POSH ENGLISH TEXT
EXCLUSIVE LIFE
No.
DESTINATION
Le suite regali di LONDRA, il relax a 5 stelle di MYKONOS, la nuova esclusività dei resort della
RIVIERA MAYA,
il fascino italiano della
COSTA SMERALDA e CAPRI
FINEST ARCHITECTURE ZURIGO
il museo dedicato a LE CORBUSIER
NEW YORK
la nuova destination dei COLLECTOR D’ELITE
QATAR
per scoprire il nuovo National Museum realizzato da JEAN NOUVEL
7€
Unique Media srl – Bimestrale N–85 Giugno/Luglio/20.06.2019
“HO APPENA INIZIATO A SOGNARE” Alessandra Mastronardi madrina del FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA
85
POSH BIMESTRALE GIUGNO /LUGLIO 7€
CHANEL .COM
La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08€ al minuto).
A € 11; B € 10; DK DKK 115; F € 10; D € 11; UK GBP 9,80; L € 10; N NOK 115; NL € 11; P € 10; E € 10; S SEK 130; CK CKF 13;
CLAUDIA SCHIFFER
IL NUOVO J12
OROLOGIO IN CERAMICA ALTA RESISTENZA. FABBRICATO IN SVIZZERA. GARANZIA DI 5 ANNI.
85
NUOVO MOVIMENTO DI MANIFATTURA A CARICA AUTOMATICA
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È TUTTA UNA QUESTIONE DI SECONDI
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COLOPHON
POSH No. 85
EDITORIAL DIRECTOR ENRICO CAMMAROTA (ENRICO.CAMMAROTA@UNIQUEMEDIA.IT)
EDITOR–IN–CHIEF LUISA MICALETTI (LUISA.MICALETTI@UNIQUEMEDIA.IT)
COORDINAMENTO MARZIA CICCOLA
LIFESTYLE ALESSANDRO IACOLUCCI MARCO TORCASIO
DESIGN ANNA CASOTTI
TRAVEL ANTONELLA TEREO
MOTORS MAURIZIO BERTERA ALFONSO RIZZO
POSH
CONTRIBUTORS
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EXCLUSIVE LIFE
No.
YURI CATANIA, FAUSTO COLOMBO (ZURIGO), MICHELA DAPRETTO (LONDRA), ALESSANDRA FANARI (PARIGI), MANUELA LIETTI (PECHINO), ANGELINA LEPPER, FABRIZIO RINVERSI
GRAPHIC DESIGN ELENA ALDROVANDI STEFANIA DI BELLO
ALESSANDRA MASTRONARDI WEARING CHANEL PHOTOGRAPHER YURI CATANIA
POSH È UNA PUBBLICAZIONE BIMESTRALE DI UNIQUE MEDIA SRL
UNIQUE M E D I A - D I G I TA L - E V E N T S
POSH È DISTRIBUITO IN ITALIA E NEI SEGUENTI PAESI: AUSTRALIA, BELGIO, BRASILE, COREA DEL SUD, EMIRATI ARABI, FINLANDIA, GIAPPONE, GRAN BRETAGNA, HONG KONG, ISRAELE, LITUANIA, MALTA, OLANDA, PORTOGALLO, SINGAPORE, TAIWAN, UNGHERIA
ERRATA CORRIGE: SUL NUMERO DI POSH 84 A PAG.135 LA FOTO DEL WHITE OSTUNI BEACH NON CORRISPONDEVA ALLA STRUTTURA CITATA. LE DIDASCALIE CORRETTE DI PAG. 150 E 151 DI POSH 84 RIGUARDANTI MASSERIA LE MANDORLE SONO LE SEGUENTI.PER LA PRIMA FOTO IN ALTO A SINISTRA: “UNO SCORCIO ESTERNO CON I CARATTERISTICI SETACCI”. PER LA FOTO SUBITO IN BASSO “LA VISTA A PELO D’ACQUA DELLA PISCINA INTERNA”. ENTRAMBE SU PAG 150. NELLA FOTO IN ALTO A PAG. 151: “ALCUNI DETTAGLI SUI COMPLEMENTI DELLA TENUTA”. NELLE FOTO DELLA COLONNA DI DESTRA E IN SEQUENZA: “UNA VISTA SULL’ULIVETO SU CUI SI AFFACCIA LA TENUTA, L’INTERNO DEL RISTORANTE DELLA MASSERIA ED UN DETTAGLIO
UNIQUE MEDIA SRL Viale Sabotino 19/2 - 20135 Milano Tel. 02 49540591 adv@uniquemedia.it (advertising) segreteria@uniquemedia.it
DELLA ZONA NOTTE DI UNA CAMERA”.
STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa
DISTRIBUZIONE SO.DI.P. “Angelo Patuzzi Spa” Via Bettola, 18 – 20092 Cinisello Balsamo
Registrazione Tribunale di Milano n. 1 del 7/01/2003. ©Unique Media srl. Tutti i diritti riservati. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono. È vietata la riproduzione, seppur parziale, di testi e fotografie.
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+39 02 76 20 81
RUBRICHE 16 Bistrot del Mare by Lionello Cera 18 Chanel savoir-faire 22 Azimut Yachts LUXURY LEISURE 26 EVENT: POSH @ EXCELSIOR HOTEL GALLIA 32
PEOPLE: Alessandra Mastronardi
40 DESIGN: Le Corbusier 44 COLLECTOR: 1stdibs Gallery 48 DESIGN: National Museum of Qatar FASHION 54 SERENDIPITY: Beachwear story 60 PROJECT: ANNAKIKI for HUAWEI 62 GOOD VIBES: Pre Fall story BEAUTY 74 Beauty Mix: unique sensory journey 82 EVENT: Celebrating GUERLAIN Rouge G 84 EVENT: Tonino Lamborghini Fragranza
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PHOTOGRAPHER: YURI CATANIA, STYLIST: ANGELINA LEPPER, ABITI: TOP E PANTALONE ERMANNO SCERVINO, SANDALI: GIUSEPPE ZANOTTI. LOCATION: IL SERENO, LAGO DI COMO (VIA TORRAZZA 10, TORNO CO)
CONTENTS
CONTENTS TRAVEL 88 Discovering Punta Tragara 92 Mykonos Luxury Staing 98 New London Scene 104 Maya Coast 114 INTERVIEW: Ernesto Iaccarino@Don Alfonso 1890
THE MEN CLUB 136 Fashion Story 142 Il nuovo progetto di maison ZILLI 144 L’estate secondo AUDI 148 ROAR: Le cabrio più cool del momento 154 INTERVIEW: Lorenzo de Luca, ambassador Jaguar Land Rover Italia 158 I subacquei dalle performance straordinarie 164 INTERVIEW: Nicolò Caimi, protagonista di “The Scent Of Life” di Giorgio Armani 168 INTERVIEW: Marco Olivieri racconta il nuovo Gallia 174 INTERVIEW: Vincenzo Oste. Artigianalità made in Naples
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PHOTOGRAPHER: YURI CATANIA STYLIST: ANGELINA LEPPER ABITI: GIACCA E CAMICIA, GIORGIO ARMANI. LOCATION: IL SERENO, LAGO DI COMO (VIA TORRAZZA 10, TORNO CO)
SPECIALE SARDEGNA 120 Le novità più hot per l’estate in Costa Smeralda
GOURMAND di M.T.
POP UP GOURMET
Il nuovo ‘‘Bistrot del Mare by Lionello Cera’’ dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort, esalta e racconta il meglio della gastronomia locale
Lionello Cera ha trasformato quello che una volta era un semplice bar-osteria aperto nella campagna veneta nel 1966, in un luogo di ricerca e passione. Partendo dalla materia prima, puntando sulla freschezza del pescato locale e sui prodotti tipici del territorio ha conquistato il primato di unico bistellato Michelin in Europa che offre una carta di solo pesce. Per tutta l’estate la sua cucina allieterà gli ospiti dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort con una proposta innovativa di mare, reinterpretando i grandi classici della tradizione
veneziana in chiave contemporanea. Il Mar Adriatico fa da sfondo all’esclusivo ristorante, ospitato sulla Terrazza Tropicana, cuore pulsante delle notti del Lido e salotto di importanti star italiane e internazionali. Il nuovo “Bistrot del Mare by Lionello Cera”, guidato da Damiano Brocchini, resident chef dell’Hotel Excelsior, utilizza solo ingredienti bio proponendo un servizio raffinato ma informale in un’atmosfera piacevole e magica. Il pop up sarà gestito quotidianamente dallo chef Davide Saul Arbib, della brigata di Cera.
SOPRA, LA VISTA PANORAMICA DELL’HOTEL EXCELSIOR VENICE. IN BASSO A SINISTRA, LA PISCINA
SOPRA, LA STANZA PREMIUM CLASSIC A SINISTRA IL PIATTO “POMODORO, MELANZANA E BASILICO” PH: TOBIA BERTI
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SAVOIR-FAIRE
LA SINTASSI DELLO STILE
DIVENTA ARTE CON CHANEL La massima espressione della capacità artigianale profusa dalla più nota Maison di moda francese trionfa a Hyères con Chanel Métiers d’Art
RÓISÍN PIERCE & PRISCILLA ROYER, PH. © ALIX MARNAT
Erano i primi anni Ottanta quando Jean-Pierre Blanc, Direttore di Villa Noailles, dava vita all’iconica kermesse internazionale di moda e fotografia che tutto il mondo conosce come Festival di Hyères. L’intenzione era quella di ricreare un vero e proprio “European Salon of Young Stylist”, ovvero un ensemble d’eccellenza delle creazioni di giovani e talentuosi designer. Solo nel 1997 il palcoscenico ha accolto con nuovo entusiasmo un secondo concorso per fotografi emergenti. Edizione dopo edizione il successo è diventato, ça va sans dire, via via più dilagante, coinvolgendo ogni anno stilisti, galleristi, art directors e fotografi in un unico, monumentale, evento. Oggi la manifestazione è patrocinata dai colossi del lusso, Chanel in primis che è “Grand Partenaire” accanto a tutti i grandi gruppi mondiali. La vision della Fashion House rivive qui con il Prix des Métiers d’Art, istituito per permettere ai talenti selezionati di sperimentare la propria creatività in sinergia con gli atelier d’eccellenza della Maison. Un messaggio
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CHANEL MÉTIERS D’ART PRIZE
CATWALK: MAISON MICHEL BY RÓISÍN PIERCE, PH. ©ALIX MARNAT
forte che conferma ulteriormente l’impegno di Chanel nel sostenere e accompagnare i creativi di domani. Un premio speciale, che parla di generosità, del valore del confronto fra i talenti emergenti e il savoir-faire rigoroso degli artigiani e che formalizza una chiara visione della moda: avanguardista ma anche artigianale, personale ma anche universale. Se il patrimonio degli storici atelier è ancestrale, la loro partecipazione al festival di Hyères permette di rivelarne il potenziale innovativo, la reattività nel seguire le dinamiche e gli orizzonti del presente. Grande luce e risalto soprattutto alla creatività femminile nell’edizione 2019 che ha visto tra i suoi protagonisti la giovane irlandese Róisín Pierce, vincitrice del premio speciale Chanel Métiers d’Art con i suoi cappelli-pasticcino, costruiti insieme all’atelier Maison Michel. La Direttrice Creativa Priscilla Royer li ha definiti dei capolavori, per gli incantevoli sbuffi in pizzo di cotone a “broderie anglaise”. La collezione è scaturita da un’ispirazione romantica e controversa al contempo, perché dedicata alle famigerate Case Magdalene irlandesi, istituti femminili che accoglievano orfane o ragazze madri che, al chiuso di quei conventi, erano spesso sfruttate e vittime di abusi, come denuncia il famoso film Magdalene di Peter Mullan, Leone d’Oro a Venezia nel 2002. È proprio con Priscilla che scopriamo i dettagli di questa emblematica collaborazione. Ci racconta come ha vissuto l’incontro con Róisín Pierce? L’abbiamo sostenuta sin dal primo momento. Le abbiamo fatto scoprire e visitare l’atelier Maison Michel, mostrandole le tecniche, il nostro savoir-faire. Le ho suggerito personalmente di riflettere sull’essenza autentica delle nostre competenze e d’inviarci quindi i suoi schizzi. Dopo qualche settimana di lavoro Róisín è ritornata con i suoi disegni e da lì abbiamo analizzato nel dettaglio i modelli per cercare di riprodurre fedelmente la sua idea. Cosa le ha regalato questa esperienza? È stata un’avventura energica, senza implicazioni legate al business, puramente basata sulla creatività. Sono molto felice del risultato raggiunto, come Róisín del resto.
In che modo avete fuso le reciproche expertise? Abbiamo usato tecniche relativamente semplici come la plissettatura “smock”, cercando di conferire un drappeggio e ottenendo un cono di crème Chantilly. Il messaggio della collezione di Róisín è forte perché basato sulla volontà di affermare delle idee. Come giudica lo scambio tra arte e artigianato, creatività e patrimonio, sostenuto da Chanel? Formidabile. Trovo sia il miglior vettore di comunicazione per i Mestieri d’arte, perché capace di andare dritto al cuore delle competenze professionali. La collaborazione con i giovani creativi, a cui diamo tutto il nostro savoir-faire, ci consente di mostrare concretamente come lavoriamo. È importante inoltre far emergere il lato ultramoderno di questi mestieri considerati antichi. Non si tratta di sola tradizione, i nostri lavori artigianali ad altissima qualità sono anche garanzia di qualità. I Métiers d’Art sono la quint’essenza dell’artigianalità. Negli atelier Maison Michel ci sono molti giovani creativi? Abbiamo molti giovani appassionati, rispettosi e con una vera voglia d’imparare il mestiere. Uno dei nostri artigiani a Chambery ha appena festeggiato i suoi 30 anni da Maison Michel. Da quattro anni si sta occupando della formazione di una nuova arrivata che ha deciso di restare e specializzarsi nella nostra azienda. Per il suo ingresso in Maison Michel lei è stata selezionata da Karl Lagerfeld in persona. Com’è andato il vostro incontro? Karl mi ha chiesto se avessi l’abitudine di portare dei cappelli. Ho iniziato a dilungarmi in dettagli di stile quando mi resi conto che in realtà mi stava chiedendo tutt’altra cosa… Il suo era un tentativo ironico di chiedermi se fossi un po’ “toquée”, perché è quello che si dice convenzionalmente delle persone che creano i cappelli. Ebbene sì, siamo persone molto particolari. È stato piuttosto divertente come primo incontro. Qual è stato il suo approccio al cappello quando ha cominciato a lavorare da Maison Michel? Il cappello è una questione di stile, ed è così che l’ho trattato. Mi sono sbarazzata di tutti i codici sociali a esso legati e l’ho considerato come un accessorio che dà qualcosa in più alla silhouette, come i guanti o i gioielli. In questo senso mi interessa offrire il massimo delle opzioni, mettendo gli altri in condizione di scegliere secondo i propri criteri. È la persona che fa il cappello, non è il cappello che fa la persona.
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Si può dire lo stesso della moda… Si certo, la moda è una questione di personalità. Come nel caso del cappello è necessario appropriarsene. Che consiglio darebbe per scegliere il cappello giusto? Di provarne tanti, divertirsi nel farlo, e scegliere quello giusto solo quando si ha quella sensazione che assomiglia all’aver trovato il proprio posto nel mondo. Che cappelli le piacciono? Quelli piccoli a falde corte. Come la cloche? Si mi piace la cloche, ne abbiamo una nella collezione Maison Michel che si chiama “Souna”, è un po’ un ibrido tra una cloche e un Bob sofisticato. Che consiglio darebbe a chi vuole dedicarsi a questo mestiere? Consiglierei di non mettere mai troppe idee nella stessa creazione. Si può dire molto con quasi nulla in un cappello. Si può giocare con la forma e con il volume. Non è aggiungendo elementi che il messaggio si fa più chiaro. Personalmente preferisco diluire, fare tre diversi cappelli piuttosto che uno solo con troppi accessori. Non mi piacciono i “mascheramenti”. Insomma anche per lei vale il “less is more”, come dichiarava il manifesto dell’architettura modernista? Si, la frase è perfetta.
A SINISTRA: MAISON MICHEL BY RÓISÍN PIERCE, PH. ©ALIX MARNAT A DESTRA BOUTIQUE ÉPHÉMÈRE CHANEL SAINT-TROPEZ PH. © MARIE LISKAY
OPENING DA SOGNO A SAINT-TROPEZ NON LONTANO DA VILLA NOAILLES, RESIDENZA STORICA SULLE COLLINE DELLA BAIA DI HYÉRES, SCOPRIAMO A SAINT-TROPEZ LA NUOVA BOUTIQUE EFFIMERA CHANEL SULLA AVENUE DU GÉNÉRAL LECLERC. NEGLI SPAZI DELLA RESIDENZA PRIVATA MISTRALÉE, UN CONCEPT-STORE RINNOVA OGNI ANNO IL SUO DECORO, RESTANDO FEDELE AI CODICI ESTETICI DELLA MAISON. L’IMMAGINARIO CUSTODITO NEGLI SPAZI DI QUESTA VILLA ACCOGLIE ADESSO LA COLLEZIONE PRÊT-À-PORTER P/E19, LA
LINEA COCO BEACH, GLI ACCESSORI, I PROFUMI, I GIOIELLI E L’ESCLUSIVA OROLOGERIA. L’IMMERSIONE NELL’ESTATE CHANEL SI PROLUNGA COSÌ NEL LUSSUREGGIANTE GIARDINO DELLA MISTRALÉE, ALL’OMBRA DEI SUOI ALBERI O LUNGO I BORDI ASSOLATI DELLA PISCINA. IN UNA BOUTIQUE DA VIVERE COME UN’ESPERIENZA SENSORIALE E POETICA. PER UNA MODA CHE VIBRA ANCORA SUL RITMO DI QUELLA JOIE DE VIVRE, QUELL’ELEGANZA LEGGERA, CHE DA SEMPRE ANIMA LA CÔTE D’AZUR.
BOUTIQUE ÉPHÉMÈRE CHANEL 1, AVENUE DU GÉNÉRAL LECLERC, 83990 SAINT-TROPEZ
TOYS di A.I.
LO
YACHT
CHE MANCAVA
AZIMUT GRANDE S10.
In anteprima la nuova ammiraglia sportiva della Collezione S di Azimut Yachts
Azimut Grande S10, l’imbarcazione che rappresenta la nuova flagship della Collezione S, e che sarà presentata in esclusiva alla prossima edizione del Cannes Yachting Festival 2019. Un lavoro sublime per un 28 metri sportivo e al tempo stesso di gran classe, firmato da Alberto Mancini con gli interni di Francesco Guida. La filosofia progettuale di Azimut Grande S10 è legata a un concetto di vivibilità totale a bordo dello yacht. L’espressione creativa e di puro
design di questo esemplare di sportività traspare nelle forme e nella scelta dei materiali. Il carbonio che parte come scelta tecnica diventa anche tema stilistico: con la sua fibra a vista, nera e potente, segna i confini delle pinne laterali, angolate e orientate a prua per regalare un’intensa sensazione di dinamismo. Mentre le forme aerodinamiche sono accentuate dal lighting design che dà risalto ai tratti stilistici più distintivi e riconoscibili del modello.
A SINISTRA UNA RIPRESA AEREA DI AZIMUT S10. SOPRA AZIMUT S10 MAIN DECK OPEN.
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IN ALTO AZIMUT S10 MAIN DECK
LUSTRIN Lamp - Handmade in Milan designed by Isacco Brioschi Architects tu@lucetu.com www.lucetu.com +39 02 36535688 via Maroncelli, 7 Milano - ITALY
L U X U R Y
LEISURE
UN INTERNO DELLA GALLERIA 1STDIBS GALLERIES DI NEW YORK. UN ALLESTIMENTO CON GLI ARREDI ANTICHI DI J&D ORIENTAL RUGS
EVENTS
È IL NUOVO ROCK Un evento esclusivo, nella più grande suite italiana: la Katara Royal Suite dell’Excelsior Hotel Gallia, in cui POSH ha raccontato il proprio mondo tra moda, musica, arte, beauty e diamanti. L’evento “Shining Night”, all’insegna delle performances in un mix di contemporary glamour e indiscutibile eleganza realizzato in collaborazione con YSL Beauté e PISA Diamanti. 5 MONDI UN’UNICA GALASSIA: MODA, MUSICA, ARTE, BEAUTY E GIOIELLI Tanti gli ospiti presenti: l’iconica Simona Ventura, la cantante Bianca Atzei, gli influencer e personaggi TV Virginia Stablum, MaPina, Vittoria Deganello, Marta Pasqualato, Marco Ferri, Bionditudo, Pietro Tagliaferri, Olivi Gama, Martina Luchena, Alessandra Ventura, Sara Nicole Rossetto, Veronica Falco. Le sorelle Giorgia e Alessia Morosi Visentin. Da The Voice of Italy 2019 la giovane e talentuosa cantante Sofia Sole. La modella Luisa Bianchin. Il dj e producer Alessandro Kraus. La pallavolista Francesca Piccinini. L’architetto Alessandro Romito. I manager Francesco Mancini e Simone Zin.
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Una galleria fotografica con le immagini tratte dagli ultimi numeri di POSH per raccontare l’ideologia il percorso e il carattere del nostro magazine, curata da Yuri Catania, ha introdotto gli ospiti nei mille metri quadri della splendida Katara Royal Suite dell’Excelsior Hotel Gallia. Un evento che ha visto protagonisti: Gio Ratti, il floral designer che ha dato vita a un abito fatto di fiori su una modella d’eccezione che, per l’occasione, ha indossato i preziosi gioielli di Pisa Diamanti, il marchio ha inoltre esposto alcuni pezzi della sua preziosa collezione. Le performances dell’iconica ballerina di burlesque Janet Fischietto, della drag queen Lababy Lattuada, insieme al live degli Apple Jacks e al dj set di Dustin Phil, resident del VOLT di Milano. Una serata scelta da YSL Beauté per presentare il nuovo Vernis à Lèvres Water Stain, una grande novità di colore e innovazione per le labbra dalle tonalità brillanti e intense, dall’ effetto wet luminoso.
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PH CREDITS: MATTEO SALA MARCO DE FRANCESCHI LUCAS POSSIEDE VIDEOMAKER: LUCA ROSSANO
INTERVIEW
HO APPENA INIZIATO A
SOGNARE A settembre la vedremo a Venezia, che l’accoglie come madrina della prossima Mostra del Cinema, mentre Chanel le ha donato la possibilità di farsi ambasciatrice d’eleganza nel mondo perché ALESSANDRA MASTRONARDI è una musa. Un talento. Una donna innamorata. La protagonista di questo numero di POSH Un servizio a cura di LUISA MICALETTI
PAGINA ACCANTO ABITO LUNGO IN JERSEY BIANCO, CHANEL ORECCHINI PENDENTI IN METALLO EFFETTO DORATO, IMPREZIOSITI DA PERLE IN RESINA BIANCA, CHANEL
Come accadde a Romy Schneider e Jeanne Moreau, Alessandra Mastronardi oggi è ambasciatrice italiana nel mondo dell’eleganza che contraddistingue la Fashion House parigina Chanel. Il suo stile, capace di conquistare l’iconica Maison della doppia C, parla il linguaggio gentile delle emozioni più autentiche. Passione, determinazione, carattere, ma anche una bellezza molto naturale, una femminilità consapevole e non ostentata, un’intelligenza carismatica che ha saputo conquistare persino i glitterati di Hollywood. Ebbene, non sono poi così lontani i tempi in cui Alessandra era una giovane stella emergente del cinema italiano, eppure oggi è un’attrice internazionale, scelta da Anton Corbijn per il film “Life” con Robert Pattinson e da Woody Allen per “To Rome With Love”. Nella vita di tutti i giorni non veste abiti da sogno, ma quelli indossati agli Emmy Awards del 2017 e ai Golden Globe, direttamente dalle collezioni Chanel, l’hanno emozionata davvero rendendola ancora più bella. Je-
ans, t-shirt e sneakers forse sono più facili da indossare, soprattutto in una città come Londra, che oggi è la sua seconda casa. Alessandra ha infatti deciso di trasferirsi in Inghilterra per amore. Le sue radici italiane tuttavia sono difficili da dimenticare e Alessandra, a onor del vero, non ci prova neanche. Il suo cuore napoletano e la sua romanità d’adozione l’accompagnano fedelmente nella gestione della sua quotidianità, che è tutto fuorché abitudinaria. Quando Karl Lagerfeld è scomparso, lasciando un incolmabile vuoto, sul suo Instagram Alessandra ha voluto ricordarlo con una citazione dello stesso iconico designer: “Embrace the present and invent the future”. L’aveva conosciuto a Parigi e ne era rimasta inevitabilmente affascinata. Il dolore fa parte della vita è vero, ma non può oscurarne l’incanto. E Alessandra della vita ne è innamorata, le basta una giornata di sole per ritrovare il buonumore. È lei stessa a raccontarcelo, in questa intervista. Un omaggio che abbiamo deciso di
Beauty Look
Vision D’Asie, Cruise Collection 2019 Tocco sensuale di colore conferito da: Les 4 Ombres Lumières Naturelles: un beige rosato chiaro, un bronzo satinato, un platino dalle nuance bronzee, un caramello chiaro. Ombre Première Gloss Solaire: un tocco di gloss dorato. Stylo Ombre Et Contour Vague: un tortora satinato. Rouge coco Flash Lumière: un beige rosato.
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regalare alla sua bellezza, ma soprattutto al suo talento che, oltre ad averla trasformata in una musa di eleganza, l’ha condotta alla realizzazione di un grande sogno. Alessandra Mastronardi aprirà infatti la 76a Mostra del Cinema di Venezia nella serata di mercoledì 28 agosto, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura il 7 settembre, annunciando i Leoni e gli altri premi ufficiali. L’abbiamo incontrata a Milano. La tv ha accresciuto la tua popolarità, ma è il cinema ad averti consacrata attrice del momento. Come cambia Alessandra a seconda del mezzo espressivo di riferimento? Non ho mai creduto alle etichette. Quando ho scelto seriamente di intraprendere questo mestiere, intorno ai 19 anni, ho voluto farlo davvero a 360°. Ogni volta che qualcuno mi chiedeva se volessi fare l’attrice di televisione, di cinema o di teatro mi ribellavo e rispondevo “Io sono un’attrice, punto”. Cambia il mezzo quindi cambia l’approccio. In televisione è tutto più veloce perché si può arrivare a girare dodici scene al giorno. Al cinema c’è più tempo a disposizione. Ma io rimango sempre Alessandra. Non sono mai cambiata. Il grande sogno di Hollywood è diventato realtà. Cast internazionali, sceneggiature in lingua inglese. Che differenza c’è con il cinema italiano? Il mio primo film a Hollywood è stato “Life” di Anton Corbijn, successivamente in gara al Festival del cinema di Berlino. È stata un’esperienza bellissima perché interpretavo Anna Maria Pierangeli, l’unica compagna nota di James Dean. Già prima del film ero molto affascinata dalla sua figura, era stata notata in Italia da Vittorio De Sica per poi trovare la strada del successo in America. Lì l’approccio alla costruzione di un film è diverso, più industriale, noi invece lo reputiamo ancora qualcosa di artigianale. Il cinema americano ha molte gerarchie che non si possono bypassare, mentre in Italia sul set si crea una grande famiglia.
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Com’è stato lavorare con Woody Allen? Nel film di Woody Allen “To Rome With Love” il mio personaggio parlava in italiano ma, nonostante l’apparente indulgenza del copione, ho pianto per una giornata intera quando mi diedero la parte. È stato un provino molto combattuto, ma le mie erano lacrime di gioia. Woody mi ha colpito per la sua semplicità e timidezza. È stata una grandissima esperienza.
