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2009 PERIODICO DI ATTUALITÀ DI EUR SPA • ANNO III n° 4 • settembre-ottobre 2009



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Eur, la politica

del fare

LA PUNTA DI UNA FRECCIA che mira dritta al litorale di Ostia e, all’interno della freccia, un quartiere moderno, punto di riferimento e modello per la Capitale. Un sogno, una capacità di proiettarsi nel futuro che si concretizzò circa 70 anni fa nella progettazione e realizzazione urbanistica dell’Eur. Oggi possiamo dire che il secondo obiettivo è stato pienamente raggiunto e l’Eur, come sanno bene coloro che ci vivono e le decine di migliaia di persone che ogni giorno ci lavorano, grazie agli spazi culturali, di servizio, di verde e di attrezzature è un quartiere unico nella città. Ma il primo obiettivo non è ancora stato raggiunto a pieno e oggi, insieme all’amministrazione comunale e al sindaco Alemanno, vogliamo realizzare quei progetti che faranno dell’Eur il raccordo tra la città e il suo litorale e, soprattutto, la vetrina di ciò che Roma è in grado di proporre all’Italia e al mondo. Vanno in questa direzione i progetti per il Nuovo Centro Congressi, per i nuovi studios cinematografici, per il grande acquario, per il polo turistico e fieristico.Anche la possibilità di ospitare il Gran Premio di Formula Uno potrà offrirci l’opportunità di esaltare il rapporto tra il passato e il futuro della Capitale, mirabilmente rappresentato dal Palazzo della Civiltà Italiana, che tutti conosciamo come il Colosseo quadrato.

L’Eur come quartiere spettacolo capace di esaltare e mostrare il meglio del made in Italy sia che si tratti di moda - saremmo lieti di ospitare Altaroma e le sue sfilate di cinema, di cultura, di sport o di scienza. La sfida per i nuovi vertici di EUR SpA, sarà dimostrare che la politica del fare appartiene anche alle società pubbliche. E conosco un solo modo per dimostrarlo: portare a termine tutti i progetti in cantiere, idearne e realizzarne di nuovi. Con una politica di raccordo e di ascolto non solo con l’amministrazione e le istituzioni cittadine ma soprattutto con “i cittadini dell’Eur”. Perché devono essere loro i primi protagonisti della nuova vita dell’Eur. Abbiamo bisogno del loro entusiasmo, del loro coinvolgimento, delle loro idee per far sì che, una volta chiusi gli uffici, il quartiere continui a vivere e diventi la vetrina della città, della Capitale che, forte del suo passato, sappia proiettarsi, costruire e anticipare il futuro. Il lavoro è già iniziato e noi, con pignoleria e tenacia, controlleremo che ogni progetto, che ogni convenzione, che ogni realizzazione venga portata a termine e gestita secondo quanto è stato stabilito. Sia che si tratti del Centro Congressi che del Palasport, dell’ex velodromo o dell’ex Luneur. E dovremo investire in tecnologie e infrastrutture viarie e di servizio per far sì che l’Eur sia all’altezza delle sfide del futuro. Pierluigi Borghini

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Direttore editoriale Riccardo MANCINI

Periodico di attualità Anno IV - numero 4 settembre/ottobre 2009

Direttore responsabile Fabio GRISANTI

Concessionaria esclusiva di pubblicità Top Editoria Eventi S.r.l. Piazzale degli Archivi, 4 00144 Roma - Tel. 06.59.17.953 email: info@top-editoriaeventi.com

Coordinamento editoriale Pino SCARAMUZZO

Segreteria di redazione Simone STIRATI

Responsabile di edizione Giovanni COLETTA

Collaboratori Natalia ALBENSI Claudia CAPODARTE Francesca COSTANTINO Valter DELLE DONNE Laura DELLI COLLI Maria Grazia FILIPPI Margherita FILIPPONI Marco FRANZELLI Fabrizio FAZZINI Francesca PAOLETTI Paola PUCCIATTI Giorgio RANDI Livia ROCCO Cristiano ROSPONI

EDITORE EUR SpA Via Ciro il Grande, 16 00144 Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 47/2009 del 12/02/2009 Tiratura: 10.000 copie Periodico iscritto all’

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Redazione Via Ciro il Grande, 16 00144 Roma tel. 06.5425.2019 - 0654252247 fax 06.5425.2025 Email: comunicazione@romaeur.it Sito: www.eurspa.it Web TV: www.eur-tv.it

Foto di copertina EUR SpA Foto EUR SpA Artphoto di Marcello Leotta Uthopia Studio Maggi Impaginazione e stampa Miligraf S.r.l. Via degli Olmetti, 36 00060 Formello tel. 06.9075142

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sommario

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settembre/ottobre 2009 MUSEO

Un’epoca tutta da scoprire

in copertina Rendering del Nuovo Centro Congressi progettato dall’Architetto Massimiliano Fuksas che sorgerà su un’area di circa 27 mila metri quadrati, di proprietà di EUR S.p.A., nel cuore del quartiere Eur.

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FORMULA UNO

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CANTIERE

Sempre più su

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PERSONAGGIO

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FOLCLORE

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CINEMA

una sera a cena

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Claudio Lotito

Viterbo, la macchina di S. Rosa Intervista con Giovanni Veronesi

ACQUARIO

Metti

Nel segno della Ferrari

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EUR È CINEMA

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RUBRICHE Trovaeur Panorama Libri Mangiare

Ancora un bacio sul set di Muccino

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Il mare sotto il laghetto

Metti una sera a cena

(con vista sugli squali) L’acquario dell’Eur, con 14.000 mq espositivi è diviso in 2 piani: uno per le vasche dove risanare gli animali malati, l’altro per sale espositive, conferenze, proiezioni virtuali, ecc. Ogni vasca, alta quasi 9 metri avrà due macchine di controllo dell’umidità della temperatura, mentre l’acqua marina sarà ricostruita artificialmente con del plancton allevato in batteria. I visitatori entreranno in un ambiente marino sigillato in acrilico trasparente, a tenuta stagna, sotto la massa del lago. 4

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TRA POCO MENO DI DUE ANNI ci sarà il mare sotto il laghetto dell’Eur. Entrare nell’acquario Mare Nostrum, progettato dall’ingegner Domenico Ricciardi, sarà come fare un tuffo nei 25 fondali più belli e incontaminati del Mediterraneo. L’obiettivo è quello di realizzare, nel futuro secondo polo turistico di Roma e dell’Eur, un percorso espositivo volto a spettacolarizzare la natura, fare una “didattica emotiva” per i bambini, curare i pesci e gli animali malati, dare visibilità alla storia del Mediterraneo “culla delle civiltà” e risanarlo anche con l’ausilio di un comitato scientifico d’eccezione. Per quanto riguarda lo studio della struttura che sarà realizzata all’interno delle acque del laghetto, davanti il Teatro Verde e tra le due fermate della metro, sono stati coinvolti finora volontari, scienziati, università e subacquei di livello internazionale. “Siamo fiduciosi di rispettare i tempi previsettembre/ottobre 2009

sti - afferma l’ingegner Ricciardi - infatti nella zona in cui si sta realizzando il parcheggio multipiano da 700 posti auto gran parte dei quali a disposizione del quartiere, il cui completamento è previsto per l’estate del 2010, il montaggio delle strutture, comprensive di pilastri e travi di collegamento, è quasi terminato. I 14 mila mq espositivi dell’acquario saranno divisi in due piani: uno per le vasche curatoriali dove risanare gli animali malati, l’altro per le sale espositive, conferenze e proiezioni virtuali in 4D. I visitatori entreranno nell’ambiente marino che sarà sigillato in un involucro acrilico trasparente a tenuta stagna sotto la massa d’acqua del lago per dare la sensazione di una passeggiata su un fondale marino.“Vogliamo studiare, ripopolare la flora e la fauna del Mediterraneo spiega l’ingegnere Domenico Ricciardi - e insegnare emozionando con l’interazione 4D, dove i pesci e gli animali interattivi escono fuori dallo schermo”. I filmati sono realizzati in fondali marini naturali grazie a decine di sub volontari diretti dal campione del mondo di subacquea, Roberto Rinaldi. “Accompagneremo lo spettatore nella visita

di Francesca Costantino

A sinistra, il tunnel sotto il laghetto che fa da raccordo con le sale dell’acquario. Qui sotto, un’immagine dei lavori del cantiere.

