2012 Autumn
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Consumi ed Emissioni CO2 (Cambio Manuale/’Sportshift II’*): Consumi (Km/l): Urbano 19,6/19,2; Extra Urbano 10,4/9,3; Combinato 13,8/12,9. Emissioni CO2 321/299 g/km. * Marchio ‘Sportshift’ usato per concessione di Prodrive (Holdings) Ltd.
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Autumn 2012
Editoriale
Alla mia famiglia e a Jo Price (To my family and Jo Price)
mente tutti i dettagli relativi alle prestazioni e alle caratteristiche di alto design racchiuse nella nuova Porsche 911 Carrera, nonché le particolarità del mondiale Porsche Carrera Cup 2012 e delle più impegnative e affascinanti competizioni sportive internazionali su quattro e due ruote. Spazieremo, quindi, dalla moda più cool del momento ai divertimenti di lusso anche per i più piccini, dai reportage sulle mete di moda quest’anno ai locali più in da visitare almeno una volta nella vita. Top Class Italia Style Magazine è, però, anche solidarietà con l’anteprima di “Italia Loves Emilia”, il maxiconcerto che vedrà salire sul palco del Campovolo di Reggio Emilia a settembre 14 tra le migliori voci d’Italia per dare una…nota anche ai paesi terremotati d’Emilia. Non mancheranno, poi, le novità 2012 relative alla nautica: le personalizzazioni dei cantieri navali Ferretti Custom Line e la presentazione della novità assoluta di casa Azimut Yachts, il 55S. Nell’ambito della moda e del fashion market anche il brand Levi’s si rinnova, presentando la serie d’elite “commuter” per soddisfare anche la clientela più esigente e che si sposta spesso in città in bicicletta. Parleremo, inoltre, dell’apertura del nuovo polo produttivo cinese di casa Brembo, delle novità Garmin per il nuoto, dei comodissimi e raffinatissimi materassi in lattice Fabricatore, della vita monegasca durante il GP di Montecarlo e di molte altre novità del Principato di Monaco raccontate, alla nostra redazione, direttamente dall’attuale Managing Director del gruppo SBM, Luca Allegri. Consiglieremo ai lettori dove poter noleggiare, a condizioni davvero uniche ed esclusive, auto da sogno, ville di lusso, megayachts e, direttamente da Maranello, vi presenteremo, per la prima volta in assoluto, l’azienda leader in Italia nel settore test drive di vetture Ferrari a tempo: Pitlane Red Passion. Per Dolcenera, invece, un anno pieno di meritati successi musicali. Fra le importanti ricorrenze dell’anno ricordiamo il 20° anniversario di Disneyland®Paris e i 100 anni di Milano Marittima. L’essenziale, dunque, è seguire una linea che si allontani dalla bieca politica di riduzione dei costi dirigendosi, invece, verso investimenti innovativi e competitivi che partano dalla solida base di un’economia di serie A. Ecco allora che l’autunno potrebbe essere un "C'è una forza motrice valido motivo per un nuovo salto in avanti verso la creatività per più forte del vapore, le imprese e per le eccellenze che tornano al lavoro, per ricomindell'elettricità e ciare un percorso in continua evoluzione. L’importante è prosedell'energia atomica: guire sulla strada intrapresa, ancorarsi saldamente al filo d’Arianla volontà" na dell’eccellenza, creando sempre la giusta sinergia tra eleganza, qualità, innovazione e tradizione. Top Class Italia Style Magazine saprà consigliarvi sempre al meglio: economia, shopping, percorsi gastronomici e culturali, un binomio indissolubile e una moda sempre più diffusa. E nell’anno di Londra 2012, le olimpiadi porteranno una pioggia di novità anche per i più piccini. Quali? Le scoprirete sfogliando e legEnea Casadei Presidente e Direttore Responsabile gendo questa nuova edizione di Top Class Italia Style Magazine. Buona lettura a tutti! Top Class Italia Style Magazine
Tra Scipione, Caronte e i venti caldi del sud, l’estate appena trascorsa e che purtroppo sta volgendo al termine, è apparsa, per molti aspetti, più strana e più pazza che mai! Per molti, infatti, è stata sicuramente l’estate delle preoccupazioni e più che sotto l’ombra dell’ombrellone gli italiani l’hanno trascorsa all’ombra dello spread, il tutto condito con il gossip che, come si sa, nel Bel Paese è di moda. Ora prepariamoci, però, ad accogliere la nuova stagione autunnale, famosa per le ripartenze e la ripresa della maggior parte delle attività dopo la meritata pausa estiva. È fondamentale, però, che questa ripartenza sia affrontata con la massima cura e consapevolezza da parte degli italiani in generale e degli imprenditori in particolare: la consapevolezza delle proprie risorse. Scoraggiarsi è molto semplice, ma non può esserci concesso, in quanto il nostro Paese ha un tesoro troppo grande e importante da difendere. Un tesoro che spazia dalle bellezze del territorio allo splendore della storia italiana, valorizzata ed evidenziata in numerosi musei e siti archeologici italiani. Un tesoro che non è solo cultura, ma di fatto anche alta imprenditorialità, con eccellenze che derivano da una tradizione artigiana che si è sempre più evoluta, ampliata, arricchita, senza dimenticare la cura del dettaglio e della qualità. Con l’arrivo dell’autunno torneranno anche i colori di stagione, riflessi nelle collezioni d’alta moda, nelle avanguardie artistiche e negli oggetti di design. In questa edizione troverete argomenti di assoluta attualità e originalità che, se non per altro, serviranno per farvi sognare un po’ di più, per tenervi informati sulle novità economiche e di prodotto delle multinazionali, nonchè per ricaricarvi di ossigeno e di nuova energia per poter affrontare serenamente e con maggiore spinta morale e commerciale il prossimo autunno. Musica, moda, cult, giochi, viaggi e chicche del momento: anche in questa edizione, come sempre, troverete tutti i riferimenti per vivere da protagonisti e sempre al top. Saranno svelati ufficial-
TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Sommario Autumn 2012
EDITORIALE
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LUXURY CARS NUOVA PORSCHE 911 CARRERA, l'icona più prestigiosa delle auto sportive si rinnova
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SPORT CARRERA CUP ITALIA e GT 2012, la competizione, il lusso della sportività
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LUXURY YACHTS FERRETTI CUSTOM LINE, novità di lusso LUXURY YACHTS AZIMUT YACHTS presenta la sua nuova perla, il 55S FASHION LUXOTTICA, tra tecnologia e design, le collezioni primavera-estate Dolce&Gabbana e Ray-Ban celebrano il lusso e l'eleganza senza dimenticare la praticità
LUXURY RENTS Pitlane Red Passion, il sogno di guidare una Ferrari che diventa realtà
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LUXURY RENTS Pitlane Red Passion, apre anche a Modena e a Forte dei Marmi
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HOTEL & RESTAURANTS DUE DIAMANTI all'ombra della "Madunina"
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FASHION BAR IL CAFÉ TRUSSARDI in armonia con "La Scala"
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LIVE MUSIC "ITALIA LOVES EMILIA", i big della musica italiana in concerto al CAMPOVOLO di Reggio Emilia per sostenere le popolazioni emiliane colpite dal terribile sisma 58 FASHION WATCH Eberhard & Co. presenta Tazio Nuvolari Data, il fascino di un mito custodito in un segnatempo dal design accattivante e grintoso
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STYLE & DESIGN PININFARINA, maestro di design: la bellezza universale e senza tempo
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STYLE & DESIGN La cucina Acropolis di Snaidero esposta al "Pininfarina in London" nell'ambito dell'International Architecture and Design Showcase 64
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SPORT MotoGP 2012, il Circuito di Misano è intitolato a Marco Simoncelli
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FASHION Nuova Collezione LEVI'S® COMMUTER, pronti a mordere la città in bicicletta
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SPORT GP d'Italia (Mugello Circuit) 2012, gioie e dolori per un campionato indimenticabile
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COMPANIES BREMBO, lo storico marchio sbarca in Cina
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HI-TECH G DATA INTERNETSECURITY 2013, la soluzione ideale per la sicurezza in rete
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LUXURY CHAT In arrivo un nuovo social network per l'elite
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MUSIC DOLCENERA, l'evoluzione di un'artista eclettica
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MEDICAL RESEARCH CHIRURGIA PLASTICA, prestate attenzione alla scelta del chirurgo!
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EVENTS IL FUTURO CANTA A CASTROCARO
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TECHNOLOGY In acqua con Garmin Swim: non più un semplice cronografo, ma un vero e proprio computer watch 34 COMPANIES La scienza del buon dormire si chiama FABRICATORE
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INTERVIEW LUCA ALLEGRI al comando della prestigiosa società dell'hotellerie monegasca SBM
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LUXURY EVENTS AMBER LOUNGE 2012, alta moda, star del cinema e vip durante la sfilata di beneficenza a Monaco
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GOURMETS PAOLO SARI, il nuovo Executive Chef del leggendario Monte-Carlo Beach Hotel
EVENTS MONTE-CARLO FOOD&WINE, il Festival delle eccellenze vinicole e agroalimentari
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ANNIVERSARY "Siate i benvenuti in questo luogo felice", parola di WALT DISNEY
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ANNIVERSARY MILANO MARITTIMA, una storia gloriosa lunga cent'anni
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EVENTS MISS ITALIA 2012, il sogno di 101 miss nel ricordo di ENZO MIRIGLIANI 86
INTERVIEW A MONZA TORNA IL BRIVIDO DELLA F1 nel "tempio della velocità"
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CARS PEUGEOT RCZ, molto più di una concept-car che diventa realtà
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SPORT La macchina magica dell'ESTATE OLIMPICA
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CARS PEUGEOT 508 RXH, ibrida e bella
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EXCLUSIVE RENTS EXCLUSIVE NOLEGGI, supercar, ville, jet privati e megayachts a noleggio, il vero lusso è poter scegliere...il meglio COMPANIES ARRIVA QUEEN, la poltrona che merita la corona di regina
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TOP CLASS ITALIA Style Magazine
Sommario (segue) STYLE & DESIGN BERTONE, un secolo di CAR DESIGN
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GOURMETS La stella Michelin sul cielo di Ostuni
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Presidente e Direttore Responsabile: ENEA CASADEI (ecasadei@topclassmagazine.com) (direzione@topclassmagazine.com)
SPECIAL CAVES GROTTE DI CASTELLANA, un'estate... infernale! 96
Responsabile Advertising & Marketing: PAMELA DE VITIS (marketing@topclassmagazine.com)
GOURMETS L'alta cucina della Val Gardena conquista la stella Michelin
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Segreteria di redazione: ALICE BOLLATI (redazione@topclassmagazine.com)
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Consulente progettuale: MARCO MONGELLI (redazione@topclassmagazine.com)
FASHION Delizioso passepartout, l'eleganza secondo MASSIMO SFORZA
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Direttore artistico e progetto grafico: STEFANIA SORCI (redazione@topclassmagazine.com)
COMPANIES Il mito dei Top Gun firmato Schaffhausen IWC
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ECONOMY & FINANCIAL CLOUD COMPUTING, la nuova tecnologia di frontiera per rilanciare l'economia italiana
Coordinamento Redazionale: ENEA CASADEI (direzione@topclassmagazine.com)
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Consulente Editoriale: CARLO SEMPRINI (info@topclassmagazine.com)
STYLE & DESIGN GRANDI DESIGNERS firmano una storia ricca di successi
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Top Class Italia Style Magazine è una pubblicazione edita e realizzata da Top Class Magazine Group Srl Editore
COMPANIES ETIHAD AIRWAYS propone piatti bio ed espande la partnership con Abu Dhabi Organics Farms
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COMPANIES Giardini illuminati a regola d'arte grazie alle lampade di DETAS DLEDS
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FOOD & BEVERAGE BERSANO, quando il vino diventa arte
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Prezzo al pubblico per copia: € 20,00
Redazione: TOP CLASS MAGAZINE GROUP Srl Via Mons. Costante Maltoni, 98 - 47034 Forlimpopoli (FC) TEL. +39 0543 090657 Fax (Internazionale) +39 06 233203742 redazione@topclassmagazine.com Preventivazione spazi pubblicitari e redazionali: redazione@topclassmagazine.com +39 335 1325899 - +39 0543 090657 Web-magazines: www.topclassmagazine.it - www.topclassmagazine.com
FASHION FELISI, un salto nella Roma della "DOLCE VITA" per la prossima collezione
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FOOD & BEVERAGE CANTINA TRAMIN, il vino che racchiude tutto il profumo del territorio
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COMPANIES BREBBIA, pipe Made in Italy famose nel mondo 118
Hanno collaborato a questa edizione: Michele Virgili, Jacopo Carlesi, Silvia Poletti, Emanuela De Pinto, Monica Pezzella, Roberta Mazzacane, Valentina La Ferrera, Stefano Frati, Giada Menichetti, Manuela D'Angelo, Piera Marsilio, Piero Russo, Alessandra Menicucci, Giuliana Sotera, Enza Di Marco, Antonio Longo, Daniele Apruzzese, Daniele Miceli, Chiara Porzio, Angela Iantosca, David Borisier (FR), John Grewland (AUS), Walther Scott (ENG), Giulio Farris, Giusva Morris, Lidia Agnelli, Vittorio Nava, Gianluca Poerio, Massimo Mongelli.
COMPANIES SIGARO TOSCANO, icona del buon vivere "Made in Italy"
Foto dei redazionali: Ove non sia espressamente indicato, tutte le foto pubblicate sono state ricevute in redazione, inviate dagli uffici stampa dei vari marchi/brands.
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FASHION DIOR HOMME SPORT e DIOR ADDICT, prestigiose fragranze che celebrano il fascino della Costa Azzurra
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FASHION Le fragranze novità per lei e lui di SALVATORE FERRAGAMO
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COMPANIES MONTECOLINO, l'erba voglio è artificiale
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COMPANIES TRUDI E SEVI: sport, gioco, scuola e fantasia!
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HI-TECH OLIMPIA SPLENDID "Ellisse HP", il portatile silenzioso ed efficiente per ogni stagione
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WELLNESS & SPA Trekking & SPA in alta Engadina
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TOP CLASS ITALIA Style Magazine
Stampa: Nannistampa Srl - Rimini TOP CLASS ITALIA Style Magazine è una pubblicazione trimestrale di lifestyle imprenditoriale e di luxury locations italiane ed estere, con diffusione nazionale e internazionale. Autorizzazione e Reg. Tribunale di Forlì n.10/2007 del 23 Luglio 2007 Edizione: Autumn 2012 N. Iscrizione R.O.C. (REGISTRO degli OPERATORI di COMUNICAZIONE): n. 17669 2000-2012. © Top Class Italia Style Magazine - Tutti i diritti riservati. È vietata qualsiasi riproduzione anche se parziale di immagini e contenuti. Per il materiale tratto da fonte web, se esiste qualche abuso in proposito, siete pregati di avvisare e per qualsiasi delucidazione potete scrivere a: redazione@topclassmagazine.com Spediz. Abb. Post. Sped. A.p. 45% filiale di Forlì art.2 comma 20/b - legge 662/96
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Luxury Cars di Michele Virgili
Nuova Porsche 911 Carrera
l’icona più prestigiosa delle auto sportive si rinnova V
i sentirete come uno dei migliori piloti del mondo alla guida della nuova 911 Carrera, l’ultima nata in casa Porsche. Una vettura leggera, aerodinamica, un’auto dalla grande personalità e dalle innovative prestazioni che non rappresenta semplicemente un restyling della precedente versione, ma segna un deciso salto nel futuro, restando però saldamente legata alla grande tradizione della casa di Stoccarda. Con questo nuovo modello si è cercato di portare anche su strada tutta l’esperienza accumulata da Porsche durante le più importanti competizioni in pista, soprattutto a livello di interazione fra pilota e macchina, come del resto dimostrano volante e cruscotto di nuova concezione. Presentato ufficialmente all'ultimo Salone di Francoforte, il nuovo modello 911 è entrato di fatto in commercio alla fine dello scorso anno. Alla ‘tenera età’ di 49 anni il design della Porsche 911 (sigla di progetto 991 mentre il vecchio modello era noto come 997) è più giovane che mai. La generazione interamente riprogettata dell’icona delle auto sportive si presenta alle luci della ribalta con una silhouette piatta e allungata,
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TOP CLASS ITALIA Style Magazine
con superfici cariche di tensione, bordi modellati con estrema cura e dettagli disegnati con grande precisione, rimanendo, tuttavia, sempre e in modo inconfondibile una 911. La parte esterna è stata riprogettata completamente: nessuna linea è invariata, nessun raggio è rimasto lo stesso. È rimasto, invece, il fascino: perfettamente in linea con la tradizione della 911, il linguaggio delle forme Porsche con linee tese e curve muscolose esprime potenza ed eleganza. Il passo ruote è stato allungato di 100 millimetri, la carreggiata è stata allargata nella parte anteriore e l’altezza è stata ridotta. I designers hanno trasformato questi elementi in una nuova linea della 911, con un rapporto ottimale tra altezza e larghezza. È nata così un’auto sportiva con una presenza ancora più poderosa senza che sia variata la larghezza totale. Da ogni angolazione si nota il connubio tra gli elementi moderni di design e le caratteristiche tipiche delle Porsche che crea un quadro complessivo nuovo, fresco, ma anche familiare. La forma dei fari al bi-xeno previsti di serie è nuova, ma riprende la sagoma tonda tradizionale dei fari della 911. Il bordo luminoso sui parafan-
ghi anteriori attigui mette in risalto il loro taglio ancora più marcato e atletico. Il cofano anteriore ribassato, che si sviluppa tra i fari, riproduce ancora una volta la configurazione ‘topografica’ tipica della Porsche i cui parafanghi sono sempre più alti del cofano. Nell’insieme, la nuova 911 Carrera si presenta in modo ancora più dinamico, rafforzando le sue caratteristiche tipiche di Coupé, con un corpo più scolpito e atletico che mai e un’estetica emozionante ed equilibrata. Le forme ben marcate dei parafanghi e delle porte mettono maggiormente in risalto i passaruota che rendono la carrozzeria più sportiva e creano un contrasto intenso con le ruote più grandi in lega leggera con design inedito. La versione di base della 911 è, di serie, dotata di ruote Carrera da 19 pollici, mentre il modello S è equipaggiato con le ruote Carrera S da 20 pollici con una verniciatura nuova e particolarmente preziosa. I nuovi motori sono più potenti e performanti dei precedenti. Il più piccolo, quello della Carrera, è passato da un 3.6 da 345 cavalli a un 3.4 da 349, con un consumo dichiarato migliore del 13% (11,1 km/litro quello della nuova 911). Migliorata pure l’efficienza del 3.8 della Carrera S che passa da 385 CV e 9,4 km/litro a 400 CV e 10,5 km/litro. Tutto ciò è stato possibile grazie a una serie di piccoli accorgimenti che partono dal riscaldamento rapido del propulsore, in modo da aumentare in fretta la fluidità del lubrificante, riducendo così attriti e consumi. Nuovi anche i cambi: un robotizzato a doppia frizione a sette marce (che non è una novità per la Porsche 911) e un innovativo manuale con altrettanti rapporti. L’unico al mondo, quest’ultimo, con una settima “di riposo” che permette di ridurre il numero di giri alle andature autostradali.
Nuovi motori più potenti e performanti
www.porsche.it © Ufficio Stampa Porsche Italia
Interamente riprogettata, si presenta con una silhouette piatta e allungata
Sport
di Enea Casadei
Carrera Cup Italia e GT 2012
La competizione, il lusso della sportività P
orsche, si sa, ama le sfide, tecniche e sportive. Coniuga da sempre ricerca con passione, stile con lusso. Questi sono i cromosomi che costituiscono il DNA di un marchio che ha costruito nelle corse una sua credibilità granitica. Non c'è costruttore al mondo che abbia vinto così tante gare come la Casa di Stoccarda, un primato che i tedeschi non hanno alcuna intenzione di lasciarsi usurpare. E anche l'Italia contribuisce, per la sua parte, a mantenere viva una tradizione inossidabile. La Carrera Cup Italia ha virato il primo lustro di storia ed è ormai diventata un pilastro dell'attività agonistica a ruote coperte. Non si pecca certo di piaggeria nel definire la serie monomarca riservata alla GT3 Cup il Campionato di riferimento nell'ambito del Gran Turismo tricolore, un vero fiore all'occhiello sia per la qualità delle vetture che per il livello dei piloti. E nell'edizione 2012 si sta registrando un ulteriore motivo di interesse: cresce la presenza dei conduttori giovanissimi, attratti dall'opportunità di creare un percorso agonistico
che possa portare al professionismo. La graduatoria, riservata agli Under 25, diventa il serbatoio di volti nuovi a cui attingere talenti da seguire. La strada è stata aperta dall'esempio di Andrea Amici che l'anno scorso ha puntato sulla Carrera Cup Italia per misurare le sue qualità: ha iniziato la stagione a Imola che non aveva nemmeno la patente di guida! Il laziale, quasi imberbe, ha saputo meritarsi il rispetto degli avversari e, pur commettendo delle ingenuità giovanili, ha mostrato una graduale maturazione. Marco Mapelli, che la classifica Under 25 l'ha vinta (il lombardo si è classificato anche secondo assoluto), si è meritato la chiamata a Zuffenhausen per una sessione di prove sotto l'occhio vigile dei tecnici della Motorsport. Si delinea, insomma, un fil rouge che indica ai piloti più promettenti l'opportunità di crearsi un cordone ombelicale direttamente con la Casa madre, da sempre sensibile ai giovani, tanto più che è già programmato nel 2014 un rientro ufficiale alla 24 Ore di Le Mans con un prototipo LMP1 che sarà ca-
Torna Luigi Ferrara, il campione del 2008 20
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Eccellente banco di prova per giovani piloti ratterizzato dalla “Green technology”. La Carrera Cup Italia 2012 è un banco di prova eccellente per valutare la qualità dei suoi concorrenti: la GT3 Cup, con i 450 CV di potenza, è una vettura molto selettiva da portare al limite e offre un adeguato palcoscenico anche ai gentleman driver che hanno trovato nel Village Porsche una giusta dimensione nel mix fra grande competitività in pista e il piacere di condividere un week end in buona compagnia e fra appassionati di motori. Sotto lo stesso tetto coesistono giovani di belle speranze, maturi gentleman driver che devono fare i conti con dei piloti professionisti. Porsche Italia segue con attenzione l'attività dei suoi clienti sportivi e coglie per tempo l'esigenza di aprire nuove opportunità di sviluppo. Si spiega in quest'ottica la promozione di Alessandro Balzan, vincitore delle ultime tre edizioni della serie monomarca, al Campionato Italiano GT: la Casa supporta una 911 GT3 R gestita in pista dal team Ebimotors e il veneto è certamente l'uomo di punta di questa operazione. Il paddock della Carrera Cup Italia ha apprezzato che “il campione” cambiasse aria, aprendo un interessante terreno di caccia fra quanti vorranno diventare gli eredi del rodigino. Ma l'operazione nel tricolore Gran Turismo porta Porsche Italia a uscire dalla logica del monomarca per confrontarsi a viso aperto con gli altri costruttori: Ferrari, Lamborghini, Bmw e Audi sono gli sfidanti prestigiosi in un Campionato che si preannuncia ricco di elementi tecnici e non solo sportivi. Balzan corre con la 911 GT3 R, il Model Yar 2012 che dispone di 500 CV: un gioiello che oltre a 20 cavalli di potenza in più rispetto alla versione precedente, offre il cambio con i paddle al volante e una nuova gestione elettronica sempre più sofisticata, capace di controllare costantemente, oltre al motore, anche la traction control e un sistema ABS molto evoluto. Insomma, una vera vettura da corsa con tutte le regolazioni di assetto (nella Carrera Cup Italia, invece, gli interventi sono volutamente limitati) e di aerodinamica che punta a diventare una regina della specialità. Il regolamento impone il “balance of performance”, vale a dire il livellamento delle prestazioni fra vetture diverse con correttivi di peso e flange all'aspirazione dei motori. Porsche non teme affatto il riallineamento con gli altri marchi, perché è consapevole delle doti di robustezza, competitività e affidabilità che accompagnano i suoi prodotti. Le due realtà, Carrera Cup Italia e GT Italiano, vivono in simbiosi, dal momento che sono i due momenti clou dei Su-
per Racing Week End, i contenitori di gare promossi dall'Aci Sport e organizzati dalla Csai. Gli appassionati che gravitano nel Village Porsche, quindi, possono vivere da vicino le emozioni di ben quattro gare in ogni fine settimana: due riservate al monomarca GT3 Cup e altrettante al GT Tricolore e il divertimento raddoppia!
www.porsche.it www.carreracupitalia.it
Balzan corre con la 911 GT3 R, il Model Yar 2012 che dispone di 500 CV
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Luxury Yachts di Jacopo Carlesi
Ferretti Custom Line, novità di lusso Presentati gli yachts Custom Line 100’, 124’ e Navetta 33 Crescendo
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esign ricercato ed esclusivo, performance eccellenti e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Sono le caratteristiche dei lussuosi yacht della Ferretti Custom Line, brand del Gruppo Ferretti, tra i leader mondiali nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht. Un nome storico della nautica italiana, che ogni anno presenta i suoi nuovi gioielli: imbarcazioni accomunate da soluzioni inedite per l’abitabilità e la visuale da bordo. Ogni inverno il brainstorming di Ferretti, con l’architetto Zuccon e i team progettuali dei singoli brand, dà vita a nuove idee per ampliare la gamma e accontentare le più varie esigenze. Da questa collaborazione sono nati alcuni tra i più lussuosi yacht esistenti e recentemente sono stati presentati i nuovi Custom Line 100’, 124’ e il Navetta 33 Crescendo. Esemplari di “razza” che hanno sedotto cele-
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Ferretti Custom Line 100'
brità come Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, che ne ha ordinato personalmente uno. Il Custom Line 100’ è stato anche recentemente insignito del premio Motor Boat of the year 2012 nella categoria “Custom Yacht Awards”. È il primo esempio della nuova carena planante Ferretti ad alta efficienza, pensata per barche di grandi dimensioni e per raggiungere prestazioni di tutto rispetto senza dover far ricorso a una motorizzazione esuberante e dispendiosa. A poppa, infatti, ci sono due motori Mtu V2000 che erogano circa 2600 mph, spingendo l'imbarcazione alla velocità massima di 26 nodi e a una velocità di crociera pari a 24 nodi. L'autonomia è un dato importante e il Custom Line 100 percorre 400 miglia alla velocità di trasferimento, con un rollio quasi impercettibile grazie a un particolare sistema di stabilizzazione
Ferretti Custom Line 100'
Imbarcazioni accomunate da soluzioni inedite per l’abitabilità e la visuale da bordo che lo riduce del 50%. All'interno lo stile è dichiaratamente contemporaneo, senza perdere di vista il carattere di uno spazio marino. Gli spazi sono ampi e funzionali, con un’estrema lucentezza, proveniente sia dall’ambiente che dalle numerose viste panoramiche, permesse dalle grandi vetrate di bordo. Il Custom Line 124’ è, invece, l’imbarcazione più grande di Ferretti Custom Line. All’esterno si caratterizza per le linee filanti, grazie a un’ estesa superficie vetrata che si arricchisce di un’ulteriore innovazione estetico-funzionale all’altezza del salone principale: un sistema di vetrate (che possono trasformarsi in porte scorrevoli) e falchetta abbattibile che permette di creare esclusive terrazze private sul mare. Gli interni sono arricchiti da materiali di pregio: noce canaletto, laccati lucidi e pelli color avorio per pareti e mobili; rovere sbiancato per i pavimenti e marmi nei bagni. La propulsione è affidata a due Mtu 3184 mhp oppure 3510 mhp. Infine “Crescendo”, la nuova evoluzione della linea semi-dislocante di Ferretti che evoca l’universo della musica classica. Nasce dalla filosofia dello “slow motion” che caratterizza i maxi yacht semi-dislocanti di Ferretti Custom Line, concepiti come “ville sul mare” per un nuovo concetto di vita a bordo, godendo di spazi, luce ed elevati livelli di comfort. Sul ponte principale il grande salone con zona pranzo riduce al minimo le barriere visive e fisiche dal mare, attraverso una murata dotata di un sistema di porte vetrate scorrevoli e falchetta abbattibile. Ogni dettaglio non strutturale è modificabile in base alle preferenze dell’Armatore che può avvalersi delle proposte delle migliori aziende italiane e internazionali per realizzare uno yacht su misura. Questo yacht si distingue nel suo segmento per l’offerta di 3 ponti completi e integrati nella linea dell’imbarcazione, con la novità, rispetto al modello precedente, di uno spazioso ponte sole dove trova spazio anche una piccola piscina.