OCCHIALI CON MONTATURA IN METALLO EFFETTO CATENA CON LENTI TONDE BURGUNDY, IMPREZIOSITA DA CATENA PORTA OCCHIALI, CHANEL ORECCHINI COCO CRUSH IN ORO BIANCO E DIAMANTI, CHANEL JOAILLERIE OROLOGIO BOY-FRIEND TWEED IN ACCIAIO QUADRANTE NERO, CHANEL HORLOGERIE
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Attualmente stai lavorando a un nuovo progetto cinematografico di cui presto
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sapremo di più. Cosa puoi anticiparci? Abbiamo da poco iniziato a girare in provincia di Reggio Emilia. È un film italiano per il cimena con la regia di Alberto Rizzi. La sceneggiatura è molto divertente, insieme a me sul set ci sono anche Alessandro Roja, Neri Marcorè e Francesco Pannofino. La fruizione di film e serie tv oggi passa in larga parte su Netflix. Qual è il tuo rapporto con questo medium 2.0 nella tua vita lontano dal set? Da attrice sono felicissima perché ci sono molte più opportunità. Il rovescio della medaglia vede molti film perdersi per strada a causa di una promozione a volte lacunosa. Ma a ben guardare la distribuzione crea problemi di questo tipo anche al cinema. Qual è oggi la tua più importante ambizione professionale? Continuare a fare il cinema con la C maiuscola. Lavorare in Italia con i grandi maestri, come Garrone, Guadagnino, Sorrentino. Lavorare a una grande produzione come quella di “Call Me by Your Name”. L’ho amato moltissimo perché ricorda il cinema degli anni ‘50 e ‘60. Ci ha colpito una poesia di Lang Leav, giovane poetessa thailandese, che hai recentemente caricato su Instagram. È stata definita una Instapoet perché i suoi versi circolano sui social prima ancora che lei avesse un suo profilo. Cosa volevi comunicare con quel post? In quella poesia ho rivisto la mia storia. L’ho trovata per caso in una libreria mentre sfogliavo diversi volumi e ne sono rimasta folgorata. Sono molto discreta su Instagram, solitamente condivido con cautela dettagli troppo privati della mia vita, ma in quel caso non potevo non farlo. A proposito d’amore, che posto occupa nella tua vita il più grandioso dei sentimenti? Centrale. È il motore che muove tutto. Ed è così anche nel mio lavoro, mi ritengo incredibilmente fortunata a poter fare un lavoro che amo. Un look Chanel che hai amato particolarmente? Difficile sceglierne soltanto uno. Ricordo con emozione i tre look indossati in America, perché hanno un forte legame con il mio percorso. La prima volta agli Emmy Awards ho indossato un abito Chanel Couture. Mi sono sentita una principessa. Poi l’abito corto nero per i Golden Globe, il colore in quel caso non è stata una casualità perché insieme a molte altre celebrities abbiamo portato sul red carpet una protesta in sostegno delle vittime di molestie sul lavoro, scegliendo di vestirci appunto
Beauty Look Collezione Les Beiges Chanel Bellezza naturale sublimata da: Les Beiges Eau de Teint. Les Beiges Ombres À Paupières Naturelles, una palette di nove ombretti (marrone chiaro, beige rosato illuminante, cacao, nude, taupe platino, grigio tortora, cioccolato fondente, bronzo dorato e marrone bruciato). 35
Tum expella ceatem ea niene vidicatur suntius ad et fugit laborio. Atur? Quis atis as eium entureh endam, volorum audae. Et a intinullabo. Ut mos eaquiat empore moluptatur sima ium repelent ilicimu sdaepud aecaborem. Ibus ea exped
in nero. Infine l’abito lungo e bianco indossato ai Critics’ Choice Awards.
confronti sono molto protettiva. Non so ancora come andrà, ma vedo il mio futuro in Italia.
Adesso vivi a Londra. Quali sono i luoghi della città che ami frequentare? Quelli che tu stessa definisci “i posti che fanno bene all’anima”? Le mie giornate sono tutte diverse. Non ho una routine perché c’è sempre qualcosa di nuovo da fare. Londra è la citta del cambiamento, diventa stimolante anche solo una passeggiata in centro. Amo trascorrere il mio tempo libero al Victoria & Albert Museum e al Museo di Scienze Naturali, non prevedono un biglietto d’ingresso così che arte e cultura possano essere davvero alla portata di tutti.
E il tuo rapporto con la bellezza? È un rapporto d’amore e odio perché la bellezza è passeggera. Adesso me la tengo stretta, ma sono pronta ad accettare il tempo che passa. I segni della vita fanno parte di noi tutti. A mia madre devo l’attenzione alla cura di me stessa, me l’ha insegnata lei e gliene sono grata.
Cosa raccontano di te invece le città in cui sei nata, Napoli, e cresciuta, Roma? Non ho mai veramente avuto un senso di appartenenza a un luogo soltanto. Amo profondamente la mia famiglia e vorrei vivere vicino a mia mamma e mio papà, a Roma. Nei loro
IN QUESTA PAGINA ABITO LUNGO IN TWEED NERO IMPREZIOSITO DA PLISSÉ SUI TONI DELL’ORO, CHANEL OROLOGI PREMIÈRE IN ORO GIALLO, QUADRANTE NERO CON DIAMANTI, CHANEL HORLOGERIE BRACCIALE COCO CRUSH IN ORO GIALLO, CHANEL JOAILLERIE
Alessandra raccontaci un tuo sogno… Ne ho tantissimi. Ho appena iniziato a sognare. Ad esempio vorrei diventare mamma. All’origine del mio sogno cinematografico invece c’è Carlo Bixio, produttore dei Cesaroni. È andato via troppo presto. A lui devo l’inizio del mio credo. Ad Alec Baldwin devo invece l’ingresso negli Stati Uniti. Durante la produzione con Woody Allen non ci siamo mai incontrati, ma a film compiuto mi fece i complimenti e mi presentò il suo agente a Hollywood.
MANCHETTE COCO CRUSH IN ORO GIALLO E DIAMANTI, CHANEL JOAILLERIE PAGINA ACCANTO ABITO IN PAILLETTES NERE E ORO, CHANEL ORECCHINI LION MEDAILLE IN ORO GIALLO, LAPISLAZZULI E DIAMANTI, CHANEL JOAILLERIE
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Beauty Look
The New Eye Collection Potere agli occhi che brillano di nuova luce con: Les 4 Ombres N°324 Blurry Blue Stylo Yeux Waterproof N°946 Intense Teal
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PULLOVER IN CASHMERE MULTICOLORE CON MANICHE AMPIE, CHANEL
«Chanel ama la modernità ed è rock and roll perché sfida l’usuale con effetti inediti» SILVIA DELL’ORTO, MAKE-UP ARTIST PER CHANEL
BRACCIALI COCO CRUSH IN ORO GIALLO, CHANEL JOAILLERIE PAGINA ACCANTO ABITO IN TWEED FANTASIA IRIDESCENTE IMPREZIOSITO DA BOTTONI SCARABEO IN RESINA COLORATA E CINTURA IN PELLE ORO, CHANEL ANELLO COCO CRUSH IN ORO GIALLO, CHANEL JOAILLERIE ORECCHINI COCO CRUSH IN ORO GIALLO, CHANEL JOAILLERIE
Beauty talks with Chanel «La vera sfida del make-up è la sublimazione del naturale verso la sua massima espressione di bellezza». Con queste parole Silvia Dell’Orto, Make-Up Artist per Chanel, ci conquista sul set fotografico che vede Alessandra Mastronardi protagonista su Posh. Il suo punto di forza è la capacità di trasformare un semplice make-up in immagine globale. La sua vision artistica va al di là del maquillage correttivo, seppur costruito a regola d’arte, e si spinge in avanti, rendendo il make-up parte integrante della costruzione di un personaggio. «Un red carpet, un film, un servizio fotografico, ma anche un evento importante della propria vita privata, sono momenti molto diversi tra loro. Con il make-up riesco di volta in volta a dar voce a molteplici tipologie di donna, da quella più timida a quella aggressiva e sexy. Cerco di rielaborare i miei strumenti per farli diventare parte integrante di una storia. È un allenamento che porto avanti da anni, ma oggi mi consente di muovermi con naturalezza e semplicità». Tra una pausa e l’arta dello shoot ci stupisce con la sua expertise straordinaria, «un lavoro che ha a che fare con l’arte e la psicologia più di quanto si creda» come lei stessa sostiene. Relativamente al brand iconico per cui lavora racconta «Chanel ha due grandissime
caratteristiche. È nato per donne sofisticate amanti del bello e della bellezza, ma è anche un marchio rivoluzionario. La donna Chanel non è una tela di cui servirsi per esibire particolari virtuosismi. Il make-up allora può essere sì estroso, ma comunque sempre fedele al buon gusto. Ama la modernità ed è rock and roll perché sfida l’usuale con effetti inediti. Per Alessandra ho dato vita a tre racconti della stessa donna. Nel primo look ho usato Les Beiges, optando per un make-up-no-make-up che mi ha consentito di raggiungere un risultato perfetto, ma invisibile. Alessandra è profondamente timida, non ama esibirsi, nonostante la sua professione. Ha bisogno di essere fedele a se stessa, quindi ho scelto una base ad acqua, arricchita con bubbles di pigmento che le hanno regalato un incarnato meraviglioso, senza farla apparire truccata. Per il secondo look ho giocato con le tonalità del rosso, della terra e delle spezie, applicate sul colore naturale della pelle ed esaltate dalla texture dei prodotti. Il terzo capitolo di questo storytelling è un trionfo della New Eyes Collection Chanel. Creata da Lucia Pica, Global Creative Designer for Make-Up and Colour di Chanel, contempla colori importanti, che sfidano chi li indossa a osare. Un vero e proprio esercizio di stile».
Starring ALESSANDRA MASTRONARDI Photographer YURI CATANIA Stylist ANGELINA LEPPER MakeUp SILVIA DELL’ORTO (Make-Up Artist per Chanel) Hair Stylist ANA RODRIGUEZ @ Green Aplle Italy Studio & Light Assistant GIANGUIDO ROSSI
DESIGN
di Fausto Colombo
MUSEO CON
VISTA
Riapre a Zurigo l’iconico Pavillon Le Corbusier
L’ultimo edificio realizzato dal visionario architetto svizzero è un capolavoro d’opera d’arte totale. Assieme alla mostra "Mon Univers" offre un’inedita prospettiva sulla creatività del suo ideatore
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"L'architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione e che va oltre i problemi di edificazione. La Costruzione è per tener su, l’Architettura è per commuovere!». Così teorizzava Charles-Édouard Jeanneret-Gris, meglio noto con lo pseudonimo di Le Corbusier, che influenzò a livello mondiale i panorami urbani del XX secolo. E il suo padiglione, un gioiello architettonico che va ad arricchire il già apprezzato panorama artistico-culturale di Zurigo, sa come “commuovere”. Situata sulla riva orientale del lago, in un’incantevole posizione a pochi passi dal centro storico, questa pietra miliare del design è stata utilizzata, sin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1967, come spazio espositivo per presentare a un vasto pubblico le opere e le idee dell’architetto, urbanista, pittore e designer svizzero, naturalizzato francese. Una missione culturale che la città, attuale proprietaria dell’edificio, ha deciso saggiamente di prose-
guire, affidandone la gestione al Museum für Gestaltung e, di fatto, trasformando il Pavillon Le Corbusier nella terza sede zurighese della più importante istituzione di design e di arte visiva sul territorio elvetico, merito anche di una collezione che vanta oltre mezzo milione di opere. Nato grazie all’istrionica iniziativa della collezionista e mecenate Heidi Weber, l’edificio è stato recentemente riaperto al pubblico dopo tre anni di lavori eseguiti sotto la magistrale direzione degli architetti Silvio Schmed e Arthur Rüegg che, attraverso un complesso restauro, hanno permesso al padiglione di brillare nuovamente con la stessa freschezza, eleganza e colori vivaci di quando fu costruito. La mostra principale: il Pavillon stesso! Le Corbusier progettò l’edificio con l’obiettivo di creare lo spazio espositivo ideale fondato sulla sua “sintesi delle arti”, secondo la quale l’arte, l’architettura e la vita che le animava, dovevano fondersi in una nuova e unica
TUTTE LE IMMAGINI, COURTESY MUSEUM FÜR GESTALTUNG SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE LEONA VERONESI
The last building realized by the visionary Swiss architect is a masterpiece of total ar t work. Together with the "Mon Univers" exhibition, it offers an unprecedented perspective on the creativity of its creator. "Architecture is a matter of art, a phenomenon that arouses emotion and goes beyond building problems. Construction is made to keep things up, Architecture is made to move! ". This was theorized by Charles-Édouard Jeanneret-Gris, better known by the pseudonym of Le Corbusier, who influenced the international urban landscapes of the twentieth century. And his pavilion, an architectural jewel that enriches the already appreciated artistic-cultural panorama of Zurich, knows how to "move". Located on the eastern shore of the lake, in an enchanting position a few steps from the historic centre, this design milestone has been used, since its inauguration in 1967, as an exhibition space to present to a wide audience the works and ideas of the Swiss architect, urban planner, painter and designer, who was naturalized French. A cultural mission that the city, as well as the current owner of the building, have wisely decided to continue, entrusting its management to the Museum für Gestaltung and transforming the Pavillon Le Corbusier into the third Zurich headquarters of the most important institution of design and visual art on the Swiss territory, thanks also to a
collection that boasts over half a million works. Born thanks to the histrionic initiative of the collector and patron Heidi Weber, the building was recently reopened to the public after three years of work carried out under the masterful direction of the architects Silvio Schmed and Arthur Rüegg who, through a complex restoration, allowed the pavilion to shine again with the same freshness, elegance and bright colors of when it was built. The main part of the exhibition: the Pavillon itself! Le Corbusier designed the building with the aim of creating the ideal exhibition space based on his "synthesis of the arts", according to which art, architecture and life that animated them, had to merge into a new and unique symbiosis. The ship-shaped construction is based not only on the Modulor system, a scale of proportions developed by himself calculated on human dimensions, but also on other design elements that recur frequently in his artistic production, such as the access ramp and the small garden hanging, thus guaranteeing it a precious architectural heritage. Being the last project realized by Le Corbusier, the structure also represents his only construction in glass and
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simbiosi. La costruzione a forma di nave si basa non solo sul sistema Modulor, una scala di proporzioni da lui stesso sviluppata calcolata sulle dimensioni umane, ma anche su altri elementi progettuali che ricorrono frequentemente nella sua produzione artistica, come la rampa di accesso e il piccolo giardino pensile, garantendole così una preziosa eredità architettonica. Ultimo progetto realizzato da Le Corbusier, la struttura rappresenta anche la sua unica costruzione in vetro e acciaio, ritmicamente incorniciati da lastre policrome smaltate, sulla quale svetta un mastodontico tetto flottante per proteggerla dalla pioggia e dal sole. All’interno di questa Gesamtkunstwer, cioè un’opera d’arte totale che riflette l’unità armonica del pensiero del suo creatore, si snoda la “promenade architecturale”, un percorso concepito per permettere al visitatore di osservare in maniera ottimale la sua architettura filigranata e di toccare con mano i mobili originali che arredano questa singolare residenza. Elevato a icona mondialmente riconosciuta, il padiglione offre, dai quattro piani su cui si sviluppa, sorprendenti prospettive e punti panoramici. Anche la piccola terrazza sul tetto è ora accessibile, offrendo una vista emozionante sulle attigue acque lacustri e sul delta fluviale del Zürichhorn.
La mostra d’apertura, Mon Univers, si estende su tutti i 600 metri quadrati di superficie ed è dedicata alla passione dell’eclettico artista per il collezionismo, offrendo al pubblico uno scorcio del suo versatile cosmo creativo. Nel corso della sua vita Le Corbusier ha raccolto oggetti e “trouvailles” provenienti dall’arte, dall’industria, dal folklore e dalla natura, organizzati poi in originali assemblaggi. Per le sue molteplici pratiche artistiche si è ispirato a una grande varietà di oggetti, fra cui conchiglie di molluschi, ceramiche dei Balcani, detriti galleggianti e vetro industriale. La mostra riunisce gli originali della collezione privata di Le Corbusier con fotografie storiche, calchi e dipinti. Mentre i prestiti provenienti dalla Fondation Le Corbusier di Parigi, da collezioni private e dall’Antikenmuseum Basel dialogano in modo visivo e tematico con il padiglione. E se la leggendaria installazione "Les Arts Dits Primitifs dans la Maison d’aujourd’hui" del 1931 è ricreata nell’immenso atrio alto due piani, nella piccola biblioteca all’ultimo piano è allestita una mostra permanente di diciassette fotografie scattate da René Burri (1933-2016) nel suo ruolo di cronista visivo di Le Corbusier e delle sue opere tra il 1955 e il 1965. Due momenti visivi incontournables!
PAVILLON LE CORBUSIER MON UNIVERS FINO AL 17 NOVEMBRE 2019 HÖSCHGASSE 8 8008 ZURICH (SVIZZERA) WWW.PAVILLON-LE-CORBUSIER.CH
steel, rhythmically framed by enamelled polychrome slabs, on which stands a gigantic floating roof to protect it from rain and sun. Inside this Gesamtkunstwer, that is a total work of art that reflects the harmonious unity of the thought of its creator, the “promenade architecturale” unwinds, a path designed to allow the visitor to optimally observe his architecture watermarked and to touch the original furniture that furnish this unique residence. Elevated to a globally recognized icon, the pavilion offers, from the four floors on which it develops, surprising perspectives and panoramic points. Even the small roof terrace is now accessible, offering an exciting view of the nearby lake waters and the Zürichhorn river delta. The opening exhibition, Mon Univers, covers an area of 600 square meters and is dedicated to the passion of the eclectic artist for collectionism, offering the public a glimpse of his versatile creative cosmos. Throughout his life Le Cor-
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busier collected objects and "trouvailles" from art, industry, folklore and nature, then organized into original assemblages. For his multiple artistic practices, he was inspired by a great variety of objects, including shellfish shells, Balkan ceramics, floating debris and industrial glass. The exhibition brings together the originals from Le Corbusier's private collection with historical photographs, casts and paintings. While loans from the Fondation Le Corbusier in Paris, private collections and the Antikenmuseum Basel interact visually and thematically with the pavilion. And if the legendary installation "Les Arts Dits Primitifs dans la Maison d'aujourd'hui" of 1931 is recreated in the immense two-storey atrium, in the small library on the top floor there is a permanent exhibition of seventeen photographs taken by René Burri (1933-2016) in his role as visual reporter of Le Corbusier and his works between 1955 and 1965. Two visual moments incontournables!
DESIGN di Anna Casotti
Un’incantevole piattaforma e-commerce dedicata a oggetti rari e arredi high end apre le sue porte nel cuore di Manhattan, all’interno del fascino dell’architettura industriale del Terminal Stores building, a due passi dalla High Line e dal vertiginoso Hudson Yards: è in scena la corte della design collection 1stdibs A New York l’exclusive destination per i collezionisti: la design gallery 1stdibs
WONDERS COLLECTION
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TUTTE LE FOTO, COURTESY OF: 1STDIBS GALLERY
Entrare nello spazio suggestivo e immenso del nuovo hub dedicato ai collezionisti - la 1stdibs Gallery - è come immergersi in un mondo delle meraviglie narrato dalle 50 gallerie e aziende, tra le più celebri a livello internazionale, riunite al 7mo piano dell’imponente Terminal Stores building. Un edificio costituito dai tradizionali mattoni rossi newyorkesi, simbolo di quella che un tempo era l’area industriale del West End di New York, oggi trasformata nel nuovo epicentro creativo di Manhattan con l’High Line, le sue architetture all’avanguardia, la vertigine di Hudson Yards e le gallerie d’arte di Chelsea. Ed è in questa dimensione culturale che la piattaforma e-commerce 1stdibs fondata nel 2001 con l’idea di trasferire nel web i Marché aux Puces di Parigi, tra mobili, lighting design, oggetti d’arte, gioielli, orologi, tappeti ha scelto di inaugurare la sua corte per i collezionisti. In scena gli arredi e gli oggetti di design tra i più ricercati, tra pezzi unici, limited edition, mobili vintage, antichi, contemporanei, rari, inediti, sofisticati... da ammirare,
Entering the evocative and immense space of the new hub dedicated to collectors - the 1stdibs Gallery - is like immersing yourself in a world of wonders narrated by the 50 galleries and companies, among the most famous at international level, gathered on the 7th floor of the impressive Terminal Stores building. A building made up of traditional New York red bricks, a symbol of what was once the industrial area of New York’s West End, now transformed into Manhattan’s new creative epicentre with the High Line, its avant-garde architecture, the vertigo of Hudson Yards and Chelsea art galleries. And it’s in this cultural dimension that the e-commerce platform 1stdibs, founded in 2001 with the idea of transferring the Marché aux Puces of Paris into the web, including furniture, lighting design, objets d’art, jewels, watches and carpets, has chosen to inaugurate its court for collectors. On stage, the most sought-after furnishings and design objects, including unique pieces, limited editions, vintage furniture, antique, contemporary,
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1STDIBS GALLERY TERMINAL STORES BUILDING 269 11TH AVENUE, LOB BY 4, 7TH FLOOR - NEW YORK 1STDIBS.COM/GALLERY
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osservare e toccare. Un luogo in cui rimanere incantati e attoniti, avvolti da una vastità di oggetti che costituiscono il meglio della galleria 1stdibs: 4500 mq di pura magia creativa scanditi dalle opere di design dei 50 espositori selezionati: dalla Galleria Ai Bo / Galleria Contempop ad ANAKTAE, da Assouline a Christie, Costantino Design, Fernando Mastrangelo Studio, Galerie Philia, Gallery All, Gufram, Nanimarquina, Vitra, Wexler Gallery, solo per citarne alcuni. Prodotti che spaziano dall’antiquariato al contemporaneo, tra sedute, arredi, tavoli, illuminazione, oggetti decorativi, arte e molto altro ancora. Nelle parole del CEO David Rosenblatt «1stdibs è il principale hub di design di New York dove designer e consumatori possono acquistare, imparare, toccare, vedere e farsi ispirare. La Galleria presenta infatti tesori antichi unici, reperti vintage, creazioni contemporanee, pièces unique e su misura...». Un palcoscenico dinamico in cui ruoteranno durante l’anno diverse installazioni per presentare il mondo del design in inaspettate quinte sceniche. In occasione dell’opening, ad esempio, la Galleria ha presentato la limited-edition video installation “Anotherview n. 14 on the Ganges in the Monsoon” offerta dalla Galleria milanese di fama mondiale Rossana Orlandi; “Arrangements di Michael Anastassiades”, presentata da FLOS; “Italian Radical Design Icons” con pezzi iconici pop e surrealisti degli anni ‘70 by Gufram oltre a “Kind of Blue”, un elegante salotto progettato dallo studio di Brooklyn Chango & Co. Un autentico design emporium progettato da Davies Toews in cui lo shopping tradizionale crea un connubio con le esperienze digitali, in un affascinante universo della bellezza. Accanto, lo scorrere dell’Hudson River, tra le meraviglie storiche e l’avanguardia architettonica che scandiscono i contorni d i una città in continuo divenire.
rare, unpublished, sophisticated ... to admire, observe and touch. A place that enchants and astonishes, surrounded by a vast array of objects that constitute the best of the 1stdibs gallery: 4500 square meters of pure creative magic punctuated by the design works of the 50 exhibitors selected: from the Ai Bo Gallery / Contempop Gallery to ANAKTAE, from Assouline to Christie, passing through Costantino Design, Fernando Mastrangelo Studio, Galerie Philia, Gallery All, Gufram, Nanimarquina, Vitra, Wexler Gallery, just to mention a few of them. Products ranging from antiques to contemporary, including seating, furniture, tables, lighting, decorative objects, art and much more. In the words of CEO David Rosenblatt «1stdibs is New York’s main design hub where designers and consumers can buy, learn, touch, see and be inspired. In fact, the Gallery presents unique ancient treasures, vintage finds, contemporary creations, unique and tailored pièces ... ». A dynamic stage in which various installations will rotate during the year to present the world of design in unexpected scenic settings. For the opening, for example, the Gallery presented the limited-installation video installation “Anotherview n. 14 on the Ganges in the Monsoon” offered by the world-renowned Milanese gallery Rossana Orlandi; “Arrangements by Michael Anastassiades”, presented by FLOS; “Italian Radical Design Icons” with iconic pop and surrealist pieces from the 70s by Gufram as well as “Kind of Blue”, an elegant living room designed by the Brooklyn Chango & Co. studio. An authentic design emporium designed by Davies Toews in which traditional shopping creates a union with digital experiences, in a fascinating universe of beauty, along with the flowing of the Hudson River, between the historical wonders and the architectural avant-garde that articulate the contours of a city in constant evolution.
DESIGN
di Anna Casotti
THE DESERT
ROSE LA POESIA CREATIVA DI JEAN NOUVEL IMMAGINA IL NATIONAL MUSEUM DEL QATAR
Ispirato dalle forme sinuose e affascinanti della rosa del deser to, il nuovo National Museum del Qatar immaginato da Jean Nouvel è pura poesia architettonica che evoca la dimensione silenziosa ed eterna della sabbia. Immerso in un fascino ancestrale.
