Aprile Maggio
2011
d e l l a
c o l d i r e t t i
P r o v i n c i a l e
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V i t e r b o
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma1, DCB/CN Pubblicità fino al 45% DCB Centro Viterbo Una copia e 1,5 Abb. annuo e 10,00 Pagamento assolto tramite versamento con la quota associativa - ANNO XLV N. 08 AGOSTO 2014
O r g a n o
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IL SOLE 24 ORE: «Made in», una chance da non perdere
Coldiretti Viterbo, Creditagri Italia e bnl fanno il pieno
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per la presentazione dell’accordo per finanziare
www.viterbo.coldiretti.it
le imprese agricole
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Impegno ed attenzione per i consorzi di bonifica
Maltempo: danni ai cereali e alla frutta nel viterbese
TUSCIA VERDE ora anche on-line sul sito di COLDIRETTI VITERBO
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MERCATO di CAMPAGNA AMICA
Ogni mercoledì dalle ore 8 alle ore 13 Largo Benedetto Croce (accanto alla Chiesa Almadiani) - VITERBO Ogni sabato dalle ore 8 alle ore 13 nel piazzale Coldiretti in Via F. Baracca, 81 - VITERBO
dove siamo
3 • Editoriale 4 • Coldiretti Viterbo insieme a "Semi di Pace" per realizzare un pollaio in Congo
5 • IL SOLE 24 ORE: «Made in», una chance da non perdere 6 • A Capodimonte mercato di Campagna Amica 7 • Consensi e partecipazione alla settima edizione
Comprensorio del LAGO DI VICO
sommario
della festa della pastorizia a Farnese
la presentazione dell’accordo per finanziare le imprese agricole
Vetralla
• Latte in polvere? ai bambini meglio quello di mucca e di capra • Impegno ed attenzione per i consorzi di bonifica • Maltempo: danni ai cereali e alla frutta nel viterbese • Una bandiera ogni socio
Comprensorio Comprensorio della MAREMMA pianura viterbese
10 • A Tarquinia con il sindaco Mazzola un proficuo 12 13 14 15
Direzione - Redazione Amm.ne: Viale F. Baracca, 81 Tel. 0761.2522
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Impaginazione e stampa: Tipolitografia Quatrini snc Viterbo Via dell’Artigianato, 20 Tel. 0761.251114 Anno XLV - N. 8 Agosto 2014
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Comprensorio monti cimini e Agro falisco Comprensorio ALTA TUSCIA
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8 • Coldiretti Viterbo, CreditAgri Italia e bnl fanno il pieno per e intreressante incontro
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Sped. in abb. post. - comma n. 20/B art. 2 Legge 662/96 - Filiale P.T. Viterbo Iscrizione ROC n. 5235 Chiuso in Redazione il 27/08/2014 Finito di stampare 29/08/2014
Onano S. Lorenzo Valentano
Giorno Giovedì Mercoledì
Orario
Martedì Giovedì Venerdì Mercoledì Giovedì 1º e 3º Lunedì Giovedì Lunedì Mercoledì Giovedì Tutti i giorni Martedì pomeriggio Lunedì Giovedì Martedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì Martedì Giovedì Venerdì Lunedì Giovedì Mercoledì Mercoledì Lunedì Mercoledì Giovedì Mercoledì Lunedì Mercoledì Venerdì da Lunedì a Venerdì Mercoledì Lunedì Martedì (Epaca) Mercoledì Venerdì Lunedì Giovedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì 1º e 3º Martedì ogni 15 giorni Martedì ogni 15 giorni Lunedì Martedì Mercoledì Venerdì Mercoledì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Mercoledì Mercoledì Giovedì Giovedì Mercoledì Martedì Giovedì Giovedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Mercoledì Venerdì
09.00 - 12.30 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30
16.00 - 17.00 15.00 - 17.00 15.00 - 17.00 15.00 - 17.00 16.00 - 17.00 08.30 - 11.00 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30 15.00 - 17.00 10.00 - 12.00 11.00 - 13.00 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30
Giovedì chiuso 14.30 - 17.00 15.30 - 17.00
10.00 - 12.00 08.15 - 13.45 08.15 - 13.45 08.15 - 13.45 08.15 - 13.45 08.15 - 14.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 12.30 9.30 - 12.00 (Epaca) 9.00 - 12.00 (Epaca)
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Tuscia verde
3 agosto
editoriale
2014
di Andrea Renna
nuove prospettive
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rchiviato agosto, il tempo più che incerto davvero instabile sperando sempre che si ristabilisca una normalità auspicata che ancora tarda ad arrivare e non solo per il meteo, proviamo, anche in questo numero, ad analizzare lo scenario e illustrare seppur in sintesi cosa facciamo come Coldiretti a Viterbo, nel Lazio e nel Paese. Intanto salutiamo con soddisfazione qualche nuovo ingresso negli elementi introdotti dall’Istat per il ricalcolo del prodotto interno lordo. Infatti, non solo droga e prostituzione, nel ricalcolo del Pil entra finalmente anche l’economia “buona” e sostenibile, con il valore aggiunto prodotto dalle nuove attività emergenti nelle aziende agricole come la produzione di energie rinnovabili (fotovoltaico e biomasse), le fattorie didattiche, gli agriasili, le attività ricreative come la cura dell’orto ed i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, le vendite dirette anche nei mercati degli agricoltori, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio. Anche le nuove stime relative al settore agricolo hanno quindi contribuito