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Il primo free press della provincia di Frosinone fondato nel 1994 da Filippo Strambi Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie
Anno XVIII n° 7 - Settembre 2011
L'APERTURA
PROVINCIA
A nostro modo Ti diciamo Addio. Ricordo di Filippo Strambi
VARIE
Il comune di Fiuggi in guerra contro tutti. La situazione aggiornata
Aspettando Alatri dal Vivo, il successo 2011 pag. 11
Festival di Venezia. Resoconto del nostro inviato pag. 17
A pag. 2
A pag. 7
SOLO PER ALATRI inserto raccolta differenziata
E noi quando ci indigneremo? L'Italia è l'unica democrazia che non ha vissuto una vera rivoluzione come Francia, USA, Russia, ora anche in Medioriente. Noi italiani sopportiamo e "tiriamo a campare". Saggia filosofia se non fosse che ad un certo punto, quando il potere degenera, bisognerebbe INDIGNARSI e DIRE BASTA! Nostra inchiesta alle pagg. 4, 5 e 20
La protesta degli Indignados spagnoli
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Apertura L’editoriale
Un (non) editoriale Il titolo di questo (non) editoriale, è alquanto evocativo. Tali righe, infatti, non sono e non potranno mai più essere considerate come un vero "pezzo di apertura" in quanto, e la cosa è purtroppo ormai nota ai più, l'Editore di questa testata giornalistica è prematuramente scomparso a causa di una grave malattia. L'Editore, ed anche questa ulteriore precisazione mi appare ridondante ma obbligatoria, era Filippo Strambi, noto tipografo della città di Alatri. Chi scrive, adesso, è Riccardo, ultimo dei tre figli di colui che era anche mio Editore. Oggi è quasi imbarazzante "appropriarmi" di tale spazio. Da queste righe, per molti anni, ne sono venute fuori di cotte e di crude: attacchi, suggerimenti, polemiche, ironie ma tutte parole fondate sullo stesso minimo comun denominatore: non oltrepassare mai i limiti imposti dall'educazione, punto fermo nella vita di Filippo Strambi. Gente Comune, da una sua idea, nacque nel lontano 1994. Allora, l'occasione fu quella della contesa elettorale per la massima poltrona del Comune di Alatri. I duellanti, Patrizio Cittadini ed Antonello Iannarilli, si sfidarono sino al ballottaggio e il primo divenne sindaco della città per poche centinaia di voti. La copertina colse in maniera efficace ed innovativa il succo di quella "sfida" che si è trascinata per anni e ancora non si è esaurita. Da allora, dal foglio informativo politico-culturale che fu - nonostante un'interruzione di qualche anno - Gente comune sotto la spinta propulsiva del suo Editore ha inanellato una serie di successi che hanno portato questo freepress ad essere un punto di riferimento mensile per molti comuni della provincia di Frosinone capoluogo compreso - oltre che del territorio di riferimento iniziale, la città di Alatri, cara a mio padre ed alla sua famiglia. E' cresciuta la redazione, sono aumentati gli appassionati, innumerevoli - ad oggi - i lettori di questo giornale. Rivista che ha varcato i confini territoriali grazie al sito web che permette agli affezionati, non residenti in zona, di seguire con costanza l'edizione del mensile online oltre che i vari aggiornamenti giornalieri composti da notizie di più generi. Successi dati e ottenuti sotto la spinta "passionale" per questo organo informativo che, mio padre, soleva definire "un giocattolo molto caro". La passione appunto. L'unica forma non materiale che ha provveduto a far sì che Gente comune puntualmente, ogni mese, andasse in distribuzione gratuita nei
punti focali del comprensorio ciociaro. Questo per dire, e lo asserisco senza timore di smentita alcuna, che l'obbiettivo di cotanta dedizione non è mai stato il cercare un ritorno economico che, alla luce dei fatti, non c'è mai stato (anzi..) e forse mai ci sarà. Tanto grande l'amore di mio padre per il suo "giocattolo" che, la costituzione di una redazione preparata e che puntualmente offre il proprio tempo e la propria professionalità a titolo completamente gratuito, è stata eufemisticamente semplice. Ciò è la testimonianza di un affetto smisurato sì per la creatura giornalistica, ma soprattutto per le qualità umane di Filippo Strambi, che ha sempre voluto bene ai suoi collaboratori come se fossero parte di una nuova famiglia. Lo stesso sentimento, vale chiaro, Filippo è riuscito - appunto - a trasmetterlo ai suoi figli. Davide, nuovo editore e che da sempre ne ha seguito le orme lavorative a partire dal lavoro tipografico e io, che con Gente comune ho iniziato la professione giornalistica. Oggi, l'impegno che mensilmente mio padre non mancava mai di rispettare con i suoi lettori, proveremo a portarlo avanti noi. Con tutte le difficoltà del caso, specie dovute all'assenza dell'editore, vera anima di questa testata. Tenteremo di emulare i successi raggiunti da Filippo Strambi e arrivati grazie a quella "passione" che speriamo aver ereditato in pieno, ma ben consapevoli di quanto sia arduo questo compito e di come sia incolmabile il vuoto che Filippo ha lasciato. Con noi, gli stessi redattori e collaboratori che, alla luce di quanto accaduto, hanno deciso di unirsi ancora di più in memoria ed onore dell'editore scomparso. Proprio come una grande "famiglia"che nelle difficoltà si compatta maggiormente, verrebbe da dire. Tornati in campo, dunque, e speranzosi di continuare a fare bene, vorrei augurare a tutti Voi una buona lettura, non prima di rivolgere l'ennesimo saluto, e purtroppo solo illusorio a Te, che sicuramente avrai modo di illuminarci anche da lassù. Ciao nostro editore. Ciao papà. Riccardo Strambi
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Poche righe dalla Tua redazione È difficile per noi di Gente Comune dire addio a Filippo. È difficile rinunciare al nostro "Capitano" mentre la nave deve ancora percorrere una lunga traversata. La terra ferma sembra allontanarsi, perché senza di lui restano a guidarci soltanto le stelle… Eppure, più luminoso di qualsiasi altro astro, resta il suo esempio, come un indice teso verso la meta. Resta l'esempio di un uomo appassionato che del proprio lavoro ha fatto una missione. L'esempio di un editore attento, scrupoloso, originale che nutriva un sogno personale. Lo ha realizzato quel sogno, con fatica e pazienza, tra rinunce e sforzi: quel sogno era il suo giornale che doveva uscire a scadenza regolare, ogni mese, altrimenti erano guai! Il giornale della gente, o meglio della gente comune, libero da padroni, libero da imposizioni. Un foglio importante che gli alatrensi hanno imparato ad amare. Sarebbe facile ora buttare tutto all'aria . Prendersela con il Destino e smettere. Ma Filippo non lo vorrebbe. Filippo ci incita a continuare. Oggi il mare è più tempestoso del solito, la tentazione è quella di tornare indietro. Non lo fare-
mo, però. Andremo avanti e sarà un onore per noi nutrirlo ancora il sogno del nostro capitano. Di lui ricorderemo sempre le riunioni di redazione: erano risate, scambi di idee e di notizie, tra l'odore buono della stampa fresca. Di lui ricorderemo sempre quella particolare attenzione che dedicava ad ognuno dei suoi collaboratori, come fossero tutti suoi figli. Di lui ricorderemo la pignoleria, la gioia della verifica, lo scrupolo ed anche il coraggio di esprimere, con sferzate di passione civile, idee più o meno scomode, ma sempre a favore della sua città! Anche durante gli ultimi giorni vissuti su questa terra, Filippo ha pensato al suo giornale. Se ne è preoccupato. Ecco , questa era il nostro editore. Dobbiamo salutarlo. Dobbiamo dirgli addio. Stop alle macchine. Il giornale della tua vita è concluso. E a noi che restiamo e che lo possiamo leggere , esso appare perfetto. Ciao Filippo! *Testo scritto in occasione dei funerali da Mariella Minnucci a nome della redazione tutta
Filippo Strambi, vero editore. Un ricordo personale Filippo Strambi amava questo suo giornale e con esso, naturalmente, tutti i suoi redattori e collaboratori. Guai a chi protestava per gli articoli pubblicati sulla sua "creatura". Tra gli altri, quando cominciai come semplice collaboratore, iniziarono le telefonate di protesta; e Filippo alla domanda sciocca, scontata e fuori luogo: "Ma questo Minnucci è di destra o di sinistra?" rispondeva con intelligenza ed acume disarmanti: "Beh, saranno affari suoi". Verso gli intellettuali era ancora più duro. Scrivendo io soprattutto di storia e cultura, rispondeva alle proteste intellettualistiche con indifferenza totale: "Voi intellettuali, dovete avere il coraggio di scrivere sul mio giornale le vostre astruse polemiche, non accetto telefonate intimidatorie!". Devo sottolineare che queste reazioni di Filippo risalgono ai primi tempi della mia collaborazione in "Gente Comune". Poi, diventato quasi un secondo padre come per tutti i suoi redattori, mi ha difeso sempre e comunque dagli attacchi di politici di Alatri e dei paesi limitrofi. Non sarà mai superfluo un ringraziamento al grande amico ed editore Filippo Strambi. Patrizio Minnucci
Diciotto anni di successi Le due copertine che riportiamo qui sotto sono la prima, del lontano 1994 (anno della fondazione di Gente Comune), e l'ultima, quella attuale, che rappresentano un continuum di sfide, sacrifici e vittorie dovute alla tenacia e alla caparbietà dell'EDITORE, Filippo. Le differenze tipografiche e grafiche sono evidenti, ma "l'importanza" dei contenuti e la passione sono rimasti intatti, anzi sono cresciuti al crescere della redazione che ormai conta più di 20 volontari, a cui va il ringraziamento da parte della famiglia Strambi per l'imepgno profuso.
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Primo Piano - Speciale crisi
Crisi: tutto ebbe inizio… Il vero inizio della crisi economica è stato determinato dallo scoppio della bolla del mercato immobiliare statunitense nel 2004, quando l'opportunità di accedere a un mutuo veniva data a un sempre maggior numero di persone che difficilmente avrebbero potuto pagare e a cui normalmente non sarebbe mai stata accor-
data la possibilità di accedere a un prestito. Questi mutui, chiamati "subprime", prevedevano un tasso d'interesse molto basso per i primi anni, destinato però ad aumentare improvvisamente in quelli successivi: i rischi non venivano spiegati accuratamente e i debitori venivano persuasi con la prospettiva di poter rifinanziare il mutuo negli anni seguenti. Qualcuno dice che tutto in realtà sia nato dalle Torri Gemelle in poi… e addirittura voci controcorrente che proprio a causa di questa enorme crisi prodottasi nel 2000 abbia portato "forze oscure dell'economia americana" a progettare l'attentato del 2001… comunque leggende o realtà, la crisi "vera" si è originata negli Usa, a seguito di una grave crisi ipotecaria e creditizia che ha limitato la capacità di consumo e di risparmio della popolazione e ha portato al fallimento di banche ed entità finanziarie, la crisi economica si è poi diffusa rapidamente in tutto il mondo, costando caro al sistema finanziario internazionale che stenta ad uscirne… da ultimo il problema del rischio Default (fallimento) degli States che ha tenuto con il fiato sospeso l'intero occidente. Ora la palla è passata alla più debole Europa con un attacco mirato sospetto ai punti deboli come Grecia, Spagna e Italia che stanno lottando per sopravvivere aiutati (non sempre) dall'UE e dai paesi "forti", Germania su tutti. Miriam Minn. e And. Tagl.
La Crisi italiana e i suoi "possibili" rimedi A voler essere estremamente sintetici per risolvere la crisi italiana basterebbero due cose: a) un nuovo governo; b)una seria lotta almeno al 50% dell'evasione fiscale italiana (intorno ai 170 miliardi di Euro). L'articolo po-trebbe già chiudersi qua. Argomentando sul primo punto è evidente a tutti quelli che hanno una ventina di grammi di materia grigia residua e a tutti quelli che mettono il naso fuori della Ciociaria, per accorgersi che il principale ostacolo a qualsiasi seria politica di risanamento finanziario è costituito da quello che passerà forse alla storia come uno dei peggiori e più impopolari governi della Repubblica Italiana: un concentrato di scandali, corruzione, inchieste in cui si scopre tra l'altro (se confermato, ma mi pare difficile smentire se stessi al telefono) che le prostitute venivano pagate non coi soldi privati "dell'utilizzatore finale" ma con appalti pubblici e contratti in Rai (in pratica, coi soldi di tutti noi). In Italia ormai nessuno si stupisce più, ma vi assicuro che all'estero e non solo nei paesi occidentali, semplicemente dicono di noi: "non abbiamo parole". Il Governo è già molto mal messo di suo per infierire ulteriormente, ma è evidente che un nuovo premier, magari un economista di primo piano (come fu con Ciampi negli anni 90) aiuterebbe a recuperare in parte l'immagine internazionale dell'Italia e la fiducia dei mercati, entrambi oggi molto sotto a quelle che sono le reali
condizioni del Paese, fatto comunque di milioni di persone serie che ogni giorno lottano per un futuro migliore. Il cambio di governo avrebbe potuto esserci nel corso dello scorso ottobre quando venne presentata la mozione di sfiducia di Futuro e Libertà, espulsa dalla maggioranza, e delle altre opposizioni, ma Napolitano impose il rinvio della votazione a dopo l'approvazione dell'allora legge finanziaria, dando al Governo circa un mese e mezzo che utilizzò per fare la nota campagna acquisti dei parlamentari necessari per tirare comunque a campicchiare (gli scilipoti e i calearo vari).