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Un'evocazione del deserto e delle sue incantevoli distese di sabbia che si allungano fino al mare: è in questa dimensione di fascinazione e incantevole suggestione che Jean Nouvel interpreta il National Museum del Qatar dedicato alla storia locale. Un'architettura poetica e simbolica che sembra scaturire dalla natura stessa, reinventando la morfologia della rosa del deserto trasposta in un artificio dell'uomo. Un interessante connubio tra natura e architettura in cui la dimensione eterna e silenziosa del deserto diviene parte integrante del nuovo Museo, reinventata attraverso lo spirito moderno e una visione contemporanea. Un capolavoro che si immerge in un luogo di grande valore storico in cui sorge il Palazzo Reale di Sheikh Abdullah bint Jassim Al Thani, in una terra ricca di antiche tradizioni, travolta da veri e propri miracoli economici: il primo, risalente all'epoca romana, legato alla pesca e al commercio delle perle; la scoperta del petrolio, dopo la seconda guerra mondiale, seguita
NELLA PAGINA PRECEDENTE, L'ESTERNO DEL NATIONAL MUSEUM OF QATAR, DESIGNED BY ATELIERS JEAN NOUVEL PH: IWAN BAAN IN QUESTA PAGINA, LO SPAZIO ESTERNO DEL NATIONAL MUSEUM OF QATAR
vent'anni dopo dalla scoperta di un altro tesoro, il gas, che hanno trasformato la penisola del Qatar in un importante crocevia internazionale che ha iniziato ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Ed è questa accelerazione inedita il punto di partenza del progetto di Jean Nouvel espresso attraverso la scelta della rosa del deserto come referente formale e creativo: l'insieme di cristalli minerali che si sviluppano solo nelle zone aride è la prima struttura architettonica creata dalla natura attraverso il vento, plasmata per millenni dagli spruzzi del mare e dalla sabbia. Come racconta Jean Nouvel «mentre passi attraverso i diversi volumi, non sai mai cosa succederà in termini di architettura. L'idea era di creare contrasti: potresti passare da una stanza dall'imponente soffitto chiusa da un disco obliquo a un'altra stanza con un'intersezione molto più bassa, un sistema costruttivo che rende l'interno dinamico e in continua tensione.» In un'autentica utopia creativa, il complesso museale è costituito
An evocation of the desert and its enchanting expanses of sand that stretch to the sea: it is in this dimension of fascination and enchanting suggestion that Jean Nouvel imagines the National Museum of Qatar dedicated to local history. A poetic and symbolic architecture that seems to spring from nature itself, reinventing the morphology of the desert rose transposed into a man's artifice. An interesting combination of nature and architecture in which the eternal and silent dimension of the desert becomes an integral part of the new Museum, reinvented through the modern spirit and a contemporary vision. A masterpiece that is immersed in a place of great historical value in which stands the Royal Palace of Sheikh Abdullah
bint Jassim Al Thani, in a land rich in ancient traditions, overwhelmed by real economic miracles: the first, dating back to Roman times, linked to fishing and the pearl trade; the discovery of oil, after World War II, followed twenty years later by the discovery of another treasure, the gas, which transformed the Qatar peninsula into an important international crossroads that began to attract visitors from all over the world. And this new acceleration is the starting point of Jean Nouvel's project expressed through the choice of the desert rose as a formal and creative referent: the set of mineral crystals that develop only in arid areas is the first architectural structure created by nature through the wind, molded for millennia by the spray of
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QUI IN ALTO, NATIONAL MUSEUM OF QATAR. DESIGNED BY ATELIERS JEAN NOUVEL MOTHERLAND, SHEIKH HASSAN AL THANI. PHOTO CREDIT: DANICA KUS
da grandi dischi curvati, da elementi a sbalzo che si intersecano fino ad assumere la forma di un fiore, in un autentico incastro tra “petali”: un'audace sfida tecnica, innovativa e all'avanguardia immaginata per offrire un'esperienza sensoriale e spaziale, scandita da spazi geometrici interni inediti e inaspettati. Avvolti in una dimensione onirica, i volumi sinuosi, i piani in pendenza, le linee curve creano un gioco di contrasti che sorprendono. Un altrove in cui immergersi attraversando in un'expertise emozionale la storia del Qatar tra esposizioni, proiezioni, performances: «per quanto riguarda la museografia – continua Jean Nouvel - ho lavorato in stretta collaborazione con il National Museum per inaugurare lo spazio con una serie di film sui diversi aspetti del Qatar e della sua storia. Realizzati da registi e video artisti accuratamente selezio-
the sea and the sand. As Jean Nouvel recounts «as you go through the different volumes, you never know what will happen in terms of architecture. The idea was to create contrasts: you could move from a room with an imposing ceiling closed by an oblique disk to another room with a much lower intersection, a construction system that makes the interior dynamic and in continuous tension. » In an authentic creative utopia, the museum complex consists of large curved disks, protruding elements that intersect to take on the shape of a flower, in an authentic interlocking between "petals": a daring technical challenge, innovative and avant-garde imagined offering a sensory and spatial experience, marked by unusual and unexpected interior geometric spaces. Wrapped in a dreamlike dimension, the sinuous volumes, the sloping floors, the curved lines create a game of surprising contrasts. An elsewhere in which to immerse oneself in an emotional experience through the history of Qatar between exhibitions, projections, performances: «with regard to museography - continues Jean Nou5 0
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nati per il loro talento, le proiezioni sono testimoni sensibili di epoche passate create appositamente per il museo e formattati per adattarsi alla forma e alla scala dei muri su cui sono proiettate.» Ispirato alla geografia locale, il National Museum del Qatar si fa narrazione dell'ambiente circostante non solo nella sua morfologia ma anche nella scelta cromatica: «la pelle dell'edificio è realizzata in cemento rinforzato con fibra di vetro ad alte prestazioni, nello stesso colore beige della sabbia scelto sia per l'interno sia per l'esterno. Dal momento in cui entri - spiega l'archistar - sei colpito dal rapporto tra forma e proporzioni, tra le tematiche e le diverse epoche affrontate... tra la piccola rosa del deserto e l'architettura fuori scala. Per quanto riguarda il deserto, è sempre lì, anche se si è trasformato in qualcos'altro...»
vel - I worked closely with the National Museum to inaugurate the space with a series of films about the different aspects of Qatar and its history. Made by directors and video artists carefully selected for their talent, the projections are sensitive witnesses of past eras created specifically for the museum and formatted to adapt to the shape and scale of the walls on which they are projected. » Inspired by local geography, the National Museum of Qatar narrates the surrounding environment not only in its morphology but also in its chromatic choice: «the skin of the building is made of cement reinforced with high-performance fiberglass, in the same beige color as the sand chosen for both inside and outside. From the moment you enter - explains the archistar - you are struck by the relationship between shape and proportions, between the themes and the different eras faced ... between the small desert rose and the out of scale architecture. As for the desert, it is always there, even if it has turned into something else ... »
SOPRA DA SINISTRA, VEDUTA DEL PALAZZO STORICO RESTAURATO INSIEME ALLA VISTA DA VICINO DEL NUOVO NATIONAL MUSEUM OF QATAR PH: IWAN BAAN IL NATIONAL MUSEUM OF QATAR DESIGNED BY ATELIERS JEAN NOUVEL PH: IWAN BAAN
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INTELLIGENCE ANNAKIKI for HUAWEI
La prima collezione di moda co-creata dall'intelligenza ar tificiale di uno smar tphone e una stilista. HUAWEI e Anna Yang founder e creative director di ANNAKIKI hanno presentato una capsule collection venduta in esclusiva su luisaviaroma.com
Fashion Flair un progetto sperimentale di Huawei per supportare il lavoro dei designer per lo sviluppo delle collezioni moda. Come funziona? Fashion Flair creata dall’azienda cinese leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti di telefonia d’avanguardia e un team di ricercatori italiani, hanno addestrato con decine di migliaia di iconiche immagini di moda degli ultimi 100 anni la doppia unità di calcolo neurale (NPU) presente all’interno dei dispositivi. L’intelligenza artificiale è quindi in grado di creare una proposta di outfit seguendo gli input e i filtri impostati dal designer. Una volta rielaborate queste informazioni Fashion Flair restituisce una serie di proposte look potenzialmente infinite, che rappresentano un punto di partenza da cui iniziare il disegno di un capo. Insomma uno spunto ulteriore per il processo creativo dell’artista, che lo completerà poi con il suo tocco. La prima designer ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale dell’applicazione sviluppata da Huawei è stata Anna Yang, la creative director di ANNAKIKI che ha presentato la capsule collection di 20 capi pre-ordinabili in esclusiva presso il luxury e-shop luisaviaroma.com con un evento fondato sul valore dell’experience digitale e accompagnato dalla
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performance dei Clean Bandit e il Dj set di Matteo Ceccarini al Superstudio Group di Milano. La Yang su questa collaborazione ha dichiarato: “Con questo progetto ho sperimentato qualcosa mai fatto prima: trarre ispirazione dall’AI. Huawei P30 Pro, con la sua Intelligenza Artificiale è diventato un’ulteriore fonte di ispirazione sempre disponibile, che mi ha permesso di lavorare in un modo totalmente alternativo. È stato un partner straordinario, che mi ha offerto nuove ispirazioni e infiniti spunti di lavoro. Co-creare insieme è stato per me estremamente stimolante e sono certa che in futuro la tecnologia giocherà un ruolo sempre più distintivo anche nel mondo della moda, aprendo scenari completamente nuovi che oggi possiamo solo immaginare. Dalla contaminazione e delle diversità nascono ricchezza, innovazione, nuove mode e stili che possono interpretare e raccontare il futuro. Perché non lasciarsi contaminare anche da ciò che può fare una macchina e incorporare la proposta dell’Intelligenza Artificiale all’interno del processo creativo che porta alla definizione di un look? Questa capsule collection è solo un esempio di ciò che sarà possibile realizzare in futuro”. Per la collezione Anna Yang ha inoltre scelto di trarre ispirazione anche dalla
gamma colore dei device della famiglia HUAWEI P30: alcuni dei modelli più rappresentativi della collezione, infatti, richiamano i nuovi prodotti del marchio come Amber Sunrise, Breathing Crystal, Aurora e Black riflettendo gli spettacoli naturali più affascinanti. Si va dai caldi colori dell'alba, a quelli più intensi e rilassanti dell’aurora, dalle lucenti e delicate saline senza fine che si protendono verso il cielo, fino ad arrivare all’oscurità della notte. Grazie alla collaborazione ANNAKIKI for HUAWEI, parte dei proventi della vendita della collezione saranno utilizzati per finanziare un progetto speciale a supporto dei giovani talenti di una delle principali accademie di Fashion Design italiane: Huawei promuoverà l’incontro fra moda e tecnologia mettendo Fashion Flair a disposizione degli studenti, che potranno trarre ispirazione dagli output dell’applicazione e co-creare outfit originali ed inediti. La magia di Fashion Flair sarà disponibile e a portata di mano di tutti i clienti Huawei con cover esclusive ispirate al mondo della moda, acquistabili presso Huawei Experience Store di Milano Citylife
e online sul sito https://shop.huaweiexperiencestore. com/. I temi di Fashion Flair saranno scaricabili gratuitamente nell’App Temi, un’applicazione nativa sviluppata da Huawei all’interno dell’ecosistema di servizi mobile volti a migliorare l’esperienza dell’utente. Come affermato da Isabella Lazzini, Marketing & Retail Director Huawei CBG Italia: “In Huawei lavoriamo ogni giorno per creare progetti che uniscano tecnologia e talento umano, per andare oltre i confini di ciò che è umanamente possibile. L’espressione artistica è frutto di un intenso lavoro di ricerca, di studio e di osservazione e ogni designer combina poi questi fattori in maniera unica e distintiva. Fornendo i parametri base per la realizzazione di un abito, come colore, lunghezza, volume e texture, l’Intelligenza Artificiale è ora in grado di fornire uno spunto creativo ai designer da cui partire per poi realizzare le loro creazioni. La tecnologia e gli smartphone sono parte delle nostre vite, perché quindi non farli diventare un’ulteriore fonte di ispirazione? Noi, con il progetto “Fashion Flair” ci siamo riusciti e ne siamo entusiasti.”
IN QUESTE IMMAGINI, HUAWEI FASHION FLAIR. BACKSTAGE E SFILATA DELLA COLLEZIONE REALIZZATA DA ANNAKIKI. NELLA FOTO A SINISTRA, ISABELLA LAZZINI, MARKETING & RETAIL DIRECTOR HUAWEI CBG ITALIA E ANNA YANG, CREATIVE DIRECTOR DI ANNAKIKI.
Come funziona l’app? Ecco i 6 step principali GALLERY IMMAGINI QUANDO SI ACCEDE ALL’APP SI VISUALIZZA UNA GALLERY DI IMMAGINI GENERATE DALL’AI E CLASSIFICATE PER RISPONDERE ALL’APPLICAZIONE DEI 4 FILTRI. APPLICAZIONE FILTRI I FILTRI RAPPRESENTANO I PARAMETRI UTILIZZATI PER CLASSIFICARE GLI OUTPUT DELL’AI E SONO MODULABILI A SECONDA DEI DESIDERI DEGLI UTENTI: COLORE, MUOVENDOSI SULLA BARRA RGB, GLI UTENTI POTRANNO VISUALIZZARE GLI ABITI DEL RELATIVO COLORE. VOLUME, L’UTENTE HA LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE IL VOLUME VARIANDO DA OUTFIT ADERENTI AD AMPI. LUNGHEZZA, VERRANNO VISUALIZZATI DEGLI ABITI DI DIVERSE LUNGHEZZE, DA CORTI A LUNGHI. TEXTURE, DA COLOR BLOCK A PROPOSTE A TRAMA FITTA. I FILTRI SONO APPLICABILI UNO ALLA VOLTA. CIASCUN UTENTE POTRÀ, MUOVENDOSI CON IL CURSORE LUNGO LA BARRA DI DIREZIONE, DETERMINARE IL PARAMETRO DESIDERATO. LA GALLERY CAMBIERÀ IN FUNZIONE DELL’IMPOSTAZIONE SCELTA: AD ESEMPIO, POSIZIONANDO IL CURSORE
SUL ROSSO, ANDRÀ A MOSTRARE UNA SELEZIONE DI ABITI DI QUESTO COLORE. SELEZIONE IMMAGINE L’UTENTE PUÒ SELEZIONARE UNA DELLE IMMAGINI PROPOSTE NELLA GALLERY PER CIASCUN FILTRO. PER SELEZIONARE L’IMMAGINE È SUFFICIENTE CLICCARE SU QUEST’ULTIMA 2 VOLTE. AL TERMINE DEL PROCESSO DI APPLICAZIONE DEL FILTRO E DI SELEZIONE, SARANNO VISUALIZZATE LE 4 IMMAGINI. ELABORAZIONE AI LE 4 IMMAGINI SARANNO ELABORATE DALL’AI CHE CREERÀ DELLE NUOVE PROPOSTE DI OUTPUT IN FUNZIONE DELLE IMMAGINI SELEZIONATE. RISULTATI GLI OUTPUT GENERATI DALL’AI SARANNO VISUALIZZATI IN UNA GALLERY DEDICATA E NAVIGABILE. GLI UTENTI POTRANNO SCEGLIERE QUALE IMMAGINE SALVARE NELL’APPLICAZIONE O DIRETTAMENTE SUL PROPRIO DISPOSITIVO. LIBRARY MY CREATIONS UN RACCOGLITORE CHE CONSENTE DI RIVEDERE LE IMMAGINI GENERATE DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE.
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GOOD VIBES
ABITO, SOTTOVESTE, APPLICAZIONE GIOIELLO E SCARPE: tutto GENNY
MAGLIA E GONNA: RED VALENTINO
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MAGLIA E GONNA: RED VALENTINO
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GIACCA: TAGLIATORE PANTALONE E CAMICIA: FENDI STIVALE: GENNY
PANTALONE E GIACCA: STELLA JEAN MAGLIA: LUNA DI SETA BORSA: KNEED
ABITO: ERMANNO SCERVINO SCARPE: MARIO VALENTINO
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GIACCA E PANTALONE IN PELLE: PHILIPP PLEIN
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TOP E PANTALONE: GIORGIO ARMANI
Photographer Yuri Catania Production Silvia Torricelli Stylist Angelina Lepper Assistant Stylist Maya Pallara, Rossana Lodo, Jessica Mariuz Hair Giovanni Erroi @ GreenApple Makeup Letizia Morle’ @ GreenApple
BODYSUIT, PANTALONI E BORSA: BOTTEGA VENETA SANDALI: GIUSEPPE ZANOTTI
Location IL SERENO, LAGO DI COMO Leading Hotels of the World (Via Torrazza 10, Torno CO) Model Giulia Manini @ Next Model
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19 22 SEPTEMBER 2019 THURSDAY SUNDAY PADIGLIONE VISCONTI VIA TORTONA 58 MILANO PITTI WOMEN’S FASHION FAIR PITTIMMAGINE.COM
BEAUTY
A CURA DI LUISA MICALETTI
GIVENCHY BEAUTY, SOLAR PULSE COLLECTION 2019 ADV, COURTESY OF GIVENCHY BEAUTY
BEAUTY MIX
UNIQUE
SENSORY JOURNEY Tra texture sublimi, polveri innovative, ed eccezionali performance tecnologiche, scienza, colore ed expertise cosmetica entrano in contatto dando vita a prodotti collector che esaltano con precisione la bellezza di ogni donna. Nel nostro atelier non possono mancare…
ARTE DEL COLORE Skin Caviar Loose Powder è la prima cipria in polvere arricchita con Estratto di Caviale, conclusione ideale di un piacevole rituale di bellezza. Una sublime fusione tra scienza e arte del colore che combina una miscela avanzata di pigmenti con un Complesso Cellulare Esclusivo di La Prairie. Racchiuso in un elegante vasetto blu cobalto, che richiama la purezza dell’estetica Bauhaus, Skin Caviar Loose Powder
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è dotato di un esclusivo sistema di rilascio a rete che assicura un’elegante gestualità. La rete è dotata di un sistema di chiusura unico - il primo di questo genere - che permette alla polvere di rimanere all’interno e di far uscire solo la quantità giusta per l’applicazione. Il prodotto si presenta con una taglia da viaggio complementare, da portare sempre con sé per eventuali ritocchi durante il giorno.
ALTA DEFINIZIONE Sisley crea Blur Expert e integra la tecnologia all’avanguardia “reflexshine” per offrire una texture compatta come una polvere e fondente come un gel. Vellutata, ultra-leggera e impercettibile, deposita sulla pelle un velo perfetto che riflette e diffonde la luce per un risultato mat ultra-luminoso. La polvere lisciante high tech composta da resina e gomma, dall’effetto soft focus, ottimizza la diffusione della luce e leviga la grana della pelle. Polimeri sferici riflettono la luce in
tutte le direzioni e levigano la pelle per un incarnato senza difetti, perfettamente setoso. Per una tenuta ottimale, un agente emolliente crea un film leggero e avvolgente sulla superficie cutanea per una perfetta aderenza e lunga tenuta. Infine, pigmenti idrofili ultra-puri completano la formula per uniformare l’incarnato, stabilizzare il colore e assicurare una copertura ottimale.
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OGGETTO DEL DESIDERIO Guerlain cattura la luminosità dell’estate con uno dei suoi best sellers. Un invito sensoriale a imitare o migliorare il calore del sole che accarezza la pelle. Terracotta diventa un vero collector trasformandosi in Route des Indes. La poudre, inserita in un boitier di legno grezzo, è incisa con disegni cachemire corallo e oro, reinventandosi
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come bronzer, blush e highlighter. I colori sono miscelati per scaldare la carnagione e sublimare il naturale splendore dell’abbronzatura secondo l’intensità desiderata. Sulla pelle, si fondono in un velo flessibile, setoso, così fine, che il risultato è impeccabile e rimane per tutto il giorno.
BREZZA DI LIBERTÀ Per celebrare il 230esimo anniversario della Rivoluzione Francese, Lancôme rilancia Maxi Bronzer che regala al viso un effetto pelle baciata dal sole, naturale e luminoso. Esaltare la propria femminilità ispirandosi ai princìpi francesi di Liberté, Egalité, Féminité è adesso possibile grazie al generoso formato da 80mm di diametro, per un gesto complementare su viso e collo. Arricchito con microper-
le dorate, questo highlighter compatto dalla texture cremosa dona un tocco di elegante luminosità e rende l’incarnato perfetto. La sua formula non secca la pelle e assicura una sensazione di confort a lunga durata. Si adatta perfettamente a tutte le tonalità di incarnati abbronzati.
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LA BELLEZZA NATURALE Highlighting Fusion Powder debutta all’interno della limited edition Italian Sun Collection, presentata in un elegante compatto color blu oceano e nero con il logo Giorgio Armani in argento scintillante. Formulata secondo la tecnologia Fusion dei laboratori Giorgio Armani, questa polvere lifta e migliora il tono della pelle, offrendo una copertura gradualmente stratificabile. La sua formula a base
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d’acqua prevede che questa evapori durante la preparazione del prodotto, per riattivarsi poi a contatto con l’umidità naturale della pelle, trasformandosi in un liquido simile a un velo che si fonde con l’incarnato. Disponibile in due tonalità perfette per l’estate: Rose, per un incarnato da chiaro a medio, e Bronze, che si adatta alle tonalità da medie a scure.
MUST HAVE MARMORIZZANTE Givenchy reinventa il suo abbronzante Poudre Bonne Mine in un’edizione limitata marmorizzata, alla quale è stata aggiunta una texture illuminante, per un colorito splendente che cattura la luce del sole. Healthy Glow Powder fa il pieno di sole con un’overdose di madreperla che illumina l’incarnato senza appesantirlo. Questo
abbronzante illuminante in polvere con finitura iridescente offre una texture setosa e una coprenza modulabile. La forma generosa delle piramidi e il logo con le quattro G riflettono i codici emblematici della Maison.
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IL SIMBOLO DI UNA PROMESSA Ogni anno, La Mer esprime l’amore per la bellezza del mare e celebra il suo coinvolgimento nel supportare la salvaguardia degli oceani. Oggi decora il vasetto dell’iconica Blue Heart Créme de la Mer in edizione limitata con un una scintillante varietà di alghe
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COME SETA Sensai Absolute Silk Micro Mousse Treatment è una lotion anti-età innovativa e dalla texture straordinaria: una mousse leggera le cui microbolle effervescenti associate a Koishimaru Silk Royal™, esclusiva formula brevettata, migliorano visibilmente le condizioni della pelle. Al momento dell’applicazione le microbolle, del diametro inferiore a quello dei pori cutanei, generano un effetto effervescente:
la pelle rivitalizzata e rinvigorita ritrova così un aspetto più giovane e tonico. Dopo la detersione, erogare la giusta quantità di prodotto tenendo il contenitore in posizione verticale e senza agitarlo. Applicare sul viso delicatamente avendo cura di non rompere le microbolle e far assorbire completamente.
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Guerlain ROUGE G Il mio gioiello Il mio nuovo accessorio “IT” A un anno dalla nascita di ROUGE G, Guerlain sceglie ancora POSH come event par tner per la celebrazione dell’unico rossetto personalizzabile. Un nuovo finish matte e una collezione di 12 “IT colors” e 8 cover hanno esaltato il look delle nostre meravigliose ospiti tra cui la sempre più cool Simona Ventura che, come la simpaticissima Patrizia Bonetti, sceglie i toni del rosso. La coppia social formata da Le Twins ha giocato invece con le texture delle cover gioiello in blu. Mentre la modella e socialite milanese dalla verve carismatica Elisa De Panicis, come in una sfilata, si è diver tita a provare tutti i look delle nuove cover del celebre rossetto.
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Tonino Lamborghini Fragranza TWO IS BETTER THAN ONE Grande par tecipazione per il lancio ufficiale italiano di Tonino Lamborghini Fragranza. L’evento realizzato in collaborazione con POSH a Milano ha visto protagonisti i nuovi profumi maschili: ESSENZA e INVINCIBILE, insieme a tantissimi ospiti, influencer e socialites. Uno straordinario cocktail par ty per il lancio delle due fragranze che raccontano l’esclusivo e adrenalinico mondo maschile, racchiuse in due pregiati cofanetti d’eccezione. Un evento graffiante e super cool ha visto gli ospiti posare, giocare e diver tirsi con i profumi e il mondo dell’eyewear, trasformando tutti in modelli per una notte. Al backdrop: lo stilista Fausto Puglisi, i modelli Alessandro Egger, Simone Susinna e Simone Zin. I personaggi TV e super social Marco Ferri e Andrea Offredi. Il giovane influencer Enzo Asuni e il dj e producer musicale Alessandro Kraus.
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IL PANORAMA DI MYKONOS DAL MYCONIAN AMBASSADOR HEAD RELAIS & CHATEAUX
TRAVEL di Marco Torcasio
STUNNING ESCAPE IN
CAPRI
Un’oasi di armonia classica, con vista meravigliosa sulla baia di Marina Piccola e sui colori di Capri. Punta Tragara, Five Star Luxury Boutique Hotel, è una dimora esclusiva che unisce l’energia del contemporaneo al calore di antiche memorie
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La cura di sé e della propria saggezza che passa per la contemplazione del bello e per l’affinamento delle virtù nell’antichità veniva definita “otium latinum”, la sola via in grado di condurre alla felicità. Non troppo lontano da quell’idea cara anche al Petrarca, rivive in un luogo sospeso l’esigenza di trovare rifugio dagli affanni quotidiani, l’invito a riscoprire le gioie donate all’uomo dalla natura più spettacolare. Sorge non lontano dai Faraglioni di Capri, anzi li guarda in prospettiva con la maestosità tipica dei luoghi iconici. È il Punta Tragara, Five Star Luxury Boutique Hotel della Manfredi Fine Hotel Collection, già celebre alle cronache del lusso e della mondanità. Lo sguardo sul mare si estende all’infinito perdendosi nel blu dell’orizzonte grazie al punto di vista unico che la struttura offre, differente da qualsiasi altra residenza dell’isola. L’aveva chiamata “Stracasa”, perché era qualcosa di più di una semplice dimora, Emilio Errico Vismara, ingegnere lombardo, che nel 1920 scelse lo spettacolo grandioso di Punta Tragara per costruire la sua villa, a picco sul mare e
con vista sui Faraglioni. A seguirlo nel progetto Le Corbusier, che ha descritto l’edificio come “una specie di fioritura architettonica, un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale”. Con la stessa naturalezza, pochi anni dopo Villa Vismara entrò nell’attualità della storia, accogliendo il comando americano durante la seconda guerra mondiale. Tra gli ospiti illustri, il Generale Dwight D. Eisehnower, il Generale Mark Clark e Sir Winston Churchill. La pace post-bellica portò a Capri l’euforia della Dolce Vita e, nel 1968, il Conte Goffredo Manfredi acquistò la villa per farne dimora di vacanza e trasformarla in albergo nel 1973. Da allora l’Hotel Punta Tragara ha intrapreso un percorso di crescita straordinario, fino a raggiungere i massimi livelli dell’ospitalità caprese, come testimoniano oggi le sue cinque stelle lusso. Gli arredi sono eleganti e impreziositi da sculture, reperti archeologici e opere d’arte contemporanea meticolosamente posizionati. Dopo un giro in barca privata, magari facendo un pit stop alla Grotta Azzura poco distante,
An oasis of classical harmony, with a wonderful view of the bay of Marina Piccola and the colours of Capri. Punta Tragara, Five Star Luxury Boutique Hotel, is an exclusive residence that combines the energy of contemporaneity with the warmth of ancient memories. The care of oneself and one’s wisdom that passes through the contemplation of beauty and the refinement of virtues in the past was called “Latin otium”, the only way able to lead to true happiness. Not too far from that idea also dear to Petrarca, that particular need to find refuge from daily worries and the invitation to rediscover the joys given to man by the most spectacular nature, lives again in a place suspended. It rises not far from the Faraglioni of Capri, indeed it looks at them in perspective with the majesty typical of iconic places. It is the Punta Tragara, Five Star Luxury Boutique Hotel of the Manfredi Fine Hotel Collection, already known to the luxury and worldliness chronicles. The view of the sea extends to infinity, losing itself in the blue of the horizon thanks to the unique point of view, different from any other residence on the island. Emilio Errico Vismara, a Lombard engineer, called it “Stracasa”, be-
cause it was more than just a dwelling, and in 1920 Vismara chose the spectacle of Punta Tragara to build his villa, overlooking the sea and overlooking the Faraglioni. To accompany him in this project there was Le Corbusier, who described the building as “a kind of architectural flowering, an emanation of the rock, a branch of the island, a plant phenomenon”. With the same naturalness, a few years later Villa Vismara entered the current of history, accepting the American command during the Second World War. Among the distinguished guests, General Dwight D. Eisehnower, General Mark Clark and Sir Winston Churchill. Post-war peace brought the exhilaration of the Dolce Vita to Capri and, in 1968, Count Goffredo Manfredi bought the villa to make it a holiday home, later turning it into a hotel in 1973. Since then, the Hotel Punta Tragara has embarked on a journey of extraordinary growth, up to the highest levels of Capri hospitality, as evidenced today by its five-star luxury. The furnishings are elegant and embellished with sculptures, archaeological finds and meticulously positioned contemporary works of art. After a ride on a private boat, perhaps making a pit stop at the nearby Grotta Azzura,
tornare sulla veranda color terracotta del Punta Tragara acquisisce un sapore ancora più esclusivo grazie all’offerta fine dining del Ristorante Le Monzù, affiancato dal Gin Club & American Bar, specializzato nella selezione di gin da tutto il mondo curata dal barman Daniele Chirico. Dalla colazione alla cena, gli ospiti vengono deliziati dagli aromi e dai sapori del Mediterraneo mentre lo chef Luigi Lionetti utilizza pesce fresco e ingredienti di provenienza perlopiù locale. Quando lo incontriamo nella sala da pranzo principale, che contempla anche una veranda panoramica sul mare, ci stupisce con la purezza del suo racconto. «La carta cambia in base alla stagionalità dei prodotti, tre volte nell’arco dei circa sei mesi d’apertura, e rimane sempre fedele alle eccellenze territoriali campane, seppur con qualche contaminazione internazionale» ci tiene a precisare. Quando scendiamo nel dettaglio della sua maestria ci confida che «gusto, eleganza e tradizione» sono le linee guida della sua cucina. «L’essenzialità è protagonista nei miei piatti perché mi consente di preservare il sapore autentico delle materie prime. In molti mi hanno detto di aver colto aspetti della mia personalità attraverso i miei piatti, per me è stata la soddisfazione più grande». In carta non mancano opzioni vegetariane e vegane, mentre il menu degustazione si compone di sette portate. Molte di queste rievocano alcune memorie d’infanzia dello chef, legate all’amore per i nonni, dai quali ha ereditato la passione per il buon gusto e la buona tavola. Tra i presidi locali che Luigi ama impiegare troviamo ad esempio il Cipollotto Nocerino DOP e le erbette biodinamiche di Sarno, ma tra i piatti dell’estate sorprende il rombo scottato con spuma di patate, accompagnato da un sauté di vongole servito a parte in un pentolino Le Creuset aperto al momento. Altra destinazione imperdibile per i food lovers dell’isola è il Ristorante Mammà, affermato ri-
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returning to the terracotta-coloured veranda of Punta Tragara acquires an even more exclusive flavour thanks to the fine dining offered by the Restaurant Le Monzù, flanked by the Gin Club & American Bar , specialized in the selection of gin from all over the world curated by the barman Daniele Chirico. From breakfast to dinner, guests are delighted by the aromas and flavours of the Mediterranean while the chef Luigi Lionetti uses fresh fish and mostly local ingredients. When we meet him in the main dining room, which also includes a panoramic veranda overlooking the sea, he amazes us with the purity of his story. “The menu changes according to the seasonality of the products, three times over the course of the approximately six months of opening, and it always remains faithful to the territorial excellence of Campania, albeit with some international contamination”, he points out. When we go into the detail of his mastery he confides to us that “taste, elegance and tradition” are the guidelines of his kitchen. «The essentiality is the protagonist in my dishes because it allows me to preserve the authentic taste of the raw materials. Many have told me that they have captured aspects of my personality through my dishes, and for me it was the greatest satisfaction ». On the menu there are vegetarian and vegan options, while the tasting menu consists of seven courses. Many of these dishes recall some of the chef’s childhood memories, linked to his love for his grandparents, from whom he inherited his passion for good taste and good food. Among the local ingredients that Luigi loves to use we find for example the Cipollotto Nocerino DOP and the biodynamic herbs of Sarno, but among the summer dishes the seared turbot with potato mousse is surprising, accompanied by a sauté of clams served separately in a saucepan Le Creuset open at the moment.Another unmissable destination for the island’s food lovers is
HOTEL PUNTA TRAGARA VIA TRAGARA 57 - CAPRI TEL +39 081 837 0844 INFO@HOTELTRAGARA.IT
ferimento sulla scena gourmet internazionale. La supervisione di Gennaro Esposito, due stelle Michelin, e la guida di Salvatore La Regione, una stella Michelin, garantiscono un’esperienza culinaria indimenticabile. Il Concierge di Punta Tragara sarà felice di prenotare il tavolo migliore per gli ospiti dell’hotel, che godono di differenti possibilità nella scelta dello staying. Sono 24 infatti le camere a disposizione, 14 le Junior Suites e 6 le Superior. L’ispirazione della Suite Certosa è la splendida Certosa di San Giacomo. Grande, perfetta nei volumi e nell’incontro con la natura. Al 4° piano di Punta Tragara l’azzurro è ovunque. Nell’immensa vetrata che incornicia il salotto, e nella straordinaria terrazza con vista a 360° sui Faraglioni, Marina Piccola, e l’isola intera. Il bagno è in marmo imperiale. La camera da letto, abbracciata al mare, è romanticismo puro. Risvegliarsi è un sogno. Sognare è essere qui.
the Mammà Restaurant, an established reference on the international gourmet scene. The supervision of Gennaro Esposito, two Michelin stars, and the guide of Salvatore La Regione, a Michelin star, guarantee an unforgettable culinary experience. The Punta Tragara Concierge will be happy to book the best table for hotel guests, who enjoy different possibilities in choosing to stay. There are 24 rooms available, 14 Junior Suites and 6 Superior. The inspiration of the Certosa Suite is the splendid Certosa di San Giacomo. Great, perfect in volumes and in the fusion with nature. On the 4th floor of Punta Tragara the blue is everywhere. In the immense window that frames the living room, and in the extraordinary terrace with a 360 ° view of the Faraglioni, Marina Piccola, and the whole island. The bathroom is in imperial marble. The bedroom, embraced by the sea, is pure romanticism. Waking up is a dream. To dream is to be here.
