Natura & Natura nel Novarese

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Ideazione e Progetto: Maria Rosa Fagnoni - Elio Bozzola Testi e coordinamento editoriale: Maria Rosa Fagnoni Progetto grafico e disegni: Elio Bozzola Fotografie: Archivio Atl (autori vari) Archivio parchi Traduzioini:

a cura dello studio Claudio Pasquino Stampa: Italgrafica, Novara Ringraziamenti: si ringraziano per la collaborazione e per i materiale fornitoci tutte le Amministrazione di gestione delle aree naturalistiche citate. Paola Colombo e Paola Vallogini per la collaborazione nella raccolta dei materiali.

© 2007: all’azienda di accoglienza turistica della provincia di Novara agli autori dei testi e delle immagini

Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa.

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PARCO NATURALE DELLA VALLE DEL TICINO Superficie: 6500 ettari. Altitudine: da 101 a 198 m s.l.m. Anno di istituzione: 1978 Ambiente: pianura Sede istituzionale: Sede: Cameri (NO), località Villa Picchetta - Tel. 0321.517706; Fax 0321.7517707 - www.parcodelticino.pmn.it - info@parcodelticino.pmn.it. Visite guidate: per informazioni contattare la sede del Parco. Giorni di apertura: sempre aperto Iniziative e progetti: Il tracciato della pista ciclabile si svilupperà su una lunghezza complessiva di 63 Km. In direzione generalmente parallela al fiume, da nord-ovest a sud-est, attraverso il territorio di tutti i Comuni del Parco Piemontese da Castelletto Ticino a Cerano. Esso è stato predisposto utilizzando per la maggior parte strade sterrate già esistenti, eventualmente migliorate e riparate con materiali a ridotto impatto ambientale. L’itinerario ciclabile è suddiviso in sette tappe, di lunghezza variabile da 7 a 12 chilometri: Ciascuna di esse inizia e finisce in un punto facilmente accessibile in auto e nei cui pressi vi è possibilità di parcheggio. È disponibile materiale didattico comprendente una serie di audiovisivi sugli aspetti storici, faunistici, botanici e ambientali del Parco. Annualmente vengo-

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no organizzate conferenze, giornate di studio, corsi di aggiornamento, mostre, concorsi, programmi di collaborazione con le scuole. Numerose sono le attività scientifiche e le collaborazioni con enti diversi: il CNR per la rilevazione e lo studio delle piogge acide e per lo studio delle acque, con gruppi di studio per ricerche botaniche, con le università per studi geologici, archeologici, fitopatologici, idrogeologici. Sono stati inoltre realizzati un centro di inanellamento per lo studio delle migrazioni, un laboratorio di analisi e controllo della qualità delle acque ed il progetto di studio per la reintroduzione della lontra. Una seconda struttura con ampie funzioni è il Mulino vecchio di Bellinzago, mulino ad acqua ristrutturato e trasformato dal Parco in Centro Regionale di Educazione Ambientale. Dal Lago Maggiore alla provincia di Pavia il Ticino attraversa paesaggi ed ambienti molto diversi tra loro: dapprima l’anfiteatro morenico che accerchia a sud il Lago Maggiore, quindi la pianura solcata dalla valle fluviale. Il primo tratto del fiume è incassato fra colline ricoperte da boschi di pino silvestre, querce e betulle. Segue un tratto ove la valle si allarga, delimitata da terrazzi che il fiume stesso, nei millenni passati, ha modellato con il suo corso mutevole e divagante: compaiono qui le prime lanche, alimentate da acque sfuggite al corso del fiume o affioranti in corrispondenza della linea delle risorgive. I boschi sono in prevalenza a ontani e querce, l’ultimo tratto è decisamente più vago. Il greto è molto ampio, l’asta del fiume si frammenta in rami che delimitano distese di ciottoli e sabbia e che a volte si impaludano in avvallamenti laterali. Interessante inoltre la vegetazione acquatica propria delle lanche: le bianche ninfee, il nenufaro, la tifa e l’iris. La fauna è caratterizzata da numerose specie distribuite nei vari ambienti: gli elementi più rappresentativi sono, tra i mammiferi, il coniglio selvatico, la lepre comune, la volpe, il riccio. Tra gli uccelli, il germano reale, l’airone cenerino, la gallinella d’acqua, il fagiano comune. Tra i pesci: la trota, il cavedano, il luccio e l’arborella.

NATURAL PARK OF THE TICINO VALLEY Surface: 6500 hectares Altitude: from 101 to 198 m a.s.l. Foundation year: 1978 Environment: plain Institutional seat: Cameri (NO), Villa Picchetta Tel. 0321.517706; Fax 0321.517707 www.parcodelticino.pmn.it - info@parcodelticino.pmn.it. Guided Visits: contact the Park seat. Opening days: always open Initiatives and projects: The route of the cycling track will develop over a length of 63 km. The direction will be generally alongside the river, from north-west to south-east, through the territory of all Communes of the Piedmont side of the Park from Castelletto Ticino to Cerano. It was designed to use mostly unsurfaced roads, which were improved with ecological materials. The cycling itinerary is shared into seven legs having from 7 to 12 kilometres long. Each one of them starts and finishes at a point easily accessible by car with parking availability.

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Didactic materials are available, including a series of audiovisual aids on the historical, faunal, botanical and environmental aspects of the Park. Conferences, study-days, update courses, shows, contests and cooperation programs with schools are yearly organized. The scientific activities and the cooperation with different associations are many: the CNR for the detection and the study of the acid rains and for the study of waters; with study groups for botanical researches; with the universities for geological, archaeological, phytopathological, hydro geological studies. Moreover they realized a ringing centre for studying the migrations, a laboratory for testing and controlling the water quality and also the project of study for the reintroduction of the otter. A second structure with aide functions is the Mulino Vecchio (Old Mill) of Bellinzago, a water mill rebuilt and changed by the Park into a Regional Centre for the Ecological Education. From the Lake Maggiore to the Province of Pavia, the River Ticino crosses very different landscapes and environments: at first the glacial amphitheatre surrounding the south side of Lake Maggiore, and then the plain furrowing by the river valley. The first stretch of the river is embanked between hills covered with Scotch pine-woods, oak-woods and birches. A stretch follows, where the valley opens wide limited by terraces that, the river itself moulded in the past millenniums due to its changing and rambling course: the first dry river beds appear, fed either by waters flown away from the main river course or springing in correspondence with the line of the resurgences. Woods are mostly constituted of alders and oaks; the last stretch fairly more indefinite. The river bank is lager, the river split into arms limiting extensions of stones and sands and which, from tome to time, swamp in sideway depressions. The water vegetation peculiar to the dry river beds is interesting: the white water lilies, nenuphars, reed-mace and iris. The animals are characterized by many species distributed in the different environments: the most peculiar elements are: among the mammals, wild rabbits, hares, foxes and hedgehogs. Among the birds you can find the wild duck, grey herons, waterhens, ringnecked pheasants. Among the fishes: trouts, chubs, pikes and bleaks.

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PARC NATUREL DE LA VALLÉE DU TESSIN Surface: 6.500 hectares. Altitude: de 101 à 198 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1978 Environnement: plaine Siège institutionnel: Cameri (NO), località Villa Picchetta Tél. 0321.517706; Fax. 0321.517707 www.parcodelticino.pmn.it - info@parcodelticino.pmn.it. Visites guidées: contacter le siège du Parc. Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: le tracé de la piste cyclable se développera sur une longueur totale de 63 Km, en direction généralement parallèle au fleuve, du nord-ouest au sud-est, à travers le territoire de toutes les Communes du Parc Piémontais de Castelletto Ticino à Cerano. Il a été conçu en utilisant pour la plupart des chemins de terre déjà existants, éventuellement améliorés et réparés avec des matériaux à impact environnemental réduit. L’itinéraire cyclable est divisé en sept étapes, de longueurs variables entre 7 et 12 kilomètres: chacune commence et termine dans un endroit facilement accessible en voiture et où il y a possibilité de parking. Du matériel didactique comprenant une série d’audiovisuels sur les aspects historiques, faunistiques, botaniques, environnementaux du Parc, est à disposition. Des colloques, des journées d’étude, des cours de perfectionnement, des expositions, des concours, des programmes de collaboration avec les écoles sont organisés chaque année. Nombreuses sont en outre les activités scientifiques et les collaborations avec différents organismes: avec le CNR pour le relevé et l’étude des pluies acides et pour l’étude des eaux, avec des groupes d’étude pour des recherches botaniques, avec les universités pour des études géologiques, archéologiques, phytopathologiques, hydrogéologiques. On a en outre réalisé un centre de baguage pour l’étude des migrations, un laboratoire d’analyse et de contrôle de la qualité des eaux et le projet d’étude pour la réintroduction de la loutre. Une deuxième structure dotée de vastes fonctions est le Mulino vecchio deBellinzago, moulin à eau restauré et transformé par le Parc en Centre Régional pour l’Éducation Environnementale (Centro Regionale di Educazione Ambientale). Du Lac Majeur à la province de Pavie le Tessin traverse des paysages et des environnements très différents: d’abord l’amphithéâtre morainique qui encadre au sud le Lac Majeur, ensuite la plaine sillonnée par la vallée fluviale. La première partie du fleuve est encaissée entre des collines recouvertes de bois de pin sylvestre, chênes et bouleaux. On rencontre ensuite une section où la vallée s’élargit, délimitée par des terrasses que le fleuve même a modelées, dans les millénaires passés, avec son cours changeant et divaguant: ici apparaissent les premières “lanche” (anses retirées), alimentées par les eaux échappées du cours du fleuve ou affleurant en correspondance de la lignes des sources résurgentes. Les bois sont composés en majorité par des aulnes et des chênes, la dernière partie est décidément plus vague. La grève est très ample, le tracé du fleuve se divise en plusieurs bras qui délimitent des étendues de galets et de sable et qui parfois se transforment en marais dans des dépressions latérales. Intéressante est en outre la végétation

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aquatique propre des anses retirées: le nénuphar blanc, le nénuphar jaune, la typha et l’iris. La faune est caractérisée par de nombreuses espèces réparties dans les différents environnements: les éléments les plus représentatifs sont, parmi les mammifères, le lapin sauvage, le lièvre commun, le renard, le hérisson. Parmi les oiseaux, le canard colvert, l’héron cendré, la poule d’eau, le faisan commun. Parmi les poissons: la truite, le chevaine, le brochet et l’ablette.

NATURPARK DES TALS DES TESSINS Oberfläche: 6500 Hektar Höhe: von 101 bis 198 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1978 Umwelt: Flachland Anstaltsitz: Cameri (NO), località Villa Picchetta Tel. 0321.517706; Fax 0321.517707 www.parcodelticino.pmn.it - info@parcodelticino.pmn.it. Geführte Besuche: Sich mit dem Sitz des Parks in Kontakt setzen. Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Der Radweg wird sich über eine Gesamtlänge von 63 km erstrecken. Im Allgemeinen parallel zum Fluss, von Nordwesten nach Südosten, durch das Gebiet aller Gemeinde des piemontesischen Parks von Castelletto Ticino bis Cerano. Er wurde durch Anwendung zum größten Teil von schon bestehend, eventuell verbesserten und mit Materialien mit vermindertem Umwelteinschlag reparierten, ausgehobenen Straßen vorbereitet. Die Radtouren sind in sieben Etappen mit Länge zwischen 7 und 12 km unterteilt: jede Etappe hat Anfang und Ende an einem mit dem Wagen leicht zugänglichen Punkt, in dessen Nähe es Parkmöglichkeiten gibt. Didaktisches Material, einschließlich audiovisueller Mittel, über die Aspekte der Geschichte, der Tiere, der Vegetation, der Umwelt des Parks steht zur Verfügung. Jedes Jahr werden Konferenzen, Studiumtage, Fortbildungskurse, Ausstellungen, Wettbewerbe, Programme von Zusammenarbeit mit den Schulen organisiert. Zahlreich sind die wissenschaftlichen Tätigkeiten und die Zusammenarbeiten mit verschiedenen Anstalten: mit CNR für die Aufnahme und die Forschung des sauren Regens und des Wassers, mit Studiengruppen für botanische Forschungen, mit den Universitäten für geologische, archäologische, pflanzenpathologische, hydrogeologische Forschungen. Ein Beringens-Zentrum für die Forschung der Vogelwanderungen, ein Kontroll- und Analysenlabor für die Qualität des Wassers und das Forschungsprojekt für die Wiedereinführung des Fischotters sind verwirklicht worden. Eine zweite Struktur mit weiten Funktionen ist die Alte Mühle von Bellinzago: es handelt sich um eine renovierte und vom Park zu Regionalzentrum der Umwelterziehung umgewandelte Wassermühle. Vom Lago Maggiore zur Provinz Pavia überquert der Tessin sehr unterschiedliche Landschaften und Umwelten: zuerst das Moränenamphitheater südlich des Lago Maggiore, dann die vom Flusstal durchfurchte Ebene. Der erste Teil des Flusses liegt zwischen Hügeln mit Kiefer-, Eichen- und Birkenwäldern. Dann kommt ein Teil, wo das Tal breiter wird, von Terrassen begrenzt, die vom Fluss dank seines veränderlichen und abschweifenden Laufes in den vergan-

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genen Jahrtausenden gebildet wurden: hier findet man die ersten Flussteiche, die von Wasser versorgt werden, das aus dem Flusslauf stammt, oder das in Entsprechung mit der Linie der Schichtquellen auftaucht. Die Wälder sind vorwiegend mit Erlen und Eichen; der letzte Teil ist sicher unbestimmter. Das Kiesbett ist sehr weit, der Fluss zerteilt sich in Armen, die Kiesel- und Sandflächen begrenzen, und die in seitlichen Senkungen manchmal versumpfen. Interessant ist außerdem die Wasservegetation der Flussteiche: weiße Seerose, gelbe Seerose, Rohrkolben und Iris. Die Fauna ist von zahlreichen Spezies charakterisiert, die in den verschiedenen Umwelten verteilt sind: die typischsten Tiere sind unter den Säugetieren das Wildkaninchen, der Hase, der Fuchs, der Igel. Unter den Vögeln die Stockente, der Aschenreiher, das Teichhuhn, der Fasan. Unter den Fischen die Forelle, der Aitel, der Hecht und die Laube.

PARQUE NATURAL DEL VALLE DEL TICINO Superficie: 6500 hectáreas. Altitud: de 101 a 198 m s.n.m. Año de institución: 1978 Ambiente: llanura Sede institucional: Cameri (NO), località Villa Picchetta Tel. 0321.517706; Fax 0321.517707 www.parcodelticino.pmn.it - info@parcodelticino.pmn.it. Visitas guiadas: contactar la sede del Parque. Días de abertura: siempre abierto Iniciativas y proyectos: El recorrido de la pista de biciclatas se desarrollará por una longitud total de 63 Km. en dirección generalmente paralela al río, de noroeste a sureste, a través del territorio de todos los Municipios del Parque Piamontés de Castelletto Ticino a Cerano. Ello ha sido predispuesto utilizando por la mayoría las carreteras desmontes ya existentes, eventualmente mejoradas y reparadas con materiales de reducido impacto medioambiental. El itinerario apto al tránsito de bicicletas se parte en siete etapas, de longitud variable de 7 a 12 kilómetros: cada uno de ellos empieza y termina en un punto de fácil acceso en coche y cerca del cual hay posibilidad de aparcar. Es disponible material didáctico que comprende una serie de audiovisuales sobre los aspectos históricos, faunísticos, botánicos, medioambientales del Parque. cada año se organizan conferencias, días de estudio, cursos de actualización, exposiciones, concursos, programas de colaboración con las escuelas. Muchas son las actividades científicas y las colaboraciones con diferentes entes: el CNR para la detección y el estudio de las lluvias ácidas y el estudio de las aguas, con grupos de estudio para las investigaciones botánicas, con las universidades para estudios geológicos, arqueológicos, fitopatológicos, hidrogeológicos. Además se han realizado un centro de anillado para el estudio de las migraciones, un laboratorio de análisis y control de la calidad de las aguas y el proyecto de estudio para la reintroducción de la nutria. Otra estructura con amplias funciones es el Molino viejo de Bellinzago, molino de agua restaurado y transformado por el Parque en Centro Regional de Educación Medioambiental. Del Lago Maggiore a la provincia de Pavia el río Ticino atravesa paisajes y am-

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bientes muy diferentes entre ellos: primero el anfiteatro morrénico que rodea a sur el Lago Maggiore, luego la llanura atraversada por el valle fluvial. El primer tramo del río es engastado entre colinas cubiertas de bosques de pino silvestre, encinas y abedulas. Sigue un trecho donde el valle se amplía, delimitado por terrazas que el mismo río, durante los milenios pasados, ha modelado con su curso voluble y vagante: aparecen aquí los primeros tablazos, alimetados por aguas escapadas al curso del río o que afloran en correspondencia de la línea de los manatiales. Los bosques son prevalentemente de alisos y encinas, el útimo tramo es decididamente más vago. El pedregal es muy amplio, el curso del río se rompe en ramos que delimitan extensiones de peladillas y arena y que a veces se empantanan en depresiones laterales. Interesante también la vegetación acuática propia de los tablazos: las blancas ninfeas, el nenúfar, la espadaña y el íride. La fauna es caracterizada por muchas especies distribuidas en los varios ambientes: los elementos más representativos son, entre los mamíferos, el conejo selvático, la liebre común, el zorro, el erizo. Entre las aves, el ánade real, la garza real, la polla de agua, el faisán común. Entre los peces: la trucha, el cacho, el lucio y el alburno.

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PARCO NATURALE DEL MONTE FENERA Superficie: 3378 ettari Altitudine: da 250 a 899 m s.l.m. Anno di fondazione: 1987 Ambiente: collinare, montano Sede istituzionale: PARCO NATURALE DEL MONTE FENERA, Frazione Fenera Annunziata – Borgosesia (VC) Tel. e Fax 0163- 209356 www.parks.it - parco.fenera@reteunitaria.piemonte.it Visite guidate: contattare la sede del Parco. Giorni di apertura: sempre aperto. Iniziative e progetti: attività di orienteering. Il nome del Parco deriva dal monte principale che sovrasta l’area, il Fenera (899 m), residuo delle imponenti trasformazioni geologiche causate dalla presenza di un antico mare e dalle modificazioni subite dalla crosta terrestre. Il territorio è coperto da vaste zone boschive ed è costituito da colline incise da numerose piccole valli. Case sparse e nuclei frazionali sono espressione di un’antica urbanizzazione che, con il passare degli anni, ha subito la triste sorte dell’abbandono. Il Monte Fenera, nelle sue grotte di origine carsica, ha rivelato testimonianze preistoriche di primo piano relative alla presenza dell’uomo di Neanderthal e di animali oggi estinti, quali l’orso delle caverne e il rinoceronte di Merk. Oltre ai mammiferi tipicamente legati agli ambienti forestali, quali il cinghiale e il capriolo, interessante è la presenza dell’avifauna, con un alto numero di specie (un centinaio) che possono essere distinte in estive, svernanti e migratrici, a seconda che frequentino il territorio o i cieli sopra l’area protetta nel periodo riproduttivo, invernale o solamente durante le migrazioni. Nel Parco è stata documentata (dal 1994) per la prima volta in Italia, la nidificazione della cicogna nera, raro uccello forestale. La flora è ricchissima, sono oltre 800 le specie segnalate fra le quale rare felci, alcune orchidee e iris graminea. Sono presenti numerosi castagni, faggi, querce, betulle, aceri, ciliegi e, nelle parti basse delle valli, frassini, ontani, pioppi e viti.

