'inserimento del mino- L'organo giudicante deve valutare, dunque, cui il bambino versa. re in una nuova famiglia e, quindi, volto a che la inidoneità di quest'ultima abbia L'adozione, pertanto, si configura come verificare la concreta possibilità di formare provocato o possa provocare danni gravi ipotesi ed il ritorno del minore nella fami- un nuovo nucleo, ma semplicemente a ga- ed irreversibili alla equilibrata crescita del glia di ori- rantire al bambino un ambiente familiare di minore. gine come cui in quel momento si trovi privo. Pertanto, la coppia destinataria del colloalternativa Ebbene, il collocamento temporaneo rap- camento temporaneo deve essere in grado possibile, presenta un'alternativa all'istituzionalizza- di garantire al bambino l'assistenza morae certa- zione onde evitare, al minore, i danni pro- le e materiale di cui sia privo e, preferibilNegli ultimi tempi il termine tecnico-economico più utilizzato dai media m e n t e vocati inevitabilmente dalla stessa. mente, deve risultare idonea alla futura è appunto “lo scudo fiscale”. Con tale termine si intende la possibilità auspicabi- V'è da rilevare che la predetta legge n. adozione, ma deve essere anche disposta di proteggere dagli accertamenti futuri del Fisco i capitali detenuti all'ele. Il collo- 184/1983, novellata nel 2001, è permeata ad affrontare il rischio, non solo presente, stero in clandestinamente ed emersi tramite rimpatrio o regolarizzazioc a m e n t o da un'accentuata tutela del diritto del mi- ma, nello spirito della legge, auspicabile, ne, dopo il pagamento di una penale. t e m p o ra - nore ad una famiglia che sia preferibilmen- che lo stato di abbandono non persista ed Dal 15 Settembre e per i prossimi sette mesi, fino al 15 aprile 2010, sarà neo, dun- te quella di origine. il procedimento in corso si concluda con il possibile rimpatriare o regolarizzare le attività oltreconfine, pagando que, deve Conseguentemente, l'indagine circa l'esi- non luogo a provvedere e con il ritorno del solo un'aliquota del 5%. L’anonimato è garantito e si evitano eventuali essere ar- stenza e l'irreversibilità dello stato di ab- minore alla famiglia di origine. sanzioni del Fisco, ma non si potrà accedere allo scudo se è in corso un ticolato in bandono deve essere eseguita con il masaccertamento fiscale o se è già stata accertata la violazione di obblighi modo tale simo scrupolo e, sulla stessa, non deve in Avv. Angela Rossi tributari o contributivi. d a n o n alcun modo incidere l'eventuale confronto Mediatrice familiare I beneficiari dello scudo fiscale sono le persone fisiche, gli enti commerpregiudi- tra le condizioni di vita della famiglia biostudio@avv-angelarossi.it ciali e le associazioni equiparate fiscalmente con residenza in Italia nell'anno in cui presentano la domanda, la cosiddetta "dichiarazione riservata". Sono escluse invece le società di capitali. Le attività che posNoi italiani, nonostante la crisi, non ci facciamo mancare il piacere del cibo anche fuori casa, in sono rientrare nell'oristorante od in pizzeria. Alcuni recenti casi di cronaca però, con ristoratori che hanno chiesto cifre perazione sono quelesorbitanti per pasti normali, hanno fatto scattare un campanello d'allarme. Cosa ci si può aspettale finanziarie e pare al momento del conto? Rispondiamo con note sintetiche vista la ristrettezza dello spazio a dispotrimoniali (denaro, sizione. azioni, immobili, 1. Bisogna sapere che non c'è alcun limite o calmiere ai prezzi dei ristoranti, in quanto questi (i beni di lusso) portaprezzi) non sono legati alla quantità e qualità del cibo (le porzioni infatti sono libere); te o rilevate all'este2. I ristoratori hanno solamente l'obbligo di esporre al pubblico i prezzi dei piatti attraverso menù ro entro il 31 dicembre 2008 e non dichiarate al Fisco italiano. o listini posti in luoghi visibili. Le strade da seguire per mettersi in regola con il Fisco sono due: il rimCosa fare? patrio (trasferimento fisico in Italia) e la regolarizzazione (le attività 1. Se conosciamo il ristorante o la pizzeria siamo più tranquilli perché si sanno prezzi e qualità; restano all’estero). 