r e p a p s w e N
CAREER
PLANNING MAGGIO - 2020
Il contesto lavorativo è sempre più esigente e selettivo ed è fondamentale arrivare ben preparati ai colloqui di lavoro. In linea con tale obiettivo il servizio di consulenza offerto dall’Ufficio Career Service dà assistenza a laureandi e laureati che si apprestano al primo ingresso nel mondo del lavoro, fornendo informazioni utili su: progetti professionali che si desidera realizzare, redazione e aggiornamento del curriculum vitae, tecniche per impostare il colloquio e consultazione delle offerte di lavoro. Gli studenti ed i laureati possono consultare l’area “Offerte di Lavoro” e “Offerte di Stage” sul sito unicusano.it e candidarsi alle offerte attive.
TEL: 06.89320030
martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00
PER INFORMAZIONI:
PLA CEMENT@UNICUSANO.IT
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LAVORO
Nome dell’azienda: Primark Settore: Fashion Retail Titolo dell’offerta: Manager To Be Destinatari: Laureati con Master in Retail, Management o Economico Requisiti: - Laurea I o II livello - Master in ambito Retail, Management o Economico - Buona conoscenza lingua inglese - Ottime capacità relazionali e di lavoro in team - Capacità di analisi e problem solving - Orientamento al cliente - Autonomia e flessibilità - Determinazione ed ambizione alla crescita nel Fashion Retail; - Disponibilità a trasferimenti su tutto il territorio nazionale. Tipo di rapporto lavorativo: Contratto a tempo determinato 12 mesi Sede di lavoro: Tutta Italia Inserimento: Al termine delle selezioni
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LAVORO
Nome dell’azienda: Primark Settore: Fashion Retail Titolo dell’offerta: Assistant, Department e Visual Manager Destinatari: Neo Laureati in ambito Retail, Management o Economico o ex studenti con comprovata esperienza manageriale in ambito Retail/GDO Requisiti: Laurea I o II livello; - Buona conoscenza lingua inglese; - Almeno un anno di esperienza manageriale maturata in realtà strutturate in ambito fashion/retail/GDO come District Manager, Store Manager o Responsabile di Reparto; - Capacità di analisi dei principali KPIs commerciali; - Problem solving e capacità di prendere decisioni a ritmi elevati; - Gestione di team numerosi; - Capacità comunicative e di leadership; - Dinamicità, entusiasmo e ambizione di crescita; - Disponibilità territoriale nazionale Tipo di rapporto lavorativo: Tipo di rapporto lavorativo e compenso: la tipologia di contratto verrà commisurata in base all'esperienza del candidato Sede di lavoro: Tutta Italia
LAVORO
Nome dell’azienda: Cantina Cooperativa italiana Settore: Enologia Titolo dell’offerta: Responsabile alla programmazione dell’imbottigliamento Destinatari: Laureati in ingegneria gestionale Requisiti: - Laurea in Ingegneria Gestionale o simili - Spiccato senso della collaborazione e gestione del personale Tipo di rapporto lavorativo: tempo determinato per lo sviluppo a tempo indeterminato Sede di lavoro: Verona est Inserimento: A fine selezioni
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LAVORO
Nome dell’azienda: SGB Humangest Holding Settore: Risorse Umane Titolo dell’offerta: Payroll Specialist Destinatari: Laureati e laureandi in materie economiche Requisiti: - Laurea in materie economiche o similari - Esperienza consolidata nella medesima mansione, maturata all’interno di studi di consulenza o Società di servizi per le aziende - Familiarità nell'utilizzo dei supporti informatici con particolare riferimento agli applicativi di Office - E' gradita la conoscenza del software: Zucchetti Tipo di rapporto lavorativo ed economico: saranno commisurate all’esperienza maturata Sede di lavoro: Pescara
LAVORO
Nome dell’azienda: SGB Humangest Holding Settore: Risorse Umane Titolo dell’offerta: Sales Account Destinatari: Laureati in giurisprudenza, economia, scienze politiche, scienze della formazione e psicologia Requisiti: - Laurea in materie economiche, giuridiche, sociali ed umanistiche - Esperienza di 2 anni in un ruolo commerciale nella vendita di servizi - Ottime conoscenze informatiche - Conoscenza della lingua inglese - Orientamento al cliente - Capacità di lavorare per obiettivi Tipo di rapporto lavorativo ed economico: saranno commisurate all’esperienza maturata Sede di lavoro: Parma - Piacenza - Novara - Vercelli
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LAVORO