all’aumento generale grazie alla determinazione con maggiore precisione del valore delle differenti attività connesse alla multifunzionalità agricola. Si è così notevolmente migliorata la stima delle produzioni secondarie e connesse del settore agricolo, che ha portato a una rivalutazione del valore aggiunto del settore pari al 7,5 per cento, con un impatto positivo sul Pil di 0,1 punti percentuali. Un risultato reso possibile grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Gli imprenditori agricoli oggi si possono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori, ma anche della fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i contratti realizzati da molti comuni per la cura del verde pubblico che spesso viene affidata agli agricoltori. In questa provincia si puo’ e si deve fare ancora moltissimo sotto questo punto di vista e per questo scriveremo, di nuovo, a tutti i sindaci ricordando questa opportunità. Con un taglio di oltre il 15 per cento rispetto allo scorso anno la vendemmia 2014 rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, anche in provincia di Viterbo, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane. I condizionamenti hanno un nome e un cognome: il maltempo. Intanto è deflazione shock con il crollo del 12,2 per cento dei prezzi delle verdure e del 8,9 per cento quelli della frutta nei campi dove scendono del 9,1 per cento anche le quotazioni dei cereali e del 3,7 per cento quelle dell’olio di oliva. L’andamento dei prezzi riflette in generale una situazione difficile sul lato degli acquisti alimentari che sono tornati indietro di oltre 33 anni, ai livelli minimi del 1981, a causa della crisi con la spesa per abitante, che era sempre stata tendenzialmente in crescita dal dopoguerra fino a raggiungere l’importo massimo nel 2006, che è iniziata a crollare da allora, progressivamente ed in misura crescente ogni anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat sui consumi finali delle famiglie a valori concatenati. Vertenze aperte per il prezzo del latte vaccino e ovino lo scenario dell’attualità. Anche qui Coldiretti come al solito ci mette la faccia e lavora con discrezione ma solo seguendo un unico fine: il reddito per le proprie aziende lo stesso obiettivo dei tanti nostri progetti da Campagna Amica al credito che con CreditAgri Italia ha erogato (versato) alle imprese di questa provincia già oggi oltre 6 milioni di euro, grazie a Fai Firmato Agricoltori Italiani passando per la vivacità di Giovani Impresa, Donne Impresa e Pensionati senza trascurare Terranostra per l’agriturismo che anche a Viterbo stiamo rilanciando con le imprese del settore e Ue Coop la nostra centrale di cooperative che ha numero di tutto rispetto nella Tuscia e in Italia.
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Tuscia verde agosto
2014
COLDIRETTI VITERBO insieme a SEMI DI PACE PER REALIZZARE UN POLLAIO IN CONGO
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urante la tavola rotonda che si è tenuta a Farnese giovedì scorso subito dopo l’inaugurazione della festa della pastorizia voluta dall’associazione agro pastorale farnesana-sarda, il direttore della Coldiretti di Viterbo, Andrea Renna, ho voluto far intervenire il dott. Claudio Bondi che sta seguendo da vicino ed è il vero artefice di un progetto particolare ed interessante legato alla costruzione di un pollaio in Congo. Infatti, grazie a Semi di Pace, si stanno raccogliendo aiuti per costruire un pollaio nella Rep. Dem. del Congo, e proprio Bondi, responsabile del progetto medico sanitario Life dell’associazione in Africa, ha definito le fasi di avanzamento dei lavori per realizzare la struttura, che sarà pronta per il settembre 2015. «L’obiettivo è di sviluppare le potenzialità agricole di un paese molto vasto, come la Rep. Dem. del Congo, ma allo stesso tempo tra più poveri al mondo. - ha tra l’altro detto Bondi - Con l’edificazione del pollaio, vogliamo creare una realtà economica che possa dare lavoro e garantire cibo alla popolazione». Durante la festa, andata avanti per quattro giorni, grazie a Gianni Pira, presidente dell’associazione agro pastorale sarda farnesana, sono stati raccolti dei fondi che si sommeranno a quelli già messi da parte in altre iniziative, sempre a Farnese, e saranno utili a concretizzare l’ambizioso progetto. Coldiretti Viterbo - ha spiegato il presidente provinciale Mauro Pacifici - durante tutte le Feste del Ringraziamento, che prenderanno il via nei prossimi mesi, in oltre 20 comuni della provincia di Viterbo, raccoglierà delle offerte per questa vera e propria scommessa che con un piccolo aiuto di tutti potrà senza dubbio essere utile ad una popolazione meno fortunata della nostra. Già nei mesi scorsi - ha aggiunto il direttore Renna - siamo stati vicino a Semi di Pace cercando le giuste sinergie per garantire adeguato supporto per questo progetto. Siamo certi che in occasione delle giornate del ringraziamento, che nella nostra provincia rappresentano una tradizione oltre che un momento importante e significativo oltre che atteso in tantissimi comuni, riusciremo ad essere ancor più utili agli amici di Semi di Pace che già con successo da anni si prodigano per dare una mano alle popolazioni del Congo e non solo.
