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UNICUSANO

MERCOLEDÌ 4 LUGLIO 2018

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

Informazione a cura di Sport Network

Svestiti i panni dell’arbitro, si occuperà dell’immagine della società rossoverde: «Mi ha convinto la voglia di riscatto di Bandecchi», dice a Radio Cusano Campus

ARRIVA TAGLIAVENTO FAIR PLAY ASSICURATO

L’ex fischietto internazionale è il nuovo club manager della Ternana: «Avere un’università alle spalle significa rispettare determinati valori in campo e fuori» Come si sente “all’università”? «Ho visitato il campus dell’Università e mi piacerebbe poter dare il mio contributo anche dietro la cattedra, magari in qualche master sportivo. Ho avuto modo di conoscere il patron Bandecchi: da parte sua, della società c’è tanta voglia di riscatto, la stessa che hanno i tifosi. Quando ho parlato con il patron

«Per me è sempre stato un grande onore essere presentato, in Italia e in Europa, come “Paolo Tagliavento di Terni”, amo la mia città e la sua gente». E ora, tolti i panni dell’arbitro, Tagliavento nella sua città torna da protagonista con il ruolo di club manager rossoverde. L’annuncio, dopo giorni in cui le voci di un suo incarico nella Ternana si rincorrevano, è arrivato ieri sera quando la società di via della Bardesca ha comunicato l’ingresso nei proprio

Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca

«AMO LA MIA CITTÀ: PORTARE IL NOME DI TERNI IN EUROPA È SEMPRE STATO UN GRANDE ONORE» quadri dirigenziali dell’ex fischietto internazionale (221 partite dirette in Serie A, 28 in Champions League e 32 in Europa League), «ternano doc e tifoso rossoverde da sempre, profondo conoscitore del calcio italiano ed europeo e delle dinamiche che lo caratterizzano a tutto tondo». Il legame con la sua città non si è mai interrotto, visto che anche da arbitro si allenava al Liberati, ma ora Tagliavento ci ha visto qualcosa di nuovo grazie al rapporto positivo instaurato con la società rossoverde, «in particolar modo con il presidente Stefano Ranucci, con il quale sono immediatamente emerse stima reciproca e identità di vedute tanto da far accettare all’ex

ho capito che c’era davvero il desiderio di rilanciare la Ternana e sono felice di essere coinvolto in questa sfida. A Terni sono nato e cresciuto, sono molto legato alla mia città e ho sempre detto, da arbitro, che andare in giro per l’Europa come “Tagliavento di Terni” è sempre stato un onore. Ora potrò spendermi in prima persona per la Ternana».

GENI

FUMO

Per la prima volta è stata fatta luce sul funzionamento a livello atomico del grande “sarto” che cuce su misura i geni e il cui malfunzionamento è coinvolto in più di 200 malattie nell’uomo, compresi vari tipi di cancro. Lo studio, pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle Scienze (Pnas) parla italiano.

Un questionario approfondito, quattro chiacchiere sulle proprie abitudini di vita e su come migliorarle, una Tac del torace a basso dosaggio, e per concludere prelievo del sangue e spirometria. Così il percorso di screening gratuito Smac che l’Istituto Humanitas di Rozzano ha messo a punto per i forti fumatori.

Da arbitro a dirigente, Paolo Tagliavento, 45 anni, è il nuovo club manager della Ternana

direttore di gara il ruolo di Club Manager. Un incarico che lo vedrà impegnato a 360 gradi nei diversi ambiti societari e tecnici», spiega la nota del club e conferma lui stesso ai microfoni di Radio Cusano Campus. Tagliavento, come è nata questa nuova avventura? «Sicuramente nasce dal feeling con il presidente Stefano Ranucci, che mi ha fatto capire la sua stima e il grande progetto che c’è dietro a questa società. Io sono ternano doc e ho sempre

avuto nel cuore la mia città. Ora il fatto di poter crescere insieme alla mia città e alla Ternana dal punto di vista sportivo mi ha spinto a prendere questa strada». La sua esperienza di arbitro quale valore aggiunto porterà in una società come la Ternana? «La società tiene molto all’immagine, ai comportamenti e alla gestione di certe dinamiche: un approccio che rispecchia la natura stessa della sua proprietà, l’Università Niccolò Cusa-

no. Il fatto stesso di avere alle spalle un ateneo determina un certo tipo di valori sui quali, per il mio ruolo e per il mio percorso, sento di poter dare un contributo importante». Dobbiamo aspettarci una squadra molto rispettosa del fair play anche in campo? «Indubbiamente, cercherò di spiegare perché, durante una partita, si sviluppano dinamiche che possono causare momenti di deconcentrazione, come quando

ci si sente vittima di un’ingiustizia arbitrale. Cercherò di dare il mio contributo affinché i giocatori restino concentrati. Già in ritiro credo che avrò un primo incontro con i ragazzi: prima di lavorare insieme bisogna imparare a conoscersi». Che ricordi ha della serie C? «Un campionato estremamente difficile, dove il fattore campo è spesso determinante. La gestione delle partite può essere difficoltosa».

MALATTIE RARE

Verso la Giornata Mondiale del 23 luglio

RICONOSCERE E CURARE LA SINDROME DI SJOGREN Il prossimo 23 luglio si terrà la quarta Giornata Mondiale della Sindrome di Sjogren, una malattia rara che colpisce prevalentemente le donne di cui ultimamente si comincia a parlare con maggiore frequenza. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica di natura autoimmune che colpisce centinaia di migliaia di persone nel mondo. In questa patologia, il sistema immunitario non riconoscendo le

proprie cellule, tessuti e organi, attacca soprattutto le ghiandole esocrine (salivari, lacrimali) distruggendole e creando notevoli disturbi di bocca secca e occhio secco. Come altre malattie autoimmuni, può danneggiare organi vitali e presentare una sintomatologia di intensità variabile: alcuni pazienti possono avere dei sintomi molto lievi di xerostomia e xeroftalmia, mentre altri possono alternare

periodi di ottima salute seguiti da periodi di sofferenza. La diagnosi non è semplice perché i sintomi possono essere confusi con altre malattie. E spesso non viene riconosciuta perché la malattia non è sufficientemente nota. Una volta che la Sindrome di Sjogren viene sospettata una serie di test salivari specifici può portare alla formulazione precisa della diagnosi. Il trattamento di base consiste

nella somministrazione di prodotti sostitutivi delle iposecrezioni ghiandolari (salivari e oculari) per dare sollievo e migliorare la qualità di vita e nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori ed immunosoppressori. Al Grand Hotel di Salerno, il 23 luglio l’Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjogren organizzerà una giornata dedicata alla patologia per confronti, interventi e novità.


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