Nome dell’azienda: Sesvil srl Settore: promozione e gestione di strutture immobiliari Titolo dell’offerta: Addetto Digital Marketing Destinatari: Laureati ad indirizzo marketing e comunicazione con esperienza nel ruolo Requisiti: - Laurea ad indirizzo marketing e comunicazione; - Esperienza in ruolo analogo; - Buona conoscenza della lingua inglese; - Buona conoscenza dei principali strumenti di web e social media marketing; - Precisione, capacità organizzative, ottime doti relazionali e attitudine al lavoro in team Tipo di rapporto lavorativo: Da definire Sede di lavoro: Provincia di Cuneo
LAVORO
Nome dell’azienda: Alleanza Assicurazioni Settore: Assicurativo Titolo dell’offerta: Intermediario assicurativo Destinatari: Laureati in Economia Requisiti: - Laurea triennale o magistrale in Economia - Capacità di lavorare in team - Automuniti Tipo di rapporto lavorativo: Contratto di collaborazione continuativa Sede di lavoro: Massa Carrara, Liguria, Sardegna Inserimento: Al termine delle selezioni
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STAGE
Nome dell’azienda: Open Fiber Settore: Telecomunicazione Titolo dell’offerta: Privacy Audit Destinatari: Laureati o Laureandi in giurisprudenza Requisiti: - Laurea in giurisprudenza con tesi nel settore privacy o che abbiano conseguito Master o Corso di Perfezionamento in "I nuovi professionisti Privacy DPO" - Ottimo percorso di studi (con particolare attenzione alle seguenti materie: diritto pubblico, privato, commerciale e civile) Tipo di rapporto lavorativo: Stage Sede di lavoro: Roma Inserimento: Immediato Durata e Inserimento: 6 mesi
STAGE
Nome dell’azienda: Hays Settore: Risorse Umane Titolo dell’offerta: Head Hunter Intern
Destinatari: Laureati Requisiti: - Laurea in ingegneria, economia, scienze politiche, psicologia o scienze della formazione - Buona conoscenza della lingua inglese Tipo di rapporto lavorativo ed economico: Stage Durata: 6 mesi Sede di lavoro: Roma Inserimento: Immediato
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STAGE
Nome dell’azienda: Colavita S.p.A Settore: Alimentare Titolo dell’offerta: Addetto alla logistica Destinatari: Laureati che hanno conseguito il Master in Trasporti e Logistica Requisiti: -- Laurea in ingegneria gestionale (preferibile) o economia - conseguimento del Master in Logistica e Trasporti - ottimo utilizzo del Pc e in particolare di Microsoft Excel - conoscenza della lingua inglese Tipo di rapporto lavorativo: Stage Sede di lavoro: Pomezia (Rm) Inserimento: Immediato Durata e Inserimento: 6 mesi
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Lore
IN IN
DALL’UNIVERSITÀ AL MONDO DEL LAVORO Fabio Carnemolla:
"Un giovane imprenditore siciliano di successo" I suoi preziosi consigli agli aspiranti leader del mercato del lavoro
Vi raccontiamo la storia di Fabio Carnemolla: giovane imprenditore siciliano, laureato in Giurisprudenza,con interessi anche per la politica e per il sociale. “Durante i miei studi liceali mi sono dedicato all’associazionismo e ho creato nel tempo tre associazioni culturali e una onlus, esperienze che mi hanno permesso di sviluppare un forte senso critico verso i problemi sociali e spiccate capacità di leadership. Ho iniziato ad interessarmi anche alla politica e a ciò che accade nel mondo molto presto; infatti leggevo libri di Economia lasciati in casa da mio fratello maggiore e avevo una letterale adorazione per Teologia e Filosofia, che mi sono valse il soprannome di “apeiron” da parte di una delle docenti del mio liceo. Dopo il liceo, ho deciso di dedicarmi agli studi giuridici ma contemporaneamente ho voluto proseguire anche la mia attività politica e sociale. Così, mi sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Messina. Il primo esame che ho dato è stato Diritto romano: ci ho messo due mesi a prepararlo studiando anche otto ore al giorno ma quando è arrivato il momento di sostenere l’esame, ho avuto una soddisfazione immensa, rispondendo correttamente a tutte le domande! In seguito ho deciso di perfezionare la mia conoscenza dell’inglese, che sapevo mi sarebbe stata particolarmente utile in ambito lavorativo e ho preso anche un attestato che certificasse le mie competenze informatiche. Infine, ho deciso di completare i miei studi giuridici presso l’università degli studi Niccolò Cusano, in cui mi sono laureato nel Luglio dello scorso anno. Il giorno dopo la Laurea, ho firmato il mio primo contratto di lavoro a tempo indeterminato per Repower Spa, diventando un Energy Sales Manager. Da lì è iniziata la mia formazione professionale: ho imparato tutto sul mondo dell’energia elettrica, sulla gestione dei clienti e sulle tecniche per acquisirne di nuovi, sul Marketing, sulla gestione del proprio tempo e delle proprie risorse.