Tuscia verde
5 agosto
2014
Martedì 5 Agosto 2014
«Made in», una chance da non perdere di Lisa Ferrarini Presidente del Comitato per la tutela del Made in Italy e per la lotta alla contraffazione di Confindustria
Caro direttore, le scrivo perché ho un dubbio. Non sono sicura se i cittadini (e il nostro Governo) hanno capito fino in fondo per quale motivo Confindustria e larga parte dell'industria europea vogliono che la Ue adotti regole precise sull'indicazione di origine dei prodotti. Non voglio entrare nei tecnicismi di questa proposta legislativa che, ricordo, obbligherebbe a scrivere in etichetta il Paese dove è avvenuta la trasformazione sostanziale dei beni che compriamo ogni giorno. Voglio invece spiegare con chiarezza che cosa sta succedendo e quali sono i rischi che corriamo. Perché ne corriamo. E non solo le industrie. Tutti noi cittadini. Dopo un lungo e incerto percorso legislativo al Parlamento europeo concluso, il 15 aprile scorso, con un'approvazione molto sudata del made in. Evito di ricordare le critiche, palesemente inconsistenti, che sono state mosse: è chiaro a tutti che l'opposizione è politica, forse talvolta anche ideologica. Il Consiglio dei ministri europeo è ora in condizione di avviare e, verosimilmente di concludere, la seconda fase della procedura legislativa di co-decisione, forte proprio del voto del Parlamento, che ha sostenuto per l'ennesima volta e a larghissima maggioranza questa proposta. Un risultato, oggi che il nostro Paese guida anche la presidenza Ue, davvero a portata di mano. Purtroppo, potrebbe non essere così scontato. Il vertice degli Stati membri europei, il gotha che deve decidere cioè, non trova l'accordo e sta bloccando il negoziato. Sapete perché? "Semplicemente" perché il diktat di alcuni governi, che sembra non si possano mai contraddire, è di rifiutare ogni possibile compromes-
so. Senza discutere, senza riflettere, senza nemmeno voler considerare le mille fondate ragioni che stanno dietro questa proposta. Ne basterebbero due soltanto a convincere anche il più testardo dei detrattori, a patto ovviamente di mettere da parte l'ideologia. La prima è macroscopica e grida vendetta: lo fanno tutti gli altri Paesi. L'obbligo di indicare l'origine dei prodotti è in vigore infatti nella stragrande maggioranza dei partner commerciali della Ue, inclusi gli Stati Uniti con cui stiamo negoziando un accordo di importanza storica. Questo significa che, oltre a essere compatibile con le regole del Wto, l'organizzazione mondiale del commercio, la norma c'è perché di fatto serve e funziona. Senza contare che adottandola si porrebbe fine a una ingiustificata e costosa disparità di trattamento a livello globale nei confronti delle merci che importiamo in Europa. La seconda sta tutta nella sua base giuridica, ossia la tutela dei consumatori, che afferma senza possibilità di equivoco l'esigenza di consentire anche al consumatore europeo di conoscere la provenienza di ciò che acquista. Non sfugga a nessuno, infatti, che oggi, unica eccezione al mondo tra i mercati avanzati e non, qualsiasi prodotto destinato al consumo, inclusi ovviamente quelli provenienti da Paesi extra Ue, può essere immesso e circolare liberamente in Europa senza alcuna indicazione di origine. Perché gli altri sì e noi no? Piaccia o no agli ideologi nord-europei, che in materia sembrano avere un approccio piuttosto à la carte, questa sarebbe maggiore trasparenza del mercato. Sarebbe un modo serio per combattere la contraffazione, l'illegalità e dare anche ai consumatori europei il modo di difendersi. Per questo Confindustria e larga parte
dell'industria europea vogliono che la Ue adotti regole precise sull'indicazione di origine obbligatoria dei prodotti. Potevamo fare di più? Come sistema delle imprese, posso rispondere con onestà di no. Il movimento di opinione guidato da Confindustria è stato l'asse promotore per l'adozione della proposta da parte della Commissione europea. L'abbiamo difesa per anni, in tutte le sedi, rimandando al mittente ogni tentativo di sgambetto tecnico-giuridico. I parlamentari europei della scorsa legislatura - cui va ancora il riconoscimento di Confindustria - hanno sostenuto con coraggio la proposta, approvandola in seduta plenaria. Oggi chiediamo ai parlamentari che sono entrati in Parlamento o che proseguono la loro esperienza di rappresentanti dell'Italia a Strasburgo di continuare a sostenere il made in e a vigilare. Il nostro obiettivo era farla arrivare a ogni costo al luglio di quest'anno quando sarebbe iniziato il semestre italiano di presidenza, mantenendo salda la coalizione di una decina di Paesi membri favorevoli, spesso ispirati dalle rispettive Confindustrie, per garantire al nostro Paese di andare avanti alla guida di un gruppo. A questo punto Confindustria non può che appellarsi al presidente del Consiglio affinché il Governo, anche grazie al semestre di presidenza italiano, sappia trovare una soluzione di compromesso accettabile per i guardiani (ad altri fini) di una versione un po' distorta dell'ortodossia libero-scambista (che non è seguita nemmeno dagli Usa), dando così una risposta adeguata alle aspettative di anni, di tanti settori produttivi. Altrimenti, se non riusciremo a salvare la linea Maginot dell'obbligatorietà della misura, tutto si ridurrebbe a una farsa. Una messa in scena ridicola per l'Europa, le sue imprese, i suoi cittadini.
