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PERIODICO DI ATTUALITÀ DI EUR SPA

ANNO III n° 2

aprile-maggio 2009



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139 decisioni. Queste le linee di sviluppo indiIL 30 APRILE SCORSO il Senato ha cate per rendere Roma una città più competitiva approvato in via definitiva il DDL sul federalie solidale, efficiente e sostenibile, più internaziosmo fiscale, il cui articolo 24 è chiamato a trasfornale, con una struttura multipolare dove i divermare nel prossimo futuro Roma, dotando la si centri di eccellenza, culturali, artistici, inducapitale di maggiori poteri e più ampi finanziastriali, sanitari, siano collegati da una nuova rete menti. Sei mesi prima, il 1° ottobre 2008, il di trasporti improntata all’intermodalità. Una Sindaco Alemanno aveva chiamato i 53 compocapitale con molteplici centralità, collegate tra loro nenti della Commissione Marzano a disegnare, e con il centro storico, nella convinzione che la in spirito no-partisan, un piano strategico di svicompetitività di un territorio passi tanto attraverluppo per il futuro di Roma Capitale, al fine di so il dinamismo, quanto attraverso la qualità indicare un percorso progettuale di medio - lungo della vita urbana. Nell’economia di quanto periodo per rafforzare il ruolo nazionale e interdetto, il quartiere dell’Eur, proprio nel rappresennazionale della Città di Roma, analizzare le criticità, creare una banca di proposte progettua- Roma Capitale, tare un unicum irripetibile nella storia architettonica e culturale di Roma, e al contempo un li. Sei i gruppi di lavoro tematici: “Economia e l’Eur e lo compiuto modello di sviluppo policentrico, con Imprese”; “Servizi,Trasporti, Infrastrutture”, di sviluppo del aree destinate a funzioni pubbliche e private di cui ho avuto l’onore di essere coordinatore; “Demografia, Integrazione, Coesione Sociale”; Polo Turistico elevato standard, spazi verdi, infrastrutture con sistemi di accessibilità, non poteva che ricoprire “Cultura, Archeologia, Turismo”; “Sport, Spettacolo, Moda”; “Innovazione, TLC, Congressuale un ruolo dominante sia nel decentramento delle attività direzionali, con riguardo a ministeri e Sviluppo Sostenibile”. Il 31 marzo scorso uffici, che nel rilancio del turismo, soprattutto abbiamo consegnato il rapporto finale, nel quale sono descritte le ambizioni, gli obiettivi e le decisioni che si pro- quello congressuale. La prossima apertura del Nuovo Centro pongono all’attenzione del Sindaco e della città, per trasforma- Congressi impone, infatti, la valorizzazione dell’Eur come re Roma nella “Porta dei Tempi”: una città metropolitana quartiere direzionale/congressuale, connettendolo al polo fieripolicentrica, capace di conciliare archeologia e modernità. Il poli- stico della Nuova Fiera di Roma. Da ultimo, ma non meno centrismo, il rafforzamento del sistema formativo e lo sviluppo strategico per lo sviluppo del settore turistico, la decisione di della ricerca, dell’innovazione, il rilancio del turismo, dell’enter- creare un parco a tema sulla romanità: un percorso di ricostrutainment e il sostegno all’economia del tempo libero, la realiz- zione filologica della Roma storica, di quella contemporanea zazione di una nuova coesione sociale, oltre al miglioramento con il restauro del Palazzo della Civiltà Italiana fino alla della competitività e la promozione della vocazione internazio- “Nuvola” di Fuksas in via di realizzazione. nale, rappresentano le cinque ambizioni proposte dalla Paolo Cuccia Commissione, tradotte in 14 obiettivi, articolati a loro volta in

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Direttore editoriale Mauro MICCIO

Periodico di attualità Anno III - numero 2 aprile-maggio 2009

Direttore responsabile Fabio GRISANTI

EDITORE EUR SpA Via Ciro il Grande, 16 00144 Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 47/2009 del 12/02/2009 Tiratura: 10.000 copie Periodico iscritto all’

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Coordinamento editoriale Pino SCARAMUZZO Responsabile di edizione Giovanni COLETTA Redazione Via Ciro il Grande, 16 00144 Roma tel. 06.5425.2019 - 0654252247 fax 06.5425.2025 Email: comunicazione@romaeur.it Sito: www.eurspa.it Web TV: www.eur-tv.it

Concessionaria esclusiva di pubblicità Top Editoria Eventi srl Piazzale degli Archivi, 4 00144 Roma tel. 06.59.17.953 email: info@top-editoriaeventi.com Segreteria di redazione Simone STIRATI Hanno collaborato: Margherita FILIPPONI Roberta ODDI Collaboratori Anna ALEKSANDROVA Natalia ALBENSI Elena BELLOTTO Carlo BERTILACCIO Giovanna BONASEGALE Donatella CORRIDORE Laura DELLI COLLI Maria Antonietta FUGAZZOLA

Marco FRANZELLI Luigi MONFREDI Adriano PANATTA Francesca PAOLETTI Giorgio RANDI Livia ROCCO Cristiano ROSPONI Gilda TUCCI Foto di copertina Studio Maggi Foto EUR SpA Artphoto di Marcello Leotta Uthopia Studio Maggi Impaginazione e stampa Miligraf S.r.l. Via degli Olmetti, 36 00060 Formello tel. 06.9075142

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8 sommario

aprile - maggio 2009 ARCHITETTURA

La Nuvola incalza

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MUSEI

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ARCHEOLOGIA

Dall’Età del Bronzo a quella Imperiale

in copertina L'affresco di Giorgio Quaroni dal titolo La fondazione di Roma ultimato nel 1940. Al centro dell'opera, Romolo traccia il solco alla presenza del dio, identificato con Marte.

ATTUALITÀ

Un Piano con più travertino

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Museo Civiltà Romana

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INTERVISTA

Maria Bianca Farina

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SOCIETÀ

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PERSONAGGIO

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RUBRICHE Panorama Mangiare

A proposito di sicurezza Laura Delli Colli

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Al posto delle Torri di Ligini

Un Piano con più travertino 5

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La nuova opera dell’architetto genovese (300 appartamenti, uffici, 18 negozi, 400 box, 70 parcheggi a rotazione) contribuirà a rilanciare l’immagine dell’Eur e a completarne la “vocazione congressuale e fieristica”con la realizzazione del secondo polo turistico della Capitale: uno scacchiere che dagli storici palazzi di marmo raggiunge il mare di Ostia. aprile-maggio 2009

