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UNICUSANO

giovedì 19 ottobre 2017

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

Informazione a cura di Sport Network

Il fantasista dell’Unicusano Ternana ai microfoni di Radio Cusano Campus: «Sono molto grato a questa società e voglio ripagare la fiducia in campo»

tiscione non ha dubbi la forza è nel gruppo «Sincerità e schiettezza le nostre “armi” migliori: così siamo riusciti a creare uno spogliatoio unito. A Terni sto benissimo: dai tifosi soltanto incitamenti»

È arrivato da pochi mesi a Terni ed è già uno dei beniamini della tifoseria: il cuore e la voglia di vincere messa in campo da Filippo Tiscione, infatti, rispecchia i valori rossoverdi e i valori dell’Unicusano. Una società alla quale il fantasista è particolarmente legato, avendo cominciato tre anni fa a Fondi la sua carriera tra i professionisti. Tiscione ha parlato della sua felice situazione a Terni, della sua famiglia e del gruppo agli ordini di Pochesci in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sport Academy, la trasmissione di politica sportiva in onda su Radio Cusano Campus.

C’è anche la scuola calcio, visto che i due bimbi stanno cominciando a dare i primi calci con l’Unicusano Ternana…».

In campo si vede il tuo attaccamento alla maglia e alla società. «È il mio carattere. Sono davvero grato a questa società questi anni che ha cambiato la vita mia e della mia famiglia. Voglio ricambiare questa fiducia in campo, perché le devo tanto». Sei sempre stato molto legato alla tua famiglia, tua moglie e i tuoi due bambini. «Sto con mia moglie da 14 anni, ho due bimbi speciali. Per me esiste solo il calcio e la famiglia, faccio una vita normale e sono felice.

Filippo Tiscione in azione stefano principi

Hanno preso tutto dal padre? «Sì, così come io ho preso da mio pa d re, ch e giocava tra i dilettanti e da piccolo mi portava sempre con sé. Il calcio era nel mio destino: andavo a dormire con il pallone tra le braccia e mi svegliavo nello stesso modo. Non avrei potuto fare altro. Con i miei figli, però, sono molto elastico: decideranno loro cosa vor-

ranno fare, anche in ambito sportivo». Pensi che la passione per il calcio sia qualcosa di innato nelle persone? «Sì, una passione genetica (ride, ndr). Scherzi a parte, penso che si trasmetta da padre in figlio ed è una cosa stupenda, un valore». Con la tua Palermo che rapporto hai? «Ci sono legato, perché lì abitano i miei genitori e i miei parenti. Ma mi sono sempre trovato bene ovunque ho vissuto. In particolare a Terni: la gente è vicina alla squadra, anche nei momenti difficili, quando passeggiavo per il centro, ho sentito solo parole di incitazione, mai un commento irrispettoso. I tifosi hanno una storia importante e la rappresentano nel modo migliore: vogliono bene alla squadra». Ti sei ritrovato tardi tra i professionisti: voi calciato sentite la pressione delle responsabilità di una carriera così breve? «Certo. Ed è per questo che sono felice e grato alla Cusano, che mi ha accolto tra i professionisti e spero di poter continuare con questa società anche quando sarò

le iniziative

Basketartisti Unicusano e Npc Rieti in campo il 25/10 per una giornata di festa al nuovo Palazzetto dello Sport

amatrice, la promessa è mantenuta «Una promessa mantenuta: abbiamo titolato così questo evento perché è esattamente quanto è accaduto». Simone Barazzotto, dg di Basketartisti Unicusano, commenta con soddisfazione la “missione” compiuta dal suo gruppo: raccogliere attraverso una serie di eventi benefici fondi (circa ventimila euro) per iniziative a sostegno di Amatrice, colpita– insieme ad altri comuni del centro Italia – dal devastante terremoto di un anno fa. Così, la NPC Rieti Pallacanestro e Basketartisti Unicusano si incontreranno mercoledì 25 ottobre per un match all’insegna della solidarietà, alle ore 17:00 presso il nuovo Palazzetto dello Sport di Amatrice. Gli organizzatori hanno scelto il nuovo palazzetto per rimarcare la