Sono entrato da studente e sono uscito da professionista.” Ho lavorato in Repower per otto mesi e con un discreto successo e non ho mai imparato così tanto in vita mia. Quando ho mandato la lettera di dimissioni, mi è stato risposto che “le porte della multinazionale sarebbero state sempre aperte per me”. Attualmente sto studiando per il concorso in prefettura che mi porta via quasi tutto il mio tempo e sto portando avanti alcuni progetti imprenditoriali personali. Sono tra i 100 vincitori, su migliaia di partecpanti, di un bando pubblico che concede un fondo perduto di duecento mila euro per creare una struttura ricettiva. Non è stato difficile, ho semplicemente applicato le mie competenze: ho creato un team di lavoro e l’ho messo seduto intorno allo stesso tavolo: un commercialista, un architetto e altri tecnici. Abbiamo creato un progetto architettonico e abbiamo ottenuto tutti i permessi, sviluppando un business plan e un’analisi di mercato per studiare i nostri competitor e le percentuali di crescita del mercatoall’interno del nostro territorio, la Sicilia. Ho tantissimi progetti futuri, uno in particolare consta nel creare un mio brand al fine di produrre e commercializzare dei prodotti, che tra qualche anno vedrete sul mercato. Sulla carta è già tutto pronto: business plan, marchio, individuazione del genere di prodotti e stile di comunicazione, che sarà una vera e propria rivoluzione! Parliamo dell’Università Niccolò Cusano Il ruolo dell’università Niccolò Cusano nella mia formazione è stato essenziale e sostanziale. Durante e dopo i miei studi presso la Cusano si sono aperti nuovi ed enormi scenari, per me irraggiungibili senza la conoscenza acquisita all’università. Il valore aggiunto della mia università, permettetemi di chiamarla tale perché la sento mia, è stata l’enorme versatilità con cui si dà la possibilità agli studenti di imparare. Negli Stati Uniti, in cui si trovano i migliori atenei del mondo, vengono impiegati milioni di dollari per cercare di traghettare persino l’insegnamento della Medicina e Chirurgia verso l’e-learning, mentre in Italia il nostro legislatore rema in senso opposto… Probabilmente tra cento o duecento anni sono convinto che ogni cosa potrà essere insegnata telematicamente, perché la conoscenza non ha barriere. Invidio positivamente la lungimiranza del fondatore della Niccolò Cusano, che ha sempre anticipato i tempi e ha lottato contro il pregiudizio di tutti sul mondo delle telematiche, per poter affermare le sue idee. Inoltre, la Niccolò Cusano ha un ufficio Placement che credo sia un servizio da top university e che spero possa diventare un giorno la mission primaria di ogni ateneo italiano. Oggi il successo di un’azienda si misura sulla sua capacità di tessere e intrattenere rapporti con
realtà extra aziendali: basti pensare che uno studente sceglie l’ateneo in base soprattutto alle statistiche che riguardano l’ottenimento di un impiego dopo la Laurea e il supporto ricevuto dal Placement nel raggiungere questo obiettivo. Dunque il lavoro condotto dall’ufficio Placement Unicusano non solo è una strategia di Marketing vincente nel lungo termine ma offre un servizio efficiente ed essenziale di questi tempi per tutti gli studenti. Come si diventa un imprenditore di successo? Io sono siciliano e sono convinto da sempre che il mio territorio non cresca perché ci sono troppi manager e pochi imprenditori. Intendo dire che non ci sono più donne e uomini disposti ad investire nelle proprie idee, persone disposte a perdere ogni cosa pur di sostenere i propri progetti. I manager hanno un approccio freddo e spesso distaccato dal lavoro, che portano avanti puramente per scopi economici. Gli imprenditori, invece, soffrono quando vedono “la propria creatura” stare male, quando non possono pagare i propri dipendenti o quando sono vessati da uno Stato che dovrebbe aiutarli e non sopprimerli. Per lavorare bene credo che il miglior approccio sia quello di credere in tutto e per tutto in ciò che si sta facendo, bisogna che ci si innamori. È inusuale e probabilmente non l’avrete mai sentito dire a nessuno prima d’ora ma la skill principale per fare l’imprenditore è essere uomini liberi. Ho sviluppato questo mio concetto di libertà sin da piccolo, semplicemente perché i miei genitori dopo avermi educato e dato delle regole, mi hanno sempre lasciato libero di decidere per me. La totale libertà di compiere le proprie scelte di vita porta inevitabilmente all’errore ed è dall’errore che nasce l’esperienza e ogni altra skill. Il mio vuole essere un “de laude erroris”: sono fermamente convinto che è attraverso i fallimenti che si costruiscono i propri successi imprenditoriali. Bisogna avere il coraggio di sbagliare, correggersi, migliorare e sbagliare di nuovo. Chi costruisce il proprio business di successo al primo tentativo e senza aver commesso errori, è una persona straordinariamente fortunata ma destinata al fallimento. I consigli per i giovani laureati: qual è l’approccio giusto da adottare? “Larry Summers, rettore della Harvard University, disse ad un giornalista: “sa cosa rende Harvard la migliore università del mondo? Il fatto che i nostri studenti non tentino di cercare un lavoro ma lo creino”. L’approccio giusto dei neolaureati al mondo del lavoro è quello di non avere aspettative.
