UNICUSANO
lunedì 12 marzo 2018
TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana
Informazione a cura di Sport Network
Bilancio in perfetta parità per le squadre del settore giovanile dell’UnicusanoTernana L’undici di Mariani paga un episodio, Paolucci è ottimista: “Stiamo lavorando bene”
ferette ok con l’ascoli adesso tocca ai grandi
Vittoria e pari per Under 15 e 16: un buon antipasto della prossima sfida di Serie B La Primavera cade a Frosinone, ma per la corsa ai playoff è ancora tutto aperto
Mentre oggi la prima squadra di Lugi De Canio torna ad allenarsi dopo il pareggio con lo Spezia per preparare l’importante trasferta di sabato contro l’Ascoli, con una vittoria, un pareggio e una sconfitta si è chiuso con un bilancio di perfetta parità il weekend del settore giovanile dell’UnicusanoTernana, che era cominciato con la sconfitta di misura della squadra Primavera di Ferruccio Mariani. EQUILIBRIO SPEZZATO. Una gara equilibrata, quella disputata al centro sportivo di Ferentino, ma che ha portato al successo il Frosinone con la rete al 49 di Centra. Una partita bloccata fino alla metà del primo tempo, quando per la prima volta Paoli accendeva il match con un passaggio filtrante dalla destra con Nesta che non riusciva ad agganciare a due passi dalla porta. A inizio ripresa però arrivava al 49 il gol del Frosinone con Centra che su azione di corner colpiva di testa mandando la palla all’angolino. Le Ferette reagiva-
La Primavera ha perso 1-0 a Frosinone stefano principi
no provando di riacciuffare il pari con Barbetta che ci provava all‘80o con un destro da fuori area, ma il portiere ciociaro Palombo era attento e bloccava il tiro. PAOLUCCI. In generale si è trattato di una partita fal-
losa e spigolosa, culminata anche con l’espulsione all’89’ di Argento per proteste: “una brutta partita da parte di tutte e due le squadre – conferma a Radio Cusano Campus il responsabile del settore giovanile dell’UnicusanoTer-
Mister Ferruccio Mariani stefano principi
nana Silvio Paolucci - molto tesa per via dei punti in palio importanti per playoff, prima di grandi contenuti tecnici. Noi abbiamo avuto un paio di occasioni, loro anche per la verità e una l’hanno concretizzata. Un episodio ha deciso la
partita, più per colpa nostre che per meriti del Frosinone”. Ora l’obiettivo playoff si complica un po’ per le Ferette ma, spiega Paolucci, “ci sono 12 punti a disposizione, noi cercheremo di fare il nostro meglio, ma qualunque cosa acca-
RISCATTO. Il riscatto di giornata è arrivato dalla doppia sfida del Taddei propro contro l’Ascoli, con l’Under 15 che si è imposta per 1-0
e l’under 16 che ha pareggiato a reti bianche: “Due risultati positivi – commenta Paolucci – l’obiettivo di questa stagione era crescere e stiamo dimostrando di fare bene. Direi che come primo anno stiamo facendo non bene, benissimo”.
trattenere la commozione: “Il Torch Run è stato il momento più bello della mia vita con tutta quella gente che era lì per noi. Nessuno è diverso”. Ma protagonisti dello straordinario successo dei Giochi Estivi di Terni e Narni sono stati anche e soprattutto volontari e tecnici. Come Luca che ringraziando gli atleti ha chiosato: “Noi insegniamo a loro lo sport,
ma loro insegnano a noi la vita”. Special Olympics non si ferma. Appena una settimana e partiranno i Giochi Invernali di Bardonecchia, verso l’appuntamento clou dell’anno che saranno nel mese di luglio i Mondiali Estivi di Chicago, a 50 anni di distanza dalla prima edizione dei Giochi che Eunice Kennedy volle proprio nella capitale dell’Illinois.
drà rimarrà comunque che abbiamo fatto un grande campionato”.
riconoscimenti
Toccante celebrazione nel ricordo di Eunice Kennedy e tantissime testimonianze degli atleti disabili umbri
Convention Regionale Special Olympics tante e lacrime e sorrisi dal palco Si è aperta nel ricordo di Eunice Kennedy, fondatrice di Special Olympics nel 1968, la seconda Convention Regionale Special Olympics Team Umbria che ha voluto celebrare i Giochi Nazionali Estivi di Terni e Narni dello scorso maggio. Ma è stato anche il modo di celebrare i cinquant’anni di Special Olympics nel corso dei quali è cambiato il modo di vedere la disabilità. “Dall’immaginazione all’inclusione attraverso l’integrazione” come ha ricordato dal palco Gianluca Nasi, voce dei recenti Giochi Estivi e del Torch Run che ha toccato tutta l’Umbria prima dell’accensione del braciere olimpico in Piazza della Repubblica. Anche nella tensostruttura del CLT la torcia forgiata da Acciai Speciali Terni per i Giochi, 1140 grammi di acciaio lucidati con il cuore, ha fatto il suo ingresso porta-
Gli atleti paralimpici umbri sul palco Liviana Lattanzi
ta da Luca, ultimo tedoforo dei Giochi Estivi, e da Tommaso Moroni della Ternana Marathon. Sul palco si sono alternati i team regionali che hanno preso parte ai Giochi. Gli atleti con disabilità dei Team di Foligno, Spoleto, Gualdo Tadino, Assisi e naturalmente il Team
Tuttingioco di Terni hanno portato il loro ricordo commuovendo la platea e le autorità presenti. Il padrone di casa Giovanni Scordo ha ringraziato Special Olympics per aver permesso “di festeggiare in modo veramente speciale i 90 anni del CLT”. Il vicepresidente della
Giunta Regionale dell’Umbria Fabio Paparelli ha ammesso: “Ero un po’ spaventato all’inizio di questa avventura, ma ce l’abbiamo fatta e abbiamo fatto vivere un sogno alla città”. Poi lancia l’ennesima suggestiva sfida: “Sarebbe bello ospitare in Umbria i Giochi
Mondiali 2023” e chissà che non venga raccolta. Caratteristica di Special Olympics, ha ricordato Fabio Casali presidente del COL dei Giochi di Terni-Narni e referente regionale Special Olympics, quella di “oltrepassare la concezione di assistenza per andare verso quella di autonomia che lo sport riesce così bene a favorire”. Il vicepresidente nazionale Federico Vicentini ha ricordato che “partendo da zero, siamo stati tutti protagonisti di uno splendido successo”. Protagonisti soprattutto loro, gli atleti. E le loro famiglie. Come quella di Marta Mei, atleta Special Olympics del Team Tuttingioco di Terni, sul palco insieme alla sorella Susanna che dice: “Avere una sorella come Marta è la cosa più bella e normale del mondo”. O come Caterina atleta Special Olympics del Team di Spoleto che fatica a