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Tuscia verde agosto
2014
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abato scorso, a Capodimonte, alcuni imprenditori del circuito di Campagna Amica e Agrimercato Tuscia, sono stati presenti per una prima uscita sperimentale di Campagna Amica nell’importante centro del Lago di Bolsena che, soprattutto nei mesi estivi, diventa meta di migliaia di turisti. “Anche nei centri limitrofi di Viterbo - ha detto il direttore Andrea Renna - che è stato presente a Capodimonte portando il saluto del Presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, impegnato in una manifestazione concomitante dobbiamo dialogare con i consumatori e, tramite le nostre aziende tentare di illustrare progetti e iniziative a soci e imprenditori”. Alcuni titolari delle aziende del circuito di Campagna Amica sono stati presenti con il meglio dei propri prodotti riscuotendo consensi tra cittadini e vacanzieri. Nell’occasione il direttore Renna, accompagnato dal neo-responsabile di comprensorio, Andrea Pedica, e dall’infaticabile Presidente di Sezione, Gianfranco Faina, ha incontrato il Sindaco della città, Mario Fanelli, con il quale si è intrattenuto per approfondire le criticità del settore agricolo attuali e le attività future che, insieme all’amministrazione comunale, si possono concretizzare sulla scorta di quanto già realizzato in altri territori. “Ringrazio il Presidente Faina e il Sindaco Fanelli per l’accoglienza e la disponibilità - ha detto Renna - oltre a Pedica per l’impulso che in queste settimane sta dando al proprio comprensorio. A Capodimonte da settembre metteremo a disposizione dei nostri soci, dei cittadini, e più in generale dei titolari delle imprese agricole, una sede più adatta ai nostri tempi e alle esigenze degli agricoltori: il nuovo ufficio ubicato in Via Annibalcaro 31/a, sarà aperto ogni mercoledì dalle ore15.00 alle ore 17.00. Intanto, a ferragosto, dopo il successo ottenuto il mercato di Campagna Amica sarà di nuovo presente sempre sulle sponde del lago per garantire il meglio dei prodotti della Tuscia.
Tuscia verde
7 agosto
CONSENSI E PARTECIPAZIONE ALLA SETTIMA EDIZIONE DELLA FESTA DELLA PASTORIZIA A FARNESE
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alorizzare il lavoro degli allevatori mediante percorsi nuovi tesi a fare sinergia sia nel settore del latte ovino che in quello della carne interagendo meglio con il consorzio di tutela dell’abbacchio romano e con la struttura del Copa, l’organizzazione dei produttori del Lazio, che intende continuare a crescere nel rapporto di salvaguardia nel percorso di rilancio del settore grazie anche a quanto può fare l’Azienda Romana Mercati. Così Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti Viterbo, sintetizza i lavori della tavola rotonda che Coldiretti, in collaborazione con il comune di Farnese e con l’associazione pastori farnesana-sarda, ha organizzato nell’ambito della festa della pastorizia di Farnese subito dopo l’inaugurazione avvenuta giovedì scorso. Insieme a Pacifici sono stati presenti, il direttore provinciale della Coldiretti della Tuscia, Andrea Renna, che ha moderato i lavori, il sindaco della cittadina, Massimo Biagini, il consigliere regionale Enrico Panunzi, il presidente della Ilco, Piero Camilli, il direttore dell’Azienda Romana Mercati, Carlo Hausmann, il presidente del Copal, Mauro Delfini, il delegato regionale di Giovani Impresa, Patrizio Nicolai, i consiglieri dell’abbacchio romano Talanas e Pagliaccia, il direttore della Coldiretti Lazio, Aldo Mattia ed il vero artefice della rassegna Gianni Pira che ha ricordato il percorso realizzato dall’associazione agro-pastorizia farnesana-sarda nell’organizzare un evento come quello della festa della pastorizia che ormai è consolidato ed apprezzato e richiama cittadini-consumatori anche oltre i confini della provincia di Viterbo e della stessa regione Lazio. La Coldiretti, per
la prima volta, ha voluto patrocinare l’evento ed è stata vicina alla famiglia Pira e a tutto il gruppo dell’organizzazione, con il proprio responsabile di comprensorio, Andrea Pedica che si è prodigato nella fasi precedenti l’inaugurazione. Un appuntamento importante per fare il punto della situazione di un settore, che è bene ricordare, ha dei numeri da primato con oltre 327.000 capi e circa 17 milioni di litri di latte prodotto ogni anno. “Le bandiere gialle di Coldiretti e i nostri stand non potevano non essere presenti - ha aggiunto Pacifici - poiché riteniamo questo appuntamento importante e in linea con finalità e obiettivi di Campagna Amica e Coldiretti in quanto teso alla valorizzazione delle produzioni agricole locali e la sostenibilità ambientale. Nei consensi per Campagna Amica, tra i trionfi delle migliori produzioni agricole e delle tipicità alimentari del territorio, il lavoro dei pastori, degli allevatori rappresenta uno dei punti di forza. L’abbacchio rinomato e i molti formaggi con profumi unici ed intensi, particolari e affascinanti che tramandano consuetudini e armonie uniche ed irripetibili, sono stati i veri protagonisti della Fe-
sta”. “Veicolare i contenuti del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta locale, promuovere l’italianità e distintività dei nostri prodotti locali e stringere sinergie con soggetti che condividono i nostri stessi intenti tesi a dare sempre maggiore soddisfazione agli imprenditori agricoli, rappresentano alcuni dei punti focali per la nostra attività - ha detto Andrea Renna, direttore di Coldiretti Viterbo. “Migliorare il marketing e tentare di far affermare ancora meglio il nostro prodotto inteso non solo come abbacchio e formaggio ma anche e soprattutto come latte - ha sottolineato il direttore regionale di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia - è per noi, più che una prerogativa. Su questo continueremo a declinare i nostri progetti nella consapevolezza di avere alleati i consumatori e di dare merito ai sacrifici dei nostri pastori. In queste settimane calde, per quanto riguarda il rinnovo del prezzo del latte ovino, Coldiretti Lazio, insieme ai vertici anche di Coldiretti Viterbo, sta percorrendo tutte le strade più adatte a non mortificare i sacrifici degli allevatori e dare sempre e comunque certezza di provenienza e tracciabilità ai consumatori”.