Iniziamo tutti l’università con estrema convinzione e immensa gioia, pian piano questo sentimento scema e lo studente si rende conto che è molto più difficile di quanto sembrasse e psicologicamente cede. Chi persiste arriva alla fine del suo percorso di studi e ancora una volta crede che il mondo del lavoro stia aspettando solo lui. Poi, quando si iniziano a mandare i primi curricula e ad impattare contro la dura realtà, si rischia nuovamente di perdere la motivazione. Chi persiste ancora una volta, infine, trova un lavoro ed ecco che per l’ennesima volta si auto-illude: il discorso lavoro è finalmente risolto. Poi si inizia a lavorare e ci si rende conto che quel lavoro, per un motivo o per un altro, non fa per noi ed ecco la ricaduta. A chi non è successo? Il mio consiglio per i neolaureati è di non avere aspettative ma soprattutto di fare di tutto per emergere con originalità e spregiudicatezza nello sterminato mare di persone in cerca di lavoro. Dovete mettervi nei panni dell’imprenditore e dovete chiedervi: “perché dovrebbe assumermi? Cosa posso fare io per quell’impresa? In che modo potrei essere un valore aggiunto per quell’azienda?”. Poste queste domande, il vostro compito sarà quello di raccogliere quante più informazioni possibili sull’azienda per la quale desiderate lavorare, comprendere il suo core business e le sue criticità. A quel punto preparate il vostro curriculum in modo che sia originale e non il solito Cv visto e rivisto. Scrivete infine una lettera di presentazione, costruendo un’immagine di voi stessi che impressioni, facendo notare all’azienda le sue criticità e il modo in cui voi potreste risolverle.” Fabio è un ragazzo poliedrico, con una mente imprenditoriale che lo ha già portato a raggiungere traguardi importanti. Le sue riflessioni sul business e su tutto ciò che gli ruota intorno sono di grandissimo interesse e possono essere utili a tanti giovani che hanno l’ambizione di diventare, nel futuro, dei veri e propri leader. A cura di Sara Marini - Area Marketing
DALL’UNIVERSITÀ AL MONDO DEL LAVORO
IN
Clarissa Vittoria Berni: "Claim Specialist"
Dalla Laurea Unicusano in Giurisprudenza all’esperienza in una multinazionale.
Andiamo a scoprire la storia di Clarissa Vittoria Berni, laureata Unicusano in Giurisprudenza, che subito dopo il conseguimento del titolo è stata selezionata da un'importante multinazionale. "Mi sono iscritta all'Università Niccolò Cusano al secondo anno, dopo un'esperienza non proprio positiva in un'altra università pubblica. Ho proseguito i miei studi presso la facoltà di Giurisprudenza, percorso che volevo intraprendere già da bambina, con il sogno di diventare un avvocato. Mi sono laureata il 13 Dicembre scorso e dopo qualche giorno avevo già un colloquio fissato che fortunatamente è andato bene. L'azienda in questione è una multinazionale che si occupa di brokeraggio assicurativo con sede a Roma, primo gruppo in Italia e nel mondo in questo settore. Sto svolgendo presso questa azienda uno stage di un anno, dopo il quale spero di arrivare ad un contratto a tempo indeterminato ma a prescindere da questo, la considero già un'esperienza positiva e molto formativa, sia dal punto di vista didattico che personale. In particolare, mi occupo del settore rimborso spese mediche ed ospedaliere e la posizione che ricopro è quella di Claim Specialist. Andiamo in sostanza a lavorare le pratiche che ci inviano gli assicurati per capire se, come e quanto poter rimborsare per le visite o gli acquisti che hanno effettuato. Il motto che più mi si addice è: "I cavalli vincenti si vedono all'arrivo'', dedicato a chi sostiene che le università private regalino le lauree e non insegnino nulla. Vedo ragazzi laureati in università statali che purtroppo aspettano anni prima di trovare un impiego o anche soltanto uno stage, quindi sfatiamo questo mito: dal punto di vista formativo non c'è differenza tra università pubbliche e private! Unicusano mi ha permesso di studiare in tranquillità, avendo appelli tutti i mesi e non dovendo preparare tanti esami insieme. Se avevo bisogno di ulteriori spiegazioni, potevo riprendere la lezione registrata e ascoltarla di nuovo h 24. Professori disponibili, preparati, grandi avvocati e UMANI. Purtroppo disponibilità e umanità
Career Service Unicusano e dialogo costante con le imprese
sono qualità che non ho riscontato alla statale. Unicusano permette di fare un ‘'mix'' tra la teoria che si trova nei libri e la pratica, grazie alle varie attività organizzate dall'Università (visite ai tribunali, Corte di cassazione e carceri) e ancora, convegni, congressi, eventi. Il campus dispone di ottimi servizi (mensa, palestra, ampi spazi verdi, biblioteca) e tutto funziona come si deve. Segreteria e personale gentilissimi. UNA SECONDA CASA! Credo che nel lavoro la cosa più importante sia avere tenacia e costanza ed io sto dimostrando chi sono e la preparazione che ho, anche e soprattutto grazie a quello che Unicusano mi ha dato. I miei Punti di forza? Sicuramente le doti organizzative, saper lavorare bene in team, lavorare bene sotto pressione. Punti di debolezza? Tendo a focalizzarmi troppo sui dettagli e ho difficoltà a delegare agli altri, questo perché vorrei avere sempre tutto sotto controllo e mi piacerebbe che le cose venissero fatte in un certo modo.
