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Ora scrivi tu!
3 Quali sono i tuoi talenti? C’è qualcosa che sai fare o che ti piacerebbe imparare a fare in modo speciale? Racconta sul tuo quaderno.
1
Quando nel cielo brillava la prima luna di primavera, lo stregone riuniva la tribù della montagna azzurra. Con un rito solenne ringraziava il sole, la foresta e il fiume per i loro doni. Poi si rivolgeva ai bambini: – Non entrate nella caverna o il borobo vi mangerà...
I bambini sentivano un brivido di paura lungo la schiena e promettevano che non sarebbero entrati nella caverna.
Un giorno, però, quando Aki compì dieci anni, le cose andarono diversamente. Se Aki sentiva un brivido non era per paura, ma per curiosità. Infatti chiese: voleva uccidere il borobo. per vedere il borobo con i suoi occhi. perché non credeva alle parole dello stregone.
Com’è fatto un borobo, grande stregone?
Lo sciamano spiegò: – Il borobo è alto come l’albero più alto della grande foresta, ha una lunga coda piena di punte affilate e taglienti, zanne enormi e artigli più grandi di un coltello di pietra.
Il bambino non fu per niente impressionato dalle parole dello stregone.
Un paio di giorni più tardi, Aki entrò nella caverna. Accese una torcia utilizzando le braci della notte precedente e guardò le pareti su cui erano raffigurate scene di caccia: del borobo nessuna traccia.
Aki si spinse più avanti e, raggiunta l’ultima cavità, ebbe una sorpresa.
Sulla parete appariva lo scheletro di un animale.
Era altissimo, con zanne e artigli enormi e una lunga coda dalle punte taglienti.
“Il borobo” pensò Aki con un brivido, ma non fuggì. Avvicinandosi, Aki capì che non si trattava di un disegno: quelle ossa, quei denti e quegli artigli erano veri...
“Il borobo è morto e lo stregone non lo sa!” pensò Aki. Prese una pietra e staccò dalla parete un artiglio che sporgeva dalla roccia.
Poi la raccolse e fece a ritroso il cammino nella grotta. Quando uscì, Aki corse alla capanna dello stregone: – Guarda, uomo della magia! Il borobo è morto!
Lo stregone sorrise: lui sapeva dello scheletro nella roccia, e sapeva che era di una grande lucertola vissuta in tempi antichissimi, forse prima degli uomini. Sapeva anche che nella caverna non c’era nessun borobo. Quella storia era una sua invenzione: serviva a capire quale fosse il bambino più coraggioso della tribù, degno di diventare il capo. Lo stregone aveva trovato quel bambino: Aki avrebbe guidato la tribù della montagna azzurra.
2 Scegli la risposta giusta con una X e rispondi alle domande, dove richiesto.
A1 A chi disse lo stregone di non entrare nella caverna?
Alla tribù della montagna azzurra.
Ai bambini della tribù della montagna azzurra.
Ai bambini che avevano paura dei mostri.
A2 In quali altri modi, nel testo, viene chiamato lo stregone?
A3 Aki entrò nella caverna perché...
A4 Che cosa vide Aki dentro alla caverna?
I disegni alle pareti, con scene di caccia al borobo.
Le zanne e gli artigli del borobo.
Lo scheletro di un animale.
A5 Perché lo stregone sapeva già che il borobo non era nella grotta?
Perché il borobo era un animale esistito tanto tempo prima.
Perché il borobo era soltanto un disegno raffigurato sulla parete.
Perché il borobo era una sua invenzione.
A6 Da quello che hai potuto capire dal testo, qual era la qualità richiesta dallo stregone per diventare il capo della tribù?
A. B.
La furbizia.
L’audacia.
La prudenza.
A7 Quale coppia di aggettivi si addice di più ad Aki?
Timido e pauroso.
Curioso e impavido.
Ingenuo e pavido.