2. Conviene non entrare nei ristoranti che non espongono i listini o - una volta entrati - leggere Si può scegliere tra le due opzioni se le attività sono in Paesi Ue o in bene quelli esposti o presenti sui tavoli prima di ordinare (anche se poi è imbarazzante uscire Norvegia, altrimenti c'è solo il rimpatrio. senza mangiare); Per la regolarizzazione o il rimpatrio si dovrà pagare un’imposta del 5%. 3. Ricordiamoci che una volta seduti ed ordinato (dopo la lettura del listino) noi facciamo un con In particolare, sulle attività rimpatriate o regolarizzate si calcola un redtratto con il ristoratore accettando di fatto i prezzi. A quel punto siamo incastrati, a meno che dito forfettario del 2% all’anno per i cinque anni precedenti e questo i prezzi applicati non corrispondano al listino; rendimento viene poi tassato al 50%. 4. Fare cattiva pubblicità ai ristoranti o pizzerie scorretti o troppo cari rispetto a quantità e qualiCon lo scudo, quindi, si estinguono le sanzioni amministrative, tributatà del cibo. rie e previdenziali. Detto questo, buon appetito. Gli intermediari a cui poter chiedere assistenza sono banche, società di Paolo Fiorenza gestione del risparmio, fiduciarie, Poste, società d’intermediazione mobiliare, agenti di cambio, filiali italiane di banche e di società d’investimento estere. Tale strumento è particolarmente importante utilizzarlo ora, in quanto le politiche dei governi dei paesi più industrializzati (quindi più ricchi) di lingua e letteratura italiana e tendono a serrare le fila al fine di far emergere evasori, anche con accordi internazionali con paesi notoriamente restii a dare informazioni. latina, storia e geografia
Lo scudo fiscale
SOS CONSUMATORI
ATTENTI AL CONTO
LEZIONI PRIVATE
Per ulteriori informazioni contattare:
Studio Rag. Alberto Cianfrocca in collaborazione con il Promotore Finanziario Alessandro Cianfrocca Via Conti Gentili, 5 - 03011 Alatri tel. 0775/434739 - e-mail cianfrocca.a@libero.it
Aiuto per preparazione tesi di letteratura e altre materie umanistiche
Contattare il numero 3334317482
22
Extras - Di tutto di più
Nuova influenza: cosa fare e cosa non fare Cos'è e dove nasce la nuova influenza da virus A(H1N1)? La nuova influenza A(H1N1) è una infezione virale acuta dell'apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell'influenza. Come per l'influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite. I primi casi della nuova influenza umana da virus A(H1N1) sono stati legati a contatti ravvicinati tra maiali e uomo; il nuovo virus A(H1N1), è infatti un virus di derivazione suina. Nell'uomo infezioni da virus influenzali suini sono state riscontrate occasionalmente fin dagli anni '50, sempre legate ad esposizione e contatti ravvicinati (1-2 metri) con suini, ma il nuovo virus A(H1N1) si è ora adattato all'uomo ed è diventato trasmissibile da persona a persona. Quali sono i sintomi della nuova influenza umana da virus A(H1N1)? I sintomi della nuova influenza umana da virus A(H1N1) sono simili a quelli della "classica" influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d'appetito, tosse. Alcune persone hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. In particolare, l'influenza A (H1N1) viene definita un'affezione respiratoria acuta a esordio brusco e improvviso con febbre di circa 38° o superiore, accompagnata da uno dei seguenti sintomi: cefalea; malesse-
re generalizzato; sensazione di febbre (sudorazione brividi); astenia (debolezza) e da almeno uno dei seguenti sintomi respira-
A(H1N1) nell'uomo può presentarsi in forma lieve o grave. A tale proposito l'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che,
tori (tosse, mal di gola, congestione nasale). Per la diagnosi clinica di influenza nel bambino è importante considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che: O i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere i sintomi generali, che invece si possono manifestare con irritabilità, pianto, inappetenza; O nel lattante l'influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre; O occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristici dell'influenza nei bambini in età prescolare, in caso di febbre elevata; O nel bambino di 1-5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringotracheite e bronchite Quanto è grave l'influenza da virus A(H1N1)? Quali sono le categorie di persone a maggior rischio di complicazioni? Come l'influenza stagionale, l'influenza da virus influenzale
