ZERO9
21 giugno | 20 settembre 2014
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PRESS
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PH. MATTEO ZANI
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Comune di Quistello
Io, sono sincera, no. Ma ho sempre pensato di individuarne abbastanza chiaramente i segni. Mi sembra un folle chi guida contromano in rotatoria, chi abbandona un cane, chi fa bungee jumping, chi uccide. E la lista sarebbe anche parecchio lunga, se avessi più pagine da riempire. Se ci badate, sono tutte violazioni di qualche regola imposta, che sia di ordine morale o civile, naturale o giuridica. Quindi, insomma, la follia implica sempre in qualche modo una trasgressione. Ovvero, qualcuno ci dice di non fare una cosa e noi la dobbiamo fare lo stesso, finchè qualcun altro,
follia!?
Ve lo siete mai chiesti cosa sia la follia?
Quando un’azione che esce dagli schemi - dagli schemi di
se serve a sciogliere catene e camicie di forza. Proviamo a
ognuno di noi, quindi assolutamente soggettivi e discutibili - ci
diventare assurdi per gli altri ma mai per noi stessi, se significa
spaventa al punto tale da non trovare posto su altri scaffali, la
essere coerenti con le nostre stesse emozioni o con ciò che
mettiamo lassù, nella sezione pazzia, follia, assurdità. Scaffali
siamo.
che sembrano lontani ma a cui arriviamo con grande agilità,
Pensate a cosa rispondereste adesso, se vi chiedessero
per usare queste parole quando proprio non ce ne vengono
“hai mai fatto una follia?”. Se la risposta è si, ritenetevi
in mente di diverse che esprimano il nostro maligno stupore.
assolutamente normali.
Personalmente, la follia la metterei sul comodino, veloce da
Se è no, attrezzatevi e rimediate, siete sempre in tempo.
raggiungere solo allungando il braccio. Sopra all’armadio, là dove infiliamo le valigie vecchie e ciò che può permettersi un
Valeria Dalcore
alto strato di polvere, ci lascerei invece la normalità. Avrebbe la forma di un cuscino, morbido e noioso, in cui affondare false
certezze e rassicurazioni. Meglio della follia? No, non credo,
apparentemente ligio al dovere, non ci dice che siamo dei folli.
solo più illusoria.
Non so voi, ma io, mentre scrivo, questo qualcuno che punta il
Nel dubbio, fossi in voi coltiverei con cura una buona dose di
dito già lo detesto. Almeno per due buoni motivi: prima di tutto
sana follia - non quella che ci fa andare contromano in rotatoria
non sappiamo di quali follie sia costellata la sua esistenza, e in
ma quella che ci fa dire no alle mille regole del conformismo, ad
secondo luogo, come diceva Einstein, è più facile spezzare un
esempio -, perchè ci aiuti a non cadere nella convinzione che
atomo che un pregiudizio, ed è sui pregiudizi che si costruisce
normale sia per forza buono, e quindi accettato.
l’idea della follia altrui.
Sentiamoci folli, se ci fa assaporare la libertà. Facciamo i pazzi,
Virgom Store
pale blue dot C’è qualcosa che tutti abbiamo notato, nessuno ascolta più. Ogni
hopeful child, inventor and explorer, every teacher of morals, every
individuo è impegnato nell’estremo sforzo di spiegare, giudicare,
corrupt politician, every “superstar,” every “supreme leader,” every
parlare. Siamo tutti in cerca di qualcuno che ci stia a sentire e nel
saint and sinner in the history of our species lived there – on a
mentre stiamo tutti raccontando la nostra storia. Pare che prestare
mote of dust suspended in a sunbeam.
attenzione sia meno nobile che esprimere la propria opinione; siamo tutti esperti, conosciamo qualsiasi cosa.
The Earth is a very small stage in a vast cosmic arena. Think of the rivers of blood spilled by all those generals and emperors
«Aveva pensato che se gli esseri umani non si fossero esercitati
so that in glory and triumph they could become the momentary
in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, avrebbero corso il
masters of a fraction of a dot. Think of the endless cruelties visited
rischio di cominciare a far lavorare il cervello» - Douglas Adams
by the inhabitants of one corner of this pixel on the scarcely distinguishable inhabitants of some other corner. How frequent
A fronte di questo, non sarà necessario scrivere per parlare della
their misunderstandings, how eager they are to kill one another,
pazzia umana. Prenderemo pochi minuti del nostro tempo per
how fervent their hatreds. Our posturings, our imagined self-
leggere le parole di un grande uomo, scienziato e divulgatore, in
importance, the delusion that we have some privileged position in
merito alla nostra follia ed all’immagine di potenza che abbiamo
the universe, are challenged by this point of pale light. Our planet
di noi stessi.
is a lonely speck in the great enveloping cosmic dark. In our obscurity – in all this vastness – there is no hint that help will
(meglio ancora, esiste un video in cui la sua voce rassicurante ci istruisce.
come from elsewhere to save us from ourselves.
È disponibile con sottotitoli in Italiano ed una gradevole musica di accompagnamento. Nessuno perciò ora ha una scusa per non ascoltare:
The Earth is the only world known, so far, to harbor life. There is
https://www.youtube.com/watch?v=a4PdbfA_Io0
nowhere else, at least in the near future, to which our species could migrate. Visit, yes. Settle, not yet. Like it or not, for the moment,
Lo dico davvero, appoggiate telefono, tablet, smartpho-
the Earth is where we make our stand. It has been said that
ne o qualsiasi cosa vi stia distraendo; investite quattro
astronomy is a humbling and character-building experience. There
minuti per ascoltare le parole di un’altra persona)
is perhaps no better demonstration of the folly of human conceits than this distant image of our tiny world. To me, it underscores our
«From this distant vantage point, the Earth might not seem of any
responsibility to deal more kindly with one another and to preserve
particular interest. But for us, it’s different. Consider again that
and cherish the pale blue dot, the only home we’ve ever known».
dot. That’s here. That’s home. That’s us. On it everyone you love, everyone you know, everyone you ever heard of, every human
Tratto da Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space (1994)
being who ever was, lived out their lives. The aggregate of our joy
di Carl Sagan
and suffering, thousands of confident religions, ideologies, and economic doctrines, every hunter and forager, every hero and
Buon ascolto. Ascoltate sempre.
coward, every creator and destroyer of civilization, every king and
DI SICURO L'UOMO è LA SPECIE PIù FOLLE peasant, every young couple in love, every mother and father,
Andrea Mambrini
Il famoso programma di Italia 1 “Le Iene”, nelle ultime puntate,
fronte a dati allarmanti. Il consumo di quest’ultima e di cibi di
“cibo” di cui non abbiamo bisogno ed anzi, ci sta facendo sempre
ha mandato in onda servizi significativi riguardanti l’importanza
provenienza animale non costituisce solo un pericolo per la nostra
più ammalare, se questa non è follia...
di un’alimentazione completamente vegetale al fine di prevenire
salute, ma danneggia il pianeta contribuendo all’emissione di gas
Fortunatamente sempre più persone stanno accorgendosi di
e addirittura in alcuni casi, guarire patologie gravi come il cancro.
serra, al surriscaldamento globale e alla fame nel mondo, oltre a
queste atrocità perpetuate ai danni di innocenti animali, del nostro
Malati oncologici hanno raccontato la loro storia di completa
sottoporre gli animali, esseri senzienti e dotati di sentimenti, a
pianeta Terra, della nostra salute, e stanno quindi scegliendo di
ripresa dalla malattia affidandosi all’alimentazione vegana,
una vita di prigionia, privazione, sfruttamento e dolore, per poi
orientarsi verso alimentazioni salutari, cruelty-free e a minimo
abbandonando o escludendo a priori la medicina tradizionale e le
essere uccisi barbaramente in nome della credenza popolare,
impatto ambientale.
terapie che vengono comunemente proposte.
ormai largamente screditata, che non si possa vivere senza le
A sostegno di questo stile alimentare si schierano professionisti
proteine animali. Il 60% dei campi agricoli mondiali è destinato
di spessore, come T. Colin Campbell, biochimico statunitense,
alla produzione di carne. Si stima che per produrre 1 kg di carne di
nutrizionista, professore emerito di Nutrizione e Biochimica alla
manzo siano necessari 15 mila litri di acqua e 10 kg di grano e che
Cornell University, autore del bestseller mondiale “The China
questa rilasci nell’ambiente 36,4 kg di anidride carbonica, 340 gr
Study”, definito come lo studio più completo sull’alimentazione
di anidride solforosa e 59 gr di fosfati. 1 kg di carne alla griglia
mai condotto finora, e gli italiani Umberto Veronesi, chirurgo e
contiene la stessa quantità di benzopirene di 600 sigarette.
politico, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia e
Rinunciare ad una bistecca di 200gr significherebbe dare la
Franco Berrino, direttore del dipartimento di Medicina preventiva
possibilità a 50 persone di alimentarsi con cibo di tipo vegetale.
e predittiva dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Quest’ultimo
Per non parlare dei costi dei trasporti, della catena del freddo, del
in particolare, sul finale dell’intervista andata in onda mercoledì
packaging adeguato e dell’energia utile alla cottura.