NATURAL PARK OF THE MONTE FENERA Surface: 3378 hectares Altitude: from 250 to 899 m a.s.l. Foundation year: 1987 Environment: hill, mountain

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Institutional seat: PARCO NATURALE DEL MONTE FENERA, Frazione Fenera Annunziata – Borgosesia (VC) Tel and Fax 0163- 209356 www.parks.it - parco.fenera@reteunitaria.piemonte.it Initiatives and projects: activity of orienteering Guided visits: contact the Park seat Opening days: always open. Initiatives and projects: activity of orienteering The Park name derives from the main Mount dominating the area. The Fenera (899 m), remains of the imposing geological changes caused by the presence of an ancient sea and the modifications of the earth’s crust. The territory is covered with vast forests and constituted of hills carved by many small valleys. Scattered houses and hamlets are the expression of an ancient urbanization, which, with the passage of time, suffered the sad doom of the desertion. The Monte Fenera’s caves unveiled remarkable prehistoric evidences relative to the presence of the Neanderthal man and now extinct animals, such as the cave bear and the Merk’s rhinoceros. Besides the mammals, typically bound to the forest environments, such as the wild pig and the roes, the presence of birds is interesting with a high number of species (about one hundred), which can be subdivided into summer, wintering and migratory according as they attend the territory or the skies above the protected area either during the reproductive, winter period, or during the migrations only. In the Park the nesting of the black stork, a rare forest bird, has been detected for the first time in Italy (since 1994). The flora is very rich. More than 800 species were individuated, such as rare ferns, some orchids and iris graminea. There are many chestnuts, beech-tree, oaks, birches, maples, cherry-trees and the lowest parts of valleys, ash-trees, alders, poplars and grapevines.

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PARC NATUREL DU MONT FENERA Surface: 3378 hectares Altitude: de 250 à 899 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1987 Environnement: collinaire, montagneux Siège institutionnel: PARCO NATURALE DEL MONTE FENERA, Frazione Fenera Annunziata – Borgosesia (VC) Tél. e Fax 0163- 209356 www.parks.it - parco.fenera@reteunitaria.piemonte.it Visites guidées: contacter le siège du Parc. Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: activité d’orienteering (course d’orientation). Le nom du Parc vient du mont principal qui domine le site, le Fenera (899 m), reliquat des imposantes transformations géologiques déterminées par la présence d’une ancienne mer et par les mutations subies par la croûte terrestre. L’aire est couverte par de vastes zones boisées et elle est formée de collines coupées par de nombreuses petites vallées. Des maisons éparses et des hameaux témoignent d’une urbanisation ancienne qui, dans le temps, a vécu le triste sort de l’abandon. Le Mont Fenera, dans ses grottes d’origine karstique, a livré des témoignages préhistoriques de premier plan relatives à la présence de l’homme de Néanderthal et d’animaux aujourd’hui disparus, comme l’ours des cavernes et le rhinocéros di Merk. En outre des mammifères typiquement liés aux environnements forestiers, tels que le sanglier et le chevreuil, la présence de l’avifaune est particulièrement intéressante, avec un nombre élevé d’espèces (une centaine) que l’on peut distinguer en estivantes, hivernantes et migratrices, selon qu’elles fréquentent le terrain ou les cieux au-dessus de l’aire protégée dans le période reproductive, hivernale ou seulement pendant les migrations. Dans le Parc on a documenté (depuis 1994) pour le première fois en Italie, la nidification de la cigogne noire, rare oiseau forestier. La flore est très riche, les espèce signalées – parmi lesquelles on compte des fougères rares, des orchidées et des iris graminées – dépassent les 800. Il se trouve de nombreux châtaigniers, hêtres, chênes, bouleaux, érables, cerisiers et, dans les parties basses des vallées, frênes, aulnes, peupliers et vignes.

NATURPARK DES FENERA-BERGS Oberfläche: 3378 Hektar Höhe: von 250 bis 899 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1987 Umwelt: Hügel, Gebirge Anstaltsitz: PARCO NATURALE DEL MONTE FENERA, Frazione Fenera Annunziata – Borgosesia (VC) Tel. e Fax 0163- 209356 www.parks.it - parco.fenera@reteunitaria.piemonte.it Geführte Besuche: Sich mit dem Sitz des Parks in Kontakt setzen. Öffnungstage: immer geöffnet. Initiativen und Projekte: Orientierungslauf. Der Name des Parks kommt vom wichtigsten Berg, der das Gebiet beherrscht,

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Fenera-Berg (899 m), Überrest der imposanten geologischen Verwandlungen, die von der Anwesenheit von einem antiken Meer und den Veränderungen der Erdrinde verursacht wurden. Das Gebiet ist von weiten Waldzonen bedeckt und besteht aus Hügeln mit zahlreichen Tälern. Verstreute Häuser und Ortsteile sind der Ausdruck einer alten Verstädterung, die mit dem Vergehen der Jahre traurig verlassen wurde. Der Fenera-Berg hat in seinen Grotten karstigen Ursprungs sehr wichtige vorhistorische Beweise in Bezug auf die Anwesenheit des Neandertalers und von heute ausgestorbenen Tieren enthüllt, wie z.B. der Bär der Höhlen und das Merk-Nashorn. Neben den mit den Waldumwelten typisch verbundenen Säugetieren, wie Wildschwein und Reh, ist die Anwesenheit der Vögel sehr interessant: zahlreiche Spezies (ungefähr hundert) kann man in Sommer-, überwinternden und Wanderspezies unterteilen, je nachdem, ob man sie im Gebiet oder im Himmel über der geschützten Zone in der Repdroduktionszeit, im Winter oder nur während der Wanderungen findet. Im Park wurde (seit 1994) zum ersten Mal in Italien das Nisten des schwarzen Storches, eines seltenen Waldvogels, dokumentiert. Die Vegetation ist sehr reich: über 800 Spezies werden gemeldet, darunter seltene Farnspezies, einige Orchideen und Iris graminea. Man findet zahlreiche Kastanienbäume, Buchen, Eichen, Birken, Ahorne, Kirschbäume und in den niedrigsten Teilen der Täler Eschen, Erlen, Pappeln und Weinstöcke.

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PARQUE NATURAL DEL MONTE FENERA Superficie: 3378 hectáreas Altitud: de 250 a 899 m s.n.m. Año de institución: 1987 Ambiente: de colinas, montano Sede institucional: PARCO NATURALE DEL MONTE FENERA, Frazione Fenera Annunziata – Borgosesia (VC) Tel. y Fax 0163- 209356 www.parks.it - parco.fenera@reteunitaria.piemonte.it Visitas guiadas: contactar la sede del Parque. Días de abertura: siempre abierto. Iniciativas y proyectos: actividades de orienteering. El nombre del Parque deriva del monte principal que domina el área, el Fenera (899 m), residuo de las imponentes transformaciones geológicas causadas por la presencia de un antiguo mar y por las modificaciones sufridas por la corteza terrestre. El territorio es cubierto por amplias zonas de bosque y está formado por colinas cortadas por muchos y pequeños valles. Casas esparcidas y núcleos de aldeas son expresión de una antigua urbanización que, con el transcurrir de los años, ha sufrido el triste destino del abandono. El Monte Fenera, en sus grutas de origen cárstica, ha hallado testimonios prehistóricos de gran importancia relativos a la presencia del hombre de Neanderthal y de animales hoy extinguidos, como el oso de las cavernas y el rinoceronte de Merk. Además de los mamíferos típicamente ligados a los ambientes forestales, como el jabalí y el corzo, interesante es la presencia de la avifauna, con un alto número de especies (un centenar) que pueden distinguirse en estivales, de invernación y migratorias, según frecuentan el territorio o lo cielos sobre el área protegida en el período reproductivo, invernal o sólo durante las migraciones. En el Parque se ha documentado (desde 1994) por primera vez en Italia, la nidificación de la cigüeña negra, rara ave del bosque. La flora es riquísima, son más de 800 las especies señaladas entre las que raros helechos, algunas orquideas e íride gramínea. Se encuentran muchos castaños, hayas, encinas, abedules, arces, cerezos y, en las partes bajas de los valles, fresnos, alisos, álamos y vides.

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PARCO NATURALE DELLE LAME DELLA SESIA Superficie: 900 ettari. Altitudine: da 136 a 160 m s.l.m. Anno di istituzione: 1978 Ambiente: fiume, boschi perifluviali, isolotti, lanche, coltivazioni agricole varie. Sede istituzionale: Albano Vercellese , via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Visite guidate: le visite guidate sono gestite dal Centro Ricerche (sig.ra Anna Pepe tel. 0161.501421) Giorni di apertura: sempre aperto Iniziative e progetti: progetto di cooperazione internazionale con il Burkina Faso, progetto di cooperazione internazionale con la Bielorussia (partner), “progetto acqua” con alcune scuole della provincia di Vercelli (in fase embrionale) Il Parco Lame del Sesia, è attraversato in tutta la sua lunghezza (7,5 km), dal fiume Sesia. La sorgente di questo corso d’acqua, il cui bacino idrografico ha una estensione di 2920 kmq, è sulle pendici del Monte Rosa a circa 3000 m di quota. Sito tra le due province di Novara e Vercelli, il Parco si estende lungo l’asse del fiume tutelandone le caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche. Le “lame”, bracci abbandonati di fiume a debole flusso, sono terreno fertile per la tipica flora palustre. Le essenze arboree più diffuse sono il frassino, l’olmo campestre, l’acero e, nel sottobosco, il ligustro, il biancospino, il corniolo, il nocciolo. L’ambiente è ideale per l’avifauna: sono più di 150 le specie di uccelli avvistate, (airone cinerino, airone bianco maggiore, nitticora, garzetta, ibis sacro). Sono presenti numerosi mammiferi: volpi, tasso,donnole, lepri e conigli selvatici.

RISERVA NATURALE DELLA PALUDE DI CASALBELTRAME Superficie: 640 ettari. Altitudine: da 139 a 154 m s.l.m. Anno di istituzione: 1984 Ambiente: pianura, palude artificiale fluviale in fase di naturalizzazione inserita in un ampio comprensorio risicolo. Sede istituzionale: Albano Vercellese, via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Visite guidate: percorsi in via di definizione. Per informazioni contattare la sede del Parco.

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Giorni di apertura: il comprensorio è sempre aperto. Iniziative e progetti: è in corso di attuazione un progetto curato dal Parco delle Lame del Sesia, dalla Provincia di Novara e dal Comune di Casalbeltrame di riqualificazione dell’oasi, che avrà come punti focali l’attivazione di percorsi didattici naturalistici e di bird watching. La riserva naturale sorge nel comprensorio di Casalbeltrame, Casalino e Biandrate è caratterizzata prevalentemente da terreni coltivati a riso, con qualche raro pioppeto e alcuni cascinali. L’area in questione è destinata a riattivare un antico sito di svernamento e nidificazione dell’avifauna migratoria. Ai margini dei bacini perennemente inondati si è sviluppata la tipica flora del canneto, con prevalenza della cannuccia, della lisca maggiore, dei giunchi, accompagnati dal tipico corredo erbaceo di questi ambienti: la rosa salcerella, il myosotis, il salice bianco, l’ontano nero, l’olmo, le farnie, il pioppo bianco e il salice cinereo, tipica essenza dei boschi umidi. Il principale motivo di interesse di tutela riguarda l’ornitofauna: sono presenti numerosi germani reali, mestoloni, morette e alzaiole. Una colonia numerosa di ibis sacri lambisce il territorio della riserva, oltre a garzette, aironi cinerini, aironi bianchi maggiori e nitticore.

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NATURAL PARK OF THE “LAME DELLA SESIA” Surface: 900 hectares. Altitude: from 136 to160 a.s.l. Foundation year: 1978 Environment: river, peri-fluvial woods, small isles, dry river beds, various agricultural cultivations. Institutional seat: Albano Vercellese , via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Guided visits: visits are managed by the Centro Ricerche (Research centre) (Mrs Anna Pepe, tel. 0161 501421) Opening days: always open Initiatives and projects: project of international cooperation with Burkina Faso, project of international cooperation with Byelorussia (partner), “project water” with some schools of the Province of Vercelli (in an embryonic phase) The Park “Lame della Sesia” is crossed through all its length (7,5 km) by the River Sesia. The spring of the water course, whose hydrographical basin covers 2920 square kilometres, is on the Monte Rosa slopes at about 3000 m of altitude. Situated between the provinces of Novara and Vercelli, the Park extends alongside the river axle safeguarding the natural, environmental and landscape characteristics. The “Lame”, that is to say dry river beds with poor water flow, are a fertile ground for the typical palustral vegetation. The most diffused plant essences are the ash-wood, field elm, maple and, in the underwood, the common privet, hawthorn, cornel tree, nut tree. The perfect environment for birds: more than 150 species of birds have been watched (grey heron, white heron, night heron, aigrette, sacred ibis). There are several mammals: foxes, badger, hares and wild rabbits.

NATURAL RESERVE OF THE CASALBELTRAME SWAMP Surface: 640 hectares. Altitude: from 139 to 154 m a.s.l. Foundation year: 1984 Environment: plain, artificial river swamp on the way to naturalization in a vast rice district. Institutional seat: Albano Vercellese , via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Guided visits: routes not yet defined. Contact the Park seat for information. Initiatives and projects: a project promoted by the Parco delle Lame della Sesia, the Province of Novara and the Commune of Casalbeltrame is in progress for upgrading the oasis, which will have the activation of nature didactic routes and bird watching as its focal point. The Natural Reserve, situated in the district of Casalbeltrame, Casalino and Biandrate is mostly characterized by rice-fields with some rare poplar-woods and farms. The area is devoted to reactivate an ancient wintering and nesting

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site of the migratory birds. Alongside the always flooded basins, the typical vegetation of the cane-field has developed with the predominance of the common reed, saw-grass, rush accompanied with the typical herbaceous outfit of these environments: the purple loosestrife, myositis, white willow, the black alder, elm-tree, the pedunculate oaks, the white poplar and the ashy willow, typical essence of the wet woods. The main reason of interest of safeguard concerns the birds: there are many wild ducks, spoonbill ducks, tufted ducks and teals. A rich colony of sacred ibis licks the reserve territory together with dwarf herons, grey herons, white herons and night herons.

PARC NATUREL DES LAME DE LA SESIA Surface: 900 hectares. Altitude: de 136 à 160 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1978 Environnement: fleuve, bois périfluviaux, îlots, anses retirées, cultures agricoles diverses. Siège institutionnel: Albano Vercellese , via XX Settembre 12 Tél 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Visites guidées: les visites guidées sont gérées par le Centro Ricerche (Mme Anna Pepe tél. 0161.501421) Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: projet de coopération internationale avec le Burkina Faso, projet de coopération internationale avec la Biélorussie (partner), “projet eau” avec quelques écoles de la province de Verceil (à l’état embryonnaire). Le Parc Lame del Sesia est traversé dans toute sa longueur (7,5 km), par le fleuve Sesia. La source de ce cours d’eau, dont le bassin hydrographique s’étend sur 2920 Km2, se trouve sur les pentes du Mont Rose à 3000 m d’altitude environ. Placé entre les deux provinces de Novare et de Verceil, le Parc se développe le long de l’axe du fleuve, dont il protège les caractéristiques naturelles et environnementales. Les “lame”, bras abandonnés de fleuves à faible débit, sont un terrain fertile pour la flore palustre typique. Les essences arborées les plus présentes sont le frêne, l’orme champêtre, l’érable et, dans le sous-bois, le troène, l’aubépine, le cornouiller, le noisetier. L’environnement est idéale pour l’avifaune: les espèces d’oiseaux repérées sont plus de 150 (héron cendré, grande aigrette, bihoreau gris, garzette, ibis sacré). Il se trouve de nombreux mammifères: renards, blaireaux, belettes, lièvres et lapins sauvages.

RÉSERVE NATURELLE DE LA MARAIS DE CASALBELTRAME Surface: 640 hectares. Altitude: de 139 à 154 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1984 Environnement: plaine, marais artificiel fluvial en voie de naturalisation, inséré dans une vaste zone rizicole.

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Siège institutionnel: Albano Vercellese, via XX Settembre 12 Tél 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Visites guidées: parcours en voie de définition. Pour tout renseignement, contacter le siège du Parc. Initiatives et projets: il existe un projet en cours de réalisation, entrepris par le Parc des Lame del Sesia, par la Province de Novare et par la Commune de Casalbeltrame, dirigé à la requalification de l’oasis, qui aura comme points essentiels l’activation de parcours didactiques naturalistes et de birdwatching. La réserve naturelle placée dans la zone rizicole de Casalbeltrame, Casalino et Biandrate est caractérisée en majorité par des terrains plantés de riz, avec quelques rares peupleraies et des fermes. L’aire est destinée à réactiver un ancien site d’hivernage et de nidification de l’avifaune migratoire. À la lisière des bassins toujours inondés s’est développée la flore typique de la roselière, avec une présence importante du roseau, de la massette à large feuille, des joncs, accompagnée par le tapis herbacé typique de ces environnements: la salicaire commune, le myosotis, le saule blanc, l’aulne noir, l’orme, le chêne pédonculé, le peuplier blanc et le saule cendré, essence typique des bois humides. Le principal motif d’intérêt à la tutelle concerne l’ornithofaune: il existe de nombreux canards colverts, canards souchets, fuligules morillons et sarcelles d’hiver. Une colonie nombreuse d’ibis sacrés frôle le terrain de la réserve, en plus de garzettes, hérons cendrés, grandes aigrettes et bihoreaux gris.

