UNICUSANO
domenica 18 marzo 2018
TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana
Informazione a cura di Sport Network
I rossoverdi non sfruttano la superiorità numerica e vengono puniti da un rigore realizzato dall’ex Monachello a 5’ dalla fine. Il 2-1 dell’Ascoli lascia le Fere in fondo alla classifica
cancellare e ripartire la missione delle fere La rabbia di De Canio: «Nel momento chiave della gara siamo stati poco lucidi» Gasparetto, autore del momentaneo pareggio: «Ora non dobbiamo mollare» La delusione è tanta, ma la rabbia è ancora di più nelle parole di De Canio a fine gara: «Abbiamo sbagliato la partita più importante», afferma il tecnico dell’Unicusano Ternana dopo il 2-1 incassato sul campo dell’Ascoli, nel confronto diretto fra ultime in classifica. Ora, in fondo, con 26 punti, i rossoverdi restano da soli e la rincorsa alla salvezza si fa durissima. IL MATCH. E dire che le Fere avrebbero anche potuto vincerla la partita, quando al 27’ della ripresa l’espulsione di Mignanelli aveva lasciato i padroni di casa in dieci sul punteggio di 1-1, frutto delle reti di Padella al 20’ del primo tempo e del rossoverde Gasparetto al 3’ della ripresa. E, invece, incredibilmente, il match ha preso la direzione opposta: i bianconeri sono stati bravi ad alzare il baricentro e a 5’ dalla fine hanno trovato un calcio di rigore, realizzato dall’ex Monachello per il definitivo 2-1. Nel finale, l’espulsione di Signori ha ristabilito la parità numerica. Lo sconforto di De Canio è tanto: «Nel momento in cui l’avversario poteva essere messo in difficoltà, avremmo dovuto avere un atteggiamento, una personalità e una lucidità diverse. In questa categoria, specie in certe situazioni, il fattore agonistico può essere determinante». Il tecnico dell’Unicusano Ternana elogia l’arbitro Abbat-
De Canio carica i suoi giocatori sotto la pioggia di Ascoli. A sinistra, un contrasto tra Piovaccari e Addae
tista: «Abbiamo avuto la fortuna di trovare un direttore di gara di grande personalità e di grande qualità che ha diretto una partita difficile con serenità. Nel momento in cui ci siamo trovati con l’uomo in più avremmo dovuto sfruttare questa ooccasione». Prima della fine del primo tempo, ci si è messo anche un equivoco a rovinare i piani di De Canio, che avrebbe voluto togliere un centrocampista (e non il bomber Montalto) per lasciare spazio al subentrante Repossi. «Sono cose che possono capitare», dice il mister che punta il dito con-
tro la prestazione dei suoi: «Avevamo preparato la partita diversamente. Ora, non voglio parlare di speranze salvezza perché sono molto arrabbiato». RIPARTIRE. Tra i pochi a
salvarsi, se non altro per la rete del momentaneo pareggio, c’è Daniele Gasparetto, anche lui rammaricato per l’occasione mancata: «Paradossalmente, quando siamo andati in vantaggio numerico abbiamo peggiorato la nostra prova. Era il momento giusto per affondare il colpo e centrare la vittoria. Dispiace perché
era un’occasione importante, dovevamo sfruttarla in maniera diversa». Il difensore rossoverde non riesce a spiegarsi da cosa sia dipeso il blackout fatale alle Fere: «Nessuno di noi si è tirato indietro, abbiamo dato l’anima come sempre, ma ci siamo abbassati troppo». Ora, a 11 giornate dalla fine, si fa davvero dura: «Noi – sottolinea Gasparetto – dobbiamo crederci, continuare a ripartire dalle buone prestazione e andare avanti. Abbiamo ancora la possibilità per riuscire a tirarci fuori da questa situazione. Da martedì,
fondazione niccolò cusano
In Italia oltre un milione di under 16 colpiti La Lega B sostiene la Fondazione Hopen
ieri siamo scesi in campo contro le malattie rare Nel mondo circa 300 milioni di persone sono affette da malattie genetiche rare e, tra queste malattie, più del 40% sono senza nome. In Italia oltre 1 milione di bambini sotto i 16 anni è affetto da una malattia rara: il 60% attende in media due anni per ricevere una diagnosi e il 40% con molta probabilità non la otterrà mai. La Fondazione Hopen, nata per volontà del dottor Federico Maspes, papà di una ragaz-
za di 22 anni affetta da una malattia genetica rara senza nome, ha un importante obiettivo: diventare un punto di riferimento per tutte le famiglie e le persone che vivono ogni giorno nell’incertezza e nell’isolamento, senza conoscere la propria malattia e senza sapere come affrontarla. È a loro che la Lega B, insieme a B Solidale e ai club associati, ha dedicato la giornata di ieri, nella quale è scesa in campo an-
che l’Unicusano Ternana. il programma. Per altre sei giornate di campionato la Lega B, le 22 società associate, le aziende partner, i media sportivi e i licenziatari audiovisivi forniranno alla fondazione un’importante occasione di visibilità. La campagna sarà veicolata attraverso le maglie in occasione dell’ingresso in campo delle squadre, messaggi speaker, video su maxi-
schermi, adv e spot video sui siti web e social network di Lega, di B Solidale e delle 22 società e sui media nazionali e locali. come informarsi
Pe informazioni sull’attività della Fondazione Hopen, visitare il sito fondazionehopen.org
Il rossoverde Finotto in azione nella gara di Ascoli
quando riprenderemo gli allenamenti, dovremo essere bravi a cancellare e ripartire». GLI AVVERSARI. I tre punti
rilanciano invece le ambizioni dell’Ascoli di Cosmi. Questa l’analisi del tecnico: «In inferiorità numerica, abbiamo avuto quello stimolo nervoso per reagire all’espulsione nella maniera giusta, alzando il baricentro. Loro possono avere il rammarico di non aver sfruttato i 10 minuti successivi alla rete del pareggio, in cui effettivamente avrebbero potuto farci male».