Scopri Novara e i suoi dintorni

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affrescato con pitture del XV secolo, culminanti nella Madonna in trono tra i donatori nel catino absidale. Attribuiti ai pittori Daniele De Bosis e Tommaso Cagnola, sono considerati tra le opere più suggestive della pittura quattrocentesca novarese. Questo percorso termina qui ma le sue diramazioni sono infinite. La visione a 360 gradi che abbiamo dalla sommità della cupola di San Gaudenzio ci ricorda come il territorio sia un continuo divenire di paesaggi e di storia.

Foto: Angelo Anastasio, Federico Barra, Nicola Farise, Ernani Orcorte, Carlo Sguazzini

AGENZIA TURISTICA LOCALE DELLA PROVINCIA DI NOVARA Piazza Martiri della Libertà, 3 Interno Castello - 28100 Novara (NO) telefono +39 0321 394059 info@turismonovara.it www.turismonovara.it @atlnovara

Progetto: In Viaggio nel Novarese

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Novara e i suoi

dintorni #visitnovara

Una citta, la sua storia, la sua l’arte. Questa è Novara e il suo territorio, chiuso tra due fiumi, a est dal Ticino e a ovest dal Sesia. Una città piena di stratificazioni storiche che oggi ti aiuteremo a leggere e a percorrere. Il nostro itinerario parte dal complesso monumentale del Broletto. Il cuore civile della città con il suo Palazzo dell’Arengo del XII secolo che ci accoglie con le tre arcate monumentali a tutto sesto. Al culmine dell’edificio troviamo il fregio detto dei Cavalieri così denominato per la bellissima teoria di uomini a cavallo in atto guerresco, completato da figure misteriose e allegoriche datato 1260-70. Chiudono lo spazio, il Palazzo dei Paratici e il Palazzo del Podestà.


Se il Broletto era il cuore civile della città, il complesso della Cattedrale era, ed è, quello religioso. Dobbiamo immaginare che al posto dell’attuale costruzione neoclassica, opera di Alessandro Antonelli, vi fosse un pregevole duomo romanico terminato intorno al 1132. La cattedrale fu infatti consacrata da Papa Innocenzo II di ritorno dalla Francia, mentre la Diocesi aveva come guida il grande vescovo riformatore Litifredo. La facciata era collegata con il Battistero attraverso dei portici ed era preceduta da un nartece a due piani. Il Battistero è uno dei monumenti più importanti ed antichi di Novara. Ha respiro internazionale la grandiosità e la complessa iconografica del monumento. Edificato nel V secolo l’interno della volta è decorato con affreschi che raffigurano scene dell’Apocalisse opera di un maestro del XI secolo. Nel XVII secolo il battistero venne arricchito con una serie di gruppi scultorei in terracotta dipinta con episodi della Passione di Cristo ora conservati presso i Musei Della Canonica del Duomo.

Spostandoci a nord e percorrendo la via San Gaudenzio arriviamo davanti l’omonima Basilica, realizzata su progetto di Pellegrino Tibaldi – architetto di fiducia di San Carlo Borromeo – e consacrata nel 1590. La pianta dell’edificio religioso aveva il tipico schema controriformato, cioè ad aula unica con cappelle laterali. Il transetto con la crociera furono completati nel 1659. La decorazione interna è una delle vette qualitative della pittura tra Lombardia

che circonda il centro, incontriamo la frazione di Lumellogno. Nella chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano è conservato uno dei più importanti capolavori di Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo e raffigurante la Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Francesco.

e Piemonte a cavallo tra ‘500 e ‘600: le cappelle infatti sono decorate dal Morazzone, da Tanzio da Varallo, dai fratelli Della Rovere, dal Duchino per fare alcuni nomi. Completa la chiesa l’elegante campanile realizzato dall’architetto Benedetto Alfieri tra il 1753 e il 1786. Ma il punto di riferimento visivo e anche simbolico della città è sicuramente la maestosa cupola progettata da Alessandro Antonelli e terminata nel 1887. Con i suoi 121 metri l’elegante architettura antonelliana, realizzata in forme neoclassiche, domina il capoluogo e i suoi dintorni. Poco lontano, merita una visita, lungo la via Pier Lombardo, un’altra architettura antonelliana, Casa Bossi, villa monumentale considerata il più bel palazzo neoclassico d’Italia. Affacciato su Piazza Martiri e circondato dal Parco dell’Allea, sorge il poderoso Castello Visconteo-Sforzesco, oggi rimaneggiato e sede di mostre, eventi, musei e dell’Ufficio Turistico della provincia di Novara. E allora possiamo immaginare che il nostro percorso continui così nella “cintura” della città, verso i quartieri più periferici ma non per questo meno importanti storicamente. Presso il Colle della Vittoria sorgono la chiesa e il convento di San Nazzaro alla Costa, costruzione quattrocentesca ma sicuramente di più antica fondazione, il cui interno è ricco di pregevoli affreschi del XV e XVI sec. La Bicocca, a sud-est di Novara, in direzione di Mortara, viene ricordata per essere stato teatro dell’omonima Battaglia, il 23 marzo del 1849.

La chiesa parrocchiale di Santa Maria resta nelle immagini dell’epoca come uno dei luoghi simbolo dello scontro ma essa stessa è un monumento interessante. Edificata nel XVII secolo all’interno è riccamente decorata: ricordiamo il bellissimo dipinto da Giuseppe Danedi, detto il Montalto, raffigurante San Carlo Borromeo in adorazione del Santo Chiodo del 1668. Non lontano, spostandosi a sud, incontriamo la frazione del Torrion Quartara dove si trova la chiesa dedicata a Sant’Eustachio, al suo interno il monumentale dipinto settecentesco del pittore oleggese Giuseppe Antonio Tosi detto il Cuzzio raffigurante l’Immacolata Concezione è una delle opere più interessanti della chiesa. Verso ovest, uscendo dalla città, in un ideale cerchio

Spostandoci ancora verso l’esterno della città incontriamo una serie di oratori campestri che rappresentano forse l’aspetto più autentico della devozione locale; fra questi i più significativi sono l’antica chiesa dei Santi Cosma e Damiano presso la Cascina Isarno a Vignale; poco distante l’Oratorio di San Gerolamo, presso la Cascina Avogadro, ricca di affreschi riconducibile alla bottega del De Bosis; merita una visita la chiesa di San Gaudenzio ad Agognate, che conserva nell’abside un ciclo di affreschi quattocenteschi, recentemente recuperati, attribuibili a Bartolonus, pittore prolifico nel Novarese. E infine l’oratorio della Madonna del Latte a Gionzana, un vero gioiello completamente


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