È SCOLPITA SUL TRAVERTINO la parola fine alla lunga storia della demolizione, e del rifacimento, delle Torri di Ligini all’Eur. E grazie al marmo che Renzo Piano non ha potuto negare allo storico volto del quartiere romano, dopo l’esplicita richiesta del sindaco di Roma Gianni Alemanno, è nata l’intesa sul progetto da realizzare al posto dei palazzi gemelli che hanno ospitato per decenni gli uffici del Ministero delle Finanze. Il via libera alla demolizione dovrebbe arrivare entro maggio, mentre la nuova costruzione progettata dall’architetto genovese, con più travertino rispetto all’idea originaria dove a predominare era il vetro, ospiterà 300 appartamenti, un piano di uffici, 18 negozi, 400 box e 70 parcheggi a rotazione. A completare il quadro, con la giusta cornice, anche un ettaro di verde. Ma, prima di arrivare all’ultimo capitolo della storia delle Torri, non sono mancate le polemiche e le manifestazioni di dissenso da parte dei cittadini dell’Eur nei confronti di una demolizione che si è dimostrata più dolorosa del previsto. Durante il processo di partecipazione iniziato nel 2007, che ha visto un confronto diretto tra amministrazione e cittadini sulla realizzazione del progetto di Piano, sono state tante le osservazioni avanzate da chi il quartiere lo vive, e lo ha vissuto, giorno dopo giorno. A cominciare dal rispetto per la memoria. Le Torri Ligini, per alcuni, rappresentano infatti un simbolo dell’architettura italiana del dopoguerra. Su questo fronte si è schierata anche la Fondazione Bruno Zevi, che ha raccolto numerose firme per salvare le Torri dalla demolizione, mentre la tesi dell’abbattimento è stata sostenuta con convinzione da quanti, come l’allora consigliere dell’opposizione in Campidoglio Marco Marsilio, considerano i due palazzi assolutamente

di Natalia Albensi

Un'immagine dei lavori al cantiere della "Nuvola"; sullo sfondo le Torri di Ligini in fase di smantellamento.

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In alto, una foto "storica" delle Torri di Ligini viste dal laghetto dell'Eur; in basso, Plastico del progetto delle “Torri giardino” di Renzo Piano, prima delle modifiche che hanno comportato l'inserimento del travertino al posto di alcune sezioni legate al vetro.

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slegati dal contesto storico dell’Eur. Un altro problema, non meno importante, emerso durante il dibattito proseguito a lungo anche sulla stampa, quello della congestione della zona, inevitabile senza interventi mirati sulla viabilità. E così, a pochi mesi dall’insediamento della giunta di centro destra in Campidoglio, è arrivato il primo stop al percorso urbanistico ereditato dalle amministrazioni precedenti: e se la Nuvola di Fuksas era ormai già ad uno stadio avanzato, il sindaco Gianni Alemanno ha chiesto, e ottenuto, che Renzo Piano rivedesse il progetto sul futuro delle Torri, che oggi sta per diventare realtà. E, grazie alla realizzazione dell’opera, nelle casse del XII Municipio potrebbero arrivare ben 22 milioni di euro, come premio di valorizzazione per il progetto. L’idea è stata lanciata dall’assessore capitolino alla Casa, Alfredo Antoniozzi, e i soldi dovrebbero essere investiti in opere varie. La proposta che l’assessore ha intenzione di sottoporre alla giunta comunale, infatti, dovrebbe destinare la metà dei fondi alla realizzazione degli interventi “che il XII Municipio riterrà necessari” come ha spiegato lo stesso Antoniozzi, a cominciare dalla viabilità e dalla scuola, mentre l'altro 50% potrebbe essere dedicato a progetti in grado di dare una risposta all’emergenza abitativa. Entro maggio, l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale. A dare l’annuncio dell’avvenuta intesa con Fintecna è stato lo stesso sindaco Alemanno, a fine febbraio, durante un sopralluogo all’attiguo cantiere delle Nuvola di Fuksas, che insieme alla nuova opera di Piano, contribuirà a rilanciare

l’immagine dell’Eur e a completarne “la vocazione congressuale e fieristica” come ha sottolineato il sindaco, per tornare ad essere “uno dei quartieri più belli e moderni della città”. Dove, tra l’altro, sorgerà il secondo polo turistico della Capitale: uno scacchiere individuato dalla Giunta capitolina che parte dagli storici palazzi di marmo e raggiunge il mare di Ostia mettendo a sistema il turismo congressuale dell’Eur, la realtà della nuova Fiera di Roma e il water-front di Ostia. Ma nel nuovo circuito del turismo all’insegna del divertimento bisogna includere anche il progetto di un parco a tema dedicato all’antica Roma, su cui si sta lavorando, e, perché no, il sogno di vedere sfrecciare i bolidi della formula uno durante il Gran Premio che potrebbe arrivare nella capitale.

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I lavori del Nuovo Centro Congressi.

La Nuvola incalza di Giorgio Randi

L’opera farà da vero e proprio catalizzatore per lo sviluppo dell’area, nell’ambito del nuovo secondo Polo Turistico che proprio dall’Eur decollerà verso Fiumicino e la costa. Il Nuovo Centro Congressi è stato progettato secondo i più recenti criteri antisismici, anche in base alla normativa vigente nazionale e internazionale. 9

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ANCHE PER LA NUVOLA e per il grande cantiere dell’Eur voluto da EUR SpA e coordinato dall’ingegner Vasintoni, è tempo di nuove ma al contempo già acquisite responsabilità. Si tratta infatti di ripercorrere, mentre il pensiero collettivo va alla terra d’Abruzzo e soprattutto ai suoi abitanti martoriati dal sisma di una settimana prima di Pasqua, regole, misure e precauzioni che sono state adottate dal gruppo di lavoro che vede nell’architetto Massimiliano Fuksas il suo lucido e serio regista, verso la grande opera nel quartiere della Rinascita Romana. Veniamo così ad avere la conferma che il Nuovo Centro Congressi dell’Eur, la “Nuvola” , è stato progettato secondo i più recenti criteri antisismici in uso ed in accordo alla normativa vigente nazionale ed internazionale. aprile-maggio 2009


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Infatti, come normativa di riferimento <è stato adottato il DM 23/9/2005 integrato dagli Eurocodici oggi richiamati in toto dalla nuova normativa, ancora in fase transitoria, DM 14/1/2008>. Riferimenti legislativi, come vediamo, che non lasciano spazi a dubbi sull’atteggiamento responsabile verso il cantiere della Nuvola, ma non solo. <Vista l’importanza dell’opera, fin dalla fase di gara>, insistono i responsabili del cantiere con in prima lineaVasintoni, < particolare attenzione è stata posta nell’individuazione del grado di sismicità della zona interessata dalla costruzione che ha portato ad adottare un’accelerazione massima al suolo pari a 0,188g (con g pari all’accelerazione di gravità), ben superiore al valore di 0,12g indicato dalla normativa con un tempo di ritorno pari a 975 anni>. In particolare per ciascuno degli elementi costituenti il complesso è stata adottata una

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difesa sismica, finalizzata a garantire la massima sicurezza, di seguito brevemente descritta. Per quanto riguarda l’Auditorium “la Nuvola”, esso è sostenuto da 3 colonne e da 3 sistemi pendolari. In sommità alle colonne sono previsti degli isolatori in neoprene armato che abbattono gli effetti del sisma provenienti dal terreno. Anche per la grande piazza del forum, è stato adottato un sistema di difesa antisismica costituito da isolatori-dissipatori che svincolano completamente l’impalcato dalle strutture in calcestruzzo interrate anche in questo caso abbattendo drasticamente le forze sismiche. <Per le grandi strutture in acciaio della teca e dell’albergo, per le quali l’azione predominante è costituita dal vento, non è stato necessario l’isolamento alla base in quanto le strutture in se stesse sono già in grado di assorbire, senza alcun danno, anche il gravoso terremoto di progetto>, sono le conclusioni dei responsabi-

Proseguono i lavori del Nuovo Centro Congressi. Nelle immagini a pag. 8 e 9 due momenti che testimoniano lo stato di avanzamento dei lavori stessi.