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Nella foto, una delle vasche in cui sono riprodotti i fondali marini del Mar Mediterraneo.

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alle vasche sin dal momento in cui scenderà dalla metro Palasport - precisa Ricciardi - ci saranno infatti dei tapis-roulant che li porteranno alle sale espositive. Dopo la visita, gli ospiti, magari dopo una pausa in uno dei nostri ristoranti, bar e negozi con gadget e libri a tema, potranno andare alla metro Eur Fermi senza mai uscire in strada”. Per raggiungere l’acquario, dove lavoreranno fino a 300 persone, si potrà anche usare un servizio navetta oppure l’auto privata. Un parcheggio di 700 posti è quasi ultimato e ce ne sarà anche un altro in futuro.“Mare Nostrum è all’avanguardia rispetto agli altri acquari del mondo sia perché tematico - racconta l’ingegnere - sia perché useremo la più moderna tecnologia come i pesci robot di silicone: serviranno a monitorare gli animali malati nel loro habitat naturale e fornire dati agli studiosi”. Ogni vasca, alta quasi 9 metri, avrà inoltre due macchine di controllo dell’umidità e della temperatura, mentre l’acqua marina sarà ricostruita artificialmente con del plancton allevato in batterie. La location del-

l’Eur per quest’opera di moderna ingegneria non è casuale. “Sotto il laghetto sembrerà di entrare dentro il mare come dei sub professionisti - conclude Ricciardi - il parco sarà riportato allo stato originale, mentre le acque del lago, piene di detriti macchine, motociclette e tv saranno chiarificate”. Con 12 euro si potrà inoltre visitare l’acquario e gli altri musei dell’Eur, oppure accedere al Bioparco. Sottoscrivendo un abbonamento mensile, i bambini potranno poi seguire il loro animale preferito su internet. Ci sarà inoltre la possibilità di cenare di sera sulle vasche illuminate, vedendo quei pesci, squali o tartarughe marine che popolano il Mare Nostrum e che saranno curati, reintegrati nel loro ambiente naturale e monitorati finché non ritroveranno la loro strada verso casa. Il 18 settembre scorso nell’ambito del Jata World Travel Fair 2009 di Tokyo, il Comune di Roma ha illustrato l’opera, unitamente al progetto per la costituzione del Secondo Polo Turistico della Capitale.

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ACQUARI D’EUROPA, UNO SPETTACOLO PER GRANDI E PICCOLI di Claudia Capodarte

Da Barcellona a Lisbona a Montepellier in Francia, dall’est al nord ovest della Bretagna, da Rotterdam fino a Berlino è tutto un fiorire di acquari che ogni anno sono “assaliti” da milioni di visitatori.

Nella foto, un’immagine dell’acquario di Valencia.

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CON LA NASCITA DELL’ACQUARIO, Roma segue l’esempio di altre città d’Europa dove queste strutture non solo rappresentano delle forti attrazioni turistiche ma sono diventate delle preziose fonti didattiche. È interessante scoprire che gli acquari più famosi del nostro continente si sono talmente evoluti, da ricreare artificialmente gli ambienti naturali, persino completi del loro ecosistema. Inoltre si avvalgono delle più moderne tecnologie, dalle gallerie multimediali alle stazioni di autoapprendimento, tanto che il visitatore all’interno di questi spazi, non è più un turista, ma un vero protagonista che interagisce con la natura e impara a conoscere i mari e gli oceani. Oggi entrare negli acquari significa provare l’emozione di immergersi nel blu e trovarsi faccia a faccia con specie rare o con quelle più pericolose come gli squali! Succede ad esempio nell’Acquario di Barcellona, dove ci si immerge davvero, accompagnati dagli istruttori subacquei, nell’Oceanarium che ospita un branco di 15 squali, è una gigantesca vasca (4 milioni di litri d’acqua) profonda 5 metri progettata per un incontro ravvicinato con i grandi predatori, senza correre alcun pericolo. Nell’Oceanarium, oltre agli squali, sono presenti 5000 organismi marini. Per chi non si immerge, un tunnel trasparente immette in questo fantastico scenario. Anche i bambini qui possono interagire con la natura marina, in uno spazio interattivo e didattico con più di 50 postazioni.

Passando dalla Spagna al Portogallo, l’Oceanario di Lisbona è uno dei più grandi acquari d’Europa e riproduce tutti gli ambienti oceanici del mondo. Occupa una struttura di design ad opera dell’architetto nord-americano Peter Chermayeff. La grande attrazione è la vasca centrale che contiene 7 milioni di litri d’acqua salata. Oltre ai fondali marini sono rappresentati 4 habitat costieri con la loro fauna, in tutto 16.000 specie animali. L’acquario di Antibes, sulla costa francese, è addirittura diventato un centro di riproduzione per gli squali grigi e per altre specie, grazie a un sofisticato sistema di filtraggio in grado di assicurare la qualità dell’acqua e il mantenimento costante delle condizioni ambientali. La riproduzione dei coralli è un altro successo di questo famoso acquario. Sempre rimanendo in Francia, Montpellier vanta l’Aquarium Mare Nostrum, con 14 padiglioni espositivi, sale interattive e una vera stazione degli abissi dove ci si ritrova a quota - 3782 metri tra le creature abissali, ma è a Bologne Sur Mer, nell’acquario Nausicaà che si assiste alla danza subacquea dei leoni marini attraverso un tunnel trasparente, 5000mq di esposizione e 4, 5 milioni di litri d’acqua fanno di Nausicaà uno tra i più importanti acquari d’Europa. Nella cittadina di Brest, a nord ovest della Bretagna, esiste un’ altra struttura tra le maggiori del continente, che ha messo a punto alte tecnologie interattive con il pubblico e per i bambini. L’acquario Oceanium di Rotterdam, utilizza 6 miliardi di litri d’acqua per ricreare 10 ambienti marini differenti, è soprattutto il suo progetto illuminotecnico ad essere veramente all’avanguardia attraverso il ruolo della luce rende realistici gli ambienti ricreati utilizzando molti proiettori e plafoniere stagne. Il gigantesco cilindro trasparente di Berlino invece, è l’acquario Sealife&Aquadom, dotato di un ascensore che permette di osservare la vita marina dal di dentro, salendo e scendendo alle varie quote, all’interno della struttura alta 25 metri e contenente un milione di litri d’acqua, dove si aggirano tutte le specie che popolano l’oceano.

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di Livia Rocco

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UNO SPACCATO DELLA VITA quotidiana in epoche di profonde trasformazioni: è il Museo nazionale dell’Alto Medioevo. La struttura, a pochi passi da altri importanti musei dell’Eur, racchiude reperti che sorprendono per il loro valore, ma anche per la cura con cui sono stati restaurati e conservati. Nelle vetrine brilla l’oro delle fibule, dei gioielli e delle guarnizioni delle armi ritrovate nelle necropoli, cuore pulsante dell’esposizione che vanta l’esclusiva nella capitale per questo periodo storico. Oltre agli ornamenti personali, ci sono anche oggetti d’uso come sedili, pettini, recipienti di vetro e ceramica che documentano in particolare l’evoluzione della cultura longobarda dall’occupazione del territorio italiano (alla fine del VI secolo d.C.) fino al VII secolo. Il materiale proviene in gran

parte dalle necropoli longobarde di Nocera Umbra e di Castel Trosino, le due più importanti dell’Italia centrale.Tra i gioielli delle tombe femminili spiccano le collane di ametiste, i pendenti d’oro, le fibule in oro finemente lavorate, mentre i corredi maschili più ricchi si distinguono per la presenza di armi con guarnizioni d’oro e di preziosi equipaggiamenti da cavallo. “Fin dall’inizio (1967), i professionisti che operano nel Museo si sono dedicati al restauro, alla catalogazione e alla valorizzazione del materiale, rinvenuto alla fine dell’800 - sottolinea il direttore, Margherita Bedello -. Questo ha creato un terreno favorevole allo sviluppo della storia medievale, stimolando l’attività didattica per scuole e università, promuovendo seminari, convegni, mostre sia a livello nazionale che internazionale. Oggi il Museo settembre/ottobre 2009