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NATURPARK LAME DES SESIA-FLUSSES Oberfläche: 900 Hektar Höhe: von 136 bis 160 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1978 Umwelt: Fluss, perifluviale Wälder, Inseln, Flussteiche, verschiedene landwirtschaftliche Kulturen. Anstaltsitz: Albano Vercellese , via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Geführte Besuche: Die geführten Besuche werden vom Forschungszentrum (Frau Anna Pepe Tel. 0161.501421) verwaltet Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Projekt internationaler Zusammenarbeit mit Burkina Faso, Projekt internationaler Zusammenarbeit mit Weißrussland (Partner), “Projekt Wasser” mit einigen Schulen der Provinz Vercelli (in der Anfangsphase) Der Park Lame des Sesia-Fluss wird in seiner gesamten Länge (7,5 km) vom Sesia-Fluss überquert. Die Quelle von diesem Fluss, dessen hydrografisches Becken 2920 qkm groß ist, befindet sich an den Hängen des Monte Rosa in ungefähr 3000 m Höhe. Der Park befindet sich in den Provinzen Novara und Vercelli und erstreckt sich die Flussachse entlang, indem die Natur-, Umwelt- und Landschaftseigenschaften geschützt werden. Die “lame”, verlassene Flussarme mit schwachem Strom, sind fruchtbar für die typische Sumpfflora. Die meist verbreiteten Pflanzen sind die Esche, die Feldulme, der Ahorn und im Unterholz der Liguster, der Weißdorn, die Kornelkirsche, der Haselstrauch. Die Umwelt ist für die Vögel ideal: über 150 Vogelspezies wurden erkannt, (Aschenreiher, großer Weißreiher, Nachtreiher, Fischreiher, Heiligibis). Zahlreiche Säugetiere sind anwesend: Füchse, Dachse, Wiesel, Hasen und Wildkaninchen.

NATÜRLICHE RESERVE DES SUMPFES VON CASALBELTRAME Oberfläche: 640 Hektar Höhe: von 139 bis 154 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1984 Umwelt: Flachland, künstlicher Flusssumpf in Naturalisierungsphase in einem großen Reisgebiet. Anstaltsitz: Albano Vercellese , via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Geführte Besuche: Die Wege werden gerade bestimmt. Für Auskünfte soll man sich mit dem Sitz des Parks in Kontakt setzen. Initiativen und Projekte: Ein vom Park Lame des Sesia-Flusses, von der Provinz Novara und von der Gemeinde Casalbeltrame gepflegtes Projekt über die Umstellung der Oase, die als Brennpunkte die Aktivierung von didaktischen Natur- und Birdwatching-Wege haben wird, ist in Verwirklichung.

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Die sich im Gebiet von Casalbeltrame, Casalino und Biandrate befindende Naturschonung wird hauptsächlich von den Reisfeldern charakterisiert, mit einigen seltenen Pappelnwäldern und einigen Bauernhöfen. Das Gebiet soll eine alte Stelle für Überwinterung und Nisten der Wandervögel wieder aktivieren. An den Rändern der ständig überfluteten Becken hat sich die typische Vegetation des Röhrichts entwickelt, mit Vorwiegen des Rohrs, des Schalmeinrohrs, der Binsen, zusammen mit den typischen Gräsern dieser Umwelt: Blutweiderich, Myosotis, weiße Weide, schwarze Erle, Ulme, Sommereiche, Silberpappel und Aschenweide, typische Pflanze der feuchten Wälder. Der wichtigste Grund des Interesses ist der Schutz der Vögel: zahlreiche Stockenten, Löffelenten, Reiherenten und Krickenten sind anwesend. Eine Gruppe von zahlreichen Heiligibissen findet man um das Gebiet der Schonung, außer Fischreihern, Aschenreihern, großen Weißreihern und Nachtreihern.

PARQUE NATURAL DE LAS LAMAS DE LA SESIA Superficie: 900 hectáreas. Altitud: de 136 a 160 m s.n.m. Año de institución: 1978 Ambiente: río, bosques perifluviales, islotes, tablazos, cultivos agrícolas varios. Sede institucional: Albano Vercellese, via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it

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Visitas guiadas: las visitas guiadas son gestionadas por el Centro Investigaciones (Sra. Dña. Anna Pepe tel. 0161.501421) Días de abertura: siempre abierto Iniciativas y proyectos: proyecto de cooperación internacional con Burkina Faso, proyecto de cooperación internacional con Bielorusia (socio), “proyecto agua” con algunas escuelas de la provincia de Vercelli (en embrión). El Parque Lamas del Sesia, es atravesado por toda su longitud (7,5 km), por el río Sesia. La fuente de este curso de agua, cuya cuenca hidrográfica tiene una extensión de 2920 kmc, se encuentra en las laderas del Monte Rosa a unos 3000 m de altitud. Situado entre las dos provincias de Novara y Vercelli, el Parque se extiende a lo largo del eje del río, protegiendo sus características naturales, medioambientales y paisajísticas. Las “lamas”, brazos abandonados de río de flujo débil, son terreno fertil para la típica flora palúdica. Las esencias arbóreas más difundidas son el fresno, el olmo campestre, el arce y, en el sotobosque, el ligustro, el espino albar, el cornejo, el avellano. El ambiente es ideal para la avifauna: son más de 150 las especies de aves avistadas, (garza real, garza blanca mayor, garza negra, garceta, ibis sacro). Se encuentran muchos mamíferos: zorros, tejón, comadrejas comunes, liebres y conejos selváticos.

RESERVA NATURAL DE LA CIÉNAGA DE CASALBELTRAME Superficie: 640 hectáreas. Altitud: de 139 a 154 m s.n.m. Año de institución: 1984 Ambiente: llanura, ciénaga artificial fluvial en fase de naturalización introducida en un amplio distrito arrocero. Sede institucional: Albano Vercellese, via XX Settembre 12 Tel 0161.73112; Fax 0161.73311 www.lamedelsesia.vc.it - infoparc@lamedelsesia.vc.it Visitas guiadas: recorridos en fase de definición. Para información contactar la sede del Parque. Iniciativas y proyectos: es en curso de realización un proyecto cuidado por el Parque de las Lamas del Sesia, por la Provincia de Novara y el Municipio de Casalbeltrame de recalificación del oasis, que tendrá cuales objetivos principales la activación de recorridos didácticos naturalísticos y de bird watching. La reserva natural situada en el distrito de Casalbeltrame, Casalino y Biandrate se caracteriza prevalentemente por los terrenos cultivados a arroz, con unas raras alamedas y unos raros caseríos. El área es destinada a reactivar un antiguo sitio de invernación y nidificación de la avifauna migratoria. A los margenes de las jofainas perennemente inundas se ha desarrollado la típica flora del cañaveral, con prevalencia de la caña palúdica, de la agramiza mayor, de los juncos acompañados por las hierbas típicas de estos ambientes: la rosa salicaria, el myosotis, el sauce blanco, el aliso negro, las encinas blancas, el álamo blanco y el sauce cerúleo, típica esencia de los bosques húmedos. La razón principal de protección se refiere a la ornitofauna: están presentes ánades reales, cucharetas, porrones moñudos y cercetas. Una numerosa colonia de ibis sacros roza el territorio de la reserva, además de garcetas, garzas reales, garzas blancas mayores y garzas negras.

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Riserva Naturale Orientata delle Baragge RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLE BARAGGE Superficie: 1.153 ettari. Altitudine: da 280 a 340 m s.l.m. Anno di istituzione: 1992 Ambiente: paesaggio incolto di pianura costituito da varie praterie e brughiere, alternate a zone boscate. Sede istituzionale: Ente di gestione aree protette Baragge, Bessa, Brich via Crosa, 1 – 13882 Cerrione (BI) - Tel. 015.677276 – 2587028; Fax 015.2587904 baraggebessabrich@tiscali.it - www.baraggebessabrich.it www.parks.it/riserva.baragge

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Visite guidate: per informazioni contattare la sede del Parco Giorni di apertura: sempre aperto. Iniziative e progetti: passeggiate notturne, passeggiate in bicicletta, conferenze e giornate di studio. Escursioni con esperti per conoscere ed approfondire i diversi aspetti della Riserva. Progetti di educazione ambientale: “Un viaggio nel mondo dei sensi”, “Alla scoperta delle stagioni”, “Raccontando la Bessa e la Baraggia”. Istituita al fine di proteggere questa particolare area “Baraggia” della pianura piemontese che un tempo si estendeva da Biella fino al Ticino, la Baraggia del Piano Rosa, è ciò che rimane di antiche e vaste pianure costituite da depositi fluvioglaciali e fluviali accumulatisi da 750.000 a 135.000 anni fa (Pleistocene Medio), a seguito dell’erosione delle zone montuose e collinari effettuata ad opera di torrenti e ghiacciai. In seguito, la rete idrografica stessa ne erose e ne smantellò gran parte, generò altri depositi più recenti a quote inferiori, lasciando così solo alcuni lembi sopraelevati delle antiche pianure. La vegetazione tipica dell’ambiente baraggivo è costituita da praterie e brughiere a prevalenza di alte erbe: le molinie, il brugo o Calluna, le felci aquiline, le ginestre, le graminacee, le betulle; non è raro imbattersi in piante acquatiche che lambiscono piccole zone paludose formatesi in seguito alle piogge primaverili e non assorbite dal terreno troppo impermeabile. Sono state censite ben 167 specie di avifauna, di cui una settantina nidificanti, alcune stanziali, altri di passo: la cicogna bianca, la cicogna nera, il picchio rosso minore, la colombella, la tottavilla, il lodolaio e il gruccione. È inoltre attestata la presenza della volpe, della lepre, del cinghiale e del capriolo.

ORIENTED NATURAL RESERVE ‘LE BARAGGE’ Surface: 1.153 hectares. Altitude: from 280 to 340 m a.s.l. Foundation year: 1992 Environment: uncultivated plain landscape composed of various prairies and moors, alternated with woods. Institutional seat: Ente di gestione aree protette Baragge, Bessa, Brich via Crosa, 1 – 13882 Cerrione (BI) - Tel. 015.677276 – 2587028; Fax 015.2587904 - baraggebessabrich@tiscali.it - www.baraggebessabrich.it www.parks.it/riserva.baragge Guided visits: contact the Park seat for information Opening days: always open. Initiatives and projects: night promenades, bicycle trips, conferences and study-days. Hikes with experts to know and deepen the different aspects of the reserve. Projects of ecological education: “Un viaggio nel mondo dei sensi” (A voyage into the world of senses), “Alla scoperta delle stagioni” (Discovering the seasons), “Raccondando la bassa e la Baraggia” (Telling the “Bassa” and “Baraggia”). Founded for safeguarding this particular area “Baraggia” (Moorland) of the Piedmont’s plain that, once, extended from Biella to the River Ticino, the Baraggia del Piano Rosa, is the remain of ancient and vast plains built up by fluvial-glacial and fluvial sedimentations built up from 750.000 to 135.000 years ago (Middle Ice Age) because of the erosion of the mountain and hill

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zones carried out by streams and glaciers. Later on, the hydrographical net itself eroded away and dismantled part of it, generating other more recent sedimentations at lower altitudes and leaving only some raised strips of the ancient plains. The vegetation is peculiar to the moorland and constituted with prairies and high grass moors: the purple moor-grass, heather or Erica Caniculata, brackens, genistas, Gramineae, birches; It is not rare to find water plants brushing small paludal zones formed by the spring rains, which weren’t absorbed by the too water-proof ground. A many as 167 bird species have been recorded: about 70 of which are nesting species, some are stationary and others are birds of passage: white storks, black storks, spotted woodpeckers, stock doves, woodlarks, hobbies and bee-eaters. The presence of foxes, hares, wild pigs and roe-deers is confirmed.

RÉSERVE NATURELLE ORIENTÉE LES BARAGGE Surface: 1.153 hectares. Altitude: de 280 à 340 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1992 Environnement: paysage inculte de plaine constitué de prairies et de bruyères, alternées avec des zones boisées. Siège institutionnel: Ente di gestione aree protette Baragge, Bessa, Brich via Crosa, 1 – 13882 Cerrione (BI) - Tél. 015.677276 – 2587028; Fax 015.2587904 - baraggebessabrich@tiscali.it - www.baraggebessabrich.it www.parks.it/riserva.baragge Visites guidées: pour tout renseignement, contacter le siège du Parc. Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: promenades nocturnes, promenades en vélo, colloques et journées d’études. Excursions avec des experts pour connaître et approfondir les différents aspects de la Réserve. Projets d’éducation environnementale: “Un viaggio nel mondo dei sensi” (“Un voyage dans le monde des sens”), “Alla scoperta delle stagioni” (“À la découverte des saisons”), “Raccontando la Bessa e la Baraggia” (“En racontant la Bessa et la Baraggia”). Créée afin de protéger cette aire particulière “Baraggia” de la plaine piémontaise qui jadis s’étendait de Biella jusqu’au Tessin, la Baraggia du Piano Rosa, est ce qui reste d’anciennes et vastes plaines constituées des dépôts fluvioglaciaires et fluviales accumulés entre il y a 750.000 et 135.000 ans (Pléistocène Moyen), à la suite de l’érosion des zones montagneuses et collinaires par les torrents et les glaciers. Ensuite, le réseau hydrographique même en a érodé et démantelé une grande partie, il a généré d’autres dépôts plus récents à des altitudes inférieures, en laissant ainsi seulement des lambeaux surélevés des anciennes plaines. La végétation typique de l’environnement des “baragge” est constituée par des prairies et des bruyères, pour la plupart à herbes hautes: les molinies, la bruyère callune, les fougères aigle, les genêts, les graminacées, le bouleaux; il n’est pas rare de rencontrer des plantes aquatiques qui longent de petites zones marécageuses formées à la suite des pluies printanières et non absorbées par le terrain trop imperméable. Bien 167 espèces d’avifaune ont été recensées, dont à peu près soixante-dix

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nidifiantes, certaines non migratrices, d’autres de passage: la cigogne blanche, la cigogne noire, le pic épeichette, le pigeon colombin, l’alouette lulu, le faucon hobereau et le Guêpier d’Europe. La présence du renard, du lièvre, du sanglier et du chevreuil est en outre attestée.

ORIENTIERTE NATURSCHONUNG BARAGGE Oberfläche: 1.153 Hektar Höhe: von 280 bis 340 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1992 Umwelt: Unbebautes Flachland mit verschiedenen Gras- und Heideländern, die Waldzonen abwechseln. Anstaltsitz: Ente di gestione aree protette Baragge, Bessa, Brich via Crosa, 1 – 13882 Cerrione (BI) - Tel. 015.677276 – 2587028; Fax 015.2587904 baraggebessabrich@tiscali.it - www.baraggebessabrich.it www.parks.it/riserva.baragge Geführte Besuche: Für Auskünfte soll man sich mit dem Sitz des Parks in Kontakt setzen Öffnungstage: immer geöffnet. Initiativen und Projekte: Nachtwanderungen, Radtouren, Konferenzen und Studiumtage. Ausflüge mit Experten, um die verschiedenen Aspekte der Schonung kennen zu lernen und zu vertiefen. Projekte von Umwelterziehung: “Eine Reise in der Welt der Sinne”, “Auf der Entdeckung der Jahreszeiten”, “Bessa und Baraggia erzählend”. Sie wurde gegründet, um diese besondere Zone “Baraggia” des piemontesischen Flachlands zu schützen, das sich einst von Biella bis zum Tessin erstreckte, die Baraggia del Piano Rosa, ist was von antiken und großen Ebenen übrig bleibt, die aus Flussgletscher- und Gletscherablagerungen bestehen, die sich vor 750.000-135.000 Jahren (Mittelpleistozän) anhäuften, und zwar nach der Erosion von Berg- und Hügelgebieten von Seiten von Sturzbächen und Gletschern. Das hydrografische Netz erodierte dann und riss einen großen Teil davon ab, erzeugte andere neuere Ablagerungen an niedrigeren Höhen, indem nur einige erhobene Teile der alten Ebenen übrig blieben.

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Die typische Vegetation der Baragge besteht aus Gras- und Heideländern, vorwiegend mit hohem Gras: Keifengras, Heidekraut, Adlerfarn, Ginster, Gräser, Birken; es ist nicht selten, dass man Wasserpflanzen findet, die kleine Sumpfzonen berühren, die sich nach dem Frühlingsregen bilden und von dem zu undurchlässigen Boden nicht absorbiert werden. 167 Vogelspezies wurden gezählt, darunter ungefähr 70 nistende Vögel, andere Standvögel, andere Durchgangsvögel: der weiße Storch, der schwarze Storch, der kleine rote Specht, das Täubchen, die Heidelerche, der Baumfalke und der Bienenfresser. Auch die Anwesenheit des Fuchses, des Hasen, des Wildschweins und des Rehs wurde außerdem bewiesen.

RESERVA NATURAL ORIENTADA LE BARAGGE Superficie: 1.153 hectáreas. Altitud: de 280 a 340 m s.n.m. Año de institución: 1992 Ambiente: paisaje inculto de llanura constituido por varias praderas y brugueras, alternadas a zonas de bosque. Sede institucional: Ente di gestione aree protette Baragge, Bessa, Brich via Crosa, 1 – 13882 Cerrione (BI) - Tel. 015.677276 – 2587028; Fax 015.2587904 baraggebessabrich@tiscali.it - www.baraggebessabrich.it www.parks.it/riserva.baragge Visitas guiadas: para información contactar la Sede del Parque Días de abertura: siempre abierto. Iniciativas y proyectos: paseos nocturnos, paseos en bicicleta, conferencias y jornadas de estudio. Excursiones con expertos para conocer y profundizar los diferentes aspectos de la reserva. Proyectos de educación medioambiental: “Un viaje en el mundo de los sentidos”, “Al descubrimiento de las estaciones”, “Contando la Bessa y la Baraggia”. Instituida para proteger esta particular área “Baraggia” de la llanura piamontesa que antaño se extendía desde Biella hasta el río Ticino, la Baraggia del Piano Rosa, es lo que queda de antiguas y amplias llanuras constituidas por depósitos fluvioglaciares y fluviales que se han acumulado desde hace 750.000 hasta 135.000 años (Pleistoceno Medio), debido a la erosión de las zonas montuosas y de colinas efectuada por parte de torrentes y glaciares. Luego, la red hidrográfica misma erosionó y eliminó la mayoría, generó otros depósitos más recientes a altitudes inferiores, dejando de esa manera sólo algunas franjas sobrelevadas de las antiguas llanuras. La vegetación típica del ambiente de la Baraggia es constituida por praderas y brugueras con prevalencia de hierbas altas: las molinias caeruleas, la hermejuela, los helechos aguileños, las retamas, las graminacéas, los abedules; no es raro encontrar plantas acuáticas que rozan pequeñas zonas palúdicas que se han formado debido a las lluvias primaverales y no absorbidas por el terreno demasiado impermeable. Se han censado bien 167 especies de avifauna, de las que unas setenta nidificantes, algunas residentes, otras de pasaje: la cigüeña blanca, la cigüeña negra, el picapuerco, la paloma silvestre, la totovía , el halcón y el abejaruco. Además es confirmada la presencia del zorro, de la liebre, del jabalí y del corzo.