Chissà se Napolitano si sia mai pentito di una simile manovra, piuttosto maldestra e infondata visto che anche le opposizioni si erano dichiarate pronte a votare la finanziaria pur di cambiare alla svelta governo. Venendo all'oggi, siamo sotto il
ricatto del rating delle agenzie finanziarie (Moodi's, Standard & Poor's Fitch), che si arrogano il diritto di dare giudizi e lezioni su società e governi di tutto il mondo a propria totale discrezione e con una credibilità nulla dopo lo scoppio della bolla dei mutui subprime in America, non prevista da loro e vera origine della più colossale crisi dalla Grande Depressione degli anni 30. Per gli economisti più seri tali agenzie non hanno alcun titolo e come dicevo sopra, neanche la credibilità per emettere i voti, eppure i mercati finanziari, che operano secondo la logica del "gregge di pecore" (non è una battuta ma è proprio così: basta che un operatore si muova in una direzione che il resto lo segue sulla stessa strada) li tengono in gran considerazione, delegando le tendenze (rialzo o ribasso delle quotazioni) alla speculazione. Ma la speculazione da chi è guidata e quali fini persegue? Personalmente ho una mia teoria, credo si tratti dell'alleanza della finanza anglosassone, cioè Gran Bretagna (seconda piazza finanziaria mondiale) e Usa (prima piazza finanziaria mondiale) per mettere in crisi l'Euro e colpire il loro vero obiettivo finale, l'Unione Europea, come prospettiva non solo economica ma anche politica. Non ho le prove, ma gli indizi ci sono…. Sul punto b (evasione fiscale) vi rimando alla rubrica economica nell'interno dello stesso giornale. Alessandro Arcese
Primo Piano - Speciale crisi
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Piccoli centri da cancellare? "Idea inutile e dannosa" Piccoli si ma con grinta Da Collepardo ad Acquafondata un coro di "no" alla proposta di agosto È stato uno dei temi dell'estate: la cancellazione dei piccoli comuni sotto i mille abitanti. Quell'Italia minuscola fatta di una miriade di centri di cui, dalle Alpi alla Sicilia, è ricco il nostro Paese. Enti troppo esigui e che "succhiano" solo soldi oppure realtà funzionanti e che testimoniano l'identità del territorio? Per giorni abbiamo assistito a questo dibattito che ha animato le discussioni politiche e che ha avuto anche in Ciociaria la sua eco. Detto altrove di Filettino (550 abitanti), anche gli altri comuni a rischio (in totale erano 16) hanno fatto sentire il loro parere sulla proposta. Negativo. Se Sellari, primo cittadino filettinese, persegue l'idea del principato, i suoi colleghi hanno usato tematiche un pò più realistiche. In quattro hanno puntato sulla questione costi: Rocco Pantanella, sindaco di Rocca d'Arce (990 residenti): "La cancellazione? Arrecherebbe solo gravi danni all'intero sistema economico provinciale"; Antonio Di Nota, primo sindaco di Colle San Magno (755 abitanti): "Chi tira fuori certi progetti non conosce l'ordinamento amministrativo"; Giuseppe Benedetti, alla guida di Casalattico (656): "La crisi c'è, ma ci sono altre strade per ridurre le spese della politica"; Antonio Di Meo, sindaco di Acquafondata (appena 296 abitanti): "Bisogna far sparire le poltrone occupate da persone non elette dal popolo".
Altri hanno difeso il ruolo delle amministrazioni locali: Mauro Bussiglieri, sindaco di Collepardo (982): "Siamo volontari che si occupano del territorio"; Riccardo Frattaroli, primo cittadino di Settefrati (809): "Il sindaco è il padre di una comunità, impossibile cancellarlo". Renato Rotondo, alla guida di Castelnuovo Parano (894) aveva chiesto ai ciociari di spostare eventualmente la residenza nei comuni in pericolo: ma non servirà più. Antonio Iannetta, sindaco di Belmonte Castello (778), ed Edoardo Fabrizio, sindaco di Viticuso (390) i più battaglieri: "Dobbiamo protestare per il trattamento riservato fin qui ai piccoli comuni". Ai quali si aggiunge Dario Iaconelli, primo cittadino di San Bia gio Saracinisco (365): "Occorre investire sui piccoli centri". Argomento simile per Dino Risi, sindaco di Terelle (487): "Il paese non morirà perché crede nei suoi giovani". E, ancora, di provvedimenti inappropriati avevano parlato Fabio Merucci, sindaco di Vallemaio (984), Biagio Del Greco, sindaco di Sant'Ambrogio sul Garigliano (976) e Antonio Lancia, sindaco di Falvaterra (600). Infine che dire di Vicalvi (840)? Fino al 1957 era il comune che inglobava anche la frazione di Posta Fibreno. Con la nuova legge potrebbe diventare frazione proprio di Posta. Una beffa della storia, no? Pietro Antonucci
E Filettino insiste: diventeremo principato Nel progetto del sindaco Sellari coinvolto anche il noto penalista Taormina FILETTINO - Nell'estate che ci siamo appena lasciati alle spalle, ne hanno parlato tutti. Mentre in Italia si discuteva della manovra economica, salivano le proteste dei piccoli comuni, pronti ad essere cancellati, dal cuore dei Monti Simbruini è stata partorita quella che è stata definita (e non a torto) la proposta più originale e particolare: trasformare Filettino (foto accanto) da comune italiano, della provincia di Frosinone, a... Principato. Con tanto di stemma e motto regali. Solo folklore? All'inizio, poteva sembrare di sì, ma la pervicacia del sindaco Luca Sellari (della lista "Filettino nel cuore") ha attirato i media di tutto il mondo: dai nostri giornali nazionali alla Bbc e ad Al Ja-zeera, passando per il "New York Times", la prima rete
della tv di stato russa e alcuni quotidiani giapponesi. Ma Sellari non si è limitato solo a fare pubblicità all'idea, è andato oltre: ha contattato il noto avvocato Carlo Taormina per studiare le vie lega-
pato (e il motto "Non mi piego e non mi spezzo"). Semplicemente una mossa per attirare turisti? Beh, quelli sono giunti davvero per vedere il territorio del "nuovo principato", ma Sellari crede alla
li ed arrivare alla proclamazione del principato, ha stampato delle banconote (il "Fiorito", che farà concorrenza all'euro) e delle magliette con lo stemma del princi-
bontà dell'ipotesi: "Il nostro - ha detto all'Ansa - è il primo vero esempio di federalismo comunale. In un momento in cui in Italia si parla tanto di riforma federale, noi cerchiamo di fare fatti concreti con un progetto innovativo che, proprio per questo, sta riscuotendo consensi e successo. Puntiamo davvero a conquistare vera autonomia di gestione e abbiamo le risorse finanziarie per farlo". E neppure la decisione del governo di salvare i piccoli comuni, l'ha fatto recedere: per Sellari, quella del principato è l'unica strada per "difendersi" dall'Italia ingrata che vuole cancellare il borgo. Pie. Ant.
"Ma quali contributi di solidarietà, ma quali aumenti delle addizionali, ma quali tagli agli enti locali. Per rimettere a posto i conti dello Stato ci vogliono pure provvedimenti meno cervellotici. Per esempio: anche le lucciole paghino le tasse, come tutti". Maurizio Marchetti, sindaco Pdl di Altopascio (Lucca) - mentre infuria la polemica sui provvedimenti legati alla crisi - butta là la sua ricetta: "Sarebbe il caso che uno Stato laico e serio accantonasse l'ipocrisia: o la prostituzione diventa reato, o si legalizza e si fa gestire ai Comuni". Non solo Filettino dunque, si potrebbe dire. Sono molteplici le richieste bizzarre proposte dai sindaci dei molti comuni italiani che rischiano di sparire, causa la manovra finanziaria attuata dal governo. E visto che, in molti casi, l'unione fa la forza, numerosissimi i primi cittadini che si sono dati appuntamento anche lo scorso 15 settembre sotto piazza Montecitorio, proprio per far valere le proprie tesi. Fasce tricolori, gonfaloni, una selva di stendardi alzati nel sole impietoso di metà pomeriggio e manifesti funerari che annunciavano la morte dei molti comuni che la manovra prevede di tagliare. Piazza Montecitorio è stata gremita: sindaci, giunte e semplici cittadini a gridare il proprio sdegno di fronte ad una manovra che all'unisono viene definita iniqua. I "piccoli sindaci" hanno lasciato a mezz'asta le bandiere dei loro municipi in segno di lutto e sono venuti a Roma per riconsegnarne le chiavi. Sono arrivati da ogni parte d'Italia, dai borghi delle vallate alpine ai piccoli centri della Sila. Un piccolo esercito pacifico ma deciso e, nonostante il "lutto", colorato, festante e sudato. Molti anche i sindaci di paesi più grandi, come il sindaco di San Vito Romano: "Venire mi è sembrato giusto perchè quando si colpisce l'anima di una nazione è giusto che tutti i cittadini reagiscano. E poi, per ora si cancellano quelli sotto i mille, ma chi ci dice che domani non vorranno Riccardo Strambi cancellare quelli sotto i 5000?"
Provincia dimezzata in attesa della soppressione Un comma contenuto nella Manovra-bis tagliertà della metà il numero di Consiglieri e, di conseguenza, anche gli Assessori In attesa della Legge Costituzionale a cui il Governo ha affidato il compito di sopprimere le Province, non tutti sanno che un comma della Manovra-bis "lacrime e sangue" appena approvata contribuirà fin dal prossimo turno elettorale a dimezzarne i componenti. In particolare il comma 5 dell'art.15 del Decreto 138/2011 (la Manovra appunto) prevede che i Consiglieri provinciali vengano dimezzati e, di conseguenza, anche il numero degli Assessori verrà tagliato. Già la finanziaria 2010, infatti, aveva previsto fin dal prossimo rinnovo il taglio del 20% dei componenti del Consiglio, a questa diminuzione ora andrà aggiunto il dimezzamento con risultati davvero eclatanti. L'esempio della Provincia di Frosinone chiarisce tutti i dubbi sull'efficacia "semplificatoria" di tale intervento: Consiglieri attuali= 30; Consiglieri secondo la legge 42/2010= 24; Consiglieri secondo la manovra-bis 2011= 12. Visto che la legge elettorale prevede che gli Assessori siano un quinto dei consiglieri, la prossima Giunta provinciale di Frosinone avrà 3 soli mega assessori contro i dieci attuali! Andrea Tagliaferri
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News dal capoluogo
SCANDALO ALLA ASL, IMPORTANTE FARE LUCE Danno da 10 milioni di euro per le prestazioni aggiuntive di 150 medici FROSINONE - Dopo due anni di indagine da parte dei carabinieri, la Procura regionale presso la Corte dei Conti, "ha emesso un invito a fornire deduzioni a carico di 20 tra dirigenti, componenti del collegio sindacale e funzionari della Asl di Frosinone e della Regione Lazio - come spiega il capitano dei Nas di Latina, Massimo Minicelli - per avere più volte autorizzato l'indebito ricorso a fondi del Servizio Sanitario Regionale senza che ne ricorresse la legittimità o per non avere correttamente esercitato i controlli di competenza sull'operato dell'Azienda Sanitaria frusinate". Dovevano essere prestazioni eccezionali o temporanee. In realtà
sono almeno sette anni che vanno avanti con un costo per l'Azienda sanitaria lievitato fino a 10 milioni di Euro. Di queste "prestazioni aggiuntive" la Asl di Frosinone ne ha fatto largo uso ogni qual volta mancava il personale medico per coprire i turni di reparti di tutti gli ospedali della provincia. Bastava un turno di notte per guadagnare 700 euro. Sono stati circa 150 i medici che hanno beneficiato di questi soldi. Cifre considerevoli. "Dagli accertamenti - spiegano i Nas - è emerso che per le prestazioni eccezionali e temporanee, la spesa dell'azienda sanitaria ciociara è passata da circa 1 milione di euro del 2001 ad oltre 10 milioni
del 2010, per un danno erariale di circa 10 milioni di euro negli
IL CASO
Se l'Urbanistica non fosse un'opinione… (Lo strano vizio tutto ciociaro di seppellire i ritrovamenti archeologici) In un periodo in cui si parla tanto di trasparenza e di correttezza nella gestione della "res publica" appare quantomeno "sospetto" il comportamento dell'intero Consiglio comunale di Frosinone, tranne qualche singolo caso di "coraggio" personale, che per l'ennesima volta ha deliberato sulla vicenda dell'area archeologica di De Matthaeis con una serie di "finezze burocratiche" per risolvere senza risolvere. La storia è abbastanza semplice, sotto i lavori di ristrutturazione dell'ex centro pastorale per farne un centro direzionale -residenziale, infatti, venne a galla un impianto termale dell'Antica Roma che venne automaticamente risepolto nell'indifferenza del Comune (ricorda tanto la copertura del mosaico rinvenuto sotto la scalinata della chiesa degli Scolopi ad Alatri). Fatto sta che non potendo procedere con la costruzione del parcheggio sotterraneo il titolare dell'area "ricevette" dal Comune uno spazio adiacente per costruire il parcheggio scoperto e la conseguente agibilità dei locali. E fin qui "tutto bene", diciamo. Se non fosse che il Consiglio comunale, Frosinone - grattacielo De Matthaeis pochi giorni fa, ha deliberato una serie di ostacoli a chiunque vorrà investire e costruire in zona, per tutelare le "eventuali" ricchezze archeologiche sepolte (ipotizzate ma non esistenti a tutt'oggi) e rassicurare associazioni e cittadini scesi sul piede di guerra, senza scalfire per nulla la costruzione esistente e i permessi concessi a chi, invece, l'area archeologica comprovata ce l'ha "sotto casa". Non a caso uno dei "coraggiosi", il giovane consigliere Fabio Tagliaferri, ha dichiarato che "risulta paradossale che mentre sui terreni privati da oggi dovrà esprimersi la Soprintendenza anche quando si tratta solo di possibilità di ritrovamenti archeologici, sulle aree comunali il Comune fa finta di nulla anche in occasione di ritrovamenti certi". Staremo a vedere… Attì
Nasce CASTELLINARIA, l'opera di architetti nostrani in mostra PASQUAZZI CONCEPT DESIGN in via Maccari 11 - Largo Amendola a Frosinone, presenta una serie di eventi legati al mondo dell'arte, del design e della cultura in genere per la stagione invernale 20112012. Primo appuntamento la mostra CASTELLINARIA, dal 01.10.2011 al 31.10.2011, personale dell'Arch. Alessandro Tarquini, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti di Frosinone. Essa si inserisce in un percorso di iniziative che il concept store "PASQUAZZI CONCEPT DESIGN" da anni promuove al fine di valorizzare e far conoscere l'aspetto artistico di innumerevoli Architetti/Artisti della provincia. La figura dell'Architetto, infatti, ben si inserisce e si confronta, in modo fattivo e disinvolto, nell'ambito strettamente legato all'interior design e dell'arredamento d'interni. "Castellinaria" ci condurrà a visitare città e luoghi, a vivere situazioni che appartengono alla nostra memoria ludica, il tutto attraverso un viaggio onirico. OPENING: SABATO 01.10.2011 ore 17.30, fino al 31.10.2011 Cocktail di benvenuto per gli ospiti A.T.