Il mio consiglio a chi si è appena laureato è questo: siate sempre voi stessi, non abbiate paura dei cambiamenti, anche se uscire dall'università e affacciarsi al mondo del lavoro spaventa. Noi abbiamo una preparazione solida che gioca a nostro favore, avendo studiando in un Ateneo di prestigio come Unicusano. Nel mio futuro mi vedo impegnata in un lavoro che mi darà la possibilità di crescita e di carriera. Nello specifico, vorrei occupare un ruolo che mi consenta di mettere a frutto tutto quello che ho imparato in questi anni. Clarissa è motivo per noi di grande orgoglio, con la sua voglia di fare e di imparare che la accompagna anche a conclusione del percorso universitario e che le sta dando già ottimi risultati! Ad maiora Clarissa! A cura di Sara Marini - Area Marketing
sso e n n o c e r p resta sem oro! v a l l e d do n o m l i n co Segui la pagina facebook del
Career Service Unicusano
LinkedIn, il più grande network professionale al mondo, ha preso in esame i flussi legati ai tassi di assunzione dall’inizio dell’emergenza coronavirus (Covid-19) in Italia e Cina, i due paesi inizialmente più colpiti, analizzando quali impatti possano avere questi trend a livello globale nei prossimi giorni e settimane. La piattaforma LinkedIn hiring rate è in grado di fornire alcune anticipazioni su come il mercato del lavoro stia rispondendo all’emergenza Covid-19, e cosa potrebbe essere prevedibile per quelle realtà che stanno ora iniziando ad affrontare il suo impatto. Il team di analisti di LinkedIn ha esaminato i numeri legati alle assunzioni in due dei paesi più colpiti all’inizio, ovvero Italia e Cina, oltre a tenere sotto osservazione i dati di due altri paesi europei come Regno Unito e Francia. Poco dopo l’emissione delle ordinanze di quarantena da parte di ciascun paese, le assunzioni a livello nazionale sono crollate. Andando nello specifico: Cina Circa due settimane dopo che LinkedIn ha notato il primo calo in Cina, la tasso crescita è crollata a un minimo del -45% su base annua. Le assunzioni hanno iniziato lentamente ad incrementarsi appena le azioni di contenimento del virus hanno iniziato ad avere effetto, ma continua a oscillare intorno al dato negativo del -26% su base annua anche nella situazione in cui le persone tornano al lavoro.
Italia In Italia c’è una tendenza simile: tre giorni dopo il blocco del paese, il tasso di assunzioni è andato in negativo. E una settimana dopo il calo iniziale, il tasso di assunzioni è crollato a un minimo del -40% su base annua. Sul fronte dei dati pubblici, le cifre relative al mercato del lavoro italiano sono state comunque in qualche modo deludenti a gennaio, con il tasso di disoccupazione che si è stabilizzato al 9,8% (un livello elevato) e la crescita dell’occupazione è diventata negativa nei mesi compresi tra novembre 2019 e gennaio 2020. Ciò nonostante, sulla base dei primi flussi rilevati in Cina, LinkedIn si aspetta che l’attività economica possa riprendere una volta che l’impatto del virus sia stato contenuto. Mariano Mamertino, senior economist di Linkedin ha detto che “i dati di LinkedIn mostrano come in Italia le assunzioni siano crollate dal momento in cui sono entrate in vigore le norme legate al lockdown all’inizio di questo mese. E’ lo stesso fenomeno che si è verificato in Cina a febbraio, dove ora i numeri relativi ai tassi di assunzione stanno iniziando a muoversi in direzione positiva. Speriamo che le assunzioni in Italia dovrebbero tornare a crescere, una volta che si riuscirà a contenere la diffusione del virus. Molte aziende stanno ovviamente affrontando tempi incredibilmente difficili, in particolare quelle nel settore dell’ospitalità e dei viaggi, ma abbiamo visto enormi quantità di ingegnosità e resilienza da parte delle persone che si incontrano sulla nostra piattaforma per trovare modi per superare questo momento”. “Molte aziende stanno rapidamente adattando i loro modelli di business e le loro attività in modo da garantire alle proprie risorse di mantenersi occupate e le attività in esecuzione. Stiamo anche vedendo emergere alcuni nuovi posti di lavoro, in particolare nella vendita al dettaglio di beni di consumo, nella sanità e nella logistica, poiché questi settori si evolvono per soddisfare la domanda dei consumatori.” ha aggiunto Jon Addison, vice presidente di Talent Solutions di LinkedIn per la regione EMEA. da Forbes.it
o agile Lavo5rregole
per lo smart working di successo in quarantena Lo smart working è la rivoluzione del 2020. A seguito della pandemia, i vantaggi del lavoro agile sono stati chiari fin da subito. Tuttavia se applicato non correttamente, lo smart working può risultare pesante e frustrante per i dipendenti. Ecco 5 regole per il lavoro agile in quarantena.