al momento, la pandemia influenzale da virus A(H1N1) sia di gravità moderata, tale valutazione scaturisce dal fatto che la maggior parte delle persone che ha contratto la malattia è guarita anche senza la necessità di terapia farmacologica e ricovero ospedaliero. Ad oggi la nuova influenza, anche se particolarmente contagiosa, sembra causare, soprattutto in persone generalmente sane, una malattia leggera con sintomatologia simile a quella dell'influenza stagionale tuttavia sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati all'infezione. Le categorie di persone che presentano maggiori rischi di complicanze se contraggono l'influenza A (H1N1) sono: O i bambini di età inferiore ai 5 anni O le donne in gravidanza O le persone di ogni età affette da: malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopol-
monare, fibrosi cistica e BPCO; malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite; diabete mellito e altre malattie metaboliche; malattie renali con insufficienza renale; neoplasie; gravi epatopatie e cirrosi epatica; malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; obesità con Indice di massa corporea (BMI) > 30. Come si trasmette la nuova influenza umana? L'influenza da virus AH1N1 si trasmette attraverso le goccioline di saliva e secrezioni respiratorie in maniera diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata), ma anche indirettamente (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici). Per questa ragione è fortemente raccomandato seguire le precauzioni generali, quali: O evitare luoghi affollati e mani festazioni di massa O lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti ed evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca O coprire la bocca e il naso con
un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura O aerare regolarmente le stanze di soggiorno. Una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale nel limitare la diffusione dell'influenza. E' possibile contrarre la nuova influenza umana da virus A(H1N1) mangiando carne di maiale? No, i virus della nuova influenza umana da virus A(H1N1) non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre tale influenza mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Per quanto tempo una persona infetta può trasmettere il virus dell'influenza umana da nuovo virus A(H1N1) ad altre persone? Le persone con influenza umana da nuovo virus A(H1N1) sono da considerare potenzialmente contagiose già durante il periodo di incubazione prima della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta può trasmettere in modo efficiente il virus da un giorno prima dell'inizio dei sintomi per tre - sette giorni dall'inizio di questi. I bambini, specialmente quelli più piccoli, possono potenzialmente diffondere il virus per periodi più lunghi. Fonte Ministero della salute (www.ministerosalute.it)
A cura di: Andrea Tagliaferri
"PROBLEMI & SOLUZIONI…" Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi
Cari lettori di Gente Comune, ben trovati in questa nuova rubrica dedicata alla psicologia e al benessere personale. Questo spazio sarà dedicato a problematiche di interesse generale su cui confrontarsi e gli argomenti proposti potranno trarre spunto anche da richieste dirette dei lettori. Le corrispondenze e-mail saranno tutelate dalla normativa vigente sulla privacy, tutti gli interessati ad inviare domande o riflessioni riceveranno una risposta personale, le lettere scelte per la pubblicazione mensile verranno "criptate" nella parte dei dati privati. In questo numero, che riapre le danze dopo il periodo estivo, mi fa piacere parlarvi di una tematica che ricorre spesso nella riorganizzazione delle attività lavorative e quotidiane di questo momento, la GESTIONE DEL TEMPO. L'espressione che molti di noi ripetono spesso è "Non ho tempo", ma paradossalmente il tempo è quasi tutto nostro! La gestione del tempo, come molte altre cose, trae beneficio dall'analisi e dalla pianificazione; è un processo personale che deve conformarsi al nostro stile e alle nostre esigenze.