TRAVEL
di Antonella Tereo
MYCONIAN COLLECTION: dove l’architettura locale si mescola a un gusto raffinato di sobria eleganza
LA VISTA MOZZAFIATO DELLA PISCINA ESTERNA AL MYCONIAN UTOPIA RESORT RELAIS & CHATEAUX
LUXURIOUS STAY IN
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ALCUNE SOLUZIONI PANORAMICHE AL MYCONIAN IMPERIAL RESORT, GIÀ LEADING HOTELS OF THE WORLD
ANGOLO RELAX & WELLNESS DEL MYCONIAN UTOPIA RESORT
A Mykonos questa è la ricetta di un concept in cui l’accoglienza e l’attenzione al più piccolo dettaglio creano un’esperienza nuova di soggiorno, svelando quasi un volto inedito di ospitalità sull’isola. Tutto comincia all’arrivo: una limousine anticipa l’arrivo dell’ospite, pronta ad accompagnarlo in piena privacy verso uno dei nove gioielli della Myconian Villa Collection, la Super Paradise Villa che si nasconde sulle prime alture dell’isola e poco distante dalla baia di Elia. La contemporaneità dello stile si unisce alla specifica cura che il servizio vuole offrire, sin da subito. Un sorso al cocktail di benvenuto per poi entrare negli ambienti della villa. Due camere da letto padronali, quattro camere per gli ospiti, sei bagni, aree ampie fra living e zone relax e una zona cucina, per farsi servire in qualsiasi momento della giornata a
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n Mykonos, this is the recipe of a concept in which hosting and attention to the smallest detail create a new experience of living, revealing almost a new face of hospitality on the island. Everything begins on arrival: a limousine anticipates the arrival of the guest, ready to accompany him in full privacy to one of the nine jewels of the Myconian Villa Collection, the Super Paradise Villa that hides on the first hills of the island and not far from the bay of Elias. The contemporary style joins the specific care that the service wants to offer, almost immediately. A sip of welcome champagne cocktail and then the entrance in the rooms of the villa. Two master bedrooms, four guests rooms, six bathrooms, large areas between living and relaxation areas and for entertainment too, and also equipped of kitchen area, where to be served at
proprio gusto. Ma l’impatto sorprende anche per l’outdoor. Qualche passo e si raggiunge il patio esterno, dove la veranda protegge dal sole per godere della brezza e dell’aria mattutina, prima di immergersi nell’infnity pool o nella rilassante Jacuzzi esterna. Il piacere continua nella privacy della propria villa: qui si possono riservare delle lezioni di yoga nella tranquillità del proprio giardino, o ancora ci si può concedere l’effetto del
any time of the day, to your taste. But the impact is surprising even on the outdoors. A few steps and you reach the outdoor patio, where the veranda protects from the sun to enjoy the breeze and morning air, before diving into the infinity pool or relaxing outdoor jacuzzi. Pleasure continues in the privacy of your own villa: here you can reserve yoga lessons in the tranquillity of your own garden, or you can also grant yourself the effect of
INTERNI DA SAPORE MEDITERRANEO NEL MYCONIAN AMBASSADOR HEAD RELAIS & CHATEAUX
Myconian Signature Escape o del Myconian Signature Journey, trattamenti SPA del tutto esclusivi che riequilibrano in modo sublime body & soul, per ringiovanire e tonificare la pelle del viso e del corpo con massaggi e rituali di altissimo livello, il tutto all’interno della villa che diventa così “unique cocoon” del benessere. All’expertise e al delicato servizio che accompagna l’ospite nel suo percorso wellness, si aggiunge l’offerta gourmet composta da 11 selezionati ristoranti che spaziano all’interno della preziosa collezione del Gruppo dall’offerta mediterranea più local a quelle fusion. Fra queste ultime, sicuramente brilla (e richiama l’attenzione con l’appellativo di the place per eccellenza a Mykonos) l’Efisia Relais & Chateaux, in cui il talentuoso executive chef Giorgios Mouskeftaras riesce sempre a stupire per i suoi accostamenti. Tra questi, piatti serviti au bord de la mer fra cui sono sempre da segnalare le specialità con aragoste e cuori di carciofi, l’agnello con la riduzione di uova affumicate e vari semifreddi, in particolare, accompagnati da una selezione di vini e riserve sempre consigliati da qualificati sommelier. L’e-
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the Myconian Signature Escape or the Myconian Signature Journey, completely exclusive SPA treatments that sublimely rebalance body & soul, to rejuvenate and tone face and body skin with massages and rituals of the highest level, all within the villa which thus becomes a unique cocoon of wellbeing. The expertise and the delicate service that accompanies the guest in his wellness journey is added to the gourmet offer composed of 11 selected restaurants that range within the precious collection of the Group, from the most local Mediterranean offer to the fusion ones. Among the latter, it certainly shines (and draws attention with the name of the place par excellence in Mykonos) the Efisia Relais & Chateaux, in which the talented executive chef Giorgios Mouskeftaras always manages to amaze with his combinations. Among these, dishes served au bord de la mer, among which the specialties with lobster and artichoke hearts are always to be reported, the lamb with the reduction of smoked eggs and various semifreddi then accompanied by a selection of wines and reserves, always recommended by qualified sommeliers. The experience on the island is
IN ALTO, IL SERVIZIO DI PRIVATE CHARTER YACHT. IN BASSO, UNA DELLE PISCINE PRIVATE DEL ROYAL MYCONIAN RESORT
IN ALTO, L’OUTDOOR DELLA SUITE DEL MYCONIAN VILLA COLLECTION, INSERITO ANCHE FRA I PREFERRED HOTELS & RESORT (LEGEND COLLECTION) QUI ACCANTO, MYCONIAN AMBASSADOR THALASSO SPA E A DESTRA, LA SUGGESTIVA ESPERIENZA TOUR IN ELICOTTERO PRIVATO
sperienza sull’isola si completa anche con qualche momento decisamente unico, per riservarsi nuove prospettive. Un volo in elicottero non pone limiti alla propria curiosità, esplorando Mykonos e le vicine Cicladi in un autentico viaggio tra gli innumerevoli toni di blu che avvolgono l’orizzonte. Oppure la scoperta avviene a bordo di yacht privati, soluzioni che dal resort possono accompagnare l’ospite fra le coste uniche dell’isola, riservandogli gli scorci più esclusivi. Così le acque turchesi di Santorini, Paros o le altre perle del Mediterraneo diventano parte del proprio luxurious stay, il più autentico e affascinante.
completed even with some very unique moments, to experience new perspectives. A helicopter flight satisfies your curiosity, exploring Mykonos and the nearby Cyclades in an authentic journey through countless shades of blue that surround the horizon. The discovery trip can also take place on board ofprivate yachts, solutions that from the resort can accompany the guest on the island’s unique coasts, reserving the most exclusive foreshortenings to their liking. Thus, the turquoise waters of Santorini, Paros or the other pearls of the Mediterranean become part of their luxurious stay, the most authentic and fascinating one.
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INTERVIEW
di A.T.
Colossi dell’ospitalità e piccoli boutique hotel svelano le novità della stagione nei rinnovati cinque stelle della City. Aprono nuove generose suite, mentre eccellenze dell’haute cuisine internazionale conquistano intimi gourmet restaurant
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LONDON SCENE
QUI ACCANTO UNA DELLE SPECIALITÀ DEL LOCALE, LE OSTRICHE ALLA GRIDIRON. IN BASSO I NUOVI INTERNI DEL GRIDIRON BAR & GRILL, APERTO ALL’INTERNO DEL COMO METROPOLITAN LONDON, ALLA CUI GUIDA C’È L’HEAD CHEF COLIN MCSHERRY.
COMO
THE METROPOLITAN
Al COMO Metropolitan Hotel brilla il nuovo ristorante Gridiron by COMO specializzato in cotture a fuoco vivo. La struttura, che già ospita al primo piano il flagship restaurant Nobu by Mark Edwards, crea nel nuovo live grill restaurant un nuovo punto di forza, grazie a Colin McSherry, il brillante quanto giovanissimo head chef che sorprende con le sue proposte smoked e contemporanee. Tutto si basa su materie prime biologiche in arrivo da fornitori locali e si completa con un’offerta di pregiati cocktails & wines in un’atmosfera decisamente stylish per Mayfair. Nelle aree condivise dell’hotel c’è il richiamo continuo al feng shui, così come nei preziosi complementi. E sul tema wellness, s’inserisce poi anche la filosofia del brand benessere e pluripremiato COMO Shambhala, con la sofisticata SPA interna e la cura del servizio healthy food attento al benessere naturale. Le 144 camere poi sono senza dubbio fra le più generose in zona, tra cui le 27 suite. Al decimo piano infatti si trova la panoramica COMO Suite (il top, dopo la Penthouse e la Metropolitan Suite), con un giardino zen a contorno dell’attico che sovrasta l’edificio, facendone un ottimo retreat, ritoccato anch’esso sapientemente, solo tre anni fa, dalla interior designer Linzi Coppick.
At the COMO Metropolitan Hotel shines the new Gridiron restaurant by COMO, specializing in high heat cooking. The structure, which already houses the Nobu flagship restaurant by Mark Edwards on the first floor, creates a new power in the new live grill restaurant, thanks to Colin McSherry, the brilliant and young head chef who surprises with his smoked and contemporary proposals. Everything is based on organic raw materials coming from local suppliers and is completed with an offer of fine cocktails and wines as well as definitely stylish atmosphere for Mayfair. In the shared areas of the hotel there is a continual reference to feng shui, as in precious accessories. Talking about wellness, the philosophy of the multi-award-winning brand COMO Shambhala is also included, with the sophisticated internal SPA and the care of the healthy food service, attentive to natural well-being. The 144 rooms are undoubtedly among the most spatious in the area, including the 27 suites. On the tenth floor, in fact, there is the panoramic COMO Suite (the top, after the Penthouse and the Metropolitan Suite), with a zen garden surrounding the attic that overlooks the building, making it a great retreat, also cleverly retouched, only three years ago, by the interior designer Linzi Coppick.
COMO THE HALKIN
L’intimità del boutique hotel COMO The Halkin (con sole 41 chiavi) incontra la generosità degli spazi oltre lo standard della City. Le 15 ampie suite s’aggiungono alle più prestigiose, le 4 COMO Suite, che offrono ciascuna una terrazza di 64 metri quadrati con vista su Hyde Park. L’hotel completa il suo set di novità con il recente restyling della lobby e del lounge bar, quest’ultima già sede privilegiata per degustazioni, tea time di grande cura e raffinati dopocena. Di grande impatto sulla scena londinese più attuale è senza dubbio l’Ametsa Restaurant with Arzak Instructions, raffinato spazio gourmet proprio all’interno del cinque stelle. L’executive chef è Ruben Briones, dietro il quale brilla l’impostazione di Elena Arzak (chef già votata da Veuve Clicquot World’s Best Female Chef) che dirige il locale con un’attenta rivisitazione della cucina basca. Figlia del maestro Jaun Mari Arzak (patron dell’omonimo ristorante tristellato per 25anni consecutivi) ha così segnato una nuova era per l’F&B dell’hotel, proprio in un punto strategico nell’intera area glam di Belgravia, ora di grande tendenza.
The intimacy of the COMO boutique hotel The Halkin (with only 41 keys) meets the generosity of spaces beyond the standard of the City. The 15 spacious suites join the most prestigious ones, the 4 COMO Suites, each offering a 64 square meter terrace overlooking Hyde Park. The hotel completes its set of novelties with the recent restyling of the lobby and the lounge bar, the latter already a privileged venue for tastings, high quality tea time and refined after dinner. The Ametsa Restaurant with Arzak instructions, a refined gourmet space right inside the five-star hotel, is undoubtedly of great impact on the London scene. The executive chef is Ruben Briones, behind which shine the teachings of Elena Arzak (chef already voted by Veuve Clicquot World’s Best Female Chef) who directs the restaurant with a careful review of the Basque cuisine. Daughter of master Jaun Mari Arzak (patron of the eponymous restaurant for 25 consecutive years), she thus marked a new era for the hotel F&B, in a strategic point in the entire glam area of Belgravia, now of great trend.
DI LATO LO CHEF RUBEN BRIONES IN CUCINA.
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IN ALTO, L’INGRESSO DELL’AMETZA RESTAURANT WITH ARZAC INSTUCTION, PRESSO IL COMO THE HALKIN. AL CENTRO, DUE SPECIALITÀ DEL MENU: PORK IN BLACK E IL MONKFISH CLEOPATRA.
QUI ACCANTO, LA BERLGRAVIA SUITE AL QUINTO PIANO DEL COMO THE HALKIN. IN BASSO, GLI INTERNI SUGGESTIVI DELL’AMETZA RESTAURANT WITH ARZAC INSTUCTION.
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MANDARIN ORIENTAL HYDE PARK, LONDON
Riapre il Mandarin Oriental London, dopo il restyling più lungo nella storia ultra centenaria dell’hotel. Dall’estro di Joyce Wang (già dietro il remake delle strutture del gruppo ad Hong Kong e dei prossimi residences di Bangkok) nasce la riprogettazione di tutte le 181 camere, di cui 41 suite. Le prestigiose suite con vista sul vicino Hyde Park sono le più attese. Spettacolari, i due attici - Mandarin Penthouse e Oriental Penthouse - possono essere collegati per creare una delle suite più grandi di tutta Londra (tre camere, tre bagni, una sala da pranzo privata, due cucine e vista panoramica). Di tocco newyorkese invece l’intervento ad opera di Adam D. Tihany nella Spa at Mandarin Oriental, London. Ben 13 cabine più una Oriental Suite con due lettini per i massaggi e un bagno Rasul, per i tradizionali trattamenti di Medicina Cinese ASANTE. Da non perdere la mostra Historical Journey Exhibition nella lobby, per conoscere aneddoti e cimeli di ospiti illustri in 117 anni di storia dell’hotel.
Mandarin Oriental London, reopened after the longest restyling in the hotel’s ultra-centenary history. From the inspiration of Joyce Wang (already behind the remake of the group’s structures in Hong Kong and the upcoming Bangkok residences) arises the redesign of all 181 rooms, including the 41 suites. The prestigious suites with views on the nearby Hyde Park are the most awaited. Spectacular, the two penthouses - Mandarin Penthouse and Oriental Penthouse - can be connected to create one of the largest suites in all London (three bedrooms, three bathrooms, a private dining room, two kitchens and panoramic views). The intervention by Adam D. Tihany in the Spa at London Mandarin Oriental has instead a New York touch. As many as 13 cabins plus an Oriental Suite with two massage beds and a Rasul bath, for traditional ASANTE Chinese Medicine treatments. Do not miss the Historical Journey Exhibition in the lobby, to learn about anecdotes and memorabilia of illustrious guests in 117 years of hotel history.
LA PISCINA DI 17 METRI NELLA NUOVA URBAN SPA DEL MANDARIN ORIENTAL, LONDON. IN BASSO, LA RAFFINATA ROSEBERY AFTERNOON TEA SALON DELL’HOTEL.
BELMOND CADOGAN HOTEL
Le sue sole 53 camere e suite in Sloane Square sono piccole gemme che attendono d’essere ammirate. La particolarità della proprietà, è quella di avere persino una Spa Suite ed una Fitness Suite, per chi di un city-break fa anche occasione per restare in forma, con attrezzature sofisticate e programmi specifici attenti alle esigenze del singolo ospite. Il relax è superlativo nelle Speciality Suites, ossia Royal Suite e Penthouse Suite, fiori all’occhiello della struttura fra Kensington e Chelsea, di oltre 100 mq ciascuna. Nella prima, più ampi, riecheggia la storia, laddove Oscar Wilde soggiornò a lungo (la ex-stanza 108 dell’hotel che lì sorgeva sin dal 1887), mentre nella seconda spicca il lusso più moderno. In entrambi gli spazi emergono dettagli di pregio come caminetti, complementi vintage, marmi di pregio in bagno e sempre un servizio di butler dedicato, per godersi in modo unico il cuore antico di Londra.
Its only 53 rooms and suites in Sloane Square are little gems waiting to be admired. The peculiarity of the property, inaugurated only a few weeks ago, is that of having even a Spa Suite and a Fitness Suite, for those who make use of the city break to stay in shape, with sophisticated equipment and specific programs attentive to the needs of the individual guest. Relaxation is superb in the Specialty Suites, the Royal Suite and Penthouse Suite, the pride of the property between Kensington and Chelsea, of over 100 square meters each. In the first, larger, where Oscar Wilde stayed long (the former room 108 of the hotel that had stood there since 1887), echoes with history, while in the second stands the most modern luxury. In both spaces, fine details emerge such as fireplaces, vintage accessories, precious marble in the bathroom and always a dedicated butler service, to enjoy the ancient heart of London in a unique way.
IN ALTO, UNA VISTA DELLA LOBBY NEL NUOVO BELMOND CADOGAN HOTEL. AL CENTRO, LA ZONA NOTTE DI UNA DELLE SUITE. IN BASSO, LA SALA RISTORANTE.
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TRAVEL
di Antonella Tereo
UN’IMMAGINE DALL’ALTO DELLA FINISSIMA SPIAGGIA BIANCA DI COSTA MUJERES.
Fra le coste caraibiche del Messico, alcuni esclusivi retreat della luxury hotellerie abbinano l’ospitalità locale a unicum irripetibili, creando oasi perfette dove sentirsi al centro di piccole grandi attenzioni
MAYA COAST
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UNICUM
TRS Coral Hotel B Y
PALLADIUM GROUP
L’adults-only hotel è già membro di The Leading Hotels of the World, a testimonianza che, con raffinati interiors ed alta qualità nei servizi, si possa dedicare l’attenzione ai dettagli e a singoli ospiti anche su numeri importanti di camere e suite. Protagonista anche in Costa Mujeres, il brand TRS (The Royal Suites) offre qui un’esperienza completa fatta di diverse tipologie di sistemazioni che accordano soluzioni di lusso al fianco di entertainment di grande livello. Le suites, Oceanview e su due piani, godono di una vista panoramica e presentano un terrazzo privato con Jacuzzi, dominando dall’alto l’intera proprietà. Al loro interno, una zona bar fornita di pregiati spirits a disposizione anticipa il living, mentre al piano superiore si apre
The adults-only hotel is already a member of The Leading Hotels of the World, which shows that, with refined interiors and high-quality services, attention can be paid to details and to individual guests, even with important numbers of rooms and suites. The protagonist also in Costa Mujeres, the TRS brand (The Royal Suites) offers here a complete experience made up of different types of accommodations that combine luxury solutions alongside high-level entertainment. The suites, Oceanview and on two floors, enjoy a panoramic view and have a private terrace with jacuzzi, overlooking the entire property from above. Inside, a bar area equipped with the most precious spirits available, anticipates the living, while on the upper
Fare dell’ospite il proprio fan è la mission del gruppo alberghiero spagnolo che, all’interno della proprietà Palladium, inaugura il Rafa Nadal Tennis Center, il secondo al mondo seguito dal campione (e il primo al di fuori dell’Europa) con l’annesso Rafa Nadal Museum Experience per celebrare i numerosi premi raccolti dal fuoriclasse del tennis internazionale. Make the guest your own fan. It is the mission of the Spanish hotel group that, within the Palladium property, inaugurates the Rafa Nadal Tennis Center, the second in the world followed by the champion (and the first outside Europe) with the annex Rafa Nadal Museum Experience to celebrate the numerous awards collected by the champion of international tennis.
un’intima zona notte con raffinati interni dallo stile contemporaneo. Fuori poi, l’offerta si arricchisce dell’esclusivo Helios Beach Club per godere di privacy e di un accurato servizio in spiaggia, mentre per assaporare varie specialità sono nove i ristoranti à la carte e altri cinque i gourmet di alta qualità, fra cui spiccano l’elegantissimo bistrot parigino La Bohème e il pregiato barbecue restaurant argentino El Gaucho.
floor there is an intimate sleeping area with refined contemporary interiors. On the outside, the offer is enriched with an exclusive Helios Beach Club to enjoy privacy and accurate beach service, while to savour various specialties, there are nine à la carte restaurants and five high-quality gourmet restaurants (including the very elegant Parisian bistro La Bohème and the fine Argentinian barbecue restaurant).
QUI IN BASSO E NELLA PAGINA ACCANTO LA PISCINA CENTRALE DEL RESORT TRS CORAL HOTEL . NELLA PAGINA ACCANTO IN BASSO L’INTERNO DEL RAFFINATO LA BOHÈME, IL RISTORANTE FRANCESE DI ALTISSIMO LIVELLO ALL’INTERNO DEL RESORT.
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Grand Palladium Costa Mujeres R E S O R T Nello stesso complesso del TRS Coral ma aperto anche alle famiglie, il cinque stelle Grand Palladium Costa Mujeres Resort & SPA non lascia nulla al caso. Per gli ospiti che scelgono le tipologie più lussuose di suite sono previste delle separate lounge all’arrivo e facilities esclusive in camera, dove la generosità degli ambienti supera anche i 120 metri quadrati. A disposizione non solo Ambassador Suite con suggestive Swim-Up pool, ma anche Family Selection Suite (fino a 8 persone) che dispongono di assortimenti personalizzati di lusso sia per grandi che per piccoli. Condividendo l’offerta di alcuni ristoranti gourmet con il TRS Coral, il Grand Palladium Costa Mujeres Resort & SPA riserva poi ai suoi ospiti momenti di relax con l’accesso al Zentropia Palladium Spa & Wellness Centre di 4.740 metri quadrati, con due piscine private con acqua termale e numerosi trattamenti benessere di alto livello.
& SPA
IN ALTO UNO SCORCIO DELLA LUMINOSA ZONA BAGNO CON VISTA NELLE CAMERE DEL GRAND PALLADIUM COSTA MUJERES RESORT & SPA E ALCUNI DETTAGLI DELLA ZONA GIORNO.
In the same complex as the TRS Coral but also open to families, the five-star Grand Palladium Costa Mujeres Resort & SPA does not leave anything to chance. For guests who choose the highest types of suites, separate lounges are provided on the arrival as well as exclusive in-room facilities, where the spacious rooms exceed even 120 square meters. There are not only Ambassador Suites with evocative Swim-Up pools available, but also Family Selection Suites (up to 8 people) that have luxury custom assortments for both adults and kids. Sharing the offer of some gourmet restaurants with the TRS Coral, the Grand Palladium Costa Mujeres Resort & SPA then offers its guests moments of relaxation with access to the 4,740 square meter Zentropia Palladium Spa & Wellness center, with two private pools with thermal water and numerous high-level wellness treatments.
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La varietà di attività sportive organizzate e offerte ai suoi ospiti, le esperienze per l’enterteinment di lusso e anche un esclusivo servizio di Family Host 24 ore al giorno, restano il fiore all’occhiello della struttura.
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The variety of sports activities organized and offered to its guests, the experiences for luxury entertainment and also an exclusive service of Family Host 24 hours a day remain the flagship of the structure.
JW Marriott Cancun
RESORT & SPA
Influenze Maya e design contemporaneo caratterizzano il tocco dietro al restyling del nuovo JW Marriott a Cancun. Focus della nuova veste del cinque stelle è la luce: largo alle ampie vetrate che aprono verso il blu dell’Oceano nelle suite o anche all’interno della SPA, dove i trattamenti seguono anche piccoli segreti di bellezza tradizionali locali. Lo sguardo poi cade sull’artigianato degli arredi, sui complementi unici di essenze intagliate, come sui tessuti prodotti manualmente e che riprendono i principali simboli del luogo: colibrì (uccelli sacri nella mitologia locale), quetzales e fiori a quattro petali a richiamo della tradizione Maya. Nelle 74 suite, il tocco local continua ed è sottolineato dal raffinato legno dello Yucatàn impiegato per i rivestimenti, mentre della Presidential Suite, di quasi 370 metri quadrati, cattura l’attenzione la parete in vetro e la massima luminosità degli ambienti. Dettagli in quercia e ceramiche raffinate sono piccoli indizi utili a scovare lo stile della interior designer Patricia Urquiola che ha curato in modo esclusivo alcuni aspetti di questa Mastersuite.