26 Marzo, afferma, con un piglio di sarcasmo: “Mediamente quello
L’anatomia comparata, disciplina che studia l’anatomia dei
che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio
vari esseri viventi a livello comparativo, è una scienza esatta
del peggio. Io ritengo che non gli faccia bene, ma sa noi vogliamo
ed afferma, ormai senza il beneficio del dubbio, che l’uomo
bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi. Mettiamola
non è onnivoro (per la verità non esiste nessun essere vivente
così. Se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce
“onnivoro”, anche il maiale che si pensava lo fosse, si è di recente
lo SPRED. La sanità è la più grande industria nazionale ricordava
scoperto essere radivoro) non ha caratteristiche da erbivoro, da
il professor Monti. Non c’è un interesse economico nei confronti
semivoro, da granivoro né tantomeno da carnivoro, ma la fisiologia
della prevenzione. Che parola si potrebbe usare per definirla? Una
e la biochimica del suo organismo lo riconducono alla classe dei
gran commistione di ignoranza, di stupidità e di interessi.”
primati frugivori. Siamo scimmie un po’ più evolute per intenderci.
Analizzare la questione carne sotto diversi aspetti, ci mette di
Stiamo disboscando foreste, per allevare animali, per produrre un
“L’uomo è la specie più folle: venera un invisibile Dio e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è del Dio che sta venerando.” Hubert Reeves
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Giovane
Giulia Casoni • TAVOLESTRETTE
COSTRUZIONE DI UN MODERNO CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE a quistello: follia?!? A fianco delle scuole e del centro sportivo comunale, sorgerà a Quistello uno spazio dedicato ai giovani, costruito su misura per le loro esigenze: un’idea progettuale ambiziosa, che grazie al contributo dei Sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL) e di CONFINDUSTRIA
gestito da CONFINDUSTRIA MANTOVA, attraverso il Fondo Lavoratori - Imprese per la ricostruzione post-sisma diventerà presto realtà per il Comune di Quistello. Un nuovo modello per un centro di aggregazione giovanile per l’Oltrepò mantovano, una sorta di FabLab (Fab come fabbricare, costruire, fare. Lab come laboratorio, bottega, officina - ndr) capace di promuovere idee, invenzioni, iniziative imprenditoriali, nate dai nostri gio-
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vani. L’obiettivo è favorire i giovani, aiutandoli a trovare o ad inventarsi un lavoro, costruendo attività formative, culturali ed aggregative, coinvolgendoli attorno all’idea di un’impresa sociale. La gestione del centro infatti, non sarà legata ad un’attività assistenzialistica sovvenzionata dall’ente pubblico; dovrà riuscire a coniugare il proprio fine istituzionale, volto al conseguimento del benessere collettivo, con le necessarie funzioni aziendali (organizzazione, contabilità, marketing, gestione delle risorse...). I principali destinatari del progetto sono i giovani di età compresa tra i 12 ed i 25 anni. Il bacino di utenza comprende Quistello ed i territori limitrofi. La centralità di Quistello nell’Oltrepò mantovano e la presenza di buoni collegamenti pubblici rendono la struttura facilmente accessibile anche dai giovani dei Comuni vicini. Contemporaneamente, il progetto si rivolge anche a tutti quegli adulti desiderosi di dare una mano ai più giovani ad apprendere nuove abilità, in altre parole, a crescere. Anche dal punto di vista architettonico la struttura sarà sicuramente innovativa: le immagini qui sopra sono una bozza di proposta. L’idea di base è quella di uno spazio con diversi ambienti modulabili. Per Quistello si tratta inoltre dell’opportunità di riqualificare un’area, oggi abbandonata, a fianco delle scuole e di private abitazioni, costruendo anche un parcheggio necessario per meglio organizzare l’accesso all’istituto comprensivo ed agli impianti sportivi. Vogliamo coinvolgere attivamente i giovani nella progettazione di questi nuovi spazi a loro dedicati. Organizzeremo presto degli incontri
primo modello - BOZZA centro di aggregazione Francesco Galli - Architetto Mario Cucinella Architects Srl
per confrontarci insieme su questo progetto che qualcuno potrebbe definire folle, ma che crediamo fortemente possa essere una nuova opportunità per tutti coloro che si faranno contagiare da questa lucida follia.
Vi voglio proporre un videogioco un po’ datato che quando uscì non ebbe molto seguito, un vero peccato, perché io l’ho trovato avvincente già dalla Demo. “Sanitarium” è un'avventura grafica che si inserisce nel filone thriller/horror sviluppato dalla Dreamforge e pubblicato nel 1998 dalla ASC Games e poi ripubblicato nel 2002 dalla XS Games, LLC per Windows XP. La storia inizia con un'inquadratura di piedi che camminano in un parcheggio, una voce che parla al telefono, una corsa in macchina e un incidente. Ci si ritrova poi in un manicomio con il protagonista affetto da amnesia e con la faccia completamente bendata. L’avventura si sviluppa in tredici capitoli ognuno con un'ambientazione propria, in cui il protagonista, viaggiando tra sogno, immaginazione e realtà, dovrà ricostruire i pezzi della sua identità tra dialoghi con strani personaggi e flashback, fino al climax finale. Nei vari capitoli si interagisce con numerosi personaggi inquietanti, psicologicamente interessanti e complessi che ci aiutano ad entrare ancora di più nell’atmosfera preoccupante e immaginifica. La grafica è buona, gli ambienti sono molto particolareggiati, ogni enigma si
inserisce perfettamente nel contesto e i video di intermezzo e dei flashback del protagonista sono altrettanto ben resi. I punti di forza di questo gioco: la storia, terrificante e avvincente allo stesso tempo e gli enigmi, molti e soddisfacenti sebbene non particolarmente impegnativi. Purtroppo i dialoghi sono carenti e ripetitivi: ci si trova a risentire la medesima cosa per tre e anche più volte, ma fortunatamente i dialoghi si possono saltare con doppio click sul pulsante destro del mouse. La traduzione in italiano è stata curata da un gruppo di volenterosi e appassionati fans ed è veramente buona. Il gioco utilizza una prospettiva che segue le vicende dall’alto ed un sistema di movimento 2D, tuttavia il sistema di movimento è un altro limite del gioco: tenendo premuto il tasto destro si potranno scegliere 8 direzioni diverse, ma è abbastanza scomodo e spesso si va dove non si vuole, un classico punta e clicca avrebbe funzionato meglio. Altra scomodità: per l’inventario bisogna cliccare sul personaggio e gli oggetti non si combinano tra loro. In conclusione “Sanitarium” è un classico da non perdere soprattutto per gli amanti del thriller psicologico, un folle viaggio nella mente che saprà sorprendervi e a volte terrorizzarvi, facendovi chiudere un occhio sulle pecche del gioco.
Linda Dal Pan
Sanitarium
INGA, l'assistente di
Luca Malavasi . sindaco@comune.quistello.mn.it
The game Doctor
Proponeteci consigli, idee, suggerimenti... ..per contribuire alla realizzazione di un idea super!!!
SPORT
tempo
liBERO il pericolo è il nostro mestiere
Estrema
efficacia,
istintività,
condizionamento,
velocità
di
Il CENTRO DONNA SICURA nasce dalla volontà di affrontare
di soggiorno ecc.)
il fenomeno della sicurezza delle donne in modo funzionale
• In questo ambito mi preme molto sottolineare che in questi
e completo, sostenendo e proponendo attività che possano
tempi la difesa personale è diventata un business in cui molte
migliorare sia la percezione sia le conoscenze in materia di difesa
figure senza esperienza si stanno riciclando. In particolare maestri
personale.
di arti marziali si improvvisano esperti di difesa per aumentare la
In un CENTRO DONNA SICURA si è seguiti da esperti
loro clientela, senza capire che la difesa personale non ha nulla
professionisti in difesa personale e in materie ad essa ricollegabili,
di artistico o di marziale e che ciò che si codifica in palestra non è
quali: psicologia dell’emergenza, psicotraumatologia, diritto,
quasi mai attuabile in strada o in contesti di violenza vera. Inoltre
tossicologia forense, criminologia.
queste persone non hanno alcuna competenza tattica, psicologica o legale, finendo pericolosamente per fornire false sicurezze che
L'obiettivo è di offrire alle donne ed alle persone loro vicine una
risulteranno poi un boomerang per le vittime di violenza.
nuova e più completa valutazione dell’ambiente esterno, attivando
• Istituire un punto di riferimento fisso per chi ha bisogno di
comportamenti più funzionali ed efficaci, sviluppando capacità di
capire la difesa personale, spiegando e ascoltando i problemi
valutazione pre e post evento con l’ausilio di strumenti tecnico-
delle vittime di violenza o semplicemente bisognose di alzare un
pratici utili a ridurre i danni correlati ad un'eventuale aggressione.
minimo il loro livello di sicurezza nei comportamenti. A questi incontri, saltuariamente parteciperanno psicologi e avvocati per
COME SONO STRUTTURATI I CENTRI DONNA SICURA?
rispondere a dubbi e necessità.