Anche se all'inizio il problema di affrontare il tempo in modo diverso sembra implicare ulteriori sforzi (organizzarsi, progettare, elaborare strategie), i benefici risultano subito evidenti e a volte sorprendenti. Alcuni esempi: O Aumento dell'efficienza e dell'efficacia del vostro operato; O Aumento della produttività; O Aumento del tempo libero (lavorare meglio significa avere più tempo per noi stessi); O Maggiori soddisfazioni lavorative (riuscire a dominare il nostro lavoro, piuttosto che esserne dominati è sicuramente una fonte di soddisfazione); O Riduzione dello stress O Aumento della creatività(la creatività si esprime e si sviluppa se ci concediamo del tempo tranquillo per pensare e anche per sognare un po'). Per avere più consapevolezza di come la gestione del tempo possa incidere sul nostro benessere è utile visualizzarlo con un piccolo esercizio; disegnate un cerchio abbastanza ampio su un foglio e pensando ad una settimana "tipo" provate a dividerlo in
porzioni rispetto a diverse aree: tempo lavorativo, tempo trascorso a casa (impiegato per i lavori domestici); tempo per me (dedicato ad hobbies, rilassamento, attività sportiva, riposo), tempo per noi (riservato al partner -oppure alla famiglia). Dopo aver disegnato questa "torta del tempo" riservatevi qualche momento di riflessione dove provare a rispondere a queste domande: In che modo posso gestire il mio tempo? In che modo spreco il mio tempo? In quali attività mi piacerebbe spendere il mio tempo? In quali mi piacerebbe spenderne meno? Come posso ritagliarmi il tempo per le cose che mi piacciono? Una delle strategie che si possono adottare inizialmente è creare due liste, una con gli obiettivi professionali che vogliamo/dobbiamo raggiungere, una con quelli "privati"; nei due elenchi si devono identificare secondo le priorità gli obiettivi a breve, medio e lungo termine. In una fase successiva, sempre scrivendo tutto per focalizzarlo meglio, si può passare a redigere un programma giornaliero realistico, che contenga solo ciò che una persona in quel giorno vuole, deve e può fare. Augurandovi di avere un'agenda personale
ricca di impegni per voi piacevoli e, soprattutto, di trovare sempre un pò di tempo per voi stessi, per questo numero vi lascio con una poesia irlandese… Trova il tempo di lavorare, è il prezzo del successo. Trova il tempo di riflettere, è la fonte della forza. Trova il tempo di giocare, è il segreto della giovinezza. Trova il tempo di leggere, è la base del sapere. Trova il tempo d'esser gentile, è la strada della felicità. Trova il tempo di sognare, è il sentiero che porta alle stelle. Trova il tempo d'amare, è la vera gioia di vivere. Trova il tempo d'esser contento, è la musica dell'anima. Dott.ssa Chiara Camperi Psicologa, consulente individuale, familiare e di coppia chiaracamperi@libero.it
23
Almanacco Nuova Rubrica di letteratura
VERSI inVERSI
L’OTTOVOLANTE
Mamma non mi uccidere Epaminonda Troya
Tremulo belato d'agnello, costretto al macello, una voce sale di un bimbo: mamma perché, perché, perché mi uccidi? Tu hai voluto, non importa in qual modo, che io venissi nel tuo seno… Ricordi? Tu e lui: lui ora è lontano da te, lui è fuggito da te, lui non sa che mi uccidi. Tu mi chiamasti, io venni a volo di angelo e mi posai tra i raggi del tuo sorriso. Non posso difendermi dal tuo egoismo… Ora nel buio, non ho la forza di aprirti gli occhi d'azzurro, la bocca di rosa e di latte, il piccolo cuore che batte, batte, batte col tuo. Mamma, mamma, mamma, non correr dove si uccide… Ascolta: un giorno saprò sorriderti, parlarti, dirti una parola che consola, quando, sola, nel mondo, nessuno
Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo
verrà a trovarti malata.