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PARCO NATURALE DEI LAGONI DI MERCURAGO Superficie: 473 ettari. Altitudine: da 220 a 330 m s.l.m. Anno di istituzione: 1980 Ambiente: collina, lago. Sede istituzionale: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Visite guidate: per informazioni contattare la sede del Parco. Giorni di apertura: sempre aperto

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Iniziative e progetti: l’Ente si occupa di promuovere l’assestamento forestale dei boschi, in modo da ricondurli ad una condizione di equilibrio naturale; coordina le ricerche archeologiche; collabora con le scuole al fine di favorire la nascita di una “coscienza ecologica” nelle prossime generazioni; studia e approfondisce le conoscienze sulla natura, in particolar modo sugli uccelli che sostano nel parco durante le migrazioni. Il Parco si estende sull’estremità meridionale del Lago Maggiore. La zona è caratterizzata dalla presenza di colline moreniche risalenti al Quaternario. Sono presenti nell’area stagni e paludi di origine glaciale, alcuni dei quali, in via di graduale interramento, sono ricoperti da torba. Il Parco è ricco di rare specie vegetali, quali ninfee, castagnole d’acqua, tife e canne palustri che ricoprono il Lagone e gli stagni minori di una ricca fioritura tardo primaverile. Non mancano boschi di querce, castagni, ontani e vaste distese coltivate a prato. Il Parco dei Lagoni è l’unico posto al mondo dove è stata rinvenuta una particolare specie di fungo Crepidotus roseoornatus, scoperto nel 1983. Durante gli inverni particolarmente freddi il Lagone gela e sulla sua superficie è possibile pattinare. Di grande importanza sono le due necropoli dislocate nell’area del Parco: Motto Lagoni e Motto Caneva. Presso il Motto Lagoni sono state rinvenute una decina di tombe dell’Età del Ferro – VI secolo a.C. – con vari corredi funerari (bracciali, spille, vasi, ecc.) mentre presso il Motto Caneva è presente una piccola necropoli risalente al IV secolo con una decina di tombe, fabbricate con lastre, ciottoli e grosse tegole romane. Nel Parco esistono sentieri tematici, per consentire ai visitatori di apprezzare i vari aspetti della natura (boschi e le zone umide) e del lavoro dell’uomo (dall’archeologia alle attività produttive). Sono presenti inoltre itinerari ciclabili e podistici.

RISERVA NATURALE SPECIALE DEI CANNETI DI DORMELLETTO Superficie: 157 ettari. Altitudine: 206 m s.l.m. Anno di istituzione: 1993 Ambiente: lago. Sede istituzionale: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Visite guidate: per informazioni contattare la sede del Parco. Giorni di apertura: sempre aperto. Iniziative e progetti: è in corso un’attività di studio e inanellamento degli uccelli presenti nell’area sostenuta dall’Ente di Gestione, attraverso dipendenti qualificati e autorizzati, presso i Canneti di Dormelletto e Fondotoce, dove due stazioni operative si inseriscono in un contesto di ricerca internazionale. Lungo la riva piemontese del Lago Maggiore, tra Arona e Castelletto Ticino, per una lunghezza approssimativa di 4 km si estende la Riserva Naturale Speciale dei Canneti di Dormelletto. Sorto a difesa e recupero dell’ambiente, è diretto a far rispettare le prerogative di ordine naturalistiche proprie del canneto. L’area è un raro esempio di “canneto” posto in una zona di transizione

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fra terra ed acqua, ricco di vegetazione spontanea tale da renderlo habitat naturale e fondamentale per la nidificazione e lo svernamento di circa 120 specie ornitologiche. Il paesaggio è caratterizzato dal contrasto stridente tra un ambiente molto antropizzato, un complesso agricolo di pregio paesistico (Villa Tesio), il lago e il paese di Dormelletto. Di grande interesse le numerose tracce archeologiche presenti nella zona.

RISERVA NATURALE ORIENTATA DEL BOSCO SOLIVO Superficie: 300 ettari. Altitudine: dai 300 ai 400 m s.l.m. circa Anno di istituzione: 2006 Ambiente: terrazzi morenici. Sede istituzionale: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/bosco_solivo.html - info@parchilagomaggiore.it Visite guidate: per informazioni contattare la sede del Parco. Giorni di apertura: sempre aperto La Riserva Naturale è gestita dall’Ente Parchi del Lago Maggiore e si estende in prevalenza nel Comune di Borgo Ticino. L’area di dimensioni limitate ha però un grande pregio paesaggistico, naturalistico e archeologico. È quasi totalmente interessata dai depositi morenici “wurmiani” (ultimo episodio glaciale prima della fase post-glaciale - Olocene) che costituiscono l’anfiteatro del Verbano, dando forma ad un paesaggio per lo più dolcemente ondulato. La vegetazione presente nell’area del Bosco Solivo è composta da pinete di brughiera (pino silvestre), querceti, carpineti, castagneti, ontani neri, robineti e pino strobo. All’interno della Riserva sono presenti sentieri ciclo-pedonabili alcuni dei quali provvisti di segnaletica

NATURAL PARK LAGONI OF MERCURAGO Surface: 473 hectares Altitude: from 220 to 330 m a.s.l. Foundation year: 1980 Environment: hill, lake. Institutional seat: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Guided visits: contact the Park seat for information Opening days: always open Initiatives and projects: the Association promotes the forestal settlement of woods in such a way to restore a condition of natural balance; they coordinate the archaeological researches, cooperate with schools in order to help

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the birth of an ecological awareness in the generations to come; they study and pursue the knowledge on nature and particularly on birds staying in the park during their migrations. The Park covers the south end of Lake Maggiore. The zone is featured by the presence of glacial hills dating back to the Quaternary. This area is spotted with swamps and ponds of glacial origin, some of them are covered with peat as they are on the way of gradual interment. The Park is rich in rare vegetal species, such as water lilies, water chestnut, reed-maces and swamp canes, which cover the Lagone and the minor ponds with a rich late-spring blossoming. There are also woods of oaks, chestnuts, alders and large meadowcultivated expanses. The Parco dei Lagoni is the only site in the world, where a particular specimen of mushroom Crepidotus roseornatus was found out in 1983. During the particularly cold winters, the “Lagone” ices as much to let people skate. The two necropolis located in the Park area: Motto Lagoni and Motto Caneva, are very important. At Motto Lagone about ten graves from the Iron Age – 6th century B.C. were found out with various funeral sets (bracelets, pins, pots, etc.), while the Motto Caneva presents a small necropolis dating back to the 4th century with about ten tombs built with plates, stones and big roman tiles. In the Park there are theme pathways to let visitors enjoy the different aspects of nature (woods and wet zones) and the human’s work (from archaeology to the production activities). There are also cycling and walking itineraries. .

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SPECIAL NATURAL RESERVE OF THE CANE FIELDS OF DORMELLETTO Surface: 157 hectares Altitude: 206 m a.s.l. Foundation year: 1993 Environment: lake Institutional seat: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Guided visits: contact the Park seat for information. Opening days: always open Initiatives and projects: An activity of study and ringing of the local birds is in progress as it is supported by the Managing Association through qualified and authorized employees. At the cane-fields of Dormelletto and Fondotoce, two operational stations join in a context of international research. Alongside the Lake Maggiore shores, between Arona and Castelletto Ticino, the Special Nature Reserve of the cane-fields of Dormelletto extends over approximately four kilometres. Founded for safeguarding and recovering the environment, its task is to make the peculiar prerogatives of the cane-field to be respected. This area is a rare example of “cane-brake” situated in a passage zone between water and earth, rich in spontaneous vegetation, so much to become a natural and fundamental habitat for nesting and wintering of about 120 bird species. The landscape is characterized by the conflicting contrast between a highly man-made environment, an agricultural complex of building value (Villa Tesio) and the lake and the small town of Dormelletto, The many archaeological traces in this zone are noteworthy.

ORIENTED NATURAL RESERVE OF THE BOSCO SOLIVO Surface: 300 hectares Altitude: from 300 to 400 m a.s.l. Foundation year: 2006 Environment: glacial terraces Institutional seat: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/bosco_solivo.html - info@parchilagomaggiore.it Guided visits: contact the Park seat for information. Opening days: always open The Natural Reserve is managed by the Ente Parchi del Lago Maggiore and mostly situated in the Commune of Borgo Ticino. The quite small area shows a great landscape, nature and archaeological value. It is almost totally interested by glacial “wurmian” sediments (the last glacial event before the postglacial stage – the Holocene) which form the amphitheatre of the Verbano, showing a sweetly rolling landscape. The vegetation of Bosco Solivo is com-

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posed of moorland pine woods (Scotch pine), oak woods, hornbeam woods, chestnut woods, black alters, false acacia woods and white pine. Cycle-walking lanes cross the Reserve, some of which are provided with directional marks.

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PARC NATUREL DES LAGONI DE MERCURAGO Surface: 473 hectares. Altitude: de 220 à 330 m au-dessus du niveau de la mer. Année d’ouverture: 1980 Environnement: colline, lac. Siège institutionnel: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tél. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Visites guidées: pour tout renseignement, contacter le siège du Parc. Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: l’Ente s’occupe de promouvoir l’aménagement forestier, de façon à ramener les bois à une condition d’équilibre naturel; coordonne les recherches archéologiques; collabore avec les écoles pour favoriser la naissance d’une “conscience écologique” auprès des générations futures; étudie et approfondit les connaissances sur la nature, en particulier sur les oiseaux qui s’arrêtent dans le parc pendant les migrations. Le Parc s’étale sur l’extrémité méridionale du Lac Majeur. Cette région est caractérisée par la présence de collines morainiques remontant au Quaternaire. Dans le site se trouvent des étangs et des marais d’origine glaciaire, dont certains, en voie de comblement progressif, sont recouverts de tourbe. Le Parc est riche de rares espèces végétales, telles que les nymphéas, les châtaignes d’eau, les typhas et les roseaux palustres qui recouvrent le Lagone et les étangs mineurs d’une riche floraison printanière tardive. On y trouve en outre des bois de chênes, de châtaigniers, d’aulnes et de vastes étendues de terre en prairie. Le Parc des Lagoni est le seul endroit au monde où l’on a retrouvé une espèce particulière de champignon, le Crepidotus roseoornatus, découvert en 1983. Pendant les hivers particulièrement rigoureux le Lagone gèle et on peut patiner sur sa surface. De très grande importance sont les deux nécropoles qui se trouvent à l’intérieur du Parc: Motto Lagoni et Motto Caneva. Près du Motto Lagoni l’on a découvert une dizaine de tombes de l’Âge du Fer – VI siècle av. J.-C. – avec plusieurs mobiliers funéraires (bracelets, broches, vases, etc.); près du Motto Caneva se trouve par contre une petite nécropole qui remonte au IVe siècle avec une dizaine de tombes, construites avec des dalles, des galets et de grosses tuiles romaines. Dans le Parc existent des chemins thématiques, qui permettent aux visiteurs d’apprécier les différents aspects de la nature (bois et zones humides) et du travail de l’homme (de l’archéologie aux activités productrices). On propose aussi des itinéraires cyclables et pédestres.

RÉSERVE NATURELLE SPÉCIALE CANNAIES DE DORMELLETTO Surface: 157 hectares. Altitude: 206 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1993 Environnement: lac.

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Siège institutionnel: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tél. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Visites guidées: pour tout renseignement, contacter le siège du Parc. Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: une initiative d’étude et de baguage des oiseaux présents dans le site est en cours, avec le soutien de l’Ente di Gestione, à travers du personnel qualifié et autorisé, auprès des Canneti di Dormelletto et Fondotoce, où deux stations opérationnelles œuvrent dans un contexte de recherche internationale. Le long de la rive piémontaise du Lac Majeur, entre Arona et Castelletto Ticino, sur une longeur d’environ 4 km, s’étend la Réserve Naturelle Spéciale des Canneti di Dormelletto. Née en défense et restauration de l’environnement, elle est destinée à faire respecter les caractéristiques naturalistes propre à la roselière. Le site est un des rares exemples de “roselière” placé dans une zone de transition entre la terre et l’eau, riche d’une végétation spontanée qui la rend un habitat naturel et fondamental pour la nidification et l’hivernage d’environ 120 espèces ornithologiques. Le paysage est caractérisé par le contraste évident entre un environnement très anthropisé, un très beau complexe agricole (Villa Tesio), le lac et le village de Dormelletto. Le site offre de nombreuses traces archéologiques de grand intérêt.

RÉSERVE NATURELLE ORIENTÉE DU BOSCO SOLIVO Surface: 300 hectares. Altitude: de 300 à 400 m environ au-dessus du niveau de la mer. Année d’ouverture: 2006 Environnement: terrasses morainiques. Siège institutionnel: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tél. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/bosco_solivo.html - info@parchilagomaggiore.it Visites guidées: pour tout renseignement, contacter le siège du Parc. Jours d’ouverture: toujours ouvert La Réserve Naturelle est gérée par l’Ente Parchi del Lago Maggiore et se trouve en grande partie dans la Commune de Borgo Ticino. La zone est de dimensions réduites, mais elle a une grande valeur des points de vue du paysage, naturaliste et archéologique. Elle est presque entièrement caractérisée par les dépôts morainiques “wurmiens” (dernier épisode glaciaire avant la phase post-glaciaire - Holocène) qui constituent l’amphithéâtre du Verbano et donnent forme à un paysage en grande partie doucement onduleux. La végétation présente dans l’aire du Bosco Solivo est composée de pinèdes à bruyère (pin sylvestre), chênaies, charmeraies, châtaigneraies, aulnes noires, robiniers et pins blancs. À l’intérieur de la Réserve se trouvent des chemins cyclo-pédestres, dont certains pourvus de panneaux de signalisation.

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NATURPARK LAGONI VON MERCURAGO Oberfläche: 473 Hektar Höhe: von 220 bis 330 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1980 Umwelt: Hügel, See. Anstaltsitz: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Geführte Besuche: Für Auskünfte soll man sich mit dem Sitz des Parks in Kontakt setzen. Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Die Anstalt beschäftigt sich mit der Förderung der Forstregelung der Wälder, damit sie zu einer Bedingung natürlichen Gleichgewichts geführt werden; sie koordiniert die archäologischen Forschungen; sie arbeitet mit den Schulen zusammen, damit das Entstehen eines “ökologischen Gewissens” in den künftigen Generationen gefördert wird; sie studiert und vertieft die Kenntnisse über die Natur, insbesondere über die Vögel, die sich im Park während der Migrationen aufhalten. Der Park befindet sich am südlichsten Ende des Lago Maggiore. Die Zone wird von der Anwesenheit von Moränenhügeln gekennzeichnet, die aus dem Quartär stammen. In dieser Zone gibt es Weiher und Sümpfe Gletscherursprungs; einige davon, im Laufe einer schrittweisen Aufschüttung, sind mit Torf bedeckt. Der Park ist reich an seltenen Pflanzenspezies, wie z.B. Wasserrosen, Wasserkastanien, Rohrkolben und Schilfrohre, die den Lagone und die kleineren Weiher im späten Frühling mit einer Blüte bedecken. Eichen-, Kastanienbaum-, Erlenwälder fehlen nicht, sowie weite Wiesen. Der Park der Lagoni ist der einzige Ort der Welt, wo eine besondere Pilzspezies, Crepidotus roseoornatus, entdeckt wurde, und zwar im Jahre 1983. Während besonders kalter Winterzeiten vereist der Lagone, und auf seiner Oberfläche kann man Schlittschuh laufen. Sehr wichtig sind die beiden Nekropolen im Gebiet des Parks: Motto Lagoni und Motto Caneva. Bei Motto Lagoni wurden ungefähr zehn Gräber der Eisenzeit - 6. Jh. v.Chr. - mit verschiedenen Grabausstattungen (Armbänder, Nadeln, Vasen, usw.) entdeckt, bei Motto Caneva befindet sich eine kleine Nekropole aus dem 4. Jh. mit ungefähr zehn Gräbern, die mit Platten, Kieselsteinen und großen römischen Ziegeln gebaut wurden. Im Park gibt es Themenwege, damit es den Besuchern erlaubt wird, die verschiedenen Aspekte der Natur (Wälder und feuchte Gebiete) und der Arbeit des Menschen (von der Archäologie zu Herstellungstätigkeiten) zu schätzen. Es gibt außerdem Rad- und Gehentouren.

BESONDERE NATURSCHONUNG RÖHRICHTE VON DORMELLETTO Oberfläche: 157 Hektar Höhe: 206 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1993 Umwelt: See.

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Sede institucional: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/lagoni.htm - info@parchilagomaggiore.it Visitas guiadas: para información contactar la sede del Parque. Días de abertura: siempre abierto Iniciativas y proyectos: es en curso una actividad de estudio y anillado de las aves presentes en el área soportada por el Ente de Gestión, a través de dependientes cualificados y autorizados, en los Cañaverales de Dormelletto y Fondotoce, donde dos estaciones operativas hacen parte de un contexto de investigación internacional. A lo largo de la orilla piamontesa del Lago Maggiore, entre Arona y Castelletto Ticino, por una longitud de aproximadamente 4 km se extiende la Reserva Natural Especial de los Cañaverales de Dormelletto. Surgida cual defensa y recuperación del ambiente, hace respetar las prerrogativas de orden naturalístico propias del cañaveral. El área es un raro ejemplo de “cañaveral” ubicado en una zona de transicción entre tierra y agua, rico en vegetación espontánea que lo convierte en hábitat natural y fundamental para la nidificación y la invernación de unas 120 especies ornitológicas. El paisaje se caracteriza por el contraste estridente entre un ambiente muy antropizado, un conjunto agrícola de valor paisajístico (Villa Tesio), el Lago y el pueblo de Dormelletto. De gran interés los muchos restos arqueológicos presentes en la zona.

RESERVA NATURAL ORIENTADA DEL BOSQUE SOLIVO Superficie: 300 hectáreas. Altitud: de los 300 a los 400 m s.n.m. aproximadamente Año de institución: 2006 Ambiente: terrazas morrénicas. Sede institucional: Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali del Lago Maggiore, Via Gattico, 6 - 28040 Mercurago di Arona (NO) Tel. 0322.240239; Fax 0322.237916 www.parchilagomaggiore.it/bosco_solivo.html - info@parchilagomaggiore.it Visitas guiadas: para información contactar la sede del Parque. Días de abertura: siempre abierto La Reserva Natural es gestionada por el Ente Parchi del Lago Maggiore y es situada prevalentemente en el Municipio de Borgo Ticino. El área de dimensiones reducidas tiene de todo modo un gran valor paisajístico, naturalístico y arqueológico. Es casi totalmente interesada por depósito morrénicos “wurmianos” (último episodio glaciar antes de la fase posglaciar - Holoceno) que constituyen el anfiteatro de Verbano, dando forma a un paisaje sobre todo suavemente ondulado. La vegetación presente en el área del Bosque Solivo está formada por pinares de bruguera (pino silvestre), encinares, carpedales, castañares, alisos negros, bosques de robinias y grosellero. Dentro de la Reserva hay sendas a recorrer andando o en bicicleta, algunas de las cuales con señales.