Se pensiamo all’atto violento attuato nei confronti di una donna, diventano subito evidenti le tre fasi che lo caratterizzano, e cioè una fase PREVENTIVA, una fase ATTUATIVA, e per finire una fase
esecuzione delle combinazioni fino all’eliminazione del problema:
POST TRAUMATICA.
dileguarsi o colpire e fuggire, ma anche arrivare alla risoluzione più
La struttura di un CENTRO DONNA SICURA si basa proprio su
estrema… Nulla di superfluo o estetico, nessuna perdita di lucidità,
questo concetto garantendo alle donne una informazione ed
nessuna follia.
una preparazione che permetta loro di comprendere e sapere attivare rapidamente un corretto atteggiamento in situazioni
Questa è la quintessenza della tattica per l’autodifesa, il
critiche, così da evitare situazioni indesiderate sia fisicamente che
combattimento corpo a corpo e la protezione di terza persona,
emotivamente.
per imparare ad affrontare i reali pericoli della strada, con
Ai corsi di educazione alla sicurezza personale che da settembre
un’intelligente ed immediata valutazione della pericolosità
2014 avranno sede stabile alla palestra KINESIS di Quistello diretti
dell’aggressione e delle circostanze, anche ambientali in cui ci
da me (Luca Lanzoni -ndr) si affiancherà l’importante operato
si trova, fino a scegliere l’azione più opportuna da utilizzare per
del centro antiviolenza "la Magnolia" della fondazione Ferrioli
salvaguardare la propria incolumità.
Bo (www.fondazioneferriolibo.it) diretto dall’ispettore di Polizia
Questo è KRAV MAGA.
Roberto Bellio, che offrirà una consulenza gratuita e specializzata
Riconosciuto a livello mondiale, è lo studio delle tattiche e delle
al contrasto della violenza fisica, psicologica e sessuale che viene
tecniche per la protezione di terza persona contro gli attacchi e/o
prevalentemente esercitata sulle donne e su tutti i soggetti deboli,
minacce armate, siano esse effettuate con
quali fanciulli ed anziani, compreso anche lo stalking.
armi bianche o da fuoco, comprese quelle automatiche e militari.
LUCA, PIÙ PRECISAMENTE, QUALE SARÀ IL TUO RUOLO IN
Un vero sistema di autodifesa semplice e
QUESTO PROGETTO?
rapido da apprendere, si adatta ad ogni tipo di
Come esperto in materia di difesa personale il mio ruolo primario
persona: uomini, donne, ragazzi, di qualsiasi
sarà quello di indirizzare le persone in difficoltà che si presentano
corporatura e peso.
ai miei corsi, ai corretti punti della rete di sostegno (e viceversa), evitando così che la vittima di violenza veda il suo istruttore come
Luca Lanzoni, istruttore di karate tradizionale,
una sorta di salvatore (cosa purtroppo frequente); inoltre, fornire
decide di affiancare al Karate anche lo studio
un luogo protetto dove svolgere delle attività propedeutiche alla
del KRAV MAGA, trovandosi così ad oggi con
difesa personale con lezioni che comprendano una sana attività
la qualifica di MASTER per Scuola Italiana
fisica e l’insegnamento delle tecniche più adatte ad una difesa personale.
Luca è riuscito sinora a formare 8 nuovi TRAINER, con lo scopo
Altro mio obiettivo è combattere l’ignoranza che purtroppo c’è
di poter divulgare questa disciplina a tutto il territorio mantovano
intorno alla violenza, alla sicurezza e agli strumenti tattici, tecnici,
e non, e con il progetto di fondare la prima sede del CENTRO
psicologici e legali per contrastarla. Purtroppo ancora molte donne
DONNA SICURA a Quistello. I centri attualmente aperti dove
vittime di violenze non sanno niente (e a volte nemmeno chi
praticare Krav Maga sono a QUISTELLO, SUZZARA, BAGNOLO
dovrebbe assisterle) dei nuovi strumenti legali (ammonimento, art.
SAN VITO, BAGNOLO IN PIANO. In fase di organizzazione corsi a
119, 612 bis ecc.) e delle agevolazioni derivanti dalla convenzione
MIRANDOLA, PORTO MANTOVANO E REGGIO EMILIA.
di Istanbul (patrocinio gratuito, testimonianze protette, permesso
www.kravmaga.it per approfondire questo argomento e trovare ogni informazione per partecipare ai corsi.
Nella recente finale di Coppa Italia abbiamo assistito al
sospeso da anni? In un giudice che non condanna un delinquente
hanno continuato a verificarsi fino a raggiungere l’apice nella
verificarsi di incidenti tra tifoserie avversarie che hanno
che ha ferito un calciatore con una bottiglietta poiché, essendo la
notte di follia romana. Alcuni giornali e critici si riempiono la
portato al ferimento, per colpi d’arma da fuoco, del tifoso
bottiglietta aperta, durante il volo poteva svuotarsi, arrivando in
bocca con le parole “sistema inglese” non sapendo che in Italia
napoletano Ciro Esposito.
campo incapace di offendere? In un poliziotto che spara attraverso
esistono delle leggi che sono molto più restrittive e punitive di
Vissuta attraverso gli organi di informazione questa
quattro corsie autostradali ferendo a morte un ragazzo?
quelle applicate in Inghilterra, ma non vengono fatte rispettare.
Dove sta la vera follia?
Krav Maga (SIKM).
Per i reati da stadio come per tutti gli altri reati.
vicenda assume i contorni di un’isteria collettiva che fa ricadere ogni colpa sui tifosi. Quello che dall’esterno non
Chi respira calcio beve birra Moretti. Così recita un famoso spot.
si comprende è che questo genere di situazioni deriva da
Mi permetto di dissentire: chi respira calcio va allo stadio e quindi
Da frequentatore assiduo, propongo la mia di ricetta: il sistema
un malcostume tutto italiano basato sul non rispetto delle
la birra non la beve.
inglese, ma non solo nel calcio. Nella politica, nella magistratura, nella scuola, nella pubblica amministrazione e in tutti gli altri
regole, radicato ad ogni livello, non solo nel calcio, ma anche nella politica e nelle istituzioni.
Da tempo, in numerosi stadi italiani, pesanti regolamenti limitano,
aspetti della società civile. Perché finche non si cambierà l’Italia
Dove sta la vera follia? In un gruppo di persone che nulla
più o meno efficacemente, molte delle libertà individuali sancite
lo stadio non potrà che restare espressione dello stato cui
hanno a che fare con una partita di calcio e si danno
dalla costituzione. Negli anni si è detto che tali leggi sono state
appartiene.
appuntamento su suolo pubblico per regolare conti in
introdotte per limitare fenomeni di violenza, che prontamente
Marco Brioni
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Si
viaggiare “Volgi il tuo occhio all’interno, e scoprirai migliaia di regioni, nel tuo cuore, vergini ancora. Viaggiale tutte, e fatti esperto di cosmografia interiore”.
PH. ELIA SCANAVINI
Henry David Thoreau 1817/1862
FITZCARRALDO
Gli occhi dei miei compagni di viaggio erano lo specchio dello
Ciò che desideriamo ci fa pensare, camminare e sognare.
per segnare il territorio.
stupore. Ne ho apprezzato le sfumature, da quelle più semplici e nitide a
Desiderare qualcosa è proprio ciò che ci fa stare in piedi ogni
quelle più viscerali.
giorno.
Come la voglia strappare un pezzo di me e gettarlo oltre la sponda Siamo il fiume grosso e l’isola in secca. Siamo il salice e l’airone.
Così ha fatto quel manipolo di eroi che sono scesi lungo il fiume in
Siamo il remo e lo scalmo insieme. Siamo la portata del fiume in
quell’impresa visionaria conosciuta come Fitzcarraldo.
piena.