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Il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo

Un’epoca tutta da scoprire Reperti quali l’oro delle fibule, dei gioielli, e delle guarnizioni delle armi ritrovate nelle Necropoli, in particolare in quelle di Nocera Umbra e di Castel Trosino, rappresentano il cuore pulsante dell’esposizione. Dal 2006 la struttura è impreziosita dall’Opus Sectile di porta Marina a Ostia, unico esemplare di decorazione a intarsio di marmi colorati. è un punto di riferimento fondamentale per gli studi sull’età delle migrazioni; collaboriamo, per esempio, con istituzioni culturali specializzate in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Ungheria, Danimarca, e i nostri materiali sono molto richiesti anche per mostre tematiche, in Italia e all’estero”. Dal 2006 il Museo è impreziosito dall’Opus Sectile di Porta Marina a Ostia Antica, unico esemplare di decorazione a intarsio di marmi colorati, rinvenuta nel 1959 in una domus aristocratica allora in riva al mare. La straordinaria opera, risalente al 383-388 d. C., recuperata e restaurata, è esposta in una sezione a parte del Museo, che è diventata ansettembre/ottobre 2009

che cornice di eventi e spettacoli. “In effetti, negli ultimi anni il Museo è sempre più aperto all’organizzazione di manifestazioni culturali, sia a richiesta che su nostra iniziativa - spiega il direttore -. La sala che ospita l’opus sectile, sebbene non vastissima, si è rivelata molto adatta a concerti e recital. Quest’anno abbiamo in programma altre rappresentazioni, ed è anche un modo per promuovere un tesoro poco noto; in programma musica classica e moderna, letture di poesia medievale, e magari esibizioni di cori come quello del Liceo Vivona, la scuola

Nella foto a pag. 10, una delle sale del Museo, qui a fianco, fibula di Nocera Umbra

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In alto, un particolare di alcune delle opere esposte; in basso, l’ingresso del Museo.

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che l’anno scorso ha realizzato un progetto ‘adottando’ il Museo dell’Alto Medioevo”. Documentata anche l’età carolingia, attraverso l’evoluzione degli arredi marmorei delle chiese di Roma e del Lazio nel cor-

so dei secoli VIII e IX. Fiore all’occhiello del repertorio paleocristiano, il rilievo raffigurante Alessandro Magno che ascende al cielo. Altri reperti provengono dagli insediamenti medievali di Santa Cornelia e di Santa Rufina, sorti su siti romani via via trasformati in centri agricoli, aree cimiteriali, luoghi di culto, sedi del potere vescovile: le diverse epoche si sovrappongono ma lasciano le loro tracce. E forse è proprio questo il messaggio che il Museo dell’Alto Medioevo trasmette al visitatore: la storia come lenta trasformazione, di cui vale sempre la pena cercare testimonianze. Non a caso il Museo ‘nasconde’ una sezione non accessibile al pubblico, dove non si è mai interrotto il lavoro degli studiosi: è la sezione protostorica, dove gli esperti analizzano, catalogano e restaurano materiali preistorici provenienti dai dintorni di Roma. Qui sono custoditi circa 300 corredi rinvenuti durante gli scavi degli anni 70, protagonisti di una mostra nell’ormai lontano ‘97: a quando la prossima mostra? settembre-ottobre 2009



Nel segno della Ferrari Da Bernie Ecclestone, a Max Mosley, a Luca di Montezemolo un coro di sì. Per Giancarlo Fisichella, romano e romanista, sarebbe una cosa bellissima. Se tutto andrà a buon fine nel 2012 saranno trascorsi 65 anni dalla vittoria di Cortese alle Terme di Caracalla che al volante della berlinetta sport color rosso amaranto rimase in testa alla corsa dal primo all'ultimo giro. Fu infatti in questo Gran Premio che il cavallino rampante esordì con la prima macchina progettata e costruita negli stabilimenti di Maranello conquistando la prima vittoria. 14

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Gran Premio di Formula 1 a Roma ROMA È NELLA STORIA della formula uno. Perché il nome della Capitale è indissolubilmente legato a quello della Ferrari, la scuderia più famosa, il marchio che rappresenta l’essenza dello sport automobilistico nel mondo. Fu infatti nel gran premio di Roma che la prima macchina progettata, costruita e battezzata negli stabilimenti di Maranello, la 125 S, motore 12 cilindri, 1500 di cilindrata, conquistò la prima vittoria per il Cavallino Rampante. Era il 25 maggio 1947, una bella giornata di primavera. Al volante della berlinetta sport color rosso amaranto numero 126, che rimase in testa alla corsa dal primo all’ultimo giro del circuito delle Terme di Caracalla, c’era Franco Cortese. Due settimane prima a Piacenza, nella gara d’esordio, Cortese era stato costretto al ritiro a quattro giri dalla fine mentre era al comando per problemi all’impianto di alimentazione. Enzo Ferrari annotò sul suo diario:“Si è trattato di un promettente insuccesso”. Non a caso, dunque, nel 1997, per celebrare i 50 anni di vita dell’azienda Ferrari, fu scelta Roma come principale palcoscenico di

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una festa che si estese poi a tutta l’Italia. Al posto della 125 S di Cortese, quell’anno toccò a Michael Schumacher e Eddie Irvine far sentire il rombo della formula uno esibendosi sui sampietrini tra il Circo Massimo e l’Aventino mentre i meccanici di Maranello diedero una prova della loro abilità con un fulmineo cambio-gomme sotto lo sguardo dei romani stupiti. Il passato e il futuro si legano: basta spostarsi di qualche chilometro in linea d’aria per raggiungere l’Eur dove, nel 2012, potrebbe svolgersi di nuovo un Gran Premio di Roma. Non è più solo una ipotesi, ma è un progetto concreto che il suo ideatore, l’ex pilota e imprenditore Maurizio Flammini, sta portando avanti con passione e tenacia. Il circuito è già stato identificato e disegnato dall’architetto tedesco Herman Tilke; c’è il beneplacito di Bernie Ecclestone, il “boss” della formula uno; Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari, è affascinato dall’idea e qualche giorno fa, in una intervista, abbiamo raccolto anche il consenso di Max Mosley, ex presidente della Federazione Automobilistica Internazionale, ma comunque sempre voce influente nell’ambiente dei motori.“L’Italia ha molti autodromi che potrebbero ospitare un gran premio di formula uno, dal Mugello a Misano Adriatico, da

di Marco Franzelli

Nella foto grande, la Ferrari ai box poco prima della partenza di una gara; in basso la mitica 125 S di Franco Cortese che il 25 maggio 1947 rimase in testa della corsa dal primo all’ultimo giro del circuito di Carcalla.

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In alto, Luca di Montezemolo ai box della Ferrari; in basso, Giancarlo Fisichella a colloquio con i tecnici prima di un Gran Premio.

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Vallelunga a Imola. L’autodromo deve restare la sede deputata per una corsa di automobili. Ma certamente vedere le monoposto sfrecciare sulle strade di Roma, all’Eur, con lo sfondo di San Pietro e del Colosseo, rappresenterebbe uno spettacolo senza eguali”. Giancarlo Fisichella, romano e romanista, pilota della Ferrari negli ultimi gran premi del campionato 2009 al posto del convalescente Felipe Massa, non può che schierarsi a favore di un gran premio all’Eur.“Sarebbe bellissimo, un sogno che si realizzerebbe per chi, come me, all’amore per i motori, coltivato fin da bambino, unisce quello per la città dove è nato e cresciuto. Il circuito mi sembra interessante, con un alternanza di tratti veloci e di curve prima delle quali saranno possibili dei sorpassi. Ho 36 anni, non sono più un ragazzino, ma mi piacerebbe molto essere sullo schieramento di partenza” Se tutto andrà a buon fine, nel 2012 saranno trascorsi 65 anni dalla vittoria di Cortese al-

le Terme di Caracalla che Gianni Bulgari, giovanissimo testimone diretto, ha raccontato così in un articolo apparso sull’Annuario Ferrari del 1997: “….Il vestiario dei piloti variava dalle tute da meccanico alle “mises” da gentiluomo sportivo: maglietta e pantaloni legati alla caviglia, come “protezione” quasi tutti portavano la cuffia di tela, insostituibile icona dei piloti dell’epoca. I pochi caschi in uso erano stati probabilmente presi in prestito da qualche motociclista. Non ce n’era solo per gli occhi. Olfatto e udito avevano la loro parte. L’odore di olio di ricino con cui si condivano i motori dell’epoca si associava agli scoppiettii assordanti dei quattro cilindri di derivazione di serie su cui dominava la voce inconsueta e inconfondibile del 12 cilindri Ferrari. La gara non ebbe storia: Cortese partì in testa e vinse. Finita la corsa, uno scamiciato del Testaccio con un cappello di carta stile muratore, rivolgendosi al Cavalier Bajetto, amico di famiglia che aveva l’aria di intendersene lo apostrofò:“Ma ‘sta Ferari, che c…è?”. Tutto nel 2012 sarà inevitabilmente diverso: le macchine, l’abbigliamento dei piloti, la tecnologia, la sicurezza, lo spirito del pubblico. Soltanto Roma sarà lì, unica e immutabile.