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Tuscia verde agosto
2014
COLDIRETTI VITERBO, CREDITAGRI ITALIA E BNL PER LA PRESENTAZIONE DELL’ACCORDO PER
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ula magna piena in ogni ordine di posto, per la presentazione dell’accordo tra Credit Agri Italia e Bnl, organizzata da Coldiretti Viterbo nei giorni scorsi. Oltre 240 imprenditori agricoli hanno preso parte ai lavori. In sala, tra gli altri, anche il Prefetto di Viterbo, il presidente della Provincia Meroi, il consigliere regionale Valentini, il professore Varvaro dirigente della Facoltà di Agraria, ed ancora il direttore di Unindustria, David Delli Iaconi, il presidente di Aral, Marsicola, quello dell’associazione allevatori provinciale, Balestra, il direttore Saleppichi. Facilitare l’accesso al credito degli imprenditori agricoli, agroalimentari e delle cooperative; semplificazione e riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche; incremento percentuale delle pratiche deliberate e aumento dei livelli di servizio accompagnato da uniformità delle valutazioni creditizie per controllo e monitoraggio delle attività. Questi i temi per i quali Coldiretti Viterbo aveva chiamato gli imprenditori che non solo hanno risposto alla grande ma sono restati entusiasti dell’iniziativa ed hanno chiesto incontri per meglio declinare nella Tuscia l’importante accordo. “Un grazie all’Università della Tuscia, al Rettore - ha detto il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici che ha aperto i lavori - una sinergia che dobbiamo continuare ad attuare per il bene del territorio e delle imprese. Oggi occorrono risposte per il credito e Credit Agri Italia (unico confidi nell’agroalimentare in grado di erogare direttamente poiché iscritto 107 in Banca d’Italia) a Viterbo, nel Lazio, e in Italia, è in grado di farlo. Già oltre 6 milioni di euro erogati nella Tuscia nel 2014 dimostrano virtuosità e progetti pronti per le imprese”. “La partnership con Bnl prevede la messa a fattor comune delle rispettive competenze e conoscenze con l’intento di raggiungere obiettivi
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FANNO IL PIENO FINANZIARE LE IMPRESE AGRICOLE
importanti” ha detto Andrea Renna, direttore di Coldiretti Viterbo. Ha aggiunto Renna: “occorre un’ampia gamma di soluzioni diversificate di finanziamenti e investimenti dalle operazioni più semplici a quelle più articolate: anticipo contributi, conduzione, dotazione, miglioramento pesca e acquacoltura, ripianamento passività, energie da fonti rinnovabili rappresentano solo alcuni esempi che potranno trovare risposte, grazie all’intesa sottoscritta che sarà presentata nel capoluogo della Tuscia”. L’offerta è destinata ai soci di CreditAgri Italia che, attraverso la sede locale di viale Baracca, è in grado di offrire assistenza, consulenza e servizi, in modo capillare alle imprese interessate. Lo scopo del partenariato è quello di favorire l’accesso al credito ordinario e agevolato con prodotti dedicati e un servizio di accompagnamento e di consulenza personalizzata in ambito finanziario e creditizio. Interessante la presentazione delle attività del DIBAF (Università della Tuscia) con il Professor Antoine Harfouche impegnato a spiegare come unire le attività per il green dell’ateneo a quelle delle imprese della provincia di Viterbo. Marco Alessandrini, Responsabile Rete Agenzie, ha portato il contributo di Bnl, la mission per il comparto agroalimentare. Roberto Grassa, Consigliere Delegato CreditAgri Italia dall’alto della propria esperienza ha ricordato il ruolo del Confidi. David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, ha chiuso i lavori davvero interessanti che hanno fatto scaturire immediatamente una quarantina di richieste di appuntamenti per approfondire l’accordo. La serata si è conclusa con un apericena a km zero a base di prodotti agroalimentari locali curato dalle aziende di Agrimercato Tuscia e Campagna Amica di Viterbo.