Io credo che al mondo non ci sia nulla di più appassionante che
Tutto qui? No.
lasciarsi attraversare dalle esperienze che si vivono.
E dimenticare tutto questo sarebbe pura, limpida, semplice follia.
E non c’è nulla di altrettanto straordinario che viverle con la
Elia Scanavini
leggerezza e lo stupore che solo un bambino riesce ad incarnare
destinazione libertà La follia. Le follie. Due. Quella buona, creativa, estroversa, uno
scivolo senza freni che collega il mondo del surreale a quello del reale. Quella che, anche in piccole dosi, inconsce, permette
fitzcarraldoltrepo.wordpress.com
PH. GIULIA GALEOTTI
quando gioca con la vita che gli si apre davanti.
agli uomini banali di fare scelte quotidiane o meno ma che in ogni caso portano quel tocco di pepe nella vita. Quella che, se vedi qualcuno di diverso, come un uomo che bacia un altro uomo o un'anziana signora agghindata stile punk fine anni ’70, ti fa piegare gli angoli della bocca verso l’alto e quelli delle estremità degli occhi verso il basso e magari ti fa pure scappare una battuta di approvazione. Poi c’è l’altro tipo di follia, il lato nero della medaglia, l’intolleranza, l’odio. Quella che se ti trovi di fronte alla diversità, la fronte si contrae, si corruccia, formando una rete inestricabile dove l’ignoranza regna sovrana. Una medicina, per questo tipo di follia, esiste. Si chiama informazione, viaggio, scoperta, curiosità, cultura. Ho trascorso gli ultimi tre mesi nei Paesi Bassi, la terra di nessuno, priva di tradizioni, come un italiano potrebbe intenderle, del tutto è concesso. Povertà di spirito? No. L’Olanda è il paese di tutti, con una particolarità: la tolleranza. Il paese della trasgressione, dei matrimoni gay, delle droghe
Al termine del mio periodo qui di due cose sono sicura.
leggere, della prostituzione legale. La patria di Vincent van
La prima è che anche la tolleranza va imparata con l’esperienza,
Gogh, il pittore folle per eccellenza, il luogo dove visse apolide
guardando il mondo con un pizzico di buona follia, se non si vuole
Anna Frank, vittima della più terribile delle follie del secolo
cedere la mente al tipo malvagio di follia.
passato. L'Olanda è paese di integrazione, dove un uomo in pensione se non vuole farsi da mangiare esce a comprarsi un
La seconda è che sicuramente, in giro per le strade, in Olanda, si
kebab al negozio più vicino aperto 24 ore su 24 , dove il giorno
può ascoltare il miglior Rock ‘n’ Roll, EVER.
della liberazione, con il tempo, si è trasformato nel giorno della Libertà, intesa come valore universale.
Giulia Galeotti
PH. ELISA SIVIERI
E navigare.
tuttoqui livemusic vol.2
Lo 09 esce in concomitanza con l’inizio di quella che per me, e forse per molti di voi, è la stagione preferita. Estate, oltre che a caldo e mare, nella mia mente amante della musica, viene associata alla parola festival e concerti. Dunque anche noi di “Tutto Qui” non vogliamo essere da meno e stiamo organizzando la seconda edizione del “Tutto Qui live music”!! Ci riproviamo dopo la bella esperienza che ci è rimasta nel cuore della prima edizione lo scorso Novembre. Sempre in
EKIDNA, associazione eco-culturale autogestita, antifascista e antirazzista, a San Martino Secchia di Carpi e
questa volta sarà il bellissimo parco ad ospitarci. La giornata sarà scandita dalla musica di sei band e dal dj set del nostro
Berg.ART. Inoltre il parco farà da cornice ad un bellissimo
mercatino vintage, ci saranno le foto del nostro shooting fotografico in bella mostra e uno stand gastronomico per rifocillarsi. Ma vediamo chi saranno i protagonisti di questa giornata di musica. Ritornano i
FUMAPADANA e gli OVER. I primi giocano in casa in quanto i componenti provengono da Rovereto sul Secchia e Carpi
e per loro Ekidna è una seconda casa. Sono una band folk rock che canta in italiano e alcuni testi parlano della zona da cui provengono, la nostra amata BASSA. Gli
OVER sono una band Alternative Melodic Punk-Rock con la splendida voce femminile di Linda Battilani. Negli ultimi mesi hanno
avuto grandi riconoscimenti dal pubblico che gli hanno permesso di continuare a suonare in giro per l’Italia. Le new entry di questo festival sono: i NEVERALONE, LE MURA DI MOS, THE UPLIFT MOFO PARTY BAND e THE CHICKEN QUEENS. I
NEVERALONE sono la prima band che ho intervistato quando iniziai a scrivere sul nostro amato giornale, da allora la composizione
dei musicisti ha subito qualche variazione, ma la loro carica rimane sempre la stessa. I primi mesi del 2014 hanno segnato l’uscita del loro nuovo album “Same Old Shit” e li hanno visti in tour in Russia e Ucraina a supporto della band italiana “Vanilla Sky”. Stanno continuando a promuovere il loro album in tutta Italia. LE MURA DI MOS li ho conosciuti attraverso il concorso “Battle of the Bands” e mi sono subito piaciuti. I loro live iniziano nell’estate del 2013 e il genere su cui si orientano è un Alternative Indie-Rock. Le band ha già in saccoccia la vittoria di alcuni concorsi ed un Premio Originalità al concorso “Songs for peace 2014-Per una nuova cultura di pace”. Siete amanti dei Red Hot Chili Peppers degli anni ’80 e ‘90? Benissimo, allora non potete mancare al nostro festival perché i
THE
UPLIFT MOFO PARTY BAND nei loro concerti rendono omaggio alla band più cazzuta degli anni ’80 e i primi ’90! Infine quando suoneranno i
THE CHICKEN QUEENS non vedrete il palco pieno di musicisti, ce ne saranno solamente due: Matteo
Capirossi cantante e chitarrista e Luca Sernesi batterista. Il loro LP “Up From The Grave” è caratterizzato da chitarre alte, batterie grosse e la voce che urla il più possibile. “I Chicken Queens sono in due e di un basso non se ne fanno niente”, provare per credere.
Con un programma del genere chi non partecipa è un FOLLE!!! SAVE THE DATE: 6 Luglio 2014 “TuttoQui live music vol. 2” @Ekidna Noi vi aspettiamo……carichi!!! Cinzia Buzzi
contea di POGGIO RUSCO
17 | 20 LUGLIO 2014 Per festeggiare il 25° anniversario, la Filarmonica Intercomunale Quistello-Poggio Rusco “Claudio Monteverdi” organizza una 4 giorni di musica no stop a Dragoncello, che per l’occasione si trasformerà nella Woodstock della Bassa. Saranno disponibili lo stand gastronomico, i gonfiabili per bambini, il toro meccanico, giochi vari e tenda trucca-bimbi. Sarà possibile usufruire di spazio per tende e camper. Navetta bus da comuni limitrofi.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.lafilarmonica.eu
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FILARMONICA INTERCOMUNALE
QUISTELLO - POGGIO RUSCO “Claudio Monteverdi”
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Mente
"Appendice
all'Elogio
PH. MATTEO ZANI
letteraL
Che cos'è questa follia?
Tutto tace, nessuno grida; il tempo fuori è grigio ed il vento risuona
di particolare; non memorizzo più i nomi, le date e non ricordo più
correndo sotto ai portici. La porta investita da una gracile sagoma,
i numeri di telefono! Forse è per questo che ho sposato mia cugina
nell’aprirsi cigola:
di primo grado Elsa… ah! Sapesse la gente! Ma d’altronde non ho
- Buongiorno signore!
mai visto questo fatto come un problema, se non fosse per i figli… il
La sagoma, facendosi sempre più nitida, mostra il signor Artaud.
grande problema è la gente! Si fà ben prima a spezzare un atomo
- Ah! Buongiorno signor Artaud, il mattino ha l’oro in bocca!
che un pregiudizio!
- Beh diciamo che l’oro in tasca non fa l’uomo più felice; mentre un
- Come darle torto signor Einstein, spero di rivederla presto!
ceppo d’albero può, sa? O almeno può rendergli più sopportabile
- Ci conti.
la vita… il dottor Dalmas proprio stamane me ne ha donato uno da
Con il sorriso sulle labbra se ne va verso chissà quali pensieri.
“E adesso io sarei pazzo per loro solo perchè non sto lì tranquillo
mettere in camera; lo colpisco violentemente col martello o con il
All’imbrunire invece, con passo sognante, il suono della porta mi
come un fottutissimo e immobile vegetale? Non ha il minimo
coltello, o con qualsiasi altro oggetto mi passi per mano, mentre
suggerisce che un esploratore sta per arrivare; si guarda un pò
senso secondo me... se questo vuol dire essere pazzo, beh allora
declamo e mentre canticchio.
attorno e… è il signor Goethe! Mi guarda e mi punta il dito contro.
io sono un rimbambito, toccato... si, tutto quello che volete!”