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Nella foto, una delle travi della pensilina provvisoria necessaria al varo della struttura della teca.

li del cantiere. E mentre i lavori sono ripresi alacremente dopo la brevissima pausa pasquale, dal cantiere della Nuvola giungono segnali molteplici e molto signficativi: l’atteggiamento di responsabilità e di rispetto di tutte le normative vigenti fin dalle primissime fasi progettuali costituisce infatti la migliore e più autorevole e convincente garanzia del progetto e del suo viaggio verso la realizzazione definitiva. Un esempio non solo per Roma e non solo per l’intero Paese Italia. Ma non solo di sicurezza si sta occupando lo staff che coordina i lavori della Nuvola. Quando infatti si parla di norme di sicurezza molto rigide per l'albergo che sarà uno dei più importanti "corollari" del progetto, il ragionamento si proietta sull'intero nuovo secondo Polo Turistico che proprio dall'Eur decollerà verso Fiumicino e la costa. Da questo punto di vista il progetto turistico si inscrive felicemente nel lavoro della Nuvola così come ogni giorno si sta alimentando. Per molti osservatori qualificati, del resto, il progetto di Massimiliano Fuksas sarà anche una vera attrattiva anche turistica. <Ci sarà chi verrà ad ammirare la Nuvola quando sarà pronta, magari scenderà nel nuovo albergo vicino e poi si sposterà al mare per una breve vacanza>, argomenta uno degli addetti ai lavori che per discrezione non aprile-maggio 2009

vuole essere citato direttamente. Un'altra felice chiave di lettura di quanto porterà di nuovo il progetto sia al quartiere, con la regia di EUR SpA, sia alle nuove politiche e strategie turistiche così come le stanno delineando il vicesindaco Mauro Cutrufo e i manager romani del Turismo. Come dire che la Nuvola farà da vero e proprio catalizzatore, nei prossimi anni, per l'intero sviluppo dell'area che dal quartiere Eur si prolunga verso la costa. Un'altra scommessa, sembra proprio di capire, già vinta.

LA LUISS ALLA “NUVOLA” Il 27 marzo scorso al cantiere del Nuovo Centro Congressi si è tenuta una lezione agli studenti del master in Real Estate Finance organizzato dall’Università LUISS Business School, volto a formare profili professionali in grado di affrontare con successo le sfide del settore immobiliare. Un corso specialistico dedicato allo sviluppo di competenze tecniche e manageriali nell’ambito del settore immobiliare, con un focus privilegiato sui temi del Real Estate Finance. Il master è pensato per rispondere al crescente fabbisogno di figure qualificate, che sappiano coniugare conoscenze professionali, esperienze tecniche e competenze manageriali. La lezione, tenuta dall’Ing. Paolo Cuccia, docente del master e Presidente di EUR SpA, è stata organizzata allo scopo di stimolare il continuo confronto tra la formazione universitaria e il mercato del lavoro. EUR lacittànellacittà

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di Livia Rocco

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“COME ERA BELLA LA ROMA IMPERIALE!”. Può sembrare ingenuo, o magari riduttivo, eppure è proprio questo il commento che sorge spontaneo quando si guarda il plastico della città all’età di Costantino (IV secolo d.C.) esposto nel Museo della Civiltà Romana. L’armonia e la maestosità delle forme architettoniche appare in tutta la sua evidenza in questo piccolo, grande capolavoro. “Anche se ovviamente mancano i ritrovamenti più recenti, il plastico creato sotto la

direzione dell’architetto Italo Gismondi a partire dal 1933 rimane l’unica ricostruzione completa della città antica - sottolinea Lucrezia Ungaro, responsabile del Museo -. È una visione d’insieme ancora oggi insostituibile, dalla quale si percepisce la straordinaria organizzazione urbanistica della città, che non lascia niente al caso”. Un modello da seguire anche oggi? “Certamente la Roma antica ha ancora molto da dire, e ce ne possiamo rendere conto proprio guardando il plastico, posiaprile-maggio 2009


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Al Museo della Civiltà Romana il plastico di Roma all’Età di Costantino

Una Città proiettata nel tempo Il Plastico creato a partire dal 1933 rimane l’unica costruzione completa di Roma Antica. Per Lucrezia Ungaro responsabile del Museo “è una visione di insieme ancora oggi insostituibile dalla quale si percepisce la straordinaria organizzazione urbanistica della città che non lascia niente al caso”. zionato in modo da essere ammirato dall’alto, se si vuole con l’aiuto di strumenti audiovisivi - fa notare la responsabile - Tra l’altro abbiamo intenzione di rivitalizzare il museo - tutto fatto di accuratissime ricostruzioni - con altre installazioni multimediali e nuovi allestimenti”. Toccando i pannelli con schermo collocati sul ballatoio del piano superiore, intorno al plastico, si può già ‘zoomare’ sui particolari per osservare più da vicino, per esempio, il tracciato delle Mura Aureliane, le eleganaprile-maggio 2009

ti residenze dell’Aventino e del Palatino, le case della Suburra, gli imponenti monumenti dei Fori e ancora teatri e stadi, edifici di culto, piazze scenografiche, grandi complessi termali e un reticolo di strade sulle quali si muoveva una popolazione cosmopolita di oltre un milione di persone. Una città fatta per durare nel tempo, quindi. “Non solo come città, ma anche come civiltà - tiene a precisare la Ungaro -. Lo scopo del Museo (nato sulla scia del successo ottenuto dalla Mostra Augustea della

Nella foto, il plastico della Città all'Età di Costantino (IV secolo d.C.) esposto nel Museo della Civiltà Romana.

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In alto, immagine della "Sala di Augusto" In basso, l'ingresso del Museo.

