UNICUSANO
MARTEDÌ 15 MAGGIO 2018
TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana
Informazione a cura di Sport Network
Paolo Gobattoni, allenatore dei portieri dell’Unicusano Ternana, ha parlato a Radio Cusano Campus del lavoro settimanale svolto dagli estremi difensori
ECCO COME NASCE UN NUOVO NUMERO 1 Il preparatore dei rossoverdi: «Il segreto di questo ruolo è la forza mentale. Sala, Bleve e Plizzari faranno strada»
In qualsiasi situazione di gioco, deve sempre azzerare tutto e ripartire, come se non fosse accaduto nulla? «Dico sempre ai ragazzi che in ogni momento della partita bisogna guardare avanti: quando si è fatto un intervento importante o si è commesso un errore. Questo ruolo non permette di adagiarsi all’interno di una gara, perché poi basta un’incertezza nel momento successivo per far dimenticare il resto. Quindi, l’attenzione e la concentrazione sono fondamentali».
La stagione rossoverde che volge al termine ha visto alternarsi tra i pali tre portieri: Plizzari, Bleve e Sala. Molto giovani (rispettivamente 18, 22 e 24 anni), hanno tutti avuto l’opportunità di mettersi in mostra e fare esperienza, compiendo passi avanti nelle loro carriere, che proseguiranno ancora con le Fere o con altre maglie. I loro progressi sono stati guidati da Paolo Gobattoni, preparatore dei portieri dell’Unicusano Ternana, intervenuto a Radio Cusano Campus, ai microfoni di “Sport Academy”, per parlare proprio dei loro miglioramenti e, più in generale, del ruolo dell’estremo difensore. Plizzari, Sala e Bleve: durante questa serie B abbiamo visto con le Fere tre portieri con caratteristiche diverse tra loro. «In virtù dell’età e soprattutto delle esperienze diverse. Per Plizzari è stato l’esordio in prima squadra; Sala aveva aveva già qualche presenza tra serie B e Lega Pro; Bleve si colloca a metà strada tra loro. Nonostante ciò, tutti hanno potuto dimostrare il loro valore in campo». Nel lavoro settimanale, i portieri creano quasi un gruppo nel gruppo, per-
Marco Bleve
22 anni 9 presenze in stagione
ché si allenano separatamente. Che tipo di unione si crea tra loro? «È una piccola famiglia e c’è molta solidarietà, soprattutto nei momenti di difficoltà. Nel resto della rosa, i ruoli sono più diversificati ed è più difficile che nasca un’immedesimazione simile». In una stagione difficile come questa, qual è il
Andrea Sala
24 anni 14 presenze in stagione
momento legato al gruppo dei portieri che ricordi con più piacere? «Devo ammettere che il lavoro quotidiano che questi tre ragazzi hanno svolto, sempre con grande professionalità, è il ricordo migliore. La soddisfazione sportiva maggiore è sicuramente la vittoria nel derby ma, ribadisco, è nel quotidiano che mi hanno dato le maggiori soddisfazioni».
Alessandro Plizzari 18 anni 19 presenze in stagione
Durante la stagione ci siamo abituati ad assistere a un lavoro settimanale sempre molto intenso per i tre portieri rossoverdi. «Sì, perché è l’unico modo per elevare il livello di attenzione, che può fare la differenza durante la partita. Durante i 90 minuti, l’impegno fisico è inferiore a quello dell’allenamento: è la forza mentale a fare la differenza».
È giusto dire che il portiere subisce una pressione maggiore a chi ricopre un altro ruolo? «Credo di sì, perché è il numero uno è l’ultima occasione di salvezza prima del gol. Deve avere una forza interiore, capacità di gestire l’errore, equilibrio, autocritica. Caratteristiche che, naturalmente, migliorano con il passare degli anni e con l’esperienza». Alisson, Szczesny, Reina, Handanovic, Strakosha: i portieri delle prime cinque squadre in classifica sono stranieri. C’è una crisi dei numeri uno italiani?
GIOVANI & LAVORO
La prima edizione del Career Day dell’Ateneo si terrà il 23 maggio nel suo Campus di Roma
IL FUTURO SI PUÒ SCEGLIERE INSIEME ALL’UNICUSANO
ri aziende italiane (saranno oltre trenta) e consegnare il proprio curriculum, sostenere colloqui individuali, partecipare a workshop e dibattiti. Dall’altro lato, le aziende potranno intercettare il “capitale” umano, incontrando studenti, laureati e giovani professionisti in un ambiente universitario dinamico.
#ChooseYourFuture è un invito per i giovani a guardare il futuro e a scegliere il proprio domani, sfruttando tutte le opportunità e diversi strumenti, come il web, per informarsi sulle iniziative che possono offrire un primo incontro con il mercato del lavoro. Infatti, se la formazione rappresenta il più importante valore aggiuntivo, altrettanto fondamentale sono le iniziative universitarie che fanno da ponte tra domanda e offerta di lavoro. #ChooseYourFuture è il claim scelto dall’Università Niccolò Cusano per il suo primo Career Day, che
INFO. L’evento è gratuito e aperto a tutti gli interessati. L’accesso al Campus è libero ma chi desidera consegnare il proprio curriculum agli stand aziendali dovrà registrarsi alla pagina del Career Day sul sito ufficiale di Unicusano (www.unicusano.com/career-day) compilando i campi con i propri dati. Per ricevere maggiori informazioni sulla giornata, si può contattare l’ufficio Career Service al numero 06.89320030 (il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12) o inviare una e-mail all’indirizzo placement@unicusano.it
si terrà il 23 maggio al Campus romano dell’Ateneo, in via don Carlo Gnocchi 3. Il Career Day Roma di Uni-
cusano vuole proprio essere un ponte tra i giovani e il mondo del lavoro. Da un lato, tutti coloro che sono in-
teressati a nuove opportunità occupazionali potranno entrare in contatto diretto con alcune tre le miglio-
Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca ANTROPOLOGIA
ONDE MAGNETICHE
Il cervello di Homo naledi, uno degli antenati di Homo sapiens, era più piccolo ma sorprendentemente simile per struttura e forma a quello dei suoi parenti più evoluti. La scoperta ha lasciato a bocca aperta i ricercatori della Columbia University e riaperto la questione dell’importanza delle dimensioni per quanto riguarda il cervello, indicando che forse Homo naledi aveva comportamenti molto più simili a quelli dei sapiens di quanto si pensasse.
La nascita delle stelle diventa musica. Le vibrazioni prodotte da veloci onde magnetiche nella nube di polveri e gas chiamata Mosca, destinata a formare stelle e pianeti, sono stati trasformate in note. Il risultato è la “Canzone della Mosca”. Pubblicato su Science, si deve ai ricercatori guidati da Aris Tritsis e Konstantinos Tassis, dell’Università di Creta e della Fondazione greca per la Ricerca e la Tecnologia - Hellas.
«Secondo me, no. La scuola italiana è sempre la migliore al mondo. E lo dimostra anche la crescita che ha avuto Alisson, che è diventato uno dei migliori al mondo grazie alla preparazione svolta con la Roma,
che aveva già fatto esplodere definitivamente Szczesny l’anno scorso. Una scuola in continua evoluzione, quella italiana, sempre pronta a mettere a punto nuove metodologie e tecniche».