- Come la invidio signor Artaud, dico sul serio…
- Buonasera.
Se ne va come suo solito fare, con passo veloce e accompagnando
- Buonasera signor Goethe!
la porta delicatamente. Dopo pochi attimi la porta si spalanca
- Lei forse non sa! Ho riempito la casa di ogni specie di cranio animale
Il “folle”, in un’accezione piuttosto condivisa, è colui che
selvaggiamente e quel sottile raggio di sole che da poco filtrava
per vedere, per capire e per cogliere, per arrivare là da qualche
devia da un modo corretto e conformato di agire e di pensare,
attraverso le nubi dischiuse là fuori, ora illumina ferocemente
parte! Ho girato osservando le piante, i fiori, le foglie… anche qui
mettendo a repentaglio la salute propria e quella altrui.
l’ingresso.
dietro… ho meditato ruscelli e i dolori di coloro che passano vicino
Ciò risulta evidente anche nel nostro paese dove, fino a 40 anni
- Buondì!
a quei ruscelli. Poi ho scoperto l’osso intermascellare dell’uomo! E
fa, i manicomi erano un luogo di prigionia e ghettizzazione di
- Buongiorno signor Vincent!
credo che non mi basti una vita…
coloro che, socialmente, non potevano essere accettati.
- Buongiorno, buongiorno… mi scusi, è che ultimamente dipingo
Per un pò regna uno strano silenzio.
Eppure nei secoli, personalità autorevoli, premi nobel,
di notte, di giorno e all’aperto; con le candele intorno alla tela o
- Arrivederci.
veri e propri geni della scienza hanno speso interessanti
fissate alla tesa del mio cappellaccio di paglia invecchiata! Non mi
- Arrivederla…
considerazioni a difesa o addirittura, a sostegno, della follia.
curo delle intemperie e della stanchezza, che finirà, purtroppo lo so,
Così è passato un altro giorno e l’indomani, prima di pranzo, un
Erasmo da Rotterdam, 500 anni fa, scriveva un “Elogio della
per consumarmi ed infine per uccidermi… ma dopotutto questa è la
uomo arriva di fronte alla porta intento a finire la sua inseparabile
follia".
mia unica vita. Arrivederci…
sigaretta. Il fumo entra in lui come si infila tra le fessure della porta
- Arrivederla…
e qui avvolge gli odori… passano alcuni minuti ed entra.
Negli antichissimi tarocchi, il Matto, è la carta senza numero.
Successivamente dalla vetrina vedo avvicinarsi un uomo con
- Buongiorno signor Rothko.
Lo ZERO, il nuovo inizio, la forza che genera dal caos, la libertà
passo ritmato, guarda verso il cielo, investito dalla luce ed apre la
Gli allungo silenziosamente il quotidiano pacchetto di sigarette…
di spirito e di azione che, anche di fronte alla vertigine del vuoto,
porta.
poi mi guarda.
dell’ignoto, ci permette di avanzare.
- Buongiorno.
- Oggi osservandomi attentamente ho pensato che forse arriverò
“Nessuno deve condannare l’asceta nudo che è mio fedele, che
- Buongiorno signor Turner!
a togliermi la vita, credo a sessantasette anni. Probabilmente dopo
esprime i princìpi delle cose, ma agisce come un bambino o
Mi guarda intensamente come se stesse pensando a qualcosa che
aver realizzato una serie di dipinti completamente oscuri per una
un folle. Nessuno si farà beffe di loro, né rivolgerà loro parole
avrebbe voluto dirmi.
grande cappella… forse a Huston! Perché più ci penso e più le
spiacevoli se desidera il suo bene, ora e in seguito. L’uomo
- Questa mattina ho pensato che poco prima di morire dirò « Il sole
forme sono sospese in equilibrio precario, sempre sull’orlo della
stupido che li condanna, condanna il Signore stesso.” dice
è Dio! ». Si… credo proprio che lo dirò. Tra l’altro la settimana scorsa
rottura e così anch’io! L’equilibrio possibile è quello precario, che
l’induismo attraverso le parole di Shiva.
mi sono fatto legare all’albero maestro di una nave per provare in
precede l’istante del disastro. Ho paura che però in quel momento
della follia" di Davide Longfils
Randy P. McMurphy (Jack Nicholson)
prima persona la drammatica esperienza e per dipingerla…
sarà destinata a finire anche la luce di ogni mio giorno… mi scusi
Ecco allora che la follia assume un ruolo positivo, diventa una
- Sante azioni, signor Turner, e vedrà! Le verrà alla luce un
per queste parole! La ringrazio...
parte ineliminabile del nostro essere, quella capacità primitiva
capolavoro.
- Arrivederci…
e primordiale di coniugare conscio e inconscio al di là di un
- Grazie, ne sono convinto!
Esce accendendo la sigaretta poco prima di varcare la soglia; non
giudizio e ci offre l’opportunità di manifestarci per quello che
- Arrivederci.
vedo i suoi occhi ma è come se riuscissi a guardare per un attimo
siamo… Certo possiamo scegliere di continuare nella nostra
Il signor Turner se ne va senza salutarmi a parole ma sostituendo
il mondo con il suo sguardo. Solo per un momento.
routine ignorando l’ammonimento di Albert Einstein che diceva
queste con un gesto che lascia intendere «Alla prossima».
Verso sera, provato ormai dalla giornata, un uomo bussa alla porta,
che “La vera follia sta nel far sempre la stessa cosa aspettandosi
L’indomani mattina presto, intorno a un quarto alle otto, quindi
successivamente entra.
risultati diversi.”
prima di aprire, un uomo aspetta già da tempo davanti alla
- Buonasera signor Baudelaire, giunge al momento esatto, stavo
Oppure possiamo cedere alla negativa visione di Emil Cioran
porta; « Ecco il signor Da Vinci, come ogni lunedì e giovedì, lì, ad
quasi per chiudere… poco fa il silenzio copriva la stanza ed il
per cui la follia è soltanto un dispiacere che ha smesso di
aspettarmi… »
suo rintocco alla porta mi è sembrato come l’ultima campana di
evolversi… ma…
- Buongiorno signor Da Vinci!
mezzanotte; prego, mi dica.
- Buongiorno mio caro… “Se non ricordi che Amore t’abbia mai fatto compiere la più piccola follia, allora non hai mai amato.” William Shakespeare
Apro la porta ed entriamo insieme.
Qualche momento di sano silenzio filtra le mie ultime parole…
- Mi dica.
- Buonasera signor F., mi scusi se la guardo in questo modo, ma non
- Lei non sa… ultimamente mi trova qui in anticipo perché alterno
posso che pensare alla mia vita! Ho diviso il mio tempo tra droghe,
quattro ore di veglia ad un periodo di venti minuti ad occhi chiusi;
prostitute, alcool, malattia e parole. Malato lo sono tutt’ora, ma noi
il che mi porta in un'intera giornata a sei periodi di sonno, per un
due siamo diversi, discreti e tenebrosi… ed entrambi condividiamo
totale di centoventi minuti di assoluto riposo e lasciandomi ben
un sentimento e risvegliamo un raggiante ricordo, di pochi versi…
ventidue ore di veglia. Una persona normale dorme otto ore, quindi io ho sei ore di vita in più per pensare, progettare e costruire!
è dolce veder nascere attraverso la nebbia,
- Signor Da Vinci, una vera genialità!
la stella nell’azzurro, la lampada alla finestra,
- Si credo proprio di si… la saluto, alla prossima.
i fiumi di carbone salire al firmamento
- Arrivederla.
e la luna versare il suo pallido incanto...
Nel pomeriggio presto, quando il sole riscalda ogni molecola dell’atmosfera, da fuori vedo avvicinarsi un uomo che ridacchia. - Buongiorno signor Einstein. - Buongiorno, buongiorno! Beh oggi ho qualcosa da dirle… qualcosa
… e la vita un po' ci manca!