L'OMBRA DI QUEL CHE ERAVAMO
Andrò a scuola E tu, seduta al mio fianco, anche se annoiato e stanco, mi racconterai la favola della vita. I tuoi occhi saranno fissi sui miei e allora… Allora mi stringerai forte al tuo petto, per farmi sentire tutto l'amore del tuo cuore Ai morti si dona, pietosamente, un ultimo bacio d'affetto, e si perdona… Il tuo bacio non c'è, E dove sarà l'urna e come mi chiamerai? Non rispondi... Stai forse pensando dove nascondere insepolto, raccolto in uno straccio consunto, senza una croce e senza un fiore, senza un canto di fede, il mio corpicino? Mamma, mamma! Perché mi odii? Perché mi credi un nemico? La morte stessa Piange la mia morte!?...
Un inno alla vita e un modo poetico di esprimere il proprio parere su temi scottanti: interruzionie di gravidanza e pillola abortiva. In merito a tale argomento non ci pronunciamo perché ognuno è libero di professare le proprie idee. Sono argomenti etici troppo delicati. Ma belle sono le immagini di questa poesia che con tenerezza sanno raccontare il rapporto tra la madre e il suo bambino.
Dialogare con lo scrittore cileno Luis Sepùlveda significa accettare di intrattenere una conversazione allegorico-simbolica per cui ad ogni domanda corrisponde un racconto, si tratti della storia, di un aneddotto, dei suoi romanzi, di temi della società contemporanea, della notte precedente passata in bianco a lottare con le zanzare, sarà con una narrazione che Sepùlveda proporrà il suo punto di vista. E così come la realtà viene presentata attraverso il racconto, il suo nuovo romanzo L'ombra di quel che eravamo (La sombra de lo que fuimos, traduzione Ilide Carmignani, Guanda, 14,50 euro) nasce da un vissuto reale. "Per spiegare com'è nata l'idea del libro devo tornare indietro a tre anni fa, quando con un gruppo di amici ci siamo riuniti a Santiago. C'erano uomini, donne, giovani e bambini. I giovani erano i nostri figli, i bambini i nostri nipoti. A un certo punto ci siamo resi conto che eravamo lì, nella casa di un amico con cui avevamo condiviso tanto, l'uomo più ricercato dal regime di Pinochet, perché capo di quell'organizzazione armata che non aveva mai smesso di fare opposizione. Tutti noi eravamo stati in carcere o avevamo vissuto qualche forma di esilio. Eppure eravamo lì felici, bevevamo e mangiavamo e raccontavamo storie a figli e nipoti, e aneddoti della militanza, ma niente veniva raccontato in toni epici. Ridevamo anche di noi stessi. E allora mi è venuta voglia di raccontare un giorno, un giorno solo di quattro personaggi che si incontrano e si trovano a vivere un'avventura che ha qualcosa di epico e che ha a che fare con il nostro passato".
In un magazzino di Santiago del Cile si danno appuntamento Lucho Arancibia, Lolo Garmendia e Cacho Salinas. Convocati dall'anarchico Pedro Nolasco, detto l'Ombra, i tre amici, ex-militanti e sostenitori di Salvator Allende, hanno in comune tante imprese ma anche uno sguardo amareggiato sulla vita. La città è molto cambiata, e anche loro non sono più gli stessi: c'è chi ha una valvola saltata in seguito a un soggiorno obbligato in un centro di tortura, chi ha perso la splendida chioma alla Jimi Hendrix, chi ha messo su una ragguardevole pancia. Convocati dall'anarchico Pedro Nolasco, detto l'Ombra, per compiere insieme un'ultima, audace azione rivoluzionaria, Lucho Arancibia, Lolo Garmendia e Cacho Salinas hanno però deciso di scrollarsi gli anni di dosso e attendono l'arrivo del loro leader. Invano: perché il destino cieco e beffardo ci mette lo zampino, prendendo le forme di un mitico giradischi che si trasforma in un micidiale proiettile, riservando a Nolasco la più musicale delle uscite di scena. Chi prenderà il suo posto, in una vicenda che è una girandola di coincidenze, se non il più sprovveduto tra i militanti delle molte correnti di un tempo, quel Coco Aravena a cui il destino offre finalmente una possibilità di riscatto? E dove condurranno le indagini dell'ispettore Crespo? In un romanzo commovente e ironico, che strizza l'occhio al noir, Luis Sepúlveda mette in scena personaggi straordinari, con un lungo inventario delle perdite e tante delusioni sulle spalle: l'ombra di quel che erano da giovani, ma ancora capaci di ideali e di speranza.