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EUR SpA e Formula 1

MANCINI, PIÙ SPORT PIÙ OCCUPAZIONE UGUALE SUCCESSO IN UNA RECENTE INTERVISTA a un’emittente televisiva romana, alla domanda del cronista sul progetto della Formula Uno, l’Amministratore Delegato di EUR SpA Riccardo Mancini si era cosi espresso: “La candidatura è partita direttamente dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. L’EUR, con i suoi ampi viali, i parchi e l’architettura storica dei suoi palazzi è stato scelto come luogo ideale per svolgere l’evento. La candidatura è stata accettata dagli organizzatori della F1 che stanno valutando la proposta. Il progetto sarà senza dubbio condiviso con i cittadini ma è chiaro che si tratta di un’occasione unica per lanciare Roma verso il futuro ed in particolare dare inizio alla riqualificazione della centralità dell’EUR”. “Inoltre – proseguiva Mancini - i vantaggi per la città saranno significativi sia per quanto riguarda l’aspetto occupazionale con circa 11.000 nuovi posti di lavoro, che per quanto concerne l’indotto: alberghi, attività commerciali e trasporto pubblico. Naturalmente e' necessario un tavolo di concertazione per essere garantiti sotto l'aspetto dell'impatto ambientale e territoriale con i cittadini del nostro territorio. In ogni caso si tratta di un evento importante che dopo le Olimpiadi e i Mondiali di Calcio è la terza manifestazione sportiva al mondo”. Una delle garanzie fondamentali per la riuscita del Gran Premio di F1 nel circuito cittadino dell'Eur e' data dal coinvolgimento di Maurizio Flammini, ex pilota di Formula Uno e principale promotore del Gran Premio di Formula Uno di Roma. Il presidente del FG Group sta creando, assieme a Hermann Tilke, progettista dei circuiti di Formula Uno, un grande progetto, un circuito spettacolare “3.000 anni di storia in un'ora, la fusione fra Futurismo e Colosseo”. “Molti non dicono piu' 'no' al GP - afferma Flammini - non ci saranno strade bloccate o

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Riccardo Mancini, Amministratore Delegato di EUR SpA.

abitanti bloccati, nessuna automobile entrera' all'EUR, si potra' accedere alla zona soltanto attraverso la metro''. L’obiettivo quindi è quello di realizzare un Gran Premio a impatto ambientale zero, che dia tutte le garanzie anche dal punto di vista urbanistico e della mobilità Nel corso del suo intervento Riccardo Mancini ha poi fatto una panoramica sui programmi e i progetti che vedranno impegnata EUR SpA nel prossimo futuro. In particolare, si è soffermato sulla Nuvola di Fuksas. “Si tratta di un impegno notevolissimo - ha sottolineato l’AD di EUR SpA - che candida l'Eur ad essere il polo congressistico di Roma. Per sviluppare al meglio tale progetto è necessario attivare un'interconnessione con la metropolitana che colleghi la Fiera di Roma a Eur Fermi e quindi alla Nuvola oltre a un piano di investimenti che preveda un lancio e una vendita della Nuvola nel mondo. Candida Roma a essere capitale mondiale.” G.C.

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Completate per oltre l’80% le opere di fondazione in cemento armato e le strutture di sostegno dei piani interrati

Sempre più su

Il Nuovo Centro Congressi cresce ogni giorno nella sua struttura e nella sua raffinatezza architettonica. Sono in fase di ultimazione anche i primi 2 pilastri in acciaio che fungeranno da sostegno a vista della teca di cristallo. Questi pilastri dal peso tra 90 e 100 tonnellate ciascuno hanno una dimensione alla base di 4x4 mt e raggiungono un’altezza di circa 35 metri. 18

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CHI HA ATTRAVERSATO il quartiere per raggiungere il mare (o per guadagnare quella raffinata oasi di pace che è il Tennis Club Eur), non ha potuto rinunciare a fermarsi davanti al cantiere della Nuvola, il nuovo Centro Congressi. Operai al lavoro anche sotto il solleone, in alcuni giorni progressi del cantiere visibili e quasi tangibili rispetto a una sola manciata di ore prima. Il nuovo Centro Congressi cresce ogni giorno. Nella sua struttura, nella sua raffinatezza architettonica che non è solo “futuribile”, nella sua sintonia con l’ambiente circostante e lo stesso quartiere dell’Eur. Completate per oltre l’80% le opere di fondazione in cemento armato (per cui è stato necessario sbancare circa 450mila metri cubi di terra) e le strutture di sostegno ai piani interrati, avviate da poco le strutture in carpenteria metallica pesettembre/ottobre 2009

sante, c’è ora un grande fermento in uno dei cantieri più grandi ubicati all’interno di un’area urbana, la cui estensione è pari a circa 4 campi di calcio. Le enormi travi d’acciaio, i cui pezzi vengono assemblati in questi giorni, se rappresentano un fatto usuale nelle opere infrastrutturali (ponti e cavalcavia autostradali ecc.), divengono un evento eccezionale nei cantieri di opere architettoniche tanto più se collocate in un contesto urbano consolidato e se l’ingombro del fabbricato coincide quasi completamente con l’area di cantiere; il montaggio ed il varo di strutture di tale dimensione, assume quindi un carattere eccezionale che affascina sia l’osservatore esperto sia il profano. Nel corso del mese di agosto, il cantiere ha felicemente pulsato come in piena stagione di lavoro. È lo spostamento del primo pacchetto di travi, grazie al fatto il cantiere del nuovo Centro Con-

di Giorgio Randi

Nella foto grande, un’immagine globale del cantiere; nella foto a pag 20 un particolare dei lavori.

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PROTOCOLLO D’INTESA In data 11 marzo 2009 è stato firmato il Protocollo d’intesa per la promozione della sicurezza sul lavoro nel cantiere del Nuovo Centro Congressi. I soggetti firmatari, Comune di Roma, EUR SpA, Società Italiana per Condotte d’acqua SpA, ATI Dress & Sommer, Azienda USL Roma C, Direzione Provinciale del Lavoro di Roma, CPT - Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro di Roma e provincia, si prefiggono di condividere e ottimizzare le procedure per la gestione in sicurezza del cantiere divulgando le esperienze per la crescita culturale del settore. La strategia è quella di organizzare un tavolo di concertazione e confronto con i tecnici delle aziende promotrici e degli Enti istituzionali preposti al controllo in materia di sicurezza sul lavoro.

gressi può contare su lavorazioni a ciclo continuo tutto l’anno 6 giorni a settimana, dalle 6 del mattino alle 22 impiegando fra tecnici, amministrativi e maestranze presenti stabilmente circa 350 persone. Solo per il giorno di Ferragosto questa grande “macchina” avrà una breve sosta. In questa fase di realizzazione della carpenteria metallica stanno vedendo la luce lungo Viale Shakespeare anche i primi due pilastri in acciaio che fungeranno da sostegno a vista della Teca di cristallo: questi pilastri, fra le 90 e le 100 tonnellate di peso ciascuno, hanno una dimensione alla base di 4 per 4 mt e raggiungeranno un’altezza di circa 35 metri, allo stato attuale sono visibili due “conci” già in loco dell’altezza di circa 12 metri. Ma accanto alla grande vivacità e precisione dei lavori della Nuova di Fuksas e dell’intero Centro congressi del Futuro, ecco venire al nodo i problemi della viabilità, vitali e strategici per la Capitale. Il complesso del NCC si inserisce nel territorio dello storico 20

