UNICUSANO
giovedì 22 FEBBRAIO 2018
TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana
Informazione a cura di Sport Network
Cambio al timone per l'Unicusano Ternana. L'annuncio di Bandecchi: «Mi aspetto un'inversione di rotta dai giocatori». I ringraziamenti a Mariani
svolta de canio per i rossoverdi
Esperienza e un curriculum che non ha bisogno di presentazioni: il tecnico ha firmato un triennale. Il patron: «Abbiamo progetti simili per il futuro» L’Unicusano Ternana passa nelle mani esperte di Luigi De Canio. L’ufficialità del terzo cambio di timone stagionale è stata data ieri dal patron rossoverde Stefano Bandecchi in conferenza stampa: il tecnico ha firmato un contratto triennale, segno di un impegno che va oltre al tentativo di mantenere la permanenza in B. E’ invece un progetto a lungo termine, che tiene conto di ogni scenario, con il quale la proprietà ha dimostrato la sua volontà di investire a Terni. Ferruccio Mariani, che ha preso il posto di Pochesci e ha guidato le Fere nelle
re in fondo a questo campionato e salvare la squadra, perché Terni e i suoi tifosi devono godere di rispetto. Voglio salvarmi, voglio vincere, voglio salvare me e la Ternana perché questo club sono anche io». CAPITOLO. Il battesimo in
A sinistra, Luigi De Canio, nuovo tecnico dell'Unicusano Ternana. Sopra, il patron Stefano Bandecchi stefano principi
ultime tre uscite, torna al comando della Primavera, come aveva fatto con ottimi risultati prima di questa breve esperienza in prima squadra. IL TECNICO. Per Di Canio parla il curriculum ed ogni presentazione appare superflua. Udinese, Napoli, Reggina, Genoa, Siena, Catania e anche un’esperienza oltremanica con il Queens Park Rangers. Nel 2009-10 una storica stagione alla guida del Lecce,
con promozione in serie A; prima, nel 2000, l’Intertoto vinta con l’Udinese; a Terni taglierà il traguardo delle 500 panchine (è a quota 492). Un tecnico che per la B rappresenta un lusso: serio, preparato e in grado di guidare la squadra nel tentativo di rilancio che società e tifosi si aspettano. «Ci ha chiesto un contratto di tre anni – ha spiegato Bandecchi - e mi ha trovato d'accordo: i nostri progetti sono molto simili. Anche se questa stagione dovesse andare
male, De Canio vuole riportare la squadra in B e guardare avanti. È un allenatore di serie A, che ha lavorato in C con squadre arrivate in massima serie. Poteva scegliere di andare in A, ma ha deciso per Terni: mi auguro che la tifoseria gli voglia bene». Ringraziando Mariani («si è prestato a una soluzione temporanea nel silenzio, dimostrando di essere una grande persona»), Bandecchi ha ribadito – coi fatti – di essere al lavoro per «raddrizzare la barca». «E'
università niccolò cusano
Fabio Fortuna: «è una nostra studentessa e anche un modello per tutti di forza di volontà e sacrificio»
goggia d'oro, l'orgoglio del rettore Lo storico oro conquistato ieri da Sofia Goggia nella discesa libera alle Olimpiadi Invernali in Corea del Sud è un orgoglio anche per l’Università Niccolò Cusano. Sì, perché la 25enne bergamasca è studentessa di scienze politiche all’Ateneo romano. Per parlare della sua impresa è intervenuto ieri ai microfoni di Radio Cusano Campus il rettore della Cusano, Fabio Fortuna, descrivendo l’azzurra come «la testimonianza vivente che con sacrificio e volontà si può fare tutto e conciliare studio e sport in modo eccellente». Fortuna ha raccontato come ha conosciuto
Sofia Goggia, oro olimpico nella discesa libera
la Goggia-studentessa: «Un giorno mi arriva una sua email nella quale mi scrive che non vorrebbe rinunciare a studiare ma che tra ottobre e aprile non può dedi-
care ovviamente tempo allo studio. Sapete bene che per me lo studente viene prima di tutto – continua Fortuna – così come il diritto allo studio, che va sempre garan-
tito. Mi ha fatto piacere che una ragazza del suo livello agonistico esprimesse questo desiderio: così ho cercato di metterla in condizione di proseguire, prima degli allenamenti ha fatto un ottimo esame e poi si è concentrata sulla stagione agonistica. Lei è un esempio per tutti gli studenti italiani: è la dimostrazione che nella vita, se si vogliono fare più cose insieme, sia pure non allo stesso livello, ci si può riuscire». Fortuna si augura ancora tante vittorie per Sofia e anche un brillante percorso universitario: «Come avete visto ha volontà da vendere e si capisce anche quan-
do gareggia, dalla sua forza e dalla voglia di vincere che traspare in ogni suo movimento. Stanotte (ieri, ndr) l'ho seguita in diretta, non rinuncio mai allo sport neanche quando il fuso orario è sconveniente». «In Italia – prosegue il rettore della Cusano - dobbiamo capire che lo sport fa bene a tutti, non sottrae tempo allo studio ma lo rende anzi meno pesante, rafforzando il carattere. Anche la competizione, quando è sana, aiuta: studio e sport vanno alimentati, non messi in contraddizione. Sofia è un esempio eclatante, sebbene estremo. Tanto di cappello a lei».
logico – ha aggiunto il patron delle Fere - che ora mi aspetto un cambio di marcia dai giocatori: hanno un allenatore importante e prestigioso, che potrà fargli esprimere il 100%». Sulla possibilità di ingaggiare qualche svincolato per rinforzare l’organico a disposizione del tecnico, Bandecchi ha confermato che la società è al lavoro e che sta guardando anche all’estero: «Ci serve qualcuno che possa giocare subito; non vedo l'ora di arriva-
rossoverde di De Canio, dunque, avverrà sabato prossimo contro il Bari al Liberati (il tecnico sarà presentato alla stampa oggi). Un nuovo capitolo per l’Unicusano Ternana, come ha voluto definirlo lo stesso patron: «Sono convinto che non sia tardivo. Personalmente, sono sempre presente in momenti come questi ma spero che arrivi il giorno in cui non serva più la mia presenza: spero che arrivino giorni felici e di venire a Terni solo per motivi piacevoli. E spero che la tifoseria ternana capisca quanto sto e stiamo lavorando sul serio per riparare agli errori in cui siamo incappati». L’esperienza di De Canio può davvero fare la differenza, colmando quel gap che la squadra e lo staff hanno scontato da inizio stagione. Un gap che era stato colmato da entusiasmo ed esuberanza che, però, non bastano più: serve un tecnico maturo e determinato. E De Canio è senza dubbio la migliore scelta che si potesse fare per il futuro delle Fere.