UNICUSANO FOCUS Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK martedì 17 gennaio 2017 www.corrieredellosport.it
Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano
Economia Il voto “contro” degli italiani
Attualità Nel rispetto dell’infanzia > A PAGINA III
Università Scegliere la Cusano parlano gli studenti > A PAGINA IV
> A pagina V
gerry scotti
le mie idee senza confini Al cinema dà la voce al cucciolo di “Qua la zampa!”, in tv sperimenterà nuovi show: «Mai cullarsi sugli allori» > A PAGINA II
LA VIGNETTA
stati uniti
Il Trumpismo detta già le “regole” del mercato > A PAGINA V Prodotto da “L’ Arte nel Cuore”, Testi di Andrea Giovalè, Disegni di Vincenzo Lomanto. www.fourenergyheroes.it
il punto
La democrazia fra post verità e informazione
I
l filosofo Marino Niola ha definito la post verità la sostituzione dell’oggettività con l’opinione, più prosaicamente possiamo dire di essere di fronte a un immenso contenitore di bugie, che il web, come nel gioco del telefono, trasforma in qualcosa che neanche lontanamente somiglia alla verità, ma viene assimilata come tale, per convenienza. Quale? quella di voler credere a una notizia che non esiste, ma che ha il pregio di confermare le convinzioni di chi la legge. Una notizia inventata, che non ti fa sentire inadeguato rispetto a un pensiero, a una centrifuga di ragionamenti composta dai pochi insipidi frutti della propria conoscenza. L’opinione diviene quindi la fonte principale del fatto, con un pericoloso capovolgimento di quello che dovrebbe essere la normale cronologia degli eventi: ovvero prima l’apprendimento del fatto e poi eventualmente l’opinione, non viceversa. Nell’era della turbo connessione alle notizie, la post verità genera una vera e propria mitologia dell’ignoranza spesso mascherata dalla presunzione di conoscere tutto. Ignoro ergo sum. Il problema è serio e non va sottovalutato. Ma non bisogna commettere l’errore di colpevolizzare il web, sotto accusa è come lo si usa. La rete è infatti una dimensione democratica di apprendimento gratuito. Ma le sue comunità social sono attraversate da “sciami digitali senza anima”, come li definisce il filosofo sud coreano Byung-Chul Han, che pungono tutto quello che passa sotto i loro occhi con le loro convinzioni. Questo scenario non nasce dal nulla. In modo più elegante i media ufficiali hanno abituato lettori e telespettatori alla post verità, mascherata dall’autorevolezza della fonte. Ma gli stessi organi d’informazione ora dovrebbero preoccuparsi del perché hanno perso credibilità e pubblico, del perché un post fasullo genera più attenzione di un’inchiesta giornalistica. Informazione è democrazia e la democrazia legata a un “mi piace” non è il futuro che desideriamo, almeno noi che ogni tanto ci ricordiamo cosa disse Roland Barthes: «Mi permetta di non avere un’opinione». Gianluca Fabi Direttore Radio Cusano Campus