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quartiere dell’Eur in armonia con gli assi viari esistenti, senza quindi alterare i flussi veicolari e pedonali esistenti. Analisi specifiche condotte dall’amministrazione comunale e da EUR SpA in sede di redazione degli studi preliminari hanno verificato la piena compatibilità del tessuto viario esistente con i flussi attesi dalle attività congressuali. In sede di rilascio del permesso di costruire, in accordo con l’amministrazione comunale, si è inoltre deciso di declassare la parte prospiciente al NCC della complanare della via C. Colombo ad uso prevalentemente pedonale e riqualificare l’aiuola di separazione dalle due vie suddette quale zona filtro tra il complesso congressuale e la viabilità ad alto scorrimento. I principali accessi veicolari al complesso sono posizionati su viale Europa attraverso rampe di ingresso al parcheggio interrato .Lungo viale Asia sono invece localizzati i montacarichi per l’accesso ai depositi interrati e l’allestimento delle manifestazioni congressuali. I più importanti accessi pedonali alle sale ed all’auditorium, contenuto nella “Nuvola”, trovano luogo lungo viale C. Colombo e viale Shakespeare attraverso gradinate, scale mobili e tapis-roulant. L’albergo ha accessi pedonali indipendenti lungo viale Europa, mentre i carrabili sono condivisi con la struttura congressuale.

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Caludio Lotito a 360°

Dall’Eur con amore 22

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p e r s o n a g g i o

L’imprenditore romano parla dell’Eur con affetto, e ritiene che ogni cittadino deve acquisire il concetto del territorio, radicare il suo senso di appartenenza e sentirsi partecipe di un progetto ben chiaro e definito. Contento di aver impresso una svolta nel mondo del calcio, il Presidente della Lazio non si culla sugli allori degli ultimi successi raggiunti, ma intende continuare a percorrere con maggior vigore la strada intrapresa che è quella della riscoperta di alcuni valori, soprattutto nel mondo dei giovani, oggi dimenticati e abbandonati nel mondo del calcio.

ti molto proficui con l’Eur, che vanno oltre l’aspetto più strettamente imprenditoriale. Grazie al lavoro specifico e agli ottimi rapporti esistenti con l’EUR SpA, sono convinto che i risultati per tutta la città saranno concreti e duraturi”. Veloce, loquace, dinamico, mai banale anche se fa mille cose contemporaneamente, famoso per le sue citazioni in latino, il Presidente della Lazio parla a 360 gradi. “Il singolo cittadino deve acquisire il concetto di territorio, deve radicare il suo senso di appartenenza, ma per farlo ha bisogno di sentirsi coinvolto, di sentirsi

di Fabrizio Fazzini

A sinistra, Claudio Lotito nel momento della vittoria della Coppa Italia; in basso, un particolare dell’Eur ripreso dall’alto.

“IN PASSATO ERA UNO dei quartieri più belli di Roma, oggi, dopo un periodo di appannamento durato qualche anno, sta acquisendo un nuovo volto, più dinamico, più aperto, più proiettato nel futuro, che sicuramente gli farà acquisire la leadership cittadina e il ruolo di avanguardia nella capitale”. Parla dell’Eur con affetto Claudio Lotito, presidente della Lazio calcio e volto nuovo nella elite del panorama calcistico nazionale proiettato verso un nuovo corso di cui lo stesso numero uno biancoceleste è l’emblema, il simbolo. Parole misurate, calibrate le sue – “all’Eur ci vivo molto bene anche se temporaneamente” – ammette, ma allo stesso, sicure, di chi conosce la realtà specifica. “Abbiamo rapporsettembre-ottobre 2009

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“La nostra società sta diventando un punto di riferimento per i giovani per riscoprire quei valori necessari nella vita come nello sport”. Cosi Claudio Lotito in alcune sue dichiarazioni. Nella foto, i giovani durante una partita di calcio.

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al centro e il centro di un progetto”. Dice. Contento di aver impresso con la sua entrata una svolta nel mondo del calcio, Lotito non si culla sugli allori degli ultimi, prestigiosi risultati conseguiti dalla Lazio - “Abbiamo intrapreso il percorso giusto e la nostra società sta lentamente diventando un punto di riferimento per tutto il settore e in particolar modo per i giovani che finalmente riusciranno a riscoprire quei valori necessari nella vita come nello sport, valori - sottolinea colpevolmente dimenticati e abbandonati. Estrazione umanistica, citazioni forbite, cellulare sempre funzionante, ci confessa “al cinema vado purtroppo non molto spesso, qualche volta però mi concedo qualche pausa e allora mi vedo qualche buon film in relax tanto per distrarmi dalle tensioni accumulate tutti i giorni”. “Letture? Preferibilmente quelle tecniche legate alla mia professione per affron-

tare al meglio tutte le problematiche legate alla mia professione - fa sapere Lotito che si dichiara un buon fruitore della TV- “Oltre alle trasmissioni calcistiche per ovvi motivi, seguo tutti quei programmi di alto valore culturale. Il mio programma preferito rimane comunque Porta a Porta”. La visibilità e la sua concezione che il calcio gli ha regalato non ha intaccato la sua concezione delle attività commerciali e imprenditoriali. “Sono convinto che un imprenditore illuminato sia quello che traduce gli utili della sua azienda per il mantenimento e l’accrescimento della stessa, ma allo stesso tempo, che sappia trasformare questo in una ricaduta sociale dalla quale tutta la collettività sappia trarre benefici”. Un ultimo passaggio - naturalmente sull’Eur. “Credo che tutti questi fermenti che vedo agire nel quartiere, faranno si che l’Eur diventi in poco tempo un quartiere modello e non solo più moderno”.

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La Macchina di Santa Rosa a Viterbo

Tra suggestioni, cultura, tradizione

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f o l k l o r e

UNO SPETTACOLO SUGGESTIVO e unico al mondo, impossibile da descrivere a parole. Si deve vedere di persona per rendersi conto delle forti emozioni che suscita. Per la città di Viterbo il trasposto delle Macchina di Santa Rosa è l’evento più importante e più atteso dell’anno. La sera del 3 settembre la città mostra pubblicamente la sua grande fede, devozione e passione. Si tratta di un grande avvenimento culturale, civile e religioso di cui la città va fiera e orgogliosa. A trasportare la Macchina tra le vie del centro storico di Viterbo sono i Facchini di Santa Rosa, 100 uomini che, indossando una divisa bianca, una bandana in testa e una fascia rossa in vita, trasportano “il campanile che cammina” di notte nella suggestiva cornice del centro storico di Viterbo lungo un percorso di 1200 metri, per l’occasione illuminato esclusivamente dalla macchina che appare come una grande candela in movimento. Questa manifestazione religiosa ha origine nel XIII secolo. È legata alle vicende della vita di Santa Rosa vissuta a Viterbo tra il 1233 e il 1251. La sua sopravvivenza fino all’età di 18 anni è considerata da sempre un fatto straordinario essendo nata senza sterno e con una particolare anomalia al cuore. Si dice che fin dalla tenera età avrebbe compiuto dei miracoli come la resurrezione di una zia all’età di tre anni, la trasformazione del pane, destinato ai poveri, in rose per confondere il padre che non approvava tale elemosina, la brocca risanata per evitare la punizione a un’amichetta o le penne spuntate sulla fronte di una donna che aveva rubato una gallina. Nel 1243 prese parte alla battaglia che i viterbesi sostennero contro Federico II. Fu accusata di essere una ribelle e di conseguenza fu esiliata a Soriano e Vitorchiano dove restituì la vista a una cieca. Tornata a Viterbo guarì miracolosamente da una malattia dopo aver avuto in sogno la Madonna che le ordinava di indossare l’abito di Terziaria Francescana. Rifiutata dal Monastero delle Clarisse di San Damiano settembre-ottobre 2009

È l’evento più importante e atteso dell’anno. Si tratta di un avvenimento culturale civile e religioso che ha origine nel tredicesimo secolo ed è legato alla vita di Santa Rosa vissuta a Viterbo tra il 1233 e il 1251. Fino al 1400 la cerimonia si svolgeva in modo molto semplice con un piccolo baldacchino portato in processione per la città; solo nel 1700 si realizzano macchine con strutture meno alte di quella attuale che oggi raggiungono un’altezza di 28/30 mt e con pesi superiori ai 50 quintali.

di Paola Pucciatti

A sinistra, un’immagine suggestiva della macchina di Santa Rosa; in basso, i “cento uomini” che trasportano il “campanile che cammina” nel centro storico di Viterbo.