Interni lussuosi e motori potenti per solcare i mari con il massimo dell’esclusività
www.customline-yacht.com TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Luxury Yachts di Michele Virgili
Azimut Yachts presenta la sua nuova perla, il 55S A
zimut, appartenente al Gruppo Azimut-Benetti, è il marchio leader nella nautica di lusso e vanta la più ampia rete di vendita di yacht e megayacht. Uffici di rappresentanza, cantieri navali, punti di servizio e centri di distribuzione sono dislocati in Europa, America e Asia. L’eleganza, lo stile e il confort sono gli elementi che caratterizzano Azimut Yachts che arricchisce con un altro lussuoso motoryacht sportivo la collana della Collezione S. Il 55S è destinato a innovare, spiazzare e rivoluzionare il segmento; rivoluziona gli spazi tradizionali con un layout nuovo che posiziona le tre cabine riservate ad armatore e ospiti a centro barca, offrendo confort e volumi maggiori e la cabina marinaio a prua. Nuovi anche gli spazi nelle zone esterne: a prua con divano fronte marcia separato dall’ampio prendisole, a poppa con l’introduzione della spiaggetta pivottante. La rivoluzione inizia dalla sala macchine che ospita un
Il 55S rivoluziona gli spazi tradizionali con un layout nuovo: lunghezza mt.17,29 - larghezza mt.4,65 - potenza CV 1305
55S, costruito per innovare, spiazzare e rivoluzionare il segmento
sistema Volvo IPS-1Tripla: tre motori da 435 cavalli con Pod e doppie eliche controrotanti poste in posizione anteriore. La scelta del sistema Volvo Penta, in questa particolare configurazione, è determinante nella dinamica del progetto. Rispetto a una motorizzazione di pari potenza a due soli motori, la Tripla installazione permette di contenere ingombro e lunghezza. Inoltre, trattandosi di una trasmissione verticale con Pod, è stato possibile collocare i motori all’estrema poppa e ricavare il volume necessario alla progettazione e realizzazione del garage per un tender da 2,85 m. Il 55S ha una lunghezza fuori tutti (incl.pulpito) di 17,29 m, una larghezza di 4,65 m e la potenza totale, di 1305 cavalli, è accompagnata da un peso della barca contenuto, grazie all’impiego della fibra di vetrocarbonio in ampie aree della coperta e della tuga e, soprattutto, dalla produzione di parti strutturali in carbonio puro. Un’innovazione che il Cantiere ha apportato per rinforzare e alleggerire le paratie, i madieri, le parti di carena in prossimità dei Pod, i vassoi della cabine e il garage. L’adozione di carbonio puro ha consentito una riduzione di peso del 37% per queste strutture e il vetro-carbonio ha prodotto una riduzione del peso complessivo dello scafo del 10% rispetto a uno scafo uguale realizzato in fibra di vetro tradizionale. Il 55S ha una velocità di punta di oltre 36 nodi, inoltre la scelta dei tre motori, invece dei due, porta diversi vantaggi: a parità di potenza erogata tre motori pesano meno di due, consumano meno e producono minori emissioni. Nel caso di avaria di un motore la potenza residua è pari a due terzi, sarebbe dimezzata con due motori. Tre motori turbo-compressi hanno meno inerzia di due e rispondono prima, aumentando la reattività e le sensazioni di sportività. Infine, la distanza tra i due motori esterni e quindi tra i due Pod esterni è più ampia. Questo consente una maggiore efficacia nelle manovre, in particolare nella fase di ormeggio. Stefano Righini, storico designer di Azimut, ha colto l’occasione offerta dal nuovo layout per ottimizzare e innovare tutti gli spazi di bordo iniziando dalla poppa. In una barca della Collezione S non si può parlare di “dentro e fuori” come si trattasse di ambienti distinti. L’apertura dell’hard top scorrevole, disponibile sia in VTR che con ampi inserti in cristallo e la sua completa apertura della porta d’ingresso, che scivola su rotaie e si impacchetta sulla destra, rendono di fatto unico l’ambiente grazie anche a una continuità di design, stile, materiali e colori che si inseguono identici nel salone come nel pozzetto. Qui l’ampio tavolo in teak si può abbassare elettricamente fino all’altezza delle sedute del divano a C. In questo modo, con l’aggiunta di cuscini, la zona pranzo si trasforma in una grandissima piattaforma sole e relax.
www.azimutyachts.com
Stefano Righini ha colto l'occasione offerta dal nuovo layout per ottimizzare e innovare tutti gli spazi di bordo
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Fashion di Silvia Poletti
Luxottica,
tra tecnologia e design, le collezioni
primavera-estate Dolce&Gabbana e Ray-Ban celebrano il lusso e l’eleganza senza dimenticare la praticità
“Gold Edition”, la nuova linea femminile di occhiali da sole Dolce&Gabbana 26
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ro, acetato, gomma, metallo: i materiali sono stati i grandi protagonisti della primavera-estate 2012 in casa Luxottica. “Gold Edition” è la nuova linea femminile di occhiali da sole Dolce&Gabbana: un tributo di stile contemporaneo, interpretato come depositario di tradizione e classicità duratura nel tempo. Tutti i modelli sono placcati oro 18 carati, in varianti oro giallo e bianco. Ogni singolo particolare è espressione di eleganza e raffinatezza, come le nuove lenti placcate oro. Design frontale ispirato al lingotto è quello che impreziosisce il modello Pure Gold che si fa, invece, più leggero e ampio nel modello Gold Sofia, in acetato trasparente con preziosi dettagli cigliari d’oro 18 carati. In classico stile pilot Dolce&Gabbana è poi il modello Gold Edition, completamente pieghevole, con taglio frontale a 45°, finiture in oro e gancio speciale per essere appeso alla cintura. Corteggiano la praticità, ma senza dimenticare l’eleganza, gli occhiali dell’Optical Sun Collection 2012 – Collezione Sole di Dolce&Gabbana. Dalle linee a gatto con lenti sfumate alla preziosità delle foglie argentee incluse nell’acetato della montatura, i modelli femminili conservano quel gusto un po’ rétro che ne fa un concentrato di eleganza. Più varia la galleria dei modelli maschili, che spaziano dalla mascherina con lente sfumata, specchiata o fumo, alla sagoma a goccia che caratterizza occhiali di sapore più pratico, sportivo e aviator, fino ad arrivare a un’allure più contemporanea. Minimal, ma con preziosi particolari tra il vintage e il contemporaneo, sono i modelli maschili della Collezione Vista;
AMBERMATIC 2012 Limited Edition, la capsule collection Ray-Ban realizzata in occasione del 75° anniversario della nascita del marchio
Occhiali Dolce&Gabbana
La famiglia Ray-Ban Tech si arricchisce quest’anno di LiteForce uno stile che si fa più classico negli occhiali femminili, in cui dominano ancora la forma leggermente a gatto e quella senza tempo e iper-femminile dalle linee morbide e rotondeggianti. La nuova collezione eyewear di Dolce&Gabbana per la Primavera/Estate 2012 è MATT-SILK, caratterizzata dall’inconfondibile forma oversize a farfalla. Ispirate all’entusiasmo e all’energia degli anni Cinquanta, le tonalità pastello e le forme classiche della linea rivisitano il romanticismo in chiave giovane e glamour: tortora, rosso ciliegia, cielo ceruleo, rosa lipstick, marrone madre terra e nero corvino sono le opzioni per la donna in cerca di un look spontaneo ma sicuro di sé. Restiamo in casa Luxottica per presentare Ray-Ban AMBERMATIC 2012 Limited Edition, la capsule collection realizzata in occasione del 75° anniversario della nascita del marchio. Quattro modelli da sole Aviator reinterpretati scegliendo per le lenti un colore leggendario ispirato agli archivi del marchio. AMBERMATIC è una speciale tipologia di lenti di colore giallo che diventano più scure in base alle condizioni di luce e temperatura. Ma non è finita qui, perché a impreziosire la galleria dei prodotti Ray-Ban è la Collezione Primavera-Estate 2012, in cui la ricerca continua di materiali e cifre stilistiche inedite ridefinisce la tradizione. La famiglia Ray-Ban Tech si arricchisce, quest’anno, di LiteForce, un modello realizzato con materiale termoplastico d’avanguardia finora utilizzato nell’industria automobilistica, aerospaziale, elettronica, medicale e ora traslato nell’occhialeria per regalare indossabilità e comfort senza precedenti. New entry anche nella famiglia Ray-Ban Round, dalla caratteristica forma rotonda d’ispirazione vintage, ma attualizzata dall’estetica lussuosa Craft della pelle cucita interamente a mano. Infine ecco i nuovi modelli della famiglia Ray-Ban Legends Icons Vista che riconfermano le tendenze di punta della scorsa stagione. Sempre più importanti le montature che s’ispessiscono, ispirandosi al vintage.
www.luxottica.com TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Fashion
di Emanuela De Pinto
Nuova collezione Levi's Commuter, ®
pronti a mordere la città in bicicletta Camicie, jeans e pantaloni che puntano ad alte prestazioni, senza mai perdere di vista lo stile e il senso estetico
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er chi morde la città in bicicletta e fa del ciclismo un'autentica sfida con sé stessi, è arrivata la nuova collezione fall winter Levi’s® Commuter, che promette modelli rinnovati nelle forme e nei tessuti, mantenendo quell'appeal che ha fatto dell'azienda un'icona di stile. Gli stilisti Levi’s® hanno capito che il giusto abbigliamento è per il ciclista un alleato fondamentale, soprattutto nelle affollate metropoli. Dopo il debutto europeo nella primavera scorsa, Levi’s® torna con capi realizzati in denim, pensati appositamente per le esigenze dei giovani ciclisti di città. La nuova collezione autunno-inverno comprende la versione impermeabile dell'iconica Levi’s® Trucker Jacket, realizzata in twill di cotone elasticizzato e dotata di un comodissimo cappuccio a scomparsa che permette di ripararsi da pioggia e vento.
Gli assi da giocare: tasche sulla schiena, tessuti impermeabili e antiodore, cinture porta accessori e nastri rifrangenti
Nel guardaroba autunnale troviamo poi i pantaloni 511 Commuter, già introdotti nella collezione Spring/Summer 2012. La Levi’s® li propone, per la fredda stagione, in nero e verde edera e nella versione in cotone twill elasticizzato, comodissimi a contatto con la sella. Da sempre, parlando di Levi’s®, si pensa anche alla camicia cult in cotone. Per i ciclisti di città, la nuova collezione invernale si arricchisce della camicia button-up originale in cotone chambray leggero, con la variante in popeline ad alte prestazioni.Sempre molto richiesti dai clienti, che si affidano al marchio Levi’s® per fedeltà a un'azienda sempre al passo coi tempi e per l'alta qualità dei capi, gli Original Jeans 511 Commuter e la Trucker Jacket rimangono il cuore di questa collezione, pur rivisitati nei tessuti e nella struttura. Ogni dettaglio è, infatti, studiato per migliorare la mobilità e il senso di libertà. Ecco perché tutti i modelli della collezione Levi’s® Commuter Series presentano la giusta quantità di tessuto stretch. Quante volte in sella alla nostra bicicletta abbiamo sentito un leggero fastidio alla base della schiena scoperta? Dimenticatelo. I jeans 511 Commuter presentano una fascia posteriore rialzata per una maggiore copertura della schiena e un soffietto rinforzato sul cavallo che previene eventuali lacerazioni. Inoltre, è presente anche un sistema per lucchetto U-lock, una cinturetta in vita per accessori. Anche la Trucker Jacket e le camicie sono provviste di tasche supplementari per accessori e fessure di aerazione per rendere più piacevole la pedalata. La sicurezza dei ciclisti è sempre al primo posto in casa Levi’s® Commuter. Su jeans e pantaloni commuter è presente un nastro rifrangente 3M Scotchlite™ all'interno della caviglia, per una maggiore visibilità. Altra caratteristica molto apprezzata è la tecnologia Sanitized, che assicura una protezione durevole contro gli odori, insieme a un tessuto impermeabile e antisporco. Anche la Trucker Jacket ha i suoi assi da giocare. Altri nuovi elementi rendono questo indumento all'avanguardia. Innanzitutto il fondo della giacca è leggermente sceso per aumentare la copertura quando si è in sella, ci sono poi le "tasche touring", sul retro, mentre le maniche sono in accordion, un tessuto che si espande per aumentare la mobilità mentre si pedala. Anche i polsini sono allungati per coprire parzialmente la mano appoggiata al manubrio. Questa nuova collezione sembra dirci: non importa se fuori c'è il sole o la pioggia, non importa quanto affollata sia la città. Una nuova sfida può cominciare.
Più che una semplice passeggiata in bicicletta questi nuovi capi fanno pensare a un vero e proprio viaggio nelle metropoli su due ruote
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Companies di Monica Pezzella
Brembo, lo storico
marchio sbarca in Cina
70 milioni di euro d’investimento previsti per fornire gli stabilimenti dei clienti europei che producono auto e veicoli commerciali in Asia
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a struttura dell’automobile contemporanea, rispetto a quella delle primordiali vetture, è cambiata sostanzialmente nel design e nella tecnologia utilizzata. Con l'evoluzione delle parti meccaniche è andata migliorando la solidità della stessa, nonché la componente motoristica con progetti innovativi attualmente sul mercato. Oggi siamo ben lontani dalle ruote di legno, da quelle metalliche a raggi tangenti e da quelle in acciaio stampato a razze o a disco. Le case automobilistiche adottano accorgimenti e migliorie sempre più efficaci, affinché l'autovettura sia sicura in strada. Il sistema frenante svolge una funzione fondamentale per la sicurezza degli automobilisti: mantenerlo in perfetto stato deve essere, quindi, considerata una priorità assoluta. È importante controllare periodicamente tutti i componenti di questo sistema e assicurarsi che non ci siano malfunzionamenti potenzialmente molto pericolosi. L'azienda Brembo, produttrice di sistemi frenanti per le principali case automobilistiche, grazie alla tecnologia avanzata, offre a tutte le auto un'ampia gamma di ricambi affidabili e prodotti Original Equipment (OE). A Nanchino (Cina) il 25 aprile 2012 è stato inaugurato il nuovo polo produttivo aziendale che concentra, in un'area di 95.000 metri quadrati, tutte le fasi produttive della catena: la fonderia, 41 linee produttive (11 linee di lavorazione per dischi, compresa verniciatura e
A Nanchino la nuova sede produttiva cinese
robotizzazione, 17 linee per la lavorazione e 13 per il montaggio di sistemi frenanti) e il centro di ricerca e sviluppo in grado di eseguire simulazioni e test completi. Il Presidente di Brembo, Alberto Bombassei, ha dichiarato: “Questo impianto rappresenta l'impegno di Brembo sul mercato per andare ulteriormente incontro ai nostri clienti internazionali e offrire una gamma completa di servizi specializzati, dalla progettazione alla produzione”. L'investimento iniziale di 70 milioni di euro servirà a garantire un maggior servizio alla clientela europea in Asia. L’azienda opera oggi in 15 Paesi di 3 continenti, con 35 stabilimenti e siti commerciali, contando sulla collaborazione di oltre 6.700 persone. Di queste, circa il 10% sono ingegneri e specialisti di prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo. Brembo è proprietaria dei marchi Brembo, Breco, Bybre, Marchesini, Sabelt e opera anche attraverso il marchio AP Racing. Brembo è leader assoluto sul mercato mondiale per la produzione di dischi freno, pinze e impianti frenanti completi di primo equipaggiamento. Innovatore riconosciuto della tecnologia di componenti dedicati al Racing che soddisfano tutti gli appassionati del settore e coloro che amano cimentarsi con una guida maggiormente sportiva, ma sicura. L’indiscussa supremazia nel settore sportivo, con oltre 200 campionati mondiali vinti sino a oggi, rende questa azienda una vera e propria multinazionale dalla forte strategia di crescita qualitativa. Tutti i prodotti Brembo per il ricambio sono conformi alle normative europee di sicurezza e le fasi del processo produttivo: progettazione, sviluppo, test, fusione, lavorazione, assemblaggio sono controllate costantemente in modo eccepibile. Qualità, sicurezza e rispetto per l'ambiente sono il leitmotiv che caratterizzano l'azienda Brembo che da piccola officina meccanica, nata l'11 gennaio 1961 dall'idea di Emilio Bombassei e Italo Breda, oggi è considerata leader mondiale del settore.
www.brembo.com
Brembo Nanjing - Taglio del nastro
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Il nuovo polo integrerà fonderia, 41 linee produttive tra dischi e sistemi frenanti e un prestigioso e innovativo centro di ricerca e sviluppo
Rocca 1794. L’unica catena italiana del lusso. www.rocca1794.com
Proporre e consigliare l’orologeria di prestigio e selezionare le creazioni più preziose dell’alta gioielleria, sono le qualità distintive dei nostri professionisti. Queste competenze, arricchite da servizi esclusivi, sono a Vostra disposizione in tutte le boutiques Rocca, l’unica catena del lusso presente in Italia.
Ogni boutique propone le griffe nel rispetto delle concessioni concordate.
Torino
Milano
Roma
Venezia
Padova
Mantova
Pescara
Bari
Catania
Lecce
Taormina
Lugano
New Technologies di Roberta Mazzacane
In acqua con Garmin Swim:
non più un semplice cronografo, ma un vero e proprio computer watch
Garmin Swim
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Non sarà più necessario contare il numero delle vasche
alla Garmin arriva il rivoluzionario computer watch che, oltre a funzionare da cronografo, è un vero e proprio allenatore personale computerizzato. Garmin Swim, infatti, è dotato di accelerometro integrato e fornisce, in tempo reale, tutte le informazioni necessarie al nuotatore, come il livello di qualità e di intensità del proprio allenamento. Basta impostare la lunghezza della vasca e Garmin Swim calcolerà qualsiasi parametro si voglia conoscere: l’ideale per allenarsi in piscina, lasciando il nuotatore libero di concentrarsi solo sul contatto con l’acqua e sul suo allenamento. Così, con l’annuncio dell’arrivo di Swim, Garmin risponde alle domande e alle esigenze dei molti nuotatori che risolveranno tutti i loro problemi con al polso il nuovissimo apparecchio Garmin. D’altronde il produttore leader mondiale nella navigazione satellitare è sinonimo di garanzia e affidabilità. Il nuovo orologio Garmin ha un design elegante e sottile, naturalmente realizzato per i nuotatori che vogliono monitorare in tempo reale il proprio allenamento. Sono molte le funzioni supportate da Swim: la frequenza delle bracciate, il calcolo dell’indice Swolf, la media delle bracciate per vasca, il tempo e il ritmo impiegato per percorrere ogni vasca, la quantità di vasche percorse, la durata degli esercizi di nuoto, ecc. Grazie all’innovativo accelerometro tridimensionale, Garmin Swim riesce anche a riconoscere lo stile di nuotata tra quelli memorizzati (crawl, dorso, rana o farfalla). Un dispositivo intelligente e intuitivo che già nella versione Forerunner 910XT dedicato al triathlon, utilizzava un algoritmo in grado di calcolare l’indice SWOLF, ossia l’efficienza della nuotata calcolata incrociando il numero di bracciate e il tempo impiegato per percorrere una vasca, in base alla lunghezza della vasca stessa. Indossando il nuovo Garmin Swim i nuotatori dovranno concentrarsi solo sul miglioramento della tecnica, senza badare a nient’altro. Fa tutto il computerino, tenendo traccia della sessione di allenamento in piscina con la semplice pressione del tasto sul quadrante, con un’interfaccia molto intuitiva che permette di passare da
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una funzione all’altra con facilità e velocità. L’aspetto elegante permette anche di indossare Swim come un normale orologio da polso durante il giorno, rendendolo utilizzabile quotidianamente in tutti i momenti della giornata. “In Garmin crediamo fortemente che Swim diventi un vero incentivo per tutti gli amanti del nuoto indoor per migliorare sempre di più i propri risultati - ha dichiarato Matteo Bortesi, Product Marketing Manager della divisione Fitness & Outdoor di Garmin Italia - Swim riporta settimanalmente il totale della distanza percorsa in piscina, così è facilmente controllabile se si è in linea con i propri obiettivi”. Infine Swim è dotato di due sottoquadranti, per l’orario e per l’allarme e al termine di una sessione di allenamento i dati registrati dallo Swim vengono scaricati tramite wireless sul portale Garmin Connect™ in modo da analizzare i propri risultati e stabilire nuovi obiettivi. In questo modo i dati saranno in un formato condivisibile con i propri amici e gli altri utenti registrati al portale che rappresenta la community online dedicata al fitness e allo sport. A breve nei negozi il nuovo Garmin Swim sarà disponibile a un ottimo prezzo di lancio per un prodotto innovativo e con un’ergonomia studiata ad hoc per i nuotatori indoor. L’apparecchio è stato progettato per piscine dai 20mt in poi e pesa solo 40 grammi. La batteria garantisce una durata di un anno e oltre a contare le bracciate e le vasche, il nuovo Swim conta anche le calorie e i tempi di riposo.
www.garmin.com
Maneggevole, semplice e funzionale È il compagno ideale per gli allenamenti in piscina
Companies di Valentina La Ferrera
La scienza del buon dormire si chiama Fabricatore Igiene del lattice e comodità del memory in un solo materasso, il Body Memory Silver
"Garantito dieci anni"
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abricatore porta la filosofia del benessere nelle case degli italiani con il materasso Body Memory Silver. L’azienda, da vent’anni leader nel settore del riposo, ha sviluppato una vera e propria “Scienza del buon dormire”, che ne fa il più prestigioso specialista nel settore. Grazie a continue ricerche scientifiche, alla scelta dei migliori materiali, alla cura nella realizzazione dei suoi prodotti, ha coniugato l’assoluta igiene del lattice alla perfetta capacità posturale del memory, il tutto contenuto in un guscio Silver Safe. Il materasso è la base per una vita serena e Fabricatore lo sa. Utilizza, infatti, solo materie prime di assoluta qualità, le uniche in grado di preservare la nostra salute. Il nuovissimo materasso in lattice e memory sostiene la struttura del corpo, modellandosi e assumendone la forma, per poi tornare in pochi secondi al suo stato originario. Grazie alla lavorazione ergonomica è in grado di adattarsi alla forma e al peso di chiunque. Body Memory Silver non è un materasso qualunque, è il materasso innovativo che unisce l’elasticità e la traspirabilità del lattice all’estrema comodità del memory. Un lato è infatti composto da lattice di altissima qualità, traspirante e antiacaro, l’altro è in memory, l’innovativo materiale
frutto della ricerca aerospaziale tecnologicamente avanzato. L’azienda trasferisce nel quotidiano le ultime scoperte della medicina, dagli studi sull’elettromagnetismo a quelli sulla difesa dei batteri, tramite i filati Silver all’argento, fino al concetto di ergonomia e di portanza differenziata. L’anima interna del Body Memory è costituita da dodici centimetri di lattice a sette zone di portanza differenziata per un corretto riposo, più quattro centimetri di Memory Foam pantografato a sette zone e ad alta traspirabilità. Il suo morbido rivestimento è composto da cotone tessuto con filato antibatterico d’argento Silver, sfoderabile con cerniera su quattro lati e lavabile a 60° in lavatrice. Da sempre attiva nel settore degli strumenti di qualità per un corretto riposo, nel corso degli anni l’azienda ha proposto ai suoi clienti un’ampia gamma di soluzioni d’avanguardia finalizzate a favorire un sonno ottimale che permetta di recuperare le energie spese durante la veglia, sia a livello fisico che mentale. Il materasso Body Memory è 100% Made in Italy e ha una garanzia di ben dieci anni.
www.fabricatore.it
Il primo materasso con rivestimento in filato antibatterico d’argento Silver
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ph. Beppe Raso - a.d. graph.x
the sense of place Twice
design Franco Poli
Interview di Stefano Frati
Luca Allegri al comando
della prestigiosa società dell’hotellerie monegasca SBM Il giovane italiano è il nuovo Managing Director della prestigiosa società SBM a Montecarlo Luca Allegri - Managing Director gruppo SBM
nel Bar Américain. Sotto di noi, a pochi passi dalla celebre piazza del Casinò, passano le automobili del Gran Premio. Da quando esercita questo ruolo e di cosa si occupava precedentemente? Da aprile dell'anno scorso sono Managing Director per il settore alberghiero della Società, mansione che comprende anche la responsabilità della ristorazione, dei night club e degli Spa. Prima di avere questo incarico ero il direttore generale dell'Hotel de Paris, funzione che ricopro ancora oggi: un compito davvero impegnativo vista l'importanza estrema rappresentato da questo nome storico. È il cuore pulsante del Principato di Monaco, con frequentazioni notevoli: riceviamo numerose visite da capi di stato e personalità di vario genere. Oltre a questo flusso intratteniamo un rapporto molto stretto con la famiglia del Principe e i membri del governo. Che differenze ci sono fra avere un incarico singolo e, come fa lei oggi, raggruppare mansioni così importanti? Per ciò che concerne l'attività manageriale si tratta sostanzialmente di un lavoro di gestione e supervisione, con poco contatto diretto con la clientela. Nell'ambito dei diversi alberghi e ristoranti sono in costante relazione con altri direttori, persone con le quali stabiliamo le strategie commerciali relative a ogni settore: analisi dei costi, investimenti, ricerca e formazione del personale e public relations.
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na carriera in costante ascesa quella di Luca Allegri: entrato nel business dell'hotellerie di lusso a 19 anni ricopre il primo ruolo di grande responsabilità nella catena alberghiera “Four Seasons”, tappa alla quale segue la condirezione del Plaza Athénée di Parigi. La sua gestione all'Hotel de Paris di Monaco, tutt'ora in corso, viene insignita con il premio 'Best Hotelier 2010'. Ultimo approdo nella carriera di Allegri è l'impegnativo compito affidatogli dal gruppo Montecarlo Société des Bains: direttore operativo dell'ospitalità. Lo incontriamo
Quali tappe del suo percorso professionale ricorda con maggiore entusiasmo? Più delle tappe in sé citerei le persone. L'esperienza con lo chef Alain Ducasse è stata sicuramente una collaborazione decisiva. Mi ha accolto nel '97, quando ero vicedirettore del 'Pellicano' a Porto Ercole. Durante quel periodo mi trovavo in una fase particolarmente ricettiva a nuovi stimoli professionali e fu anche grazie a questa particolare predisposizione che ha preso il via questa esperienza così importante.
Alla guida dell'Hotel de Paris di Monaco ha vinto il riconoscimento 'Leaders ClubGuest Recognition Award of Excellence'
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A che età ha iniziato la sua carriera? Ho cominciato a diciotto anni, seguendo le orme di mio padre, chef concierge dell'Hotel Splendido di Portofino. Una volta presa la decisione di assecondare la mia passione per il viaggiare ho cominciato la mia formazione negli hotel: New York, Londra, diverse città Svizzere e Parigi. Quale formazione scolastica consiglierebbe a un giovane che volesse iniziare la sua professione? Oltre alle scuole alberghiere italiane, di buon livello, quelle di Losanna e Glion sono ottime. Per quanto riguarda l'aspetto del management e il marketing consiglierei la Cornell University negli Stati Uniti. È sempre importantissima l'esperien-
za sul campo. Personalmente rappresento un caso anomalo: ho frequentato il liceo scientifico e mi sono iscritto alla facoltà di Giurisprudenza. L'essere figlio d'arte e la voglia di viaggiare mi hanno portato a questa professione. Cosa significa per lei lavorare nel principato di Monaco? Trova che ci siano qualità particolari? La mia fortuna, nel ricoprire il ruolo che ricopro, è quella di poter osservare, capire e analizzare realtà diverse. Una situazione piuttosto particolare, che deriva dal contatto quotidiano con le ramificate attività della Società, tutte concentrate nel raggio di un chilometro e mezzo: si trovano quattro alberghi di tipologia differente, trenta ristoranti, lounge bar, terme e locali notturni. Il dispiegamento di capitale umano è grande: parliamo di 2500 persone, relative al solo ramo alberghiero, il cui impegno e dedizione ci ha permesso di raggiungere un fatturato globale di 200 milioni di Euro. Oltre a questo aspetto, legato anche a una soddisfazione personale, il lavorare nel Principato porta con sé una qualità unica: la clientela, qui è davvero unica. Pur avendo lavorato all'estero le occasioni e gli eventi che si possono organizzare a Monaco sono speciali, spesso fuori dall'ordinario. Il Gran Premio di Formula Uno ha un particolare valore aggiunto? Sì: tutti i media del mondo sono qui e questo evento viene vissuto con una intensità particolare. È considerata la pista più importante e l'indotto generato da questo evento è qualcosa di tangibile: giornalisti, televisioni. Si può dire che il calendario di Monaco parta dalla fine del Gran Premio e duri fino all'inizio del Gran Premio successivo. Cosa richiede il cliente di oggi e come si può fidelizzare? A mio parere i fattori chiave sono il servizio e la relativa personalizzazione: il soggiorno dovrebbe offrire alla clientela un'esperienza particolare. Qualche esempio: una cena al tavolo dello chef, una degustazione di vini nelle cantine dell'albergo o una cena proposta da un balcone con una vista particolarmente suggestiva.
Luca Allegri con Enea Casadei, Direttore Top Class Italia Style Magazine
È possibile, secondo lei, far conoscere un nuovo marchio di hotellerie? Se sì in quale misura? È possibile, anche se piuttosto complicato. Penso che sia importante creare una filosofia dell'esperienza così come altrettanto fondamentale è il fattore umano: l'atteggiamento, l'attitudine e il modo di porsi al servizio del cliente sono qualità determinanti per la resa finale. Non c'è più tempo per altre domande: il rabbioso ruggire metallico della Formula Uno comincia a diffondere imperiosamente la propria sinfonia. In un'atmosfera che avrebbe ispirato la miglior poesia dei Futuristi ci lasciamo sedurre dal Gran Premio, circondati dal fascino retrò del Bar Américain. Sul terzo gradino del podio, come noto, è salito il ferrarista Fernando Alonso, guadagnando il posto più alto nella classifica piloti. A Monaco, insieme con Allegri e Sari, il cavallino rampante ribadisce ancora l'eccellenza italiana.
www.sbm.mc
© JM FOLLETE/ACM 2012
Allegri sarà anche responsabile dell'ospitalità di Marrakech e Abu Dhabi TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Luxury Events di Stefano Frati
Amber Lounge 2012, alta moda, star del
cinema e vip durante la sfilata di beneficenza a Monaco
Petra e Tamara Ecclestone Alberto II di Monaco con Bernie Ecclestone
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Raccolti i fondi per l'associazione internazionale Special Olympics
mmaginatevi di essere magicamente catapultati in un film degli anni Cinquanta: prìncipi e principesse insieme con le più rinomate star di Hollywood, beniamini dello sport e vip nel luogo più glamour del pianeta. Siete a bordo piscina mentre le luci di Monte Carlo tremolano in lontananza. L'Amber Lounge, locale di proprietà di Sonia Irvine – sorella dell'ex pilota Ferrari Eddie Irvine - , ha trasportato in questa atmosfera retrò i fortunati invitati al consueto evento di beneficenza svoltosi il 25 maggio scorso nel Principato di Monaco. L'importante tre-giorni, organizzata come ogni anno dalla famiglia Ecclestone e patrocinata da Mekhong, ha raccolto fondi destinati a Special Olympics, associazione internazionale che si impegna a fornire supporto agli atleti disabili tramite un programma di allenamento sportivo e competizioni atletiche. Ambasciatore d'eccezione, oltre ai Principi Alberto e Charlene, è l'attore Colin Farrell. Il ricavato dell'asta è stato di circa mezzo milione di euro. Fra i pezzi oggetto dei rilanci più 'caldi' figurano una rarissima fotografia a tiratura singola di Andy Warhol ritratto da Karen Bystedt e uno straordinario abito Hayary Couture. Numerose le donazioni private, incluse quella della Famiglia Reale. Ospitata presso la meravigliosa piscina dell'Hotel Le Meridien Beach Plaza, la sfilata di moda ha offerto momenti di sofisticata eleganza femminile, boudoir e musica coinvolgente.