Maya influences and contemporary design characterize the touch behind the restyling of the new JW Marriott in Cancun. The focus of the new five-star look is light: wide and large windows that open towards the blue of the Ocean in the suites or even inside the SPA, where the treatments also include small secrets of local traditional beauty. The gaze then falls on the craftsmanship of the furnishings, on the unique complements of carved essences, as on thehandcrafted fabrics which take up the main symbols of the place: hummingbirds (sacred birds in local mythology), quetzales and four-petaled flowers recalling Mayan tradition. In the 74 suites, the local touch continues and is certainly given by the refined Yucatàn wood used for the cladding, while for the Presidential Suite, of almost 370 square meters, the glass wall and the maximum brightness of the rooms capture the attention. Oak details and refined ceramics are also small clues, useful to find out the style of the interior designer Patricia Urquiola who has taken exclusive care of some aspects of this Mastersuite.
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Il must-be è il Club91, ristorante sul rooftop dall’impronta raffinata che punta sull’open communal table concept, mixando il piacere di eccellenti esperienze culinarie con quello di incontrare nuove culture. In aggiunta, da non perdere, il ‘150 Margaritas’ menu del JW Lobby Bar già noto ai VIP sui loro profili social. The must to be idea is at the Club91, a restaurant on the rooftop with a refined imprint that aims to be an open communal table concepts, mixing the pleasure of excellent culinary experiences with the possibility of meeting new cultures. In addition, do not miss the ‘150 Margaritas’ menu of the JW Lobby Bar already known to celebs on their social profiles.
IN ALTO OASI PRIVATE ESTERNE AL JW MARRIOTT CANCUN RESORT & SPA. IN BASSO A SINISTRA, INTERNI DELLA MASTER SUITE AL JW MARRIOTT CANCUN RESORT & SPA DOPO IL RÅESTYLING, A DESTRA, L’AMPIA E LUMINOSISSIMA PISCINA DELLA NUOVA SPA APPENA INAUGURATA.
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El Pez T U L U M Il piccolo paradiso naturale di El Pez segna una scelta precisa, dove l’ospite vive l’esperienza caraibica della costa messicana godendo di una privacy quasi inattesa, da vero boutique hotel. Membro di Small Luxury Hotels in the World, il resort ospita infatti solo 17 camere e fra queste una Beach Front Mastersuite e sei Caribbean View Deluxe Room che sono quasi privilegiate oasi, provviste di attrezzati giardini privati direttamente sulla spiaggia e a pochi passi dall’Oceano, come nei paradisi polinesiani. Tra le esperienze mistiche che derivano dal mondo Maya, il piacere di trattamenti di bellezza a base di cioccolato locale nella SPA dedicata alla clientela più esigente, in alternativa ad escursioni private nel cuore della giungla, a bordo di canoe alla scoperta di rituali tradizionali che si perdono nel tempo. Tutto a una manciata di chilometri dagli scavi archeologici più famosi.
The small natural paradise of El Pez marks a precise choice, where the guest lives the Caribbean experience of the Mexican coast enjoying an almost unexpected privacy, like a real boutique hotel. A member of Small Luxury Hotels in the World, the resort is home to only 17 rooms and, among these, 1 Beach Front Mastersuite and 6 Caribbean View Deluxe Room that are almost privileged oases, equipped with private gardens directly on the beach and a few steps from the Ocean, as in Polynesian paradises. Among the mystical experiences that derive from the Maya world, the pleasure of beauty treatments based on local chocolate in the SPA dedicated to the most demanding customers, as an alternative to private excursions in the heart of the jungle, on canoes, to discover traditional rituals that are going lost over time. All at a few kilometres from the most precious archaeological excavations.
PAGINA ACCANTO IN ALTO VEDUTA AEREA DEL RESORT EL PEZ TULUM. IN BASSO OUT DOOR PRIVATO NELLE SUITE DEL RESORT (INCLUSO NEGLI SMALL LUXURY HOTELS). IN QUESTA PAGINA GLI INTERIORS DI UNA DELLE 17 SUITE DI EL PEZ TULUM.
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Il piccolo resort sorge nella parte più chic della costa di Tulum, dove spesso passeggiano i pellicani, un tratto eletto anche dalle tartarughe che ne hanno fatto il loro santuario per la loro delicata riproduzione. Un palcoscenico naturale che è parte delle immediate vicinanze.
The small resort is located in the most chic part of the Tulum coast, where pelicans often walk, a stretch also chosen by the turtles that made it their sanctuary for their delicate reproduction. A natural stage that is part of the immediate surroundings.
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Belmond Maroma R E S O R T Un gioiello di sole 63 camere e suite, il boutique resort riprende la concezione architettonica delle haciendas tipiche locali, aggiungendo il servizio top class che si conviene a chi cerca il massimo oltre che privacy. Le camere e le suite sono immerse nella lussureggiante giungla tropicale, arredate da elementi di gusto indigeno, complementi artigianali e tessuti prodotti a mano, creando così di fatto pezzi unici a disposizione dell’ospite. Spicca poi l’accoglienza nella Oceanview One-bedroom suite, generosa nei spazi esterni con la sua doccia outdoor fra la vegetazione e la piscina privata. Curati i dettagli, biologici le amenities e raffinati gli accostamenti che ne fanno un vero rifugio di buon gusto, le suite così contestualizzate sono un tocco di assoluta unicità, direttamente affacciate su uno dei più esclusivi tratti della costa. •
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Only 63 rooms and suites, the boutique resort takes up the architectural concept of the typical local haciendas, adding the top-class service that suits those looking for extreme wellness as well as privacy. The rooms and suites are immersed in the lush tropical jungle, furnished with elements of indigenous taste, handcrafted accessories and hand-made fabrics, thus creating unique pieces available to the guest. The welcome in the Oceanview One-bedroom suite stands out, generous in the outside spaces with its outdoor shower among the vegetation and its private pool. With attention to detail, biological amenities and refined combinations that make it a real tasteful retreat, the so contextualized suites are a touch of absolute uniqueness, directly overlooking one of the most exclusive stretches of the coast.
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Nella Kinan SPA, unici e da provare i magici rituali di bellezza di origine antica sotto il tradizionale Maya Temazcal lodge fronte Oceano, dove i trattamenti sommano i concept tribali locali a quelli della filosofia Zen, per il benessere di anima e corpo.
In the Kinan SPA, what is unique, and a must-try are the magical beauty rituals of ancient origin taking place under the traditional Maya Temazcal lodge facing the ocean, where treatments add local tribal concepts to those of Zen philosophy, for the well-being of soul and body.
NELLA PAGINA ACCANTO IN ALTO LA PISCINA CENTRALE. IN BASSO LA VISTA SULL’OUTDOOR DI UNA DELLE SUITE AL BELMOND MAROMA RESORT & SPA. IN QUESTA PAGINA UNA VEDUTA AEREA DEL RESORT BELMOND.
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INTERVIEW
di Alessandro Iacolucci
IACCARINO
RULES La cucina bistellata, di cuore e di pancia, si basa su tre punti fondamentali: eccellenza, identità culturale, evoluzione. Ne parliamo con Ernesto Iaccarino, Chef dell’iconico Don Alfonso 1890
NELLE FOTO IN ALTO A SINISTRA UN DETTAGLIO DELL’INTERNO DEL RISTORANTE DON ALFONSO 1890 . PH: STEFANO SCATÀ , A DESTRA LA VEDUTA STORICA DELL’INGRESSO DEL RISTORANTE AGLI INIZI DEL ‘900.
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Parlare di Don Alfonso significa parlare dell’eccellenza dell’ospitalità tramandata di generazione in generazione da oltre un secolo. Oltre al Ristorante Don Alfonso 1890, ormai un marchio famoso in tutto il mondo contraddistinto da una cucina stellata che rispetta la tradizione alimentare millenaria della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana, è a tutti gli effetti un prestigioso boutique hotel. La storia in affari della famiglia ha inizio proprio così… Era il 1890, Costanzo Alfonso inaugurò a Sant’Agata Sui Due Golfi a Napoli la mitica “Pensione Iaccarino”, da subito meta di nobili, scrittori, uomini potenti, rappresentanti del governo, e personaggi dello spettacolo. Nel 1959 Ernesto, quinto di undici dei suoi figli, con la grande passione per la gastronomia, succederà alla gestione della Pensione. Seguendo i dettami del padre e avvalendosi di cuochi d’eccezione comincerà a impostare nuove esperienze gourmet. Nel 1947 nasce Alfonso, il bambino eredita dal nonno non solo il nome ma anche la grande voglia di fare. Sue la volontà, l’istinto imprenditoriale e il gusto appassionato della cucina. Grande sperimenta-
tore culinario troverà nella compagna Livia un’affidabile consigliera e non solo. Dalla loro unione nasceranno Ernesto e Mario, che oggi con grande passione e amore continuano con orgoglio questa storia di cinque generazioni. Abbiamo raggiunto Ernesto Iaccarino, che oltre ad essere lo Chef del Ristorante Don Alfonso 1890, è stato presidente europeo dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, primo italiano a ricoprire questa carica. Con lui abbiamo conversato sulla cucina che nasce dalla passione ma che viene creata con razionalità, studiando i dettagli e le sfumature delle tradizioni locali rielaborate con uno stile attuale. Cosa trova innovativo nella cucina di oggi? Negli ultimi anni l’uso della tecnologia anche in cucina ha sicuramente creato una rivoluzione. Oggi si riescono a fare piatti che 10 anni fa erano impensabili. La tecnologia ha anche permesso di essere più precisi nelle cotture e di standardizzare i piatti. Questo ovviamente senza mai dimenticare la componente artigianale che è fondamentale nel nostro lavoro.
Quali sono le nuove tendenze e che ruolo ha l’estetica? Come cucina, la medio orientale è forse la più sottovalutata ma è quella che a mio parere ha maggiore potenziale. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un grande sviluppo di tutte quelle forme di fusion tra Europa e Asia, mentre una frontiera ancora inesplorata è quella medio-orientale. L’estetica, negli ultimi vent’anni, ha assunto un ruolo fondamentale. Noi, per esempio, qui al Don Alfonso abbiamo cominciato a disegnare i piatti di portata insieme a piccoli artigiani che lavorano soprattutto sulla forma. L’estetica del piatto in sé è importantissima però mai a discapito del sapore, del gusto e degli ingredienti. Non bisogna mai dimenticare che prepariamo dei piatti che vanno
mangiati e assaporati; dunque questo deve essere l’obiettivo principale. I principi fondamentali della sua cucina? Per me i punti fondamentali sono 3: materie prime di eccellenza, rispetto dell’identità culturale, evoluzione. Il nostro must consiste nel rivolgerci a piccoli artigiani e produttori locali, veri professionisti della scelta. Inoltre abbiamo un’azienda agricola biologia di quasi 10 ettari dove produciamo tutte le materie prime che utilizziamo al Don Alfonso quali olio, frutta e verdura. Apparteniamo ad una cultura gastronomica di oltre 3000 anni che trova le sue radici nella cultura greca per cui ovviamente quando si è consapevoli di avere un background di questo tipo, bisogna solo avere ri-
NELLA FOTO IN BASSO, UN’IMMAGINE DELLA PISCINA ESTRENA DEL BOUTIQUE HOTEL DON ALFONSO 1890.
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IN QUESTA PAGINA, I DETTAGLI DELLA RECEPTION DEL BOUTIQUE HOTEL DON ALFONSO 1890.
Avete una cantina di oltre 1300 etichette. Qual è la sua preferita? Difficile indicarne una, anche perché il gusto dipende dal momento e dall’umore. Però posso dire che abbiamo i Super Tuscan, i grandi vini piemontesi, i francesi, ma anche campani e libanesi. Ottime etichette provenienti da ogni parte del mondo. Il suo ristorante attrae tante celebrities. Ce ne è qualcuna che le è rimasta particolarmente impressa? Sì, ho un bellissimo ricordo di Lenny Kravitz; siamo stati fino alle 4 del mattino in giardino a giocare con i nostri cani. NELLA PAGINA ACCANTO, UN PARTICOLARE DELLA SALA RISTORANTE DON ALFONSO 1890. PH: PHILIPPE SCAFF IN BASSO, UN DETTAGLIO DELLA CANTINA DI DON ALFONSO 1890
spetto per il predecessore e per chi ha lavorato anni per elaborare ricette che poi rappresentano la tradizione. Il cibo è da sempre evoluzione. Basti pensare a quanto è successo dopo la scoperta dell’America con l’arrivo di pomodori e patate. Ingredienti fino ad allora sconosciuti in Europa. Tantissime ricette oggi si basano su questi due ingredienti rappresentando parte della nostra tradizione consolidata. Il cibo, quindi, è da sempre evoluzione e contaminazione. Un cuoco moderno deve essere sempre aperto al nuovo, perché un’innovazione ben riuscita, diventerà una tradizione nel futuro. In cosa il ristorante Don Alfonso è un’eccellenza? Don Alfonso è un’esperienza a 360°. Dall’accoglienza, al servizio attento, al piatto curato. Al centro del progetto di ristorazione c’è sempre il cliente. Chi viene al Don Alfonso spesso intraprende un viaggio per raggiungerci e quindi bisogna avere rispetto per chi ci sceglie. Oggigiorno una delle cose che conta di più nella nostra vita è il tempo. Per cui rovinare una serata ad un ospite non significa fargli spendere dei soldi ma fargli perdere del tempo. Il tempo, forse, è l’unica cosa che non possiamo comprare. Da parte nostra c’è un’attenzione massima a tutto.
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Da chi è composta la sua brigata? Nella mia cucina ci sono 24 ragazzi. C’è l’Executive Chef, ci sono i responsabili di ciascuna partita, sei ragazzi solo in pasticceria e qualche stagista. Un bel team insomma. Quali sono le qualità che deve avere uno Chef per essere il migliore? Non bisogna mai dare nulla per scontato, provare a migliorarsi tutti i giorni, “avere sempre fame” di nuove tecniche, nuovi prodotti. L’aspetto fondamentale è l’umiltà ed un confronto sereno con il cliente. Solo così si può cercare di migliorare ogni giorno. Una sua creazione della quale va particolarmente fiero? Uno degli ultimi piatti che ho realizzato: “Maialino nero con pelle croccante, agrodolce al tamarindo, sedano, purè di patate alla curcuma e chutney di cipolle rosse di Tropea” mi ha reso particolarmente orgoglioso in quanto è un chiaro esempio di contaminazione. Ho usato la tecnica di cottura della carne asiatica, il chutney che è invece tipicamente indiano, la curcuma è usata per lo più in Nord Africa, mentre il tamarindo è un ingrediente tropicale. Il Maialino nero, infine,
proviene dalla mia regione. Questo piatto è un viaggio in giro per il mondo, che termina sempre nella mia terra. Cosa pensa della cucina fatta in televisione? Non credo che si possa definire vera cucina. So per certo che si organizza un palinsesto e ci sono degli autori dietro. La realtà è molto più complessa e molto più dura, ma al tempo stesso, è anche più bella proprio perché vera. La televisione però sta dando un grande contributo: la professione del cuoco fino a circa vent’anni fa era considerata di serie B, oggi invece si è creato quasi uno Star System. La televisione ha contribuito molto alla promozione della figura dello Chef. Dunque, ben venga la televisione ma facendo attenzione al fatto che la realtà è un’altra cosa. Quali sono gli ingredienti a cui non potrebbe mai rinunciare? Olio extra vergine di oliva, pomodoro e pasta. A parte la sua, c’è una cucina che apprezza particolarmente? Mi piace molto la cucina spagnola di Martin Berasategui perché tecnicamente è molto bravo e non tralascia gli ingredienti. Mentre in Asia adoro Tetsuya a Sidney.
C’è un piatto che le sarebbe piaciuto inventare? Sì, un piatto che non rappresenta la cucina stellata: la pizza. Quando è fatta con i giusti lieviti e i giusti ingredienti, è un piatto incredibile; inoltre la pizza ha quella sua connotazione popolare, che unisce le persone ed è accessibile a tutte le classi sociali. In cucina qual è il segreto del successo? Non sentirsi mai arrivati. La cucina ha infinite possibilità di combinazioni per cui bisogna lavorare tutti i giorni con rigore e con serenità, divertendosi perché non c’è nulla di più bello dell’ amare ciò che si fa. Ci sono degli chef che l’hanno sorpresa in positivo? Sicuramente il fenomeno della Spagna degli anni 2000 con Ferran Adria in testa, che ha aperto nuovi orizzonti. Credo che siano molto interessanti anche Chef tedeschi e svizzeri. Da quella francese, a quella cinese e giapponese. Thailandese, indiana, marocchina… Quali sono le caratteristiche vincenti delle varie cucine? Ognuna di queste cucine ha un suo perché. Tutte loro possono raccontare e trasmettere qualcosa. Per 200 anni la cucina francese è stata il riferimento per tutte le cucine. Dalla cucina cinese abbiamo imparato la tecnica della cottura delle carni. Da quella indiana l’utilizzo delle spezie, da quella marocchina l’uso delle verdure in diversi modi e con abbinamenti straordinari. Avete inaugurato un nuovo ristorante in Basilicata. Ci racconti di questa nuova avventura e quali sono le caratteristiche. La Basilicata è una terra meravigliosa che ha fatto parte del Regno delle due Sicilie, con Napoli e Palermo, per cui abbiamo un’identità culturale comune fortissima. Quando siamo stati chiamati per questo progetto così ambizioso, con campo da golf e Spa, siamo stati felici di accettare, perché pensiamo che il Sud dell’Italia ha un potenziale enorme ancora da esprimere. Ci dice cosa secondo lei fa davvero sognare sia della Costiera sia della Basilicata? Quando sono all’estero la cosa che più mi manca sono gli odori e le luci di queste terre. I profumi della costiera sono incredibili e li porti con te per sempre.
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COSTA SMERALDA
VEDUTA AEREA DI PORTO CERVO. AREA DEL ROMAZZINO, A LUXURY COLLECTION HOTEL
A CURA DI ENRICO CAMMAROTA
SPECIALE COSTA SMERALDA
SUMMER
HIGHLIGHTS a cura di Enrico Cammarota testi di Antonella Tereo
Firme illustri per il restyling degli hotel più iconici, una Marina ampliata, luxury brands al debutto sulla Promenade du Port, eventi d’arte esclusivi ed una coinvolgente nightlife in spiaggia. Ecco il meglio in Costa Smeralda, per un’estate più lunga (e più healty)
LE ACQUE CRISTALLINE DELLA MARINA DI PORTO CERVO
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Golf S E M P R E
PIÙ SPORT RESORT
Molte le sorprese per i green addicted, il direttore del Pevero Golf Club, Marco Berio per la stagione golfistica svela alcune novità. “Da metà giugno i clienti troveranno una palestra con prodotti Tecnogym - con accesso libero anche ai non soci - dove potersi allenare. Il tipo di allestimento degli attrezzi – continua il GM del Pevero Golf Club - consentirà anche un allenamento specifico per il golf secondo i protocolli della PGA americana. Sempre nella stessa area, sarà poi montato un simulatore golf che oltre a diversificare l’attività, consentirà sfide tra amici e lezioni di golf. Il golf simulator consente di allenarsi con diverse modalità e scegliendo anche in quale campo famoso del mondo si intende giocare”. Fra gli eventi in programma, anche ospiti illustri. Al Costa Smeralda Invitational, culminata con una cena di gala il 15 giugno scorso, tra i tanti c’erano Thomas Bjorn, capitano della squadra europea che ha vinto
Golf
l’ultima Ryder Cup nella sfida con gli Stati Uniti e Mark Philippoussis, due volte vincitore della Coppa Davis. Ma le novità per l’area golf della Costa non si fermano alla sola stagione alle porte. “Sul golf abbiamo un progetto di conversione – ci spiega Marco Ferraro, di Smeralda Holding – da Golf Club a Sport Resort, un progetto di cui abbiamo pianificato l’attuazione per il 2021. L’idea è quella di ampliare la Club House, realizzare 20 camere realizzando un Pevero Golf Hotel. Nel piano interrato vorremmo realizzare una SPA di circa 500 mq, con una palestra e una piscina coperta, poi campi da tennis e altro ancora”. Una strategia di wellness completa che assegna al Pevero Golf un ruolo centrale, poiché una volta completati questi lavori, il disegno si completerebbe con un’apertura estesa su tutto l’anno, per incontrare il favore dei golfisti, in viaggio per la loro passione sportiva soprattutto fuori stagione.
MORE AND MORE SPORTS RESORTS
Many surprises also for the green addicted, according to the director of the Pevero Golf Club, Marco Berio who, for the golf season, reveals some news. «From mid-June, customers will find a gym with Technogym products - with free access even for non-members - where they can train. The type of preparation of the fitness equipment - continues the GM of the Pevero Golf Club - will also allow a
specific training for golf according to the protocols of the American PGA. Still, in the same area, a golf simulator will then be mounted which, in addition to diversifying the activity, will allow challenges between friends and golf lessons. The golf simulator allows you to train with different modalities and to choose in which famous field of the world you intend to play».
QUI SOTTO IL NUOVO GOLF SIMULATOR DEL PEVERO GOLF CULB PIÙ IN BASSO UNA VISTA PANORAMICA DELL’AREA NEI PRESSI DEL PEVERO GOLF CLUB, CHE PRESTO COMPRENDERÀ ANCHE NUOVI PROGETTI PER L’HOSPITALITY
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OFF WHITE, SOUL OBJECTS, DOLCE & GABBANA, IL SALONE DI MADAME MIRANDA
IN QUESTA PAGINA: IN ALTO E NELLA FOTO GRANDE A DESTRA, ALCUNE PANORAMICHE SU NEGOZI E ATELIER DI PROSSIMA APERTURA SULLA PROMENADE DU PORT. IN BASSO, GLI INTERNI DELLA NUOVA DONNE CONCEPT BOUTIQUE.
Per l’estate 2019 sono già stati stretti gli accordi con due protagonisti dei luxury watches: in prima fila in alcune iniziative, quale orologio ufficiale della Costa Smeralda, ci sarà Audemars Piguet per quest’anno, mentre per la Marina di Porto Cervo in particolare, il compagno per i prossimi tre anni di eventi sarà Hublot. Fra le aperture retail sulla celebre Promenade du Port, arriva Off White c/o Virgil Abloh, con le sue collezioni di abbigliamento uomo e donna, ma anche oggettistica design, arredamento e pubblicazioni con una vera e propria boutique multi-concept, la seconda mono brand in Europa. Per l’occasione, solo qui sarà presentata una capsule esclusiva e in vendita per tutta l’estate. Sul genere eclettico-pop invece ci sarà Soul Objects che da Berlino sbarca sulla Costa con la sua gamma di prodotti, fra cui mobili vintage, articoli ed accessori per la cura e la rasatura di barba, oltre ad articoli legati a tatoo & spirits. Pezzi anche unici e ricercati invece quelli in arrivo da Fofolles by CAS, un nuovo pop up
di marchi di moda fondato da due amiche per la moda donna, mentre per gli uomini (e non solo) e appassionati riders, aprirà il brand cult EL Solitario Mc. Per la nuova stagione Dolce & Gabbana inaugura la prima boutique esperienziale solo uomo, a Porto Cervo, come Dior che nella sua nuova boutique (la maison di Lvmh apre in contemporanea anche a Forte dei Marmi) debutta a Porto Cervo con la raffinata capsule “DioRiviera” proponendo oltre ai costumi da bagno, i parei coordinati dal gusto francese in tela Jouy della speciale collezione e alcune creazioni di gioielli firmate da Victoire de Castellane, lasciando aperto fino al 30 di settembre il suo un pop up. Debutto anche per Donne Concept Boutique che esalta la femminilità di capi e accessori più esclusivi in un delicato atelier. Sempre sulla Promenade du Port debutterà arriva un nuovo salone di Madame Miranda, per le hair & beauty addicted on demand: il marchio già celebre a Roma e Milano, sceglie proprio qui uno spazio accogliente ed articolato.
New Opening
OFF WHITE, SOUL OBJECTS, DOLCE & GABBANA, THE SALON OF MADAME MIRANDA
For the summer of 2019 agreements have already been made with two protagonists of luxury horlogerie: for this year, Audemars Piguet will be in the front row in some initiatives, covering the role of official watch of the Emerald Coast, while, in detail, for the Marina of Porto Cervo the companion for the next three years of events will be Hublot. Among the retail openings on the famous Promenade du Port, the next Off White c/o Virgil Abloh arrives in black and white, with its menswear and womenswear collections, but also with design objects, furniture and publications with a real multi-boutique concept, and it will be the second mono brand in Europe. For the occasion and only in-store, an exclusive capsule will be presented and on sale throughout the summer. On the eclectic-pop genre instead there will be Soul Objects that from Berlin lands on the Coast with its range of products, including vintage furniture, items and accessories for the care and shaving of beard, as well as articles related to tattoo & spirits. Unique and sought pieces will be those
arriving from Fofolles by CAS, a new pop-up of women’s fashion brands founded by two friends, while for men (and not only) and passionate riders, will open the cult brand EL Solitario Mc. For the season, Dolce & Gabbana inaugurates the first experiential boutique for men only, in Porto Cervo, as well as Dior, which in its new boutique (the LVMH fashion house opens simultaneously in Forte dei Marmi) debuts in Porto Cervo with the refined “DioRiviera” capsule collection proposing not only swimsuits, but also coordinated sarongs in a special French Toile de Jouy canvas and some jewellery creations signed by Victoire de Castellane, leaving the pop-up open until September 30th. There will also be the debut of the Donne Concept Boutique that enhances the femininity of the most exclusive items and accessories in a delicate atelier. Also, on the Promenade du Port a new salon will open for Madame Miranda, for the hair and beauty addicted on demand: the brand, already famous in Rome and Milan, chooses right here a welcoming and articulated space.
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YACHT FINO A 160 METRI
È cresciuta anche la domanda di posti barca per nella Marina di Porto Cervo e con la gestione della IGY, fra le società leader al mondo nel settore, pronta per la nuova stagione la ristrutturazione che permetterà di ampliare anche l’offerta. La vera novità per l’estate 2019 è però il Molo A di Portocervo che potrà ospitare per la prima volta yachts fino a 160 metri, superando il limite dei 110 metri e facendo della Marina la sede ideale anche per le imbarcazioni più grandi del mondo (motivo per cui il superyacht Dilbar da 156 metri del magnate Alisher Usmanov sarà il primo ad es-
Yachting Y A C H T S
sere ospitato quest’estate). Dopo l’inaugurazione nella Marina di Porto Cervo della shopping area Waterfront, avvenuta l’anno scorso: la location sta diventando punto di riferimento per marchi di lusso, da quest’anno anche Riva, de Grisogono e Technogym, come nell’orologeria con Rolex, Hubot ed altri, o nel settore automotive. Le new entry sono Bugatti, BMW, Lamborghini, Bentley e Jaguar che insieme a Porsche apriranno ciascuna un corner dedicato nella location che resta ideale punto di riferimento per eventi e regate in programma presso lo Yacthing club.
UP TO 160 METERS
The demand for berths in the Marina of Porto Cervo and with the management of IGY, among the leading companies in the world in the sector, has also grown, and the restructuring that will also expand the offer is ready for the new season. The real news for the summer of 2019, however, is a port in Portocervo, which will be able to host yachts up to 160 meters for the first time, exceeding the limit of 110 meters and making the Marina the ideal location for even the largest boats in the world (reason why the 156 meter superyacht Dilbar of the magnate Alisher Usmanov will be the first to be hosted this sum-
mer). After the inauguration in the Marina di Porto Cervo of the Waterfront shopping area, which took place last year, the location is becoming a reference point for luxury brands, and from this year will also include Riva, de Grisogono and Technogym, and watchmaking brands such as Rolex, Hubot and others, as well as leader brand in the automotive sector. The new entries are Bugatti, BMW, Lamborghini, Bentley and Jaguar, which together with Porsche will open a dedicated corner in the location that remains the ideal reference point for events and regattas scheduled at the Yachting club.