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Un’immagine panoramica di Viterbo. Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è l’evento più importante e più atteso dell’anno.

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morì il 6 marzo 1251 nella sua abitazione. Fu sepolta nel cimitero della chiesa di Santa Maria in Poggio. Trascorsi sette anni Papa Alessandro IV, dopo un sogno rivelatore, ordinò la riesumazione del suo corpo che venne ritrovato miracolosamente integro. Con una processione solenne, il 4 settembre 1258, le sue spoglie vennero trasferite dalla chiesetta di santa Maria in Poggio al monastero di San Damiano da allora diventato suo Santuario. Non si sa se dopo quella cerimonia ufficiale l’evento sia stato revocato ogni anno ma la devozione che ad oggi circonda la Santa fa supporre che da quel 4 settembre (anticipato poi al 3) sia stato il giorno prescelto. Fino al 1400 la cerimonia commemorativa si svolgeva in modo piuttosto semplice: un piccolo baldacchino sul quale era posizionata l’immagine di Santa Rosa veniva portato in processione per le vie della città. Dal 1700 in poi si parla di varie macchine realizzate per la festività. Dai disegni ritrovati le strutture erano meno alte di quelle attuali e lo stile era molto legato all’età barocca e al roccocò con putti, cariatidi, statue, capitelli, festoni e fregi. Il momento più tragico della celebrazione religiosa fu il XIX secolo. Nel settembre del 1801 la macchina si incendiò durante il trasporto e persero la vita 22 persone. L’episodio convinse Papa Pio VII a sospendere la manifestazione anche se i viterbesi ottennero la revoca della sospensione dopo qualche an-

no. Da allora e soprattutto negli ultimi anni c’è molta attenzione alla sicurezza delle macchine attraverso l’impiego di materiali e tecnologie costruttive d’avanguardia senza, però, nulla togliere alla spettacolarità della struttura. Le macchine attuali hanno raggiunto un’altezza di 28/30 metri con pesi superiori ai 50 quintali. Ogni cinque anni la macchina cambia e per i facchini ogni volta è un gran lavoro segnato da dubbi e incertezze. Quella di quest’anno battezzata “Fiore del Cielo” è stata progettata da Arturo Vittori e Andrea Vogler e costruita da Loris Granziera. Tra i facchini e la macchina si crea un legame fisico. Sono loro che la muovono e che rendono possibile al pubblico l’emozione dello spettacolo. Per loro continuare questa tradizione è un atto di fede vero e proprio e allo stesso tempo resta all’interno di una tradizione che ogni viterbese ha nel proprio Dna. L’ultimo trasporto è stata una serata piena di emozioni per i numerosi invitati che hanno seguito per la prima volta il trasporto. “Non avevo mai visto la macchina - ha commentato il ministro Brunetta - ma prima di venire a Viterbo mi sono documentato per entrare nel vivo di questa affascinante tradizione”. Con la stessa curiosità ha seguito l’evento anche Mogol assai legato a Viterbo tanto da organizzarvi un concorso per giovani pianisti.

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Incontro con Giovanni Veronesi sul set di “Genitori e figli. Agitare prima dell’uso.”

Da vecchio, niente premi alla carriera “Mi va bene così”. Il regista di “Manuale d’amore” e di “Italians” si accontenta di piacere al suo pubblico. Ai critici chiede una sola cosa, e cioè di non essere valutato in futuro. I suoi riferimenti sono la grande commedia all’italiana di Monicelli, Scola e Dino Risi. La sua location di lavoro preferita è l’Eur. di Valter delle Donne

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“SCRIVERE UN FILM “Scrivere un film con mio fratello Sandro? Ci ho provato in passato, ma ormai quello è un intellettuale, uno scrittore. Abbiamo provato a fare qualcosa insieme da ragazzi, ma dopo quella volta che mi ha tirato un casco addosso ho capito che non era il caso di proseguire...” Giovanni Veronesi è un fiume in piena di battu-

te. Cadenza toscana che contrassegna la sua città d'origine, Prato, ma romano d'adozione, Veronesi è divertente quasi come i suoi film. Il regista di successi cinematografici come “Manuale d'amore” e “Italians”, è sul set di “Genitori e figli. Agitare prima dell'uso”. Una pellicola con un cast zeppo di stelle del cinema italiano: da Michele Placido a Silvio settembre/ottobre 2009


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Orlando, da Margherita Buy a Piera degli Esposti. Senza dimenticare attori di grido della comicità televisiva come Max Tortora e Luciana Littizzetto. Un film con un cast ricco di protagonisti ma non a episodi, roba da Robert Altman.Veronesi vorrà mica vincere il Leone d'oro? “No, io sono nel limbo. I critici mi hanno piazzato a metà strada tra il cinema dei cinepanettoni alla Vanzina e Neri Parenti e quello d'autore.A loro chiedo solo una cosa. Non mi rivalutate in futuro. Non mi date premi alla carriera da vecchio. Mi va bene così. La prossima pellicola uscirà in febbraio e mi accontento di piacere al pubblico”. I suoi riferimenti cinematografici? “Neanche a dirlo, la tradizione della grande commedia all'italiana di Mario Monicelli, di Ettore Scola e di Dino Risi. Ma soprattutto Monicelli”. Suo fratello Sandro è uno scrittore di successo, il film tratto dal romanzo Caos calmo al Box office ha avuto incassi lusinghieri. L'idea di lavorare insieme non vi attrae? Ci abbiamo provato, ma i risultati non sono stati dei migliori. L'ultima volta abbiamo lavorato insieme a Streghe verso Nord, ma ci hanno accusato di avere fatto un film maschilista. A giudicare dalle scelte cinematografiche, l'Eur è il suo quartiere preferito. È stato il set di Manuale d'amore e di Italians... “Lei non ha contato i due video musicali: settembre/ottobre 2009

quello di Meraviglioso dei Negramaro e quello che fa da colonna sonora a Manuale d'amore 2, il brano di Elisa “Eppure sentire...” Da che cosa nasce una passione così smisurata per questo quartiere? “Mio padre era un ingegnere e da lui credo di avere ereditato la passione per gli spazi perfettamente geometrici. La verità? Godo come un pazzo a inquadrare le strutture dell'Eur, con spigoli, tangenti e rette. L'architettura dell'Eur è unica al mondo”. Un quartiere che ama ma ha scelto di vivere ai Parioli. Come mai? “Intanto trovo riduttivo definire l'Eur un quartiere. È più che altro una città, perché è unico anche rispetto al resto della Capitale. Ho abitato in varie zone di Roma, ora abito ai Parioli, ma un domani chissà potrei anche venirci ad abitare. Mai dire mai”.