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A TARQUINIA CON IL SINDACO MAZZOLA UN PROFICUO E INTRERESSANTE INCONTRO
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ingraziamo il Sindaco Mazzola per l’ospitalità e per averci ricevuto nel palazzo del comune. L’incontro è stato utile, oltre che per una reciproca conoscenza, anche per poter dialogare sulle problematiche che attanagliano il settore agricolo e sui progetti che, come Organizzazione, stiamo portando avanti nella consapevolezza di voler tutelare il reddito delle aziende agricole dell’importante territorio della Maremma e più in generale della Tuscia”. Queste le parole del direttore provinciale di Coldiretti Viterbo Andrea Renna che, con il neo-responsabile di comprensorio della Coldiretti di Tarquinia, Claudio Calevi ed il presidente locale dell’organizzazione, Alessandro Serafini, si è intrattenuto a lungo con il primo cittadino di Tarquinia. ”Abbiamo potuto illustrare al Sindaco anche le nostre perplessità circa il pagamento dell’aliquota dell’Imu per gli imprenditori agricoli
sui terreni e fabbricati e, a tal proposito, abbiamo anche predisposto una richiesta al Sindaco Mazzola con la quale suggeriamo di rivedere tali provvedimenti” ha aggiunto Renna. La Coldiretti, infatti, ha sottolineato come l’applicazione dell’imposta che, per quanto riguarda gli immobili agricoli, siano essi terreni o fabbricati, stravolge la disciplina precedente, oltre ad incrementare i coefficienti moltiplicatori delle rendite catastali sui terreni stessi arrecando in un momento particolare criticità notevoli agli imprenditori agricoli. “Abbiamo ricordato al Sindaco Mazzola la facoltà di ridurre l’aliquota prevista, sia per quanto riguarda i fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo, che per i terreni agricoli ed abbiamo avuto garanzie in questa direzione. Auspichiamo che a breve ci possano essere novità positive per i nostri soci e più in generale per gli imprenditori agricoli del comune di Tarqui-
nia. La terra coltivata da una impresa agricola deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi la compra per fini speculativi o hobbistici. Al malumore dei nostri soci speriamo facciano seguito i provvedimenti del Sindaco” conclude Renna. Durante l’incontro si sono anche gettate le basi per una sinergia più concreta tra l’amministrazione comunale e la Coldiretti e, per questo, nei prossimi mesi verranno organizzate apposite riunioni ed incontri.
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Consorzio di Difesa delle Attività Agricole del Lazio Sede Legale: Via Bergamo, 3 - 00198 ROMA - Tel 06 4073090 Sede Viterbo: V.le F. Baracca, 26 - 01100 VITERBO - tel/fax 0761 309040 - codivit@libero.it Sede Latina: Via Don Minzoni, 1 - 04100 LATINA - tel. 0773 418401 fax 0773 374590 - condifesa.latina@asnacodi.it
AGEA STA PAGANDO IL CONTRIBUTO EX ART. 68 REG.TO CEE 73/2009 In questi giorni AGEA sta erogando il contributo inerente la campagna assicurativa 2013 ai sensi dell’art. 68del Regolamento CE 73/2009. La stessa AGEA, con circolare del 19 giugno 2014, ha comunicato che l’erogazione del contributo viene ridotta dal 65 della spesa ammessa parametrizzata al 56 % poiché il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per mancanza di risorse nazionali, non ha potuto cofinanziare - entro il 30 giugno 2014 - il contributo comunitario per il raggiungimento dell’aliquota prevista del 65 %. Qualora venissero reperite dal MIPAF le somme necessarie a completare il cofinanziamento, verrà liquidata, salvo diverse disposizioni nazionali, la rimanente parte del contributo così come previsto dalla normativa. Nel caso che gli interessati non abbiano presentato la Domanda Unica di pagamento o la domanda PAC entro il 15 maggio 2013 presso i CAA di riferimento non verrà riconosciuto alcun contributo ne da parte di AGEA ne da parte del MIPAF.
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LATTE IN POLVERE? AI BAMBINI MEGLIO QUELLO DI MUCCA E DI CAPRA
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oldiretti Viterbo ricorda il parere ormai definitivo sulle cosiddette “formule di proseguimento” riguardo il latte per bambini: da diversi anni sponsorizzate da medici e pediatri anche dopo il primo anno di vita in sostituzione del latte vaccino. Queste formule non solo non avrebbero benefici particolari ma addirittura, potrebbero essere la causa di rischi. Il sovradosaggio di alcuni nutrienti aggiunti è considerato infatti particolarmente critico dall’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Danni renali ed epatici sono in agguanto per i bambini “ipervitaminizzati”. Una vera e propria svolta, che riabilita il latte vaccino. Ma anche quello di capra, nonché le proteine di soia. Negli ultimi decenni, tante le accuse che erano state mosse al latte di mucca: di non contenere a sufficienza determinati nutrienti importanti per la crescita (calcio, ferro), di avere un contenuto eccessivo di proteine, considerate all’origine dell’obesità infantile. Inoltre, le “formule” presentavano l’apparente vantaggio di tante, miracolose aggiunte: come gli omega 3, che si cercava di rendere “indispensabili” agli occhi delle premurose mamme, arrivando a stabilire la necessità di una integrazione alimentare tramite supplementi. Fino alla svolta dell’anno scorso, appena riconfermata. Addirittura, Efsa
dichiara che non vi è alcuna necessità di aggiungere omega 3 al latte; così come inutili sono gli oligosaccaridi, o i probiotici, il fluoro, la taurina. Efsa inoltre stabilisce dei livelli massimi di calorie per 100 ml: i latti artificiali non devono superare le 60 kilocalorie. I consumatori inglesi avevano recentemente attaccato proprio l’eccessivo contenuto di zucchero, non necessario, e il basso contenuto -per controdi calcio, fondamentale per lo sviluppo degli infanti. Si è scoperto che gli zuccheri arrivano a 7,9 g/100g di prodotto in molte formule di proseguimento, mentre nel latte vaccino si fermano a 4,7g/100 g. Circa il calcio, solo 86 mg/100 ml per latte di proseguimento, e 122 nel latte vaccino. Ovviamen-
te le “formule” sono un business assai redditizio per chi vende il latte a prezzi pari ed almeno 10 - 15 volte rispetto a quello di base. “Come associazione di categoria attenta alle esigenze dei consumatori e dei coltivatori ci rende orgogliosi ricordare di scegliere il latte fresco proveniente dagli allevamenti sicuri dei nostri produttori” afferma il direttore di Coldiretti Viterbo Andrea Renna. “Questa riconferma della sicurezza del latte vaccino per i bambini ci fa doppiamente piacere sia perché indirettamente valorizza il lavoro dei nostri imprenditori agricoli sia perché porta di nuovo i consumatori a scegliere i prodotti meno artificiali” ha aggiunto il Presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici.
CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE di VITERBO
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Viale Francesco Baracca, 26 - 01100 Viterbo Tel. 0761.3141
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• Acquapendente Centro Stoccaggio Cereali Tel. 0763.733590 • Canino Via Pietro Nenni snc Tel. 0761.437463 • Caprarola L. Spianata Annibale Tel. 0761.647870 • Castiglione in T. Viale Trieste n. 1 Tel. 0761.948664 • Civita Castellana Centro Stoccaggio grano SS. Flaminia Km 58,7 • Marta Loc. Prato Ciuco Tel. 0761.870815 • Montefiascone Via Grilli n. 2 Tel. 0761.826031 P rov i n c i a
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Tel. 0746.259369
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Viterbo
• Monterosi Via dei Tigli, snc • Onano Loc. Madonna del Carmine • Tarquinia Via Aurelia Vec. n. 18 • Tuscania Via Tarquinia • Vetralla S.S. Cassia 2 km 70,1 • Vignanello Loc. Centignano • Viterbo Agrigarden Viale Francesco Baracca, 26 P rov i n c i a
di
Tel. 0761.699282 Tel. 0763.78590 Tel. 0766.856026 Tel. 0761.435002 Tel. 0761.477023 Tel. 0761.754545 Tel. 0761.314236 Ro m a
Palombara Sabina Loc. Quadrivio di Quirani Tel. 0774.646005
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IMPEGNO ED ATTENZIONE PER I CONSORZI DI BONIFICA ma che hanno ringraziato la nostra organizzazione. Auspichiamo - ha aggiunto il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici - che la Regione Lazio a breve dia le risposte attese, siamo certi, dopo aver avuto un confronto con i nostri vertici regionali, il Presidente, David Granieri, ed il direttore, Aldo Mattia, che sulla questione, senza proclami ma con impegno e atti concreti, arriveranno novità importanti. Con il presidente Fava, il vice Mariotti ed il direttore Pisarri più volte abbiamo avuto modo di confrontarci con il presidente della Provincia Meroi per la liquidazione delle somme legate ai danni dell’alluvione. Grazie anche all’impegno del consigliere regionale Panunzi, che insieme a Meroi ringraziamo - ha aggiunto Renna - sembra che entro fine mese si possa registrare l’erogazione dell’acconto dovuto dal Consorzio. Coldiretti comunque - hanno concluso Pacifici e Renna - continuerà a seguire
queste vicende evidenziando il ruolo nella conservazione e difesa del suolo oltre che nella tutela delle risorse idriche e dell’ambiente che le strutture dei consorzi garantiscono. Occorre sinergia. Non è tempo né di polemiche, che tra l’altro non ci appassionano e neppure ci interessano, né di individuazione di colpevoli o di atteggiamenti strumentali con analisi legate al passato ma di concertare il percorso migliore che in un momento delicato come questo possa dare tranquillità ai dipendenti e certezze a imprese e cittadini e su questo continueremo a lavorare anche nei prossimi giorni e nelle future settimane.