Regate Yacht Club a Porto Cervo
Coppa Europa Smeralda 888 Invitational Smeralda 888 YCCS Members Championship Maxi Yacht Rolex Cup
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IN QUESTA PAGINA: LE COSTE AL LARGO DI PORTO CERVO OSPITANO APPASSIONATI DI YACHTING DI TUTTO IL MONDO
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``M o r e t h a n a t e a m``
victorschneider designer
by Chef Rob e rt o Okab e
FINGER’S C R E AT I V E J A PA N E S E RESTAURANT Milano
Porto Cervo
Roma
FINGERSRESTAURANTS.COM
Food S F I D A
Ad una anno dall’apertura del ristorante Novikov (presenza che sarà fissa ormai per i prossimi 5 anni) e del ristorante Il Pescatore, con la leadership di Antonio Mellino de “I QuattroPassi”, si consolida la collaborazione anche con altri brand dell’alta ristorazione. Nobu Matsuhisa - che l’anno scorso aveva aperto solo un pop up stagionale nel Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel sin dal 15 giugno il ristorante fusion gourmet ha aperto di nuovo i battenti per la stagione. Nei pressi del Cervo Hotel apparirà completamente rifatto il locale del ristorante La Pergola, nuovo negli arredi e nello stile secondo la firma dello studio BlackSheep, mentre nel Cervo Bar e nel Portico Bar dei piccoli ritocchi sono previsti per la prossima estate. Lo chef Italo Bassi invece propone come novità la sua prima stella Michelin, titolo di rilievo sulla Promenade du Port ad un anno soltanto dall’apertura della sua ConFusion Boutique. Dal gusto tipicamente sardo invece, dopo l’opening dell’enoteca Pedrinelli l’anno scorso, è il Pedrì Bistrot la piacevole versione open air di quest’anno per una sosta d’ispirazione locale, disponibile anche per freschi catering, new entry sulla piazza di Porto Cervo. Se i gusti cambiano invece, c’è lo stilista e food lover di origini italo americane, Jon Buscemi, che firma il suo Burger Joint, la prima presenza come hamburgheria diurna e notturna della Costa Smeralda nonché
IN QUESTA PAGINA, IN ALTO, IL RISTORANTE DEL NIKKI BEACH, IN BASSO NELLA FOTO PICCOLA UNA DELICATA SELEZIONE DELLO CHEF OKABE DEL FINGER’S: GIÒ QUAGLIA, UNAGI, GIÒ TORO, AMAEBY, BUTTERFISH & BAKER’S.
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TRA CHEF DI QUALITÀ, NUOVE APERTURE E DJ SET
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del marchio in Europa. Da Finger’s invece, lo chef Roberto Okabe ha riaperto il suo locale annunciando nuove collaborazioni in programma per la stagione “Stiamo puntando sul dopocena, con Dj e cocktail. Abbiamo Max Correnti fra quelli che saranno più spesso al Dj set. E poi – conclude lo chef - abbiamo accordi con vari sponsor per alcuni serate nel ristorante, come ad esempio con Audi, Veuve Cliquot, RJ Watches e Porsche”. Fresco di ri-apertura anche Crocetta con i suoi Panini d ‘autore, in una formula bistrot che – oltre ai tre locali milanesi con varietà gourmet – si ripropone in località Abbiadori con servizi esclusivi. “E’ un nuovo concetto di locale, per tutte le fascia di età e disponibilità e - da frequentatore da oltre 45 anni - ne ho sempre sentito la mancanza – ci spiega Simone Avogadro, titolare - Ci siamo evoluti ora, ovviamente con le esigenze dei tempi moderni: social, Wi-Fi, videos, musica, delivery, takeaway e Yacht & Villa service”. Spostandosi invece verso Poltu Quatu, giunge al secondo compleanno il Mexican Kitchen & Tequila Bar Canteen, aperto da Luca Guelfi, dopo la fortunata esperienza di Milano e Courmayeur. Stessa proprietà anche dietro all’oyster bar bistrot Fruits de Mer, sempre in Poltu Quatu che, con le sue ostriche e gli abbinamenti di vino e champagne supera le 100 ricercatissime etichette e rinnova la sua offerta stagionale con menu freschi di pesce.
On the Beach
IN ALTO E IN BASSO, ALCUNE IMMAGINI DI LIVE PERFORMANCE E LA SPIAGGIA DEL BEACH CLUB DI NIKKI BEACH, SU CALA PETRA RUJA
Sulle più belle spiagge dichiarate Smoke & Plastic free per 80 chilometri di costa (incluse Grande Pevero, Capriccioli, Romazzino, Piccolo Pevero, Rena Bianca, Baja Sardinia), sono molte le novità. L’ordinanza per la salvaguardia dell’ambiente dell’area balneare è solo di quest’anno, ma a Liscia Ruja il White Beach Club adotta sin dallo scorso anno l’uso di bicchieri e stoviglie eco-compatibili a base di sostanze derivate dall’amido mentre da questa stagione si organizza con delle aree specifiche per i fumatori. “Non si fuma in spiaggia, fra gli ombrelloni, ma solo esclusivamente in un’area dedicata del nostro ristorante” informa il titolare Max Piccinnu “poi gli ospiti possono anche usufruire di un’area dedicata a 100 metri dal beach club, disposta dal comune di Arzachena”. Una scelta d’ospitalità che si aggiunge ad una formula collaudata di qualità, dove dal mattino al tramonto – con l’alternarsi di band emergenti locali nei dj set - si accompagnano gli ospiti nelle giornate di sole e fino all’aperitivo. Si fanno le ore piccole invece ai Nikki Beach. Nell’estate 2019 i locali del gruppo ormai in tutto il mondo spegneranno 20 candeline. Non mancheranno i festeggiamenti anche in quello di Costa Smeralda quando, dal 28 giugno, si aprirà la stagione nella splendida baia di Cala Petra Ruja, dando il via a tre mesi all’insegna della ‘Celebration of life’. Oltre agli appuntamenti
fissi, come l’amatissimo Amazing Sundays, ci saranno performance come i party Tribal Vibes, i dj special guest di Sound of summer e i Friday like you mean it (sempre per l’aperitivo al tramonto in stile house music) ma le date cult restano il 4 luglio con Fourth of July Party, il 3 agosto con il White Party ed il 10 agosto, quando si celebrerà il grande compleanno del gruppo con 20 Years celebration. Ultima soirée d’eccezione a metà agosto per il Ferragosto Celebration, con il format a tema We Italians!. Al neo Nikki Beach Waterfront popup bar & lounge invece di Porto Cervo, la data di avvio stagione cade sulla serata del prossimo 6 luglio (per tutte quest’anno invece la chiusura sarà l’8 settembre). C’è poi il nuovo concept che dal 1° giugno è approdato sulla spiaggia dorata di Liscia Ruja. È il Big Sur, d’ispirazione californiana, un’idea che arriva dall’esperienza di altre opening a Formentera, Santo Domingo o in Grecia e voluta da Luca Guelfi, l’imprenditore milanese che vanta locali come il Saigon, il Petit e il Shimokita fra gli altri. Il nuovo beach bar dal sapore Hippy-Chic sceglie una delle spiagge più gettonate dell’intera isola e ripropone la formula di un’ambientazione anni ’70 per i suoi cocktails d’autore (in compagnia dello sponsor-beverage Bacardi) e buona musica, dal mattino al tramonto, in riva al mare con il Dj Set firmato sempre da Marco Carpentieri.
phibeach.com @phibeachofficial
Wellness Il progetto a lungo termine è di introdurre in ogni albergo di lusso una SPA, un’operazione che in prospettiva corre accanto ad una serie di attività utili a posizionare la Costa Smeralda come destinazione di benessere. Un progetto ampio quello nei piani che riguarderà quindi alimentazione, eventi sportivi, percorsi naturalistici e altro ancora. Una nuova concezione che mette in campo, sin dalla prossima estate e fino al 2023 l’avvio, ad esempio, dell’accordo con la Wellness Foundation della Technogym. Il brand di Cesena potrà supportare lo sviluppo dell’offerta wellness a 360gradi in Costa Smeralda, agendo su strutture, percorsi e soluzioni che potranno incentivare iniziative sul territorio. In contemporanea, però,
anche percorsi di running e trekking sono stati ultimamente migliorati e ridefiniti, grazie ai lavori di ristrutturazioni a cura del Consorzio Costa Smeralda sui tracciati (5 chilometri) di marciapiedi tra il Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel e Capriccioli, tra Porto Paglia e Stella Maris e lungo via del Galeone. Il recente Pevero Health Trail, poi, concorre al mood della stagione, con un percorso fra la macchia mediterranea a partire dai suoi 5 ingressi, tutti serviti da parcheggi auto vicini. Si può iniziare dalla Club House del Pevero Golf Club, dalla spiaggia del Grande Pevero utilizzando l’accesso ed i parcheggi del Piccolo Pevero, dal Piccolo Romazzino, dall’Hotel Romazzino, a Luxury Collection Hotel e da Cala Liccia.
Wellness The long-term project is to introduce in each luxury hotel a SPA, an operation that in perspective runs alongside a series of useful activities to position the Emerald Coast as a wellness destination. It is a broad project the one that is in the plans to therefore cover nutrition, sporting events, nature trails and more. A new concept that, starting from next summer and until 2023, will see the launch, for example, of the agreement with the Technogym Wellness Foundation. The Cesena brand will be able to support the development of the 360-degree wellness offer in the Emerald Coast, acting on facilities, routes and solutions that can encourage local initiatives. At the same time, however, running and trekking routes have
IN QUESTA PAGINA, IL CPH PEVERO HOTEL CON LE SUE PISCINE A SFIORO CHE, INSIEME AL “PEVERO HEALTH TRACK” E LA NUOVA BIKE ROOM CARATTERIZZANO IL NUOVO CONCEPT DEDICATO AL WELLNESS IN COSTA SMERALDA. NELLA PAGINA ACCANTO, GLI INTERNI DELLE NUOVE SUITE CHE IL GRUPPO MARRIOTT HA ULTIMATO PER LA STAGIONE NEL CALA DI VOLPE, A LUXURY COLLECTION HOTEL.
recently been improved and redefined, thanks to the renovation works carried out by the Emerald Coast Consortium on the tracks (5 kilometres) of sidewalks between the Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel and Capriccioli, between Porto Paglia and Stella Maris and along Via del Galeone. The recent Pevero Health Trail, then, contributes to the mood of the season, with a path through the Mediterranean scrub starting from its 5 entrances, all served by nearby car parks. You can start from the Club House of the Pevero Golf Club, from the Grande Pevero beach using the access and parking areas of the Piccolo Pevero, from the Piccolo Romazzino, from the Hotel Romazzino, a Luxury Collection Hotel and from Cala Liccia.
Hospitality S P A ,
SUITE &CLUB
Stile e charme nel nuovo look del Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel che ha concluso il refurbishment delle aree comuni avviato già in pieno inverno. Appena ultimate le prime dieci suite del secondo piano, insieme ai corridoi e la hall firmati da Bruno Moinard (4Bi & Associés). Nello stesso hotel di lusso poi, la grande new entry dell’anno, la nuova SPA, brandizzata Shiseido curata da Dordoni Architetti che, in questo caso, proprio a partire dal primo luglio, punterà su trattamenti specializzati del marchio giapponese. Oltre al riposizionamento del Cala di Volpe con il suo nuovo look, c’è poi anche la ristrutturazione del Romazzino, a Luxury Col-
lection Hotel, grazie alla preziosa consulenza dell’architetto Pietro Lissoni che ne ha seguito gli interventi più importanti. Per l’opening estivo ripensata anche l’area di ingresso a cura di Roberto Murgia (RMA) che apparirà completamente nuova e di grande impatto mentre, solo dopo la fine della stagione, seguirà un restyling più completo e sostanziale nelle singole camere. Per i più piccoli invece - e per nuovi target di mercato dunque – nel Romazzino, a Luxury Collection Hotel si inaugurerà anche del primo Toy Club degli hotel della catena Marriott presenti in Costa Smeralda, spazio firmato dallo Studio Stoerrr.
Hospitality Style and charm in the new look of the Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel that has concluded the refurbishment of the common areas already started in the middle of winter. The first ten suites on the second floor have just been completed, along with the corridors and the hall designed by Bruno Moinard (4Bi & Associés). In the same luxury hotel then, the great new entry of the year, the new SPA, branded Shiseido and curated by Dordoni Architects which, in this case, starting from July 1st, will focus on specialized treatments of the Japanese brand. In addition to the repositioning of the Cala di Volpe with its new look, there is also the restructuring of the
Romazzino, a Luxury Collection Hotel, thanks to the precious advice of the architect Pietro Lissoni who followed the most important interventions. For the summer opening the entrance area was also redesigned by Roberto Murgia (RMA), which will appear completely new and of great impact while, only after the end of the season, will follow a more complete and substantial restyling of the individual rooms. For the youngest guests instead - and for new market targets therefore - in the Romazzino, a Luxury Collection Hotel, will also be inaugurated the first Toy Club of the hotels of the Marriott franchise in Emerald Coast, a space signed by Studio Stoerrr.
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IN ALTO, L’INSEGNA DELLA GALLERIA D’ARTE PACI, IN BASSO ALCUNE IMMAGINI DEGLI INTERNI ESPOSITIVI AL WELLNESS IN COSTA SMERALDA. NELLA PAGINA ACCANTO, GLI INTERNI DELLE NUOVE SUITE CHE IL GRUPPO MARRIOTT HA ULTIMATO PER LA STAGIONE NEL CALA DI VOLPE, A LUXURY COLLECTION HOTEL.
Events
Spazio alle mostre antologiche, tatoo & street art per la stagione estiva. La galleria Paci Contemporary da giugno ospita la grande mostra antologica “Sandy Skoglund: Winter (20082018)” dedicata all’artista americana, pioniera della Staged-photography. In programma un’installazione originale che conferma ancora una volta la straordinaria unicità di questa artista. Resteranno invece sulle facciate di boutique e ristoranti della Promenade du Port i murales appena realizzati da quattro artisti come Mina Hamada, Zosen, Peeta e Jasper Wong in un itinerario che vivacizza la passeggiata e collega la Marina al centro del villaggio. In programma invece da luglio presso la Galleria Tonelli la mostra dello scultore italiano Fabio Viale, nome che sulla piazza internazionale ha scosso l’attenzione della critica con opere in marmo coinvolgenti, fra busti marmorei candidi e tatuati. Nell’ambito invece della rassegna MiniWizz Trash Lab sul
For the summer season, space will be given to anthological exhibitions, tattoo & street art. Starting from June, the Paci Contemporary gallery hosts the great anthological exhibition “Sandy Skoglund: Winter (2008-2018)” dedicated to the American artist, pioneer of staged-photography. An original installation is scheduled that once again confirms the extraordinary uniqueness of this artist. Instead, the murals newly created by four artists like Mina Hamada, Zosen, Peeta and Jasper Wong will remain on the facades of boutiques and restaurants of the Promenade du Port in an itinerary that enlivens the walk and connects the Marina to the village center. The program by the Italian sculptor Fabio Viale, a name that has shaken the attention of critics with involving marble works, between white and tattooed marble busts, has been scheduled since July at the Tonelli Gallery. As part of the MiniWizz Trash Lab review on the con-
riuso consapevole dei materiali, ispirata ai dogmi dell’economia circolare, la start up MiniWizz ha in programma un vero e proprio laboratorio espositivo che parte proprio dalla pavimentazione della nuova Promenade- vestita- è il caso di dirlo – ad arte. Oltre al palcoscenico-istallazione, l’idea poi di uno shop in cui la filosofia green si declina per complementi d’arredo e capi d’abbigliamento, sempre in piazzetta. A luglio poi ci sarà uno spazio dedicato a Bradley Theodore che - non nuovo a murales dedicati alle icone della moda - costellerà stavolta la passeggiata più en vogue della Costa. Ad agosto, per gli amanti dei tatoo, l’arrivo di Doctor Woo ma in una nuova performance: in collaborazione con Lamborghini – marchio che in Promenade esordisce in un importante spazio espositivo davanti ai grandi yacht – prenderà vita un progetto di live painting proprio sulla mitica Lamborghini Aventador S Roadster.
scious reuse of materials, inspired by the tenets of the circular economy, the MiniWizz start-up is planning a real exhibition laboratory that starts from the pavement of the new Promenade which will be artfully dressed - it is the case to say. In addition to the stage-installation, there’s also the idea of a shop where the green philosophy is declined for furnishing accessories and clothing, always in the little square. Then, in July there will be a space dedicated to Bradley Theodore who - not new to murals dedicated to fashion icons - will this time dot the most en vogue walk on the coast. In August, for tattoo lovers, there will be the arrival of Doctor Woo with a series of new performances: in collaboration with Lamborghini - a brand that makes its debut in an important exhibition space in front of large yachts in Promenade - a live painting project will come to life on the mythical Lamborghini Aventador S Roadster.
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NELLA FOTO IL WAKEBOARDER NICOLÒ CAIMI, PROTAGONISTA DEL QUARTO CAPITOLO DELLA SERIE ORIGINALE “THE SCENT OF LIFE” DI GIORGIO ARMANI.
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A CURA DI ENRICO CAMMAROTA
PH COURTESY OF GIORGIO ARMANI BEAUTY
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GIACCA E POLO: TAGLIATORE BERMUDA: GIORGIO ARMANI
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IN QUESTA PAGINA CAMICIA, SHORTS, SCARPE STRINGATE E PAGLIETTA: TUTTO GIORGIO ARMANI A SINISTRA PANTALONE: BRUNELLO CUCINELLI
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IN QUESTA PAGINA, PANTALONE: BERWICH MOCASSINI: SANTONI A DESTRA, CAMICA E BLAZER: GIORGIO ARMANI PANTALONE: BERWICH OCCHIALI DA SOLE: MOSCOT
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Photographer Yuri Catania Production Silvia Torricelli Stylist Angelina Lepper Assistant Stylist Maya Pallara, Rossana Lodo, Jessica Mariuz Hair Giovanni Erroi @ GreenApple Makeup Letizia Morle’ @ GreenApple Location IL SERENO LAGO DI COMO Leading Hotels of the World (Via Torrazza 10, Torno CO) Model Jonas @ Next Model
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di Antonella Tereo
NEW GENERATION SPORTSWEAR
ZILLI ha sempre scelto l’eccellenza sartoriale. Oggi non tradisce la sua filosofia e si concentra su linee contemporanee. Nasce il sodalizio con Youri Djorkaeff, l’ex campione ha stretto una collaborazione con la maison diventando ambassador DEL BRAND
YOURI DJORKAEFF RITRATTO DA ROBERTO FELICIONI
UN RITRATTO DELLA FAMIGLIA SCHIMEL FONDATRICE DEL BRAND ZILLI.
PH: ROBERTO FELICIONI
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Lo stile della capsule YouriDjorkaeff by ZILLI SPORT è capace di interpretare la giornata tipo con capi di assoluto comfort e altissima qualità, fra sportswear e business. “Dalla scarpa al cappellino, dalla palestra all’ufficio, con pezzi e colori, in particolare blu e grigio, che mi corrispondono - ha dichiarato lo sportivo - c’è sia tecnica che know-how, con tanto lavoro su materiali e tagli. La collezione è molto moderna e guarda al futuro, che per me è molto importante”. Una collezione (disponibile presso i punti vendita a partire da febbraio 2020 e sulla boutique online) del tutto speciale, nata dall’intesa dell’ex fuoriclasse del calcio (soprannominato “Snake”) con il fashion designer
Simone Marelli e che proprio a Pitti Immagine ha fatto il suo debutto, rilanciando l’idea di una nuova Zilli sul mercato. Non solo torna sulla scena il “blu”, l’iconica signature nuance del brand, ma nasce una prospettiva che lascia spazio alla sperimentazione e all’innovazione: pellami snake effect, quasi impalpabili e un nuovo capitolo anche nelle calzature che raffinano e combinano pelle e legno, collezioni fedeli alle tecniche sartoriali della maison ma in grado di declinare le nuove tendenze e creare nuove esclusività, quelle care alla clientela internazionale più esigente ma anche più affezionata. Il brand infatti, conserva dal passato la stessa cura artigianale, lo dimostrano le cinture senza
IN QUESTE PAGINE, ALCUNI DETTAGLI DELLE LAVORAZIONI SARTORIALI ZILLI, SCATTATE NELL’ATELIER DI LIONE.
giunture, realizzate con pezzi unici in pelli esotiche, come pitone o coccodrillo, abbinate a fibbie dalla lavorazione anche personalizzata. Negli anni Ottanta, il brand del lingotto d’oro conquista anche il mercato russo per la sua particolare cura sulla lavorazione delle pellicce di visoni scandinavi o dei cincillà più rari degli allevamenti o dei migliori pecari selvaggi dell’America del Sud, come anche zibellini e castori rasati per le bordure e le fodere. È storia che continua e soddisfa oggi anche ordini speciali on demand, dove l’esperienza per un risultato esclusivo gioca il ruolo più importante. Non è un caso se proprio da qui l’uso dei giubbotti d’alta qualità dal solo settore dell’aviazione è stato esportato nel guardaroba quotidiano dei migliori clienti.
“Siamo stati i primi a confezionare capi sportswear di lusso già cinquant’anni fa - afferma Alexandra Schimel, responsabile della comunicazione dell’azienda di famiglia che, con il fratello Laurent attuale direttore generale della maison, è a capo di una nuova generazione di collezioni uomo – i primi ad impiegare pelli pregiate come ad esempio il pecari nell’abbligliamento, non solo negli accessori”. Uno stile che conquista - di nuovo - il gusto maschile per il casual wear chic d’ultima generazione. Ora si guarda al futuro. Si scrivono nuove pagine per la famiglia di Lione, persino nel beauty: nell’aria c’è un profumo Zilli, in tre fragranze che sarà presentato al pubblico solo ai primi di ottobre ed entrerà sul mercato a marzo-aprile 2020. •
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di Alfonso Rizzo
Dalle Alpi al mare, l’impegno di Audi Italia inizia a Cortina e si conclude nelle acque cristalline della Costa Smeralda
Se il marchio dei quattro anelli è una piacevole costante sulle più famose piste di sci alpino durante la stagione invernale, l’estate non è da meno. A luglio Audi sarà per il terzo anno consecutivo official sponsor della Maratona des Dolomites, la gran fondo ciclistica ambientata nel cuore delle Dolomiti giunta quest’anno alla 33ª edizione. Partenza e arrivo in Alta Badia dove la casa automobilistica sta sviluppando assieme a Enel l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici Eva+ e un network di ricarica rapida lungo le principali arterie europee nell’ambito del programma Ionity condiviso con altri costruttori di auto. Come da tradizione, Audi sarà presente a Madonna di Campiglio dal 12 al 14
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CULTURE
CALLING AUDI sostiene cultura, sport ed ecosostenibilità per tutta l’estate
luglio con lo Chic-Nic, l’atteso appuntamento estivo in cui consapevolezza ambientale e rispetto per il territorio si uniscono alle eccellenze locali. Il 22 e 23 agosto sarà protagonista della terza edizione di TedX Cortina, il primo TED a “quasi impatto zero”. Il focus di quest’anno sarà la sostenibilità e il ritorno alle origini. Il team fortemente voluto dal Presidente Alberto Paccagnella è guidato da Martina Pellegatti e Benedetta Fabro. Il 7 e 8 settembre, sempre a Cortina d’Ampezzo, Audi supporterà l’evento Queen of Taste, appuntamento imperdibile tra gli eventi classici che presenta il meglio della cucina ampezzana rivisitata in chiave gourmet dai migliori chef di Cortina e delle valli limitrofe.
IN QUESTE PAGINE: AUDI CITY LAB 2019
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SOPRA, L’AUDI A7 SPORTBACK RIPRESA DALL’ALTO PER L’ANTEPRIMA DI AUDI Q8 IN COSTA SMERALDA. NELLA PAGINA PRECEDENTE UNA SERIE DI FOTO DEGLI EVENTI AUDI.
Dai monti alla pianura fino al mare e pure in pista. Performance e adrenalina attendono gli atleti della Federazione Italiana Sport Invernali FISI che si sfideranno il 24 luglio all’Autodromo di Imola. Dall’1 al 4 agosto la musica d’avanguardia inonderà la Valle d’Itria con il supporto di Audi, sponsor della 3ª edizione del VIVA! Festival con artisti del panorama musicale internazionale. Audi sarà inoltre presente nelle acque di Porto Cervo per tutta la stagione estiva. Gli appuntamenti prenderanno il via il 23 maggio in occasione della One Ocean Sailing Championship League quando circa 30 team provenienti da tutta Europa si sfideranno a bordo della flotta di J/70 dello Yacht Club Costa Smeralda. Dal 13 al 23 giugno Audi sarà protagonista in Costa Smeralda in occasione della Star World
Championship, rassegna iridata della storica classe olimpica che ospiterà velisti di fama internazionale come Paul Cayard. Dal 19 al 22 settembre la casa di Ingolstadt sosterrà l’MBA’s Conference and Regatta e subito dopo (23-28 settembre) caratterizzerà l’Audi 52 Super Series Sailing Week, evento di chiusura della stagione sportiva dello Yacht Club Costa Smeralda. Nel frattempo, a partire dal mese di maggio, Mauro Pelaschier, ambasciatore della Fondazione One Ocean per testimoniare il rispetto degli ecosistemi marini e diffondere la Charta Smeralda, ripartirà per un nuovo One Ocean Tour nei circoli nautici d’Italia. Pelaschier raggiungerà le nuove generazioni di velisti a bordo di una Audi e-tron, prima vettura completamente elettrica del marchio dei quattro anelli.
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di Alfonso Rizzo
SIMPLY
ROAR Bentley, BMW e Porsche: le novità dal mondo delle cabrio tra le più eleganti del momento
IN QUESTE PAGINE, BENTLEY CONTINENTAL GT CONVERTIBLE
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IN QUESA PAGINA, ALCUNI DETTAGLI DELLA BENTLEY CONTINENTAL GT CONVERTIBLE
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Bentley
Bastano 19 secondi – anche viaggiando fino a 50 km/h – per aprire la capote in tela disponibile in 7 tonalità con finitura in Tweed che si ripiega a “Z” per scomparire dentro l’alloggiamento sopra il bagagliaio da 235 litri (150 in meno della coupé) e scoprire una delle gran turismo più eleganti mai costruite. La nuova Bentley Continental GT Convertibile è un gioiello di tecnologia e cura maniacale per ogni dettaglio. A capote chiusa l’isolamento è adeguato al lignaggio della vettura grazie allo specifico e più efficiente sistema di tenuta e isolamento acustico che riduce di 3 dB la rumorosità a velocità di crociera rispetto al modello precedente. A capote aperta si può viaggiare anche se fuori fa fresco perché i sedili sono climatizzati, il volante riscaldato e il sistema scaldacollo integrato è stato potenziato e reso più silenzioso. La Bentley Continental GT Convertible esalta l’esperienza dinamica della guida a capote aperta con prestazioni entusiasmanti. Merito del poderoso motore W12 di 6 litri da 635 CV e 900 Nm di coppia massima disponibile da 1.350 giri/min, cioè sempre. L’accelerazione da 0 a 100 km/h è bruciante: 3,8 secondi; la velocità mas-
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sima stratosferica per una cabrio: 333 km/h. Nonostante il peso di oltre 24 quintali e le dimensioni generose (4,85 metri di lunghezza per quasi due di larghezza), la nuova Cabrio di Crewe si muove con estrema disinvoltura sia in città – dove non passa certo inosservata – sia sul misto. Ottima la tenuta e il comfort acustico dei Pirelli P Zero con sistema Noise Cancelling System. La nuova Continental GT C sorprende per la qualità di assemblaggio e la capacità degli artigiani Bentley di integrare tutta la moderna tecnologia che ci si aspetta su un’auto di lusso in un’opera d’arte su quattro ruote. Spicca il sofisticato cruscotto digitale ed il Bentley Rotating Display con schermo a sfioramento da 12”3 su un lato, ma che ruotando su se stesso può mostrare tre quadranti analogici incastonati nella radica che indicano temperatura esterna, bussola e cronometro. La nuova Bentley Continental GT Convertible W12 è già disponibile con prezzi a partire da 211.750 euro (una ventina in più della coupé), ma volendo risparmiare c’è anche una variante V8 da meno di duecentomila euro. Optional esclusi, naturalmente.