Nella foto a sinistra, gli attori Scamarcio e Castellitto protagonisti di un episodio di “Italians”, uno dei film di successo di Veronesi; in alto a sinistra una foto del regista; in basso, la locandina del film “Italians”

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Ancora un bacio sul set di Muccino di Laura Delli Colli*

LA STORIA SI RIPETE. Anche all’Eur, dove Gabriele Muccino (nella foto con Carolina Crescentini) è tornato quest’estate per girare una sequenza di Baciami ancora, l’attesissimo sequel de L’ultimo bacio, il film, che a quasi dieci anni di distanza dal successo che ha consacrato nel grande cinema Gabriele Muccino (solo in Italia, con tre Nastri d'argento e cinque David di Donatello), immagina come sia proseguita la storia dei trentenni protagonisti, le amicizie, le fughe dalle responsabilità, la leggerezza a tutti i costi raccontate ne L’ultimo bacio. Il film, che ha segnato il costume di un’intera generazione raccontata come mai prima era accaduto nel cinema contemporaneo, sarà pronto per la nuova stagione, probabilmente già per la primavera del 2010. Con qualche novità nel cast: Stefano Accorsi sarà sempre Carlo, mentre la protagonista femminile non sarà la Mezzogiorno ma Vittoria Puccini. Tra gli amici di Carlo ritroveremo Adriano (Giorgio Pasotti), Paolo (Claudio Santamaria), Alberto (Marco Cocci) e Marco (Pierfrancesco Favino). Al nuovo intreccio immaginato dal regista mancherà Martina Stella, una scoperta di Muccino all’epoca del primo film che ora, invece, tra le new entry ha Valeria Bruni Tedeschi, Adriano Giannini e Primo Reggiani. settembre-ottobre 2009

Giampaolo Letta, che distribuirà per Medusa il film prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci, ha già detto entusiasta che «L’ultimo bacio ha segnato un’epoca, una svolta nel nostro cinema. Più volte, con Gabriele, avevamo accarezzato l’idea di riprovarci… Ora, evidentemente, ha trovato le idee e le ispirazioni giuste per riprendere in mano i suoi personaggi». Arnaldo Catinari, il direttore della fotografia, ha acceso i riflettori per Muccino anche sull’Eur illuminando in particolare due location: il Giardino delle Cascate, voluto ancora una volta da Muccino, dov’era stata girata una delle scene chiave del primo film, la notte prima del matrimonio al quale Carlo avrebbe visto la prima volta la leggerezza del suo desiderio di fuga (incarnato da Martina Stella); e gli interni del Salone delle Fontane, sempre molto frequentato dal cinema e dalla fiction. Questa volta sulle

immagini dell’Eur ci sarà forse anche una canzone di Jovanotti: sembra infatti che Muccino abbia scelto proprio lui per siglare la colonna musicale di Baciami ancora. A proposito di fiction (e musica) questa volta ha scelto l’Eur e in particolare una doppia location del Palazzo degli Uffici anche il film per la tv più originale dell’ultima stagione: “Tutti pazzi per amore” di Riccardo Milani. Sempre con Emilio Solfrizzi (Paolo), ma senza Stefania Rocca, che esce di scena in questo capitolo della storia. Le new entry sul set saranno Antonia Liskova e Sara Varone, che interpreterà il ruolo di nuova segretaria di Paolo. Davvero gli farà girare la testa e metterà in crisi la storia con Laura? In tv la risposta. Ancora una volta tra fiction e musica… *Laura Delli Colli, giornalista, è inviato di Panorama. È autrice dei libri Eur, si gira (Lupetti, 2006) e Eur è Cinema (Palombi,2008) EUR lacittànellacittà

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Guida alla gastronomia, al fitness, ai locali notturni, agli eventi, e altro ancora. l e

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NOVITÀ DALLE AZIENDE

Edil House 80 Edil House 80 nasce nel maggio 2004. Da subito è impegnata nella costruzione dei Punti Verdi di Qualità (PVQ), un importante progetto del Comune di Roma il cui fine è la riqualificazione delle zone di verde pubblico in stato di degrado. Per tali strutture è prevista una particolare cura sia nella fase di progettazione che di esecuzione, basti pensare all’imposizione di rigorosi vincoli di eco compatibilità e di utilizzo di fonti rinnovabili, richiedendo perciò l’affidamento a ditte costruttrici che garantiscano un’alta qualità dei lavori, come appunto Edil House 80. Tra i PVQ affidati alla Edil House 80 si ricordano segmenti di appalto per San Basilio e Torraccia, e appalti come Impresa “Esecutrice Esclusiva” di Parco Feronia e Parco Kolbe. La Società è comunque impegnata anche in altri cantieri per lo svolgimento di lavori edili di costruzione, ristrutturazione, sbiancamento, con Società private di comprovata solidità, quali: EUROPARCO SRL, con quale la Edil House ha lavorato alla realizzazione del “Centro Commerciale EUROMA 2” e del “Ministero della Salute” in diverse fasi dell’opera: allestimento cantiere (recinzioni, allacci, ecc), assistenza ai lavori di scavo e movimentazione terra, trasporto materiale di risulta, rinterro e riempimento. PARSITALIA SRL, CEP (Costruzioni Edilizie Polifunzionali S.p.A.) con la quale la Edil House ha lavorato alla realizzazione dell’intera viabilità (fognature, strade servizi, etc.) nella zona di Casalpalocco, Roma. Altra opera di prestigio cui Edil House 80 Srl ha porsettembre-ottobre 2009 maggio giugno 2008

tato il proprio contributo affiancando i principali appaltatori, è il Nuovo Centro Congressi della Capitale, meglio noto come la “Nuvola” di Fuksas, attraverso il nolo a freddo dei suoi macchinari edili (pale, escavatori, trattori gommati e cingolati, sollevatori, ecc.) e nelle fasi di posa in opera di strutture e materiali, assistenza ai lavori di carpenteria, scavi a sezione aperta… Attualmente la Società è anche coinvolta nella realizzazione del grande “Acquario “ presso il laghetto dell’Eur, affiancando l’impresa Edileropa Srl in varie fasi dell’opera. La Edil House 80 utilizza mezzi e attrezzature di proprietà con maestranze alla proprie dipendenze, con particolare attenzione alle normative in materia di sicurezza. Oltre l’iscrizione presso l’Acer, ha ottenuto la certificazione S.O.A. n. 7849/17/00 ed UNI EN ISO 9001:2000 n. 18448/08/S secondo la normativa di riferimento più completa che ne garantisce l’alta qualità ed il rigoroso rispetto delle normative vigenti nel settore dell’edilizia. Edil House Srl Via Luigi lilio, 95 Tel. 06 51 96 20 17 EUR lacittànellacittà

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panorama Notizie, fatti, eventi, appuntamenti all’Eur

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CITTÀ nella CITTÀ

a cura di G. Coletta

FESTA DEI NONNI Si è svolta il 3 ottobre scorso al Palazzo dei Congressi la seconda edizione della Festa dei nonni organizzata dal Municipio Roma XII in collaborazione con la società EUR SpA.

LE FRECCE TRICOLORI SUI CIELI DELL’EUR Una splendida foto ricordo del passaggio sul Palazzo della Civiltà Italiana ha immortalato il sorvolo delle Frecce Tricolori sui cieli dell'Eur. E’ la prima volta (14 settembre scorso) che la Pattuglia Acrobatica dell'Aeronautica Italiana, nell’ambito della produzione di documentazione per gli scopi istituzionali dell'Aeronautica Militare Italiana e, anche nel quadro della collaborazione pluriennale esistente tra le Forze Armate e EUR SpA, che viene effettuato questo spettacolare sorvolo. Ad assistere alla manifestazione dalla terrazza del Palazzo dei Congressi, insieme ai vertici di EUR SpA il presidente Pierluigi Borghini e l'amministratore delegato Riccardo Mancini erano, fra gli altri, Pasquale Calzetta Presidente Municipio Roma XII, il generale Alessandro Casarsa comandante gruppo Roma dell'Arma dei Carabinieri, il colonnello Massimo Stigi dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare. 38

