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UNICUSANO

LUNEDÌ 30 APRILE 2018

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

Si è conclusa con una convincente vittoria sul campo del Pescara la stagione della Primavera rossoverde: ottime premesse per il futuro

Informazione a cura di Sport Network

PER LE GIOVANI FERE BILANCIO IN POSITIVO

Parla il tecnico Ferruccio Mariani: «Al centro del progetto c'era la crescita dei ragazzi: l'obiettivo è stato raggiunto. Abbiamo lavorato da prima squadra»

Buon finale per la Primavera dell’Unicusano Ternana: nella penultima giornata (per l’ultima osserva un turno di riposo) le giovani Fere sono andate a vincere sul campo del Pescara, chiudendo con un’ottima prestazione una stagione che non può che avere un bilancio positivo. Non tanto per la classifica, che la vede comunque allo stesso livello di ottime squadre, quanto più per la crescita che i ragazzi hanno messo in mostra, pur cominciando la stagione in ritardo rispetto ad altri club. Ne esce dunque un risultato prezioso, con la linea verde pronta a rinforzare nei prossimi campionati la rosa della prima squadra, che è poi l’obiettivo primario che la società si era posta. Il tecnico della Primavera rossoverde, Ferruccio Mariani, è soddisfatto e traccia un bilancio in linea con queste caratteristiche. Avete chiuso con tre punti a Pescara. «Una vittoria che è arrivata giocando anche bene, un’ottima partita soprattutto sotto il profilo tecnico. È stato un finale positivo e forse quella di Pescara è stata una delle migliori gare dell’annata. Sono contento perché dopo qualche giornata negativa nelle scor-

Si conclude con il segno più la stagione della Primavera dell'Unicusano Ternana. A destra, Ferruccio Mariani

se settimane abbiamo saputo esprimerci come dobbiamo. E in quest’anno ho visto veramente nei ragazzi tanta voglia di crescere». Il bilancio, dunque, ha il segno più? «Certamente. Non dimentichiamo che siamo partiti tardissimo, praticamente il 15 luglio scorso e non è stato semplice. Devo fare i complimenti a un profes-

sionista come Paolucci che ha saputo creare un entourage dove tutti hanno lavorato molto bene». Parliamo in particolare della Primavera. «Il giudizio non cambia, anche perché in rosa avevamo 27 giocatori, dei quali otto classe ‘99 e tutti gli altri 2000. Il che significa che rimane una squadra di ottimo livello, perché i Duemi-

la sono molto cresciuti calcisticamente. E per i ’99 si aprono le porte della prima squadra, dove possono rinforzare la rosa o possono essere mandati a farsi le ossa in C. Da Pinzaglia a Buono, da Tinti ad Argento: sono tutti ragazzi della Ternana, quindi un patrimonio della società. Poi abbiamo due ragazzi in prestito, che probabilmente rientreranno nelle loro società di appartenenza».

STEFANO PRINCIPI

Come sono cambiati i suoi ragazzi durante quest’anno? «Hanno lavorato bene fisicamente, perché abbiamo ragionato come se fosse una prima squadra. La preparazione era dura, inizialmente hanno sofferto poi sono cresciuti molto a livello atletico e tecnico, nonché di testa. Ho visto in loro la voglia di migliorare. Li ho sempre trattati da adulti e

questo dopo un po’ ha sicuramente pagato». C’è qualche rimpianto? «A livello personale, mi dispiace per quelle gare con la prima squadra che non sono andate come dovevano andare. Però De Canio sta facendo bene, a parte la gara col Pescara: spero che le ultime quattro sfide possano portare a giocarsi i playout e poi alla salvezza,

LA DIDATTICA DELLA CUSANO

Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca

Un percorso formativo per fornire competenze in ambito giuridico, psicologico e pedagogico. Ecco come informarsi

MEDIAZIONE PENALE MINORILE UN MASTER DI VALORE SOCIALE La mediazione penale minorile, allo stesso modo della mediazione penale per gli adulti, prevede l’obbligatorietà dell’azione mediata in tutte le sue possibili accezioni e assume oggi un ruolo di importanza fondamentale. Le pagine di cronaca dei quotidiani e i servizi giornalistici dei vari tg ci mettono ogni giorno a confronto con azioni di ordinaria criminalità. Ovunque, nei luoghi di lavoro, in famiglia, nelle scuole, per le strade, si susseguono gravi fatti di cronaca che coinvolgono sempre più spesso minori e che alimentano la necessità di un cambiamento di rotta per quel che ri-

guarda i consueti strumenti giudiziari di intervento, che vengono vissuti dal singolo e dalla comunità come insoddisfacenti o inefficaci. Tale necessità si avverte con una frequenza che sta diventando drammatica tanto nell’ambito della criminalità minorile, un contesto nel quale il recupero sociale e la rieducazione dell’autore di reato, soprattutto se minore, sono di primaria importanza. L’aumento degli episodi di violenza ad opera di adolescenti e di baby gang mette in condizione di percepire come necessaria l’esigenza della mediazione penale minorile, anche nel rispetto degli atti del Diritto

Internazionale e della legge 112/11 istitutiva del Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza.

OPPORTUNITÀ. Alla luce di questa fugace istantanea, che tratteggia una situazione di conclamata ingestibi-

lità, l’Università degli studi Niccolò Cusano istituisce il Master di II Livello in Mediazione penale minorile, un percorso formativo che si prefigge di fornire le competenze necessarie per armonizzare conoscenze giuridiche, pedagogiche, psicologiche e metodologiche, assicurate dai diversi professionisti che orbitano nel contesto giudiziario, con il fine ultimo di promuovere e favorire percorsi di risocializzazione dei minori autori di reati. Per poter accedere ad ulteriori dettagli relativi al Master (organizzazione, didattica, fruizione dei materiali) scrivere a infomaster@unicusano.it

perché Terni merita la serie B. Comunque, in generale, non ho rimpianti perché con il settore giovanile ho lavorato bene e i risultati sono stati positivi. Speriamo di poter continuare con questo gruppo anche nella prossima stagione. Il patron Bandecchi ha un progetto molto serio e a lungo termine: persone come lui che investono nel calcio sono preziose».

SMALTO

MEDICINA NARRATIVA

Il sorriso del 40% degli italiani "perde smalto" per colpa di drink e cibi acidi, ma lo ignora uno su dieci e la metà pensa che lo smalto si riformi da sé. Assolti invece chewing-gum senza zucchero e sigarette elettroniche: lo rivela un'indagine dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC).

Da libri e siti web a master e studi scientifici: gli ultimi anni hanno visto una vera e propria esplosione di iniziative basate sulla medicina narrativa, ovvero sul racconto della malattia come strumento migliorare le cure e migliorare la relazione tra medico e paziente: se ne parla al congresso della Simen.


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