ultimi cinque anni. Pare che in tutto questo i medici siano solo spettatori. Alla Corte dei Conti dovranno invece fornire chiarimenti il mana-
ger attuale e il suo predecessore, i direttori amministrativi, i capi dipartimento e i revisori contabili dell'Azienda sanitaria, ma anche i funzionari e i dirigenti della Regione Lazio. Il Direttore Generale, comunque, si è detto da subito disponibile a fornire tutti gli elementi possibili per far luce sulla vicenda rassicurando, già da subito, che le carte sono apposto. La Fials ha lanciato l'allarme anche per l'anno in corso, in quanto i 6 milioni di euro preventivati per l'acquisto di prestazioni straordinarie dei medici dalla ASL risulta comunque molto rilevante e per nulla trascurabile. Una soluzione strutturale sarebbe auspicabile a fronte di spese "d'urgenza" così alte. Patrizio Minnucci
Nasce a Cassino la sede dell'Associazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani Il 18 ottobre il presidente Gino Falleri al Campus Folcara dell’Università di Cassino consegnerà le tessere ai soci Una sede distaccata dell'Angpi, Associazione nazionale giornalisti pubblicisti italiani a Cassino. Il progetto è a cura di Tommaso Polidoro su delega del presidente nazionale Gino Falleri, che è a capo anche del Gus, Gruppo giornalisti uffici stampa e ricopre la carica di vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio. L'iniziativa, ormai giunta alla piena ufficializzazione, rappresenta una vera e propria conquista per le province di Frosinone e di Latina ed in particolare per Cassino. Disbrigo pratiche, consulenze, assistenza agli iscritti. Un Il giornalista vero e proprio sindacato con 50 soci già Tommaso Polidoro all'attivo che hanno risposto con entusiasmo e che hanno sottoscritto il proprio impegno attraverso il tesseramento ufficiale, fissato ad sl costo di soli 5 euro l'anno. L'ufficializzazione dell'apertura della sede di Cassino avverrà alla presenza del presidente Falleri, che consegnerà personalmente le tessere presso il Campus Folcara martedì 18 ottobre alle 15.30 in un momento pubblico organizzato presso l'Aula Francesco Salerno dell'Università degli studi di Cassino. Per informazioni e per aderire all'associazione è possibile rivolgersi al delegato territoriale attraverso la mail polidoro.tommaso@gmail.com o il numero telefonico 347/0540844. Andrea Tagliaferri
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Provincia
"Querelle Fiuggi", comune in guerra su più fronti CASO SANGEMINI La Sangemini ha querelato il Sindaco Fabrizio Martini per truffa.
della miniera, tuttavia a pochi mesi dall'insediamento, dicembre 2011, la maggioranza siglava nuovi contratti con Sangemini
Foto panoramica di Fiuggi
La querela è stata depositata il 12 agosto, ovvero il giorno in cui presso il tribunale di Frosinone davanti al giudice dott.ssa Mannacio si svolgeva l'udienza ex art 700 c.p.c proposta dalla società umbra avverso il comune e la controllata ATF, per la riapertura dell'imbottigliamento chiuso dal 18 di luglio. Vediamo di capire quali possono essere le ragioni che hanno indotto la società umbra ad accusare il primo cittadino di truffa. La campagna elettorale del sindaco Martini e della sua compagine politica, è stata orientata alla "riappropriazione"
con scadenza al 2022. A seguito della firma di questi nuovi accordi la Sangemini versava nelle casse del comune in diverse rate, la somma di 15 milioni di euro. Per il primo cittadino queste somme corrisponderebbero tuttavia, solamente al pagamento del pregresso. Ecco però che i rapporti iniziano ad incrinarsi quasi subito, e a pochi mesi dalla firma del nuovo accordo, nel corso di un consiglio comunale molto concitato, viene deliberato di rescindere gli ultimi contratti siglati tra le parti. La situazione però precipita ulteriormente e i rap-
porti già tesi, deteriorano del tutto. Tanto che nel corso dell'ultima assise civica di luglio la maggioranza arriva addirittura a chiedere la risoluzione di tutti i contratti vigenti tra le parti a partire dal primo siglato nel 2002. Inizia così il contenzioso giudiziario che oggi si arricchisce di questo nuovo elemento a carattere personale, la denuncia per truffa, che la Sangemini attribuisce direttamente al comportamento tenuto dal sindaco Martini nella conduzione dei rapporti con essa.
"In relazione alla suddetta diffida, nella quale ci vengono imputate violazioni del contratto sottoscritto in data 29/09/2009, la Società Terme di Fiuggi si dichiara estremamente tranquilla sapendo di aver rispettato, e di ri-
stretta a chiudere lo stabilimento dal momento che l'immobile risulta privo di autorizzazioni necessarie, in materia di agibilità e di sicurezza sul lavoro". Il primo campanello d'allarme di questa decisione che rischia di tagliare
CASO TERME DI FIUGGI Dopo il primo sollecito, il comune di Fiuggi nel mese di agosto ha diffidato la terme di Fiuggi Spa e golf, la società di gestione del comparto terme e golf, ad adempiere agli obblighi contrattuali. Il termine giuridico preciso dell'azione intrapresa dall'amministrazione comunale è: Atto stragiudiziale di significazione e diffida. Con la quale si impone alla società di gestione ad adempiere alle obbligazione contrattuali assunte nel bando di gara, nel termine di trenta giorni pena la risoluzione dei contratti vigenti. L'amministrazione sembra essere arrivata a questa decisione per gradi. Le prime "mancanze" da parte della terme di Fiuggi Spa e golf srl, venivano evidenziate in una lettera dell'ATF di maggio 2011. Tra le quali spiccava la mancata presentazione di un piano industriale sollecitato all'azienda, per capire quali fossero le intenzioni della stessa sulla gestione futura. La lettera di Diffida pervenuta alla società di gestione è stata ulteriormente notificata per conoscenza al Ministero dello sviluppo economico ed al Dottor Lolli, autore del bando di gara che ha visto circa due anni fa, aggiudicataria del comparto appunto la terme di Fiuggi spa e Golf. Non si è fatta attendere molto la replica della società di gestione "In relazione alla diffida a firma del Sindaco di Fiuggi e del Commissario liquidatore dell'ATF - si legge nella nota della terme di Fiuggi Spa e golf srlil presidente il dottor Emilio De Paolis, ha dichiarato quanto segue:
L’ingresso della fonte Bonifacio VIII
spettare, tutti gli obblighi contrattuali sottoscritti e, pertanto, attende serena le determinazioni del Ministero dello Sviluppo Economico chiamato in causa nell'atto di diffida'. Qualora le determinazioni del Ministero dovessero confermare la legittimità del nostro operato è nostra intenzione assumere tutte le necessarie iniziative a fronte dei danni patiti, e per l'accertamento delle relative responsabilità". Dopo la "rottura" con Sangemini avviata dal comune, sarà la volta di una nuova frattura anche con il gestore del comparto termale?
fuori dal mercato delle acque oligominerali il marchio Fiuggi, per un periodo indeterminato, si era avvertito all'inizio del mese di luglio, quando la società, per la prima volta nel corso della lunga gestione, decise di operare la manutenzione dell'impianto elettrico, con conseguente chiusura dell'impianto di produzione, in un momento non previsto e soprattutto a pochi giorni dalla decisione dell'amministrazione di risolvere i contratti vigenti tra le par-
CASO ACQUA INTROVABILE La Sangemini alla metà di luglio ha chiuso lo stabilimento dell'acqua di Fiuggi. In un sintetico comunicato stampa l'avvocato della società ha motivato le ragioni alla base di questa decisione che a questo punto, troverà il suo esito solo nelle aule giudiziarie. "La Sangemini in adempimento agli obblighi contrattuali assunti
- evidenzia l'avvocato Ussani dopo aver corrisposto la somma di 15 milioni di euro nell'ultimo semestre alle controparti negoziali, (comune e ATF) è stata co-
ti. Nessuno però poteva presagire che dalla "manutenzione" si sarebbe passati alla chiusura definitiva. La storia però non finisce qui a pochi giorni dal primo comunicato stampa diramato dalla società umbra ne è pervenuto un altro con il quale si informavano gli organi di stampa che la Sangemini aveva investito il tribunale di Frosinone per decidere sulla riapertura dello stabilimento attraverso un procedimento d'urgenza ex art 700 cpc, citando in giudizio il comune e la controllata ATF. La sentenza del giudice investito del caso, arrivata da pochi giorni, ha deciso che la chiusura degli stabilimenti di imbottigliamento disposta da Sangemini era illegittima. Per cui, a breve, dovrebbero riaprire con viva soddisfazione del Sindaco Martini. Francesca Ludovici
Provincia 8 Da abusi edilizi ad attrattive turistiche, la proposta “shock” del Sindaco FERENTINO - Sono in corso decisionale le varie soluzioni proposte per cercare di eliminare segni di abusivismo edilizio presenti lungo le mura poligonali (foto a dx) (ciclopiche ndr), che racchiudono il centro storico della città. La zona particolarmente colpita, è quella delle mura che unisce porta Sant'Agata a Porta Sanguinaria, dove non passano inosservati balconcini e bagni aggiuntivi con tanto di scarichi fuori norma. Un problema difficile da risolvere ma che potrebbe esse-
re affrontato in un altro modo, trasformando il deturpamento in un'attrattiva turistica. Sembra essere questa la proposta più accreditata per aggirare in qualche modo i vari ostacoli che potrebbero renderne difficile l'eventuale smantellamento. Soluzione che ricorda da vicino il famoso complesso abitativo co-struito a Vienna denominato "Hundertwasserhaus" ad opera dell'archittetto e artista Friedensreich Hundertwasser, dove le facciate dei 52 appartamenti, ovviamente non visitabili all'inter-
no poiché abitazioni private, sono state dipinte con colori molto vivaci e decorate con ceramiche colorate, richiamando ad oggi, migliaia di turisti da tutto il mondo al punto che, tutt'intorno sono sorti negli anni, negozietti, bar e caffetterie. Realizzare una tale opera a Ferentino richiederebbe un progetto adeguato ma che, se opportunamente sostenuto, potrebbe diventare un ulteriore punto di richiamo turistico per la città.
Ciclismo, Frecce Gialloblù in gara alla "Granfondo delle Colline Ciociare" FERENTINO - L'associazione Sportiva Dilettantistica FRECCE GIALLOBLÙ (Foto) nasce nel 2007 per volontà di un gruppo di amici appassionati di ciclismo che, in questo modo, intendono coltivare questo bellissimo sport uniti dall'appartenenza alla stessa squadra. Nel corso degli anni, il numero dei soci è cresciuto in modo continuo e oggi l'associazione FRECCE GIALLOBLÙ conta tra le sue fila ormai 20 tesserati, segno che il desiderio di uscire in bici in compagnia, unito ad un sano spirito agonistico, è fortemente radicato nell'animo di tutti gli atleti che ogni domenica non mancano di presentarsi, puntuali e pronti al consueto allenamento settimanale, nei pressi
della Villa Comunale di Frosinone. Sono facilmente riconoscibili dalla divisa sociale, i cui colori predominanti sono: il giallo, il blu e il bianco, che i soci portano nei percorsi interessati dagli allenamenti del gruppo, attraverso il territorio della Ciociaria, sempre pronto a stupire con i suoi bellissimi scorci, fino ai confini del parco nazionale abruzzese. Ma è nel periodo estivo che inizia la stagione agonistica vera e propria e che prevede la partecipazione del gruppo alle Granfondo più conosciute e con risultati di tutto rispetto. A conferma di ciò è stata l'ennesima gara amatoriale svoltasi domenica 17 Luglio 2011, denominata "Granfondo delle Colline Ciociare", sostenuta
dal Comune d'Alatri, che prevedeva diverse ore di pedalata lungo un percorso misto caratterizzato
circa 200 atleti, provenienti da varie regioni d'Italia, confrontarsi attraverso i meravigliosi pae-
da colline, montagne e pianure e che ha visto la partecipazione di
saggi della Ciociaria. La competizione, selettiva e dura
per il ritmo sostenuto e per l'altimetria del percorso, ha permesso comunque alle Frecce Gialloblù di ben figurare in classifica finale, considerato anche l'alto livello agonistico di tutti gli atleti presenti. Le "Frecce" hanno continuato per tutto il periodo estivo il loro tour, sperimentando nuovi e faticosi percorsi ma sempre con lo stesso entusiasmo, necessario per affrontare le sfide. Per tutti coloro che fossero interessati ad avere informazioni sul gruppo sportivo, possono mandare una e-mail all'indirizzo: gsfreccegialloblu@virgilio.it.
Pagina a cura di: Daniela Caliciotti
Avviata la realizzazione Nelle Vasche spontanee torna l'acqua sulfurea della stazione tele-idrometeotologica Le intense piogge invernali hanno fatto riaffiorare sorgenti FERENTINO - Nell'area dove già è posto il serbatoio idrico, in Via Croce Tani, si stanno ultimando i lavori per l'installa-
zione di una stazione tele-idrometeorologica. L'installazione dell'apparato, come spiega l'Amministrazione Comunale, servirà per il controllo e la rilevazione dei parametri idrometrici e metereologici che perverranno in tempo reale al Dipartimento di Protezione Civile, Regione Lazio. È un sistema fondamentale per la tutela dell'incolumità pubblica poiché permette di monitorare costantemente i cambiamenti fisici del territorio e quindi di rilevare in maniera tempestiva l'eventuale insorgere di eventi calamitosi. Tutto questo voluto anche a causa dei danni dovuti agli eventi alluvionali degli ultimi anni, sperando così di avere maggiore capacità di controllo ed intervenire in maniera efficace, in casi estremi.
fino ad allora essiccate
FERENTINO - Il fenomeno è esploso poco prima dell'estate, grazie alle intense piogge invernali che hanno fatto affiorare dal sottosuolo questo prezioso liquido noto per le sue qualità terapeutiche. La zone interessate in realtà sono molte, non solo lungo la via Casilina all'altezza dell'autovelox ma, tutt'intorno, i tanti pozzi artesiani dei privati della zone Casilina-Bagni-Roana si sono riempiti di acque di diversa qualità: sulfurea, ferruginosa e acque dolci di altra natura. Nei giorni di forte calura è stato solito trovare a ridosso delle vasche molta gente, che cercava un riFontana Olente medio per resistere alle eccessive temperature estive, immergendo i piedi o sorseggiando un bicchiere del "miracoloso liquido". L'acqua sulfurea, infatti è nota per le sue virtù terapeutiche: rilassa la muscolatura, attenua i dolori, favorisce l'idratazione della pelle e migliora la circolazione sanguigna. Abbiamo a che fare con un evento naturale non di poco conto ed è per questo che si rende necessario un intervento del Comune per studiare iniziative che permettano di sfruttare al meglio tale patrimonio.
Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344
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Epilogo d'estate sulla rocca… Pochi soldi agli enti locali, a Veroli il sindaco chiude l'Anagrafe Decisione simbolica, spiegata da D'Onorio in una lettera ai suoi concittadini VEROLI - Dopo che il 15 settembre scorso, tutti i municipi d'Italia hanno riunito i propri organi per protestare contro gli effetti della manovra del go-
verno e restituito ai Prefetti le proprie deleghe sulle funzioni di anagrafe, di fatto si è consumato il primo sciopero dei sindaci d'Italia deliberato dal Direttivo dell'Anci. "La mancanza da parte del Governo di una leale collaborazione - spiegano dall'Anci - ci obbliga a continuare la nostra mobilitazione contro una manovra iniqua e dannosa per i cittadini e per il paese. Abbiamo bisogno di far capire ai nostri concittadini che non siamo impegnati in una difesa corporativa, ma piuttosto nella difesa delle nostre comunità: in questo senso la riconsegna delle nostre deleghe è stata decisa per
dare l'idea della drammaticità della situazione". In piena sintonia con l'Anci il sindaco Giuseppe D'Onorio ha scritto una lettera aperta a tutti i suoi concittadini per informarli delle decisioni prese, le quali si sono risolte nella chiusura simbolica dell'Ufficio Anagrafe e dello Stato Civile. Un modo per dire che "Questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini", ha scritto D'Onorio nella sua missiva. Si è trattato di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, "alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti che riguardano le istituzioni territoriali. Non vogliamo peggiorare la qualità della nostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti. Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente. Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello Stato per un totale di oltre tre miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi. Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l'Anci stanno facendo non è la protesta della "Casta" ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili. Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del vostro Comune". Bruno Sbaraglia
FUMONE - Si è conclusa da poco la stagione estiva ed è quindi giunto il momento di fare un bilancio, anche se approssimativo di quanto offerto dal piccolo ma curatissimo centro medievale. Al programma sbiadito presentato dalla Pro Loco che ha previsto solo tre serate di Teatro, la risposta dei privati cittadini e dei commercianti è stata immediata, tante sono state infatti le proposte e gli eventi organizzati. L'arte quest'estate è giunta a Fumone, ha tinto il borgo di Poesia, e come un suono di un violino che rapisce due amanti ha giocato un ruolo fondamentale. Due mostre di peso hanno colorato il viaggio del fiume di turisti giunti in piena nell'olimpo di Ciociaria, parliamo della mostra d'arte di Giuseppe Gatta presso la sala del Bar del Castello, dove la pietra viva delle pareti e i tavoli retrò anni 20 hanno reso l'evento unico, e la mostra di ritratti dell'artista Franco Mancini presso il grottone comunale. Centrali sono state anche le serate spettacolo organizzate dal Bar del Castello e Castri fumonis ludi, rievocazione storica giunta alla VII edizione organizzata dalla Foedus ars e dalla taverna del Barone. E così, nei giorni dell'evento, il borgo s'è trasformato completamente: giullari, dame e viandanti correvano nei vicoli del centro storico, giocolieri e musicisti alleviavano afosi giorni d'estate. Nel mese di agosto ha ripreso vita l'ufficio turistico, affidato a ragazzi volontari che hanno offerto servizi complementari a turisti giunti in visita nel borgo: la distribuzione di locandine e depliant, nonché il giro turistico del paese hanno contribuito pesantemente al successo dell'estate. Tentativi di rilancio, successo o cos'altro? Non ci è concesso saperlo, almeno per ora. L'impegno di chi ha creduto nelle proprie attività ha fruttato una immensa soddisfazione. Stimolo per coinvolgere altri? Resta a voi rispondere, a buon intenditor…
Un fantasmino come souvenir… FUMONE - Ideato da Tiziana Benedetti e realizzato da Sara Marseguerra, arriva il souvenir del paese: il fantasma di Fumone. In diverse estrinsecazioni e personalità il fantasmino in ceramica, ricordo della città, è in assoluto l'oggetto più quotato del momento. Come in ogni castello che si rispetti, anche a Fumone leggende e detti metropolitani che si tramandano nel tempo da secoli, fanno si che la storia dei fantasmi resti viva ed ancorata alla sua sede: il Castello Longhi - De Paolis, cuore del centro storico e perla di ciociaria. Leggenda, realtà o Business? Non ci è concesso saperlo, sta di fatto che anche nel castello di Fumone, come in ogni maniero che si rispetti, i fantasmi costituiscono un punto di forza e attrazione turistica da cui è impossibile prescindere. Complimenti alla signora Benedetti che ha saputo cogliere l'aspetto più "in" della leggenda! La signora Benedetti, impegnata nel campo artistico da anni, fondatrice e presidente dell'associazione "RICORDI" ha colto l'occasione per anticipare che nel Periodo Natalizio sarà l'organizzatrice della mostra di presepi artistici a Fumone. Eventuali informazioni, per l'esposizione delle opere possono essere reperite al num. 334.8457166. Vi informeremo comunque nei prossimi numeri di Gente Comune. Giu. Gat.
Sei giorni di formazione per combattere l'alcolismo… La presidentessa dell'ACAT Ciociaria, Debora Catallo, ha reso noto il programma del corso che si terrà a Casamari L'Associazione di volontariato Club degli Alcolisti in Trattamento della Ciociaria, operante nel settore dell'alcolismo da oltre sedici anni, nell'ambito della formazione, sta promuovendo un corso di Sensibilizzazione ai problemi alcol-correlati e complessi Metodo Hudolin. Lo rende noto la presidente D.ssa Debora Catallo. Il corso si terrà dal 3 all'8 di ottobre presso l'Abbazia di Casamari. Lo scopo del corso è di sensibilizzare e formare persone di diversa estrazione sociale e professionale che intendono occuparsi a qualsiasi titolo di alcolismo e degli altri problemi alcol-correlati e complessi, aldilà dei 44 crediti ECM riconosciuti per le figure socio sanitarie. Senza ombra di dubbio l'alcolismo è un serio problema sociale, noi tutti facciamo parte della società, per cui siamo parte in causa e non possiamo esimerci nel dare un nostro contributo alla soluzione del problema. È questo che fa confidare l'associazione in una buona risposta della gente e degli operatori sanitari. Chi scrive ha avuto più volte prova della serietà e della competenza dell'associazione per cui siamo certi che il Corso risulterà di notevole spessore culturale e formativo. Andrea tagliaferri
Vita alatrense
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In principio fu il Flash-Mob… …”Aspettando Alatri dal Vivo", successo oltre le aspettative
Due momenti del Flash mob organizzato nella domenica elettorale con 130 ragazzi indignati e festanti
L'arte non riguarda solamente la sfera culturale, ma convive quotidianamente con ognuno di noi, negli ambiti e nelle scienze più disparate, rendendosi complice di valori eterni, troppo spesso soffocati da tecnologia e tempi corti. Grazie all'arte l'uomo si evolve all'insegna della creatività: termine che implica quel concetto del "bello" per cui il carattere di imprevedibilità è indispensabile. Perché l'arte è un'estetica inaspettata frutto di estro e fantasia, ma anche di formazione intellettuale e culturale. La manifestazione del 3 e del 4 settembre è
Due momenti della manifestazione “Aspettando Alatri dal Vivo 2011” sull'Acropoli - Foto di: Francesco Giubilo
AVVISO MANIFESTAZIONE
"Alatri in tricolore, il costume ciociaro nel Risorgimento" L'Assessorato alla Cultura del Comune di Alatri, in collaborazione con il "Laboratorio Culturale", ha organizzato, per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, una manifestazione sul tema "Alatri in tricolore. Il costume ciociaro nel Risorgimento" nel periodo di ottobre-novembre 2011 (30 Ottobre - 6 Novembre). Prendendo spunto da una "sfilata" che si tenne ad Alatri il 17 ottobre 1847 ed alla quale - partendo da Porta San Pietro - parteciparono circa sei mila persone, si è pensato di organizzare, un "corteo storico" con i costumi dell'epoca. Al corteo è associato un concorso per il miglior manufatto, sia esso creato per l'occasione o tirato fuori da vecchi armadi. Si vuole così valorizzare il lavoro di sarti, costumisti, amatori, collezionisti e di tutti coloro che hanno contribuito e contribuiranno a "cucire"questa nostra Italia. Le iscrizioni al concorso sono già aperte presso la Biblioteca Comunale di Alatri. Sempre presso la Biblioteca è possibile dare la propria disponibilità - al di fuori del concorso- per partecipare alla sfilata indossando i costumi a disposizione. I costumi che parteciperanno al concorso saranno poi esposti presso il Museo Civico di Alatri ad arricchire una"Mostra" dedicata appunto ai costumi del Risorgimento Italiano. La "sfilata" terminerà in Piazza Santa Maria Maggiore con la declamazione dell'Inno d'Italia e… un brindisi tricolore! E' prevista, inoltre, la realizzazione di un "Pranzo Tricolore" con il Coinvolgimento dei ristoratori di Alatri! La manifestazione prevede inoltre degli appuntamenti per adulti e bambini per approfondire e riflettere insieme sul Risorgimento Italiano e la nascita dell'Italia.
stata tutto questo: "Aspettando Alatri dal Vivo" ha voluto stupire con la poliedricità degli argomenti, con la spontaneità e l'originalità della fantasia. Si tratta di un'anomala protesta che ha visto gli albori con l'inaspettato flash mob dello scorso maggio, in piena domenica elettorale e che si protrae ancora, con il fermo obiettivo di riavere, il prossimo anno, quello che per tutti ha sempre simboleggiato "Alatri dal Vivo": il fiorire di una città e il rinascere della creatività giovanile. Quest'anno, infatti, "Aspettando Alatri Dal Vivo" ha voluto essere solo un assaggio, più che gustoso, della prossima scoppiettante edizione. Motore prezioso dell'evento è stata la creatività di artisti, attori e musicisti locali: è stato il loro meritevole bagaglio artistico a fare da fucina all'intera manifestazione, arricchendo in maniera decisiva un programma già variopinto. Fantasia e spirito d'iniziativa so-
no stati serviti su un vassoio d'argento e messi a disposizione di tutta la cittadinanza. I Julie's Haircut, i Waines, gli Honeybird & the birdies e The Venkmans sono solo alcuni tra i principali ospiti che hanno colorito il palco, lanciando secchiate di ritmo e di sound a un pubblico affascinato e danzerino. Non sono stati da meno i nostrani Acidobalsamico, Il Fantastico mondo di Conchita Martinez, i Nero Contrario, il duo sax di Edoardo Fiorini & Diego Bettazzi, i Reggae Malasound, i Two Beers, Strueia, Luciah, Dj Stefano e i bravissimi attori della Compagnia L'Angelillica e della Carovana del Teatro Zampanò. Musica, teatro, fotografia e pittura hanno entusiasmato il pubblico che ha preso parte alla due giorni; più che soddisfatta anche l'Amministrazione Comunale che ha sostenuto, non solo economicamente, l'evento e che, per voce del consigliere delegato alla cultura, Carlo Fantini, ha ringraziato in più occasioni l'associazione Eneide e tutti coloro che si sono prodigati per l'ottima riuscita della manifestazione. Stanchi, ma felici e gratificati anche gli organizzatori e i numerosissimi collaboratori: sforzi, impegni e lavoro hanno fatto largo a una grande soddisfazione e a un fiero entusiasmo. Pronti dunque per il prossimo anno, pronti a una città effervescente, colorata dall'atmosfera di Alatri dal Vivo. Miriam Minnucci
Vita alatrense 12 Il capitano Mengasini lascia il Comando dei Carabinieri di Alatri Dopo cinque anni dal suo insediamento il capitano Massimiliano Mengasini (foto accanto) lascia il comando della Compagnia Carabinieri di Alatri per un altro prestigioso incarico presso l'Aeroporto di Ciampino. Prima di andarsene ha voluto incontrare la stampa per ringraziare tutti i collaboratori e ricordare i momenti più significativi della sua esperienza. "Si tratta di un bilancio positivo - ha sottolineato Mengasini - grazie soprattutto all'impegno e la collaborazione con le altre forze dell'ordine, dalla Questura, alla Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Municipale di Alatri, la cittadinanza, le istituzioni tutte". Mengasini ha espresso un ringraziamento a tutti i suoi collaboratori per l'opera svolta e per
i prestigiosi traguardi raggiunti. Il capitano ha ringraziato le varie associazioni presenti sul territo-
Nello Stirpe la cui collaborazione soddisfazioni a livello personale parso tragicamente nel 2008, al è stata fondamentale per affron- a cominciare dal mio matrimonio quale va tutto il mio affetto per tare le varie problematiche del con una ragazza di Alatri, Eleo- il suo attaccamento all'arma dei territorio e per gestire al meglio nora Gatta, nel 2008, le cui nozze Carabinieri e per le sue opere la sicurezza pubblica oltre alla sono state benedette dal Vescovo svolte all'interno della Caserma e costante presenza di soci e di della Diocesi S.E. Mons. Lorenzo sempre a disposizione di chiunBenemerite in tutte le manifesta- Loppa, dalla cui unione sono nati que". Da parte nostra e di tutta zioni civili e militari che si sono Carlo nel 2009 e Aurora nel 2010, la Redazione di Gente Comune, svolte nel territorio. Un saluto i quali sono stati battezzati sem- un forte in bocca al lupo per il particolare al coordinatore pro- pre dal Vescovo. Per finire, per- nuovo incarico e che sia ricco di vinciale dell'Anc Brig. Antonino mettetemi di ricordare una perso- successi personali e per l'intera Papa il quale è stato anche un na a me tanto cara che ora non collettività. Bruno Sbaraglia collega di Carlo Mengasini, padre c'è più, Galliano Mignini, scomdel capitano. "Avrò un ricordo positivo di questa esperienza - ha Rolando (Rolly per tanti) è stato il primo dei concluso Mengapersonaggi di Alatri che abbiamo inserito, qualsini - per gli ottiche tempo fa, in una nostra rubrica particolami rapporti che si re, grazie anche alla collaborazione dei ritratti sono creati anche di Arnaldo Capone. E abbiamo scelto Rolly come con tutta la cittaprimo personaggio perché tutti noi della redadinanza, tante le zione gli eravamo particolarmente affezionati. Ora, però, Rolando non c'è più ed è stato per noi un gran dispiacere notare che egli è seppellito presso una tomba ridotta molto male e priva di fotografia. Noi pensiamo che Rolando non si meriti ciò. Quando parlammo di lui dicemmo che egli era nella città di Alatri il personaggio alla rovescia, divenuto famoso per il fatto di non aver raggiunto alcun fasto. Rolando, infatti, anche conducendo una vita "particolare", un pò da vagabondo, si è guadagnato un posto d'onore nella memoria collettiva perché era amico di tutti. Tutti lo conoscevano: passava le sue giornate in giro per la città, Ti fermava non per imporRolando - Ritratto di Arnaldo Capone tunare ma per chiedere una sigaretta. La gente di Alatri gli ha voluto bene e lo ha sempre aiutato con generosità. Lui sapeva ringraziare con il proprio sorriso, con un buon umore, almeno apparente, che a volte era anche contagioso. Non si è mai lamentato di nulla, nonostante l'indigenza e le difficoltà. Ci ha lasciato memorabili battute che, ancora oggi, le persone amano citare con tenerezza ed affetto. Ecco, questo era Rolando. Noi di Gente Comune su invito del caro Davide Strambi che ha notato quella tomba abbandonata e disadorna, abbiamo preso la decisione di farci carico di sistemarla. E da qui lanciamo un appello a tutta la cittadinanza: se ne siete in possesso inviateci una bella foto di Rolly. La metteremo, come è giusto, sulla sua lapide, per non dimenticare mai quell'espressione dolce e quel sorriso buono. Mariella Minnucci
Personaggio dimenticato? Aiutateci...
rio tra cui l'associazione Carabinieri guidata dal S.Ten.