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CAMPO DELLA GHINA Superficie: circa 2 ettari Altitudine: 118 m s.l.m. Anno di istituzione: 1984 Ambiente: ricostruzione di habitat caratteristici del basso novarese: bosco di pianura, ontaneto, tifeto, cariceto, saliceto, laghetto. Sede istituzionale: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visite guidate: le visite sono possibili tutto l’anno rivolgendosi all’Associazione Burchvif o, per le scuole, alla cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Giorni di apertura: sempre aperto Iniziative e progetti: visite guidate, continuo arricchimento con specie floristiche autoctone anche rare, monitoraggio delle nidificazioni attraverso l’utilizzo di nidi artificiali. Il Campo della Ghina raccoglie su una superficie di circa due ettari una serie di piccoli habitat caratteristici della pianura novarese. Circondato da vegetazione autoctona vi sono: un laghetto con acque profonde, un isolotto raggiungibile con un ponticello di legno, piccole alture che si elevano sul piano circostante, un boschetto allagato di ontani, un tifeto ed un canneto, un brandello di bosco di pianura. Numerosi passeriformi del bosco sono presenti nell’area quali merlo, cinciallegra, usignolo, capinera, picchio rosso e verde, rapaci in caccia; anfibi, rettili e piccoli mammiferi. Sono oltre 40 le specie di alberi ed arbusti autoctoni e innumerevoli le specie di piante erbacee.

CAMPO DELLA SIGNORA (LA SCIURA) Superficie: circa 6 ettari Altitudine: 118 m s.l.m. Anno di istituzione: 1991 Ambiente: pianura e “sabbioni” di formazione alluvionale modellati dal vento a forma di dune. È presente una zona umida prodotta dalla realizzazione di una grande risorgiva di fontanile. Sede istituzionale: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visite guidate: le visite sono possibili tutto l’anno rivolgendosi all’Associazione Burchvif o, per le scuole, alla cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616).

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Giorni di apertura: sempre aperto Iniziative e progetti: Progetto di conservazione delle rane rosse (Rana dalmatina, R. latastei), monitoraggio e studio delle libellule, monitoraggio delle nidificazioni attraverso l’utilizzo di nidi artificiali, Il terreno dell’oasi, come quelli circostanti, è costituito da sabbie molto fini e di pezzatura uniforme. Questa tipologia di terreni, la cui formazione è da far risalire alle alluvioni collegate all’ultima glaciazione ed al successivo rimodellamento ad opera del vento, prende il nome di “sabbioni”, che sono oggi sempre più compromessi dal massiccio prelievo delle sabbie che li costituiscono e purtroppo stanno rapidamente scomparendo. L’iniziativa del Campo della Signora ha lo scopo di salvaguardare questa peculiare realtà geologica e di riportarvi, ricostruendolo, l’originario querceto a farnia. Sono presenti silvidi e passeriformi del bosco, piccoli mammiferi, anfibi rari come la rana dalmatina, pesci di fontanile tra cui lucci, tinche e gamberi di fiume. È il querceto puro che fa da padrone sia sui terreni asciutti che nella zona umida sulle rive del laghetto, con la presenza di farnie, olmi, biancospini, noccioli, ligustri e prugnoli.

LABORATORIO DI ECOLOGIA ALL’APERTO AGOGNA MORTA Superficie: circa 9 ettari. Altitudine: 118 m s.l.m. Anno di istituzione: 1991 Ambiente: ricostruzione di un antico bosco di pianura e restauro della zona umida. Sede istituzionale: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it

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Visite guidate: le visite sono possibili tutto l’anno rivolgendosi all’associazione o, per le scuole, alla cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Giorni di apertura: sempre aperto Iniziative e progetti: visite guidate, continuo arricchimento con specie floristiche autoctone anche rare, monitoraggio delle nidificazioni attraverso l’utilizzo di nidi artificiali. Il laboratorio ecologico nasce dall’iniziativa finalizzata alla salvaguardia dell’ultima grande lanca piemontese del torrente Agogna. Sulle sue rive e sui terreni vicini ha preso l’avvio, nel 1991, un progetto di ripristino della vegetazione della zona umida e dell’antico bosco di pianura. Sono oltre 100 le specie censite di uccelli che transitano sull’area; tra i mammiferi si annovera la donnola, la faina, il riccio, il silvilago, la nutria alloctona. Vi sono poi farfalle e libellule, carabidi, anfibi e rettili tra cui il biacco, la biscia dal collare, il ramarro. La flora è quella costituente il bosco planiziale e cioè: farnie, carpini bianchi, aceri campestri, pioppi bianchi e tremuli, biancospini, noccioli, prugnoli, sanguinelli; mentre la flora tipica della zona umida è costituita da salici bianchi e saliconi, ontani neri, un canneto, e il nannufaro. N.B.: L’Agogna Morta è un S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) perché conserva un habitat importante e specie avifaunistiche di particolare valore come, il picchio verde, il picchio rosso, l’averla piccola, il succiacapre, la farfalla Licena delle risaie (Lycaena dispar) oltre a tutte e nove le specie di ardeidi (aironi) nidificanti nelle garzaie del novarese, vercellese e pavese

CAMPO DEL MUNTON DOSSO DELLE VOLPI Superficie: circa 2 ettari Altitudine: 118 m s.l.m. Anno di avvio del progetto: 2001 Ambiente: dosso di formazione alluvionale su cui è in ricostruzione il bosco planiziale all’interno del quale vi è un piccolo stagno realizzato allo scopo di favorire la riproduzione e la conservazione di anfibi come la raganella, il tritone crestato e le libellule. Sede istituzionale: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visite guidate: le visite sono possibili tutto l’anno rivolgendosi all’Associazione Burchvif o, per le scuole, alla cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Giorni di apertura: sempre aperto Iniziative e progetti: è in atto un progetto di conservazione degli anfibi (Tritone crestato e Raganella), il monitoraggio e lo studio della rara farfalla Licena delle risaie, monitoraggio delle nidificazioni attraverso l’utilizzo di nidi artificiali. Il Campo del Munton è un dosso di formazione alluvionale sul quale ha preso avvio la ricostruzione del bosco di pianura. In una piccola porzione dell’area è stato realizzato uno stagno allo scopo di favorire la conservazione e la riproduzione di anfibi e libellule. La flora è quella del bosco planiziale: farnie, carpini, aceri campestri, olmi, biancospini, sanguinelli, noccioli, prugnoli.

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Sono, inoltre, da segnalare i numerosi cunicoli scavati dai tassi che occupano stabilmente l’area e la presenza della volpe, che compare saltuariamente utilizzando i cunicoli dei tassi.

FIELD OF GHINA Surface: about 2 hectares Altitude: 118 m a.s.l. Foundation year: 1984 Environment: re-establishment of characteristic habitats of the Novara’s plain: plain forest, alder wood, reed-mace wood, sedge wood, willow wood and pond. Institutional seat: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel 0321.885684 http://burchvif.interfree.it

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Guided visits: Visits are possible all year round on application to the association or, in case of schools, to the cooperative AR.TUR.O (333.6127344; 0161.212616). Opening days: always open Initiatives and projects: guided visits, steady enrichment in autochthonic (often rare) vegetal specimens, monitoring of nesting through the use of artificial nests. The Campo della Ghina collects a series of small characteristic habitats of the Novara’s plain over a surface of about two hectares. Surrounded by autochthonic vegetation there are: a deep water pond, a small isle linked with a wooden bridge, small heights raising above the surrounding plain, a wet wood of alders, a reed-mace wood and a cane-field, a piece of plain wood. Many bird species crowd this area, such as blackbirds, great tits, nightingales, blackcaps, red and green woodpeckers, hunting birds of prey, amphibians, reptiles and small mammals. The original trees and bushes are as many as over 40 and the herbaceous plants are countless.

FIELD OF THE ‘LADY’ (LA SCIURA) Surface: about 6 hectares Altitude: 118 m a.s.l. Foundation year: 1991 Environment: plain and “sandy dunes” of glacial formation shaped by the wind. There is a wet zone due to the realization of a big resurgence. Institutional seat: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Guided visits: visits are possible all year round on application to the association or, in case of schools, to the cooperative AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Opening days: always open Initiatives and projects: Project of preservation of the red frogs (Rana dalmatina, R. latastei), monitoring and study of the dragonflies, monitoring of nesting through the use of artificial nests. The ground of the oasis, just like the surrounding ones, is constituted of very thin and uniform sands. This kind of ground, whose formations are due to the flooding bound to the last glaciations and the following shaping by the wind, are called “sabbioni”. Today they are more and more compromised by the huge sand extraction and, as a consequence, they are quickly disappearing.. The initiative of the Field of the Signora is supposed to safeguard this peculiar geological reality and to re-establish the original pedunculate oak-wood. There are wood-birds, small mammals, rare amphibians as the rana dalmantina, and resurgence fishes as pikes, tenches, and river shrimps. The oak-wood plays boss both on the dry grounds and on the wet zone n the pond sides, with pedunculate oaks, elms, hawthorns, nut trees, privets and blackthorn.

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OPEN-AIR ECOLOGY LABORATORY “AGOGNA MORTA” Surface: about 9 hectares Altitude: 118 m a.s.l. Foundation year: 1991 Environment: reconstruction of an ancient plain wood and restoration of the wet zone. Institutional seat: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Guided visits: Visits are possible all year round on application to the association or, in case of schools, to the cooperative AR.TUR.O (333.6127344; 0161.212616). Opening days: always open Initiatives and projects: guided visits, steady enrichment in autochthonic (often rare) vegetal specimens, monitoring of nesting through the use of artificial nests. This project was born from the initiative to safeguard the last great Piedmont dry bed of the stream Agogna. On its banks and nearby lands in 1991 started a project for re-establishing the vegetation in the wet zone and the ancient plain wood. Over 100 species of birds flying above this area were recorded; among the mammals there are weasels, martens, hedgehogs, cotton tail rabbits, allochthonous coypus. There are also butterflies and dragonflies, ground beetles, amphibians and reptiles, among which rat-snakes, ring-snakes and green lizards. The flora is constituted of the plain wood, i.e.: pedunculate oaks, white hornbeams, field maples, white and trembling poplars, hawthorns, hazel trees, blackthorns, prick-woods; while the flora, typical of the wet zone, is constituted of white willows and sallow trees, black alders, a cane-field. The nenuphar is the lord of the swamp. NB: the Agogna Morta is a S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria- Site of Community Importance) as it keeps an important habitat and highly valuable avifaunal such as the green woodpecker, the red-woodpecker, the small fiscal strike bird, the fern-owl, the blue butterfly of rice-fields (Lycaena dispar)… besides the all nine species of Ardeidae (herons) nesting in the Novara, Vercelli and Pavia territories

FIELD OF MUNTON DOSSO DELLE VOLPI Surface: about 2 hectares Altitude: 118 m a.s.l. Project starting: 2001 Environment: alluvial height, on which the plain wood is being re-established, where there is a small pond made to help the reproduction and safeguard of amphibians as the tree frog, the crested newt and the dragonflies. Institutional seat: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it

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Guided visits: visits are possible all year round by addressing to the association or, in case of schools, to the cooperative AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Opening days: always open Initiatives and projects: a preservation project of amphibians (crested newt and tree frog) is in progress, as well as the monitoring and study of the rare blue butterfly of rice-fields, monitoring of nesting through the use of artificial nests. The Field of Munton is an alluvial height, on which the re-establishment of a plain wood started. In a small portion of this area a pond was realized in order to help the preservation and reproduction of amphibians and dragonflies. The vegetation is peculiar to the plain wood: pedunculate oaks, hornbeams, field maples, elms, hawthorns, prick-woods, nut-trees, blackthorns. Your attention should direct to the several underground passages bored by badgers that steadily stay in this area, as well as to the fox, which appears occasionally upon utilization of the badgers’ galleries.

CHAMP DE LA GHINA Surface: 2 hectares environ. Altitude: 118 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1984 Environnement: reconstruction d’habitats caractéristiques de la basse province de Novare: bois de plaine, aunaie, typhaie, roselières de carex, saulaie, petit lac. Siège institutionnel: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tél. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visites guidées: les visites sont possibles pendant toute l’année en contactant l’association ou, pour les écoles, la coopérative AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: visites guidées, acquisition continuelle d’espèces floristiques autochtones, même rares, monitorage des nidifications par le biais de nids artificiels Le Campo della Ghina abrite sur une surface de deux hectares environ une série de petits habitats caractéristiques de la plaine de Novare. Entourés d’une végétation autochtone, on y trouve: un petit lac aux eaux profondes, un îlot accessible par un petit pont en bois, de petits reliefs qui s’élèvent sur la plaine environnante, une petite aulnaie inondée, une typhaie et une roselière, un lambeau de bois de plaine. Dans le site se trouvent de nombreux passériformes des bois, tels que le merle, la mésange charbonnière, le rossignol, la fauvette à tête noire, le pic rouge et vert, les rapaces en chasse; des amphibies, des reptiles et de petits mammifères. Les espèces d’arbres et d’arbustes autochtones sont plus de 40, les espèces de plantes herbacées innombrables.

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CHAMP DE LA ‘DAME’ (LA SCIURA) Surface: 6 hectares environ Altitude: 118 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1991 Environnement: plaine et “sablons” de formation alluviale modelés par le vent en forme de dunes. Il se trouve en outre une zone humide, produite par la réalisation d’une grande résurgence de source. Siège institutionnel: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tél. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visites guidées: les visites sont possibles pendant toute l’année en contactant l’association ou, pour les écoles, la coopérative AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: Projet de conservation des grenouilles rousses (Rana dalmatina, R. latastei), monitorage et étude des libellules, monitorage des nidifications par le biais de nids artificiels.

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Comme les terrains environnants, le terrain de l’oasis est constitué de sables très fins et de format uniforme. Cette typologie de terrains, dont la formation remonte aux alluvions de la dernière glaciation et aux façonnements successifs produits par l’action du vent, prend le nom de “sablons”, qui sont aujourd’hui de plus en plus compromis par le prélèvement massif des sables qui les composent et qui sont malheureusement en train de disparaître rapidement. L’initiative du Campo della Signora a pour but de sauvegarder cette réalité géologique caractéristique et d’y ramener, en la reconstruisant, la chênaie à chêne pédonculé originaire. On trouve des sylvidés et des passériformes des bois, de petits mammifères, des amphibies rares comme la rana dalmatina, des poissons de source comme les brochets, les tanches et les écrevisses. C’est la chênaie qui domine, aussi bien sur les terrains secs que dans la zone humide sur les bords du petit lac, avec la présence aussi de chênes pédonculés, ormes, aubépines, noisetiers, troènes et prunelliers.

LABORATOIRE D’ÉCOLOGIE EN PLEIN AIR AGOGNA MORTA Surface: 9 hectares environ. Altitude: 118 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1991 Environnement: reconstruction d’un ancien bois de plaine et restauration de la zone humide. Siège institutionnel: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tél. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visites guidées: les visites sont possibles pendant toute l’année en contactant l’association ou, pour les écoles, la coopérative AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: visites guidées, acquisition continuelle d’espèces floristiques autochtones, même rares, monitorage des nidifications par le biais de nids artificiels. Ce projet naît de l’initiative destinée à la sauvegarde de la dernière grande anse retirée piémontaise, celle du torrent Agogna. Sur ses bords et sur les terrains avoisinants un projet de rétablissement de la végétation de la zone humide et de l’ancien bois de plaine a été entamé en 1991. Les espèces d’oiseaux recensées qui survolent le site sont plus de 100; parmi les mammifères, on compte la belette, la fouine, le hérisson, le lapin à queue blanche, le ragondin allochtone. On trouve en outre papillons et libellules, carabidés, amphibies et reptiles parmi lesquels la couleuvre, la couleuvre à collier, le lézard vert. La flore est celle du bois de plaine, c’est-à-dire: chênes pédonculés, charmes blancs, érables champêtres, peupliers blancs et trembles, aubépines, noisetiers, prunelliers, cornouillers sanguins; alors que la flore typique de la zone humide est constituée de saules blancs et saules marsaults, aulnes noire, une roselière, le seigneur de l’anse retirée est le nénuphar jaune. N.B.: L’Agogna Morta est un S.I.C. (Site d’Importance Communautaire) en rai-

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son du fait quélle conserve un habitat important et des espèces avifaunistiques de grande valeur, comme le Pic vert, le Pic rouge, la Pie-grièche écorcheur, l’Engoulevent d’Europe, le papillon Cuivré des marais (Lycaena dispar) en plus de toutes les espèces nouvelles d’ardéidés (hérons) nidifiant dans les garzaie (colonies) de la région de Novare, Verceil et Pavie.

CHAMP DU MUNTON DOSSO DELLE VOLPI Surface: 2 hectares environ Altitude: 118 m au-dessus du niveau de la mer. Année de lancement du projet: 2001 Environnement: mamelon de formation alluviale, sur lequel le bois de plaine est en voie de reconstitution, qui abrite un petit étang réalisé pour favoriser la reproduction et la conservation d’amphibies comme la rainette verte, le triton crêté et les libellules. Siège institutionnel: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tél. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visites guidées: les visites sont possibles pendant toute l’année en contactant l’association ou, pour les écoles, la coopérative AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Jours d’ouverture: toujours ouvert Initiatives et projets: un projet actuellement en cours de conservation des amphibies (Triton crêté et Rainette verte), le monitorage et l’étude du rare papillon Cuivré des marais, monitorage des nidifications par le biais de nids artificiels. Le Campo del Munton est un mamelon de formation alluviale sur lequel on a entamé la reconstitution du bois de plaine. Dans une petite portion de l’aire un étang a été réalisé avec le but de favoriser la conservation et la reproduction des amphibies et des libellules. La flore est celle du bois de plaine: chênes pédonculés, charmes, érables champêtres, ormes, aubépines, cornouillers sanguins, noisetiers, prunelliers. Il faut en outre signaler les nombreuses galeries creusées par les blaireaux qui occupent durablement le site et la présence du renard, qui apparaît occasionnellement, profitant des galeries des blaireaux.

