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APP E TECNOLOGIA Aiutati ad aiutare l’ambiente. Fa’ che la tua vita sia eco-friendly!
GREEN
(AND COOL)
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VANS’S VR3 Chi ha detto che la sostenibilità è da radical chic?
VANS è una pietra miliare dello street-style e più o meno il 50% di noi ha nella scarpiera un paio di scarpe del brand e, se non le avete ancora comprate, sono sicura che quantomeno ci avete pensato più e più volte. Dunque, è il momento di prenderne un (altro) paio, data la novità. Il buon motivo per averle nell’armadio? VANS ha creato la linea VR3 composta da prodotti che utilizzano almeno il 30% di materiali rigenerativi, rinnovabili o riciclabili. Si legge sulla loro pagina: “in quanto marchio radicato nella cultura giovanile, riconosciamo la nostra responsabilità nella protezione dell’ambiente per le generazioni future”. Bella la loro comunicazione etica e belle le loro scarpe, da provare sotto gonne ariose oltre che con i nostri vecchi jeans.
VALENTINO GARAVANI on the rock.
Le sneaker sono da pivelli? No, se indossiamo quelle giuste. Hanno spopolato quelle di McQueen che ormai si vedono anche sotto i completi e in abbinamento alle cravatte ma vogliamo essere un po’ più raffinati e patriottici? Valentino è quello che fa per noi e ci stuzzica con due modelli iconici: la Open e la Rockstud Untitled riprogettate e ripensate in un’ottica “open innovation con un ethos più conscious-driven…” sentite come suona lussuoso? La sostenibilità è l’unica direzione possibile ed è ora che anche il lusso faccia i suoi passi su questo percorso.
STELLA McCARTNEY sta sul pezzo da un pezzo.
Precisamente dal 2001 l’enfant terrible figlia d’arte (per chi non lo sapesse il babbo è nientemeno che Paul McCartney) si impegna per realizzare prodotti altamente desiderabili quanto sostenibili. Ed è questa la chiave di volta che tutti gli altri brand dovrebbero trovare. Non basta affiancare ai prodotti di punta versioni ecosostenibili come fossero dei fratelli minori dei must-have. Anche perché, diciamocelo, hanno sempre quella patina grezza di materiale riciclato che non ci invoglia a comprarle se non in quel particolare lunedì in cui ci promettiamo di essere persone migliori. Stella lo sa dal 2001, dicevamo, anno in cui smette di utilizzare pelli d’animali (rettili compresi) e piume e, nonostante questo, l’iconica borsa FALABELLA è ancora un prodotto cult della Maison. L’ultima iniziativa è del 2021 con Greenpeace per la celebrazione dei loro anniversari: due t-shirt per supportare lo stop alla deforestazione in Amazzonia. Avete visto l’ultima collezione? Gli aggettivi pazzesco e green possono camminare sulla stessa passerella.
VINTED abbatte le frontiere.
Finalmente la migliore versione dell’usato che tutti aspettavamo. Eh sì, perché sappiamo che Farfecht, Vestiaire Collective e affini vanno alla grande ma c’è un prezzo da pagare che è (giustamente!) la commissione stessa del servizio. Con Vinted non abbiamo intermediari, si fa tutto tra noi e il venditore in maniera pratica ed efficiente proprio perché senza troppi passaggi di mezzo. L’app è trasversale e abbraccia un portfolio di prodotti pressoché infinito quanti sono gli utenti. Potete trovarci una borsa Gucci vintage in perfette condizioni, ma non c’è solo lusso, anzi! Qualcuno la utilizza per vendere e acquistare abiti del fast-fashion in disuso a pochi euro, per cui sembra che più del guadagno piaccia proprio la filosofia e l’approccio circolare del commercio second-hand. Con Vinted sono abbattute le mura di uno negozio (seppur cibernetico) in cui entrare e si può contrattare senza pietà per accaparrarci quegli occhiali di Versace ancora con il cartellino!
ZARA, godersi la vita.
Chi indossa almeno un indumento Zara alzi la mano! L’alzata di mano è collettiva, non è vero? Quindi, è inutile girarci intorno, il fast fashion è parte integrante della nostra routine d’abbigliamento e come tale ha un impatto ambientale altissimo. Le grandi distribuzioni ne sono consapevoli, questa è la buona notizia. Join Life è il progetto di Zara per incrementare sempre di più una filiera sostenibile e un’economia circolare che aiuti a ridurre i consumi. Come stanno andando, ad oggi? Bene e, in futuro, dovrebbe andare sempre meglio. Nel 2001 hanno stilato un codice di condotta per produttori e fornitori, negli anni 2002-2005 è stata installata una turbina eolica accanto alla sede centrale spagnola per puntare sulle energie rinnovabili. Dal 2010 al 2015 Zara ha firmato un accordo con la Fur Free Alliance e lanciato il programma Green Pack. È evidente che il colosso fast fashion si stia adoperando concretamente e punti in alto se nel 2040 è previsto il goal finale: raggiungere la neutralità climatica. Ciò significa avere zero emissioni di gas serra o compensare quelli che vengono emessi nell’atmosfera. Glielo auguriamo. E ce lo auguriamo.