Tra le star del cinema presenti al week-end monegasco grande successi sono stati tributati a Vanessa Hudgens, la protagonista del recente successo "Hunger Games", Ron Howard, regista nonché attore nella fortunata serie Happy Days e George Lucas, autore della celeberrima saga di 'Guerre Stellari'. La Duchessa di Cambridge, Madonna, Kylie Minogue e Jennifer Lopez sono alcune delle donne vip presenti durante le serate, tutte vestite con i capi firmati da Issa London. Fra i piloti Jenson Button e Nico Rosberg (Mercedes) e il ferrarista Fernando Alonso si sono concessi momenti di svago. L'oro è stato il colore dominante di quest'anno: dallo Champagne Luxor da 24 carati servito ai tavoli delle celebrità fino all' esclusiva birra Chang. D'oro sono invece i particolari filtri che depurano l'acqua minerale canadese Gize, autentica sciccheria destinata ai palati più fini. Considerato uno degli appuntamenti più glamour nel calendario della Formula Uno, questo evento di beneficenza ha intrattenuto, stupito e sorpreso i suoi ospiti, regalando a Monte Carlo tre notti di festa. Come cornice il conosciuto e sempre incantevole scenario dell'esclusiva riviera francese: il porto illuminato da yachts e locali, l'imbrunire che avvolge la baia in delicate tinte pastello, mentre la festa proseguirà fino alle prime luci dell'alba.
www.amber-lounge.com © secure.amber-lounge.com/user
Tre giorni di moda e musica per l'evento patrocinato da Mekhong 40
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Gourmets di Stefano Frati
Paolo Sari, il nuovo Executive Chef del leggendario Monte-Carlo
Beach Hotel
Paolo Sari - Executive Chef
Il talentuoso cuoco trevigiano è responsabile dei quattro ristoranti del gruppo monegasco
"I
l mio ristorante è come una boutique d’alta moda: chiunque deve avere la possibilità di guardare, scegliere, provare e uscirne con il completo che più lo soddisfa”. Da questo auspicio nasce la filosofia di Paolo Sari, Executive Chef del Monte-Carlo Beach Hotel, uno degli hotel più conosciuti e ricchi di tradizione presenti sulla Costa Azzurra. Un altro connazionale va al timone di un locale del gruppo Montecarlo SBM, società della quale parliamo diffusamente in questa edizione. Nato a Treviso nel '68, Sari mostra già in tenera età una autentica vocazione per la cucina. Sospinto da un talento fuori dal comune, vince ad appena nove anni il suo primo concorso gastronomico. La sua formazione inizia a Londra, sotto l'ala di grandi personalità del mondo culinario, quali Anton Mosimann, Albert e Michel Roux e Pierre Kauffman. Un arricchimento progressivo arriva dalle esperienze maturate a Losanna, New York, Los Angeles e Mosca. Anche l'oriente rappresenta un significativo completamento agli orizzonti creativi dello chef trevigiano: Tokyo, Osaka, Seoul, Pechino e Kuala Lumpur contribuiscono a comporre la conclamata e riconosciuta bravura del cuoco italiano. Il suo approccio, fortemente creativo, coniuga sapientemente i gusti provenienti da culture diverse: “La mia cucina è un intrigante caleidoscopio di sapori e colori concretizzati in un menu senza vincoli e fuori dai luoghi comuni, un concetto di gastronomia particolarmente legato alla bellezza e leggerezza dell’animo che ben si conciliano con la soddisfazione del palato. Questa soddisfazione del palato comincia dalla fanatica ricerca dei migliori ingredienti; può sembrare un’intrinseca banalità, ma tutto comincia da qui e molto lavoro viene dedicato nella ricerca”. A coronamento di tale impegno l’autorevole “I ristoranti d’Italia 2009” ha descritto Sari come “chef dell’anno grazie alla sua cucina influenzata dall’Oriente”. Un riconoscimento che
premia il lavoro e la filosofia dello chef e, simultaneamente, le scelte del Gruppo Monte-Carlo SBM: recupero della tradizione accompagnata da accenti di modernità, un binomio perfetto nel rendere ancor più affascinante questo meraviglioso luogo della Côte d'Azur. Se tali accenti sono ricercati per il massimo piacere del palato, lo stesso si può dire anche per ciò che riguarda l'occhio: interamente ripensato dall’architettodesigner India Mahdavi, l’Hotel Monte-Carlo Beach propone alla propria clientela un design di forte personalità: gli affreschi murali di Aurore de la Morinerie regalano un sofisticato mix di stile e leggerezza. La stessa originalità ed eleganza è dispiegata anche dalla lobby, interamente rivestita in marmo. Dalla terrazza del ristorante Elsa fino ai corridoi del secondo piano, punteggiati da grandi oblò, il richiamo all'ambiente nautico si sposa perfettamente con la bellezza e la luminosità tipicamente mediterranea. Qualità accentuata dalle decorazioni vegetali create dalla paesaggista Jean Mus: isole di verde capaci di diffondere fascinose fragranze e magnificare le sensazioni di serenità e intimo raccoglimento. In tutto l'Hotel mobilio e oggettistica nascono dalla creatività di India Mahdavi, pezzi unici ed esclusivi creati ad hoc per fondersi con gli spazi circostanti e in grado di esaltare l'unità stilistica del Monte-Carlo Beach. Nato nel 1929 e premiato nel 2010 con il Grand Prix nella categoria “hotel più affascinante in Europa”, questa perla del monegasco - proprietà del gruppo Montecarlo SBM - vanta una storia prestigiosa: ottantatre anni di eccellenza e tradizione che si sposano con le più recenti tendenze del lusso contemporaneo.
http://it.monte-carlo-beach.com © S.DANNA REALIS
Elsa, Le Deck, La Vigie e Sea Lounge si rinnovano nel segno della creatività gastronomica italiana
Menù improntati alla ricerca di sapori innovativi sono accompagnati da cocktail, champagne e vini provenienti da tutto il mondo TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Exclusive Rents di Emanuela De Pinto
Exclusive Noleggi: supercar,
ville, jet privati e megayachts a noleggio, il vero lusso è poter
È
una mattina splendida, il sole sorge alto e colora il paesaggio: alberi, case, persone. In un giorno così c'è solo una cosa da fare: salire su un'auto da sogno e perdersi nella strada, magari con una bella donna al fianco. Masticare l'asfalto con dolcezza per una passeggiata romantica o schiacciare sull'acceleratore per un'avventura mozzafiato. Decidete pure. In fondo, il vero lusso è poter scegliere sempre il meglio. Exclusive Noleggi sa come realizzare tutto questo. Dal 2008 la società, con sede centrale amministrativa a San Zeno Naviglio in provincia di Brescia, è specializzata nel noleggio di auto sportive e auto di lusso. Gioelli su quattro ruote che rappresentano nel loro allestimento il top di gamma. Se preferite, potete scegliere le meravigliose auto d'epoca e il noleggio limousine. La garanzia di un alto livello professionale che si differenzia dal resto del mercato è il frutto di un mix di ingredienti della Exclusive Noleggi. Innanzitutto la passione per i motori, l'entusiasmo di lavorare in un settore di prestigio e, non da ultimo, una maniacale attenzione al cliente che potrà essere soddisfatto in tutte le sue richieste. È qui alla Exclusive Noleggi che i sogni diventano realtà, in un connubio di stile, eleganza e ricerca-
Il passaporto del lusso per una vita a cinque stelle in Costa Azzurra e Costa Smeralda
scegliere...il meglio
tezza. L'azienda è un valido riferimento anche per chi vuole noleggiare una barca per le vacanze, navigando tra le onde, magari come location di una festa esclusiva o per un'escursione giornaliera alle spiagge più belle. Le imbarcazioni fornite dalla Exclusive Noleggi sono dotate di equipaggio e di ogni comfort. Terra, mare e cielo. L'azienda bresciana, infatti, offre anche la possibilità di prenotare voli in jet ed elicotteri privati, per un comodo servizio di elitaxi, per realizzare fotografie
Ferrari 458 Spider
Metti una passeggiata in Ferrari: Exclusive Noleggi realizza il sogno di sentirsi al top aeree, ma anche per necessità di soccorso e di spostamento materiali. Per la stagione estiva Exclusive Noleggi ha pensato, inoltre, all'affitto di dimore di lusso in Costa Smeralda e in Costa Azzurra, la sede dedicata all'accoglienza in Sardegna è quella presente nell'Aviazione privata dell'Aeroporto di Olbia. Fiore all'occhiello rimane il parco auto, costantemente curato nella manutenzione e aggiornato sulle ultimissime vetture in uscita sul mercato, così da offrire grande affidabilità dei mezzi, tutti rigorosamente full optional e garanzie assicurative ai massimi livelli. Auto in garanzia ufficiale della casa madre, scrupolosamente controllate a livello tecnico, impeccabili sotto il profilo estetico e anonime (senza segni distintivi di noleggio in alcuna parte). Il punto di forza della Exclusive Noleggi è la capacità di spostarsi in Italia e anche oltre, con rapidi ed economici servizi di consegna e ritiro auto a domicilio. I preventivi sono personalizzati per ogni esigenza, dal noleggio di un solo giorno a tempi più lunghi, con prezzi davvero vantaggiosi nel campo del noleggio di auto di lusso. Affidabilità, alte prestazioni e sicurezza. Quest'anno Exclusive Noleggi è stata l'unica azienda del settore a equipaggiare tutte le vetture a norma di legge con pneumatici invernali. Un occhio di riguardo anche all'ambiente: è infatti possibile noleggiare le supercar elettriche (0-100 km/h in 3,7") per evitare blocchi del traffico, l'incubo delle zone a traffico limitato in città e il pagamento dei parcheggi a strisce blu. La sede legale, amministrativa e operativa della Exclusive Noleggi si trova a San Zeno Naviglio, nell’anello esterno al centro di Brescia, facilmente raggiungibile dall’autostrada MI-VE, BS-CR e dalla tangenziale Est, distante solo poche centinaia di metri dalle rispettive uscite. Posizione strategica anche per la vicinanza con la Costa Azzurra e il Principato di Monaco, da sempre un irresistibile richiamo per chi ama vivere a cinque stelle. E sono tanti i clienti che si affidano a questa azienda per importanti collaborazioni: hotel di prestigio come Le Meridien di Nizza e il Casinò di Palma Beach di Cannes, ad esempio. Due splendide città francesi dove il lusso è il passaporto d'ingresso. La società ha, inoltre, altre due filiali italiane: a Rimini e a Porto Cervo. Anche in questo caso, una posizione di assoluto vantaggio per la vicinanza con la Costa Smeralda, in Sardegna, luogo dove il gusto per lo stile è compagno di viaggio in una terra piena di fascino. Con Exclusive Noleggi godetevi il lusso ogni volta che lo desiderate.
PARCO AUTO FERRARI 458 SPIDER FERRARI 458 ITALIA FERRARI CALIFORNIA FERRARI F430 F1 LAMBORGHINI LP 560 SPIDER BENTLEY CONTINENTAL GTC MASERATI GRANCABRIO S MASERATI GRANTURISMO MASERATI QUATTROPORTE S MASERATI QUATTROPORTE PORSCHE CARRERA 4S CABRIOLET PORSCHE TARGA 4S PORSCHE CAYENNE AUDI RS6 AVANT TESLA ROADSTER RANGE ROVER VOGUE 4.4 V8 MINI JOHN COOPER WORKS MINI COOPER CABRIOLET AUTOMATICA MINI COUNTRYMAN AUTOMATICA MORGAN 4/4
Dal volo privato all'escursione in barca
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Companies di Emanuela De Pinto
Arriva Queen,
la poltrona che merita la corona di regina "D
io salvi la regina", o meglio la regina delle poltrone. Non è un caso che l'ultima arrivata in casa Get Italy si chiami "Queen". Il biglietto da visita di un ufficio è certamente il suo ambiente, che deve risultare, prima di tutto, sano. D'altro canto, lasciato il contesto lavorativo, possiamo certamente constatare che oggi la società moderna si è resa conto dell'importanza di un ambiente confortevole anche nelle mura di casa propria. E dove troviamo il comfort se non nei dettagli? La poltrona, ad esempio, è la "culla" di ogni adulto, sulla quale passiamo diverse ore della nostra giornata. Il mercato ha da tempo puntato l'attenzione su questo oggetto d'arredamento. Di sedie e poltrone oggi ne troviamo tantissime, ma solo poche hanno caratteristiche così eccellenti da trasformarle in veri e propri simboli di benessere. La casa produttrice di Queen ha investito in professionalità, studiando schienali, braccioli, basi, forme e colori. Il risultato è una poltrona davvero all'avanguardia, che sta già andando a ruba tra chi non accetta compromessi sulla propria salute. Si tratta di una poltrona ergonomica di ultima generazione, con una robustissima struttura portante e una base in alluminio lucidato che ha un innovativo rivestimento in fresco tessuto traforato di massima elasticità e resistenza all'usura. Grazie all'esclusivo sistema monoleva, una volta comodi, basterà azionare un solo comando per regolare la seduta in funzione delle caratteristiche del corpo: altezza e profondità della seduta, angolazione dello schienale. Per chi è costretto a passare molto tempo su una sedia, con davanti un monitor, scoprirà nella poltrona Queen un fondamentale alleato contro la tensione muscolare, grazie alla massima flessibilità della parte superiore della poltrona, in contrapposizione alla pesantezza e alla grande robustezza della parte inferiore. Quello che ci vuole per mantenere una corretta postura della colonna vertebrale, evitando a fine giornata quel dolore intenso che può essere, nel lungo tempo, causa di disturbi certamente più gravi. Perché allora non fare un regalo certamente gradito? È importante concentrarsi sui dettagli: il poggiatesta elastico di serie, ad esempio, e i braccioli regolabili in altezza, larghezza, profondità e angolazione. Su questa super poltrona esiste, inoltre, un supporto lombare con un sistema di bloccaggio in quattro differenti posizioni, le ruote sono auto-frenanti per ridurre il rischio di scivolamenti.
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C'è un unico inconveniente sulla poltrona Queen: è facile che una volta terminato il vostro lavoro alla scrivania vi ritroverete perfino a schiacciare un riposino, questo perché il poggiatesta elastico e regolabile, sosterrà la vostra testa stanca. Insomma,
Get Italy lancia la poltrona ergonomica di ultima generazione
QUEEN Ergoplus
PASSIONE ERGONOMIA
La leggerezza di sedile e schienale si contrappone alla robustezza della parte inferiore della poltrona per garantire supporto lombare e resistenza alla tensione difficile separarsene una volta provata. Queen strizza l'occhio anche all'estetica. Oltre a un design davvero elegante e moderno, la poltrona è disponibile in sei colori: verde, blu, rosso, arancio, nero e rosa. Il prezzo è di 590,00 euro, IVA compresa, con una garanzia totale di cinque anni. Giorgio Cuccioli ed Ettore Belardi sono due imprenditori e amici accomunati dalla passione per la tecnologia e il web che negli ultimi anni hanno conquistato ottimi risultati anche grazie al loro sito internet aziendale www.getitaly.it che, oltre a mettere in eviden-
za i plus dell’azienda e dei prodotti commercializzati, offre ai suoi naviganti anche la possibilità di poter capire, mediante un esaustivo video costruito ad hoc, le molteplici funzionalità e le caratteristiche delle poltrone Get Italy. Ai loro nuovi clienti dicono: "Promettiamo di impegnarci al massimo delle nostre possibilità e con costanza per soddisfare tutti coloro che ci daranno la loro fiducia scegliendo i nostri prodotti". E allora, tutti in poltrona.
www.getitaly.it © GET ITALY Srl
Un solo comando per regolare altezza del sedile, scorrimento, profondità e angolazione dello schienale
GARANZIA 5 ANNI TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Interview
di Enea Casadei Writer: Emanuela De Pinto
A Monza torna il brivido della F1 nel "tempio della velocità" Intervista al presidente Paolo Guaitamacchi: "Vorrei un Autodromo a misura di famiglia"
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er respirare la storia della Formula 1 bisogna sedersi sugli spalti dell'Autodromo di Monza. Il "tempio della velocità" ospiterà l'edizione numero 83 del Gran Premio Santander d'Italia dal 7 al 9 settembre 2012. Un evento che incollerà agli schermi televisivi milioni di telespettatori per una sfida a colpi di acceleratore tra i migliori piloti del mondo. Sempre a caccia di nuovi record. Paolo Guaitamacchi ricopre l'incarico di presidente Sias Autodromo nazionale di Monza da dicembre 2010. Fin da piccolo appassionato di automobili, è oggi un imprenditore dinamico e al passo coi tempi. Quali sono state le tappe che l'hanno portato a ricoprire l'incarico di presidente del Monza club? "Nella mia carriera ho fatto soprattutto l'imprenditore, in diversi settori. Attualmente mi occupo di sviluppo dei parchi eolici. Sono diventato prima presidente del Gruppo Metalmeccanici Confindustria Auto Milanese e poi presidente di Confindustria Auto Milanese. Come tale, ho un posto nel Cda della Camera di Commercio di Milano e in altre istituzioni. Attraverso questa rete di legami, mi è stata data la possibilità di diventare presidente dell'Autodromo di Monza. Un incarico appassionante dal momento che in gioventù ho corso in macchina". Con quale team, per quale campionato? "Ho sempre corso come gentleman driver, avendo iniziato a 37 anni. Ho cominciato con le auto storiche, avevo un Marlin Sport prototipo scoperto e ho corso con dei prototipi di gruppo c negli Usa tre volte la 24 ore di Daytona e tre volte la 12 ore di Sydney. Poi sono passato alle vetture super turismo e ho fatto per due anni il campionato turismo". Cosa l'ha spinta a diventare pilota? "La passione per la velocità ce l'hai dentro da piccolo e io ho subito voluto fare attività agonistica. Se sei un vero appassionato hai due sfide davanti: una con l'avversario e l'altra con te stesso".
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Ing. Paolo Guaitamacchi - Presidente Autodromo di Monza
Si dice che si stacca l'interruttore della vita quando si è in pista, trova sia così? "Ho avuto amici che con il casco in testa staccano il cervello, sì. A me non è mai successo. Nonostante gli incidenti avuti, è sempre più forte la voglia di ricominciare. Quando provi davvero spavento l'adrenalina è il tuo salva-vita, perché stimola i riflessi. In un secondo riesci a reagire in maniera corretta, cosa che per strada non faresti mai perché l'attenzione è nettamente più bassa". Qual è il segreto per essere un buon pilota, studiare bene il circuito prima della gara? "Nell'approccio in pista i primi giri si fanno piano. Entri moderatamente in curva ed esci forte. Ad ogni giro affini e impari il circuito. Oggi, grazie alla playstation, la pista si conosce già a memoria, si studia la sequenza delle curve, ma non si può conoscere il terreno finché non si è lì". A Maranello, dove la Ferrari è come la gondola per Venezia, esiste un simulatore di auto Formula 1 per far provare il brivido della corsa. È un buon modo di allenarsi per i piloti? "I piloti che hanno fatto le prove al simulatore sono usciti cinque volte nel primo giro. È stando seduto nell'auto che senti la tenuta laterale. Il simulatore serve solo per conoscere la strumentazione e la sequenza della pista, con la guida non c'entra niente". Cosa c'è da rinnovare nell'autodromo di Monza? "Una volta andava a vedere la gara solo il pubblico maschile, la moglie stava a casa. Oggi la famiglia si divide meno, bisogna dare al pubblico tribune coperte, servizi igienici di alto livello, spazi ai bambini per giocare e alle signore la possibilità di fare shopping, organizzare dei mercatini magari. Distribuire la ristorazione non in un solo punto. L'autodromo occupa quasi un terzo del parco, bisogna quindi trovare attività complementari che giustifichino questa occupazione: la scuola di guida sicura, il kartodromo ad esempio".
Curve bollenti e rettilinei da tachicardia per un circuito che appassiona dal 1922
Pit stop Ferrari
In quanto tempo si possono realizzare questi obiettivi? "Dai 3 ai 5 anni. Occorre prima una condivisione di obiettivi con le istituzioni locali e con il territorio, poi bisognerà trovare i soldi". A parte i tre giorni del Gran Premio, nel resto dell'anno come viene impiegato l'autodromo? "Abbiamo 26 weekend di gara in un anno, ma utilizziamo la pista per oltre 300 giorni l'anno. Viene affittata per presentazioni, allenamenti e test privati. Vengono inoltre organizzati gli 'speed day' per i possessori di Porsche, Spider e Ferrari che pagano e girano in pista. Inoltre, grazie a un accordo con il Comune di Monza, possono usare la pista anche i ciclisti professionisti, per l'allenamento, dopo le ore 18". Cosa rappresenta oggi il Gran Premio di F1 per l'Italia? "È un evento di glamour, mondanità, rappresentanza. Nei tre giorni di gara tante sale vengono occupate dalle aziende che utilizzano il gran premio per creare un approfondimento con clienti e fornitori". Cosa c'è da migliorare? "La notorietà del marchio deve essere sfruttato per far conoscere le bellezza del paesaggio e del territorio: i monumenti, i laghi, le specialità. Oggi per catturare il turista bisogna dare un'offerta di più eventi collegati tra loro".
www.monzanet.it
Dal 7 al 9 settembre l'83-esima edizione del Gran Premio d'Italia Santander
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Sport
di Giada Menichetti
La macchina magica dell'estate olimpica La prima Olimpiade eco-sostenibile, con strutture a basso impatto ambientale
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Londra capitale dello sport per la 30ma edizione dei Giochi Olimpici
Da sinistra: Petrucci - Vezzali - Pagnozzi
Gli Azzurri qualificati, con forfait dell'ultim'ora di Antonietta Di Martino
rentadue. Quindicimila. Venti milioni. Numeri sulla “ruota” olimpica di Londra, capitale mondiale dello sport da venerdì 27 luglio a domenica 12 agosto, che raccontano le discipline in gara nella 30ma edizione dei Giochi, gli atleti protagonisti dell'estate “made in England” e i biglietti richiesti agli organizzatori delle Olimpiadi, più del triplo di quelli messi a disposizione degli appassionati britannici. Per ciclismo su pista, ginnastica ritmica, pentathlon moderno e sport equestri, oltre che per le cerimonie di apertura e chiusura, i botteghini hanno registrato subito il tutto esaurito. Per gli spettacoli che segnano l'inizio e la fine delle Olimpiadi, le richieste hanno superato addirittura di dieci volte la disponibilità effettiva. E se i Giochi Olimpici di Londra 2012 puntano ad abbattere qualche record sportivo, ma non solo, un primato ce l'hanno già: sono i primi della storia a essere organizzati sotto l'egida dell'eco-sostenibilità. ''Abbiamo cercato di capire l'impatto delle infrastrutture e ridurlo al minimo – ha spiegato David Stubbs, responsabile del comitato su questo fronte – per esempio, nessuno ha mai considerato le emissioni prodotte dalla costruzione di impianti e servizi temporanei che si usano solo durante le Olimpiadi''. Ecco quindi che l'Olympic Stadium da 80mila posti è stato realizzato con materiale riciclato, come anche il velodromo; sistemi di raccolta di acqua piovana e riciclo permetteranno di risparmiare risorse idriche e anche illuminazione e areazione sono state concepite in modo da sfruttare al meglio il sole e la ventilazione. Imponente anche la macchina della sicurezza, in moto già da diversi mesi: 10mila vigilantes da distribuire su tutti i siti olimpici, 13.500 militari e altri 3.500 soldati appena rientrati dall'Afghanistan per controllare gli “obiettivi sensibili” come aeroporti, terminal bus e stazioni ferroviarie, oltre a borse e zaini degli spettatori. La pagina azzurra delle Olimpiadi conta i nomi di 291 atleti e una struttura, il “Queen Elizabeth II Conference Centre”, trasformato in Casa Italia per tutta la durata dei Giochi. Sei piani e 29 diversi spazi per eventi, a due passi dal Big Ben e dall'Abbazia di Westminster, riservati agli Azzurri in gara, ai giornalisti e, per la prima volta, anche al Comitato Paralimpico: in cucina cinque chef stellati, rigorosamente italiani e con l'ordine di valorizzare la gastronomia dell'Emilia Romagna, per dare forza alle aree duramente colpite dal terremoto. Sul fronte più strettamente sportivo si sono già registrate una defezione dell'ultim'ora e un record: alla prima, causa infortunio, è stata costretta la saltatrice in alto Antonietta Di Martino, medaglia d'argento ai Mondiali di atletica nel 2007 e bronzo ai Campionati del mondo nel 2011. Il secondo, invece, l'ha portato a casa Niccolò Campriani nel tiro a segno, primo atleta in assoluto a qualificarsi per l'appuntamento olimpico. Un primato che tutta la spedizione azzurra spera sia di buon auspicio davanti al sacro fuoco di Olimpia.
www.london2012.com www.londra2012.coni.it
© Selezione fotografica CONI
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Luxury Rents di Manuela D'Angelo
Pitlane Red Passion, R
il sogno di guidare una Ferrari che diventa realtà
ealizzare un sogno. Guidare una Ferrari, sfrecciare su pista o, se preferite, attraversare le colline modenesi a bordo del mito rosso italiano, bevendo Lambrusco. Tutto ciò ora è possibile grazie a Pitlane Red Passion, azienda di Maranello, nata due anni fa dall’intuizione di Daniele Valestri e oggi diventata leader nel campo del noleggio e test drive di auto di lusso con particolare riferimento al marchio Ferrari. In realtà non si tratta soltanto di un semplice test drive su strada, ma di una esperienza unica, un vero e proprio viaggio alla riscoperta dei luoghi più affascinanti d’Italia, dei gusti e della storia della nostra penisola, ma a bordo della 550 Maranello, ad esempio, uno dei modelli più belli e all’avanguardia
che sia mai stato prodotto dalla casa del cavallino rampante, retrò e classica, una potenza massima di 485 CV e capace di passare da 0 a 100km/h in soli 4.4 secondi. A Maranello, 50 metri dalla Galleria Ferrari, per chi non si accontenta di guardare e basta, si concretizza la possibilità di guidare una delle auto più potenti al mondo, scegliendo tra 12 modelli: a bordo, un co-pilota dello staff Pitlane garantirà il corretto uso dell’autovettura nella massima sicurezza per il cliente. A voi la scelta di guidare la vostra Ferrari, per 10 minuti, per un’ora o per intere settimane. E mentre guida una delle sue Ferrari, il patron di Pitlane Red Passion - Daniele Valestri - ci racconta il suo sogno.
Voi come il jetset internazionale tra classe, storia, motori e Lambrusco
Lo staff Pitlane con Antonella Mosetti e Samantha De Grenet
Come nasce questa idea? <<Nasce dalla passione che ho avuto fin da bambino per le auto Ferrari. Poi, quando sono riuscito a possederne una tutta mia, ho deciso di condividere quella sensazione provata mettendomi al volante, dando la possibilità anche ad altri di guidare una Ferrari. Da lì è nata l’dea del noleggio e del test drive, concretizzatasi nel 2010>>.
Clienti provenienti da tutto il mondo per realizzare il sogno firmato Pitlane Red Passion
Il patron di Pitlane Daniele Valestri con John Elkann
A maggio avete compiuto 2 anni di vita. Come siete cresciuti? <<Intanto in qualità e servizi. Siamo partiti con tre vetture nel 2010, otto nel 2011 e 12 oggi. Contiamo già migliaia di clienti che ormai potrei definire affezionati. Attorno alla nostra azienda ruota buona parte del jet set internazionale. Tantissimi sportivi, soprattutto campioni di baseball, reali, industriali a livello mondiale e attori. Le nostre auto sono state utilizzate di recente anche per girare il film “Baciato dalla fortuna” diretto da Paolo Costella e uscito nelle sale cinematografiche lo scorso settembre. Abbiamo molti più clienti italiani, anche se l’80% rimane straniero, russi, brasiliani e nord europei. Abbiamo pensato a servizi aggiuntivi correlati al noleggio delle auto, come buffet di benvenuto, tappe eno-gastronomiche, un ristorante gestito da noi con i prodotti tipici della nostra terra>>. Che cosa offrite ai vostri clienti? << Un Test Drive che si svolge su strada, partendo da un tour breve nelle vicinanze di Maranello: 10 minuti di pura adrenalina. Ma non solo. È possibile organizzare anche un meraviglioso viaggio tra le montagne dell’Appennino Modenese, perché i pacchetti sono personalizzati a seconda delle esigenze dei nostri clienti. Ad esempio, per chi vuole divertirsi in pista, organizziamo eventi utilizzando vetture da corsa ed equipaggiamento idoneo, con personale preparato per accompagnarvi nell’avventura su circuito>>. Il cliente più audace? <<Fu un turista olandese. Noleggiò quattro Ferrari diverse per quattro giorni consecutivi. Si spinse fino a S. Marino, Modena, visitando musei e città d’arte. Ma non sapete in quanti, dopo aver provato le nostre Ferrari, passano dallo store a comprarsene una>>.
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Luxury Rents di Manuela D'Angelo
Pitlane Red Passion apre anche a Modena e a Forte dei Marmi
Pitlane inaugura a Modena in grande stile
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l sogno Ferrari non si ferma a Maranello. Pitlane Red Passion, l’azienda leader nel noleggio di auto di lusso e test drive su strada, apre anche a Modena e a Forte dei Marmi, con due imprese gemelle sempre dirette da Daniele Valestri. Una tappa in un certo senso obbligata, visto il successo di Maranello e la richiesta ogni anno crescente da parte di clientela proveniente da tutto il mondo. Tre i modelli Ferrari a disposizione del se-
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condo store modenese, che potranno essere affittati per i test drive da 10 minuti, o per interi viaggi attraverso i dolci pendii dell’Appennino. Si parte con la Ferrari California, motore V8 da 4297 cm cubici, un cambio F1 a doppia frizione da 7 marce e una potenza massima di 460CV. Con lei si raggiunge una velocità di 310km/h, passando da 0 a 100km/h in meno di 4 secondi; è stata creata per rievocare la storica Ferrari 250
Due nuovi store per i test drive Ferrari: Modena e Forte dei Marmi GT California e ideale per condividere l’ebbrezza del viaggio in Ferrari con gli amici. A disposizione anche la Ferrari 458 Italia, aggressiva e possente, basata sulla lunga esperienza del cavallino rampante nelle gare, un motore da 4499 cm cubici (V8 a iniezione diretta), cambio elettroidraulico a doppia frizione con sette rapporti, una potenza di 570CV e una velocità massima di 345km/h, tenuta su strada mai provata prima. Chi avrà l’opportunità di salire su quest’auto, potrà sperimentare il cambio F1 al volante e ciò che quest’esperienza comporta in termini di potenza e controllo. Infine la Ferrari 430 Coupè: gli appassionati la vedranno a Modena in tutto il suo splendore, come quando fu presentata al Motor Show di Parigi nel 2004. Motore V8 da 4308 cm cubici, una potenza di 490CV, velocità massima 315 km/h. L’auto, con la sua carrozzeria in alluminio, offre anche alcune novità, tutte derivanti dalle gare in Formula 1. Gli appassionati sanno che la produzione del modello terminò nel 2009, ma grazie a Pitlane Red Passion potrete ancora provare questo bolide in tutta la sua bellezza. A Modena lo store a due ingressi, in via Paolo Ferrari e via Piave, si arricchisce anche di un ristorante, che sarà la vera novità del 2012: solo prodotti tipici locali, vino di qualità e ricette esclusive. Un servizio eccellente in più per gli amanti Ferrari, un punto ristoro caratterizzato da una varietà invidiabile di prodotti tipici locali, ricchi di sapore e di storia, il che rende Pitlane Red Passion al passo coi tempi e attenta alle esigenze della clientela che oggi vuole provare sensazioni a 360 gradi, avendo tutto a portata di mano. Un’idea, quella di unire ai motori la ristorazione, che verrà replicata anche su Maranello, come ci svela Daniele Valestri, attraverso percorsi enogastronomici inseriti nei pacchetti viaggio, proiezioni di video sulla vendemmia, esposizioni di batterie dei fusti, acquisto dei prodotti nei negozi convenzionati. A settembre si terrà l’inaugurazione di questo secondo punto Red Passion a Modena ed è tutto pronto per il grande evento: il titolare Daniele Valestri non vuole rovinare la sorpresa di una strepitosa festa, con tanti ospiti vip e un testimonial d’eccezione chiamato a portare fortuna a questa seconda avventura. Ma per tutto l’autunno Red Passion sarà anche “itinerante”: Valestri e i suoi professionisti, co-piloti, tutor e interpreti, porteranno le Ferrari in giro per il nord Italia, pronti a farle guidare durante eventi, cerimonie e spettacoli. Occhio al calendario delle iniziative quindi: il viaggio che avete sempre sognato, a bordo di una Ferrari, potrebbe partire proprio dalla vostra città.