FELD DER GHINA Oberfläche: ungefähr 2 Hektar Höhe: 118 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1984 Umwelt: Wiederherstellung von charakteristischen Mikrohabitaten der Ebene um Novara: Wald des Flachlands, Erlenwald, Rohrkolbenwald, Riedgras, Weidenwald, kleiner See. Anstaltsitz: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it

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Geführte Besuche: Die Besuche sind das ganze Jahr möglich; man soll sich an die Vereinigung oder, für die Schulen, an die Genossenschaft AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616) wenden. Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Geführte Besuche, dauernde Bereicherung mit autochthonen, auch seltenen Pflanzenspezies, Überwachung der Nisten durch die Anwendung von Kunstnesten Das Feld der Ghina sammelt auf einer Oberfläche von ungefähr 2 Hektar verschiedene kleine Habitate, die für das Flachland um Novara charakteristisch sind. Von einer autochthonen Vegetation umgeben gibt es einen See mit tiefem Wasser, eine kleine Insel, die auf einem Holzsteg erreicht werden kann, kleine Anhöhen, die sich über die umliegende Ebene erheben, einen überschwemmten Erlenwald, einen Rohrkolbenwald und ein Röhricht, einen Teil von Wald des Flachlands. Zahlreiche Sperlingspezies des Waldes findet man im Park, wie Amsel, Kohlmeise, Nachtigall, Grasmücke, roten und grünen Specht, Raubvögel auf dem Fang; Amphibien, Reptilien und kleine Säugetiere. Es gibt über 40 autochthone Baum- und Strauchspezies und zahllose Grasspezies.

FELD DER ‘FRAU’ (DIE SCIURA) Oberfläche: ungefähr 6 Hektar Höhe: 118 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1991 Umwelt: Flachland und vom Wind dünenförmig gebildete Erhebungen, “Sandboden”. Eine feuchte Zone ist anwesend, die von der Verwirklichung einer großen absteigenden Schichtquelle gebildet wird. Anstaltsitz: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Geführte Besuche: Die Besuche sind das ganze Jahr möglich; man soll sich an die Vereinigung oder, für die Schulen, an die Genossenschaft AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616) wenden. Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Projekt der Aufbewahrung der roten Frösche (Rana dalmatina, R. latastei), Überwachung und Forschung der Libellen, Überwachung der Nisten durch die Anwendung von Kunstnesten. Der Boden der Oase, wie die umliegenden Böden, besteht aus sehr feinem Sand gleichmäßiger Größe. Diese Bodentypologie, deren Bildung aus den mit der letzten Vereisung verbundenen Überschwemmungen und der nachfolgenden Umgestaltung von Seiten des Windes stammt, heißt “Sandboden“; diese Gebiete werden von der Entnahme des Sandes, der sie bildet, immer mehr gefährdet und verschwinden gerade schnell. Die Initiative des Feldes der Signora hat den Zweck, diese besondere geologische Wirklichkeit zu schützen und den ursprünglichen Sommereichenwald wieder herzustellen. Waldspatzen, kleine Säugetiere, seltene Amphibien wie rana dalmatina, Schichtquellenfische, darunter Hechte, Schleien und Flusskrebse sind anwesend. Der reine Eichenwald herrscht sowohl über die trockenen Böden, als auch über die feuchte Zone am Ufer des kleinen Sees, mit der Anwesenheit von Sommereichen, Ulmen, Weißdornen, Haselsträuchern, Ligustern und Schwarzdornen.

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ÖKOLOGIE-LABOR IM FREIEN AGOGNA MORTA Oberfläche: ungefähr 9 Hektar Höhe: 118 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1991 Umwelt: Wiederherstellung eines alten Waldes des Flachlands und der feuchten Zone. Anstaltsitz: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Geführte Besuche: Die Besuche sind das ganze Jahr möglich; man soll sich an die Vereinigung oder, für die Schulen, an die Genossenschaft AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616) wenden. Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Geführte Besuche, dauernde Anreicherung mit autochthonen, auch seltenen Pflanzenspezies, Überwachung der Nisten durch die Anwendung von Kunstnesten. Dieses Projekt entsteht von der Initiative für den Schutz des letzten großen Flussteichs Piemonts des Sturzbachs Agogna. Auf seinen Ufern und auf den nahe liegenden Grundstücken begann 1991 ein Projekt für die Wiederherstellung der Vegetation der feuchten Zone und des alten Waldes des Flachlands. Über 100 sind die gezählten Vogelspezies, die über diesem Gebiet fliegen; unter den Säugetieren zählt man das Wiesel, den Steinmarder, den Igel, das Waldkaninchen, die allochthone Biberratte. Es gibt auch noch Schmetterlinge und Libellen, Laufkäfer, Amphibien und Reptilien wie Grüngelbschlange, Kragennatter, Smaragdeidechse. Die Pflanzen sind die des Flachlandwalds, d.h.: Sommereiche, weiße Hainbuche, Feldahorne, Silber- und Zitterpappeln, Weißdorne, Haselsträucher, Schwarzdorne, Bluthirsen; die typische Vegetation der feuchten Zone besteht aus weißen Weiden und Weiden, schwarzen Erlen, ein Röhricht, Herrscher des Flussteichs ist die Teichrose. N.B.: Agogna Morta ist eine S.I.C. (Stelle gemeinschaftlicher Wichtigkeit), da sie Vogelspezies besonderen Wertes aufbewahrt, wie den grünen und den roten Specht, den Kleinwürger, den Ziegelmelker, den Licena-Schmetterling der Reisfelder (Lycaena dispar) sowie alle neun Reiherspezies, die im Gebiet von Novara, Vercelli und Pavia nisten

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FELD DES MUNTON ERHEBUNG DER FÜCHSE Oberfläche: ungefähr 2 Hektar Höhe: 118 m ü.d.M. Jahr des Projektbeginns: 2001 Umwelt: Erhebung alluvialer Bildung, auf der der Flachlandwald gerade wieder hergestellt wird; im Wald befindet sich ein kleiner Weiher, der verwirklicht wurde, um die Reproduktion und die Aufbewahrung von Amphibien wie Laubfrosch, Kammtriton und Libellen zu fördern. Anstaltsitz: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Geführte Besuche: Die Besuche sind das ganze Jahr möglich; man soll sich an die Vereinigung oder, für die Schulen, an die Genossenschaft AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616) wenden. Öffnungstage: immer geöffnet Initiativen und Projekte: Ein Projekt für die Aufbewahrung der Amphibien (Kammtriton und Laubfrosch), die Überwachung und die Forschung des seltenen Licena-Schmetterlings der Reisfelder ist laufend; Überwachung der Nisten durch die Anwendung von Kunstnesten. Das Feld des Munton ist eine Erhebung alluvialer Bildung, auf der die Wiederherstellung des Flachlandwalds begann. In einem kleinen Teil des Gebiets wurde ein Weiher verwirklicht, um die Reproduktion und die Aufbewahrung von Amphibien und Libellen zu fördern. Die Vegetation ist die typische des Flachlandwalds: Sommereichen, Hainbuchen, Feldahorne, Ulmen, Weißdorne, Bluthirsen, Haselsträucher, Schwarzdorne. Auch die von den Dachsen gegrabenen Gänge sind zu erwähnen (die Dachse wohnen ständig hier), sowie die Anwesenheit des Fuchses, der ab und zu erscheint und die Gänge der Dachse verwendet.

CAMPO DE LA GHINA Superficie: unas 2 hectáreas Altitud: 118 m s.n.m. Año de institución: 1984 Ambiente: reconstrucción de hábitat característicos de la zona baja de la provincia de Novara: bosque de llanura, alisos, espadañas, zona palúdicas con castañelas y junco, sauce, pequeño lago. Sede institucional: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visitas guiadas: las visitas son posibles todo el año contactando la asociación o, en caso de escuelas, la cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Días de abertura: sempre abierto Iniciativas y proyectos: visitas guiadas, continuo enriquecimiento con especies de flores autóctonas, incluso raras, monitoreo de las nidificaciones a través del uso de nidos artificiales.

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El Campo de la Ghina recoge en una superficie de unas dos hectáreas toda serie de pequeños hábitat característicos de la llanura de Novara. Rodeados por vegetación autóctona hay: un pequeño lago con aguas profundas, un islote alcanzable por medio de un pequeño puente de madera, pequeñas alturas que se elevan sobre el llano alrededor, un pequeño bosque inundado de alisos, un bosque de espadañas y un cañaveral, un trozo del bosque de llanura. Muchos paseriformes del bosque se encuentran en el área cuales mirlo, carbonero, ruiseñor, curruca, picapuerco y pico verde, rapaces en caza; anfibios, réptiles y pequeños mamíferos Son más de 40 las especies de árboles y arbustos autóctonos y muchísimas las especies de plantas herbáceas.

CAMPO DE LA ‘SEÑORA’ (LA SCIURA) Superficie: unas 6 hectáreas Altitud: 118 m s.n.m. Año de institución: 1991 Ambiente: llanura y “sablones” de formación aluvial modelados por el viento en forma de dunas. Es presente una zona húmeda producida por la realización de un gran manatial. Sede institucional: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visitas guiadas: las visitas son posibles todo el año contactando la asociación o, en caso de escuelas, la cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Días de abertura: siempre abierto Iniciativas y proyectos: Proyecto de conservación de las ranas rojas (Rana dalmatina, R. latastei), monitoreo y estudio de las libélulas, monitoreo de las nidificaciones a través del uso de nidos artificiales.

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El terreno del oasis, así como los cercanos, está formado por arenas muy finas y de tamaño uniforme. Esta tipología de terrenos, cuya formación remonta a las aluviones relacionadas a la última glaciación y a la siguiente remodelación por obra del viento, toma el nombre de “sablones”, que hoy resultan cada vez más comprometidos debido a la gran recogida de las arenas que los forman y que, desafortunadamente están desapareciendo rápidamente. La iniciativa del Campo della Signora tiene el fin de salvaguardar esta peculiar realidad geológica y volver a llevar aquí, reconstruyéndolo, el originario encinar de encinas blancas. Se encuentan muchas aves paseriformes del bosque, pequeños mamíferos, anfibios raros como la rana dalmatina, peces de manatial entre los que lucios, tencas y gambas de río. Es el encinar puro el dueño, sea en los terrenos secos sea en la zona húmeda a las orillas del pequeño lago, con la presencia de encinas blancas, olmos, espinos albares, avellanos, ligustros y endrinos.

LABORATORIO DE ECOLOGÍA AL ABIERTO AGOGNA MORTA Superficie: unas 9 hectáreas. Altitud: 118 m s.n.m. Año de institución: 1991 Ambiente: reconstrucción de un antiguo bosque de llanura y restauración de la zona húmeda. Sede institucional: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visitas guiadas: las visitas son posibles todo el año contactando la asociación o, en caso de escuelas, la cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Días de abertura: siempre abierto Iniciativas y proyectos: visitas guiadas, continuo enriquecimiento con especies de flores autóctonas, incluso raras, monitoreo de la nidificación a través del uso de nidos artificiales. Este proyecto nace de la iniciativa finalizada a la salvaguardia del último gran tablazo piamontés del torrente Agogna. En sus riberas y en los terrenos cercanos ha empezado, en 1991, un proyecto de restauración de la vegetación de la zona húmeda y del antiguo bosque de llanura. Son más de 100 las especies censadas de aves que transitan sobre el área, entre los mamiferos se cuenta la comadreja común, la garduña, el erizo, la liebre silvícola, la nutria alóctona. Hay también mariposas y libélulas, carábidos, anfibios y réptiles entre los que el coluber viridiflagus, la serpiente del collar, el lagarto verde. La flora es la que constituye el bosque de llanura es decir: encinas blancas, carpes blancos, arces campestres, álamos blancos y lombardos, espinos albares, avellanos, ciruelos, cornejos; mientras que la flora típica de la zona húmeda es constituida por sauces blancos y sauces cabrunos, alisos negros, un cañaveral, señor del tablazo es el nenúfar. NOTA: La Agogna Morta es un S.I.C. (Sitio de Importancia Comunitaria) ya que guarda un hábitat importante y especies avifáunicas de particolar valor como el Pico verde, el Picapuerco, el Alcuadón pequeño, el Chotacabras, la mariposa Licena de los arrozales (Lycaena dispar)…además de todas las nueve especies de ardas (garzas) que anidan en zonas de las provincias de Novara, Vercelli y Pavia.

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EL CAMPO DEL MUNTON DOSSO DELLE VOLPI Superficie: unas 2 hectáreas Altitud: 118 m s.n.m. Año de comienzo del proyecto: 2001 Ambiente: cima de formación aluvial en la que se está reconstruyendo el bosque de llanura dentro del caul hay una pequeña carcha realizada para favorecer la reproducción y conservación de anfibios como la rubeta, el tritón crestado y las libélulas. Sede institucional: Burchvif - Associazione Culturale: Via Molino Nuovo, 10 - 28071 Borgolavezzaro - Tel. 0321.885684 http://burchvif.interfree.it Visitas guiadas: las visitas son posibles todo el año contactando la asociación o, en caso de escuelas, la cooperativa AR.TUR.O. (333.6127344; 0161.212616). Días de abertura: siempre abierto Iniciativas y proyectos: es en curso un proyecto de conservación de los anfibios (Tritón crestato y Rubeta), el monitoreo y el estudio de la rara mariposa Licena de los arrozales, monitoreo de las nidificaciones a través del uso de nidos artificiales. El Campo del Munton es una cima aluvial en la que se ha empezado la reconstrucción del bosque de llanura. En una pequeña parte del área se ha realizado una carcha para favorecer la conservación y la reproducción de anfibios y libélulas. La flora es la del bosque de llanura: encinas blancas, carpes, arces campestres, olmos, espino albares, sanguinas, avellanos, endrinos. Además, hay que señalar las muchas galerías excavadas por los tejones que ocupan establemente el área y la presencia del zorro, que aparece de vez en cuando utilizando las galerías de los tejones.

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RISERVA NATURALE SPECIALE DEL SACRO MONTE D’ORTA Superficie: 13 ettari Altitudine: 400 m s.l.m. Anno di istituzione: 1980 Ambiente: collina, lago. Parco storico, formato da alberi anche secolari, in cui sono armonicamente inserite 20 cappelle, con statue ed affreschi, che raccontano la vita di San Francesco d’Assisi. Per il suo elevato valore culturale è stato inserito nel Patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’UNESCO. Sede istituzionale: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Giorni di apertura: il Parco è sempre aperto. Orari di apertura: all’interno del Sacro Monte le Cappelle vengono aperte alle ore 9.30 e chiuse in estate alle ore 18.30, in inverno alle ore 17.00. Rimangono chiuse nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, e 31 Gennaio (santo Patrono).

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Il Sacro Monte di Orta, situato in una posizione panoramica (circa 490 m di altezza) sulla penisola che ospita il nucleo di Orta, è un percorso devozionale di rara bellezza e grande spiritualità. Sono 20 le cappelle riccamente affrescate e completate con gruppi statuari di grandezza naturale in terracotta, che illustrano la vita di San Francesco. I lavori di costruzione iniziarono nel 1590 e continuarono per più di un secolo. Vari sono gli artisti che hanno lavorato presso il grande complesso religioso fra i quali lo scultore Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola e i pittori Giovanni Battista e Giovanni Mauro Della Rovere, il Morazzone, i fratelli Nuvolone. Nel Parco del Sacro Monte sono presenti oltre 50 essenze arboree tra cui spiccano: faggi, querce, pini, larici, bagolari, agrifogli. Le siepi di bosso che delimitano il percorso tra le cappelle offrono rifugio a numerose specie ornitologiche oltre ai numerosi scoiattoli, facilmente osservabili dai visitatori.

RISERVE NATURALI SPECIALI DEL MONTE MESMA E DEL COLLE DELLA TORRE DI BUCCIONE Superficie: 80 ettari Altitudine: da 400 a 576 m s.l.m. Anno di istituzione: 1993 Ambiente: lago, colline, ricoperte da fitti boschi di castagno, alla cui sommità sorgono edifici di grande valore storico, artistico e religioso. Sede istituzionale: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Visite guidate: contattare la sede dell’ente. Giorni di apertura: sempre aperto. Orari di apertura: sulla cima del Monte Mesma sorge un convento francescano che è visitabile gratuitamente martedì, giovedì e domenica dalle 15.00 alle 17.00 (periodo estivo); domenica dalle 15.00 alle 16.30 (periodo invernale). Si consiglia la prenotazione telefonando al convento (tel. 0322.988108). Il Monte Mesma raggiunge i 576 metri di altitudine ed è situato nel territorio del Comune di Ameno. Sulla sommità del colle sorge la chiesa con annesso il convento francescano edificati nei primi anni del 600. Gli edifici conventuali si raggruppano attorno a due chiostri: il primo che incontriamo dopo l’ingresso serviva a dar riparo ai viandanti e ai pellegrini, mentre il secondo grazie al pozzo ancora visibile al centro del chiostro, serviva come riserva idrica dell’antico complesso. Da segnalare la “sala dello stufone” dove è conservata una pregevole stufa realizzata in pietra nera di Oira nel 1727 e due “Via Crucis” che si snodano lungo i due sentieri che conducono al convento (Lortallo – Monte Mesma, Bolzano Novarese – Monte Mesma). Oltre a una ricca avifauna troviamo scoiattoli, ghiri, volpi, tassi, caprioli e cinghiali. I boschi sono di latifoglie e vi prevale il castagno con la presenza di aceri, frassini, querce, ontani. Tra le specie del sottobosco spicca la presenza dell’osmunda regalis. Torre di Buccione: torre di vedetta e di difesa di un’ampia fortificazione, che domina il lago d’Orta dalla sponda meridionale, è ricordata soltanto in pochi documenti. Pare che la torre, alta 23 m, sia stata innalzata in due momenti

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successivi. La concezione e le tecniche costruttive inducono a credere che l’edificio risalga alla metà del XII secolo. Terminata l’edificazione della torre, vennero innalzate mura esterne, dotate di camminamenti e feritoie, che formarono un cortile a pianta rettangolare. Un più ampio recinto fu costruito negli anni successivi. Internamente era suddivisa in quattro piani: il piano inferiore adibito a “caneva”, ovvero magazzino per viveri e acqua in caso d’assedio; al secondo e al terzo piano vi erano le latrine, mentre nella parte superiore si trovava la cella, sostenuta da una volta a crociera in muratura, munita di una bertesca sospesa a sbalzo su mensole lignee, dalla quale veniva difeso l’ingresso gettando i sassi sugli assalitori. La funzione di difesa della torre venne meno solo quando, all’inizio del XIII secolo, il Comune di Novara prevalse sui feudatari locali; da quel momento la struttura entrò stabilmente in possesso dei vescovi di Novara. È in fase di recupero la cinta muraria della Torre.

SPECIAL NATURAL RESERVE OF SACRO MONTE D’ORTA Surface: 13 hectares Altitude: 400 m a.s.l. Foundation year: 1980 Environment: lake, hill. Historical park, composed of also century-old trees, among which 20 chapels were harmoniously inserted, where the history of Saint Francis of Assisi is narrated by means of statues and wall-paintings. Due to its high cultural value, it was inserted in the World Patrimony of Humankind by UNESCO. Institutional seat: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Guided visits: the seat of the park supplies the list of guides. Besides, free guided visits are possible for schools or young groups that would apply in good advance. Opening days: the park is always open. Opening hours: inside the Sacro Monte, the chapels are opened at 9h30 a.m. and closet at 6h30 p.m. in summer and 17h00 in winter. They are closed at Christmas, the Boxing Day, New Year’s Day, Epiphany and on the 31st of January (The Patron Saint). Situated in panoramic position (about 490 metres of altitude) above the peninsula with the village of Orta, the Sacro Monte of Orta is a stunning devotional route of great spirituality. There are 20 richly painted chapels, completed with statues in terracotta in natural proportions, which illustrate the Saint Francis’ life. The building works started in 1590 and went on for over a century. Various artists worked at the religious complex such as the sculptors Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola and the painters Giovanni Battista and Giovanni Mauro Della Rovere, Morazzone, the Nuvolose brothers. In the Park of Sacro Monte there are over 50 plant essences, such as: beechtrees, oaks, pine-trees, larches, nettle-trees, hollies. The fences of box-tree, bordering the route among the chapels, shelter many bird species, which can be easily visible to visitors together with the several squirrels.