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Romanità del 1937) è soprattutto quello di mettere in evidenza una cultura - fatta anche di vita quotidiana - che arrivò a dominare il mondo mediterraneo. E per l’Europa di oggi è importante riscoprire questo substrato comune; il diritto per esempio, è stata una solida base di partenza per l’organizzazione della società, così come molti aspetti ‘materiali’: l’utilizzo e la canalizzazione dell’acqua attraverso gli acquedotti, la costruzione delle strade consolari, l’architettura. E tipica dell’Impero romano era la capacità di inglobare altre culture; è innegabile che alla base di ogni conquista ci fosse una guerra, ma le culture indigene si fondevano poi con la romanità, e questo ha garantito la resistenza dell’impero”. Non mancano gli spunti per riflettere sulla società di oggi, ridiventata multiculturale come lo era allora, ma anche la funzione archeologica di questo museo non è da sottovalutare. Oggi molti

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monumenti e templi della romanità sono semidistrutti, ed ecco allora il grande valore di testimonianza storica delle ricostruzioni qui conservate. “Custodiamo, per esempio, l’unica riproduzione completa dell’iscrizione di Augusto ad Ancira (l’attuale capitale turca, Ankara) - spiega la responsabile del museo -. Un’ altra chicca è il calco in gesso dell’intero rilievo della colonna Traiana, fondamentale non solo per osservare particolari e dettagli di uno dei monumenti più celebri di Roma, ma anche per valutare l’attuale grado di conservazione dell’originale”. Degna di nota è anche la scenografica sede del museo, un enorme complesso architettonico inserito nel progetto dell’Esposizione Universale di Roma del 1942, ma portato a termine solo dieci anni più tardi e inaugurato definitivamente nel 1955. Tra i tanti messaggi sorprendentemente ‘moderni’ lanciati dalla civiltà romana, un inaspettato richiamo all’uso di fonti energetiche rinnovabili. Il museo, infatti, ha in programma due mostre: una sulla tecnologia e l’altra sullo sfruttamento dell’energia solare nell’antica Roma: più attuale di così!

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Gli scavi nell’area tra Fiumicino e Maccarese

Dall’età del Bronzo a quella Imperiale Anfore, oggetti d’artigianato, ceramiche, rocchetti, fusi da telaio, vaghi di collane e perline in ambra, utensili in osso e metallo quali pettini, spilloni, ecc. Sono questi gli oggetti, fra i tanti finora rinvenuti durante gli scavi archeologici effettuati nell’area circostante l’aeroporto di Fiumicino. Inoltre, la produzione del sale, “l’oro bianco” dell’antichità che contrappose i Romani agli Etruschi di Veio. SE È INDUBBIO CHE NELL’AMBITO del territorio romano i rinvenimenti archeologici sono piuttosto comuni, è anche vero che nell’area in cui si sta lavorando per realizzare il futuro Interporto Romano i rinvenimenti archeologici finora messi in luce hanno riservato non poche sorprese anche agli addetti ai lavori. La zona compresa tra Ponte Galeria e Maccarese, che fino ad un secolo fa era ancora caratterizzata da un aprile-maggio 2009

ambiente palustre, proprio per il connubio tra terra e acqua, ha offerto per lungo tempo una grande varietà di risorse utili sia per lo svolgimento di attività di sussistenza che di produzione. Le evidenze archeologiche rinvenute partono dal 1400 a.C. per arrivare fino al secolo scorso, ma i principali ritrovamenti si riferiscono a due periodi storici ben definiti: uno relativo alla fine dell’età del bronzo

di Maria Cristina Grossi e Maria Lucrezia Rinaldi

Nella foto, ubicazione dell'area sottoposta ad indagini archeologiche.

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A fianco, restituzione grafica di una porzione dell'allineamento di anfore con integrazione di un contenitore dell'Età Romana. Sotto, scodella carenata in ceramica con ansa a forma di "papera" dell'Età del Bronzo finale.

(X secolo a.C.) e l’altro databile alla prima età imperiale romana (I secolo d.C.). È interessante notare come dalle indagini è emerso che per quasi dieci secoli l’intera zona non fu mai utilizzata per scopi residenziali, ma destinata esclusivamente alla produzione. In tal senso appare ancor più singolare osservare che, anche in epoca attuale, l’area è destinata prevalentemente ad attività legate al terziario (Interporto, Aeroporto, Centri Commerciali).

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In effetti, se si immagina un territorio lagunare, composto da specchi d’acqua, prima dolce (in età pre – proto storica), poi salmastra (in età romana) e esili lingue di terreno, è facile supporre che la popolazione nel tempo non abbia ritenuto tale ambiente particolarmente accogliente. Di contro, proprio questa conformazione si addiceva ad attività quali la caccia, la pesca e varie lavorazioni artigianali che con il tempo si fanno sempre più sistematiche fino a divenire, nell’età romana, quasi industriali (produzione del sale). L’incostanza dell’ambiente lagunare con la fluttuazione del livello dell’acqua e la conseguente comparsa e scomparsa degli spazi di terra sfruttabili dovette creare una serie di problemi di controllo del territorio stesso. Di volta in volta, in base al tipo di attività svolta, le varie popolazioni hanno realizzato strutture più o meno stabili per controllare la situazione. Nell’età del bronzo l’area veniva sfruttata solo aprile-maggio 2009


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Nella foto a fianco, strumenti utilizzati per la tessitura dell'Età del Bronzo finale. In basso, pala da sale in legno di Età Romana.

Funzionario responsabile (Soprintendenza di Ostia) Dott.ssa C. Morelli Équipe archeologica Dott.sse A. Facciolo, M. Gala, M. C. Grossi M. L. Rinaldi, D. Ruggeri, S. Sivilli Elaborazioni grafiche Studio 3R e D. Citro

nelle stagioni più secche, momento in cui l’acqua si ritirava verso il centro del lago restituendo preziose porzioni di territorio. Per bonificare la zona le popolazioni protostoriche realizzarono delle piccole collinette di sabbia, consolidate alla base con pali in legno incrociati tra loro. La sabbia utilizzata non si trovava direttamente in loco, ma doveva essere trasportata a mano. Ciò sottolinea l’importanza che l’area doveva rappresentare per le stesse popolazioni che dovevano svolgere le loro attività artigianali in luoghi asciutti, ma con un accesso rapido e diretto all’acqua. Nell’età imperiale, le esigenze cambiano, ma la produzione fa enormi passi in avanti: viene progettato e realizzato un complesso sistema idraulico, per il controllo del livello dell’acqua, costituito prevalentemente da un lungo allineamento anfore (ne sono state rinvenute oltre 1400) e da due grandi canali, tra loro paralleli muniti di chiuse. Le anfore infisse verticalmente nel terreno, una accanto all’altra formavano una sorta di diga che permetteva di isolare una parte di territorio dal resto della laguna. In tale zona l’accesso dell’acqua era controllato attraverso le chiuse dei canali che permettevano di aprile-maggio 2009

allagare alcune aree creando, a seconda delle esigenze, bacini di raccolta o aree asciutte. È altamente probabile, quindi, che l’impianto idraulico servisse alla produzione del sale, materia prima fondamentale in età classica per la conservazione dei cibi tanto da venir considerato “l’oro bianco” dell’antichità. Quanto finora ipotizzato circa l’uso dell’area di Maccarese come bacino di produzione del sale, troverebbe anche conferma nelle fonti antiche in cui la stessa zona è indicata come Campus Salinarum Romanarum, ossia il luogo in cui erano situate le antiche saline etrusche che, nel IV sec. a.C., furono uno dei motivi scatenanti della guerra tra Roma e Veio. EUR lacittànellacittà

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Maria Bianca Farina, unica donna nel comitato esecutivo dell’ANIA, dove rappresenta Poste Vita, la prima impresa assicuratrice italiana come fatturato.