Parco auto Pitlane di fronte al nuovo Museo Enzo Ferrari a Modena
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Nasce il connubio motori- ristorazione
Negozio Pitlane Red Passion - Modena
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Hotels & Restaurants di Giada Menichetti
Due diamanti all'ombra della "Madunina"
La struttura è stata premiata dalla rivista americana Travel + Leisure
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Semplicità e innovazione servite dallo Chef Andrea Aprea sui tavoli del Vun
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ravel + Leisure, prestigiosa rivista americana dell’Hotellerie, l'ha appena incoronato miglior albergo al mondo per la qualità dei servizi. Una doppia rivincita per il Park Hyatt Milano che, lo scorso anno, aveva chiuso al quarto posto nella classifica dei migliori City Hotel d’Europa. Doppia perché il riconoscimento assegnato dalla testata statunitense prende in esame ogni singola componente della vita in hotel, dal servizio in camera alla Spa, dal ristorante al concierge, dal bar all’organizzazione di eventi. Prima struttura ricettiva di Hyatt in Italia, l’albergo ha sede in un palazzo costruito nel 1870, pensato per divenire un hotel, ma poi utilizzato per abitazioni e uffici. Le 106 camere, 31 delle quali suite di diverse dimensioni e categorie, sono piccoli gioielli di architettura e design: resine scure, sete color albicocca, rubinetterie in bronzo con rifiniture nere. Fino all’Imperial Suite, la più lussuosa dell’hotel: 160 metri quadrati con un lussuoso salone di 50, arricchito da pezzi unici d’arte e design. Poi la Spa, al primo piano interrato del Park Hyatt, con bagni turco femminile e maschile, docce emozionali, sale trattamenti, una vasca idromassaggio decorata con preziose foglie d’oro a 24 carati e un’accogliente area relax. Con la possibilità di optare per la Private Spa Room e vivere un’oasi relax in totale privacy. Il cuore dell'hotel pulsa in una piazza virtuale, La Cupola, una lobby lounge sormontata da una monumentale copertura in
Il Park Hyatt Milano, miglior hotel al mondo, sceglie un giovane chef napoletano
vetro di nove metri che rappresenta un punto di incontro per tutti i milanesi alla ricerca di un posto sofisticato, ma informale. Più discreti, al primo piano dell'hotel, sono invece i 240 metri quadrati dedicati agli incontri d’affari, a cene o aperitivi di lavoro. Insomma, il cocktail perfetto per Travel + Leisure anche se Claudio Ceccherelli, che guida la struttura dalla sua apertura, 9 anni fa, non è affatto nuovo a riconoscimenti di prestigio. Vedi l'“Hotelier of the Year 2010” conseguito al Best of the Best Hotel Awards, appuntamento ospitato a Las Vegas in occasione del 22esimoVirtuoso’s Annual Travel Mart Conference. La bacheca, dunque, è di quelle ricche e scintillanti, ma di vincere, si sa, non ci si stanca mai. Ed ecco che la nuova “scommessa” passa per un giovane napoletano, Andrea Aprea, 34 anni ed Executive Chef del ristorante Vun del Park Hyatt Hotel Milano. Tecnica, innovazione e rispetto per la gastronomia italiana sono i principi che ispirano la cucina del Vun: la selezione scrupolosa delle materie prime e ricerca continua di suggestioni inedite, per gli occhi e il palato, creano un mix di creatività e tradizione che si sposa perfettamente con le architetture della sala firmate da Ed Tuttle. Gli interni del ristorante disegnano un ambiente dai toni caldi e naturali, con pareti di satin morbido e cangiante, piatti in porcellana e posate d'argento. La semplicità che guarda al futuro, come ha dichiarato lo chef parlando delle sue portate: “La mia ispirazione nasce dalla curiosità e da tutto ciò che è fonte di ispirazione: un dipinto, un mobile, un luogo, un profumo, una persona”.
www.milan.park.hyatt.com
Andrea Aprea - Executive Chef Hotel Park Hyatt Milano
Fashion Bar di Piera Marsilio
Il Cafè
Trussardi in armonia con
"La Scala"
Un déhors teatrale e chic
Un servizio nuovo ed esclusivo
U
n’idea pensata appositamente per il pubblico che segue le rappresentazioni del Teatro La Scala e che solitamente frequenta il Cafè Trussardi per gustare un aperitivo pre, o per un rilassante incontro post spettacolo. A partire da luglio 2012, in base al calendario degli spettacoli di uno dei più prestigiosi teatri italiani, il Cafè Trussardi offre alla clientela la possibilità di scegliere e ordinare – già all’aperitivo pre spettacolo – il piatto da gustare con tranquillità durante l’intervallo principale dell’opera o del balletto. Un servizio esclusivo su misura pensato appositamente dallo chef che farà trovare il piatto pronto al momento dell'arrivo, dando modo così di apprezzarlo e gustarlo con la giusta tranquillità. Il prestigioso Cafè dall’atmosfera teatrale occupa il piano terra di Palazzo Trussardi, in piazza della Scala, un luogo storico. Rinnovato nel 2008 grazie al progetto di Walter Nicolino e Carlo Ratti, è un perfetto connubio tra design ed eleganza determinato dall'accostamento di acciaio, vetro e arredamento all'avanguardia. La delicata teca di cristallo che si affaccia sulla piazza è incappucciata da un'affascinante e rigoglioso giardino verticale dotato di 3.019 piante, realizzato dal botanico francese Patrick Blanc (la sua prima opera italiana). Ricercatore del Centre national de la recherche scientifique, da oltre dieci anni studia una tecnica di coltura a sviluppo verticale senza terreno per un tessuto fatto di specie diverse che accettano la direzione di sviluppo. Il Cafè è sempre aperto, dalla colazione al dopocena seguendo la regola del food non stop, durante tutta la giornata è infatti
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Gustosi piatti durante l’intervallo dello spettacolo possibile gustare piatti straordinari e drink di altissima qualità. Un clima cosmopolita e dinamico, tra arredi di design e un monumentale bancone a isola in marmo pregiato, espressione di equilibrio tra qualità della proposta gastronomica e rapidità del mondo contemporaneo. "Abbiamo inaugurato un'estensione del nostro palazzo storico di Piazza della Scala - aveva spiegato il presidente del Gruppo Beatrice Trussardi - trasformando un parcheggio per le automobili in un grande giardino verticale, disegnato da Patrick Blanc, artista-paesaggista di fama mondiale. Il déhors del Cafè Trussardi è un segno tangibile della responsabilità del Gruppo, diffusa in tutto il mondo attraverso la nostra comunicazione". Ha avuto inizio inoltre in questi giorni la collaborazione del Gruppo Trussardi con Carlo Cracco che si avvale della collaborazione in cucina di Luigi Taglienti, giovane chef emergente con alle spalle significative esperienze nei migliori ristoranti d’Italia, per la gestione del ristorante e del Cafè. Un passaggio di testimone con Andrea Berton. Il Cafè Trussardi è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 e 30 alle 23. Sabato dalle 12 alle 23. La cucina è aperta tutti i giorni dalle 12 alle 22.
www.trussardiallascala.com www.trussardi.it
SISTEMA DI SEDUTE ALLEN DESIGN RODOLFO DORDONI
www.minotti.com
Live Music di Piero Russo
"Italia loves Emilia", i big della musica italiana in concerto al Campovolo di Reggio Emilia I
Un grande evento all’insegna della solidarietà
talia Loves Emilia. Il simbolo dell’Emilia musicale degli ultimi anni sarà anche il teatro della solidarietà e varcherà i confini di una regione in ginocchio, da maggio, per il terremoto e a cui ancora batte il cuore a ogni minima scossa. Campovolo, che ha consacrato centinaia di cantanti, che ha strabiliato con Ligabue, non è solo l’ombelico mediatico e musicale dello Stivale, ma il 22 settembre sarà una passerella di big che, dopo l’impegno preso per il sisma d’Abruzzo, adesso guardano all’Emilia con un abbraccio fraterno. Un abbraccio targato Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Elisa, Tiziano Ferro, Giorgia, Lorenzo Jovanotti, Ligabue, Litfiba, Fiorella Mannoia, Negramaro, Nomadi, Laura Pausini, Renato Zero e Zucchero, che si esibiranno tutti nella stessa giornata: un evento storico. Dal Salento dei Negroamaro al Friuli di Elisa, i musicisti provengono da tutt’Italia e promettono di bissare il grande successo degli artisti emiliani al Dall’Ara di Bologna. La causa è buona, raccogliere fondi per i terremotati, perché i 14 angeli del sisma emiliano hanno deciso di non percepire alcun compenso e di devolvere l’intero incasso a uno degli obiettivi primari che verranno sottoposti dalla Regione Emilia Romagna che, con il suo presidente Vasco Errani (nominato commissario per la ricostruzione), è promotrice dell’iniziativa: ricostruire. La parola d’ordine è una soltanto e i laboriosi emiliani la conoscono bene: se poi c’è il supporto del top della musica italiana e di numerosi gruppi industriali che hanno promesso di aderire all’iniziativa, il successo del concerto di Campovolo è assicurato. Molti degli artisti presenti a Reggio Emilia non sono nuovi a episodi di solidarietà del genere: “Domani 21/04.09”, scritta da Mauro Pagani in collaborazione con Jovanotti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e interpretata da una cinquantina di grandi nomi con lo scopo di realizzare il consolidamento e il restauro del conservatorio intitolato ad Alfredo Casella e della sede del Teatro Stabile d'Abruzzo dell'Aquila. Il 22 settembre Campovolo offrirà le stesse chance all’Emilia: assistere all’evento è semplicissimo perché i biglietti si possono prenotare in pochi click nei circuiti TicketOne, Boxol, Bookingshow, Unicredit, Listicket, Amit, Go2 e Boxoffice Toscana e Sicilia. Il prezzo è assolutamente irrisorio se si considera il calibro degli artisti e soprattutto lo scopo dell’iniziativa: 25 euro per il maxievento che inizierà alle 16 e proseguirà fino a notte inoltrata.
Il 22 settembre al Campovolo di Reggio Emilia passerella di big per sostenere le popolazioni emiliane colpite dal terremoto
www.italialovesemilia.it
Un abbraccio targato Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Elisa, Tiziano Ferro, Giorgia, Lorenzo Jovanotti, Ligabue, Litfiba, Fiorella Mannoia, Negramaro, Nomadi, Laura Pausini, Renato Zero e Zucchero
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La Matita Perfetta
gomma
matita
temperamatite
Legati alla tradizione legno di cedro naturale o nero con le caratteristiche scanalature; all’estremità della matita un’utile gomma bianca, un allungalapis platinum-plated o argento massiccio con temperamatite incorporato. La versione in Platino è disponibile anche nell’ elegante set da scrivania in legno di ontano con coperchio in metallo cromato.
Il castello Faber- Castell a Stein
Conte A. W. von Faber- Castell
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Fashion Watch di Monica Pezzella
Eberhard & Co. presenta Tazio Nuvolari Data il fascino di un mito custodito in un segnatempo dal design accattivante e grintoso Il primo modello nella collezione Tazio Nuvolari ad avere il datario
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120 anni dalla nascita di Tazio Nuvolari, il più grande mito dell’automobilismo di tutti i tempi e passato alla storia come il Mantovano Volante, Eberhard & Co. ha realizzato un segnatempo dal design accattivante e determinato. Il Tazio Nuvolari Data è un cronografo meccanico a carica automatica che si contraddistingue per il suo progetto ricercato e funzionale. L’estetica, coniugata con l’efficienza, sono elementi distintivi che da sempre caratterizzano la prestigiosa Maison nata a Saint-Imier (Svizzera) nel 1865. Per “misurarsi” con il tempo il Tazio Nuvolari Data assume un look sportivo con elementi caratterizzanti dal colore rosso. Rosso come la velocità, le auto sportive, la passione, l’energia e la suggestione! Utilizzato per il profilo dei numeri arabi sul quadrante, per le lancette dei contatori, per la firma e le iniziali del grande pilota nonché per le piccole impunture sul cinturino di coccodrillo, il colore esalta la grinta di questo cronografo realizzato con cassa in acciaio di diametro 43mm. e spessore 13mm. Il quadrante è nero perlée e su di esso, a ore 12 e a ore 6, si distinguono i contatori dei
minuti (30 minuti) e delle ore (12 ore con data). Il datario, una novità rispetto alle precedenti collezioni (Tazio Nuvolari e Vanderbilt Cup, quest'ultima ispirata all'emozionante vittoria ottenuta in America nel 1936), è presente sia nella versione con cinturino in coccodrillo che in quella a bracciale in acciaio. Quest’ultimo modello presenta una chiusura in oro 18 kt. con l’incisione di una piccola tartaruga stilizzata, storico portafortuna di Nuvolari. Lo studio del raffinato modello ha permesso, nel rispetto della tradizione meccanica, di amalgamare il contenuto tecnico alla forma. Ha al suo interno un movimento base ETA 7750 13 1/4” impermeabile fino a 30 m. Il fondo della cassa è serrato da 8 viti. I pulsanti sono rettangolari e la corona a vite è personalizzata con la lettera “E”. Le lancette, di tipo a bâton, sono luminescenti e le lunette in acciaio soleil hanno una scala tachimetrica in miglia/h, nera, con la scritta miles per hour in rosso. Il vetro in zaffiro, con trattamento antiriflesso interno, racchiude un piccolo gioiello tecnologico. L’emozione delle corse, il fascino delle auto d’epoca, la forte personalità del pilota sono tutte racchiuse nel Tazio Nuvolari Data: un prezioso orologio sportivo da polso realizzato in edizione limitata (999 pezzi al mondo). Il 20 -21-22-23 settembre 2012, al Gran Premio Nuvolari, che si terrà a Mantova, Eberhard & Co sarà il Partner Ufficiale della manifestazione internazionale organizzata da Mantova Corse in collaborazione col Museo Nuvolari e l’Automobile Club Mantova. A distanza di 21 anni l’autorevole Maison riconferma il suo esordio in pista nel mondo della velocità in una delle più importanti gare automobilistiche internazionali di regolarità a cronometro per auto storiche.
www.eberharditalia.it
Un cronografo meccanico automatico, dal look sportivo, con una cassa in acciaio di 43 mm
L’espressione dello storico legame della Maison con il mondo delle auto d’epoca
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Style & Design di Alessandra Menicucci
Pininfarina, maestro di design: bellezza universale e senza tempo
La purezza della linea: ricchezza di invenzione in continuo rinnovamento
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ininfarina: una sintesi dell'eccellenza italiana in fatto di genio creativo e artistico unito al rigore ingegneristico e alle capacità tecniche e costruttive simbolo del Made in Italy nel mondo. Ed è una storia che nasce da molto lontano, negli anni della prima guerra mondiale, quando il giovane Battista Farina detto "Pinin" inizia a progettare aeroplani Aviatic da scuola nella carrozzeria di famiglia, ricevendo l'encomio solenne dall'Aviazione Militare per la perfetta esecuzione. Il primo di una serie di successi e riconoscimenti a livello mondiale ancora oggi senza fine e senza rivali. È l'epoca di grandi uomini di genio e di tecnica, "Pinin" è affascinato dall'aeronautica e dal volo e portato per il mondo dell'automobile, che intuisce essere il mezzo di trasporto del futuro: è negli anni '20 il suo primo viaggio a Detroit e l'incontro con Henry Ford. Ma nel cuore di Pinin c'è l'Italia. Nel 1930 nasce a Torino la Carrozzeria Pinin Farina, per lo studio e la costruzione di carrozzerie speciali e la produzione di vetture: carrozzerie di disegno rivoluzionario che preconizzano la linea dell'automobile del futuro. Semplicità e bellezza che caratterizzeranno l'impostazione formale dei veicoli nel secondo dopoguerra. Ma anche
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rigore costruttivo: "l'aerodinamica - dirà nelle sue memorie - mi appare come la forma della velocità". Ecco nascere negli anni '50 la Cisitalia 202, definita "una scultura in movimento", entrata a far parte della collezione permanente del MoMa di New York. In questi anni avviene il "magico" incontro tra "Pinin" ed Enzo Ferrari, che dà vita alla creazione delle più belle auto di tutti i tempi, una feconda collaborazione che dura ormai da più di mezzo secolo. La creazione del primo modello 250 GT risale al 1954. Ma lo stile Pinin Farina non ha limiti, travalica le frontiere, riconosciuto e apprezzato oltralpe e in tutto il mondo. Dalla Nash Healey Spider, protagonista con Audrey Hepburn e Humphrey Bogart del celebre film "Sabrina", alla bella signorina Alfa Romeo Giulietta Spider, alla Lancia Aurelia B24S, la fuoriserie prodotta in serie guidata da Vittorio Gassman nel film "Il sorpasso", giunge il momento per la Carrozzeria di Pinin di passare dalla dimensione artigianale all'assetto industriale. Apre il nuovo stabilimento di Grugliasco e Pinin vuole accanto a sè al timone delle attività il figlio Sergio e il genero Renzo Carli. Ed i Farina diventano ufficialmente Pininfarina: caso unico nella storia, il Presidente
della Repubblica Gronchi autorizza per decreto la variazione del cognome della famiglia, brand di eccellenza per l'intera comunità nazionale. Le creazioni Pininfarina sono il risultato dell'amalgama tra sensibilità al design, buon gusto, ricerca tecnica e innovazione. Peugeot 403, Chevrolet Corvette, Maserati Quattroporte, Fiat 124 Sport Spider, Alfa Romeo 1600 "Duetto", bellezza e innovazioni tecnologiche, puntigliosamente studiate nel Centro Calcolo e Disegno Industriale e nella famosa Galleria del Vento per gli assetti aerodinamici. Dopo "Pinin", ecco il figlio Sergio alla conduzione dell'azienda. E si rivela all'altezza del padre per le sue eccellenti qualità di raffinato designer, di brillante imprenditore e di uomo delle istituzioni. Joint ventures con case automobilistiche in Germania, Svezia, Cina; ampliamento del settore di design industriale in altri comparti quali l'arredamento, l'oggettistica, il residenziale. Siamo ora alla terza generazione, Paolo Pininfarina - figlio di Sergio - delinea il futuro della Società: "Nel DNA la Pininfarina di oggi è la stessa degli anni '30: la centralità del design, il senso estetico per creare bellezze senza tempo, la tensione all'innovazione, la forza della tradizione e l'interpretazione delle esigenze del cliente, le collaborazioni di lungo periodo. Saranno proprio questi valori, uniti all'impegno di tutti, a costruire un ponte verso il futuro".
www.pininfarina.it
Pininfarina è il comune denominatore del mercato mondiale dell'auto
Sergio Pininfarina - Presidente dell'omonima azienda
Maestro dell'aerodinamica dell'automobile, un vero talento d'artista TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Style & Design di Piera Marsilio
La cucina Acropolis di Snaidero esposta al "Pininfarina in London"
nell’ambito dell’International Architecture and Design Showcase L
ONDRA – Scaturita dal progetto di ricerca intrapreso negli anni ‘90 da Snaidero e Pininfarina, il modello di cucina del futuro Acropolis è presente all’interno della mostra dedicata al prestigioso marchio italiano che raccoglie le più importanti e famose espressioni della genialità di Sergio Pininfarina, storico design di auto simbolo, scomparso il 3 luglio scorso all’età di 85 anni. L’esposizione, inaugurata il 21 giugno scorso nella sede dell’istituto italiano di cultura di Londra a Belvare Square, è stata visitata fino al 15 luglio. Nell’ambito delle iniziative di contorno ai Giochi Olimpici 2012, il promotore Pino Pietrolucci ha creato una vetrina dell’eccellenza Made in Italy a disposizione di turisti e londinesi. Protagonismo, ergonomia e forme dilatate, caratteristiche innovative di Acropolis, sono espressione di un nuovo modo di concepire la socializzazione e il vivere quotidiano. Una cucina degna, erede di una linea storica che ha prodotto negli anni modelli di successo: Ola, Viva, Idea, Venus, Ola20 e Idea40. La circolarità progettuale, abbandonando ogni consuetudine, diviene simbolo di continuità. Una cucina concentrica, studiata per essere collocata al centro della stanza e assolvere al ruolo di protagonista. Un nucleo, come nell’antica Grecia lo era l’Acropoli, da cui è ispirato il nome, che rappresentava il cuore pulsante della città attorno al quale si organizzava e scorreva la vita. Un modo per ripristinare il simbolismo della cultura del cibo, del mangiare e dello stare assieme, un centro di abitudini comportamentali e famigliari. Una trasformazione radicale nel modo di concepire la cucina, ispirata, nello studio dello spazio, al comportamento di chi è coinvolto nel rito. Da qui l’idea di un nastro continuo, una pista d’appoggio per avere tutte le attrezzature a portata di mano. Il progetto segue l’evoluzione dei nuovi stili di vita del consumatore e anche la scelta
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Un progetto tecnologico all’avanguardia dei materiali tecnologici come acciaio, alluminio ed elementi sospesi è all’avanguardia. Gli elementi verticali, come i pilastri di sostegno in inox, contengono un sistema di canalizzazione e la cappa cilindrica è un perno importante per sostenere la struttura; realizzata in alluminio, consente di avere maggiore percezione e morbidezza delle forme. La struttura si compone di elementi verticali e orizzontali che si uniscono gli uni agli altri senza soluzione di continuità, grazie all’utilizzo di appositi giunti che completano, con il loro esclusivo disegno, i dettagli dell’insieme. Ogni elemento, opportunamente progettato, è dunque il risultato di un’attenta ricerca. All’interno della zona operativa un computer permette di gestire gli elettrodomestici e gli strumenti di informazione e intrattenimento: radio, televisione e internet. L’illuminazione innovativa delle mensole a led mette in risalto le superfici. Il lavello in acciaio inox è avvolgente, il piano cottura integrato in vetroceramica è costituito di due lavelli tondi in acciaio e garantisce praticità di lavoro. Nella parte inferiore le cassettiere possono diventare vano per forno e lavastoviglie e base sottolavello. La sola zona separata si compone di armadi per la conservazione dei cibi. Frigorifero, dispensa, forno e lavastoviglie vengono riunite da una elegante profilatura in alluminio e ante in acciaio dall’aspetto professionale. La cucina del futuro non è più un sogno con Acropolis.
www.snaidero.it
Ritorno al simbolismo della cultura del cibo
Filosofia di centralità
Sport
di Roberta Mazzacane
MotoGP 2012, D
il circuito di Misano è intitolato a Marco Simoncelli
opo il terribile incidente in cui ha perso la vita Marco Simoncelli lo scorso novembre durante il Gp della Malesia, il circuito di Misano ha ufficializzato la sua nuova denominazione, che dal 2012 sarà “Misano World Circuit Marco Simoncelli”. Qui si disputeranno per il quinto anno consecutivo le tappe del MotoMondiale e della Superbike, in una pista
completamente rinnovata, messa in sicurezza e che sfoggerà un nuovo logo, che possa racchiudere insieme il tradizionale marchio MWC del Misano World Circuit insieme al nome Marco Simoncelli, in una nuova immagine con la doppia elle come le bande rosse del casco di SuperSic. Il MotoGP di Misano 2011 si è concluso con un'altra vittoria di Casey Stoner, in
Misano cambia nome in memoria di SuperSic 66
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pole-position fin dall'inizio. L'anno scorso l'australiano pilota della Honda ha stabilito il nuovo record della pista del Santa Monica, battendo Jorge Lorenzo con un tempo di 1'31'"138. La gara di Misano Adriatico 2011 si è conclusa con il primo posto di Jorge Lorenzo (Yamaha), seguito da Dani Pedrosa (Honda) e Casey Stoner (Honda) sul terzo gradino del podio dei vincitori. Una gara agguerrita, che ha riscaldato l’asfalto di Misano e gli animi dei presenti con ritmi indiavolati e numeri spettacolari, come quelli di Valentino Rossi. L'autodromo di Misano è stato progettato nel 1969 con vari e successivi stadi di ristrutturazione che si sono susseguiti fin dall'inizio degli anni Novanta, che andavano nella direzione di un impianto sempre più efficiente e sicuro. Inoltre l'asfalto è stato ampliato già dal 1993, quando la pista venne allungata a 4.060 metri e nel 1998 la zona paddock venne ampliata sino a raggiungere un'area di 40.000 mq. Infine nel 2001 anche le tribune furono ampliate, fino a una capienza di 5000 posti. Dal 2006 ha aprì anche il nuovo centro medico e nella pista venne realizzato anche un nuovo tracciato, ampliando le parti strutturali e aumentando gli ingressi al circuito. Attualmente la pista adriatica misura 4226 mt e dispone di una tribuna da 3.000 posti in fondo al rettilineo. In totale il circuito di Misano è omologato per ospitare 75.000 visitatori, di cui 26.000 sulle tribune. Una grande ricchezza del circuito è il nuovissimo impianto di illuminazione notturna della pista, che la rendono un luogo adatto a ospitare eventi serali e manifestazioni notturne anche di altro tipo. Inoltre la pista dispone di un innovativo impianto tecnologico, un investimento economico che ha realizzato il completo cablaggio del circuito e la copertura wi-fi sull'intera area. La gara motociclistica che ogni anno si svolge a Misano si inserisce tra i numerosi eventi organizzati per l'estate romagnola e contribuisce al turismo e all'economia del territorio adriatico, come confermano i dati delle presenze alberghiere. In questi 5 anni è stata consolidata una formula che a Misa-
Tutto pronto per il MotoGP della riviera romagnola
La MotoGP rappresenta per tutto il territorio riminese una grandissima risorsa in termine di immagine, presenze e prestigio su scala internazionale
no si è rivelata vincente, ossia quella di unire alle gare motociclistiche anche gli eventi estivi della riviera romagnola. Quest’anno, però, la gara di Misano è stata posticipata a metà settembre, per la precisione si svolgerà dal 14 al 16 settembre 2012, dal venerdì alla domenica, ma per tutta la settimana la cittadina proporrà ai turisti una serie di eventi per allietare gli ultimi giorni di mare. L’attenzione è sempre puntata su Valentino Rossi, naturalmente molto legato alla pista di Misano per le sue origini romagnole. Non ci resta che aspettare metà settembre allora per vedere come si comporterà il pilota della Ducati. Valentino Rossi - Pilota Ducati
www.misanocircuit.com TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Sport
di Roberta Mazzacane
GP d'Italia (Mugello Circuit) 2012, gioie e dolori per un campionato indimenticabile Marco Simoncelli perde la vita in Malesia
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l Motomondiale 2011 ha incoronato Casey Stoner campione del Mondo, davanti a Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, rispettivamente arrivati al secondo e al terzo posto, ma l'episodio che sicuramente sarà ricordato dalla maggior parte delle persone è il terribile incidente mortale del giovanissimo pilota Marco Simoncelli, che ha perso la vita a Sepang, durante il GP della Malesia. Il MotoGP 2011 si è svolto in 18 tappe dal 20 marzo al 06 novembre e per ben 10 gare il vincitore è stato sempre Stoner, la cui vittoria è stata però offuscata da un lutto così grave da far passare in secondo piano tutto il resto. Prima di dare il via all'ultima tappa c'è stato un bellissimo tributo alla
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memoria di Marco Simoncelli, anche soprannominato Super Sic, con tutte le moto schierate in pista a sfilare con il nr. 58 sul cupolino, comprese anche le moto 125 e le Moto 2. A capo del gruppo c'era Kevin Schwantz in sella alla Honda RC212V di Sic. Per l'italiano Valentino Rossi il 2011 è stato un annus horribilis, così come per Hayden. L'anno scorso sono state introdotte parecchie novità, tra cui alcune modifiche al formato delle prove libere, delle qualifiche e la decisione di comporre la griglia di partenza sempre con tre piloti per fila, anziché schierare tre piloti ogni fila in MotoGP e quattro ogni fila per Moto2 e 125.
Casey Stoner campione del mondo
MotoGP 2012: tributo a Simoncelli e sconti per i 38 anni del Mugello La 64° edizione del Motomondiale, partita nell'aprile 2012 in Qatar e che terminerà a Valencia l'11 novembre 2012, ha fatto tappa in Italia lo scorso 15 luglio, alla pista del Mugello. I piloti iscritti alla gara motociclistica sono in totale 86, suddivisi nelle varie categorie: 21 nella classe regina, 32 nella intermedia e 33 nell'ultima arrivata che sostituisce la 125, andata in pensione nel 2011. L'impianto del Mugello, già per la gara del 2011, era stato adeguato e asfaltato, rendendo la pista più confortevole e sicura e anche la nuova tribuna centrale è stata realizzata seguendo tutti gli standard e le tecnologie più avanzate. Gli spettatori amanti delle gare motociclistiche potranno godersi, nella splendida cornice naturale del Mugello, tutte le performance dei loro beniamini sapendo di rispettare l'ambiente, in una vera e propria tribuna naturale. Anche i colori sono cambiati: in occasione dei 150 anni dell'Italia i cordoli gialli e rossi sono stati sostituiti da quelli tricolori della nostra bandiera. Inaugurato il 23 giugno 1974, l’autodromo del Mugello ospitò per la prima volta una gara automobilistica, dal 1994 iniziò a ospitare anche le gare motociclistiche, diventando sede fissa del GP d'Italia. Da allora la pista toscana ha ospitato 26 volte il Motomondiale ed è stato votato per ben cinque volte il miglior circuito fra gli impianti organizzatori del Motomondiale. In occasione dei 38 anni dell’impianto, quest'anno i proprietari del circuito hanno riservato una bella sorpresa a chi ha acquistato online su Ticketone il biglietto per la tappa italiana
del 15 luglio, ricevendo uno sconto del 30% dal prezzo intero. Sempre quest'anno nell'Autodromo è stato rafforzato il servizio di controllo per far fronte in sicurezza alla tradizionale invasione di pista durante i festeggiamenti dei vincitori. Per l'Italia gareggiano Valentino Rossi (Ducati), Michele Pirro (Honda), Danilo Petrucci (Ioda) e Andrea Dovizioso (Yamaha). A livello di mercato è proprio Rossi il pezzo forte, il nome che scotta, in quanto Casey Stoner ha già deciso di ritirarsi a fine stagione.