IN QUESA PAGINA, ALCUNI DETTAGLI DELLA BMW SERIE 8 CABRIO
BMW
Dopo l’epico debutto della Coupé con una passerella esclusiva sul Canal Grande di Venezia, la Serie 8 si toglie il cappello e diventa anche Cabrio. Il mitico «squalo» anni ’90 si aggiorna con la più recente tecnologia automobilistica sfoggiando per l’occasione un design esaltante. Oggi come allora, l’obiettivo è lo stesso: andare oltre la Serie 6. Così, dopo la Coupé e la Cabrio, la Serie 8 avrà anche una variante di carrozzeria coupé a 4 porte e non mancheranno le varianti più sportive «M». La grande capote in tela si abbassa il 15 secondi anche viaggiando a 50 km/h per scomparire nel posteriore di questa elegante cabriolet. I 125 kg di peso aggiuntivi fanno lievitare oltre i venti quintali il peso complessivo, ma l’equilibrata ripartizione delle masse e la generosa coppia dei potenti motori in dotazione la rendono “leggera” come una Z4. Quattro ruote motrici e lo sterzo integrale la rendono agile nel misto e sicura sul veloce. Il V8 biturbo di 4,4 litri da 530 CV e 750 Nm di coppia massima della M850i xDrive non ha alcuna esita-
zione e spinge dai duemila giri al minuto in un crescendo rossiniano fino a raggiungere la velocità massima autolimitata di 250 km/h. Il cambio automatico a 8 rapporti è rapido e preciso quando si usa manualmente con le palette al volante e sorprende per la capacità di interpretare i desideri del conducente quando in modalità sport automatica. All’interno si ritrova tutto il family feeling dell’ultima generazione di vetture BMW: ampi schermi digitali per il cruscotto e per il sistema di infotainment che può essere gestito con il tocco, a voce, a gesti o con l’ormai classico iDrive. L’ultra-avanzato Control & Display della BMW Serie 8, l’assistenza alla guida e la dotazione di dispositivi per la connettività contribuiscono a definire il carattere innovativo ed esclusivo della vettura. Infinite poi le possibilità di personalizzazione degli interni con materiali pregiati e accessori esclusivi. Disponibile anche con motorizzazione tre litri 6 cilindri in linea Diesel da 320 CV, la nuova Serie 8 Cabrio è in vendita con prezzi a partire da 114.700 euro.
Porsche IN QUESA PAGINA, ALCUNI DETTAGLI DELLA PORSCHE 911 CARRERA CABRIO
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Più larga di 5 cm al posteriore e di 4,5 cm all’anteriore, la nuova Porsche 911 Carrera Cabrio guadagna in tenuta di strada ed è ancora più stabile sul veloce. L’erogazione di coppia (530 Nm) del poderoso 6 cilindri boxer biturbo da 450 cv (+30 cv) è spontanea e continua come sui migliori aspirati. Perfettamente tarata la nuova modalità di guida «Wet» che permette di divertirsi anche su fondi viscidi senza rinunciare mai alla sicurezza: l’abbiamo particolarmente apprezzata durante la nostra prova bagnata sulle strade scivolose tra Atene e Creta. La capote ad azionamento elettrico si apre e si chiude in soli 12 secondi (2 in meno della 991). Anche il frangivento si aziona con un pulsante comparendo magicamente dal profilo interno della fiancata posteriore. La capote in tela si ripiega a «Z» scomponendosi in tre pezzi che trovano posto nell’alloggiamento ricavato sopra al motore profondo appena 23 cm. Nel complesso, la 911 Cabrio mantiene una linea da Coupé filante che richiama il profilo della 356 Speedster. Le linee orizzontali ed il generoso spoiler posteriore
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alleggeriscono visivamente il posteriore che poggia su grandi ruote da 21”, mentre davanti i cerchi sono da 20”. Gli pneumatici Pirelli P Zero della nostra Carrera S hanno garantito un grip sorprendente anche sotto la pioggia battente. All’interno l’evoluzione del design è palpabile, a cominciare dal cruscotto che diventa quasi completamente digitale, mantenendo soltanto il contagiri analogico, rigorosamente al centro con la stessa lancetta analogica della prima 911 del 1948. Rispetto alla coupé cambia soltanto la pulsantiera davanti al portaoggetti nel tunnel centrale dove si trovano gli interruttori per l’azionamento della capote e del frangivento. Il comfort di bordo compie un notevole passo avanti: comoda su tutte le strade e molto silenziosa a capote chiusa, anche viaggiando veloci, e con pochi refoli d’aria quando si viaggia in due con frangivento in posizione. La nuova Cabrio è già ordinabile con prezzi a partire da 138.639 euro per la Carrera S e 146.691 euro per la Carrera 4 S a trazione integrale. Già in consegna dal mese aprile.
ŠMariano Landolfi
THE MEN CLUB
MAI NESSUN AZZURRO
COSÌ IN ALTO
Eleganza, agonismo, souplesse, incanto, sono solo alcune delle componenti di una competizione equestre e un cavaliere come Lorenzo De Luca lo sa bene. Reduce dal concorso Ippico di Piazza di Siena, ci racconta il suo feeling umano e sportivo con Jaguar Land Rover Italia.
Lorenzo De Luca, primo aviere dell’Aeronautica Militare dal 2015, vincitore della Coppa delle Nazioni, è entrato a far parte della squadra degli Ambassador Land Rover per l’Italia. IN QUESTE PAGINE, FOTO SCATTATE DURANTE LE GARE DELL’87° CSIO DI ROMA A PIAZZA DI SIENA DAL 20 AL 26 MAGGIO.
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Diventato cavaliere da autodidatta, dal 2016 colleziona importanti vittorie, dal Gran Premio di Shanghai, di Dublino, di Wellington e di Knokke, di Parigi e della Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena. Nel 2017 è il primo italiano a raggiungere il secondo posto nella computer list mondiale, mentre nel 2018 vince il prestigioso Gran Premio Roma e ottiene il settimo posto nei campionati mondiali a Tryon in America.
Attraverso la sua grande passione, la sana competizione sportiva e la tenacia, esprime al meglio alcuni tra i valori fondamentali del brand Land Rover. Come Brand Ambassador di Land Rover, Lorenzo guida una Discovery Sport, il SUV “Go Anywhere”, immagine dello spirito Discovery by Land Rover, l’ideale per un atleta come Lorenzo che ama ogni dimensione d’avventura. Numeri alla mano, nessun azzurro era mai arrivato così in alto. In uno sport dove il cavallo è campione esattamente e forse anche di più rispetto al cavaliere, De Luca riesce a mettere in fila risultati prestigiosi grazie soprattutto a Ensor de Litrange, baio di 13 anni di proprietà di Stephex Stables. «Siamo molto orgogliosi di aver rinnovato l’accordo con la Federazione Italiana Sport Equestri confermando la nostra presenza come Official Sponsor del torneo di Piazza di Siena e di altre gare del circuito federale. Il nuovo legame con il giovane promettente cavaliere Lorenzo De Luca, testimonia un ulteriore rafforzamento di questa partnership grazie alla quale riconfermiamo il nostro supporto alle discipline equestri e a manifestazioni storiche come Piazza di Siena, di cui condividiamo passione, spirito sportivo e tradizione» - ha commentato Daniele Maver, Presidente di Jaguar Land Rover Italia. Nel frattempo Lorenzo riscrive la storia dell’equitazione mondiale e già progetta una nuova scalata.
Hai iniziato in un piccolo circolo a Lecce, ma oggi ti dividi tra scuderie in Belgio e negli Usa. La tua storia è molto singolare ed è un po’ simile a quelle che in passato hanno consacrato grandi campioni venuti dal nulla. Quali memorie d’infanzia conservi ancora? Mi sono avvicinato al mondo dei cavalli all’età di nove anni, la mia passione è stata tale da convincere i miei genitori ad accompagnarmi a un maneggio di Lecce per vederli da vicino. Dopo la maturità scientifica mi sono trasferito a Modena e qui la mia passione ha convinto uno sponsor a scommettere sulle mie qualità: per cinque mesi ho potuto seguire in Belgio i consigli del grande maestro Henk Nooren. Da autodidatta, sono diventato un cavaliere vero. Sono cresciuto e migliorato e, insieme a me, la mia esperienza.
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Il risultato e il piazzamento nella classifica di qualsiasi gara possono essere fonte di gioia o di amarezza, quali altre emozioni entrano in gioco? Le mie radici salentine mi portano a godere dei bei momenti della vita e delle vittorie, ma la sconfitta è tuttavia presente in tutta la mia carriera sportiva, come in quella dei migliori professionisti del resto. Le componenti psicologiche che entrano in gioco durante una gara appartengono a un rapporto molto profondo, quello con il cavallo. Lo stato d’animo può variare di giornata in giornata, ma faccio del mio meglio da un punto di vista organizzativo affinché i cavalli vengano trattati in un certo modo: sono dei professionisti a tutti gli effetti. La comunicazione tra cavallo e cavaliere è basata sull’istinto? Non solo perché con i nostri cosiddetti “aiuti” - il movimento della mano, della gamba, la modulazione della voce, l’equilibrio sulle staffe - impartiamo indicazioni differenti. Iniziamo ad addestrare i cavalli quando hanno tre anni e li portiamo ad affrontare i primi Gran Premi a nove. C’è molta pazienza, tanta dedizione. Una gara che ti ha emozionato più di tutte? Il Gran Premio di Roma dello scorso anno che ho vinto con il mio stallone Halifax vh Kluizebos. È un successo storico perché pareggia quello centrato nel ‘94 da Arnaldo Bologni su May Day e interrompe un digiuno lunghissimo per i saltatori italiani nell’ovale di Villa Borghese. Che tipo di preparazione atletica ti viene richiesta? Ogni settimana facciamo gare di alto livello. Dalle 8 di mattina alle 7 di pomeriggio siamo costantemente in scuderia, quindi andare in palestra serve sostanzialmente a riattivare i muscoli che a cavallo si atrofizzano un po’. La nostra attività consiste soprattutto nel lavoro con i cavalli, organizzativo e atletico.
A DESTRA, LORENZO DE LUCA, LAND ROVER AMBASSADOR CON LA SUA NUOVA DISCOVERY SPORT.
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Passione, spirito sportivo e tradizione rivivono in questa competizione. Ma il tempo è una variabile fondamentale. Cosa rappresenta nel tuo lavoro e nella tua vita? Dare sempre il massimo significa dedicare più tempo possibile al mio lavoro. Non rappresenta in alcun modo un limite perché la pazienza è una variabile fondamentale in questo settore. La fretta non è una buona amica. Essere Jaguar Land Rover Ambassador significa esprimere alcuni tra i valori fondamentali del brand, quali? Sono sempre stato un grande fan del marchio. Dopo aver vinto la Coppa delle Nazioni ho conosciuto il team della casa automobilistica e si è instaurato subito un meraviglioso rapporto. Da qui è nata questa bellissima partnership che riassume lo spirito del nostro ambiente, fatto di stile e sportività. Poi viaggiando molto mi sposto in territori che necessitano di sicurezza e comfort durante il viaggio, componenti in cui Jaguar Land Rover è leader. Altro tratto comune è l’amore per l’avventura, quella scintilla che consente di inseguire il proprio sogno. Qual è il tuo sogno oggi? Sto già vivendo un sogno. Sono fortunato perché faccio della mia passione un lavoro. Sicuramente ho sempre nuovi obiettivi nell’ambito della mia carriera sportiva, ma a livello personale sono contento di quello che ho. Nei tuoi momenti “off” preferisci gli scenari esotici o quelli mediterranei? Nel tempo libero adoro tornare in Italia. Lecce è la mia città, così piena di storia e bellezza. Il mare, le spiagge, località uniche come Santa Maria Di Leuca, Gallipoli, Otranto. Mi piace riabbracciare le tradizioni della mia terra e nella mia comfort zone ideale non mancano i piaceri della buona tavola, soprattutto orecchiette, torcinelli e pasticciotti.
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THE MEN CLUB
di Fabrizio Rinversi
IL TEMPO SI TINGE DI
BLU
L’impermeabilità, ormai, costituisce un requisito di qualità dell’orologio, anche se non in stretta correlazione con la sua funzione. Infatti, anche l’uso quotidiano e non necessariamente l’immersione in profondità, comportano il rispetto di esigenze di sicurezza e robustezza non trascurabili. In queste pagine, illustriamo dei subacquei doc, alcuni dei quali capaci di performance straordinarie, ma con un’estetica tale da renderli adatti anche ad occasioni sportive “in superficie” o ad una normale giornata di lavoro. 1 5 8
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BLANCPAIN FIFTY FATHOMS “NAGEURS DE COMBAT”, IN ACCIAIO SATINATO DA 45 MM E 15,7 MM DI SPESSORE, AUTOMATICO, IMPERMEABILE FINO A 30 ATMOSFERE. SERIE LIMITATA A 300 PEZZI.
“La corsa all’impermeabilità” per i segnatempo da polso, con Rolex assoluta protagonista (il celebre brevetto Oyster era stato registrato nel 1926), iniziò nella seconda metà degli anni ‘20. Nel tempo, i requisiti per qualificare un orologio come subacqueo, sono stati severamente codificati, in particolare, in terra elvetica, dal Bureau des Normes NIHS, a partire dal presupposto inderogabile della resistenza ad immersioni fino ad una profondità non inferiore ai 100 metri (10 atmosfere di pressione). Un elemento, questo, che conferma quanto l’indicazione “water resistant”, ossia impermeabile fino a 30 metri, non garantisca l’incolumità all’acqua del segnatempo, nemmeno in situazioni comuni come una doccia o un lavaggio delle mani,
ROLEX OYSTER PERPETUAL DEEPSEA, IN ACCIAIO OYSTERSTEEL DA 44 MM, IMPERMEABILE FINO A 3.900 METRI DI PROFONDITÀ. LA STRUTTURA DELLA CASSA È DENOMINATA RINGLOCK SYSTEM, BREVETTATA DA ROLEX, CON VETRO ZAFFIRO DA 5,5 MM DI SPESSORE, ANELLO INTERNO DI COMPRESSIONE IN ACCIAIO ARRICCHITO CON AZOTO, FONDELLO IN TITANIO CHIUSO A VITE SU DI UN ANELLO IN ACCIAIO A SUA VOLTA AVVITATO. CON QUADRANTE D-BLUE DISPONE DI UN CALIBRO AUTOMATICO DI MANIFATTURA, IL 3235, CERTIFICATO CRONOMETRO SUPERLATIVO.
durante i quali la pressione del getto d’acqua in determinati punti della cassa, può tranquillamente superare le 3 atmosfere. Tornando ai suddetti requisiti, i più importanti li elenchiamo sinteticamente: presenza di un dispositivo di preselezione dei tempi (lunetta), graduato con la scala sessagesimale per intervalli non superiori ai 5 minuti max, girevole unidirezionale per impedire che una rotazione accidentale aumenti, invece che diminuire, i tempi stabiliti, ad esempio, per le fasi di compensazione; visibilità delle indicazioni ad una distanza di 25 cm in ambiente buio; proprietà antimagnetiche secondo le norme specifiche ISO; resistenza all’acqua salata, in particolare, alle possibili infiltrazioni di cloruro di sodio; regolare funzionamento dell’o-
LONGINES HYDROCONQUEST, IN CERAMICA NERA (COMPRESO IL QUADRANTE), DA 43 MM, IMPERMEABILE FINO A 300 METRI. AUTOMATICO. CINTURINO IN CAUCCIÙ NERO.
SEAMASTER DIVER 300M
DI OMEGA, IN CERAMICA NERA DA 43,5 MM, CON FONDELLO E LUNETTA IN TITANIO GRADO 5. IMPERMEABILE FINO A 300 METRI, CON VALVOLA DI DECOMPRESSIONE PROTETTA DA UNA CORONA A VITE. AUTOMATICO DI MANIFATTURA, MASTER CHRONOMETER.
rologio alla pressione di 10 atmosfere per un minimo di due ore; resistenza della cassa a forze esterne per un valore di 200 Newton e, specificamente, della corona e di altri dispositivi di regolazione, ad una forza esterna di 5 Newton; resistenza allo shock termico, ossia assenza di qualsiasi fenomeno di condensazione interna. Detto ciò, aggiungiamo l’attuale efficacia delle sostanze luminescenti come il SuperLuminova, serigrafate o applicate per indici e lancette, a permettere un’intensità luminosa complessiva non inferiore alle 25 nanocandele, mentre la chiusura a vite del fondello, della corona – da proteggere anche con opportune spallette - e degli eventuali pulsanti (in presenza di un cronografo), assicura una migliore efficacia della compressione delle guarnizioni anulari interne (possono essere anche due o tre sull’albero filettato della corona). Quanto sottolineato fin qui può essere portato su livelli straordinari, come nel caso del Rolex Oyster Perpetual Deepsea, in acciaio Oystersteel da 44 mm, in grado di sopportare la colossale pressione esistente a 3.900 metri di profondità. Il Deepsea fruisce di una struttura di cassa denominata Ringlock System, brevettata da Rolex e basata su tre elementi: un vetro zaffiro da 5,5 mm di spessore; anello di compressione ad alte prestazioni in acciaio arricchito con azoto, posto
all’interno della cassa, tra il vetro e il fondello; fondello in titanio grado 5 chiuso a vite su di un anello in acciaio a sua volta avvitato. La corona Triplock prevede una tripla guarnizione e non può mancare la valvola per la fuoriuscita dell’elio (brevettata da Rolex nel 1967). Si tratta, in generale, di un dispositivo che permette alle piccolissime molecole monoatomiche di elio (entrano nella cassa dell’orologio, se indossato ad elevate profondità, da persone che operano a lungo in ambienti asciutti, come batiscafi o stazioni sottomarine, e respirano una miscela di elio, idrogeno ed ossigeno) di fuoriuscire dalla cassa al diminuire della pressione, ossia in risalita, convogliate dalla valvola e non disordinatamente, facendo saltare il vetro dalla carrure. Il Deepsea, infine, prevede un disco graduato della lunetta Cerachrom in ceramica nera, molto resistente alla corrosione, un calibro di manifattura automatico (il 3235) certificato Cronometro Superlativo (range di precisione di -2/+2 secondi al giorno) e, a partire dal 2014, un quadrante D-blue, con sfumature degradanti dal blu notte al nero. Ancora più performante, in termini di profondità è il Delma Blue Shark III, automatico Swiss Made, in acciaio da 47 mm e 18,5 mm di spessore, con ghiera girevole unidirezionale in acciaio PVD nero (serie limitata a 500 pezzi), valvola per l’elio, corona a vite
PANERAI SUBMERSIBLE MARINA MILITARE CARBOTECH DA 47 MM, IN CARBOTECH, CON DISPOSITIVO A PONTE E LEVA PER LA TENUTA STAGNA DELLA CORONA; FONDELLO IN TITANIO, A VITE, PERSONALIZZATO CON LO STEMMA DEL COMSUBIN. IMPERMEABILE FINO A 30 ATMOSFERE. AUTOMATICO DI MANIFATTURA. SERIE LIMITATA A 33 ESEMPLARI.
sovradimensionata e quadrante blu con luminescenza arancione e verde chiaro, in grado di raggiungere i 4.000 m. Ispirazione storica per il Blancpain Fifty Fathoms “Nageurs de Combat”, ultimo erede del celebre modello subacqueo realizzato dalla Maison nel 1953 per il corpo elitario delle Forze Navali Francesi, in acciaio satinato da 45 mm e 15,7 mm di spessore, impermeabile fino a 30 atmosfere e prodotto in serie limitata a 300 pezzi: spiccano l’inserto della ghiera girevole unidirezionale in vetro zaffiro, l’intenso quadrante nero opaco con indici geometrici luminescenti, il movimento automatico di manifattura (calibro 1315, con 3 bariletti in serie, spirale in silicio e 5 giorni di riserva di carica), il logo dei “Nageurs de Combat” a rilievo sul fondello (un’ancora abbracciata da due cavallucci marini alati) e, sul quadrante, il numero 7 in evidenza, ad indicare la profondità massima in metri in cui è respirabile, per i sommozzatori militari, l’ossigeno puro. Ancora storia nel Glashütte Original SeaQ 1969, fedele reinterpretazione di un esemplare della Casa sassone di 50 anni fa, in acciaio da 39 mm, impermeabile fino a 20 atmosfere, automatico di manifattura (40 ore di riserva di carica), proposto in serie limitata a 69 esemplari: l’inserto graduato della lunetta è in ceramica nera, sul quadrante le indicazioni al 6 riprendono quelle del mo-
dello originale (numero di rubini e serigrafia “Shockproof”), con luminescenza d’indici e lancette a doppia cromia. Immancabile, poi, in questo contesto il Seamaster Diver 300M di Omega (modello presentato nel 1957 e studiato per sub professionisti), nella recente versione in ceramica nera lucida e satinata da 43,5 mm, con fondello e lunetta in titanio grado 5: quest’ultima include il disco interno in ceramica graduata in smalto bianco. Impermeabile fino a 300 metri, con valvola di decompressione protetta da una corona a vite, è dotato di calibro automatico di manifattura (8806, certificato Master Chronometer, precisione di 0/+5 secondi al giorno e resistenza a campi magnetici fino a 15.000 Gauss) e, sul quadrante grigio scuro, d’impatto è il motivo ad onda realizzato a “rilievo positivo”, ad effetto specchio. Ancora ceramica nera nell’ultima variante del Longines HydroConquest, materiale con il quale è stato prodotto anche il quadrante (indicazione, al 6 della composizione chimica, ZrO2, dell’ossido di zirconio), in grado di “immergersi” fino a 300 metri: cassa da 43 mm, corona chiusa a vite e protetta da spallette, movimento automatico, calibro L888.3 (sviluppato da ETA in esclusiva per Longines), cinturino in caucciù nero. L’orologio subacqueo significa anche tecnologia con il Panerai Submersible Marina Militare Car-
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CRONOGRAFO ORIS DIVE CONTROL LIMITED EDITION, IN TITANIO GRADO 2 TRATTATO PVD NERO, DA 51 MM, SERIE LIMITATA A 500 PEZZI. IMPERMEABILE FINO A 100 ATMOSFERE È DOTATO DI VALVOLA PER L’ELIO E DEL DISPOSITIVO ROTATION SAFETY SYSTEM SULLA GHIERA GIREVOLE UNIDIREZIONALE. AUTOMATICO.
botech da 47 mm, realizzato in Carbotech (più leggero del titanio e più resistente dell’acciaio, consiste in strati molto fini di fibre di carbonio legate insieme da un polimero speciale, a conferire un tratto assimilabile al camouflage in grigio scuro). Anche la lunetta girevole unidirezionale è in Carbotech, così come l’iconico dispositivo a ponte e leva che assicura la tenuta stagna della corona, mentre il fondello è in titanio, chiuso a vite, personalizzato con lo stemma del Comsubin (Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, edizione limitata a 33 esemplari) o con l’immagine del subacqueo e l’indicazione “Survival Instrument”. Impermeabile fino a 30 atmosfere, prevede il quadrante in fibra di carbonio, mentre il calibro auto-
GLASHÜTTE ORIGINAL SEAQ 1969, IN ACCIAIO DA 39 MM, IMPERMEABILE FINO A 20 ATMOSFERE, AUTOMATICO DI MANIFATTURA. SERIE LIMITATA A 69 ESEMPLARI.
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matico di manifattura P.9010, consente 3 giorni di riserva di carica. E chiudiamo, infine, con un cronografo subacqueo, ossia l’Oris Dive Control Limited Edition, serie limitata a 500 pezzi, imponente con i suoi 51 mm di diametro in titanio grado 2 trattato PVD nero. L’impermeabilità fino a 100 atmosfere è assicurata da corona, pulsanti e fondello chiusi avite, presenza della valvola per la fuoriuscita dell’elio, mentre la ghiera graduata girevole unidirezionale adotta il Rotation Safety System brevettato da Oris, un’ulteriore sicurezza contro i movimenti accidentali in immersione in caso di urti. Meccanico automatico, sul quadrante presenta un finitura ad onda, con visualizzazione tri-compax delle funzioni crono.
DELMA BLUE SHARK III, AUTOMATICO SWISS MADE, IN ACCIAIO DA 47 MM E 18,5 MM DI SPESSORE, CON GHIERA GIREVOLE UNIDIREZIONALE IN ACCIAIO PVD NERO E VALVOLA PER L’ELIO. IMPERMEABILE FINO A 4.000 METRI. SERIE LIMITATA A 500 PEZZI.
INTERVIEW di Marco Torcasio
Giorgio Armani presenta il quarto capitolo di “The Scent of Life”, l’antologia video in cui l’uomo si confronta con la natura e col suo elemento più sensuale, in tutte le sue forme: l’acqua.
Ogni capitolo racconta la storia di un atleta estremo che ha una speciale connessione con l’acqua, un legame che lo porta oltre se stesso, al di fuori dalla sua comfort zone. Ciascun atleta incarna i valori di Acqua di Giò sicurezza, virilità e grazia - usando la propria forza interiore per diventare tutt’uno con gli elementi, in un ambiente naturale incontaminato. Ogni testimonianza, girata nel bianco e nero iconico di Acqua di Giò, è un episodio a sé, incentrato sulla persona che sta dietro alla performance e che si confronta con l’infinita bellezza della natura e dell’acqua. Il primo capitolo aveva visto il kiteboarder britannico Tom Court sfidare le aspre ondate di Cape Town. Nel secondo il pattinatore americano Joey Mantia ha affrontato l’immensità della natura sul maestoso lago Balkal, in Russia. Il terzo capitolo ha mostrato il tuffatore olimpionico americano e campione del mondo David Boudia confrontarsi con se stesso sullo sfondo di un paesaggio mozzafiato in Tailandia. Oggi Giorgio Armani dà il benvenuto nel proprio team di talenti al giovane wakeboarder di indubbio talento Nicolò Caimi, classe 1996, di Como. Questa intervista esclusiva ci aiuterà a conoscerlo meglio. Hai iniziato già all’età di 5 anni a sciare dietro la barca. Ricordi ancora le sensazioni di quei momenti? Quando ti sei sentito finalmente grande?
Ho messo la tavola ai piedi per la prima volta quando ero veramente piccolo, ormai sono passati circa diciotto anni, ma nonostante ciò, quella sensazione di libertà mi accompagna sin dall’inizio. Alle origini dell’affermazione del tuo talento ci sono anche i tuoi genitori. Il loro amore ti ha trainato come una tavola verso traguardi e successi. Per cosa ti senti grato? Devo ringraziare i miei genitori per avermi fatto conoscere questo mondo, essendo loro ex sciatori velocisti (gare motonautiche con lo sciatore), mi hanno portato a Lezzeno, un paese del Lago di Como, al club Morgan dove tuttora mi alleno. Da quando ho iniziato a fare le gare sia mia madre che mio padre mi hanno sempre supportato, ricordandomi la parte fondamentale di quello che stavo facendo: il divertimento. Altro protagonista della tua crescita è il Lago di Como. Cosa rappresenta per te? Ho una casa sul Lago di Como, a esattamente due minuti a piedi dalla scuola di sci nautico in cui mi alleno, e da sempre trascorro tutta la stagione estiva al lago. È nel vero senso della parola la mia seconda casa e amo passare parte dei miei allenamenti lì. Osservare quelle immense montagne che mi circondano mi rilassa.
