4. La conclusione del conflitto

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IV LA CONCLUSIONE DEL CONFLITTO


SUL FRONTE OCCIDENTALE  La battaglia di Verdun (due giorni di bombardamenti dal 21 gennaio 1916). I tedeschi vogliono dare svolta definitiva alla guerra. Preso for te presso la città e minacciata Verdun. Cinque mesi di battaglia su un fronte di circa 8 chilometri. Fallimento dell’of fensiva. La battaglia continua fino a dicembre. I francesi recuperano i territorio per si.  Perdite francesi 315.000 uomini, perdite tedesche 281 .000.  Luglio 1916 of fensiva inglese sulla Somme (cinque giorni di bombardamenti; 1000 cannoni di grosso calibro; 245 obici) of fensiva esaurita in dicembre (perdite inglesi, 419.654; francesi 194.451; tedesche circa 600.000  Sul fronte orientale in giugno l’of fensiva Brusilov (contro la Polonia e contro la Galizia) 200.000 prigionieri austriaci (demoralizzazione e coscienza della impossibilità di continuare la guerra, Vienna alla fame)  Settembre 400.000 prigionieri tedeschi e 600.000 uomini per si dalla Germania  Brusilov si deve fermare (scar sità di rifornimenti). Ha per so circa un milione di uomini


L’ULTIMO ANNO DI GUERRA Rivoluzione bolscevica. Ritiro dalla guerra. Trattato di Brest-Litovsk il 7 novembre 1917. (la Russia perde circa un terzo dei suoi territori e siti tra i più ricchi di risorse). Guerra civile (L’Intesa si schiera con i Bianchi) Intervento USA in guerra il 7 febbraio 1917. Primi contingenti sul fronte occidentale in maggio. Alla fine del conflitto schierati 3 milioni e mezzo di soldati USA. Fondamentale l’aiuto economico americano. Inizio 1918 Romania firma armistizio


 Inizio 191 8 Ludendor f f aveva 200 divisioni (70 provenienti da est) contro 1 80 dell’Intesa. Si tentarono varo sfondamenti per disar ticolare il fronte.  Attacco dall’alba del 21 marzo tra Arras e S Quentin (impiegati 6000 cannoni). Largo uso di gas (c’era fitta nebbia). Travolti sessantacinque chilometri di fronte.  Avanzata di circa sessanta chilometri (fatta a pezzi la quinta armata britannica) fino ai dintorni di Amiens.  9 aprile attacco tedesco nelle Fiandre. Avanzata di quaranta chilometri e poi arresto  Of fensiva di Les chemins des dames (tra Soissons e Reims). 300.000 perdite britanniche. I tedeschi a circa cento chilometri da Parigi  Arresto da limite congenito delle of fensive nella guerra di posizione: dopo successi iniziali crisi di linee di comando, interruzione delle comunicazioni e dei rifornimenti.  Innovazione: si forma comando unico delle truppe dell’intesa (generale Foch). Razionalizzazione delle risor se


IL CROLLO TEDESCO  15 luglio offensiva tedesca attorno a Reims fallita  Agosto l’Intesa, rafforzata con truppe USA, all’offensiva. Battaglia della Somme (456 carri armati). Travolto esercito tedesco ma si arresta l’avanzata.  Seguono tre mesi di pressione alleata (si pensava che la Germania avrebbe retto fino all’estate del 1919)  Settembre la Bulgaria si arrende; la Turchia capitola il 31 ottobre  In Medio Oriente la Gran Bretagna avanza ad occupare Gerusalemme  La Germania resiste per tutto il mese d’ottobre. Cede il fronte interno (rivolta della flotta a Kiel; la rivoluzione e Monaco e a Berlino)  9 novembre abdica l’imperatore e il 10 fugge in Olanda  11 novembre 1918 la fine del conflitto


L’ESERCITO DI ARMANDO DIAZ  Aiutanti generali Giardino e Badoglio  Migliorata l’organizzazione  Recuperate le scorte e le armi grazie allo sforzo industriale  Sperimentati moschetti automatici e potenziata l’aviazione  Fondamentali i mutamenti nel trattamento delle truppe (bordelli nelle retrovie;le case del soldato; riposi effettivi; istituzione dell’ufficio P, come propaganda;2 licenze annuali regolari; licenze agricole; reinserimento nelle unità di chi se ne allontanava temporaneamente; unità delle divisioni per maggior efficienza bellica)


OFFENSIVA AUSTRIACA DEL 15 GIUGNO  Impero in crisi. Scioperi di protesta e per la pace. La popolazione alla fame. Fenomeni di scollamento tra le nazionalità dell’impero.  1 febbraio ribellione delle navi del Cattaro  Falliti sondaggi per un armistizio dell’imperatore Carlo. A quel punto si doveva puntare sulla vittoria  Offensiva dall’Altopiano d’Asiago al mare con 58 divisioni cui si promette la spartizione del bottino  13 giugno attacco di sfondamento al Tonale (austriaci conquistano solo due cime)  16 giugno attacco dall’Altipiano d’Asiago.  Il servizio informazioni italiano funziona. Diaz dispone grandi forze di riserva e non affolla la prima linea. Ordina tiro di contrapposizione prima dell’attacco nemico. A fine giugno la situazione non è mutata. Dopo aver varcato il Piave gli austriaci sono ricacciati.