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SPECIAL NATURAL RESERVES OF MONTE MESMA AND OF BUCCIONE’S TOWER Surface: 80 hectares Altitude: from 400 to 576 m a.s.l. Foundation year: 1993 Environment: hills covered with thick chestnut woods. At their top raise building with high historical, artistic and religious buildings. Institutional seat: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) el. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Guided visits: call the seat of the association Opening days: always open. Opening hours: on the top of Monte Mesma there is a Franciscan convent, which can be visited free of charge on Tuesdays, Thursdays and Sundays from 15h00 to 17h00 (summertime); on Sundays from 15h00 to 16h30 (wintertime). The booking is recommended by calling the convent (0322 988108). The Monte Mesma reaches the altitude of 576 metres and is situated in the territory of the Commune of Ameno. On the top of the hill raises a church with annexed Franciscan convent built up early in the seventeenth century. The convent buildings group around two cloisters: the former, just beyond the entrance, served as shelter for wanderers and pilgrims, while the latter was used as water supply of the ancient complex thanks to the well, still today visible at the centre of the cloister. The “sala dello stufone”, where a valuable stove from 1727 made of Oira’s black stone is kept, and two “Via Crucis” winding along two lanes taking to the convent (Lortallo – Monte Mesma, Bolzano Novarese – Monte Mesma) are noteworthy. Besides a rich bird population, we can find squirrels, dormice, foxes, badgers, roebucks and wild pigs. Woods are composed of broad-leaves: the chestnut tree is the most common but maples, ash-trees, oaks and alders can be found. Among the species of the underwood stands out the presence of the osmunda regalis. Torre di Buccione: this watching tower, defending a huge fortification, is mentioned in few papers only. It seems that the tower, 23 metres high, was erected in two following moments. The concept and building techniques lead us to believe that the building dates back to the 12th century. After having finished the tower building, the outer walls were raises, equipped with communication trenches and small windows, which formed a rectangular courtyard. A wider compound was built up later. Inside it was subdivided into four floors: The ground floor was adapted as “caneva”, that is to say a warehouse for provisions and water in case of siege. On the second and third floor, there were the latrines, while on the upper part there was the box, shored up by a brickwork cross vault and equipped with a cantilever scaffold on wooden brackets, from where the entrance was defended by throwing down stones on the besiegers. The defence function of the tower fainted only when, early in the 13th century the Commune of Novara prevailed on the local feudatories. Henceforth the structure became possession of the bishops of Novara. The rescue of the tower walls is in progress.

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RÉSERVE NATURELLE SPÉCIALE DU MONT SACRÉ D’ORTA Surface: 13 hectares Altitude: 400 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1980 Environnement: colline, lac. Parc historique, formé par des arbres parfois séculaires, dans lequel se trouvent, harmonieusement insérées, 20 chapelles, où des statues et des fresques racontent l’histoire de Saint François d’Assise. En raison de sa valeur culturelle elle a été insérée dans la liste du Patrimoine mondiale de l’humanité de l’UNESCO. Siège institutionnel: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione – Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tél. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Visites guidées: le siège du Parc fournit la liste des guides autorisées. Des visites guidées gratuites sont en outre possibles pour toutes les écoles et tous les groupes juvéniles qui en fassent demande suffisamment à l’avance. Jours d’ouverture: le Parc est toujours ouvert. Horaires d’ouverture: à l’intérieur du Sacro Monte les Chapelles sont ouvertes dès le matin à 9.30 et fermées à 18.30, en été, et à 17.00, en hiver. Elles restent fermées les jours de Noël, de la Saint-Stéphane, de Nouvel An, de l’Épiphanie et le 31 Janvier (fête du Patron). Le Sacro Monte di Orta, placé dans une position panoramique (à 490 m d’altitude environ) sur la péninsule qui abrite le bourg d’Orta, est un parcours dévotionnel d’une rare beauté et d’une grande spiritualité. Vingt sont les chapelles richement décorées de fresques et de groupes statuaires grandeur nature en terre cuite, qui illustrent la vie de Saint François. Les travaux de construction commencèrent en 1590 et poursuivirent pour plus d’un siècle. Divers artistes ont travaillé auprès du grand complexe religieux, entre autres le sculpteur Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola et les peintres Giovanni Battista et Giovanni Mauro Della Rovere, le Morazzone, et les frères Nuvolone. Dans le Parc du Sacro Monte se trouvent plus de 50 essences arborées, parmi lesquelles se distinguent: hêtres, chênes, pins, mélèzes, micocouliers, houx. Les haies de buis qui délimitent le parcours entre les chapelles offrent refuge à de nombreuses espèces d’oiseaux qui, comme les nombreux écureuils, peuvent être facilement aperçus par les visiteurs.

RÉSERVES NATURELLES SPÉCIALES DU MONTE MESMA ET DU COL DE LA TOUR DE BUCCIONE Surface: 80 hectares Altitude: de 400 à 576 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1993 Environnement: lac, collines, recouvertes de bois épais de châtaignier, dont le sommet abrite des bâtiments de grande valeur historique, artistique et religieuse.

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Siège institutionnel: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione – Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) él. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Visites guidées: téléphoner auprès du siège de l’Ente. Jours d’ouverture: toujours ouvert. Horaires d’ouverture: le sommet du Monte Mesma abrite un couvent franciscain, visitable gratuitement le mardi, jeudi et dimanche de 15.00 à 17.00 (période estivale); le dimanche de 15.00 à 16.30 (période hivernale). Réservation conseillée en téléphonant au couvent (tél. 0322.988108). Le Monte Mesma rejoigne les 576 mètres d’altitude et se trouve dans le territoire de la Commune de Ameno. Sur le sommet du coteau, s’élève l’église avec pour annexe le couvent franciscain, édifiés dans les premières années du 1600. Les bâtiments conventuels se regroupent autour de deux cloîtres: le premier que l’on rencontre après l’entrée servait de refuge aux passants et aux pèlerins, alors que le deuxième, grâce au puits, encore visible au centre du cloître, servait de réserve hydrique de l’ancien complexe. À signaler la “sala dello stufone” où est conservé un poêle de valeur réalisé en pierre noire de Oira en 1727 et deux “Via Crucis” qui se déroulent le long des deux chemins qui mènent au couvent (Lortallo – Monte Mesma, Bolzano Novarese – Monte Mesma). En plus d’une riche avifaune, on trouve des écureuils, des loirs, des renards, des blaireaux, des chevreuils et des sangliers. Les bois sont latifoliés et y domine le châtaignier, avec la présence aussi d’érables, de frênes, de chênes, d’aulnes. Parmi les espèces du sous-bois on relève la présence de l’osmunda regalis.

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Torre di Buccione: Tour de guet et de défense d’une vaste fortification,, elle est rappelée dans très peu de documents. Il paraît que la tour, haute de 23 m, ait été élevée en deux moments successifs. Sa conception et les techniques constructives portent à croire que le bâtiment remonte à la moitié du XIIe siècle. Une fois terminée la construction de la tour, on éleva des murs externes, dotés de boyaux et meurtrières, qui formèrent une cour à plante rectangulaire. Une plus vaste enceinte fut construite dans les années suivantes. À l’intérieur, la tour était divisée en quatre étages: l’étage inférieur utilisé comme “caneva”, c’est-à-dire comme magasin pour les vivres et l’eau dans le cas de siège; au deuxième et au troisième étages se trouvaient les latrines, alors que dans la partie supérieure se trouvait la cage, soutenue par une voûte d’arêtes en maçonnerie, munie d’une bretèche suspendue en saillie sur des consoles en bois, par où l’on défendait l’entrée en jetant des cailloux sur les assaillants. La fonction de défense de la tour s’effaça seulement quand, au début du XIIIe siècle, la Commune de Novare l’emporta sur les feudataires locaux; à partir de ce moment la structure entra définitivement en possession des évêques de Novare. On est en train de restaurer les murs d’enceinte de la Tour.

BESONDERE NATURSCHONUNG DES HEILIGEN BERGS VON ORTA Oberfläche: 13 Hektar Höhe: 400 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1980 Umwelt: Hügel, See. Historischer Park, auch mit jahrhundertealten Bäumen, in dem sich 20 Kapellen harmonisch befinden; in diesen Kapellen wird mit Statuen und Fresken das Leben vom Heiligen Franziskus von Assisi erzählt. Dank seines kulturellen Wertes wurde er in das von UNESCO geschützte Weltvermögen der Menschheit eingefügt. Anstaltsitz: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione – Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Geführte Besuche: Der Sitz des Parks gibt das Verzeichnis der vertragsgebundenen Führer. Freie geführte Besuche sind für die Schulen und die Jugendgruppen, die darum gut im Voraus bitten, auch möglich. Öffnungstage: Der Park ist immer geöffnet. Öffnungszeiten: Im Innern des Heiligen Bergs werden die Kapellen morgens um 9,30 Uhr geöffnet, um 18,30 Uhr im Sommer und um 17 Uhr im Winter geschlossen. An Weihnachten, Stephanstag, Neujahr, Dreikönigsfest und am 31. Januar (Schutzpatron) sind sie geschlossen. Der Heilige Berg von Orta befindet sich in landschaftlicher Lage (in ungefähr 490 m Höhe) auf der Halbinsel, wo sich der Kern von Orta befindet. Es handelt sich um einen Andachstweg seltener Schönheit und großer Spiritualität. 20 sind die reich mit Fresken bemalten und mit Statuengruppen aus Terrakotta in Lebensgröße vollendeten Kapellen, die das Leben vom Heiligen Franziskus darstellen. Die Bauwerke begannen 1590 und wurden für über 100 Jahre fortgeführt. Verschiedene Künstler haben bei diesem großen religiösen Kom-

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plex gearbeitet, darunter der Bildhauer Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola und die Maler Giovanni Battista und Giovanni Mauro Della Rovere, Morazzone, sowie die Gebrüder Nuvolone. Im Park des Heiligen Bergs gibt es über 50 Pflanzenspezies, darunter Buchen, Eichen, Kiefer, Lärchen, Zürgelbäume, Stecheichen. Die Buchsbaumhecken, die den Wen zwischen den Kapellen begrenzen, geben zahlreichen Vogelspezies Schutz, die von den Besuchern zusammen mit den zahlreichen Eichhörnchen leicht gesehen werden können.

BESONDERE NATURSCHONUNGEN DES MESMA-BERGS UND DES HÜGELS DES TURMES VON BUCCIONE Oberfläche: 80 Hektar Höhe: von 400 bis 576 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1993 Umwelt: Hügel, von dichten Kastanienbaumwäldern bedeckt, an deren Spitze Gebäude von großem historischem, religiösem und künstlerischem Wert stehen. Anstaltsitz: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione – Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Geführte Besuche: Den Anstaltsitz anrufen. Öffnungstage: immer geöffnet. Öffnungszeiten: Auf der Spitze des Mesma-Bergs befindet sich ein Franziskanerkloster, das man dienstags, donnerstags und sonntags von 15 Uhr bis 17 Uhr (im Sommer), sonntags von 15 Uhr bis 16,30 Uhr (im Winter) frei besuchen kann. Man empfiehlt eine Reservierung: bitte, das Kloster anrufen (Tel. 0322.988108).

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Der Mesma-Berg erreicht 576 Meter Höhe und befindet sich im Gebiet der Gemeinde Ameno. Auf der Spitze des Hügels befindet sich die Kirche mit angeschlossenem Franziskanerkloster: sie wurden in den ersten Jahren des 17. Jh. gebaut. Die Klostergebäude stehen um zwei Kreuzgänge: der erste, den wir nach dem Eingang treffen, diente zum Schutz der Pilger und der Wanderer, der zweite diente als Wasserreserve des antiken Komplexes, und zwar dank des Brunnens, den man in der Mitte des Kreuzgangs noch sehen kann. Zu erwähnen sind der “Saal des großen Ofens”, wo ein 1727 hergestellter, wertvoller Ofen aus schwarzem Stein von Oira aufbewahrt wird, und zwei “Leidenswege”, die sich die beiden Wege entlang winden, die zum Kloster führen (Lortallo – Mesma-Berg, Bolzano Novarese – Mesma-Berg). Außer vielen Vögeln findet man Eichhörnchen, Siebenschläfer, Füchse, Dachse, Rehe und Wildschweine. Die Wälder sind mit Laubbäumen mit vorwiegend Kastanienbäumen und der Anwesenheit von Ahornen, Eschen, Eichen, Erlen. Unter den Unterholzspezies fällt die Anwesenheit von Osmunda regalis auf. Torre di Buccione: Ein Wartturm als Abwehr eines großen Festungswerks, wird er nur in wenigen Unterlagen erwähnt. Es scheint, dass der 23 m hohe Turm in zwei verschiedenen Momenten errichtet wurde. Die Baukonzeption und technik veranlassen, dass man glaubt, dass das Gebäude aus der Hälfte des 12. Jh. stammt. Am Ende der Befestigung des Turmes wurden mit Laufwegen und Schießscharten versehene Außenmauern errichtet, die einen rechteckigen Hof bildeten. Ein größerer Zaun wurde in den folgenden Jahren gebaut. Im Innern gab es vier Stockwerke: der untere Stock hatte Funktion von “caneva”, d.h. Lager für Lebensmittel und Wasser im Fall von Belagerung; im zweiten und im dritten Stock befanden sich die Aborte, während sich im oberen Teil die Zelle befand, von einem Mauerwerk-Kreuzgewölbe unterstützt, das mit einem an Holzregalen getrieben hängenden Abwehrwerk versehen war: von da aus wurde der Eingang verteidigt, indem man Steine auf die Angreifer warf. Die Abwehrfunktion des Turmes ging aus, als am Anfang des 13. Jh. die Gemeinde Novara die lokalen Lehnsherren vorherrschte; ab diesem Moment war diese Struktur ständig im Besitz der Bischöfe von Novara. Der Mauerring des Turmes ist in Phase von Rückgewinnung.

RESERVA NATURAL ESPECIAL DEL SACRO MONTE D’ORTA Superficie: 13 hectáreas Altitud: 400 m s.n.m. Año de institución: 1980 Ambiente: colina, lago. Parque histórico, formado por árboles, también seculares, en que quedan armonícamente engastadas 20 capillas en las que, con estatuas y frescos, se cuenta la historia de San Francisco de Assisi. Debido a su gran valor cultural hace parte del Patrimonio mundial de la humanidad tutelado por la UNESCO. Sede institucional: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione – Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Visitas guiadas: la sede del Parque proporciona la lista de los guías concertados.

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Además son posibles visitas guiadas gratuitas para todas las escuelas y los grupos juveniles que lo pidan con notable antelación. Días de abertura: el Parque está siempre abierto. Horarios de abertura: dentro del Sacro Monte las Capillas se abren por la mañana a las horas 9.30 y se cierran en verano a las horas 18.30 y en invierno a las horas 17.00. Permanecen cerradas en los días de Navidad, San Estebán, Uno de Enero, Reyes Magos, y 31 de Enero (santo Patrón). El Sacro Monte de Orta, situado en una posición panorámica (a unos 490 m de altitud) en la península que acoge el núcleo de Orta, es un recorrido de devoción de rara hermosura y gran espiritualidad. Son 20 las capillas ricamente pintadas a fresco y acabadas con grupos de estatuas de dimensiones naturales de terracota, que ilustran la vida de San Francisco. Los trabajos de construcción empezaron en 1590 y continuaron por más de un siglo. Varios son los aristas que han trabajado en el gran conjunto religioso entre los que el escultor Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola y los pintores Giovanni Battista y Giovanni Mauro Della Rovere, el Morazzone, los hermanos Nuvolone. En el Parque del Sacro Monte se encuentran más de 50 esencias arbóreas entre las que destacan: hayas, encinas, pinos, alerces, almeces, acebos. Los setos de boj que delimitan el recorrido entre las capillas ofrecen amparo a muchas especies de aves que, junto con las muchas ardillas, los visitantes pueden observar con facilidad.

RESERVAS NATURALES ESPECIALES DEL MONTE MESMA Y DE LA COLINA DE LA TORRE DI BUCCIONE Superficie: 80 hectáreas Altitud: de 400 a 576 m s.n.m. Año de institución: 1993 Ambiente: lago, colinas cubiertas por densos bosques de castaño, en cuyas cumbres surgen edificios de gran valor histórico, artístico y religioso. Sede institucional: Ente di Gestione delle Riserve Naturali Speciali del Sacro Monte d’Orta, del Monte Mesma e del Colle della Torre di Buccione – Via Sacro Monte – 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 0322.911960; Fax 0322.905654 monteorta@tin.it Visitas guiadas: llamar la sede del ente. Días de abertura: siempre abierto. Horarios de abertura: en la cumbre del Monte Mesma surge un convento franciscano que se puede visitar gratuitamente en los días de martes, jueves y domingo de las 15.00 a las 17.00 (período estival); el domingo de las 15.00 a las 16.30 (período invernal). Se aconseja reservar llamando al convento (tel. 0322.988108). El Monte Mesma alcanza los 576 metros de altitud y surge en el territorio del Municipio de Ameno. En la cumbre de la colina surge la iglesia con el anexo convento franciscano edificados en los primeros años de 600. Los edificios del convento se agrupan alrededor de dos claustros: el primero que encontramos después de la entrada amparaba a los viajeros y a los romeros, mientras que el segundo, gracias al pozo todavía visible en el centro del claustre, servía cual reserva hídrica del antiguo conjunto. Hay que señalar la “sala de la

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gran estufa” donde se guarda una preciosa estufa realizada con piedra negra de Oira en 1727 y dos “Vía Crucis” que serpentean a lo largo de las dos sendas que llevan al convento (Lortallo – Monte Mesma, Bolzano Novarese – Monte Mesma). Además de una rica avifauna encontramos ardillas, lirones, zorros, tejones, corzos y jabalís. Los bosques son de latifolias y domina el castaño con la presencia de arces, fresnos, encinas, alisos. Entre las especies del sotobosque destaca la presencia de la osmunda regalis. Torre de Buccione: Torre de vigía y defensa de una amplia fortificación, se recuerda sólo en pocos documentos. Parece que la torre, alta 23 m, se haya ergido en dos momentos siguientes. La concepción y las técnicas constructivas hacen pensar que el edificio remonte a las mitades del siglo XII. Terminada la edificación de la torre, se construyeron murallas externas con terraplenes y aspilleras, que formaron un patio de planta rectangular. Una cerca más amplia fue construida en los años siguientes. Internamente era partida en cuatro pisos: el piso inferior adibido a “caneva”, es decir almacén para víveres y agua en caso de sitio; en el segundo y tercer piso había los servicios, mientras que en la parte superior se encontraba la celda, soportada por una bóveda de arista de albañilería , con una torre albarrana colgada salediza sobre estantes lignarios, de la que se defendía la entrada lanzando las piedras sobre los asaltantes. La función de defensa de la torre desapareció sólo cuando, a comienzos del siglo XIII, el Municipio de Novara predominó sobre los feudatarios locales; de aquel momento la estructura entró establemente en posesión de los obispos de Novara. Es en fase de recuperación la muralla de la Torre.