ALATRI DA (RI)SCOPRIRE Proviamo a vincere il set: ricostruiamo la squadra di volley
Partiamo dalla foto pubblicata nell'ultimo numero: gli alunni della scuola d'infanzia, 1975. Le insegnanti sono le "mitiche" Suor Lorenza e Suor Teresina. Tra i piccoli si individuano: Cristiano Rossi, Gianpaolo Orazi, Mario Filardi, Daniele Tarquini, Matilde Cicuzza, Emanuela Mangiapelo, Claudio Macciocca, Gianpiero Caponera, Claudio Tarquini, Bruno Cicuzza, Alessandro De Santis, Gianpiero Stirpe, Pietro Antonucci, Davide Orazi, Marco Macciocca, Roberto Cerica, Denise Tagliaferri, Federica Dell'Orco, Ivano Sarra, Francesca Dell'Orco. Un grazie a Gianpaolo Orazi per la gentile collaborazione. Questo mese vi proponiamo uno scatto recente, realizzato nel 2002. Da chi è composta la squadra di pallavolo? Se volete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: gente.comune@email.it) oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.
ALATRI - Via Basciano, 44 Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021
L'Avis ad Alatri: 36 anni di solidarietà Donare il sangue è uno dei più importanti gesti di solidarietà: è un atto d'amore che volge gli occhi, il pensiero e l'azione all'altruismo. La sezione dell'Associazione Volontari Italiani Sangue "Wanda La Fauci" di Alatri festeggia, quest'anno, il suo 36° anniversario: è dal lontano 1975, infatti, che l'Avis locale, attualmente guidato dal Presidente Vanda Cecchinelli, porta avanti un'opera di sensibilizza5 marzo 2000 - Anno Santo zione volta a far conoscere alla cittadinanza il mondo delle donazioni di sangue e il valore morale e sociale che ad esso va degnamente attribuito. La disponibilità di sangue, infatti, è un inestimabile tesoro di solidarietà e rappresenta un patrimonio collettivo di vitale importanza: è da qui che ognuno di noi può attingere in caso di necessità ed è per questo che le donazioni sono una garanzia per la salute di tutti, di chi riceve e di chi dona. Perché la solidarietà non è un valore che tramonta. Miriam Minnucci
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L'estate è finita… resoconto e prospettive InternatsiaoltnaatlaClh'eidldirzeionn'seF2o0lk11Festival, Intervista al Consigliere Delegato alla Cultura, Carlo Fantini
L'estate alatrense è stata ricca di eventi: ha avuto inizio con il "Natale di Alatri" ed è terminata con il tradizionale "Palio delle 4 Porte". Abbiamo fatto due chiacchiere con Carlo Fantini, Delegato alla Cultura e, insieme, abbiamo cercato di trarre un bilancio. Il Consigliere Delegato Fantini conferma: "In questa settimana di fine estate ci sono stati appuntamenti importanti come la tradizionale "Fiera delle Cipolle" con la novità di un "percorso gastronomico" che ha coinvolto otto ristoranti del centro storico; il Concerto "Amor Sacro Amor Profano" del Coro "Vocale Cameristico Alatrense" presso il Chiostro di San Francesco; la Mostra Retrospettiva dell'artista ciociaro Giacomo Lisia, nel decennale della scomparsa, con oltre 90 tele esposte". Conosciamo le condizioni in cui versano le casse comunali. Come si è attivata l'amministrazione per reperire i fondi? "Mi sono trovato a gestire un assessorato praticamente senza fondi; la programmazione estiva ha avuto un esito positivo grazie all' attenta gestione delle scarse risorse e delle manifestazioni con l'aiuto dell'amministrazione, delle associazioni culturali, dei volontari, adulti e giovani, e degli
sponsor. Bisogna anche dire che la Provincia di frosinone e la Regione Lazio hanno dato un contribuito importante alla realizzazione del "Festival Folk". Per quanto riguarda "Aspettando… Alatri dal vivo" non è stato possibile organizzare la manifestazione in modo completo come qualche anno fa, ma dopo l'interruzione degli anni precedenti, l'Amministrazione ha voluto dare un preciso segnale ai giovani di Alatri, volendo che si realizzasse un evento "anticipatore" con la collaborazione dell’Ass. ENEA. Ci sono state alcune critiche da parte della cittadinanza rispetto ad alcuni eventi come ad esempio "Alatri in Blues" o la location di "Aspettando Alatri dal Vivo". Come sono state recepite dal Comune? Per quanto riguarda la manifestazione "Alatri in Blues" ho già avuto modo di spiegare che abbiamo cercato mantenere la manifestazione ad Alatri mediando sul costo fisso e decisamente troppo alto di 25.000 euro a carico del Comune, ma senza riuscirci! Per la collocazione di "Aspettando Alatri dal vivo", l'Acropoli, che comunque è risultata una scelta adeguata e suggestiva, è stata espressamente richiesta
dagli organizzatori in attesa di vedere la manifestazione completa realizzata il prossimo anno nel centro storico. Come procederà l' amministrazione per quanto riguarda i progetti futuri? Per la stagione invernale è già previsto un programma? "Per i progetti futuri (quelli del 2012) si devono prevedere i bilanci in tempi certi e brevi, progettare in modo serio conoscendo in anticipo le risorse economiche, coinvolgendo tutte le Associazioni, per tentare il ripristino anche di eventi come il "Teatro" e il "Cinema sotto le stelle". Per l'imminente stagione invernale è in progetto il concorso: "Alatri Tricolore" che prevede anche un corteo storico in costume risorgimentale dedicato all'unità d'Italia; Alcuni Concerti; la continua valorizzazione del Museo. Per il periodo natalizio è in valutazione il progetto dell' Ass. ARS sul "Villaggio di Babbo Natale" e molte altre novità riguardanti i presepi artistici, i mercatini… "La neo amministrazione insediata da soli 4 mesi, nonostante la mancanza di tempo, la mancanza di fondi ed un programma inesistente è riuscita a creare una serie di eventi importanti. Erika Rossi
Divenire Altrove: costruiamo la cultura… insieme! Il panorama culturale alatrense si arricchisce di nuovi strumenti di diffusione della cultura: è nata da poco "Divenire Altrove", l'associazione senza fini di lucro che vede nella crescita culturale e sociale della città lo scopo da perseguire. "Divenire Altrove", infatti, lavora per combattere le difficoltà sociali e territoriali promuovendo iniziative finalizzate al sostegno e alla valorizzazione di identità culturali. L'obiettivo principe è una crescita umana e valoriale che sia, al contempo, ponderata e consapevole. "Promuovere la cultura costruendo insieme" è il pensiero guida dell'associazione: è proprio creando e lavorando l'uno al fianco dell'altro che ognuno di noi avrà un motivo in più per apprezzare il mondo dell'arte, della cultura e della socialità. Per aderire, contribuire ai progetti o semplicemente per ricevere informazioni ci si può rivolgere a:
ASSOCIAZIONE CULTURALE DIVENIRE ALTROVE Via S. Francesco di fuori - 03011 Alatri (Fr) Tel.: 0775-434944 - 388.3259782 Web: www.divenirealtrove.jimdo.com - www.facebook.com/divenire.altrove e-mail: divenire.altrove@gmail.com - divenirealtrove.news@live.it Miriam Minnucci
Novità editoriale! L'OSTIA INCARNATA, UN MIRACOLO MEDIEVALE. Storia vera o falsa che sia. È il secondo volume pubblicato da Patrizio Minnucci (Alatri, 16/03/1970). Storico e studioso del Michelet, del quale sta traducendo in italiano l'Histoire de France; si occupa da più di vent'anni di storia medievale. Ha pubblicato nel 2006 il saggio "La storia senza censure", frutto dei suoi studi. In passato ha collaborato con la medievista Chiara Frugoni e con lo storico Giordano Bruno Guerri. Grazie a quest'ultimo è riuscito a scrivere "Antistoria di Alatri. Manuale minimo…", ancora inedito. È redattore del nostro mensile GENTE COMUNE per il quale ha scritto finora un centinaio di articoli di divulgazione storiografica. Ripete spesso che più di madame storia ama solo sua moglie Federica.
Dal 19 al 25 settembre doveva svolgersi l'ottava edizione dell'International Children's Folk Festival, dedicata come sempre alla memoria di Luigi Di Vico ed organizzata dall'associazione culturale "Gli Paes Mei". Diciamo "doveva" perché la manifestazione non si è svolta a causa della mancanza dei finanziamenti che né la Provincia di Frosinone (nell'ambito della Legge 32/78 e 17/07) né il Consiglio Regionale del Lazio (per "L'assegnazione di contributi a favore di progetti territoriali di sviluppo sociale, culturale e ambientale coerenti con le finalità istituzionali del Consiglio Regionale del Lazio - bando 2011) hanno concesso. Eppure l'iniziativa è inserita nel calendario mondiale del Cioff (Consiglio Internazionale Organizzazione Festival Folkloristici) sezione Italia - Children ed è patrocinata dall'Unicef Italia. Dal 2003 al 2010 il festival ha portato ad Alatri, nella nostra Provincia e Regione tanti bambini, appartenenti a gruppi folk e bande giovanili e provenienti da varie parti d'Italia, dall'Armenia, Albania, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Georgia, Grecia, India, Israele, Lituania, Macedonia, Messico, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia, Taiwan, Turchia, Ucraina, Ungheria, conseguendo così l'impegno volto alla diffusione e allo sviluppo degli ideali di pace e fratellanza nel Mondo, attraverso la conoscenza e l'integrazione della storia, della cultura e delle tradizioni dei Popoli della Terra. Le ristrettezze economiche, dunque, hanno cancellato l'ennesima manifestazione in città, impoverendo ancor più il calendario delle iniziative alatrensi. Pie. Ant.
Multiservizi, continua la telenovela… Non c'è pace per i trentasei dipendenti della Frosinone Multiservizi SPA che lavorano presso il Comune di Alatri La loro è una lunga storia di promesse non mantenute, di progetti sbandierati e poi svaniti nel nulla, di rinvii e di ritardi. Insomma una storia complessa che ha visto la necessità di ricorrere all'intervento del sindacato e che, ancora oggi, non sembra trovare soluzione. Come si ricorderà, i lavoratori, hanno messo in atto varie iniziative per protestare contro il mancato rispetto degli impegni e dei contratti di lavoro parte degli enti soci, il Comune di Alatri e quello di Frosinone. Ma fin'ora hanno ottenuto ben poco. Provenienti dal bacino degli LSU dell'ente municipale alatrense, i 36 operai hanno subito una riduzione di orario e, infine, una collocazione (secondo i sindacati "illegittima") in cassa integrazione. A tal proposito va immediatamente denunciata la mancata retribuzione della cassa integrazione stessa dal mese di febbraio. Alcuni dei lavoratori interessati sono in cassa integrazione a zero ore, pertanto da sette mesi sono stati privati della loro unica entrata. Una situazione incresciosa, da terzo mondo, causata dal solito ginepraio burocratico che caratterizza il nostro Paese. Eh già, perché dalla Regione Lazio i funzionari preposti dicono di aver fatto il loro dovere e rimandando la palla all'Inps, che a sua volta, dichiara essere nel giusto "Sarebbe già qualcosa" ha commentato uno dei lavoratori interessati. "Capire da chi dipendano tali ritardi. Stanno calpestando la nostra dignità di persone. Ci trattano come oggetti. Siamo davvero demoralizzati. E' vero che l'amministrazione comunale è cambiata e noi abbiamo fiducia nell'impegno che gli attuali politici al governo hanno dimostrato nei nostri confronti. Ma il timore prevale. Siamo tutte persone sopra i 45 anni, da dieci anni ormai lavoriamo per il Comune di Alatri , come LPU e poi come soci della Multiservizi. L'eventuale fine di tale realtà per noi sarebbe la rovina. Ma dove credete che andremo a trovare un altro posto di lavoro? A parte la cassa integrazione due cose chiediamo - ha continuato l'operaio- innanzitutto la stabilizzazione. Ricordiamo che, a suo tempo, la Multiservizi venne creata a tale scopo, per assicurare appunto la stabilizzazione di un consistente numero di lavoratori svantaggiati provenienti dal bacino degli LSU e LPU. Per garantire ciò è fondamentale impegnarsi nella realizzazione di un piano industriale affinché ciascuno di noi venga inserito nell'ambito di servizi utili all'ente comunale stesso. Chiediamo inoltre che ci vengano rese le 30 ore lavorative settimanali: e questo deve avvenire per tutti i soci." Intanto sembra che i lavoratori otterranno una proroga fino a dicembre. E dopo dicembre cosa avverrà? Quale sarà il destino delle 36 famiglie? Forse è il caso di cominciarselo a chiedere sul serio per non aggravare una situazione di crisi sociale che ad Alatri, tra cantieri chiusi, commercio in difficoltà e cooperative fallite, sta diventando una realtà sempre più preoccupante. Mariella Minnucci
Arte e Cultura 14 A piedi da Subiaco a Montecassino: è il cammino delle abbazie Bruno e Giannina Binda (Cai di Como) protagonisti della lunga "passeggiata"
Monastero di Santa Scolastica
Amanti delle escursioni e della montagna, segnatevi questi nomi: Bruno e Giannina Binda. Sono i coniugi comaschi, iscritti alla sezione Cai del centro lombardo, che a metà settembre, per primi, hanno percorso, sperimentandolo il cammino delle abbazie, approntato dal Cai di Alatri. Nove giorni di cammino, circa 175 chilometri di percorso alla media di circa 19 al giorno, da Subiaco a Montecassino passando per gli
Partito il restauro del trittico dell'Annunciazione VALLEMAIO - È iniziato il 4 agosto scorso l'intervento di restauro del trittico dell'Annunciazione, la pregevole opera che adorna la chiesa dell'Annunziata, il principale edificio sacro del piccolo centro di Vallemaio, nella Valle dei Santi. Il trittico versava in pessime condizioni e più volte nel passato, recente o lontano, erano stati sollecitati dei lavori per riportarlo all'antico splendore. Adesso, grazie all'interessamento di alcuni funzionari della Soprintendenza di Roma, l'opera è stata tolta dall'altare della chiesa e affidata alle sapienti cure di una ditta specializzata che provvederà a restaurare il dipinto. La comunità vallefreddana ha vissuto con trepidazione il momento, considerato che si Trittico dell'Annunciazione di Vallemaio tratta - con tutta probabilità - dell'opera artistica più importante in dotazione al paese. Il trittico in questione raffigura la scena dell'Annunciazione tra le immagini di San Nicola e di San Benedetto e, a mezzo busto, di San Pietro e di San Paolo; risale all'anno 1574. Pie. Ant.