Federico Aprile
STAY FOOLISH
mestiere, se fatto con passione, può essere svolto in modo creativo e gli esempi attorno a noi, di questi tempi, sembrano moltiplicarsi. Per esempio, sono sempre più gli agriturismi che non offrono solo buona cucina: organizzano corsi legati a tematiche specifiche,
Parlando di follia, è impossibile non pensare alla frase più celebre
eventi e spettacoli, affiancando istruzione e divertimento.
di Steve Jobs “Stay hungry. Stay foolish”. Credo che, nella sua
La gente si inventa mestieri, come quel tale che a Milano mette
accezione positiva intesa da Jobs, la follia possa identificarsi come
a servizio il suo tempo per fare la fila per gli altri. Altri esempi:
un’esplosione d’amore. Restare folli, è come dire “Non smettete di
Negozio Leggero (www.negozioleggero.it) è una catena di negozi
innamorarvi!” e andate dove vi porta questo sentimento.
che vende merce sfusa biologica e locale, a prezzi convenienti, la
Nella vita, non ci si innamora solo delle persone: ci si può
cui particolarità è anche organizzare eventi e corsi serali aperti
innamorare di un animale, di un paesaggio, una strada, un libro,
al pubblico, sulle tematiche più svariate. Infine mi viene in mente
una musica, un mestiere. Ci sono canzoni che non si fermano
“Titto” (www.titto.it) una catena di gelaterie self service, dove
al primo ascolto, né al secondo, né al terzo… non ci bastano, e ci
ognuno può crearsi da solo il proprio gelato e le pareti del negozio
inabissiamo in esse come se cercassimo di carpire un qualche
si vestono periodicamente delle opere di illustratori emergenti.
sulla follia divina I libri e le idee
di Patrizio Guandalini
“E qui meglio mi sono riconosciuto una docile fibra
tesoro nascosto lì, tra le note, solo per noi. Prima dell’era di Internet, si poteva impazzire nella ricerca di una musicassetta,
La creatività esonda attorno a noi… ma per ogni onda che emerge,
o cd, che contenesse una canzone che ci aveva emozionato, ma
c’è il rischio che un’altra venga sommersa. Il rischio per chi non
ancora oggi può capitare di fare piccole follie per la musica: per
cavalca queste ondate, e lo dico perché a me per prima capita
esempio, l’anno scorso mi è capitato di sentire poche note di una
di sentirmi così, è di sentirsi travolto e schiacciato da una nuova
canzone in radio di cui mi era sfuggito sia il titolo che il nome
mentalità che sta rivoluzionando il modo di vedere l’economia, il
del gruppo musicale: quelle poche note sono bastate per farmi
mondo, il concetto di qualità della vita. Questi esempi, belli, non
ascoltare, appena arrivata a casa, tutte le playlist delle radio più
devono demoralizzarci, ma spronarci a trovare tutti un nostro
famose, fino a che non ho trovato la canzone che cercavo.
modo di essere creativi, con una sana dose di follia. Credo che il
Non avrei potuto dormire senza prima avere ascoltato quella
primo passo sia sforzarsi di aggiungere un pizzico di amore in
canzone integralmente e, il giorno stesso, ho perfino comprato i
ogni gesto quotidiano: penso a una mia cara amica, esemplare in
biglietti per il concerto. In quelle note, tuttora, mi sento a casa.
questo senso, che svolge la professione di infermiera in pediatria
Mi è successa la stessa cosa la prima volta che ho percorso le
e si spende non solo per far sorridere i bambini, ma anche per
strade di collina in cui vivo: sapevo che quella era la mia fermata,
decorare il reparto e renderlo più accogliente e colorato.
sarebbe diventata la mia casa, con la stessa certezza di quando ti innamori di una persona e sai che certamente condividerai con lei
Sforziamoci di non fare solo ciò che si deve e cerchiamo di
gli istanti più belli della vita.
aggiungere un nostro contributo personale in tutti gli ambiti della quotidianità: se non altro ci arricchiremo emotivamente.
È questo tipo di sentimento che non dobbiamo mai smettere
Sottolineerei anche che per innamorarsi di qualcosa bisogna
di cercare, avere voglia di innamorarci continuamente perchè
saperla innanzitutto guardare! Quindi apriamo gli occhi attorno a
l’innamoramento è pura energia vitale, passione e creatività che
noi, in cerca di ispirazione e di bellezza. E se davanti a noi proprio
ci spronano all’azione e a osare follemente. Tra l’altro, credo che
non ne troviamo, forse è giunto il momento di fare follie, volgendo
innamorarsi sia qualcosa di necessario sempre, perciò indirizzare
lo sguardo da un’altra parte.
dell’universo” (Giuseppe Ungaretti)
“Ci sono due forme di follia: una che nasce da malattia umana, un’altra che deriva da potenza divina”. Così scrive Platone nel Fedro, distinguendo anche le varie forme della follia concessa dagli dei, “dalla quale giungono all’uomo i più grandi beni”. Pur diverse tra loro, queste forme di follia divina appartengono all’ambito religioso, infatti provengono ciascuna da un dio: da Apollo la divinazione, da Dioniso l’iniziazione mistica, dalle Muse la poesia, l’amore da Afrodite. Solo chi per divina grazia (theia moira) le ha esperimentate, può giudicarne. Nel mondo antico da un lato la follia è esorcizzata, dall’altro si intuisce che essa, al pari dell’esperienza onirica, può essere una sorgente inesauribile di Sapienza e di Gioia. La Grecia arcaica e barbarica della divina Sophia precede la Grecia classica della umana philo-sophia e i grandi poeti tragici concordano con i massimi filosofi nel definire il loro tempo un’età di decadenza e nostalgia. Anche nel mondo cristiano il “folle” gode di profondo rispetto
questo bisogno verso un progetto o un hobby, certamente può
Francesca Battisti
contribuire a rigenerare anche la vita di coppia. La creatività in
Folle? Audace? No. Diverso!
questo senso, non è esclusività delle professioni artistiche: ogni
- non oppone forse anche Paolo la follia divina alla sapienza umana? - pur venendo emarginato dai ben pensanti come pericoloso per la normalità e per l’ordine sociale presente. Folle era Francesco d’Assisi; folle Marc Chaduc, il monaco francese, discepolo di Henri Le Saux in India, che abbandonò tutto per vivere come asceta itinerante e scomparve sull’Himalaya; folli le donne mistiche medievali con il loro formidabile ascetismo (basti
È folle, al giorno d’oggi, mostrare la diversità? È folle,
ricordare Ildegarda di Bingen o Veronica Giuliani). E, in altre
soprattutto, pensare che la diversità non costituisca
religioni, altrettanto folli sono i sadhu indiani o i monaci buddisti,
un limite bensì un mezzo per l’arricchimento sociale e
che si bruciano vivi per protesta contro la sopraffazione politica
culturale?
e religiosa.
Di certo è coraggioso, così come lo è il progetto
Ma per ricevere la grazia divina occorre che il devoto sia in
dell’Associazione Culturale Pescepirata.it, volto a
condizione di estasi (letteralmente fuori di sé). Bisogna che
raccontare il coraggio di essere diversi nella società
l’io autocosciente “muoia” e che questa “morte” dell’ego lasci
odierna.
spazio all’irruzione del dio. Nella storia delle religioni si manifesta
Con il Concorso per racconti “Diverso Sarò Io”, alla
infatti il fenomeno del soggetto che ha perduto se stesso proprio
seconda edizione, si apre una parentesi in cui la
in quanto entità psichica individuale, e perciò è interamente
diversità è narrata nelle sue molteplici sfaccettature,
assorbito dall’assoluto, dal divino.
talmente tante da spingere a chiedersi chi possa, in
Ich bin Gott geworden, “io sono diventata Dio”, dice l’umile
tutta coscienza, definirsi non diverso.
sorella Katrei al suo confessore, al termine del suo itinerario di distacco e di auto-spoliazione. Allo stesso modo parla la nobile
A pochi giorni dalla chiusura, con 79 racconti in gara e
genovese Caterina Fieschi Adorno, capace di eroica dedizione
21 fuori concorso, "Diverso Sarò Io" stabilisce un record
al servizio di poveri e malati. E l’elenco potrebbe continuare a
di partecipazione ma non solo, anche di gradimento.
lungo.
Sono infatti molti e rilevanti gli enti che hanno
Tutti costoro sono, seppure in modo diverso, dei folli... folli
concesso il loro patrocinio morale, a partire dall’Ufficio
per amore, e infatti tra le forme di follia concessa dagli dei,
Antidiscriminazioni Razziali in seno al Ministero
l’iniziazione ai misteri di Eros – come insegna ancora Platone nel
delle Pari Opportunità, Amnesty International Italia,
Fedro e nel Simposio - è la manifestazione più alta e significativa.
Arcigay, Fish - Federazione Italiana per il superamento
Ma quale genere d’amore? Non quello volgare che cerca
dell’handicap e, a sorpresa negli ultimi giorni, il Ministero
l’immediato soddisfacimento di un bisogno, ma quello profondo,
della Pubblica Istruzione.
che coincide col desiderio sempre inappagato dell’unione con
La giuria è ora al lavoro per giudicare i racconti pervenuti
l’altro e si sublima nella tensione estrema verso la ricongiunzione
e assegnare i posti d’onore sul podio. In palio non ci
con l’universo infinito, o nell’abbandono all’Unitoralita’ cosmica
sono premi altisonanti, ma tanti libri offerti dalle Case
che tutto include, tutto abbraccia.
