UNICUSANO
lunedì 25 settembre 2017
TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana
Informazione a cura di Sport Network
Il presidente dell’Unicusano Ternana analizza, senza fare drammi, il ko di Bari: «L’attaccamento alla maglia non è mancato, ma iniziamo a guardare la classifica»
«il gruppo è unito ora ripartiamo» Ranucci: «In otto giorni affronteremo Venezia, Brescia e Cremonese, sarà importante rimanere concentrati»
Più concentrazione, meno spregiudicatezza e lo stesso attaccamento alla maglia visto fino a questo punto del campionato. Il presidente dell’Unicusano Ternana Stefano Ranucci, parlando a Radio Cusano Campus, non fa drammi il giorno dopo il brutto 3-0 incassato sul campo del Bari e chiede al tecnico Sandro Pochesci e ai giocatori rossoverdi di ripartire dal gruppo, senza perdersi per strada, ma usando il ko del San Nicola come un’esperienza preziosa per
«per la nostra squadra anche le sconfitte sono un’esperienza preziosa» il proprio cammino nella serie cadetta, una novità per l’allenatore e per molti dei suoi uomini. Presidente, come si riparte dopo una sconfitta così? «Con maggiore concentrazione e con maggiore consapevolezza: sicuramente, il tecnico rifletterà su questa sconfitta e sul cinismo del campionato di serie B. Bisogna lavorare molto, fare attenzione e forse anche avere una minore spregiudicatezza. Il gruppo dovrà essere ancora più concentrato perché abbiamo visto che con certi av-
Il presidente rossoverde Stefano Ranucci stefano principi
versari non esistono prove d’appello. Se sbagli vieni punito». C’è qualcosa che salverebbe della trasferta di Bari? «Io salverei tutto, perché per molti di noi è la prima volta in questa categoria. Ogni partita, anche quando termina con un risultato negativo, rappresenta un’esperienza fondamentale e preziosa. A parte gli errori individuali, in particolare il rigore sbagliato da Albadoro, che nel dopo-gara era veramente distrutto, ho visto attaccamento alla maglia. Il gruppo c’è ed è quello che conta, soprat-
tutto dopo una sconfitta». Si è confrontato con Pochesci dopo la partita? È d’accordo sul fatto che forse il tecnico ha preteso troppo da alcuni giocatori aspettandosi una capacità di adattamento che non è comune a tutti? «Indubbiamente, si è chiesto troppo ad alcuni uomini e si è arrivati in campo con troppa spregiudicatezza. Ne abbiamo parlato in maniera serena: a fine partita sono entrato negli spogliatoi dicendo che non bisogna fare drammi anche se è innegabile che ora bisogna cominciare a guardare anche la classifica».
Teme che, dopo le prime tre gare positive, l’ambiente possa perdere entusiasmo? «Questo no. I tifosi si rendono conto che a Bari si può perdere: per giunta, abbiamo colpito una traversa e sbagliato un rigore. Mi dispiace per quello zoccolo duro che ci ha seguito e sostenuto anche in Puglia. Le opportunità per raddrizzare la partita ci sono state. Ho digerito molto meno la sconfitta di Chiavari con l’Entella». Ora ci saranno due partite in casa: contro il Venezia e i 70’ minuti da re-
cuperare con il Brescia. Al termine di queste due gare capiremo che tipo di campionato aspettarci dall’Unicusano Ternana? «Penso proprio di sì perché il gruppo comincerà a ingranare ed entreremo nel vivo del campionato. Ci metto anche la successiva trasferta di Cremona: ci aspettano 250 minuti da giocare in otto giorni. Non ci saranno certo problemi di tenuta fisica ma bisognerà affrontare questo impegno con la massima concentrazione. E sono sicuro che i tifosi continueranno a starci vicino».
Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca
PEDIATRIA
UROLOGIA
L’ospedale pediatrico Meyer di Firenze diventa più grande grazie a “Mpiù”, un piano di sviluppo triennale che lo porterà a cambiare volto allineandosi alle realtà più avanzate a livello mondiale.
Si chiama biopsia di fusione e, tramite una nuova tecnologia, consente di fare un sofisticato mix degli accertamenti di risonanza magnetica ed ecografia. Sarà utilizzato nel reparto di urologia dell’Aquila.
NEONATOLOGIA
INFLUENZA
L’ospedale S. Bortolo di Vicenza è il primo in Italia a utilizzare una tecnologia che consente ai bambini di Patologia Neonatale, prematuri o con altre patologie, di essere assistiti percependo il battito cardiaco e il respiro della mamma.
L’influenza di quest’anno sarà, secondo le previsioni degli esperti, di “media intensità”, simile a quella dell’anno scorso. L’inizio della campagna vaccinale è previsto per la metà del mese di ottobre.
La rosa di Calcio a 5 femminile accoglie un simbolo della nazionale verdeoro
la nuova stella delle ferelle arriva dal brasile: ecco jessika La rosa dell’Unicusano Ternana di Calcio a 5 femminile che ha esordito ieri in campionato nella sfortunata gara contro l’Asd Stone Five Fasano finita 2-4 al Palazzetto Di Vittorio di Terni, si arricchisce di una nuova campionessa. Grazie allo straordinario colpo di mercato messo a segno dal direttore del Settore femminile Damiano Basile, è approdata a Terni la calciatrice brasiliana Jessika Manieri, laterale offensivo nata il 26 marzo 1990, una delle mi-
gliori giocatrici del mondo. Nata a Campo Grande, Manieri ha ottenuto straordinari trionfi con la Chapecò Female, la squadra più vincente di sempre nel futsal femminile ed è oggi un simbolo della nazionale brasiliana. Il suo palmarès è davvero impressionante: 7 scudetti, 2 Intercontinentali, 4 Libertadores vinte in Brasile, più 4 Coppe del Mondo conquistate con la Nazionale verdeoro. NUMERO 10. Dalla prossi-
ma settimana, questa meravigliosa atleta indosserà la maglia rossoverde numero 10. Il direttore Basile esprime tutta la sua soddisfazione per la brillante operazione di mercato: «È la giocatrice che tutte le società sognano di acquistare – afferma il dirigente dell’Unicusano Ternana femminile – Jessika è un simbolo mondiale del calcio a cinque. Qualche tempo fa la vidi giocare per la prima volta in un allenamento a Chapeco, rimanendo stupefatto per la sua
enorme classe». Jessika Manieri (che sarà presentata questa settimana presso il Rivenditore Ufficiale Unicusano Ternana Calcio Spa - Sport Lab di via Leopardi) arriva a Terni nel culmine della sua prestigiosa carriera. C’è da scommettere che stabilirà da subito una grande intesa con la connazionale Renata Adematti “Renatinha”, anche perché le due campionesse hanno già giocato insieme per diversi anni e si intendono a meraviglia.
Jessika Manieri, asso brasiliano del futsal