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HI-Tech
di Giuliana Sotera
G Data
Da oggi sogni tranquilli per chi naviga in rete
InternetSecurity 2013,
la soluzione ideale per la sicurezza in rete Usato in oltre 60 Paesi con un network capillare in continua espansione
Eletto miglior antivirus 2013 per il livello di detection rate
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a sempre più evoluta tecnologia informatica impone a tutti di stare sempre al passo con i tempi. Ma che fare se anche gli hacker e le minacce informatiche sono in costante aggiornamento? Per fortuna ci pensa G Data Software AG, impresa leader nel settore della sicurezza informatica dalla tradizione pluriennale, specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti dedicati alla sicurezza informatica. L’azienda, fondata a Bochum (Germania) nel 1985, si è rapidamente affermata nel mercato home grazie alla scoperta e all’intercettazione di minacce informatiche sempre più evolute. Mission e filosofia aziendale quella, infatti, di garantire a ogni utente il massimo livello di protezione per ogni tipo di minaccia. La serietà e la garanzia dei servizi di G Data ha portato a una diffusione in oltre 60 Paesi con sedi operative in tutto il mondo, con un network capillare in continua espan-
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sione e una diffusione di strutture su tutto il territorio di riferimento ha permesso di interpretare velocemente le esigenze e le necessità dei clienti, sempre più attenti agli alti standard di qualità e sicurezza del mercato. Negli ultimi 5 anni G Data ha ottenuto più riconoscimenti e vittorie nei test di qualsiasi altro produttore di software per la sicurezza informatica. Un corposo curriculum, quindi, che ha permesso all’azienda di crescere anche nella ricerca e nell’innovazione arrivando al primo posto anche in questi settori. Un’innovazione alla cui base vi sono i più moderni metodi di rilevamento proattivo che permettono al software di individuare i virus quando ancora non sono ritenuti tali (Euristica, Cloud Security, ecc). Ormai celebri sono Doublescan, il pluripremiato sistema di scansione con due motori indipendenti e OutbreakShield, la protezione immediata anche in assenza di firme virali. La ricerca costante alla base dei servizi offerti da G Data ha permesso al brand tedesco di aggiudicarsi anche il primo posto nel test indipendente di AV Comparatives, come migliore antivirus per il livello di detection rate. Tanti e variegati, infatti, anche i mercati in cui opera l’azienda: dalle telecomunicazioni alle banche, dalla Pubblica Amministrazione agli operatori finanziari, passando anche per le scuole e l’Università. Ed oggi l’azienda presenta il suo ultimo nato: G Data InternetSecurity 2013. Molto più di un “semplice” antivirus. Dalla tecnologia d’avanguardia, ma dall’estrema facilità di utilizzo, G Data InternetSecurity 2013 protegge da virus, hacker, spam e altri pericoli della rete, include il sistema di protezione minori per vigilare sulla navigazione dei più piccoli, il tutto senza rallentare le prestazioni del pc. Il pacchetto comprende la licenza per 1 anno, inclusi gli aggiornamenti.
www.gdata.it
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Luxury Chat di Valentina La Ferrera
In arrivo un nuovo
social network per l’elite N
ell’era dei social network c’è chi ama distinguersi dalla massa anche nel cyberspazio e sceglie di frequentare il salotto buono della rete, dove si fanno solo incontri di un certo livello. Arriva così in Italia un social network di nicchia, per l’elite che cerca l’esclusività anche nel web. DateTheMillionaire.com è il sito di incontri più esclusivo della rete, l’anticamera virtuale del jet set internazionale. Un social network per pochi, una comunità per vip, dove è possibile trovare gente ben navigata (e questo è proprio il caso di dirlo!), interessante, educata e di successo. Una sorta di Facebook, con fotografie e informazioni personali, ma con ingresso riservato ai soli appartenenti all’esclusivo club. A fare la differenza è un’accurata selezione degli iscritti, in base a criteri ben precisi. Ecco perché tutti gli altri network e gli altri siti di incontri online sono sovraffollati, mentre DateTheMillionaire.com offre ai suoi iscritti la garanzia di incontrare solo gente di elevato rango sociale. Ogni domanda di ammissione viene infatti valutata attentamente. Per il resto, l’intento dell’esclusivo social network non è diverso da quello di molte altre reti virtuali, in quanto consente lo scambio di informazioni, facilita la ricerca di un partner per una relazione formale o informale, o per un’amicizia. L’obiettivo è, infatti, quello di promuovere gli incontri tra le persone per scopi personali, di tempo libero o di business. Basta visitare il sito per notare subito come anche l’homepage dia l’impressione della riservatezza e della selettività di cui solo in pochi possono godere.
www.DateTheMillionaire.com
Solo per gente interessante, ben navigata, educata e di successo
Il salotto buono della rete seleziona attentamente i propri iscritti
Il social network più esclusivo della rete si chiama DateTheMillionaire.com 72
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www.chimento.it
INFINITY collection
Music
di Enza Di Marco
Dolcenera,
l'evoluzione di un'artista eclettica Passione pugliese e musica elettronica in live tour per tutta Italia
"N
era che picchia forte/che butta giù le porte/ che ammazza e passa oltre” sono alcuni versi della canzone di Fabrizio de Andrè contenuta nell’album Anime Salve, che ha ispirato Emanuela Trane a presentarsi al pubblico con lo pseudonimo di Dolcenera. Come una fiumana di acqua dolce e nera che scorre impetuosa, spazzando via tutto ciò che incontra, Dolcenera è un’artista in continua corsa, capace di reinventare se stessa e la sua musica, regalando ai suoi fan atmosfere sempre nuove. Dopo quasi dieci anni di carriera e un’invidiata collezione di riconoscimenti artistici, la cantautrice salentina continua a mettersi alla prova e duetta “Read All About it (Tutto quello che devi sapere)” con il rapper inglese Professor Green: una nuova collaborazione di respiro internazionale che la consacra nell’olimpo delle artiste più eclettiche della nostra musica. Il 2012 la vuole tra i big protagonisti della 62° edizione del Festival di Sanremo con il brano Ci vediamo a casa, inserito nel repack Evoluzione della specie 2, in cui emerge l’intenzione dell’artista di spingere l’ascoltatore a trovare il coraggio di osare, di condividere con gli altri la propria esperienza per vincere la paura di questo “futuro talmente raccontato che sembra aver perso la sua imprevedibilità”. Dalle note pop-rock, power pop, con influenze di R&B e del cantautorato italiano del suo primo album Sorriso Nucleare anno 2003, l’artista passa ad arrangiamenti più rock con toni di blues per il secondo album Un Mondo Perfetto. Ma la cantante viene consacrata a icona musicale grazie alla vittoria della trasmissione Music Farm con il brano Mai più noi due. Dopo numerosi riconoscimenti tra cui il premio De Andrè, il premio come “Miglior artista emergente” al M.E.I. e del Leone d’argento come “Rivelazione musicale dell’anno”, Dolcenera pubblica il suo terzo album Il Popolo dei Sogni che, in una settimana, ottiene il disco d’oro e quello di platino. Il 2009 è la volta dell’album “Dolcenera nel paese delle meraviglie”: la cantante abbandona le canzoni dal tono triste e inquieto per dedicarsi a pezzi positivi e ottimisti, in cui emerge l’amore come filo conduttore; il secondo e terzo singolo estratti dall’album
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Anima pop-rock con note di blues e influenze R&B
Una voce roca e passionale per una nuova girl power italiana diventano hit radiofoniche e regalano alla cantante la vittoria del riconoscimento “Top Radio” del “Venice Music Awards 2009”. Ma è il 2010 l’anno di un coraggioso cambiamento artistico che porta la cantante ad abbracciare sonorità più poprock, con decisi inserti di musica elettronica che rendono le nuove canzoni più "internazionali", pur mantenendo chiare radici italiane. L’album Evoluzione della specie si avvale di tante collaborazioni, ma è la stessa cantante a curare interamente la pre-produzione, arrangiando e programmando tutti gli strumenti, alla ricerca di una miscela che riunisce la scrittura cantautoriale italiana con elementi di elettronica, provenienti dal sound electro-rock-dance della Francia degli ultimi anni e dal sound pop-rock di molte band di Brooklyn. L’album viene anticipato dal singolo Il Sole di domenica che diventa subito una delle più importanti hit dell’estate 2011. Con la sua voce roca, passionale, calda e potente Dolcenera è indiscutibilmente la regina delle classifiche radio: in un anno non ha mai lasciato le prime posizioni delle charts di airplay radiofonico con tutti i singoli estratti dal suo ultimo album. Adesso la sua voce risunona tra i Teatri e i Club di tutta Italia con il suo “Ci vediamo in Tour-2012”, organizzato da Live Nation in collaborazione esclusiva con RTL 102.5 che proseguirà per tutta l’estate.
www.dolcenera.com
© Mauro Poltronieri_SUPERMAV TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Medical Research di Valentina La Ferrera
Chirurgia plastica, U
prestate attenzione alla scelta del chirurgo!
n settore che fa gola a tanti, affollato di professionisti non sempre con le carte in regola. Stiamo parlando della chirurgia e medicina estetica, ambito estremamente delicato e per questo esposto a gravi rischi per la salute dei pazienti. In questo mare magnum diventa difficile scegliere il medico al quale affidarsi per un “ritocchino”. L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), primo sodalizio in Italia dedicato al settore, ha messo a punto un vademecum che possa orientarli nella scelta del chirurgo adeguato al tipo di trattamento da effettuare. «Non vogliamo essere solo bravi chirurghi, ma anche e soprattutto brave persone - afferma il presidente di Aicpe, Giovanni Botti». Caratteristiche dell’associazione sono avere come associati solo professionisti, specialisti in chirurgia plastica e la rigida adesione a un codice etico e di comportamento da seguire non solo quando si indossa il camice, ma in tutti i momenti della vita. «Molti medici offrono prestazioni di chirurgia plastica senza averne i requisiti o propongono trattamenti chirurgici in strutture non adeguate o autorizzate - afferma Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe -. I pazienti devono prestare molta attenzione nella scelta del chirurgo, senza fidarsi solo dei messaggi pubblicitari: si rischia non solo di essere insoddisfatti dei risultati, ma anche di subire gravi danni. E’ fondamentale che operatore e ambiente siano adeguati, anche quando si tratta di procedure apparentemente semplici». Da qui nasce l'idea di un decalogo per il paziente che si affaccia al mondo della chirurgia plastica. Il primo passo è verificare le credenziali del medico a cui ci si rivolge: «In Italia tra chirurghi ufficiali, non ufficiali e abusivi si con-
Giovanni Botti - Presidente AICPE
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Dieci semplici regole per evitare rischi
Da Aicpe le linee guida ed un codice etico per la tutela del paziente
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tano almeno 5.000 medici che praticano la chirurgia plastica, anche se è difficile avere una stima precisa - afferma Pelle -. Gli unici di cui fidarsi sono quelli specializzati in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica, ossia chi, dopo la laurea in Medicina, ha frequentato per cinque anni una Scuola di Specializzazione Universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica oppure chi ha maturato un'esperienza comprovata e verificata per almeno cinque anni nel settore». Altri criteri per scegliere il medico di fiducia sono l'eventuale attività ospedaliera o universitaria e l'accreditamento nelle due società scientifiche italiane, Sicpre e Aicpe. Secondo: è fondamentale informarsi sulla struttura dove vengono eseguiti gli interventi. «Devono essere strutture sanitarie ufficialmente autorizzate» spiega Ceravolo. Punto tre: è diritto del paziente ottenere notizie sui materiali utilizzati, come protesi o fillers. «Ogni medico deve illustrare ai pazienti ogni prodotto che utilizzerà e consegnare un'etichetta identificativa del prodotto» continua Ceravolo. Quattro: è consigliabile leggere il consenso informato presentato ai pazienti per qualunque tipo di terapia e chiarire eventuali dubbi con il medico. Quinto: verificare sempre il preventivo dei costi, chiarendo le perplessità su eventuali spese aggiuntive. Punto sei: professionalità e sicurezza hanno un costo. Diffidare di prezzi troppo bassi o di sconti. Numero sette: informarsi sull'equipe chirurgica, soprattutto sull'anestesista. Otto: attenzione a chi pubblicizza la prima visita gratuita. Nono: molti pazienti chiedono al chirurgo di vedere immagini pre e post operatorie. «Di solito queste immagini rappresentano i migliori risultati ottenuti dal chirurgo, non quelli medi – puntualizza Ceravolo -. Se non usati con realismo e serietà questi mezzi possono creare nel paziente aspettative irrealistiche e fuorvianti». Decimo: quando si sceglie un chirurgo bisogna valutare, oltre a titoli ed esperienza, «la personalità, il senso di responsabilità, l'onestà intellettuale e quelle caratteristiche umane istintivamente deducibili dal contatto personale che un vero professionista dovrebbe avere».
www.aicpe.org
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Events
Martina Cambi - La vincitrice dell'edizione 2012
di Silvia Poletti
Il futuro canta a Castrocaro Vince la 55° edizione del Festival di Castrocaro 2012 Martina Cambi
G
rinta, passione, determinazione: con queste armi si sono sfidati i dodici finalisti sul palco di Piazza d’Armi a Terra del Sole. La vincitrice è Martina Cambi, cantante giramondo e bella promessa della musica italiana. Sentiremo ancora parlare di lei. Anche perché Martina Cambi, 27enne romana dalla magnifica voce, si è aggiudicata il podio più prestigioso per i giovani cantanti italiani. Un podio che è stato l’approdo sospirato dopo mesi di selezioni, ma che sarà anche il “luogo” in cui tutto può cominciare. Per lei era la prima volta, per il Festival di Castrocaro “Voci nuove volti nuovi” la 55esima edizione. Cinquantacinque anni di musica che hanno consacrato la manifestazione romagnola come il vivaio delle nuove promesse italiane. Qui sono nate artisticamente cantanti come Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi, Caterina Caselli e in tempi più recenti Zucchero, Eros Ramazzotti, Nek, Luca Barbarossa e molti altri. Trasmesso in diretta da Rai Uno e presentato da Alessandro Greco, il Festival ha visto sfilare i dodici finalisti più volte nel corso delle diverse tappe che hanno scandito la serata, avvicinandola al suo spettacolare finale. Dopo essersi esibiti in half-playback in occasione delle semifinali, i giovani partecipanti hanno cantato accompagnati dall’Orchestra Universale Italiana diretta dal Maestro Sandro Comini, già responsabile delle esecuzioni musicali di altri programmi di Rai Uno come Domenica In. Le loro performances sono state valutate da una giuria presieduta da Mara Maionchi e composta da Eugenio Finardi, Luisa Corna, Marco Alboni (discografico) e Fio Zanotti (direttore d'orchestra). Due gli ospiti: Edoardo Bennato
Diretta Rai Uno, ha presentato Alessandro Greco
e, in qualità di madrina, una biondissima Alexia, fresca di nuovo look, che ha eseguito alcuni suoi cavalli di battaglia ("Per dire di no" e “Dimmi come”), ma anche il suo ultimo singolo, "A volte si a volte no". Per i primi tre classificati la Barley Arts, importante realtà nell’organizzazione di concerti live, metterà in palio la possibilità di esibirsi come supporters al fianco di grandi artisti italiani e stranieri. Previsto anche un Premio MEI alla Miglior Band tra quelle approdate in Semifinale, con la possibilità di usufruire di una serie di azioni promozionali a cura del MEI – Meeting degli Indipendenti. Da quest’anno il Festival di Castrocaro è organizzato dalla Nove Eventi Srl (www.noveeventi.com), una cordata formata da un insieme di società operanti nell’ambito discografico e nell’organizzazione di concerti live di artisti nazionali e internazionali. Fra i soci, il cui obiettivo comune è quello di rilanciare la manifestazione, si annoverano produttori artistici, teatrali e televisivi, gruppi operanti nel marketing strategico e creativo e nella distribuzione discografica, che insieme vanno a costituire una compagine di prima importanza nel mondo della musica: tra loro, l'Avvocato Vittorio Costa, primo motore del progetto e consulente legale di molti artisti italiani di successo e il giornalista Massimo Cotto, Direttore Artistico della 55esima Edizione del Festival e scopritore di talenti come Arisa, Noemi e Simona Molinari nel corso di SanremoLab del 2003. Ma chi è la vincitrice della 55esima edizione del Festival di Castrocaro? Nata a Roma nel 1984, Martina ha dato una svolta musicale alla sua vita subito dopo la maturità (grafica pubblicitaria), quando è partita per l’estero per accrescere la sua conoscenza di nuove culture e arricchire la personale parte artistica. In questo turbinio di viaggi incontra una band Blues Rock indonesiana e comincia a esibirsi come cantante. Canta in Indonesia, Spagna, Inghilterra e Usa. Torna in Italia, conosce il produttore, compositore e arrangiatore Marco Petriaggi e con lui inizia a lavorare. Un rientro promettente, non c’è che dire.
www.vocinuovecastrocaro.it © INTEGRA SOLUTIONS
Cinquantacinque edizioni, il vivaio delle nuove promesse italiane 78
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Events
di Alessandra Menicucci
Monte-Carlo Food&Wine,
il Festival delle eccellenze vinicole e agroalimentari L
Aziende e Istituzioni partecipano al Festival soprattutto come sponsor della manifestazione
a 5a edizione del Monte-Carlo Food&Wine Festival si svolgerà dal 23 al 25 marzo 2013 presso l'Hotel Fairmont Monte Carlo, nel prestigioso principato monegasco. La kermesse si svolgerà alternando occasioni di degustazione ed eventi culturali, momenti ludici e spazi di confronto sui temi più rilevanti del settore agroalimentare italiano, con l'autorevole sostegno e interesse di S.A.S. Alberto II Principe di Monaco. Negli spazi espositivi degli show desk, banchi di presentazione e degustazione dei prodotti, le aziende potranno interagire col pubblico trasmettendo storia e passione che ispira i prodotti; gli Enti e le Istituzioni avranno l'opportunità di promuovere i loro territori e i visitatori, appassionati del buon vino e del buon cibo, saranno ospiti d'onore a cui destinare le migliori attenzioni alla riscoperta di gusti e sapori unici in un contesto elegante e internazionale. I workshops costituiranno il momento di discussione, riflessione e analisi sui più dibattuti argomenti del comparto agroalimentare e vitivinicolo, alla presenza delle più autorevoli Istituzioni e dei più preparati e competenti giornalisti e professionisti del settore, facendo del MCWF un appuntamento chiave nel calendario annuale delle manifestazioni enogastronomiche. Il Festival sarà anche un'occasione di connubio con arte e cultura: sarà presente un'area riservata all'artigianato artistico e alla pittura contemporanea. La manifestazione assegnerà, come ogni
Alberto II di Monaco sostiene i temi dell'autenticità agroalimentare
Alberto II di Monaco con il patron della manifestazione Michele Florentino
anno, vari riconoscimenti ai partecipanti: aziende che portano avanti lo spirito della manifestazione, giornalisti che danno importanza e visibilità ai prodotti d'eccellenza, Università che formano nuovi produttori e addetti ai lavori di alto livello, alle forze dell'ordine che operano quotidianamente contro le contraffazioni dei prodotti tipici e autentici e agli artisti per il loro apporto culturale. Il Decalogo del MCWF è stilato dal patron della manifestazione Michele Florentino: - Sfruttare e riesumare il patrimonio di conoscenze e di sapori del territorio delle nostre mamme e delle nostre nonne. - Valorizzare prodotti e preparazioni tipiche con ingredienti artigianali e materie prime di verità del prodotto. - Cominciare in famiglia l’educazione al gusto. - Imparare a distinguere i sapori provocando emozioni gastronomiche per evitare l’omologazione del gusto. NO ai "piatti spettacolari" ma SI' alla semplicità mettendo al centro del piatto il gusto e quindi il prodotto. - Cercare, dare vita e frequentare laboratori sensoriali. - Valorizzare la storia della gastronomia regionale mettendo in risalto i "giacimenti enogastronomici", conoscenza dell'apporto umano frutto di sapere e sapori tramandati da generazioni, fatto di creatività e capacità manuale. - Creare, valorizzare le eccellenze enogastronomiche locali, promuovendo negozi, aziende vinicole, frantoi, trattorie, masserie, agriturismi autentici, ristoranti, osterie tipiche, salumerie, caseifici, dove viene valorizzato il prodotto agroalimentare che costituisce la tipicità di quel territorio. - Creare premesse per un turismo alternativo che dia pari valore a cibi, vini e "arti". - Evitare la dispersione del bene culturale gastronomico regionale e difendere i sapori inconfondibili e peculiari di ogni regione, città, provincia, paese e borgo italiano. - Vino e salute: il bere correttamente, la ri/scoperta dei poteri terapeutici e degli effetti benefici e curativi del vino sul nostro organismo; questo è il messaggio, questa è la sfida lanciata dal Monte-Carlo Food&Wine Festival.
www.monte-carlowinefestival.com
I dieci motivi ispiratori del Festival, una sfida contro l'omologazione del gusto
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Anniversary
di Alessandra Menicucci
"Siate i benvenuti in questo luogo felice", parola di Walt Disney L
a storia dei Parchi Disney nasce su una panchina, in una giornata di sole. Walt Disney, creatore e realizzatore dei più bei film d'animazione della storia del cinema e papà dei più noti personaggi dei fumetti amati in tutto il mondo, vedendo giocare le sue figlie in un piccolo parco giochi cittadino, pensò a quanto sarebbe stato bello per grandi e piccini potersi divertire insieme in un luogo incantato dove i sogni potessero diventare realtà. Da questo semplice pensiero nacque l'idea dei Parchi Disney, dapprima negli USA, in California e in Florida, poi a seguire nel resto del mondo. In Europa Eurodisney apre le sue
Un incontro esclusivo con Topolino nel suo camerino privato al teatro di Fantasyland 82
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Disney Dreams: uno spettacolo che lascia a bocca aperta grandi e piccini porte nel 1992, nei pressi di Parigi, in posizione privilegiata nel cuore del continente. Quest'anno il parco - ribattezzato Disneyland Paris e divenuto la prima destinazione turistica europea con 250 milioni di visitatori dalla sua apertura - festeggia il suo 20° anniversario e invita gli ospiti a celebrare questo traguardo con un ricchissimo cartellone di eventi celebrativi e feste indimenticabili, in uno stile scintillante e unico. Il Resort include due Parchi tematici, sette Disney Hotel per un totale di 5800 stanze, due centri congressi e campo da golf con 27 buche. Il Disney Village offre ristoranti, negozi e un cinema multisala su una superficie di oltre 30 ettari e include in totale 57 attrazioni, 62 negozi e 58 ristoranti. Ogni giorno più di 14.500 operatori sono al lavoro sul palco e dietro le quinte per offrire agli ospiti un soggiorno indimenticabile. Le lunghe giornate estive sono il momento ideale per scoprire le novità del 20° anniversario e rivivere i grandi spettacoli e le parate di Disneyland Paris. Gli appuntamenti quotidiani di intrattenimento e spettacolo attireranno i visitatori di ogni età, dalla Parata della Magia dove i personaggi Disney attraversano il Parco nei loro scintillanti abiti rinnovati appositamente per l'anniversario, allo spettacolo "Tarzan"al Teatro Chaparral in cui il pubblico è condotto nel cuore della giungla.Si potrà poi incontrare Topolino in persona che vi condurrà a visitare il suo camerino personale, le cui decorazioni ripercorrono i ruoli
interpretati dal celebre Topo nell'arco della sua lunga carriera. E al calar della sera recarsi sulla Main Street per assistere alla sfilata della Parata Disney Fantillusion. E gran finale serale al Castello della Bella Addormentata, avvolto da un vortice di giochi d'acqua, luci, suoni e colori. I grandi Classici Disney prenderanno vita generando uno spettacolo unico. Peter Pan e Wendy vi condurranno in un viaggio davvero emozionante, attraverso le storie più amate di sempre, che si conclude con un fantasmagorico spettacolo pirotecnico. In occasione di questo 20° anniversario esce nelle librerie italiane e nei punti vendita della grande distribuzione - edita dalla De Agostini Libri - una guida turistica interamente dedicata a Disneyland Paris, per scoprirne curiosità e aneddoti in compagnia di Minni, Paperino e Pippo. Si inizia ricordando la figura di Walt Disney, genio ideatore dei parchi e si prosegue addentrandosi nelle descrizioni delle attrazioni, degli hotel e ristoranti, degli spazi spettacolo. Le ultime pagine del volume costituiscono una vera e propria guida pratica con consigli, suggerimenti e informazioni utili ai viaggiatori italiani per raggiungere e vivere la destinazione di questo sogno a occhi aperti: i mezzi di trasporto, le istruzioni per il soggiorno, gli itinerari consigliati per sfruttare al massimo il tempo di permanenza.
www.disneylandparis.com
Una festa scintillante tra un'esplosione di luci e colori lunga un anno intero
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Anniversary di Antonio Longo
Milano Marittima, una storia gloriosa lunga cent'anni
Da zona paludosa a fiorente località turistica
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ino alla metà dell’Ottocento era considerata semplicemente una zona paludosa e boschiva. Poco appetibile, il paesaggio era caratterizzato da secolari pini marittimi che avevano comunque già attirato l’attenzione di illustri personaggi come Dante, che la cita nella Divina Commedia, o Lord Byron che ne trasse ispirazione poetica. Cervia, presto ribattezzata come Milano Marittima, non aveva ancora conosciuto i fasti che il futuro le riserverà. L’economia primordiale della città si basava essenzialmente sul commercio del sale e, in minima parte, sull’agricoltura e sulla pesca. Soltanto nell’ultimo scorcio dell’Ottocento comincia ad affermarsi il turismo, comparto che contribuirà a far conoscere e valorizzare una delle più rinomate mete preferite dai vacanzieri. La svolta decisiva è datata 1907: a seguito di un accordo stipulato tra l’amministrazione comunale e la ditta Maffei, guidata da una delle più importanti famiglie di imprenditori di Milano, il Comune cedette alla società una vasta parte di relitti marini in cambio di un’opera di bonifica e con l’obbligo, da parte del concessionario, di costruire villini, parchi e giardini per creare una rigogliosa zona balneare. Il nome alla nuova area fu presto affibbiato: Milano Marittima, nome che evi-
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dentemente richiamava i legami con l’ambiente meneghino. La rinascita di Cervia era solo cominciata. Il 1 giugno 1911 si costituiva la “Società Milano Marittima per lo sviluppo della spiaggia di Cervia” mentre l’accordo definitivo con il Comune veniva siglato il 14 agosto 1912, data che sanciva, in sostanza, la nascita ufficiale di una delle più prestigiose località turistiche italiane. Iniziò, così, un incessante sviluppo urbanistico che ha trasformato, nel corso degli anni, un luogo paludoso in un’accogliente località per le vacanze della media borghesia milanese. E a distanza di cento anni da quella importante data si è voluto degnamente festeggiare il traguardo allestendo un programma ricco di importanti eventi. Già nei mesi scorsi sono stati numerosi e diversificati gli appuntamenti con l’arte, la cultura, la musica che hanno esaltato le bellezze di Milano Marittima, conditi dall’immancabile glamour e fascino che si respira nella cittadina di Cervia. Con il titolo di “Milano Marittima: cent’anni di bellezza!” prosegue senza sosta l’alternarsi degli happening in calendario sino alla fine del 2012. Le celebrazioni si concluderanno con diversi appuntamenti di rilievo previsti nei mesi di ottobre e dicembre. Dal 15 al 30 ottobre
Tanti gli appuntamenti in programma per festeggiare degnamente il centenario
si svolgerà la Mostra del Centenario, dedicata al turismo e all’architettura di Milano Marittima: accurata ricostruzione, mediante foto, disegni, documenti, dei momenti salienti della storia della cittadina. Sempre a ottobre, dal 25 al 26, è previsto il Convegno internazionale “Milano Marittima 100” che focalizzerà l’attenzione sui territori e sulle architetture per il turismo balneare fra passato e futuro, dalle prime città giardino, come Milano Marittima, ai progetti contemporanei di nuovi insediamenti turistici o di rigenerazione delle aree costiere in Italia e in Europa. Gran finale nel mese di dicembre, naturalmente dedicato al Natale, fra locali alla moda, mercatini e animazione, acquisti e aperitivi sotto gli alberi illuminati a festa, accompagnati da un piacevole sottofondo musicale.