VITTORIO VENETO  Classe 1900 di riserva  Ruolo centrale dell’VIII armata e delle due armate minori: a sinistra la XII (3 divisioni italiane e 1 francese); a destra la X (2 divisioni italiane e 2 inglesi)  Attacco sul Grappa il 24 ottobre scontri furiosi e scarsi risultati (perdite italiane 5000 morti, 20.000 feriti, 3000 prigionieri)  26 ottobre diminuisce piena del Piave e si può attraversare il 28. dopo 29 ottobre la situazione precipita per l’Austria (truppe di riserva rifiutano di andare in prima linea, alcune unità si avviano verso casa)  3 novembre Trento e Trieste  4 novembre fine della guerra


IL BOLLETTINO DI A. DIAZ  Non si trattò di vittoria napoleonica. I combattimento sul Grappa finirono senza vinti né vincitori. Avanzamento italiano dopo l’attraversamento del Piave fu permesso dal crollo dell’esercito austroungarico  In coerenza con il carattere non eroico della guerra industriale  Vittorio Veneto “la giusta conclusione di una guerra di logoramento”(Isnenghi – Rochat)


LA SISTEMAZIONE POSTBELLICA  Russia perde 1/3 dei territori ¾ dei materiali strategici (ferro e carbone) deve pagare elevatissima indennità di guerra  Aprile 1918 pace di Bucarest  29 settembre resa della Bulgaria  30 ottobre resa della Turchia (interruzione di collegamenti terrestri e blocco marittimo)


LA CONFERENZA DI PARIGI (18 GENNAIO 1919)  14 punti di Wilson (prospettiva egemonica nelle immediate vicinanze della fine della guerra). Solo un anno dopo scadono a “manifesto ideologico”  Trionfo della Realpolitik (eluse le domande che cosa è una nazione, cosa un popolo)  Versailles come tribunale dei popoli (per volontà di Francia e Gran Bretagna)  Austria dissolta  Germania unica responsabile della guerra (132 miliardi di marchi oro di indennizzo; cede Alsazia e Lorena; per 15 anni la Saar in usufrutto alla Francia; restituzione di terre invase in Belgio; cede tutte le colonie a Giappone, a Gran Bretagna e in subordine alla Francia, Belgio e Portogallo; riduzione della forza militare, cede la flotta alla Gran Bretagna,smilitarizzazione della Renania)  Tre milioni di tedeschi assegnati alla Cecoslovacchia


 Austria ridotta ai minimi termini (impedito l’ Anschluss)  Formata Jugoslavia  Italia ottiene Gorizia e il Goriziano; il Sud Tirolo; l’ lstria, la Dalmazia senza Fiume  Repubbliche di Lituania, Estonia , Lettonia e Finlandia. Alla Romania la Transilvania. La macedonia spartita tra Grecia e Jugoslavia  Repubblica di Polonia con sbocco sul Baltico  Smembrato Impero Ottomano: Transgiordania, Irak, Palestina sotto mandato inglese; alla Francia il mandato sulla Siria e il Libano; confermate all’Italia le isole del Dodecanneso  Nasce la Società delle nazioni (1919)  Premesse della seconda guerra mondiale


L’ITALIA  Andata e ritorno da Parigi. Mito della vittoria mutilata  Militarizzazione della politica (Repubblica di Weimar e biennio rosso e nero in Italia)  Involuzione del Linguaggio  Lo scontento dei ceti medi


CONFLITTI DELLA MEMORIA Commissione d’inchiesta su Caporetto. Discolpa dello schieramento neutralista. Reticenza Un patriottismo non militarista I rinunciatari obiettivo polemico della destra A chi appartengono quei morti? (oblio e tradimento) Il mito dei caduti. Cimiteri locali; parchi dlle rimembranze, ossari (Oslavia e Asiago). Sacralizzazione dei luoghi  Il milite ignoto al Vittoriano (Altare della Patria) il 4 novembre . Figlio di tutti gli italiani; viaggio come rinnovata segnatura del territorio nazionale. Fu episodio di pacificazione della memoria       


LE TAPPE DEI PARADIGMI DELLA MEMORIA  Sacralizzazione e pacificazione aspetto dell’ideologia del partito-stato. La memoria sacra del conflitto senza intromissioni critiche  La visione eroica (es A. Omodeo)  Il paradigma vittimiario e proliferazione dei temi  Anni Ottanta interesse per i prigionieri, per le condizioni materiali dei soldati, per la follia della guerra.


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