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oldiretti Viterbo sta seguendo le vicende dei Consorzi di Bonifica con discrezione, attenzione e impegno da mesi e, come organizzazione agricola, non lesina e non ha mai lesinato, anche grazie alla sede regionale, di affrontare e verificare strategie e percorsi tesi a dare tranquillità ai dipendenti e alla struttura tutta oltre ovviamente che per il territorio”. Questo il commento del direttore della sede della Tuscia dell’organizzazione agricola, Andrea Renna, riguardo l’incontro che si è tenuto a Tarquinia nei giorni scorsi che è stato utile a fare il punto della situazione. La nostra organizzazione è stata presente all’incontro tramite il presidente di zona, Alessandro Serafini, ed il nostro neo-referente di comprensorio, Claudio Calevi, che è intervenuto per spiegare quanto da Coldiretti messo in atto, come d’altronde è stato anche ricordato e rimarcato dai vertici della struttura della Marem-
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MALTEMPO: DANNI AI CEREALI E ALLA FRUTTA NEL VITERBESE
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’estate pazza, dal punto di vista meteo, in questa prima fase, è già costata tantissimo in termini di danni e ha sconvolto soprattutto le attività agricole. Coldiretti Viterbo sta monitorando le condizioni climatiche di questo periodo che registra un’incessante pioggia che ha minato la raccolta dei cereali oltre a fare danni ingenti a coltivazioni e strutture. Le coltivazioni della Tuscia, infatti, sono state duramente messe alla prova dal maltempo degli ultimi giorni e, per questo motivo, Coldiretti Viterbo suggerisce a tutti i Sindaci dei comuni della Tuscia, di verificare se ci siano nei rispettivi territori, gli estremi per attivare le eventuali prassi per la dichiarazione dello stato di calamità. Infatti, solo procedendo
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con una stima dei disastri subiti, i Sindaci potranno far partire le richieste di risarcimento danni alla Regione per verificare i presupposti utili a riconoscere lo stato di calamità naturale. “Stiamo già lavorando per gli imprenditori agricoli che, in maniera del tutto anomala per essere il mese di luglio, vedono annientato il proprio lavoro dalle incessanti piogge” ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici. “Sollecitare i comuni per quantificare i danni subiti è necessario per attivare la richiesta di risarcimento dei danni da indirizzare alla Regione” ha aggiunto il direttore di Coldiretti Viterbo Andrea Renna. “L’andamento anomalo di questa estate conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano
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proprio - concludono Pacifici e Renna con la più elevata frequenza di eventi estremi come sfasamenti stagionali e precipitazioni continue, brevi ed intense”. Coldiretti Viterbo in occasione dell’arrivo dell’ennesima perturbazione e del tempo incerto con temporali, pioggia e grandine che, a macchia di leopardo, ha colpito e sta colpendo le campagne, suggerisce ancora una volta di utilizzare gli esperti del Consorzio di Difesa la fine di verificare la possibilità di polizze personalizzate con le quali tenere al sicuro i propri redditi. L’inizio dell’estate è stato segnato sottolinea Pacifici - dal 34% di pioggia in più, caduta nel mese di giugno con punte di oltre il +200 per cento in alcune zone. Il maltempo ha colpito con temporali, bombe d’acqua e grandine le coltivazioni agricole spesso prossime alla raccolta rovinando il lavoro di un intero anno di molte aziende agricole con effetti anche sull’occupazione stagionale. Oltre al danno la beffa di una stagione piovosa che ha fatto crollare i consumi di frutta e verdura alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che sta mettendo a rischio le imprese e la salute consumatori. Gli effetti si fanno sentire anche sulla produzione agricola con i prezzi all’azienda agricola che, all’inizio di luglio, secondo l’Ismea, si sono attestati mediamente sui 43 centesimi al chilo, perdendo oltre il 34% rispetto allo stesso periodo del 2013 mentre va ancor peggio per i prezzi all›origine delle nettarine, scesi a mediamente a 0,46 euro al chilo con riduzioni anche del 40 per cento rispetto al valore a
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luglio dello scorso anno. E la situazione è peggiorata e si è estesa ad altre coltivazioni come le susine i meloni ed i cocomeri con quotazioni che - denuncia Coldiretti - non consentono neanche di coprire i costi di raccolta. LE PROPOSTE DI COLDIRETTI: Sul piano istituzionale la Coldiretti presenterà al Governo una serie di proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e
delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multi rischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande distribuzione organizzata (Gdo), maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo fre-
quentemente spacciati per italiani. Per l’immediato, al fine di dare maggiore soddisfazione a chi produce la buona frutta e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato e prezzi negli ultimi 60 giorni di campagna, Coldiretti sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha fatto alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole.
UNA BANDIERA OGNI SOCIO
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acendo seguito a quanto deliberato durante l’ultima assemblea regionale di Coldiretti Lazio, in concomitanza con il nuovo tesseramento 2015, Coldiretti Viterbo, unitamente alla tessera dell’associazione, con la quale si ha diritto a molteplici convenzioni di diversa natura oltre a ricevere i servizi che abitualmente l’organizzazione garantisce, consegnerà, gratuitamente, ai soci una bandiera gialla di Coldiretti e dei gadget dell’organizzazione. “Si tratta di un segnale di identità che è particolarmente gradito dai nostri soci e, mediante il quale, intendiamo sempre più dimostrare presenza e mettere a disposizione degli imprenditori agricoli i nostri progetti tesi a dare risposte per il presente del settore agricolo e visione per un futuro che possa anche nel nostro territorio consolidare il ruolo del settore primario” - ha detto Andrea Renna, Direttore di Coldiretti Viterbo. “Riconoscersi con la nostra bandiera, con il nostro brand - ha detto Mauro Pacifici, Presidente Coldiretti Viterbo - rappresenta un’occasione importante nel percorso di valorizzazione e cultura dei territori come ha indicato il Presidente regionale, David Granieri”. Un’appartenenza convinta che assicura tra l’latro il collegamento responsabile con i cittadini consumatori in relazione ad esempio per le imprese di Campagna Amica, della vendita diretta e dell’agriturismo.
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