Noa - l'artista si è esibita per l'importante ricorrenza
www.centenariomilanomarittima. comunecervia.it
Quando glamour e fascino creano un connubio irresistibile
Milano Marittima - Rotonda I° maggio
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Events
di Antonio Longo
Miss Italia 2012, U
il sogno di 101 miss nel ricordo di Enzo Mirigliani
n sogno che si ripete ogni anno, trovando rinnovata linfa vitale nelle aspettative di tante ragazze che, provenienti da ogni parte della penisola, aspirano a coronare il loro sogno: divenire, almeno per 365 giorni, la più bella d’Italia. La carica delle 101. Richiamando il noto film di animazione prodotto dalla Walt Disney, potrebbe essere questo il sottotitolo dell’edizione 2012 di Miss Italia, concorso di bellezza per antonomasia che da oltre settant’anni appassiona e divide il Belpae-
se. Fervono i preparativi per l’ormai imminente kermesse che quest’anno vedrà 101 bellezze italiche contendersi la corona. Il malcelato desiderio di tutte le partecipanti alle selezioni è quello di sfilare sulla passerella di Montecatini Terme nelle due serate finali, in onda il 9 e 10 settembre su Rai Uno, condotte da Fabrizio Frizzi. Un’edizione della manifestazione rinnovata rispetto agli anni precedenti, a cominciare dalla prima edizione di Miss Italia nel Mondo, competizione dedicata alle
Il 9 e 10 settembre su Rai Uno andrà in onda la sfida per diventare la reginetta d’Italia ragazze straniere che risiedono in Italia: un’iniziativa naturalmente finalizzata ad abbattere le barriere culturali e favorire, quindi, l’integrazione nel tessuto sociale dei “nuovi italiani”. Saranno venti le concorrenti che si contenderanno i cinque posti a disposizione per partecipare alla finale, in programma durante la puntata del 9 settembre. Come da tradizione, le due serate conclusive saranno precedute dalle strisce quotidiane e da tre anteprime in seconda serata trasmesse sempre su Rai Uno. L’esteriorità in primo piano, ma non solo. Negli ultimi anni il concorso ha lasciato sempre più spazio anche al vissuto e alle doti interiori delle partecipanti. Per alcuni giorni, comunque, lungo lo stivale ci sarà spazio anche per temi certamente soft che potranno attutire, seppur in minima parte, ben altre preoccupazioni e timori che pervadono la quotidianità di milioni di cittadini alla prese con la complessa congiuntura economica che ormai da tempo opprime il tessuto sociale ed economico. E quest’anno il ricordo di tutti, della figlia Patrizia innanzitutto, non potrà che andare al patron Enzo Mirigliani, dal 1959 alla guida del concorso, venuto a mancare all’età di 94 anni il 26 settembre dello scorso anno. Il suo sorriso, la sua classe, la sua eleganza sono rimasti per sempre scolpiti nelle menti e nei cuori di tutti gli italiani. Per mezzo secolo è stato un perfetto padrone di casa del concorso che ogni anno attira l’attenzione di telespettatori e mass media, di critici e di addetti ai lavori, non mancando mai di riservare colpi di scena o ad effetto. Perché se è vero che sarà la bellezza la protagonista principale dell’evento, è altrettanto vero che, come da buona consuetudine italiana, il gossip, le rivelazioni del “dietro le quinte”, il chiacchiericcio più o meno spicciolo consentiranno di amplificare la risonanza della kermesse. Anche se, alla resa dei conti, tutto passa in secondo piano al cospetto della domanda principale che sarà anche quella più ovvia: chi sarà l’erede della reginetta in carica Stefania Bivone? Alla passerella l’ardua risposta. La sfida è appena cominciata… ne vedremo delle belle.
www.missitalia.it © Saggese - La Malfa
Quest’anno in gara anche le ragazze straniere che risiedono in Italia
Tra bellezza e gossip, nel ricordo del patron Enzo Mirigliani
Cars
di Michele Virgili
Peugeot RCZ,
molto più di una concept-car che diventa coupè sportiva RCZ segna una nuova realtà La tappa nella serie di “veicoli di puro
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divertimento” di Peugeot, evidenziando il rinnovamento nel mondo del marchio
na coupè sportiva 2+2 compatta, progettata per essere una vettura esclusiva, un concentrato di emozioni. Peugeot RCZ, presentata a Francoforte nel 2009, è il primo veicolo “fuori serie” della gamma Peugeot. La denominazione RCZ simboleggia il suo posizionamento singolare rispetto alla gamma Peugeot, si tratta della prima vettura a non utilizzare la numerazione con uno zero o un doppio zero centrale, in più sulla carrozzeria esibisce il nuovo leone ridisegnato. Atletico, elegante e aereodinamico, lo stile di RCZ offre equilibri nuovi, armoniosi ed energici. La sensualità espressa dalla doppia
curvatura del tetto e del lunotto e i due archi in alluminio costituiscono gli elementi più caratterizzanti della vettura. Una posizione di guida ideale, una plancia dallo stile fluido materiali nobili e tecnologici, l’abitacolo di RCZ immerge istantaneamente il pilota in un ambiente sportivo ed esclusivo. Inoltre RCZ offre due posti supplementari posteriori il cui schienale può essere ripiegato per lasciare spazio a un bagagliaio con un volume generoso per la sua categoria (da 384 a 760 litri, misurazione in litri d’acqua). La gamma di motorizzazioni è composta da un 1.6 16V THP 115kW (156cv) con Peugeot RCZ, versione Asphalt
Lo stile espressivo e innovativo, gli interni esclusivi, le motorizzazioni dinamiche e rispettose dell’ambiente, le sensazioni di guida proiettano il marchio in un futuro sempre più appassionante cambio manuale o automatico a sei rapporti, da un 2.0 16V HDi FAP 120 kW (163 cv) con cambio manuale a sei rapporti e da un 1.6 16V THP 147kW (200cv) con cambio manuale a sei rapporti. Quest’ultimo motore inedito dispone, in prima mondiale su un 4 cilindri, di tecnologie esclusive che gli permettono di raggiungere un livello di efficienza altissimo, sia in termini di prestazioni sia di consumi e di emissioni di CO2. RCZ esprime tutto il know-how di Peugeot in termini di comportamento su strada e offre prestazioni e sensazioni di guida ai massimi livelli; dispone di collegamenti al suolo molto efficaci derivati dalla piattaforma 2 (avantreno pseudo MacPherson, retrotreno a traversa deformabile), ha assetto e baricentro ribassati, carreggiate allargate e pneumatici di dimensioni particolarmente generose (18” o 19” in opzione). Infine quando RCZ è equipaggiata con il motore THP 147 kW (200cv), l’avantreno integra una barra di torsione inferiore specifica per conferire alla vettura un comportamento ancora più vivace e agile, garantendole una grande stabilità. Se già la RCZ si presenta come un’auto sportiva di primissimo piano, al salone di Francoforte nel settembre 2011 Peugeot ha presentato una vettura con un look ancora più elegante e aggressivo: la RCZ
Asphalt. Si tratta della terza special edition della grintosa e fashion della casa del leone dopo le passate "limited edition" e "Black Yearling". Il propulsore in dotazione alla RCZ Asphalt è un 2.0 litri Hdi da 200 CV, motore che ha gareggiato anche nella 24 ore del Nurburgring nel 2011 e che attualmente in Germania è leader nella VLN Endurance Championship. ///////////////////////////////////////////////////////////////////
La Peugeot RCZ Asphalt Limited Edition è caratterizzata da una verniciatura grigia opaca, cerchi in lega specifici e altre rifiniture riservate a questa versione speciale
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Le caratteristiche distintive che la contraddistinguono dal modello RCZ tradizionale sono la speciale colorazione con vernice grigio opaco, quasi a mimetizzarsi con l'asfalto, le ruote da 19 pollici bicolore con cerchi cromati in grigio a riprendere la tonalità del "vestito", e diverse altre dotazioni sia per gli interni che per gli esterni. Gli interni sono altrettanto impressionanti come l'aspetto esteriore, con rivestimenti brandizzati "Asphalt" cuciti in pelle Nappa, volante e pomello del cambio rivestiti in alcantara e cruscotto e tappettini fatti su misura con covers "Asphalt". Ulteriori dotazioni tecnologiche di serie sulla Asphalt sono: parcheggio anteriore e posteriore assistito, illuminazione automatica, Peugeot Connect Media Navigation e un sistema audio "top-of-the-range" JBL.
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Cars
di Daniele Apruzzese
Peugeot 508 RXH, U
ibrida e bella
na allroad ecocompatibile: si presenta così la Peugeot 508 RXH sul mercato italiano da maggio scorso. La sua eleganza e il suo “portamento” la collocano spontaneamente in un mondo esclusivo. Questa novità per il costruttore transalpino è la promessa di un’esperienza di guida nuova e diversa. Il nuovo alto di gamma presenta tutti i più recenti codici stilistici del Leone francese. È una grande (rialzata di 5 centimetri e allargata di 4 centimetri) dai piccoli consumi: il motore 2.0 litri Diesel HDi FAP (120 kW, 163 CV), quanto di meglio offre il know-how del gruppo in chiave motoristica, spinge le ruote anteriori, le batterie di tipo Ni-MH (Nickel Metallo Idruro) danno potenza (20 kW, 27 CV) a quelle posteriori. Nell’insieme, visto che i due motori possono funzionare insieme o in modo alternato, il selettore “Hybrid4” permette al guidatore di scegliere tra 4 modalità diverse: Zero Emission Vehicle, 4WD, Sport, Auto. Versatilità e piacere di guida uniti a bassi consumi: 4 litri per cento chilometri nel ciclo urbano, 4,1 litri nel misto e 4,2 litri nell’extraurbano. In modalità AUTO l’elettronica gestisce automaticamente il sistema ibrido nella maniera più efficiente, ricorrendo, a seconda dei casi e delle possibilità, alla trazione diesel, alla 4WD o alla propulsione full electric. “ZEV” è l’impostazione da spuntare per impostare una marcia esclusivamente elettrica, con il motore termico che, eventualmente, entra in gioco premendo con più veemenza sull’acceleratore. Quando la strada finisce si può passare alla marcia quattro per quattro, che dà l’ordine ai due motori di funzionare il più possibile contemporaneamente; terminata la carica delle batterie, la trazione integrale può contare sui soli 8 kW di potenza continua garantiti dall’alternatore che è comunque sufficiente a mantenere la motricità in situazioni come le partenze, in attesa che la batteria si ricarichi grazie al sistema di recupero dell’energia in frenata. Divertimento di guida assicurato grazie al sistema di gestione “sport”, che accorcia i tempi di accelerazione e ripresa della 508 RXH. A proposito di prestazioni, l’ibrida Peugeot, equipaggiata di serie con un cambio robotizzato a 6 rapporti, sviluppa una coppia di 450 Nm, accelerando da 0-100 in 8,8 secondi. In linea di massima, il motore termico funziona sempre quando c’è da correre, cioè su strade urbane, extraurbane e autostrade; l’elettrico subentra nelle ripartenze e nei tratti in cui si viaggia a bassissime velocità: a gestire il passaggio da termico a elettrico ci pensa lo Stop & Start. Motore termico e motore elettrico insieme gestiscono poi accelerazioni brusche e partenze in salita. Il disegno stilistico ha studiato linee che degradano in maniera armoniosa verso il posteriore ben poggiato sulle fiancate. Le barre in alluminio delimitano il grande tetto “Ciel” panoramico. Le luci diurne a LED disegnano 3 artigli sull’anteriore, immediatamente riconoscibili di giorno e di notte, che esaltano lo sguardo felino dei proiettori. Poste-
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4 litri per cento chilometri nel ciclo urbano
Stile, eleganza, versatilità e piacere di guida abbinati a uno spirito ecologico
Quattro modalità di guida e due motori per affrontare ogni tipo di percorso riormente viene ripreso il tema dell’arco a fascia rossa che si illumina quando i fari posteriori sono accesi. La parafangatura raccordata ai paraurti e alla modanatura delle portiere, i passaruota generosi e i cerchi da 18” completano la visuale che se ne ha dall’esterno. Il livello di allestimenti è full optional, studiato in modo da offrire a ogni passeggero un trattamento specifico. Le uniche opzioni previste riguardano l’intelligent electronic key, il climatizzatore quadrizona, il portellone posteriore motorizzato, il sistema HI-FI JBL®, gli interni in pelle o pelle e Alcantara®. Zone portaoggetti con un volume fino a 22 litri (in base ai livelli di equipaggiamento) e un bagagliaio da 423 litri (che può crescere fino a 1.439 litri ribaltando con un’unica operazione il sedile posteriore frazionabile 2/3 – 1/3) ne fanno un’auto dalle lunghe e comode percorrenze. La Peugeot 508 RXH è in vendita a costi davvero competitivi e ottimali.
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Style & Design di Piera Marsilio
Bertone, un secolo di car design All'evento hanno partecipato il Ministro Francesco Profumo, il sindaco di Torino Piero Fassino, Giorgetto Giugiaro, e gli assessori della Regione Piemonte Claudia Porchietto e Michele Coppola
Lo stile Bertone al Museo dell’automobile di Torino La neonata supercar Nuccio, sportiva estrema Il 28 giugno scorso al Museo Nazionale dell’Automobile si è svolta la celebrazione del centenario di Bertone con l’inaugurazione della mostra "Cento anni di car design", visitabile fino al 14 ottobre prossimo. Un’azienda antica, firma prestigiosa del made in Italy nel settore dell’automobile che ne ha accompagnato l’evoluzione tecnologica e stilistica. L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia e dalla Città di Torino. Presenti il presidente Lilli Bertone, il ministro Francesco Profumo, il sindaco di Torino Piero Fassino, lo storico designer
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del marchio Giorgetto Giugiaro, gli assessori della Regione Piemonte Claudia Porchietto e Michele Coppola, autorità e personalità di spicco del mondo politico, automotive e industriale. “A Torino sono emotivamente molto legata – ha detto il presidente - perché in questa città ho conosciuto Nuccio Bertone. E con lui ho condiviso tutta la vita, decidendo di percorrere insieme quella strada entusiasmante che oggi mi ha portato fino qui”. “Gli avevo promesso che avrei proseguito sulla strada tracciata da lui. Oggi questa promessa si è compiuta. Ma al
Dalla carrozza alle auto elettriche, dalle fuoriserie alle concept-car
Lilli Bertone - Presidente dell'omonima azienda
Il presidente, "Mi piacerebbe vedere rinascere quel distretto dell’automobile che ha fatto scuola nel mondo"
tempo stesso si è rinnovata”. “In questi cento anni – ha puntualizzato - la Bertone è stata una dei grandi protagonisti della storia dell’automobile e più in generale del design. Il percorso espositivo che abbiamo organizzato per questo evento raccoglie, in sintesi, il nostro percorso ideale attraverso i decenni del Novecento, fino a questo primo scorcio di nuovo millennio: dalla carrozza alle primissime auto elettriche, dalle grandi fuoriserie degli anni Quaranta e Cinquanta alle concept car più note, alle vetture di produzione di serie, realizzate per i principali costruttori”. “In pochi anni– ha proseguito - siamo riusciti a trasformare la Bertone da costruttore a ciclo completo in un'azienda focalizzata sul design e sull’ingineering”. “Un’azienda antica che ha l’innovazione tecnologica impressa nel suo codice genetico fortemente radicato nel distretto torinese dell’automobile”. “Per questo mi piacerebbe vedere rinascere, ovviamente sulla base di nuovi presupposti, quel distretto dell’automobile che ha fatto scuola nel mondo. Mi piacerebbe che le istituzioni locali e centrali, insieme al sistema educativo, principalmente il mondo dell’università e della ricerca, unitamente al mondo delle imprese, difendessero con maggiore impegno l’eccellenza dell’italianità”. Fondata nel 1912 da Giovanni Bertone proprietario di una carrozzeria, l’azienda viene ereditata dal figlio Giuseppe detto Nuccio che dopo la seconda guerra mondiale la traghetta alla ribalta mondiale. Scopre e lancia grandi designer di automo-
bili e i costruttori più importanti del mondo gli affidano la realizzazione di vetture all’avanguardia per stile, tecnologia e prestazioni. Muore nel ’97 a 83 anni dopo aver guidato l’azienda per quasi cinquanta. Dopo alterne vicende nel 2009, ceduta a Fiat Group la carrozzeria di Grugliasco e l’attività produttiva, la Bertone si ristruttura come azienda a ciclo completo nel settore dell’automotive, del transportation e dell’industrial design. Negli atelier si costruiscono interamente a mano lussuose fuoriserie, un'evoluzione dell’antica arte del carrozziere. La mostra di Torino offre una panoramica storica dell’azienda attraverso modelli capisaldi del car design: l’Alfa Romeo Giulietta Sprint (1954), la Lamborghini Miura (1966), la Lancia Stratos HF (1972) e la Fiat X1/9. Esposti anche pezzi unici: Chevrolet Corvair Testudo (1963) all’Alfa Romeo Carabo (1968), dalla Zer (1994) la prima auto elettrica al mondo a battere il record di velocità su pista superando i 303 km/h, la Jaguar B99 (2010) con motore ibrido. Chicca della rassegna la neonata supercar Nuccio, reduce dai saloni di Ginevra e Pechino, è una vettura sportiva estrema (8 cilindri a V da 4,3 litri e 480 Cv) che sviluppa un elemento genetico di Bertone: la berlinetta a motore posteriore centrale. Un’azienda storica dunque che ha saputo reinventarsi, confermandosi punta di diamante del Made in Italy.
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Gourmets di Daniele Miceli
La stella Michelin
sul cielo di Ostuni
Sebastiano Lombardi, lo chef premiato con la prima stella Michelin
Menu raffinati in armonia con le peculiarità stagionali
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l mare, il turismo, il calore della sua gente, una bellezza innata e, oggi più che mai, l’orgoglio di avere un’eccellenza gastronomica da star. Ostuni, la celebre “Città Bianca”, è il presepe naturale e più suggestivo per ospitare la “stella” del Ristorante “Cielo” del Relais “La Sommità”. Una stella radiosa e che inorgoglisce quella ricevuta dalla Guida Michelin 2012. Quella che ti consacra, la più ambita da 57 anni a questa parte. Il confine, stretto ma decisivo, tra normale ed eccelso. Per molti un punto d’arrivo, per il Ristorante Cielo del Relais La Sommità, già istituzione somma della cucina italiana, “solo” l’ennesimo step per brillare sempre più nel firmamento della gastronomia. La casa dei “Grandi”, ambita da tutti, abitata da pochi. La casa ideale per chi è celestiale nel nome, nei fatti, nella sua geografia, in cima al centro storico di Ostuni. Il riconoscimento è arrivato lo scorso novembre. Una esclusiva, l’unica novità tributata quest’anno alla Puglia nel settore gastronomico. L’incoronazione, il battesimo chic e di prestigio nella sede del circolo della Stampa di Milano. Lì, dove si è riunito il gotha della ristorazione italiana, lì dove si sono incontrate le mani più sapienti, gli chef più celebrati. Più noti. Quelli che fanno la differenza. Averne uno di spessore ti cambia la vita. Averne uno come Sebastiano Lombardi significa partire avanti. Essere avanti. Le sue mani fatate, la sua esperienza, hanno incantato la platea. Il tocco del Maestro. La particolarità fatta tradizione, una cucina creativa che non abbandona, anzi valorizza, la genuinità dei piatti. La familiarità che rende tradizionale il “nuovo”, il fantasioso. Un matrimonio ricercato e difficile da officiare. Ma lui c’è riuscito. Lo ha fatto rivisitando in chiave contemporanea i piatti che hanno reso grande la gastronomia pugliese. L’acquasale di mare, travolgen-
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Tradizione il passato, innovazione il futuro
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te nella sua semplicità, l’agnello della Valle d’Itria con polline di finocchietto e taralli. Tanto per gradire. E se non bastasse, ecco i folkloristici e squisiti gnumarriedi con crema di peperoni e capperi. Viene l’acquolina in bocca solo a citarli questi “mostri sacri” che, cucinati e “rivisti” da Sebastiano Lombardi e “i suoi”, diventano la “Capitale” della bontà. La via che porta alla Stella. Ricordi lontani proiettati nel presente con l’aggiunta di quell’originalità che rispetta il passato, lo fionda nel futuro, alla ricerca di spazi inesplorati. Sempre e comunque nel solco della “storia” e con l’imprescindibile necessità di far emergere il vero protagonista della cucina: il rassicurante sapore della terra. L’elemento cardine, la stella cometa della cucina del ristorante “Cielo” dove il prodotto è figlio della natura. Dove la genuinità è ricercata (e trovata) con cura maniacale. La qualità della terra. Sebastiano Lombardi, originario di Andria e il ristorante “Cielo” ne hanno fatto una religione. La loro Bibbia. La radice di un successo bagnato dai sapidi ingredienti dell’umiltà, della bravura, della ricerca costante della perfezione che, come in ogni campo, scollinano la vetta dell’optimum solo se sostenuti da una squadra vincente. Il gruppo con il quale Sebastiano Lombardi ha sudato e ora ha condiviso la stella. Ci ha tenuto personalmente a ringraziare Cosimo Amico, Michele Panzarini e Giovanni Sansonetti. Tutti insieme, costruttori di un sogno nato nel centro storico di Ostuni, illuminato da una stella nuova che si tuffa nel blu dell’Adriatico. Dove ci si può perdere nell’infinito. Dove si ammirano le stelle. Oggi, sul “Cielo” di Ostuni, brilla quella dell’eccellenza. La più saporita. La più luminosa.
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Special Caves di Giuliana Sotera
Grotte di Castellana, Caverna della Grave
un’estate… infernale! Speleonight, visite al buio con veri speleologi
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osa avranno in comune le grotte di Castellana con Dante Alighieri? Da questa estate un poema! Le più importanti grotte della nostra Penisola, patrimonio naturalistico e storico, si trasformeranno – ogni weekend di agosto – in un perfetto palcoscenico per ospitare uno spettacolo tratto dalla cantica dell’ Inferno della Divina Commedia. Con la regia di Enrico Romita e prodotto da PROMOAPULIA, l’iniziativa è realizzata in collaborazione tra Promo Apulia, Comune di Castellana Grotte e Grotte di Castellana, con il patrocinio e il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Bari e Costa dei Trulli. La splendida e suggestiva location delle grotte di Castellana sarà, quindi, cornice perfetta per danze, recitazione, luci e una coreografia straordinaria che porta alle visioni infernali della Divina Commedia in grotta. E non poteva non essere scelta, come palcoscenico ideale, che la “Grave” caverna d’accesso delle Grotte di Castellana per questa sorprendente rappresentazione, dalla durata di 55 minuti, che ospiterà il mix ben riuscito tra terzine dantesche e coreografie aeree, suoni naturali e musica con immagini proiettate sulle pareti rocciose. Prima delle caverne del sistema carsico delle Grotte di Castellana, la Grave è l’unica comunicante con l’esterno: un grandissimo pantheon naturale che misura cento metri di lunghezza, cinquanta di larghezza e con una profondità di sessanta impreziosita da giganteschi gruppi stalagmitici, i Ciclopi. Un posto ricco di leggende dove si narra che siano scesi, verso la metà del Settecento, alcuni intrepidi esploratori castellanesi per svelare, infine, il mistero della grande voragine.
Emozioni tra spettacolo e natura 96
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Il capolavoro di Dante si inserisce a pieno titolo nel percorso naturale della cavità carsica, elevata a esperienza sensoriale emotiva profonda. La forma di spettacolo adottata consente allo spettatore di fruire, in modo particolarmente coinvolgente, sia del sito carsico, naturale scenografia, sia del testo dantesco, poetico e avvincente. Un lavoro coreografico accurato, un notevole impianto illuminotecnico, una grande interpretazione e una colonna sonora di forte impatto, contribuiscono a rendere “Hell in the cave” indimenticabile, oltre che un punto di riferimento per il rilancio dello sviluppo turistico, culturale e sociale sia di Castellana Grotte che dell’intero bacino territoriale. Ma l’estate alle Grotte di Castellana non finisce qui. Per l’intero mese di agosto, inoltre, le Grotte offriranno il meglio di sé anche di notte. Anche quest’anno torna SpeleoNight, tour notturno delle grotte, con inizio alle 21.30, che permetterà ai turisti di ammirare le meravigliose caverne al buio muniti di caschetti con lampade, accompagnati dagli esperti speleologi del Gruppo Puglia Grotte. Potranno essere scelti due itinerari: quello breve di circa 1 km, fino alla Caverna del Precipizio, della durata di 50 min, e quello completo, fino alla Grotta Bianca, portale scavato in una parete di alabastro, di circa 3km e della durata di 2 ore. Un giro guidato che parte ogni sera su prenotazione al costo di 20 euro per gli appassionati del genere e per semplici curiosi che vogliono regalarsi un’esperienza indimenticabile. La posizione strategica delle grotte permetterà ai turisti di visitare agevolmente altre importanti strutture: il Museo Speleologico Franco Anelli e la Mostra Fotografica dei 20 anni. Anche gli amanti dell’astronomia potranno godere del panorama suggestivo offerto dalle Grotte di Castellana: fino al prossimo 28 agosto, dalle ore 22.00, il moderno osservatorio astronomico delle grotte e il prof. Nicola Rizzi con il suo ipertecnologico telescopio Sirio aspetteranno i visitatori presso l’Osservatorio astronomico sito presso il Museo speleologico Anelli per conoscere i segreti del cosmo. I focus delle serate saranno: l’orientamento, gli oggetti del profondo cielo (ammassi di stelle, nebulose, galassie), le stelle multiple, l'osservazione della luna e dei pianeti.
www.grottedicastellana.it © Guglielmi
“Hell in the cave” e l’inferno dantesco
Gourmets di Jacopo Carlesi
L’alta cucina
Premiata la creatività dello chef Felice Lo Basso, del Grand Hotel Alpenroyal
della Val Gardena conquista la Felice Lo Basso - Executive Chef Grand Hotel Alpenroyal
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stella Michelin
è una stella Michelin in più tra i ristoranti della Val Gardena. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al ristorante del Grand Hotel Alpenroyal di Selva, gestito dallo chef Felice Lo Basso, che opera fondendo la tradizione ladina e quella mediterranea. Un trait d’union che si esprime nella ricerca dei prodotti di qualità, nella voglia di darsi da fare, di sperimentare forme e colori, di mixare gusti, di mettere il cuore. In sintesi, un menu mediterraneo impreziosito dall’utilizzo delle materie prime di stagione che offre l’Alto Adige. Da qui è nato anche il libro la “Grande cucina dell’Alpenroyal”, 200 pagine di ricette e segreti per cimentarsi tra i fornelli, seguendo le orme del maestro del Grand Hotel. Non ci sono segreti, ma solo l’utilizzo di prodotti freschi, di prima qualità e alla sua volontà di non rinunciare mai ai sapori semplici di una cucina dalle antiche tradizioni, come quella ladina. Una delle creazioni più apprezzate è sicuramente il “Finto Canederlo di mare” nel quale i sapori della montagna e quelli della Puglia – terra di origine dello chef – si uniscono sapientemente. Insomma, non resta che provare. In realtà da sempre la tradizione culinaria della Val Gardena è apprezzata da tutti coloro che scelgono di trascorrere in questo territorio le proprie vacanze. Nelle cucine dei masi e nei migliori ristoranti, la cura nella scelta delle materie prime è alla base di ogni piatto. A Ortisei,
Il segreto sta nella fusione tra la tradizione ladina e quella mediterranea
ad esempio, si trova il ristorante Anna Stuben, affidato allo chef Raimund Brunner, che utilizza esclusivamente prodotti biologici e conduce una ricerca che passa attraverso materie prime, come la farina di pere (piccole pere della Val d’Isarco, essiccate e macinate), usata per la preparazione di primi piatti e dessert. All’Antica Osteria Traube si punta invece sulla creatività e sulla fantasia del giovane chef Norbert Dejaco, mentre, il ristorante Concordia, di Rudi Pescosta, e il ristorante Tubladel, di Haymo Demetz, sono molto tradizionali e offrono l’opportunità di assaggiare ricette antiche preparate con prodotti freschi, per la maggior parte a km 0. Il ristorante Gourmet Nives, a Selva, propone invece delle settimane a tema come “Il trenino della Val Gardena, un viaggio nella gastronomia del passato” o “L’arte in tavola”, dove i piatti sono abbinati, dall’abile chef Franco De Bin, a quadri di pittori quali Monet e Kandinsky. Sempre presso il Nives, sono proposti dei menu di degustazione, a base di cioccolato. La “Tea room Villa Frainela”, invece, è famosa per i dolci fatti in casa, la cioccolata calda e le oltre 50 varietà di tè e infusi. Ci sono poi luoghi dove si possono gustare deliziosi piatti di pesce a oltre duemila metri di quota. È il caso del Rifugio Emilio Comici, noto, oltre che per i suoi piatti di mare, anche per le serate a tema, che si concludono con lunghe discese notturne in slittino o con gli sci, a lume di torcia. Molto apprezzati anche i masi e i rifugi lungo le piste da sci, come la Baita Sofie, con la più alta cantina di vini eccellenti e champagne, che offre aperitivi con gamberoni alla griglia, speck altoatesino e spumante Arunda rosé, la Baita Daniel, con una variazione di canederli dall’antipasto al dessert, e il Rifugio Troier, che propone dolci fatti in casa e una specialità: la "Nonna bollente".Infine, il Rifugio Salei, nei pressi del Passo Sella, vale una sosta per gustare il famoso “Kaiserschmarren”.
www.alpenroyal.com
Tra le creazioni di Lo Basso il “Canederlo di mare” che unisce i sapori della montagna a quelli della costa
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Style & Design di Daniele Miceli
Grandi designers
firmano una storia ricca di successi EMECO presenta Broom Chair by Philippe Stark
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on c'è futuro senza memoria del passato. Quello della Emeco è leggenda, tradizione, polizza di garanzia a vita per un presente e un domani all'insegna del solito claim: successo. La storica azienda americana disegna dal 1944 le sedie icona del design mondiale. Quelle firmate dai più grandi designer e archistar internazionali. Il “must”, insomma, e sempre nel rispetto dell'ambiente. “Chi si somiglia, si piglia”, dice il brocardo. Ed allora da 15 anni è costante e densa di successo la collaborazione tra Emeco e il top creator Philippe Stark. Valori allineati, stile, progettualità, sapienza: la ricetta vincente per sedie destinate a vivere nel presente e in una serie di futuri immaginari. Il meglio. Una sfida già vinta, ma che continua alla ricerca di nuovi e ambiziosi traguardi. La mission si sostanzia anche nella conservazione delle risorse attraverso la riduzione e la riutilizzazione delle materie prime. Un binomio di grido quello tra Gregg Buchbinder e Philippe Stark, nato nel 1998 a New York, a breve distanza dall'acquisito dell’azienda. Fu Buchbinder a muovere il classico “primo passo”. Si avvicinò al designer e rimase sorpreso dall'entusiasmo mostrato da Stark nel conoscere il giovane imprenditore. Pochi convenevoli, subito una stretta di mano e tanta spontaneità. I baluardi della vera stima reciproca. Dal noto designer una confessione: era una fan della sedia 1006 Navy e da tempo voleva contattare Emeco. Non lo aveva fatto perché timoroso del fatto che l'azienda, improntata al vecchio stampo, potesse non prenderlo in considerazione. Non essere interessata a parlare con lui. Ed invece, tutt'altro. La marcia in più di Gregg Buchbinder fu il volano per un'amicizia solida e che ha generato una collaborazione di prestigio assoluto. La “madre” di sedie come la Hudson (2000), l’Heritage (2001), la Kong (2003) e la collezione Icon (2006). Un rapporto vero, umano prima che professionale. “Lavorare con Gregg mi ha permesso di costruire sedie che non devono appartenere a un solo individuo, ma che passano da un fruitore all’altro” - ha dichiarato Philippe Stark nel celebre film “Heritage against recycling” del 2000. “Una grande sedia non deve mai essere buttata, ma durare una vita. Per rispetto sia della natura che del genere umano.” Sagge
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Purezza estetica, collaborazioni internazionali e sostenibilità sono i segni distintivi della leggendaria azienda americana parole che si sposano con quelle dell'Ad di Emeco. “Stark e io – ha detto Gregg Buchbinder - abbiamo sempre pensato che non si tratti solo di riciclare, ma che occorra prima di tutto ristrutturare la produzione per prevenire gli sprechi ed evitare che si lavorino gli scarti, utilizzando materiali di smaltimento per creare oggetti che durino”. Stessa lunghezza d'onda. Stesse idee. E dalla primavera 2010 Stark ha avviato con Emeco una nuova collaborazione. Altra sfida: la rivisitazione di un disegno fatto da Stark nel 2001 per un progetto in materiale composto. Anche in questo caso un obiettivo nell'obiettivo: ridurre il ciclo di rigenerazione della plastica. “I prodotti restano nella mia mente per un periodo fra i 4 e i 40 anni – ha commentato Stark - Quando prendono definitivamente forma, escono. Tutto è possibile, ma a volte occorre saper aspettare il momento giusto”. A due anni di distanza e dall'esito di un intenso lavoro sui materiali e sull' ingegneria della struttura, ecco il prodotto. La presentazione della sedia realizzata con composti rigenerati. “The Broom chair” è la capolista del rinnovamento naturale. Lo preserva. Conserva l'energia, riduce le emissioni di gas domestico e consente alla comunità di risparmiare grazie all'abbassamento dei consumi e alla sensibile riduzione dei danni economici e ambientali. E ancora. Il nuovo materiale prolunga il ciclo vitale di altre materie di scarto, riciclate in un nuovo composto di legno e plastica. È una rivoluzione del moderno concetto di utilizzo. Soddisfatto ed emozionato Stark: “Per tutta la mia vita- dice - ho cercato, non sempre riuscendoci, di trovare il centro del problema. Di trovare lo spirito dell’oggetto in questione. Di arrivare all’osso, al minimo. È l’unico modo di fare le cose. Non mi sono mai sentito del tutto soddisfatto. Ora forse sono più a mio agio, perché questa sedia è il minimo del minimo del minimo”. Emeco e Stark hanno fatto di nuovo centro.
www.emeco.net
1944-2012, dalla Navy Chair alla Broom Chair, Emeco continua a sorprendere per innovazione, design, ricerca e qualità
Divano GRACE ROMANTIC / Calligaris is life su calligaris.it
Fashion di Silvia Poletti
Delizioso passepartout, l’eleganza secondo Massimo Sforza U
Capi di lusso nei quali si fondono i concetti di ricerca del materiale ottimale e la perfezione dello stile
tile, ma non usuale: è questo lo stile delle creazioni firmate MS. Esempio di un’artigianalità finissima e ormai unica nel mondo, in cui la perfezione dei materiali si armonizza con una lavorazione ancora affidata alle mani dei migliori artigiani italiani. La semplice magnificenza della Domus. La rivisitazione del classicismo come fulcro di cultura, passione, storia. Il flagship store di Massimo Sforza, primo negozio della griffe di menswear a Milano, nel cuore di Montenapoleone, si chiama Domus Prima. Non a caso. Il mondo di Massimo Sforza è la summa del lusso inteso nella sua accezione più profonda: lusso ascrivibile alla perfezione della ricerca materica, alla miglior tecnologia produttiva, a sapienza costruita con le mani. Domus Prima, cui ne seguiranno altre all’insegna di un concetto di vita, di stile, di nuova eleganza, traccia intorno al pianeta Uomo orbite di spettacolare unicità: doppiature di cashmere e coccodrillo, maglieria dagli spessori impalpabili e dagli intarsi artistici, abiti maschili che soppesano anatomia e couture, calzature di manualità eccelsa, capi modulabili su qualsiasi occasione d’uso. Non a caso la collezione primaveraestate 2013 di Massimo Sforza è stata battezzata “l’utile non usuale”. Coats serici ricamati con fili di pelle, filed jackets e blazers con il perimetro bordato da materia duttile che non mostra segni di cucitura. La nappa perforata ed esile forgia motor jackets e blousons dalla consistenza aeriforme. Le polo sfoggiano un nuovo jersey di lino, edulcorato da colletti in maglia pin stripe. La versione piquet enfatizza una soffice mano pesca. La maglieria, che Massimo Sforza interpreta da sempre in leggerezze inusitate, supera se stessa con sete e cotoni a 45 gauge che poggiano sulla pelle come un velo, complici cuciture ad altezza spalla, capaci di sottolineare l’anatomia senza eccessi. Tutta la collezione celebra il quinto anno di vita del brand, esempio di un’artigianalità ormai unica nel mondo con il nuovo monogramma MS che appare sia su bottoni d’argento, sia sulla finissima maglieria e sugli oggetti in pelle, sottoforma di un delicato ricamo in fusione metallica. Fondamentali, gli accessori. Spiccano le fibbie in 3D realizzate con tre differenti gradazioni di oro. Sfavillanti, sul vitello a grana grossa delle bags. Nuovissimo il portafogli con i bordi dipinti a mano e personalizzazioni impresse nella materia. “Vogliamo tenerci lontani dagli esercizi classici, ma non vogliamo essere diversi a ogni costo” afferma Massimo Sforza. “Non intendo dettare una tendenza particolare – spiega ancora lo stilista a proposito
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della sua collezione “e non voglio nemmeno che il marchio diventi il simbolo di qualcosa di super-trendy o eccentrico. Voglio, invece, disegnare pezzi unici e confortevoli che siano senza tempo, ma anche capaci di riflettere l’essenza dell’adesso. Nell’istante in cui un uomo è davanti al proprio guardaroba, non voglio che si preoccupi – o addirittura che pensi – troppo per comporre una soluzione che sia raffinata, sofisticata, moderna e comoda. L’atto del vestirsi dovrebbe essere per il mio cliente piacevole e senza sforzo”. Ed è qui che si misura la grandezza di un marchio, quando la piacevolezza e leggerezza del prodotto finale sanno mascherare alla perfezione la durezza di un lavoro artigianale lungo e complesso. Non c’è proprio nulla di facile nel design e nella manifattura delle collezioni Massimo Sforza. Insistendo accanitamente nell’utilizzare solo materie prime di ottima qualità e nel collaborare solo con gli artigiani italiani più prestigiosi, lo stilista controlla personalmente l’intera maturazione di ogni collezione, dal disegno alla distribuzione, pretendendo che la stessa scrupolosa attenzione sia riservata perfino ai più piccoli dettagli della sua produzione.
