Gozo
la seduzione di Calypso
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GOZO
la seduzione di Calypso
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Come si fa a capire in che misura un luogo ha conquistato il tuo cuore e quanto profonde sono le sue radici nella tua memoria? La risposta è semplice, almeno per me. Si chiama nostalgia, quel sentimento che ti assale e che ti prende lo stomaco mentre stai per partire, e che ti fa desiderare di tornare presto, quanto prima possibile.
Colpo d’occhio sulla spiaggia di sabbia dorata di Ramla Bay.
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Gozo, dove il tempo si è fermato Mi è successo di recente, a Gozo: l’isola dove il tempo si è fermato. Così recitava anche uno slogan pubblicitario di alcuni anni fa. E non a torto, perché tra le isole del Mediterraneo, ancora in gran parte incontaminate, Gozo merita certamente un posto in prima fila.
Sopra: un frammento di arco svela un mare trasparente e cristallino. A fianco: Inland, il mare interno, un tunnel naturale che passa attraverso le scogliere. A confermarlo è anche un trend di ricerche annunciato da Google. Il 94% di chi è stato a Gozo la raccomanda come meta e l’82 % ritorna nella destinazione entro due anni. Tutti la descrivono come ospitale, rilassante, ecologica, piacevole per soggiornarvi e sorprendente. Entro il 2020 sarà la prima isola eco-oriented di tutto il Mediterraneo. 6
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Pagina precedente: l’Azure Window, superstar e simbolo di Gozo, una finestra di roccia sul mare.
Ghasri Valley, insenatura di mare stretta tra alte scogliere.
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Tromp d’oeil sulla facciata di un’antica casa colonica.
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Pagina precedente: una veduta panoramica dai bastioni della Cittadella con il faro sullo sfondo. Qui sopra: la cittĂ di Victoria su cui svetta la cupola rossa della Basilica di San Giorgio. 14
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Mappa dell’isola di Gozo.
In nomen omen Gozo è anche l’isola della gioia. Conosciuta localmente come Ghawdex, questo nome arabo-maltese si trasformò in gaudisium, parola latina che sta per gioia. Infine, quando arrivarono gli aragonesi, nel 1282, chiamarono l’isola semplicemente Gozo, termine che indicava “gioia” in Castigliano.
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Gozo è anche l’isola dal passato leggendario legato alla mitologia. Qui Ulisse, di ritorno da Troia, vi approdò dopo il suo naufragio e “per colmo di sfortuna” incontro la bellissima dea Calypso, la quale, invaghitasi di lui, riuscì, con il proprio fascino, a trattenerlo prigioniero per sette anni, (in cui visse di ozio e di amore ndr), finché non fu salvato da Zeus. Così almeno ce la canta Omero nella sua Odissea.
Le antiche saline di Qbajjar attive fin dall’epoca romana.
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Pagina precedente: tratto di costa rocciosa e frastagliata di globigerina, pietra calcarea locale. Qui sopra: immersioni nella Baia di Qbajjar.
Calypso non abita piÚ qui, e la grotta dove si suppone fosse la sua dimora (punto di osservazione previlegiato per uno spettacolare, magnifico colpo d’occhio sulle luccicanti sabbie rosse di Ramla Bay), oggi è un ammasso di pietre recintato e non visitabile; tuttavia Gozo conserva ancora intatto il potere di stregare il visitatore e il suo incantesimo sembra non avere fine.
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Il luzzu imbarcazione da pesca tradizionale dell’arcipelago maltese.
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Pagina precedente: the Blue Hole a Dwejra, le meraviglie del mondo sommerso. Qui sopra: una scacchiera di saline scavate nella roccia.
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Emanuel Cini, e la sua famiglia si occupano da tutta la vita delle saline di Xwejn.
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Stretto passaggio con archi nella Cittadella. Un’anima discreta e appartata La verdeggiante sorella minore di Malta, è lunga 14 chilometri e larga 7, ma le dimensioni ridotte non sono sicuramente il metro di misura per calcolare il suo indiscutibile fascino. Gozo ha piÚ di una carta vincente da giocare con il visitatore: una storia variegata e ricca di sfaccettature, cultura, gioielli architettonici e antiche tradizioni. 28
Sulla cima di un colle, visibile ovunque, la statua del Cristo Risorto. Tutta l’isola non è altro che un perfetto “set” naturale con villaggi pittoreschi, natura esuberante, scogliere drammatiche e lagune blu; scenari difficili da trovare tutti riuniti in un piccolo spazio. E anche una lingua, il maltese, che, per quanto bizzarra, suona piuttosto accattivante: un crogiolo di influssi diversi, un cocktail nato dall’arabo, ma scritto in caratteri latini, mescolato con termini presi in prestito dall’ italiano, inglese, francese e con una spruzzata di antico fenicio. 29
Emanuel Cini al lavoro.