Rubrica
“IL CINEASTA”
Film, cortometraggi, anteprime e interviste…
Una scena tratta dal film con Luca Argentero
Sull'onda delle polemiche scoppiate a Venezia dove era in concorso e dove Jasmine Trinca ha vinto il premio per la migliore attrice emergente, arriva in sala l'ultima regia di Michele Placido "IL GRANDE SOGNO". Nicola è un giovane meridionale, interpretato da Riccardo Scamarcio, con il sogno di diventare attore, che per poter stare a Roma sceglie di fare il celerino, in servizio alla caserma di Castro Pretorio. Il film inizia con una citazione di un film interpretato dallo stesso Placido nel 1976 per la regia di Marco Belloccio "Marcia Trionfale". Le sue conoscenze culturali lo vedranno destinato ad infiltrarsi nel nascente movimento studentesco dell'Università di Roma. Così Nicola conosce Laura (Jasmine Trinca), figlia di
buona famiglia borghese cattolica, divisa tra le proprie origini e la voglia di cambiamento che respira nelle aule universitarie. Nicola conosce anche Libero (Luca Argentero) leader del Movimento. Le discussioni, il no alla guerra, i temi della liberazione politica, sessuale, la volontà di cambiare il mondo sono la giusta camera di combustione perché sbocci la passione tra Nicola e Laura. Poi però arriva Valle Giulia, i primi scontri tra polizia e studenti e Nicola, per aiutare Laura a sfuggire alle cariche, deve far scoprire la propria vera identità. Laura, delusa, dedicherà le proprie attenzioni politiche ed amorose a Libero con cui condivide la propria vita sotto tutti gli aspetti. Da Roma ad Avola, a fianco dei braccianti vittime della polizia, Laura e Libero vivranno la stagione della rivoluzione. Nicola lascia la polizia ed entra all'Accademia d'Arte Drammatica. Anche qui arriva il vento della contestazione ma il rapporto che Nicola ha instaurato con una sua insegnante, interpretata dall'ottima Laura Morante, lo aiuta nella maturazione intellettuale e professionale. Forte della sua forma-
zione, Nicola ritrova i suoi ex amici ad un'assemblea proprio sui fatti di Avola. Il distacco dal suo vecchio mondo sarà completato quando i suoi ex colleghi della squadra politica non consentiranno l'ultimo saluto al padre morente da parte del fratello di Laura, ricercato per un attentato ad una società americana in occasione della famigerata visita di Nixon in Italia. Le scritte finali ci diranno che fine hanno fatto i tre protagonisti della storia. Il film visto come racconto autobiografico vale il prezzo del biglietto, soprattutto per le buone prove di Scamarcio tra i protagonisti, e delle figure di contorno come i due fratelli di Laura e gli altri studenti impegnati nel Movimento. Se lo si vuole vedere come un film sul '68, allora è meglio lasciar perdere. Troppe le dimenticanze. Una citazione a parte vale la colonna sonora costruita dal Maestro Nicola Piovani e la canzone finale cantata da Giorgia su testo di Michele Placido. Buona visione.
Alfredo Salomone
TAGLI
AFERRI
Immobiliare
FRASCATI
Edil GI. MA. di Tagliaferri Giorgio e Marco s.r.l.
GI.MA. COSTRUZIONI s.r.l.
TAGLI
A FERRI
Immobiliare
ALATRI - Corso della Repubblica, 59 - Tel e Fax: 0775.434799 Tagliaferri Giorgio: 339.473251 - Tagliaferri Marco: 333.6761602 edilgimasnc@libero.it - www.impresegima.it