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Domus Prima, il primo negozio della griffe nel cuore di Milano
Utile ma non usuale
Companies di Giada Menichetti
Il mito dei Top Gun firmato Schaffhausen IWC E
Una collezione da polso 'made in Switzerland' fra storia e leggende dell'aria
leganti, tecnologici, con un cuore da Top Gun. Sono gli ultimi nati in casa Schaffhausen IWC, uno dei marchi leader nella produzione di orologi a cinque stelle fin dal 1868. Per il 2012, la prestigiosa manifattura svizzera ha lanciato la nuova linea da polso ispirata alla celebre scuola di volo della Marina, fissata nella memoria collettiva dalle avventure del tenente Pete “Maverick” Mitchell, alias Tom Cruise, nel film di Tony Scott. Anche i nuovi modelli, come del resto i loro preziosi predecessori, rievocano il mito degli eroi dell'aria. A cominciare dal Top Gun Miramar, la località californiana che dal 1969 al 1996 ha ospitato la “United States Navy Fighter Weapons School”, prima scuola aeronautica di addestramento al volo. Qui, a circa 30 chilometri a nord di San Diego, gli appassionati di tutto il mondo fanno risalire la leggenda dei Top Gun. L'omaggio del Big Pilot’s Watch Top Gun Miramar è tutto nel design: stile militare, lucentezza metallica, i toni del verde e dell'antracite e un quadrante che ha il sapore degli orologi da rilevazione anni Trenta e Quaranta. Il
Per scandire il tempo la parola alla tradizione e alle tecnologie digitali
Pilot’s Watch Chronograph Top Gun Miramar è disegnato in stile cockpit, fino al datario che ricorda un altimetro. La lancetta centrale ha un contrappeso rosso che richiama la silhouette di un aereo e dall'aviazione storica è stata “ereditata” anche la funzione flyback, utilizzata per percorrere determinate curve di volo in base al tempo o interrompere e riavviare immediatamente le manovre. La collezione Spitfire racconta i minuti palpitanti del 5 marzo 1936, quando il prototipo dell'omonimo velivolo a elica sorvolava per la prima volta il sud dell'Inghilterra, scatenando l'entusiasmo del ministero dell'Aviazione. Da allora oltre 20.000 esemplari dello Spitfire sono usciti dalla fabbrica svizzera, in 24 versioni diverse. Un numero finora mai raggiunto in Gran Bretagna. Il rosso che segnala gli strumenti di volo e la numerazione verticale, come quella di un altimetro, ritornano nell'oro e nel design dello Spitfire Chronograph, un piccolo cockpit da polso. E sempre alla strumentazione di bordo del leggendario velivolo a elica, che contava 79 comandi disposti con sorprendente armonia, è ispirato lo Spitfire Calendario Perpetuo Digitale Data e Mese, convertito alle più moderne tecnologie dopo che già agli albori dell'aviazione comunicava dati importanti, tra cui la quota di volo attuale. La precisione, la robustezza e l'affidabilità che forgiano le scocche dei caccia portati ad alta quota dai Top Gun guidano le lancette della collezione Classics dei Pilot’s Watches, schierata nel 2012 con cinque nuovi cronografi. Il Big Pilot’s Watch e il Pilot’s Watch Mark XVII, successori legittimi degli esemplari da polso che fecero il loro esordio negli anni Quaranta; il Pilot’s Watch Double Chronograph e il Pilot’s Watch Chronograph, ispirati al look della strumentazione di bordo tipica del cockpit di uno Ju 52 anni Trenta; il Pilot’s Watch Worldtimer, che infrange la barriera del tempo e dello spazio come la leggenda spericolata dei Top Gun, scavalcando con eleganza l'ostacolo del fuso orario.
www.iwc.com Orologi che rievocano cockpit e linee aerodinamiche dei caccia
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www.krizia.it
MILANO VIA DELLA SPIGA 23 ROMA P.ZZA DI SPAGNA 87 PARIGI 48 AVENUE MONTAIGNE NEW YORK 446 WEST 14TH STREET
Economy & Financial di Enza Di Marco
Cloud Computing, la nuova tecnologia di frontiera per rilanciare l’economia italiana
Mariano Corso - Resp. scientifico dell'Osservatorio CLOUD&ICT del Politecnico di Milano
I dati sono sulle nuvole, ma il tuo accesso privato rimane a terra
L’Italia ferma ai nastri di partenza nella gara globale dell’innovazione digitale
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a crisi economica sta colpendo duramente il nostro Paese, economisti ed esperti di ogni settore si interrogano quotidianamente su come conciliare il rigore e gli inevitabili tagli, con misure che favoriscano crescita e sviluppo e scongiurare, così, una prolungata recessione. Se molti ritengono che la razionalizzazaione della spesa pubblica sia la chiave di volta per il rilancio del sistema economico italiano, numerosi studiosi ed esperti vedono nella ricerca e nell’innovazione i motori di un possibile rilancio. In questa nebulosa economia, grandi attese sono riposte nell’Innovazione Digitale, potente driver di cambiamento che costituisce un’opportunità di crescita in termini di produttività tutt’altro che trascurabile. Ma l’Italia Digitale è oggi ancora ferma ai nastri di partenza, con i principali indicatori dell’informatizzazione del Paese che ci vedono far parte del gruppo dei follower, sempre più in ritardo nella gara globale dell’innovazione digitale, con il 46° posto nel mondo per spesa ICT su PIL e il 58° per percentuale di utenti connessi. In questa situazione di empasse, occorre una strategia coraggiosa per poter tornare in gioco e il Cloud Computing potrebbe essere l’asso nella manica. Questo nuovo modello di erogazione dei servizi IT potrebbe aiutare le organizzazioni ad allineare gli investimenti e incrementare il business, una grande opportunità che il nostro Paese non può trascurare.
Il Cloud Computing è stato oggetto del summit “Cloud Economy: ultima chiamata” del 28 giugno scorso presso l’aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano; l’incontro ha voluto analizzare e spiegare il fenomeno Cloud, stimandone entità e trend e facendo chiarezza sui confini e sui corretti percorsi di azione. Durante il convegno sono stati presentati i dati della ricerca effettuata dalla School of Management del Politecnico di Milano su un campione di 110 CIO di grandi imprese e 660 responsabili IT di aziende PMI. È emerso che nel 2012 il mercato del Cloud Computing in Italia sarà di soli 443 milioni di euro, pari al 2,5% di tutta la spesa IT sostenuta in Italia. Le imprese non possono rinunciare al rinnovamento dei propri sistemi, processi, infrastrutture e strumenti di lavoro e il Cloud Computing al momento rimane la soluzione più vantaggiosa per il basso TCO, unitamente a una maggiore efficienza dell’intera struttura IT. Sebbene le imprese italiane stiano guardando al Cloud con crescente interesse, il fenomeno non ha però nè l’entità nè la dinamica per poter giocare un ruolo sostanziale nel rilancio dell’economia italiana. Le principali barriere che ne frenano l’adozione risultano, infatti, essere la difficoltà di integrazione con l’infrastruttura già presente in azienda e l’immaturità dell’offerta e dei servizi, seguite dai problemi legati alla compliance normativa. I numeri e la dinamica del fenomeno ci confermano che occorre muoversi subito e formulare chiare Roadmap di adozione; in caso contrario rischiamo di arrivare ancora una volta troppo tardi e vedere aumentato il nostro vero “spread” che è quello della produttività e innovazione.
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Cloud Computing: un modello per recuperare produttività e creare sviluppo e innovazione 106
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Ufficio vendite +39 02 8 61 792 www.aspesi.com
Porto Cervo Via del Porto Vecchio Tl. +39 345 8893 583
Companies di Valentina La Ferrera
Etihad Airways
propone piatti bio ed espande la partnership con Abu Dhabi Organics Farms
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Solo prodotti Made in UAE
olo cibi biologici per i passeggeri dell’Etihad Airways. La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti punta sulla qualità dei prodotti alimentari serviti a bordo e propone cibi di garantita provenienza. Non ingredienti qualunque, ma solo di origine controllata. Cibi raffinati e di ottima qualità, grazie ad allevamenti voluti dalla stessa compagnia aerea. I passeggeri avranno così il privilegio di gustare uova, miele, caprese e sottaceti prodotti con cura appositamente per i loro palati. Galline e api sono allevate secondo metodi tradizionali esclusivamente per la cucina di bordo della compagnia aerea. Quest’ultima è l’unica al mondo, infatti, a offrire uova biologiche e miele provenienti da galline e api allevate presso la Abu Dhabi Organics Farms, fondata nel 1997 da Khalid Al Shamsi, un emiratino appassionato del vivere bio. L’azienda agricola ha una superficie di oltre 55 ettari di terra e include molte serre e campi. Produce oltre 60 diversi tipi di verdure, frutta ed erbe biologiche e alleva pollame e bestiame. Abu Dhabi Organics Farms lavora insieme alla FAO delle Nazioni Unite ed è stata premiata con la medaglia per la sicurezza del cibo. È inoltre membro dell’IFOAM – la International Federation of Organic Agriculture Movements, che rilascia accrediti e certificazioni per la produzione biologica. Una delle intuizioni dell’Etihad Airways consiste nell’aver acquistato 200 galline (che verranno allevate a terre libere) e tre alveari, per offrire ai propri ospiti prodotti eccellenti e freschissimi.
Uova, miele, caprese e sottaceti biologici a bordo 108
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Le uova verranno utilizzate per i piatti della Diamond First Class di Etihad Airways, inclusa la richiestissima colazione eggs and type, preparata al momento dagli chef a bordo di Etihad. Il miele prodotto dalle api verrà servito esclusivamente ai passeggeri di Etihad Airways e utilizzato in una selezione di piatti. Tutti alimenti salutari e di prima categoria dunque, ma non solo. La compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti fa anche una scelta nazionalistica, promuovendo le specialità degli Emirati. L’impegno è, infatti, quello di utilizzare solo prodotti made in UAE per portarli in tutto il mondo. Il vicepresidente Guest Experience di Etihad Airways, Lee Shave, ha infatti commentato: “Etihad Airways è immensamente orgogliosa del ventaglio di prodotti freschi in volo e l’aggiunta delle uova provenienti dalle nostre galline libere a terra dà l’idea di quale sia il nostro sforzo affinché i nostri ospiti ricevano il trattamento più raffinato, salutare e “fatto in casa” nei nostri menù. Come compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, ci impegniamo a rifornirci e a utilizzare tutti prodotti “Made in UAE” il più possibile e la nostra partnership con Abu Dhabi Organics Farms è un grande esempio di come lavoriamo a quattro mani con le aziende emiratine per portare i prodotti locali nel mondo. Etihad Airways ha una ricca tradizione nell’introdurre innovazioni a livello mondiale nella cucina di bordo e siamo entusiasti di essere l’unica compagnia aerea al mondo a offrire uova biologiche e miele direttamente provenienti dalle nostre galline e api. Anche gli ingredienti della nota caprese saranno tutti bio e Made in UAE. Etihad Airways sta infatti progettando di introdurre dei piatti interamente biologici nel Mezoon Grille menu della Diamond First Class come la Tomato Caprese Salad. La compagnia aerea sta inoltre sviluppando una linea di sottaceti che saranno disponibili per i clienti e saranno preparati con ingredienti interamente biologici, tra cui paprika, peperoncino, cipolla, peperoni e datteri. Saranno serviti con pane caldo e diversi tipi di formaggi.
www.etihadairways.com/it www.etihadmediacentre.com
La compagnia aerea acquista 200 galline e tre alveari
Companies di Antonio Longo
Giardini illuminati a regola dâ&#x20AC;&#x2122;arte grazie alle lampade
di Detas Dleds Consumi rispettosi dellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente
Risparmio, efficienza e vita piĂš lunga per le lampade a Led prodotte dall'azienda di Rezzato
Finalmente è possibile trasformare ogni angolo di verde in una piccola oasi
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empre più italiani scoprono di possedere il pollice verde. Lungo la penisola sono tanti i giardini che, rigogliosi e dai tratti suggestivi, impreziosiscono le abitazioni dell’italico popolo. Un angolo verde, seppur di modeste dimensioni, consente di trascorrere alcuni momenti in completo relax, mettendo alle spalle le preoccupazioni e le inquietudini della quotidiana esistenza. Un’oasi sempre a portata di mano, a disposizione in ogni momento del giorno. Per valorizzare il proprio spazio a verde e, al contempo, ridurre i consumi energetici risulta di fondamentale importanza scegliere un adeguato impianto di illuminazione, in grado di garantire e coniugare le esigenze di efficacia e di efficienza. La ditta Detas SpA, fondata nel 1896 a Pola, in territorio di Istria, dopo essersi specializzata nel campo dell’elettronica industriale e nella sicurezza del traffico, ha successivamente sviluppato e consolidato il proprio business anche nel mercato dell’illuminazione a Led con la nuova divisione Dleds. Oggi Detas Dleds rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per numerosi importanti gruppi italiani che, ormai da tempo, stanno sostituendo i propri prodotti con la tecnologia Led. La moderna realtà aziendale, che può contare sull’elevata professionalità garantita dalla propria struttura di tecnici, sviluppa e testa tutti i suoi prodotti nella sede di Rezzato, in provincia di Brescia. Il marchio è ben presto entrato a far parte della quotidianità di tanti italiani che, sfruttando le nuove tecnologie messe a punto, si possono concedere il “lusso” di tenere in funzione, anche
nelle ore notturne, l’impianto di illuminazione senza preoccuparsi dei costi, incrementando anche gli standard di sicurezza. I vantaggi che si riescono a conseguire sono davvero notevoli: consumi alla mano, si arriva a risparmiare anche sino al 50% di energia elettrica rispetto alle luci tradizionali, inoltre si evita l’utilizzo di lampade contenenti mercurio, sostanza altamente inquinante in fase di smaltimento. Indubbi benefici si ottengono anche in termini di riduzione dell’inquinamento luminoso, grazie alla possibilità di direzionare il flusso e di durata dei corpi illuminanti stessi: la “vita” delle lampade a Led è, infatti, nettamente superiore a quella delle lampade tradizionali o a basso consumo. Oltre agli aspetti prettamente funzionali, in ogni giardino che si rispetti anche il fattore estetico ha una sua precipua importanza. È certamente innegabile. Grazie alla particolare conformazione, il corretto posizionamento di lampade a Led consente di focalizzare l’attenzione del visitatore, anche di quello più distratto, su particolari piantumazioni, su aree specifiche dello spazio a verde, su muri caratteristici della struttura. Grazie a Detas Dleds ogni giardino può presto diventare più accogliente, ottenendo un indubbio vantaggio dal punto di vista visivo, affrontando costi tutt’altro che proibitivi ma, soprattutto, prestando particolare cura ai consumi energetici che si rivelano rispettosi dell’ambiente.
www.dleds.com TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Food & Beverage di Antonio Longo
Bersano, quando il vino diventa arte La tradizione che si rinnova anno dopo anno
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na lunga tradizione che affonda le proprie radici nei primi anni del Novecento. Una storia ricca di passione e di impegno che si basa su un unico comune denominatore in grado di superare indenne il trascorrere del tempo: il vino. È nel cuore del comprensorio della Barbera d’Asti, a Nizza Monferrato, che nasce e si sviluppa l’azienda vinicola Bersano, fulgido esempio di imprenditoria capace di garantire qualità e valorizzazione del territorio, ponendosi come una delle principali realtà nel panorama del Belpaese. Sono oltre 230 gli ettari che oggi sono dedicati alla cultura della vite e che, grazie alle particolari caratteristiche climatiche e del terreno, riescono ogni anno a garantire una produzione di eccellenza. Le tecniche di vinifi-
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cazione, affidate a un'affiatata equipe di enologi e cantinieri, pur basandosi su principi e valori legati alla tradizione, sono oggi gestite dalle più moderne tecnologie per consentire di raggiungere gli obiettivi con totale efficienza ed efficacia. Il mondo contadino del passato, peraltro, rivive anche all’interno del Museo Bersano delle Contadinerie e delle Stampe sul vino in cui è possibile ammirare gli imponenti e rari torchi, zappe e falci, antiche botti e, soprattutto, la ricca e affascinante collezione di stampe antiche che ripercorre, attraverso il fluire dei secoli, l’arte e la cultura enologica. La produzione dell’azienda vinicola annovera tra i suoi vini alcuni veri e propri gioielli quali il Barolo Badarina, la Barbera
"Se vuoi bere bene comprati un vigneto" (Arturo Bersano) d’Asti superiore Nizza Generala e la Barbera d’Asti superiore Cremosina, tutti vini crus provenienti dalle omonime cascine. Da cascine e vigneti di proprietà arrivano anche tre vini molto particolari: il Ruchè di Castagnole Monferrato San Pietro -un rosso aromatico dal profumo inconfondibile e di grande piacevolezza- e due vini dolci, frutto della grande tradizione piemontese, il Moscato San Michele e il Brachetto Castelgaro. Profumi e sapori unici caratterizzano anche i vini della linea Classici tra cui Barolo, Barbaresco, Barbera e Gavi, vini che hanno fatto davvero la storia del Piemonte. La ricca e diversificata offerta è completata da una ampia gamma di spumanti di elevato pregio. Un mix vincente in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati e amanti del buon bere.
www.bersano.it
Cascina Badarina
Oltre 230 gli ettari vitati nei migliori crus di Langa e Monferrato
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Fashion
di Daniele Apruzzese
Felisi, un salto
nella Roma della “dolce vita”
per la prossima Stile inconfondibile collezione e materiali innovativi Classici rivisitati per rievocare la magnifica Roma degli anni '50
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uore pulsante tutto ferrarese, ma occhi che guardano oltre confine. Il marchio Felisi nasce nel 1973 come piccolo laboratorio artigianale. L’azienda, che vanta ormai un’imponente presenza sul mercato nazionale (monomarca a Ferrara, Roma, Milano, Venezia, Napoli e Trieste), e internazionali di alto livello, in particolar modo in Giappone, Stati Uniti e Germania, per festeggiare i 40 anni di attività, in occasione della prossima collezione autunno/inverno, ci porta a Roma. Nella capitale che tra gli anni ‘50 e ‘60 è stata lo scenario portato in giro per il mondo dai personaggi del film di felliniana memoria. Per rievocare quella stagione è stata realizzata un’intera linea in stampe fotografiche riportate su nylon, tra cui: pied-de poule, spigato, pois e maculato. Punta di diamante della linea è la borsa “P”, la storica weekend dell’azienda rivisitata in materiali innovativi e “supertecnici”. Prezzo al pubblico 735 Euro. Fanno parte della stessa linea tre shopping: una ripiegabile (325 Euro), una grande (398 Euro) e una piccola (330 Euro). E poi un modello “arricciato”, tracolle (da 465 Euro), eleganti e sportive. Tante possibilità di scelta per le più svariate esigenze, tutte contraddistinte dallo stemma Felisi, vero scudo di una famiglia nobiliare del territorio ferrarese, possidente di un latifondo ottenuto nel quindicesimo secolo grazie ai suoi membri che si distinsero in battaglia. Lo stemma rappresenta un albero al quale sono appese diverse mele d'oro, a simbolo della fertilità del territorio posseduto dalla famiglia. Andando avanti con le novità, da segnalare le “doppi manici” con stampa su spigato. Due le misure per questo modello, con le riproduzioni fotografiche riportate su nylon: la Doppi Manici Grande in vendita a 504 Euro, quella di dimensioni inferiori nei negozi a 458 Euro. La nuova collezione di Felisi vanta anche diverse proposte per il viaggio. Sacche in canvas (da 840 Euro) o nylon (il bauletto è venduto a 695 Euro), con le caratteristiche rifiniture in
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per proposte di alto livello
cuoio per mantenere la leggerezza. Tanti prodotti che l’azienda emiliana propone eventualmente in abbinamento a borse a tracolla (in pelle a 603 Euro, in nylon a 430 Euro), borse a doppi manici (in pelle a 718 Euro, in nylon a 350 Euro), zainetto (da 333 Euro) e porta abiti (in vendita a 395 Euro). Felisi attira persone con una propria identità, con un gusto individuale e che non si fanno influenzare troppo dalle tendenze della moda. Il cliente tipo apprezza l’alta artigianalità e il valore non effimero dei prodotti. Le nuove proposte in cui uno stile inconfondibile, che unisce classicità e fashion in modo del tutto originale, si fonde con materiali nuovi, tecnici e leggeri messi insieme per creare proposte di alto livello, fa di queste borse fedeli compagne di viaggio o di lavoro a cui non poter più rinunciare. E ciò ha reso famosa l’azienda, affermatasi oggi in un mercato di nicchia con una produzione limitata di pezzi di altissima qualità.
www.felisi.net
Una fedele compagna di viaggio o di lavoro, a cui non poter più rinunciare
Food & Beverage di Chiara Porzio
Cantina Tramin,
il vino che racchiude tutto il profumo del territorio N
La miglior cooperativa vitivinicola d’Italia del 2011
asce nel 1898 la Cantina Tramin nei caratteristici paesaggi del sud Tirolo in Alto Adige, perdendosi tra le zone di Termeno, Ora, Egna e Montagna. È qui dove viene prodotto il sublime e pluripremiato Gewürztraiminer, il bianco aromatico ed equilibrato coltivato dall’azienda nell’area di Söll (Sella), a 400 metri d’altitudine. Oggi la cantina annovera non soltanto bianchi d’autore come il Pinot Bianco, il Sauvignon e
il Gewürztram ma anche meravigliosi rossi come il CabernetMerlot, il Lagrein, il Pinot Nero, vini dolci come il Moscato Rosa e il Gewürztraminer-Riesling Vendemmia Tardiva e le grappe Lagrein e Gewürztraminer. Oggi, infatti, la Cantina Tramin si snoda su circa 230 ettari di superficie vitata, produce mediamente 1.500.000 bottiglie all’anno per un fatturato totale di quasi 11 milioni di euro nel 2011 con ulteriori pre-
Più di un secolo di esperienza nella lavorazione delle uve con la massima cura
visioni di crescita. Per ottenere questi numeri occorre essere maestri e l’azienda negli ultimi 15 anni ha saputo occupare un ruolo di primo piano tra i produttori altoatesini, guadagnando anche dei prestigiosi riconoscimenti italiani e internazionali. Tra i motivi di questa ascesa ci sono state le scelte dettate dall’enologo e direttore tecnico della cantina, Willi Stürz, eletto miglior enologo d’Italia 2004, che ha introdotto significative innovazioni anche nei vigneti, sfruttando al meglio le qualità enologiche della terra di Termeno. Con Stürz la Cantina Tramin si è orientata verso una strategia orientata all’eccellenza. “Per creare aromi unici – dichiara l’enologo – non c’è spazio per l’improvvisazione: sia in vigna che in cantina la precisione è massima affinché ogni bottiglia possa esprimere aromi ben definiti per tipologia e varietà di uve”. Altro fattore di successo è stato la costituzione della nuova sede della cantina, diventata il vero segno di riconoscimento per l’ingresso al paese di Termeno. Il progetto, opera dell’architetto Werner Tscholl, si è concluso agli inizi del 2010 e vuole presentare la struttura come una scultura, un’opera capace di segnalare la presenza e la missione della cantina. L’idea da cui ha preso vita il progetto è la vite, nella sua morfologia e funzione sul territorio. Si tratta di un segno che nasce dalla terra grazie all’opera delle sapienti mani dei coltivatori e che crea un involucro intorno alla cantina. Anche la sede diventa, quindi, un simbolo di distinzione della Cantina Tramin, qui il gesto architettonico entra in risonanza visiva ed emotiva con il paesaggio: un abbraccio ideale, segno del legame inscindibile con la natura, i suoi colori e i suoi profumi, con la gente e l’identità del versante occidentale della valle dell’Adige. A completare l’evoluzione della cantina una nuova identità di marca e il restyling di tutta la gamma dei prodotti. A seguire questo lavoro di comunicazione è RobilantAssociati, società leader di brand advisory che, con la nuova immagine coordinata, ha costruito una sintesi estetica delle linee di condotta che guidano la cantina: la precisione creativa, la qualità, l’abi-
lità di fare sistema e la condivisione dello stesso patrimonio naturale, tradotti in vini straordinariamente profumati ed eleganti. Con il profumo e l’aroma dei suoi vini Cantina Tramin diventa un compositore di raffinate sinfonie olfattive tutte da degustare una per una.
www.cantinatramin.it
Per assaggiare il re dei vini bianchi aromatici speziati: il Gewürztraiminer
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Companies di Monica Pezzella
Il laboratorio di pipe più antico esistente in Italia attualmente ancora attivo
Brebbia, pipe Made
in Italy famose nel mondo Dal 1947 la pipa italiana
VIRTUALSHOP, l’e-commerce che ha reso felici collezionisti e appassionati
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ra il 1928 quando il pittore surrealista belga René François Ghislain Magritte iniziò a dipingere delle pipe sulla tela: L'inganno delle immagini (titolo originale: La trahison des images). Continuerà a dipingerle nel corso del secolo quale oggetto fluttuante nello spazio per esprimere sia verbalmente che per iscritto il reale funzionamento del pensiero, delle certezze umane e il rapporto tra immagine e linguaggio. Una pipa e la scritta "Ceci n'est pas une pipe" (Questa non è una pipa) mettono in dubbio l’oggetto in un paradosso comunicativo. Ma nella realtà la pipa è da sempre stato un oggetto ben definito. Le sue origini sono molto antiche. Le tribù pellerossa fumavano il Calumet per accogliere l’ospite importante e per onorare il Grande Spirito emettendo fumo quattro volte secondo i punti cardinali. Nel '500 in Europa appaiono le prime pipe realizzate in terracotta e di piccole dimensioni in quanto il tabacco era raro e costoso. La fragilità di questo materiale ha fatto si, purtroppo, che a oggi pochi e rari sono i pezzi visibili nei musei. Adoperate soprattutto da marinai spagnoli e portoghesi arrivano in Inghilterra con l’introduzione alla corte britannica da Sir Walter Raleigh. Nel '700 la pipa diviene un vero e proprio rito sociale. Molti oggetti di pregio vengono realizzati in questo periodo dove, specie nelle classi più elevate, è di voga fumarla. Essa si impreziosisce nella forma e nelle materie prime. Metalli puri più o meno nobili, vetro e addirittura la schiuma di mare sono quelli preferiti dalla borghesia. L’Italia ebbe la sua maggior produzione con i cioccaioli toscani e calabresi producendo pipe di una qualità talmente elevata da far concorrenza ai britannici. Verso il 1850-60 viene impiegato un legno durissimo e dalla venatura particolare che cresce sulle sponde del Mediterraneo: la radica. Di pipe oggi se ne producono in tutto il mondo, ma l’Italia vanta il primato del “fatto a mano”. L’indubbio fascino di questo oggetto è ben conosciuto
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a Brebbia, in provincia di Varese, dove si producono pipe di qualità e da collezione. Era il 1947 quando Enea Buzzi e suo cugino Achille Savinelli decisero di produrre le pipe Savinelli in vera radica. Nel 1953 Enea Buzzi rileva l’intera fabbrica sorta intorno a una centrale idroelettrica. Nel 1956 viene inventata la prima losanga che allora era piena e riportava in rilievo il marchio MPB (Manifatture Pipe Brebbia). Nel 1968 la punzonatura si trasformò da MPB in "Brebbia" e la losanga si convertì nel suo aspetto attuale. L’azienda nel 1976 cambiò ancora ragione sociale in Pipe Brebbia Srl mantenendo, comunque, sempre la caratteristica della gestione familiare che ancora tutt’ora la caratterizza. Il laboratorio, oggi, è collocato in una conca di arenaria a valle chiusa su tutti i lati e attraversata dal fiume Bardello emissario del lago di Varese. In questo luogo il microclima è perfetto per la stagionatura naturale della radica espellendo quasi totalmente il tannino contenuto nelle radici dell’erica. La realizzazione delle pipe avviene ancora con le frese svasatrici di un tempo concludendone la lavorazione a mano. Enea Buzzi fondò nel 1979 anche il museo della pipa ancora oggi visitabile in via Piave 21, Brebbia. Al suo interno, ancora oggi, possiamo ammirare più di 6.000 pipe tutte classificate e numerate nonché pubblicazioni, libri e riviste rilegate per annate. Il museo di Brebbia è unico nel suo genere. La raccolta è vasta: pipe calumet degli indiani d'America, tradizionali pipe in porcellana Austro-Ungariche, pipe a sigaro studiate per i motociclisti (avevano un fornello interno con un pigiatabacco a molla), pipe “radiator” ovvero con un fornello "aerato", pipe con due fornelli e valvole per poter gustare in tempo reale diverse miscele, mini pipe ad acqua e un formidabile assortimento di pipe scolpite. Detta collezione è stata acquisita dalla Provincia di Varese sensibile alle radici storiche produttive delle nostre zone e data in custodia al museo della Pipe di Brebbia Srl.