Editrici che sostengono l’iniziativa… perché un’altra sfida di "Diverso Sarò Io" è quella di essere completamente gratuito. Sarò Io" si terrà QUI. Qui, nella nostra bellissima Mantova, vestita a festa in occasione del Festivaletteratura. L’evento è previsto infatti presso la libreria IBS di Via Verdi domenica 7 settembre alle 16.00. Noi di Tutto Qui & Dintorni ci saremo a testimoniare che… Diversi siamo anche noi che ci distinguiamo per passione, per follia, per audacia. Per Tutto Qui.
Anna Giraldo
Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Sito del forum letterario di Pescepirata: www.pescepirata.it. Sito del Concorso Letterario Diverso Sarò Io: http://diversosaroio.blogspot.it/
PH. MATTEO ZANI
È proprio il caso di dire che la premiazione di "Diverso
Il germe della follia. Che ne sai tu di un campo di Kamut?
PH. MATTEO PISTONI
Chiamalo matto!
La farina di Kamut® è di grande attualità, per non dire moda.
Che senso ha, quindi, ostinarci ad acquistare prodotti biologici
Sembrerebbe la quadratura del famoso cerchio: è rigorosamente
se poi permettiamo che siano consumate enormi quantità di
biologica, è ricca di proteine, selenio, zinco, manganese, vitamine
combustibile per raggiungere i mercati finali? Non è follia questa?
(B1 e E in primis), fibre e ben il 17% del chicco è formato da
Ma cosa possiamo fare? Ci sono alternative? Certo, e pure
carboidrati, ottimo quindi per atleti e sportivi.
nazionali! Ci stiamo riferendo ai cosiddetti “grani antichi” che hanno qualità
Quindi dove sta la follia? D’ora in poi consumiamo solo Kamut®
molto simili a quelle del Kamut® e, in alcuni casi, anche un basso
e stop! Non proprio.
indice glutinico, risultando più digeribili e tollerabili dal nostro
Facciamo un passo indietro, cos’è il Kamut®? Partiamo intanto
organismo. Questi grani sono spesso coltivati da piccole realtà
da cosa NON è: non è assolutamente un grano adatto ai celiaci
del centro-sud Italia, quindi consumandoli sosteniamo anche la
(contiene glutine) e non è stato ritrovato in un’antica tomba egizia!
nostra economia!
Quindi cos’è? La “®” che campeggia sempre di fianco al nome
Un cerale a km 0 è da preferire a uno che giunge dall’altro capo del
indica che si tratta di un brand, un marchio commerciale
mondo; un cereale autoctono, come qualsiasi altro prodotto, aiuta
registrato. Kamut®, infatti, non è una qualità di frumento, ma il
un agricoltore locale e il territorio si riappropria di biodiversità e
nome dato ai prodotti derivati dal grano Khorasan. Tale marchio è
tradizione.
stato registrato dalla famiglia americana Quinn, proprietaria della
Tra Lucania, Sannio e Abruzzo si coltiva il grano Saragolla, un tipo
K.Int, nei primissimi anni Novanta. Questo comporta che tutto ciò
di Khorasan. Della stessa famiglia del Kamut®, si può considerare
che trovate in commercio come Kamut® in qualche modo passa
tra i capostipiti dei più moderni grani duri, ricco di proteine vegetali
attraverso l’approvazione della K.Int, così come alla società vanno
e con meno glutine rispetto al comune grano tenero.
una parte dei guadagni, ma fin qui niente di grave.
Altri grani antichi di cui si sta recuperando la coltivazione sono il
Libertà, innocenza, entusiasmo, fiducia, spontaneità: sono queste
Il processo produttivo del grano Khorasan Kamut®, come la
“Senatore Cappelli” e il grano “Verna”.
le parole chiave che accompagnano la lettura della carta del
stessa K.Int afferma nel suo disciplinare, prevede che questo
Il grano duro Senatore Cappelli, selezionato circa un secolo fa in
“Matto”.
grano debba essere coltivato rigorosamente secondo il metodo
Italia, è coltivato in Basilicata, Puglia e Sardegna. La sua farina
Nei Tarocchi, che alla Pavona sono custoditi in un sacchetto di
dell’agricoltura certificata biologica. Nel 2008 e fino al 2012 quasi
è perfetta per realizzare dell’ottimo pane a lievitazione naturale
garza indiana decorato con la tecnica del Batik, quello del Matto
20.000 ettari in Nord America (Montana, Alberta e Saskatchewan)
utilizzando la pasta madre.
è l’Arcano Maggiore che più suggerisce con urgenza di ascoltare
erano seminati a Kamut® per i mercati di Nord America ed Europa.
Queste farine si trovano più facilmente nei negozi biologici e molti
la nostra spontaneità, di seguire la nostra pelle, di assecondare
Qui arriva la prima nota stonata: se la produzione avviene in Nord
produttori le vendono anche online. Per qualche suggerimento
l’intuizione senza il timore di tuffarsi in un nuovo corso di vita,
America, tutti i prodotti a marchio Kamut® in Italia, preparati e
guardate
lontano da ciò che può pensare di noi la gente.
venduti su licenza della K.Int, usano grano prodotto da monocolture
2013-bolzano-salute-tavola/
È una carta tra le più affettuose di tutti i Tarocchi, e ci spinge a
nordamericane, con costi economici e ambientali notevoli. Costi
fare silenzio per ascoltare solo il nostro cuore, fieri della nostra
di trasporto, promozione, commercializzazione, registrazione
Steve Jobs ci ha lasciato con “Stay hungry. Stay foolish”, ma noi
unicità; ci grida di accettare la nostra originalità nella certezza che
del marchio, uniti ad un certo “appeal” o “valore percepito” del
questa volta andiamo contro, vi vogliamo nutriti (bene!) e senza
la diversità è bella se è il cuore che ci sprona a viverla.
prodotto e al regime di monopolio che lo caratterizza, incidono
follie… alimentari!
È sempre un’emozione quando durante la lettura spunta la
quindi in maniera rilevante sui circa 3 euro/kg al consumatore
facciotta del Matto: un giovane vestito di stracci che con sè porta
(tra l’80 e il 200% superiore al frumento “normale”), valore non
solo un fagotto ed un fiore, il sole splende sopra di lui ed un
trascurabile, di questi tempi.
qui:
http://www.acquaementa.com/biolife-nutrisan-
www.acquaementa.com
cagnolino bianco lo accompagna. Apre le sue braccia alla Provvidenza e accetta con riconoscenza tutto ciò che arriva nella fiduciosa consapevolezza che gli basterà. Chiamalo matto!
Clara Zani
una danza saltellante e solitaria volume alto sul pezzo che amavi a 14 anni. Una chiacchierata appassionata con qualche sconosciuto, meglio se bimbo, ancora meglio un anziano. Racconta una favola al tuo gatto. Cerca un angolino silenzioso e resta a contemplare le cose che di solito non noti. Non un tramonto, non il mare, ma la vita sul granello di sabbia, le chiacchiere ed i gesti di persone lontane, la danza di un filo d’erba uguale e diverso da tutti gli altri. Dona un gesto educato e generoso, fai un urlo di libertà con gli amici di un tempo. Pianifica una piccola avventura con la tua persona speciale, restate immobili col corpo e fate correre a perdifiato la fantasia. Mangia solo la mollica del pane, fai rumore con la cannuccia. Sporcati le dita ed allarga il tuo sorriso. Fatti sorprendere dalla vita osservandola con attenzione. Vestiti di entusiasmo e affonda i piedi scalzi. Immergiti a fondo in una piccola, essenziale, follia.
Sara Ferrari . Oui Darling Studio ©
lifestyle
Concediti qualche piccola follia. Che non sia un acquisto compulsivo, che non sia l’ultimo taglio alla moda. Una piccola follia che brilli di gioia,
PH. SARA FERRARI
www.lapavona.blogspot.it
SAVE THE DATE
Il piazzale davanti alla gelateria Chantilly a Moglia si anima ancora una volta per un pubblico sempre più vasto, desideroso di vivere una dolce serata estiva in buona
compagnia. La squisita ospitalità di Greta e Massimo con la loro offerta di fresche
prelibatezze farà da sfondo al secondo appuntamento con Sweet Little Market, dove
ritroveremo le amiche di Riqù l'Arte sul Filo con le loro creazioni handmade. Venite per curiosare tra bancarelle di abiti e accessori moda, creazioni di artigianato artistico locale, e per ascoltare buona musica fino alla mezzanotte. Un appuntamento da salvare in agenda anche per scoprire le sorprese che la redazione di TuttoQui&dintorni ha in serbo per tutti gli amici che vorranno venire a
29 giugno
salutarci e a scoprire lo zero9 di questo folle magazine! Non mancate.