Separata da Malta da un canale di mare di 5 km, Gozo è raggiungibile in venti minuti con i traghetti che fanno la spola giorno e notte e approdano nel piccolo e suggestivo porto di Mgarr, dominato dal Forte Chambray, costruito nel 1749 dai Cavalieri di Malta. Appoggiati i piedi a terra occorre mettersi subito a ritmo con l’isola e lasciare che questa riveli i propri se-
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Caratteristico centro tavola con pizzi e merletti ricamato a mano. greti lentamente, mentre la si percorre. Tra le belle spiagge si possono trovare idilliaci anfratti nascosti lungo la costa frastagliata, incantevoli insenature, a volte difficili da raggiungere, ma della cui vista si è poi ampiamente ricompensati. Gozo è anche meta ideale per chi ama l’attività fisica: dalle immersioni allo yoga, fino agli sport più estremi, inclusi trekking e climbing.
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Pagina precedente: vasche di sale ricolme d’acqua. Una sosta in un tipico locale per assaggiare i pastizzi. 34
Il magnifico portale di bronzo della cattedrale di Santa Maria, nella Cittadella.
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Sala del biliardo all’interno del Teatro Aurora nella capitale.
Alla scoperta delle bellezze di Gozo I villaggi, tredici in tutto, sono appollaiati intorno alla capitale Victoria e spiccano per il colore giallo della pietra locale e per le cupole rosse delle chiese barocche, che puntellano tutto il paesaggio. Vale la pena di perdersi nel dedalo delle stradine sinuose e dei vicoli, per ammirare le antiche facciate delle case, i caratteristici balconi colorati e le tipiche botteghe locali. 36
Uno stretto e silenzioso vicolo della Cittadella.
Victoria, nel cuore dell’isola, che i gozitani continuano a chiamare con il nome originario di Rabat, vanta una splendida medina, un’imponente cittadella medievale fortificata sul colle, recentemente restaurata grazie ai fondi della Comunità Europea. Qui, passeggiando tra palazzi storici, musei, vecchie prigioni e una sontuosa cattedrale, si raggiungono i bastioni, da dove si gode di una vista superba, che toglie il respiro, sempre che ve ne sia rimasto dopo quella salita. 37
I Templi dei Giganti e altri gioielli architettonici Un alone di mistero circonda anche l’origine degli imponenti templi megalitici di Ġgantija, abbarbicati sulla cresta dell’altura a sud di Xaghra, ritenuti i più antichi monumenti senza sostegno esistenti al mondo. Costruiti prima delle famose pietre erette di Stonehenge, i due templi che compongono questo sito, datato tra il 3600 e 3200 a.C., sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Creatività artigiana nella lavorazione della pietra.
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Il bar Gleneagles al porto di Mġarr, punto di incontro dei locali e pescatori.
Il nome Ġgantija deriva dalla parola ‘ġgant’, in maltese gigante. Alcuni di questi megaliti superano i 5 metri di lunghezza e pesano più di 50 tonnellate. Secondo un’antica credenza popolare sarebbero stati portati da una donna gigante sulla propria testa con il suo bambino in una culla legata al dorso e le tasche piene di fave che mangiava sulla via del ritorno. Un numero di sorprendenti statuette e altri oggetti preistorici trovati a Ggantija si possono vedere nel Museo Archeologico di Victoria. 39
Una birra Cisk in un locale caratteristico.
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Una passeggiata fino all’estremità dell’Azure Window.
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Uno degli imponenti torrioni della Cittadella.
Si dice che Gozo possegga abbastanza chiese per ogni giorno dell’anno. Ovviamente è un’esagerazione, ce ne sono solo 22, ma sono il punto focale di ogni villaggio e giocano un ruolo importante nella vita degli abitanti e durante le feste religiose. La più famosa è Ta’ Pinu, uno
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Cattedrale di Santa Maria, Tribunale il palazzo dei Governatori, e l’Arcivescovado nella Cittadella.
dei luoghi di pellegrinaggio più frequentati dell’arcipelago maltese. Secondo la leggenda le preghiere in questa chiesa salvarono l’isola dalla peste. Numerosi miracoli sono attribuibili alla grazia della nostra Lady of the Assumption, alla quale la chiesa è dedicata.