Sergio Pirozzi

vicinanza alle popolazioni colpite e per ricordare le iniziative portate avanti durante l’anno a favore dei ragazzi di Amatrice. L’AIUTO. Iniziative che parto-

no il 16 settembre 2016, pro-

prio con la partita tra Basketartisti Unicusano e la NPC Rieti: «Da allora abbiamo proseguito con altri eventi come quello in Versilia, “weekend all’amatriciana” dove abbiamo riunito ristoran-

ti e negozi portando i vip ai fornelli e invitato il sindaco Sergio Pirozzi all’evento “Cento per cento Amatrice” a Sanremo. Con quello che abbiamo raccolto abbiamo cercato di aiutare i ragazzi di Amatrice. Abbiamo portato due ragazze a Gardaland insieme allo zio d incontrato Checco dei Modà, Ringo e i ragazzi del Volo. Ad altri dieci ragazzi abbiamo dato l’opportunità di fare due settimane di vacanza a Forte dei Marmi. Sono stati momenti di svago, per liberare dai pensieri e dalle preoccupazioni. Non è molto per chi ha perso tutto ma spesso i piccoli gesti, il ricordare che la

vita può donare ancora sorrisi, è un primo passo per ricominciare. Ora il cerchio si completa con la partita di mercoledì 25, così come avevamo promesso al sindaco Pirozzi». Negli ultimi mesi non sono mancate le polemiche sugli aiuti (veri e fittizi) ricevuti da Amatrice: «È stato fatto anche “troppo” – continua Barazzotto – Nel senso che non tutta la solidarietà era in buona fede o è stata gestita nel modo giusto. Tutta Italia si è mossa per dare una mano agli amatriciani, ma a un certo punto tutta l’attenzione che non si traduceva in atti concreti ha anche dato fastidio a una popolazione che sta ancora soffrendo molto e che si appresta. In alcuni casi, a vivere il secondo inverno senza un tetto sopra la testa».

lontano dal campo. Ho capito che si tratta di una realtà dove non si è mai soli e dove le persone sono l’elemento fondamentale».

calcio, famiglia e una vita semplice: il numero 21 degli umbri ha conquistato tutti In serie B cominciano a conoscerti: pensi di essere entrato tra i “grattacapi” delle difese avversari? «L’importante è che abbiano notato l’Unicusano Ternana: su di noi all’inizio c’erano molti dubbi ma stiamo dimostrando di essere più che validi per la categoria.

Stiamo migliorando e imparando che oltre al bel gioco devono arrivare i punti». Si parla molto del vostro affiatamento come gruppo: come siete riusciti a creare questo clima? «È iniziato tutto dal ritiro di Norcia. Molti di noi sono alla prima esperienza in B e abbiamo voglia di emergere. Sappiamo di poter fare bene: siamo sempre stati molto vicini, usciamo a cena con le famiglie, si è insomma creato un rapporto nato in modo spontaneo. Ci parliamo in faccia, non esiste ipocrisia: essere schietti e sinceri alla fine premia. Ognuno si sente parte del gruppo e dell’Unicusano. Io ne sono fiero lo trasmetto a tutti i miei compagni».

Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca CHEMIOTERAPIA

LESIONI SPINALI

Aumentare l’efficacia della chemio e della radioterapia potrebbe essere possibile: uno studio dell’Università di Udine ha portato alla scoperta di nuovi meccanismi molecolari responsabili della resistenza delle cellule.

Una terapia a base di un farmaco restituisce il respiro dopo una paralisi dal collo in giù a causa di una lesione spinale. Lo studio è stato condotto sui ratti, ma la speranza è che possa aiutare i pazienti paralizzati.

GENI

TUMORE AL SENO

Un team di ricercatori di Goteborg ha scoperto diversi geni, prima sconosciuti, che rendono i batteri resistenti agli antibiotici di ultima istanza. I geni sono stati scoperti indagando su grandi volumi di Dna batterico.

Uno studio coordinato dal Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York ha individuato il meccanismo con cui le cellule tumorali del carcinoma della mammella si “risvegliano” dal loro stato di dormienza.


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