PER ORGANIZZARE EVENTI IN COLLABORAZIONE
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redazione@tuttoqui.info
Una domenica così non si era mai vista, venite per credere! Un evento imprendibile per tutti gli amanti della Musica: ritorna a grande richiesta Tutto Qui Live Music! EKIDNA ospita la redazione di TuttoQui&dintorni che metterà a disposizione il proprio entusiasmo nell'allestimento dell'ampio giardino con un ricco mercatino vintage e una mostra fotografica legata al nostro magazine culturale. Un incontro multisensoriale per godere di ottima musica, cenare in compagnia con pizze e piadine del nostro stand gastronomico e divertirsi tra amici. I gruppi musicali selezionati dalla nostra Cinzia saranno protagonisti di un evento unico che non mancherà di stupirvi e di coinvolgervi
LUGLIO
con la passione autentica che ci contraddistingue.
PH. STEFANO BAGGIO
A presto, allora, segnatevelo in agenda, vi aspettiamo numerosissimi.
& dintorni
DOMENICA 29 GIUGNO dalle ORE 18.00 alle 24.00
TuttoQuiedintorni
c/o GELATERIA CHANTILLY Via dell’Artigianato 22/C . MOGLIA (MN) Tel. 0376 565044 info: redazione@tuttoqui.info . Cinzia 340 3597236
Chantilly
credit FOTO: REDAZIONE E LABORATORIO CREATIVO: TuttoQui&dintorni www.tuttoqui.info ART DIRECTION ED EVENTO: Oui Darling Studio www.oui-darling.com MAKEUP ARTIST: Stella Tagliazucchi www.stellastrala.it STYLING: Oui Darling Studio e LaNicoDelleMeraviglie www.oui-darling.com www.lanicodellemeraviglie.it HAIR STYLING: Fuori di Cresta www.facebook.com/pages/Fuori-Di-Cresta ACCESSORI HANDMADE: LaNicoDelleMeraviglie www.lanicodellemeraviglie.it ABBIGLIAMENTO: Sunvibes collezione Spring/Summer www.sunvibes.it
7
settembre
La nostra Anna Giraldo e noi di TuttoQui siamo lieti di invitarvi alla premiazione del concorso letterario per racconti sulla diversità "DIVERSO sarò io!" che si PH. SARA FERRARI
ALLORA: IL TEMA DI QUESTO NUMERO
È LA FOLLIA!
MAH!...
...IN CHE SENSO FOLLIA? INTESA COME? FORSE SARÀ MEGLIO...
PRONTO... MA, COSA DEVO FARE? AH... VABBÈ.
ALLORA
HO L’IDEA GIUSTA
...TELEFONARE IN REDAZIONE.
www.tavolestrette.com VAI SUL SITO PER VEDERE L’OPERA SENZA CENSURA... ;-P
terrà a Mantova, in occasione del Festivaletteratura, presso la Libreria IBS.
SI, BRAVO! FAI QUALCOSA COME SOLO TU SAI FARE!
DOMENICA - ORE 16.00 c/o LIBRERIA IBS VIA VERDI - MANTOVA
follie di tavolestrette
ECCO QUA. DOPO TANTI ARTICOLI E FOTO COLTI, PROFONDI ED INTELLIGENTI CI HO PENSATO IO
CHE NE DITE?
È... FOLLIA? :D
ura
s cen
impaginazione: print studio grafico. quistello mn | stampa: mediaprint. san giovanni lupatoto vr
Nati con la camicia PH. MATTEO ZANI
di Grego Ricorso
Aveva soli quattro anni Erich Weisz quando, nel 1878, si trasferì con la famiglia dall’Ungheria negli Stati Uniti di America. Un viaggio lungo, estenuante, quasi impossibile per un bambino di quell’età. E forse proprio su quella nave grandissima e cupa, rintanato nel suo ventre sordo o appiattito sul ponte maestro frustato dai venti gelidi che dispiegano l’oceano, Erich ha dato alla luce i suoi primi anticorpi, innalzando la prima fortificazione contro un mondo nuovo e misterioso che l’avrebbe, suo malgrado, inghiottito. C’era un imprevedibile e, per certi versi, inaccessibile segreto che teneva legate le migliaia di persone che, sospinte da non si sa quale alito vitale, solcavano mari immensi per vestire nuovi abiti e cibarsi di nuove speranze: il bisogno di togliersi di dosso l’ingombrante zavorra di una vita fatta, per lo più, di stenti e privazioni, una vita troppo penosa per essere vissuta lì, dove il destino ne aveva circoscritto i poveri confini. E l’istinto di togliersi di dosso qualcosa, Erich lo mantenne per tutta la sua affascinante esistenza: dai primi anni dell’adolescenza, quando il fangoso quartiere in cui viveva restituiva solo a tratti i contorni di un miraggio convincente, fino a quando, appena diciassettenne, si spinse nel nebuloso mondo dell’illusionismo divenendone, nel giro di nemmeno due decenni, l’incontrastato punto di riferimento, l’algida luce, l’intransigente castigatore di maghi, fattucchiere e ciarlatani da
Massimo veste total outfit by Virgom Store <3
quattro soldi, inventori di un modo insolito ed approssimativo di guadagnarsi il pane quotidiano. I suoi spettacoli, negli affollati e prestigiosi teatri di vaudeville americani, erano i più richiesti, visti ed attesi, senza che scettici e sbalorditi se ne perdessero alcuno. C’era l’illusione, la magia, la polvere e il talento. C’erano celle piombate e ricolme d’acqua, corde e catene, c’era l’allucinazione e il sogno, c’era la penombra rischiarata dalla maraviglia, la realtà annichilita dalla fantasia. Lui non era più Erich l’ungherese adesso, lui era Harry Houdini il “grande”, una leggenda. Potevi vederlo, senza crederci, sciogliere legacci, aprire lucchetti, eludere manette ed uscire indenne dalle situazioni più improbabili. Potevi vederlo con i tuoi stessi occhi, penzolare a testa in giù, immerso in minacciosi acquari, imbrigliato in soffocanti fasciature, svignarsela inspiegabilmente. Harry Houdini, un illusionista, un intrepido, un provocatore. Harry Houdini, il più celeberrimo escapologo di tutti i tempi. Liberarsi, evadere, anzitutto da costrizioni fisiche, questo fa, di un banale giocoliere, un escapologo. E l’eccesso, l’inimmaginabile, l’intraducibile, di un escapologo, un mito. La camicia di forza divenne un suo marchio di fabbrica, l’inossidabile certificazione di ogni suo sconcertante successo. L’aveva inventata più di un centinaio d’anni prima un premuro-
so tappezziere francese, come panacea per quei disturbi della mente che non permettevano un adeguato controllo dei soggetti in questione. Beh, sempre meglio delle corde e delle catene che fino ad allora erano in uso per raffreddare o reprimere ruvide escandescenze. Solitamente era bianca, immacolata come le fasce neonatali o come un abito nuziale e obbligava lo sventurato ad assecondare il proprio corpo con un abbraccio che aveva (ed ha) un che di conturbante e consolatorio ad un tempo. Bianca come una pagina non scritta. Bianca come una bandiera di resa incondizionata nei confronti dell’incerto succedere delle cose e del loro incagliarsi in acque nemiche. Ai miei occhi oggi appare come un simbolo, il simbolo di un mondo sinistro e distante, di un territorio sconvolto da batteri ostinati e malamente interpretabili. Simbolo logoro di luoghi obliqui e malsani, di una babele indifendibile, di passaggi a vuoto, di stanze svaligiate. Le stanze della follia, dove le porte si aprono solo in un verso e i pavimenti si muovono senza sosta, stipate di ricordi e souvenir fuori moda. Le stanze della cenere, dei poveri resti, dell’anima inconsolabile. I manicomi, muri sui muri, corridoi verso il niente, vuoti a perdere pieni di urgenze grezze. Immutabilità, dissociazione, malattia, cordoglio, omissione, eutanasia. Vuoto. Vuoto da denunciare, da urlare, da vincere, da suturare. Vuoto da incriminare. Vuoto indecente da cui evadere, in fretta, proprio come faceva Houdini. In tanti c’hanno provato. Qualcuno c’è riuscito. Qualcun altro, ancora no.
a.a.a. sostenitori cercasi...
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