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A fianco: un dipinto della Madonna nel Santuario di Ta‘ Pinu a Gharb.
Antica lavorazione del pizzo al tombolo.
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Esempi di Gallarijas, tipici balconi chiusi in legno che danno un tocco di colore alle facciate delle case.
Finestra con squarcio nel blu La costa più occidentale di Gozo ospita una delle maggiori attrazioni turistiche naturali di tutto l’arcipelago maltese: l’Azure Window, un iconico arco naturale di roccia, scolpito dal vento e dal mare, dalla cima piatta sul mare a Dwejra. La vista è spettacolare, specialmente nei giorni di vento, quando si alzano le onde che poi si infrangono su quest’arco gigantesco. Non c’è calendario o brochure turistica che non raffiguri l’emozionante passaggio attraverso le scogliere. La famosa finestra azzurra, che ha fatto da sfondo a centinaia di spot Tv e set per diversi film (Troy e Il Trono di Spade, tanto per citarne alcuni) si affaccia su di una piscina naturale profonda 25 metri, nota come Blue Hole.
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Pagina successiva: cava di globigerina, pietra calcarea.
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La Cittadella risplende nella sua illuminazione notturna.
Una meraviglia molto frequentata dagli amanti del diving: in immersione è possibile ammirare il resto della scogliera che si inabissa a picco nel mare e le grotte sottomarine, dove si possono osservare migliaia di conchiglie fossili. Le alte scogliere che caratterizzano questa baia, creano anche un mare interno che sembra dipinto su tela, chiamato Inland, da dove partire per safari subacquei e ricongiungersi al mare aperto attraverso lo stretto tunnel fra le rocce. Fa da sfondo a questo fantastico quadro naturale lo skyline piÚ celebre dell’isola, il Fungus Rock, conosciuto localmente anche come 'Il-Gebla tal-generale', lo scoglio del 50
La croce di Malta simbolo dei Cavalieri di San Giovanni.
generale. Il nome deriva da un comandante dei Cavalieri di San Giovanni, che pare avesse scoperto su questo scoglio una pianta conosciuta come fungo di Malta. La pianta era gelosamente protetta dai Cavalieri dell’Ordine perchÊ si riteneva avesse delle grandi proprietà medicamentose contro certe malattie. Data l'importanza di questa pianta, i Cavalieri avevano bloccato l'accesso alla roccia lisciando le pareti rocciose, e posto un custode contro gli intrusi. C'erano punizioni severe per i trasgressori o chiunque fosse sorpreso a rubare il raccolto. 51
Raffinate statuine dell’epoca fenicia custodite nel Museo Archeologico di Gozo.
Graffiti ritrovati sulle pareti delle celle della vecchia prigione nella Cittadella.
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Statua di San Giorgio in un vecchio quartiere di Victoria.
L’Oro bianco di Gozo Viste da lontano, quando sono piene di acqua, somigliano a tante pozze rettangolari disposte a scacchiera, che assumono le sfumature più varie di colore, fra l’abbagliante luce del sole e le pareti rocciose modellate dal vento. Ecco, un altro luogo suggestivo di Gozo, delizia degli appassionati di fotografia, a 2 km da Marsalforn, nella parte a nord dell’isola, nelle antiche saline di Xwejni, le più scenografiche dell’isola, sfruttate sin dall’epoca romana. I bianchi cristalli, utilizzati 54
Ta ‘Kola uno dei pochi mulini a vento sopravvissuti sull’isola.
per conservare il cibo, a quell’epoca erano moneta di scambio in tutto il bacino del Mediterraneo, tanto che si soldati romani ricevevano una razione di sale come retribuzione per i loro servizi, il “salarium” appunto da cui ha avuto origine il termine “salario”. Le saline di Xwejni sono tutt’oggi utilizzate per la raccolta del sale, che avviene due volte l’anno, da maggio a settembre, e si compie interamente a mano, con l’utilizzo di scopini e palette. Emanuel Cini, insieme alla sua famiglia, si occupa di queste saline da ben 46 anni, mantenendo metodi e antiche tradizioni. Il sale di Gozo è famoso per il suo gusto particolarmente delicato, facilmente solubile e ricco di magnesio. 55
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Un’impressionante collezione di foto e oggetti ex voto al Santuario di Ta’ Pinu.
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Alla scoperta dei profumi e dei sapori della cucina Un soggiorno a Gozo è anche un viaggio alla scoperta dei sapori più genuini dell’isola, che offre un’ampia varietà di prelibatezze gastronomiche tipiche della tradizione e spesso di agricoltura biologica. Chiedete a un Goziano cosa si può fare con mezzo chilo di farina, qualche cucchiaino di olio e una spruzzatina di acqua. Vi risponderà: la ftira, la tradizionale pizza dell’isola.