www.brebbiapipe.it
Companies di Enea Casadei
In quasi duecento anni di storia ha accompagnato i grandi protagonisti dell’Italia nel mondo
Sigaro Toscano, icona del buon vivere "Made in Italy" Distribuito in oltre 30 Paesi nel mondo, presente nei cinque continenti, la sua produzione nel 2011 ha superato i 160 milioni di sigari, di cui 3 milioni fatti a mano
C'
è un filo sottile che unisce alcuni grandi italiani e disegna una personale storia d’Italia, dall’Ottocento a oggi, un percorso unico nello stile, nella bellezza, nel buon vivere che ancora adesso rende il nostro Paese, in tutto il mondo, un luogo di fascino a attrazione inimitabile. In questa storia ci sono il volto inconfondibile di Garibaldi, l’espressione fiera di Giacomo Puccini e Mario Soldati, lo sguardo disincantato di Eduardo De Filippo, l’eleganza altera del “gattopardo” Burt Lancaster. E ancora Gianni Brera, Renzo Piano, Clint Eastwood nei western di Sergio Leone, tanti politici della nostra attualità. Personalità diverse, unite da un dettaglio che è diventato parte della loro immagine: il mezzo sigaro stretto fra le labbra, lo “stortignaccolo” che spunta dalla folta barba, nasconde un mezzo sorriso, cela un’espressione misteriosa. È il Sigaro Toscano, che in quasi duecento anni di storia ha accompagnato i grandi protagonisti dell’Italia nel mondo, diventando esso stesso icona, simbolo di quello stile inconfondibile fatto di artigianalità, creatività, senso della misura, eleganza, che definisce il “Made in Italy” come segno distintivo di un’eccellenza priva di eccessi, di un’estetica che non è semplice apparenza, ma pienezza del buon vivere. Questo è il Sigaro Toscano, unito alla capacità che da sempre contraddistingue la grande imprenditoria italiana di coniugare l’eccellenza con l’efficienza, di affrontare le sfide della competitività e dell’internazionalizzazione puntando su qualità e controllo della produzione, ricerca e ampliamento dell’offerta, realizzando un sigaro che dopo due secoli - utilizzando lo stesso tabacco, la stessa ricetta, la stessa lavorazione delle origini - riesce a incontrare il gusto di sempre nuovi appassionati. Un successo che ha trovato nuova forza nel 2006, quando lo storico marchio è stato riportato in Italia, attraverso l’acquisizione dalla British American Tobacco Italia del ramo d’azienda che produce e commercializza il sigaro Toscano. Protagonista dell’operazione il Gruppo Industriale Maccaferri, storica realtà imprenditoriale con sede a Bologna, attiva in diverse aree di business, dall’ingegneria ambientale e meccanica, al real estate e al settore delle costruzioni, dall’energia, all’alimentare, all’agroindustria e alle biotecnologie, oltre che, chiaramente,
al tabacco. Il Gruppo nel 2011 ha raggiunto un fatturato di oltre 1,370 miliardi di euro, occupando oltre 4.700 dipendenti, divisi in 52 stabilimenti industriali in tutto il mondo. A sei anni di distanza dall’acquisizione, oggi lo “stortignaccolo” è distribuito in oltre 30 Paesi nel mondo, è presente nei cinque continenti, con una produzione che nel 2011 ha superato i 160 milioni di sigari, di cui 3 milioni fatti a mano dalle 200 sigaraie che lavorano nella manifattura di Lucca, centro produttivo a cui si affiancano lo stabilimento di Cava de’ Tirreni e il centro ricevimento tabacchi di Foiano della Chiana. Il Sigaro Toscano nasce, quasi per caso, nel 1815. Il successo fu immediato, rinnovato ancora oggi dopo tanti anni. Ma quel sigaro nodoso, spesso fumato ammezzato, se agli albori era peculiarità di operai e contadini, oggi si è affermato come elemento distintivo, scelto da imprenditori, professionisti e artisti per regalarsi un momento di tranquillità, per godersi la pace di se stessi, dei propri pensieri o di una buona conversazione. Un piacere che si rinnova e che vede Manifatture Sigaro Toscano sempre impegnata nell’offrire nuovi prodotti. Ai sigari lunghi fatti a mano e alle edizioni a tiratura limitata, si affiancano i lunghi realizzati con le antiche ricette e i sigari dal gusto tipico come l’Antico Toscano, il Classico e l’Extravecchio. Ci sono poi la gamma dei sigari d’Autore, e gli Ammezzati, il Toscanello buono per ogni momento della giornata, che negli ultimi anni si è arricchito della serie di successo degli aromatizzati. Nel 2008, infine, l’offerta si è arricchita con l’acquisizione del marchio che produce i sigari Pedroni. La novità più recente riguarda l’Accordo Quadro siglato a Bologna lo scorso 20 luglio con il Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa per tutelare la filiera dello storico tabacco del Brenta e favorire lo sviluppo commerciale in Italia e all’estero dell’Antico Sigaro Nostrano del Brenta, eccellenza artigianale italiana realizzata per la prima volta nel 1763, apprezzata negli anni da dogi e sovrani. Quest’intesa rappresenta un nuovo traguardo nella strategia messa in campo da Manifatture Sigaro Toscano per tutelare la filiera italiana del tabacco, l’unica del settore, nel caso del Toscano, interamente svolta in Italia.
www.manifatturesigarotoscano.it
Lo “stortignaccolo” che spunta dalla folta barba, nasconde un mezzo sorriso, cela un’espressione misteriosa TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Fashion
di Chiara Porzio
Dior Homme Sport e Dior Addict,
Per lei:
Dior Addict, il piacere della libertà nella cornice di Saint-Tropez
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prestigiose fragranze che celebrano il fascino della Costa Azzurra
Fragranze all’insegna della più intensa sensualità
affinatezza solare e virilità per la nuova essenza dell’uomo Dior e seduzione ed energia per la sua giovane donna. Questi i motivi conduttori che hanno ispirato François Demachy, il parfumeur-créateur della maison francese, nell’ideazione delle nuove fragranze in commercio. Arte di vivere all’aperto in una tradizione di eleganza “outdoor” per lui e gusto per la felicità e leggerezza per lei in un viaggio alla scoperta della dolce vita del sud della Francia. Dior Homme Sport è l’Eau de Toilette disponibile da 50 e 100 ml che presenta uno slancio immediato che libera la freschezza fruttata del Cedro di Sicilia. Una partenza tonica che apre su un cuore dominato dall’Iris di Toscana - nobile, virile ed elegante come nella tradizione di raffinatezza dei profumi maschili Dior - associato allo Zenzero della Tanzania dal fascino speziato. La conclusione legnosa è giocata attorno al Cedro della Virginia che distilla il suo mistero e la sua forza. Il flacone grafico con linee pure gioca sulla trasparenza e sull’eleganza assolute con un astuccio rilavorato e impreziosito da un motivo millerighe bianco, tono su tono, dall’eleganza senza tempo per sottolineare la volontà di sobrietà dagli accenti vintage per una fragranza che rivendica l’eternità del lusso Dior. Interprete dello spot è Jude Law, misterioso seduttore, che lascia Parigi al volante del suo bolide per dirigersi verso la Costa Azzurra, solare e sofisticata, dove incontrerà la donna che lo aspetta accompagnato dagli accenti virili di Dior Homme Sport. Dior Addict Woman è disponibile in 3 fragranze da 20, 50 e 100 ml. Qui Demachy ha creato Eau Fraîche, fresco e goloso, un floreale fruttato con accordi di apertura di Pompelmo e Bergamotto, un cuore di Fresia delicata e di bianco Fiore di Loto che termina con un cocktail di Muschi bianchi avvolgenti. Essenza e Assoluta di Rosa, Gelsomino e Muschi Bianchi e Cedro sono gli ingredienti di Eau Sensuelle, il profumo floreale delicato per la donna sensuale. Eau de Parfum è, invece, un orientale contemporaneo che parte con l’unione tra la Foglia di Mandarino e il fiore dell’Albero di Seta, racchiude nel cuore la
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Regina della notte, terminando nel fondo dell’Assoluta di Vaniglia Boubon. Per un’impronta luminosa. Flaconi irresistibili per tutte e tre le essenze: rosa vivace per Dior Addict Eau Fraîche, malva e lilla per l’Eau Sensuelle e blu per l’Eau de Parfum. Packaging che diventano veri e propri accessori di moda per una ragazza in continuo movimento, una viaggiatrice urbana che tiene stretto sul cuore il suo profumo. Testimonial della campagna è la giovane modella olandese Daphné Groenveld che è diventata l’icona della donna Dior Addict.
Per lui: Dior Homme Sport, fuga on the road da Parigi per incontrare la sua donna
Jude Law Testimonial campagna DIOR
www.dior.com
Fashion
di Chiara Porzio
Le fragranze novità per lei e lui di Salvatore
Attimo pour homme: l'eleganza dei momenti decisivi
Ferragamo Signorina: il profumo per giovani donne trendy, contemporanee e audaci
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ncora una volta il famoso stilista interpreta la sua tendenza elegante e rigorosamente italiana nelle ultime essenze create per donna e per uomo: Signorina e Attimo pour Homme. Due linee complete comprendenti eau de parfum (da 30, 50 e 100 ml), gel doccia e bagno (da 200 ml), crema per il corpo (da 200 ml), saponette profumate (da 150 gr) per una ragazza chic, sofisticata, fresca e maliziosa. Per l'uomo a disposizione l'eau de toilette in spray (da 40, 60 e 100 ml), il dopo barba (da 100 ml), gel bagno e doccia (da 150 ml) e il deodorante (da 75 gr) per interpretare con intensità i momenti decisivi della vita. La fragranza della maliziosa Signorina di Salvatore Ferragamo, fiorita-orientale fruttata, è composta da note di testa effervescenti e vivaci del ribes con un accento speziato di fresco pepe rosa per donare un carattere gioioso e vivace alla naturalità delle note vegetali verdi. Le note di cuore conservano una generosa dose di petali bagnati di rugiada, il fresco ed elegante gelsomino, la peonia rosata e la rosa con la sua femminilità elegante che da vita a un creativo accordo fiorito. Le note di fondo nascondono la dolcezza inaspettata e delicata della panna cotta, abbinata a tenui muschi e a intriganti note boisé di patchouli che evocano una briosa eleganza italiana, sorprendentemente inebriante. Anche il packaging del profumo esprime raffinata grazia ed eleganza: il design rimanda a un prezioso cofanetto che sfoggia, nella parte superiore, una reinterpretazione in gros grain dell'emblematico fiocco Vara in due vivaci tonalità di rosa e un'adorabile sfera in oro rosa completa la creazione donandole un tocco di ironia. Uno stile senza tempo anche per la confezione esterna, decorata da luminose cornici di oro rosa con il logo Salvatore Ferragamo inciso sul coperchio a
sigillo della scatola. Protagonista della campagna è la modella Bianca Baldi, femminile, fresca e dalla forte personalità che da un'interpretazione romantica e leggermente maliziosa di una giovane donna dall'eleganza impeccabile, tipica dello stilista. L'uomo di Salvatore Ferragamo è interpretato da Alessandro Gassman, virile ed elegante, che nella campagna è pronto a celebrare, in un ambiente suggestivo e raffinato, l'inizio di un momento speciale. La fragranza di Attimo pour Homme è sensualmente legnosa e orientale e si compone di un'irresistibile sferzata iniziale di freschezza che unisce note di testa aromatiche di maggiorana a tocchi di frizzante mandarino e speziato pepe nero. Nelle note di cuore la fredda effervescenza del cardamomo incontra lo zafferano conferendogli intensità e con un pizzico di peperoncino capace di donargli modernità. La base del profumo è sensuale e raffinata. Qui patchouli e vetiver determinano il carattere fortemente maschile di questa creazione, mentre il muschio bianco e il cistus siglano con eleganza la fragranza. Il flacone di Attimo pour Homme ha una struttura cubica, maschile ed estremamente elegante. Il vetro della bottiglia assume un colore grigio intenso ed è impreziosito da una striscia opaca che esalta il logo nella parte frontale e trasmette subito la dimensione metropolitana di questa creazione. Il tappo cubico conferisce ancora più virilità al flacone grazie all'inserto di metallo silver. Eleganza e carattere anche per l'astuccio decorato da una stringa argentea che conferisce modernità e mascolinità, mentre le bande in rilievo richiamano la forma del flacone.
www.ferragamo.com
Bianca Balti e Alessandro Gassman i testimonial delle essenze TOP CLASS ITALIA Style Magazine
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Companies di Chiara Porzio
Perfette sia per spazi esterni che per interni
Montecolino, l’erba voglio è artificiale Produttore italiano delle migliori erbe sintetiche e decorative
Giardino della redazione Top Class Magazine realizzato con erba sintetica fornita da Montecolino
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Quattro linee a disposizione adatte per ogni utilizzo
unto di riferimento da diversi anni nel settore delle erbe sintetiche e decorative è Montecolino, che produce un’ampia gamma di articoli differenti adatti per qualsiasi esigenza del cliente e pensati per un uso duraturo o transitorio. L’azienda propone un’ampia scelta di erbe perfette sia per ricoprire spazi esterni che interni e ideali per terrazzi, dehors di locali, giardini, bordi piscina, campi sportivi. Quattro sono le linee principali studiate da Montecolino e mirate alla specificità dell’area da rivestire. La collezione Easy Garden è stata studiata per l’alta decorazione ed è ideale per la posa in spazi esterni come terrazze, giardini, aiuole e bordi piscina. Gli articoli California, Collina, Garden, Golf, Multiuse, Natural, Park, Sempreverde, Terrazzo, Wellness, White Grass, Wimbledon sono erbe sintetiche realizzate con le stesse fibre utilizzate per le erbe artificiali sportive, ma si differenziano da queste per il tipo di costruzione. La loro particolare struttura permette di adattarsi a una posa semplice, priva di materiali di riempimento (come sabbia e gomma) e perfetta anche su terreni in pendenza. I prodotti sono garantiti per 8 anni, disponibili in più di 25 modelli e con un servizio sia a rotoli interi che a taglio.
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Wellness, ad esempio, disponibile in vari colori, è l’ideale per le zone umide interne come piscine e aree benessere, ed essendo anche molto resistente, si adatta bene agli esterni come il contract alberghiero. Wimbledon, invece, è un’erba che viene utilizzata principalmente per impieghi sportivi o decorativi: ottima per i campi da tennis intasati con sabbia è proposta in colore bianco, verde e rosso. La Green Collection propone erbe sintetiche come agugliati e tufting per pavimentazioni esterne utilizzabili per più stagioni e la peculiarità della collezione è che non va a sostituire il prato naturale. La gamma comprende i prodotti Giardinetto, Prato, Gazon Nopps, Dundee, Bristol Nopps, Erba Sintetica Verde, Erba Sintetica Colorata, Erba Verde Palbox, Erba Blu Palbox: ideali per dehors di bar, bordi piscina, balconi e imbarcazioni. Giardinetto, disponibile anche nel colore bianco e nero, è stato utilizzato in un cantiere di prestigio come il molo degli ospiti vip a Valencia in occasione della Coppa America. L’Erba Sintetica Tufted è un articolo molto economico, utilizzato per spazi esterni come le terrazze. Easy Rug è la collezione di erbe sintetiche che non imitano il prato naturale, ma stupiscono con colori irreali che sembrano cadere da Marte. Il prodotto è un tappeto in fibra mista composta da poliestere-polipropilene drenante con grande solidità alla luce, facilmente lavabile e durevole: il meglio che si può trovare sul mercato. Il suo impiego ideale è sia per l’esterno (giardini, terrazzi, bordi piscina), sia per interni moderni. Montecolino offre il servizio di taglio su misura per questa gamma. Infine la collezione Easy Sport offre un’ampia gamma di prodotti di altissima qualità perfetti per ogni tipo di sport come il calcio, il tennis, le bocce, il curling e tutti gli spazi polifunzionali. Il manto è specificatamente studiato e realizzato per garantire le massime prestazioni.
www.montecolino.it
shop.santonishoes.com
Companies di Piero Russo
Trudi e Sevi: sport, gioco, scuola e fantasia! N
Gioielli, orologi e bijoux in legno, tra gioco e realtà
ell’anno delle olimpiadi di Londra i continenti sono uniti più che mai e non solo dai cinque cerchi. Trudi ha, infatti, legato il suo marchio ai continenti… alla deriva de L’Era Glaciale 4 e ha dato forma ai suoi eroi, per rivivere ogni giorno a casa propria le avventure di Scrat, Manny, Diego e Sid e dei loro amici. La fabbrica di peluche per eccellenza ha acquisito la licenza per l’Italia della fortunatissima serie firmata 20th Century Fox, in uscita in tutti i cinema d’Italia il 28 settembre 2012, per la prima volta in 3D. I piccoli e morbidi attori con Trudi potranno rivivere storie nate dalla fantasia dei più piccini nel salotto di casa o anche sul tavolo, visto che sono stati realizzati in diverse misure, quindi sono adatti a ogni età e ogni esigenza. E non si tratta di peluche statici, perché grazie al velcro e all’anima di ferro potranno assumere qualsiasi posizione: Scrat lo scoiattolo preistorico, ad esempio, potrà cercare la sua ghianda (facile da staccare e riattaccare mille volte) ovunque si voglia creare una nuova avventura. Ma Trudi non è solo L’Era Glaciale. I viaggi dei quattro amici preistorici potranno avverarsi grazie a Trudi Travel: con un Koala in spalla e un orsetto dentro il trolley, si parte. Zainetti, trolley e cuscini poggiatesta, per una vacanza da favola. Destinazione: Trudi! Trudi Travel è dedicata ai viaggi e s’ispira a tre animali provenienti da diverse parti del mondo: un tenero orso dal nord America, una dolce tigre dal sud est asiatico e un simpatico koala dall'Australia. E per la nanna in auto, ecco il pratico cuscino poggiatesta, realizzato con materiali rasi e morbidi adatti anche ai bimbi più piccoli. Zainetto asilo e viaggio. Le avventure di Trudi non terminano con la fine delle vacanze: la linea scuola quest’anno prevede un pratico zainetto dotato di spallacci regolabili e di una pratica zip che permette una facile apertura anche ai più piccoli. Perché anche l’asilo sia… Trudi! E per i più grandi c’è sempre il pratico trolley, maneggevole e da portare ovunque con sé. Scuola, gioco e sport vanno di pari passo per una corretta crescita: ecco perché è nata anche Trudi Sports. Le olimpiadi di Londra avranno una squadra speciale: quella deegli atleti Trudi che, capitanati dalla Giraffa,
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Dagli eroi de L’Era Glaciale 4 agli atleti olimpici di Londra 2012, i continenti si uniscono
si confermano già leader indiscussi di dolcezza e simpatia! Si chiama Trudi More e propone una nuova collezione dedicata ad alcune delle discipline sportive più amate e diffuse, dal basket al nuoto, dalla corsa alla ginnastica, dal calcio al judo. Ogni animaletto interpreta la disciplina sportiva che meglio rappresenta per attitudini, carattere e inclinazione. E così la giraffa gioca a pallacanestro, la rana è una abile nuotatrice, il ghepardo un veloce corridore, il rinoceronte è una cintura nera di judo, la gattina un'agile ginnasta e l'orsetto è giocatore di calcio. Per chi ama la spiaggia non c’è nulla di meglio dell’accoppiata tra Trudi e Sevi: bambini che giocano su una spiaggia d’estate, ma in un’estate del medioevo col Castello Fortezza di Sevi. La storia entra nel gioco e si colora di suggestioni affascinanti come il drago volante che sorvola il cielo sopra il castello e il cavaliere nero che con elmo e sciabola cavalca un elegante cavallo, come il re e la regina, belli e realistici. Curata in ogni particolare, la fortezza di Sevi si distingue per la modularità dei componenti, che permette di comporre e scomporre il castello in poche mosse giocando in tanti modi diversi. Anche le torrette sono impilabili, così da poter creare un’unica torre, la più alta o quattro torri più piccole. E per le principessine… come non pensare a Sevi Bijoux? Una linea in legno che accosta creatività, fantasia, gioco e voglia di essere grandi… e ce n’è per tutti i gusti. Tre linee differenti che si ispirano a temi diversi: la linea Tulip, la linea Daisy e la linea Frog. La cura per i dettagli, la preziosa artigianalità, la ricchezza di elementi decorativi che contraddistinguono tutte le creazioni di Sevi diventano caratteristiche di questa linea, insieme all’ennesima sorpresa: gli orologi di Sevi Bijoux, realizzati in legno, gli orologi da polso elasticizzati, con lancette movibili, diventano un accessorio divertente e di tendenza, ma anche un’occasione per imparare le ore!
www.trudi.com www.sevi.com
I peluche statici prendono forma e vivono
dolomite.it
Mod. Fitz Roy WJ
Hi-Tech
di Piera Marsilio
Olimpia Splendid "Ellisse Hp", il portatile silenzioso ed efficiente per ogni stagione Innovazione tecnologica a servizio del consumatore
Ventilazione di nuova concezione
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infresca piacevolmente d’estate ed è un ottimo compagno d’inverno, l’unico portatile monotubo di Olimpia Splendid con la funzione in pompa di calore hp che sviluppa una potenza e un’efficienza specifica per ogni stagione. Il portatile monoblocco è dotato di un sistema di ventilazione tangenziale di nuova concezione che permette performance uniche, la conformazione delle griglie oltre a permettere un’emissione dell’aria uniforme ne indirizza il getto verso l’alto a un’altezza di oltre quattro metri; in sintesi muove un’elevata quantità d’aria con il minimo rumore e con un basso consumo elettrico. Il risultato è un raffrescamento omogeneo dell’ambiente; l’unità è, inoltre, silenziosa ed efficiente, perfetta da utilizzare di notte. La doppia funzionalità caldo e freddo si adatta a tutte le esigenze. Attraverso l’inversione del ciclo, infatti, è in grado di sviluppare 2,4 kW di potenza in riscaldamento. I prodotti della gamma Comfort Line raggiungono prestazioni elevate con efficienza in classe A, utilizzano refrigerante ecologico (R410A), un compressore ad alta efficienza e scambiatori di
calore ottimizzati, un insieme di caratteristiche che garantiscono ottime performance. È, inoltre, possibile modulare i parametri di funzionamento in relazione alla temperatura dell'ambiente rilevata oppure utilizzare la funzione sleep che aumenta gradualmente la temperatura impostata in raffreddamento per un maggior benessere notturno. La funzione turbo, invece, imposta l’unità in modalità raffreddamento con temperatura 16 gradi e velocità massima del ventilatore. Tre le velocità di ventilazione, le alette, invece, sono orientabili per indirizzare il flusso dell'aria dove si desidera. In dotazione telecomando multifunzione da riporre nel vano per l’alloggiamento, display lcd e timer 12 ore, comandi elettronici intuitivi facili da importare nelle diverse funzioni disponibili. Cinque i modelli, linee morbide sottolineano l’attenzione alla qualità del design, adattabili a tutti i tipi di ambiente. I portatili comfortline scaricano automaticamente la condensa nebulizzata verso l’esterno. La gamma di prodotti Ellisse Green ed Elisse HP, disegnata da Dario Tanfoglio, è stata progettata per il benessere dell’abitare con l’ausilio dei più moderni strumenti di simulazione fluidodinamica e termodinamica, utilizzando una camera di prova dove è stata mappata la distribuzione della temperatura dell’aria per affinare diverse soluzioni tecnologiche e selezionare quella ottimale. Fondata nel 1956, la sede è a Gualtieri in provincia di Reggio Emilia, Olimpia Splendid è leader nel mondo della climatizzazione, del riscaldamento, del trattamento dell'aria e dei sistemi idronici. È presente su 45 mercati mondiali. Agli stabilimenti italiani si aggiungono la filiale produttiva e commerciale di Shangai, Madrid e di Parigi. L’innovazione tecnologica, per soddisfare le esigenze del consumatore finale, è il concetto cardine della filosofia aziendale.
www.olimpiasplendid.it
Ellisse HP
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Doppia funzionalità caldo e freddo
teuco.com
Questo momento ti appartiene. La vita di ogni giorno scivola via e ti ritrovi nello spazio che ami, un ambiente coordinato in cui ogni elemento nasce da uno stile, il tuo, e da un pensiero, il nostro.
www.cruciani.net
Wellness & Spa di Monica Pezzella
Trekking & Spa in Alta Engadina
Saune e massaggi rigeneranti nelle Alpi svizzere
U
na sauna bollente, un massaggio rigenerante, un bagno nelle vasche idromassaggio sono davvero momenti di puro relax che vanno assolutamente presi durante l’anno solare. Grazie a soggiorni di benessere, oggi, la vacanza in montagna è appetibile durante tutte le stagioni. In Svizzera l’Alta Engadina, una delle valli abitate più alte d'Europa, offre vacanze di puro benessere tra boschi e SPA all’insegna dell’energia positiva tra percorsi di trekking e Wellness d’alta quota. Il Kulm Hotel St. Moritz (www.kulmhotel-stmoritz.ch) e il Grand Hotel Kronenhof di Pontresina (www.kronenhof.com) sono due eccellenti Resort di lusso dove poter dimorare e godere degli effetti positivi della natura. Una scelta raffinata per rifugiarsi in completa calma e quiete. Entrambi premiati da TripAdvisor (sito di recensioni di viaggio più grande del mondo) con il “Certificato di Eccellenza 2012” offrono, a chi vi soggiorna, pacchetti benessere ricercati. Il Grand Hotel Kronenhof 5 stelle Superior è una delle più significative testimonianze architettoniche del 19° secolo di tutto l’arco alpino. Situato in una zona soleggiata a 1800m s.l.m. dista solo 6 chilometri da S. Moritz. Dotato di 112 camere e suites elegantissime, in stile tipico delle case patrizie engadinesi, offre un comfort moderno e tecnologico. Raffinati stucchi ornamentali e dipinti originali su soffitti e boiserie di cembro, fanno di questo Hotel un eccellente luogo di charme. La struttura è particolarmente lodevole soprattutto per il suo centro benessere: la Kronenhof Spa di oltre 2000 mq. Affacciato su la Val Roseg,
Servizi alberghieri di alta classe
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Kulm Hotel St. Moritz e Grand Hotel Kronenhof di Pontresina, le strutture premiate
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il ghiacciaio del Roseg e i ghiacciai del Bernina regala scorci di rara bellezza, panorami mozzafiato e attimi di poesia. Basta uscire di pochi chilometri dall’Hotel e ci si ritrova verso quella montagna, fragile e imponente, ricca di natura e sentieri che si estendono per circa 580 chilometri. Una vetta espressiva e romantica dove gli appassionati di trekking possono ricercare il “relax attivo”. I sentieri sono attrezzati anche per famiglie con bambini. Gli impianti di risalita: Corviglia/Piz Nair, Corvatsch/Furtschellas, Diavolezza a Muottas Muragl/Alp, gratuiti per i clienti dei resort, fanno si che l’accesso sia fruibile a tutti. Alla stessa stregua Il Kulm Hotel St. Moritz, situato nel cuore di St. Moritz, offre, con lusso, un’atmosfera elegante e accurata. Un servizio alberghiero di prima classe, dal carattere esclusivo, che vanta un’ampia selezione di confortevoli camere singole o doppie con viste mozzafiato su St. Moritz, sull’imponente massiccio del Corviglia, sui maestosi pendii del Piz Nair e sulle acque tranquille del lago di St. Moritz. A disposizione un servizio gratuito di trasferimento in limousine da e verso la stazione ferroviaria (10 minuti a piedi). È anche disponibile, su richiesta, il trasferimento da e verso l’aeroporto di Samedan. La beauty farm, interna, offre una vasta gamma di pacchetti bellezza per trattamenti viso, cosmesi decorativa, massaggi, bendaggi, trattamenti speciali e un ricco assortimento di bagni aromatici. Per gli amanti del fitness, ampia è la selezione di attività proposte: aquagym, yoga, pilates, aerobica, step, per soddisfare ogni tipo di esigenza. Soggiornare presso il Grand Hotel Kronenhof oppure al Kulm Hotel St. Moritz, significa scegliere qualità e relax. Da entrambi i Resort è possibile raggiungere facilmente i sentieri che dal Muottas Muragl conducono al Rifugio Segantini a quota 2.730 metri, noto punto panoramico con vista sulla Valle e sui laghi dell’Alta Engadina; oppure percorrere la Via Gastronomica che dalla stazione Furtschellas porta alla splendida Val Fex alla scoperta delle prelibatezze locali; o ancora avvicinarsi al Ghiacciaio del Morteratsch, partendo dall’omonima fermata della Ferrovia Retica e salire al Rifugio Boval, uno dei sette rifugi CAS della regione. Di rientro dalle passeggiate sarà possibile godere dei programmi per la salute, la bellezza e la forma psicofisica offerti dalle due Spa. Ci sarà solo l’imbarazzo della scelta tra bagni, impacchi, massaggi e peeling basati sull’utilizzo di prodotti naturali “Alpienne” e “Carita”, vasca idromassaggio, piscina, sauna in legno in stile Engadinese, bagno turco.
www.kulmhotel-stmoritz.ch www.kronenhof.com
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