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LA TORBIERA DI CONTURBIA PARCO FAUNISTICO Superficie: 40 ettari. Altitudine: 337 m s.l.m. Anno di istituzione: 1977 Ambiente: collina di Conturbia. Sede istituzionale: Via Roma, 46 - 28010 Agrate Conturbia (NO) Tel. 0322.832135/6 www.latorbiera.it - info@latorbiera.it Visite guidate: la didattica e le visite guidate sono affidate ad Associazione Idea. Per informazioni sulla didattica e prenotazioni 329.3831029 Giorni e orari di apertura: dal 1 marzo al 30 settembre La Torbiera è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Ottobre, novembre e dicembre aperto sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 17.00. Informazioni per prezzi di ingresso sono disponibili contattando la sede del Parco. Iniziative e progetti: Il Parco Faunistico La Torbiera è considerato il più importante centro italiano per la riproduzione e la conservazione delle specie animali minacciate di estinzione e svolge a livello internazionale un importantissimo ruolo di collaborazione e finanziamento di progetti di conservazione in diverse parti del mondo. La Torbiera di Conturbia fa parte di una più vasta area che, disseminata da laghetti e torbiere, a cominciare dai Lagoni di Mercurago, si estende fino ad Agrate Conturbia. L’ambiente di torbiera nasce dall’accumulo progressivo delle parti morte dei vegetali depositati sul fondo dei laghi, i resti vegetali si trasformano in torba grazie ad un processo di parziale decomposizione. Nel secolo scorso i boschi paludosi occupavano grandi aree, prima che bonifiche e canalizzazioni di corsi d’acqua li riducessero ormai a poche vestigia. In zona, casualmente, nel 1861, sono state rinvenute parti di palafitte, resti fittili in terracotta e selci lavorate dell’era Mesolitica. Ora il territorio è sotto la tutela regionale ed è protetto da leggi speciali per la conservazione dell’ambiente. Nell’area è sorto un parco faunistico (privato) aperto al pubblico che ha valorizzato e rivitalizzato la flora e la fauna autoctona, integrandosi perfettamente nell’habitat naturale. I numerosi laghetti che arricchiscono la regione sono torbiere di origine postglaciale caratterizzate dalla tipica vegetazione e da anfibi come il tritone, rettili come la biscia d’acqua nonché uccelli legati alla presenza di acqua quali ardeidi e anatidi. L’area ospita inoltre boschi planiziali di ontani, farnie, betulle, castagni e salici rifugio di molte specie della fauna e flora locali. Le radure sono regolarmente frequentate da caprioli, volpi, faine, rettili, falchi di palude ed altre specie ornitologiche. Inoltre l’ambiente naturale della torbiera facilita non solo la sopravvivenza e riproduzione degli animali residenti, ma anche quella di specie migratorie in transito.

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FAUNISTIC PARK LA ‘TORBIERA’ Surface: 40 hectars. Altitude: 337 m a.s.l. Foundation year: 1977 Envirnonment: hill of Conturbia. Institutional seat: Via Roma, 46 - 28010 Agrate Conturbia (NO) Tel. 0322.832135/6 www.latorbiera.it - info@latorbiera.it Guided visits: the didactics and the guided visits are entrusted to the Associazione Idea. For information on didactics and booking: tel 329.3831029 Opening days and hours: from the first of May to the 30th of September ‘La Torbiera” is open all the days from 1h00 until 18h00. October, November and December it is open on Saturdays, Sundays and holidays from 10h00 to 17h00. Information for entrance prices are available upon contact with the Park seat. Initiatives and project: The Faunal Park La Torbiera is considered as the most important Italian centre for the reproduction and the preservation of animal species menaced of extinction and develops a very important international role of cooperation and financing of safeguard projects in different parts of the world.

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The Torbiera of Conturbia covers partially a larger area, which, spotted with ponds and peateries, first of all the Lagoni of Mercurago, extends up to Agrate Conturbia. The environment of peatery was formed by the progressive built-up of the dead parts of vegetal on the bottom of the lakes, the vegetal remains change into peat thanks to a process of partial decomposition. In the 20th century, the wet woods covered vast areas, before being reduced into small remnants by draining works and canalizations of water courses. In this zone, by chance in 1861, some parts of pile-works, fictile rests in terracotta and worked flintstones from the Mesolithic Age were found out. Now the territory is under the regional safeguard and protected by special regulations for the ecological preservation. In this area there is a (private) faunal park, open to public, which enhanced and revived the native flora and fauna, perfectly integrating with the natural habitat. The several ponds, enriching the region, are peateries of post-glacial origins, which are characterized by the typical vegetation and amphibians as the triton, reptiles as the water-snake as well as birds bound to the presence of water as Ardeides and Anatides. The area is covered, also, with plain woods of alders, pedunculate oaks, birches, chestnuts and willows shelter of many animal and vegetal species. The glades are regularly attended by roebucks, foxes, martens, reptiles, swamp falcons and other bird species. Besides, the natural environment of the peatery helps both the surviving and reproduction of the stationary animals and also that of migratory species of passage.

TOURBIÈRE DE CONTURBIA PARC FAUNISTIQUE Surface: 40 hectares. Altitude: 337 m au-dessus du niveau de la mer. Année de fondation: 1977 Environnement: colline de Conturbia. Siège institutionnel: Via Roma, 46 - 28010 Agrate Conturbia (NO) Tél. 0322.832135/6 www.latorbiera.it - info@latorbiera.it Visites guidées: la didactique et les visites guidées sont confiées à Associazione Idea. Pour tout renseignement sur la didactique et les réservations 329.3831029 Jours et horaires d’ouverture: du 1 mars au 30 septembre La Tourbière est ouverte tous les jours de 10.00 à 18.00. Dans les mois d’octobre, novembre et décembre, ouverture le samedi, le dimanche et les jours fériés de 10.00 à 17.00. Pour tout renseignement sur les prix d’accès contacter le siège du Parc. Initiatives et projets: le Parc Faunistique La Torbiera est considéré comme le plus important centre italien pour la reproduction et la conservation des espèces animales menacées d’extinction et au niveau international il remplit un rôle très important de collaboration et de financement des projets de conservation dans différents endroits du monde. La Tourbière de Conturbia appartient à une aire plus vaste qui, parsemée da petits lacs et de tourbières, à commencer par les Lagoni di Mercurago, s’étend jusqu’à Agrate Conturbia. L’environnement de tourbière naît du dépôt progressif des parties mortes des végétaux sur le fond des lacs ; les restes végétaux se transforment en tourbe à travers un procès de partielle décompo-

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sition. Dans le siècle passé, les bois marécageux occupaient d’amples zones, avant d’être réduits par les assèchements et les canalisations des cours d’eau à de rares traces. Dans l’aire, en 1861, on a retrouvé, par hasard, des parties de palafittes, des restes en terre cuite et des silex travaillés du Mésolithique. Maintenant le territoire est placé sous la tutelle régionale et il est protégé par des lois spéciales pour la conservation de l’environnement. Dans l’aire on a créé un parc faunistique (privé) ouvert au public qui a valorisé et revitalisé la flore et la faune autochtones, en s’intégrant parfaitement dans l’habitat naturel. Les nombreux petits lacs qui enrichissent la région sont des tourbières d’origine post-glaciaire caractérisées par la végétation typique et par des amphibies comme le triton, des reptiles comme la couleuvre à collier et des oiseaux liés à la présence de l’eau tels que les ardéidés et les anatidés. L’aire abrite en outre des bois de plaine d’aulnes, de chênes pédonculés, de bouleaux, de châtaigniers et de saules, refuges de plusieurs espèces de la faune et de la flore locales. Les clairières sont habituellement fréquentées par des chevreuils, des renards, des fouines, des reptiles, des busards des roseaux et d’autres espèces ornithologiques. En outre, l’environnement de la tourbière facilite non seulement la survie et la reproduction des animaux résidents, mais aussi celle des espèces migratrices de passage.

TORBIERA VON CONTURBIA TIERPARK Oberfläche: 40 Hektar Höhe: 337 m ü.d.M. Gründungsjahr: 1977 Umwelt: Hügel von Conturbia. Anstaltsitz: Via Roma, 46 - 28010 Agrate Conturbia (NO) Tel. 0322.832135/6 www.latorbiera.it - info@latorbiera.it Geführte Besuche: Mit der Didaktik und den geführten Besuchen wird Associazione Idea betraut. Für Auskünfte über Didaktik und Reservierungen Tel. 329.3831029 Öffnungstage und Öffnungszeiten: Vom 1. März bis 30. September ist die Torbiera jeden Tag von 10 Uhr bis 18 Uhr geöffnet. Im Oktober, November und Dezember am Samstag, Sonntag und an den Feiertagen von 10 Uhr bis 17 Uhr geöffnet. Auskünfte über Eintrittspreise bekommt man, indem man sich mit dem Sitz des Parks in Kontakt setzt. Initiativen und Projekte: Der Tierpark La Torbiera wird als das wichtigste italienische Zentrum für die Reproduktion und die Aufbewahrung von den von Aussterben bedrohten Spezies betrachtet und führt eine sehr wichtige Rolle von Zusammenarbeit und Finanzierung von Aufbewahrungsprojekten in verschiedenen Teilen der Welt auf internationalem Niveau durch. Die Torbiera von Conturbia ist ein Teil eines größeren Gebiets, das sich mit kleinen Seen und Torfgruben von den Lagoni von Mercurago bis zu Agrate Conturbia erstreckt. Die Umwelt der Torfgrube entsteht von der progressiven Anhäufung der toten Teile der Pflanzen in der Tiefe der Seen; die pflanzlichen Reste werden durch ein Verfahren teilweiser Zerlegung zu Torf. Im vorigen Jahrhundert nahmen die Sumpfwälder große Gebiete ein, bevor sie durch Urbarmachungen und Wasserlaufkanalisierungen zu kleinen Überresten wurden.

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Zufällig wurden 1861 in dieser Gegend Teile von Pfahlbauten, irdene Überreste aus Terrakotta und in der Mittelsteinzeit verarbeitete Kieselsteine entdeckt. Heute steht das Gebiet unter regionalem Schutz und wird von Sondergesetzen für die Aufbewahrung der Umwelt geschützt. Im Gebiet wurde ein (privater) Tierpark gegründet, für das Publikum offen, der die autochthone Flora und Fauna aufgewertet und wieder belebt hat, indem er sich im natürlichen Habitat integriert. Die zahlreichen kleinen Seen, die diese Gegend reicher machen, sind Torfgruben mit Ursprung nach der Eiszeit und werden von der typischen Vegetation sowie von Amphibien wie der Triton, Reptilien wie die Ringelnatter sowie mit der Anwesenheit von mit Wasser verbundenen Vögeln wie Reihern und Enten charakterisiert. Im Gebiet findet man auch Flachlandwälder mit Erlen, Sommereichen, Birken, Kastanienbäumen und Weiden, wo viele Tier- und Pflanzenspezies Schutz finden. In den Lichtungen findet man regelmäßig Rehe, Füchse, Steinmarder, Reptilien, Sumpffalken und andere Vogelspezies. Außerdem erleichtert die natürliche Umwelt der Torfgrube nicht nur das Überleben und die Reproduktion der ständigen Tiere, sondern auch der durchkommenden Wandervögel.

TURBERA DE CONTURBIA PARQUE FAUNÍSTICO Superficie: 40 hectáreas. Altitud: 337 m s.n.m. Año de fundación: 1977 Ambiente: colina de Conturbia. Sede institucional: Via Roma, 46 - 28010 Agrate Conturbia (NO) Tel. 0322.832135/6 www.latorbiera.it - info@latorbiera.it Visitas guiadas: la didáctica y las visitas guiadas se encargan a la Associazione Idea. Para información sobre la didáctica y reservas 329.3831029 Días y horarios de abertura: del 1 de marzo al 30 de septiembre La Torbiera está abierta todos los días de las 10.00 a las 18.00. Octubre, noviembre y diciembre abierto el sábado, el domigo y días festivos de las 10.00 a las 17.00. Información sobre precios de entrada son disponibles contactando la sede del Parque. Iniciativas y proyectos: El Parque Faunístico La Torbiera es considerado el más importante centro italiano para la reproducción y la conservación de las especies animales amenazadas de extinción y, a nivel internacional, desempeña un importantísimo papel de colaboración y financiación de proyectos de conservación en diferentes partes del mundo. La Torbiera de Conturbia hace parte de un área más amplia que, diseminada de pequeños lagos y turberas, a partir de los Lagoni de Mercurago, se extiende hasta Agrate Conturbia. El ambiente de turbera nace de la acumulación progresiva de las partes muertas de los vegetales acumuladas en el fondo de los lagos, los restos vegetales se transforman en turba gracias a un proceso de parcial descomposición. En el siglo pasado los bosques palúdicos ocupaban grandes áreas, antes de que los saneamientos y canalizaciones de los cursos de agua los reducieran ya a pocas huellas. En la zona, casualmente, en 1861, se han hallado partes de pilotes, restos figulinos de terracota y sileces trabajados del período Mesolítico.

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Ahora el territorio es bajo la protección regional y es protegido por leyes especiales para la conservación del ambiente. En el área ha surgido un parque faunístico (privado) abierto al público que ha valorizado y revitalizado la flora y la fauna autóctonas, integrándose perfectamente en el hábitat natural. Los muchísimos lagos pequeños que enriquecen la región son turberas de origen posglaciar, caracterizadas por la típica vegetación por anfibios cuales el tritón, réptiles como la serpiente de agua y también aves ligadas a la presencia de agua cuales aves de la familia de las garzas y anátidos. El área acoge además bosques de llanura de alisos, encinas blancas, abedules, castaños y sauces, refugio de muchas especies de la fauna y flora locales. Los claros son regularmente frecuentados por corzos, zorros, garduñas, réptiles, halcones de ciénaga y otras especies ornitológicas. Además el ambiente natural de la turbera facilita no sólo la supervivencia y reproducción de los animales residentes, sino también la de especies migratorias de tránsito.

OASI WWF DI BELLINZAGO NOVARESE Superficie: 7 ettari Ambiente: baraggia, SIC, a metà strada tra la stazione ferroviaria di Bellinzago Novarese e la Badia di Dulzago. Apertura: non aperto al pubblico; per informazioni e visite guidate inviare mail a: piemonte@wwf.it. L’Oasi è stata istituita per la tutela del Pelobate Fosco Italiano, minacciato di estinzione, e del suo habitat. È un piccolo anfibio notturno che si riproduce nelle risaie del territorio e si difende emettendo uno strillo e una sostanza che odora di aglio.

WWF OASIS IN BELLINZAGO NOVARESE Surface: 7 hectares Environment: moor, SIC, half way between the railway station of Bellinzago and the Badia of Dulzago

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Opening days: the oasis is not open to the public; for information and guided visits mail to piemonte@wwf.it. The Oasis has been founded to protect the Italian Pelobates Fuscus (garlic toad), threatened of extinction and its habitat. This little nocturnal amphibian reproduces itself in the local rice fields, it emits a sound like a cry and a substance which smells of garlic when it is in danger.

OASIS DU WWF À BELLINZAGO NOVARESE Surface: 7 hectares Environnement: bruyère, SIC, à mi-chemin entre la gare de Bellinzago et la Badia de Dulzago Jours d’ouverture: l’Oasis n’est pas ouverte au public; pour tout renseignement et visites guidées envoyez votre requête par: piemonte@ wwf.it. L’Oasis a été établie pour sauvegarder le Pelobates Fuscus (pelobate brun) Italien, menacé d’extintion et son habitat. C’est un petit crapaud nocturne, qui se reproduit dans les rizières du territoire, et se défende en criant et en émettant une substance qui sent d’ail.

WWF OASE IN BELLINZAGO NOVARESE Fläche: 7 Hektar Umwelt: Heide, SIC, auf halbem Weg zwischen dem Bahnhof von Bellinzago und der Badia von Dulzago. Öffnungstage: die Oase ist für die Öffentlichkeit nicht zugänglich; für Auskünfte und Führungen schreiben Sie bitte eine E-Mail an die Adresse: piemonte@wwf.it. Die Oase wurde gegründet, um das vom Aussterben bedrohte Italienische Pelobates Fuscus (Knoblauchkröte) und seinen Habitat zu schützen. Diese kleine Kröte ist nachtaktiv, und pflanzt sich in den Reisfelder des Gebietes fort. Wenn Sie sich im Gefahr fühlt, verteidigt sie sich mit dem Ausstoßen eines Schreies und eines nach Knoblauch riechenden Sekretes.

OASIS WWF DE BELLINZAGO NOVARESE Superficie: 7 hectáreas Ambiente: brugueras, SIC, a medio camino entre la estación de Bellinzago y la Badia de Dulzago. Días de abertura: El Oasis no es abierto al publico; para más informaciones y visitas turísticas con guía enviar un mailo a: piemonte@wwf.it. El Oasis fue istituido para proteger el Pelobates Fuscus Italiano y su habitat, amenazados de extinctión. Es un pequeño sapo nocturno, que se reproduce en los arrozales del territorio, y se defende critando y expulsando una sustancia con característico olor al ajo.

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INDICE 3

Parco Naturale della Valle del Ticino

10

Parco Naturale del Monte Fenera

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Parco Naturale delle Lame della Sesia

15

Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame

23

Riserva Naturale Orientata delle Baragge

28

Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago

29

Riserva Naturale Speciale dei Canneti di Dormelletto

30

Riserva Naturale Orientata del Bosco Solivo

40

Campo della Ghina

40

Campo della Signora (La Sciura)

41

Laboratorio di Ecologia all’aperto Agogna Morta

42

Campo del Munton dosso delle volpi

56

Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte d’Orta

57

Riserve Naturali Speciali del Monte Mesma e del colle della Torre di Buccione

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La Torbiera di Conturbia (parco faunistico)

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Oasi del WWF di Bellinzago Novarese

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