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UNICUSANO

MARTEDÌ 26 GIUGNO 2018

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

«Dal giorno dopo la fine del campionato, si è pensato subito a programmare la stagione successiva: questo dimostra che c’è voglia di fare bene»

Informazione a cura di Sport Network

IL LAVORO ATLETICO IN CHIAVE ROSSOVERDE Nello staff di De Canio, Giovanni Petralia si occupa della parte fisica delle Fere: «Nella prima fase della preparazione bisogna concentrarsi su allenamenti mirati»

Collaboratore tecnico, preparatore atletico e uomo di fiducia di mister De Canio: anche Giovanni Petralia sta pianificando la stagione delle Fere che si avvicina sempre più. Mentre la società lavora alla composizione della rosa, per la parte atletica dello staff è tempo di riunioni e meeting per impostare il tipo di preparazione più efficace e mettere nelle mani di De Canio un programma di lavoro che – fin dal ritiro – risponda appieno alle esigenze del mister.

Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca

SPECIFICHE. «In questa

fase – spiega Petralia – ci sono un sacco di frasi fatte con le quali non sono affatto d’accordo. Si tende a dire che quella iniziale è la fase dove si mette benzina nelle gambe e non c’è cosa più sbagliata perché non corrisponde alla realtà. Non esiste infatti un lavoro che si effettui a luglio e che duri fino a maggio prossimo. Quindi, l’unico aspetto che può essere sicuramente vicino alla realtà è cercare una buona base e i primi adattamenti nei calciatori a disposizione. Il tutto con l’obiettivo di elevare il più possibile il livello prestativo specifico e non generale, perché il calcio non è come uno sport individuale dove si ha più possibilità di creare lavoro generale e poi trasformarlo. Il calcio ha delle caratteristiche ben precise e mol-

to specifiche». Quindi l’attività – dall’inizio del ritiro – sarà molto specifica e mirata: «Si lavora più sul volume di lavoro ma sempre di tipo specifico, non generale. Dobbiamo somministrare degli stimoli in maniera tale che ci siano degli adattamenti che siano sempre più calcio-dipendenti e specifici per la disciplina. Al momento della ripresa, oltre all’aspetto tattico ovviamente, si può fare qualcosa di generale ma in percentuale molto bassa». È ciò che chiede anche mister De Canio: «E non potrebbe essere altrimenti – aggiunge Petralia – Qualsiasi lavoro si proponga deve esse-

GENGIVITE

CALDO

Mangiare più frutta, verdura, Omega 3 e alimenti a basso contenuto di carboidrati per 4 settimane riduce l’infiammazione delle gengive. È quanto ha stabilito uno studio presentato a EuroPerio9 di Amsterdam, il congresso mondiale in parodontologia e implantologia.

La prima piattaforma online capace di prevedere su tutto il territorio europeo il rischio da caldo per i lavoratori di cinque settori produttivi, personalizzando le indicazioni in base alle caratteristiche fisiche del lavoratore. È il risultato di Heat-Shield.

re sempre riferito al modello calcio».

vista mentale. Ma anche da quel lato, Petralia rassicura: «Nonostante non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che speravamo nel campionato scorso, dal giorno successivo si è pensato subito a programmare la prossima stagione. E questo è un sintomo chiaro e lampante che l’obiettivo è fare bene» conclude il preparatore atletico rossoverde.

OBIETTIVI. Il lavoro delle Fere

riprenderà dal ritiro di Cascia, una location perfetta secondo che Petralia: «Le strutture che useremo nel periodo preparatorio sono quelle che fanno al caso nostro». Per una stagione di riscatto, il ritiro è un momento essenziale, pure dal punto di

Il tecnico rossoverde, Luigi De Canio SALUTE

Oggi è la Giornata Internazionale contro la droga: i dati diffusi da San Patrignano

STUPEFACENTI, È ALLARME TRA GLI ADOLESCENTI Una persona adulta su 10, negli ultimi 12 mesi, ha fatto uso di droghe. Ma più si abbassa l’età e più aumenta la fascia di popolazione a rischio soprattutto tra la popolazione studentesca: 1 studente su 4 (25,9%), pari a 640 mila ragazzi e ragazze ha fatto uso di almeno una sostanza illegale nell’ultimo anno. Sono i dati raccolti dall’Osservatorio della comunità di San Patrignano per la Giornata Internazionale contro la droga, che si tiene oggi in tutto il mondo. La droga più utilizzata da 9 ragazzi su 10 è la cocaina, in aumento (usata da 463 persone rispetto alle 395 del

2015). Segue – anch’essa in aumento – la cannabis, assunta dall’87% (444 persone contro 385). Il 57% cir-

ca dei neoentrati ha fatto uso di eroina (293). Seguono ecstasy (270), ketamina (144), anfetamina (81) e

allucinogeni (152). Salgono a 509 (+8,8% rispetto ai 468 del 2015) gli ingressi a San Patrignano (compre-

sa la struttura di preaccoglienza di San Patrignano a Botticella) per l’anno 2017: 85 ragazze (16,7%) e 424 ragazzi (83,3%). L’età media di ingresso a San Patrignano è di 28 anni: 33 sono sotto i 18 anni di età, 144 tra 18 e 25 anni, 197 tra 36 e 44 anni, 40 oltre 45 anni. Da sottolineare, fra i minorenni, il sostanziale annullamento del divario tra maschi e femmine: 15 ragazze (fra cui 2 di 14 anni) e 18 ragazzi. Il primo contatto con le sostanze stupefacenti per 1 ragazzo su 2 è avvenuto entro i 14 anni. Sale a 18 anni di età il primo contatto con la cocaina (per 1 ragazzo su 2)

e con l’eroina (per 1 su 4). IMPEGNO. Con la Risoluzio-

ne 42/112 del 7 dicembre 1987, l’Assemblea Generale ha scelto il 26 giugno per celebrare la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, affermando la sua determinazione di rafforzare l’azione e la cooperazione a livello nazionale e internazionale per combattere questi fenomeni. Il 19 dicembre 1988, la Conferenza delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope ha adottato la relativa Convenzione, che ha ottenuto un’ampia adesio-

ne da parte degli Stati: ad oggi, sono 189 i paesi che l’hanno ratificata. I tre pilastri del programma di lavoro dell’Unodc sono: 1) lo sviluppo di progetti di cooperazione tecnica e l’assistenza agli Stati membri nel migliorare le capacità di contrasto al traffico di droga, alla criminalità e al terrorismo; 2) la ricerca e l’analisi per promuovere una maggiore conoscenza dei fenomeni; 3) la promozione della ratifica e adozione delle convenzioni e dei trattati internazionali sulla droga, la criminalità e il terrorismo, anche attraverso l’armonizzazione della legislazione nazionale.


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