Unicusano ternana 20170910

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UNICUSANO

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

domenica 10 settembre 2017

Azione capolavoro e gol di Angiulli dopo sette minuti di gioco: l’Unicusano Ternana supera il Cesena davanti a un Liberati in festa

Informazione a cura di Sport Network

buona la terza TRE PUNTI STORICI Prima vittoria dell’era Unicusano, primo sigillo in B anche per Pochesci: le Fere si candidano a sorpresa della stagione

Fondazione Niccolò cusano

siamo scesi in campo contro la fibrosi cistica L’Unicusano Ternana è scesa in campo ieri contro il Cesena a sostegno della lotta contro la fibrosi cistica, la malattia genetica rara più diffusa che solo in Italia colpisce circa 1 neonato su 2.500 – 3.000. La fibrosi cistica – spiega la Lega Italiana Fibrosi Cistica - è una patologia multiorgano, che colpisce soprattutto l’apparato digerente e quello respiratorio. Seppure il grado di coinvolgimento differisca anche notevolmente da persona a persona, la persistenza dell’infezione e dell’infiammazione polmonare che causa il deterioramento progressivo del tessuto polmonare è la maggior causa di morbilità nei pazienti FC. Si stima che ogni 2.500-3.000 dei bambini nati in Italia, uno è affetto da fibrosi cistica (200 nuovi casi all’anno). La malattia colpisce indifferentemente maschi e femmine. Oggi quasi 6.000 bambini, adolescenti e adulti affetti da FC vengono curati nei Centri Specializzati in Italia. Per merito dei continui progressi terapeutici ed assistenziali i neonati FC hanno un’aspettativa di vita di 40 anni ed il 20% della popolazione FC in Italia oggi supera i 36 anni.

L’esultanza del gruppo rossoverde dopo la vittoria con il Cesena

In occasione di ogni partita, i rossoverdi dedicheranno la loro attenzione a una diversa patologia, in linea con la missione dell’Università Niccolò Cusano, che è sempre stata quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sostegno alla ricerca medico-scientifica. In ogni sua attività di comunicazione, la Cusano ha sempre acceso i riflettori su ricercatori, associazioni, famigliari dei malati, per avviare e rinforzare campagne di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica. A tal proposito, l’Unicusano Ternana vuole ricordare l’appuntamento di oggi al Centro Sportivo Acqua Acetosa-Giulio Onesti di Roma, dove si sfidano a hockey su prato l’Asd Campagnano Legends e l’All Star Hockey per raccogliere fondi a favore della Lega Nazionale Fibrosi Cistica Lazio.

stefano principi

IL COMMENTO

Il commento del patron Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, dopo la vittoria dell’Unicusano Ternana sul Cesena: «Nel calcio l’importante è vincere: partecipare è semplicemente noioso». Il match winner Federico Angiulli festeggiato dai compagni dopo il gol

Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro Saia fischia la fine dell’incontro. E sul campo e sugli spalti del Liberati è festa: il tecnico Sandro Pochesci, i giocatori, il popolo rossoverde, tutti uniti per la prima vittoria del nuovo corso della società umbra. L’Unicusano Ternana coglie il primo successo stagionale, sale a quota cinque in classifica e si candida a sorpresa della serie cadetta: è il ruolino di marcia a parlare, due pareggi contro big come Empoli

e Salernitana e, ieri, il successo interno con il Cesena. C’è un po’ di tutto nella vittoria contro i romagnoli. C’è la tanto invocata mentalità offensiva di Pochesci, ma c’è anche una squadra in grado di coprirsi e gestire il vantaggio molto meglio di quanto sia riuscita a fare nelle due uscite precedenti. Brillante e operaia, spregiudicata e guardinga: l’Unicusano Ternana ha confermato le premesse dei due pareggi di inizio campionato, aggiungendo anche una

stefano principi

concretezza che potrà rivelarsi preziosa per il cammino stagionale. L’essenziale ora è rimanere con i piedi per terra e continuare sulla strada intrapresa: su questo il tecnico Pochesci (ieri visibilmente emozionato dopo il successo) è stato chiaro fin dall’inizio. Ben venga la vittoria, ma nulla cambia: la filosofia della squadra e il suo atteggiamento in campo devono rimanere gli stessi dalla prima all’ultima gara. Tenaci, combattenti e corrette: così devono essere

le Fere, come nel dna della proprietà. IL MATCH. Anche grazie a uno tifo davvero superlativo, i rossoverdi (che hanno abituato il loro popolo alle partenze a razzo) iniziano a mille. Dopo un egregio slalom di Tiscione e una punizione a vuoto di Paolucci arriva il gol. Combinazione capolavoro al 7’ tra Albadoro e Tiscione, palla a Defendi che serve Angiulli (alla prima da titolare) a centro area e il gioco è fatto. Il gol merita di es-

sere analizzato: «ho visto trame di gioco perfette» commenta a fine gara Pochesci rivedendo l’azione, fatta di tocchi di prima e movimenti sincronizzati. La reazione del Cesena non si fa attendere: all’11’ Gliozzi colpisce di testa in area, ma la palla finisce di qualche centimetro a lato alla destra di Plizzari. Il numero uno rossoverde (sempre sicuro) deve intervenire qualche secondo più tardi per mettere in corner un tiro di Moncini. Il Cesena si scopre e offre ai padro-

ni di casa la possibilità di ripartire: tra i più attivi, come sempre, c’è Tiscione che al 19’ prova a finalizzare un bel contropiede con una conclusione di destro, deviata in angolo da Fulignati. Il brivido maggiore per gli accademici arriva a cinque minuti dalla fine del primo tempo, su una delle poche amnesie della retroguardia: Gliozzi spara a botta sicura da centro area, la palla colpisce la traversa e rimbalza fuori dalla porta. La ripresa comincia con lo stesso tema ma l’impressione è che il Cesena, che pure dà spazio al bomber Cacia, non possa nuocere più di tanto a un’Unicusano Ternana davvero molto attenta. Alle cronache, infatti, finiscono più azioni dei padroni di casa che dei romagnoli, pur chiamati a recuperare lo svantaggio. Dalle parti di Fulignati ci provano Defendi (ottima la sua gara) con un colpo al volo e il solito Tiscione: il portiere cesenate fa buona guardia. Per Plizzari, invece, i pericoli sono tutti in una girata spettacolare di Panico, che finisce a lato. Pochesci sistema tatticamente i suoi con i cambi: dà spazio a Tremola-

da, affiancandolo a Tiscione alle spalle di Finotto. Poi toglie proprio l’ex Spal, sostituendolo col più fresco Carretta, per dare maggiore profondità. Infine inserisce Varone ad arginare il gioco cesenate. I rischi, comunque, l’Unicusano Ternana li contiene molto bene e alla fine i tre punti (storici) sono più che meritati. EMOZIONE. Ma ripartiamo

dall’inizio, ovvero da quell’esultanza in mezzo al campo, da Pochesci che si inginocchia al novantesimo e dall’abbraccio di gruppo, che è la miglior testimonianza dell’affiatamento dei rossoverdi. Davanti alle telecamere, Pochesci compare con la casacca della squadra addosso: «È un omaggio ai tifosi – spiega – che sono stati fantastici. E poi per la prima volta c’erano mio padre e mia madre sulle tribune: dedico questo successo a tutti i genitori». Per la prova dei suoi, solo elogi: «Abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, gestendo al meglio le nostre risorse fisiche e mentali. Ho sofferto in panchina come i miei ragazzi in campo: oggi ero uno di loro».


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