Altipiani di Arcinazzo, Alatri, Veroli, Arpino, Casalvieri e Colle San Magno. Il "Cammino delle abbazie" è nato da un'idea del Cai di Alatri, che ha intuito una grande esigenza della gente di oggi: il piacere di riassaporare una camminata in mezzo alla natura, in un'atmosfera di riflessione. Ed ecco il progetto che, ripercorrendo in parte i passi che fece San Benedetto da Subiaco fino a Montecassino, congiunge l'attività fisica alla contemplazione, la conoscenza naturalistica a quella artistica e storica, avvicinando le persone alle testimonianze del nostro territorio provinciale, ricco come pochi di una spiritualità che affonda le sue radici nella storia più lontana. Il Cai è anche convinto che questo "Cammino" sia utile per avviare una nuova politica di sviluppo territoriale, che dia la possibilità all'escursionista di fare un nuovo tipo di turismo, in grado di riscoprire dei valori semplici ma fondamentali, come il silenzio, la contemplazione, l'essenza spirituale uniti all'ecologia, al rispetto e alla risco-
perta dell'ambiente che ci circonda, in quanto il cammino viene
Abbazia di Montecassino
coperto a piedi oppure a cavallo o, ancora, in mountain bike. "Noi crediamo fortemente - scrive Luigi Scerrato, presidente regionale del Cai Lazio - che questa sia veramente una grande opportunità di sviluppo economico equilibrato per il territorio e un modo di riportare l'uomo con i "piedi per terra", distogliendolo da quel consumismo sfrenato che sta diventando una vera e propria epidemia dai risvolti nefasti facilmente prevedibili". Ben vengano, allora, Bruno e Giannina Binda lungo i nostri percorsi poco battuti, dimenticati: sono loro gli antesignani di un nuovo modo di fare turismo, i pellegrini saggi e consapevoli del XXI secolo... Pietro Antonucci
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Moda
La moda che "ritorna"! L'estate è finita! Abbiamo dato uno sguardo alle novità Autunno/inverno, 2011-2012. La "moda che ritorna", stili e fantasie che si ripetono nel tempo. Fra i trend più ambiti il ritorno del floreale, stampe con volti di donna sinonimo di dea e i tagli anni 60' simbolo di eleganza e bellezza. Tanti stilisti si rivisitano e si reinventano proponendo forme nuove dando spazio al futuro con vere e proprie opere d' arte in 3D. Gattinoni e Dutch Touch trasformano l'abito classico in una linea
totalmente nuova, plastica e spaziale; Givenchy mette in risalto il corpo femminile con i colori sgargianti: viola e giallo acido con motivi floreali stilizzati; Mohair crea cappotti riutilizzando lo scozzese; Pinko risalta la donna utilizzando la pelle ispirandosi gli anni 80'; Versace propone cappotti stile militare anni 40' con colori vivaci; Missoni crea completi di maglieria dalle forme geometriche e dai colori accesi come il fucsia, il giallo e il bianco; Tricot Chic disegna cappotti
Versace per H&M: svelata la nuova collaborazione "Sono davvero emozionata di poter collaborare con H&M e di avere la possibilità di raggiungere una clientela più vasta. La collezione sarà la quintessenza di Versace, perfetta per i fan di H&M e di Versace in tutto il mondo". Low cost e Haute couture. Binomio perfetto. Ancora una volta. Dopo il travolgente successo della collezione Lanvin, H&M, il colosso della moda democratica, annuncia la nuova collaborazione con uno tra i più pre-
stigiosi marchi italiani: Versace. La collezione disegnata da Donatella Versace, art director del brand, reinterpreterà i pezzi storici della maison: abiti glamour, stampe, pelle, colori vivaci. La collezione Versace for H&M includerà capi e accessori per donna (40 pezzi), per uomo (20 pezzi) e per la prima volta anche accessori per la casa. Ma, mie care fashion victim, dovrete armarvi di una buona dose di pazienza, l'attesa è ancora molto lunga. La collezione, sarà distribuita in circa 300 selezionati punti vendita in tutto il mondo solo dal 17 Novembre, e a seguire, anche una pre-spring collection che partirà il 19 Gennaio e sarà distribuita esclusivamente online, in quei paesi nei quali è già attivo l'e-shopping di H&M. Partnership promossa a pieni voti, dunque, quella tra H&M e la blasonata maison italiana, ma in più in generale quella tra low cost e alta moda che incontra i gusti e le tasche anche delle più esigenti! Nel frattempo, non ci resta che sognare ad occhi aperti un abito Versace. Serena Proietti
in pelliccia con lo stile del "gessato" riconsiderando gli anni 40' e 50' per un tocco di eleganza; Fausto Sarli rispolvera l’"optical" usando stoffe brillantinate. Torna alla ribalta lo stile "Gothic": rose nere sugli abiti, cinture in pelle, pizzi e colletti settecenteschi prettamente bianchi. Angelo Mariani con stampe floreali e leopardate risuscita i vecchi e amati pantaloni a zampa di elefante. Per la moda che cambia, quella del Jeans ancora persiste: da ormai due stagioni il taglio a sigaretta continua a sbaragliare i negozi! J Brand, famoso nel vestire attrici e personaggi famosi, svela il desiderio di riportare sul mercato i tanti richiesti pantaloni "svasati" o a "zampa". Se avverrà oppure no… rimane ancora un mistero! Nel frattempo, tra le novità che si è in attesa di vedere esposte nelle vetrine di tutto il mondo, il nuovissimo leggings in pelle con 5 tasche. La moda ritorna sempre e come cita Oscar Wilde: "è così insopportabilmente brutta che va cambiata due volte all'anno". E se nel mondo della moda si è inventato tutto non bisogna avvilirsi nel veder riesumati vecchi stili. Come dice Coco Chanel: "la moda è fatta per tornare fuori moda"! Erika Rossi
Cinema & Attualità
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SPECIALE FESTIVAL DI VENEZIA
Resoconto e curiosità dal festival del cinema di Venezia E' stata sicuramente una Mostra di buon livello, una programmazione che ti prendeva dal mattino e ti accompagnava durante tutta la giornata senza mai divenire deprimente, procedendo tra film di registi i cui lavori sono stati una garanzia e per i quali si avevano aspettative positive. Autori e registi in possesso di linguaggi appropriati per le loro storie tanto amate dal loro pubblico, un pubblico che comprende il colto e l'inclita, intellettuali e no. Registi che però sanno bene che il cinema ha bisogno di spettatori e che quindi non si crogiolano
in pseudo opere d'arte, il cui scopo è scroccare finanziamenti statali per rimpinguare i propri conti
correnti. Tutti i films in concorso erano prime mondiali e tutti hanno avuto la loro ragion d'essere.
Il vincitore Sokurov con il Direttore Muller
Dichiaro da subito che ho condiviso le scelte della Giuria nei premi, lamentadomi nello stesso tempo per l'esclusione daipremi di "Carnage" di Polanski. Mi affido al vostro giudizio. Quel quartetto di attori (Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly) semplicemente eccezionale, insieme al regista, sono riusciti a non rendere claustrofobico un film che si svolge al chiuso di un appartamento per 79 minuti. Questo film, così come il "Faust" di Sokurov, premiato con il Leone d'oro si apprezzerebbero meglio se visti in originale. Sokurov ha rivisitato il Faust di Goethe e quello di Mann dando un'immagine del Dottore in continuo movimento, assetato non solo di sapere ma anche di contatto fisico, di soldi, di cibo. E il Diavolo si muove a suo agio in quest'infer-
Direttamente dal Festival di Venezia il VittorioVenetoFilmFestival*
I giovani giurati del VVFilmF premiano "Scialla" di Francesco Bruni Dopo 68 anni, la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha aperto la proiezione dei film a una giuria di giovanissimi, tra cui anche ragazzi minorenni del Vittorio Veneto Film Festival Festival Internazionale di Cinema per Ragazzi, per un giudizio insindacabile su 10 titoli scelti della selezione dei film in concorso. Il favore dei ragazzi è andato al film "Scialla" di Francesco Bruni
perché ne hanno apprezzato argomento, regia e interpretazione, ma grande interesse ha riscosso anche "Eva" di Kike Maillo che ha ricevuto una menzione speciale. Il VVFilmF è un Festival Internazionale di Cinema per Ragazzi, voluto dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso e dal Comune di Vittorio Veneto, in compartecipazione con il Ministero della Gioventù e patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Istruzione e della Ricerca e in collaborazione con Radio Rai e Rai Cinema, che per l'edizione 2011 ha visto "L'ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA" che lo ha insignito con la medaglia del presidente della Repubblica Italiana. * grazie alla collaborazione dell'amico Gennaro Viglione
no sulla Terra, anzi impreziosisce il dialogo con battute fulminanti sulla sua Essenza, sul suo rapporto con il Sacro. Doverosa la Coppa Volpi a Deanie Ip, protagonista del delicato film cinese "A simple Life", sulla condizione degli anziani nella Cina attuale. Dall'estremo Oriente la Coppa Volpi per l'interpretazione maschile ci porta a New York dove vive il personaggio interpretato da Michael Fassbender, bell'uomo di successo che soffre una sex addiction, cioè vive il sesso in maniera compulsa, spinto dalla frenetica vita di Manhattan e che deve fare conti con il proprio passato per l'arrivo della sorella minore. "Shame" (Vergogna) è in trasparenza un film sulla condizione umana nella metropoli. Coraggiosa la scelta del premio Mastroianni, assegnato al giapponese Himizu, storia di un ragazzo che cerca di liberarsi dall'oppressione dei genitori, allacciando rapporti con improbabili vicini, in uno scenario reso ancora più irreale dal recente tsunami. Parlando di attualità ricordo il film "Life without Principle" (Vita senza principi) del signor Jhonnie To, maestro del cinema d'azione di Hong Kong, che ha cambiato registro parlando della crisi finanziaria internazionale e delle sue ripercussioni nei diversi strati sociali dell'ex colonia inglese. Dal nostro inviato ALFREDO SALOMONE
Nel primo numero di questa orginale rubrica di pensieri, vignette, spunti critici e ironia legata all'attualità, proponiamo una parte del racconto breve di Alessandro Cola, dal titolo "27 dicembre". Qualora vi stuzzicasse l'intelletto, potrete trovare la versione integrale sul nostro sito, al link www.gente-comune.it/alessandro-cola. Buon divertimento…
TRAILER: “27 dicembre” "Una storia. Una polaroid. Fissa un attimo di uomo e il suo passo. In un corteo che marcia una domanda. Che punta una risposta. E' un poco meno che trentenne che approfitta di uno spunto di cronaca per scoprire un punto di vista... e di vita. E' l'Italia di oggi, in un giorno di sollevazione. In un giorno come tanti di quelli che 'piove, governo ladro'. Un rimando alla rete, al nostro sito, per finire un episodio. Uno, uno solo. Finire un episodio... metterne a punto un passo. Un Un’immagine “animata” dell’artista passo, uno solo... chè la marcia Alessandro Cola non finisce andando accapo. Nessuna presunzione, è una storia che è l'autobiografia stessa ad inventare. Di sana pianta. Prendendo spunto. Tre flash per immortalare uno spaccato. Un'identità che si cerca in cammino di corteo e si scopre a metà strada. per il resto, signori, fate voi......"