Manager di successo,

amante dell’arte Guida un’azienda con oltre 5 miliardi di fatturato; lavora dodici ore al giorno; è soddisfatta dei risultati ottenuti tanto che nel 2009, “stiamo viaggiando ad un ritmo di crescita del 7-8%”. Non ha mai abdicato al ruolo di madre e tra i tanti progetti, fuori dal mondo del lavoro, finora trascurati, l’impegno nel sociale e l’amore per l’arte rappresentano le sue vere priorità. 21

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POSTE VITA HA INIZIATO LA SUA ATTIVITÀ NEL 1999 e questo ne fa una delle società italiane più giovani del settore, ma ciò non le ha impedito di diventare in meno di dieci anni la prima compagnia assicurativa del suo comparto per volumi di raccolta. La società guidata da Maria Bianca Farina detiene infatti una quota di mercato di circa il 9% (con oltre 1,8 milioni di clienti) e più di 3 milioni di polizze assicurative collocate, le cui riserve superano i 33 miliardi di euro. Numeri di tutto rispetto che insieme alla qualità del servizio reso ai propri clienti hanno portato Poste Vita a vincere nel 2008 il celebre premio World Finance Life Insurance Company of the Year, tra le compagnie italiane. Maria Bianca Farina ha l’aspetto rassicurante e i modi gentili di una persona di grande umanità, ma è anche l’unica donna a sedere nel comitato esecutivo dell’Ania

dove rappresenta la prima impresa assicuratrice italiana in termini di fatturato, Poste Vita. L’Amministratore Delegato del braccio assicurativo di Poste Italiane lavora dodici ore al giorno durante la settimana e almeno mezza giornata nel weekend ma non ha rinunciato alla sua vita personale e familiare e considera i suoi dipendenti, 124 persone con un età media di 35 anni, come una squadra incredibile che cresce insieme alla sua società. Dottoressa Farina come è arrivata alla guida di Poste Vita? “Sono stata contattata da un alto dirigente del vertice di Poste. Ricordo che andai all’incontro più per curiosità perché non avrei mai immaginato i successivi sviluppi. Ci siamo visti un venerdì e il lunedì successivo già accettavo la proposta. Ho fatto questo salto passando da una delle società più grandi del mercato (Ina Assitalia) ad una

di Giovanni Coletta

Nella foto grande a sinistra, Maria Bianca Farina nel suo posto di lavoro. In basso, una postazione degli sportelli di Poste Vita.


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Edificio delle Poste, Telegrafi e TETI terminato nel 1942. Oggi ospita gli sportelli delle Poste Italiane.

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delle più piccole, visto che Poste Vita era nata da poco. Oggi sono molto soddisfatta della mia decisione. Poste Vita è la prima compagnia del mercato con oltre 5 miliardi di fatturato l’anno e in azienda si respira un generale entusiasmo per il lavoro svolto. Sono entrata come direttore generale e dal gennaio 2007 sono amministratore delegato. Come viene considerata e come si sente una donna al vertice di una importante società? “La considerazione di cui godo bisognerebbe chiederla ai miei colleghi ed a tutti coloro che lavorano con me; il fatto di esser donna non mi crea né particolari problemi, né facilitazioni: mi sento un manager e basta.” Come coniuga la vita familiare con il lavoro? “La mia attuale situazione non richiede più di occuparmi della routine familiare, ma non è stato sempre così. In ogni caso mi sono sempre adoperata per conciliare al meglio i problemi familiari con gli impegni di lavoro. Tutta la mia famiglia è molto orgogliosa di sapermi realizzata anche nel lavoro”. La crisi economica come sta cambiando il vostro business? “Il mercato globale è in flessione, si privilegia la sicurezza rispetto al rendimento. Noi nel 2009 stiamo comunque viaggiando ad un ritmo di crescita del 7 - 8 per cento”. Il suo sogno?

“Il mio sogno è di mantenere un rapporto con il mondo attivo, la finanza, l’economia ecc., vorrei continuare ad essere dentro le cose…ma il mio sogno è anche quello di avere più tempo libero per realizzare i tanti progetti finora trascurati: mi piacerebbe essere più impegnata nel sociale, seguire in maniera più approfondita l’arte, in particolare la pittura, anche nelle espressioni contemporanee, e mi piacerebbe anche fare un lungo viaggio, senza pensieri. Come si trova a lavorare all’Eur? “La finestra del mio ufficio affaccia sul parco del Ninfeo e sul Palazzo della Civiltà del Lavoro ciò mi aiuta parecchio, ci sono dei tramonti che danno emozione. L’Eur è stato una bella scoperta, ho imparato a conoscerne la storia e il progetto. Qual è la cosa che più le piace di questo quartiere? “I monumenti che testimoniano un momento di storia, vicino agli alberi fioriti… il connubio arte - natura”.

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A proposito di sicurezza

di Gilda Tucci

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LA SICUREZZA, secondo i luoghi comuni, è il presupposto cardine per una vita di relazione veramente libera. Anzi, senza commettere alcun errore di sintassi concettuale, ci si può benissimo rifare ad una prospettiva comune più radicalizzata ed identificare la sicurezza con il bene più prezioso per la libertà sociale, concependola, come l’unico vero fattore in grado di produrre libertà relazionale. Sicurezza dunque come fonte privi-

legiata in fatto di libertà. Certo, come essere in disaccordo con la saggezza del comune sentire? Dovremmo essere liberi di relazionarci al prossimo senza ricevere danni verso la propria incolumità fisica, patrimoniale o finanziaria, senza timori pregiudiziali e ansie preconcette. Resta, a questo punto, di essere ben informati in tema di sicurezza e quindi, orientarsi di conseguenza. Sapere se l’indice di pericolo aprile-maggio 2009


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esterno permette di esercitare libertà sociale compiuta o condizionata. Come in borsa, occorre essere ben informati, per valutare se affrontare un determinato investimento. L’informazione è la bussola che permette di non sconfinare nei bui territori dell’incertezza fatalistica puramente passiva e, nel caso specifico, nell’insicurezza. Ma se la bussola cessa di funzionare a dovere? Se l’ago dell’informazione smette di indicarci il giusto sentiero, quello dell’oggettività, a beneficio di un altro sentiero, quello dell’opportunismo editoriale mercantilista? Le informazioni in nostro possesso potrebbero generare false percezioni sull’ambiente esterno. Informare significa descrivere le realtà, che risulteranno tanto più veritiere quanto maggiormente l’informazione scaturirà da documenti attendibili. A volte le dinamiche della concorrenza, portano ad esasperare alcune situazioni pur di attrarre l’attenzione del fruitore del prodotto editoriale. Non serve informare, dopo aver, con scrupolo e coscienza professionale, elaborato, confrontato, analizzato il dato informativo. Non serve somministrare solo quel prodotto informativo che sia passato attraverso il rigoroso filtro della verifica. Tutto questo è perfettamente superfluo per l’informatore in concorrenza editoriale con altri informatori. Quello di cui necessita, per il quale devono spendere tutte le energie disponibili, è la ricerca di un catalizzatore di lettori adeguato a rimanere in gioco nella competizione, dell’argomento strategico per non essere estromesso dal mercato. Basta, in buona sostanza, saper seguire bene la moda e vestirsi del modello informativo giusto nel momento storico giusto. A questo punto, l’informazione può benissimo rimanere vuota di entusiasmo partecipativo, può senz’altro essere passivo appiattimento sulle aprile-maggio 2009