NELL’IMPULSO DI UN
ISTANTE
Nicolò Caimi, ventitreenne campione italiano di wakeboard, è il protagonista del quarto capitolo della serie originale “The Scent Of Life” di Giorgio Armani. Un uomo intensamente consapevole degli elementi che lo circondano, che non ha paura di correre rischi, sia nella vita che sull’impulso del momento. Nicolò si racconta mentre sullo sfondo campeggia maestoso il Lago Powell, lungo il fiume Colorado 1 6 4
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«L’acqua è una corsa senza sosta, dalla terra verso il cielo, fusa in un salto. La rabbia sussulta nella pace della mente e mi arrendo alla battaglia che mi attraversa nel profondo. Mi dissolvo nell’immensità del blu col furioso desiderio di lasciare un segno» NICOLÒ CAIMI 1 6 6
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Lo sport che pratichi è figlio degli anni ‘90 proprio come te. Oltre a questo dettaglio che cosa avete in comune tu e il wakeboard? Amo questo sport perché mi “rispecchia” molto come disciplina, amo il rischio e la competizione e il wakeboard mi permette di vivere entrambe le cose nel modo migliore. In che cosa differisce il wakeboard dallo sci nautico ad esempio? Il wakeboard è la rivoluzione dello sci nautico, è la disciplina più freestyle tra le due. Per quanto possano sembrare simili, sono in realtà due cose completamente diverse. Tecnica, istinto, adrenalina. Chi prevale tra curve, salti e manovre di ogni genere? Come in ogni sport la testa fa il 70% della performance e la parte più importante è mantenersi sempre lucidi e concentrati su quello che si va a fare… basta veramente poco per infortunarsi. Duro allenamento, fortissime emozioni, la vittoria ai Campionati Europei, un infortunio e poi la rinascita. Una vita dominata dalla passione e dalla determinazione la tua, c’è spazio anche per altri sentimenti? Quali?
Ho imparato molto da questa disciplina, soprattutto che determinazione e passione vengono sempre ricompensate. Quando mi sono infortunato al ginocchio, se avessi abbandonato, come i dottori mi avevano consigliato di fare, avrei perso esperienze e amicizie durante le competizioni e gli allenamenti con i rider da tutto il mondo, nei posti più sperduti della Terra. Di sicuro senza il wakeboard non sarei come sono adesso.
onore, una delle esperienze più belle della mia vita. Ho avuto la fortuna di trascorrere parecchi giorni tra le scogliere del Lake Powell, uno di quei posti da vedere almeno una volta nella vita. Ho vissuto al massimo questo spot perché mi ha dato la possibilità di descrivere una delle cose che amo di più al mondo e, proprio come racconto nel testo, mi sento libero e vivo quando sono agganciato alla barca con la mia tavola.
Come affronti le sconfitte? L’equilibrio che mantieni sulla tavola permane anche nei momenti difficili? Sono sempre stato molto severo con me stesso, ciò significa che quando non riesco a dare il meglio me la prendo parecchio. Però cerco sempre di non abbattermi e di superare le difficoltà senza paura di fallire.
Il profumo della natura è la fragranza che ti si addice di più, ma in ambito olfattivo quali note scegli per raccontarti agli altri? Se dovessi immaginare dei profumi per descrivermi, penso ne sceglierei svariati, proprio per il mio essere continuamente diverso di giornata in giornata, ma sicuramente i principali sarebbero a base di note dolci, come la vaniglia.
Giorgio Armani ti ha scelto per il quarto capitolo di “The Scent of Life”, l’antologia di video in cui l’uomo si confronta con la natura e con il suo elemento più sensuale, in tutte le sue forme: l’acqua. Questo elemento rappresenta la tua comfort zone? Ho passato gran parte della mia esistenza in acqua e non esiste elemento che mi affascini di più. Far parte del quarto episodio di “The Scent of Life” per Giorgio Armani è stato più che un
C’è un sogno che devi ancora realizzare? Mi piace vivere la vita giorno per giorno e aspettare di scoprire cosa mi riserva, quindi non ho sogni particolari da realizzare. Però la mia ispirazione mi porta a fantasticare molto e mi spinge a cercare di fare sempre meglio. TUTTE LE FOTO, COURTESY OF GIORGIO ARMANI BEAUTY
Giorgio Armani Acqua Di Giò Edt Refillable LA NUOVA ACQUA DI GIÒ RICARICABILE SI PRESENTA IN UN SET CHE COMPRENDE IL FLACONE DA 50 ML INSIEME A UNA RICARICA DA 200 ML. EQUIVALENTE A CINQUE FLACONI DA 50 ML, IL SET RICARICABILE ACQUA DI GIÒ CONSENTE UNA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DELLE MATERIE IMPIEGATE: 40% IN MENO DI VETRO DEL FLACONE, 90% IN MENO DI PLASTICA DEL TAPPO E 60% IN MENO DI CARTA DEL PACKAGING ESTERNO. DAL CARTONE CERTIFICATO FSC™ CHE GARANTISCE UNA GESTIONE CONSAPEVOLE DELLE FORESTE AL VETRO SELEZIONATO E ALL’EROGATORE IN PLASTICA, OGNI SINGOLO COMPONENTE DI QUESTO SET SI PUÒ SEPARARE ALLA FINE DEL SUO UTILIZZO PER ESSERE INTERAMENTE RICICLATO IN MODO APPROPRIATO.
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INTERVIEW di Enrico Cammarota
Excelsior Hotel Gallia, Luxury Collection Hotel di Milano, il nuovo punto di riferimento del leisure time metropolitano
Saranno i servizi high end offerti dalla Shiseido SPA Milan o le vedute sullo skyline della nuova Milano su cui si affacciano la palestra e la lounge bar con terrazza panoramica. Sarà l’esclusiva Katara Royal Suite (mille metri quadri) oppure saranno i sapori di una cucina sperimentale ma fedele alla tradizione italiana firmata “Da Vittorio” (il celebre tristellato della famiglia Cerea che al bar ristorante Terrazza Gallia, grazie agli chef Vincenzo e Antonio Lebano, propone un’offerta gastronomica con migliori ingredienti italiani miscelati in presentazioni contemporanee e innovative che permette di vivere l’esperienza dell’autentico Made in Italy) o i pezzi di design d’autore presenti in tutti gli interni a rendere affascinante, agli occhi del pubblico internazionale, l’Excelsior Hotel Gallia. La struttura gestita dal General Manager Marco Olivieri che racconta a POSH gli obiettivi di uno tra gli alberghi più belli della città. Un luogo iconico che tramite un nuovo metodo di approccio al pubblico, più informale rispetto al passato e più vicino alle nuove generazioni di clienti, intende imporsi come un esclusivo punto di riferimento della convivialità milanese. Intanto come inizia la sua carriera nel mondo dell’hotellerie di lusso? Sono romano e la prima esperienza è stata come stagista nel reparto eventi dell’Excelsior
It may be because of the high-end services offered by Shiseido SPA Milan or the skyline views of the new Milan overlooked by the gym and the lounge bar with panoramic terrace. It will be the exclusive Katara Royal Suite (one thousand square meters) or they will be the flavors of an experimental kitchen but faithful to the Italian tradition signed “Da Vittorio” (the famous tri-star of the Cerea family that at the Terrazza Gallia restaurant bar, thanks to the chefs Vincenzo and Antonio Lebano, proposes a gastronomic offer with the best Italian ingredients mixed in contemporary and innovative presentations that allows you to live the experience of the authentic Made in Italy) or the designer pieces present in all the interiors to make fascinating, in the eyes of international audience, the Excelsior Hotel Gallia. The structure managed by the General Manager Marco Olivieri who tells POSH about the goals of the one of the most beautiful hotels in the city. An iconic place that through a new method of approaching the public, more informal than in the past and closer to the new generations of customers, intends to establish itself as an exclusive Milanese conviviality club.. How did your career in the world of luxury hotels start? I am Roman and my first experience was as
DESIGN AND REVOLUTION
THE PLACE TO BE Il design d’autore firmato Studio Marco Piva, una SPA di 2 mila metri quadri dove farsi coccolare dai trattamenti Shiseido e un ristornate guidato dal celebre Da Vittorio, uno tra i tristellati più apprezzati dalla capitale della moda, senza contare il fascino avveniristico dell’esclusiva Katara Royal Suite... tutti elementi che rendono l’Excelsior Hotel Gallia il nuovo place to be milanese
di Roma, arrivai lì dopo un master in Hospitality Management alla LUISS. Al Cavalieri Hilton di Roma ebbi l’opportunità di lavorare sotto la direzione di Hans Rudolf Fritz che insieme ad Attilio Marasca sono stati i miei veri mentori. Dopo 5 anni fui chiamato al The St. Regis Roma sempre nel settore eventi, una struttura più contenuta ma un carico di lavoro immenso: è stata l’occasione di poter seguire l’apertura di un hotel internazionale e di un marchio nuovo che nel 2000 si apprestava ad un reopening straordinario. Da lì passai al The Westin Pala-
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an intern in the events department of the Excelsior in Rome, and I arrived there after a master’s degree in Hospitality Management at LUISS. I was called to the Cavalieri Hilton of Rome always, here I had the opportunity to work under the direction of Hans Rudolf Fritz who together with Attilio Marasca were my true mentors. After 5 years I was called to The St. Regis Rome to cover a position always in the events area. It was a smaller structure but the workload was immense: it was an opportunity to be able to follow the opening of an inter-
IL SALONE CENTRALE DELLA KATARA ROYAL SUITE DI EXCLESIOR HOTEL GALLIA
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ce di Milano e poi dal 2007 all’Excelsior Hotel Gallia a Milano di proprietà di Katara Hospitality con cui abbiamo lavorato per un prodotto e un concetto di lusso moderno, cercando di portare l’Hotel Gallia alla concezione originaria. Nel tempo il brand aveva perso fascino, bisognava rinnovarlo totalmente. Il restauro è stato eccezionale e oggi tutto parla di design e pura italianità. La facciata è protetta e non può essere toccata, lo scalone centrale della struttura è quello storico e lo abbiamo valorizzato con un lampadario De Majo di trenta metri e 130 lampade realizzato su disegno dell’architetto Marco Piva. A Milano l’hotellerie si è molto rafforzata... Negli ultimi anni la concorrenza nel settore dei cinque stelle è cresciuta molto, ma rappresenta allo stesso tempo una caratteristica che permette a tutti di elevarsi. In totale le camere dell’Excelsior Hotel Gallia sono 235 (nel vecchio Gallia erano 114), competere con una struttura così grande non è semplice. Gli ingressi delle nuove catene alberghiere sul mercato hanno portato in città un nuovo pubblico, motivo che ci ha spinto a guardare molto all’ospitalità internazionale. I grandi eventi che si svolgono a Milano mettono a disposizione location uniche e particolari che attirano nuovi clienti. Perciò stiamo lavorando intensamente per conquistarli a nostra volta. Ognuno è libero di scegliere, ma sta a noi garantire la differenza.
national hotel and a new brand that in 2000 was ready to face an extraordinary reopening. From there I went to The Westin Palace in Milan and then from 2007 to the Excelsior Hotel Gallia in Milan owned by Katara Hospitality with whom we worked for a product and a concept of modern luxury, trying to bring the Hotel Gallia to its original conception. Over time the brand had lost its charm and it had to be totally renewed. The restoration was exceptional and today everything suggests the ideas of design and pure Italianism. The façade is protected and cannot be touched, the central staircase of the structure is the historical one and we have enhanced it with a thirty-meter De Majo chandelier and 130 lamps realized on a design by the architect Marco Piva, created ad hoc. How the hospitality changes in Milan? In recent years, competition in the five-star sector has grown a lot, but this also represents an element that allows everyone to rise above the other. Overall, the rooms of the Excelsior Hotel Gallia are 235, and competing with such a large structure is not simple. The entrances of the new hotel franchising on the market have brought a new public to the city, a reason that has led us to pay more attention to international hospitality. The major events taking place in Milan provide unique and special locations that attract new customers. Therefore, we are working hard to conquer them in turn. Everyone is free to choose, but it is up to us to guarantee the difference.
Chi in Italia ammira per capacità di accoglienza? Credo che a livello di accoglienza il metodo della Costiera Amalfitana sia unico nel suo genere. Quella terra è un vero incubatore di eccellenze, la concentrazione di ristoranti e strutture alberghiere stellate è davvero molto alta.
Who in Italy does an excellent job that should be admired? I believe that at the hospitality level the method of the Amalfi Coast is unique in its kind. That land is a true incubator of excellence, the concentration of restaurants and starred hotels is very high indeed.
Qual è l’unicità dell’Excelsior Hotel Gallia? Il nostro obiettivo è sorprendere il cliente nel prevenire e soddisfare le sue esigenze. Amiamo il rapporto diretto, vogliamo che tutti i nostri ospiti possano vivere un’esperienza che consenta loro di avere un ricordo piacevole del soggiorno. Il nostro metodo non è estremamente formale, non vogliamo un approccio freddo bensì caloroso come l’atmosfera di casa propria. L’albergo è un luogo pubblico e vogliamo che chiunque possa godere di esperienze sensazionali in spazi conviviali come il ristorante, la lounge, la Spa o la palestra, che tra l’altro regala una vista mozzafiato sulla nuova Milano.
What is the uniqueness of the Excelsior Hotel Gallia? Our goal is to surprise the customer in preventing and meeting his needs. We love the direct relationship, we want all our guests to live an experience that allows them to have a pleasant memory of their staying. Our method is not extremely formal, we don’t want a cold approach but a warm one like the atmosphere of your own home. The hotel is a public place and we want anyone to enjoy sensational experiences in convivial spaces like the restaurant, the lounge, the Spa or the gym, which among other things offers a breathtaking view of the new Milan. The gem of the Excelsior Hotel Gal-
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SOTTO IL GENERAL MANAGER DI EXCELSIOR HOTEL GALLIA, MARCO OLIVIERI
La suite più grande d’Italia: Katara Royal Suite
IN BASSO LA PISCINA SULLA TERRAZZA COPERTA CURATA DA SHISEIDO SPA MILAN, ALL’INTERNO DI EXCLESIOR HOTEL GALLIA
La chicca dell’Excelsior Hotel Gallia è la Katara Royal Suite, un appartamento unico nel suo genere, la suite più grande d’Italia, che viene aperta in occasione di eventi accuratamente selezionati. Particolare anche la nostra cucina, collaboriamo con il celebre Da Vittorio, che tutti i palati fini conoscono bene, il ristorante ha tre stelle Michelin e devo dire che a conquistarci è stata l’umanità stessa del suo fondatore e la sua capacità di relazionarsi con le persone, qualità che contraddistinguono anche il suo staff. Abbiamo anche una partnership con Maserati, vogliamo che i nostri clienti abbiano il massimo del comfort e dell’eleganza durante i loro spostamenti. Inoltre facciamo parte del
lia is the Katara Royal Suite, the largest suite in Italy, an apartment that is unique in its kind, which is opened for carefully selected events. Also our kitchen is special, we collaborate with the famous Da Vittorio, who is known by all the fine palates. The restaurant has three Michelin stars and I must say that what conquered the staff was the founder’s humanity and his ability to relate to the people, qualities that also distinguish his staff. We also have a partnership with Maserati, as we want our customers to have maximum comfort and elegance during their journeys. We are also part of the Monte Napoleone District: this allows us to offer unique services through agreements with
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Monte Napoleone District: questo ci consente di poter offrire servici unici tramite accordi con le boutique del centro. Può capitare infatti che clienti molto esigenti vogliano effettuare i loro acquisti fuori dal normale orario di apertura del negozio con un personal shopper dedicato. Puntiamo molto sugli eventi. L’intento è quello di far riscoprire al pubblico l’essenza del Gallia facendolo vivere anche ai milanesi e a chi non soggiorna qui. Vorremmo che diventasse un punto di riferimento dove trascorrere il proprio tempo libero. Come si compone il personale che lei guida nell’hotel? Sono circa 300 persone tra assunti dall’Excelsior Hotel Gallia e partner esterni. L’impegno
IN BASSO L’HAMMAM CURATO DA SHISEIDO SPA MILAN ALL’INTERNO DI EXCLESIOR HOTEL GALLIA
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the boutiques of the city centre. In fact, it can happen that very demanding customers want to make their purchases outside the normal opening hours of the store with a dedicated personal shopper. We focus a lot on events. The intent is to let the public rediscover the essence of the Gallia making it live also for the Milanese people and for those who do not stay here. We would like it to become a reference point for spending your free time. How is organized the staff that you guide in the hotel? There are around 300 people hired by the Excelsior Hotel Gallia and also external partners. The most complicated commitment is to be able to share skills and quality care uniformly.
più complicato è quello di poter trasferire in maniera uniforme le competenze e la cura della qualità. Bisogna avere una forte passione e propensione verso un lavoro che richiede molti sacrifici. In Italia manca una buona formazione, mancano delle scuole che ispirino il personale. I migliori istituti di formazione si trovano in Svizzera, in Germania, in Francia, in Belgio e in Inghilterra. Ha mai pensato a una meta internazionale? Dal punto di vista professionale luoghi come Parigi, Londra, New York o Singapore rappresentano delle ottime opportunità. Anche gli Emirati Arabi sono un bel posto dove fare un periodo di esperienza lavorativa fuori dalla normale concezione di realtà. Mentre se volessimo vedere dal punto di vista delle città che mi hanno da sempre affascinato, credo che Bangkok sia pazzesca. Recentemente sono stato a Tokyo e sono convinto rappresenti l’ordine e l’efficienza di un bene comune da cui dovremmo prendere ispirazione. Le sue passioni? Mi piace lo sport, da ragazzo praticavo pallanuoto. Amo la fotografia, quando viaggio mi ci dedico spesso. Amo anche la lettura. We must have a strong passion and inclination towards a job that requires many sacrifices. In Italy there is no good training, there are no schools that inspire staff. The best training institutes are located in Switzerland, Germany, France, Belgium and England. Have you ever thought of an international destination? From the professional point of view, places like Paris, London, New York or Singapore represent excellent opportunities. The UAE are also a nice place to have a brief working experience outside the normal conception of reality. While if we wanted to see from the point of view of the cities that have always fascinated me, I believe that Bangkok is crazy. Recently, I was in Tokyo and I believe it represents the order and efficiency of a common good from which we should take inspiration. Your passion? I like sports, as a boy I used to practice water polo. I love photography, when I travel I often dedicate myself to it. I also love reading.
IN QUESTA PAGINA, IN ALTO IL LAMPADARIO DE MAJO ALL’INTERNO DELLA SCALINATA CENTRALE DI EXCELSIOR HOTEL GALLIA. SOTTO L’ESTERNO DELLA TERRAZZA DELLA KATARA ROYAL SUITE DI EXCELSIOR HOTEL GALLIA
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ACCANTO, UN RITRATTO DI VINCENZO OSTE E SUA MOGLIE INES, FIDATA COLLABORATRICE DEL LABORATORIO CREATIVO E GESTITRICE DEL BOUTIQUE HOTEL “ATELIER INES HOME GALLERY”.
INTERVIEW
Sorge in un piccolo borgo tra i Vergini e Rione Sanità della Napoli bene un atelier creativo dei primi del Novecento, ex area teatrale, laboratorio artistico e oggi anche boutique hotel che ha fatto dell’arte della creazione artigianale l’experience prediletta scelta non solo da collezionisti ma anche e soprattutto da clienti in cerca di customizzazione
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COME VUOLE LA
TRADIZIONE
Vincenzo Oste racconta a POSH l’eredità ar tistica e progettuale del creativo Annibale Oste
SOPRA, L’APPENDERIA “LUNGA LINEA BLU 19”, NELLA PAGINA A FIANCO UNA POLTRONA E UN SOFÀ DELLA COLLEZIONE “ANNIST”. TUTTE REALIZZATE IN FUOSINE DI METALLO NEL LABORATORIO DI VINCENZO OSTE A NAPOLI E IN VENDITA PRESSO GALLERIA DILMOS. IN BASSO UN RITRATTO DI VINCENZO OSTE CON UNA DELLE SUE CREAZIONI.
È uno tra i più noti atelier artigianali di design del secolo scorso, che dal Sud Italia ha conquistato alcune tra le principali gallerie di fama internazionale come Dilmos o Koller. Tramite Vincenzo, sua moglie Ines e la sorella Mariasole Oste, la tradizione creativa di Annibale Oste rivive in un nuovo laboratorio che spazia dalla gioielleria artistica, alla realizzazione di pezzi d’arredo unici. Un luogo incastonato nel centro storico di Napoli, oggi meta di curiosi e appassionati che insieme al laboratorio artigianale trovano una vera experience che si divide tra l’accoglienza del boutique hotel targato Atelier Ines e la realizzazione di un oggetto personalizzato da creare rigorosamente a mano. Una linea di gioielli, un archivio e un boutique hotel. Cosa rappresenta oggi Oste, uno dei nomi che ha segnato il design contemporaneo? Tutto è partito grazie alla visione di mio papà, un artigiano, designer e inventore che con i suoi pezzi ha conquistato la notorietà di alcune tra le gallerie d’arte e case d’asta più note a livello internazionale, oltre all’amore di molti collezionisti che ancora ricercano rari pezzi d’autore. Sin da piccolo ammiravo il lavoro di mio padre e cercavo di farlo mio manipolando forme e materie. Papà Annibale lavorava sui grandi formati, io volevo esprimere la mia
arte sulle micro-forme, da qui è partito un gran lavoro di ricerca che oggi mi ha portato a fondare Vincezo Oste Gioielli, il mio marchio di gioielleria artistica. Le mie creazioni, rispetto alla classica gioielleria, nascono dalla scultura. Collaboriamo con alcuni dei grandi brand di moda e con loro realizziamo accessori per le loro collezioni. La mia passione è la modellazione della pietra dura. Parto sempre dalla forma che lavoro utilizzando argento e oro. La nostra clientela è una nicchia selezionata sparsa per il mondo, sono loro a venire direttamente nel nostro atelier e insieme scegliamo le basi della lavorazione. Qual è la filosofia dietro i gioielli Vincenzo Oste? Il piacere di possedere un gioiello Vincenzo Oste rappresenta la gioia di custodire qualcosa di unico e raro. Non lavoriamo sull’extra sfarzo ma su contenuti culturali racchiusi in creazioni raffinate. Il nostro mercato di riferimento è composto da americani, francesi e inglesi, ai loro occhi siamo un vero contenitore di idee. Il design è ancora una parte fondamentale del tuo laboratorio? Ancora oggi grazie a tutti gli artigiani che lavorano nel laboratorio che io e mia sorella Mariasole abbiamo ereditato, produciamo
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oggetti e complementi d’arredo come lampadari, poltrone e statue per committenti esteri che siano essi privati o importanti aziende del design ma anche alberghi del lusso. Con Lumen Center stiamo realizzando un progetto che vedrà unite la loro illuminazione al nostro tocco artistico. La maggior parte delle idee diventano progetti grazie all’archivio lasciato da nostro padre che conta oltre 12 mila referenze, uno scrigno ben curato da Mariasole. Uno dei nostri ultimi oggetti di design realizzati e in vendita da Dilmos è l’appenderia “Lunga linea blu 19”, creata in fusione di alluminio. Parlaci del boutique hotel guidato da tua moglie Ines.
A SINISTRA IL BRACCIALE “STARLETT” E L’ANELLO “STRACULT” REALIZZATI DA VINCEZO OSTE. SOPRA ALCUNI MODELLI APPESI NEL LABORATORIO DI VINCENZO OSTE A NAPOLI, UTILI PER LA REALIZZAZIONE DELLE CREAZIONI.
VINCENZO OSTE GIOIELLI VIA DEI CRISTALLINI, 138, 80137 NAPOLI
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“Atelier Ines” è stato l’ultimo progetto che ha chiuso il cerchio del laboratorio. Un piccolo boutique hotel inizialmente nato come dimora per gli artisti e committenti che di volta in volta venivano nei nostri spazi per realizzare i loro oggetti del desiderio. Abbiamo pensato che era giusto far vivere a tutti loro una vera esperienza e oggi nel nostro laboratorio di Napoli puoi soggiornare, scoprire la tradizione dell’artigianato sia applicando ai corsi di formazione che teniamo in struttura o realizzando un tuo personalissimo progetto. Vivere nel quotidiano un’esperienza unica.
Atelier Ines Home Gallery
“UN RIFUGIO ALL’INTERNO DI UN SOGNO” Situato nella corte seicentesca di Via Dei Cristallini 138, nell’antico borgo dei Vergini, cuore pulsante del centro storico napoletano, oggi patrimonio dell’Unesco, l’Atelier Ines Home Gallery è un luogo dove è possibile soggiornare in una delle tre suites ricche di opere d’arte, silenzio e profumo di gelsomino. Un boutique hotel destinato da sempre al fermento creativo, lo spazio che ospita l’Atelier Ines Home Gallery, è stato dapprima un teatro all’aperto, poi un’area dedicata alla vendita di pregiati legnami e infine, per quattro generazioni, la residenza di famiglia del noto scul-
tore Annibale Oste, nonché del suo laboratorio artistico, tutt’oggi curato dai figli Vincenzo e Mariasole e tenuto vivo dalla loro attività di creazione e produzione di gioielli-scultura. Fra i propositi dell’Atelier la volontà di trasferire ai suoi ospiti quell’atmosfera che un tempo smuoveva gli animi più sensibili e creativi e la convivialità con cui si intrattenevano. Una delle suite, affaccia sul giardino del laboratorio, il luogo che maggiormente rappresenta la nobiltà artistica dello scultore Annibale Oste. Un posto poetico e visionario, come poetiche e visionarie sono le opere
che lo corredano. Un’oasi verde in cui la normale fatica dovuta ai ritmi serrati dei tour vacanzieri, trova il suo momento di ristoro e rigenerazione. Al giardino, di cui possono usufruire tutti gli ospiti dell’Atelier Ines Home Gallery, si accede attraversando il laboratorio artistico che è rimasto intatto come fino al giorno della scomparsa del maestro. Una vera experience sensoriale. NELLA PAGINA ACCANTO IN BASSO E QUI IN ALTO ALCUNI DETTAGLI DELLE SUITE DEL BOUTIQUE HOTEL “ATELIER INES HOME GALLERY”.
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DISTRIBUTION Posh Magazine è distribuito, oltre che in edicola, anche nelle seguenti location esclusive: hotels & resorts, Spa, yacht clubs, librerie. Di seguito una selezione degli hotel e delle Spa nostri partner. ITALY Valle d’Aosta HOTEL HERMITAGE
AU COEUR DES NEIGES GRAN BAITA HOTEL & WELLNESS
IL MELONCINO AL CAMINETO MIRAMONTI MAJESTIC
Campania
GRAND HOTEL PARKER’S
ROSAPETRA SPA RESORT
GRAND HOTEL VESUVIO
SAVOIA GRAND HOTEL
CAPRI PALACE
TIVOLI
VILLA MARINA
BOSCOLO DEI DOGI
GRAND HOTEL QVISISANA
PALAZZINAG
PUNTA TRAGARA
Piemonte
MONASTERO SANTA ROSA HOTEL SAN PIETRO
GOLDEN PALACE HOTEL
GRAN HOTEL EXCELSIOR VITTORIA
Lombardia
Puglia
L’ALBERETA RELAIS & CHATEAUX
MASSERIA TORRE COCCARO
BULGARI
MASSERIA CIMMINO
HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA
MASSERIA SAN FRANCESCO
GRAND HOTEL ET DE MILAN
LA SOMMITA’
PARK HYATT
MASSERIA SAN DOMENICO THALASSO&SPA
THE WESTIN PALACE
MASSERIA LE CARRUBBE
EXCELIOR GALLIA
SOLEINME RESORT
ARMANI HOTEL
Il MELOGRANO
CHATEAU MONFORT
LA PESCHIERA
CARLTON HOTEL BAGLIONI
MAZZARELLI CREATIVE RESORT
GRAND HOTEL TREMEZZO
MAGNA PARS SUITES
Liguria
BORGO EGNAZIA
Sicilia
VERDURA GOLF SPA RESORT
EIGHT HOTEL PARAGGI
GRAND HOTEL VILLA IGIEA
EIGHT HOTEL PORTOFINO
GRAND HOTEL ET DES PALMES
Emilia Romagna
VILLA NERI RESORT&SPA EXCELSIOR GRAND HOTEL
HOTEL PALACE MARIA LUIGIA
CAPOFARO MALVASIA & RESORT
Toscana
Sardegna
RISTORANTE BAITA ERMITAGE
CASTELLO DEL NERO
COLONNA RESORT
RISTORANTE PIERRE ALEXIS
IL SALVIATINO
FORTE VILLAGE
RISTORANTE LO SCIATORE
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Nella foto Jonas @ Next Model. PH: Yuri Catania. Location: Il Sereno, Lago di Como (Via Torrazza 10, Torno CO)
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