Io ero in fondo. Confuso nel mezzo del bruco colorato e cantante che incolonnava la strada. A distinguermi solo il taglio del cappotto e quel cappello anni trenta. E quel taccuino stretto nella mano destra. E quella penna. Il corteo avanzando lasciava scia di lumaca giovanile; lastricava d'inquieto il selciato della Roma mattutina. Era una marcia, ma non aveva la precisione nè il cinismo del passo di milizia. Non c'era nessuna andatura comandata. C'era il ritmo spontaneo dell'età che era nostra. L'unica cosa, ripetevamo, che non ci possono smentire. L'unica certezza nella confusione d'un tempo che metteva in coda i figli, per la prigrizia dei padri. Mangiavamo i metri coi piedi, e li digerivamo voce, e canti popolari e slogan di presa in giro. Ci rimproveravano assenza di consapevolezza, facilità di costume sovversivo, e tracotanza dell'ormone in piena. Ci rimproveravano l'ignoranza del punto. Il punto, che lo convocano ad'adunata con gli altri mille. Il punto che non sa di comporre una linea eppure s'accatasta, come legna, a dargli corpo. Il punto che ha colpa e merito di non essere univoco, perchè in mezzo al petto, di linee se ne fa passare infinite. Ci davano contro, i chierici della nomenclatura militante. Dicevano 'non avete coscienza'. Noi gridavamo per quello. Ne volevamo una. ...ne volevamo una indietro. E che non fosse come la loro. E la cercavamo per strada, la nostra coscienza; che non era di classe e di partito. Che non era di cassa e di casta. Era una coscienza imperfetta che si dava da fare, per darsi da essere. Il corteo si muoveva a processionaria. Era lento e costante nell' imbracciare la direzione..... Terminate la lettura del romanzo breve sul nostro sito....... Alessandro Cola
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Sport
Prima Veroli, parte la rincorsa alla serie A1 VEROLI BASKET - E' iniziata la stagione sportiva 2011-2012 della nuova Prima Veroli targata come sempre Leonardo Zeppieri, Ferencz Bartocci e Demis Cavina. Oltre ai già confermati, Ivan Gatto (foto a sinistra), David Brkic, Jarrius Jackson, Marco Rossetti, Armando Iannone, Roberto Rullo, ci saranno anche i nuovi arrivati, Martin Colussi, Gerard Raymond Lee, Jason Rowe, Riccardo Cortese, Marco Ammannato e Claudio Tomassini. E' stato lo stesso capitan Gatto ad inaugurare la nuova stagione: "Siamo pronti a ripartire per centrare i nostri obiettivi. Lo dobbiamo a noi stessi e alla gente che ci sostiene sempre. Quest'anno avremo Cavina con noi per il secondo anno consecutivo e questo non potrà che essere un vantaggio". La rinnovata formazione di Demis Cavina partirà ancora una volta tra le quattro grandi sorelle che si contenderanno l'unica promozione messa in palio dalla regola della wild card, che sarà attuata ancora
una volta anche in questa stagione dalla Serie A. Il livello medio del campionato che partirà, come sempre, la prima domenica di Ottobre, più precisamente il 2 con la Prima che sarà impegnata in trasferta a Sant'Antimo, pare essersi notevolmente alzato, anche se il torneo quest'anno è una via di mezzo tra una Legadue e una ex B1, viste le sparizioni di piazze storiche come Udine, Rimini, Casalpusterlengo e la folta infornata di matricole assolute, Piacenza, Ostuni, per l'appunto Sant'Antimo e la miracolata Verona, ripescata dalla terza serie nazionale. Lo stesso coach, ci ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni: "Ripartiamo con entusiasmo e con la voglia di vincere e di stupire che qui a Veroli non è mai comunque venuta meno. Sarà un campionato duro ed impegnativo. Al momento, secondo me, Brindisi, Venezia e Barcellona sono le favorite alla vittoria finale nel prossimo torneo di Legadue, poi ci siamo noi che non
ci poniamo limiti ma fissiamo comunque un obiettivo nei playoff". Il battesimo della nuova Prima come detto sarà a Sant'Antimo e proprio il tecnico di Castel San Pietro non si fida della squadra appena neopromossa e avverte: "Con Sant'Antimo, al debutto, ci aspetta una gara difficile anche per l'ambiente di entusiasmo ed esaltazione che caratterizzerà il loro palazzetto per la prima storica gara in Legadue. Sicuramente daranno il massimo per poter fare bella figura davanti al proprio pubblico, ma noi lavoreremo intensamente per non farci trovare impreparati e imprimere il nostro ritmo al campionato già a partire dalla prima giornata". Sarà un anno importante quindi e siamo sicuri che, nonostante le dichiarazioni un pò nascoste di coach Cavina, Veroli reciterà il tanto atteso ruolo della favorita numero uno. Massimo Papitto
Parla il D.g. Pantano: "Vogliamo rimanere in Promozione" ALATRI CALCIO - Un'estate burrascosa ha inevitabilmente segnato l'inizio della nuova stagione calcistica dei verderosa che, ricordiamo, partecipano al campionato regionale di Promozione. Si è tornati nel calcio che conta con i Tagliaferri presidenti (in tre anni dalla Terza categoria alla Promozione), rientrati a capo della società dopo aver lasciato il timone per un breve periodo. Le incertezze societarie, hanno però influito su un inizio di torneo che vede i ragazzi allenati da Castagnacci, esperto e preparato tecnico ex Tecchiena, non ancora rodati per cercare di mantenere quest'importante categoria, l'obbiettivo stagionale dichiarato dal direttore generale Claudio Pantano che
ha fatto anche il punto della situazione. Inizio difficile ma preventivabile visti i cambiamenti societari e i ritardi di preparazione. La squadra è ancora un cantiere aperto? Sapevamo, dopo le vicissitudini societarie, che l'inizio di questa nuova avventura ci avrebbe riservato una partenza in salita. Del resto non è facile, in quindici giorni, allestire interamente un organico importante per questa categoria. La stagione è iniziata con una squadra in continua evoluzione e che ancora oggi è un vero cantiere aperto. Le sconfitte non devono far gridare allo scandalo ma, sicuramente, devono essere prese in seria considerazione per poter intervenire nel migliore
dei modi per un proseguo di campionato più rassicurante. L'esiguo numero dei giocatori a disposizione, il ritardo della preparazione, la difficoltà di confrontarsi con un campionato nuovo e altamente competitivo hanno messo in risalto oltremodo le lacune organizzative e tecnicotattiche della rosa, che, ripeto sarà ampliata. Tagliaferri ancora presidente. Visti i risultati degli ultimi anni, può esser una garanzia per la squadra? Importantissimo il ritorno di patron Tagliaferri. Hai fatto bene a ricordare l'impresa della quale ne è stato l'artefice. Come promesso, in tre anni è riuscito a riportare l'Alatri nel calcio che conta. Un plauso va rivolto senza dubbio anche a coloro che hanno colla-
Marco Tagliaferri, uno dei Presidenti dell’As Alatri
borato attivamente per la riuscita dell'impresa. Una garanzia? Sicuramente! Lo ha dimostrato in questi anni regalando un sogno ai tifosi alatrensi e per questo ora chiedo loro di restare vicino ad una società che sta cercando di
BUBU TEAM trionfa alla Dakar d'Europa L'associazione Sportiva Dilettantistica Bubu Team, ha presentato lo scorso maggio due veicoli 4x4 con cui ha affrontato il 17° Rallye
Un’immagine del team alatrense nella Dakar d’Europa
adventure Dresden Breslau, anteprima del campionato mondiale fuoristrada, nella gara denominata la “Dakar d’Europa” con sede nei territori di Polonia e Germania. Dal 25 giugno al 2 luglio scorsi, quindi, i componenti del Bubu team hanno preso parte alla entusiasmante gara divisi in due equipaggi: Igliozzi, Fanella (detti Giorgione e la Gatta) con il numero 223 alla guida del proto jeep; Bragalone Centra, (detti Brodo e Lello) a bordo del loro defender con numero 225. Accanto a loro, il resto del team era formato rispettivamente da: Sisto Frioni, direttore sportivo detto Scincia il bastian contrario; Fabio Fiorletta detto il Vendetta, “direttore artistico”; Conte Giulio Molella Pelloni, detto Mugaby esperto nelle pubbliche relazioni; dai tecnici guidati da Fabio Pozzuoli della FPtech detto Fabiolino, conosciuto proprio alla Breslau l’anno scorso, diventato un amico, nonché capo squadra dei meccanici e dall’ineguagliabile e indispensabile Claudio Colasanti, detto il Malese, l’uomo che non dorme mai e riesce a fare miracoli. La squadra è stata inoltre accompagnata dagli interpreti factotum Klaus Kapfinger e Dudi detti i Krukki. Il team ha portato a casa l’onorevole primo piazzamento tra gli equipaggi italiani presenti in gara grazie al 49° e 86° posto in classifica generale. R. S.
ricompattarsi per poter far rivivere ancora momenti importanti. Quali sono gli obiettivi imminenti e il progetto futuro di questa società? L'obiettivo più imminente è senz' altro quello di allestire una buona rosa per ben figurare e mantenere la categoria. Negli ultimi giorni sono arrivati a disposizione del mister Castagnacci altri tre elementi che ritengo utili a completare una rosa che, come detto, necessita di essere allargata sia a livello numerico che qualitativo. Nonostante il "ritardo" iniziale, cercheremo di recuperare la strada perduta. Di pari passo si procederà nella costituzione di una società più impegnata nella ricostruzione di quel polo sportivo che possa rispondere all'esigente "palato calcistico" dei tifosi alatrensi. Tutto ciò senza tralasciare l'importante settore giovanile che continua a dare importanti risultati. Ricordo che la società A.S.D. Alatri partecipa al campionato regionale con la categoria Allievi ('95 - '96 ) e a quello provinciale con la categoria Juniores ('92 '93 - '94). Sono cominciati gli stage - allenamenti per la composizione delle rose. Riccardo Strambi
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Dalla parte della...
L'ordine a terzi di pagare somme in favore dei soggetti beneficiari del mantenimento Con l'avvento della crisi del rapporto coniugale, cagionato dall'intollerabilità della convivenza, l'obbligo di mantenimento costituisce il motivo principale di litigiosità. Ciò, in quanto, la rottura del vincolo determina, inevitabilmente, un depauperamento delle condizioni patrimoniali del coniuge economicamente più debole, cui, spesso, si accompagna l'inadempimento del coniuge obbligato a versare l'assegno. Per tale ragione, a tutela delle predette obbligazioni patrimoniali, il legislatore ha introdotto garanzie e strumenti coercitivi, come quello previsto dall'art. 156 c.c., secondo cui il giudice può ordinare, ai terzi tenuti a pagare somme di denaro all'obbligato, di versare direttamente quanto dovuto al coniuge beneficiario dell'assegno di mantenimento. L'applicabilità della norma si estende anche ai provvedimenti afferenti i figli, destinatari, dunque, di una somma mensile. Condizione essenziale affinchè il giudice possa emettere l'ordine è l'inadempienza del coniuge obbligato. Di conseguenza, l'organo giudicante può disporre, nel caso in cui eventuali terzi risultino obbligati a corrispondere (anche periodicamente) somme di denaro al coniuge onerato dell'assegno, che "una parte" (così recita la norma) di tali somme venga versata direttamente all'avente diritto.
La giurisprudenza ha stabilito, altresì, che il pagamento possa riguardare l'intero importo dovuto dal terzo, quando questo non ecceda, ma anzi realizzi pienamente, l'assetto economico determinato in sede di separazione. Destinatari, pertanto, dell'ordine giudiziario ex art. 156 c.c., possono essere solamente i terzi tenuti alla corresponsione di somme di denaro (come ad es. il datore di lavoro), con esclusione, dunque, dei terzi tenuti ad eseguire prestazioni aventi ad oggetto beni di natura diversa. Orbene, atteso che l'inadempimento degli obblighi economici può determinare effetti gravemente pregiudizievoli per gli aventi diritto, l'applicazione del predetto strumento postula una valutazione di opportunità, che prescinde da qualsiasi comparazione tra le ragioni poste a fondamento della richiesta avanzata dai beneficiari dell'assegno e quelle addotte, dal soggetto obbligato, a giustificazione del ritardo nell'adempimento. Ciò implica, pertanto, esclusivamente, un apprezzamento in ordine al comportamento - del coniuge tenuto alla corresponsione della somma mensile - a suscitare dubbi circa l'effettiva soddisfazione dei provvedimenti giudiziali, allo scopo di non frustrare le finalità proprie di un obbligo costituzionalmente tutelato, quale è il versamento dell'assegno di mantenimento. Avv. Angela Rossi mediatrice familiare- studio@avv-angelarossi.it
SOS CONSUMATORI La dieta mediterranea: come mangiare per restare in salute E' finita l'estate e ci accorgiamo che la dieta fatta per essere in forma nel periodo caldo molto spesso l'abbiamo disattesa proprio al mare o in montagna, ritrovandoci dunque al ritorno dalle vacanze con gli stessi problemi di prima.
Non solo alimenti, ma anche consigli pratici La nuova piramide alimentare contiene una serie di consigli. - Bere molto - Consumare vino con moderazione - Mantenere porzioni moderate - Ridurre il sale aggiunto
Allora non sarà superfluo ripassare sinteticamente i canoni della dieta mediterranea, la migliore in assoluto come gusto e come aiuto per la salute. Gli esperti hanno stilato una versione aggiornata della piramide alimentare, tutta orientata a valorizzare ancora di più la dieta mediterranea.
- Non scordare l'attività fisica
L'Evasione, la casta e… noi Per risolvere i mali della nostra finanza pubblica non è necessario scrivere lunghi trattati di Economia o inventarsi lunghe manovre finanziarie, basterebbe semplicemente stoppare una volta per tutte lo scandalo vergognoso dell'evasione fiscale (170 miliardi stimati all'anno). L'articolo potrebbe essere già concluso: chiunque si rende conto da solo che recuperando anche solo la metà dell'evasione, si otterrebbe ogni anno quasi il doppio dell'importo della seconda manovra di quest'estate (già perché a qualcuno sarà sfuggito, ma questa approvata lo scorso 15 settembre è la seconda manovra che segue quella di luglio (che ad esempio ha reintrodotto i ticket sanitari) e che batte cassa sempre dai soliti noti: lavoratori dipendenti e fine. Si dice che toccare l'evasione faccia perdere voti, perché mai allora i lavoratori dipendenti dovrebbero essere così stupidi da continuare a votare un Governo che li tartassa (siamo ai massimi storici, altro che Visco e Prodi, il duo Tremonti-Berlusconi è imbattibile nel mettere nuove tasse, salvo promettere di fare l'esatto contrario). Ma entriamo un pò nel dettaglio: alzi la mano chi ha mai visto come è fatta una parcella o una ri-
cevuta fiscale di un professionista (a stento talvolta quella di qualche medico se lo chiediamo insistentemente). Così facendo si scopre per esempio che un italiano su tre dichiara al fisco meno di 15mila euro l'anno. Sopra i 75mila euro solo il 2% dei contribuenti. E la media nazionale? Non supera i 22mila euro (21.933 euro) di reddito. E ancora: il 78% degli italiani guadagna meno di 28mila euro all'anno. Come farà a sopravvivere tutta sta massa di concittadini poco abbienti? Pensate ai poveri parrucchieri (10.400 Euro medi all'anno, cioè 866 Euro lordi al mese), gli ambulanti 11mila, bar e ristoratori 17mila (praticamente se hanno un dipendente non in nero, questo guadagna formalmente più del proprietario…). Si dirà: "ma siamo costretti ad evadere per le alte tasse…" , ma perché per i dipendenti sono forse più basse? In totale oltre 27milioni di italiani dichiara meno di 20mila Euro lordi annui. A parte i veri poveri disgraziati qua si annida materia per la Guardia di Finanza che se avesse l'ok dal Governo qualcosa di meglio siamo certi saprebbe fare per recuperare di più di quanto ottiene oggi, ma
non si vogliono perdere i voti dei ricchi, che saranno pure poco ma influenzano le sfere del potere. Ma potrà mai un ministro dell'Economia dare un simile input se lui stesso coinvolto in oscure manovre relative all'affitto in nero pagato per la casa di Roma? Quando tutti gli altri che non evadono apriranno gli occhi su chi hanno votato fino ad ora sarà temo troppo tardi per tutti, tranne che per la casta coi suoi lauti vitalizi "guadagnati" dopo solo una legislatura (e con un minimo più che ragguardevole di 3mila e rotti Euro al mese) e ovviamente i loro amici evasori.. Alessandro Arcese
Quali alimenti prediligere Ridurre la carne e aumentare il pesce, ricorrere meno ai cibi di origine animale e consumare più frutta e verdura. Gli esperti consigliano proprio gli alimenti più tipici della nostra tradizione: dalle olive alle cipolle, dalla frutta in guscio al pesce.