Impatto del lavoro agile
Alcune aziende hanno adottato prontamente la nuova modalità di lavoro agile, altre lo utilizzavano già da tempo perché più innovative. Ma non tutti i dipendenti sono soddisfatti della riorganizzazione aziendale: la flessibilità e l’autonomia dello smart working ci hanno posto di fronte ad una maggiore responsabilizzazione per raggiungere gli standard di sempre. Molti sentimenti contrastanti li ritroviamo tra i lavoratori che sono stati costretti a restare a casa in solitudine e tra i dipendenti-genitori, distratti dai familiari presenti nelle ore lavorative. La perdita di socialità e di interazione è associata, erroneamente, allo smart working obbligato e si tramuta così in un rifiuto del telelavoro imposto in modo prolungato. Il CEO della società di consulenza Methodo specializzata nei processi di change management – ha dichiarato: “Obbligare tutti a lavorare da casa improvvisamente non è smart working. L’esperienza nelle attuali circostanze eccezionali dimostra, ed è un bene, che si può lavorare da casa senza troppe difficoltà con alcune accortezze e attenzioni. Tuttavia, superato lo shock iniziale, il lavoro forzato a distanza palesa diversi svantaggi e c’è il rischio che un’analisi superficiale porti a credere che lo smart working crei problemi. Non è così”.
Cosa fa allora la differenza? La libertà di scelta: scegliere modalità, tempi e posti più funzionali al raggiungimento degli obiettivi. E, non da meno, la formazione. Se tutte le aziende avessero avuto tempo e modo di formare i dipendenti, questi ultimi non si sarebbero scontrati con processi non ben definiti, gap tecnologico, scarsa dimestichezza con lo smart working, ecc.
5 regole per uno smart working di successo Stabilire i confini tra vita privata e lavoro: concentrarsi negli orari di lavoro e staccare completamente nelle pause per dedicarsi alla famiglia e ai figli. Altra soluzione, se i bambini sono piccoli, è alternarsi con il partner.
Interazione umana: nella seconda fase della pandemia, sarà necessario soddisfare il bisogno di appartenenza ricreando le relazioni sociali della nostra quotidianità. Come? Preferendo le videocall alle chat di gruppo, confrontandosi con i colleghi, organizzando pranzi di lavoro in webcam, condividendo leggerezza e affetto. Non procrastinare: non rimandare tutto a “quando torneremo alla normalità”, approfitta di questo tempo che
ti è stato concesso per trovare una continuità con i tuoi impegni, sfruttando strumenti e tecnologie a tua disposizione. Le aziende potrebbero proporre ai propri dipendenti la partecipazione a workshop, eventi e seminari online.
Benessere fisico: non solo fitness a giorni alternati per mantenersi in forma, ma prestare attenzione alla luminosità e areazione della stanza per creare un ambiente di lavoro confortevole, migliorare l’umore e le prestazioni. Le aziende potrebbero offrire dei corsi di yoga in modalità e-learning ai dipendenti per conciliare benessere fisico e mentale. Post Covid-19: è la fase più temuta, a cui le aziende dovrebbero prepararsi con una buona analisi sul “come è stata gestita l’emergenza e quale è stato l’impatto della nostra flessibilità aziendale”, per poi avviarsi ad una riprogettazione dello smartworking. Obiettivo? Strutturare il lavoro agile per la normalità e non solo per l’applicazione in situazioni eccezionali. L’ideale sarebbe alternare giorni di lavoro in sede con giorni di lavoro agile. Scopri altri benefici del lavoro agile nel nostro precedente articolo oppure leggi su Tag24 come l’Università Niccolò Cusano si è subito attivata per avviare il lavoro agile nella sua struttura e garantire il diritto alla salute dei suoi dipendenti e il diritto allo studio dei suoi 30 mila studenti, nell’intervista a Pietro Dipalo, IT Manager dell’Unicusano. a cura di Michela Crisci
IMPRESA E SOLIDARIETA un binomio vincente in Italia
Riflettere sul rapporto fra Impresa e Solidarietà. Uno spunto per prendere atto del bene che si può fare e che molte aziende hanno deciso di fare per contrastare il Covid-19. Solidarietà ed etica di impresa Non solo solidarietà digitale, come l’iniziativa del Ministero di cui vi abbiamo parlato nel precedente articolo, ma soprattutto solidarietà economica per fronteggiare l’emergenza dettata dal covid-19. Sono tanti i cittadini, i privati, le aziende e i brand che hanno contribuito a sostenere gli ospedali e le associazioni in questi giorni. Donazioni di grande utilità per il bene comune. Le donazioni in Italia contro il Covid-19 Tra le donazioni effettuate dalle aziende in Italia, ne riportiamo alcune: 1. Armani ha donato 1milione e 250mila euro agli ospedali e a supporto della protezione civile; 2. AngeliniPharma, la casa farmaceutica