A fianco: delizie del menu del Ristorante Ta’ Cenc, uno dei migliori dell’isola.
Piazzetta nel centro storico di Victoria.
La base è una pizza bassa che viene ripiegata su sé stessa in modo che si formino dei bordi croccanti, a volte spolverati di sesamo, ma a fare la differenza è il ripieno che viene sempre arricchito con la patata e la cipolla (che aiutano a mantenere la base morbida e non secca) e al quale si può aggiungere salsiccia maltese, rucola, pomodorini e, ovviamente, anche il più classico degli ingredienti inglesi per la pizza: il pollo. 59
Stemma scolpito in pietra calcarea nella vecchia cittadella a Gozo.
La particolarità della ftira, è la cottura: dopo aver fatto riposare per 2 ore e mezza l’impasto, questo viene impastato di nuovo velocemente e quindi la ftira viene cotta a 250° per qualche minuto, in forni dove la legna non giace accanto al cibo ma in un comparto separato dal
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Foto autografata di Angelina Jolie ospite al Ristorante Ta’ Cenc.
quale irradia calore. Il villaggio di Nadur vanta due delle piĂš popolari panetterie: Mekrens e Maxokk, entrambe si dividono la stessa lunga storia di generazioni, che si alternano attive dal 1930.
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Snorkeling nel mare cristallino.
I pastizzi sono una specialità culinaria "da strada" della cucina maltese. Si tratta di deliziose sfoglie ripiene di ricotta o piselli, che si possono mangiare a tutte le ore, dalla mattina alla sera. Le pastizzerie si trovano in ogni dove, e il costo di un pastizz è davvero esiguo.
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Da assaggiare sono anche i tradizionali formaggini piccanti a base di latte di capra, i gbejniet, magari accompagnati dal miele, in particolare quello di timo, un’altra specialità di Gozo, che vanta una tradizione che rimanda ai tempi della dominazione romana sull’isola.
Tratto di spiaggia nella Baia di Qbajjar.
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Pagina precedente: un promontorio roccioso come un trampolino verso il Mediterraneo per assaporarne in solitudine tutta la magia. Sopra: uno scenario della Fertile Valle di Il-Lunzjata utilizzata dai Cavalieri di Malta per le battute di caccia.
Il lampuki è la quintessenza del pesce di Malta. I pescatori delle isole maltesi ne colmano le reti utilizzando le fronde delle palme chiamate kamizzati.
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Il lampuki (della famiglia delle orate) appare su tutte le tavole dei ristoranti, soprattutto nella stagione autunnale, e viene servito con salsa piccante, pomodori, capperi, olive, aglio, verdure ed erbe fresche di stagione.
Pagina successiva: orti biologici nella Valle di Il-Lunzjata Qui sotto: marmellata casalinga di fichi d’india.
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La carne di coniglio (Fenek) è molto consumata sull’isola e preparata in modi diversi. La coscia è il pezzo più pregiato, cucinato tradizionalmente con vino rosso, cipolle e timo.
Nuvole nere oscurano il sole ma non l’incanto dell’isola.
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INFO UTILI Foto di Graziano Perotti Testi di Silvana Benedetti Come arrivare L’aeroporto di Luqa si trova a 6 km dal centro della Valletta. L’arcipelago maltese è servito da diverse linee aeree tra le quali Air Malta la compagnia di bandiera e Ryanair.
spesso frequentatati da personaggi ricchi e famosi. Sistemazioni molto caratteristiche sono le farmhouse, vecchi casali in globigerina, la tipica pietra locale color del miele, splendidamente ristrutturati, spesso dotati di piscine private, all’ombra di rigogliosi oleandri, ulivi e fichi d’India.
Moneta Dal 1 gennaio 2008, l’euro è la moneta legale sul territorio maltese.
Dove mangiare Ottima cucina locale. Sia nei ristoranti di alto livello, che offrono piatti creativi e contemporanei, sia nelle piccole e semplici trattorie sparse po’ ovunque nell’isola. Senza dimenticare lo street food per mangiare al volo e a prezzi bassissimi.
Dove dormire L’isola offre un’ampia scelta di hotel di prima classe specializzati nei servizi benessere e
Informazioni di viaggio Per tutte le informazioni consultare il sito.
Lingua Le due lingue ufficiali sono il maltese (o malti) e l’inglese. Si parlano anche il francese, l’italiano e il tedesco.
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