fonti. L’essenziale è rimanere nel mercato nutrendo il lettore dei suoi stessi bisogni. Un’informazione tendenzialmente appiattita sulle fonti - quale risultato dell’interesse editoriale alla conservazione competitiva della testata e del disinteresse alla rigorosa partecipazione confermativa (laddove il fattore importante è essenzialmente non la notizia, ma il tipo di notizia) - genera, come si diceva, difetti, anche assai importanti, di oggettività, producendo, quindi, disavanzo tra realtà e percezione della stessa. Oggi, rispetto ai decenni “caldi” della nostra vita politica e sociale, essere giornalista e pure investigatore non paga l’editore e non appaga il lettore. E la cronaca d’inchiesta, perciò, rimane tale senza evolvere in giornalismo investigativo. In quel modo di informare fatto di genuino fervore professionale, di ruoli attivi verso l’analisi delle fonti documentali e, molto spesso, di ricerca autonoma delle fonti stesse. Quel giornalismo che, oggi, pare essere scaduto a mera esperienza accademica fine a se stessa. Controllando i dati di alcuni specifici illeciti L’ISTAT, afferma che dall’inizio degli anni ‘90 molte tipologie di reato hanno avuto un andamento decrescente, scippi, furti di veicoli e nelle abitazioni, omicidi. Per questi ultimi, al confronto con i paesi europei, l’Italia risulta essere uno dei paesi più sicuri collocandosi sotto la media europea. Dal 2000 ad oggi si passa ad una riduzione da 10,1 a 10 per milione di abitanti. Per quanto riguarda gli stupri, solo il 10% è compiuto da immigrati. La maggior parte delle violenze più gravi subite dalle donne sono domestiche, il 69% da familiari ,il resto da conoscenti. Non fare i conti con le statistiche porta ad orientare in modo errato le priorità ed il tipo di politiche, così afferma l’ISTAT. EUR lacittànellacittà

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Registi come Fellini, Antonioni, Zeffirelli, Monicelli, Quentin Tarantino, sono stati “contagiati” dalla passione per gli spazi dell’Eur. Ma non solo i nomi più famosi del cinema italiano e internazionale, ma anche Muccino, Giovanni Veronesi, Nanni Moretti e altri hanno scelto la sua architettura, la luce assoluta dei suoi marmi candidi per girare i loro film. 27

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Un libro “girato” all’Eur FELLINI, richiesto di parlare di un quartiere di Roma che gli stava particolarmente a cuore, in una famosa intervista televisiva del 1972 disse: “Ho scelto l’ EUR.” Anche lei per parlare di cinema ha in un certo senso fatto la stessa scelta: ci può raccontare perché? Diciamo che ho avuto un’occasione da cronista… Ho avuto infatti il permesso di poter mettere il naso negli archivi di EUR SpA una vera miniera di notizie, curiosità. Ed è stata un’assoluta scoperta, anche per chi, come me, conosce bene la macchina del cinema, in particolare dal punto di vista dell’industria romana. Rileggendo la lista dei permessi concessi nel tempo alle produzioni e pensando, poi, alla destinazione di quelle riprese ho capito perché l’apparente neutralità di spazi che il mondo dell’architettura (e non solo) ha sempre vissuto, come l’emblema di un’epoca e della sua ideologia sia stata sempre scenograficamente perfetta per il cinema e, oggi, anche per la fiction. Con un po’ d’attenzione, nei film e nelle attuali fiction televisive si possono riconoscere diversi scorci dell’ EUR. Eppure, ogni racconto per immagini fa storia a se: qual è a sua opinione? È proprio così: sembra incredibile pensare che gli stessi spazi dove oggi duettano le star di Incantesimo o gli agenti di Donna detective siano stati ideali per i “poliziotteschi” degli anni Settanta che hanno incantato perfino aprile-maggio 2009

di Carlo Bertilaccio*

Nella foto, Laura Delli Colli con la copertina del suo libro sul cinema e l'Eur.

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Nella foto, Federico Fellini e Anita Ekberg sul set di “Boccaccio ‘70 - ep. Le tentazioni del Dottor Antonio”. Regia Federico Fellini © Paul Ronald/Archivio Storico del Cinema/AFE F62022/nR166.

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Quentin Tarantino, e perfetti, prima ancora, per il cinema d’autore di Federico Fellini e Michelangelo Antonioni. Sembra incredibile che l’EUR abbia conquistato Franco Zeffirelli e Tinto Brass, Julie Taymor e Gabriele Muccino, Marco Tullio Giordana e Dario Argento…Ieri Mario Monicelli e oggi Giovanni Veronesi e Carlo Verdone. Perfino Nanni Moretti con l’ultima icona cinematografica che celebra l’obelisco: la Caravella del Caimano… Spesso, quando ho voglia di vedere un’altra Roma, oppure una sua parte importante, vengo qui all’ EUR la domenica mattina e mi sembra di essere altrove, come fossi calamitato da uno scenario naturale già pronto per essere ripreso da un obiettivo. Nella storia dei film e del cinema all’ EUR, lei ritrova questa sensazione? Chiunque metta piede all’EUR ha la sensazione di essere in un luogo a tratti antico a tratti ultramoderno. I suoi marmi, i suoi spazi grandi, la libertà e,insieme, la luce assoluta dei suoi marmi candidi richiamano i fasti dell’antica Roma ma anche l’architettura di una città futuribile. Quella, per esempio, che ha con-

quistato gli autori ma anche il cinema di genere degli anni Sessanta: da La decima vittima, autentico cult di Elio Petri a L’ultimo uomo sulla Terra e Totò nello spazio. Il suo libro è una sorta di omaggio appassionato al cinema e all’EUR. Ci sono dentro storia, cultura, aneddoti, mescolati alla curiosità, alla ri-scoperta, al ritmo battente delle tante idee diverse di tanti registi e sceneggiatori. Non le pare di aver fatto anche lei, con il suo libro, un film all’ EUR? Beh, grazie…Se sono riuscita a dare ai miei lettori la sensazione di un viaggio cinematografico ho davvero superato le mie intenzioni! È un gran complimento per chi crede di aver fatto, in fondo, solo un’inchiesta ricca di scoperte. Ma è anche vero che la passione trasforma la cronaca: un’incursione nelle suggestioni più fantastiche del cinema può rimettere meglio a fuoco una pagina di ieri. Un po’ come dire anche nel cinema che in fondo è proprio vero: la Storia siamo noi. Per concludere, ci piacerebbe sapere se esiste un film che può considerare il più bello della sua vita. Qual’è? A volte penso sia l’ultimo che ho visto…Ma questo è l’effetto della passione... A proposito di Eur, perché non dedicare questa risposta a La dolce vita che festeggia in questi giorni un compleanno importante? E se proprio dovessi pensare a celebrare un regista che ha amato l’Eur tanto da abitarci felicemente, Sergio Leone con C’era una volta…in America.

