UNICUSANO
GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2018
TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana
Informazione a cura di Sport Network
Domani sera al Liberati si chiude la stagione dell’Unicusano Ternana Con l’Avellino i giocatori rossoverdi sono chiamati a una prova d’orgoglio
FERE CONTRO LUPI PER L’ULTIMO ATTO Nei 14 precedenti in Umbria i padroni di casa si sono imposti in sei occasioni, solo tre i successi degli irpini
Onorare la maglia e il campionato. Nonostante gli infortuni e la retrocessione matematica in Lega Pro, l’Unicusano Ternana tornerà in campo con questo spirito domani sera al Liberati. L’ospite, peraltro, si chiama Avellino, una squadra che, seguita a Terni da quasi 2.000 tifosi, ha ancora molto da giocarsi, visto che ha la possibilità di salvarsi senza il pericoloso passaggio dai playout. De Canio è stato chiaro, dopo Vercelli: la stagione rossoverde non è finita qui e al futuro si penserà soltanto a fine campio-
IN DIVERSI MOMENTI DELLA LORO STORIA LE DUE SQUADRE HANNO VISSUTO VICENDE PARALLELE
nato. Così, mentre i vertici della società universitaria sono già al lavoro per ripartire, giocatori e staff tecnico pensano all’impegno di domani con l’intenzione di giocarsela fino in fondo, anche per non tradire lo spirito delle Fere e i tifosi di casa. BILANCIO. Inoltre c’è da rispettare una tradizione che, almeno in Umbria, sorride alle Fere, avanti negli scontri diretti con sei vittorie contro le tre degli ospi-
Il centrocampista Marino Defendi in azione STEFANO PRINCIPI
ti; cinque i pareggi. Il primo incrocio in Umbria risale alla stagione 1967-68 in serie C, quando i rossoverdi si imposero 2-0. Negli anni ’70, periodo d’oro per entrambe le formazioni, la Ternana vince tre dei quattro incontri disputati
in casa, tutti in serie B: finisce 3-1 nel 1973-74, stagione della promozione, 0-0 nel 1975-76, 1-0 nel 197677 e 2-0 nel 1977-78. Poi, toccherà all’Avellino conquistare la storica promozione nella massima serie e le due squadre si ritrove-
ranno soltanto vent’anni dopo, in serie C. Nel 199798, in serie C, termina 1-1. Nei primi anni 2000 il vento cambia a favore degli irpini: dopo l’1-1 del 2003-04 nella serie cadetta, gli ospiti si impongono nel 2-0 nel 2005-06, stagione in cui re-
trocedono entrambe, e 3-0 l’anno successivo di nuovo in serie C. L’Avellino risale in B proprio in quella stagione. Dopo alterne vicende, le due squadre si ritrovano ancora in serie C nel 2011-12: il successo è degli umbri, lanciati ver-
L’INIZIATIVA
Il presidente della FIH Sergio Mignardi a Radio Cusano Campus: «Con il Comune e il Coni una preziosa sinergia»
ROMA SCOPRE L’HOCKEY SU PRATO La città di Roma come enorme palcoscenico per l’hockey su prato e per il suo impatto educativo. La Capitale farà da cassa di risonanza all’evento “Maggio e giugno di Hockey a Roma”, presentato ieri in Campidoglio e che vede Radio Cusano Campus in prima linea nelle vesti di media partner. A parlarne, ai microfoni dell’emittente dell’Ateneo romano, è stato il presidente della Federazione italiana Hockey Sergio Mignardi: «Abbiamo voglia di farci conoscere e di fare “nuove amicizie”. Presenteremo una serie di attività evocando l’universalità di Roma, per affermare che l’hockey ha grandi possibilità e po-
tenzialità sia per i più giovani sia per gli over 70», ha detto durante la trasmissione “Sport Academy”. GLI EVENTI. Fino alla festa fi-
nale del 23 giugno, giorno delle finali di Supercoppa Italiana maschile e femmi-
nile presso l’impianto Giulio Onesti, Roma ospiterà Finali Nazionali Giovanili, Parahockey, attività Master, ma anche le finali della Coppa Italia, maschile e femminile, nonché il raduno della Nazionale Italiana Femminile, in partenza
per partecipare ai Mondiali di Londra. «Ritengo che la sinergia tra Federazioni, Comuni e il Coni – ha aggiunto Mignardi – sia fondamentale, perché lo sport ha bisogno di impianti, di giovani e di tecnici. Gli impianti sono indispensabili per la sicurezza e la qualità e in questo campo i Comuni hanno grandi possibilità e competenze. Il Coni, che è la massima autorità di governo nella politica sportiva, ci mette la filosofia e l’etica per promuovere i valori dello sport tra i giovani e le Federazioni rappresentano la parte tecnica. Noi stiamo cercando di inserirci in un dialogo che vada oltre l’attività agonistica: vogliamo
diventare una realtà sociale conosciuta e per fare questo abbiamo bisogno di comunicare e metterci in relazione con altri soggetti». LA DISCIPLINA. Sicuramen-
te, a Roma ci sarà curiosità per questo sport praticato anche dalle principesse in Inghilterra ed esportato in tutto il mondo dai militari britannici già nell’epoca coloniale. I suoi ingredienti sono l’abilità, l’imprevedibilità e la partecipazione emotiva. Il risultato è di notevole impatto educativo: «Tenere in mano un bastone senza fare del male agli altri – conclude Mignardi – è già una cosa abbastanza importante».
Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca
MAL DI TESTA
DIABETE
“Dai una spallata al tuo dolore”, questo il tema della Giornata nazionale del mal di testa 2018, dedicata a tutti i pazienti che soffrono di una delle tante forme di cefalea, che si terrà il prossimo sabato 19 maggio in tutta Italia. Inserita dall’OMS fra le prime 10 cause al mondo di disabilità, il mal di testa, solo in Italia, colpisce oltre 26 milioni di persone.
È disponibile il primo microsensore sottocutaneo impiantabile per il monitoraggio continuo della glicemia, progettato per la rilevazione dei valori di glucosio nel sangue fino a 6 mesi. Il microsensore è in grado di inviare i dati del monitoraggio fino a 5 smartphone e di segnalare al paziente attraverso un allarme il rischio di iperglicemia o ipoglicemia.
so la promozione in B: finisce 2-1. Soltanto negli ultimi anni Ternana e Avellino sono tornate ad affrontarsi con continuità: negli ultimi quattro campionato il bilancio è di due pareggi (1-1 nel 2013-14 e 2-2 nel 2014-15), un successo degli ospiti (3-0 nel 2015-16) e una vittoria per i padroni di casa (4-1 nella scorsa stagione con reti di Avenatti, Palombi, Meccariello e Falletti per le Fere, Ar-
demagni per i campani). L’ANDATA. Meno bene, alle
Fere, è andata in questa stagione. All’andata, giocata lo scorso 28 dicembre al Partenio-Lombardi di Avellino, finì 2-1 per i biancoverdi, con le reti di Asencio e Bidaoui, e Tremolada per gli umbri, soltanto nei minuti di recupero. Troppo tardi per riacciuffare un risultato che, a conti fatti, sarebbe stato d’oro.