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UNICUSANO

VENERDÌ 3 NOVEMBRE 2017

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

Informazione a cura di Sport Network

Giovanissime Nazionali, Esordienti, Pulcini e Piccole Amiche: i numeri “in rosa” dell’Unicusano Ternana testimoniano un crescente coinvolgimento delle ragazze

TERNI, QUANTA PASSIONE PER IL CALCIO FEMMINILE Il responsabile Franco Farracchiati: «I nostri allenatori non pensano solo all’aspetto tecnico, lavoriamo sull’inclusione delle bambine a partire già dai sei anni di età» Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca

A Terni cresce la voglia di calcio. E l’arrivo dell’Università Niccolò Cusano, l’estate scorsa, non ha fatto altro che aumentare una passione che non ha più tabù, come ha raccontato ai microfoni di Radio Cusano Campus il professor Franco Farracchiati, responsabile del calcio femminile dell’Unicusano Ternana, durante l’approfondimento Sport Academy. Professore, ci racconti la realtà del calcio femminile a Terni. «L’Unicusano Ternana femminile può contare su tre squadre: le Giovanissime nazionali, le Esordienti e le “Pulcine”; a queste si aggiunge la formazione delle Piccole Amiche, bambine nate tra il 2008 e il 2011 che giocano a 5. Cerchiamo di coinvolgere tutte le ragazzine che hanno voglia e, a volte, bisogno di essere coinvolte nel mondo del calcio. Quello che stiamo cercando di far capi- Le ragazze dell’Unicusano Ternana femminile re alla cittadinanza ternana è che è difficile portare 65 ragazzine: le iscrizio- molto coesa, hanno la posuna ragazzina nel calcio, ni sono state tante, c’è vo- sibilità di fare bene. Segnaper tanti motivi che si pos- glia di far bene. Le picco- lo il nome di Rachele Barsono immaginare. Dopo line, in particolare, stan- tolocci». 40 anni di insegnamento, no crescendo sia in qualità sia sotto l’a- Utilizzate il calcio anche con l’esperienza, un minimo «LE NOSTRE EQUIPE spetto tecni- come meccanismo di indi credibilità la SONO MOLTO COESE co. Ieri han- clusione socialeno vinto 17-0 «Si fa sempre fatica a parabbiamo guaE PROFESSIONALI: con la Roma lare di sostegno, noi abbiadagnata». ALLA BASE Calcio. Sono mo cercato di coinvolgeQuesto signi- C’È L’ENTUSIASMO» delle piccole re ragazzine che a scuola fere e un paio fanno parte del gruppo H». fica che c’è vodi loro hanno glia da parte delle bambine di prova- davvero grandi qualità. Le L’impressione è che stia Pulcine sono 21 ragazzine crescendo la passione per re a giocare a calcio. «È vero, siamo partiti in che hanno iniziato l’anno il calcio anche da parte ritardo ma siamo riusci- scorso ma lavorando con dell’universo femminile. ti a formare un gruppo di impegno, con un’equipe «Questo gruppo sta cre-

scendo non solo dal punto di vista del numero ma anche sotto il profilo della qualità, così come nell’armonia e nella gioia di stare insieme». Accompagnare la propria figlia a giocare a calcio sembra strano, come portare un maschietto a fare danza. Piano piano questa prospettiva sta cambiando. È così? «È sicuramente vero. Questo anche grazie a un gruppo di persone che collaborano con entusiasmo e con tanta serietà al nostro pro-

getto: Peppone Simone, allenatore delle Giovanissime Nazionali; Marco Toderi, che allena le piccoline coadiuvato da Azzurra Vitoloni, una ragazza che gioca in serie C; e ancora, l’allenatore delle Pulcine Marco Rinaldi. L’entusiasmo e la serenità sono gli elementi che accomunano i gruppi guidati da persone perbene e serie che guardano non solo alla crescita tecnica delle ragazze. Spesso riescono a rappresentare figure familiari, che a volte alle ragazzine mancano».

IN VIA DEL CARDELLINO

Il mini rugby spopola a Terni: «I genitori sanno che qui i loro figli stanno bene»

IL FASCINO DELLA PALLA OVALE TRA AMICIZIA E SOLIDARIETÀ «I bambini possono cominciare a praticare questo sport dai 4 anni compiuti. La difficoltà che incontriamo è la scarsa conoscenza di questo sport, perché il primo pensiero dei genitori è alle botte, ai colpi che si associano spesso al rugby. In realtà è uno sport adatto ai bambini, in cui l’agonismo subentra quando i ragazzi

sono molto più grandi». In via del Cardellino a Terni, ogni giorno (escluso il mercoledì) è possibile confrontarsi con la realtà del mini rugby, come ha spiegato Simona Foschi, del Terni Rugby, ai microfoni di Radio Cusano Campus. TERZO TEMPO. «La palla ovale è affascinante per il rimbalzo tutto suo, stra-

no e imprevedibile come la vita», ha raccontato durante la trasmissione Sport Academy. «A Terni stiamo facendo un gran bel lavoro: i bambini trascorrono con noi molte ore, prima e dopo l’allenamento. Diamo la possibilità a tutte le famiglie di lasciarli in un luogo sicuro e tranquillo, un dato non scontato di questi tempi. Parte fonda-

mentale è naturalmente il terzo tempo, con i ragazzi che mangiano tutti insieme. È un momento molto inclusivo». Sì, perché il rugby, a tutti i livelli, è amicizia e solidarietà. Insieme all’Associazione Pagliacci, lunedì prossimo, i bambini del mini rugby parteciperanno a un’iniziativa a favore di ragazzi con difficoltà, non solo motorie.

I ragazzi del Terni Rugby

OCULISTICA

ICTUS

Una ricerca sulla degenerazione maculare, condotta dall’istituto Lorien Consulting in collaborazione con il Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO), spiega che chi soffre di questa patologia è oltre il 5,3% della popolazione over 50,

I costi dell’ictus sono valutati in 3,7miliardi di euro, il 4 per cento della Spesa Sanitaria Nazionale. Un terzo è rappresentato dalle spese di trattamento nella fase acuta. Gli altri due terzi sono costi generati dalla disabilità.

TABAGISMO

PROSTATA

Sono molti i metodi sperimentati per far smettere di fumare, ma uno sarebbe efficace, specie negli ambienti economicamente e socialmente sfavoriti, dove il tabagismo resta più elevato: offrire dei soldi. Lo afferma una ricerca Usa.

L’impatto del tumore della prostata sulla quotidianità dei pazienti che sviluppano sintomi correlati alla malattia può essere importante. Il 62% avverte il bisogno di stare a letto per alcune ore del giorno, il 52% ha difficoltà a fare una passeggiata.


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