*Autore di “Maremmane”e “Stelle e Cocktails - Emozioni a colori” (Palombi Editore).

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A cura di Simone Stirati

dal punto di vista ambientale, il Sindaco è stato chiaro: “È un circuito studiato attentamente per ridurre al minimo l'impatto negativo dal punto di vista ambientale e della vivibilità del quartiere, che anzi sarà profondamente rivalutato e migliorato attraverso questa iniziativa”.

IL GRAN PREMIO DI FORMULA UNO ALL’EUR “La candidatura di Roma come sede di un Gran Premio di Formula Uno dal 2012 non è più un sogno ma una possibilità concreta” così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, durante la presentazione in Campidoglio dello studio di prefattibilità della corsa automobilistica. Alemanno ha sottolineato che si tratta di “un progetto su cui il Comune di Roma punta molto”. “È prevista la costituzione del Comitato promotore - ha detto Alemanno - che coinvolgerà tutti, Provincia, Regione, forze sociali, economiche e politiche, per fare sì che Roma possa avanzare e ottenere questa candidatura in competizione con città molto importanti quali Parigi, Londra o Pechino anch’esse interessate a ospitare un Gp di Formula Uno”. Secondo il progetto di prefattibilità stilato dal Comune gli investimenti in termini organizzativi ammontano a circa 160 milioni di euro, mentre i posti di lavoro che potrebbero essere creati sono quasi 10.000 con oltre un miliardo di euro all'anno di ricaduta economica sul territorio nazionale. L'impatto sul turismo sarebbe di 324 mila turisti in più per un totale di oltre un milione e 300 mila presenze con 18 Paesi coinvolti nell'offerta turistica e 33 mesi di promozione sul web. Per quanto riguarda possibili ricadute negative aprile-maggio 2009

L’ECCELLENZA ITALIANA ABITA ALL’EUR Firmato dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dei Beni e Attività Culturali e da EUR SpA l’accordo per la destinazione del “Colosseo quadrato” a “casa del made in Italy”. Nel 2011 Roma sarà il polo museale all’avanguardia nel mondo. Il Palazzo della Civiltà Italiana dell’Eur sarà interamente destinato all’eccellenza produttiva e culturale italiana. È questo il contenuto del Protocollo d’intesa sottoscritto dai Ministri Claudio Scajola, Sandro Bondi e dal Presidente di EUR SpA Paolo Cuccia che prevede l’immediato avvio di un comune progetto che renderà l’intero Palazzo sede dell’Esposizione permanente del made in Italy e del design italiano e del Museo dell’Audiovisivo. Una vetrina che sarà interfaccia tra l’ingegno, l’imprenditoria italiana ed il mondo; un luogo dove il made in Italy verrà raccontato attraverso diverse funzioni dinamiche, con l’ausilio delle più moderne tecnologie espositive digitali. Il Palazzo della Civiltà Italiana - per i romani, tradizionalmente, “Colosseo quadrato” - raccoglierà la storia sonora del nostro Paese, il patrimonio delle voci e delle musiche dell’Italia, conservate e catalogate dalle prime incisioni fino ai giorni nostri, liberamente consultabile e a disposizione dei visitatori. Mente, cuore e voce del made in Italy riuniti per la prima volta in un unico corpo espositivo. Il progetto - proposto dalla Fondazione Valore Italia - che prevede la riqualificazione archiEUR lacittànellacittà

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tettonica degli spazi interni del Palazzo, si innesta nel restauro in corso e si concluderà nel 2011, consentendo a Roma di competere con i più noti poli museali mondiali. “EUR X L’ABRUZZO” All'Eur in largo Virgilio Testa è stato allestito uno stand (nella foto), concesso da Eur SpA, denominato "Eur X l'Abruzzo" per la raccolta di generi da inviare alla popolazioni colpite dal terremoto. Lo stand è stato realizzato dall'Associazione "L'Alba dei Sogni" con il patrocinio del Municipio XII e con la collaborazione dell'Assessorato delle Politiche Sociali del Comune di Roma. Lo stand rimasto aperto fino al 10 maggio 2009 ha messo in atto una serie di eventi volti a sensibilizzare privati e aziende a non abbandonare le persone vittime del terremoto del 6 aprile.

ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DEL MUNICIPIO XII: UN PROGETTO PER I MALATI ONCOLOGICI E LE LORO FAMIGLIE Il 16 marzo scorso nell'Aula consiliare del Municipio Roma XII Eur, è stato presentato il progetto 'Noi Con Voi', un servizio studiato e strutturato appositamente per sostenere le persone malate di cancro e le loro famiglie. Rivolto a tutti i residenti nel Municipio XII 31

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di età compresa tra i 18 ed i 60 anni e finalizzato all'assistenza sociale domiciliare, nasce per aiutare concretamente il paziente oncologico nel difficile momento della continuazione delle cure nella quotidianità, fornendo un prezioso aiuto di natura sociale e psicologica in ambito domestico. Il nuovo servizio interverrà con professionalità sanitarie qualificate in grado di rispondere alle richieste di ascolto e sostegno nella gestione della vita quotidiana: dall'igiene della persona alla preparazione dei pasti, dal sostegno scolastico al servizio di trasporto per l'accompagnamento presso le strutture ospedaliere. Un appuntamento importante, data la rilevanza del progetto che ha visto oltre alla presenza del Presidente del Municipio XII, Pasquale Calzetta e dell'Assessore alle Politiche Sociali, Gemma Gesualdi, la partecipazione di Francesco Bevere direttore generale dell'Istituto Nazionale Tumori Regina ElenaS.Gallicano, di Elvio Covino Preside della Facoltà di Medicina del Campus Biomedico e di Piera Spada, direttore sanitario dell'Ospedale S. Eugenio. PALAZZO DEI CONGRESSI: INAUGURATO IL NUOVO AUDITORIUM CAPITALIS ROMA A 55 anni dalla sua costruzione, lo storico Palazzo dei Congressi dell’Eur ha aperto i suoi saloni alla musica, al cinema e al teatro: all’arte tout court. Il 23 aprile scorso alle ore 21.00 una serata di gala condotta da Max Giusti (nella foto con la cantante Emma Re) ha ufficialmente inaugurato l'Auditorium Capitalis Roma (capace di 825 posti), conosciuto fino ad oggi come Sala Congressi “Aula Magna” del Palazzo dei Congressi. Realizzato nel 1938 dall'architetto Adalberto Libera e rinnovato negli anni '90 da Paolo Portoghesi, oggi l'Auditorium, dopo un aprile-maggio 2009