dell’Amuchina, ha distribuito gratuitamente 40 mila flaconi di gel per le mani in Lombardia e Veneto; inoltre una nuova donazione andrà alla Protezione civile; 3. Xiaomi ed Eni hanno donato una grande quantità di mascherine al Dipartimento della Protezione Civile; 4. Vodafone ha donato 500mila euro alla Croce Rossa; 5. Eurospin ha dato 100 mila euro, equamente divisi, all’ospedale Sacco di Milano e allo Spallanzani di Roma. ANCHE L'UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO HA CONTRIBUITO AD IMPEGNARSI PERESSERE RESPONSABILE NEI CONFRONTI DELLA COMUNITÀ. HA DONATO 30 MILAEURO ALLO SPALLANZANI DI ROMA [1] E ALTRI 10 MILA SONO STATI DONATI CON UNA RACCOLTA FONDI, AVVIATA DALL'ATENEO, PER L'ACQUISTO DI ALCUNI RESPIRATORI. POI PER SOSTENERE L'OSPEDALE DI TERNI, DOPO UNA PRIMA DONAZIONE DI 30 MILA EURO, LA TERNANA CALCIO, SQUADRA DI CUI È PROPRIETARIA LA UNICUSANO, HA AVVIATO UNA RACCOLTA FONDI CON LA PROPRIA TIFOSERIA CHE HA RINUNCIATO AL RIMBORSO DELL'ABBONAMENTO CALCISTICO, ARRIVANDO A QUOTA 22 MILA, A CUI SONO STATI AGGIUNTI ALTRI 28 MILA EURO A TITOLO PERSONALE DAL PATRON STEFANO BANDECCHI. MA LA LOTTA AL COVID-19 NON SI FERMA QUI: DA TERNI A BERGAMO, UN'ALTRA IMPORTANTE DONAZIONE ALL'OSPEDALE PER DIMOSTRARE SOLIDARIETÀ VERSO LA CITTÀ DELLA GEMELLATA ATALANTA. E ANCORA, LA CONSEGNA DI GENERI ALIMENTARI DI PRIMA NECESSITÀ A CIRCA 200 FAMIGLIE DI TERNI E OLTRE 15 MILA MASCHERINE DISTRIBUITE ALLA PROTEZIONE CIVILE DELLA CITTÀ UMBRA.
Gesti nobili che fanno sperare nel futuro. L’Italia, così, si riscopre un Paese solidale. A cura di Michela Crisci
CURIOSITA DEL MESE Festa del lavoro 1 maggio
significato e storia della festa dei lavoratori La Festa del Lavoro si celebra il 1 maggio in tantissimi paesi, una giornata che ha un grande significato e una storia che affonda le proprie radici nel passato: il 1 maggio come festa dei lavoratori nasce con l'intento di ricordare l'impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie, e costituisce quindi non solo un giorno in cui riposarsi, ma anche in cui ricordare. Vuoi sapere qual è l'origine di questa ricorrenza e perché la festa dei lavoratori si festeggia il 1 maggio? Di seguito puoi trovare un riassunto sul significato della festa del lavoro del 1° maggio. SIGNIFICATO DELLA FESTA DEL PRIMO MAGGIO La scelta del 1° maggio vuole ricordare la tragedia della rivolta di Haymarket, avvenuta a Chicago nel 1886. Nei primi giorni di maggio di quell'anno nella città si erano susseguite proteste e scioperi dei lavoratori, che avevano come obiettivo principale quello di portare l'orario di lavoro a 8 ore al giorno (mentre all'epoca si arrivava anche a 12 o addirittura 16 ore di lavoro al dì). Il 4 maggio scoppiarono degli scontri che portarono alla morte di diversi lavoratori e di 7 poliziotti. Vediamo come si sono svolti i fatti. PERCHÉ IL PRIMO MAGGIO È LA FESTA DEI LAVORATORI Il primo maggio 1886 i sindacati organizzarono a Chicago uno sciopero per chiedere la giornata lavorativa di 8 ore. Il 3 maggio i manifestanti, riuniti davanti alla fabbrica McCormick, vennero attaccati dalla polizia senza motivo, un attacco che provocò 2 morti tra i manifestanti e diversi feriti. L'evento causò l'indignazione dell'opinione pubblica e il giorno seguente altri lavoratori si aggiunsero alle proteste. Ma i disordini erano solo all'inizio. Il giorno successivo la tensione crebbe. Nuovi manifestanti si aggiunsero allo sciopero e nel corso di un raduno pacifico ad Haymarket Square uno sconosciuto lanciò un ordigno contro i poliziotti che
CURIOSITA DEL MESE presidiavano la piazza: uno di loro venne ucciso e fu a questo punto che la polizia iniziò a sparare sulla folla uccidendo alcuni manifestanti e sette poliziotti, caduti sotto il fuoco amico. PRIMO MAGGIO: EVENTI DELLE ORIGINI DELLA FESTA DEL LAVORO Otto persone collegate con le proteste furono arrestate e per sette di loro la sentenza fu di condanna a morte; successivamente, per due dei sette, la sentenza fu commutata in ergastolo. Non c'erano in realtà prove che tra gli arrestati vi fosse la persona che aveva lanciato l'ordigno, ciononostante la giuria emise verdetti di colpevolezza per tutti e otto gli imputati. La notizia della sentenza indignò gli operai di tutto il mondo e i condannati diventarono i "Martiri di Chicago". Morendo, August Spies, uno dei condannati, disse: "verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi". La festa del primo maggio divenne ufficiale in Europa a partire dal 1889, quando venne ratificata a Parigi dalla Seconda Internazionale, organizzazione che aveva lo scopo di coordinare i sindacati e i partiti operai e socialisti europei. In Italia la festa del 1° maggio fu introdotta solo due anni dopo.