Gli alimenti da privilegiare - Frutta e verdura (variando i colori) - Cereali integrali - Olio d'oliva - Frutta a guscio, olive, semi, erbe e spezie, cipolla e aglio - Pesce - Legumi Gli alimenti da limitare - Salumi - Dolci - Carne Ricordiamo sempre che la vera dieta è mangiare di tutto e non digiunare, perché l'organismo ha bisogno di tutti gli alimenti presenti nella piramide alimentare. Paolo Fiorenza
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Almanacco
Uscire dalla violenza si può… Pillole di storia se non ora quando? Le vacanze alla fine degli anni 30
La violenza domestica sulle donne è un tema che per molto tempo è stato considerato un tabù ed ancora adesso, nonostante le campagne di sensibilizzazione di diversi Paesi ed il lavoro delle associazioni, il problema non sempre viene riconosciuto e trattato come si dovrebbe sia a livello speculativo che nelle
pratiche d'intervento. Il fenomeno rimane ancora largamente sottostimato e socialmente poco percepito a causa della difficoltà delle vittime a denunciarlo e della scarsità delle indagini sui fenomeni di "vittimizzazione" . Le forme di violenza contro le donne sono molte, ed alcune non necessariamente lasciano segni fisici, a cominciare dalla violenza psicologica. Quanti atteggiamenti di disistima e quante critiche avvilenti, minacce di abbandono o di maltrattamenti, segregazione in casa, sorveglianza ossessiva, minaccia di allontanamento dei figli, distruzione di oggetti di casa o di proprietà della donna, isolamento dalla rete familiare e amicale, aggressione verbale e umiliazione continua. Molto spesso violenza fisica e violenza psicologica convivono, o almeno è raro che ci sia violenza fisica senza quella psicologica, anche perché lo scopo è lo stesso: il dominio. La violenza psicologica si esercita anche con l'isolamento, che porta la donna a non confidarsi con alcuno, a vivere in una condizione non occupazionale, ad allontanarsi dalla famiglia di origine e ad essere priva di una rete sociale. La violenza psicologica si esercita inoltre in modo trasversale, prendendosela con i bambini. Per chiarezza, basterebbe che il bambino sia spettatore della violenza, anche se
non ne è direttamente vittima, per causare problemi. Da tempo si parla di "violenza assistita". C'è poi la violenza economica, il dover dipendere cioè in tutto e per tutto dal marito per le spese, magari da un marito che, quand'anche "permetta" alla moglie di lavorare, "sequestra" anche lo stipendio guadagnato dalla moglie. C'è la violenza sessuale all'interno della coppia. Ciò vuol dire costringere il partner a tipi di rapporti non graditi, magari costringere a rapporti con gli altri. Infine lo stalking - quei casi di appostamento, inseguimento, ricerca molesta di contatto e/o comunicazione- che non di rado si verifica fra ex partner con alle spalle storie di violenza domestica. Tutte queste forma di sopraffazione sono annoverate dalla legge come maltrattamenti. Essi possono indurre chi le subisce a una totale svalutazione di sé e delle proprie qualità con una conseguente perdita di identità. Le donne devono trovare il coraggio di denunciare i propri persecutori e chiunque abusi vigliaccamente della propria superiorità fisica per umiliarle e maltrattarle. Il perdurare di situazioni di forte disagio psicologico dalle quali non si immagina una via d'uscita genera nelle vittime spesso l'insorgere di malattie dovute all'ansia e allo stress emotivo. Vicino da sempre a queste donne, il Comune di Alatri in collaborazione con la Cooperativa "H anno Zero", per tutto l'anno corrente, mette a disposizione uno "Sportello per donne vittime di maltrattamento domestico" che interviene con un'offerta attiva di aiuto psico-sociale. A tal fine lo Sportello, gestito completamente da operatori qualificati della Cooperativa "H anno Zero", è a disposizione nei giorni di martedì, dalle ore 15.30 alle ore 17.30, e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso i Servizi Sociali del Comune di Alatri, in Piazza Caduti di Nassiria. Per ulteriori informazioni, per eventuali appuntamenti si può telefonare al n. 0775/4478227. (L'attività è inserita all'interno del progetto regionale Libera Mente ex L.R. 15/01 -annualità 2009)
Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della
Durante l'epoca fascista gli alatrensi viaggiavano poco, e non ne sentivano nemmeno il bisogno. D'estate si camminava molto a piedi per la salute e la forza fisica tanto osannate dal regime. Un impulso ai viaggi lo diede il dopolavoro che praticava agli iscritti sconti e facilitazioni sui soggiorni in albergo e sul prezzo del biglietto. Il dopolavoro promosse la pubblicazione di collane di libri di lettura da distribuire gratuitamente ai dopolavoristi che partecipavano a crociere, gite, escursioni e viaggi organizzati dall'OND. L'iniziativa fu annunciata dal segretario del partito fascista Starace nell'estate 1939. Lo scopo era duplice: incoraggiare il turismo popolare e educare le masse al gusto della lettura. Ma Starace pretendeva addirittura che i dopolavoristi leggessero durante le ore di viaggio. Tuttavia la gente cominciava a muoversi, a visitare le città, a scoprire l'Italia. Le rovine di Paestum non erano più un eremo inaccessibile, all'isola d'Elba non si andava più solo per gli altiforni, il penitenziario e i cimeli napoleonici. La pineta di Ravenna non era un mito, vietato ai viaggiatori con poco tempo a disposizione. Le vacanze nel 1939 avevano preso l'avvio ma purtroppo sarebbero durate veramente poco. Patrizio Minnucci, storico
Versi inVERSI
Rispolvero questo piccolo angolo di Poesia, proponendo dei versi che scrissi per mio padre, ora che di padre ne ho perso un secondo. E la dedico a Filippo, oltre che all'indimenticato Papà Ermanno, dato che le loro vicende, ahimè, hanno moltissime similitudini. E mi scuso per l'uso "privato" del mezzo. *
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(Carcinoma Paterno) Sgradevole creatura, eteroplastico parassita che succhi linfa vitale ed accresci la tua virulenza, avanzando e ingrassando a scapito di quella parte di noi che, seppur più grande, lotta indifesa contro di te che, piccola, nulla conti e troppo costi…
Battaglie o guerra, è questo che vuoi da quando, scovata, ti sveli maligna? Ma quante Persone, tra cari e parenti, vorresti negarmi? Stavolta mi oppongo, stavolta è la volta in cui, per amore, verrai cancellata. *Andrea Tagliaferri
D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it
CARTA CANTA
consigli per le letture di Serena Sperduti
STEFANO BENNI
La traccia dell'angelo Genere: Fanta-umoristico Voto dei lettori su aNobii: (il mio voto: ) Citazione dal libro: "Sono un angelo e il mio destino è di volare da chi mi invoca, ma non sempre. Il mio compito è anche di abbandonare e deludere, solo così ogni mio arrivo diventa meraviglioso." Non convince l'ultimo romanzo del Lupo uscito in questi giorni. Dopo un inizio promettente la narrazione si mangia 30 anni di storia facendoli sparire come niente fosse. Come quando ti addormenti durante un film o ti perdi un pezzo mentre ti raccontano una barzelletta. Si procede quindi tra anticipi e altri salti temporali, sintomo forse di frettolosità narrativa o editoriale, finché il grande Benni, ironico e poetico, riemerge nel finale con i suoi virtuosismi di calviniana memoria. Ma le pagine non scritte sono troppe e pesano confermando la delusione che coglie a primo impatto nel vedere un libro così smilzo.
Periodico di informazione politico-sociale e culturale
Fondatore Filippo Strambi Direttore Responsabile Riccardo Strambi Editore Davide Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Coordinamento Pietro Antonucci Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani, Erika Rossi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici, Mario Paravani Numero chiuso in tipografia il 26/09/2011 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994
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Extras - Di tutto di più
Risotto gamberi e asparagi Le ricette consigliate da Gente Comune Ingredienti: 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva 1 dado da brodo sale 1 cipolla 125 ml di vino bianco 50 g di burro 400 g di riso 500 g di code di gamberi 500 g di asparagi 100 g di Parmigiano Reggiano 100 g di funghi misti
L'uso della virgola
Forse non tutti sanno... Asteroide sfiora la Terra, passaggio da record
L'asteroide 2011 MD
2011 MD, ha un diametro stimato fra 8 e 18 metri ed è comunque l'oggetto più grande giunto più vicino alla Terra da quando è attivo il programma di sorveglianza dei piccoli corpi celesti che possono avvicinarsi alla
IL PILLOLARIO (curiosità linguistiche)
Preparazione: Mettere in ammollo in acqua i funghi. Sgusciare i gamberi freschi e saltarli in padella con metà dell'olio per un paio di minuti. Pulire gli asparagi, privarli della parte bianca e sbollentarli per un minuto. Tritare una piccola cipolla e farla imbiondire in una pentola col rimanente olio, aggiungere il riso, farlo tostare, bagnare con un bicchiere di vino bianco e lasciare evaporare. Aggiungere un dado da brodo, allungare con l'acqua e far cuocere il riso, mescolando di tanto in tanto. A metà cottura aggiungere l'acqua dei funghi filtrata, i gamberi e gli asparagi tagliati. Soltanto a cottura quasi ultimata arricchire con i funghi tagliati a pezzi piccoli. Mantecare il risotto con il burro e il formaggio grattugiato e servire rapidamente. Erika Rossi
È l'asteroide più grande che finora abbia sfiorato la Terra, quello che alle 19,00 del 27 giugno scorso è sfrecciato a 12.000 chilometri dalla superficie del pianeta. Chiamato
Rubrica
Terra, i cosiddetti Neo (Near Earth Objects). Con l'aiuto di un buon telescopio, il passaggio dell'asteroide 2011 MD poteva essere osservato al tramonto nell'emisfero Sud, da Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda, Asia meridionale e Pacifico occidentale. Sono estremamente ridotti, secondo gli esperti, anche i rischi di un impatto dell'asteroide con i satelliti che si trovano nell'orbita geosincrona (a circa 36.000 chilometri dalla superficie terrestre). L'arrivo dell'asteroide 2011 MD è stato scoperto dal programma Linear (Lincoln Near Earth Asteroid Research) del Massachusetts Institute of Technology di Boston (Mit) e si avvicinerà nuovamente alla Terra nel 2022. Ma nemmeno allora, rilevano gli esperti, costituirà una minaccia. Il rischio maggiore potrebbe essere la sua esplosione nell'impatto con l'atmosfera: un evento spettacolare ma non pericoloso (speriamo). Paolo Fiorenza
La punteggiatura dà vita alla parola scritta e il suo utilizzo è spesso lasciato alla sensibilità dello scrittore. La virgola è sicuramente il segno più amletico da usare ma ci sono alcune regole che ci aiutano. Se non si vuole incorrere in un errore da matita blu la virgola NON VA MAI USATA tra il soggetto e il verbo - tra il verbo e il complemento oggetto - davanti alla "o" - prima di e, ma e né quando hanno valore di congiunzione E' BENE USARLA invece - nell'elencare nomi - tra più frasi al posto della congiunzione "e" - per separare dalla principale le frasi coordinate introdotte da ma, però, tuttavia, anzi. In alcuni casi inserirla o meno può addirittura cambiare il senso del discorso. Un esempio ad hoc: la frase "le virgole che abbondano le leviamo" significa che toglieremo le virgole di troppo se ne troviamo. La frase "le virgole, che abbondano, le leviamo" significa che di virgole ce ne sono sicuramente troppe. Nelle frasi molto lunghe è bene circoscrivere gli incisi per dare snellezza al discorso (in tal caso la virgola va messa sia prima che dopo) ma un abuso può ottenere l'effetto contrario appesantendo la comprensione durante la lettura. Nel dubbio meglio non metterla affatto che metterla al posto sbagliato. Personalmente, quando termino uno scritto, faccio sempre una rilettura di "bonifica" per rimettermi in tasca le virgole di troppo. Ser. Sper.
SPAZIO INPS Prosegue l'allargamento dei servizi telematici offerti dall'INPS ai cittadini Presentazione telematica, in via esclusiva, della richiesta di Assegni Familiari ai Coltivatori Diretti Coloni e Mezzadri a partire dal 1 dicembre 2011. E dal 1° settembre 2011 le domande di riscatto degli anni di laurea vanno presentate solo via web così come le domande di autorizzazione ai versamenti volontari. Inoltre, nella procedura di concessione dell'invalidità civile, è stata sbloccata la fase di accertamento da parte dell'INPS anche dei certificati cartacei, la cui lavorazione aveva creato non poche lungaggini finora. Il decreto legislativo n. 67 dello scorso aprile ha previsto dei requisiti agevolati per l'accesso alla pensione di anzianità a favore degli addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti. In attesa della definizione delle modalità attuative, il Ministero del Lavoro e l'Inps, con messaggio 16762 del 25.8.2011, hanno prontamente fornito le indicazioni necessarie per dare piena operatività alle disposizioni, con particolare riguardo a coloro che hanno già maturato o maturino i requisiti agevolati entro il 31 dicembre 2011, i quali devono trasmettere la domanda di accesso ai benefici entro il 30 settembre 2011. Alfredo Salomone
Avvenne... a settembre Nel numero precedente abbiamo raccontato i tumulti a cui i nostri padri patrioti avevano partecipato durante la Repubblica Romana proclamata il 15 febbraio 1798. Nel settembre del 1799 la Repubblica cadde e Alatri potè respirare, ma non aveva ancora rimarginate le antiche ferite che l'imperatore Napoleone Bonaparte, non avendo il papa Pio VII voluto aderire al blocco continentale contro gli inglesi, fece occupare e unire alla Francia lo Stato Romano. Frosinone, nominata capoluogo di Sottoprefettura, fece parte del Dipartimento del Tevere. La persecuzione governativa contro i sacerdoti renitenti al giuramento di fedeltà cagionò la deportazione di alcuni preti e frati di Alatri nel 1810. Parecchi alatrensi militarono sotto le bandiere di Napoleone nella disastrosa guerra di Russia del 1812. Il nome di "intrepidi", con cui l'imperatore salutò i coscritti romani alle prime prove del fuoco, spettò anche ai nostri concittadini. Patrizio Minnucci, storico