Notizie, fatti, eventi, appuntamenti all’Eur

importante ristrutturazione, è stato rinnovato con una dotazione tecnologica che nessun altro Auditorium attualmente in Italia dispone. La sofisticata tecnologia Blu Ray (Sony Pictures), offrirà al pubblico e agli addetti ai lavori un palcoscenico unico. COLLOQUIA CON LA CITTÀ Si è svolto il 31 marzo scorso il secondo appuntamento con “Colloquia con la Città”, dopo quello del 26 febbraio, a cui ha preso parte l’Ass.re ai Lavori Pubblici e Periferie del Comune di Roma, Fabrizio Ghera. Al convegno, svoltosi presso la sala Quaroni nel Palazzo degli Uffici è intervenuto l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Marco Corsini. Moderatore dell’incontro il giornalista del TG5 Pierangelo Maurizio. Durante il dibattito l’assessore ha affrontato diversi temi di rilievo, tra cui la bocciatura del PRG di Roma da parte del TAR del Lazio, rispetto alla quale il Comune di Roma e la Regione Lazio avevano presentato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo una sospensivaperaltro concessa il 7 aprile scorso- per evitare di tornare al vecchio PRG degli anni '60. Inoltre il 14 Maggio, sempre alla Sala Quaroni, si è svolto un incontro con l'Assessore capitolino per le Politiche Educative e Scolastiche, Famiglia e Gioventù Laura Marsilio che ha annunciato, tra le altre tante iniziative, la realizzazione di un polo educativo nella zona est dell'Aquila. Lo scopo è quello di assicurare un percorso didattico per i bambini fino ai sei anni offrendo loro un valido sostegno di sviluppo e di crescita, in parte turbato dall'esperienza traumatica del terremoto. A questo proposito l'Assessore Laura Marsilio ha anche annunciato una raccolta di fondi. aprile-maggio 2009

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CITTÀ nella CITTÀ

MOSTRA: “IL SECOLO CON LE ALI” Dal 15 maggio al 7 giugno presso il Palazzo della Scienza Universale è stata allestita la mostra: “Il secolo con le ali”. La mostra si snoda attraverso una serie di interessanti fotografie, quadri, modellini, documenti ed innumerevoli testimonianze. Essa intende guidare il visitatore attraverso un percorso che parte dall'epoca dei dirigibili per giungere all'Aviazione Militare di oggi e alle missioni di pace nel mondo. Il percorso scorre attraverso le pagine delle memorabili imprese di grandi aviatori del passato quali Antonio Locatelli, Arturo Ferrarin, Francesco De Pinedo, Italo Balbo e Umberto Nobile. L’iniziativa è stata realizzata dal Museo Storico Aeronautica Militare di Vigna di Valle, in collaborazione con EUR SpA. Via Lincoln, 3. Apertura dal lunedì alla domenica. Orario dalle 09 alle 16. Ingresso libero.

“TROVAEUR” Dal prossimo numero la rivista “Eur la città nella città” inaugurerà una nuova rubrica “Trovaeur” in cui saranno riportati tutti gli eventi, le iniziative, le manifestazioni previste nel territorio. Inoltre sarà dato spazio anche all’apertura di nuovi esercizi commerciali e a notizie di particolare curiosità legate ad attività spesso sconosciute all’Eur.

L’EUR STORICO IN TRENTA SCATTI L'8 maggio scorso in collaborazione con Alinari Sole24Ore, è stata inaugurata presso il Palazzo della Scienza Universale la mostra fotografica “L’EUR IN TRENTA SCATTI”. Nella mostra è stata presentata una selezione di immagini, datate fra il 1938 e il 1960, tratta dal ricco patrimonio iconografico raccolto nell’Archivio Storico Fotografico. EUR lacittànellacittà

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El Matambre, “set da degustazione” a cura di Anna Aleksandrova

CHI, COME ME, ha la sana abitudine di regalarsi, appena possibile, una piacevole serata al cinema, non può non conoscere la multisala Stardust Village in via di Decima,16 all’Eur. Un complesso che si estende su un parco di oltre 3 ettari con bar, pizzeria, ristorante, pub, un’arena da 200 posti e 8 sale cinematografiche, di cui una in digitale 3-D, arredate con spaziose e comodissime poltrone. In tal caso, negli spot che precedono la proiezione, non vi sarà sfuggita la divertente pubblicità del ristorante El Matambre, i cui piatti sembra abbiano la capacità di regalare alle donne dei veri e propri “orgasmi da degustazione”, simili a quello di Meg Ryan nella famosa scena nel film “Harry ti presento Sally”. Come si può ben immaginare con una tale premessa la prenotazione è stata obbligatoria. Il locale, diviso in tre sale climatizzate su tre piani, più una quarta sul portico con vista sul laghetto artificiale di sera illuminato e popolato da una nutrita famigliola di papere, si contraddistingue per la scelta della carne, nazionale e argentina delle migliori qualità, tagliata e preparata al momento, con cottura sulla “griglia a vista”. L’arredo è semplice ma curato. 32

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Prima di dedicarci alla degustazione facciamo due chiacchiere con Giorgio Caruso, capo Chef nonché gestore del locale. Allora Roberto, com’è nata la tua passione per la cucina? Io sono originario di Napoli, mio padre e mio zio avevano una pasticceria e pizzeria e, dopo la scuola, mi divertivo a giocare là con i dolci e la pizza. Dopo l’Istituto alberghiero conobbi un grandissimo chef che mi insegnò i segreti della cucina. Il tuo piatto forte? Gnocchi di carote e patate con vellutata di pomodoro e salsa croccante e parmigiano. Un piatto che porto con me da anni. Come, del resto, tutti i piatti di pasta fresca, come gli

strigoli con fiori di zucca, gamberi e mozzarella di bufala… Da quanto tempo lavori qui? Sono quattro anni che lavoro nel ristorante e venti che passo in cucina. Hai esperienze all’estero? Sì, ho lavorato in Francia, due anni a Nizza e un anno a Montecarlo, città che sento come mia, dopo Napoli naturalmente. Hai cucinato per persone famose? Ho cucinato per l’ex Presidente degli Stati Uniti George Bush, per il nostro ex Presidente Ciampi, per alcuni VIP come Mara Venier e Gigi d’Alessio. A Montecarlo per numerosi giocatori della nazionale come Henry Thierry. Da Chef internazionale, quale sei, dicci un segreto per cucinare un piatto di spaghetti al pomodoro. Non esiste nessun modo da chef, ma solo l’amore per il prodotto e il massimo rispetto nel cucinarlo. Cucinare è come amare una persona. Senza amore il rapporto crolla. El Matambre Via del Pianeta Urano, 60 Tel. 06 52 20 75 40

La ricetta dello chef: Gnocchi alla caprese Ingredienti: 1 misurino d'olio, 1 kg di pomodori pelati, 1/2 cipolla, 150 g di carne macinata, 250 g di mozzarella, parmigiano grattugiato, basilico, 1 1/4 kg di gnocchi. Dorate la cipolla ben tritata con la carne, aggiungete i pomodori pelati ed il basilico e lasciate cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti. Fate cuocere gli gnocchi in acqua bollente e con un mestolo forato toglieteli quando verranno a galla. Tagliate a dadini la mozzarella. Ungete una teglia con burro e a strati alternati disponete gnocchi e mozzarella. Cospargete di sugo e parmigiano. Infornate 5 minuti in forno caldo e servite dopo aver fatto riposare per qualche minuto. aprile-maggio 2009




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