CURIOSITA DEL MESE Festa della mamma
le curiosità che forse non conoscevi La Festa della mamma 2020 in Italia cade, come sempre, la seconda domenica di maggio, ovvero il 10 maggio quest’anno. Quali sono le curiosità sulla Festa della mamma che probabilmente non conosci, considerato anche che si festeggia in tutto il mondo e ogni paese ha le proprie usanze, tradizioni e i propri costumi? Scopriamo insieme le curiosità sulle origini della Festa della mamma e su come si festeggia nel il mondo. Festa della mamma: origini e curiosità Ecco una serie di curiosità sulla Festa della mamma che forse non sapevate: • Origini antichissime: le origini della Festa della mamma sono antichissime ma, nonostante questo, è sempre stata celebrata in maggio. Già ai tempi di Greci e romani, quando era una festa legata al culto delle divinità femminili e della fertilità; allora la festa della mamma segnava il passaggio dalla stagione fredda a quella calda. • Festa nazionale: la Festa della mamma è diventata festa ufficiale quando Anna M. Jarvis, dopo la morte di sua madre, riempì le caselle postali dei ministri di lettere: amava talmente tanto sua madre che, secondo lei, andava indetta una festa atta a celebrare le mamme dell’intero globo. Fu la sua tenacia a far sì che nel 1909, precisamente il 10 maggio, si festeggiasse a Grafton per la prima volta la Festa della mamma. • Data: la data non è mai stata imposta a livello globale, quindi a seconda delle tradizioni ogni paese festeggia quando preferisce. Qualche esempio? Qui da noi, ormai da qualche anno, si festeggia la seconda domenica di maggio. In thailandia, per esempio, si festeggia il 12 agosto mentre in Egitto il 21 marzo; in Norvegia, ancora, la Festa della mamma cade la seconda domenica di febbraio mentre l’Argentina ha scelto la seconda domenica di ottobre come giorno per onorare le mamme del paese. In Francia si scelto di celebrare la Festa della mamma l’ultima domenica dell’anno dandole connotazione di “compleanno della famiglia”; a San Marino, nonostante territorialmente sia collocato in Italia, la festa cade in una data differente, ovvero il 15 marzo.
CURIOSITA DEL MESE • Origini della festa in Italia: la festa della mamma italiana ha origini liguri, precisamente di Bordighera, in provincia di Imperia. Nel 1956 l’allora sindaco e deputato Raul Zaccari decise che era necessario istituire una giornata apposita per ricordare quanto importante fosse la mamma, idea accolta con calore da un parroco umbro l’anno dopo, che sottolineò l’accezione religiosa di una festa così. Nonostante le reticenze iniziali sul fatto che un sentimento così intimo dovesse essere sotto norma di legge, alla fine la festa venne istituita. • Zeus e la mamma: lo sapete che le tracce più antiche di questa festa risalgono, probabilmente, a un mito greco? Si narra che a Rhea, moglie di Crono e madre dei greci, venisse dedicato un giorno l’anno per festeggiarla. La ragione? Crono, per paura che un giorno un figlio lo avrebbe potuto spodestare, mangiava ognuno dei bambini partoriti dalla moglie. Rhea, stanca a un certo punto, decise di nascondere Zeus in una caverna e consegnare a Crono una pietra avvolta in un fagotto. Così Zeus sopravvisse e da qui deriva la venerazione dei greci. • Floralia e i romani: e gli antichi romani? Nel loro caso si celebrava la Dea Madre e Madre Terra, che prendeva il nome di cibele, la quale aveva generato Cerere, Plutone, Giunone, Giove e Nettuno; per Cibele si festeggiava una settimana intera nel mese di maggio, il mese dei fiori, e la festa prendeva il nome di Floralia. • Simboli: quali sono i simboli della Festa della mamma? Solitamente alla ricorrenza si associano i cuori, i fiori (ad ogni paese i suoi: in Italia optiamo per le rose, negli Stati Uniti puntano ai garofani e in tanti altri paesi ci sono i tulipani) rossi. Si tende a regalare anche, come simbolo di amore per la mamma, cioccolatini e dolci di ogni genere. • Mothering Sunday: a partire dal 1600 in Inghilterra si celebra il cosiddetto Mothering Sunday, ovvero un giorno in cui chi lavorava come domestico nelle case della gente poteva tornare a casa e stare un po’ di tempo con la propria madre. La festa cade sempre nel mese di marzo ma è variabile. Da Skuola.net
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