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Questa ricorrenza è inserita nel calendario delle celebrazioni con legge del Parlamento del 2005 allo scopo di onorare la figura dei nonni che, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Napoletano “costituiscono un punto di riferimento insostituibile per le famiglie italiane e nella vita sociale”. Erano presenti i vertici di EUR SpA, il presidente Pierluigi Borghini e l'amministratore delegato Riccardo Mancini, ed altri esponenti del mondo dell’imprenditoria, della cultura e dello spettacolo… COLLOQUIA CON LA CITTA’ Nel mese di settembre si sono svolti presso la sala Quaroni due appuntamenti di Colloquia con la città, la rassegna di convegni organizzata da EUR SpA in collaborazione con l’Agenzia Mediacom, per avvicinare l’amministrazione capitolina ai cittadini romani. Il 23 settembre scorso il dibattito ha visto come protagonista, l’assessore al Bilancio e allo sviluppo economico del Comune

di Roma On. Maurizio Leo, intervistato dal giornalista Luigi Monfredi. Erano presenti anche il presidente e l’amministratore delegato di EUR SpA, Pierluigi Borghini e Riccardo Mancini oltre al presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi. Nel corso dell’incontro, l’on Leo ha sottolineato che l’obiettivo principale è quello di ottimizzare la spesa e ridurre gli sprechi, senza depotenziare i servizi offerti ai cittadini, tutelando i livelli occupazionali. L’Assessore al bilancio ha anche ricordato la lotta all’evasione fiscale sarà posta come obiettivo nell’ambito del Dpf, che conterrà le linee della politica di bilancio 2010 - 2012. Il secondo appuntamento di “Colloquia con la città” si è svolto il 29 settembre scorso con la partecipazione dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma On. Sveva Belviso, intervistata da Marco Ferrazzoli, giornalista del Tg1. L’On. Belviso ha fatto il punto della situazione sul suo anno e mezzo di mandato, affermando che “in questi ultimi 18 mesi abbiamo voluto dare priorità alle emergenze sociali e all'aiuto alle frange più fragili della nostra popolazione, in particolare anziani e famiglie, attraverso un numero verde dedicato agli over65 che, oltre a fornire informazioni di ogni tipo, prevede anche l'aiuto a domicilio in caso di malessere; e per le famiglie con un progetto di sostegno al reddito attraverso sconti del 20 e 30% su prodotti per l'infanzia come latte, culle, pannolini e passeggini”. settembre-ottobre 2009


l i b r i

autunno

SAI MUOVERTI A SHANGAI? Autore: R. Spingardi, L. Fulli Genere: Economia In questo libro si snoda un confronto brillante e arguto tra Cina e Italia, che ci accompagna attraverso segreti, problemi ed opportunità offerti in maniera più o meno evidente da una globalizzazione che ormai chiede di essere “vissuta” e non solo accademicamente citata. La Cina è una realtà che dobbiamo saper affrontare consapevolmente se vogliamo continuare a scommettere sulla capacità di affermarsi delle nostre aziende all’estero. (Fausto Lupetti Editore. Euro15.00)

in libreria VENUTO AL MONDO Autore: M. Mazzantini Genere: Narrativa italiana Vincitore del Premio campiello 2009, il romanzo racconta la storia di un amore, ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita, sullo sfondo di Sarajevo. L’avventura dei due protagonisti, Gemma e Diego, è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. Un romanzomondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola. (Mondadori. Euro20.00) LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO Autore: Stieg Larsson Genere: Narrativa straniera Larsson ci regala un thriller serrato che all'intrigo diabolico unisce un'acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, con le sue violenze e soprusi, consegnandoci con un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile. L’intreccio narrativo complesso e maestoso, la prosa fluida e la sintassi perfetta ne fanno una storia capace di trascinarci fino in fondo, in una notte, senza poter smettere di leggere. (Marsilio. Euro21.50)

settembre-ottobre 2009

IL VINCITORE È SOLO Autore: Paulo Coelho Genere: Narrativa straniera Paulo Coelho, l'autore brasiliano più letto nel mondo (oltre cento milioni di copie vendute), si butta sul poliziesco con un romanzo avvincente e ricco di tensione. La storia, che si svolge nell’arco di 24 ore a Cannes, dove è in corso il Festival del Cinema, racconta la battaglia di un uomo in lotta con se stesso e con la deriva della società. (Bompiani. Euro19.00)

IL MONDO CHE VERRÀ Autore: Pino Buongiorno Genere: Saggistica In questo libro Pino Buongiorno, vice direttore di Panorama, zraccoglie idee e proposte dei leader mondiali tentando un dialogo con la società civile, per proporre soluzioni e fare discutere. L’opera è suddivisa in dieci capitoli, un decalogo dei grandi temi che assillano l'età contemporanea, collocati tra la prefazione di Silvio Berlusconi e la postfazione di Franco Frattini. Da Obama a Barroso, da Ban Ki-moon a Bernanke. (Università Bocconi Editore. Euro19.00) ’O COMANDANTE Autore: C. Maria Lomartire Genere: Biografia Achille Lauro, oltre che un formidabile imprenditore, capace di trasformare la flotta ereditata dal padre in un immenso impero mercantile, è stato anche una delle personalità politiche più singolari del dopoguerra italiano. Fonda il Partito nazionale monarchico per il quale viene eletto senatore. Ma è da sindaco di Napoli che Lauro diventa personaggio popolare e controverso comportandosi come l’ultimo “re di Napoli”. (Mondadori. Euro18.50) S.S.

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E.42, tra arte e sapori a cura di Simone Stirati

SONO RARI I LOCALI nei quali l’architettura assurge a protagonista principale, trasportando il fortunato avventore lontano dai propri pensieri, in luoghi e tempi passati. Questo è quanto avviene all’E.42 Restaurant Cocktail Lounge al n° 72 di Via Civiltà del Lavoro, l’arteria che collega il Palazzo della Civiltà Italiana con il Palazzo dei Congressi. Ma l’E.42 è più di un semplice locale, si tratta, infatti, di una vera e propria galleria d’arte nella quale materiali, colori, linee, richiamano il carattere metafisico dell’Eur. Sulle pareti si possono ammirare le suggestive immagini in bianco e nero della costruzione del Pentagono, mentre i tavoli sono animati dai piatti dello Chef Fabio Blasone. Ogni giorno, nelle cucine dell’E.42, elabora nuove e suggestive ricette per soddisfare il palato delle oltre 140 persone che a pranzo scelgono questo luogo d’arte. Incontriamo Fabio al termine delle fatiche quotidiane. Soddisfatto del lavoro che svolgi all’E.42? Certamente, a differenza di altri locali, qui è possibile variare il menù di giorno in giorno utilizzando prodotti di stagione e offrendo ai nostri clienti piatti della tradizione gastronomica italiana, in particolare quelli della Puglia, la mia regione d’origine. 40

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Puoi dirci qualche ricetta senza svelare i segreti dello Chef? Nessun segreto da custodire se non la passione per la cucina. Oggi ho proposto i ravioli di speck e fiori di zucca con pachino e ricotta salata, ieri bocconcini di rombo con salsa d’arancio, poi il classico tortino di riso, ogni taglio di carne, entrecote e molto pesce, come il pesce spada con salsa di noci e menta e le cozze con cicoria e pecorino. C’è un piatto della tua infanzia a cui sei particolarmente legato? Ma certo, le orecchiette con cozze pecorino e crema di melanzane. Questo è un piatto che cucinava mia madre, la mia prima maestra in cucina.

Fin da piccolo mi sono dilettato tra i fornelli, e il risultato è stato una professione che amo. Tra l’altro questa ricetta l’ho proposta qui all’E.42 lo scorso venerdì. Abbiamo esaurito le scorte di orecchiette e cozze, tale è stata la richiesta. A casa ti diletti in cucina? Per carità! In casa cucina solo mia moglie. Bravissima cuoca. Soddisfatto del lavoro all’E.42? Molto. Mi sta dando notevoli soddisfazioni, soprattutto per il rapporto con i clienti che ormai da me si aspettano sempre quel qualcosa in più. Ma ci sono abituato avendo nel sangue la passione per il Jazz. Non te l’ho detto? Sono un batterista jazz, abituato all’improvvisazione. Cucina e musica si contaminano continuamente. Progetti futuri? Sviluppare serate a tema con degustazioni di vini con la presenza di sommelier abbinati a prodotti tipici italiani. Da ottobre, il venerdì e la domenica daremo il via al wine bar con degustazioni e piatti freddi. Viale Civiltà del Lavoro, 72 Tel. 065023018

La ricetta dello chef: Bocconcini di pollo all’arancia Ingredienti: bocconcini di pollo, farina, rhum, spremuta e scorze di arance fresca,sale e pepe, riso pilaf. Infarinare i bocconcini di pollo e friggerli nell’olio bollente. Quando saranno dorati sfumare con il rhum e la spremuta d’arancia. Aggiungere pezzettini e scorze di arancia, sale e pepe. Il tutto accompagnato da riso pilaf. settembre-ottobre 2009




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